Comments
Transcript
Tecnologia ed ispezione delle conserve di tonno
Tecnologia ed ispezione delle conserve di tonno 3 ottobre 2015 Cristian Bernardi [email protected] lunedì 5 ottobre 2015 Argomenti •definizione conserve. •Tecnologia. •difetti. •ispezione •istamina lunedì 5 ottobre 2015 Definizioni conserve Prodotti trasformati ottenuti con un procedimento che consiste nel confezionare i prodotti in recipienti ermeticamente chiusi o sottoporli ad un trattamento termico sufficiente a distruggere o inattivare tutti i microrganismi che potrebbero proliferare indipendentemente dalla temperatura alla quale il prodotto è destinato ad essere conservato; "recipiente ermeticamente chiuso": contenitore destinato ad impedire la penetrazione al suo interno di pericoli; (reg. 852/2004). lunedì 5 ottobre 2015 Conserve ittiche Sono prodotti in imballaggi ermetici a conservabilità teoricamente illimitata a T ambiente. La sterilizzazione è effettuata in autoclavi statiche attrezzate per trattamenti con acqua, aria e vapore, in condizioni operative variabili secondo il tipo di imballaggio e contenuto. lunedì 5 ottobre 2015 Conserve ittiche Gli enzimi endogeni del pesce crudo hanno di solito una bassa termoresistenza e qualsiasi trattamento termico con valore F sufficiente assicurerà anche la loro inattivazione. Il rischio sanitario maggiore per le conserve ittiche è il C. botulinum: tipi B, E, F non proteolitici: spore meno resistenti tipi A e B proteolitici, spore più resistenti Alle conserve di pesce sono di norma impartiti valori di F0 7 (pari a 33 riduzioni decimali) T di 115-116°C per tempi da 45-55 minuti secondo dimensioni scatola. lunedì 5 ottobre 2015 Conserve ittiche Pericoli biologici: Botulismo: stretta associazione del botulino tipo E con i prodotti della pesca. Cause principali di sopravvivenza e produzione di tossine del C. botulinum nelle conserve sono: trattamento termico insufficiente. contaminazione post-processo. Intossicazione da istamina. Intossicazione da tossine stafilococciche: rara, per trattamento inadeguato o per contaminazione post-processo (casi negli anni ‘60 in Francia). lunedì 5 ottobre 2015 Conserve ittiche Pericoli chimici: derivanti dalla contaminazione del pesce da Hg, Pb, Cd, Sn. (Sono meno preoccupanti per l’industria conserviera per i controlli previsti per legge). Mercurio: nei tessuti del pesce per biomagnificazione (concentrazione nei più alti livelli della catena trofica) o per bioaccumulo (aumento della concentrazione nei tessuti corporei lungo la vita del pesce). Molto remoto il passaggio di Pb dalla saldatura, in condizioni di acidità locale. Sn per corrosione della scatola (prevenuto da laccatura, scatole Al o tin-free). lunedì 5 ottobre 2015 Conserve ittiche Più importante conserva ittica in Italia Specie utilizzate: T. albacares (yellowfin) Euthynnus (Katsuwonus) pelamis (Skipjack) T. thynnus (tonno rosso, bluefin) Fino al 1981 solo le conserve di T. thynnus potevano fregiarsi della denominazione di TONNO In Italia manca la materia prima: importazione di tonno congelato, tipo round (intero) da Africa sud orientale, Giappone, Taiwan, ecc. lunedì 5 ottobre 2015 Processo conserve di tonno Tonno intero congelato Sezionamento Loins congelati Cottura Decongelamento Raffreddamento Pulitura e preparazione Inscatolamento lunedì 5 ottobre 2015 Processo conserve di tonno Aggiunta salamoia Aggiunta olio Aggraffatura Sterilizzazione Controlli Maturazione lunedì 5 ottobre 2015 Materia prima lunedì 5 ottobre 2015 Materia prima lunedì 5 ottobre 2015 Sezionamento lunedì 5 ottobre 2015 Sezionamento lunedì 5 ottobre 2015 Sezionamento lunedì 5 ottobre 2015 Sezionamento lunedì 5 ottobre 2015 Cottura Cottura a vapore in autoclavi orizzontali a T 102-103°C Il vapore deve poter uscire per allontanare i composti volatili. La cottura a vapore mantiene i tessuti compatti, aiutando le fasi successive di pulizia. La coagulazione esterna evita perdite eccessive dei nutrienti. Si riducono i tempi di asciugatura, in quanto il contenuto di acqua è prossimo a quello ottimale. (65 -67%) lunedì 5 ottobre 2015 Cottura perdita acqua. rassodare il tessuto muscolare. eliminare parte del grasso. la perdita di acqua e grasso deve essere sufficiente ad evitare un prodotto che rilasci acqua durante la sterilizzazione, ma non deve essere eccessiva per evitare un prodotto stopposo. lunedì 5 ottobre 2015 Condizionamento Raffreddamento-asciugatura in apposite sali con circolazione aria fredda, questa fase permette il rapprendersi del collagene e la perdita di acqua in eccesso. lunedì 5 ottobre 2015 Pulitura lunedì 5 ottobre 2015 Pulitura lunedì 5 ottobre 2015 Pulitura lunedì 5 ottobre 2015 Pulitura lunedì 5 ottobre 2015 Ispezione Controllo integrità scatola, ermeticità e aggraffatura. Controllo peso sgocciolato. Valutazione colore