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missioni e programmi - Comune di Conselice
COMUNE DI CONSELICE DUP DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2015 -2016 -2017 Presentato nel Consiglio Comunale del 9 ottobre 2014 – delibera n. 54 1 PREMESSA Il presente documento è stato redatto in conformità al D.Lgs. 118/2011, nell’ambito del riordino della disciplina contabile delle Regioni e degli Enti Locali, in attuazione del principio di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio, e sostituisce la Relazione Previsione e Programmatica, prevista dal sistema previgente. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri strumenti di programmazione. Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. L’entrata in vigore a regime del nuovo sistema contabile armonizzato è prevista per tutti gli Enti territoriali dal 2015; il Comune di Conselice ha adottato già dal 2014 il nuovo modello di programmazione, a seguito della scelta operata dalla Giunta di partecipare alla sperimentazione del nuovo sistema in modo da anticiparne i benefici. Il presente documento si colloca pertanto nella fase sperimentale del progetto ed è suscettibile di revisioni ed integrazioni, essendo stato redatto a pochi mesi dall’avvio del mandato amministrativo 2014/2019. Il contenuto dei programmi indicati dovrà pertanto essere ulteriormente definito in sede di approvazione (contestuale all’approvazione del Bilancio annuale 2015 e pluriennale 2015/2017), per adeguarlo al quadro della finanza locale, in continua evoluzione. In particolare alla data odierna non sono ancora noti i contenuti della prossima Legge di Stabilità. Il bilancio pluriennale 2015/2017 elaborato rispetto agli equilibri di bilancio 2014 evidenzia un fabbisogno aggiuntivo di risorse, riconducibili in larga parte agli ulteriori tagli operati ai trasferimenti statali ed alla diversa dinamica IMU/TASI, rispetto a quanto preventivato. La risoluzione di tali problematiche dovrà ricercarsi prioritariamente in azioni di tipo strutturale, volte a perseguire ulteriori razionalizzazioni sulle attuali gestioni, sia con riferimento a quelle dirette sia a quelle indirette tramite l'Unione dei Comuni. La costruzione del Documento Unico di Programmazione 2015-2017 del Comune di Conselice è pertanto strettamente connessa con il DUP dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, a cui si rimanda per completare il quadro di riferimento. Questo documento vuole rappresentare una prima bozza di lavoro, sulla quale sviluppare il confronto da qui a novembre, quando dovrà essere approvato nella sua versione definitiva. 2 SEZIONE STRATEGICA La Sezione Strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 comma 3 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici dell’ente. In particolare, la sezione individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. Le missioni e i Programmi riportati nel presente documento sono coerenti con le Linee programmatiche di mandato 2014-2019 presentate dal Consiglio Comunale del 23/9/2014 (delibera n. 47) ed approvate nella seduta odierna. Le missioni e i programmi si tradurranno in obiettivi operativi all’interno dei Piani della Performance dell'ente. Per affrontare la difficile situazione che stiamo vivendo pensiamo sia necessario attivare le energie positive delle nostre comunità per costruire una responsabilità diffusa: imprese, attività commerciali e artigiane, rappresentanze, volontariato, cittadini tutti devono fare la loro parte per rico struire un senso del bene comune e del vivere insieme. Pertanto riteniamo fondamentale mettere in circolo e a rete tutte le risorse delle nostre co munità , investendo sulle relazioni tra le persone, dalla animazione culturale alla tutela dell'ambiente e coinvolgendo attivamente i cittadini nel l'attività amministrativa, per condividere insieme le scelte piu' importanti per il nostro Comune. Per rendere efficace la nostra azione dovremo impegnarci su quella che ha rappresentato in questi anni la piu' importante innovazione amministra tiva, cioè l'Unione. Occorre però essere consapevoli che essa costituisce una importante opportunità ma che è anche necessario procedere a una attenta analisi e revisione dell'impianto organizzativo e procedurale messo in atto, proponendo una sorta di manutenzione straordinaria del siste ma Unione dei Comuni della Bassa Romagna . In tale ambito nel prossimo triennio, lo sviluppo del territorio si attesterà lungo tre filoni principa li: la gestione del territorio e le politiche urbanistiche, il welfare locale, le politiche fiscali e i servizi finanziari. La sfida piu' importante dei prossimi anni sarà quella di riuscire , attraverso i progetti elaborati nel Piano strategico “La Bassa Romagna 2020” , ad intercettare i significativi finanziamenti dell'UE per il periodo 2014-2020 , finalizzati in particolare al risparmio energetico, all'incremento del l'occupazione, alla formazione e al contrasto alle povertà. Il Piano strategico dovrà rappresentare la cornice entro cui sviluppare in modo coordinato gli strumenti di programmazione, a partire dai Nuovi Piani di Zona per la salute e il benessere sociale e dai Piani di Azione per l'Energia Sostenibile. 3 Dentro questo orizzonte dobbiamo saper esprimere il meglio e costruiremo la nostra idea di comunità locale e di territorio: inclusione sociale e lotta alle disuguaglianze, investimenti sull'istruzione e adeguatezza delle strutture scolastiche, la cultura, tutela ambientale e valorizzazione del nostro paesaggio, manutenzione del patrimonio pubblico, efficienza energetica, reti di impresa e sostegno all'imprenditoria e al lavoro, qualità ur bana e sicurezza. Dobbiamo avere la consapevolezza che senza un approfondimento dei fenomeni e senza cambiamenti, di fronte ad una crisi così profonda ed arti colata, non solo economica, non riusciremo a costruire una prospettiva ed un futuro di benessere, senza investire con una fiducia a tutto tondo le nuove generazioni, più informate ed attente ai segnali che provengono anche dalla politica. Lavoriamo per un futuro che sappia cambiare il presente, con coraggio, consapevoli che è difficile ma possibile, verso una società piu' giusta fon data sui diritti sociali di appartenenza, fra cui l'accesso al lavoro, non solo come fonte di reddito, ma anche come fattore di indipendenza e di di gnità della persona. Quello di cambiare, davvero è la via che vogliamo percorrere, forti del nostro progetto per Conselice, ancora da perfezionare ma delineato. IL QUADRO DI RIFERIMENTO Con Delibera di Giunta Comunale n. 77 del 24.9.2013 è stata approvata l’adesione del comune di Conselice alla sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio di cui all'art. 36 del D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm., anticipando in questo modo di un anno una transizione che sarebbe comunque dovuta avvenire (l’armonizzazione entrerà per tutti in vigore a partire dall’anno 2015) e benefi ciando così nel 2014 del regime premiale riservato agli enti sperimentatori. Gli strumenti di programmazione degli enti locali previsti dal D. Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 sono: a) il Documento unico di programmazione (DUP), da presentarsi al Consiglio entro il 31 luglio di ciascun anno, per le conseguenti deliberazioni e che, per gli enti in sperimentazione, sostituisce la relazione previsionale e programmatica; b) l’eventuale nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione (DUP), da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno, per le conseguenti deliberazioni; c) lo schema di delibera del bilancio di previsione finanziario, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno. La tempistica di cui al punto a) è differita coerentemente con i termini di presentazione delle linee programmatiche di mandato, a seguito dell'in sediamento della nuova amministrazione. La programmazione 2014 – 2016 del comune di Conselice evidenziata nel correlato DUP era conseguenza della LEGGE DI STABILITA’ 2014 4 LEGGE 27 dicembre 2013 n. 147 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Un articolo unico per 749 commi: questa la struttura delle Legge di stabilità 2014 . Tra le disposizioni destinate a Enti Locali, Regioni e Pa i commi da 639 a 737 che riguardano: la nuova tassazione sulla casa con l'istituzione della IUC composta da tre distinte tipologie d'imposta IMU, TARI, e TASI; le disposizioni sulla "vecchia" IMU; le altre misure in materia di tributi locali. Altro gruppo di norme, i commi da 427 a 573, che riguardano le disposizioni su spending review, gli interventi sul pubblico impiego, le modifiche al Patto di stabilità interno oltreché le nuove regole sulle società partecipate. LA NORMATIVA VIGENTE AL MOMENTO DELLA REDAZIONE DEL DUP 2015-2017 Con la legge 122/2010 di conversione del Decreto Legge n.78 venivano stabiliti i seguenti vincoli che permangono ancora oggi: Studi e consulenze (comma 7art 6 dl 78/2010) Dall’anno 2011, la spesa annua per studi e consulenze viene ridotta dell’80% rispetto al 2009 Convegni, mostre, pubblicità, relazioni pubbliche e rappresentanza (comma 8 art 6 dl 78/2010) Dall’anno 2011, le spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza viene ridotta dell’80% rispetto al 2009. Resta ferma la possibilità di effettuare variazioni compensative tra le spese di cui ai commi 7 e 8 dell’art 6 DL 78/2010; Sponsorizzazioni Dall’anno 2011, non è più consentito effettuare spese per sponsorizzazioni. Missioni Dall’anno 2011, la spesa annua per missioni viene ridotta del’50% rispetto al 2009 Auto di servizio Dal 2013 non possono effettuare spese di ammontare superiore al 50% della spesa sostenuta nell'anno 2011 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi; il predetto limite può essere derogato, per il solo anno 2013, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali già in essere. Con art. 15 dl 66/2014 e decorrenza dal 1/5/2014 il limite è ulteriormente ridotto al 30% del 2011. Fino al 31.12.2015 le amministrazioni pubbliche non possono acquistare autovetture né possono stipulare contratti di locazione finanziaria. 5 Utilizzo e acquisto di Immobili Dall'anno 2013 le amministrazioni pubbliche non possono acquisire immobili a titolo oneroso nè stipulare contratti di locazione passiva. Acquisto mobili e arredi Non si possono effettuare spese di ammontare superiore al 20% della spesa sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l’acquisto di mobili e arredi. Spese di formazione A partire dal 2011 le spese per formazione non possono superare il 50 % della spesa sostenuta nell’anno 2009. Normative emanate nell’anno 2014 con effetto a decorrere dalla gestione 2014 Il 24 aprile 2014 è stato emanato il Decreto Legge n. 66/2014 – “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale” che ha introdotto importanti disposizioni per i Bilanci e l’organizzazione dei Comuni tra le quali ricordiamo: RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA PUBBLICA PER BENI E SERVIZI I Comuni devono assicurare una riduzione della spesa per acquisti di beni e servizi pari a 375,6 milioni di euro nel 2014 e di 563,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017 proporzionalmente alla spesa media, sostenuta nell’ultimo triennio, relativa ai codici SIOPE (di cui alla tabella A allegata al decreto legge). Attualmente è stata quantificata una riduzione per il Comune di Conselice di € 30.986,00 per il 2014 e di €. 46.876,50 per gli anni successivi che si traduce in una riduzione corrispondente dei trasferimenti dello Stato conto Fondo di solidarietà . REVISIONE DEI CONTRATTI Per realizzare l’obiettivo di riduzione imposto, l’Amministrazione è: a) autorizzata a ridurre gli importi dei contratti in essere aventi ad oggetto acquisto o fornitura di beni e servizi, nella misura del 5 per cento, per tutta la durata residua dei contratti medesimi, con le seguenti indicazioni: - Le parti hanno facoltà di rinegoziare il contenuto dei contratti, in funzione della suddetta riduzione. - E’ fatta salva la facoltà del prestatore dei beni e dei servizi di recedere dal contratto entro 30 giorni dalla comunicazione della manifestazione di volontà di operare la riduzione senza alcuna penalità da recesso verso l’amministrazione. - Il recesso è comunicato all’Amministrazione e ha effetto decorsi trenta giorni dal ricevimento della relativa comunicazione da parte di quest’ultima. 6 - In caso di recesso, l’Amministrazione, nelle more dell’espletamento delle procedure per nuovi affidamenti, può, al fine di assicurare la disponibilità di beni e servizi necessari, stipulare nuovi contratti accedendo a convenzioni-quadro di Consip S.p.A., a quelle di centrali di committenza regionale o tramite affidamento diretto nel rispetto della disciplina europea e nazionale sui contratti pubblici. b) tenuta ad assicurare che gli importi e i prezzi dei contratti aventi ad oggetto acquisto o fornitura di beni e servizi stipulati successivamente alla data di entrata in vigore del decreto non siano superiori a quelli derivati, o derivabili, dalle riduzioni di cui alla lettera a), e comunque non siano superiori ai prezzi di riferimento, ove esistenti, o ai prezzi dei beni e servizi previsti nelle convenzioni quadro stipulate da Consip S.p.A. Gli atti e i relativi contratti adottati in violazione di tali disposizioni sono nulli e sono rilevanti ai fini della performance individuale e della responsabilità dirigenziale di chi li ha sottoscritti. STAZIONE UNICA APPALTANTE I Comuni non capoluogo di provincia possono procedere all’acquisizione di lavori, beni e servizi soltanto nell’ambito delle unioni dei comuni, ove esistenti, ovvero costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle Province, ai sensi della legge 7 aprile 2014, n. 56. Il termine previsto per l’attuazione della norma in oggetto è stato recentemente posticipato dal 1/07/2014 al 1/01/2015. AUTO DI SERVIZIO A decorrere dal 1° maggio 2014, non si possono effettuare spese di ammontare superiore al 30 per cento della spesa sostenuta nell’anno 2011 per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture. Tale limite può essere derogato, per il solo anno 2014, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali già in essere. Tale limite non si applica alle autovetture utilizzate per i servizi istituzionali di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. La riduzione della spesa per autovetture, determinata per i Comuni in 1,6 milioni di Euro per l’anno 2014 e di 2,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017, è comunicata annualmente al Ministero dell’interno dal Dipartimento della Funzione Pubblica. MODULAZIONE DEI TAGLI Le Province, le Città metropolitane e i Comuni possono rimodulare o adottare misure alternative di contenimento della spesa corrente, al fine di conseguire risparmi comunque non inferiori a quelli indicati dal decreto. 