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Prove su pomodoro da industria, situazione delle rese al Sud

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Prove su pomodoro da industria, situazione delle rese al Sud
ORTICOLTURA
● TIPOLOGIE ALLUNGATO E PRISMATICO A CONFRONTO NEL FOGGIANO NEL 2015
Prove su pomodoro da industria,
situazione delle rese al Sud
DALLE PROVE su diverse cultivar delle due tipologie di pomodoro da industria in prova - tipo prismatico e tipo allungato - proposte dalle principali
aziende sementiere, è risultato che, nonostante entrambi i tipi abbiano raggiunto produzioni commerciabili medie
di campo in linea con la media in Capitanata (rispettivamente
126,42 t/ha e 114,48 t/ha), le cultivar di pomodoro allungato
hanno una maggiore variabilità produttiva (±27,4 t/ha rispetto a
±7,9 delle cv di pomodoro prismatico). La resa è risultata invece
più variabile nelle cv tipo prismatico (±1,9%) rispetto alle cv del
tipo allungato (±0,9%).
di A. Troccoli, V. de Gregorio, G. Carrabs, V. Selvaggio,
A. Olivieri, G. Demaio, A. Toriaco, F. De Sio, M. Rapacciuolo,
A. Trifirò, B. Giuliano, N. Pecchioni
I
l pomodoro, con patata, cipolla e
aglio, è tra le colture più diffuse
al mondo. Il suo trend di crescita
è positivo, specialmente tra i Paesi in via di sviluppo, e questo grazie
anche all’introduzione in modo massiccio di tecnologia e meccanizzazione importate da zone più specializzate
e mature nella conoscenza e sviluppo
della coltura.
Situazione mondiale
La produzione mondiale di pomodoro
da industria nel triennio 2012-2014 ha
visto una crescita, passando da 33,4 a
39,4 milioni di tonnellate, con una media del triennio di 35,3 milioni di tonnellate ( fonte World Processing Tomato Council).
Rispetto alla media mondiale, il primo Paese produttore risulta essere la
California (circa 12,0 milioni di tonnellate, pari al 33%) seguito dall’Italia (circa
4,5 milioni di tonnellate, 13%) e dalla Cina (circa 4,3 milioni di tonnellate, 12%),
mentre Spagna, Iran e Turchia quotano
il 6% della produzione mondiale e dal
4 all’1% trovano spazio Brasile, Portogallo, Tunisia, Cile, Usa e Grecia (grafico A in internet all’indirizzo riportato
a fine articolo).
Situazione in Italia
Per quanto attiene all’Italia, nel
triennio 2013-2015 ( fonte Ismea su dati
Aipa e Anicav) la superficie investita a
pomodoro nel 2015 è cresciuta del 9,3%
rispetto al 2014 e del 31,5% rispetto al
2013 e dello stesso ordine è incrementata, rispettivamente del 10 e 32,2%, la
produzione totale (grafico B in internet
all’indirizzo riportato in fondo all’articolo). In riferimento alla media del
triennio, in Italia la superficie coltivata a pomodoro è di circa 65.500 ha, da
cui si ottiene una produzione totale di
4,8 milioni di tonnellate di prodotto:
il 72% è rappresentato da pomodoro
prismatico (circa 3,5 milioni di tonnellate), il 27% da pomodoro allungato
(circa 1,3 milioni di tonnellate) e solo
l’1% da pomodorino (circa 65.000 t).
In riferimento alla ripartizione territoriale, nel 2015 l’80% della superficie
e della produzione italiana a pomodoro ( fonte Ismea) era compresa tra la
provincia di Foggia (rispettivamente
25,7% e 29,0% rappresentato principalmente da pomodoro allungato per
la produzione di pelato), le province di
Piacenza (14,4 e 15,9%) e Ferrara (11,6 e
10,2%), dove si coltiva esclusivamente
pomodoro prismatico per la produzione di polpa-cubettato e dalle province
di Parma, Mantova, Ravenna, Salerno, Cremona, Grosseto, Caserta (che
nel complesso raggiungono rispettivamente la quota del 28,1 e 25,2%). Nel
biennio 2013-2014 la produzione media di campo del pomodoro da industria al Centro-Sud è risultata superiore (82,3 t/ha) di un quarto rispetto al
Nord (65,8 t/ha).
