...

Fruzons di Plume 12 - marzo 2014

by user

on
Category: Documents
24

views

Report

Comments

Transcript

Fruzons di Plume 12 - marzo 2014
Marzo 2014
Chiesetta “Pal Piccolo” – foto del 1° gennaio 2014
DOPO LE ELEZIONI NEL GRUPPO, NUOVA LINFA VITALE!
Un’attenzione particolare deve essere riservata
sopratutto alle NUOVE GENERAZIONI che
sono il nostro futuro.
Nell’anno scolastico 2013-2014 abbiamo
collaborato con l’Istituto Comprensivo di San
Giorgio. Abbiamo proposto idee che sono state
accolte con entusiasmo e realizzate con
soddisfazione da entrambe le parti.
Ci auguriamo che l’offerta formativa dell’ANA
per le scuole venga apprezzata anche in futuro
in considerazione degli eventi che saranno
organizzati per il 100° anniversario della Grande
Guerra.
Infine, un messaggio a voi soci:
sono certo che la vostra vicinanza e l’amicizia
che avete dimostrato in passato, saranno uno
sprone per me e per il Consiglio di Gruppo.
A noi il compito di proporre.
A voi … se lo ritenete, la volontà di aiutarci a
realizzare i nostri programmi.
Domenica 26 gennaio, al termine
dell’Assemblea Annuale del Gruppo, sono stato
rieletto capogruppo; nel consiglio sono entrati
Franco e Valentino in sostituzione di Angelo,
Giacomo e Marco.
Grazie per la fiducia e per la vostra
partecipazione.
Il nuovo Consiglio si è regolarmente insediato,
ha assegnato gli incarichi e sono state definite le
linee guida dei prossimi impegni.
Si continuerà a collaborare come abbiamo
sempre fatto cercando di aiutare e aiutarci, in
coordinamento con le altre Associazioni
cercando di far capire che i campanilismi e la
voglia di emergere sono fuori luogo.
Quello che deve risultare è invece la voglia di
fare ATTI concreti e tangibili verso le classi
deboli – penso ai portatori di handicap o agli
anziani ma ricordo anche i poveri, ovvero quelli
che non hanno da mangiare.
Davide
CONSIDERAZIONE “AL VOLO”
Continua a crescere il numero degli iscritti. Si tratta di alpini in congedo ma anche degli “amici degli alpini”,
cittadini o parenti di soci. Vedo questo fenomeno con molta soddisfazione e con la consapevolezza che è
un importante segnale di apprezzamento per quanto facciamo quotidianamente nel nostro paese.
1
L’Annuale Assemblea del Gruppo
Domenica 26 gennaio si è tenuta l’annuale
Assemblea del Gruppo alla presenza del
Consigliere Sezionale Andrea Sgobbi e dalle
autorità rapprentate dal Sindaco Pietro Del Frate
e dal Consigliere Regionale Paride Cargnelutti.
L’appuntamento nella nostra sede è stato
preceduto dalla Santa Messa al termine della
quale abbiamo deposto un mazzo di fiori nel
nostro Memoriale ed abbiamo invitato i presenti
in Duomo a seguirci e ricordare così anche i loro
cari scomparsi.
Non eravamo soli e questo ci ha fatto grande
piacere.
Dopo l’alzabandiera sono iniziati i lavori
assembleari.
Le attività del 2013 sono state commentate
grazie alla proiezione delle immagini (qualcuna
ve la presentiamo nella pagina a fianco).
Ma quali sono i numeri del Gruppo di San
Giorgio? In sintesi:
Soci:
Ore lavorate per la comunità:
Donazioni effettuate:
Anche nel 2013, il Gruppo ha puntato sulla
QUALITA’ delle iniziative.
La testimonianza diretta sono stati i 53
interventi (anche piccoli) che ci hanno visti
presenti nei settori della Protezione Civile,
della solidarietà e del volontariato in genere.
Importante è stato l’impegno della Sede, al
completamento dell’ampliamento e alla
messa a norma dell’impianto elettrico.
La cucina è stata completamente rinnovata
ed è nostra intenzione valorizzarla
adeguatamente nel prossimo futuro, visto e
considerato che il Gruppo ha investito SOLO
soldi propri per la realizzazione.
Ai due nuovi iscritti presenti - Giuseppe e
Carlo - è stata consegnata la tessera
dell’ANA.
In conclusione, le votazioni hanno
confermato il capogruppo uscente e nuovi
consiglieri (Franco Moni e Valentino Loi).
198
173 alpini
25 amici
1.668 h
5.207,45 €
Come da tradizione, l’appuntamento si è
concluso con un gustoso buffet preparato dai
nostri cuochi Bruno e Franco.
2
L’Annuale Assemblea del Gruppo – alcune diapositive proiettate
I soci del gruppo – i numeri
250
200
179
164
152
177
190
198
191
188
199
202
198
150
100
50
0
Soci ANA
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
127
136
154
152
161
163
171
166
174
178
173
Soci Amici
25
28
25
25
29
28
27
22
25
24
25
Totale
152
164
179
177
190
191
198
188
199
202
198
Nel 2013 il numero dei soci è leggermente calato; alcuni alpini non hanno rinnovato il bollino nonostante
“qualche sollecito”; ci sono stati tre nuovi iscritti.