7 TRASPARENZA Vanno pubblicati nel sito istituzionale e resi accessibili anche attraverso il ricorso ad un portale unico, i dati relativi alla spesa di cui ai bilanci preventivi e consuntivi e l’indicatore di tempestività dei pagamenti, secondo uno schema tipo e modalità definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da emanarsi, sentita la Conferenza unificata, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge. ANTICIPAZIONE OBBLIGO FATTURA ELETTRONICA E’ anticipato al 31 marzo 2015, sentita la Conferenza unificata Stato Regioni e Autonomie locali, il termine previsto dal D. M. 55/2013 per la decorrenza dell’obbligo di procedere, esclusivamente in modalità elettronica, all’emissione, trasmissione, conservazione e archiviazione delle fatture emesse nei rapporti con le amministrazioni pubbliche anche sotto forma di nota, conto, parcella e simili. PUBBLICAZIONE TELEMATICA DI AVVISI E BANDI Sono stati riformulati gli art. 66, comma 7, e 122, comma 5, del Codice dei Contratti eliminando l’obbligo di pubblicazione dei bandi per estratto su almeno due dei principali quotidiani a diffusione nazionale e su almeno due a maggiore diffusione locale nel luogo ove si eseguono i contratti. MONITORAGGIO DEI DEBITI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Vanno comunicate, attraverso la piattaforma elettronica predisposta dalla ragioneria generale dello Stato, ai sensi del D. L. 35/2013 convertito in Legge 64/2013, le informazioni inerenti alla ricezione di fatture o richieste di pagamento relativi a debiti per somministrazioni, forniture e appalti, obbligazioni relative a prestazioni professionali, emesse a partire dal 1° gennaio 2014. ATTESTAZIONE DEI TEMPI DI PAGAMENTO A decorrere dall’esercizio 2014, alle relazioni ai bilanci consuntivi o di esercizio delle pubbliche amministrazioni, è allegato un prospetto, sottoscritto dal rappresentante legale e dal responsabile finanziario, attestante l’importo dei pagamenti relativi a transazioni commerciali effettuati dopo la scadenza dei termini previsti dal decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, nonché il tempo medio dei pagamenti effettuati. 8 STRUTTURA DEL BILANCIO Con D. Lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 veniva promossa la sperimentazione riguardante l’attuazione delle disposizioni dei principi contabili generali e applicati per le Regioni, le Province e gli Enti locali, con particolare riguardo all’adozione del bilancio di previsione finanziario annuale di competenza e di cassa. Con tale decreto legislativo le disposizioni si applicavano, originariamente, a decorrere dall’anno 2013; tuttavia con D.L. n. 102 del 31 agosto 2013 sono state apportate delle modifiche, per le quali tali disposizioni si applicano a decorrere dall’anno 2015, ad eccezione degli enti interessati alla sperimentazione. L'art. 2 del DPCM 28/12/2011 prevede l'applicazione in via esclusiva delle disposizioni riguardanti la sperimentazione in sostituzione di quelle previste dal sistema contabile previgente, con particolare riguardo al principio contabile generale della competenza finanziaria di cui all’allegato n. 1 (al DPCM) e al principio contabile applicato della contabilità finanziaria di cui all’allegato n. 2 (al DPCM). 9 MISSIONI E PROGRAMMI Missione 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione PROGRAMMA 01 : ORGANI ISTITUZIONALI PROGRAMMA 02 : SEGRETERIA GENERALE PROGRAMMA 03 : GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE E PROVVEDITORATO PROGRAMMA 04 : GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E SERVIZI FISCALI PROGRAMMA 05 : GESTIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI PROGRAMMA 06 : UFFICIO TECNICO PROGRAMMA 07 : ELEZIONI E CONSULTAZIONI POPOLARI - ANAGRAFE E STATO CIVILE PROGRAMMA 10 : RISORSE UMANE PROGRAMMA 11 : ALTRI SERVIZI GENERALI Missione 03 - Ordine pubblico e sicurezza PROGRAMMA 01: POLIZIA LOCALE E AMMINISTRATIVA Missione 04 - Istruzione e diritto allo studio PROGRAMMA 01 : ISTRUZIONE PRESCOLASTICA PROGRAMMA02 : ALTRI ORDINI DI ISTRUZIONE NON UNIVERSITARIA PROGRAMMA 06 : SERVIZI AUSILIARI ALL'ISTRUZIONE PROGRAMMA 07 : DIRITTO ALLO STUDIO Missione 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali PROGRAMMA 02 : ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE Missione 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero PROGRAMMA 01 : SPORT E TEMPO LIBERO 10 Missione 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa PROGRAMMA 01 : URBANISTICA E ASSETTO DEL TERRITORIO PROGRAMMA 02 : EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E LOCALE E PIANI DI EDILIZIA ECONOMICO-POPOLARE Missione 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente PROGRAMMA 02 : TUTELA, VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE (CAVE) PROGRAMMA 03 : RIFIUTI Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità PROGRAMMA 02 TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PROGRAMMA 05 VIABILITA' E INFRASTRUTTURE STRADALI Missione 11 - Soccorso civile PROGRAMMA 01 : SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia PROGRAMMA 01 : INTERVENTI PER L'INFANZIA E I MINORI E PER GLI ASILI NIDO PROGRAMMA 02 : INTERVENTI PER LA DISABILITA' PROGRAMMA 09 : SERVIZIO NECROSCOPICO E CIMITERIALE Missione 14 - Sviluppo economico e competitività PROGRAMMA 01 : INDUSTRIA, PMI E ARTIGIANATO Missione 20 - Fondi e accantonamenti PROGRAMMA 01 : FONDO DI RISERVA PROGRAMMA 02 : FONDO SVALUTAZIONE CREDITI Missione 50 - Debito pubblico PROGRAMMA 01 : QUOTA INTERESSI AMMORTAMENTO MUTUI E PRESTITI OBBLIGAZIONARI 11 MISSIONE 01 - SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 01 : ORGANI ISTITUZIONALI PROGRAMMA 02 : SEGRETERIA GENERALE PROGRAMMA 03 : GESTIONE ECONOMICA, FINANZIARIA, PROGRAMMAZIONE E PROVVEDITORATO PROGRAMMA 04 : GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E SERVIZI FISCALI PROGRAMMA 05 : GESTIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI PROGRAMMA 06 : UFFICIO TECNICO PROGRAMMA 07 : ELEZIONI E CONSULTAZIONI POPOLARI - ANAGRAFE E STATO CIVILE PROGRAMMA 10 : RISORSE UMANE PROGRAMMA 11 : ALTRI SERVIZI GENERALI FINALITA’ Accrescere la cultura di democrazia partecipata, riducendo la distanza dell'Amministrazione Comunale dai cittadini. Un Sindaco ed una Giunta che percorrono le strade del paese e conoscono direttamente le persone, che dialogano con l’Istituzione, il Sindaco e gli Assessori sul territorio, per favorire l’ascolto e la risoluzione di problematiche del cittadino. Coinvolgere costantemente i cittadini nelle scelte dell'Amministrazione: “il cittadino attivo come risorsa”. Rafforzare il ruolo di Conselice nell’Unione Bassa Romagna, per dare risposte più efficaci alle imprese ed ai cittadini e fornire servizi a costi più contenuti, valorizzare l' identità delle nostre comunità all'interno dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Il sistema a rete dei 9 Comuni della Bassa Romagna ha teso a rendere omogeneo su tutto il territorio procedure e regolamenti, ha permesso di integrare e gestire competenze e servizi complessi, in un contesto di risorse calanti, ha sviluppato idee e programmi innovativi ed ha accresciuto le risorse disponibili attraverso l’accesso a finanziamenti regionali, nazionali ed europei. Il ruolo dell’Unione richiede degli approfondimenti, sia rispetto alla gestione dei servizi, dal punto di vista delle economie in rapporto alla qualità dei risultati, sia rispetto alla tecnostruttura ed alla democrazia locale, dal punto di vista del ruolo dei rappresentanti comunali, rispetto ai bisogni ed agli effettivi poteri decisionali. 12 AZIONI Revisionare lo Statuto del Comune, il Regolamento delle Consulte, il regolamento del Consiglio Comunale per: l'ndividuazione degli strumenti tradizionali (Consulte, gruppi di volontariato, associazionismo) rilancio del protagonismo dei cittadini e delle loro rappresentanze e per rendere più incisivo il ruolo delle Consulte tematiche, come punti diretti di ascolto i Consigli Comunali aperti e a tema Progettare una community democratica per una partecipazione attiva attraverso: la diretta streaming di ogni seduta del Consiglio Comunale, già attivata dopo la seduta di insediamento; l’apertura della pagina Facebook del Comune, attivata dall’insediamento; l’attivazione di modalità interattive con i cittadini, avvalendosi delle nuove tecnologie multimediali, lo sviluppo della gestione dei social network e delle tecnologie per la cooperazione tra cittadini responsabili e responsabilizzati e per velocizzare le informazioni. Mantenere gli uffici patrimonio e lavori pubblici in capo al Comune e gestire direttmente le relative risorse finanziarie, per gli interventi di manutenzione sul territorio; Preservare le efficienze, i servizi di prossimità, sviluppando modelli flessibili e reti che valorizzino le strutture intermedie. Verifica dei servizi di prossimità e front office più visibili ed efficienti. Proporre la revisione del modello organizzativo del Servizio Edilizia privata, in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, per governare in modo efficace i processi trasformativi del territorio. Proporre la revisione dello Statuto dell’Unione dei Comuni, anche a seguito della soppressione delle Province: vanno chiariti gli ambiti decisionali. L’Unione deve avere competenza e decisioni sulla gestione dei servizi associati e non puo’ essere ente di governo amministrativo sovracomunale, perché non eletto dai cittadini. Proporre le forme di consultazione e di controllo più puntuali da parte dei cittadini ed una verifica puntuale sul reale risparmio economico dei singoli servizi gestiti in forma associata. 