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Fruzons di Plume 12 - marzo 2014
Marzo 2014 Chiesetta “Pal Piccolo” – foto del 1° gennaio 2014 DOPO LE ELEZIONI NEL GRUPPO, NUOVA LINFA VITALE! Un’attenzione particolare deve essere riservata sopratutto alle NUOVE GENERAZIONI che sono il nostro futuro. Nell’anno scolastico 2013-2014 abbiamo collaborato con l’Istituto Comprensivo di San Giorgio. Abbiamo proposto idee che sono state accolte con entusiasmo e realizzate con soddisfazione da entrambe le parti. Ci auguriamo che l’offerta formativa dell’ANA per le scuole venga apprezzata anche in futuro in considerazione degli eventi che saranno organizzati per il 100° anniversario della Grande Guerra. Infine, un messaggio a voi soci: sono certo che la vostra vicinanza e l’amicizia che avete dimostrato in passato, saranno uno sprone per me e per il Consiglio di Gruppo. A noi il compito di proporre. A voi … se lo ritenete, la volontà di aiutarci a realizzare i nostri programmi. Domenica 26 gennaio, al termine dell’Assemblea Annuale del Gruppo, sono stato rieletto capogruppo; nel consiglio sono entrati Franco e Valentino in sostituzione di Angelo, Giacomo e Marco. Grazie per la fiducia e per la vostra partecipazione. Il nuovo Consiglio si è regolarmente insediato, ha assegnato gli incarichi e sono state definite le linee guida dei prossimi impegni. Si continuerà a collaborare come abbiamo sempre fatto cercando di aiutare e aiutarci, in coordinamento con le altre Associazioni cercando di far capire che i campanilismi e la voglia di emergere sono fuori luogo. Quello che deve risultare è invece la voglia di fare ATTI concreti e tangibili verso le classi deboli – penso ai portatori di handicap o agli anziani ma ricordo anche i poveri, ovvero quelli che non hanno da mangiare. Davide CONSIDERAZIONE “AL VOLO” Continua a crescere il numero degli iscritti. Si tratta di alpini in congedo ma anche degli “amici degli alpini”, cittadini o parenti di soci. Vedo questo fenomeno con molta soddisfazione e con la consapevolezza che è un importante segnale di apprezzamento per quanto facciamo quotidianamente nel nostro paese. 1 L’Annuale Assemblea del Gruppo Domenica 26 gennaio si è tenuta l’annuale Assemblea del Gruppo alla presenza del Consigliere Sezionale Andrea Sgobbi e dalle autorità rapprentate dal Sindaco Pietro Del Frate e dal Consigliere Regionale Paride Cargnelutti. L’appuntamento nella nostra sede è stato preceduto dalla Santa Messa al termine della quale abbiamo deposto un mazzo di fiori nel nostro Memoriale ed abbiamo invitato i presenti in Duomo a seguirci e ricordare così anche i loro cari scomparsi. Non eravamo soli e questo ci ha fatto grande piacere. Dopo l’alzabandiera sono iniziati i lavori assembleari. Le attività del 2013 sono state commentate grazie alla proiezione delle immagini (qualcuna ve la presentiamo nella pagina a fianco). Ma quali sono i numeri del Gruppo di San Giorgio? In sintesi: Soci: Ore lavorate per la comunità: Donazioni effettuate: Anche nel 2013, il Gruppo ha puntato sulla QUALITA’ delle iniziative. La testimonianza diretta sono stati i 53 interventi (anche piccoli) che ci hanno visti presenti nei settori della Protezione Civile, della solidarietà e del volontariato in genere. Importante è stato l’impegno della Sede, al completamento dell’ampliamento e alla messa a norma dell’impianto elettrico. La cucina è stata completamente rinnovata ed è nostra intenzione valorizzarla adeguatamente nel prossimo futuro, visto e considerato che il Gruppo ha investito SOLO soldi propri per la realizzazione. Ai due nuovi iscritti presenti - Giuseppe e Carlo - è stata consegnata la tessera dell’ANA. In conclusione, le votazioni hanno confermato il capogruppo uscente e nuovi consiglieri (Franco Moni e Valentino Loi). 198 173 alpini 25 amici 1.668 h 5.207,45 € Come da tradizione, l’appuntamento si è concluso con un gustoso buffet preparato dai nostri cuochi Bruno e Franco. 2 L’Annuale Assemblea del Gruppo – alcune diapositive proiettate I soci del gruppo – i numeri 250 200 179 164 152 177 190 198 191 188 199 202 198 150 100 50 0 Soci ANA 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 127 136 154 152 161 163 171 166 174 178 173 Soci Amici 25 28 25 25 29 28 27 22 25 24 25 Totale 152 164 179 177 190 191 198 188 199 202 198 Nel 2013 il numero dei soci è leggermente calato; alcuni alpini non hanno rinnovato il bollino nonostante “qualche sollecito”; ci sono stati tre nuovi iscritti. Buona la partecipazione alle attività e eventi organizzati dal Gruppo e dalla Sezione; il 32% degli iscritti al Gruppo che sono stati presenti almeno ad un appuntamento (in pratica 63 iscritti). 