Ricerca e miglioramento
genetico
La ricerca e il miglioramento genetico sul pomodoro sono stati molto intensi, tanto che le caratteristiche che
11/2016 • L’Informatore Agrario
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61
Come sono state impostate le prove
TABELLA A - Cultivar
Hanno partecipato alla sperimentazione le aziende sementiere Isi
Sementi, Seminis Vegetable Seeds,
Inc. – Monsanto Agricoltura e Syngenta Italia. In tabella A sono presentate le cultivar da loro selezionate (in internet sono riportate le
resistenze dichiarate). L’areale di
coltivazione è stata la provincia di
Foggia: area Nord (Azienda Pilolli
in due località di San Paolo di Civitate) per il pomodoro tipo prismatico e Foggia Sud (Azienda Malgieri in Agro di Ascoli Satriano, località Corleto; Azienda Borrelli in Agro
di Foggia, località Borgo Tavernola)
per il pomodoro tipo allungato.
Per ogni tipologia di pomodoro la disposizione in campo delle cultivar
è stata fatta secondo uno schema a
blocchi completi randomizzati, con
2 repliche. La tecnica colturale adottata è stata quella tipica dell’azienda agricola ospitante la prova e in linea con il disciplinare di produzione
concordato previsto per il pomodoro da industria. I dati produttivi delle due tipologie di pomodoro sono
stati ottenuti considerando un’area
di saggio (5,2 m2) al centro della bina
di una parcella e prendendo 9 piante
di pomodoro da industria
in prova a Foggia nel 2015
Ditte sementiere
Cultivar
di pomodoro
Tipo pelato (allungato)
Isi Sementi
Seminis
Syngenta
Clipper
ISI 11577
Docet
SV 5197
Ibrax
ETS3 SYN
Tipo polpa/cubettato (prismatico)
Isi Sementi
Seminis
Syngenta
Impact
ISI 22695
AB 8058
Simplex
NPT 119
per ogni fila della bina, per un totale
di 18 piante. I dati qui presentati si
riferiscono a un solo campo (Aziende Pilolli e Malgieri). I dati qualitativi relativi alla resa di trasformazione del prodotto (succo e pelato-cubettato) sono stati rilevati partendo
da un quantitativo minimo di 200 kg
di bacche per ogni tipologia di pomodoro.
•
TABELLA 1 - Rilievi biometrici sulle cultivar di pomodoro allungato
2015 (1)
Cultivar
ISI 11557
CLIPPER
IBRAX
ETS3SYN
DOCET
SV5197
Media
Test F(5,6) Anova
p value
InFi (gg)
32
30
29
30
30
28
30
1,77
0,254
InAl (gg)
43 a
40 b
38 c
38 c
38 c
36 d
39
133,80
0,000
Mat80 (gg)
102 a
99 b
97 bc
98 bc
97 bc
96 c
98
8.94
0.009
GradCop
4,5
3,5
3,5
5,0
4,0
3,0
3,9
1,86
0,236
StatFit
3,5
3,5
3,0
4,5
3,0
3,0
3,4
2,73
0,126
(1) Campo realizzato in provincia di Foggia, area Sud nell’Agro di Ascoli Satriano (Azienda Nicola
Malgieri) con trapianto eseguito il 24-4-2015 e raccolta eseguita il 3-8-2015.
Le medie seguite da lettere diverse sono differenti statisticamente al livello di P = 5% secondo il test
della minima differenza significativa (MDS).
InFi: almeno il 50% delle piante della parcella presenta tutti i fiori completamente aperti sui primi 2
palchi delle branche principali.
InAl: il 50% dei fiori dei primi 2 palchi delle branche principali presenta frutticini evidenti.
Mat80: raggiungimento dell’80% dello stadio di maturazione delle bacche di pomodoro.
