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Trattenere la giovinezza... - Acqualcalina progetto salute

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Trattenere la giovinezza... - Acqualcalina progetto salute
Speciale
Salute
Trattenere la giovinezza...
1
... riducendo i disturbi tipici dell’età adulta.
malattie renali, diabete, gotta,
aterosclerosi, sovrappeso,
obesità, ipercolesterolemia,
ipertensione arteriosa,
osteoporosi,
ernia del disco,
reumatismi,
tartaro dentario,
stress, cellulite,
ritenzione idrica,
menopausa,
asma,
febbre da fieno,
allergie.
2
D
SOMMARIO
Noi siamo quello che mangiamo,
ciò che diamo al nostro corpo ed al
nostro spirito
pag. 4
La salute è un bene che si coltiva.
Essa è il premio che la natura dà a
chi rispetta le sue leggi
pag. 6
Patologie
Pollice verde
Invertire l’invecchiamento
edico queste riflessioni al mio amico Walter che mi ha fatto conoscere Sang Wang e le
sue teorie scientifiche. Con la lettura dei suoi
libri e gli approfondimenti che ne sono seguiti,
ho potuto ancora di più apprezzare il miracolo della vita e dell’acqua, dove questa è nata e
si evolve continuamente. Queste nuove conoscenze e l’utilizzo di strumenti appropriati,
hanno permesso di migliorare il mio benessere
generale e quello di tante persone a me vicine.
Se è vero che tutta l’umanità si può riconoscere nel comandamento: “Ama il prossimo tuo
come te stesso”, allora penso che proprio il nostro corpo, culla della nostra anima, deve essere
il punto di partenza, cercando tutti quei comportamenti che possono favorire il suo rispetto, stimolare il benessere fisico ed intellettivo,
la conoscenza e l’accettazione dei nostri limiti
ed il riconoscimento delle nostre straordinarie
potenzialità. Poi prestando sempre attenzione
ai segnali che il corpo ci manda, possiamo capire cosa succede, perchè succede e cosa possiamo fare affinchè le cose migliorino, diventando
spettatori attivi e protagonisti della nostra vita.
Avvicinarsi al piacere ed allontanarsi dal dolore è sempre stato l’obiettivo di tutta l’umanità,
anche se il dolore, spesso, è solo uno speciale
strumento che il nostro corpo utilizza per avvertirci di azioni ed abitudini errate o pericolose. Pensiamo solo un attimo, se mettendo la
mano su un ferro da stiro bollente non provassimo dolore. E con questa riflessione che vi
lascio alle prossime pagine, ben conscio di non
voler rivendicare nessuna certezza o rigore
scientifico che rimando alla professionalità del
vostro medico, del vostro nutrizionista, del vostro negozio di fiducia. L’unica ambizione di questi pensieri è quella di stimolare una riflessione
attenta alle scelte di ogni giorno, perchè ogni
giorno noi costruiamo il nostro mondo e quello dei nostri figli. Buona lettura e buona salute.
pag. 7 - 20
pag. 21
pag. 23 - 30
Autorizzazione a stampare n. 10 dell’anno 2006 iscrizione del 30.06.2006
Tribunale di Pescara
Direttore responsabile: Mario Di Francesco
Responsabile editoriale: Marketing & Service sas
Via Genova, 7 - Pescara
Tel. 085 27275 336600790
Dic. 2008
Hanno collaborato: Maria Pia Terlizzi, Emidio Bruno, la vignetta di pagina 11 è
di Donatello Di Giovanni
Mario Di Francesco
“ Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra
quanto l’evoluzione verso una dieta sana “.
Albert Einstein
“Mezza medicina è in noi stessi, se si sorride alla vita,
siamo già verso la guarigione”
Luigia Rocco
3
NOI SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO,
CIÒ CHE DIAMO AL NOSTRO CORPO ED AL NOSTRO SPIRITO
Al giorno d’oggi, per molte donne, la cellulite è un reale
problema, come per tanti ragazzi lo è l’obesità anche se
loro non ne avvertono il pericolo che dovrebbe essere
ben presente nella mente dei
genitori. Infatti questa patologia apre, nell’età adulta, strade
diritte verso l’ipertensione
ed il diabete, per non parlare
dei disagi psichici, tutti mali
del
nostro
tempo!
Ma la cellulite, l’obesità, sono
loro i problemi? No, sono
solo conseguenze dei veri ed
unici problemi che sono da ricercarsi nel nostro stile di
vita, nelle nostre abitudini alimentari condizionate più
da quello che ci stimola la pubblicità che da nostre specifiche esigenze, da un’attenzione eccessiva ad un mondo dettato più dall’apparire che dall’essere, dove il bere,
il fumo, il gioco (inteso come scommesse), la droga,
spesso partendo da idee di emancipazione e di libertà,
portano invece l’individuo verso una subdola sottomissione, assuefazione e dipendenza, in contrapposizione a
quelli che erano stati i motivi iniziali. La prima sigaretta
è sicuramente un evento rivoluzionario, ma dietro quel
semplice bastoncino bianco, oggi c’è una macchina industriale perfetta, che crea sempre nuovi tabacchi, atti a
creare una forte dipendenza. Accendiamo una sigaretta
dietro l’altra senza neanche accorgercene. I polmoni ne
risentono, il cuore ne risente e la pelle diventa più vecchia.A cosa servono creme, lifting, collagene? La chimica
è entrata prepotentemente in ogni cosa e non sempre
a fin di bene. Le mele devono essere tutte belle e della
stessa misura, assolutamente non toccate. Le fragole
disponibili tutto l’anno, diventando spesso veri cocktail
di fertilizzanti ed anticrittogamici. Gli animali sono allevati nella maggior parte dei casi, in condizioni di violenza inaudita, basterebbe vedere come vivono le galline
addette alla produzione di uova o i vitelli che non vedranno mai un pascolo verde; che utilizzano gran parte
dei cereali prodotti nel mondo che se utilizzati dal genere umano avrebbero già risolto da molto tempo la
fame e la denutrizione di gran parte della umanità. Animali a cui, per accelerare e forzare la crescita, vengono
somministrati estrogeni e dosi massicce di antibiotici
per evitare malattie, tutte sostanze che poi ritroviamo
nel nostro cibo quotidiano, scoprendoci, magari, intolleranti ad un antibiotico che pensiamo di non aver mai
assunto direttamente. I pesci, anche loro spesso allevati
con farine animali, perdono sia il loro sapore originale
ma più ancora le caratteristiche dei loro grassi buoni,
ricchi di omega 3. Ed allora quanto la pelle delle cosce
o dei glutei si fa a buccia d’arancia stringendola tra le
dita e scopriamo con ansia la nostra cellulite o quando
la bilancia ci lancia segnali non rassicuranti, o quando i
segni del tempo ci sbiadiscono il sorriso, più che rincorrere la pillola magica o sperare nella ricetta del medico
che risolve ogni cosa, chiediamoci cosa possiamo fare
prima noi per prevenire queste patologie. Già la prevenzione, una cosa su cui tanti scienziati, medici, nutrizionisti, ambientalisti, puntano quotidianamente il dito. Se
mangiassimo tutto e moderatamente di tutto, se la frutta e la verdura di stagione non mancassero mai sulla
nostra tavola, se l’uso di bevande gassate e fortemente
alcoliche fosse limitato, se dedicassimo almeno cinque
minuti della nostra giornata all’esercizio del nostro corpo e se non ci facessimo mai mancare la lettura di un
buon libro ed altre occasione per aumentare il nostro
atteggiamento positivo verso il mondo esterno e la nostra autostima, se la baby sitter per i nostri figli smettesse di essere la televisione e
se le loro le merendine tornassero ad essere principalmente quelle fatte in casa,
come una volta, accompagnate da una buona spremuta di
arance siciliane e non già da
un uso smodato di bevande
gassate e zuccherate, alcune
delle quali hanno un grado di acidità tale da sciogliere i
metalli, già avremmo fatto un significativo passo avanti
per un maggior benessere. Alla stessa maniera se abbiamo una rete fognaria efficiente, se i depuratori delle
città e delle industrie funzionassero bene, se le discariche fossero fatte a
regola d’arte, se la
raccolta dei rifiuti
fosse organizzata
in maniera intelligente, noi avremmo due benefici:
da un lato una prevenzione
attiva
verso molte malattie e dall’altro una possibile fonte di ricchezza dal riciclaggio dei rifiuti che possono diventare energia, fertilizzanti e tanto altro… Una gestione della cosa pubblica e
privata dettata da soli interessi personali, la mancanza di
controlli efficaci, la poca attenzione di molta parte della
opinione pubblica verso temi sensibili ed ambientali,
hanno portato ad avere in un territorio bello e selvag4
gio, vicino al letto del fiume ed ai pozzi dove viene captata l’acqua dei nostri acquedotti, una delle più grandi
discariche abusive e velenose di tutta Italia e proprio
qui, nella regione dei parchi. C’è da riflettere, da impegnarsi, perché incuranti di tutto ciò può anche accadere che dopo avere correttamente investito in quella che
è la vera risorsa del nostro territorio e cioè l’agricoltura di qualità, con risultati di eccellenza dei nostri vini,
del nostro olio, oggi si pensa di far crescere in quelle
stesse zone, industrie chimiche e petrolifere, fatalmente
dannose all’ambiente, alle persone ed inevitabilmente
all’immagine verde della nostra regione. Ciò senza neanche un significativo ritorno di ordine occupazionale.
Cosa possiamo fare? Certamente essere più attenti alle
nostre scelte, aderire di buon grado alle campagne di
sensibilizzazione e prevenzione, privilegiare colture e
prodotti a basso intervento chimico come il biologico, il
biodinamico ed a chilometro zero. Un utilizzo massiccio
di questi prodotti sarebbe un segnale importante per la
grande industria e la grande distribuzione, favorirebbe
la diminuzione dei prezzi, rendendoli ancora più accessibili e competitivi. E l’acqua? Quanto importante sarebbe utilizzare l’acqua del nostro rubinetto che molto
spesso è migliore di tante e blasonate acque minerali.
Poi è bene anche ricordare che l’acqua, una volta imbottigliata, dopo qualche settimana perde gran parte delle
sue caratteristiche organolettiche. Qui possiamo fare
una scelta veramente intelligente e la scienza e la ricerca oggi ci viene in aiuto mettendoci a disposizione una
soluzione tanto semplice quanto innovativa ed efficace:
Lo Ionizzatore Alcalino. Con questo
facile, semplice ed
efficace strumento
abbiamo la possibilità di avere un’acqua viva, depurata
dal cloro, filtrata
delle impurità e
quindi trattata per
diventare acqua alcalina, con tre valori di alcalinità, ed
un’acqua acida utile
per disinfettare la
frutta e la verdura,
igienizzare in maniera naturale l’ambiente. Perchè un’acqua alcalina? La
risposta scientifica la potete trovare principalmente nei
due libri di Sang Wang che Vi invitiamo a leggere e di cui
Vi riportiamo alcuni stralci. Noi possiamo solo dirvi che
per prevenire e rallentare l’invecchiamento delle nostre
cellule è utile un adeguato controllo dell’equilibrio acido-basico dell’organismo. Infatti l’accumulo di scorie
acide, dovute a fattori di stress, inquinamento, cattiva
alimentazione, è una delle principali cause di sofferenza
per il nostro corpo. Bevendo quotidianamente un’acqua
alcalina abbiamo la possibilità di aiutare il nostro sistema immunitario a combattere, in maniera naturale ed
efficace, i radicali liberi e l’ossigeno attivo, concausa
dell’invecchiamento delle nostre cellule, favorendo l’eliminazione delle scorie acide, responsabili di tanti malanni. Potremo vivere una vita più dinamica, rallenteremo il
normale invecchiamento dovuto alla riduzione dei carbonati nel sangue ed avremo più difese nella prevenzione di importanti patologie quali: diabete, ipertensione,
reflusso gastrico, gotta, artrite, crampi, nausea, insonnia,
problemi renali, obesità, cellulite, acne, asma, emorroidi,
stipsi, disturbi cardiaci, osteoporosi, tendinite, funghi, cataratta, allergie, arteriosclerosi, mal di testa, tumori, melanoma, miopia. Quanto detto può apparire qualcosa di
semplicistico e miracolistico, certa comunque è una
cosa: se vogliamo
cose diverse, dobbiamo cominciare a
fare cose diverse,
migliorare il nostro
stile di vita, la nostra alimentazione
e perchè no, usufruire di ciò che la
ricerca ci mette a
disposizione.