3 Trofeo Sezionale di Calcio Giugno 2013 Babbo Natale Alpino 19 dicembre 2013 La sfortuna ci sta tormentando … ma noi teniamo duro … non si sa mai che negli anni futuri decida di andare altrove! Nella foto, i soci che hanno rappresentato il Gruppo al Torneo Sezionale di Trivignano Udinese Babbi Natale Alpini 4 Slitta e asino forniti da Pietro Musica natilizia Davide alla console Accompagnatori 5 Questi gli ingredienti per far contenti gli studenti delle scuole dell’infanzia e primaria. Come da tradizione, il Babbo Natale Alpino, oltre ai classici dolci, ha consegnato anche materiale didattico (libri, librerie e plastificatrice). 20 LA NOSTRA SEDE 31 2013 Ovviamente, per realizzare tutto questo, NON abbiamo chiesto un centesimo a nessuno e l’abbiamo concretizzato con le nostre risorse. Come sempre fedeli al motto “UNITI PER DONARE”, il consiglio di Gruppo che oggi eleggeremo, deciderà - a chi imprestare la sede (soci e associazioni) - le prossime attività per valorizzare meglio la cucina. 41 LA DIVISA DEL GRUPPO Nel corso degli anni, il Gruppo ha realizzato la divisa estiva (polo manica corta), quella delle mezze stagioni (camicia) e quella invernale (maglione e giacca a vento). Tutti questi capi di abbigliamento sono disponibili nella nostra sede. RICORDIAMO che, in ogni evento organizzato dal Gruppo o dove è presente il Gagliardetto del Gruppo, i soci sono invitati a partecipare con la divisa (rappresenta un segnale di unità). 3 100° Grande Guerra – Pulizia cannoniere del Monte Fortin Nell’anno del 100° anniversario della Prima Guerra, la Sezione di Palmanova ha deciso di svolgere una serie di eventi volti a valorizzare il patrimonio storico della Grande Guerra. Sabato 15 febbraio, una trentina di volontari della Sezione e, ovviamente, del nostro Gruppo hanno partecipato al primo intervento per il recupero e la valorizzazione delle cannoniere del Monte Fortin, site nel comune di Farra d’Isonzo e di proprietà dell’Azienda Agricola Villanova. I contatti e i collegamenti sono stati tenuti dal Consigliere Sezionale Lucio Ferazzin che ha organizzato tutto in maniera puntigliosa e che ha coordinato i lavori in loco. I compiti del giorno erano ben definiti: pulire le aperture delle cannoniere dalla vegetazione spontanea. Abbiamo lavorato alacremente senza risparmiarci e in mezza giornata abbiamo completato la nostra “mission”. Dopo tanto lavorare, in tutta tranquillità, abbiamo potuto gustare un fumante piatto di pasta in compagnia del padrone del terreno, Alberto, della gentile consorte Elena, della figlia Eleonora e del suocero, generale degli alpini in pensione. Per gran parte del tempo sono stati con noi e in mezzo a noi, non solo a tavola ma anche nel pantano senza paura di sporcarsi. L’accoglienza che ci hanno riservato, la loro presenza e i progetti per valorizzare l’area che ci hanno esposto, ci fanno capire che nel prossimo futuro si potrà collaborare per realizzare un percorso storico per le scuole e per le famiglie. La nostra opera è stata “sorvegliata” da Valeria e Davide della Squadra Sanitaria Sezionale che, per fortuna, … non hanno lavorato. 4 100° Grande Guerra – Pulizia cannoniere del Monte Fortin – la storia Le gallerie cannoniere di Monte Fortin, presso Villanova di Farra (GO), rappresentano uno dei più interessanti esempi di cavità totalmente artificiali presenti in provincia di Gorizia: le notevoli dimensioni ed il buono stato di conservazione (nonostante l’età) le hanno investite di un notevole interesse storico, archeologico, geologico e, naturalmente, speleologico. Questo sistema sotterraneo, però, realizzato dall’esercito italiano nella prima guerra mondiale, non racconta che l’ultimo capitolo di una storia che, attraverso secoli di guerre e di invasioni, ha coinvolto popoli e nazioni intere. Monte Fortin sorge in una terra di passaggio e di confine, che è stata da sempre teatro di contese spesso molto sanguinose: l’esistenza di opere fortificate su questa collina, infatti, viene fatta risalire all’epoca preromana e romana, ed è documentata sia nel Medioevo che nel corso delle guerre gradiscane (1615-1617). Del Monte Fortin si parla già in età protostorica quando era presente un presidio fortificato. I romani prima e Longobardi poi utilizzarono il monte come uno dei capisaldi difensivi. Durante la Guerra Gradiscana (1615-1917), il Forte di San