13 MISSIONE 03 - ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA PROGRAMMA 01: POLIZIA LOCALE E AMMINISTRATIVA FINALITA’ Assicurare sicurezze a tutte le cittadine e i cittadini, promuovendo una cultura di comunità responsabile e coesa, la sicurezza sul territorio è alla base dello sviluppo, delle relazioni tra cittadini e del funzionamento della società civile, della crescita culturale ed economica della comunità. Riorganizzare, attraverso l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, il Corpo Unico, per rafforzare il Presidio ed i servizi della Polizia Municipale, in quanto la sicurezza è maggiore dove c’è un forte presidio, dove c’è forte animazione e senso civico elevato, ed è fondamentale per un efficace presidio del territorio, il coordinamento tra le Forze dell’Ordine, garantito da una stretta relazione nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e sicurezza pubblica. AZIONI Promuovere un maggiore coordinamento tra le Forze dell’ordine anche nell’ambito comunale, per ottimizzare la prevenzione, la lotta al crimine, contrastare le possibili infiltrazioni di criminalità organizzata nel tessuto sociale ed imprenditoriale. Promuovere, in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, la riorganizzazione del Corpo di Polizia Municipale: orientata alla specializzazione professionale, finalizzata ad un maggior presidio del territorio assicurando, per quanto possibile, un presidio serale e notturno per il controllo del territorio Promuovere uno studio di fattibilità per l’attuazione di interventi volti a prevenire l’incidentalità e le violazioni al codice della strada. Promuovere, in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati, l’informazione sull’istituto della mediazione civile, quale strumento per la soluzione delle controversie tra privati. 14 MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 01 : ISTRUZIONE PRESCOLASTICA PROGRAMMA02 : ALTRI ORDINI DI ISTRUZIONE NON UNIVERSITARIA PROGRAMMA 06 : SERVIZI AUSILIARI ALL'ISTRUZIONE PROGRAMMA 07 : DIRITTO ALLO STUDIO FINALITA’ Una città a misura di bambino. I bambini anzitutto ed i giovani in generale, sono il riferimento per ogni scelta amministrativa del Comune e di conseguenza dell’Unione. Perciò vi dovrà essere una grande attenzione alla qualità dell’azione educativa e formativa da parte del pubblico, sia per quanto riguarda i Nidi di infanzia e le Scuole Materne (qualità pedagogica, professionale e riflessi sull’età evolutiva e gestione sociale con addetti e famiglie), sia nelle Elementari e nelle Medie (educazione e formazione utili alle esigenze ed alle scelte dell’adolescenza). Avere plessi scolastici adeguati e accoglienti, con un’offerta formativa di qualità. Creare una cultura di comunità responsabile e coesa, in cui ogni cittadino si senta sicuro, frequentando il territorio e vivendo gli spazi della comunità. AZIONI Potenziare la collaborazione con l’Istituto comprensivo e con le famiglie, a partire dalla costituita Associazione Genitori a Scuola, che ha dato vita ad importanti iniziative pubbliche, per il sostegno alla genitorialità in collaborazione con le Scuole ed al patto educativo. Sviluppare attività creative e ricreative a domanda, sull'Asilo nido di Lavezzola per sfruttarne la potenzialità. Potenziare la collaborazione e la supervisione pedagogica per controllo attività e formazione personale nella gestione delle attività educative. Promuovere progetti per l’alfabetizzazione e l’integrazione culturale nelle scuole. 15 MISSIONE 05 - TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI PROGRAMMA 02 : ATTIVITA' CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE CULTURALE FINALITA’ La cultura è un settore strategico da cui generare risorse, così come ricchezza sociale, esempio eloquente è il Teatro comunale, attività attrattiva anche oltre i confini territoriali. Vanno individuati quindi luoghi ed eventi in cui il confronto culturale sia pubblico, dove la partecipazione sia alta, dove le persone ritrovino la gioia di stare insieme Vita al centro storico. Un progetto che riguarda cultura, mercati, tempo libero. I cittadini di Conselice devono riscoprire lo spazio pubblico nel quale passeggiare ed incontrarsi con altri, richiamati da eventi di socializzazione e di scambio economico. La piazza, abbellita ed arricchita di eventi dall’esterno e dall’interno, comprese le frazioni, deve diventare simbolo di un paese che rinasce con la fattiva collaborazione di Pro Loco, associazioni ricreativo-culturali– sociali attive, commercianti, bar e ristoranti. AZIONI Sviluppare reti per attività culturali e di animazione, anche di tipo laboratoriale ed itinerante, oltre che rafforzare le strutture e gli eventi già consolidati (Teatro Comunale, Casa Comunale Lavezzola, Estate in Piazza, Parchi); sviluppare attività creative e ricreative rivolte ai bambini, adolescenti, adulti, terza età, favorendo quelle psicocorporee. Valutare la possibilità di spazi aperti per l’animazione e la cultura diffusa, favorendo l’insediamento e la creazione di associazioni culturali giovanili. Promuovere eventi specifici per la condivisione della cultura, a partire dalla valorizzazione del nostro dialetto fino alla cultura contemporanea. Favorire la diffusione della musica nei giovani, anche come produzione locale. Attirare eventi di richiamo culturale per ampliare l’offerta turistica Favorire la conservazione della cultura popolare, per i saperi legati all’arte culinaria ed alle nostre tradizioni gastronomiche (la rana a simbolo di Conselice), per valorizzare il Carnevale di San Grugnone, anche con l’innesto di esperienze creative di laboratorio per le arti, ed infine per lo sport competitivo e della salute. Sviluppare i servizi di Biblioteca, i centri per la musica, i nuovi saperi multimediali con accesso al digitale veloce ed alla banda larga, attraverso iniziative di animazione e percorsi di apprendimento condivisi. 16 MISSIONE 06 - POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO PROGRAMMA 01 : SPORT E TEMPO LIBERO FINALITA’ Occuparsi del lavoro dei giovani e dei genitori, con particolare attenzione alle donne, per andare incontro alle difficoltà che le famiglie incontrano nella gestione dei figli e del progetto di vita Favorire il cittadino, soprattutto giovane, come animatore del territorio. La grande realtà dell’associazionismo sociale e ricreativo che anima tutte e tre le comunità è l’ossatura portante del tratto identitario del nostro Comune. Esso produce eventi importanti come la Sagra del Ranocchio, la Sagra della Porchetta e Tortellino e la Sagra del Tortellone, organizzate dalla Pro-loco e dai Comitati costituiti. La realtà del volontariato diffuso (Centro sociale Salami, Gruppo degli Alpini, Volontari del trasporto sociale, per citarne alcuni) sono un grande patrimonio assieme alla Protezione civile ed agli assistenti civici, nonché alle altre associazioni che necessitano di un interlocutore amministrativo attento e capace di dare valore alle esperienze. Ci proponiamo di ttivare le competenze locali per favorire nuove relazioni e futuri cittadini responsabili, competenti