Poi possiamo fare
due scelte: accontentarci con gioia
dei risultati acquisiti o magari come ha
fatto Sang Wang,
che dopo aver eliminato le compresse di Vasotec, che
da tre anni prendeva per tenere sotto controllo la sua
pressione minima alta, ha da ingegnere e scienziato, voluto capire cosa succedeva nel suo organismo con l’assunzione di acqua alcalina ionizzata.
La scelta, per chi vuole saperne di più, è solo vostra, il
sig. Walter Giurastante
può essere solo al
vostro fianco per approfondire con voi l’argomento.
5
LA SALUTE È “UN BENE CHE SI COLTIVA.
-ESSA È IL PREMIO CHE LA NATURA DÀ A CHI RISPETTA LE SUE LEGGI”
Medici, studiosi, ricercatori di tutto il mondo, insistono giustamente sul tema della prevenzione. Molte malattie, anche degenerative e numerosi disturbi,
possono essere evitati, o almeno ridotti, con una adeguata conoscenza delle cause e con uno stile di vita
orientato alla prevenzione. Questa abitudine ridurrebbe di molto la sofferenza, farebbe crescere la consapevolezza ed abbatterebbe notevolmente l’entità
dei costi del sistema sanitario. Pensiamo solo quanto
sia irrisorio il costo delle analisi di una mammografia,
della prostata rispetto ai costi di ricovero e cure
ospedaliere nella eventualità di una diagnosi tardiva
della malattia, per non parlare delle sofferenze fisiche
e psicologiche e del danno sociale. Una forma di prevenzione dimostrata scientificamente, e non ancora
conosciuta in Italia in tutta la sua forza, è rappresentata dall’adeguato controllo dell’equilibrio acidobasico dell’organismo. I nostri fluidi corporei hanno
valori di ph diversi, per esempio il sangue ha un valore di 7,34, la saliva una valore che va dal 6,8 al 7,5,
la bile, cioè il liquido prodotto dal fegato per favorire
la digestione e l’assorbimento dei grassi, ha un valore basico di 7,4 dovendo neutralizzare le secrezioni
gastriche acide, mentre nello stomaco c’è un valore
di ph compreso tra 1 e 2. La nostra pelle è acida, con
un ph 4,3 e ciò per difenderci dall’attacco di virus e
batteri. Il nostro corpo ha sistemi di difesa e correzione per mantenere sempre costante l’equilibrio del
ph nell’organismo ed ove non riesce a neutralizzare o
eliminare gli acidi in eccesso, accetta mali minori, pur
di non vedere compromesse le funzionalità vitali. Il
sangue, in modo particolare, non tollera variazioni di
ph, dovendo assolvere proprio a tutte le funzioni vitali. Una alimentazione ideale dovrebbe prevedere
un 80% di cibi alcalinizzanti come frutta, verdura
di stagione ed un 20% di alimenti a vocazione acida come carne, pesce, latticini, cereali,
dolci, ecc... Riflettiamo un attimo sulla
nostra alimentazione. Privilegiando cibi che hanno una reazione
acida si formano rifiuti acidi in
eccesso e quelli che non vengono eliminati sono accumulati
ed il loro stoccaggio avviene in zone differenti
del corpo e pertanto
le patologie che si possono verificare, sono
diverse per ogni individuo in quanto ogni
individuo reagisce in
maniera diversa. In
generale poi, bisogna
considerare che la diminuzione dei bicarbonati nel
sangue è una delle principali cause dell’invecchiamento delle nostre cellule. Studi, infatti, hanno dimostrato
che bevendo quotidianamente acqua alcalina, possiamo riparare gli errori di alimentazione ed alle conseguenze dovute da situazioni di stress continuo e di
inquinamento ambientale ed alimentare. Con questa
sana abitudine andremo a favorire un alto grado di efficienza e di salute, perchè il nostro sangue, le nostre
cellule, i nostri organi, si troveranno sempre con un
valore di ph ottimale. Il corpo ha un modo molto intelligente per trasformare gli scarti acidi in eccesso, in
scarti solidi. Lo stoccaggio può avvenire in molte parti, incluso il grasso corporeo. Esempi di scorie e acidi
salificati sono: il colesterolo, gli acidi urici, i calcoli al
fegato, i calcoli renali, gli acidi solforici e fosforici (puri
veleni). Uno tra i maggiori problemi causati dalle scorie acide è che esse si coagulano nel sangue, rendendolo vischioso, con la conseguenza della ostruzione
dei capillari. In risposta a questa criticità, il nostro
corpo si difende cercando di eliminare le scorie dalla circolazione, andandole a fissare sulle pareti delle
arterie e ciò per cercare di prevenire danni maggiori.
Il processo progressivo di accumulazione nelle arterie, porta ad un lento e progressivo restringimento
del lume. Parimenti un accumulo di acidi attorno al
pancreas può essere causa dell’insorgenza del diabete
nell’età adulta. Il consumo eccessivo di latticini e formaggi, andando a creare reazioni acide, può accelerare il fenomeno dell’osteoporosi. Infatti se le scorte di
fosfato di calcio non sono sufficienti per mantenere
costante il ph del sangue, questo viene prelevato o
dal pancreas o proprio dalle ossa (sic)
dove è la riserva più grande che il corpo ha. E’ bene ricordare che la cellula sana è alcalina e la cellula malata
è acida e la verità scientifica ci dice
che gli alcalini neutralizzano gli acidi
in un processo semplice e naturale.
Il nostro corpo, per prevenire le malattie
degenerative e da
invecchiamento
deve
difendersi dall’accumulo
dei rifiuti acidi e
dall’attacco dei
radicali
liberi,
che sono poi i
veri antagonisti
della salute delle
nostre cellule.
6
I RADICALI LIBERI
Un radicale libero è una molecola o un atomo
particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale
più esterno. A causa di questa caratteristica
chimica, i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all’equilibrio rubando
all’atomo vicino l’elettrone necessario per
pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove
molecole instabili, innescando una reazione a
catena che, se non viene arrestata in tempo,
finisce col danneggiare le strutture cellulari. La
produzione di radicali liberi è un evento fisiologico e si verifica normalmente nelle reazioni
biochimiche cellulari, soprattutto in quelle che
utilizzano ossigeno per produrre energia; possono, comunque, essere prodotti anche a causa di fattori esterni. Dato che non è possibile
impedirne la formazione, il nostro organismo
ha elaborato un proprio sistema di difesa in
grado di neutralizzare buona parte degli effetti
negativi associati alla produzione di radicali
inquinamento, droghe, farmaci, esposizione a
raggi ultravioletti e radiazioni ionizzanti, stress
psicofisico prolungato (anche da attività fisica
intensa), alcuni additivi e sostanze tossiche
presenti negli alimenti o sviluppate durante la
loro cottura (anche per via del cloro presente
nell’acqua con cui cuciniamo).
Gli spazzini, per combattere i radicali liberi,
sono le vitamine E – A – C, il licopene, l’acido
lipoico, il selenio, lo zingo, il rame, in coenzima
Q10, la melatonina, i polifenoli, i bioflovanoidi
e grazie alla continua ricerca ogni anno viene
individuato qualche nuovo elemento. Queste
sostanze lavorano bene in sinergia ed ecco
perchè è bene avere una alimentazione la più
varia possibile: mangiare tutto e di tutto. Infatti
alcuni elementi sono maggiormente efficaci
in presenza di altri e perdono la loro forza
se ingeriti da soli. In aiuto a questi speciali
spazzini, oggi, grazie alla dieta alcalina ed alla
scoperta scientifica dell’acqua alcalina ionizzata, che possiamo produrre in casa nostra,
possiamo fare un passo avanti decisivo. Il bere
ed il cucinare con questa acqua favorisce,
in maniera naturale ed efficace, la salute del
nostro organismo. La cellula sana è alcalina, la
cellula malata è acida, un ambiente alcalino è
la migliore difesa contro la proliferazione di
cellule malate. “Prevenire è meglio che curare!” E’ bene anche considerare che l’assunzione delle medicine rende l’ambiente interno
del nostro corpo acido ed oggi molti presidi
medici, molti ospedali, invece di distribuire ai
pazienti l’acqua minerale, vanno sempre più
a dotarsi di impianti centralizzati o di tanti
piccoli impianti, uno per ogni reparto, di acqua
alcalina ionizzata, realizzando così un forte
risparmio economico e soprattutto facilitare
una prevenzione maggiore.
Bere acqua alcalina ionizzata è un modo intelligente per assecondare la natura e prevenire
molte malattie.
liberi. Guardando la vita quotidiana, ci accorgiamo che produciamo, chi più e chi meno,
tanti o spesso troppi rifiuti, che avremo cura
di smaltire per avere una casa ed un ambiente
sempre pulito. Per la raccolta e lo smaltimento, poi, la società civile si avvale di operatori
ecologici e più il servizio è efficiente e più la
città è bella, pulita e vivibile. Anche il nostro
corpo ha organizzato un piano continuo per
la rimozione delle scorie e rifiuti che momento per momento produciamo e questi sono
gli anti ossidanti. Ritornando al concetto di
prevenzione possiamo comunque limitare la
formazione dei radicali liberi, evitando i fattori
esterni che ne favoriscono lo sviluppo quali:
Antioxidant effects of reduced water produced by electrolysis of sodium chloride
solutions.
K. Hanaoka.
Bio-REDOX Laboratory Inc. 1187-4 Oaza-Ueda, Ueda-shi, Nagano386-0001, Japan (fax : +81
268 24 0050).
7
MALATTIE RENALI
I reni sono organi escretori ed insieme alle vie urinarie
costituiscono l’apparato urinario. Hanno la funzione di
regolamentazione dell’ambiente interno del corpo, provvedendo al filtro dal sangue, espellendo tramite l’urina i
prodotti di rifiuto delle attività metaboliche delle cellule,
degli organi e dei tessuti. I residui del catabolismo degli aminoacidi sono rappresentati dalla ammoniaca che
viene successivamente convertita in una sostanza meno
tossica: l’urea e questa per essere eliminata, viene disciolta nell’acqua. Anche da questa considerazione si evince
la necessità fornire giornalmente al nostro organismo
circa due litri d’acqua. I reni non hanno solo il compito, tramite i nefroni, di eliminare i prodotti finali del
catabolismo azotato dei prodotti tossici che vi giungono,
ma anche di regolare il volume del liquido extracellulare
(quindi il contenuto idrico) dell’organismo e di regolare
il pH ematico tramite riassorbimento ed eliminazione di
bicarbonato HCO3; ed hanno infine importanti funzioni
endocrine, secernendo diversi ormoni ad azione sistemica (quali renina, eritropoietina, ). Inoltre i reni regolano
la quantità di acqua presente nel corpo, il mantenimento
dell’equilibrio acido/basico e la concentrazione dei sali
minerali. In particolari condizioni fisiche può accadere
che le quantità di rifiuti da eliminare superino la soglia
gestibile, per cui i reni cadono in patologie tipo nefrite,
intossicazione uremica, ecc... e le più importanti malattie dovute all’accumulo di scorie acide sono la formazione
di calcoli renali, biliari e della vescica, che poi possono
determinare le dolorosissime coliche renali. Una errata convinzione diffusa sta nel credere che la causa dei
calcoli renali sia dovuta ad una eccessiva assunzione di
calcio, invece molto spesso questa è da ricercarsi in una
alimentazione non sempre corretta, caratterizzata da
un’alimentazione eccessiva di carni, cibi salati, ecc... Infatti
con l’eccessivo consumo di proteine, l’urina diviene più
acida ed aumenta la quota d’eliminazione di ossalati, calcio e acido urico, mentre si abbassa quella dei citrati (sostanze che impediscono la precipitazione di questi sali).