Pietro, posizionato sopra il Monte Fortin ha rappresentato una minaccia per le truppe veneziane che si stavano espandendo in Friuli ai danni degli austriaci; il forte resistette fino al metà settembre del 1616 quando gli austriaci si arresero. L’importanza del Monte è confermata anche durante la Grande Guerra quando vennero effettuati i lavori di adeguamento interno. Le nove bocche da fuoco, orientate verso il Monte San Michele e verso Gorizia, svolsero adeguatamente la loro funzione fino a quando il Sabotino, il Calvario, Gorizia ed il San Michele vennero conquistati dalle truppe italiane. Con l’arretramento delle truppe asburgiche, l’intero scacchiere si presentò mutato: nel settore carsico, gli Austro-Ungarici si erano ritirati oltre il Vallone di Doberdò e, per colpire le loro linee, l’artiglieria italiana poteva sfruttare la dominante posizione del Monte San Michele. Il forte di Villanova di Farra cadde così in disuso: i cannoni vennero spostati sul Carso e cominciarono i lavori di scavo di nuovi poderosi sistemi sotterranei per accoglierli, sulla cima del S Michele e sul Monte di Brèstovi. Fino alla disfatta di Caporetto, però, nella frazione di Villanova, straziata dai bombardamenti, rimasero gli alloggiamenti per le truppe in riposo. Il sistema fortificato sotterraneo di Monte Fortin è scavato interamente in roccia marnosaarenacea (flysch) del medio eocene. Il forte di Villanova di Farra ha una struttura simile a quelli del Monte S.Michele e del Monte di Brestovi, sul Carso Goriziano, realizzati in un periodo successivo. Sul Monte Fortin, vista la particolarità della roccia, estremamente incoerente e franosa, le gallerie sono quasi tutte blindate, cioè con la volta a “botte” e le pareti rinforzate in cemento armato, fatto questo che ne ha permesso una buona conservazione. Le parti di cavità che sono semplicemente scavate, invece, pur restando praticabili, si presentano ingombre di massi di crollo: vanno quindi percorse con particolare cautela, essendo possibili, anche se poco frequenti, dei franamenti interni. 5 La Guerra di Elena d’Orléans e il suo soggiorno sangiorgino di settimonovantacinque La duchessa d’Aosta con i figli Amedeo e Aimone davanti a villa Vucetic a San Giorgio di Nogaro Nel libro storico della parrocchia di San Giorgio di Nogaro vi è un passo dedicato alle persone illustri che hanno “onorato” della loro presenza il paese della bassa friulana nel corso della Prima Guerra Mondiale; tra queste la testimonianza più completa è quella dedicata alla presenza di S.A.R. Elena d'Orléans, duchessa d’Aosta che così viene ricordata: “abitava stabilmente nella villa Dora dirimpetto alla Chiesa. In tutti i giorni non mancava col suo seguito di assistere alla S. Messa in posto distinto, nel primo banco in cornu evangeli con grande edificazione dei soldati e del popolo. Essa a S. Giorgio, fuori di Chiarisacco fu decorata della medaglia d’argento come la prima delle dame della Croce Rossa Italiana. Fu immenso il concorso, indescrivibile la festa”. Elena d'Orléans era all’epoca uno tra i personaggi più noti e in vista del panorama politico e sociale del Regno d’Italia; terzogenita di Luigi Filippo d´Orléans, conte di Parigi, nasce a Twickenham (Londra) il 13 giugno 1871; cresce fra Villamanrique, una grande fattoria vicino a Siviglia, e la Gran Bretagna dove frequenta la corte inglese e avrà come compagni di giochi i figli del principe di Galles, futuro re Edoardo VII. Nel 1895 sposa il principe Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta, secondo duca d'Aosta, matrimonio dal quale nasceranno due figli: Amedeo (1898-1942) e Aimone (1900-1948). Nominata Ispettrice Generale delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana nel 1911 (incarico che ricoprirà fino al 1921), la duchessa d’Aosta partecipa alla sua prima missione sulla nave ospedale Menfi che rimpatria i soldati feriti nella campagna di Libia (1911-1912); nel 1915, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, per meglio svolgere il suo ruolo istituzionale, trasferisce la sua dimora a San Giorgio di Nogaro nella nobile villa messa a disposizione dall’amm. Ciro Canciani. Ed è proprio partendo da villa Dora che la duchessa visiterà (ben 38 sono le ispezioni condotte negli ospedali presenti a San Giorgio) gli ospedali militari da campo dislocati lungo tutta la linea del fronte segnalando disfunzioni e malfunzionamenti, impegnandosi in prima persona nell’organizzazione logistica e nella gestione del servizio sanitario militare, dando prova di coraggio, efficienza e resistenza agli inevitabili disagi che una guerra sempre più crudele andava presentando. 