GradCop: 1 = tutte, o quasi, le bacche scoperte; 2 = almeno 1/4 di bacche coperte; 3 = almeno 1/3
di bacche coperte; 4 = almeno 1/2 di bacche coperte; 5 = almeno 3/4 di bacche coperte da foglie.
StatFit: 1 = tutte, o quasi, le piante morte; 2 = disseccamenti diffusi su tutta la pianta con numerose
piante morte; 3 = diffusi disseccamenti dell’apparato fogliare e, a volte, anche del fusto; 4 = lievi
disseccamenti dell’apparato fogliare; 5 = tutte, o quasi, le piante sane.
A parte ETS3SYN e ISI 11577, in tutte le altre cultivar il grado di copertura bacche
e lo stato fitosanitario della coltura sono risultati mediamente più bassi.
62
L’Informatore Agrario • 11/2016
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presentano le attuali varietà di pomodoro sono radicalmente differenti dalle piante ancestrali. Questa necessità
è stata forzata e accelerata dalle esigenze più specifiche dell’industria conserviera, che è passata dalla semplice
distinzione di un tempo della materia
prima adatta per la trasformazione in
pelati interi o in concentrato a quella di oggi, in cui si richiedono varietà
specifiche particolarmente idonee per
preparare polpe o passate o succhi di
pomodoro o altro.
Ne consegue che diventa necessario
intraprendere attività sperimentali di
confronto varietale che consentano, attraverso la coltivazione in ambienti vocati per la coltura, di determinare sulle
nuove acquisizioni vegetali caratteristiche come il rendimento produttivo,
la qualità del prodotto e la risposta fitosanitaria oltre alla qualificazione e la
tipicizzazione delle produzioni e l’attivazione di sistemi produttivi a minor
impatto ambientale. È da sottolineare,
però, che le ditte sementiere sanno benissimo che un’ottima qualità del prodotto trasformato non può prescindere
da un’ottima qualità del pomodoro proveniente dalle aziende agricole.
A tal fi ne la Stazione sperimentale
per l’industria delle conserve alimentari (Ssica) e l’Anicav (Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali) hanno ritenuto opportuno
contribuire a sviluppare un interscambio tra le parti – azienda agricola-ditta
sementiera-industria conserviera – realizzando un progetto di orientamento varietale specifico per pelato e polpa-cubettato che partendo dal campo,
con la coltivazione di cultivar di elite di
pomodoro da industria proposte dalle
stesse ditte sementiere e coordinato
dal CREA-Cer - Centro di ricerca per
la cerealicoltura, continuasse poi nei
laboratori della Ssica per la caratterizzazione qualitativa del prodotto trasformato e la valutazione della relativa rispondenza agli standard richiesti
dall’industria conserviera e, in definitiva, dal consumatore.
Valutazione dei risultati
Pomodoro allungato
Fioritura-allegagione-maturazione.
Le cultivar non si sono differenziate
statisticamente per la data di fioritura, sebbene la cultivar SV5197 sia risultata la più precoce a fiorire (28 giorni),
seguita da Ibrax (29 gg), Clipper, Docet
ORTICOLTURA
( ) Coltivate nella stagione 2015 in provincia di Foggia, area Sud
nell’Agro di Ascoli Satriano (Azienda Malgieri).
I valori sopra le barre contrassegnate da lettere differenti sono
statisticamente significativi al livello di P = 5% secondo il test
della minima differenza significativa.
1
Copertuta bacche-stato fitosanitario.
Per quanto concerne il grado di copertura delle bacche e lo stato fitosanitario
generale della coltura si può osservare
che i valori non sono statisticamente
significativi essendo piuttosto omogenei e bassi per tutte le cultivar, con l’eccezione dovuta a ETS3SYN e ISI 11577.