Una particolare attenzione dovrebbe essere data anche
ad una assunzione eccessiva di sale che a volte possiamo trovare subdolamente nascosto in cibi confezionati,
snack ed agli alimenti come il the concentrato, la coca,
particolarmente acida ed ai super alcolici in genere. Importante è l’assunzione di acqua durante tutto l’arco della giornata, ricordandoci di bere prima di andare a dormire ed al mattino. Il bere poi, acqua alcalina ionizzata, è
utile in quanto questa previene la formazione dei calcoli
e laddove si siano già formati, aiuta a dissolverli.
DIABETE
Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta ad un’alterata produzione della quantità dell’insulina o della sua funzione. L’insulina è l’ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule ed il suo conseguente utilizzo
come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno.
Le cause possono essere ricercate nel fatto che o il pancreas non produce più insulina e questa patologia è
tipica negli adolescenti o l’organismo non riesce più ad utilizzarla. Le complicanze che queste comportano
sono nel primo caso il rischio di coma chetoacidoso mentre nel secondo caso si possono avere complicanze croniche che riguardano organi e tessuti come gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni ed i nervi periferici provocando: retinopatie, nefropatia, disturbi cardiovascolari, nauropatie, complicanze da gravidanza, per
citare i più importanti. Importante nel soggetto diabetico è effettuare controlli anche in assenza di sintomi,
che si possono manifestare all’improvviso. Importante è uno stile di vita adeguato che comporti una sana e
corretta alimentazione, ricca di frutta, verdura, fibre, accompagnata da adeguata attività fisica di tipo aerobico, e fondamentale è l’eliminazione del fumo. Partendo poi dal principio che il succo pancreatico prodotto
dal pancreas è uno dei fluidi con il valore ph 8,8 più elevato del nostro corpo, molti medici tra cui il Dott.
Keijro Kuwabara, giapponese, hanno trattato molti pazienti prescrivendo loro di bere acqua alcalina. Questa
pratica ha dato risultati molto significativi, riducendo in molti casi l’assunzione quotidiana di insulina. Infatti
la carenza di ioni di calcio nel corpo può essere causa di squilibrio nella produzione e presenza dell’insulina
nel sangue, la cui conseguenza è una condizione acida del sangue. A sua volta la conseguenza è che l’eccesso
di proteine possono otturare i vasi sanguigni impedendo una irrorazione ottimale dei tessuti e delle cellule.
L’assunzione di calcio ionizzato, presente nell’acqua alcalina, può essere un buon fattore di prevenzione
ed oggi è confermato da testimonianze di medici illustri che hanno documentato le loro esperienze con
pubblicazioni scientifiche. Il dottor Robert Young, famoso medico statunitense, in una intervista televisiva,
presentando il suo libro “The PH Miracle” ha dichiarato: “Anziché focalizzarci sul tessuto o sull’organo, ci concentriamo sul fluido che circonda le cellule che compongono gli organi: la cellula e l’organo sono in salute quando lo
sono i liquidi che li circondano. “la metafora della boccia del pesce”. Consigliando ai diabetici di seguire corretta8
mente le cure abituali, monitorando costantemente i valori di glucosio e seguire una dieta alcalina, i risultati possono essere quelli di ridurre sino al 50% l’assunzione dei medicinali. Studi effettuati hanno portato nell’83% dei casi di
diabete di tipo 1 e nel 96% di diabete di tipo 2, l’eliminazione dell’assunzione dell’insulina. Risultati molto lusinghieri
si sono avuti anche sia su donne in gravidanza, che con una dieta alcalina ottengono un bilanciamento del ph dei
liquidi organici, riducendo l’acidità, fattore di rilascio del glucosio nel sangue e sia su bambini affetti da diabete.
Anti-Diabetic Effect of Alkaline-Reduced Water on OLETF Rats.
Dan Jin , Sung Hoon Ryu , Hyun Won Kim , Eun Ju Yang , Soo Jung Lim ,Yong Suk Ryang , Chonn Hee Chung , Seung KyuPark and Kyu Jae Lee.
Department of Micobiology ,Wonju College of Medicine,Yonsei University, Gangwon 220-701, Korea.
Department of Micobiology and Immunology,YanbianUniversity College of Medicine,Yanji 133000, China.
Department of Biochemistry,WonjuCollege of Medicine,Yonsei University,Wonju, Gangwon 220-701, Korea.
Department of Biomedical Laboratory Scienze and Institute of Healt Scienze, College of Healty Scienze ,Yonsei University,Wonju, Gangwon 220-710, Korea.
Department of Internal Medicine,Wonju College of Medicine,Yonsei University,Wonju, Gangwon 220-701, Korea.
Department of Parasitology and Insitute for Basic Medical Scienze ,Wonju College of Medicine,Yonsei University,Wonju, Gangwon 220-701, Korea.
SOVRAPPESO - OBESITÀ
Il sovrappeso è un problema che affligge
molte fasce della popolazione ed è inoltre
considerato da molti, come uno dei maggiori
fattori di rischio per l’instaurarsi di numerose patologie croniche, soprattutto nei casi
più gravi, quando ci troviamo di fronte a un
problema di obesità vera e propria. Le reali
cause del sovrappeso sono da ascriversi a due
motivazioni principali: l’iperalimentazione e la
scelta degli alimenti o ipometabolismo. L’eccesso di peso consiste in un accumulo di acidi
grassi. Un modo di immagazzinare le scorie
acide che non riescono ad essere smaltite è
nel grasso corporeo. Le fasi successive sono i
depositi nei tessuti connettivi, per passare poi
ai depositi di scorie nei muscoli e cartilagini e
qui iniziano i dolori. Come ha dichiarato nel
suo libro, Sang Whang ha perso 10 chili in 2
anni bevendo acqua alcalina, senza cambiare
le sue abitudini alimentari né di stile di vita.
Robert Yang, famoso medico statunitense, in
una intervista alla CNN, ha dichiarato: “Se il
nostro corpo non elimina acidi, li accumula sotto
forma di grassi, infatti è il modo migliore e semplice che ha il nostro corpo per difendersi da un
eccesso di acidi. Il soprappeso e l’obesità non solo
sono dovuti ad un eccesso di calorie ma ad un
eccesso di acidi che una alimentazione sbagliata
comporta”. La nostra alimentazione standard
è troppa acida, vanno evitate bevande gasate e
zuccherate, grassi di origine animale, coloranti
e conservanti, insaccati e privilegiati frutta
matura e verdure di stagione. Mangiare tutto,
di tutto, con parsimonia. Spesso ci sono fattori
che stimolano ad una alimentazione eccessiva
ed errata ed hanno origine in abitudini errate
o da motivazioni psicologiche. L’obesità al
pari della anoressia, sono spesso solo la punta
dell’iceberg di patologie ben più subdole e
profonde e sovente hanno origine da disagi
interiori per la cui soluzione ci si dovrebbe far
aiutare da specialisti. Uno stato di insoddisfazione latente può anche essere uno stimolo
a trovare soddisfazioni in cose diverse ed il
cibo ne è una componente fondamentale. Poi
ci sono additivi chimici che vengono inseriti
subdolamente in molti alimenti per bambini e
che hanno lo scopo di alzare il livello di saturazione, allontanando l’indice di sazietà che è
il normale regolatore che il nostro organismo
usa per difendersi dall’eccesso di cibo e di
zuccheri. L’esercizio fisico è molto importante
perché ci aiuta ad eliminare acidi attraverso il
sudore, ma in presenza di obesità, non bisogna
esagerare in quanto c’è un aumento di acido
lattico ed uno sforzo supplementare per il
cuore. Una dieta alcalina, andando ad agire
sulle conseguenze di una alimentazione sbagliata, favorisce sia
la diminuizione di peso e sia
una consapevolezza attenta allo
stile di vita, evitando le diete
jo-jo e le facili illusioni e le
profonde disillusioni.
9
COLESTEROLO
Si tratta di una molecola lipidica sterolica, tipica de- caso contrario accade che il sangue, per mantenere
gli organismi animali, soprattutto dei vertebrati. È il ph costante, lega spontaneamente il calcio (basico)
presente in tutti i tessuti ed in maggior quantità nel per ridurre l’acidità. Esso può essere prelevato dalle
cervello, nella bile e nel sangue. E’ molto utile, infatti ossa solo molto lentamente, ma un eccesso di acidi
interviene nella formazione e nella riparazione delle nel sangue avrebbe immediatamente effetti gravi. E’
membrane cellulari. È il precursore della vitamina D, necessario quindi ricorrere a depositi di calcio di più
degli ormoni steroidei e degli ormoni sessuali (come facile disponibilità e questi sono tra l’altro nelle pareti
androgeni, testosterone, estrogeni e progesterone). dei vasi sanguigni. Il calcio prelevato viene sostituito
È contenuto nell’emoglobina ed
dalla colesterina, sempre presenè il precursore dei sali biliari. Alla
te ed acido-resistente. Quanto
pari del cibo, che è essenziale per
maggiore è l’acidità presente nel
la nostra vita, se mangiamo troppo
nostro sangue, tanto maggiore è
e male ingrassiamo, così è per il
il prelievo di calcio dalle pareti dei
colesterolo, se le nostre abitudini
vasi sanguigni, conseguentemene stili di vita sono errati, il colestete l’organismo per proteggere
rolo in eccesso diventa un fattore
le pareti dei vasi e rimpiazzare il
di rischio per malattie cardiovacalcio perduto, andrà a sostituirlo
scolari. Una pigrizia diffusa ci porcon la colesterina, con l’inevitabita spesso a pensare di risolvere i
le conseguenza di un aumento del
nostri guai con l’uso di farmaci che
colesterolo. Il metodo giusto per
hanno invece tante controindicacontrastare l’aumento dei valori
Fare movimento è utile ad ogni età.
zioni. Si dovrebbe arrivare a quedi colesterolo è quello di ridurre
sta estrema soluzione solo quando gli
l’acidità nel nostro organismo che posstrumenti come una dieta ipocalorica corretta, una siamo effettuare con il cambiamento del nostro stile
ripartizione ottimale dei macronutrienti, una limita- di vita. E’ quindi molto utile l’assunzione sistematica
zione dei grassi di origine animale, una eliminazione di acqua alcalina che va a contrastare i residui acidi
dei grassi idrogenati e delle margarine, una attività presenti nel sangue, in quanto un sistema tampone
fisica aerobica di media intensità, non hanno portato lavora incessantemente con l’ausilio di sali alcalini
a risultati positivi. Questi comportamenti, infatti, do- per neutralizzare gli acidi ed allungare la vita delle
vrebbero mettere sotto controllo il colesterolo. In nostre cellule.
OSTEOPOROSI
E’ una alterazione degenerativa delle ossa, caratterizzata da diminuzione quantitativa del tessuto osseo. È dovuta
a insufficiente elaborazione della matrice proteica delle ossa colpite per diminuita attività osteoblastica o per disturbi del ricambio proteico e deficiente assorbimento del calcio. Può essere associata a diverse malattie: disturbi
ormonali, carenze alimentari, forme ereditarie e all’assunzione cronica di alcuni farmaci. La forma di gran lunga più
frequente è l’osteoporosi senile, in relazione all’età. Infatti un processo di rarefazione ossea inevitabilmente si accompagna all’invecchiamento e, in pratica, tutti gli individui, oltre i 40-50 anni, hanno un certo grado di osteoporosi.
Le donne vengono colpite più diffusamente, forse a causa degli squilibri ormonali che seguono alla menopausa.
La prevenzione maggiore è praticare una sana attività fisica prima che si vada in menopausa, lo sport ottimale è
lo sci ma qualunque attività fisica è efficace. Ci sono farmaci e prodotti omeopatici come i Sali di Schussler, che al
giorno d’oggi possono aiutare a tenere sotto controllo la malattia, fornendo fosfati di calcio, utili per dare solidità e
resistenza al tessuto osseo. Bisogna anche dire che l’assunzione di alimenti con alta concentrazione di calcio come
latticini, formaggi, ecc…se da un lato aiutano alla risoluzione del problema, in certe circostanze lo possono peggiorare. Infatti l’assunzione di questi cibi provoca una reazione acida che il nostro corpo ha la necessità di bilanciare
e se c’è carenza di fosfati di calcio, questi vengono prelevati proprio dalle ossa, andando di fatto, a peggiorare la
situazione. E’ quindi indispensabile, in presenza di osteoporosi, avere una dieta ricca di sali minerali che possiamo
trovare nella frutta e nella verdura e bere acqua alcalina/ionizzata, che in questo caso oltre che essere un elemento
di prevenzione diventa uno strumento in più per la salute delle nostro apparato osseo.