Buona la partecipazione alle attività e eventi organizzati dal Gruppo e dalla Sezione; il 32% degli iscritti al
Gruppo che sono stati presenti almeno ad un appuntamento (in pratica 63 iscritti).
3
Trofeo Sezionale di Calcio
Giugno 2013
Babbo Natale Alpino
19 dicembre 2013
La sfortuna ci sta
tormentando … ma noi
teniamo duro … non si sa
mai che negli anni futuri
decida di andare altrove!
Nella foto, i soci che
hanno rappresentato il
Gruppo al Torneo
Sezionale di Trivignano
Udinese
Babbi Natale Alpini
4
Slitta e asino
forniti da Pietro
Musica natilizia
Davide alla console
Accompagnatori
5
Questi gli ingredienti per far contenti gli studenti delle scuole dell’infanzia e primaria.
Come da tradizione, il Babbo Natale Alpino, oltre ai classici dolci, ha consegnato anche materiale didattico
(libri, librerie e plastificatrice).
20
LA NOSTRA SEDE
31
2013
Ovviamente, per realizzare tutto questo, NON
abbiamo chiesto un centesimo a nessuno e
l’abbiamo concretizzato con le nostre risorse.
Come sempre fedeli al motto “UNITI PER
DONARE”, il consiglio di Gruppo che oggi
eleggeremo, deciderà
- a chi imprestare la sede (soci e associazioni)
- le prossime attività per valorizzare meglio la
cucina.
41
LA DIVISA DEL GRUPPO
Nel corso degli anni, il Gruppo ha realizzato la divisa estiva (polo manica corta), quella delle
mezze stagioni (camicia) e quella invernale (maglione e giacca a vento).
Tutti questi capi di abbigliamento sono disponibili nella nostra sede.
RICORDIAMO che, in ogni evento organizzato dal Gruppo o dove è presente il Gagliardetto
del Gruppo, i soci sono invitati a partecipare con la divisa (rappresenta un segnale di unità).
3
100° Grande Guerra – Pulizia cannoniere del Monte Fortin
Nell’anno del 100° anniversario della Prima
Guerra, la Sezione di Palmanova ha deciso di
svolgere una serie di eventi volti a valorizzare il
patrimonio storico della Grande Guerra.
Sabato 15 febbraio, una trentina di volontari
della Sezione e, ovviamente, del nostro Gruppo
hanno partecipato al primo intervento per il
recupero e la valorizzazione delle cannoniere
del Monte Fortin, site nel comune di Farra
d’Isonzo e di proprietà dell’Azienda Agricola
Villanova.
I contatti e i collegamenti sono stati tenuti dal
Consigliere Sezionale Lucio Ferazzin che ha
organizzato tutto in maniera puntigliosa e che
ha coordinato i lavori in loco.
I compiti del giorno erano ben definiti: pulire le
aperture delle cannoniere dalla vegetazione
spontanea.
Abbiamo lavorato alacremente senza
risparmiarci e in mezza giornata abbiamo
completato la nostra “mission”.
Dopo tanto lavorare, in tutta tranquillità,
abbiamo potuto gustare un fumante piatto di
pasta in compagnia del padrone del terreno,
Alberto, della gentile consorte Elena, della figlia
Eleonora e del suocero, generale degli alpini in
pensione.
Per gran parte del tempo sono stati con noi e in
mezzo a noi, non solo a tavola ma anche nel
pantano senza paura di sporcarsi.
L’accoglienza che ci hanno riservato, la loro
presenza e i progetti per valorizzare l’area che
ci hanno esposto, ci fanno capire che nel
prossimo futuro si potrà collaborare per
realizzare un percorso storico per le scuole e
per le famiglie.
La nostra opera è stata “sorvegliata” da Valeria
e Davide della Squadra Sanitaria Sezionale
che, per fortuna, … non hanno lavorato.
4
100° Grande Guerra – Pulizia cannoniere del Monte Fortin – la storia
Le gallerie cannoniere di Monte Fortin, presso
Villanova di Farra (GO), rappresentano uno dei
più interessanti esempi di cavità totalmente
artificiali presenti in provincia di Gorizia: le
notevoli dimensioni ed il buono stato di
conservazione (nonostante l’età) le hanno
investite di un notevole interesse storico,
archeologico, geologico e, naturalmente,
speleologico. Questo sistema sotterraneo, però,
realizzato dall’esercito italiano nella prima
guerra mondiale, non racconta che l’ultimo
capitolo di una storia che, attraverso secoli di
guerre e di invasioni, ha coinvolto popoli e
nazioni intere. Monte Fortin sorge in una terra
di passaggio e di confine, che è stata da
sempre teatro di contese spesso molto
sanguinose: l’esistenza di opere fortificate su
questa collina, infatti, viene fatta risalire
all’epoca preromana e romana, ed è
documentata sia nel Medioevo che nel corso
delle guerre gradiscane (1615-1617).
Del Monte Fortin si parla già in età protostorica
quando era presente un presidio fortificato.
I romani prima e Longobardi poi utilizzarono il
monte come uno dei capisaldi difensivi.