6 Fu molto probabilmente grazie al suo fondamentale sostegno che proprio a San Giorgio il prof. Tusini riuscì a costituire la Scuola Medica da Campo ( meglio nota come Università Castrense) che laureò molti giovani studenti di medicina che vennero poi inviati al fronte a salvare la vita dei molti soldati feriti in battaglia. Per l’abnegazione e l’impegno dimostrati nella sua attività di Ispettrice, il 16 marzo 1917, in una cerimonia pubblica che si tenne a Chiarisacco, alla duchessa venne conferita una medaglia d’argento mentre altri riconoscimenti gli furono assegnati al termine del conflitto quali due croci al Merito di Guerra, due onorificenze francesi, una inglese e la medaglia Florence Nightingale. Con la rotta di Caporetto, la duchessa seguì le sorti dell’esercito italiano proseguendo il suo impegno di Ispettrice Generale negli ospedali da campo allestiti oltre la linea del Piave. Fortemente segnata dalla dura esperienza vissuta negli anni di guerra, nel 1930 diede alle stampe un libro dal titolo “Accanto agli eroi”, dettagliato resoconto del suo impegno quotidiano per alleviare le sofferenze dei molti soldati feriti al fronte, testo dal quale traspare anche la profonda umanità, la compassione e la bontà d’animo che caratterizzarono l’impegno della duchessa nello svolgimento del suo ruolo istituzionale. Frontespizio del libro “Accanto agli eroi” La conferenza sulla Duchessa d’Aosta è stata tenuta dal nostro socio “settimonovantacinque” l’8 febbraio 2014 nella Sala Conferenze di Villa Dora. I numerosi ospiti presenti, molti dei quali alpini, hanno così conosciuto meglio la figura di Elena d’Orléans, “catturati” dall’interessante, precisa e coinvolgente presentazione frutto di una accurata quanto attenta ricerca storica. Il manifesto della conferenza 7 Storia d’amore e d’amicizia Correva l’anno 1964, era il mese di agosto quando tre baldi giovani nati nel 1943 (avevano quindi 21 anni) arrivarono a L’Aquila per svolgere il CAR, periodo di addestramento delle reclute che svolgono il servizio militare. Erano in tanti ma Valerio, Ermes e Silvio legarono subito forse perché provenienti da paesi abbastanza vicini o forse perché svolgevano lavori abbastanza simili o perché così era scritto; certamente mai avrebbero pensato che sarebbero diventati dei veri amici e che, a distanza di quasi 50 anni, si sarebbero ancora assiduamente frequentati. Al termine del CAR furono destinati alla caserma Zavattaro di Udine, Brigata Alpina Julia – Compagnia GENIO PIONIERI e tutti e tre facevano gli autisti dei mezzi. Correvano avanti e indietro per i campi di addestramento principalmente in montagna. Nella vita di caserma conobbero il soldato Paolo, di Asolo, che lì faceva il barista esuberante anche se a vederlo non sembrava ed il soldato Emidio, di Penne, che faceva il motociclista anche se la moto era più grande di lui e che procurava sempre punizioni alla compagnia perché non aveva mai imparato a marciare. Dopo aver vissuto e aver condiviso tanti episodi di naja, nell’ottobre 1965 tornarono alla normale vita civile. di Luisella Bonetto Una domenica di primavera del 1966 io e Valerio eravamo a pranzo da Fausta, mia cognata, e si presentò una coppia: erano Ermes e Loretta venuti a invitare me e Valerio al loro matrimonio. Alla cerimonia chiamarono anche Silvio e Paolo. Da quel momento in poi ognuno di loro ha chiamato gli altri al proprio matrimonio, a feste di compleanno e ad altri avvenimenti, rafforzando saldamente l’amicizia nata qualche anno prima. Probabilmente se Ermes e Loretta non avessero fatto quel primo “invito” tutto ciò potrebbe non essere accaduto. Invece così è nata una grande amicizia che dura da 49 anni e che ha coinvolto anche noi mogli. Purtroppo la distanza con Paolo ed Emidio ostacola un po’ la frequentazione ma quando abbiamo l’occasione non manchiamo di farci visita e di passare qualche ora assieme. Noi sei (Valerio ed io, Ermes e Loretta, Silvio ed Elena) invece ci troviamo abbastanza spesso (viviamo tutti a pochi chilometri di distanza): qualche pranzo, camminate in montagna, ci si vede ai raduni degli alpini, qualche viaggio. Oggi siamo qui, ancora insieme, perché i magnifici tre (ma anche gli altri due amici), compiono 70 anni e abbiamo pensato di fare un viaggetto per festeggiare adeguatamente. Vista la loro vocazione alpina, dove avremmo potuto effettuare tale viaggio? Naturalmente in una località montana. 