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Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1

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Frati Minori dell`Emilia-Romagna Notiziario -1
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
1
Sommario
Buon Anno!
Auguri!
1
OFS Regione
2
I - Conferenza
2
II - Auguri
2
Fraternità “Allegra” 4
Vita della Provincia 7
I - Definitorio
7
II - Delegato ...
9
III - Unione parroci 10
Note di Cronaca
11
I - Ambulatorio
11
II - Incontro FP
11
III - Osservanza ...
14
Abbiamo Vissuto
16
I nostri Defunti
20
Le Sorelle Clarisse 23
1854 - 8 dicembre - 2004
150° anno
dalla proclamazione
del dogma
dell’Immacolata
concezione della
Beata Vergine Maria
2 - Notiziario
Allegato:
Religione ed Etica nella
costruzione europea
Fraternitas nr. 94
Notiziario
Provincia di “CRISTO RE”
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
(In copertina: “Sigillo del Ministro provinciale della Provincia bolognese di Cristo Re dei Frati Minori”, tecnica mista su legno, cm 100x140, di Sr.
Annamaria B. , monastère de l’Emmanuel, Betlemme, 2002. Bologna, Curia provinciale OFM”
Anno XXXVI - n.s.
N. 91 - GENNAIO 2004
Sped. in Abbonamento postale
art. 2 comma 20/c legge 662/96
Filiale di Bologna - Stampato in proprio
Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98
Periodicità mensile
Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci
Redattore: Fr. Marco Zanotti
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
OFS
Emilia-Romagna
I
Conferenza
regionale
Assistenti OFS
A Ettore Valzania
referente presso
il Consiglio Nazionale
Ai componenti del gruppo
di Coordinamento Regionale
e p.c. Molto Rev.di
Ministri Provinciali
Carissimi,
per la prima volta ci siamo incontrati, presso il Convento S. Francesco, nel ruolo di Assistenti regionali dell’Ordine
Francescano Secolare con l’intento di iniziare a lavorare assieme e con l’obiettivo di costruire
quanto prima l’assistenza collegiale come previsto dallo Statuto (cfr. art. 21,2).
Ci rendiamo conto delle
gravi difficoltà in cui si muovono le “vecchie” obbedienze...
delle varie obiezioni nei confronti
dell’attuale impostazione dell’OFS nazionale da parte dell’OFS Minori... dei diversi stili
di formazione di tutti... ma stabiliamo di continuare il cammino.
Abbiamo programmato un incontro coi Ministri Provinciali (il 14
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
gennaio presso il Convento S.
Antonio di Bologna) e uno con
gli Assistenti locali (il 9 febbraio
al Convento dell’Osservanza di
Bologna). Attendiamo dal vertice quale sia il procedimento giuridico per istituire la conferenza
regionale. Abbiamo scelto quale
referente dal nazionale P. Gloriano Pazzini ofm che fa da “tramite” per i passaggi richiesti. Riteniamo che formazione e reciproca informazione siano elementi necessari per l’intera Regione.
Assieme desideriamo inviare alle fraternità un augurio
natalizio.
Vostri
P. Carlo Felloni
P. Ermanno Serafini
P. Bruno Monfardini
Bologna, 9 dicembre 2003
9 febbraio 2004
Osservanza
Bologna
Incontro
Assistenti locali
OFS
II
Gli Auguri della
Conferenza
Ai gent.mi - membri
dei gruppi di coordinamento
- sorelle e fratelli
dell’OFS e della Gi.Fra.
dell’Emilia- Romagna
Ai Molto Reverendi
PP. Ministri Provinciali
Agli Assistenti
delle fraternità locali
Carissimi,
riuniti per “muovere i
primi passi verso l’istituzione
della Conferenza degli Assistenti regionali, ci è gradito rivolgervi un cordiale augurio nella solennità del S. Natale.
Per ognuno di voi, col
fervore di S. Francesco estatico,
in contemplazione dinanzi al Presepio di Greccio, è la preghiera
che eleviamo al fine di ottenervi
le grazie maggiormente desiderate.
Nell’anno 750° della
morte di S. Chiara vogliamo vivere questo evento di salvezza
col suo atteggiamento interiore,
alla scuola del suo elevato magistero, laddove ricorda: “Ora è
chiaro che, per grazia di Dio, la
più degna di tutte le creature,
Notiziario -
3
l’anima dell’uomo fedele, è più
grande del cielo, poiché i cieli,
con le altre creature, non possono contenere il Creatore e solo
l’anima fedele è sua dimora e suo
seggio, e ciò soltanto grazie alla
carità di cui mancano gli empi,
come dice la Verità: Chi ama me
sarà amato dal Padre mio, e io lo
amerò, e verremo a lui e faremo
dimora presso di lui. Come dunque la gloriosa Vergine delle vergini lo ha portato materialmente,
così anche tu, seguendo le sue
vestigia, specialmente quelle della umiltà e della povertà, lo puoi
sempre portare, senza alcun dubbio, spiritualmente in un corpo
casto e verginale,” (Lett. III ad
Agnese di Praga, FF 2884-85).
Maria ci precede nella
sequela di Crisro, con la fede, la
dedizione incondizionata alla
volontà di Dio, il distacco da attese e progetti personali...
Come Francesco, come
Chiara ci disponiamo, nel percorrere il quotidiano itinerario, sorretti dalla grazia divina ed uniti
ai nostri fratelli.
Nella notte santa il ricordo nella preghiera vicendevole
approfondirà il legame di comunione reciproca che fa degli Ordini francescani una sola famiglia
che glorifica il Padre Celeste ed
edifica il suo Regno d’amore nel
mondo.
Su tutti, particolarmente
anziani, malati e soli, scenda la
benedizione del Signore, portatrice di pace e di bene.
Corso per Assistenti
OFS d’Italia
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francescani
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Vostri
P. Carlo Felloni
P. Ermanno Serafini
P. Bruno Monfardini
Bologna, 9 dicembre 2003
4 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Fraternità Francescana
Internazionale
“Fra Gabriele Allegra ofm”
Caro ministro provinciale, il Signore ti dia pace.
Lo scopo principale di
questa nostra lettera è salutarti
fraternamente e offrirti la nostra
disposizione a lavorare in comunione con le province dell’Ordine, per camminare nella nostra
vocazione ispirata dall’Altissimo
a San Francesco, di vivere secondo la forma e vita dal Vangelo dal Signore Nostro Gesù Cristo, anche in questa Casa, dipendente dal Ministro Generale, realtà nata dall’università del nostro Ordine.
Come ben saprai, il novo
Definitorio Generale ha deciso di
creare dall’antico Collegio Internazionale Sant’Antonio di Roma,
una fraternità autonoma con il
nome di “Fra Gabriele Mª Allegra OFM”, dove sono accolti i
frati professi solenni provenienti
di tutte l’entità dell’Ordine dei
Frati Minori, chiamati per ubbidienza dal Ministro Generale, a
condividere la vita ed a studiare
nelle facoltà romane1 . (cf. La gioia della fede Sdp 22-27)
La ragione di questa novità è di cercare di vivere in una
vera fraternità la nostra Regola,
e per ciò il Ministro Generale ha
pensato di creare un “consiglio
di formazione permanente”2 formato da:
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Fra Gilberto Soracchi,
dalla Provincia di Cristo Re, di
Emilia Romagna in Italia, come
guardiano.
Fra Vidal Rodríguez
López, dalla Provincia Betica in
Spagna, come vicario e rettore.
Fra Marco Antonio dos
Santos, dalla Provincia dell’Immacolata di Brasile, come vicerettore ed economo.
Ogni fraternità ha delle
note che la caratterizzano; noi ne
riconosciamo principalmente tre:
l’ internazionalità, lo studio e
l’accompagnamento.
a) Una fraternità internazionale… “E ovunque sono e si
incontreranno i frati, si mostrino
familiari tra loro reciprocamente. E ciascuno manifeste con fiducia all’altro le sue necessità”3 .
Tutti i frati che vivono in
questa Casa (circa 140) appartengono ad una entità, nazione, lingua e cultura particolari4 . E tutti
sono stati chiamati a vivere la ricchezza francescana a vari livelli.
Trovano questa vocazione una
sfida che li spinge a diventare
segno, in questo mondo frantumato e nell’Ordine cosi grande,
di come si può vivere insieme,
come fratelli, per un progetto
evangelico comune, al di là di
ogni razza, popolo e nazione di
appartenenza5 .
b) Una fraternità che studia… “Senza che questa occupazione estingua lo spirito dell’orazione e della devozione”6 .
Tutti i frati che vivono in
questa Fraternità hanno ricevuto
l’obbedienza per studiare, e quindi devono cercare gli strumenti
positivi per imparare la sapienza
delle scienze frequentando le varie facoltà di Roma. Siamo convinti che essere membri di una
fraternità francescana vera è il
mezzo migliore per fare ricerca
scientifica e quindi studiare. Per
questo gli studi sono inseriti all’interno di tutta la dinamica fraterna propria della nostra vita
francescana: spirito di orazione
e devozione, progetto di vita comune, minorità e servizio, evangelizzazione, ecclesialità… tutto diventa la struttura sulla quale
costruire uno spazio sereno di
formazione permanente e di studio7 .
c) Una fraternità accompagnata… “E si ricordino i ministri e servi che il Signore dice:
Non sono venuto per essere servito, ma per servire; e che a loro
è stata affidata la cura delle anime dei frati.”8 .
Avere cura dei
fratelli è proprio del nostro
carisma, che viene richiamato
ogni volta con forza sia dalla
Notiziario -
5
Chiesa che dal nostro Ordine9 .
Più ancora si ci rendiamo conto,
che buona parte di questa comunità si trova nel periodo che va
fino ai cinque a i dieci anni dalla
professione solenne o l’ordinazione sacerdotale. Dunque, in linea con l’orientamento e le priorità dell’Ordine, e per rispondere
a quanto il Ministro e il Definitorio Generale ci chiedono, abbiamo fatto l’opzione di essere
tutti tre disponibili per l’accompagnamento 10 sia dell’insieme
della fraternità sia personalmente
di ogni fratello a due livelli:
- l’accompagnamento
spirituale, portato avanti dal guardiano, con il colloquio personale11
- l’accompagnamento
accademico, portato avanti dal
rettore, con la verifica del piano
di studi12
L’internazionalità, lo studio e l’accompagnamento sono
delle realtà che toccano il cuore
della vocazione evangelica nella
nostra fraternità “Fra Gabriele Mª
Allegra OFM”. Proprio per questo crediamo molto importante
avere una comunicazione fraterna con te, Ministro Provinciale,
non solo per informarti, ma prima di tutto, per lavorare in comune collaborazione per il bene
dei nostri confratelli che oggi vivono in questa fraternità, o che
saranno qua un domani. Siamo
dunque lieti di avere il ministero
di servire i frati studenti e a te, e
loro Ministro.
