Comments
Description
Transcript
Supplem ento 5/2009 - B2B24
Anno 4 – Supplemento al n. 37 – Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, com. 1, DCB Milano, mensile Sostenibilità costruita/3 Sostenibilità costruita/3 p r o g e t ti . de t ta g l i . m at e r i a l i . i m p i a n t i Supplemento 5/2009 S5/09 Sommario Supplemento5/09 [ Rubriche 8 Progetti.Sostenibilitàcostruita/3 Next.Fiere,convegni,corsiemostre Queens Botanical Garden Center a New York 12 Echi dal Web. LenovitàinInternet 42 14 Bookstore. Novitàlibrarie 19 Rassegna di progetti e di opere. Casiemblematicidiecocompatibilitàedilizia BkSk Architects USA Ampliamento scuola Don Filippo Rinaldi a Roma 46 28 Saggio. Perunusosostenibiledelterritorio 32 Legislazione. Rendimentoenergeticodegliedifici ARS Architetti M Italia 80 Contributi a cura di - Gli inserzionisti 50 42 54 Micro Compact Home a Monaco Horden Cherry Lee con Haack+Hopfner Germania Lighthouse a Londra Sheppard Robson Architects Inghilterra 46 ] Punto di ristoro Autogrill a Ravenna 12soluzioniperlaredazionedell’Attestato diQualificazioneEnergetica 58 Software 70Rassegna Total Tool Italia 58 Environment and Education Center a Rainham 62 Van Heyningen and Haward Architects Inghilterra 50 54 62 Il Sole 24 ORE Arketipo international review of architecture and building engineering Direttore Responsabile/Editor-in-chief: Francesco Demuro Direttore/Editor: Giuseppe Turchini Comitato Scientifico/Scientific Committee: Vladimir Bazjanac, Mario Botta, Gianfranco Carrara, Colin Davidson, Gabriele Del Mese, Nicholas Grimshaw, Fulvio Irace, Emilio Pizzi, Christer Sjöström, Ettore Zambelli Direzione artistica e realizzazione/Artistic and creative director: Grafotitoli Bassoli Coordinatore editoriale/Editorial Coordinator: Donatella Bollani Collaborazione redazionale/Editorial Editorial staff:: Simone Stefano Deugenio, coordinamento sezione Materiali e Sistemi, sito web Federica Gasparetto, coordinamento sezione Progetti Sabrina Piacenza, coordinamento redazione e sezione Impianti Consulenza scientifica/Scientific consulting services: Laura Elisabetta Malighetti, Gabriele Masera, Matteo Ruta Hanno collaborato a questo numero/Contributors to this issue: Stefano Bernuzzi, Antonio Carra, Design.doc, Federica Gasparetto, Silvia Ghiacci, Marco Imperadori, Chiara Lamparelli, Sabrina Piacenza, Daniele Verdesca, Amalia Vivian, Matteo Zambelli Foto di/Photos: Nicolas Bellwald, James Brittain, Jeff Goldberg/Esto, Marco Imperadori, Sascha Kletzsch, Antonio Las Casas, Strarching Srl Traduzioni/Translations: Barbara Marino Supplemento de Il Sole 24 ORE Arketipo n. 37/2009 - ottobre Il Sole 24 ORE Arketipo Direzione/Management: Via Monte Rosa 91 - 20149 Milano Redazione/Editing: Via Girardo Patecchio 2 - 20141 Milano Registrazione presso il Tribunale di Milano, decreto n. 57 del 7 febbraio 2006 Proprietario ed Editore/Proprietor and Publisher: Gruppo 24 ORE S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Presidente/President: Giancarlo Cerutti Amministratore Delegato/Managing Director: Claudio Calabi Sede legale/Registered Offices: Via Monte Rosa 91 - 20149 Milano Abbonamento Italia annuale (10 numeri)/Annual subscription in Italy (10 issues): gli abbonamenti possono essere sottoscritti telefonando direttamente al servizio clienti periodici e inviando una fotocopia della ricevuta di pagamento sul c.c.p. n. 31481203. La ricevuta di pagamento tramite c.c.p. può essere inviata per posta a Gruppo 24 ORE S.p.A.- Via Tiburtina Valeria km 68,700, 67061 Carsoli (AQ) oppure via fax ai numeri 02 o 06 30225406 Abbonamento annuale/Annual subscription: all’interno della rivista le pagine dell’offerta speciale Copia singola/Single issue: 9,00 Arretrati/Back issues: 18,00 ogni copia Abbonamento annuale per l’estero/Annual international subscription: 120,00 Servizio Clienti Periodici/Magazine customer service: Gruppo 24 ORE S.p.A. - Via Tiburtina Valeria km 68,700, 67061 Carsoli (AQ) - Tel. 02 4587010 - [email protected] Concessione per la pubblicità/Advertising concession: Il Sole 24 ORE Business Media S.r.l. Sede operativa/Business premises: Via Goito, 13 - 40126 Bologna - Tel. 051 6575889, 051 6575859 - [email protected] I testi e i progetti ricevuti dalla redazione vengono sottoposti in forma anonima al Comitato Scientifico che ne valuta la possibile pubblicazione. Il Direttore e i consulenti scientifici segnalano al Comitato Scientifico testi e progetti con dignità di pubblicazione/ Texts and projects received by the editors are submitted in anonymous form to the Scientific Committee that decides the possible publication.The Editor and the Scientific Consultants serve to call the attention of the Scientific Committee to texts and projects worthy of publication Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta con mezzi grafici e meccanici, quali la fotoriproduzione e la registrazione. Manoscritti e fotografie su qualsiasi supporto veicolati, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana, 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org Fotocomposizione/Phototypesetting: Grafotitoli Bassoli, Via G. Carducci 221, 20099 Sesto San Giovanni (MI) Stampa/Printing: Deaprinting - Officine Grafiche Novara 1901 S.p.A., Corso della Vittoria 91, 28100 Novara In copertina: Queens Botanical Garden Center a New York - Foto di Jeff Goldberg/Esto [ next a cura di Sabrina Piacenza FiERE in iTAliA Verona · 20-22/10/2009 CREA Mostra fiera termotecnica, energia, ambiente Quartiere fieristico di Verona Tel. 02 55181842 eiom@eiomfiere.it www.eiomfiere.it www.expocrea.com Pesaro · 22-25/10/2009 EnERgy DAys Salone dell’edilizia moderna Quartiere espositivo Campanara www.energydays.eu Rimini · 28-31/10/2009 KEy EnERgy Fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile, il clima e le risorse per un nuovo sviluppo Rimini Fiera Tel. 0541 744492 www.keyenergy.eu e Architettura sostenibile Quartiere fieristico di Verona Tel. 0439 849855 www.solarexpo.com [email protected] www.greenbuildingexpo.eu [email protected] ConVEgni in iTAliA Bologna · 28-29/10/2009 EFFiCiEnZA EnERgETiCA in EDiliZiA. noRMATiVA, inCEnTiVi E TECnologiE Nell’ambito del ciclo Professione progettare, Edilio e SAIE, in collaborazione con Il Sole 24ORE Business Media, organizzano la terza edizione di Efficienza energetica in edilizia. Normativa incentivi tecnologie, l’evento di formazione che risponde alla sempre più viva attenzione verso le tecniche di progettazione e riqualificazione degli edifici in base ai criteri dell’efficienza energetica. La partecipazione è gratuita. Quartiere fieristico BolognaFiere Pad. 36 ingresso Michelino, sala sinfonia Tel. 051 282111 saie@bolognafiere.it