Effect of calcium alkaline ionized water on formation and maintenance of osseous tissue (osteoporosis).
Rei Takahashi , Zhenhua Zhang ,Yoshinori ItokawaKioto , University Graduate SCHOOL of Medicine, Dept. of Patology and Tumor Biology, Fukui Prefectural University, Japan.
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IPERTENSIONE ARTERIOSA
L’ipertensione arteriosa è un aumento a carattere stabile della pressione arteriosa nella circolazione sistemica. Per pressione massima si intende la pressione sistolica, cioè quella sviluppata durante le sistole
cardiaca, mentre per pressione minima si intende la pressione diastolica, cioè quella sviluppata durante la
diastole cardiaca. La malattia ipertensiva non è da sottovalutare perchè è responsabile della diminuzione
delle aspettative di vita nei pazienti che ne sono colpiti. I disturbi provocati dall’ipertensione gravano sugli
organi vitali come: cervello, cuore, retina, vasi arteriosi e rene. Come descritto nel suo libro, “Invertire
l’invecchiamento”, nel 1986 Sang Whang soffriva di pressione alta e prendeva 20 mg di Vasotec al giorno
per tenere sotto controllo i valori pressori che oscillavano intorno a 90/140. Aveva fatto ricorso a questo
farmaco (il terzo) dopo aver scartato i due precedenti per intolleranza ai loro effetti collaterali. A seguito
della assunzione sistematica di acqua alcalina, i valori pressori cominciarono gradualmente a ridursi al punto
che dopo sei settimane poté abbandonare del tutto e definitivamente la terapia con il Vasotec. Sang Whang,
da scienziato, si avvicinò al problema ed alla soluzione
con spirito critico e verificò che con l’aumento della acidità del sangue, i globuli rossi si indurivano ed
il sangue diventava più viscoso, passando a fatica nei
capillari e riducendo il trasporto ed il rifornimento
dell’ossigeno. Di conseguenza per sopperire a questo
problema il nostro corpo aumenta la pressione del
sangue determinando così l’ipertensione. Il dott. Rancho Kinunaka, uno di pionieri del trattamento dell’acqua alcalina, afferma senza eccezione alcuna, che i
pazienti con pressione alta o ipertensione soffrono
di acidosi, per cui fornendo un adeguato supporto
di acqua alcalina avremo un sangue con ph regolare,
ricco di più ossigeno e con una viscosità bassa, non
mandando più il cuore sotto sforzo. Gli ioni di calcio,
presenti nell’acqua ionizzata/alcalina, sono in grado di
sciogliere le placche ed il colesterolo accumulato nelle pareti delle arterie, agevolando la circolazione del
sangue e prevenendo molti fattori di rischio.
ATEROSCLEROSI
L’aterosclerosi è una malattia infiammatoria cronica delle arterie di grande e medio calibro e si instaura a
causa dei fattori di rischio cardiovascolare come: fumo, ipercolesterolemia, diabete mellito, ipertensione,
obesità, iperomocisteinemia. Si sospetta che possano esservi anche altre cause, in particolare di natura
infettiva ed immunologica. Anatomicamente, la lesione caratteristica dell’aterosclerosi è l’ateroma o placca aterosclerotica, ossia un ispessimento dell’intima (lo strato più interno delle arterie, che è rivestito
dall’endotelio ed è in diretto contatto con il sangue) delle arterie dovuto principalmente all’accumulo di
materiale lipidico (grasso) e a proliferazione del tessuto connettivo. Clinicamente l’aterosclerosi può essere
asintomatica oppure manifestarsi, di solito dai 40-50 anni in su, con fenomeni ischemici acuti o cronici, che
colpiscono principalmente cuore, encefalo, arti inferiori ed intestino. L’aterosclerosi in genere inizia con
una decalcificazione delle arterie, con la sostituzione del calcio con la colesterina, per mantenere spessore
ed elasticità del sistema vasale. La colesterina unitamente alle scorie presenti nel sangue, viene depositata
sulle pareti delle arterie, ma le scorie fanno si che alla lunga i vasi si induriscono e perdano la loro elasticità.
Anche in questo caso secondo la teoria dello scienziato Sang Whang, l’assunzione sistematica e continuativa di acqua alcalina, contrastando l’acidificazione del nostro corpo e favorendo l’eliminazione di scorie acide,
ritarda l’insorgenza della patologia o favorisce la sua lenta regressione, se questa è già in atto.
11
ERNIA DEL DISCO
L’ernia del disco è una affezione della colonna vertebrale
consistente in una rottura o uno sfiancamento dell’anello fibroso del disco e conseguente dislocazione del nucleo
polposo. La rottura o lo sfiancamento del disco sono abitualmente secondari ad una degenerazione o invecchiamento del disco, fenomeno che parte dalle cartilagini discali. Le
ernie più frequenti sono quelle lombari, seguite da quelle cervicali e da quelle dorsali. Frequenti sono anche i casi
di ernie multiple. In tutte le età possiamo essere affetti da
ernia del disco. La protrusione invece consiste nello schiacciamento da parte del nucleo delle fibre dell’anello. Tuttavia
ciò non comporta una rottura delle fibre dell’anello stesso, come succede nell’ernia, ma il suo schiacciamento, soprattutto a livello del legamento longitudinale posteriore.
Una delle concause nella insorgenza di ernia del disco è costituita dall’accumulo di cristalli di scorie indurite che logorano, mediante frizione, la cartilagine tra le vertebre e le
articolazioni. La conseguenza è l’ernia del disco, con atrofia
del tessuto cartilagineo e del tessuto osseo. La migliore prevenzione è stare attenti ad una corretta postura, mantenere
sempre tonica la massa muscolare, la migliore ginnastica è
il nuoto, piegarsi con destrezza evitando bruschi movimenti
della colonna vertebrale e, come sempre, l’eliminazione delle
scorie acide, bevendo acqua alcalina, per inibire la formazione
di cristalli, ed avere un formidabile fattore di prevenzione.
REUMATISMI
I reumatismi sono malattie che interessano le articolazioni (artrosi, reumatismi extra articolari che interessano tendini e muscoli, artrite reumatoide, spondiloartriti, ecc...). I reumatismi sono, di solito, cronici.
Le patologie reumatiche compaiono in genere in età
avanzata e sopra i 60 anni ben l’80% delle persone
soffre di una malattia reumatica. Il dolore associato ai
reumatismi in genere compare solo nella fase infiammatoria. La terapia dipende dal tipo di patologia, normalmente si fa ricorso all’aspirina ed agli analgesici. La
malattia inizia come artrite (cioè un’infiammazione articolare), ma interessa anche altri organi fra cui il cuore dove può provocare danni permanenti. L’origine del
dolore reumatico in genere nasce dalla pressione che
accumuli di cristalli di acidi (quasi sempre urici) esercitano sui nervi. L’acido urico è il prodotto della disgregazione delle proteine sia del corpo (le cellule che
muiono), che di quelle assunte tramite alimentazione.
L’acido urico, veicolato dal sangue, viene condotto agli
organi escretori (reni e pori dell’epidermide) per es-
sere eliminato. Quando la sua quantità supera la soglia
del possibile smaltimento, accumulandosi ed aggregandosi, forma cristalli che vanno a premere sui nervi,
causando dolore. L’acido urico ed i suoi cristalli non
sono facilmente solubili nell’acqua e ci sono dei limiti
alla concentrazione degli stessi nel sangue. Possono
essere tenuti sotto controllo proprio contrastando
l’acido urico in eccesso e favorendo il suo smaltimento con una corretta dieta alcalina.
GOTTA
La gotta è un quadro sintomatologico conseguente
all’iperuricemia cioè alla presenza nel sangue di elevati
tassi di acido urico. Nelle donne l’acido urico aumenta
soprattutto dopo la menopausa, per la riduzione degli
estrogeni che hanno un effetto uricosurico e nei paesi industrializzati circa il 20% degli uomini hanno un
tasso di urato alto. La gotta fa parte della sindrome
del benestante, un quadro patologico caratterizzato da
obesità, diabete, dislipidemie, ipertensione essenziale.
Questo insieme favorisce l’arteriosclerosi. Il rischio di
gotta aumenta con l’elevazione dell’uricemia. Il rischio
di è dello 0,2% annuo in un soggetto iperuricemico
asintomatico e dello 0,8 in uno gottoso. Anche questa
patologia è caratterizzata dall’accumulo di acido urico
in eccesso, spesso dovuto ad un esagerato consumo
di proteine (carne). La gotta colpisce principalmente
i piedi e le mani, dove causa infiammazione e dolore.
L’assunzione di farmaci ed antinfiammatori, se da un
lato da sollievo, alla lunga può far peggiorare la situazione, perchè i farmaci favoriscono una reazione acida
del sangue. La gotta può essere contrastata prestando
maggiore attenzione all’alimentazione, riducendo innanzitutto il consumo di carne ed adottando una attenta
dieta alcalina, trovando in questa intelligente abitudine
alimentare, un aiuto efficace ed un sicuro riscontro.
12
CARIE
La carie dei denti è una delle tante patologie che colpiscono i popoli ad alto tenore di vita e ha un’incidenza piuttosto elevata. Le cause che la determinano sono
ancora poco note, ma in genere i fattori principali consistono nella deposizione
della placca alimentare, che si arricchisce di componenti salivari e costituisce un
terreno favorevolissimo allo sviluppo di una flora batterica, che va ad alterare il
naturale equilibrio batterico nella cavità orale. Una buona prevenzione consiste
in una corretta igiene orale che è di fondamentale importanza per evitare la formazione di carie. Il suo scopo è l’allontanamento dal cavo orale delle sostanze
cariogene, rappresentate dai residui alimentari e dalla placca batterica. Per ottenere tale risultato, i denti vanno lavati dopo ogni pasto e con particolare cura
la sera, in quanto durante la notte eventuali residui alimentari sono facilmente
trasformati in acido dai batteri presenti nella placca. La formazione della carie è tra l’altro favorita dal prelievo del
calcio che il nostro corpo effettua per bilanciare situazioni di eccesso di acidità, calcio che in prima battuta trova
nelle ossa e poi nell’apparato dentale. Nei bambini questa cosa è più evidente, infatti il nostro organismo ricorre
principalmente al calcio che è nei denti, nella certezza che questi verranno rimpiazzati (osteoporosi infantile).
Come per il tartaro dentale possiamo prevenire la carie mantenendo un ph adeguato nel cavo orale e nella
nostra saliva.
TARTARO DENTALE
Il tartaro è un deposito dovuto alla presenza di sali di calcio nella saliva. Questo può formarsi
al di sopra del bordo gengivale o in sacche inferiori al bordo. Il colore può variare dal giallo-biancastro delle concrezioni calcaree localizzate lungo il margine gengivale, al marrone scuro, dovuto
alla colorazione secondaria ad opera di tabacco e pigmenti derivati dal cibo. Quando i residui di
cibo non vengono completamente rimossi con una corretta pulizia orale, una grande quantità di
batteri si localizza intorno al bordo
gengivale, dando luogo così alla formazione della “placca”. La placca costituirà poi la matrice per la successiva organizzazione del deposito, che avverrà
per precipitazione di sali minerali contenuti nella saliva. Il grado di acidità o
basicità che questa incontra nel cavo
orale, condiziona la formazione del
tartaro che predilige un ambiente acido. Una buona abitudine è una pulizia
accurata della bocca dopo ogni pasto,
rimuovendo i residui di cibo, poi si può
ricorrere a cure specialistiche appropriate o lo si può eliminare facilmente
facendo ripetuti sciacqui con una soluzione alcalina. Il tartaro, infatti, non
sopporta la differenza tra il proprio
valore di pH, che oscilla tra 4 e 5, ed un valore basico più alto, a partire da 8 ed oltre. Con gli
sciacqui, questo si stacca e si volatilizza nel vero senso della parola. In farmacia si vendono bustine
di sali basici per la loro preparazione, è comunque sufficiente utilizzare l’acqua alcalina, con valore
di pH di 9-10, erogata da un buon ionizzatore d’acqua. La cosa può essere verificata in maniera
semplice ed immediata, basta passare la lingua sopra i denti, fare gli sciacqui e ripetere l’operazione per scoprire la differenza. La presenza di tartaro è spesso anche un segnale indicatore che il ph
del nostro cavo orale è alterato e quindi abbiamo la necessità di riequilibrare il rapporto acido/
basico del corpo al fine di evitare altri problemi.