Nell’avvento del Signore che viene, e che è la nostra
pace, vi auguriamo, a te e alla tua
fraternità provinciale, un buon e
santo Natale: il Cristo che si rende nostro fratello nascendo da
Maria Vergine, a tutti noi ottenga dal Padre lo Spirito Santo per
costruire una fraternità che portala letizia del Vangelo a questa
6 - Notiziario
umanità che cammina all’inizio
di questo terzo millennio cristiano.
Siamo a vostra disposi-
3
San Francesco d’Assisi, Regola bollata 6,7;
FF 91
4
Cf. “Itineranza, sorella della pace”, in Il
Signore ti dia la sua pace. Documento finale
del Capitolo Generale (Assisi 2003) 33-36.
5
zione.
Il Signore vi benedica
Cf. “Il dialogo, via della pace”, in Il Signore ti dia la sua pace. Documento finale del
Capitolo Generale (Assisi 2003) 28-32.
6
Fra Gilberto Soracchi
ofm, guardiano,
Fra Vidal Rodríguez
López ofm, rettore,
Fra Marco Antonio dos
Santos ofm,
vice-rettore ed economo
1
Cf. “La gioia della fede”, in Il Signore ti
dia la sua pace. Documento finale del Capitolo Generale (Assisi 2003) 22-27.
2
Cf. Ordine dei Frati Minori, Ratio
Formationis Franciscanae (Roma 2003)
Apendice III, n. 1.
San Francesco d’Assisi, Lettera a S. Antonio FF 252
7
Cf. “La gioia dell’evangelizazzione”, in Il
Signore ti dia la sua pace. Documento finale
del Capitolo Generale (Assisi 2003) 37-41.
8
San Francesco d’Assisi, Regola non bolla-
ta 4,6; FF14.
9
Cf. “La santità in fraternita”, in Il Signore
ti dia la sua pace. Documento finale del Capitolo Generale (Assisi 2003) 42-45.
10
Cf. Ordine dei Frati Minori, Ratio
Formationis Franciscana (Roma 2003) 9297.
11
Cf. Ordine dei Frati Minori, Ratio
Formationis Franciscana (Roma 2003) 98104.
12
Cf. Ordine dei Frati Minori, Ratio
Studiorum. In notitia veritatis proficere
(Roma 2001) 31-37; 90-97.
Ordine Francescano Secolare d’Italia
“ PER COSTRUIRE LA PACE CONDIVIDI
LE RISORSE !”
PELLEGRINAGGIO FRANCESCANO DI PACE
ASSISI – BASILICA DI S. FRANCESCO
Sabato 24 e Domenica 25 GENNAIO 2004
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
L’agenzia viaggi
Frate Sole Viaggeria
Francescana
della Provincia
Minoritica di Cristo Re
dei Frati Minori
nasce sette anni fa
dall’intuizione
di un Frate, padre Pan.
Professionalità e
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sono alla base della nostra
agenzia insieme
all’attenzione nella scelta
degli operatori turistici e
nell’elaborazione
di preventivi su misura
per tutte le destinazioni
L’obiettivo è quello di trasmettere ad altri i valori
del “Viaggio”
inteso come eterna
avventura dell’uomo
alla scoperta
delle meraviglie
del creato e dei luoghi
della storia
Gilberto Fr. Aquini
Gilberto Fr. Soracchi
Doroteo Fr. Balestri
Pierbattista Fr. Pizzaballa
Valentino Fr. Giannini
Valentino Fr. Menegatti
Faustino Fr. Pinghini
Alessio Fr. Martinelli
Bonfiglio Fr. Sassi
Rino Fr. Luppi
Gabriele Fr. Raschi
Giangabriele Fr. Chierici
Gloriano Fr. Pazzini
Osvaldo Fr. Maggiolini
4 febbraio
4 febbraio
6 febbraio
6 febbraio
14 febbraio
14 febbraio
15 febbraio
17 febbraio
17 febbraio
19 febbraio
27 febbraio
27 febbraio
27 febbraio
29 febbraio
Onomastici
Febbraio
Via D’Azeglio, 92/c - 40123
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Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
7
Vita della Provincia
I
Definitorio
Curia provinciale
Bologna
5 gennaio 2004
* Il giorno 5 presso la
Curia provinciale inizia alle ore
09.10 l’incontro del Definitorio
il primo del nuovo anno.
* Assunte alcune correzione vengono approvati i verbali
dell’incontro del 9 dicembre
tenuto a Montepaolo.
* Il Definitorio analizza
la situazione di Fr. Fabrizio
Verucchi: il Ministro provinciale
si incontrerà nuovamente, appena
possibile, con l’interessato.
* Si riflette sulla situazione del personale dell’Infermeria provinciale e si avverte la necessità di precisare sempre meglio i ruoli di coloro che operano
nella struttura.
* Nel mese di gennaio si
inizierà il lavoro per giungere alla
definizione del rapporto tra la
Provincia e l’IPAB «Rastelli» di
Verucchio, per la gestione
dell’Asilo «S. Borsalino».
8 - Notiziario
* Nel contesto del Definitorio ci si aggiorna sulle ormai
imminenti «Tre giorni» di Milano
Marittima: i relatori, i contenuti
e l’organizzazione.
* Si affrontano questioni
di Rappresentanza Legale e ci si
aggiorna su di esse: Modena S.
Cataldo (lettera di Fr. Romano
Volpari), Eredità Zamboni, Rocca S. Casciano, Pisa, Casa del
Fanciullo e ex Seminario delle
Grazie.
* Nei prossimi giorni
riprenderà l’attività dell’Unione
provinciale Parroci ofm: ci si augura che possa essere un proficuo
lavoro per tutti.
* Si affronta una richiesta di Padre Eligio Gelmini di
Mondo X in riferimento al luogo
di Brisighella: sarà possibile
rispondere soltanto dopo aver
incontrato il Vescovo di Faenza.
* L’incontro del Definitorio termina alle ore 12.20, ci si
scambiano gli auguri di Buon
Anno e ci si dà appuntamento per
mercoledì 4 febbraio a Milano
Marittima.
* Si pranza con la fraternità di S. Antonio ed il Definitorio tutto ringrazia per la cortese
ospitalità.
* L’economo provinciale
aggiorna il Definitorio sulla
situazione economica al 31
dicembre 2003.
* Si prende in considerazione il «ricorso» presentato da
un membro della Fraternità OFS
di Santo Spirito di Ferrara; la
questione verrà affrontata nell’incontro dei Ministri provinciali
della Regione (OFM, OFM
Conv, OFM Cap) in programma
per il giorno 14 c.m.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
FANANO
Casa “San Colombano”
TELEFONO: 0536 68001
* La casa è gestita da Marisa e Claudio.
* Può ospitare un massimo di 25 persone.
* Non è in autogestione.
* La quota è di 28 tutto compreso: lenzuola, asciugamani, prima colazione, pranzo e cena.
* Ai laici verrà richiesta la quota associativa ANSPI, che è
di circa 3-4 .
* Possono usufruire della struttura i Frati, l’OFS e i gruppi
accompagnati almeno da un frate responsabile e alle condizioni
sopraddette.
Nei prossimi numeri del “Notiiziario”, in allegato, verrà pubblicato parte del contributo che Padre Gabriele
Ferrari ha partecipato all’incontro di Formazione permanente tenutosi recentemente a Milano Marittima
per i frati dai 40 ai 65 anni.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
9
II
Delegato GPSC
Ecumenismo
Missioni al Popolo
Carissimi Fratelli,
si sta concludendo il cosidetto anno dell’acqua. Anche
noi vogliamo lodare Iddio per
questa nostra sora, perché ci
insegna ad essere umili, casti e
così diventare utili e preziosi per
i fratelli. I1 fascicoletto Acqua
per la vita, in difesa di nostra
sorella acqua , qui allegato,
preparato dai Promotori GPSC,
può servire per un esame delle
nostre abitudini e un confronto
con gli altri.
Avvicinandosi il nuovo
anno e la giornata per la pace,
deve continuare il nostro impegno per nutrire dentro di noi e
diffondere attorno a noi la pace,
pregare insieme ai fratelii per
meritare questo dono del Signore: rimane un richiamo il 24 gennaio, II giornata di preghiera del
papa con i rappresentanti delle
Religioni nella città di Francesco.
Per unire lo spirito di Assisi a
quello ecumenico nella settimana di preghiera per l’unità delle
chiese, sarebbe entusiasmante
unirci a tutti i fratelli cristiani per
invocare Dio il cui nome è pace.
La diocesi di Carpi ci chiede di
collaborare con altri Religiosi per
la Missione Popolare che si svolgerà a partire dal prossimo settembre alla Pasqua del 2005, che
cadrà il 27 marzo.
Questa missione, per
continuare anche dopo le iniziative clou, vuole dare importanza
e coinvolgere la responsabilità ai
laici. A noi vengono affidati questi impegni: settembre-ottobre
2004: visitare le famiglie per invitare alle varie iniziative; in avvento del 2004 e in quaresima
10 - Notiziario
2005 dedicare una settimana a
incontri di catechesi e a celebrazioni alla confessione. La diocesi organizza poche celebrazioni
all’inizio e forse alla conclusione; per il resto ogni parrocchia
farà il suo progrramma, naturalmente in accordo con chi si assume questo impegno. Vorrei
poter contare sulla presenza di un
frate dalla vostra fraternità. Data
la articolazione sopra accennata
non è necessario che sia sempre
lo stesso frate per i vari tempi,
perciò è piu facile dichiarare la
propria disponibilità.
È un modo di raccontare e testimoniare agli altri quanto abbiamo sperimentato vicino al Signore nella nostra fraternità, ci ricorda il Ministro Provinciale.