Durante la Guerra Gradiscana (1615-1917), il
Forte di San Pietro, posizionato sopra il Monte
Fortin ha rappresentato una minaccia per le
truppe veneziane che si stavano espandendo in
Friuli ai danni degli austriaci; il forte resistette
fino al metà settembre del 1616 quando gli
austriaci si arresero.
L’importanza del Monte è confermata anche
durante la Grande Guerra quando vennero
effettuati i lavori di adeguamento interno.
Le nove bocche da fuoco, orientate verso il
Monte San Michele e verso Gorizia, svolsero
adeguatamente la loro funzione fino a quando il
Sabotino, il Calvario, Gorizia ed il San Michele
vennero conquistati dalle truppe italiane.
Con l’arretramento delle truppe asburgiche,
l’intero scacchiere si presentò mutato: nel
settore carsico, gli Austro-Ungarici si erano
ritirati oltre il Vallone di Doberdò e, per colpire
le loro linee, l’artiglieria italiana poteva sfruttare
la dominante posizione del Monte San Michele.
Il forte di Villanova di Farra cadde così in
disuso: i cannoni vennero spostati sul Carso e
cominciarono i lavori di scavo di nuovi poderosi
sistemi sotterranei per accoglierli, sulla cima del
S Michele e sul Monte di Brèstovi. Fino alla
disfatta di Caporetto, però, nella frazione di
Villanova, straziata dai bombardamenti,
rimasero gli alloggiamenti per le truppe in
riposo.
Il sistema fortificato sotterraneo di Monte Fortin
è scavato interamente in roccia marnosaarenacea (flysch) del medio eocene.
Il forte di Villanova di Farra ha una struttura
simile a quelli del Monte S.Michele e del Monte
di Brestovi, sul Carso Goriziano, realizzati in un
periodo successivo. Sul Monte Fortin, vista la
particolarità della roccia, estremamente
incoerente e franosa, le gallerie sono quasi
tutte blindate, cioè con la volta a “botte” e le
pareti rinforzate in cemento armato, fatto
questo che ne ha permesso una buona
conservazione. Le parti di cavità che sono
semplicemente scavate, invece, pur restando
praticabili, si presentano ingombre di massi di
crollo: vanno quindi percorse con particolare
cautela, essendo possibili, anche se poco
frequenti, dei franamenti interni.
5
La Guerra di Elena d’Orléans e il suo soggiorno sangiorgino
di settimonovantacinque
La duchessa d’Aosta con i figli Amedeo e Aimone davanti a villa Vucetic a San Giorgio di Nogaro
Nel libro storico della parrocchia di San Giorgio
di Nogaro vi è un passo dedicato alle persone
illustri che hanno “onorato” della loro presenza
il paese della bassa friulana nel corso della
Prima Guerra Mondiale; tra queste la
testimonianza più completa è quella dedicata
alla presenza di S.A.R. Elena d'Orléans,
duchessa d’Aosta che così viene ricordata:
“abitava stabilmente nella villa Dora dirimpetto
alla Chiesa. In tutti i giorni non mancava col suo
seguito di assistere alla S. Messa in posto
distinto, nel primo banco in cornu evangeli con
grande edificazione dei soldati e del popolo.
Essa a S. Giorgio, fuori di Chiarisacco fu
decorata della medaglia d’argento come la
prima delle dame della Croce Rossa Italiana.
Fu immenso il concorso, indescrivibile la festa”.
Elena d'Orléans era all’epoca uno tra i
personaggi più noti e in vista del panorama
politico e sociale del Regno d’Italia; terzogenita
di Luigi Filippo d´Orléans, conte di Parigi, nasce
a Twickenham (Londra) il 13 giugno 1871;
cresce fra Villamanrique, una grande fattoria
vicino a Siviglia, e la Gran Bretagna dove
frequenta la corte inglese e avrà come
compagni di giochi i figli del principe di Galles,
futuro re Edoardo VII.
Nel 1895 sposa il principe Emanuele Filiberto di
Savoia-Aosta, secondo duca d'Aosta,
matrimonio dal quale nasceranno due figli:
Amedeo (1898-1942) e Aimone (1900-1948).
Nominata Ispettrice Generale delle Infermiere
Volontarie della Croce Rossa Italiana nel 1911
(incarico che ricoprirà fino al 1921), la duchessa
d’Aosta partecipa alla sua prima missione sulla
nave ospedale Menfi che rimpatria i soldati feriti
nella campagna di Libia (1911-1912); nel 1915,
allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, per
meglio svolgere il suo ruolo istituzionale,
trasferisce la sua dimora a San Giorgio di
Nogaro nella nobile villa messa a disposizione
dall’amm. Ciro Canciani.
Ed è proprio partendo da villa Dora che la
duchessa visiterà (ben 38 sono le ispezioni
condotte negli ospedali presenti a San Giorgio)
gli ospedali militari da campo dislocati lungo
tutta la linea del fronte segnalando disfunzioni e
malfunzionamenti, impegnandosi in prima
persona nell’organizzazione logistica e nella
gestione del servizio sanitario militare, dando
prova di coraggio, efficienza e resistenza agli
inevitabili disagi che una guerra sempre più
crudele andava presentando.