13
CELLULITE, RITENZIONE IDRICA
La cellulite è una di quelle patologie tipiche delle società evolute e colpisce prevalentemente le donne. Oltre che presentarsi come un disturbo estetico è una vera e propria patologia che deve essere curata
principalmente con la prevenzione e con uno stile di vita adeguato. Indica una condizione alterata del tessuto sottocutaneo che è ricco di cellule adipose. E’ caratterizzata da
ipertrofia di queste cellule, nei cui spazi intracellulari, si accumulano liquidi e residui in
eccesso dei processi biochimici dell’organismo. Il sistema linfatico, con i suoi canali, ha
la funzione di raccogliere e veicolare i liquidi ed i materiali di scarto per poi riversarli
nel sistema venoso che li trasporterà negli organi preposti alla depurazione dell’organismo. Quando questo equilibrio si rompe e le tossine diventano di una quantità
superiore a quella che l’organismo può smaltire, la cellulite si manifesta nelle sue varie
fasi di crescita che possono essere individuate in:
• Edematosa: cioè accumulo di liquidi ed è presente nel tessuto adiposo, soprattutto
intorno alle caviglie, ai polpacci, alle cosce e alle braccia.
• Fibrosa: forma una fibrosi, cioè aumenta il tessuto connettivo che indurisce quello
adiposo. È caratterizzato da piccoli noduli e dalla cute che prende la caratteristica
buccia d’arancia.
• Sclerotica: forma una sclerosi, il tessuto diventa duro e nascono noduli di grandi
dimensioni. Molto dolente, antiestetica ed è un punto di non ritorno.
Le cause che concorrono alla sua crescita sono diverse: il fumo, una vita troppo sedentaria o troppo in piedi, l’abuso di
alcol, scarpe con tacchi troppo alti che vanno a vanificare la normale spinta plantare, abbigliamento aderente, ansia, stress,
una alimentazione ricca di grassi di origine animale, di bibite gassate ed acide e povera di frutta, fibre e verdura. Essendo
che la diluizione è sempre, ove non sia possibile altro, la migliore depurazione, per un processo osmotico, l’acqua che
si trova nella parte extracellulare, meno ricca di sali trasmigra nostre cellule piene di scorie, determinando quella che
viene chiamata “ritenzione idrica”. Le cellule si gonfiano, andando ad occupare maggiore spazio e vanno a strozzare i vasi
sanguigni preposti alla loro alimentazione. Questa situazione di stress da origine alla cellulite. Essendo che i residui che
si formano negli spazi intracellulari, di loro natura sono acidi, è decisamente utile fornire alimenti ed elementi alcalini
al nostro corpo che, riequilibrando il ph dell’acqua intracellulare ed extracellulare, favoriscono il normale deflusso dei
liquidi e delle scorie, inevitabili in ogni processo metabolico. Quando il fenomeno non è arrivato al punto di non ritorno,
cioè la terza fase, si possono facilmente ripristinare le condizioni ottimali affinchè questo regredisca. Mettere liquidi per
togliere liquidi, per cui è importante bere in maniera adeguata e soprattutto bere un’acqua a concentrazione alcalina.
Questa buona abitudine, una attenzione maggiore alla nostra alimentazione, il miglioramento del nostro stile di vita, qualche seduta in centri benessere per salutari massaggi drenanti, fatti da buone mani esperte, qualche ora in palestra o in un
centro danza, sono il miglior sistema per combattere questa patologia che tanta ansia crea, giustamente, nel gentil sesso.
MENOPAUSA
La menopausa è un periodo fisiologico della vita della donna e la si dovrebbe vivere con serenità, accettando il
normale ciclo delle stagioni della vita. Spesso, invece, la si affronta come se si trattasse di una malattia cronica, aggiungendo una gratuita ansia ad un passaggio che seppur naturale è comunque impegnativo e non scevro
di problemi. I disturbi più frequenti che l’accompagnano sono di intensità molto variabile nelle diverse culture
e nella maggior parte dei casi possono essere controllati intervenendo sia migliorando lo stile di vita e sia
adottando un’alimentazione appropriata in cui non dovrebbe mancare la soia perchè ricca di fitoestrogeni. La
stessa cosa, a maggior ragione, si può dire per i fattori di rischio legati alle malattie degenerative che spesso
si accentuano con l’età e con l’insorgere della menopausa quali: ipertensione, ipercolesterolemia, iperglicemia,
osteoporosi, sovrappeso e per le conseguenti malattie croniche che possono derivarne. Queste devono trovare la prima e più efficace risposta nella riscoperta di corrette abitudini di vita. Normalmente l’età in cui si
riscontra la menopausa, ovvero quando cessano i flussi mestruali, è individuata tra i 50 e i 52 anni come media
mondiale e si è mantenuta costante nel tempo. Esistono aggravanti e fattori di rischio che tendono a diminuire
l’età anagrafica di tale evento e sono riconducibili al fumo, sia attivo che passivo, che può indurre ad un’anticipazione dell’evento di 1,5-2 anni. In pratica più si fuma e da più tempo si fuma e più la menopausa si manifesterà
prima del dovuto, al tipo di alimentazione, che può essere assolutamente non adatta anche per colpa delle con14
dizioni economiche del soggetto, all’indice di massa corporea che non deve risultare inferiore a quello ideale.
Le mestruazioni della donna hanno anche la funzione benefica di depurare l’organismo dalle scorie acide e
quando con la menopausa vengono a cessare, si verifica una situazione di “emergenza da acidità” che viene
evidenziata con improvvise vampate di calore, inaspettate sudorazioni, calo del desiderio, sensazione di dolore durante il rapporto, tutte cose molto fastidiose e molto note alle donne. Per cercare di superare queste
criticità, spesso si ricorre a cure ormonali, mediante cerotti ed altro. Gli ormoni hanno la funzione di mandare un falso segnale chimico al corpo, segnalando la vecchia via cioè l’utero, per la eliminazione di scorie e degli
scarti acidi. Questa soluzione può portare ad una eccessiva intossicazione dell’utero e delle zone limitrofe e
quindi fastidi nuovi e diversi che creano spesso irritabilità, mentre una opportuna deacidificazione del corpo con l’assunzione sistematica di acqua alcalina, potrebbe essere la strada migliore per eliminare o quanto
meno a ridurre drasticamente detti sintomi. Ciò andrà anche a favorire uno stato di generale benessere, per
via del riequilibrio del ph interno con la conseguente riduzione delle cause che generano i sintomi.
GRAVIDANZA
Durante la gravidanza il feto acquista la priorità
assoluta ed a lui sono riservati i minerali alcalini;
il bambino nasce perciò in un ambiente alcalino
molto alto. Quello che prende di più il feto, viene
sottratto, spesso, alla madre e ciò specie durante le
ore di sonno, per cui, secondo molti medici giapponesi che hanno studiato il caso, l’aumento repentino
di acidità del sangue che avviene durante la notte,
può determinare al mattino, la cosiddetta nausea
mattutina. Viene raccomandato di evitare di stare
a lungo in piedi, di riposare in posizione sdraiata,
possibilmente su un fianco e con una tavola sotto
il materasso. Durante la stazione seduta, mantenere
la schiena eretta, dare preferenza a schienali rigidi e porre un
cuscino dietro i lombi. E’ consigliato anche evitare i letti e i
divani troppo morbidi, dove si
sprofonda. Si è dimostrato utile
frequentare corsi di ginnastica di
preparazione al parto che oltre
a preparare il fisico, stimola a vivere attivamente e positivamente l’evento. E’ infatti importante
vivere con serenità e gioia la
gestazione e tutti i componenti
della famiglia dovrebbero essere
attivi per favorire un ambiente positivo attorno alla
puerpera. Si è dimostrato utile stare a contatto con
persone affettuose, positive, mentre è da evitare la
compagnia di persone ansiose e che parlano abbondantemente di guai, problemi e malattie in genere. E’
da evitare il fumo, l’alcol ed assolutamente proibita
ogni tipo di droga. Mangiare di tutto, privilegiando
gli alimenti ricchi di vitamine e sali minerali. Utile è
anche l’uso di acqua alcalina in quanto l’eliminazione
delle scorie via utero (vedi invecchiamento uomo e
donna) non si ferma davanti alla vita in formazione. I
rifiuti della madre vengono anche depositati dalla natura nel piccolo organismo in formazione. Prova ne
è il fatto che oggi ci sono innumerevoli neonati che
vengono al mondo con dermatite atopica, psoriasi, o
altre patologie che dimostrano la presenza di scorie.
Un’eccessiva acidificazione dell’organismo durante la gravidanza e durante l’allattamento, fa
sì che si depauperino le riserve di sali minerali.
Il prelievo di queste sostanze ha ripercussioni differenti laddove si verifica. Se avviene nel cuoio capelluto avremo perdita di capelli, se avviene dai denti ci
saranno carie o caduta dei denti
stessi, se avviene sotto la cute
compariranno smagliature e se
saranno concentrate nel sistema vascolare affioreranno le tristemente famose vene varicose.
Anche l’ingrossamento e/o la
fuoriuscita delle emorroidi ed i
foruncoli durante la gravidanza
o subito dopo, possono essere
spiegati per un eccessivo ristagno di scorie e veleni nella vena
porta e che il fegato non riesce
a smaltire, fenomeno accentuato anche dal fatto che l’utero, crescendo, preme sulle grosse vene dell’addome ed ostacola il normale
reflusso del sangue. (vedi emorroidi e foruncoli).
Una attenzione particolare possiamo dare al ph delle urine che non deve andare sotto un certo limite
e per mantenerlo nelle condizioni ottimali, utile è
bere acqua alcalina, che aiuta a mantenere l’equilibrio acido basico, favorendo anche il benessere del
nascituro.
15
SINDROME
PREMESTRUALE
Ogni donna vive il periodo precedente le mestruazioni in
maniera molto particolare. Nella maggior parte dei casi,
per fortuna, non porta eccessivi traumi, in altre occasioni
invece, poche per fortuna, può essere causa di irritabilità, tensione emotiva, sbalzi d’umore, insicurezza, crisi di
pianto immotivato, manifestazioni depressive, aggressività,
scarsa concentrazione, stanchezza, tensione mammaria,
dolore al seno, gonfiore addominale, aumento di peso, caviglie gonfie, mal di testa, emicrania. Molte donne spesso
non riescono neanche a presentarsi al lavoro. Studi hanno
stabilito che nel periodo fertile, la donna “parcheggia” gli
acidi nel sangue, nella linfa e nella placenta e conseguentemente il livello di acidità sale giorno per giorno,
fino alla comparsa delle mestruazioni. Normalmente con le mestruazioni, spariscono
anche i sintomi e tutto torna nella normalità. Quando le patologie diventano gravi
si ricorre a cure specifiche ed i farmaci
utilizzati hanno differenti meccanismi
d’azione e presentano varia efficacia. E’ stato osservato che sia
la durata delle mestruazioni e
sia i disturbi, si riducono notevolmente se il regime di
vita del mese precedente,
ha permesso una riduzione
degli acidi. Spesso tutto si
può risolvere con semplici cambiamenti delle nostre
abitudini di vita come la dieta, lo
stile di vita, la riduzione del consumo di alcol e del caffè, la limitazione
del fumo, il bere quotidiano di acqua
alcalina, che in maniera naturale ed efficace favorisce la riduzione degli acidi,
per avere risultati più che soddisfacenti
quanto inaspettati.
