Oua: tabelle, si attenda la Consulta Imd2, quale impatto per gli
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Oua: tabelle, si attenda la Consulta Imd2, quale impatto per gli
MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 N. 405 PRIMO PIANO Oua: tabelle, si attenda la Consulta Sono giorni caldi questi per l’eterna questione delle tabelle per il risarcimento del danno grave. Questa settimana si susseguono le audizioni alla commissione Finanze della Camera. Domani sarà la volta delle associazioni delle vittime della strada, mentre ieri è stata ascoltata l’Oua, l’organismo unitario di avvocatura, storicamente contro le revisioni delle tabelle del tribunale di Milano. Ribassare i risarcimenti, come chiesto dalle compagnie, sarebbe come creare “un separato sistema di liquidazione del danno alla persona per la sola Rc auto e Rc medica – sostengono gli avvocati – con caratteristiche penalizzanti per i danneggiati e con valori pecuniari più restrittivi rispetto al generale sistema della Rc”. L’Oua chiede al legislatore di aspettare ancora: almeno fino al prossimo 8 aprile 2014, quando la Consulta deciderà sulla legittimità dell’articolo 139 del Codice delle Assicurazioni, “norma che, come il regolamento del quale si discute e che presenta le medesime problematiche, disciplina i valori risarcitori per le lesioni lievi comportanti una invalidità dall’1 al 9% limitandoli in misura molto inferiore a quelli adottati per identici danni cagionati da eventi diversi dalla circolazione stradale”. Insomma, tutto potrebbe slittare ancora. Fabrizio Aurilia INTERMEDIARI Imd2, quale impatto per gli intermediari italiani? La distinzione tra consulenza finalizzata alla distribuzione del prodotto assicurativo e quella legata alla qualità del servizio offerto implicherebbe, secondo l’attuale impostazione della direttiva Imd2, due diverse modalità di remunerazione. Ma l’analisi del mercato italiano e del relativo assetto distributivo presenta, in attesa dell’emanazione definitiva, un’importante criticità di applicazione Occorrerà probabilmente attendere la presidenza italiana dell’Unione Europea (luglio-dicembre 2014) per avere un nuovo impulso all’emanazione della Imd2 (la nuova direttiva sull’intermediazione assicurativa che va a modificare la precedente del 2002), visto che l’attuale presidenza lituana non ha considerato prioritario il dossier ed è altamente improbabile che lo consideri tale la prossima presidenza a conduzione greca, considerato anche il “semestre bianco” che precederà le elezioni politiche per il nuovo Parlamento europeo. Tra le novità che apporterà la nuova direttiva vanno considerati i nuovi concetti di consulenza e di remunerazione la cui disciplina discenderà dalla revisione della Mifid che al riguardo farà da benchmark. Secondo la proposta di revisione della Mifid, l’intermediario, quando presta il servizio di consulenza in materia di investimenti, deve specificare se esso è fornito su base indipendente. Ne discendono due tassativi requisiti, non alternativi fra di loro, affinché un intermediario possa definirsi e, di conseguenza, operare come consulente indipendente: 1) analisi sufficientemente ampia dei prodotti disponibili sul mercato, diversificati riguardo al tipo di emittente o al produttore, e non limitati a prodotti emessi o prestati da società/imprese strettamente legate all’intermediario stesso; 2) remunerazione esclusiva da parte del cliente con il conseguente divieto di inducement (divieto di accettare o ricevere compensi, commissioni, provvigioni o altri benefici monetari pagati o prestati da un terzo, o da una persona operante per conto di un terzo rispetto alla prestazione del servizio reso dall’intermediario al cliente). DUE APPROCCI PER LA REMUNERAZIONE Al concetto di consulenza, come sopra delineato, fa il paio quello di remunerazione. Innanzitutto occorre distinguere tra consulenza strumentale alla distribuzione, la cui remunerazione sarebbe legata al prodotto, e la consulenza finalizzata al servizio, legata quindi alla qualità del servizio offerto e basata sulla remunerazione mediante fee. In secondo luogo, viene previsto l’obbligo di divulgare l’ammontare della remunerazione connessa al collocamento del prodotto. A tal riguardo la Comunità Europea propone due approcci: mandatory disclosure e on request regime. Il primo caso prevede che l’intermediario debba obbligatoriamente indicare al cliente la remunerazione connessa alla vendita del prodotto, il secondo caso implica per l’intermediario l’obbligo di dichiarare la sua remunerazione solo su specifica richiesta. (continua a pag.2) 1 MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 N. 405 (continua da pag.1) Al contempo l’emananda Imd2 propone un periodo di transizione di cinque anni in cui è previsto un regime immediato e