6
Fu molto probabilmente grazie al suo
fondamentale sostegno che proprio a San
Giorgio il prof. Tusini riuscì a costituire la
Scuola Medica da Campo ( meglio nota come
Università Castrense) che laureò molti giovani
studenti di medicina che vennero poi inviati al
fronte a salvare la vita dei molti soldati feriti in
battaglia.
Per l’abnegazione e l’impegno dimostrati nella
sua attività di Ispettrice, il 16 marzo 1917, in
una cerimonia pubblica che si tenne a
Chiarisacco, alla duchessa venne conferita una
medaglia d’argento mentre altri riconoscimenti
gli furono assegnati al termine del conflitto quali
due croci al Merito di Guerra, due onorificenze
francesi, una inglese e la medaglia Florence
Nightingale.
Con la rotta di Caporetto, la duchessa seguì le
sorti dell’esercito italiano proseguendo il suo
impegno di Ispettrice Generale negli ospedali
da campo allestiti oltre la linea del Piave.
Fortemente segnata dalla dura esperienza
vissuta negli anni di guerra, nel 1930 diede alle
stampe un libro dal titolo “Accanto agli eroi”,
dettagliato resoconto del suo impegno
quotidiano per alleviare le sofferenze dei molti
soldati feriti al fronte, testo dal quale traspare
anche la profonda umanità, la compassione e la
bontà d’animo che caratterizzarono l’impegno
della duchessa nello svolgimento del suo ruolo
istituzionale.
Frontespizio del libro “Accanto agli eroi”
La conferenza sulla Duchessa d’Aosta è stata
tenuta dal nostro socio “settimonovantacinque”
l’8 febbraio 2014 nella Sala Conferenze di Villa
Dora.
I numerosi ospiti presenti, molti dei quali alpini,
hanno così conosciuto meglio la figura di Elena
d’Orléans, “catturati” dall’interessante, precisa e
coinvolgente presentazione frutto di una
accurata quanto attenta ricerca storica.
Il manifesto della conferenza
7
Storia d’amore e d’amicizia
Correva l’anno 1964, era il mese di agosto
quando tre baldi giovani nati nel 1943
(avevano quindi 21 anni) arrivarono a L’Aquila
per svolgere il CAR, periodo di addestramento
delle reclute che svolgono il servizio militare.
Erano in tanti ma Valerio, Ermes e Silvio
legarono subito forse perché provenienti da
paesi abbastanza vicini o forse perché
svolgevano lavori abbastanza simili o perché
così era scritto; certamente mai avrebbero
pensato che sarebbero diventati dei veri amici
e che, a distanza di quasi 50 anni, si
sarebbero ancora assiduamente frequentati.
Al termine del CAR furono destinati alla
caserma Zavattaro di Udine, Brigata Alpina
Julia – Compagnia GENIO PIONIERI e tutti e
tre facevano gli autisti dei mezzi. Correvano
avanti e indietro per i campi di addestramento
principalmente in montagna. Nella vita di
caserma conobbero il soldato Paolo, di Asolo,
che lì faceva il barista esuberante anche se a
vederlo non sembrava ed il soldato Emidio, di
Penne, che faceva il motociclista anche se la
moto era più grande di lui e che procurava
sempre punizioni alla compagnia perché non
aveva mai imparato a marciare. Dopo aver
vissuto e aver condiviso tanti episodi di naja,
nell’ottobre 1965 tornarono alla normale vita
civile.
di Luisella Bonetto
Una domenica di primavera del 1966 io e
Valerio eravamo a pranzo da Fausta, mia
cognata, e si presentò una coppia: erano
Ermes e Loretta venuti a invitare me e Valerio
al loro matrimonio.
Alla cerimonia chiamarono anche Silvio e
Paolo. Da quel momento in poi ognuno di loro
ha chiamato gli altri al proprio matrimonio, a
feste di compleanno e ad altri avvenimenti,
rafforzando saldamente l’amicizia nata
qualche anno prima. Probabilmente se Ermes
e Loretta non avessero fatto quel primo
“invito” tutto ciò potrebbe non essere
accaduto. Invece così è nata una grande
amicizia che dura da 49 anni e che ha
coinvolto anche noi mogli.
Purtroppo la distanza con Paolo ed Emidio
ostacola un po’ la frequentazione ma quando
abbiamo l’occasione non manchiamo di farci
visita e di passare qualche ora assieme. Noi
sei (Valerio ed io, Ermes e Loretta, Silvio ed
Elena) invece ci troviamo abbastanza spesso
(viviamo tutti a pochi chilometri di distanza):
qualche pranzo, camminate in montagna, ci si
vede ai raduni degli alpini, qualche viaggio.
Oggi siamo qui, ancora insieme, perché i
magnifici tre (ma anche gli altri due amici),
compiono 70 anni e abbiamo pensato di fare
un viaggetto per festeggiare adeguatamente.
Vista la loro vocazione alpina, dove avremmo
potuto effettuare tale viaggio? Naturalmente in
una località montana.