Nel caso della stitichezza invece è un pò più difficile da comprendere. Il dott, Kuwan Choi, professore di medicina interna all’università di Seul, in Corea, diresse degli esperimenti
clinici su diversi pazienti che soffrivano di stitichezza cronica. Egli misurò il tempo impiegato dai cibi durante il loro
passaggio attraverso l’intestino crasso, prima e dopo aver
bevuto acqua alcalina. Presentò, poi, i risultati nel simposio
‘Salute ed acqua” che si tenne a Seul il 22 settembre 1989.
Con l’assunzione giornaliera di circa un litro e mezzo al
giorno di acqua alcalina il tempo impiegato dai cibi durante
il loro passaggio attraverso l’intestino crasso si ridusse in
media del 51%. Le conclusioni a cui questi studi hanno portato sono state che la stitichezza è causata da un’accumulazione di acidi intorno alla mucosa del colon. Si è accertato
che l’assunzione di acqua alcalina favorisce la secrezione di
fluidi alcalini nel colon stesso, eliminando l’accumulo ed il
ristagno di acidi e di scorie che sono fattori che favoriscono la stitichezza. Infatti la presenza abnorme di scorie in un
ambiente acido, sono condizioni ideali per una fermentazione putrefattiva delle feci, determinando una spiacevole
ed eccessiva flatulenza, con senso di disagio e percolazioni
di tossine nell’organismo. E’ bene ricordare che un colon
in salute non produce flatulenza. Ci sono diverse pubblicazioni che attestano l’efficacia della acqua alcalina nei casi di
diarrea, stitichezza, dolori addominali, fermentazione intestinale e che confermano che lo ione calcio è considerato
essenziale nelle contrazioni propulsive della muscolatura
intestinale liscia e l’acqua alcalina ne contiene in grande
quantità.
IPERACIDITÀ, INDIGESTIONE,
GAS E NAUSEA
DIARREA CRONICA
E STITICHEZZA
Suona alquanto contraddittorio, ma la diarrea cronica e la stitichezza, apparentemente fenomeni opposti,
sono il prodotto dell’eccesso di acidità. Questo eccesso colpisce il pancreas ed il succo pancreatico diviene
meno alcalino e conseguentemente il cibo che giunge
nell’intestino è più acido, gli enzimi non lavorano bene,
causando la diarrea. Bere acqua alcalina, riequilibrando il ph interno, è di grande aiuto anche in questo caso.
Sono causati da acidità in eccesso e per quanto
possa apparire semplicistico, basta una dieta alcalina
per ripristinare le condizioni ottimali nello stomaco
e nell’intestino. Questa poi è di sicuro aiuto anche
in presenza di ulcera. Nella dieta è consigliato l’uso
del the verde, la frutta in genere, privilegiando mele,
mirtilli, fichi, banane. Anche i cavoli hanno un effetto
alcalinezzante e così il fucus ottenuto dalle alghe marine e la liquirizia anche se questa deve essere presa
con moderazione, avendo l’effetto di far aumentare
la pressione sanguigna. Gli enzimi sono sensibili alle
variazioni di ph ed un ambiente ottimale favorisce
la loro attività per estrarre le sostanze nutritive dagli alimenti. Il pancreas nella digestione, ha un ruolo
particolare in quanto regola l’assimilazione dei grassi,
dei carboidrati e delle proteine. Il succo pancreatico
ha un valore di ph molto alto che si aggira attorno ad
8. Mantenere il suo ambiente basico significa avere in
primis una buona digestione.
16
CEFALEA, MAL DI TESTA
Si stima che in Italia milioni di persone soffrano, in diversa intensità, di mal di testa tanto da
venire considerato una vera e propria malattia
sociale. Può essere di due tipi: primaria, cioè
una malattia vera e propria, con cause non
sempre facilmente identificabili, o secondaria.
Quest’ultima è il sintomo di altri disturbi quali:
allergie, ipertensione, artrosi, disturbi digestivi,
ecc.... E’ comunque un segnale d’allarme che il
corpo ci invia per dirci che qualcosa non va per
il verso giusto. E’ importante capire l’origine
perché solo così si può curare efficacemente.
Molto spesso, proprio perché il dolore è forte e continuo, si fa un uso ed un abuso di analgesici
che portano assuefazione ed intossicazione. Comunque qualunque sia la causa, il nostro corpo
si trova in uno stato di acidità, aumentato dall’uso dei farmaci, ed il mal di testa persiste finchè
gli acidi non sono stati neutralizzati. Per compensare lo stato di acidità, il corpo ricorre maggiormente ai sali minerali localizzati sotto il cuoio capelluto per cui è utile, anche in presenza di mal
di testa, avere a disposizione, tramite la nostra dieta, di sufficienti sostanze alcaline. Per limitare
l’uso e la dipendenza di analgesici possiamo aiutarci con sistemi antichi ed efficaci come il riposo,
il buio, il silenzio ed il sonno e con tecniche di rilassamento. In molti casi è utile avvalersi di trattamenti e terapie psicologiche e psicoanalitiche che possono aiutare a trovare equilibrio e serenità
interiore in quanto non sempre il problema in se, è il vero problema, ma la tensione emotiva
nasce sul come vengono intimamente vissuti i problemi e le conseguenti situazioni di stress. Per
compensare l’acidità in eccesso anche in questo caso e specialmente se si fanno uso di analgesici,
il bere quotidianamente acqua alcalina ionizzata favorisce la disintossicazione dell’organismo, apportando un profondo senso di benessere.
OCCHI E DIMINUZIONE DELLA VISTA
Il più comune disturbo della vista, dopo i 45 anni di età, è l’incapacità progressiva di leggere da vicino.Viene chiamata presbiopia (la parola deriva dal greco e significa vista da vecchi), dovuta all’ispessimento della lente dell’occhio
chiamata cristallino. Questa diventa meno elastica e quindi meno pronta all’accomodazione della vista e si corregge
normalmente con l’impiego di occhiali da lettura. Quando il cristallino diventa opaco si ha la cataratta, un disturbo
comune negli anziani, ad evoluzione lenta e che porta a progressiva
diminuzione della vista. La diminuizione della vista è un evento che
viene vissuto come qualcosa di inevitabile, con quasi rassegnazione.
Questo fenomeno ad alcuni si accentua precocemente mentre ad
altri è tardo ad arrivare e nel ricercare le cause che favoriscono tutto
ciò si è visto che mantenere una pulizia dell’ambiente dove vivono
le nostre cellule è di grande aiuto anche al benessere dei nostri occhi.
Infatti studi approfonditi hanno notato che contrastando le reazioni
acide nel nostro organismo, gli zuccheri bruciano completamente e
non vanno ad impoverire di ossigeno le cellule. Queste, quindi, si riproducono efficacemente, evitando il loro invecchiamento. Per cui
meglio iniziare da subito una dieta alcalina, perchè molti casi hanno
provato che ci sono stati anche recuperi significativi della capacità
della vista, migliorando semplicemente le abitudini alimentari.
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ASMA, FEBBRE DA FIENO, ALLERGIE
Le allergie sono la reazione di anticorpi, prodotta per sbaglio dal sistema immunitario, contro sostanze che in linea di
massima non sono nocive all’organismo. L’asma è una delle malattie respiratorie croniche più diffuse nel mondo. Si tratta di
una malattia complessa che si manifesta attraverso una infiammazione cronica delle vie aeree. L’infiammazione causa i cosiddetti ‘attacchi d’asma”, crisi respiratorie, respiro sibilante, senso di costrizione toracica e tosse. Durante gli attacchi, che
possono essere improvvisi o graduali, peggiorano i sintomi e la funzionalità respiratoria. Se non trattati in modo adeguato,
gli attacchi possono essere anche molto gravi e addirittura fatali. I fattori di rischio sicuramente sono il fumo, sia attivo che
passivo, l’inquinamento ambientale, polveri, acari, polline, presenza di insetti ed animali domestici, non corretta educazione
alimentare. L’attacco d’asma determina una ostruzione parziale dei bronchi e dei bronchioli a causa delle contrazioni dei
muscoli delle pareti bronchiali. Un gioco importante in tutto questo ce l’ha, secondo molti medici giapponesi, il sistema
immunitario che si scompensa per eccesso di acidità e mentre la risposta si concentra sugli effetti, cercando di contrastarli
con trattamenti che vanno a ridurre l’intensità e la frequenza degli attacchi, molto utile sarebbe intervenire sulle cause,
favorendo nel nostro organismo un ambiente idoneo alla salute delle cellule. Tenere pulita l’acqua dove il pesce nuota.
L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree (bronchi) nella quale giocano un ruolo numerose cellule, in
particolare i mastociti, gli eosinofili i linfociti T. Nei soggetti predisposti, questa infiammazione provoca episodi ricorrenti
di respiro sibilante, difficoltà respiratoria, senso di costrizione toracica e tosse. Le cause scatenanti dell’attacco asmatico
possono essere molteplici e sono in prevalenza rappresentate da: allergia, inalazione di aero-allergeni come acari, pollini
micofiti (in particolare l’Alternaria Tenuis), muffe o altro materiale aerotrasportato in grado di provocare una reazione
infiammatoria allergica nei soggetti predisposti. Anche l’allergia alimentare (e in special modo in età pediatrica l’allergia
a latte, uovo e altro) può causare l’insorgere di una sintomatologia asmatica
ma si tratta comunque di manifestazioni allergiche estremamente eccezionali.
(Può accadere di scambiare un asma da rigurgito con una allergia alimentare
che è molto più rara e con meccanismo completamente diverso).
Le cause possono essere:
1. infezioni: virus e batteri sono in grado di provocare l’infiammazione delle
vie aeree, portando alla crisi i soggetti asmatici;
2. chimici: inalazione di irritanti che nei soggetti non asmatici porta a una
sintomatologia assai modesta mentre negli asmatici evoca un’infiammazione
molto vivace e quindi una crisi di asma;
3. stress sistemico: situazioni di forte stress fisico specie nell’attività sportiva possono causare broncocostrizione indotta da esercizio fisico.
I medici giapponesi pongono alla base di questi disturbi il sistema immunitario,
il quale si scompensa per eccesso di acidità. Lo scienziato Sang Whang racconta di notevoli miglioramenti di asma bevendo acqua alcalina. Per ulteriori
approfondimenti si faccia riferimento a : “Trattamenti alcalinizzanti”. Walter Giurastante, dopo cinque mesi di assunzione di acqua
alcalina ph 10, ha detto addio al suo nebulizzatore al cortisone,
che usava da 35 anni.
MALATTIE CONTAGIOSE
Sebbene le malattie contagiose non siano causate dall’accumulo di acidi, coloro che bevono acqua alcalina
hanno dimostrato di avere una resistenza molto alta verso questo genere di disturbi, ammalandosi meno
ed anche in caso di malattia, la guarigione è più rapida. Studi giapponesi confermano che un livello alcalino
ottimale produce, come effetto, un’immunità alle malattie contagiose e ricerche effettuate in Germania, affermano che l’aumento dei livello di ossigeno che apporta l’acqua alcalina, fa aumentare la soglia di immunità.
Quando il corpo è invaso da batteri estranei o virus, i linfociti dichiarano guerra agli invasori. Questa guerra
causa delle perdite da entrambe le parti. Tali perdite sono di fatto, cellule morte, che si trasformano in scorie
acide e vengono eliminate più facilmente se il corpo dispone di un necessario equilibrio interno acido/basico.
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CALVIZIE ED ALLOPATIA
La calvizie comune colpisce indifferentemente sia l’uomo che la donna ed ha le sue origini
in fattori ormonali, genetici e nella sottrazione dei sali minerali nella zona sottocutanea.
