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esercitazioni sul cap. 5 (campionamento): foglio 1
esercitazioni sul cap. 5 (campionamento): foglio 1 5.1 ) In una città, il numero medio per famiglia di bambini in età scolare è stato stimato interrogando un campione di bambini in classe, ed è risultato essere di 1,9. Ma nel successivo censimento tale numero medio è risultato essere molto più basso: 1,4. Come spiegate questo fenomeno? |__| Nel censimento entrano anche famiglie senza figli. |__| E' un normale "errore di campionamento", come insegna la statistica. |__| I comuni non hanno fondi per organizzare i censimenti, quindi si affidano a ditte private che inventano i dati |__| Le risposte date dai bambini sono inattendibili ______________ 5.2 ) Una ditta di sondaggi svolge una ricerca sui clienti di un supermercato, chiedendo le loro opinioni sui prodotti che interessano il committente. Nel rapporto che consegnano al committente alla fine della ricerca si possono leggere una delle seguenti frasi. Per ciascuna delle frasi elencate tutti gli errori che avete individuato. a) Abbiamo istruito i nostri intervistatori a fermare un cliente ogni dieci che usciva dal supermercato. Pertanto il nostro è un campione casuale dell’universo degli italiani. b) Abbiamo istruito i nostri intervistatori a fermare un cliente ogni dieci che usciva dal supermercato. Pertanto il nostro è un campione casuale dei consumatori di detersivi. c) Abbiamo istruito i nostri intervistatori a fermare un cliente ogni dieci che usciva dal supermercato. Pertanto il nostro è un campione casuale dei clienti dei supermercati. d) Abbiamo istruito i nostri intervistatori a fermare un cliente ogni dieci che usciva dal supermercato. Pertanto il nostro è un campione casuale dei clienti di quel supermercato. e) Abbiamo istruito i nostri intervistatori a fermare un cliente ogni dieci che usciva dal supermercato. Pertanto il nostro è un campione casuale e quindi rappresentativo dei clienti di quel supermercato. f) Abbiamo registrato anche l’età degli intervistati. La distribuzione per età del nostro campione è rappresentativa della distribuzione per età dell’universo degli italiani. g) Abbiamo registrato anche l’età degli intervistati. La distribuzione per età del nostro campione è rappresentativa della distribuzione per età della popolazione degli italiani adulti. h) Abbiamo registrato anche l’età degli intervistati. La distribuzione per età del nostro campione è rappresentativa della distribuzione per età della popolazione degli italiani adulti. Pertanto il nostro campione è casuale e rappresentativo. 5.3) Il prof. Furbetti dice alla sua classe: “Stamani vi racconto come si fa il campionamento. Nel prossimo week end ciascuna delle studentesse andrà nel supermarket vicino casa e intervisterà i primi dieci clienti che usciranno con questo breve questionario sull’uso dei detersivi della ditta X. Dato che gli intervistati saranno scelti totalmente a caso, il campione è perfettamente casuale. Da lunedì le ragazze che non hanno voluto o potuto fare l’intervista codificheranno i dati. Una delle variabili da registrare è naturalmente il genere. Si sa che in questa città le donne sono il 52%. Se si trova che nel campione le donne sono più del 52% il campione è rappresentativo lo stesso perché le donne usano i detersivi più dei maschi. E se si trova che nel campione le donne sono meno del 52% il campione è rappresentativo lo stesso perché in fondo chi comanda in casa è il maschio.” Quali condividete delle seguenti critiche metodologiche al discorso del professore? |__| Un questionario troppo breve non è attendibile. |__| Il prof. dice che il campione è casuale ma non dice qual è la popolazione cui si riferisce. |__| Non si può negare che le donne usino i detersivi più dei maschi, ma ormai è passato il tempo in cui i maschi comandavano a casa. |__| Non si può dire che un campione è rappresentativo senza specificare rispetto a quale proprietà. |__| Non può sapere quante sono le donne in città senza fare un censimento. |__| Il prof. è un maschilista, dato che fa lavorare solo le donne. ______________________ 5.4) In ogni anno del dopoguerra il tasso di mortalità nell'esercito italiano è stato molto più basso del tasso di mortalità nell'intero paese. Come spiegate questo fenomeno? |__| Nell'esercito prevalgono i giovani. |__| Nell'esercito si sta bene, e la gente non fa nulla dalla mattina alla sera salvo qualche marcetta. |__| Nell'esercito sono più sorvegliati, e quindi non si possono drogare e prendere malattie veneree. |__| Nell'esercito ci sono pochissime donne, che