Il Natale sia na nuova occasione per contemplare l’amore di Gesù e diventare rifelsso
della luce vuole far brillare per
tutti.
Santo sia il nostro Natale e il nuovo anno. Pace e Bene.
Fr. Bruno Monfardini
S. Maria delle Grazie 14 dic. ‘03
Seguendo il metodo “vedere-giudicare-agire”, questo fascicolo vuole darvi
un’informaizone chiara sui problemi relativi all’acqua. E’ il secondo di una
serie di fascicolo su temi ambientali elaborati da un gruppo di promotori di
GPSC internazionale che hanno sede in Roma.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
III
Unione Parroci
A tutti i Parroci e
i Vicari parrocchiali
Carissimi,
sono trascorsi ormai alcuni mesi dal Capitolo provinciale e dai trasferimenti che hanno
interessato alcuni di noi, con
cambiamento di residenza e di
servizio.
Il nostro servizio di parroci e di vicari parrocchiali è certamente impegnativo e a volte
può farci correre il rischio di isolarci dal contesto della Provincia
e dell’Ordine, ma soprattutto, almeno per me in questo inizio, di
mettere l’accento sulla dimensione pastorale a scapito di quella
spirituale, carismatica e fraterna.
Grazie a Dio proprio in
questi anni siamo invitati ad elaborare il progetto di vita fraterna
e ad inserire il nostro servizio
parrocchiale nel contesto più
ampio dell’attività dell’evangelizzazione della Provincia che ha
istituito il Segretariato per l’evangelizzazione, del quale noi costituiamo un settore.
Inoltre “il Ministro provinciale ci ha ricordato la necessità di un Progetto provinciale di
evangelizzazione, che ripensi le
nostre presenze sul territorio e
ridefinisca i nostri luoghi” (Documento finale del Capitolo provinciale, 2.1.). Nello stesso documento, al n. 11, che è stato approvato come voto, leggiamo: “Il
Governo della Provincia prepari
un programma di ridimensionamento delle nostre presenze. In
particolare, in accordo con le
Diocesi, predisponga un programma di ridistribuzione delle
nostre presenze parrocchiali, preferendo quelle che maggiormenFrati Minori dell’Emilia-Romagna
te si prestano alla testimonianza
di fraternità e di minorità”.
Tenendo presenti queste
indicazioni e il fatto che come
frati minori, sia pure inseriti in
una struttura parrocchiale, siamo
evangelizzatori, vi propongo di
incontrarci per un confronto fraterno sulla nostra esperienza e
anche per un’eventuale programmazione e di iniziative che come
parrocchie francescane potremmo progettare.
Vi invito pertanto a par-
tecipare all’incontro che si terrà
a Bologna, presso il Convento di
S. Antonio martedì 13 gennaio
con inizio alle ore 10. Termineremo con il pranzo. Sarà presente con noi il Ministro provinciale.
Approfitto per augurare
a tutti e a ciascuno un santo Natale, ricco di frutti spirituali.
Fr. Francesco Marchesi
Delegato parroci
Reggio Emilia, 20 dic. ’03
L’immagine riproduce il progetto, elaborato elettronicamente, della Chiesa
parrocchiale di Xiangtan: l’opera si concluderà il prossimo anno. Il parroco, P. Francesco Sun, ringrazia tutta la fraternità provinciale per il contributo da essa avuto per potere iniziare i lavori di ricostruzione di quella che
era la chiesa centrale di una delle nostre missioni in Cina.
Notiziario -
11
Note di Cronaca
I
Nuova sede
dell’ambulatorio
S. Antonio
II
Incontro di FP per
i Frati dai 40 ai 65
anni d’età
Quando nacque negli
anni ’80 per volonta dei padri
Sebastiano Pazzini e Roberto
Zavalloni e di Maria Carmen
Biffoni (il medico a tutt’oggi alla
guida della struttura), il
Polimabulatorio privato Sant’Antonio si pose l’obiettivo di
far si ehe anche le persone in difficoltà potessero avere accesso
agli esami clinici. È ora, dopo
vent’anni, il centro della Provincia Minoritica di Cristo Re, pur
non tradendo la sua origine, si è
ampliato estendendo le sue prestazioni a tutti, effettuando sia
analisi climiche e microbiologiche in Convenzione sia visite
specialistiche. Una realtà importante che ha una nuova sede in
via D’Azeglio 92, inaugurata dal
Ministro provinciale, Fr. Giuseppe Ferrari, tra gli innumerevoli
presinti il sottosegretario alle Finanze Gianluigi Magri e la Consigliera regionale dell’Udc Maria Cristina Marri e da padre Giuseppe Ferrari.
Si è tenuto nei giorni 1617 dicembre 2003 a Milano Marittima l’incontro di Formazione
Permanente per i frati dai 40 ai
65 anni. L’animatore, P. Gabriele Ferrari, saveria-no, è stato
apprezzatissimo da tutti., anche
se la partecipazione è stata al di
sotto di quanto era legittimo
aspettarsi. L’atmosfera della “due
giorni” è stata di vera fraternità.
Il relatore, dotato di una
preparazione culturale ed espe-
Da Il Resto del Carlino
14 dicembre 2003
12 - Notiziario
esperienziale di alto spessore, ha
messo in evidenza come la terza
età sia un’occasione per fermarci
a riflettere: - il tempo passando
“ci lavora”; - non siamo “i
padroni” della nostra vita; - è
importante fare la verità su noi
stessi proprio a partire dai primi
segnali dell’età che va avanti
inesora-bilmente, segnali che
sono un segno della misericordia
di Dio Padre.
Ci sono alcuni che si
rifiutano di prendere atto di
questa realtà, si rifiutano di
crescere, chiusi in se stessi,
aggressivi, difficili. musoni.
Queste persone cadono spesso in
forme diverse di droga che sono
La nuova sede del Poliambulatorio S. Antonio è situata al piano nobile del
palazzo sito al numero 92 di Via D’Azeglio, occupa 150 mq, attorno alla sal
di attesa ruotano i diversi ambulatori, gli uffici, e gli ambienti dove materialmente si eseguono gli esami. Nella foto, il Ministro provinciale metre
benedice i nuovi locali.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
una fuga: attivismo esagerato,
alcool, droga, internet, TV... Una
malattia improvvisa, la fine della
nostra attività amata, la scomparsa di persone care sono la
soglia del mistero di Dio (Rahner). E’ un tempo carico del volere di Dio, un tempo di salvezza.
Occorre essere in ascolto, andare avanti al buio, accettare col cuore in pace, intensificare lo stare col Signore, cercare un consigliere con cui parlare
e al quale fare riferimento. Ci
sono alcune strategie di uscita da
questo buio: arrendersi nella
fede, accettare e fidarsi di essere
in un momento di Grazia, di purificazione dall’esito positivo, accettare se stessi con i propri limiti
e peccati, il proprio passato senza
recriminazioni. Abbandonarsi a
Dio, che è iscritto nei nostri limiti. “Tutto posso in Colui che
mi conforta”. Accettarsi, lasciarsi
accettare dagli altri, accettare
tutto da Dio. Essere accettati da
Dio e dai fratelli è la cosa, di cui
più abbiamo bisogno in questa
fase della nostra vita…
Riconciliarsi nel perdono dato e ricevuto. Il passato
deve essere accettato come una
parte del tutto. Non dobbiamo
buttare via nulla della nostra vita:
il passato ci serve per costruire il
nuovo. Gli errori e i peccati contengono le indicazioni per il nuovo cammino: essi sono il sintomo
dei nostri veri bisogni e desideri.
Tutto è Grazia. Partendo dalla
considerazione dei propri errori,
maturare un animo grande e
compassionevole verso gli altri,
arrivando così ad una nuova saggezza globale.
Atteggiamento contemplativo. Vivere al di là delle
cose che passano, in un certo
distacco dalla realtà, dando spazio vero al silenzio e alla contemplazione. Recuperare lo stupore
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
per la meraviglia che siamo noi
e per le bellezze che ci circondano. Contemplare Dio nella
realtà. Da questo silenzio-contemplazione nasce un nuovo
coraggio per l’azione. Azione e
contemplazione sono inseparabili.
Curare le relazioni umane. La terza età è la stagione delle
buone relazioni umane, delle
amicizie vere e coltivate. Siamo
molto impreparati a questo perché siamo stati formati a vivere
da soli e non ci conosciamo, ma
c’è un bisogno estremo di curare
le relazioni tra noi e anche nel
mondo esterno: è un aiuto forte a
superare la solitudine e il pessimismo, a continuare a sviluppare
la nostra persona e a crescere.
Alla vecchiaia non siamo
preparati: bisogna prepararvisi
attraverso un adeguato cammino
di Formazione Permanente per
non subire l’invecchiamento, ma
entrarvi in modo positivo.
Tre modi di invecchiare:
- modo positivo: a monte
c’è un’opera di integrazione di
tutta la vita passata con occhio
positivo come dono di Dio (anche
gli sbagli). Gli anziani di questo
tipo soffrono, ma sono sereni:
hanno ancora da dare e tutti cercano la loro compagnia.
- subire l’invecchiamento: non accettano la malattia, la sofferenza, l’inattività.
Sono traumatizzati dall’idea della
fine ormai prossima. Pur desiderandolo, non sanno accettare la
nuova situazione e cercare
un’attività nuova ridimensionata.
Sono spesso soggetti a forme
depressive autolesionistiche, di
trascuratezza di se stessi per
vedere se qualcuno li prende in
conside-razione. E’ un bisogno di
attenzione. Diventano duri, acidi,
rabbiosi, si isolano sempre più.
- rifiuto dell’invecchiamento: si impongono di
essere giovani, non riescono a
Studio Teologico S. Antonio
- giornata di studio venerdì 20 febbraio 2004
SGUARDI SULL’ISLAM
Per prepararci a questo appuntamento di riflessione a carattere
fraterno segnaliamo alcune indicazioni bibliografiche:
Ø CONFERENZA
EPISCOPALE
DELL’EMILIA
ROMAGNA, Islam e Cristianesimo (Collana Documenti
Chiese Locali 99, EDB, Bologna 2000).
Ø L’Islam dalla conoscenza al dialogo, numero monografico
di Credere oggi, n° 99: 3/1997.