8 Quindi siamo andati a Tirano in Valtellina, che si trova a nord del lago di Como. Lì c'è la linea ferroviaria svizzera che porta a Saint Moritz che supera i 1824 m. di dislivello esistenti tra Tirano e l'Ospizio Bernina affrontando pendenze del 7%. Siamo partiti con il Trenino Rosso (sembra proprio un giocattolo per bambini) ed abbiamo ammirato prima di tutto il viadotto elicoidale di Brusio, autentica opera di ingegnosità umana e poi le bellezze della natura: i ghiacciai del Bernina che raggiungono i 4049 m. e altre imponenti montagne, valli e borghi, boschi e laghi spettacolari che il sole rendeva particolarmente suggestivi. Dal 2008 la linea del Bernina fa parte del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Questo bel viaggio in compagnia degli amici di sempre non ha fatto altro che rafforzare la nostra amicizia e per fare un bilancio degli anni trascorsi dalla naja possiamo dire che oggi ci si rende conto che la vita è trascorsa per buona parte e che tutti abbiamo attraversato problemi, dispiaceri e preoccupazioni, ma abbiamo anche goduto di tutte le soddisfazioni della vita, crescendo dei figli e vivendo nel miglior modo possibile; e siamo ancora insieme, amici inseparabili, con la speranza di vederci per tanto tempo ancora. Perché l’amicizia, se è vera, è una forma d’amore che tutto supera, comprese le diversità di vedute e differenti i modi di vivere, ed è un filo tenace, un legame indistruttibile. L’amicizia dà calore e colore alla vita. Alziamo dunque i calici e… salute e felicità a tutti noi. da parte di Luisella, Loretta ed Elena, le tre grazie, oppure come dice Silvio “li crodiis” 9 PROTEZIONE CIVILE – corso montaggio tende Venerdì 17 e sabato 18 gennaio presso le strutture comunali di San Giorgio di Nogaro si è svolto un corso teorico-pratico sull’allestimento delle aree di emergenza e costruzione di una tendopoli in caso di calamità. L’evento richiesto dai coordinatori dei comuni partecipanti alla Direzione Regionale della Protezione Civile di Palmanova ha avuto come relatori i funzionari geom. Giorgio Visintini e la collega Nadia Di Narda. Numerosi sono stati i gruppi di volontari comunali di Protezione Civile che hanno aderito: Bagnaria Arsa, Carlino, Cervignano del Friuli, Gonars, Porpetto, Marano Lagunare, Torviscosa e San Giorgio. Oltre ai gruppi comunale, sono intervenuti anche diversi Volontari del Gruppo ANA di San Giorgio di Nogaro. Il corso della durata di 10 ore, diviso in due giornate, ha fatto ritrovare i Volontari presso le barchesse di Villa Dora per seguire la parte teorica del corso. Il relatore ha affrontato gli argomenti con estrema chiarezza avvalendosi della sua pluriennale esperienza acquisita nei campi di emergenza nazionali ed internazionali. I temi trattati comprendevano: - per i Piani d’Emergenza Comunali, l’identificazione delle “Aree A Rischio” sui nostri territori, intendendo per rischio quello idrogeologico e sismico; - l’individuazione delle aree più adatte su cui erigere le tendopoli per la popolazione sfollata in emergenza; e rientravano nel progetto regionale sui “Piani d’Emergenza Comunali” denominati PEC, promosso dalla Regione FVG e portato avanti anche dai nostri Volontari e dall’Amministrazione Comunale. di Piergiorgio Bramuzzo (*) Sabato mattina conclusa la parte teorica, i volontari hanno fatto un test atto a verificare il livello di apprendimento sulle materie trattate nelle sei ore di lezione. Successivamente, il gruppo si è spostato presso l’ex caserma Marghret a Villanova dove negli spazi coperti messi a disposizione dal gruppo motociclistico “X-Friûl”, i cuochi del locale Gruppo ANA hanno preparato un pasto caldo che i volontari hanno potuto consumare prima della prova pratica di montaggio delle tende, effettuata al coperto nella rimessa della sede della Protezione Civile comunale (causa la pioggia). Il Sindaco Pietro Del Frate ha voluto portare il saluto dell’Amministrazione ai Volontari intervenuti al corso, ringraziandoli personalmente per l’impegno profuso sui vari fronti rilevando che la collaborazione avvenuta tra le varie associazioni del territorio, non poteva essere altro che vincente per la buona riuscita dell’evento. (*) Coordinatore della Squadra Comunale di Protezione Civile 10 Il Piano di Emergenza di San Giorgio di Nogaro Allertamento H 24 Con l’obiettivo di garantire un pronto intervento in caso di emergenza, la Protezione Civile dell’ANA ha organizzato un sistema di reperibilità che tecnicamente chiamiamo “Allertamento H24”. Si tratta di turni settimanali che le Sezioni italiane coprono durante tutto l’anno; durante questo arco temporale, i volontari sono pronti per partire in qualsiasi momento. In sostanza è il primo nucleo che si insedia e che opera nella primissima fase dell’emergenza. Dal 24 febbraio al 2 marzo, la Sezione di Palmanova ha effettuato la propria settimana di “pronto intervento”. Per fortuna non ci sono stati eventi tali da richiederne l’intervento ma i volontari si sono trovati lo stesso alla Caserma Piave di Palmanova per mettere a punto la loro organizzazione. Ringraziamo i nostri soci Franco, Bruno, Giovanni, Mirco e Stefano che fanno parte di questo nucleo. 