notoriamente muoiono prima. esercitazioni sul cap. 6 (concetti, proprietà e variabili): foglio 1 6.1) Qui sotto sono elencati alcuni termini o espressioni. Alcuni, nell’accezione corrente, designano un concetto di proprietà, altri designano concetti di stato su proprietà, altri ancora concetti di oggetto. Per ogni termine o espressione, stabilite se nell’accezione corrente esso designa un concetto di oggetto, un concetto di proprietà o un concetto di stato: dopo aver deciso fate un cerchietto sulla corrispondente iniziale nella tabella qui sotto. N.B.: le proprietà possono anche essere contestuali spessore guerra rabbioso grado di soddisfazione regime zio del soggetto pauroso livello di inquinamento estensione languido livello di sofferenza democrazia sesso dello zio più anziano del soggetto sonorità abita in un quartiere popolare paura democratico intensità sofferenza soddisfazione cultura livello culturale molto colto Aver votato alle elezioni X % di voti ottenuti alle elezioni X partito politico partito più votato nel collegio alle elezioni X partito preferito dalla zia più giovane del soggetto abita in un comune di montagna campagna campagna elettorale grado di impegno profuso nella campagna elettorale vive in un quartiere inquinato p p p p p p p p p p p p s s s s s s s s s s s s o o o o o o o o o o o o p p s s o o p s o p p p p p p p p p s s s s s s s s s o o o o o o o o o p s o p s o p s o p s o p s o p p s s o o p s o p s o 6.2) In un volume di saggi di sociologia della scienza si legge: “Delle connessioni fra conoscenza, strutture sociali e mutamento è possibile rintracciare una qualche consapevolezza fin dai primordi della riflessione filosofica in Occidente. Senofane, Protagora, lo stesso Socrate intravedono il nesso fra queste variabili”. Alla luce del vostro testo e del corso, questa frase si può criticare. Quale delle seguenti critiche sottoscrivete? ❒ Le strutture sociali non sono una variabile. ❒ Non si può parlare di variabili in relazione al pensiero di filosofi come Senofane, Protagora e Socrate perché ai loro tempi non esisteva neppure la matrice dei dati. ❒ Le strutture sociali sono un oggetto, la conoscenza e il mutamento sono termini dal significato troppo vago per poter designare una variabile. ❒ Conoscenza, strutture sociali e mutamento sono concetti di oggetto, non di proprietà. ❒ I filosofi della Grecia classica erano sicuramente inconsapevoli dell’esistenza di strutture sociali. _________________________________ 6.3) Uno studente ha detto: “prendiamo il concetto di cavallo e poniamolo nella sua scala di generalità. Salendo lungo questa scala troveremo concetti più generali; scendendo troveremo invece concetti meno generali.” Questa frase contiene un errore categoriale. Quale? ❒ ❒ ❒ ❒ Non si può prendere un concetto e porlo su una scala. Non sempre salendo lungo una scala si trovano concetti più generali e scendendo si trovano concetti meno generali. Non c’è un singolo concetto di cavallo, ma tanti concetti quanti sono i cavalli. Ogni concetto è collocabile su più di una scala di generalità. _______________________________________________________________________ 6.4) Un celebre metodologo ha scritto: “data una popolazione di individui, caratterizzati da variabili...”. Questa frase contiene un errore. Quale delle frasi proposte qui sotto lo elimina? ❒ ❒ ❒ ❒ Data una popolazione di individui, caratterizzati da stati su proprietà. Dato un insieme di individui, caratterizzati da variabili. Data una popolazione di individui, caratterizzati da proprietà. Dato un gruppo di individui, caratterizzati da proprietà. _______________________________________________________________ esercitazioni sul cap. 6 (concetti, proprietà e variabili): foglio 2 6.5) Guardate questo elenco. Quale criterio è stato seguito nel mettere in fila le voci? cultura diffusione della cultura diffusa crescita tasso di crescita rapido corpo posizione del corpo sdraiato classe sociale appartenenza di classe piccolo borghese _______________________________________________________________ 6.6) Un verso di una canzone in voga qualche anno fa diceva: “la notte è la variabile che ci porta via, lontano”. Quali delle seguenti critiche condividete? ❒ La notte non è una variabile perché non si può misurare ❒ La notte non è una variabile; se mai è una proprietà. ❒ La notte non è una variabile; se mai è un oggetto. ❒ La notte non è una variabile; se mai è uno stato sulla proprietà ‘fase della giornata’. _______________________________________________________________ 6.7) Un sociologo americano ha scritto: “Il criterio della definizione operativa ha