8
Quindi siamo andati a Tirano in Valtellina, che
si trova a nord del lago di Como. Lì c'è la linea
ferroviaria svizzera che porta a Saint Moritz
che supera i 1824 m. di dislivello esistenti tra
Tirano e l'Ospizio Bernina affrontando
pendenze del 7%. Siamo partiti con il Trenino
Rosso (sembra proprio un giocattolo per
bambini) ed abbiamo ammirato prima di tutto il
viadotto elicoidale di Brusio, autentica opera
di ingegnosità umana e poi le bellezze della
natura: i ghiacciai del Bernina che
raggiungono i 4049 m. e altre imponenti
montagne, valli e borghi, boschi e laghi
spettacolari che il sole rendeva
particolarmente suggestivi.
Dal 2008 la linea del Bernina fa parte del
Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.
Questo bel viaggio in compagnia degli amici di
sempre non ha fatto altro che rafforzare la
nostra amicizia e per fare un bilancio degli
anni trascorsi dalla naja possiamo dire che
oggi ci si rende conto che la vita è trascorsa
per buona parte e che tutti abbiamo
attraversato problemi, dispiaceri e
preoccupazioni, ma abbiamo anche goduto di
tutte le soddisfazioni della vita, crescendo dei
figli e vivendo nel miglior modo possibile; e
siamo ancora insieme, amici inseparabili, con
la speranza di vederci per tanto tempo
ancora. Perché l’amicizia, se è vera, è una
forma d’amore che tutto supera, comprese le
diversità di vedute e differenti i modi di vivere,
ed è un filo tenace, un legame indistruttibile.
L’amicizia dà calore e colore alla vita. Alziamo
dunque i calici e… salute e felicità a tutti noi.
da parte di Luisella, Loretta ed Elena,
le tre grazie, oppure come dice Silvio “li crodiis”
9
PROTEZIONE CIVILE – corso montaggio tende
Venerdì 17 e sabato 18 gennaio presso le
strutture comunali di San Giorgio di Nogaro si è
svolto un corso teorico-pratico sull’allestimento
delle aree di emergenza e costruzione di una
tendopoli in caso di calamità.
L’evento richiesto dai coordinatori dei comuni
partecipanti alla Direzione Regionale della
Protezione Civile di Palmanova ha avuto come
relatori i funzionari geom. Giorgio Visintini e la
collega Nadia Di Narda.
Numerosi sono stati i gruppi di volontari comunali
di Protezione Civile che hanno aderito: Bagnaria
Arsa, Carlino, Cervignano del Friuli, Gonars,
Porpetto, Marano Lagunare, Torviscosa e San
Giorgio.
Oltre ai gruppi comunale, sono intervenuti anche
diversi Volontari del Gruppo ANA di San Giorgio
di Nogaro.
Il corso della durata di 10 ore, diviso in due
giornate, ha fatto ritrovare i Volontari presso le
barchesse di Villa Dora per seguire la parte
teorica del corso. Il relatore ha affrontato gli
argomenti con estrema chiarezza avvalendosi
della sua pluriennale esperienza acquisita nei
campi di emergenza nazionali ed internazionali.
I temi trattati comprendevano:
- per i Piani d’Emergenza Comunali,
l’identificazione delle “Aree A Rischio” sui
nostri territori, intendendo per rischio quello
idrogeologico e sismico;
- l’individuazione delle aree più adatte su cui
erigere le tendopoli per la popolazione
sfollata in emergenza;
e rientravano nel progetto regionale sui “Piani
d’Emergenza Comunali” denominati PEC,
promosso dalla Regione FVG e portato avanti
anche dai nostri Volontari e dall’Amministrazione
Comunale.
di Piergiorgio Bramuzzo (*)
Sabato mattina conclusa la parte teorica, i
volontari hanno fatto un test atto a verificare il
livello di apprendimento sulle materie trattate nelle
sei ore di lezione.
Successivamente, il gruppo si è spostato presso
l’ex caserma Marghret a Villanova dove negli spazi
coperti messi a disposizione dal gruppo
motociclistico “X-Friûl”, i cuochi del locale Gruppo
ANA hanno preparato un pasto caldo che i
volontari hanno potuto consumare prima della
prova pratica di montaggio delle tende, effettuata
al coperto nella rimessa della sede della
Protezione Civile comunale (causa la pioggia).
Il Sindaco Pietro Del Frate ha voluto portare il
saluto dell’Amministrazione ai Volontari intervenuti
al corso, ringraziandoli personalmente per
l’impegno profuso sui vari fronti rilevando che la
collaborazione avvenuta tra le varie associazioni
del territorio, non poteva essere altro che vincente
per la buona riuscita dell’evento.
(*) Coordinatore della Squadra Comunale di
Protezione Civile
10
Il Piano di Emergenza di San Giorgio di Nogaro
Allertamento H 24
Con l’obiettivo di garantire un pronto intervento
in caso di emergenza, la Protezione Civile
dell’ANA ha organizzato un sistema di
reperibilità che tecnicamente chiamiamo
“Allertamento H24”.
Si tratta di turni settimanali che le Sezioni
italiane coprono durante tutto l’anno; durante
questo arco temporale, i volontari sono pronti
per partire in qualsiasi momento.
In sostanza è il primo nucleo che si insedia e
che opera nella primissima fase
dell’emergenza.
Dal 24 febbraio al 2 marzo, la Sezione di
Palmanova ha effettuato la propria settimana di
“pronto intervento”.