e cooperanti, compresi gli immigrati. Far crescere le relazioni di comunità e di socialità nei tre centri di Conselice, Lavezzola e San Patrizio, per progettare un paese intelligente ed accogliente, che recuperi come valore la centralità della persona, della comunità comunale e del contesto di appartenenza. Una migliore qualità della vita. Dobbiamo prenderci cura della salute dei conselicesi, promuovendo corretti stili di vita. Per questo va valorizzato il patrimonio di esperienze fatto di scuole, centri sportivi, palestre, associazioni, oratori, gruppi di cittadini. Riqualificare le politiche per l'attività sportiva e ricreativa, con particolare attenzione all'educazione delle nuove generazioni verso la lealtà, la collaborazione di gruppo, l'altruismo. Favorire l’accesso allo sport a tutti e riconsiderare le priorità degli interventi di riqualificazione degli impianti stessi, anche nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse. AZIONI Organizzare la Festa dello sport e promuovere attraverso testimonial, la pratica sportiva soprattutto nei giovani, come fattore di crescita, rispetto del corpo ed integrazione; Affidare la gestione degli impianti sportivi con spirito innovativo e di cambiamento, affinchè la grande dotazione degli impianti sportivi comunali e la loro manutenzione sia concepita in termini di collaborazione fra le società. 17 Promuovere forme di orientamento dei giovani sulla formazione superiore ed universitaria, fondata sulle possibilità occupazionali del territorio, per favorirne l’inserimento nel mondo del lavoro. Favorire il cittadino, soprattutto giovane, come animatore del territorio, e coinvolgerlo in progetti di sviluppo di idee nell’accesso a finanziamenti, anche europei e nei progetti di animazione. Effettuare un check up sui gruppi giovanili artistici presenti nel territorio per, valorizzare i talenti e le risorse già presenti sia a Conselice che nelle frazioni di Lavezzola e San Patrizio, sostenere nuove iniziative nel territorio, valorizzando nel contempo tutte le associazioni. Proporre laboratori di animazione per ogni età e sviluppo di forme di autogestione degli spazi ad uso collettivo già esistenti (parchi, piazze, Casa Comunale Lavezzola, Saletta ex Scuole elementari di San Patrizio) e da progettare (eventuale riutilizzo della Villa Verlicchi a Lavezzola e dell’edificio ora adibito a Scuola primaria Conselice, in caso di sua dismissione), da individuare come centri sociali e culturali polivalenti Favorire relazioni ed incontri fra persone provenienti da paesi stranieri, promuovendo la conoscenza della cultura e delle regole locali, facilitando lo scambio culturale di usi e costumi, a partire dalla scuola e dai luoghi sociali più idonei Proseguire i progetti partecipativi, in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Bassa Romagna 2020). Fungere da ricognitore anche attraverso la creazione di un Albo delle forme associative, e promotore di gruppi di lavoro per tutti i bandi, regionali o provinciali, che favoriscano la nascita di progetti e la loro realizzazione. 18 MISSIONE 08 - ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA PROGRAMMA 01 : URBANISTICA E ASSETTO DEL TERRITORIO PROGRAMMA 02 : EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E LOCALE E PIANI DI EDILIZIA ECONOMICO-POPOLARE FINALITA’ Evitare il consumo inutile del territorio, unito alla rigenerazione urbana, mediante interventi di riorganizzazione degli edifici e degli spazi urbani, pubblici e privati, privilegiando quelli che permettano il riutilizzo ed il recupero; analogamente deve avvenire nel recupero degli edifici industriali dismessi. AZIONI Procedere alla revisione, nell’ambito dell’Unione, degli strumenti pianificatori e del sistema delle regole in termini di sburocratizzazione e semplificazione (PSC, RUE e POC). I nostri riferimenti saranno: il contenimento del consumo del suolo e del consumo energetico e idrico, la riqualificazione e la rigenerazione della città esistente, la tutela del paesaggio e della qualità urbana. In questo modo metteremo a disposizione dei cittadini e delle imprese strumenti di pianificazione più snelli e semplici, a garanzia di una maggiore competitività complessiva del territorio; Introdurre di nuove forme incentivanti per la riorganizzazione degli edifici, degli spazi urbani pubblici e privati, con l'intento di privilegiare il recupero e la riqualificazione. Analoga attenzione con l’introduzione di elementi di facilitazione (sgravi tributari, riduzione oneri di urbanizzazione) per il recupero degli edifici industriali dismessi, in una logica complessiva che riduca il consumo del territorio; Valorizzare i centri storici delle tre comunità; Promuovere la realizzazione di interventi di Edilizia Residenziale Pubblica. 19 MISSIONE 09 - SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE PROGRAMMA 02 : TUTELA, VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE (CAVE) PROGRAMMA 03 : RIFIUTI FINALITA’ Progettare il futuro nel rispetto dell'ambiente e la cura del territorio. Occuparsi di territorio, rete ecologica, viabilità, economia verde, arredo urbano e tutela del verde pubblico, risparmio energetico, viabilità sostenibile. Curare i parchi, il decoro urbano, l’ambiente ed i servizi, con la consapevolezza che sono spazi che parlano e formano la cultura del rispetto e del bello. Conselice è una città verde, con molti spazi aperti, oltre che con parchi e terreni agricoli fertili. Qualificare ulteriormente l’arredo urbano per rendere la città più accogliente e favorire la destinazione di orti per anziani, per promuovere la cultura della qualità alimentare e la vita di relazione. Ridurre la produzione di rifiuti, di aumentare la raccolta differenziata, di verificare la fattibilità e sostenibilità economica di un servizio di raccolta porta a porta, con tariffa puntuale AZIONI Ridurre il consumo del territorio agricolo e favorire il ridimensionamento delle aree di insediamento produttivo. Contrastare l'insediamento ODA e monitorare l’evolversi del processo insediativo di tale impianto. Valorizzare in chiave ecologico – escursionistica alcuni siti naturali quali il Canale dei Mulini, lo Scolo Zaniolo, il Canale di Bonifica Destra Reno, le siepi e i boschetti, ad esempio, mediante la predisposizione di percorsi ciclo pedonali a margine delle vie d’acqua. Verificare la possibilità di inserire i centri urbani nell’area Leader per attivare la “porta al turismo ambientale del Delta e della Bassa Romandiola”, in collaborazione con i Comuni contermini, promuovendo la valorizzazione di strutture architettoniche di valore e di testimonianza storica (Mulino di San Patrizio, Antica riseria della Tarabina, Canale dei Mulini). Dare impulso a forme volontarie di tutela del verde pubblico, che ne promuovano l’utilizzo ed il conseguente riappropriamento da parte dei cittadini, ad esempio attraverso la progettazione di orti collettivi a gestione rionale; riqualificare il giardino all’italiana della Villa Verlicchi di Lavezzola, per ampliare le aree di fruibilità sociale. Attuare gli interventi volti a conseguire il risparmio energetico, già previsti nel PAES – Piano di azione per l’Energia Sostenibile in collaborazione con 20 l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, mettendo in campo azioni ed investimenti per ridurre gli sprechi, per migliorare l’efficienza energetica, per la riqualificazione energetica degli edifici residenziali ed industriali e per la diffusione delle fonti rinnovabili. Occorrerà continuare a sviluppare la più ampia partecipazione e collaborazione dei cittadini e dei portatori di interesse, attraverso il progetto “Futuro Green 2020”, che si pone l’obiettivo di diffondere una cultura ambientale condivisa, in grado di incidere sugli stili di vita della popolazione, e promuovere la conoscenza dello Sportello Energia, quale punto informativo e di orientamento per il cittadino. I significativi investimenti previsti richiederanno la necessità di attivare sinergie col privato e di intercettare opportunità di finanziamento europee. Attuare la riqualificazione energetica di alcuni edifici (ad esempio il Palazzetto dello sport) e la sostituzione delle linee di illuminazione pubblica, con impianti a basso consumo energetico. Promuovere all’interno dell’ATO, politiche per l’efficientamento del ciclo di gestione dei rifiuti, per raggiungere l’obiettivo di ridurre la produzione dei rifiuti, aumentare la raccolta differenziata, di verificare la fattibilità e sostenibilità economica di un servizio di raccolta porta a porta, con tariffa puntuale. 