L’analisi chimica del capello ci indica che i costituenti principali, oltre all’acqua, sono: la
cheratina, i lipidi, i minerali ed i pigmenti. La cheratina ed il processo di cheratinizzazione,
in particolare quello dei peli, è regolato da ormoni, vitamine, fattori genetici e metabolici
e sembra legato al metabolismo del colesterolo e alla sua esterificazione con acidi grassi
sintetizzati dall’epidermide. I minerali, poi, rappresentano una componente essenziale dei
sistemi proteico-enzimatici. Esiste una correlazione diretta fra la quantità di oligoelementi
presenti nel sangue e quelli presenti nel capello. L’uomo risente maggiormente di questa
patologia rispetto alla donna, in quanto non ha la possibilità di purificare in suo sangue
come fa la donna, ogni mese, con le sue mestruazioni. Il pronto intervento, adibito alla
neutralizzazione degli acidi, il corpo lo mette in atto, spesso, sotto il cuoio capelluto,
per via della sua riserva di oligoelementi e sali minerali. L’impoverimento di questi, ha
come conseguenza logica, la comparsa della alopecia e la relativa caduta dei capelli che
possiamo prevenire e combattere con una adeguata dieta alcalina. Studi hanno verificato
che se il bulbo pilifero è ancora vivo, con una dieta alcalina si favorisce la lenta ricrescita
dei capelli.
STRESS
STRESS
STRESS
Lo stress è una sindrome di adattamento a degli stressor (sollecitazioni). Può essere fisiologico e può avere anche dei
risvolti patologici. Anche eventi di vita quotidiana possono portare a mutazioni anche radicali dovute all’adattamento.
Malgrado ciò, l’adattamento è un’attività complessa che si articola nella messa in atto di azioni finalistiche destinate alla
gestione o soluzione dei problemi (problem solving), alla luce della risposta emotiva soggettiva suscitata da tali eventi. La
capacità di indirizzare le azioni adattative implica sia la possiblità di azioni finalizzate a modificare l’ambiente in funzione
delle necessità del soggetto, sia l’eventualità di intraprendere una modificazione di caratteristiche soggettive per ottenere
un migliore adattamento all’ambiente circostante. Il cortisolo, l’ormone dello stress, che aumenta in situazioni severe di
stress psico-fisico, gioca una funzione molto importante, andando ad inibire le funzioni corporee non indispensabili nel
beve periodo, garantendo il massimo sostegno agli organi vitali, aumentando tra l’altro la gittata cardiaca, la glicemia e la
produzione delle endorfine, sostanze che hanno la caratteristica di essere analgesiche ed eccitanti. Uno stress troppo prolungato o tante situazioni di stress, producendo tante, troppe scorie acide, che il nostro corpo non riesce velocemente a
neutralizzare, determinano invece conseguenze ed inconvenienti ad ampio raggio quali: depressione, diabete, ipertensione,
disturbi cardiovascolari, malattie autoimmuni, iperacidità gastrica che può sfociare in ulcera, solo per citarne alcune. Ove
possibile è oltremodo utile cercare di eliminare le cause dello stress e se ci si vuole orientare verso un aiuto concreto,
deve essere valutato un punto fondamentale: lo stress sia fisico che mentale produce molta acidità. Quando siamo sotto
tensione tendiamo a bruciare molti nutrienti in breve tempo, producendo in tal modo molti più rifiuti di quelli che il corpo normalmente è in grado di smaltire. A causa di ciò il fisico tende ad invecchiare più velocemente. Lo stress mentale è
ampiamente più devastante di quello fisico, poiché non prevede momenti dedicati al riposo quindi non dà all’organismo
il tempo necessario allo smaltimento delle tossine acide. Scrive Guy Finley nel suo best seller “Lasciare andare”: Non devi
dipendere da niente e da nessuno per essere felice: la rabbia, la depressione e l’ansia provengono da un’imperfetta conoscenza di
se stessi e delle proprie dinamiche psicologiche. Non c’è nessuna differenza fra una persona che distrugge la sua vita con l’alcool e
chi la distrugge con paure, con la depressione o lavorando come un ossesso. Il risultato finale è lo stesso: una vita che non funziona
e che distrugge se stessa e tutto ciò che le sta intorno. Lo stress, in certi casi, è uno stimolo molto positivo, infatti sotto stress
noi riusciamo a fare cose al limite delle nostre possibilità. Un uso appropriato di acqua alcalina, neutralizzando le sostanze
acide di scarto prodotte sotto stress, favorisce uno stato di maggiore calma e tranquillità che può essere di molto aiuto
per gestire al meglio le situazioni di criticità e riducendo gli effetti collaterali dello stress.
MICOSI E CANDIDA ELBICANS
Ogni essere vivente ha un suo ambiente che privilegia, l’uomo infatti vive bene con una temperatura ambientale
variabile tra i venti ed i trenta gradi, le micosi prediligono un ambiente con ph acido nei valori che vanno dal minimo di 3,5 ad un massimo di 6. Per cui per risolvere questo problema è utile modificare l’ambiente dove queste
vivono e si sviluppano ricorrendo a trattamenti di uso esterno di acqua alcalina. Questa, andando a modificare
transitoriamente il ph della pelle, annulla le condizioni ottimali privilegiate dalla micosi e dalla candida elbicans che
a lungo andare scompaiono completamente.
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SCLEROSI MULTIPLA
E’ una malattia molto complessa ed invalidante e secondo il prof. Peter Jentschura,
ci sono due cause importanti che la favoriscono: i disturbi energetici dell’organismo
dovuti a situazioni ambientali, lavorative, come ambiente reale che come qualità
percepita del lavoro e l’accumulo prolungato nel tempo di scorie acide che intossicando l’organismo mandano il sistema immunitario in corto circuito. Infatti gli enzimi
preposti alla produzione di ATP, il motore di tutte le attività cellulari, hanno un funzionamento anomalo provocato da una reazione autoimmune errata. Questi non vengono riconosciuti, non si innesca la produzione
di energia e la conseguenza è la morte dei neuroni. La malattia nei primi anni può regredire spontaneamente
e quindi, senza trascurare tutte le terapie ufficiali, un riequilibrio del ph interno può risultare molto efficace.
Anticancer Effect of Alkaline Reduced Water.
Kyu-Jae LEE , Seung –Kyu PARK , Jae-Won KIM , Gwang-Young KIM ,Young –Suk RYANG , Geun-Ha KIM , Hyun-Cheol CHO , Soo-Kie KIM , and Hyun-Won KIM.
Dept of Parasitology of Basic Medical Scienze , Department of Biochemistry , Department of Micobiology Wonju College of Medicine,Yonsei University,Wonju, Korea.
EMORROIDI E ULCERA CUTANEA
Il fegato è il nostro organo preposto alla trasformazione delle sostanze di scarto che diventano
in parte bile ed in parte riversate nell’intestino ed eliminate naturalmente e meglio se con regolarità giornaliera, per evitare che restino più del dovuto nel nostro organismo. Il sangue affluisce
al fegato tramite la vena porta, che parte dall’ano e risale verso il fegato e che raccoglie tutte le
scorie prodotte dalla normale vita e metabolismo delle cellule (digestione intestinale e milza).
Quando il flusso di sostanze tossiche è superiore a quello che il fegato può smaltire si viene a
creare una situazione critica e pericolosa definibile come un ingorgo. La vena si gonfia sino a
provocare la rottura dei vasi sanguigni nell’ano, di conseguenza le emorroidi fuoriescono, spesso
scoppiano, disperdendo sangue, pieno di scorie, sporco ed avvelenato. Se non trova più questa
strada che spesso è trattata chirurgicamente, il corpo
andrà a trovare altre vie pur di liberarsi di quanto ha
FEGATO
in eccesso. Per questo motivo possiamo comprendere
il meccanismo che favorisce l’ulcera cutanea. Questa
è un modo intelligente con cui il nostro corpo risponde ad uno stato di accumulo di scorie ed acidi.
L’ulcera si forma in prossimità del posto dove le scorie
sono maggiori o nella zona del malleolo che presenta
caratteristiche favorevoli alla sua formazione. L’ulcera
quindi, è un benevolo accorgimento, che il nostro corpo usa per difendersi da problemi maggiori e dovrebbe farci riflettere su cosa possiamo fare per evitare al
nostro corpo situazioni di emergenza. Infatti quando
INTESTINO
l’organismo non si riesce a liberarsi completamente
delle scorie acide, i tessuti, gli organi, le ghiandole
possono essere danneggiati, determinando patologie
importanti; ogni organismo reagisce in maniera diversa. E’ molto importante cercare di mantenere gli organi interni in uno stato ottimale di ph, con una alimentazione adeguata e più ancora
con l’acqua alcalina ricca di carbonati di calcio, sodio, potassio, ecc…Come abbiamo visto per
le micosi che sono trattate localmente, anche le cisti oltre che chirurgicamente, spesso sono
state fatte uscire dal corpo inoculando gocce di acqua con alto tasso di ph basico, acqua ricavata con prodotti che si trovano facilmente in farmacia. Le applicazioni possono durare qualche
settimana o anche qualche mese, ma poi la ciste viene fuori, si forma una ferita, che si richiude
in maniera molto naturale.
TOSSINE
COLECISTI
VENA PORTA
COLEDOCO
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...infatti Paracelso diceva...
“Ovunque debba uscire qualcosa, il corpo umano ha un orifizio e se qualcosa deve uscire
lì dove il corpo umano non ha l’orefizio, allora fanne tu uno”.
Il nostro corpo quando sente la necessità di espellere qualcosa che i reni, il fegato non riescono a
metabolizzare ed eliminare, crea delle strade improprie, quali valvole di scarico. Molto spesso noi
siamo portati a soffermarci sui sintomi, dando poca importanza ai motivi che hanno determinato
questi eventi. E’ un po’ come se andiamo a tappare la valvola di una pentola a pressione quando il
suo fischio ci da fastidio e non vogliamo più sentire il rumore. Sembra strano ma questo è quello
che facciamo abitualmente, ecco perchè ci farebbe molto piacere se la lettura di queste semplici
riflessioni portassero qualche lettore ad una consapevolezza maggiore di ciò che dovrebbe essere la pratica della prevenzione e come vivere con attenzione i segnali che il nostro corpo ci da.
E’ quello che succede con le ulcere, con le emorroidi, con le tonsille, i foruncoli, se non risolvo il
problema a monte tutto diventa un rimedio momentaneo, illusorio e spesso controproducente.
POLLICE VERDE
Le piante preferiscono l’acqua acida, i fiori recisi durano di più se sono immersi in questo
tipo di acqua mentre le piante innaffiate con acqua alcalina, fioriscono rapidamente
ma anche rapidamente invecchiano. Se poi prendiamo l’abitudine di nebulizzare le foglie
delle piante con acqua acida, il risultato sarà che gli insetti dispettosi si terranno alla larga
e potremo evitare dannosi insetticidi. L’acqua piovana è acida ed è gradita dalle piante
più di quella del rubinetto, purtroppo oggi le piogge sono ulteriormente acide perchè
colpevolmente ricche di prodotti organici e rifiuti tossici industriali e perdono il loro effetto
benefico anzi... Se mettiamo filtri e depuratori alle industrie si ripristina il circolo virtuoso.
Con l’acqua acida possiamo detergere il nostro corpo,
sciacquare i nostri capelli
dopo lo shampoo, lavare la frutta e la verdura evitando
la amuchina e poi
risciacquarla con acqua alcalina. Possiamo lavare per terra
per
igienizzare
i pavimenti. La pelle del nostro corpo è acida ed è così
per difenderci da
virus e batteri. Avere una attrezzatura che può produrre
a casa
propria sia acqua alcalina che acqua acida è una
comodità notevole. Nella alimentazione si potrebbe
agire anche puntando solo su alimenti che favoriscono
una dieta alcalina ma questa scelta potrebbe portare
ad eliminare prodotti di cui il nostro corpo ha bisogno.
Meglio integrare i sali alcalini con cui le nostre cellule
eliminano le scorie acide bevendo acqua ionizzata alcalina,
e così potremo mangiare tutto e di tutto con moderazione,
cercando di evitare bibite gassate e reclamizzate bevande di
colore scuro che sono estremamente acide e vanno a stressare il nostro ph interno e che, con
troppa facilità e disinvoltura, sono tra le mani dei ragazzi e spesso anche dei bambini. Per gli adulti,
a tavola meglio un bel bicchiere di vino.