stringente, full disclosure, per i prodotti assicurativi ramo vita e on request per i prodotti ramo danni. A regime anche la collocazione dei prodotti ramo danni sarà caratterizzata dalla piena trasparenza. LA REALTÀ ITALIANA Come si attaglierà il nuovo scenario disegnato dalla Imd2 alla realtà italiana anche alla luce delle nuove norme nazionali che hanno inciso sull’intermediazione assicurativa? A prima vista il concetto di consulenza indipendente si sposa più immediatamente con l’operatività del broker purché quest’ultimo percepisca la sua remunerazione esclusivamente dal cliente. Quanto all’agente, anche egli, in teoria, potrebbe svolgere una consulenza indipendente nei termini sopra descritti, cioè finalizzata al servizio (non al prodotto) e remunerata esclusivamente dal cliente. Pensiamo a un agente (proponente) che in forza della nuova norma sulle collaborazioni fra gli intermediari svolga un’analisi sufficientemente ampia del mercato per proporre poi un prodotto che verrà emesso da un altro intermediario (emittente) a cui il cliente si rivolgerà pagandogli il premio di polizza. Mentre all’agente proponente il cliente pagherà la fee dietro presentazione della parcella per l’attività di consulenza ricevuta con il conseguente divieto per il proponente di ricevere alcuna retrocessione di provvigione da parte dell’emittente. Tale fattispecie, possibile in via teorica, si scontra con la realtà e la dinamica del mercato assicurativo italiano. Prima di tutto occorre considerare la composizione media del portafoglio di un agente che è costituita per più della metà da prodotti rcauto. Stiamo parlando dell’unico prodotto retail del ramo danni di domanda, rispetto al quale il consumatore non solo non ha ancora quella maturità finanziaria tale da consentirgli di riconoscere e valorizzare economicamente un servizio di consulenza distinto dal valore economico del prodotto stesso, ma attribuisce spesso all’esborso per la copertura obbligatoria assicurativa il valore di un esoso balzello. Inoltre, quand’anche il consumatore fosse dotato della necessaria educazione che gli permetta di valorizzare entrambi i servizi (consulenza e distribuzione), un tale connubio, affinché possa essere competitivo sul mercato, dovrà presentarsi con un prezzo (fee + premio di polizza) inferiore alla tariffa media, pena non soltanto una quotazione che si collocherebbe fuori mercato, ma anche un esborso che andrebbe in contrasto con la ratio legis di puntare a una riduzione delle tariffe Rc auto. Antonello Galdi 2 MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 N. 405 MERCATO Bankitalia, compagnie casseforti del debito sovrano Raccolta vita in crescita nei nove mesi del 23% rispetto allo stesso periodo del 2012 Le compagnie detengono 250 miliardi di euro in titoli di Stato. È quanto ha rivelato Bankitalia nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria. Via Nazionale conferma inoltre il buon andamento della raccolta vita (grazie soprattutto al contributo del canale bancario) che nei nove mesi cresce del 23% rispetto allo stesso periodo del 2012. La Banca d’Italia sottolinea anche una riduzione pari al 5% della raccolta nel ramo danni, soprattutto per il calo delle tariffe nel settore auto e della riduzione dei sinistri. Nel rapporto si segnala anche un ulteriore calo del rischio di liquidità. Tuttavia, anche se la posizione patrimoniale rimane solida e la redditivita è soddisfacente, resta alto il rischio volatilità sui titoli di Stato, per il possibile riacutizzarsi delle tensioni sullo spread. I dati relativi al primo semestre presentano una riduzione del Roe nel ramo vita (al 4,8%), compensata in parte dal miglioramento della redditività media nella gestione danni, dove l’indicatore ha toccato il 7%, principalmente per effetto dell’andamento positivo della gestione tecnica che si è riflesso nel continuo miglioramento del combined ratio. Sebbene gli indici di solvibilità dei rami vita e danni restino superiori ai requisiti regolamentari per la maggior parte delle imprese, in prospettiva, sostiene Bankitalia, “il nuovo sistema di valutazione delle poste di bilancio previsto nell’ambito del nuovo regime di vigilanza prudenziale per il settore assicurativo europeo (Solvency II) potrebbe indurre oscillazioni significative dei fabbisogni patrimoniali delle imprese; soluzioni a questo problema sono attualmente all’attenzione delle autorità”. Tra i rischi principali per il settore assicurativo italiano c’è ovviamente il protrarsi dell’incertezza economica e dall’instabilità dei mercati finanziari, che, in prospettiva, potrebbero incidere sulla redditività della gestione tecnica. Anche l’istituto guidato da Ignazio Visco riconosce che “il recente intervento normativo, che ha ridotto il beneficio fiscale di cui godevano alcune categorie