Comments
Transcript
FORESTALE/Cites - Corpo Forestale dello Stato
Il Forestale n. 71 21-11-2012 9:40 Pagina 39 FORESTALE / Cites LA FORESTALE SBARCA IN SICILIA Istituiti a Catania e Palermo due nuovi uffici CITES per il controllo dell’importazione ed esportazione di flora e fauna in via d’estinzione di Ciro Lungo e Marco Fiori I l Corpo forestale dello Stato, attraverso la sua rete di 25 Servizi CITES Territoriali e 24 Nuclei Operativi CITES doganali, assicura, fin dall’entrata in vigore in Italia della Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie minacciate d’estinzione (1° gennaio 1980), il rilascio delle certificazioni e lo svolgimento dei controlli in adempimento alla Il Forestale n. 71 - 39 Il Forestale n. 71 21-11-2012 9:40 Pagina 40 stessa Convenzione. I numeri di tali attività sono significativi: annualmente si provvede al rilascio di circa 70.000 certificazioni, al controllo di oltre 2.500.000 esemplari con sanzioni elevate per oltre 1.500.000 di euro. Da anni, il Corpo opera in Sicilia con 3 Nuclei operativi doganali presso l’aeroporto Falcone-Borsellino ed il porto di Palermo, l’aeroporto Fontanarossa di Catania e quello di Birgi a Trapani. Nella più antica entità territoriale autonoma d’Italia, questa azione si è potuta esprimere al meglio grazie a una quotidiana e proficua collaborazione con il Corpo forestale della Regione Siciliana che assolve, dietro specifica delega statale, il ruolo di controllo sul territorio regionale. Tuttavia, a seguito dell’esperienza condivisa in anni di applicazione della CITES, si è potuto constatare che la particolare connotazione geografica e ambientale dell’isola Trinacria la pone al centro di un reticolo di rotte dei commerci e degli scambi, nel mezzo del Mediterraneo, di particolare interesse ai fini del contrasto ai traffici illegali: le rotte marittime e aeree che provengono da aree a rischio del nord Africa, dalle Isole-Stato (Cipro, Malta) e dalle 40 - Il Forestale n. 71 coste del Medio Oriente (Israele, Siria). Inoltre, la presenza di numerosi endemismi naturalistici e biologici e la persistenza di tradizioni antiche ancora consolidate, come la falconeria, la rendono anche attrazione per potenziali trafficanti di specie protette. Per questo motivo l’Ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato ha disposto l’apertura di due nuovi uffici in Sicilia, retti da funzionari, uno a Palermo e l’altro a Catania, per rendere ancora più incisivo il raccordo con la Forestale regionale al fine di elevare l’azione di prevenzione e repressione degli illeciti in questo settore, nell’ambito degli indirizzi forniti a livello centrale. L’attività investigativa Alcune indagini condotte negli ultimi anni, avviate e promosse dal Corpo forestale dello Stato, avvalendosi della preziosa collaborazione della Forestale regionale, ben rappresentano questi fenomeni e le potenzialità di una sinergica azione di contrasto. Basti ricordare, ad esempio, l’operazione “Cartagine” che ha portato al sequestro, presso il porto di Palermo, di un carico di oltre Il Forestale n. 71 21-11-2012 9:40 Pagina 41 2.500 testuggini terrestri (Testudo greca), nascoste nei sedili di una jeep proveniente dalla Tunisia, a seguito di una attività di intelligence della sezione investigativa del Servizio CITES Centrale di Roma. E successivamente l’operazione “Trinacria” che ha portato al sequestro in un’abitazione di Santa Flavia a Palermo, di un grosso quantitativo di rettili appartenenti a un collezionista che falsificava i certificati e i timbri CITES per nascondere la provenienza degli animali dal traffico illegale. Oppure l’operazione “Atacama”, che permise di intercettare una rete di trafficanti di rari cactus dal Cile, con centrale a Messina, spediti con pacchi postali in Sicilia e nel resto d’Italia. L’operazione “Bonelli”, la più recente, ha permesso di scoprire un enorme traffico di rapaci, tra cui la rara aquila del Bonelli, i cui pullus e uova venivano trafugate direttamente dai nidi in Provincia di Caltanissetta, Agrigento e Palermo per essere avviati al mercato nazionale, europeo e orientale ove una coppia, con certificati ripuliti, è pagata oltre 20.000 euro. L’aquila del Bonelli vive solo in Sicilia e in pochi siti conosciuti della Calabria. Turi, l’esemplare di aquila del Bonelli restituito all’ambiente siciliano lo scorso dicembre dopo essere stato sequestrato, e il suo volo libero nei cieli dei monti Sicani, rendono bene l’idea del lavoro sinergico svolto dalle due amministrazioni, coinvolte in prima linea contro i crimini a danno dell’ambiente e della natura in Sicilia. È la prima volta che, nel nostro Paese, l’in- telligence sul traffico illecito di specie tutelate porta a ricostruire il giro del traffico illecito di rapaci, a partire dai nidi depredati sino ai ricettatori finali, permettendo, quindi, di recuperare dei soggetti razziati per la loro successiva reintroduzione in natura. L’esecuzione dell’Operazione “Bonelli”, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, e avviata grazie alla collaborazione dell’Ufficio TRAFFIC del WWF Italia che ha fornito il fondamentale supporto informativo, ha portato al sequestro complessivo di oltre 50 rapaci protetti tra cui gipeti, aquile reali, falchi lanari e pellegrini, capovaccai (i famosi avvoltoi egiziani) e costituisce una testimonianza del concreto e diretto impegno del Corpo forestale dello Stato a tutela della biodiversità del nostro Paese. Il Forestale n. 71 - 41