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Cinipide del castagno
Servizio Fitosanitario Regionale Osservatorio per le Malattie delle Piante batteri insetti funghi fitoplasmi virus Cinipide del castagno - Oriental chestnut gall wasp Dryocosmus kuriphilus (Yasumatsu) Phylum Arthropoda Classe Insecta Ordine Hymenoptera Famiglia Cynipidae Origine Cina Attuale distribuzione geografica Giappone, Corea, Stati Uniti (Georgia, North Carolina, Alabama, Tennessee), Italia (Piemonte, Toscana, Lazio, Abruzzo) D. Kuriphilus: galle su foglia e germoglio formatesi in seguito alla reazione della pianta alla presenza delle larve del parassita nelle gemme D. kuriphilus è considerato l’insetto più nocivo per il castagno a livello mondiale. La specie è stata rinvenuta nella primavera del 2002 in Piemonte, in vivai della provincia di Cuneo. Si ritiene che sia stata introdotta accidentalmente, probabilmente attraverso l’importazione di materiale propagativo di castagno (marze e/o piantine in riposo vegetativo) dai Paesi (Cina, Giappone, Corea o Stati Uniti) in cui il cinipide risulta presente. Nella primavera del 2005 l’insetto è stato rinvenuto anche in alcuni vivai Abruzzesi. Il materiale infetto è stato prontamente distrutto con ordinanza del Servizio Fitosanitario Regionale. D. Kuriphilus: galle su foglie e germogli. Descrizione del parassita Uova e primo stadio larvale Le uova, di colore ialino e lunghe 0,10,2 mm, sono provviste di un sottile peduncolo e sono inserite in gruppi all’interno delle gemme. Dopo 30-40 giorni dalla deposizione si trasformano in larve di primo stadio che hanno forma tondeggiante e colore ialino e trascorrono all’interno delle gemme tutto il periodo autunnale e invernale. Larva di secondo stadio Le larve, contenute all’interno delle galle, sono molto piccole (2,5 mm di lunghezza), di colore bianco, prive di zampe ed occhi. Si nutrono all’interno delle galle per 20-30 giorni prima di impuparsi. Pupa A partire dalla metà di maggio le larve iniziano a trasformarsi in pupe, tale processo porta alla comparsa dei caratteri definitivi dello stadio adulto (ali, antenne, zampe, occhi, ecc.). Le pupe hanno, nelle prime fasi, un colore bianco che vira poi gradatamente al nero a maturità. Adulto A partire da metà giugno, fino a metà agosto nelle zone più fresche, le pupe Specie sensibili Castanea spp. Lotta obbligatoria D. M. 23 febbraio 2006 “Misure per la lotta obbligatoria contro il cinipide del castagno Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu” danno origine alle femmine (i maschi risultano assenti) che, scavando una galleria con l’ apparato boccale, fuoriescono dalle galle. Le femmine sono lunghe 2,5-3 mm, di colore nero con zampe brune, antenne con 14 segmenti e ali anteriori con nervature poco evidenti. Sintomatologia e danni Come molte altre specie della famiglia Cynipidae è caratterizzato dalla capacità di indurre la formazione di galle sulle piante ospiti. Si tatta di ingrossamenti di forma più o meno tondeggiante che si formano, in primavera nell’arco di 2-3 settimane, in seguito ad una reazione delle piante alla presenza delle larve nelle gemme. Dal momento della deposizione delle uova in estate fino alla ripresa vegetativa nella primavera dell’an- Segnalare eventuali casi sospetti a: Servizio Fitosanitario Regionale, - Osservatorio per le Malattie delle Piante. [www.arssa.abruzzo.it] Via Nazionale, 38 · 65012 Villanova di Cepagatti (Pescara) Tel. 085.977355(09) (17) (18) (20) (33) [e-mail: [email protected]] Cinipide del castagno D. Kuriphilus: adulto no seguente non è possibile apprezzare la presenza del parassita sulle piante in quanto non si manifesta alcun sintomo, anche le ferite causate dalle punture delle ovideposizioni cicatrizzano e non sono più evidenti. Le galle hanno dimensioni variabili da 0,5 a 3-4 cm di diametro, sono di colore verde, talvolta con sfumature rossastre, disseccano nel corso dell’estate e possono restare sui rami per più anni. La loro formazione può interessare germogli, foglie ed amenti (infiorescenza) maschili determinando un contenimento dello sviluppo vegetativo ed una forte riduzione della fruttificazione; in Giappone e negli Stati Uniti sono stati registrati cali produttivi del 60-70%. Infestazioni elevate riducono la vigoria delle piante e possono anche portarle a morte. Biologia D. kuriphilus è una specie che attacca esclusivamente il castagno, presenta una sola generazione annua ed è caratterizzata da una forma di riproduzione detta partenogenesi telitoca: i maschi risultano assenti, dalle uova nascono solo femmine. Il decorso del ciclo biologico risente fortemente dell’andamento stagionale, dell’altitudine nonché della diversa precocità vegetativa delle varietà. Le femmine, appena fuoriuscite dalle galle, si portano sulle gemme per deporre al loro interno le uova in gruppi di 3-5 elementi. Poiché più femmine possono deporre nella stessa gemma è possibile riscontrare al loro interno anche 25 uova. Ogni femmina visita più gemme e può deporre fino a 100-150 uova, per cui il potenziale riproduttivo di questa D. Kuriphilus: larve CICLO BIOLOGICO gen feb D. Kuriphilus: pupe mar apr mag giu lug ago set ott nov dic 1° stadio larvale stadi larvali successivi pupe adulti uova specie risulta molto elevato. Gli adulti vivono pochi giorni senza nutrirsi. La schiusura delle uova avviene dopo circa 40 giorni dalla deposizione e lo sviluppo del primo stadio larvale è molto lento, procedendo per tutto l’autunno e l’inverno. In primavera, sui germogli, si verifica la formazione delle galle. Le larve si nutrono per 20- 30 giorni all’interno di esse prima di impuparsi. La fase pupale dura circa 30 giorni quindi inizia lo sfarfallamento degli adulti. D. Kuriphilus: galle su germoglio. Modalità di diffusione La diffusione dell’insetto può avvenire tramite: - scambi di materiale di propagazione infestato (marze, astoni); - volo delle femmine adulte che fuoriescono dalle galle; - trasporto passivo delle stesse ad opera di mezzi di trasporto, persone, ecc. Possibilità di controllo Purtroppo le possibilità di lotta sono attualmente limitate; uno degli interventi più efficaci consiste nella eliminazione precoce, prima dello farfallamento delle femmine, dei getti colpiti e nella loro distruzione. Tale operazione è ovviamente praticabile solo sulle piante di dimensioni ridotte ed è utile a ritardare, a livello territoriale, lo sviluppo delle infestazioni. I trattamenti con insetticidi sono scarsamente efficaci, oltre a risultare inaccettabili dal punto di vista dell’impatto ambientale. La lotta biologica potrebbe, nel lungo periodo, contenere l’attacco del cinipide al di sotto della soglia di danno così come si è verificato in Giappone in seguito all’introduzione dell’imenottero parassitoide larvale Torymus sinensis Kamijo limitatore naturale di Dryocosmus kuriphilus. ed. 07/2006