dei limiti. Come si fa a definire operativamente concetti come ‘sistema politico’, oppure ‘cultura politica’?” Quali delle seguenti critiche condividete? ❒ Basta che i ricercatori si mettano d’accordo, e possono definire operativamente qualsiasi concetto: le definizioni operative sono convenzionali ❒ ’sistema politico’ e ‘cultura politica’ non devono essere definiti operativamente perché sono concetti di oggetto, non di proprietà. ❒ ’sistema politico’ e ‘cultura politica’ non sono concetti. ❒ Ci sono fior di libri sui sistemi politici e sulla cultura politica: ciò dimostra che sono concetti scientifici. _____________________________________________________________ 6.8) I logici usano spesso frasi come questa: “Se i cigni hanno la proprietà di essere bianchi, e si osserva un pennuto nero che somiglia in tutto e per tutto a un cigno, esso non è un cigno.” Quale delle seguenti critiche alla frase che precede vi sembra la più appropriata? ❒ Non tutti i cigni sono bianchi ❒ Un pennuto nero che somiglia in tutto e per tutto a un cigno è un cigno ❒ Essere bianchi non è una proprietà ❒ Se un pennuto somiglia in tutto e per tutto a un cigno, dev’essere bianco, non nero 6.9) Uno studente ha scritto: “I sondaggi condotti senza controllare la fedeltà delle risposte producono dati sovra-stimati”. Si possono apportare molte giuste critiche a questa frase. Ma quale delle seguenti vi sembra individuare il difetto più grave nella frase? ❒ Non si può controllare la fedeltà delle risposte, perché non si può fotografare il pensiero ❒ Non ha senso dire “dati sovra-stimati”. Sovra-stimati rispetto a che cosa? ❒ Il difetto più grave è che lo studente non dice come vuole controllare l’acquiescenza. ❒ Non si capisce cosa lo studente intenda per “controllare”. Accertare l’infedeltà è possibile, ma non si può evitare che il fenomeno si produca perché è un fenomeno naturale nei sondaggi. esercitazioni sul cap. 7 (classificazione e misurazione): foglio 7.1) Per lungo tempo i mezzi di comunicazione di massa hanno parlato concordemente di una guerra civile in Bosnia fra “serbi, croati e musulmani”. ‘Serbi’, ‘croati’ e ‘musulmani’ possono essere considerate tre classi della stessa classificazione? Argomentate la vostra risposta. ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… _______________________________________________________________ 7.2) In un classico manuale di metodologia si legge: “Una scala possiede validità quando misura effettivamente ciò che intende misurare” Qui sotto sono riportate alcune critiche a questa frase. Segnate una crocetta a lato di tutte quelle che condividete. Non si può dire che una scala (o qualsiasi altro strumento) “possiede” validità perché la validità è una qualità che viene attribuita dal ricercatore e dalla comunità scientifica Una scala non intende misurare alcunché, perché è un oggetto inanimato. E’ il ricercatore che intende misurare un atteggiamento mediante la scala Parlando di “scala” siamo fuori dal dominio della misurazione. Infatti si ricorre allo scaling proprio quando non si può misurare ____________________________________________________________ 7.3) In un manuale di due metodologi americani si legge: “Ripetendo le misurazioni della stessa variabile sulla stessa persona, si assume che la media dei punteggi osservati coincida con la media dei punteggi veri. Questo risultato è alla base della teoria dei tests”. Questa frase presenta vari difetti. Quali sono i più gravi? Non si può parlare di “punteggi veri” perché nella sfera della realtà non ci sono punteggi L’assunto che la media dei punteggi osservati corrisponda alla media dei punteggi “veri” è ingiustificato Se la corrispondenza delle medie è un assunto, non se ne può parlare come di un risultato Non si può parlare di “teoria dei tests” perché una teoria deve riferirsi ad aspetti della realtà, non agli strumenti con cui si studia Anziché di “misurazione della stessa variabile” si dovrebbe parlare di “rilevazione della stessa proprietà” 7.4) Nel “Bollettino della Doxa” si leggono correntemente le seguenti frasi: a) b) c) d) e) f) g) misurare l’opinione pubblica misurare la notorietà dei personaggi misurare la tendenza politica misurare le aspirazioni misurare la diffusione degli stereotipi misurare la frequenza dei colloqui misurare un fenomeno In queste frasi il verbo ‘misurare’ è sempre usato in modo scorretto: o perché quello che si vuole misurare è un oggetto, non una proprietà; o perché è un fascio di proprietà, non una proprietà singola; o perché è una proprietà discreta; o perché è una proprietà continua ma manca l’unità di misura. Per ogni