www.saie.bolognafiere.it Milano · 25-28/11/2009 gREEnERgy ExPo 2009 E EnERsolAR+ Nuova fiera dedicata alle energie rinnovabili Fiera Milano - Rho Tel. 02 66306866 www.greenergyexpo.eu [email protected] Bolzano · 21-24/01/2010 KliMAhousE Fiera internazionale specializzata per l’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia Fiera Bolzano Tel. 0471 516000 info@fierabolzano.it www.fierabolzano.it www.klimahouse.it Padova · 18-20/03/2009 ElETTRo DoMoTiCA ExPo 2010 Mostra convegno su gestione integrata, risparmio energetico e telecontrollo Padova Fiere www.senaf.it Verona · 5-7/05/2010 solARExPo & gREEnBuilDing Mostra e Convegno internazionale su Energie rinnovabili e Generazione distribuita Mostra e Convegno internazionale su Efficienza energetica 8 S 5/09 [next] Bologna · 30/10/2009 18° EuRoPA syMPosiuM BioARChiTETTuRA: ARChiTETTuRA ViVEnTE L’Europa Symposium è l’unica iniziativa nel settore dell’edilizia ecologica che vanta ben diciassette edizioni consecutive, svolte spesso con sessioni contemporanee in diverse città europee. Grazie al coinvolgimento di migliaia di professionisti che hanno colto indicazioni, suggerimenti, strategie tecniche, molti nuovi obiettivi sono entrati nell’orizzonte quotidiano e l’ecologia è uno di questi. Man mano che l’architettura, ordinaria e straordinaria, acquisisce connotati di sostenibilità, le problematiche si intrecciano. Quest’anno il 18° Europa Symposium ne indaga le relazioni con la tecnologia, le risorse, il tessuto connesso. Durante il convegno sarà presentata l’ECOFFICINA di Bioarchitettura, un pool di aziende, leader nel proprio settore, che hanno dimostrato particolare attenzione al tema del costruire ecosostenibile e biocompatibile. Nonostante il grande incremento che ha caratterizzato negli ultimi anni la diffusione di tecnologie e materiali attenti alle problematiche dell’ecosostenibilità, rimangono alcuni ostacoli riferibili alla complessità delle soluzioni, alle resistenze a discostarsi dalle consuetudini costruttive, alla scarsa padronanza delle metodologie applicative, alla difficoltà nel reperire informazioni. Importanti relatori, tecnici ed esperti, illustreranno, in una serie di mini dibattiti, alcune tra le tecnologie più all’avanguardia nel complesso universo dell’edilizia sostenibile. Quartiere Fieristico BolognaFiere Fiera sAiE di Bologna Palazzo Congressi, sala Bianca ore 9.30 www.bioarchitettura-rivista.it CONCORSI IN ITALIA Bologna · 31/10/200 Si è riunita la giuria del concorso internazionale “SAIE Selection. Low cost & low energy sustainable housing”, evento organizzato da BolognaFiere in collaborazione con Archi-Europe Group ed Edilio e con il patrocinio di ArchitettiBologna, del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e del Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani, per decretare i vincitori delle due categorie, “Architetti Under 45” e “Studenti”, per ognuna delle quattro sezioni “brick”, “metal&glass”, “wood” e “concrete”. La premiazione dei progetti vincitori avverrà sabato 31 ottobre, alle ore 10.00, nel corso del convegno “Low cost, low energy sustainable housing” all’interno di SAIEnergia. Al convegno, presieduto da Mario Cucinella, interverranno anche Corrado Clini, Direttore Generale Ricerca Ambiente e Sviluppo del Ministero dell’Ambiente, e Valeria Marsaglia, del Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani. Inoltre, i primi selezionati di ogni sezione della categoria “Architetti Under 45” saranno invitati a presentare il progetto durante un seminario comune, mentre i vincitori della categoria “studenti” parteciperanno al workshop “Energia dell’architettura”, coordinati entrambi da Mario Cucinella. Tutti i progetti selezionati saranno infine esposti nella mostra dedicata al Centro Servizi del SAIE e saranno disponibili nel catalogo su cd edito da BolognaFiere. SAIENERGIA Quartiere fieristico BolognaFiere - Pad. 14, “Piazza dell’energia” saie@bolognafiere.it www.saie.bolognafiere.it BRAND NEW Castelfranco Veneto COMPLESSO RESIDENZIALE SOCIALE PER ANZIANI E DISABILI Sostenibilità ambientale e qualità della vita sono le linee guida attorno le quali nasce e trova fondamento il progetto del complesso di edilizia residenziale pubblica di Rovigo che porta la firma di Fram_menti, un gruppo di giovani architetti veneti che dal 2007 opera coniugando innovazione e sostenibilità. L’esigenza era di realizzare abitazioni sperimentali a basso impatto ambientale e a forte contenuto innovativo, venti alloggi aggregati destinati a un’utenza principalmente composta da anziani e persone con disabilità. A rendere il complesso funzionale agli specifici obiettivi di destinazione la cura nella definizione degli spazi comuni, una generale ottimizzazione dei costi di costruzione e di gestione degli impianti, una notevole riduzione dei tempi di costruzione. Fondamentale per raggiungere tali obiettivi è l’uso delle tecnologie di prefabbricazione leggera per le strutture portanti verticali e orizzontali mediante l’utilizzo di pannelli modulari autoportanti di legno. Tra le caratteristiche che fanno del manufatto un’opera innovativa emergono quelle legate alle scelte di sostenibilità compiute dai progettisti, in particolare una forte attenzione al basso impatto ambientale e alla qualità della vita. A partire dall’impiego di materiali di costruzione che non abbiano emissioni nocive per gli abitanti degli alloggi: dall’intonaco dei muri al legno delle strutture e degli infissi, e ancora ai materiali per la coibentazione e la pavimentazione. Oltre che alla logica di ecocompatibilità, materiali e strutture utilizzati rispondono anche a un’attenta valutazione della qualità del ciclo di vita dei materiali (LCA). Per ulteriori informazioni: Fram_menti www.fram-menti.com [email protected] FACTORY Milano THYSSENKRUPP ELEVATOR ITALIA La sede centrale di Deutsche Börse di Eschborn sarà trasferita all’interno di un edificio ecosostenibile e accoglierà 2000 dipendenti. ThyssenKrupp Elevator si è aggiudicata il contratto per la fornitura di 15 ascensori all’interno di un edificio di 92 metri a forma cubica, per un totale di 53.000 m2, che ospiterà uffici, sale riunioni e numerose aule conferenza. Nel rispetto dell’ecosostenibilità dell’edificio, la maggior parte degli ascensori saranno dotati di dispositivi di rigenerazione. L’energia generata durante la frenata sarà restituita alla rete elettrica per essere riutilizzata; ciò consentirà un abbattimento del consumo di energia del 30% rispetto ai modelli standard, oltre alla riduzione delle emissioni di CO2. Alcune cabine ascensori, inoltre, avranno un’illuminazione a LED a basso consumo che, rispetto alle