Per fortuna non ci sono stati eventi tali da
richiederne l’intervento ma i volontari si sono
trovati lo stesso alla Caserma Piave di
Palmanova per mettere a punto la loro
organizzazione.
Ringraziamo i nostri soci Franco, Bruno,
Giovanni, Mirco e Stefano che fanno parte di
questo nucleo.
11
Gigi Iacuz
…Nun invezit o erin frutaz e frutatis, e o vevin
scomenzât tai ultins ains zinquante a cjatâsi
che za si cognossevin duc’, parzè che o erin
ancje tal coro da Parochie. Ma no dome alì. O
erin ta Pescie di beneficenze, ta fiestis di
Carnevâl dal Asilo, ta gitis, pardut là che o
podevin stâ insiemit, ta chê etât di passaz a
sdrondenon.
Silvio Pez, Nino Brunato, Carlo Beato, Franco
Miatto, Sergio Colonel, Mario Passero, Alda
Taverna, Luisa Graffitti, insuperabil, jo, Atala,
Germana, Dirce… e cui faseve le mari cui, il
pari cui il nono, cui le none, cui il predi, cui le
perpetue, cui il muini, cui le cjampane… (no, le
cjampane no!).
O erin plens di murbìn, o sustignivin une part o
chê altre (Il Palisson dal martar, Amôr in
canoniche…) e si tiravin a ziment sul palco,
plens di braure, di sbigule e di inventive. A un o
a chel altri che nol ere şene, j spietave il compit
di sugeritôr, ta buse, cun tant di copion. Regist
al ere Oreste Indri. Bon.
E rivìn a chel personagjo, impuartantissim ta
logiche di ogni comedie, che al à di interpretâ
une pizzule part, là che a je dome une batude,
o nancje chê… il cameriêr, il maggiordomo, il
pustin, l’ostêr, il muini… Par chê part, nun o
vevin Gigi Iacuz. Al comparive fûr da cuintis
cuntun puartament fenomenâl e di bot al
emplave le şene. Al diseve - La posta -, se al
ere pustin, o - Comandi - se al ere cameriêr, o
ancje nuie, se al ere ostêr, e al emplave une file
di goz cuntun fiasc di vin, cui gesc’ di un dal
mestêr. Dopo al sparive, e magari al tornave in
altre vieste ta stesse comedie.
Ma al è entrât ta nestre storie cu La battaglia
di Sefata, (une comedie, chiste volte par
Talian), dulà che si rapresentave une
compagnie teâtrâl che e veve di meti in şene
un dramon di rapimenz e injustiziis. Mario
Passero al ere l’atôr che al faseve il regist.
Chel che al tirave il tendon al ere IL TIRANNO.
Gigi, vistût come un guerîr cu le corazze e i
gambâi e une lanze in man, al ere sul palco,
denant di une tende di acampament…
di Maria Fanin
Chiste volte j tocjave le part di protagonist, al
veve di spiegâ le dramaticitât da vicende cun
chistis peraulis:
Furci codardi ognor,
sonci e saranci,
ma la vedrem, vilissimo marrano
se dall’ugne grifagne
il picciol prence
strappar saprotti
(che al ûl disi: E son stâz dai bastarz une
volte, e son cumò, e e saran, ma le viodarìn,
viliac di une carogne, se da tie sgrifis o
rivarai a partâ vie il pizul prinzip).
Bon, il copion al proviodeve che al imbredeàs
chês peraulis, ma nissun al sarès mai rivât a
ingrumâlis cussì ben come che lis à
imbredeadis lui.
Fucci codaddi onôr,
sorci e saracci
…sapprar sappotti
al à tignût le şene par plui di vinc’ minûz
e intant il regist (come che al ere proviodût dal
copion!) al coreve par ca e par là sul palco
vosant - NO, NO - cu li man stai cjavei e
clamant IL TIRANNO che al sbassàs il
tendon.
Alda che e veve di sugerî, e veve piardût il
segno e e ridazzave senze sisteme ta buse dal
sugeritôr, jo e fasevi il stes daûr da cuintis, (o
erin simpri in doi a sugerî, parzè che dome
Franco Miatto al imparave a memorie dute le
part, le sô e chês di chei altris, sì che, se nun o
piardevin le pagine a fuarze di ridi, al sugerive
diretamentri dal palco!)
Dutun moment, dal public al salte sù Vittorio
(ancje chel al ere proviodût dal copion!) e al
vose - vergogne, vergogna… - No lu vessie
mai fat… A je stade chê volte che une siore
rabiade pardabon si è alzade - Vergogniti,
tu, bocjate di une bocjate! - e par un pêl j
rivavin doi biei scufioz, a Vittorio.
da Il teatri a San Zorz di Nojâr…
12
Mandi Gigi [Iacuzzo],
…
Sei andato avanti e ci hai lasciato.
Questo vuoto ci riempie di tristezza; ma,
pensandoti ancora tra noi ci incoraggia il ricordo
della tua amicizia per tanti anni.
Una vita … un legame fraterno che non si mai
allontanato nel tempo.