di polizze vita, potrà avere un impatto negativo sulla raccolta premi futura”, ma l’effetto dovrebbe essere limitato vista la bassa incidenza di tali prodotti sul passivo delle compagnie. F.A. DALLE AZIENDE Sempre al fianco delle assicurazioni Energent è una realtà consolidata nella fornitura di servizi nell’ambito dell’informatica che, con la propria decennale esperienza nel mercato assicurativo, si propone come partner affidabile e professionale nell’affiancare i clienti in tutte le fasi di evoluzione del proprio percorso organizzativo, di processo e IT. I servizi vengono offerti basandosi sulla professionalità dei consulenti, sui propri prodotti e su best practice che determinano non solo la realizzazione rapida di soluzioni nel breve periodo, ma anche un percorso di disegno e perseguimento degli obiettivi a medio e lungo termine. “Sono più di 100 i professionisti Energent impegnati nelle maggiori compagnie assicurative in attività che vanno dalla consulenza, all’analisi, allo sviluppo di applicazioni”, afferma Alessandro Runci direttore Area Insurance, “in questo spazio, nei prossimi numeri, illustreremo i dettagli della nostra offerta; Energent propone soluzioni specifiche adattabili e compatibili con tutte le infrastrutture e soluzioni tecnologiche attualmente presenti sul mercato”. www.gruppoenergent.it NEWS DA WWW.INSURANCETRADE.IT Intesa Sanpaolo Vita, nove mesi in linea con il 2012 Intesa Sanpaolo Vita ha ottenuto nei primi nove mesi dell’anno risultati in continuità con quelli realizzati nel 2012. Al 30 settembre 2013, grande importanza hanno assunto l’efficienza e la redditività sostenibile, con l’utile netto in crescita a 289,3 milioni di euro, rispetto ai 269 milioni dei primi nove mesi 2012 e un rapporto cost/income che si posiziona al 9,7% contro l’11,5% sul periodo 2012 di riferimento. L’utile operativo è pari a 474,1 milioni, in leggero calo rispetto ai 479,7 milioni dei primi nove mesi del 2012, mentre gli oneri operativi sono pari a 46,4 milioni, in calo del 17% rispetto ai 55,9 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. L’ad, Gianemilio Osculati, sottolinea soprattutto l’apprezzamento della comunità finanziaria internazionale per il collocamento del bond per un valore di sottoscrizione di 500 milioni di euro. 3 MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE 2013 N. 405 RC AUTO 2013: TRA TARIFFE E RIDUZIONE DEI COSTI Milano, 14 novembre 2013 (9.00 - 17.30) StarHotel Business Palace, Via Gaggia 3 PROGRAMMA 09.00 – Registrazione 09.30 – RC Auto: tra tariffe e riduzione dei costi Renzo Baffi, responsabile della direzione Fondi di Garanzia di Consap Giuseppe Galasso, direttore credito concorrenza di Antitrust Maurizio Hazan, studio legale Taurini e Hazan Vittorio Verdone, direttore centrale Ania 10.30 – Polizza auto, la complessa scelta di una commodity Gionata Cerri, Iama Consulting srl 11.00 – Coffee break 11.30 – RC Auto: più telematica e meno costi Ing. Marco Amendolagine, OCTO Telematics 12.00 – Rc auto e multicanalità: comparazione, risparmio e consulenza partecipano rappresentanti dei diversi canali distributivi (intermediari, comparatori, compagnie dirette, compagnie di bancassicurazione) CheckitAuto, Antonia Boccadoro, segretario generale Aiba Filippo Gariglio presidente Uea Carmine Paolantonio, Responsabile Marketing Privati di Cariparma Fabrizio Premuti presidente associazione consumatori Konsumer Italia 13.00 – Lunch 14.00 – Danno alla persona: come rendere sostenibile il sistema di liquidazione dei sinistri Giovanni Cannavò, presidente associazione Melchiorre Gioia Maurizio Hazan, studio legale Taurini e Hazan Giacomo Travaglino, consigliere della III Sezione Civile della Corte di Cassazione, Roma Vittorio Verdone, direttore centrale Ania 15.00 – TAVOLA ROTONDA: Antifrode e controllo dei costi: l’esperienza delle compagnie Andrea Lorenzoni, chief claims officer Zurich Italia Giacomo Lovati, direttore sinistri Unipol Assicurazioni Maurizio Monticelli, direttore Sinistri rami Elementari ed Auto di Vittoria Assicurazioni Nicola Murano, responsabile Antifrode Reale Mutua Gaetano Occorsio, direttore sinistri Sara Assicurazioni Pierluigi Pellino, responsabile organizzazione sinistri Axa Assicurazioni Riccardo Porfiri, responsabile liquidazione sinistri auto Allianz Ferdinando Scoa, direttore sinistri Assimoco Massimo Treffiletti, area sinistri Auto e Antifrode Ania Iscriviti su www.insurancetrade.it Scarica il programma completo Insurance Daily Direttore responsabile: Maria Rosa Alaggio [email protected] Editore e Redazione: Insurance Connect Srl, Via Montepulciano 21, 20124 Milano 02.36768000 [email protected] Per inserzioni pubblicitarie contattare [email protected] Supplemento al 13 novembre di www.insurancetrade.it 4 Reg. presso Tribunale di Milano, n. 46, 27/01/2012