Ø Dalla crociata all’incontro, numero monografico di Vita
Minorum, n° 2-3 (2003) [E’ la rivista a cui molti nostri conventi sono abbonati, inoltre, alcune copie sono disponibili
presso la Segreteria dello Studio Teologico].
Ø Si ricorda che il n° 22 di ogni annata di Il Regno Attualità
pota l’indice tematico degli articoli pubblicati, si può ricercare sotto la voce “dialogo interreligioso – Islam “.
Notiziario -
13
ridimensionare la propria attività
perché credono di avere le forze
di una volta, vivono delle
valutazioni positive che la gente
esprime circa la loro “giovanilità”. Vivono di illusioni.
Oltre ad una forte dose di
fede e abbandono nel Padre,
occorre una strategia che ci aiuti
ad evitare una vecchiaia triste e
sterile: darsi delle motivazioni,
pulire la memoria dai ricordi
pesanti, sentirsi utili con qualcosina da fare, vivere appieno la
spiritualità della terza età fondata
sulla contemplazione delle meraviglie di Dio nella nostra vita,
nei fratelli e nel mondo. Comprendere che la nostra vita non è
“buttata”, ma che anzi stiamo vivendo una stagione preziosa e
insostituibile in vista dell’ingresso nel Regno.
Fr. Giuseppe Barigazzi
Il giorno 22 dicembre Padre Tommaso Toschi è stato riconosciuto “Cervese emerito 2003”. A cura di Claudio Cammarano della Libera Università per gli adulti e la terza età
Ravenna e Cervia (sede di Cervia) è
stato pubblicato un fascicolo che
raccoglie un ampio profilo sulla figura di Padre Tommaso e diversi
aritocoli pubblicati negli anni su “Il
Resto del Carlino”. In copertina una
foto di Padre Tommaso (negli anni
80) con Giovanni Paolo II.
15-21 febbraio 2004
S. E. Mons. Bregantini
“Dai luoghi di Gesù
ai luoghi di Francesco”
Per informaizoni rivolgiti a Fr.
Fulvio Festa: 075 8043530 oppure
[email protected]
E’ uscito il numero 8 de i “Quaderni” della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il
Quaderno contiene gli atti della XXII edizione
delle “Giornate dell’Osservanza”. Il tema è: “Il
Meditteraneo”. Il Quaderno contiene interventi
di: Franco Cardini, Rino Fisichella, Romano
Prodi, Giovanni Brizzi, Massimo Cacciari, Ivano
Dionigi e Gian Mario Anselmi.
14 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
III
XV Giornata
di studio
all’Osservanza
Il 14 dicembre si è svolta all’Osservanza la XV giornata
di studio sul patrimonio artistico
dell’Osservanza.
Ci preoccupavano il susseguirsi di giornate uggiose, la
pioggia insistente e l’umida nebbia di questi giorni, i più brevi
dell’anno. S. Lucia la santa della
luce, il 14 dicembre ci ha regalato una giornata luminosissima,
così abbiamo potuto celebrare la
“XV Giornata di Studio del Patrimonio artistico dell’Osservanza” con intima soddisfazione per
partecipazione di pubblico e di
autorità. La presentazione del
“Restauro di due dipinti” della
cappella invernale e il “Concerto d’Organo” hanno consigliato
di tenere in chiesa la presentazione del “Quaderno 8 del Monte”
con gli Atti della XXII ed. delle
“Giornate dell’Osservanza”, del
17 e 18 Maggio u.s.
Nel saluto alle autorità e
nella presentazione dei relatori si
sono ricordati i 600 anniversari
della fondazione del convento e
chiesa dell’Osservanza (14032003). Il 23 Marzo 1403, papa
Bonifacio IX con bolla pontificia, autorizzava i Minori osservanti di potersi costruire un convento e chiesa su questo colle, già
noto per una presenza francescana dal tempo di S. Antonio di
Padova in Bologna, ufficializzata
nel 1826.
L’amministrazione comunale, a maggio, aveva preso
atto di questo anniversario e si
impegnava per un intervento
conservativo a ricordo storico di
questa ricorrenza.
Il programma della “XV
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Giornata” prevedeva il saluto
delle autorità che hanno confermato la loro simpatia; il direttore
amministrativo dell’Università,
trattenuto per impegni accademici, si è fatto presente con un cordiale messaggio.
Il prof. Gianfranco Morra, professore emerito dell’Università di Bologna, ha illustrato
il tema e il significato del “Quaderno 8”: “Il Mediterraneo”. La
raccolta delle sei relazioni delle
“Giornate” sono di notevole interesse, di forte scientificità, dai
punti di vista storico, religioso,
filosofico, letterario e politico: un
contributo non solo ermeneutico,
ma anche di forte attualità, nel
momento in cui i conflitti, che
hanno sempre opposto le sponde
del Mediterraneo, sembrano farsi di nuovo minacciosi e incombenti, contributo degno della tradizione storica dell’Osservanza,
dei suoi santi (S. Giovanni da
Capestrano, sul problema islamico), del suo umanesimo e del
suo rigore religioso ed umano.
Lo studio “Il Mediterraneo” ha inteso proporre la strada
del rispetto nella convivenza senza che ci si chieda di rinunciare
alla nostra tradizione e alla nostra identità: noi non rinneghiamo l’insegnamento dell’ “amatevi l’un l’altro, così come io vi ho
amato”, ma non intendiamo neppure rinnegare il Crocifisso per
rispetto ai mussulmani . Questo
sarebbe debolezza; rinunceremmo a noi stessi, convinti come
siamo, che “Mediterraneo” è sintesi di “cristianesimo” e “libertà”. Questa è l’Europa che auspichiamo grande nel nome di Giovanni da Capestrano.
Il prof. Andrea Emiliani,
già soprintendente per i Beni Artistici delle province emiliane,
ora presidente dell’Accademia
Clementina, grande studioso di
storia dell’arte, illustrava il significativo intervento del restauro
della “Crocifissione” di G. Morina (XVI sec.), dipinto di indiscusso valore storico e artistico e
della “Resurrezione”, scuola
ferrarese (XVII sec.); ora luminosi nelle loro tinte originali e
nelle belle cornici massicce.
Il “Concerto d’organo”,
con Francesco Finotti e musiche
di F. Liszt e J. S. Bach, ha conquistato il folto pubblico. Chi ha
potuto, si è assiepato in coro intorno all’organista, in un silenzio
d’incanto nella magia dei suoni;
non dimenticheremo il piacere di
quest’ascolto. Siamo grati alla
collaborazione dell’”Istituto
Liszt” e all’”Associazione Clavicembalistica Bolognese”. La
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, come sempre, ci
ha accompagnato con disponibilità amorosa. Gli auguri di Buon
Natale hanno esaurito le ben dodici voluminose confezioni di
dolci offerti nel chiostro accanto
alla Chiesa.
Fr. Onofrio Gianaroli
Notiziario -
15
La Vice-postulazione per la causa
di Padre Lino ha provveduto alla
stampa del Calendario 2004. Il
Calendario è illustrato mese per
mese da episodi della vita di Padre
Lino nell’interpretazione dello
Scultore Padre Romano Volpari, in
formelle di terra cotta colorate ad
acquerello.Nell’anno 2004 cade
l’ottantesimo della morte di Padre
Lino, che si spense il 14 maggio
1924. L’ “Associazione Amici di
Padre Lino” e la Comunità dell’Annunciata di Parma hanno preparato i programmi per segnare la
riccorrenza, essi verranno trasmessi per tempo a tutte le nostre
fraternità.
Il gruppo giovani e il gruppo famiglie della parrocchia di S. Antonio
in Reggio Emilia hanno organizzato, per il terzo anno consecutivo, il
“Capodanno Insieme”. Oltre duecento persone hanno riempito la palestra dell’oratorio unendosi alla
festa dedicata a tutti coloro che non
avevano altro posto dove trascorrere la notte di San Silvestro. A tutti i
presenti è stato servito il tradizionale “cenone” e nel corso della serata
sono stati organizzati dai ragazzi
giochi, animazioni e una tombolata.
Non sono mancati neppure i momenti dedicati al canto e al ballo
insieme ai tradizionali fuochi
d’artificio.
16 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Abbiamo Vissuto
DICEMBRE 2003
* Nel pomeriggio del giorno 9 a Ferrara presentazione del
volume: “Processo di canonizzazione di Caterina Vigri”, edizione critica a cura di Serena Spanò
Martinelli.
* Il giorno 10 lo stesso
volume: “Processo di canonizzazione di Caterina Vigri” viene
presentato a Bologna.
* Nel pomeriggio dell’11
dicembre muore la signora Maria Grazia Fornasiero, mamma di
Fr. Giuseppe Cervesi.
* Giovedì 9 viene eletto il
nuovo consiglio direttivo dello
Studio Teologico: Fr. Remigio
Boni, Fr. Francesco Duci e Fr.
Giuseppe De Carlo; a questi eletti
vanno aggiunti i membri di diritto il Prefetto e il Viceprefetto.
* Nella mattinata del giorno 12 incontro con il parrocco di
S. Maria del Paradiso di Faenza.
* Inizia il giorno 12 dicembre a Padova l’incontro della
Conferenza degli Assistenti OFS
d’Italia. L’incontro terminerà
domenica 14.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
* Sabato 13 inaugurazione della nuova sede del Poliambulatorio S. Antonio di Bologna.
* Nel pomeriggio del giorno 13 dicembre funerale a Cattolica della Mamma di Fr. Giuseppe Cervesi.
* Il 15 dicembre auguri al
personale della Pia Opera Fratini
e Missioni.
* Lunedì 15 Fr. Eugenio
Ruffini è ricoverato all’Ospedale Malpighi per un lieve intervento.
* Nella mattinata del 16
dicembre inizia a Milano Marittima l’incontro di FP per i frati
dai 40 ai 65 anni. L’incontro terminerà nella serata del giorno 17
dicembre.
* Giovedì 18 nel pomeriggio all’Osservanza di Bologna
incontro del Consiglio del Segretario provinciale Formazione e
Studi.
* Venerdì 19 scambio degli auguri con i dipendenti
dell’Antoniano.
* Il giorno 20 Fr. Massi-
mo Pazzini rientra in Italia per il
periodo natalizio.
* Nel pomeriggio di domenica 21 scambio degli auguri
in Infermeria provinciale.