Ricordando le tue battute, tra serio e faceto,
che facevi a bocca dischiusa, ma che
suscitavano talvolta una simpatica e schietta
ilarità.
di Franco Miatto
I tuoi amici di infanzia, che sono stati tali per
tutto il percorso della vita, ti ricordano con
affetto assieme a tutti i soci e amici con
cappello alpino e a tutti coloro che ti sono stati
a fianco nella vita sociale, dove hai ricoperto
incarichi in varie attività culturali, non lesinando
la tua disponibilità.
Non ti dimenticheremo mai!
Ciao AMICO.
Mandi FRADI
13
L’Adunade
Paolo,
o vin fat un grun di adunadis, vuè o fasin une adunade dome par te, ma e son prisints ancje i
parinc’ e tanc’ amîs che ti vuerin ben.
Cumò tu sîs tai braz di tô pari e di tô mari, e Silvia ti cjareze.
Mandi Paolo
Queste sono le parole pronunciate da Giuliano De Piante al termine della orazione funebre di
Paolo Fanin.
Caro Paolo,
…
sull' onda delle emozioni provate oggi quando
ho assistito al tuo ultimo" raduno " come ha
detto Giuliano, voglio scrivere due righe, sicura
che tu comprenderai.
Che bello quando a Lignano io e Valerio in bici
con i nostri nipotini abbiamo incontrato te e
Alfreda con Poldo che scorazzava felice sulla
spiaggia!
Ci mancherai quando faremo qualche festa
alpina e tu non riempirai con la tua voce la sede
degli alpini!
Ci mancherai ai raduni degli alpini con le tue
battute e anche con la tua calma.
Non ci sarai a dire la mattina "viso ciòt li
pastiiglis" visto che ormai per una parte del
gruppo gli anni hanno portato anche gli
acciacchi.
Ci mancheranno le tue caramelline ai gusti così
particolari che non so dove le comprassi.
Non ci sarà Paolo a battere sulla porta del
camper e svegliare me e Renata per dirci "frutis
a l’è pront il cafè".
Non ci troveremo in giro per la città dell'adunata
di turno mentre canti in qualche coro
improvvisato, oppure mentre tu, Danilo e
Giuliano eravate fotografati per via delle barbe.
di Luisella e Valerio
Piccoli episodi ma importanti e credo che oggi
tu abbia "visto" quante persone, quanti coristi
dei vecchi tempi e quanti alpini ti abbiano
dimostrato l'affetto che meriti.
Non mancherai solo alla tua famiglia ma anche
a tutti noi!
Avrai sempre un posto d'onore nei nostri ricordi.
MANDI PAOLO
14
IL PRIMO SOCCORSO … in pillole
9^ puntata
diDavide De Prato
LA GUARDIA MEDICA
La Guardia Medica o meglio il Servizio di
Essi, al contrario, NON possono:
Continuità Assistenziale notturna e festiva
Erogare prestazioni infermieristiche non
garantisce, in situazioni urgenti, l’assistenza
correlate alla visita medica;
medica di base a domicilio gratuita a tutte le
Ripetere ricette in terapie croniche;
persone, anche in età pediatrica, residenti nella
Fare trascrizioni non differibili su ricettario
regione a cui fa riferimento il servizio o ai
S.S.N. di prescrizione di altri medici;
domiciliati sanitari. I cittadini di altre regioni
Rilasciare certificati per attività sportiva,
devono, invece, pagare la tariffa prevista per le
certificati per rientro scolastico, certificati
visite occasionali, come vedremo in seguito.
di malattia a lavoratori non turnisti;
Il servizio di continuità assistenziale è attivo
Eseguire punti di sutura;
dalle ore 20.00 alle ore 8.00 di tutti i giorni
Prescrivere esami diagnostico-strumentali
feriali e dalle ore 10.00 del sabato o di ogni
o visite specialistiche;
altro giorni prefestivo alle ore 8.00 del lunedì o
Prescrivere i ricoveri programmati che
del giorno successivo al festivo. Negli orari,
rimangono di esclusiva pertinenza del
cioè, nei quali il medico di medicina generale o
Medico di Famiglia;
il pediatra non sono obbligati a fornire
Sostituire il proprio medico di famiglia
assistenza ai propri assistiti.
quando questi è assente per motivi
personali. In tale situazione il medico di
Si utilizza questo servizio, infatti, solo nel caso
in cui il bisogno non sia differibile, cioè per le
famiglia deve nominare un sostituto che
assolve le funzioni in sua assenza;
situazioni di malattia che non possono essere
rinviate al giorno successivo. In caso di ricorso
Effettuare prestazioni infermieristiche: il
non appropriato potrebbero verificarsi disservizi
medico di continuità assistenziale non
nei confronti di chi avesse effettiva necessità
effettua iniezioni, intramuscolo o
dell’intervento urgente.
endovena, prescritte da altri medici né
Al termine della visita, il medico rilascia
effettua sostituzioni di catetere vescicale.
all’utente il modulario informativo compilato in
L’attività di guardia medica è organizzata
duplice copia di cui una è destinata al medico
nell’ambito della programmazione regionale,
curante o alla struttura sanitaria in caso di
per rispondere alle diverse esigenze legate
ricovero e l’altra viene tenuta dal medico di
alle caratteristiche geomorfologiche e
continuità assistenziale.