21 MISSIONE 10 - TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ PROGRAMMA 02 TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PROGRAMMA 05 VIABILITA' E INFRASTRUTTURE STRADALI FINALITA’ Occorre adeguare le strade più importanti, a seguire le vie tecnologiche, quelle logistiche e culturali, quelle turistiche e ricreative, dello sport e del tempo libero (Riannodare i temi della viabilità come già inseriti nel PTCP, il Piano territoriale di coordinamento provinciale). La strategia è quella di combattere la tendenza all’isolamento, lavorando sugli snodi strategici (Bastia, Selice, Reale), in modo da mettere il paese in rete con la geografia circostante e potenziando la segnaletica, di promozione delle vocazioni e della storia del territorio. La posizione geografica di Conselice, che cambia prospettiva: da appendice di altri territori (svantaggio) a nuovo centro di innovazione e funzionalità (vantaggio), per promuovere la cultura di un territorio che favorisce il cambiamento ed il collegamento fra poli produttivi. Inoltre vanno privilegiati gli interventi che permettono il riutilizzo ed il recupero di spazi urbani. AZIONI Riproporre prioritariamente, la richiesta agli enti competenti di realizzazione dell’intervento variante SP Selice di Lavezzola, dal Ponte Rosso al Ponte Bastia, così da ridurre l’impatto del traffico anche pesante sull’abitato e sul centro di Lavezzola. Adeguare la SP Gardizza al fine di realizzare la direttrice Est – Ovest riducendo il traffico pesante sul centro urbano di Conselice. Concertare con gli enti preposti interventi per il rilancio e la sostenibilità del trasporto ferroviario. Promuovere anche nel sistema del trasporto pubblico l’uso della bicicletta. Sostenere forme di mobilità sociale in collaborazione col volontariato. 22 MISSIONE 12 - DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA PROGRAMMA 01 : INTERVENTI PER L'INFANZIA E I MINORI E PER GLI ASILI NIDO PROGRAMMA 02 : INTERVENTI PER LA DISABILITA' PROGRAMMA 09 : SERVIZIO NECROSCOPICO E CIMITERIALE FINALITA’ La riorganizzazione delle cure primarie è il principale obiettivo di miglioramento del Servizio Sanitario, insieme al rilancio della Prevenzione. La riorganizzazione della rete ospedaliera deve promuovere l’alta specialità, i centri di eccellenza, lo sviluppo delle reti ospedaliere, il ridimensionamento del numero delle strutture e dei posti letto, a favore dell’aumento dei volumi di attività. Sul territorio, il cittadino deve trovare una risposta efficiente e appropriata alle proprie esigenze assistenziali. Tutte le professioni devono essere valorizzate e si devono integrare per offrire al cittadino una vera rete di protezione. Il ruolo delle nuove tecnologie è fondamentale. Il progetto di riorganizzazione della rete ospedaliera della Romagna con la nascita della Asl Unica Romagna, va salvaguardato, migliorato e attuato per un miglioramento dei servizi della Sanità nella Bassa Romagna. La razionalizzazione dei servizi specialistici, adeguatamente distribuiti, porterà un miglioramento della qualità professionale degli operatori e la riduzione dei costi di gestione. La riqualificazione degli ospedali restituirà loro la funzione di servizio destinato alla diagnosi ed alla terapia nel campo dell’acuto. La sanità diffusa a livello territoriale, con la creazione di strutture intermedie, consentirà la gestione delle patologie croniche e del primo intervento, in sedi opportune e qualificate. I cittadini di qualsiasi età, ceto, etnia, provenienza e condizione personale, hanno diritto di trovare sul nostro territorio ed in quello più vasto dell’Unione, servizi sociali che rispondano ai loro bisogni e che siano integrati con i servizi sanitari, applicando il concetto che è il servizio che va incontro ed accompagna il cittadino e non viceversa. II nostro welfare inclusivo e di comunità, deve aiutare chi è in difficoltà per perdita di lavoro o in stato di povertà, con servizi di prossimità aggiuntivi (priorità per le molte famiglie censite dal Servizio assistenza del Comune). Vanno tutelate le fasce deboli. AZIONI Impegnarci ad attivare la Casa della Salute a Conselice, struttura intermedia che deve garantire il controllo periodico dei pazienti cronici ed un primo intervento per pazienti ambulatoriali, nonché il nucleo di cure primarie e di medicina di gruppo. La creazione della Casa della Salute tende allo sviluppo proattivo della patologia cronica ad alta prevalenza, con previsione di attività di Follow up su paziente con patologia cronica (ipertensione, dislipidemia, 23 diabete, cardiopatia ischemica cronica compensata), patologie ortopediche, oculistiche, Telemedicina, Medicina riabilitativa con risposta alla cronicità, Igiene pubblica, CUP, Pediatria libera scelta, Ambulatorio infermieristico territoriale, Punto prelievi, Consultorio Familiare, Servizi Sociali, Postazione 118; Continuare a promuovere la difficile riqualificazione del plesso ospedaliero, in collaborazione con l’ASL; Verificare la fattibilità di dotare di nuovi spazi i medici di base a Lavezzola; Mantenere, in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna le linee attuali di intervento del welfare per quantità e qualità. Accompagnare e monitorare l’avvio dell’accreditamento definitivo che, a partire dal primo gennaio 2015, prevede l’unitarietà gestionale in capo al pubblico (Asp) coinvolgendo direttamente i familiari degli utenti presenti in struttura e mantenendo lo stretto legame con il volontariato sociale. Verificare l’organizzazione dell’Asp (Azienda Servizi alla Personale della Bassa Romagna), valutando attentamente l’allocazione di altri servizi, oltre a quelli residenziali e assistenziali, in considerazione della maggiore snellezza gestionale e amministrativa. Favorire una forte collaborazione con le Associazioni di volontariato per creare una rete sociale di relazioni e di solidarietà sull’intero territorio comunale integrata con i servizi sociali e avere un monitoraggio più puntuale del disagio sociale. Rispondere alle emergenze abitative ed ai disagi economici delle fasce più deboli, nei limiti delle risorse disponibili. Prevenire e proteggere dalla violenza le donne, attraverso gli interventi messi in campo con l’Unione. Colmare la solitudine degli anziani con il prezioso servizio svolto dal volontariato diffuso. 