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Non vorremmo comunque dire che dobbiamo buttare il bambino con l’acqua sporca. Non dobbiamo
rinunciare a niente, possiamo e dobbiamo mangiare
tutto, di tutto, con moderazione. Gli alimenti acidi
sono essenziali per il loro apporto di aminoacidi,
minerali e vitamine, dobbiamo solo stare attenti
a compensare la loro assunzione con abbondanti
quantità di alimenti alcalini come frutta e verdura
ed anche in questo caso privilegiare la frutta e la
verdura di stagione. È utile nella cottura della verdura avere particolari attenzioni, affinchè tutti o
gran parte dei elementi nutritivi non vadano via con
l’acqua. Diceva un detto antico: una mela al giorno,
toglie il medico di torno e qualcuno aggiunge che
ogni giorno un paio di noci, non dovrebbero mai
mancare sulla nostra tavola. Iniziamo già dal mattino
con una buona colazione ricca di fiocchi di cereali,
yogurt, frutta o una spremuta di arancia o di pompelmo, comunque frutta fresca al posto di succhi comperati, che sono ricchi di conservanti, coloranti,
zuccheri e con pochi valori nutritivi ed evitiamo anche l’abitudine di un caffè e via... Iniziamo bene la
giornata, e per iniziarla veramente bene anche un sorriso ed un buongiorno detto di tutto cuore.
Dice Sang Whang nel suo libro “Invertire l’invecchiamento”
“State tranquilli, non dovrete rinunciare alle “bistecche e company”, gli alimenti acidi sono essenziali per il loro apporto aminoacidico e vitaminico-minerale, ma semplicemente compensare la loro assunzione con abbondanti quantità di alimenti alcalini (vedi tabella VALORI ACIDO/
BASE) come frutta e verdura.”
Il valore positivo accanto all’alimento indica l’acidità: più è alto questo valore e più il
cibo è acido. Il valore negativo indica la basicità dell’alimento: più è alto questo valore e
più riesce ad abbassare l’acidità dei fluidi corporei. Al fine di determinare esattamente
le proporzioni, ho contattato la Prof. Lynda Frassetto, autrice dei più importanti studi
al mondo sull’acido-base e docente di nefrologia all’Università della California, a San
Francisco. Mi ha spiegato che la proporzione dovrebbe essere del 75% 80% di sostanze
alcaline e conseguente 20-25% di quelle acide, anche se queste proporzioni sono attualmente ancora in fase di studio. Tra l’altro proprio in questi mesi ha condotto ulteriori ricerche sull’argomento che ha presentato nel maggio scorso a New Orleans, nel
congresso annuale della prestigiosa American College of Sport Medicine. Come è facile
notare nella tabella, i cibi più acidi sono i formaggi, proprio quello che la medicina ufficiale consiglia di assumere per contrastare l’ostoporosi. Come ho scritto nello scorso
numero, più un alimento è acido e più sottrae calcio alle ossa, quindi il consiglio di assumere latticini non solo non è esatto ma addirittura potrebbe risultare dannoso. Marion
Nesle nel suo commento sull’argomento, apparso sulla prestigiosa rivista “Le scienze”
organo istituzionale della medicina ufficiale) nel numero di novembre 2007 scriveva:
“Curiosamente alcuni gruppi di popolazioni che mangiano pochi derivati del latte, ricco
di calcio, ovvero seguono diete con contenuto di calcio minore di quanto raccomandato dagli esperti, presentano tassi inferiori di frattura all’anca (indice di osteoporosi
avanzata n.d.r.) rispetto ad altri che consumano grandi quantità di latticini...
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Presentazione Sintetica di una
NUOVA TEORIA SCIENTIFICA
INVECCHIAMENTO ED INVERSIONE
DELL’INVECCHIAMENTO
di Sang Y Whang
autore di: INVERTIRE L’INVECCHIAMENTO.
Uno dei desideri universali dell’uomo è quello di vivere una vita sana e lunga. Spendiamo fortune per allungare la nostra vita e mantenere una buona salute.
Spendiamo anche un’enorme quantità di tempo, ricercando le cause dell’invecchiamento e i metodi per invertire il processo d’invecchiamento. Tutte le teorie sull’invecchiamento sono complicate e non facili da comprendere.
Lo scopo di questo opuscolo è di presentare una semplice spiegazione scientifica
dell’invecchiamento ed allo stesso tempo un semplice metodo scientifico per invertire
il processo d’invecchiamento, senza diete ed esercizio fisico. Coloro tra voi che hanno
intelligenza e mente aperta non avranno nessuna difficoltà nel comprendere ciò e potrebbero chiedersi come mai questo semplice fatto non è stato conosciuto fino al XXI
sec. Lavoriamo duramente per arrivare verso i 45 anni (in media) con corpi che iniziano
a deteriorarsi senza speranza. Scoprirete le ragioni scientifiche di questi fenomeni nelle
pagine seguenti. E la vera buona notizia è che potrete fermare Il vostro declino
INTRODUZIONE
Non sono né un medico, né un biologo, sono un ingegnere, uno scienziato ed un inventore. Ho inventato il dispositivo di misurazione della cornea, le lenti a contatto multifocali, i filtri elettronici, i modem ad alta velocità, ed altre cose.
Nel 1986, all’età di 55 anni, soffrivo di alta pressione sanguigna e prendevo delle pastiglie per questo. Comprai uno ionizzatore d’acqua, che separava elettronicamente
l’acqua di rubinetto in acqua alcalina ed acqua acida. Mi avevano detto che bere acqua
alcalina avrebbe potuto abbassare la mia pressione sanguigna.
Per farla breve, in sei settimane ho potuto smettere di prendere le pastiglie per la pressione del sangue. All’inizio, fui molto contento; comunque, il fatto di non sapere perché
la mia pressione era scesa mi infastidiva. Mi sono chiesto se poteva essere un fattore
psicologico, o un fenomeno a breve termine o se, a lungo andare, questa pratica poteva
procurare effetti collaterali negativi.
Questo mi ha spinto a ricercare il perché della normalizzazione della mia pressione
sanguigna, avvenuta bevendo semplicemente acqua alcalina. Questa ricerca mi ha condotto alla scoperta del processo d’invecchiamento degli uomini e della sua inversione.
QUESTA NON È UNA SCOPERTA MEDICA, MA UNA SCOPERTA SCIENTIFICA.
Nel 1990, scrissi “Invertire l’invecchiamento”. Oggi, ci sono oltre 900.00 copie in circolazione. E’ stato tradotto in altre lingue da traduttori volontari. “Invertire l’invecchiamento” è disponibile in cinese, spagnolo, polacco, tedesco, giapponese. Presto si troverà
anche in altre lingue.
Nei passati 15 anni, ho fatto nuove scoperte ed inventato alcuni prodotti per aiutare
a migliorare la nostra salute. Lo scopo di questo opuscolo, è di presentare in sintesi le
nuove scoperte ed i nuovi prodotti.
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COME INVECCHIAMO
La scienza medica ha scoperto che, mentre invecchiamo, perdiamo bicarbonati (HCO
3-) nel sangue; i bicarbonati mantengono il sangue alcalino.Vi prego di osservare il grafico in basso della dott.ssa Lynda Frassetto.
Giornate di Gerontologia:
SCIENZE BiOLOGICHE,
1996.VoI. 5 (A. No. 1, B9l-B99 I.)
della Dr. Lynda Frassetto, UCSF
(La linea continua è stata aggiunta da Sang Whang)
Un declino evidente comincia all’età di 45 anni e, fino a 90 anni, perdiamo il 18% dei
bicarbonati nel sangue. I bicarbonati sono i tamponi alcalini che neutralizzano gli acidi
nel sangue e mantengono il pH sanguigno bilanciato grazie all’eliminazione dei residui
acidi nel corpo umano. La riduzione dei bicarbonati limita l’abilità del sangue di amministrare i residui acidi prodotti dalle nostre cellule. Il sangue deve mantenersi ad un pH
di 7,3. Per sopravvivere il corpo converte attentamente gli acidi liquidi non neutralizzati in acidi solidi come colesterolo, acidi grassi, acido urico, fosfati, solfati, urati, calcoli
renali. Quando il corpo manca di bicarbonati, il sangue è incapace di neutralizzare acidi
velenosi come acido urico, acido fosforico, acido solforico, ecc. Il corpo sottrae il calcio
alle ossa per formare gli urati, i fosfati, i solfati, ecc. La trasformazione dei residui acidi
liquidi nella forma solida, come i calcoli renali, per il corpo significa la sopravvivenza.
Il mondo intero accetta che la diminuzione dei bicarbonati e l’accumulo di acidi nel
nostro corpo sia l’inevitabile conseguenza dell’invecchiamento.
Ho scoperto che la diminuzione dei bicarbonati nel sangue non è la conseguenza
dell’invecchiamento, ma la causa dell’invecchiamento. Se riuscissimo a trovare un modo
per rifornirci di bicarbonati, come si ricarica una batteria, non invecchieremmo.
Tornando alla ricerca della Dr.ssa Frassetto, il punto di svolta dei 45 anni è l’età media
in cui cominciano a comparire i primi sintomi di diabete, artrite, ipertensione, osteoporosi, cancro, ecc. Le cellule cancerose sono (ndt-) solitamente acide, mentre le cellule sane sono alcaline. Il cancro non si può sviluppare in un ambiente alcalino; ad ogni
modo, la mancanza di bicarbonati crea un ambiente acido, creando così un ambiente
ideale per il cancro. La presenza di più bicarbonati nel corpo potrebbe prevenire, ma
non necessariamente curare, il cancro.
Le due maggiori categorie di malattia sono: le malattie contagiose e le malattie degenerative indotte dagli acidi. La scienza medica tratta soprattutto la prima categoria,
perché l’accumulo di acidi non risulta ai raggi X. Con il tempo i sintomi diventano così
pronunciati da essere notati ai raggi X, ma solitamente è troppo tardi.
In “Invertire l’Invecchiamento” ho esposto i vari tipi di residui acidi e le malattie indotte dagli acidi. Da allora ho imparato che esse sono il risultato di una carenza di bicarbonati. Nel capitolo 4 studieremo le cause della riduzione dei bicarbonati e la provenienza della produzione degli acidi nel corpo umano.
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Una rivoluzionaria scoperta scientifica
dell’inversione dell’invecchiamento
Con l’invecchiamento perdiamo bicarbonati
(tamponi alcalini) nel sangue.
La perdita dei bicarbonati provoca l’accumulo di
acidi nell’organismo, determinando l’inizio di malattie degenerative dell’età adulta, indotte dagli acidi.
Ora sappiamo perchè l’età di 45 anni costituisce
l’età media in cui i sintomi, quali diabete, ipertensione, osteoporosi ecc. iniziano a comparire e il
perchè del cancro e come prevenirlo.
Il mondo accetta la diminuzione dei bicarbonati
ed il conseguente accumulo di acidi nell’organismo
umano come un risultato inevitabile del processo
di invecchiamento.
Tuttavia l’autore asserisce che la diminuzione
dei bicarbonati nel sangue non è la conseguenza
dell’invecchiamento, ma piuttosto ne è l’effettiva causa. Questa è la nuova teoria dell’invecchiamento. Quindi, se noi possiamo ricaricare il nostro sangue con bicarbonati, possiamo bloccare il processo dell’invecchiamento. Questa è la nuova teoria dell’inversione
dell’invecchiamento.
Questo opuscolo sottolinea che la dieta convenzionale e l’attività fisica non interrrompono il processo di invecchiamento, poichè non forniscono bicarbonati al sangue.
Questo opuscolo tuttavia indica diversi modi scientifici per rifornire i bicarbonati al
sangue senza che siano danneggiati dall’acido gastrico.
Si tratta di un concetto scientifico rivoluzionario che funziona. Non è una scoperta
medica, bensì una scoperta scientifica.
Sang Wang è l’autore di “Invertire l’invecchiamento”, uno dei testi scientifici sulla salute
più venduti. “Invertire l’invecchiamento” è tradotto in molte lingue: cinese, spagnolo,
polacco, tedesco, giapponese, italiano. Altre lingue se ne aggiungeranno. Sang Wang è
un ingegnere, scienziato ed inventore detentore di diversi brevetti in USA (ad oggi ben
dodici), includendo diversi prodotti per la salute.
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