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Madonna del Rito e Pupa nojana: una bella festa, foto

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Madonna del Rito e Pupa nojana: una bella festa, foto
Madonna del Rito e Pupa nojana: una bella festa, foto
Scritto da Agata Di Bari
Venerdì 25 Ottobre 2013 08:00
Si è svolta la scorsa domenica 13 Ottobre, tra una gran folla di fedeli, curiosi e turisti, la
tradizionale festa in onore della Madonna del Rito.
Tanta la gente accorsa in occasione di questo speciale evento, per prendere parte alla
processione liturgica e per assistere allo scoppio dell’ormai nota ‘pupa’ nojana.
Singolare e mai scontata la viva partecipazione degli abitanti che, nonostante innovazione e
modernità, dimostrano di tenerci nel conservare e nel salvaguardare nel tempo e con calore
una festa assolutamente unica nel suo genere, patrimonio storico e culturale di questa piccola
cittadina. Meravigliosi, inoltre, gli sguardi attenti, stupiti ed interrogativi dei bambini, i più piccoli
sulle spalle dei loro genitori, affascinati sempre più da luci, colori, scintille e suoni.
La processione ha preso avvio dalla Chiesa Madre alle ore 20.15 circa, in direzione via
Crocecchia, dove ha effettuato la prima sosta per consentire a tutti di assistere, dapprima ad un
piccolo spettacolo di fuochi pirotecnici, e, di seguito, allo scoppio della ‘pupa’. Il tutto è accaduto
precisamente all’intersezione tra via Crocecchia e via Dalmazia. Da un po’ di anni, infatti, è
stato spostato, ma non di molto, il luogo dove la bambola prende fuoco, questo per consentire a
più persone di assistere allo spettacolo. Il luogo d’origine, l’intersezione tra via Crocecchia e via
Guarnieri, non permette più di accogliere troppa gente, data la ristrettezza delle strade, e la folla
che, sempre più numerosa, prende parte alla festa e vuole assistere all’evento.
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Scritto da Agata Di Bari
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Quest’anno però, stranamente, la bambola di cartapesta nojana non ha preso fuoco del tutto
ma le è scoppiata solo la testa; cattivo segno questo per gran parte dei nojani che ritengono,
di conseguenza, che il prossimo raccolto non sarà positivo, interpretando il mancato incendiarsi
totale della ‘pupa’ come segno di malaugurio.
Attendendo lo scoppio del fantoccio di carta nojano, qualcuno ha inoltre raccontato che anni
addietro si faceva inserire all’interno della borsa della ‘pupa’ un topolino vivo che serviva, al
momento dello scoppio della stessa, a creare scompiglio fra la folla. Adesso si ritiene che
questa pratica sia stata sostituita dal piccolo spettacolo pirotecnico che ha luogo prima
dell’accensione della ‘pupa’, durante il quale si può osservare una linea di colori che cammina
velocemente prima dello scoppiettio dei fuochi stessi, quasi a voler riprendere e ricordare il
passo veloce di quel topo di cui si raccontava. Non ci sono però fonti scritte a riguardo.
La processione ha poi ripreso il suo cammino raccogliendo dietro sé sempre più fedeli e devoti.
Dopo lo scoppio della ‘pupa’ quindi, ci si è diretti all’intersezione fra via Crocecchia, via Giardini
Matteotti e via Dante, luogo in cui solitamente si fa volar via un grande pallone aerostatico.
Dopo una breve attesa però, la spiacevole sorpresa che questa parte della festa quest’anno
veniva a mancare. Secondo qualcuno per via dei problemi economici e non del Comune;
secondo altri invece la ditta capursese, cui ci si era rivolti, pare essere in causa per un incidente
avvenuto proprio nella vicina Capurso. Ma si tratta sempre di vox populi, nulla di assolutamente
certo.
Su via Torre a Mare la terza sosta. Tutti, giovani e un po’ meno, fermi in attesa dei tradizionali
fuochi pirotecnici.
In tanti però non sanno che, a dare inizio a quest’ultima usanza, i fuochi d’artificio al rientro
della statua della Vergine nella sua chiesetta di campagna, è stato un abitante della zona, Vito
Porrelli, nell’oramai lontano 1933. Anch’egli, come la sig.na Santacroce, residente in quegli anni
in Via Crocecchia, ideatrice e promotrice della ‘pupa’, per un atto di devozione personale alla
Madonna. La processione sfilava proprio davanti alla sua abitazione.
I fuochi infatti, conservano ancora oggi il nome di ‘u ffuo-k a C-m-nàer’, dal nomignolo dello
stesso sig. Porrelli, noto in quel tempo per la vendita del latte fresco munto direttamente dalle
sue vacche al domicilio dei clienti.
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Scritto da Agata Di Bari
Venerdì 25 Ottobre 2013 08:00
Da un semplice e piccolo gesto di devozione, le “rotelle” e i mortaretti incendiati dal sig. Porrelli
al passaggio della Vergine dalla strada dove abitava, s’assiste oggi ad un vero e proprio
spettacolo. Straordinario osservare la statua della Vergine assistere allo stesso.
Al termine, il Simulacro, in una compostezza fuori dal comune, ha fatto ritorno nella sua Chiesa,
dove il sacerdote don Oronzo ha invitato tutti a pregare insieme e con sincero raccoglimento.
Esso è rientrato in Chiesa verso le 22.30 circa con lo sguardo della Vergine rivolto ai fedeli e
senza dar loro le spalle.
È stata una serata ricca di incantevoli suggestioni, durante la quale si sono susseguiti momenti
di aggregazione sociale e momenti di euforia collettiva; attimi (alcuni fra pochi, soprattutto in un
periodo di difficoltà come questo) in cui il popolo nojano ha riscoperto e riscopre, seppur per
breve tempo, il senso di appartenenza alla comunità.
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