11 Gigi Iacuz …Nun invezit o erin frutaz e frutatis, e o vevin scomenzât tai ultins ains zinquante a cjatâsi che za si cognossevin duc’, parzè che o erin ancje tal coro da Parochie. Ma no dome alì. O erin ta Pescie di beneficenze, ta fiestis di Carnevâl dal Asilo, ta gitis, pardut là che o podevin stâ insiemit, ta chê etât di passaz a sdrondenon. Silvio Pez, Nino Brunato, Carlo Beato, Franco Miatto, Sergio Colonel, Mario Passero, Alda Taverna, Luisa Graffitti, insuperabil, jo, Atala, Germana, Dirce… e cui faseve le mari cui, il pari cui il nono, cui le none, cui il predi, cui le perpetue, cui il muini, cui le cjampane… (no, le cjampane no!). O erin plens di murbìn, o sustignivin une part o chê altre (Il Palisson dal martar, Amôr in canoniche…) e si tiravin a ziment sul palco, plens di braure, di sbigule e di inventive. A un o a chel altri che nol ere şene, j spietave il compit di sugeritôr, ta buse, cun tant di copion. Regist al ere Oreste Indri. Bon. E rivìn a chel personagjo, impuartantissim ta logiche di ogni comedie, che al à di interpretâ une pizzule part, là che a je dome une batude, o nancje chê… il cameriêr, il maggiordomo, il pustin, l’ostêr, il muini… Par chê part, nun o vevin Gigi Iacuz. Al comparive fûr da cuintis cuntun puartament fenomenâl e di bot al emplave le şene. Al diseve - La posta -, se al ere pustin, o - Comandi - se al ere cameriêr, o ancje nuie, se al ere ostêr, e al emplave une file di goz cuntun fiasc di vin, cui gesc’ di un dal mestêr. Dopo al sparive, e magari al tornave in altre vieste ta stesse comedie. Ma al è entrât ta nestre storie cu La battaglia di Sefata, (une comedie, chiste volte par Talian), dulà che si rapresentave une compagnie teâtrâl che e veve di meti in şene un dramon di rapimenz e injustiziis. Mario Passero al ere l’atôr che al faseve il regist. Chel che al tirave il tendon al ere IL TIRANNO. Gigi, vistût come un guerîr cu le corazze e i gambâi e une lanze in man, al ere sul palco, denant di une tende di acampament… di Maria Fanin Chiste volte j tocjave le part di protagonist, al veve di spiegâ le dramaticitât da vicende cun chistis peraulis: Furci codardi ognor, sonci e saranci, ma la vedrem, vilissimo marrano se dall’ugne grifagne il picciol prence strappar saprotti (che al ûl disi: E son stâz dai bastarz une volte, e son cumò, e e saran, ma le viodarìn, viliac di une carogne, se da tie sgrifis o rivarai a partâ vie il pizul prinzip). Bon, il copion al proviodeve che al imbredeàs chês peraulis, ma nissun al sarès mai rivât a ingrumâlis cussì ben come che lis à imbredeadis lui. Fucci codaddi onôr, sorci e saracci …sapprar sappotti al à tignût le şene par plui di vinc’ minûz e intant il regist (come che al ere proviodût dal copion!) al coreve par ca e par là sul palco vosant - NO, NO - cu li man stai cjavei e clamant IL TIRANNO che al sbassàs il tendon. Alda che e veve di sugerî, e veve piardût il segno e e ridazzave senze sisteme ta buse dal sugeritôr, jo e fasevi il stes daûr da cuintis, (o erin simpri in doi a sugerî, parzè che dome Franco Miatto al imparave a memorie dute le part, le sô e chês di chei altris, sì che, se nun o piardevin le pagine a fuarze di ridi, al sugerive diretamentri dal palco!) Dutun moment, dal public al salte sù Vittorio (ancje chel al ere proviodût dal copion!) e al vose - vergogne, vergogna… - No lu vessie mai fat… A je stade chê volte che une siore rabiade pardabon si è alzade - Vergogniti, tu, bocjate di une bocjate! - e par un pêl j rivavin doi biei scufioz, a Vittorio. da Il teatri a San Zorz di Nojâr… 12 Mandi Gigi [Iacuzzo], … Sei andato avanti e ci hai lasciato. Questo vuoto ci riempie di tristezza; ma, pensandoti ancora tra noi ci incoraggia il ricordo della tua amicizia per tanti anni. Una vita … un legame fraterno che non si mai allontanato nel tempo. Ricordando le tue