Produzione. Nel grafico 1 sono riportati i valori relativi alle produzioni totale, commerciabile e di scarto, e il valore
percentuale dello scarto. La produzione
totale e commerciabile delle cultivar, ma
non lo scarto, sono risultate statisticamente differenti. La produzione totale di
campo è stata mediamente di 157,64 t/
ha, ripartita in 114,48 t/ha di produzione
commerciabile e in 43,16 t/ha di produzione di scarto. Quest’ultimo prodotto,
costituito principalmente da bacche verdi (40,28 t/ha), incideva per il 27,4% e il
37,7% sulla produzione totale e commerciabile. La quantità di bacche marce alla
raccolta raggiungeva appena 2,88 t/ha
così ripartita tra le cultivar: Ibrax (0,29
t/ha), ISI 11577 (0,43 t/ha), Clipper (1,69
t/ha), ETS3SYN (2,05 t/ha), Docet (5,96 t/
ha) e SV5197 (6,85 t/ha). La cultivar con
la più alta produzione commerciabile
è stata Docet (158,34 t/ha) e a seguire,
in ordine di minore produttività rispetto a Docet, SV5197 (−18,3%), ETS3SYN
t/ha o %
133,19
126,42
130,41
126,16
122,68
114,91
120
142,64
135,42
114,48
100
80
60
40
20
0
5,4
5,1
ISI Clipper Ibrax ETS35YN Docet SV5197 Media
11577
Produzione (t/ha):
totale
commerciabile
scarto
Produzione scarto (%):
vs commerciabile
vs totale
e ETS3SYN (30 gg) e ISI 11577 (32 gg)
(tabella 1). Il raggiungimento dello stadio di allegagione e di maturazione è
statisticamente differente tra le cultivar, restando le cultivar SV5197 (36 e
96 gg) e ISI 11577 (43 e 102 gg) rispettivamente la più precoce e la più tardiva del gruppo.
140
139,00
131,87
160
131,24
123,76
157,64
GRAFICO 2 - Pomodoro prismatico - Produzione totale,
commerciabile e di scarto relativa alle 5 cultivar (1)
37,7
27,4
167,79 ab
129,37 b
215,05 a
158,34 a
130,94 bc
109,10 c
174,87 ab
105,96 c
146,81 bc
107,67 c
250
225
200
175
150
125
100
75
50
25
0
110,36 c
76,43 d
t/ha o %
GRAFICO 1 - Pomodoro allungato - Produzione totale,
commerciabile e di scarto relativa alle 6 cultivar (1)
ISI 22695 Impact Simplex NPT119 AB8058 Media
Produzione (t/ha):
totale
commerciabile
scarto
Produzione scarto (%):
vs commerciabile
vs totale
(1) Coltivate nella stagione 2015 in provincia di Foggia, area Nord
nell’Agro di San Paolo di Civitate (Azienda Pilolli).
TABELLA 2 - Rilievi biometrici sulle cultivar di pomodoro prismatico (1)
Cultivar
InFi (gg)
InAl (gg)
Mat80 (gg)
GradCop
StatFit
30
36
95
4,5
3,5
ISI 22695
30
36
92
3,5
3,5
IMPACT
29
36
93
3,5
3,0
SIMPLEX
28
35
93
5,0
4,5
NPT119
31
40
95
3,0
3,0
AB8058
29
35
93
4,0
3,5
Media
4,50
1,56
1,50
1,21
2,50
Test F (4,5) Anova
0,065
0,316
0,329
0,409
0,171
p valute
1
( ) Campo realizzato in provincia di Foggia, area Nord nell’Agro di San Paolo di Civitate (Azienda
Giovanni Pilolli) con trapianto eseguito il 23-4-2015 e raccolta eseguita il 5-8-2015.
Per le sigle dei rilievi si veda la tabella 1.
AB8058 è risultata la cultivar che ha raggiunto più tardivamente l’allegagione
(40 giorni) rispetto alle medie delle altre cultivar (35-36).
(−32,1%), Clipper (−32,0%), Ibrax (−33,1%)
e ISI 11577 (−51,7%). In riferimento alla produzione di scarto, la cultivar migliore è stata ETS3SYN (21,84 t/ha) e a
seguire, in ordine di maggiore scarto
rispetto a ETS3SYN, ISI 11577 (+55,4%),
SV 5197 (+75,9%), Clipper (+79,2%), Docet
(+159,6%) e Ibrax (+215,5%).