* Martedì 23 terminano le
lezioni nel nostro studio teologico.
* Nella mattinata del giorno 24 scambio degli auguri in Curia provinciale.
* Nei giorni 26-28 dicembre a Villa Verucchio incontro del
CPV rivolto ai fidanzati.
* Il giorno 29 a Villa Verucchio alcuni giorni di accoglienza vocazionale.
GENNAIO 2004
* Il 2 gennaio viene ricoverato presso l’Ospedale di
Fiorenzuola Fr. Rino Luppi; rientrerà in convento il giorno 5.
* Il 3 Fr. Salvatore Trevisani è ricoverato al S. Orsola.
* Il 5 gennaio presso la
curia provinciale incontro del
Definitorio.
Notiziario -
17
Calendario del Definitorio
Coordinamento
provinciale
Formazione Permanente
4 febbraio 2004: Milano Marittima
2 marzo 2004: Reggio Emilia
6 aprile 2004: Piacenza
4 maggio 2004: Parma
1 giugno 2004: Assisi
6 luglio 2004: S. Piero in Bagno
1-3 settembre 2004: Piniè
Tre giorni
di
Milano
Marittima
2004
26-28 gennaio
28-30 gennaio
2-4 febbraio
Casa
“Stella Maris”
18 - Notiziario
A norma dell’articolo 11 § 4 (Statuto Segretariato Nazionale Missioni al
popolo) il Consiglio di Presidenza convoca l’Assemblea nazionale dei
Segretari provinciali Missioni al Popolo (cfr. Art. 9) L’assemblea si svolgerà nei giorni 7-10 Gennaio 2004 presso le Suore Francescane Angeline
via di Villa Troilli, 26 - 00136 Roma, Tel. 06 66418021. Ci sarà data
loccasione per riflettere su temi importanti riguardanti l’apostolato specifico a cui l’obbedienza ci ha chiamato. A questo scopo abbiamo invitato alcuni nostri fratelli che ci guideranno. Avremo modo di verificare
il nostro operato nelle missioni nazionali e riflettere su quali possono
essere i mezzi più efficaci per raggiungere con la parola del Vangelo gli
uomini delnostro tempo. Infine saremo chiamati a scegliere il nuovo
Segretario Nazionale e il consiglio di presidenza (cfr. art. 14; 16-17).
Nella certezza di vederci tutti e di condividere questo importante momento del cammino del nostro Segretariato, vi auguriamo un Santo Natale.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
I nostri Fratelli defunti
1994-2003
1994
01
02
03
04
05
06
-
P. Silvio Riva X 2-II
Fr. Giovanni Sozzi X 14-II
P. Giuliano Partesotti X 15-III
P. Redento Zannoni X 7-V
P. Natale Signorini X 6-VII
P. Albino Ciccanti X 14-IX
2000
28 - Fr. Gaetano Cantoni
29
30
31
32
33
34
-
P.
P.
P.
P.
P.
P.
X 15-II
Bernardo Canterzani X 16-II
Guido Dalmastri X 16-VI
Federico Caroli X 29-VI
Federico Calbi X 19-VIII
Gabriele Carlini X 15-X
Giuliano Ferrini X 13-XII
1995
07
08
09
10
-
Fr.
Fr.
Fr.
Fr.
Carlo Monterastelli X 2-I
Leone Rinaldi X 30-VII
Basilio Filios X 4-X
Barnaba Benatti X 14-X
2001
35 - P. Venanzio Francia X 27-VII
36 - P. Gherardo Gubertini X 26-VIII
2002
1996
11 - P. Cesario Fabbri X 28-IX
12 - P. Callisto Ciavatti X 10-X
13 - P. Francesco Dallari X 20-XII
1997
14
15
16
17
18
19
-
P.
P.
P.
P.
P.
P.
Giuseppe Vivi X 18-II
Raffaelangelo Durelli X 19-III
Carlo Tedeschi X 14-IV
Geminiano Venturelli X 14-VII
Arcangelo Tonini X 25-VII
Luigi Zoffoli X 26-XI
1998
20
21
22
23
-
37
38
39
40
41
-
P. Onorio Felisa X 20-II
P. Timoteo Mattioli X 11-IV
Fr. Bonaventura Ferrari X 24-VI
Fr. Marcello Ruosi X 22-VIII
P. Pierdamiano Cantoni X 26-XI
2003
42
43
44
45
46
47
48
-
P.
P.
P.
P.
P.
P.
P.
Gian Pellegrino Ferrari X 11-I
Pancrazio Togni X 2-II
Cherubino Bigi X 11-II
Mauro Scopa X 26-IV
Piergrisologo Ferrari X 4-VIII
Pietro Benassi X 8-VIII
Diego Guidarini X 19-XI
P. Clemente Poggiali X 31-I
Fr. Ignazio Pazzaglia X 23-VIII
Fr. Giustino Ricci X 23-X
Fr. Nazareno Valdinocci X 3-XII
1999
24
25
26
27
-
P.
P.
P.
P.
Raimondo Camellini X 6-1
Gaudenzio Monti X 6-V
Marco Fabbri X 25-VI
Silvestro Monterastelli X 26-XI
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
19
Prospetto Numerico dei Frati della Provincia di “Cristo Re”
al 31 dicembre 2003
- Professi di voti perpetui..............................................: 136
* sacerdoti..............................................................: 113
* fratelli...................................................................: 23
- Professi di voti temporanei...........................................: 7
- Novizi................................................................................: 0
- Terziari...............................................................................: 3
Totale....................................................................................: 145
Nella fascia di età fino a 30 anni vi sono 4 canditati e due frati sacerdoti, dai 31 ai 40 anni di età vi sono 2
candidati e 19 frati professi perpetui di cui 13 anche sacerdoti, dai 41 ai 50 anni di età vi sono 14 frati professi
perpetui di cui 9 frati sono anche sacerdoti, dai 51 ai 60 anni vi sono 21 frati professi perpetui di cui 20 sono
sacerdoti, dai 61 ai 70 anni di età vi sono 21 frati professi perpetui di cui 18 sono sacerdoti, dai 71 agli 80 anni
di età vi sono 27 professi perpetui di cui 22 sono sacerdoti ed infine i frati che hanno più di 80 anni sono 33 di
cui 30 sono sacerdoti. I frati presenti in Provincia sono 128, mentre i 14 frati fuori provincia sono così distribuiti: 4 frati a Roma, un frate ad Assisi,un frate a Chiusi della Verna (AR), un frate in Germania, 5 in Israele, un
frate in Canada e uno in Papua Nuova Guinea. L’età media della Provincia è di 60,78 anni, mentre la metà dei
frati della Provincia ha più di 67 anni d’età. Il frate più anziano è Fr. Francesco Righetti che il prossimo 6
maggio compirà 100 anni! Il frate più giovane è Fr. Fabio Servadei che compirà 25 anni il prossimo 31 gennaio.
Anniversari 2004
25o di Professione perpetua
Fr. Massimo Pazzini 23 dicembre 1979
50o di Professione perpetua
Fr. Remigio Boni 14 luglio 1954
Fr. Bonifacio Manduchi 14 luglio 1954
50o di Sacerdozio
Fr. Claudio Quagliaroli 25 luglio 1954
20 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
I nostri fratelli defunti
Ricordo di Madre Enrica Balboni
La sera di sabato 15 novembre mentre noi sorelle concludevamo i Primi Vespri con la
preghiera: “O Dio che vegli sulle sorti del tuo popolo accresci in
noi la fede che quanti dormono
nella polvere si risveglieranno...”
Madre Enrica Balboni chiudeva
la sua vita terrena con una lucidità che ci ha riempito di stupore. Nel primo pomeriggio, mentre eravamo riunite intorno a lei,
ci aveva salutato e ci aveva fatto
delle raccomandazioni come se
si dovesse assentare momentaneamente per un viaggio: “Sono
tanto stanca ... pregate...
vogliatevi bene ... “
A noi che le chiedevamo
perdono per le nostre infedeltà e
negligenze, ella rispondeva:
“Tutto perdonato ... e voi perdonate mé...”
A P. Carlo Serri, venuto
a pregare lì con noi e a darle
un’ultima benedizione diceva:
“Padre, le raccomando queste figliole!” e, stringendogli la mano:
“Coraggio, Padre, sempre in
gamba!”.
La nostra amata Madre
aveva ricevuto l’unzione degli
Infermi la mattina di sabato dalla mano del nostro Arcivescovo
Mons. Edoardo Menichelli che,
negli ultimi mesi della sua malattia, è venuto più volte a trovarFrati Minori dell’Emilia-Romagna
la per consigliarsi e per affidarle
le sue preoccupazioni per la Diocesi, soprattutto quella riguardante il problema vocazionale.
I1 23 settembre scorso,
50° anniversario della posa della
prima pietra di questo Monastero, abbiamo avuto tra noi la Reliquia di S. Chiara. In quella occasione l’Arcivescovo le aveva
detto scherzando: “Non deve
morire, Madre, altrimenti non
vengo al suo funerale!”. Parole
davvero profetiche! I1 17 novembre - nella stessa ora del funerale
- si apriva in Assisi la Conferenza Episcopale. Non potendo per
questo motivo presiedere ai funerali, l’Arcivescovo è venuto
alle 8 per celebrare insieme al
nostro Assistente P. Damiano Di
Stefano la S. Messa in suffragio
di Madre Enrica. Mons. Menichelli è apparso visibilmente
commosso; la liturgia non è stata
tanto un suffragio quanto un...
arrivederci in Cielo!
Alle 15 di lunedì 17 novembre si sono svolti nella nostra Cappella i funerali di Madre
Enrica. Siamo rimaste tutte commosse e stupite dalle numerosissime persone che hanno partecipato alla funzione ma che già
dalla mattina di domenica erano
venute a salutare silenziosamente la nostra cara Madre esposta
nel Coro, affidandole le loro intenzioni di preghiera, con la certezza di averla già come protettrice in Cielo. P. Raimondo Corona ofm ha presieduto la concelebrazione, essendo il nostro P.
Provinciale a Lourdes per un incontro tra Provinciali. P. Raimondo, che conosceva da tanti anni
la Madre, ne ha tratteggiato un
vivo ritratto mettendone in evidenza soprattutto la grande fede,
la forte tenacia, l’immensa dedizione materna. Hanno concelebrato una trentina di Sacerdoti
della nostra Diocesi testimoniandoci, con la loro presenza, il grande affetto e la profonda stima che
avevano per lei.
