Clery, Nabila e Rania: le fragole made in Italy del prossimo futuro
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Clery, Nabila e Rania: le fragole made in Italy del prossimo futuro
Varietà & mercato CorriereOrtofrutticolo Clery, Nabila e Rania: le fragole made in Italy del prossimo futuro Pietro Barbieri Clery, Nabila e Rania. Donne belle e affascinanti, come qualcuno potrebbe pensare? No, sono invece i nomi di tre varietà di fragola che stanno riscuotendo grande interesse presso i produttori e i consumatori italiani ed europei. Si tratta di cultivar che presentano caratteristiche innovative assai interessanti rispetto ad altre presenti da tempo sul mercato, figlie di un unico programma di breeding del Consorzio Italiano Vivaisti (Civ), che lavora su varietà adatte a climi continentali (Clery) e mediterranei (Rania e Nabila), così come le rifiorenti. “Oltre che su varietà destinate al mercato del fresco – afferma Marica Soattin, direttore generale del Consorzio – siamo impegnati anche su cultivar specifiche per la trasformazione industriale. I punti cardine del nostro programma di breeding si basano sul miglioramento della qualità dei frutti, delle caratteristiche produttive e della sostenibilità, favorendo la selezione di varietà con naturali resistenze alle più diffuse malattie associate a una elevata adattabilità a diversi ambienti di coltivazione”. Elemento di forza del Civ è la possibilità di testare le nuove varietà in diversi climi e ambienti, grazie alla collaborazione con istituti di ricerca pubblici e privati, nazionali e internazionali. Ma, fattore altrettanto importante, è la grande capacità di diffusione delle novità attraverso la rete vendita dei due soci fondatori del Consorzio, Vivai Mazzoni e Vivai Salvi, che vantano una storica esperienza nel settore della fragola in tutta Europa e nel bacino del Mediterraneo. Quali sono allora le caratteristiche che contraddistinguono Clery, Nabila e Rania dalle altre 62 www.corriereortofrutticolo.it Marica Soattin, direttrice CIV varietà? Vediamole brevemente. Innanzitutto diciamo che, ognuna per i propri climi, sono tutte cultivar che ben si adattano alla coltivazione in Italia. Clery, inoltre, è la varietà precoce di riferimento nel Nord Europa, dove è coltivata con diverse tecniche e diverse tipologie di piante, in particolare in Francia, Germania, Belgio, Svizzera e in tutto il resto dell’Europa settentrionale, così come in Canada. Sta assumendo grossa rilevanza anche nelle zone emergenti dell’Europa orientale. È una varietà ad alto fabbisogno di freddo. La pianta è di vigore medio-forte, con produttività elevata. Varietà precocissima, che si distingue per un’ottima combinazione di caratteristiche produttive, commerciali e gustative, si adatta molto bene alla coltivazione con piante in vasetto e consente tecniche agronomiche a basso impatto ambientale, in quanto dotata di buon vigore e rusticità. Il frutto è di ottima presentazione per la regolarità della forma e la brillantezza dell’epidermide, e si caratterizza per qualità gusta- tive elevate, con profumo e aroma intensi. “In termini di ettari investiti a coltura – precisa Soattin - è difficile fare una quantificazione, perché le densità di impianto sono diverse (vanno dalle alte densità in serra e in coltura idroponica, a quelle più standard al suolo in Germania). Approssimativamente vengono piantate circa 90 milioni di piante l’anno. Il successo è legato alla precocità, unita alla qualità del frutto e alla capacità della pianta di adattarsi alle diverse tecniche colturali che esaltano appunto la precocità. Anche i mercati ormai riconoscono e apprezzano questa varietà, che è sempre più richiesta e mostra un trend di crescita assai incoraggiante”. Nabila è anch’essa una cultivar precoce, ma con basso fabbisogno in freddo e quindi adatta ai climi mediterranei, caratterizzata da forte regolarità e bellezza del frutto, ottimo sapore e precocità di epoca di raccolta. La pianta è rustica, dotata di notevole tolleranza alle malattie sia radicali che fogliari. Presenta buona adattabilità ai terreni stanchi e generalmente non necessita di disinfezione del suolo. Grazie alla vigoria e alla rusticità è molto adatta alla tecnica del ristoppio e richiede apporti nutritivi moderati. La produttività è molto elevata, superiore rispetto alle varietà standard. La raccolta è prolungata e costante. Si adatta molto bene ad essere impiegata sia come pianta fresca, sia come pianta frigoconservata, nel qual caso è in grado di fornire ottime produzioni in coltura autunnale. Il frutto si caratterizza per calibro elevato e costante e colore rosso brillante, molto attraente, che si mantiene tale, senza scurire, anche a maturazione avanzaM a r z o 2014 V CorriereOrtofrutticolo M a r z o 2014 VARIETÀ & MERCATO ta. La polpa è di colore rosso uniforme, di buona consistenza, resistente alle manipolazioni. Il sapore è molto gradevole con buona componente zuccherina. Il calibro dei frutti e la struttura della pianta rendono molto agevoli le operazioni di raccolta, consentendo sensibili riduzioni dei costi di manodopera. “Questa è una varietà - dice il general manager del Consorzio nella quale crediamo molto e che ha un grande potenziale. Nella scorsa stagione la superficie adibita a coltura è stata di circa 180 ettari e mostra ottime previsioni di crescita. Rania, infine, si caratterizza per essere una pianta ad elevata rusticità e vigoria, adatta alla coltivazione in terreni difficili e stanchi, o con bassi input nutritivi. A basso fabbisogno in freddo, è una cultivar idonea ai climi mediterranei, che presenta notevole tolleranza alle malattie radicali e fogliari. Grazie alla vigoria e alla rusticità è molto adatta alla tecnica del ristoppio. La produttività è elevatissima, superiore del 20% alle varietà standard. La raccolta è prolungata e costante. Il frutto è di grossa pezzatura, conico e regolare, di bella presentazione e buone qualità gustative. Ha colore rosso vivo, che si mantiene senza scurire anche a maturazione avanzata. La polpa è di colore rosso uniforme, di forte consistenza, molto resistente alle manipolazioni. Il sapore infine è eccellente, assai dolce con ottime componenti aromatiche. “La varietà – conclude Soattin – è in coltura nelle zone del Sud Italia, in particolare nella Regione Campania, oltre che in Grecia e Marocco. Per questa stagione ne sono state prodotte circa 16 milioni di piante”. Come accennato in precedenza, tutte e tre le varietà stanno offrendo più che positivi riscontri al consumo: Clery nei principali supermercati del Nord Europa, mentre Rania e Nabila vanno consolidando il loro successo su- gli scaffali della GDO nei Paesi del Mediterraneo così come in quelli del Nord Italia, anticipando la disponibilità di prodotto. Attività di store promotion nei punti vendita della grande distribuzione con degustazione e compilazione di brevi questionari di valutazione hanno confermato che la consistenza della polpa, soprattutto per Rania, il calibro elevato e un approccio ecofriendly nelle tecniche di coltivazione sono le caratteristiche di queste nuove varietà che ne fanno elementi distintivi agli occhi del consumatore e costituiscono un forte appeal all’acquisto. Dall’alto, le tre varietà di fragole selezionate dal Consorzio CIV e già adottate da produttori in Italia e all’estero: Clery, Nabila e Rania www.corriereortofrutticolo.it 63