Fioritura-allegagione-maturazione,
copertuta bacche-stato fitosanitario.
Riguardo al tempo per raggiungere
l’allegagione, solo AB8058 (40 gg) è risultata la più tardiva rispetto a tutte le
altre cultivar (35-36 gg), mentre lo stadio
di maturazione è stato raggiunto quasi
contemporaneamente da tutte le cultivar (2-3 gg di scarto).
Per quanto concerne il grado di copertura delle bacche e lo stato fitosanitario generale della coltura, si può
osservare che i valori sono piuttosto
bassi per tutte le cultivar, con l’eccezione dovuta a NPT119.
Tutti i parametri analizzati sulla cultivar di pomodoro (data di fioritura, di
allegagione e di maturazione; grado
di copertura e stato fitosanitario) sono risultati statisticamente non significativi (tabella 2). La cultivar più precoce a fiorire è stata NPT119 (28 gg),
seguita da Simplex (29 gg), ISI 22695e
Impact (30 gg) e AB8058 (31 gg).
Produzione. Nel grafico 2 sono riportati i valori relativi alle produzioni totale, commerciabile e di scarto, e il valore
percentuale dello scarto. Riguardo alla
produzione, l’effetto varietale è risultato
non significativo per la produzione totale, commerciabile e di scarto. La produzione media totale di campo ha rag-
Pomodoro prismatico
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63
ORTICOLTURA
80
81,75
30
70
18,25
20
60
8,15
10
50
Resa linea succo
Resa linea pelato
Scarto linea succo
0
Resa totale
Scarto linea
pelato
(1) Coltivate nella stagione 2015 in provincia
di Foggia, area Sud nell’Agro di Ascoli
Satriano (Azienda Malgieri). I valori sono
riferiti a 200 kg di bacche trasformate.
64
90
88,34
40
80
78,26
30
70
67,30
15,24
60
50
11,64
Resa linea succo
Resa linea cubettato
Scarto linea succo
20
10
0
Scarto succo/cubettato (%)
40
50
Media
86,88
100
NPT119
90
GRAFICO 4 - Pomodoro prismatico Resa di trasformazione (%)
delle 5 cultivar (1)
Simplex
50
91,73
Scarto succo/pelato (%)
100
Clipper
ISI 11577
Docet
SV5197
Ibrax
ETS35YN
Media
Resa succo/pelato (%)
Resa di trasformazione (%)
delle 6 cultivar (1)
AB8058
GRAFICO 3 - Pomodoro allungato -
ISI 22695
Nel Sud Italia il mese di luglio è stato
particolarmente caldo e asciutto e questo ha determinato un anticipo dei tempi
di maturazione e raccolta delle cultivar
per pelato e cubettato. Inoltre le bacche
non hanno assunto la tipica colorazione
rosso intenso perché temperature superiori a 30-32 °C inibiscono la formazione
del licopene, fenomeno maggiormente
evidente nelle parti delle bacche esposte al sole (scottature da sole). In fase di
trasformazione questo ha portato a un
discreto scarto di bacche gialle.