all’apertura. Valutazione decolorazioni, corpi estranei, cristalli di struvite. Valutazione odore, sapore e tenerezza. lunedì 5 ottobre 2015 Ispezione Difetti dopo cottura o sterilizzazione: Tonno tarlato o spugnoso: carni sapore amaro e pungente, spesso ricche di istamina (DISTRUZIONE) CAUSA: decomposizione, T di conservazione della MP elevata. Coaguli proteici: sostanza pastosa tra i fasci muscolari costituita da proteine coagulate e tessuti vari distrutti. CAUSA: conservazione protratta e a T alta. lunedì 5 ottobre 2015 Ispezione Difetti dopo cottura o sterilizzazione: Inverdimento: formazione di pigmento anomalo in tonni conservati a lungo prima della sterilizzazione. Correlazione positiva con contenuto di TMA. Sapore e odore sgradevoli. Colorazione ocra: manca l’alterazione di sapore e odore, stopposo. Macchie scure allo strato superiore del pesce a contatto col coperchio per formazione di FeS, originato dal Fe della scatola e dallo zolfo derivante dagli aminoacidi. lunedì 5 ottobre 2015 Ispezione Cristalli di struvite (cristalli di magnesio ammonio fosfato MgNHPO4 . 6 H2O) più grandi di 5 mm in lunghezza. Questi elementi si trovano separati naturalmente nel pesce e occasionalmente si possono legare in forma di cristalli. Frequenti nel tonno al naturale. Insolubili in acqua. Appaiono pochi giorni dalla sterilizzazione. lunedì 5 ottobre 2015 Ispezione Il test di incubazione è fatto per promuovere la crescita di microrganismi nei cibi in scatola che potrebbero essere presenti come risultato di una sotto-sterilizzazione o di una contaminazione post processo. Si usano due regimi di incubazione in termostato: 37 ° per 10 giorni per i mesofili, incluso tutti i patogeni importanti; 55° per 7 giorni per i termofili deterioranti. E’ un obbligo per i produttori. L’importante è il significato statistico dell’esame affinchè i risultati siano utili. lunedì 5 ottobre 2015 Ispezione In caso di una deviazione osservata nel processo termico. Sospetto di carenza della chiusura delle scatole o della sanificazione dell’acqua di raffreddamento che potrebbe aumentare la probabilità di deterioramento. Sorveglianza di routine usando incubazione su larga scala per post processo. Cambio del prodotto o dei parametri di sterilizzazione. Durante il periodo di incubazione osservazione esterna delle scatole (colature, deformazioni, ecc.); in questo caso analisi immediata. Dopo l’incubazione si fanno prelievi e si analizza il contenuto. lunedì 5 ottobre 2015 Istamina Analisi di routine su materia prima e prodotto finito. Valutazione del processo produttivo. Revisione sistematica e meta analisi dei casi di intossicazioni riportati in letteratura. lunedì 5 ottobre 2015 Istamina Fresh or frozen fish diversely prepared and cooked and fish products differently processed- (not canned) were the cause of poisoning in 79 episodes (78.2% of 101); in these cases the species or the family mainly reported were (number, % of 79) tuna (26, 32.9%); Scombridae other than tuna (7, 8.8%); mahi mahi (3, 3.8%); species of the family Istiophoridae (total 8, 10.1%) such as Makaira spp. (5), Tetrapturus spp. (2), sailfish (1); swordfish (2, 2.5%); others with species name reported (12, 15.2%) and other generally named fish (21, 26.6%). Among the "others with species name reported", some species not considered associated with the risk of histamine according to the EU legislation as Seriola lalandi (n.3), Chanos chanos (n.1), Arripis trutta (n.4) were reported; these species have very high concentrations of histidine. Three outbreaks22, 25, 54 were attributed to Lepidocybium flavobrunneum, species whose meat has a very high content of wax ester that could cause gastrointestinal effects, but also have levels of histidine as high as many Scombridae. EU legislation does not include Families such as Istiophoridae and Xiphidae, associated, in other Countries, with the risk of histamine. lunedì 5 ottobre 2015 Istamina Fish and fish products are the first cause of histamine poisoning. Mean histamine concentration in histamine poisoning episodes is high 1107.21 mg/kg with wide variability (422.62 – 2900.78 mg/kg). Compared to the past, now fresh or frozen fish diversely prepared and cooked and processed (not canned) fish products are responsible for most of histamine poisonings. Canned fish are mainly involved when used as ingredient of salad and sandwiches for secondary post processing contamination. Association between alcohol and negative health effects in histamine poisoning remains inconclusive. Histamine poisoning remains difficult to define: it may be underestimated but also overestimated due to lack of information. Accurate anamnesis or case description should comprise health conditions, pharmacological therapy, full meal composition, alcohol consume, fish species. lunedì 5 ottobre 2015