In un articolo del settimanale diocesano L’amico del
popolo del 23 novembre la nostra cara Madre Enrica è stata
paragonata per la sua statura e
fortezza a Madre Teresa di Calcutta e per la sua tenacia a Giovanni Paolo II. “Sono contento di
aver conosciuto una santa”, scrive tra l’altro 1’autrice.
Madre Enrica era arrivata a Chieti la mattina del 30 novembre 1952. L’anno precedente la Badessa di allora, Madre
Maria Beatrice Ciffolilli, si era
rivolta al Ministro Generale dell’Ordine Francescano P. Agostino
Sepinski, per chiedergli che una
Notiziario -
21
religiosa di un altro monastero
svolgesse l’ufficio di Badessa,
essendo le sorelle della comunità chietina in numero esiguo e in
precarie condizioni di salute.
Il Ministro Generale
mandò allora a Chieti Madre
Enrica Balboni, sottraendola così
al celebre monastero del Corpus
Domini di Ferrara. Qui ella era
entrata il 6 marzo 1932, all’età
di circa 20 anni; aveva emesso la
sua Professione semplice l’8 settembre 1935 e quella solenne nel
1938.
La prima preoccupazione della nuova Abbadessa fu
quella di cercare una dimora più
adatta per le sorelle che, dopo la
soppressione del 1870, si erano
rifugiate in una casa privata senza nemmeno un metro di spazio
all’aperto, nel centro dell’abitato cittadino, presso Piazza delle
Erbe.
Tra le grida incomposte
di un pubblico mercato era proprio impossibile vivere una vita
di silenzio e di contemplazione.
Madre Enrica, fiduciosa
in un aiuto dall’Alto, vendette
tutto quello che non era strettamente necessario per vivere e
comprò una casetta con mezzo
ettaro di terra in Via Brigata
Maiella, dove attualmente viviamo. Cominciò, così a costruire il
nuovo monastero sfidando l’ostilità di tante persone che non volevano darle fiducia e che la criticavano per la sua ‘audacia’ dicendo: “Questa suora o è matta o
è santa!”. Madre Enrica aveva,
infatti, cominciato a costruire con
1.500.000 di vecchie lire! Eppure forte della sua fede incrollabile, la Madre ha superato tutte
le difficoltà, custodendo nel cuore uno scopo ben preciso: sostenere le membra deboli e vacillanti della Chiesa. Offriva i suoi sacrifici anche per il soste gno mo-
22 - Notiziario
rale e spirituale del suo caro fratello P. Mario ofm, Missionario
in Cina, che stava subendo in carcere, sotto la dittatura di Mao,
ogni forma di degradazione,
compreso il lavaggio del cervello.
Se volessimo scrivere
tutto della Madre potremmo
riempire le pagine di un libro, la
cui stesura eventualmente rimandiamo. Di una cosa siamo comunque certe. Lei sta già godendo il frutto delle sue fatiche. Tutto è scritto in Cielo!
Noi figlie cerchiamo di
raccogliere il suo esempio e siamo fiere di averla avuta per Madre. Per questo non chiediamo al
Signore perché ce l’ha tolta ma
lo ringraziamo perché ce l’ha
donata!
Le sorelle povere di Chieti
Chieti, 30 novembre 2003
Riportiamo un’immagine del quadro di grandi dimensioni (olio su tavola)
che la casa del Fanciullo di Piacenza a commissionata a Cristian Pastorelli
raffigurante Padre Gherardo in mezzo ai fanciulli. L’opera verrà esposta
nella sede centrale dell’Opera a Ivaccari.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Calendario
del passaggio della reliquia
di S. Chiara
nei monasteri delle Clarisse
in Emilia-Romagna e Veneto
Monastero della Giudecca:
Monastero Cap. di Mestre:
Monastero di Montagnana:
Monastero di Mantova:
Monastero S. Elisabbetta (VR):
Monastero di Novaglie:
Monastero di Rimini:
Monastero Cap. di Cesena:
Monastero di Forlì:
Monastero Urbaniste di Forlì:
Monastero di Ferrara:
Monastero di Bologna:
Monastero di Fanano:
Monastero Cap. di Carpi:
Monastero di Carpi:
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
15-16 febbraio 2004
17-18 febbraio 2004
19-20 febbraio 2004
21-22 febbraio 2004
23-24 febbraio 2004
25.26 febbraio 2004
27-28 febbraio 2004
29 febbr.-1 marzo ‘04
2-3 marzo 2004
4-5 marzo 2004
6-7 marzo 2004
8-9 marzo 2004
10-11 marzo 2004
12-13 marzo 2004
14-15 marzo 2004
Notiziario -
23
Le Sorelle Clarisse
Il monastero di Montagnana
L’11 febbraio 1963 segna una data significativa per
l’antica cittadina medievale di
Montagnana (PD): l’arrivo di
nove Sorelle clarisse dalla calda
e generosa terra siciliana, accompagnate da Madre Chiara Fortunata Alessandri (pioniera delle
Federazioni di Clarisse in Italia).
In realtà più che di un
arrivo si parla di un ritorno delle
Clarisse già presenti dai tempi di
Chiara presso il cenobio di S.
Giorgio (località Borgo S. Zeno)
vicino al convento “S. Francesco
piccolo” dei Frati Minori. Attorno al 1351 fu edificata l’attuale
chiesa di S. Francesco adiacente
al monastero.
Da quell’11 febbraio tra
le mura di questa chiesa ogni
giorno si eleva a Dio la lode e il
canto delle tredici sorelle che attualmente compongono la nostra
Fraternità.
Voluta dall’arciprete
Mons. Agostino Bellato e dalla
popolazione montagnanese per
una presenza contemplativa clariana e per la promozione del culto eucaristico con l’adorazione
diurna, la nostra Comunità partecipa alla vita parrocchiale e del
territorio. Forse è una delle poche comunità che non ha una
Messa conventuale ma aperta alla
24 - Notiziario
partecipazione dei fedeli della
Parrocchia e del Vicariato.
Questi quarant’anni di
storia, come il cammino del popolo d’Israele nel deserto, ha conosciuto fatica, sofferenza, ma
anche consolazione ed esperienza viva della provvidenza di Dio.
I primi anni d’inserimento in una nuova terra e cultura non
sono stati facili per le nostre Sorelle che hanno dovuto subito
pensare al risanamento e alla
ristrutturazione del monastero e
della chiesa.
Un particolare simpatico
di questo periodo è che le famiglie montagnanesi ogni giorno
portavano in dono alla comunità
il necessario per il sostentamento.
La Fraternità ha vissuto
nella fede e nella speranza un lungo tempo di attesa di nuove vocazioni.. Con la venuta di sr.
Maria Francesca Bachis (proveniente dal monastero di Fanano),
di sr. Maria Letizia Quartiroli (del
monastero di Bologna) e con
l’aiuto temporaneo di altre Sorelle della Federazione, il monastero ha avuto una rifioritura.
La nostra giornata, come
quella di altri Monasteri, è
ritmata dalla preghiera liturgica,
dall’adorazione eucaristica e dal-
la preghiera personale. Vi è il
tempo riservato al lavoro, agli incontri fraterni, allo studio personale, agli incontri di formazione
permanente e alla ricreazione.
Tempi privilegiati di ascolto della Parola sono quelli degli Esercizi spirituali, dei ritiri mensili,
delle giornate di deserto personali e comunitarie.
Alla chiesa locale offriamo collaborazione in campo liturgico e accoglienza di gruppi
per esperienze di preghiera o di
testimonianza. Già da alcuni anni
mensilmente proponiamo e animiamo una veglia di preghiera
aperta a tutti ogni primo giovedì
del mese da novembre a maggio.
Quest’anno abbiamo
avuto il dono di accogliere le giovani di alcuni monasteri della Federazione per l’anno di Noviziato canonico.
Una significativa esperienza vissuta il 25 ottobre scorso, nel contesto delle celebrazioni clariane, è stato l’incontro con
un folto gruppo del Movimento
Francescano del Nord-Est in occasione del ‘Capitolo delle stuoie’. Dopo il nostro saluto seguito
da una riflessione su S. Chiara,
abbiamo celebrato insieme l’Eucaristia, presieduta dal Vicario
Generale della nostra Diocesi.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Un’immagine del cortile interno alla
Clausura del Monastero “S. Francesco” delle Clarisse a Montagnana in
provincia di Padova.
Per le Edizioni Porziuncola è uscito il volume
“La profezia di Chiara” (Perugia, Ottobre
2003). Il volume contiene alcuni interventi di
Padre Cherubino Bigi sulla figura di S.
Chiara alcuni dei quali risalgono agli anni
94-95. Il lavoro è stato curato da Lucia Baldo
ed il Volume fa parte della Collana di quaderni di Pace e Bene, collana di testi e di formazione a cura dell’OFS dell’Emilia-Romagna.
Questo numero del Notiziario
è stato chiuso in Segreteria provinciale il
6 gennaio 2004
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
25
FRATERNITAS
01.12.2003
ita Vol. XXXVI. Nr. 94 - OFM Roma - tel. +39.0668.491.365 - fax. +39.0668.491.364
Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono
Viviamo in un momento di ricerca e, per molti, di incertezza e disorientamento (cf. Ecclesia in Europa
7ss). Un tempo che per alcuni dura troppo. Non si deve comunque dimenticare che nei periodi di cambiamenti rapidi e profondi, come il nostro, non ci sono risposte definitive. Quando avremo trovato la risposta,
sarà cambiata la domanda.
Davanti alla instabilità che questo comporta corriamo il rischio di cercare la stabilità, la comodità e questo,
dobbiamo riconoscerlo, non è consono alla forma di vita che abbiamo abbracciato. La vita religiosa, e se si
vuole quella la francescana ancora di più, deve essere sempre in ricerca per potersi situare nei suoi luoghi
preferiti; nei luoghi instabili, nei luoghi di “frattura”, come ricorda il documento finale del Capitolo, lì dove
inciampa il piede dell’umanità per l’incalzare del non senso, la mancanza di giustizia e la presenza della
violenza … per dare una risposta che venga dalla fede e trasmettere un messaggio che sia alternativo a qualunque
tipo di “frattura” (cf. Signore ti dia pace 20). In questo senso è necessario recuperare l’“itineranza”, soprattutto
interiore, ma non solo quella, in quanto espressione di una assoluta disponibilità a mettersi in cammino (cf.