Le rese di trasformazione totali sono state ottenute valutando sia le re-
Impact
La resa di trasformazione
se avute nella produzione del pelato o cubettato sia quelle avute nella
produzione del succo. La resa totale
media delle cultivar da pelato (tipo allungato) (grafico 3) è stata di 86,9% con
un campo di variazione abbastanza
contenuto compreso tra 85,7% di ETS3
SYN e 88,2% di Docet. Leggermente
più marcate sono state le differenze
ottenute sulla linea pelato, le cui variazioni oscillano tra il 79,1% di ETS3SYN e l’84,0% di Ibrax, e sulla linea
succo con l’89,5% di Ibrax e il 94,5%
di Clipper. Lo scarto medio per il pelato e il succo è stato rispettivamente di 18,3 e 8,2% con oscillazioni tra il
16,0% di Ibrax e il 20,8% di ETS3SYN
per il pelato e tra il 5,5% di Clipper e il
10,5% di Ibrax per il succo. Per le cultivar da polpa-cubettato (tipo prismatico) (grafico 4) la resa totale media è
stata più bassa (78,3%) del pelato, con
valori compresi tra 75,3 (Simplex) e
80,0% (AB 8058), ma questo è dovuto
al liquido di sgrondatura (dal 15,2 di
Impact e ISI 22695 al 21,0% di NPT 119)
formatosi durante la fase di cubettatura, che nell’industria del pomodoro
viene destinato ad altri usi. Le oscillazioni di circa il 5% si sono avute anche
considerando la rese ottenute nella
produzione del cubettato (dal 65,4%
di NPT 119 al 69,9% di ISI 22695) e nella produzione del succo (dal 83,5% di
Simplex al 89,9% di Impact). Lo scarto medio per il cubettato e il succo è
stato rispettivamente di 15,2 e 11,6%
con variazioni comprese tra il 30,0%
Resa succo/cubettato (%)
giunto il livello di 133,19 t/ha ripartita
in 126,42 t/ha di produzione commerciabile e in 6,77 t/ha di produzione di scarto, che raffrontato alle due precedenti
frazioni (totale e commerciabile) ha rappresentato rispettivamente il 5,1% e il
5,4%. Da sottolineare che il prodotto di
scarto era diviso equamente tra bacche
verdi (3,47 t/ha, 51,3%) e bacche marce
(3,30 t/ha, 48,7%). La classifica varietale
in ordine decrescente rispetto alla cultivar con la più alta produzione commerciabile risulta essere: Simplex (135,42 t/
ha), Impact (−2,6%), NPT119 (−6,8%), ISI
22695 (−8,6%) e AB8058 (−15,1%); mentre
l’ordine in base alla cultivar con la minore produzione di scarto risulta essere: NPT119 (4,25 t/ha), Impact (+67,8%),
Simplex (+70,0%), ISI 22695 (+76,1%) e
AB8058 (+83,1%).
Resa totale
Scarto linea
cubettato
(1) Coltivate nella stagione 2015 in provincia
di Foggia, area Nord nell’Agro di San Paolo
di Civitate (Azienda Pilolli). I valori sono
riferiti a 200 kg di bacche trasformate.
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di ISI 22695 e il 34,6% di NPT 119 per
il cubettato e tra il 10,1% di Impact e
il 16,5% di Simplex.
Rese variabili
per il pomodoro
allungato
L’annata agraria 2015 è risultata, in
generale, particolarmente difficile in
Capitanata per le problematiche inerenti al fenomeno della virosi (prevalentemente TSWV) che si è sviluppata
nella maggior parte dei campi della
provincia di Foggia e in particolare
nell’area Sud. Dal punto di vista produttivo le produzioni commerciabili
medie di campo raggiunte nella prova
dalle tipologie di pomodoro prismatico (126,42 t/ha) e allungato (114,48
t/ha) possono ritenersi in linea con
quelle ottenute ordinariamente in Capitanata. Riguardo alla variabilità produttiva riscontrata nelle due tipologie
di pomodoro, i dati sperimentali dimostrano che il pomodoro allungato
risulta essere più sensibile, mostrando una maggiore variabilità (espressa
in deviazione standard dalla media)
di ±27,4 t/ha rispetto a ±7,9 t/ha riscontrata nel pomodoro prismatico.
Riguardo alla qualità del prodotto in
termini di resa di trasformazione, la
variabilità tra le cultivar di pomodoro
è risultata maggiore nel tipo prismatico (±1,9%) rispetto al tipo allungato (±0,9%).