normali lampadine, consumarà il 90% di energia in meno. Anche il Destination Selection Control (DSC), prodotto e installato da ThyssenKrupp Elevator, agevolerà il risparmio energetico: i passeggeri selezioneranno il piano desiderato sul display touch screen del terminale posto all’esterno dell’ascensore e questo sistema indicherà l’ascensore disponibile, riducendo così i tempi di attesa, i viaggi a vuoto e le inutili fermate, con un minore consumo d’energia. Per ulteriori informazioni: ThyssenKrupp Elevator Italia Spa Piazza della Repubblica 32 20124 Milano www.thyssenkrupp-elevator-italia.com Milano SIMPLY SMA Ha aperto a Milano, in via Novara, il primo supermercato “verde” a insegna Simply Sma, concepito nel rispetto dell’ambiente e del sociale. Un progetto a elevata sostenibilità che coniuga diversi aspetti: dal risparmio energetico al riciclo dei materiali e dei rifiuti, dai prodotti ecologicamente attenti all’impegno concreto verso la comunità che lo [Next] S 5/09 ospita: 2500 m2 di superficie disposti su due piani e sviluppati in un’ottica “ecocompatibile a 360 gradi”, per ridurre l’impatto ambientale e contribuire alla salvaguardia del pianeta. Il nuovo Simply Sma presenta accessori d’arredo in materiali riciclati: la plastica di carrelli, gettoni, cestini della spesa, evidenziatori promozionali, separatori dei banchi frigoriferi e dei clienti alla cassa; il legno dei pannelli della gastronomia; lo smalto delle piastrelle dei servizi ricavato da neon esausti. I numerosi interventi tecnici realizzati all’interno del supermercato hanno l’obiettivo di ridurre al minimo i consumi: vetrate maggiorate, sensori per regolare il flusso luminoso e ottimizzare la luce naturale; illuminazione esterna e interna con tecnologia elettronica a LED; copertura dei banchi surgelati con vetri a scorrimento; eliminazione dei neon dai ripiani dei banchi frigoriferi; recupero del calore della centrale frigorifera per riscaldare il punto vendita e l’acqua dei sanitari. Per ulteriori informazioni: Sma Spa [email protected] ambientali, di risparmio energetico ed economico. Situato all’interno del Campus Universitario di Parma, Cubotto è un edificio in scala 1:1 ed è composto da due locali a piano terra e un altro al secondo piano, per disporre di una parete esterna ventilata di 6 metri di altezza. È realizzato con tecnologia ibrida (gli orizzontamenti sono in getti CA), con telaio di legno e pannelli di tamponamento di cemento fibra, due strati di fenolico rifiniti interamente di gesso rinforzato. La costruzione è dotata di sensori, tarati sul protocollo di verifica messo a punto dal gruppo di ricerca, che permetteranno di condurre indagini termografiche e verifiche igrometriche, di trasmittanza, smorzamento e sfasamento, per integrare le verifiche di calcolo con quelle sperimentali e avviare un processo informativo dal cantiere alla produzione, al progetto: il contrario, cioè, di quanto avviene oggi. Rodengo Saiano METRA ENSUN è una realtà consolidata all’interno del panorama italiano delle energie rinnovabili. Elettropiemme, azienda partecipata al 70% dalla società ENSUN, di cui Metra è azionista insieme a Gefran e Palazzoli, ha appena realizzato l’impianto fotovoltaico della chiesa di San Giuseppe Freinademetz a Millan di Bressanone. L’impianto produrrà circa 22.000 kWh/anno, sufficienti a soddisfare il fabbisogno di energia elettrica dell’intera parrocchia. L’impianto rappresenta un riuscito esempio d’integrazione fra architettura e impiantistica, grazie alla scelta dei pannelli Sunpower, che si adattano perfettamente alla geometria e al rivestimento di rame della copertura della chiesa. L’impianto usufruirà per vent’anni della tariffa incentivante del “Conto energia nazionale”. Il rientro del capitale investito è previsto in otto anni, quindi, nel tempo, l’impianto trasformerà il costo dell’energia elettrica in una fonte di reddito per la parrocchia. Per ulteriori informazioni: Metra Spa Rodengo Saiano (BS) www.metra.it [email protected] Cinisello Balsamo SAINT-GOBAIN PPC ITALIA Cubotto è il primo prototipo italiano di edificio sostenibile realizzato con tecnologia stratificata a secco, frutto della convenzione di ricerca tra il Dipartimento di Ingegneria Civile del Territorio, dell’Ambiente e Architettura dell’Università degli Studi di Parma, il Consorzio Esi, Saint-Gobain PPC Italia e Celenit. Cubotto rappresenta uno dei passi concreti per la raccolta di dati e potenzierà l’efficacia dei modelli e dei pannelli che sono già in commercio o che verranno prodotti in futuro. L’obiettivo è quello di accertare scientificamente i plus della tecnica a secco, valutandone prestazioni statiche, tecnologiche, 10 S 5/09 [Next] Per ulteriori informazioni: Saint-Gobain Ppc Italia Spa Viale Matteotti 62 2002 Cinisello Balsamo (MI) www.bpbitalia.it [email protected] Salvaterra CERAMICHE REFIN Wecare.refin.it è il nuovo sito di Ceramiche Refin interamente dedicato all’architettura sostenibile: uno straordinario mondo virtuale che si rivolge agli operatori del settore e anche a tutti coloro i quali desiderano trovare delle linee guida per realizzare progetti in accordo con i principi di ecocompatibilità e nel rispetto dell’ambiente. L’azienda sostiene da sempre lo sviluppo sostenibile, grazie alla continua innovazione dei processi produttivi, alla responsabilità sociale sia nei confronti dei dipendenti che dei collaboratori e al rispetto per il territorio e l’ambiente. Tale impegno è testimoniato dalla certificazione Ecolabel, che l’azienda ha ottenuto per molte delle sue collezioni, e dal certificato di conformità LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) per le linee Eco Leader e Stone Leader. All’interno del sito è presente anche un’area “Green News”, una sezione dove trovare tutte le notizie in tempo reale provenienti dai più famosi blog sulla bioarchitettura e bioedilizia di tutto il mondo. Uno strumento ricco di informazioni, ma allo stesso tempo di semplice consultazione, rivolto agli addetti ai lavori e a tutti gli appassionati di edilizia sostenibile e bioarchitettura. Green News ha anche un’area dedicata interamente alla certificazione LEED, certificazione che valuta l’ecocompatibilità di un edificio, dalla fase di progettazione a quella di gestione quotidiana. Per ulteriori informazioni: Ceramiche Refin Spa Via I Maggio 22 42013 Salvaterra (RE) www.refin.it info@refin.it [ echi dal web a cura di Stefano Bernuzzi CERTIFICAZIONE ENERGETICA www.certificazione-energetica.com Dopo l’entrata in vigore dal luglio di quest’anno dell’obbligo di allegare la certificazione a ogni immobile immesso nel mercato e commercializzato, è stata definitivamente recepita