Sdp 33). È necessario “prendere il largo” (Lc 5,4), “lanciare il giavellotto sempre più in là”, in esodi continui,
ricerche e discernimenti, senza che a nessuno sia permesso fermarsi né “fissare la dimora”.
[…] Siamo in una società del “cellophan”, dell’immagine, dell’apparenza, dell’esteriorità. Quanta cura
per l’involucro! La cultura dell’immagine e dell’apparenza rafforza il fenomeno dell’immediatezza. Non c’è
tempo per approfondire, non c’è posto per i grandi valori. Viene considerato buono quello che ci appare come
buono, ma questo provoca frequentemente una forte crisi della verità. Si dice e si predica una cosa e se ne
pensa e fa un’altra, che c’entra poco o niente con ciò che si dice e si difende.
La nostra vita francescana, invece, non appartiene alla cultura dell’apparenza, ma a quella della profondità.
Benché il frate minore “non debba disprezzare né giudicare gli uomini che vede vestiti di abiti molli e colorati”
(cf. Rb 2,17), e quindi nemmeno giudicare e disprezzare questa cultura del cellofan, tuttavia egli pone la sua
vocazione e missione sempre molto al di là delle apparenze, nella profondità della vita, dove sono in gioco i
valori. [Lourdes 20.11.2003]
Fr. José R. Carballo, Ministro generale OFM
BELGIO - Invio di sei nuovi missionari
BRUXELLES - Il terzo gruppo di nuovi missionari ha terminato la preparazione specifica nella Fraternità
francescana di “Notre Dame des Nations” a Bruxelles.
Alla fine del periodo di formazione, il Ministro generale, Fr. José R. Carballo, il 10 dicembre 2003 si è
recato nella Fraternità per celebrare il “mandato missionario” consegnando ad ognuno il testo della Regola di
S. Francesco, come guida per la missione.
I missionari “inviati” sono: Fr. Carmelo Giannone, italiano, e Fr. Drago Gveric, croato, missionari nella
Vice Provincia di S. Francesco in Africa e Madagascar; Fr. Francisco Stilano, messicano, missionario nello
Zimbabwe; Fr. Drago Vujevic, croato bosniaco, missionario in Sud Africa; Fr. Alessandro Chistolini, italiano,
missionario in Congo-Brazzaville; Fr. Eleuthère Baharanyi Makuta, congolese, missionario nella Fraternità di
Istanbul in Turchia. Il Ministro generale, che era accompagnato da Fr. Vincenzo Brocanelli, ha avuto un
dialogo con ciascuno dei missionari in partenza.
Alla celebrazione erano presenti frati provenienti dalle Fraternità vicine e altri membri della famiglia
francescana.
Fr. Carballo ha quindi incontrato le comunità dei Frati belgi e delle Clarisse che risiedono nella Fraternità
“Chant d’Oiseau”. In seguito ha avuto una proficua riunione con la Fraternità “Notre Dame des Nations” che
accoglie e accompagna i missionari, per fare una valutazione e riflettere sulle prospettive per il futuro di
questo servizio tanto importante per l’Ordine.Intervista al Segretariato generale di Formazione e Studi
Intervistiamo il Segretario generale per la Formazione e gli Studi Fr. Massimo Fusarelli, della Provincia dei
SS. Pietro e Paolo, Italia. Nello stesso ufficio sono presenti Fr. Alojzy Warot, Vicesegretario, della Provincia
di S. Maria degli Angeli in Cracovia, Polonia e Fr. John Wright, Provincia di Irlanda, Guardiano della
Fraternità di S. Isidoro in Roma, che collabora part-time. Il Segretariato è inoltre coadiuvato dal Comitato
esecutivo formato da Fr. John-Paul Than (Singapore), Fr. João Inácio Müller (Brasile) e Fr. Albert Schmucki
26 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
(Svizzera).
Fr. Massimo, come definiresti il Segretariato generale per la Formazione e gli Studi?
E’ uno strumento che aiuta il Ministro generale e il Definitorio a svolgere il loro compito di animatori
dell’Ordine. Innanzitutto per il coordinamento nelle Entità e nelle Conferenze di quanto già si fa per la Formazione; inoltre è un mezzo di promozione, e per le aree nelle quali ci sono più iniziative grazie ad una tradizione
consolidata, e per le altre nelle quali è importante tenere i collegamenti, suscitare e accompagnare nuove
iniziative, o anche dare maggior forza a quelle già esistenti. In questo spirito il Segretariato è anche il “luogo
di ascolto” di quanto accade nell’Ordine e non un apparato che autonomamente propone o fa piovere dall’alto
progetti e iniziative.
Sentiamo in modo forte che uno scopo importante del nostro servizio è quello di continuare ad infondere
fiducia nei nostri Frati. Infatti, ci chiediamo se senza fiducia nel futuro e nella possibilità di vivere oggi il
carisma francescano, individuando strade sempre nuove, sia possibile una formazione degna di tale nome.
Quali le prospettive e i progetti per il futuro?
Nel mese di novembre 2003, insieme al Comitato esecutivo del Segretariato generale per la Formazione e
gli Studi, abbiamo elaborato una bozza di “Piano per il sessennio 2003-2009”. Il Definitorio generale lo ha
esaminato, integrato e approvato nel Tempo forte di novembre, ed ora è pronto per essere pubblicato e diffuso
in tutto l’Ordine in 8 lingue. Il Piano per il sessennio parte da un “orientamento generale”, articolato in quattro
ambiti chiave: 1. continuare a chiederci “chi è” il Frate Minore in questo tempo di cambiamento; 2. approfondire la formazione specificatamente francescana; 3. approfondire l’accompagnamento personalizzato nella
formazione, sia permanente che iniziale; 4. promuovere gli studi, ambito sempre più urgente, per vivere e
testimoniare il Vangelo in un tempo di cambiamento epocale.
Come intendete coinvolgere l’Ordine in questo lavoro?
Le linee di azione sono diverse. Anzitutto è nostro desiderio, insieme alle Entità e Conferenze e attraverso
le visite che faremo, aiutare ad assimilare i vari e buoni documenti sulla formazione che l’Ordine ha prodotto
in questi anni. Non abbiamo in programma nuovi documenti, ma elaboreremo piuttosto dei sussidi che permettano l’assimilazione dei documenti esistenti. In particolare abbiamo in cantiere un sussidio per rileggere la
Regola e le Costituzioni Generali. Proporremo inoltre un sussidio con delle indicazioni di metodo in vista
dell’elaborazione dei progetti di vita e missione; pensiamo anche a degli strumenti per l’animazione del cosiddetto “anno francescano” durante il Post-Noviziato, dei primi anni di Professione solenne, della formazione ai
ministeri. Riguardo la promozione degli studi, in obbedienza al Capitolo Generale ci interrogheremo sulla
possibilità concreta di creare presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma, un Istituto francescano di
Pedagogia per la formazione dei Formatori. Diverse di queste iniziative, oltre alla programmazione delle
visite, le abbiamo avviate in dialogo con la Segreteria generale per l’Evangelizzazione, l’Ufficio di Giustizia
e Pace, gli Assistenti dell’OSC e dell’OFS ed i Definitori generali secondo le rispettive aree di animazione.
Quali sono le iniziative che il Segretariato ha in cantiere?
Continueremo i Corsi per i Formatori: nell’ottobre 2004 a Roma ed Assisi per quelli della Formazione
iniziale. Con i Segretari Generali per la Formazione e gli Studi delle altre Famiglie francescane a Canterbury
(Inghilterra) promuoviamo: un corso di 9 mesi per un piccolo gruppo di Formatori e per novembre 2004 un
corso per i Moderatori della Formazione permanente delle nostre Famiglie. A settembre e ottobre 2004, per i
frati di lingua spagnola dopo i 20 anni di professione ci sarà il tempo sabbatico “Celebrando il dono della
vocazione”. Nel febbraio 2005 avremo il Consiglio Internazionale per la Formazione e gli Studi. Nel mese di
ottobre dello stesso anno si svolgerà il Congresso internazionale per i Maestri di Noviziato. Nel 2007 Congresso internazionale per i Moderatori della Formazione permanente.
Iniziamo il nostro servizio con entusiasmo e con un po’ di trepidazione, per le dimensioni e la complessità
della nostra Fraternità internazionale. Confidiamo nella collaborazione e nella condivisione ideale di molti,
anzi di moltissimi fratelli sparsi nel mondo.
EGITTO - CORSO DI FORMAZIONE PERMANENTE SULLE PRIORITÀ DEL SESSENNIO
Il Cairo - Dal 25 al 28 novembre 2003 i Frati della Vice Provincia della S. Famiglia in Egitto si sono
incontrati al Cairo, per riflettere insieme sulle Priorità dell’Ordine per il sessennio 2003-2009.
Aiutati dalla presenza del Definitore generale Fr. Francesco Bravi, più di cinquanta frati della Vice Provincia
hanno approfondito le singole priorità in un contesto di preghiera e meditazione, tenendo presente il cammino
che la Fraternità provinciale sta compiendo, il contesto culturale e religioso nel quale sono inseriti e la
preparazione al prossimo Capitolo provinciale.
La sera del 27 Novembre i frati si sono incontrati con il Patriarca copto-cattolico Sua Beatitudine Stefanos
verificando gli impegni pastorali nelle diverse diocesi dove sono presenti.
L’incontro si è concluso venerdì 28 con una solenne Eucaristia in rito copto (a cui appartengono i frati
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
27
egiziani) presieduta da fr. Samuele Fahim, Ministro provinciale che celebrava il suo 25mo anniversario di
ordinazione presbiterale.