frase segnalate per quale, o quali, motivi il verbo ‘misurare’ è usato in modo scorretto facendo un cerchietto attorno alla lettera nella casella relativa. misurare è un oggetto è un fascio di proprietà è una proprietà discreta non c’è unità di misura l’opinione pubblica O f d u la notorietà dei personaggi O f d u la tendenza politica O f d u le aspirazioni O f d u la diffusione degli stereotipi O f d u la frequenza dei colloqui O f d u un fenomeno O f d u ____________________________________________________________ 7.5) Sopra una vasca da bagno ci sono tre rubinetti del tipo usuale (ruotano in senso orario o antiorario). Uno regola l’afflusso di acqua fredda; l’altro regola l’afflusso di acqua calda; il terzo invia il flusso alla doccia o nella vasca. Che errore categoriale ha commesso il designer che ha concepito questo sistema di rubinetti? ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… esercitazioni sul cap. 7 (classificazione e misurazione): foglio 7.6) Delle frasi che seguono, tutte relative alle scale Likert, una descrive la distorsione detta curvilinearità; indicatela segnando c nella relativa casella. Una descrive la distorsione detta reazione all’oggetto; indicatela segnando o nella relativa casella. Una descrive la distorsione detta response set; indicatela segnando r nella relativa casella. Due persone con posizioni simili danno risposte diverse alla stessa frase. Una persona dà sempre la stessa risposta a tutte le frasi. Una persona risponde a una parte di una frase, non all’intera frase. Due persone con posizioni opposte danno la stessa risposta alla stessa frase. Una persona risponde in modo contorto, contraddicendosi. _______________________________________________________________ 7.7) La figura presenta il tipico segmento di un differenziale semantico. buono :_____:_____:_____:_____:_____:_____:_____: cattivo Com’è noto, si richiede ai soggetti di fare una crocetta in una delle sette celle a seconda di dove loro collocano lo stimolo sulla dimensione buono-cattivo. Supponendo che lo stimolo sia il Parlamento, qual è il nome esatto che voi dareste alla variabile che si costruisce in questo modo? gradimento per il Parlamento. coscienza democratica. giudizio sulla posizione del Parlamento su una dimensione ‘buono-cattivo’. giudizio sulla bontà del Parlamento. fiducia nelle istituzioni. opinione sul Parlamento. 7.10) Un giovanotto che sta studiando Metodologia dice al padre: “Prima di comprare una macchina ti conviene dare una definizione operativa dei diversi modelli che ti piacciono. Dovresti misurare il prezzo, il consumo, la capienza, la frenata, il colore e i gusti della mamma” Qui sotto sono riportate alcune critiche a questa frase. Segnate una crocetta a lato di tutte quelle che condividete. Un modello è la rappresentazione grafica di un’ipotesi; quindi non se ne può dare una definizione operativa. Un modello di automobile non è un concetto di proprietà; quindi non se ne può dare una definizione operativa. Non si misura il prezzo perché è una proprietà discreta (la lira è un’unità di conto; non di misura). Non si misura il consumo perché non c’è unità di misura. Non si misura la capienza perché è una proprietà discreta. Non si misura la capienza perché non c’è unità di misura. Non si misura la frenata perché è un’azione. Non si misura il colore perché è una proprietà categoriale. Non si misura il colore perché è una proprietà categoriale; la lunghezza d’onda è un’unità di misura del tutto irrilevante nella vita quotidiana. Non si misurano i gusti della mamma perché non c’è unità di misura. Non si può dire ‘misurare i gusti della mamma’ perché non si tratta di un’unica proprietà. Il grado di apprezzamento per ciascun modello è una proprietà continua; ma per nessuna di queste proprietà c’è un’unità di misura. _______________________________________________________________ 7.11) Le due distribuzioni riprodotte nelle figure a lato riguardano due variabili connesse con il numero di figli per famiglia; esse però appartengono a due matrici differenti. Tra quelle indicate sotto _______________________________________________________________ 7.8) Un cantautore molto amato, parlando delle facce di un dado, dice che una è la più opposta. Che errore categoriale commette? ………………………………………………………………………………… _______________________________________________________________ 7.9) E’ Pasqua, e alla biglietteria della stazione ci sono lunghe code. Una signora si avvicina al primo di una delle code, un signore distinto che sta per chiedere il suo biglietto e gli dice: “La prego, mi faccia passare, altrimenti perdo il