demografiche. La diversa distribuzione
territoriale è da ricondurre a diversi fattori
I medici di Guardia Medica possono:
come, ad esempio, la differente ripartizione
sul territorio stesso delle strutture
Prescrivere solo farmaci di prima
ospedaliere, oppure l’incidenza dei flussi
necessità ed esclusivamente per le
turistici che interessano l’intero paese.
persone per le quali è stata richiesta la
visita domiciliare urgente;
Per garantire un’assistenza sanitaria di base
Richiedere esami e visite specialistiche alle persone non residenti, molto spesso le
regioni individuano località turistiche molto
urgenti;
frequentate e qui vi predispongono un
Proporre il ricovero in ospedale;
servizio stagionale di Guardia Medica
Rilasciare certificati di malattia, se
Turistica. Le prestazioni erogate però, in
veramente necessario, per un periodo
questo caso, richiedono un concorso alle
massimo di tre giorni.
spese da parte dell’assistito. Solitamente è
applicato un ticket differenziato a seconda
che si tratti di visite ambulatoriali (15/20
euro), visite domiciliari (25 /30 euro) o
prescrizioni di ricette (7,75 /10 euro).
15
E con l’occasione, diamo il benvenuto ai nuovi soci … (la prima “sfornata”)
Giuseppe
Sergio
Carlo
Fiorenza e Giovanni - Sofia e Giorgio
Alex
Maurizio e Riccardo
L’album fotografico … notizie liete, belle notizie e altro ancora
Questa bella foto familiare è stata scattata il 21
dicembre 2013 in occasione del 93°
compleanno di Giuseppe IETRI che qui posa
con i suoi figli.
A U G U R I Bepi
Ben arrivata Zoe!
E’ la figlia del nostro socio Mauro e nipote di
Egidio LOSCO. Complimenti sopratutto alla
mamma Stefania
16
Il cianton da puisie
di Maria Fanin
par Pauli Fanin
16/2/2014
Reste,
no je zornade di partî
cumò che li montagnis
ti ridin di nêf in fonz
e no tu sâs
se e segnin il cunfin da tiare
o l’inizi dal zîl …
Reste,
che un sgrisul di nûi parsore
al tire a ziment il zelest
cul so blancôr,
e si svein di arbis
i cjamps,
e i butui e zimìin
su li ramis
prime dal timp,
e pestelacs ti fasin fieste,
che tu sîs apene tornât
di un viaz di torment…
No je mai, mai
zornade di partî,
ma se tu spugni propit lâ,
sostegninus
su li tiealis
tu,
che tu sîs stât il prin
a svolâ di bessôl
oltri il patùs
dal nît.
Resta, / non è il momento di partire / ora che le montagne / sorridono di neve laggiù / e non sai /
se disegnano il confine della terra / o l’inizio del cielo … / Resta, / che un palpito di nubi / chiama
a gara l’azzurro / con il suo candore, / e si svegliano d’erbe / i campi, / e le gemme ammiccano /
dai rami anzitempo, / e ti festeggiano le primule / poiché sei appena tornato / da un viaggio di
tormento … / Non è mai, / mai, / il momento di partire, /
ma se proprio devi andare, / sostienici sulle tue ali, / tu, / che per primo / hai volato da solo / oltre
il tepore / del nido.
m.f.
patùs= morbido miscuglio di fili di paglia e di fieno sul fondo del nido, dove sono deposte le uova.
17
I PROSSIMI APPUNTAMENTI – del Gruppo/Sezione
22 marzo
22 marzo
27-28 marzo
29 marzo
Pulizia cannoniere Monte Fortin (2° intervento)
Cena da “rênghe” a San Giorgio
Colletta Alimentare scolastica (infanzia, primaria e secondaria)
Colletta Alimentare presso la COOP Consumatori Nord-Est in collaborazione con
la Caritas
30 marzo
Servizio d’Ordine alla “Unesco’s Marathon” (Cividale-Palmanova-Aquileia)
5 aprile
Pulizie trincee a Redipuglia e dintorni – supporto alla Pro Loco di Fogliano
9/11 maggio Adunata Nazionale di Pordenone
25 maggio
Ritorno alla Montagna – gita sul Colovrat con l’accompagnamento di Paolo
29 giugno
Collaborazione con Parrocchia per il 50° anniversario di sacerdozio di Don Igino
TESSERAMENTO 2014
(scadenza per rinnovi: 31 marzo)
19,00 € (invariato) che puoi pagare
presso Punto Ufficio in Via Roma – orario di negozio
sul c/c bancario:
IBAN IT48 P053 3664 2000 0003 0274 326
Intestato a Gruppo Alpini di San Giorgio di Nogaro
Giornale del Gruppo Alpini di San Giorgio di Nogaro
Email
Sito
Facebook
Twitter
Google+
[email protected]
http://www.anasangiorgio.it
Gruppo Alpini di San Giorgio di Nogaro
@ANASanGiorgio
Gruppo ANA San Giorgio di Nogaro
Stampato in proprio e distribuito gratuitamente ai soci
Di questo numero sono state tirate 300 copie
Responsabile: il capogruppo Davide De Piante
18
Fly UP