24 MISSIONE 14 - SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ PROGRAMMA 01 : INDUSTRIA, PMI E ARTIGIANATO FINALITA’ Valorizzare la nostra economia di qualità, le eccellenze produttive ed aziendali del territorio, per accrescere investimenti, creare nuova occupazione (spin off “da impresa nasce impresa”), favorire nuovi investimenti ed applicazioni innovative, purchè ecologicamente sostenibili e la creazione di start up. Far crescere il lavoro. L’economia di Conselice non è sufficiente a corrispondere alla domanda di lavoro e di benessere dei suoi cittadini. Esiste un’emergenza occupazionale, soprattutto per le donne rimaste disoccupate nel settore della lavorazione della frutta, (chiusura Baccini, Cepal, Geneagricola e spostamento lavorazioni di Terremerse su Faenza): nel 2014 si recupera con il progetto Apofruit-Terremerse nello stabilimento di Lavezzola, ma il tema “riconversione” è d’obbligo. Occorre dunque favorire nuovi investimenti, guardando agli ambiti produttivi già individuati, evitando gli errori del passato, di insediamenti che presentavano più problemi che vantaggi, in termini di qualità ecologica e saldo occupazionale. Se vi deve essere un futuro di sviluppo da perseguire, questo non può che essere legato prevalentemente al commercio per settori innovativi ed al terziario in generale, all’agroindustria, alla cultura enogastronomica, alla metalmeccanica ed elettromeccanica, all’alimentare ed al tempo libero. Anche a Conselice favorire un futuro economico di qualità locale nella platea globale. Innovare l’agricoltura, perché Conselice è un importante Comune agricolo, ricco di esperienza, di produzioni eccellenti, di capacità produttiva collegata alla cooperazione, di potenzialità che vanno messe in rete. Intercettare le risorse del nuovo PRSR come sistema di imprese agricole conselicesi è possibile per le capacità professionali e di strutture presenti nel territorio: qui c'è terreno e volontà per sviluppare collaborazioni ed integrazioni per filiere competitive. Un'agricoltura fatta di cultura, storia e futuro, da focalizzare sugli stili di vita, con un progetto da valorizzare anche tramite l’individuazione di forme di promozione e pubblicità adeguate allo scopo, da promuovere e da esporre nel territorio. AZIONI Istituire un Tavolo degli imprenditori denominato “Futuro per Conselice” per valorizzare chi produce lavoro con le sue idee, la sua iniziativa, la sua intelligenza, la sua competenza, la passione di fare impresa e rilanciare settori presenti e o nuovi. In questo quadro, gli imprenditori di qualsiasi settore, piccoli, medi e grandi del territorio, vanno comunque sentiti sui passaggi più importanti dell’azione amministrativa e sulle decisioni strategiche per il territorio e la sua economia, anche per favorire start up imprenditoriali e spin off da imprese locali (economia locale, motore di progetti di impresa); Promuovere progetti territoriali e/o contratti di rete fra imprese, per qualsiasi settore, al fine di attingere ai finanziamenti messi a bando, soprattutto europei (Fondi per l’agricoltura, Fondi per l’innovazione, ecc.). Sostenere le imprese di ogni settore e l’imprenditorialità diffusa, in particolare quella femminile (l’artigianato, il commercio, la piccola industria, l’agricoltura) ed il credito agevolato, attraverso il sistema dei Consorzi fidi. Promuovere specifica formazione, legalità e rispetto delle regole. 25 Promuovere e sostenere l'autoimpresa, la creazione di piccole cooperative e l'attivazione di start-up, soprattutto per le donne, in collaborazione con le associazioni di categoria. Promuovere all’interno dell’Unione il ruolo del polo agroalimentare, a partire da quello conselicese, in collaborazione con l’Università, per costruire opportunità per i giovani nel settore agricolo. Far conoscere il mondo delle imprese locali ai conselicesi ed ai giovani attraverso l’istituzione di un “Open day lavoro a Conselice”. Per contrastare il più possibile la situazione emergenziale per la perdita di lavoro, favorire la trasmissione dei curricula e delle abilità, in ambito locale, in collaborazione con le organizzazioni sindacali e le categorie delle imprese stesse. Favorire scambi di informazioni tra imprese con le loro produzioni ed i lavoratori per un’occupazione e prodotti a Km zero. Potenziare l'infrastrutturazione digitale: accesso al digitale ed alla connessione veloce attraverso la banda larga, in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Seguire le vie culturali e del turismo. Gli scambi con i gemellaggi in essere, vanno potenziati anche in collaborazione con altri Comuni, per arricchire i contenuti confrontati ed in tal senso è necessario un coordinamento dell’Unione per sfruttare e combinare, promozione e sostenibilità economica. Aumentare l’afflusso turistico, con soluzioni innovative nei collegamenti che valorizzino il paese con una nuova cartellonistica, anche luminosa. puntando sull’attrazione dello snodo di Via Bastia, che vede centinaia di passaggi giornalieri dalla Bassa Romagna, della San Vitale e del ferrarese. Creare gruppi di lavoro che ricerchino bandi, anche europei, e promuovano progetti, con offerte tematiche, che propongano la combinazione tra eventi ed attività commerciali locali, con un progetto che coinvolga ristoranti, bar, pizzerie e supermercati. Proporre percorsi eno - gastronomici ed itinerari turistici con altri Comuni dell’Unione, da perfezionare sulla app Turismo della Bassa Romagna, tesi a dare valore, ad esempio, alla riscoperta di vecchi casolari, di stalle, di edilizia contadina, di aziende agricole, anche sotto forma di passeggiate a piedi e/o in bicicletta, eco-culturali-fotografiche (laboratori plein air). Valorizzare la particolare dotazione di impianti e strutture private (Aquajoss, PlanetKart, Tiro a volo) nonché gli agriturismi e le strutture ricettive e di ristorazione, quali motivi di richiamo e integrazione per l’intera Bassa Romagna in termini di presenza sportiva, turistica e per famiglie. 26 MISSIONE 20 - FONDI E ACCANTONAMENTI PROGRAMMA 01 : FONDO DI RISERVA PROGRAMMA 02 : FONDO SVALUTAZIONE CREDITI Verrà previsto un fondo di riserva con una dotazione in linea con gli anni precedenti. Viene iscritto un fondo svalutazione crediti per le entrate riferite a sanzioni ICI/IMU e Codice della Strada, per la parte di difficile incasso. MISSIONE 50 - DEBITO PUBBLICO PROGRAMMA 01 : QUOTA INTERESSI AMMORTAMENTO MUTUI E PRESTITI OBBLIGAZIONARI Non è prevista un'accensione di nuovi mutui. 27 SEZIONE OPERATIVA Il contenuto della Sezione Operativa, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella Sezione Strategica, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente, supporta il processo di previsione per la predisposizione della manovra di bilancio. La Sezione Operativa è redatta, per il suo contenuto finanziario, per competenza e cassa, si fonda su valutazioni di natura economico-patrimoniale e copre un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione. 28 Triennio 2014 – 2016 di riferimento Aliquote (4) Aliquote (2) Prima casa 2,50 5,00 Locate 10,60 9,00 10,60 673.746,68 - 673.746,68 Uso Gratuito 10,60 8,60 9,60 221.885,70 - 221.885,70 Canone concordato 10,60 8,60 8,60 19.877,26 - 19.877,26 Sfitte 10,60 10,60 10,60 281.748,61 - 281.748,61 A10 10,60 9,10 9,50 58.337,48 - 58.337,48 C1 10,60 9,10 9,50 143.791,15 - 143.791,15 C2 10,60 9,10 9,50 120.299,49 - 120.299,49 C3/C4/C5 10,60 9,10 9,50 80.584,52 - 80.584,52 Riduzione prima casa Aliquote (3) Riferimenti Aliquote (1) Recependo il dettato normativo, la costruzione del bilancio annuale 2014 e pluriennale 2016 si caratterizzava: con riferimento alla gestione delle imposte IMU - TASI con una manovra, come sotto rappresentata, che non assicurava il monte entrate acquisite con la “vecchia” IMU ma necessitava per il suo pareggio, del ricorso a risorse straordinarie per oltre €. 152.000. IMU attesa (5) 2,50 - TASI attesa - 664.543,58 - -104.856,00 Totale manovra 664.543,58 - 104.856,00 D (esclusi rurali e D5) 10,60 9,10 9,50 269.577,04 - 269.577,04 D5 - Banche 10,60 10,60 10,60 5.928,48 - 5.928,48 Aree fabbricabili 10,60 10,60 10,60 397.484,52 - 397.484,52 Terreni agricoli 8,60 8,60 8,60 - 522.164,43 Fabbricati rurali 1,00 2,00 - Totali Finanziamento fondo di solidarietà comunale IMU + TASI in bilancio 522.164,43 1 2.795.425,3 7 814.464,00 1.980.96 1,37 73.975,93 73.975,93 633.663,51 3.429.088,88 814.464,00 633.663,51 2.614.624,88 ARROT. 