nel nostro Paese la Direttiva Europea del 2002 sul rendimento energetico degli edifici. L’attestato emesso da professionisti privati qualificati accompagnerà l’edificio, sia di nuova costruzione sia ristrutturato, per tutta la sua esistenza e lo classificherà, come accade per gli elettrodomestici, con una lettera da A a G in base al suo consumo energetico. Questo sito si pone come utile punto di partenza per privati, aziende, costruttori e, in generale, tutti gli operatori del settore edilizio per ottenere tutte le informazioni necessarie per adeguarsi alla nuova normativa. Da utili consigli su come risparmiare energia ad approfondimenti sulle tecnologie, dall’elenco dei certificatori abilitati suddivisi per province alle guide per le detrazioni fiscali e tutte le normative scaricabili. http://efficienzaenergetica.acs.enea.it Per approfondire ulteriormente gli aspetti economici, fiscali, normativi e tecnici sulla certificazione degli edifici risulta molto utile, pur nella sua essenziale semplicità, il sito realizzato dall’ENEA in consorzio con il Ministero dello Sviluppo Economico. L’ENEA, Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente, è un ente pubblico che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile del Paese. Tra le molte risorse scaricabili gratuitamente, oltre alle leggi e normative vigenti, anche numerosi opuscoli e pubblicazioni curati dall’ENEA e un’interessante sezione dedicata ai tecnici con esempi di realizzazioni edilizie e di calcolo sul risparmio energetico negli edifici, con la possibilità di scaricare il software DOCET, realizzato in collaborazione con il CNR, per la redazione della certificazione energetica degli edifici residenziali. http://it.enerbuilding.eu Adiconsum - Associazione difesa consumatori e ambiente, da anni impegnata sul fronte dell’educazione al consumo responsabile e sostenibile, attualmente sta realizzando un progetto denominato Enerbuilding, legato al Programma IEE (Intelligent Energy Europe) della Commissione Europea, finalizzato a diffondere la cultura dell’uso razionale dell’energia e l’efficienza energetica negli edifici. Il progetto, che ha avuto inizio nel 2006 e avrà una durata complessiva di 3 anni, si rivolge a tutti i cittadini, in particolare agli amministratori locali, e ha valore transnazionale, essendo realizzato in collaborazione con omologhe associazioni in Francia, Spagna e Portogallo. Il sito offre una panoramica sulle ultime notizie e attività nel campo dell’energia e una ricca sezione di documenti, software, report dai convegni e guide pratiche per i consumatori, il tutto scaricabile gratuitamente. LA RICOSTRUZIONE IN ABRUZZO www.trevisoxlaquila.org Il sisma che ha colpito L’Aquila lo scorso aprile ha scosso profondamente le coscienze della gente comune dando vita ad una significativa serie di iniziative di sostegno alla popolazione colpita. Un esempio è il progetto denominato “Treviso x L’Aquila” condotto da un pool di circa 50 aziende venete con lo scopo di donare un asilo nido al Comune di Poggio Picenze (AQ), che fa parte di un comprensorio di 5 località e che ha perso l’edificio preesistente. Il nuovo asilo, progettato per ospitare 40 bambini di un’età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, prevede una struttura di elevato livello qualitativo che rispetta tutti i requisiti di sicurezza, antisismicità, sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Il sito documenta passo passo la costruzione dell’edificio con una gallery fotografica lungo una timelime, un video introduttivo, tavole di progetto e una serie di schede tecniche sui singoli interventi edilizi. 2 S 5/09 [Echi dal web] www.collettivo99.org Collettivo99 è un gruppo di una trentina di giovani aquilani under 40 composto da architetti, ingegneri e geologi che si è costituito in seguito al terremoto per pensare ad una nuova idea di città e territorio da ricostruire. In modo indipendente e parallelo alle iniziative istituzionali, Collettivo99 ha sviluppato progetti intorno ai concetti di riconversione, reversibilità, innesti architettonici e urbani, nuovo rapporto città-campagna, con un occhio attento verso le nuove tecnologie e sostenibilità ambientale. Questi progetti sono presentati con documenti testuali e tavole scaricabili dal sito, strutturato come un blog dove poter lasciare commenti e intervenire direttamente con Collettivo99. E SPERIENZE IN ITALIA www.moduloabassoconsumo.com Il progetto “Modulo a basso consumo” nasce nell’ambito della commissione energia di Confartigianato Imprese Como e vede il coinvolgimento di tutte le categorie del ciclo costruttivo: edili, imbianchini, fabbri, elettricisti, idraulici, serramentisti. La finalità del progetto è dimostrare come oggi sia possibile risparmiare energia nel pieno rispetto dell’ambiente, implementando e associando tecnologie e soluzioni. La costruzione del Modulo è iniziata ai primi di luglio e vede la sua conclusione in queste settimane; in seguito, il Modulo sarà monitorato per un anno per verificare l’effettivo risparmio energetico previsto. Lo sviluppo del progetto è documentato dal cronoprogramma e da una ricca gallery fotografica. [ bookstore a cura di design.doc L’EDIFICIO ENERGETICAMENTE SOSTENIBILE Carlo Ponzini Maggioli Editore, 265 pagine, 49 euro www.maggioli.it Un libro che si propone di contribuire a chiarire come si realizza un edificio eco-sostenibile, offrendo al lettore un ampio panorama di materiali costruttivi di nuova generazione, nati dalle esigenze dettate dalle nuove politiche di risparmio energetico. L’impiego dei nuovi materiali, e al contempo la reinterpretazione e il miglioramento di quelli tradizionali, sono concepiti nell’ottica di un’architettura sostenibile energeticamente, attraverso l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile. L’obiettivo dell’autore è presentare le nuove tecniche progettuali, innovazioni tecnologiche incluse, utilizzate sia nelle nuove costruzioni che nell’ambito della ristrutturazione, e illustrare le caratteristiche principali dei nuovi materiali presenti sul mercato. A completare il volume una raccolta di importanti progetti esemplari tra cui quelli di Renzo Piano, Mario Cucinella, Steven Holl, David Fisher, Norman Foster, Thomas Herzog. GuIDA AGLI ISOLANTI NATuRALI a cura di Eleonora Oleotto Edicom Edizioni, 184 pagine, 15 euro www.edicomedizioni.com L’isolamento termico è un elemento di fondamentale importanza per poter attuare misure di risparmio energetico ormai divenute inderogabili. L’utilizzo, in particolare, di materiali isolanti di origine naturale permette di ridurre le conseguenze negative sull’ambiente e sull’uomo limitando l’utilizzo di materie prime non rinnovabili. Questo studio presenta una vasta gamma di materiali isolanti disponibili sul mercato, utile nella scelta del più adatto alle esigenze reali di applicazione. Gli isolanti sono suddivisi in base all’origine, vegetale e minerale, con una sezione dedicata agli intonaci termoisolanti. Per ogni prodotto una scheda presenta le caratteristiche, la loro composizione, i dati tecnici e le diverse tipologie d’impiego. 