battute, tra serio e faceto, che facevi a bocca dischiusa, ma che suscitavano talvolta una simpatica e schietta ilarità. di Franco Miatto I tuoi amici di infanzia, che sono stati tali per tutto il percorso della vita, ti ricordano con affetto assieme a tutti i soci e amici con cappello alpino e a tutti coloro che ti sono stati a fianco nella vita sociale, dove hai ricoperto incarichi in varie attività culturali, non lesinando la tua disponibilità. Non ti dimenticheremo mai! Ciao AMICO. Mandi FRADI 13 L’Adunade Paolo, o vin fat un grun di adunadis, vuè o fasin une adunade dome par te, ma e son prisints ancje i parinc’ e tanc’ amîs che ti vuerin ben. Cumò tu sîs tai braz di tô pari e di tô mari, e Silvia ti cjareze. Mandi Paolo Queste sono le parole pronunciate da Giuliano De Piante al termine della orazione funebre di Paolo Fanin. Caro Paolo, … sull' onda delle emozioni provate oggi quando ho assistito al tuo ultimo" raduno " come ha detto Giuliano, voglio scrivere due righe, sicura che tu comprenderai. Che bello quando a Lignano io e Valerio in bici con i nostri nipotini abbiamo incontrato te e Alfreda con Poldo che scorazzava felice sulla spiaggia! Ci mancherai quando faremo qualche festa alpina e tu non riempirai con la tua voce la sede degli alpini! Ci mancherai ai raduni degli alpini con le tue battute e anche con la tua calma. Non ci sarai a dire la mattina "viso ciòt li pastiiglis" visto che ormai per una parte del gruppo gli anni hanno portato anche gli acciacchi. Ci mancheranno le tue caramelline ai gusti così particolari che non so dove le comprassi. Non ci sarà Paolo a battere sulla porta del camper e svegliare me e Renata per dirci "frutis a l’è pront il cafè". Non ci troveremo in giro per la città dell'adunata di turno mentre canti in qualche coro improvvisato, oppure mentre tu, Danilo e Giuliano eravate fotografati per via delle barbe. di Luisella e Valerio Piccoli episodi ma importanti e credo che oggi tu abbia "visto" quante persone, quanti coristi dei vecchi tempi e quanti alpini ti abbiano dimostrato l'affetto che meriti. Non mancherai solo alla tua famiglia ma anche a tutti noi! Avrai sempre un posto d'onore nei nostri ricordi. MANDI PAOLO 14 IL PRIMO SOCCORSO … in pillole 9^ puntata diDavide De Prato LA GUARDIA MEDICA La Guardia Medica o meglio il Servizio di Essi, al contrario, NON possono: Continuità Assistenziale notturna e festiva Erogare prestazioni infermieristiche non garantisce, in situazioni urgenti, l’assistenza correlate alla visita medica; medica di base a domicilio gratuita a tutte le Ripetere ricette in terapie croniche; persone, anche in età pediatrica, residenti nella Fare trascrizioni non differibili su ricettario regione a cui fa riferimento il servizio o ai S.S.N. di prescrizione di altri medici; domiciliati sanitari. I cittadini di altre regioni Rilasciare certificati per attività sportiva, devono, invece, pagare la tariffa prevista per le certificati per rientro scolastico, certificati visite occasionali, come vedremo in seguito. di malattia a lavoratori non turnisti; Il servizio di continuità assistenziale è attivo Eseguire punti di sutura; dalle ore 20.00 alle ore 8.00 di tutti i giorni Prescrivere esami diagnostico-strumentali feriali e dalle ore 10.00 del sabato o di ogni o visite specialistiche; altro giorni prefestivo alle ore 8.00 del lunedì o Prescrivere i ricoveri programmati che del giorno successivo al festivo. Negli orari, rimangono di esclusiva pertinenza del cioè, nei quali il medico di medicina generale o Medico di Famiglia; il pediatra non sono obbligati a fornire Sostituire il proprio medico di famiglia assistenza ai propri assistiti. quando questi è assente per motivi personali. In tale situazione il medico di Si utilizza questo servizio, infatti, solo nel caso in cui il bisogno non sia differibile, cioè per le famiglia deve nominare un sostituto che assolve le funzioni in sua assenza; situazioni di malattia che non possono essere rinviate al giorno successivo. In caso di ricorso Effettuare prestazioni infermieristiche: il non appropriato potrebbero verificarsi disservizi medico di continuità assistenziale non nei confronti di chi avesse effettiva necessità effettua iniezioni, intramuscolo o dell’intervento urgente. endovena, prescritte da altri medici né Al termine della visita, il medico rilascia effettua sostituzioni di catetere vescicale. all’utente il modulario informativo compilato in L’attività di guardia medica è organizzata duplice copia di cui una è destinata