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Una persona normale non avrebbe resistito tanto

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Una persona normale non avrebbe resistito tanto
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Corriere della Sera > Archiv io > " Una persona normale non avrebbe resistito tanto "
PARLA IL MEDICO PERSONALE
" Una persona normale non avrebbe resistito
tanto "
----------------------------------------------------------------- PARLA IL MEDICO PERSONALE "Una persona
normale non avrebbe resistito tanto" ROMA - Storia di uno straordinario rapporto nato per caso,
grazie a uno di quegli imprevisti che il destino si diverte a sistemare sulle vie di alcuni uomini per
segnarne l'esistenza: "Era la primavera del 1980 e Madre Teresa era di passaggio per Roma. Si senti'
male, ebbe un fortissimo dolore al petto. Me la portarono in clinica, qui alla Salvator Mundi. Io mi
avvicinai a questa donna con animo molto scettico, direi anzi freddo. Il cardiologo e internista
Vincenzo Giulio Bilotta, allievo dei grandi Denton Cooley e Michel De Bakey, si interrompe un attimo,
un nodo alla gola gli spezza la frase. E poi? "E poi lei si fece visitare. Nel giro di pochissimi minuti fui
colpito, trafitto dal suo calore: il modo in cui parlava con me, la forza del suo sguardo, l'intensita' dei
suoi argomenti. Fatto sta che alla fine io le dissi: Madre, io ho scritto molto sui Santi... perche' io sono
consulente della Commissione delle cause dei Santi... Ma io non ho mai toccato una Santa. E lei mi
rispose: "Dottore, anche lei e' un Santo, perche' guarisce i corpi degli uomini". Dal quel lontano 1980
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Vincenzo Giulio Bilotta e' rimasto il medico personale di Madre Teresa. Qual era la sua malattia,
dottore? "Una patologia cardiaca, naturalmente. Da principio si trattava di una angina instabile. Poi
questa angina ha determinato una serie di piccoli infarti, cioe' di alterazioni cardiache. E alla fine si
sono aggiunte anche pesanti complicazioni respiratorie". Lei pensa che una persona diciamo cosi'
"normale", non dotata della fibra di Madre Teresa, sarebbe riuscita a superare tante crisi? "In piena
coscienza mi sento di rispondere di no. Nessuna persona "normale", come dice lei, avrebbe tollerato
una pressione simile. Invece lei ce l'ha fatta. Ed e' un elemento sul quale personalmente rifletto molto
spesso". Qual e' stato il momento piu' alto del suo rapporto umano e professionale con Madre Teresa?
"Ce ne sono stati tanti, tantissimi. Ma uno in particolare mi rimarra' per sempre nella memoria". A
quando risale? "Al 1988. La Madre era in terapia intensiva e fui convocato a Calcutta. Io arrivai e
quando mi avvicinai a lei ritrovai quel famoso sguardo del nostro primo incontro". Cosa le disse con
quegli occhi? "Mi disse che era contenta come una madre per il ritorno del proprio figlio. Io ero
arrivato purtroppo a mani vuote dal punto di vista clinico, sapevo che avrei potuto fare ben poco piu'
dei medici indiani che gia' la stavano assistendo. Pero' la gioia di Madre Teresa era grande, unica, come
quella che solo una mamma puo' provare". E quale fu, invece, il vostro ultimo incontro? "Risale appena
a giugno. Ci vedemmo nella Casa delle formazioni del suo ordine, in via Casilina. Ci sedemmo come si fa
nelle famiglie di una volta: una accanto all'altro, nel cortile e vicino alla porta di casa, su due povere
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sedie di legno e paglia intrecciata". Cosa vi diceste? "Piu' che altro parlo' lei. Desiderava darmi gli ultimi
consigli". Consigli spirituali? "Naturalmente. Prima di tutto mi raccomando' di seguire appunto gli
insegnamenti spirituali della Chiesa cattolica. Poi di svolgere nel migliore dei modi la mia professione di
medico al servizio di chi soffre nel corpo. E infine di non tralasciare mai, nemmeno un momento, la mia
famiglia". Un addio, insomma: lei ebbe la sensazione che quello sarebbe stato il vostro ultimo incontro?
"Senza dubbio. Ma sono certo che lo pensasse anche Madre Teresa. Quando arrivo' all'aeroporto per
partire per l'India si senti' di nuovo male. Ebbi un timore: che morisse qui a Roma o in viaggio. E mi
augurai che cio' non accadesse. Lei desiderava chiudere la sua vita a Calcutta, lo sapevo bene. E Dio ha
voluto accontentarla".
Conti Paolo
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