14 S 5/09 [Bookstore] LIFE CYCLE ASSESSMENT IN EDILIZIA Monica Lavagna Hoepli, 320 pagine, 28 euro www.hoepli.it La progettazione sostenibile ed eco-compatibile richiede oggi un allargamento dello sguardo a tutte le fasi del processo edilizio, all’intero ciclo di vita dei materiali e componenti e ai relativi impatti ambientali: processi produttivi, provenienza dei materiali edili, tecniche realizzative e di messa in opera, modalità di dismissione e smaltimento dei rifiuti da demolizione. Il volume illustra le peculiarità di applicazione del metodo LCA (Life Cycle Assessment) in edilizia e le modalità di uso dei dati ambientali relativi a materiali e prodotti edilizi. Il quadro teorico è supportato da un ricco apparato informativo relativo al profilo ambientale dei materiali edilizi più diffusi e da esempi di valutazione LCA applicati a prodotti, soluzioni tecnico-costruttive ed edifici. ARCHITETTuRA PARASSITA. STRATEGIE DI RICICLAGGIO PER LA CITTà Sara Marini Quodlibet, 320 pagine, 25 euro www.quodlibet.it In diversi Paesi europei le norme che limitano nuove edificazioni e incentivano la trasformazione dell’esistente hanno innescato nel dibattito architettonico la ricerca di strategie di riciclaggio degli spazi dati. Si ripropone una pratica progettuale antica, definita parassitaria, che vede l’immissione di corpi architettonici nuovi in edifici e strutture urbane preesistenti. L’intrusione di nuove architetture nell’esistente si prospetta da un lato come possibile modello di crescita urbana, dall’altro come emersione di pratiche informali che chiedono traduzioni spaziali alle repentine modificazioni dell’ordinario. Tali sperimentazioni e realizzazioni si immettono nel disegno urbano come commento al disegno trovato, come critica alla mancanza di aree e servizi pubblici nel susseguirsi di confini che sanciscono la privatizzazione dei suoli e rappresentano un invito a ripensare alle capacità del progetto. [Bookstore] S 5/09 15 ARCHITETTuRA SOSTENIBILE E LATERIZIO Adriano Paolella Edizioni Ambiente, 192 pagine, 46 euro www.edizioniambiente.it In questo volume vengono indagate 35 opere realizzate da progettisti come Thomas Herzog, Glenn Murcutt, Feilden Clegg Bradley Studios, Rafael Moneo, Cino Zucchi e molti altri, che evidenziano come l’uso del laterizio consenta di mettere in atto strategie di sostenibilità propriamente architettoniche, relazionate al contesto, alla forma e all’involucro. Adattabilità, semplicità dei sistemi costruttivi e della messa in opera, durabilità, facilità di manutenzione, buone prestazioni in termini di efficienza energetica definiscono per il laterizio un potenziale ruolo da protagonista nella svolta verso la sostenibilità in edilizia. Caratteristiche ideali in particolare quando si tratta di costruire il necessario, di intervenire sull’esistente, di recuperare e migliorare gli organismi edilizi e insediativi. ATLANTE DELLA SOSTENIBILITà M. Hegger, M. Fuchs, T. Stark, M. Zeumer utet Scienze Tecniche, 296 pagine, 130 euro www.utetgiuridica.it Un Atlante completo non più solo focalizzato su materiali o elementi costruttivi, ma incentrato sui temi di progettazione più ampi che vengono trattati sulla base di proprietà non direttamente visibili, vale a dire la sostenibilità e l’efficienza energetica degli edifici. Strutturato in tre sezioni: una prima parte dedicata a quegli aspetti che costituiscono i fondamenti di una progettazione e costruzione sostenibili e ad alto rendimento energetico; una seconda parte a carattere più pragmatico partendo dalla presentazione dei fondamenti generali relativi a sostenibilità ed energia, vengono in seguito sviluppati i temi legati alla progettazione ed esecuzione, infine una terza parte dedicata ai dettagli e agli esempi realizzati Solo per l’edizione italiana è stato predisposto un capitolo sulla certificazione energetica e sulla normativa europea e italiana. 16 S 5/09 [Bookstore] R A S S E G N A D I P R O G E T T I E D I O P E R E Rassegna di casi emblematici di ecocompatibilità edilizia in progetti di recente costruzione selezionati in funzione della riduzione e della conservazione del dispendio energetico Theiner’s Garten Bio Vitalhotel, Gargazzone, Studio Baukraft Casa unifamiliare, Morozzo, Studio Roatta Architetti Associati Tortona 37, Milano, Matteo Thun & Partners Terrazze Bianche, Vigevano, Eugenio Corsico Piccolini Scuola, Fanzolo di Vedelago, Gruppo Marche Hotel The Crystal, Obergurgl, Haid & Falkner [RASSEGNA PROGETTI A cura di Sabrina Piacenza Theiner’s GarTen Bio ViTalhoTel a GarGazzone – sTudio BaukrafT Localizzazione: Gargazzone, Merano (Bz) Progetto Architettonico: Studio Baukraft – Dominik Rieder e Georg Rubner Committente: Famiglia Theiner Impresa: Rubner Objektbau Srl Un tranquillo rifugio per vacanze consapevoli all’insegna del benessere. A Gargazzone, nei pressi di Merano, il “Theiner’s Garten BIO Vitalhotel” è stato realizzato su un terreno gestito da oltre vent’anni con metodi di coltivazione naturali, situato nelle vicinanze del maso della famiglia di albergatori Theiner, fra le prime a introdurre l’agricoltura biologica in Alto Adige. Il biohotel, circondato da un giardino mediterraneo, offre ai propri ospiti anche un percorso per jogging e fitness che si snoda attraverso il frutteto. In linea con la filosofia bio di tutto il progetto, è stata scelta una struttura Rubner Objektbau progettata dallo Studio di architettura Baukraft di Bressanone. La struttura, realizzata completamente in legno in soli dodici mesi, soddisfa i più severi criteri di edilizia ecologica: nella realizzazione e nell’arredamento delle 57 camere, nelle quali domina il calore delle essenze locali, si è rinunciato consapevolmente all’installazione di apparecchiature elettriche e all’uso di colle e chiodi, creando così ambienti anallergici e privi di fonti d’inquinamento elettromagnetico. Evidente il richiamo formale alle pergole dei vigneti dell’Alto Adige: il seminterrato, che ospita una piscina, il centro wellness e la sauna, così come il piano terra con la reception, un bar, un ristorante, una sala conferenze e un punto vendita di prodotti biologici, sono stati concepiti come corpi centrali allungati. I piani superiori, dove si trovano le camere, sono