al medico nell’ambito della programmazione regionale, curante o alla struttura sanitaria in caso di per rispondere alle diverse esigenze legate ricovero e l’altra viene tenuta dal medico di alle caratteristiche geomorfologiche e continuità assistenziale. demografiche. La diversa distribuzione territoriale è da ricondurre a diversi fattori I medici di Guardia Medica possono: come, ad esempio, la differente ripartizione sul territorio stesso delle strutture Prescrivere solo farmaci di prima ospedaliere, oppure l’incidenza dei flussi necessità ed esclusivamente per le turistici che interessano l’intero paese. persone per le quali è stata richiesta la visita domiciliare urgente; Per garantire un’assistenza sanitaria di base Richiedere esami e visite specialistiche alle persone non residenti, molto spesso le regioni individuano località turistiche molto urgenti; frequentate e qui vi predispongono un Proporre il ricovero in ospedale; servizio stagionale di Guardia Medica Rilasciare certificati di malattia, se Turistica. Le prestazioni erogate però, in veramente necessario, per un periodo questo caso, richiedono un concorso alle massimo di tre giorni. spese da parte dell’assistito. Solitamente è applicato un ticket differenziato a seconda che si tratti di visite ambulatoriali (15/20 euro), visite domiciliari (25 /30 euro) o prescrizioni di ricette (7,75 /10 euro). 15 E con l’occasione, diamo il benvenuto ai nuovi soci … (la prima “sfornata”) Giuseppe Sergio Carlo Fiorenza e Giovanni - Sofia e Giorgio Alex Maurizio e Riccardo L’album fotografico … notizie liete, belle notizie e altro ancora Questa bella foto familiare è stata scattata il 21 dicembre 2013 in occasione del 93° compleanno di Giuseppe IETRI che qui posa con i suoi figli. A U G U R I Bepi Ben arrivata Zoe! E’ la figlia del nostro socio Mauro e nipote di Egidio LOSCO. Complimenti sopratutto alla mamma Stefania 16 Il cianton da puisie di Maria Fanin par Pauli Fanin 16/2/2014 Reste, no je zornade di partî cumò che li montagnis ti ridin di nêf in fonz e no tu sâs se e segnin il cunfin da tiare o l’inizi dal zîl … Reste, che un sgrisul di nûi parsore al tire a ziment il zelest cul so blancôr, e si svein di arbis i cjamps, e i butui e zimìin su li ramis prime dal timp, e pestelacs ti fasin fieste, che tu sîs apene tornât di un viaz di torment… No je mai, mai zornade di partî, ma se tu spugni propit lâ, sostegninus su li tiealis tu, che tu sîs stât il prin a svolâ di bessôl oltri il patùs dal nît. Resta, / non è il momento di partire / ora che le montagne / sorridono di neve laggiù / e non sai / se disegnano il confine della terra / o l’inizio del cielo … / Resta, / che un palpito di nubi / chiama a gara l’azzurro / con il suo candore, / e si svegliano d’erbe / i campi, / e le gemme ammiccano / dai rami anzitempo, / e ti festeggiano le primule / poiché sei appena tornato / da un viaggio di tormento … / Non è mai, / mai, / il momento di partire, / ma se proprio devi andare, / sostienici sulle tue ali, / tu, / che per primo / hai volato da solo / oltre il tepore / del nido. m.f. patùs= morbido miscuglio di fili di paglia e di fieno sul fondo del nido, dove sono deposte le uova. 17 I PROSSIMI APPUNTAMENTI – del Gruppo/Sezione 22 marzo 22 marzo 27-28 marzo 29 marzo Pulizia cannoniere Monte Fortin (2° intervento) Cena da “rênghe” a San Giorgio Colletta Alimentare scolastica (infanzia, primaria e secondaria) Colletta Alimentare presso la COOP Consumatori Nord-Est in collaborazione con la Caritas 30 marzo Servizio d’Ordine alla “Unesco’s Marathon” (Cividale-Palmanova-Aquileia) 5 aprile Pulizie trincee a Redipuglia e dintorni – supporto alla Pro Loco di Fogliano 9/11 maggio Adunata Nazionale di Pordenone 25 maggio Ritorno alla Montagna – gita sul Colovrat con l’accompagnamento di Paolo 29 giugno Collaborazione con Parrocchia per il 50° anniversario di sacerdozio di Don Igino TESSERAMENTO 2014 (scadenza per rinnovi: 31 marzo) 19,00 € (invariato) che puoi pagare presso Punto Ufficio in Via Roma – orario di negozio sul c/c bancario: IBAN IT48 P053 3664 2000 0003 0274 326 Intestato a Gruppo Alpini di San Giorgio di Nogaro Giornale del Gruppo Alpini di San Giorgio di Nogaro Email Sito Facebook Twitter Google+ [email protected] http://www.anasangiorgio.it Gruppo Alpini di San Giorgio di Nogaro @ANASanGiorgio Gruppo ANA San Giorgio di Nogaro Stampato in proprio e distribuito gratuitamente ai soci Di questo numero sono state tirate 300 copie Responsabile: il capogruppo Davide De Piante 18