treno!” Il signore acconsente. Uno studente in fondo alla coda osserva fra sé e sé: “evidentemente quel signore non ha capito la distinzione fra proprietà categoriali ordinate e proprietà categoriali non ordinate!” Lo studente vaneggia per il troppo studio, oppure la sua osservazione ha qualche fondamento? E quale? scegliete la differenza dalla quale derivano tutte le altre Tutto deriva dal diverso modo di rappresentare i dati. Tutto deriva da differenze nella definizione operativa: in un caso si registrano i decimali; nell’altro no. Tutto deriva da differenze nell’unità di analisi. Tutto deriva dal fatto che le due matrici descrivono due popolazioni diverse; la prima è molto più prolifica. esercitazioni sul cap. 8 (indicatori e indici): foglio 8.1) Uno studioso ha detto: “Le ore trascorse dai bambini davanti alla televisione sono un’eccellente definizione operativa del potere istupidente di questo mezzo". Questa frase è mal concepita, e va riformulata. Quale riformulazione vi sembra preferibile? Le ore trascorse in media dai bambini davanti alla televisione sono un indicatore dell’influenza che questo mezzo avrà sulla prossima coorte di adulti. ❒ Il numero di ore trascorse dai bambini davanti alla televisione sono una definizione operativa del potere di attrazione di questo mezzo ❒ Il numero di ore trascorse dai bambini davanti alla televisione sono un effetto del potere di attrazione di questo mezzo ❒ Il numero di ore trascorse dai bambini davanti alla televisione sono un indicatore del potere di attrazione di questo mezzo ________________________________________________________________ ❒ 8.2) Cosa si intende per “natura stipulativa” di un rapporto di indicazione? ❒ La scelta di un indicatore viene effettuata dal ricercatore in base alla sua conoscenza dell’ambito in cui si svolge la ricerca. ❒ La scelta di un indicatore non è obbligata; è una decisione del ricercatore. ❒ La scelta di un indicatore deve essere motivata per iscritto. E’ come stipulare un contratto. ❒ La scelta di un indicatore deve essere effettuata da un gruppo di ricerca, non da un singolo. ❒ La scelta di un indicatore deve essere approvata dalla comunità scientifica. 8.3) Segnate con una crocetta quelli, fra i concetti di proprietà (individuali) sotto elencati, hanno necessità di indicatori perché non sono definibili operativamente in modo diretto e semanticamente accettabile. livello di istruzione età status socio-economico sincerità voto espresso nelle ultime elezioni autoritarismo sesso grado di assenteismo sul lavoro grado di simpatia per un partito politico reddito annuo onestà capacità artistiche 8.4) In una ricerca si utilizzano tre indicatori del concetto ‘livello di sviluppo’: a) speranza di vita alla nascita (cioè la presumibile età di morte di un individuo, calcolata al momento della nascita); b) percentuale di analfabeti sul totale degli adulti; c) reddito medio pro capite. A quale unità e a quale ambito è più probabile che faccia riferimento questa ricerca? Scegliete fra le seguenti quattro possibilità: ❒ ❒ ❒ ❒ unità comune, ambito Toscana ‘95 unità individuo, ambito Italia ‘95 unità regione, ambito Europa occid. ‘95 unità Stato, ambito Mondo ‘95 _______________________________________________________________ 8.5) In una recente pubblicazione è comparso il seguente elenco di “indicatori di sostenibilità ecologica”: 1) mobilità urbana; 2) gestione e riduzione dei rifiuti solidi urbani; 3) inquinamento acustico, olfattivo, paesaggistico; 4) percentuale di povertà, percentuale di disoccupazione; 5) mancanza di accesso all’educazione, informazione, addestramento, divertimento. Qui di seguito sono elencate alcune critiche. Segnate una crocetta accanto a tutte quelle che condividete. ❒ L’espressione ‘sostenibilità ecologica’ è inopportuna, perché poco chiara ❒ Non si possono proporre indicatori di sostenibilità ecologica, perché la sostenibilità ecologica non è una variabile. ❒ La mobilità urbana è un processo, non una proprietà; quindi non può essere un indicatore. ❒ La mobilità urbana è una proprietà categoriale ordinata, quindi non può essere indicatore di una proprietà continua come la sostenib. ecologica ❒ La gestione e riduzione dei rifiuti solidi urbani sono processi, non proprietà; quindi non possono essere indicatori. ❒ Gestione e riduzione dei rifiuti solidi urbani sono due concetti diversi; chi ha proposto la lista doveva quindi considerarli separatamente.. ❒ L’inquinamento acustico, l’inquinamento olfattivo e l’inquinamento paesaggistico sono tre concetti diversi; chi ha proposto la lista doveva quindi considerarli separatamente. ❒ Percentuale di povertà e percentuale di disoccupazione sono due concetti diversi; chi ha proposto la lista doveva quindi considerarli separatamente. ❒ Percentuale di povertà e percentuale di disoccupazione non sono indicatori validi di sostenibilità ecologica. ❒ La mancanza di accesso all’educazione, informazione, etc. sono tutte proprietà dicotomiche, e quindi non possono essere indicatori di una proprietà continua come la sostenibilità ecologica. ❒ Tutti i concetti ‘mancanza di’ non suggeriscono definizioni operative dirette, quindi non sono accettabili come indicatori. esercitazioni sul cap. 8 (indicatori e indici): foglio 8.6) Un manuale di metodologia propone il seguente elenco di indicatori (nella prima colonna l’unità di analisi, nella seconda il concetto, nella terza l’indicatore). Contrassegnate con una crocetta tutte le critiche che condividete. unità di analisi regione regione regione sistema economico sistema politico Concetto grandezza geografica grandezza demografica finanziamenti ricevuti dallo Stato conflitto industriale indicatore km. Quadrati numero di popolazione milioni di lire sviluppo politicoamministrativo numero di iscritti a uno dei partiti numero di scioperi ❒ I km. quadrati sono una definizione operativa, non un indicatore. ❒ Il km. quadrato è un’unità di misura. ❒ Il numero di abitanti è la defin. operativa della grandezza demografica. ❒ L’abitante è l’unità di conto della grandezza demografica. ❒ Il milione di lire è la definizione operativa dei finanziamenti. ❒ Il milione di lire è l’unità di conto dei finanziamenti. ❒ La lira è l’unità di conto dei finanziamenti. ❒ Il numero di scioperi è una defin. operativa del conflitto industriale. ❒ Il numero di scioperi non è un indicatore valido del conflitto industriale, perché ha una forte “parte estranea”. ❒ Lo sciopero è l’unità di conto del conflitto industriale. ❒ Il numero di iscritti a partiti è una defin. operativa dello sviluppo politico. ❒ L’iscritto è l’unità di conto dello sviluppo politico. ❒ Il numero di iscritti a partiti non è un indicatore valido dello sviluppo di un sistema politico. 8.7) In una ricerca in America Latina si utilizzano cinque indicatori del concetto ‘livello di sviluppo socio-economico’: a) speranza di vita alla nascita (cioè la presumibile età di morte di un individuo, calcolata al momento della nascita); b) percentuale di analfabeti sul totale degli adulti; c) reddito medio pro capite; d) consumo di energia elettrica pro-capite; e) percentuale di donne laureate sul totale delle donne. Si vuole costruire un indice che combini le informazioni fornite da questi 5 indicatori. Cosa si deve fare? ❒ eliminare la percentuale di analfabeti perché è un indicatore di sottosviluppo e sommare gli altri. ❒ sommare i punteggi di tutti gli indicatori e sottrarre quello della percentuale di analfabeti. ❒ eliminare la percentuale di laureate sul totale delle donne perché non è un indicatore valido di sviluppo socio-economico, e sommare gli altri. ❒ standardizzare i punteggi su tutti gli indicatori e sottrarre quello della percentuale di analfabeti dalla somma degli altri. ❒ eliminare la speranza di vita alla nascita perché non è una variabile cardinale e sommare gli altri. Se vi vengono in mente altri indicatori di livello di sviluppo socioeconomico, proponeteli: ................................................................................................................ esercitazioni sul cap. 9 (relazioni fra variabili) foglio 9.1) Commentate separatamente ciascuna delle frasi seguenti dal punto di vista della correttezza metodologica: a) falsificare un'idea b) falsificare un modello c) falsificare una ricerca d) falsificare un concetto e) falsificare una teoria Dopodiché ordinatele, secondo il vostro giudizio, dalla più scorretta alla meno scorretta. _____________________ 9.2) In un articolo che riferisce i risultati di un sondaggio sugli orientamenti dell'opinione pubblica in merito alla guerra compare il modello qui riprodotto: 1) Quali critiche metodologiche muovereste a questo modello? 2) Ridisegnate il modello che intende proporre l'autore, formulandolo però in modo corretto 3) Quali critiche sostanziali (dal punto di vista della plausibilità e della specificazione) muovereste a questo modello? _____________________ 9.3) Commentate ciascuna delle proposizioni seguenti dal punto di vista della controllabilità empirica dei relativi asserti: a) due più due fa quattro. b) tutti dovremmo impegnarci a combattere le centrali nucleari. c) Mario Rossi è stato bravo nell'ultimo compito di metodologia. d) in Italia ci sono tre rinoceronti. e) in Italia ci sono tre classi sociali. 