stati realizzati rimandando esplicitamente ai terrazzamenti tipici dei vigneti. Ogni camera dispone di un terrazzo o di un balcone, opportunamente ombreggiati da elementi frangisole, mentre le ampie superfici del tetto sono state integrate nel “vigneto artificiale”. Sulla superficie del tetto del bar e del ristorante è stato realizzato un giardino di erbe aromatiche di circa 200 m 2. L’ultimo piano ospita una sala fitness con vista panoramica che si estende fino a Bolzano e al Passo della Mendola. L’interno delle stanze è l’espressione più evidente del carattere sostenibile dell’edificio: in ogni ambiente si contrappongono pareti di tipo diverso, in legno di cirmolo e intonaco a base di argilla. All’interno dei muri intonacati è stato installato un riscaldamento a parete che consente di irradiare un piacevole tepore a tutto lo spazio. In corrispondenza delle testiere dei letti, invece, sono state montate pareti di legno massiccio, con giunzioni realizzate senza chiodi, né colla e rivestite di legno. Per garantire l’insonorizzazione delle camere, le pareti sono state realizzate con pannelli doppi, senza incassare al loro interno alcun apparecchio elettrico. In questo modo, è stato possibile sfruttare al meglio gli effetti benefici del legno sul sistema neurovegetativo umano. 20 S 5/09 [Rassegna Progetti] Casa unifamiliare a morozzo – sTudio roaTTa arChiTeTTi assoCiaTi Localizzazione: Morozzo (CN) Progetto Architettonico: Studio Roatta Architetti Associati Committente: A. Molinero Superficie costruita: 192 m2 Il sito dell’intervento è una comune area piana di lottizzazione residenziale, di forma vagamente quadrata, che ospita il volume a tre bracci disposti sul tracciato di una corte centrale. È una casa a corte che, ottenendo la riservatezza di una porzione di spazio aperto, risolve la mancanza di privacy che caratterizza i giardini nei piccoli lotti. La trama da cui emerge la pianta nasce da un approccio fortemente “solare” e dall’incontro di due geometrie: quella esterna, che segue la griglia ortogonale della trama viaria, e quella interna, che si orienta sul percorso solare, agli assi cardinali. L’edificio ha la natura di un massiccio guscio esterno forato da finestre a feritoia, che racchiude un ventre vetrato aperto sulla corte e al mezzogiorno. La gran parte della superficie vetrata ottiene così il miglior affaccio verso sud, quello che permette il massimo guadagno solare passivo durante l’inverno; apposite schermature fisse permettono il controllo dell’irraggiamento estivo sulle vetrate stesse, evitando il surriscaldamento dei locali. La pensilina che copre il terrazzo centrale ha, insieme alla funzione di schermatura solare, il compito di ospitare i pannelli solari termici per l’acqua calda sanitaria, che si trovano così con la migliore esposizione e al tempo stesso architettonicamente integrati nel disegno complessivo. L’alto livello di comfort interno è garantito dall’impianto di ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore e dalla modalità di distribuzione del calore. Il guscio esterno è, infatti, realizzato con muratura portante armata, rivestita a cappotto da pannelli di sughero dello spessore di 16 cm: la massa muraria interna viene mantenuta in temperatura durante l’inverno tramite un impianto radiante a parete sotto intonaco. Le tre falde del tetto sono realizzate con struttura di legno lamellare, manto di lamiera ventilata e 22 cm di lana di legno; le facciate vetrate, come le piccole finestre, sono dotate di telai di legno e alluminio, vetri a doppia camera con gas interno e pellicola basso emissiva. Il rivestimento di sughero delle pareti e la fibra di legno disposta nella copertura ventilata permettono all’edificio il raggiungimento di un’elevata efficienza energetica: 19 kWh/m2 per anno di fabbisogno di energia primaria. La piccola quantità di calore necessaria alla climatizzazione invernale è fornita da una pompa di calore ariaacqua, utile anche al fabbisogno residuo per l’acqua calda sanitaria. L’edificio è stato scelto come soggetto di uno studio di LCA relativo ai costi energetici “dalla culla alla tomba” realizzato dal Politecnico di Torino nel 2007. Un’importante valutazione che mette a confronto i costi energetici dell’edificio efficiente con un edificio di pari dimensioni realizzato a termini di legge. [Rassegna Progetti] S 5/09 21 TorTona 37 a milano – maTTeo Thun & ParTners Localizzazione: Milano Progetto Architettonico: Matteo Thun & Partners Committente: Fondo Creative Properties Superficie costruita: 25.000 m2 Il progetto Tortona 37 si inserisce nel processo virtuoso di riuso del territorio con un’architettura di grande pregio a basso impatto ambientale; un intervento edilizio che completa la bonifica di un’area ex industriale e la restituisce alla città, attraverso l’utilizzo di avanzate tecnologie a elevata efficienza energetica. Un complesso architettonico misto, composto da cinque edifici disposti a corte attorno ad un ampio giardino, un polmone verde simbolo esplicito delle idee guida di tutto il progetto. Ogni edificio, a pianta rettangolare, si sviluppa su sei livelli, consentendo una doppia esposizione per tutte le unità immobiliari. Ogni unità è costituita da un volume a doppia altezza (7 metri) che consente di generare open space con mezzanino interno dalla grande versatilità funzionale: showroom, laboratori, studi professionali, ma anche negozi e uffici possono trovare uno spazio adatto alle diverse esigenze. Una flessibilità degli spazi interni che diventa anche sostenibilità d’uso nel tempo. La facciata degli edifici è un reticolo bianco aggettante, intervallato da grandi bow-window rivestiti da brise-soleil di legno; incornicia le ampie vetrate dell’intero complesso e collega tra loro i vari edifici che, in copertura, culminano con panoramiche terrazze, vere piazze in quota con una splendida vista panoramica. Ogni scelta progettuale è stata finalizzata all’ottenimento del massimo rendimento energetico, coordinando sapientemente la progettazione architettonica con quella impiantistica: il recupero del terreno su cui sorge l’edificio, il sistema di condizionamento dell’aria basato sullo sfruttamento geotermico, l’utilizzo di pannelli radianti, l’attento studio dell’involucro esterno sono solo alcune delle strategie che hanno permesso di ottenere un risultato di livello assoluto. La facciata vetrata, integrata da un sistema di tende esterne, presenta un forte fattore di riduzione dell’incidenza solare (fino al 87%) per evitare il surriscaldamento estivo degli ambienti. Un’ulteriore schermatura è data dai brise-soleil di legno, il materiale naturale per eccellenza, impiegato anche