Antonio Troccoli, Vito de Gregorio
Giulio Carrabs, Vincenzo Selvaggio
Angelo Olivieri, Giuseppe Demaio
Antonio Toriaco, Nicola Pecchioni
CREA-Cer, Centro di ricerca
per la cerealicoltura, Foggia
Francesco De Sio
Mariateresa Rapacciuolo
Ssica - Stazione sperimentale per l’industria
delle conserve alimentari, Angri (Salerno)
Antonio Trifirò
Ssica - Stazione sperimentale per l’industria
delle conserve alimentari, Parma
Bonaventura Giuliano
Anicav - Associazione nazionale industriali
conserve alimentari vegetali, Napoli
Per commenti all’articolo, chiarimenti
o suggerimenti scrivi a:
[email protected]
Per consultare gli approfondimenti
e/o la bibliografia:
www.informatoreagrario.it/
rdLia/16ia11_8362_web
ORTICOLTURA
● ARTICOLO PUBBLICATO SU L’INFORMATORE AGRARIO N. 11/2016 A PAG. 61
Prove su pomodoro da industria,
situazione delle rese al Sud
TABELLA A - Cultivar di pomodoro da industria in prova a Foggia nel
2015
Ditte
Cultivar
sementiere di pomodoro
Resistenze dichiarate
Tipo pelato (allungato)
Isi Sementi
Seminis
Syngenta
Clipper
ISI 11577
Docet
SV 5197
Ibrax
ETS3 SYN
(HR) TSWV / Pst:0 / Fol:0,1 / Va:0 / Vd:0; (IR) Ma / Mi / Mj
(HR) TSWV / Pst:0 / Fol:0,1 / Va:0 / Vd:0; (IR) Ma / Mi / Mj
(HR) TSWV / Fol:0,1 / Va:0 / Vd:0; (IR) Pst:0
(HR) TSWV / Fol:0,1 / Va:0 / Vd:0; (IR) Pst:0
(HR) TSWV / Fol:0 / Va:0 / Vd:0; (IR) Ma / Mi / Mj / Pst
(HR) TSWV / Fol:0 / Va:0 / Vd:0; (IR) Ma / Mi / Mj / Pst
Tipo polpa/cubettato (prismatico)
Isi Sementi
Seminis
Syngenta
Impact
ISI 22695
AB 8058
Simplex
NPT 119
(HR) TSWV / Pst:0 / Fol:0 / Va:0 / Vd:0; (IR) Ma / Mi / Mj
(HR) Fol:0,1 / Va:0 / Vd:0; (IR) Ma / Mi / Mj
(HR) TSWV / Fol:0,1 / Va:0 / Vd:0; (IR) Pst:0 / Ma / Mi / Mj
(HR) Fol:0,1 / Va:0 / Vd:0; (IR) Ma / Mi / Mj / Pst
(HR) TSWV / Fol:0-1 / Va:0 / Vd:0 / S; (IR) Ma / Mi / Mj / Pst
HR = alta resistenza; IR = resistenza intermedia; TSWV = Tomato spotted wilt virus;
ToMV = Tomato mosaic virus; Fol:0,1 = Fusarium oxysporum f. sp. lycopersici, strains 0,1;
Va:0 = Verticillium albo-atrum, strain 0; Vd:0 = Verticillium dahliae, strain 0;
Ma/Mi/Mj = (Nematodes) Meloidogyne arenaria, incognita, javanica;
Pst:0 = Pseudomonas syringae pv. tomato, strain 0; S = Stemphylium spp.
4%
3% 2%
6%
6%
6%
12%
California
Spagna
Brasile
Cile
Grecia
2% 1%
1%
11%
33%
13%
GRAFICO B - Superficie e produzione italiana di pomodoro
da industria
6,00
5,25
4,50
3,75
3,00
2,25
1,50
0,75
Prod. totale
4.801.576
3.459.445
65.478
1.277.781
2013
2014
64.451
Media
Pom. allungato
Pomodorino
2014
Pom. prismatico
Italia
Cina
Iran
Turchia
Portogallo
Tunisia
Usa (no California)
Altri Paesi
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77
74
71
68
65
62
59
56
53
50
Superficie (.000 ha)
mondiale di pomodoro
da industria ripartita
tra i principali Paesi produttori
Produzione (milioni di t)
GRAFICO A - Produzione
Ettari
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