2.614.000,00 1) Potenzialità impositiva 2014 IMU + TASI 2) Aliquote IMU in essere con riferimento all'esercizio 2013 3) Aliquote IMU proposte con riferimento all'esercizio 2014 4) Aliquote TASI proposte con riferimento all'esercizio 2014 5) IMU attesa al lordo del finanziamento del fondo di solidarietà comunale previsto in 814.464,00 6)TASI attesa alle aliquote proposte - con riferimento alla TARI si evidenziava la sua neutralità dal punto di vista degli effetti sul bilancio in quanto tutti i costi sono recuperati nella tassa; - con riferimento all’addizionale IRPEF si confermava l’aliquota e la fascia di esenzione dell’esercizio 2013 nella misura rispettivamente del 6‰ e fino ad un reddito imponibile di euro 8.000. La dinamica del Fondo di solidarietà comunale e degli altri trasferimenti dello Stato portava a considerazioni negative rispetto all’esercizio precedente per il 2014 e ulteriormente peggiorative per gli esercizi successivi 2015 e 2016. Nel quadro sinteticamente rappresentato la gestione 2014, attraverso il ricorso ad entrate di natura 29 straordinaria, era in equilibrio, mentre si evidenziava la sofferenza di prospettiva per le gestioni 2015 e 2016. Successivamente l’approvazione del bilancio 2014-2016 è intervenuto il DL 66 che ha introdotto a partire dall’esercizio 2014 e crescente sulle annualità successive un’ulteriore riduzione dei trasferimenti dello Stato, di converso i trasferimenti effettivi sull’esercizio 2014 hanno consentito su tale esercizio la riduzione del ricorso a coperture straordinarie della gestione ordinaria. L’elemento di maggior criticità intervenuto sull’esercizio 2014 che si consolida nei successivi è la modifica in aumento di oltre il 10% della base imponibile degli immobili “abitazione principale” a discapito degli “immobili diversi dall’abitazione principale” con una conseguente perdita di gettito in valore assoluto di quasi €. 135.000 in considerazione delle diverse aliquote applicate TASI/IMU. Questa situazione ha ulteriormente complicato le gestioni di prospettiva confermando la necessità di individuare azioni di tipo strutturale che consentano un equilibrio “stabile” . D’altra parte l’attuale situazione socio economica è molto problematica e la sfida sarà quella di costruire una propria autonomia finanziaria sganciata dai livelli istituzionali superiori. L’attuale contesto impositivo, nonostante il clima di incertezza è orientato a rafforzare alcuni principi: una forte autonomia finanziaria improntata su basi imponibili patrimoniali e la incentivazione alla formazione di Unioni e fusioni che potranno razionalizzare l’utilizzo delle finanze pubbliche. Sarà sempre più importante attivare sinergie con i privati ed intercettare finanziamenti europei. L’Unione è uno strumento che deve consentire di realizzare economie di scala, risparmi di spese, migliore impiego delle risorse, maggiore efficienza della pubblica amministrazione. Naturalmente l’Unione è uno strumento al servizio dei Comuni e come tale deve essere sottoposto a verifica, al fine di poter rispondere alle esigenze che, dato il contesto socio economico sono in continua evoluzione. L’appartenenza all’Unione dei Comuni dovrà essere vista sempre più come un’opportunità di risparmio e di minor spesa in capo al nostro Ente, senza che ciò comprometta il rapporto tra territorio, utente e servizio. Le azioni strutturali da mettere in campo dovranno orientarsi prioritariamente alla: - razionalizzazione dei servizi, sia di quelli gestiti direttamente che di quelli gestiti in Unione con l’obiettivo comunque di massimizzare il rapporto tra efficacia ed efficienza delle azioni proposte; - ricerca in sinergia con gli altri enti dell’Unione, attraverso quest’ultima, di economie di scala nella gestione dei servizi. In particolare la razionalizzazione dei servizi affidati all’Unione deve permettere un miglioramento della funzionalità e dell’efficienza amministrativa. Si dovrà monitorare tale beneficio, in modo tale che possa rispondere alle esigenze del nostro Ente, in quanto in continua evoluzione. Per poter approntare una manovra di taglio, il Comune rappresenta la sua spesa in una matrice che elenca gli interventi che la classificano: 30 Descrizione Spesa corrente Incidenza % assestata Redditi da lavoro dipenden te Imposte e tasse a carico dell'ente Acquisto di beni e servizi Trasferimenti correnti Interessi passivi Rimborsi e poste correttive delle entrate Altre spese correnti Totale spesa corrente per macroaggregati 944.052,37 11,13% 105.775,27 2.970.908,67 2.704.718,00 260.435,00 79.520,0 0 1.412.998,34 1,25% 35,04% 31,90% 3,07% 8.478.407,65 100,00% 0,94% 16,67% Da questa tabella si deduce che la possibile riduzione di spesa è ottenibile solo dai consumi intermedi, altrimenti denominati forniture o costi esterni. Residuale leva possibile per il recupero del disavanzo rimarrebbe l'applicazione di un inasprimento della leva fiscale. In presenza di un quadro normativo instabile ed in mancanza della Legge di Stabilità 2015 appare opportuno utilizzare l’esercizio 2015 per individuare in modo non traumatico tutte quelle strategie tese a massimizzare gli effetti delle azioni sopra indicate, anche mediante l'eventuale utilizzo di risorse di natura straordinaria, al fine di minimizzare l’impatto sui cittadini. La dinamica degli oneri finanziari con riferimento all’indebitamento in essere, come da prospetto sotto riportato, consente di poter affermare che una volta stabilizzata la gestione corrente, è possibile pensare, in presenza di risorse insufficienti deputate agli investimenti, ricorrere all’indebitamento per il finanziamento delle opere pubbliche di cui abbisogna Conselice, con ammortamento a partire dall’anno 2016, in quanto vengono a scadere importanti mutui al 31/12/2015. Anno Residuo debito (+) 2014 2015 2016 2017 5.356.968,85 4.941.438,05 4.503.073,41 4.179.056,53 -415.530,80 -438.364,64 -324.016,88 -330.696,39 4.941.438,05 4.503.073,41 4.179.056,53 3.848.360,14 Nuovi prestiti (+) - Prestiti rimborsati (-) Totale fine anno Oneri finanziari per ammortamento prestiti 2014 2015 2016 Oneri finanziari Anno 260.407,30 237.573,46 215.660,44 199.471,57 Quota capitale 415.530,80 438.364,64 324.016,88 330.696,39 675.938,10 675.938,10 539.677,32 530.167,96 - 136.260,78 9.509,36 Totale fine anno Saldi base esercizio precedente 2017 31 La capacità teorica di ricorso al debito può essere sintetizzata nel prospetto sotto riportato Oneri finanziari nuovi finanziamenti Somme da mutuarsi 1.500.000,00 Annualità Tasso annuale nominale Rata annuale Ulteriore finanziari saldo Capitale mutuato disponibile 2015 2016 2017 1.500.000,00 15 15 3,00% 3,00% 124.917,56 124.917,56 oneri 20.852,58 E’ del tutto evidente che anche la riduzione dell’indebitamento può costituire una delle manovre per riequilibrare la gestione, ma è altrettanto evidente che per poter attivare gli investimenti programmati anche minimali, oltre ad utilizzare le risorse derivanti dalle eventuali dismissioni patrimoniali, necessita fare un ragionamento sull’indebitamento. La fattibilità del piano investimenti in corso di definizione, è riconducibile inoltre alla potenzialità del Comune in termini di “patto di stabilità”. Nel 2014 il Comune di Conselice ha ceduto alla regione spazi finanziari per €. 1.700.000 che saranno restituiti nell’esercizio 2015 e dovranno essere gestiti anche negli esercizi successivi permanendo l’attuale sistema, al fine di allineare la realizzazione degli interventi con i correlati pagamenti. I principali investimenti in corso e già finanziati riguardano: - realizzazione pista ciclo-pedonale in fregio alla S.P. Selice-Montanara - manutenzione e ristrutturazione di strade comunali e della funzionalità dei mariciapiedi - messa a norma dell’impianto elettrico e dell’impianto di riscaldamento della delegazione di Lavezzola - risanamento conservativo Piazze Caduti e Mazzini Lavezzola di cui € 95.900,00 di finanziamento regionale. € 200.000,00 € 420.000,00 € 65.000,00 € 274.000,00 Gli investimenti del triennio 2015-2017 in corso di definizione, riguarderanno i seguenti filoni di intervento: - messa in sicurezza edilizia scolastica - efficientamento energetico pubblica illuminazione ed edifici - messa in sicurezza del territorio - interventi ambientali 32 33