nei serramenti e nei grandi bow-window aggettanti. Il complesso sfrutta l’energia geotermica, producendo acqua calda e refrigerata (anche in contemporanea), utilizzando pompe di calore polivalenti del tipo acqua/acqua, uno dei sistemi più efficienti e a minore impatto ambientale attualmente realizzabili. Quattro pozzi prelevano l’acqua di falda ad una temperatura tra i 14°C e i 16°C, in funzione delle stagioni. L’acqua è inviata ad una grossa vasca di accumulo e decantazione interrata e poi distribuita alle pompe di calore di ogni singola unità immobiliare. I pannelli radianti a soffitto, utilizzati nel complesso, sono l’ideale complemento alle pompe di calore ad acqua per un sistema energeticamente efficiente. I pannelli sono alimentati con acqua “calda a bassa temperatura” in inverno e con acqua “fredda ad alta temperatura” in estate, e richiedono un minimo dispendio di energia per il loro funzionamento nelle varie stagioni. Il controllo della temperatura ambiente avviene mediante irraggiamento, in assenza di rumore e di correnti d’aria, per il massimo comfort nelle zone occupate dalle persone. 22 S 5/09 [Rassegna Progetti] Terrazze Bianche a VigeVano – eugenio corsico Piccolini Localizzazione: Vigevano (PV) Progetto Architettonico: Eugenio Corsico Piccolini Committente: Bazzea Srl Superficie Area: 3500 m2 Un complesso residenziale in via di conclusione a Vigevano, realizzato con grande attenzione ai criteri di sostenibilità ambientale ma con costi paragonabili a quelli dell’edilizia tradizionale. La struttura, che sorge a pochi minuti dal centro città, è caratterizzata da sedici unità abitative, costituita da tre volumi principali che si sviluppano su due livelli e da quattro corpi di fabbrica che ospitano ciascuno un’unità abitativa indipendente. “Terrazze Bianche” è un edificio a basse emissioni che, in termini di riscaldamento, è in grado di sfruttare gli apporti solari, gli apporti metabolici (abitanti, macchine) e un buon isolamento, tutti fattori che relegano il ruolo del riscaldamento tradizionale ad un livello secondario. La struttura presenta caratteristiche tecniche di grande rilievo, a partire dal coefficiente di trasmittanza U (che indica il grado di isolamento termico), che per la parete esterna è pari a 0,19 W/m2K, per la parete divisoria interna è 0,30 W/m2K, mentre per il solaio interpiano è di 0,29 W/m2K. Questi valori consentono di equiparare il complesso a un edificio “3 litri”, cioé un edificio che per scaldarsi o raffreddarsi utilizza solo 3 litri di combustibile per m2 all’anno. Ciò comporta una riduzione dell’85% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, con un notevole risparmio sulla bolletta energetica rispetto alla media di un edificio non risanato. “Terrazze Bianche” rientra negli edifici in Classe A, con un consumo di energia minore o uguale a 30 KWh/m2 per anno. Questo risultato è stato possibile grazie a una profonda ridefinizione dell’intero processo costruttivo e grazie a soluzioni tecnologiche a elevate prestazioni termo-acustiche-igrometriche sia per le finiture d’interni che per l’involucro esterno. Ne sono dimostrazione la scelta della facciata ventilata per l’involucro esterno, a garanzia del miglior comfort termico e idrometrico, e la scelta di isolare terrazze e tetti con giardini pensili, sfruttando il “potere” isolante della terra, premiando in questo caso sia l’aspetto architettonico, sia il concetto “Green Over Gray”. Il tetto verde ha un effetto equilibrante dal punto di vista termico, in quanto trattiene nello strato di terra parte dell’acqua piovana che, evaporando lentamente, impedisce l’eccessivo riscaldamento della copertura e contemporaneamente impedisce la fuoriuscita del calore del fabbricato nei mesi invernali. Questa soluzione, inoltre, contribuisce sensibilmente a ridurre le emissioni di CO2, oltre a indurre un maggiore assorbimento acustico e favorire l’ottimizzazione idrica. Per raggiungere questo obiettivo, è stato necessario l’utilizzo di tecnologie e materiali di qualità ad alte prestazioni in modo da conseguire un controllo dei consumi energetici tale da garantire la corretta classificazione dell’edificio. [Rassegna Progetti] S 5/09 23 Scuola a Fanzolo di Vedelago – gruppo Marche Localizzazione: Fanzolo di Vedelago (TV) Progetto Architettonico: Gruppo Marche Committente: Comune di Vedelago Per la nuova scuola di Vedelago è stato scelto un sistema costruttivo a parete Stile21, con una struttura completamente di legno, costituita da pareti portanti e coperture a pannello e, dove necessario, travature di legno lamellare, in grado di offrire importanti performance di isolamento termico e acustico. La corretta traspirabilità e il fonoassorbimento sono, infatti, assicurati da una coibentazione a cappotto esterna di fibra di legno di 12 cm di spessore e una a pacchetto per la copertura, sempre di fibra di legno, di 14 cm di spessore medio. Le finiture sono state scelte, tra intonaco, rivestimento in larice, pannelli alucobond, a seconda delle diverse esposizioni del fabbricato. L’interno dell’edificio è interamente rivestito di cartongesso, mentre gli infissi, sono stati realizzati in legno e alluminio. Infine, con l’obiettivo di gestire in modo più razionale le risorse energetiche, sono stati previsti impianti fotovoltaici da 20 kW, termici a pannelli solari, di riciclo dell’aria con scambiatore di calore e di riscaldamento a pavimento. Grande importanza dal punto di vista energetico avrà inoltre l’utilizzo di pompe di calore a sonda geotermica, che preleveranno il calore dalle falde sottostanti. Hotel tHe Crystal a obergurgl – Haid & Falkner Localizzazione: Obergurgl, Austria Progetto Architettonico: Haid & Falkner Gmbh & Co. Kg Committente: Famiglia Falkner Ecologia e design caratterizzano l’ambizioso progetto alberghiero alpino, realizzato nella rinomata località sciistica di Obergurgl in Ötztal, a pochi passi dal confine italiano, a circa 2.000 metri di quota. L’aspetto ambientale è posto al centro dell’intero progetto: le energie rinnovabili vengono sfruttate per il sistema di riscaldamento, per l’acqua calda, per l’alimentazione della piscina. L’energia geotermica è ricavata da 8000 m di perforazioni e da 76 sonde poste singolarmente a 120 m di profondità. Per alimentare l’intero impianto di riscaldamento della struttura è stato installato un raccoglitore d’energia che può contenere fino a 20.000 litri. Tale impianto è isolato da una parete di 30 cm. L’intera struttura alberghiera è riscaldata da corpi a bassa temperatura (riscaldamento a pavimento, radiatori). Il raccoglitore accoglie l’energia proveniente dalla superficie di pannelli solari di 265 m² e dalle