9.4) Bacone, attingendo a uno storico greco, riporta il seguente dialogo tra Diogene e un suo allievo. Allievo: “Perché dubiti degli dei, Diogene? Al Tempio di Nettuno ci sono migliaia di ex-voto dei marinai che il Dio ha salvato dalla furia del mare!” Diogene: “E dove sono gli ex-voto promessi da quei marinai che pur avendo fatto voto a Nettuno sono periti nei flutti?” Domande: a) Riformulate il dibattito fra Diogene e l’allievo come una tabulazione incrociata fra due dicotomie. Quali sono esattamente queste due dicotomie? b) Ispirandovi alla suddetta tabella di contingenza, immaginate un'altra argomentazione critica che l’allievo avrebbe potuto presentare a Diogene, e un'altra risposta che avrebbe potuto dare Diogene. c) Immaginate la discussione come una partita a scacchi, e scrivete VS nella cella “mossa” dall'allievo (voto/salvi), VM nella cella “mossa” da Diogene (voto/morti), NVM (non voto/morti) nell'altra cella che avrebbe potuto muovere l’allievo, NVS (non voto/salvi), nell'altra cella che avrebbe potuto muovere Diogene. Esprimete sotto forma di (dis)eguaglianze matematiche relative a frequenze di cella le seguenti situazioni (si suppone perfetta conoscenza del numero di quanti hanno fatto o non fatto voto, dei morti e dei sopravvissuti): — aver fatto voto è condizione necessaria per salvarsi — aver fatto voto è condizione sufficiente per salvarsi — aver fatto voto è condizione necessaria e sufficiente per salvarsi — aver fatto voto aumenta le probabilità di salvarsi (per semplificare, potete intendere VS, VM, NVS, NVM come percentuali di riga) _______________________ 9.5 ) Due noti esperti americani di sondaggi hanno scritto: “La forma della domanda è una variabile indipendente che influenza sia la distribuzione monovariata sia quelle bivariate” Tenendo presente il significato dato ai termini nel testo e nel corso, si può rilevare un errore categoriale principale, ed uno che da esso deriva. Individuateli entrambi. esercitazioni sul cap. 9 (relazioni fra variabili) foglio 9.6) Un noto manuale di epistemologia, per esemplificare i problemi che le tecniche statistiche possono porre a chi non ne fa un uso ragionato, riporta questo esempio, costruito con dati effettivi sul tasso di mortalità in due città americane all'inizio di questo secolo. —tasso di mortalità ——— dei dei città bianchi neri globale New York 179 560 187 Richmond 162 332 226 La tabella mostra che il tasso di mortalità è più basso a Richmond (città della Virginia, uno degli stati del Sud) sia per i bianchi sia per i non-bianchi (in gran parte neri, naturalmente). Tuttavia il tasso globale, cioè relativo all'intera popolazione (che è — ovviamente — la somma di bianchi e neri) è più alto a Richmond che a New York. Come spiegate questa (apparente) contraddizione? 9.9) Un laureando ha scritto: “Intendo comparare gli stati dei 3 comuni A, B, C sulla proprietà X, sulla proprietà Y e sulla relazione fra queste due proprietà”. domanda: Avete critiche da fare? 9.10) Alcuni dicono che se tra due variabili cardinali c'è un coefficiente di correlazione di .50, ciò vuol dire che nel 50% dei casi le due variabili sono in relazione perfetta, e nel restante 50% dei casi esse non sono in relazione. domande: Avete critiche da fare a questa affermazione? _______________________________________________________________ 9.11) I tre diagrammi presentati sotto si riferiscono a tre diverse relazioni bivariate (regressione di Y su X, di W su Z, di V su T). 9.7) Le figure rappresentano quattro diagrammi con le relative rette di regressione. In uno dei diagrammi la retta di regressione è in una posizione diversa da quella in cui dovrebbe essere, data la posizione dei punti. domanda: domanda: In quale diagramma la retta di regressione è in una posizione incompatibile con la posizione dei punti? Perché lo è? _______________________________________________________________ 9.8) a) in un diagramma a dispersione si mettono in relazione due proprietà o due variabili? b) e in una tabella di contingenza? _______________________________________________________________ Sulla base del diagramma, uno solo dei modelli appare ben specificato. Spiegate perché gli altri due sono mal specificati. esercitazioni sul cap. 10 (asserti) foglio 10.1) Il ricercatore Giacomino ha proposto una legge. Il collega Tizio gli dice: ”la tua non è una legge perché controllandola in una data situazione l'ho trovata falsa”. Il collega Caio gli dice: ”la tua non è una legge perché hai specificato che vale solo per i paesi occidentali” Il collega Sempronio gli dice: ”la