HAITI - LA PRESENZA FRANCESCANA
I primi missionari che giunsero ad Haiti nel 1505 erano francescani, ma la loro presenza si perse nei secoli
successivi. Il primo frate è ritornato sull’isola nel 1988, inviato dalla Provincia dell’America Centrale. Haiti è
abitata dalla popolazione afro-americana, discendente dagli schiavi africani, e ha conservato la mentalità e la
religione tradizionale dell’Africa orientale, il vudù. Essendo stata colonia della Francia, la lingua officiale è il
francese, ma la gente parla il creolo, insieme di francese, antica lingua locale e spagnolo. E’ uno dei Paesi più
poveri al mondo, e rappresenta un’isola etnica-culturale, linguistica e religiosa nei Caraibi. La Chiesa cattolica,
bene impiantata, è costituita da nove diocesi e da un clero diocesano numericamente quasi sufficiente; non
mancano vocazioni sacerdotali e religiose.
I Frati vivono in due fraternità: a Port au Prince, la capitale, e Pestel a 300 km, prima presenza francescana,
raggiungibile dopo 11 ore di auto a causa delle strade dissestate. I frati hanno una parrocchia di circa 35.000
abitanti, con 10 cappellanie nella regione dove svolgono varie attività: catechesi, assistenza a malati e poveri,
insegnamento. Attualmente vi sono un professo temporaneo, che ha emesso i voti a fine novembre, e 5 aspiranti
che cominceranno il Postulandato nei primi mesi del 2004.
GUATEMALA - II CONGRESSO AMERICANO MISSIONARIO: OCCASIONE PER RIFLETTERE
A conclusione dell’Anno Santo missionario, che è stato celebrato nell’America centrale, si è svolto nella
città di Guatemala City, dal 25 al 30 novembre 2003, il II Congresso americano missionario. Vi hanno partecipato
3000 congressisti, provenienti da tutti i Paesi del continente, dal Canada al Cile, e rappresentanti di tutte le
diocesi. Obiettivo del Congresso era “animare la vita delle Chiese particolari del continente perché, a partire
dalla propria esperienza evangelizzatrice, assumano con responsabilità e nella solidarietà, l’impegno della
missione ad gentes”. E’ stato un convegno ecclesiale di risveglio e di animazione dello spirito missionario. Il
motto era: Chiesa in America, la tua vita è missione!. Le relazioni, i lavori di approfondimento in gruppo e le
celebrazioni hanno ruotato intorno al tema: “Essere missionario della Chiesa del nostro continente a partire
dalla piccolezza, dalla povertà e dal martirio”.
A chi ha partecipato a questo evento eccezionale, la Chiesa dell’America Latina ha mostrato alcuni caratteri
specifici e molto interessanti del suo volto. Anzitutto si tratta di una Chiesa costituita da una presenza attiva e
massiccia dei laici, specialmente i catechisti. In tutti si sente un forte senso di appartenenza alla Chiesa: la
gente è fiera di essere cattolica! Essere credente, cristiano, cattolico e missionario, forma un tutt’uno e costituisce
la gioia e l’impegno di ciascuno. E poi si è vista una grande comunione tra le chiese del Nord e del Sud
America: ormai una grande reciprocità lega le due parti dello stesso continente. Ma soprattutto, in questo
Congresso, la chiesa nelle Americhe ha fatto un grande passo verso la missio ad gentes, passando da Chiesa
“evangelizzata” a Chiesa “evangelizzatrice”.
Questo importante cammino di apertura missionaria non può non fare riflettere noi francescani. Noi, che
siamo stati i pionieri dell’evangelizzazione in America, rischiamo di ritrovarci nelle retrovie di una Chiesa in
cammino. Noi, che abbiamo aperto i cammini della missione, potremmo rischiare di ritrovarci seduti al bordo
della strada della storia. Oggi, in America Latina, ci sono almeno due aree che si possono considerare di
specifica missio ad gentes, dove la Chiesa è poco presente e noi francescani in genere siamo assenti: le
popolazioni indigene e le popolazioni afro-americane.
USA - Medaglia presidenziale della Libertà alla memoria di Fr. Mychal Judge
NEW YORK - Il 3 dicembre 2003, Gifford Miller, portavoce dell’Amministrazione cittadina, ha tenuto una
conferenza stampa per informare della delibera del Consiglio della città di New York che concede la Medaglia
Presidenziale della Libertà, massima onorificenza civile negli Stati Uniti, a Fr. Mychal Judge. Cappellano dei
Pompieri di New York, Frate minore della Provincia del SS. Nome, Fr. Mychal, è scomparso l’11 settembre
2001 mentre assisteva le vittime dell’attacco alle Torri gemelle del World Trade Center. Oltre al ministero di
cappellano, Fr. Mychal si dedicava all’assistenza di poveri, malati di AIDS e nel corso della tragedia del volo
TWA 800 nel 1995 era stato al fianco dei familiari delle vittime. “Attraverso gesti gratuiti di amore e bontà, ha
conquistato il rispetto e la stima di tanti, specialmente tra i Pompieri” ha affermato Miller. Alla conferenza
stampa, insieme ai rappresentanti dei Vigili del Fuoco e del Consiglio di New York era presente Fr. Christopher
Keenan, OFM, Cappellano successore di Fr. Mychal.
28 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
BURKINA-FASO – Fraternità in missione
La Chiesa del Burkina-Faso e in particolare la Diocesi di Kaya hanno accolto i Frati minori della Vice Provincia
del Verbo Incarnato. La nuova Fraternità di tre Frati, ha fatto l’ingresso nella Parrocchia di Korsimoro, che si
trova a un’ora dall’asse stradale Ouaga-Kaya il 4 ottobre scorso. I componenti della nuova presenza francescana
sono: Fr. Raphaël Segiet, Fr. Maurice Mahamadou Sawadago e Fr. Daniel Akpa Meledi. La Diocedi di Kaya
è stata costituita nel 1969 dallo scorporo di quella di Ouagadogou, comprende sette parrocchie.
La città di Kaya si trova a 105 km a nord-est della capitale. I Frati minori sono la prima presenza religiosa
maschile della Diocesi. La popolazione è in maggioranza appartenente all’etnia Mossi, per questo il tempo dei
Frati, per I primi tre mesi sarà dedicato all’apprendimento della lingua locale nel Centro di formazione
Catechistico di Tougouri.
Il Vescovo di Kaya, Mons. Thomas Kaboré, ha espresso la sua gioia nell’accogliere i Frati, ed ha augurato
ad essi che l’impiatazione del Carisma francescano porti fecondità alla sua Diocesi.
ITALIA - LA SOLIDARIETÀ DELLO ZECCHINO D’ORO
Il 22 novembre 2003 all’Antoniano dei Frati Minori di Bologna (Italia) si è chiuso il 46° Zecchino d’Oro.
Nata nel 1959, la rassegna di canzoni per bambini è famosa nel mondo; essa prende il nome dalla fiaba di
Pinocchio, burattino creato nel 1881 da Carlo Lorenzini detto Collodi (dal nome della cittadina toscana, dove
era nata la sua mamma). La finale trasmessa in Eurovisione dalla RAI sabato 22 novembre ha avuto, in Italia,
5 milioni di spettatori. “Siamo sorpresi - ha detto Fr. Alessandro Caspoli, OFM, Direttore dell’Antoniano - di
come le canzoni e i bambini abbiano attirato tanto pubblico con la sola forza dello stare insieme in serenità. E’
è questa la forza dello Zecchino: aver lanciato un messaggio di serenità e pace in un momento critico della
storia mondiale e del nostro paese”. Ogni anno, dal 1991, lo Zecchino d’Oro, promuove progetti a favore dei
giovani in situazioni di disagio nel mondo. L’iniziativa di quest’anno, la costruzione di una scuola a Betlemme,
è stata presentata nella serata finale, dal Custode di Terra Santa, Fr. Giovanni Battistelli e dal direttore della
“Terra Santa High School” di Betlemme, Fr. Ibrahim Faltas. Nel corso della manifestazione il Piccolo Coro
dell’Antoniano è stato nominato ambasciatore UNICEF nel mondo, portavoce per milioni di bambini e bambine
in difficoltà. Questa nomina è il riconoscimento all’impegno dell’Antoniano e di quanto i Frati minori dell’Emilia
Romagna operano per la solidarietà nei confronti dell’infanzia nel mondo.
Piccole/Grandi notizie
• Il 28 novembre sono partite per l’Albania sette Clarisse, quattro albanesi e tre italiane, che avvieranno la
fondazione clariana a Scutari (Albania). Domenica 14 dicembre, nella Cattedrale di Scutari, durante la
celebrazione presieduta dall’Arcivescovo di Scutari Mons. Angelo Massafra, OFM, le Clarisse albanesi hanno
emesso la Professione perpetua dei voti nelle mani di Sr. Diana Papa, Abbadessa Presidente Federale delle
Clarisse di Puglia.
• Nel corso di speciali congressi celebrati nel mese di dicembre, i Consultori teologi della Congregazione
delle Cause dei Santi, hanno esaminato con esito favorevole, la “Positio” sul Martirio dei Servi di Dio Victor
Schumillas Fernandes e 21 compagni, Frati minori della Provincia di S. Gregorio in Castiglia (Spagna), morti
nel corso della persecuzione religiosa del 1936. In un analogo congresso i Consultori storici hanno esaminato,
con voto favorevole, la “Positio” sul martirio dei Servi di Dio Federico Bachstein e 13 compagni, Frati minori
di diverse Province europee, uccisi nel 1611 a Praga, in difesa della fede cattolica.
• Il Segretariato per l’Evangelizzazione missionaria della COMPI, organizza in Terra Santa il Convegno dal
titolo “Frati Minori dell’evangelizzazione missionaria in dialogo per la pace”. Il Convegno si svolgerà dal 12
al 21 febbraio in forma itinerante, aperto a Frati o laici impegnati, sensibili al problema. Chi desidera parteciparvi
può contattare Fr. Fulvio Sabia, Convento S. Maria della Pace, Montecorvino Rovella (Salerno, Italia), Tel.
+39.089867049, Fax +39.089867228.
Agenda del Ministro generale
• dal 12 al 17 gennaio – Tempo Forte del Definitorio generale
• dal 19 al 23 gennaio – Incontro con i Visitarori generali
• dal 24 al 28 gennaio – Visita alla Provincia di Sicilia (Italia)
• dal 30 al 31 gennaio – Incontro con le Conferenze COMONA e Sub-sahariana al Cairo (Egitto)
FRATERNITAS - OFM - Roma.
Editore: Clarêncio Neotti ofm . Internet: http://www.ofm.org/fraternitas. Email: [email protected]
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Notiziario -
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