tua non è una legge perché proponendola precisi che può risultare falsa in certi paesi non specificati” La collega Gelsomina gli dice: ”la tua non è una legge perché proponendola precisi che può risultare falsa se si realizzano certe condizioni astrattamente definite” domanda: Considerate separatamente ciascuna delle 4 argomentazioni critiche, e per ciascuna di esse dite se e perché la ritenete adeguata o inadeguata a sostenere che l’asserto proposto da Giacomino non è una legge. _______________________________________________________________ 10.2) Il signor Rossi dice: ”Anche se siamo convinti che non esistano leggi del comportamento umano e che comunque non valga la pena di cercarle, ciò non toglie che il termine 'legge', se usato in senso proprio, abbia un ruolo assai utile nel meta-linguaggio delle scienze sociali, in quanto designa con chiarezza un'idea-limite”. Il signor Verdi dice: ”visto che non è ragionevole supporre che esistano leggi del comportamento umano, sarebbe opportuno bandire del tutto il termine 'legge' dalle scienze sociali”. Il signor Bianchi dice: ”forse le scienze sociali non hanno ancora scoperto le leggi del comportamento, ma sarebbe scorretto derivarne la conclusione definitiva che tali leggi non esistono. Al contrario, l'insuccesso avuto finora deve spingere le scienze sociali a raddoppiare gli sforzi per trovare le leggi e pertanto dimostrare di essere delle vere scienze”. Il signor Neri dice: “se trovassimo una legge del comportamento umano, dovremmo accettare l’idea che anche le scienze sociali possono essere scienze nomotetiche” domanda: a) Quale delle quattro affermazioni è la più vicina allo spirito del corso, e perché? b) Quale è la più lontana dallo spirito del corso, e perché? _______________________________________________________________ 10.3) Un metodologo ha scritto: “Una proposizione che non può essere accertata come vera o falsa non è una proposizione logica”. Alla luce del sistema di concetti e termini introdotti nel testo e nel corso, a questa frase si possono rivolgere due critiche. Quali? __________________________________________________________________ 10.4) Alla luce del sistema di concetti e termini introdotti nei testi e nel corso, tutte queste 10.4) Sulla distinzione fra 'teoria' (T) e 'ipotesi' (I) sono state proposte quattro tesi fondamentali: A: I è un asserto ancora in corso di controllo; T è un asserto che al momento è (provvisoriamente) considerato vero. B: I è un asserto isolato, T è un sistema di asserti. C: T è una gerarchia (piramide) di asserti, I sono gli asserti che occupano l'ultimo gradino della gerarchia, cioè quelli direttamente sottoposti a controllo empirico. D: I è un asserto circa la relazione fra variabili, T è un asserto che esprime una relazione fra concetti. domande: a) ognuna di queste quattro tesi (A, B, C, D) usa un diverso fundamentum divisionis fra I e T. Individuate e denominate nella forma più sintetica ed efficace possibile il fundamentum usato da ciascuna tesi. b) Quali sono secondo voi le due tesi più simili? e perché sono le più simili? c) Quali sono secondo voi le due tesi più lontane fra loro? e perché sono le più lontane? __________________________________________________________________ 10.5) Bill, un ricco petroliere texano appassionato di fantascienza propone a Joe, il suo socio: “Se vengono scoperte forme di vita fuori del sistema solare tu mi cedi la tua metà dell’azienda; se non se ne scoprono, io ti cedo la mia metà”. Il socio risponde: “Messa così, è una scommessa che io non posso vincere. Posso solo perderla. Bisogna aggiungere una clausola.” domande: a) Perché il socio dice che non può vincere la scommessa? ❒ ❒ ❒ perché lui non camperà abbastanza per conoscere i risultati delle esplorazioni cosmiche perché i pianeti dell’universo sono milioni. E’ praticamente impossibile che non si trovi vita su almeno uno. perché Bill vince non appena si trovano forme di vita su una qualsiasi stella, e Joe non può vincere perché non c’è un limite temporale alle esplorazioni b) Che clausola vi pare il caso di aggiungere? ……………………………………………………………………………………… espressioni sono contraddizioni in termini, salvo una. Segnalate quale. c) Questa storiella richiama una fondamentale verità a proposito degli asserti. Quale? ❒ ❒ ❒ ❒ ❒ ❒ ❒ categorie continue legge falsa scala nominale ❒ ❒ ❒ scienza esatta variabile latente variabile continua gli asserti universali non sono controllabili gli asserti universali sono falsificabili ma non verificabili gli asserti esistenziali non sono controllabili gli asserti esistenziali sono falsificabili ma non verificabili