tre pompe a bassa temperatura che producono ciascuna 110 kW e che alimentano l’accumulatore. La parte superiore viene invece alimentata da una quarta pompa (ad alte temperature) l’acqua confluisce nei sanitari delle stanze. Dato che questi sistemi di riscaldamento dell’acqua calda contengono bassissimi quantitativi di acqua (fino a un max di 3 litri per ciascuna unità), non c’è rischio di contaminazione tra loro. Complesso Direzionale Homes Il Centro Direzionale Homes sorge ai margini di un’area industriale ai piedi delle colline di Pieve di Soligo, a circa 50 chilometri da Venezia. Si tratta di un complesso architettonico che raggruppa la parte direzionale, commerciale, tecnica e amministrativa di cinque aziende attive nel settore del mobile. Il progetto dell’architetto Mario Mazzer è caratterizzato da due parallelepipedi intersecati tra loro in modo non ortogonale, per esprimere una maggiore dialettica spaziale. La distribuzione planimetrica tiene conto delle dottrine orientali del feng-shui e usa le caratteristiche peculiari dell’elemento acqua per equilibrare le forze. Complessivamente, le migliori tecnologie di isolamento termico e acustico sono state adottate nella realizzazione dell’edificio per ottenere la massima qualità dell’ambiente di lavoro. La facciata a doppia pelle con vetri extra-light è di tipo semi-attiva: consente un forte risparmio energetico ed è regolata da estrattori d’aria e tende che assicurano un ottimo benessere abitativo. L’elemento che caratterizza a livello estetico il progetto è senza dubbio la texture di alluminio sovrapposta alle facciate e composta da estrusi interconnessi. Una soluzione che affianca alle valenze formali un significato simbolico legato all’interdipendenza e all’unione delle differenti identità produttive in un unico sistema. Il progetto illuminotecnico è stato realizzato con la collaborazione di Philips, che ha sviluppato tecnicamente soluzioni integrate per evidenziare le peculiarità dell’organismo architettonico e per conferire particolare qualità all’ambiente di lavoro. Com’è noto, la luce ha un effetto importante sul benessere e quindi anche sulla produttività nei luoghi di lavoro. Proprio per questo grande attenzione è stata rivolta alla definizione di una corretta combinazione tra utilizzo di luce naturale e artificiale. Nel dettaglio, gli studi più recenti hanno certificato la correlazione tra il ciclo giornaliero degli ormoni che regolano la fase di attività e rilassamento durante la giornata e la variazione della temperatura di colore della luce naturale dall’alba al tramonto. Tale variazione può essere ricreata con il sistema a luce dinamica CVC (Colour Variation Control), che miscela opportunamente, durante l’arco della giornata, sorgenti fredde e calde attraverso le ottiche microlenticolari degli apparecchi Savio, per ottenere il miglior allineamento possibile ai cicli naturali. Il sistema Light Master Modular permette, inoltre, di regolare il flusso luminoso, considerando il contributo di luce esterna e presenza persone, per ottenere la massima efficienza dell’impianto, oltre a una grande flessibilità di utilizzo. Le scenografie a dinamismo di colore esterne sono realizzate con tecnologia LED RGB, che permettono di creare effetti emozionali con la luce. Progetto: Complesso Direzionale Homes Località: Pieve di Soligo (TV) Committente: Homes Building Data di realizzazione: 2005-2008 Progettista: Mario Mazzer Team Project: Marco Da Ros, Stefania Neodo Team Competition: Marco Mirisola, Andrea Sartori, Luca-Donati, Francesca Castagna, Alessandro Vergot, Gianluca Moras Strutture: Gianluca Sartori Electrical System Designer: Studio ETA progetti – per.ind. William Meneghin Impresa: Tonon Spa PHILIPS SPA Divisione Lighting Via Casati 23 - 20052 Monza (MI) Tel. 039 2031 - www.illuminazione.philips.it Per un uso sostenibile del territorio Agli albori della terza rivoluzione industriale, in un’epoca in cui l’umanità si misura per la prima volta nella sua storia con aumenti esponenziali della popolazione, in cui urge indirizzare i processi di sviluppo e inurbazione dei paesi sottosviluppati, parlare di sostenibilità in relazione all’architettura significa occuparsi di metropoli e agglomerati urbani e dei principi insediativi che stanno alla base dei fenomeni di diffusione incontrollata caratterizzata da un non pianificato consumo di territorio (il cosiddetto sprawl), fenomeno tipico di tutto il mondo occidentale, che ora sta interessando anche l’Oriente e tutti i Paesi in via di sviluppo Testo di Chiara Lamparelli Il suolo è una risorsa scarsa e ben difficilmente rinnovabile. Il rapporto annuale ISTAT del 2008 dedica a questo tema alcune preoccupanti considerazioni (da W. Fumagalli, a cura di, Il consumo del suolo tra norme vigenti e nuove proposte, AL mensile di informazione degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Lombardi, luglio 2009) «... tra il 2001 e il 2008 l’incremento delle superfici edificate in Italia è stato del 7,8 per cento. Si possono definire critiche o poco sostenibili le situazioni in cui una forte domanda di edificazione insiste su un territorio già sovraccarico, spingendo all’occupazione di aree sempre più marginali e all’ulteriore frammentazione dello spazio rurale, con conseguenze negative per l’ambiente (ad esempio, per l’incremento dei volumi di traffico o per il degrado delle aree verdi o agricole residuali, intercluse nelle zone urbanizzate). Se, come in gran parte della pianura Padana, la spinta all’urbanizzazione è forte in aree già densamente popolate, ciò significa che in queste aree un modello insediativo ad alto consumo di suolo tende a riprodursi saturando progressivamente gli spazi residui disponibili». L’eccessivo consumo del suolo rappresenta, quindi, uno dei problemi più gravi che la pianificazione urbanistica dovrebbe affrontare e risolvere. Lega Ambiente recentemente si sta occupando di un progetto di legge denominato “Norme per il contenimento dei consumi di suolo e la disciplina della compensazione ecologica comparativa”, il cui obbiettivo principale dovrebbe essere quello di garantire il contenimento di consumo di suolo permettendo l’utilizzo di nuove risorse territoriali solo se non esistono all’interno del territorio comunale aree già urbanizzate non utilizzate o sotto urbanizzate o dismesse, compatibili con le trasformazioni richieste. Lo strumento di controllo dovrebbe essere un documento denominato “Carta di consumo del suolo”, di cui va reso obbligatorio il periodico aggiornamento, il quale potrebbe permettere di avere sott’occhio il quadro generale della situazione di una data porzione di territorio palesando i diversi utilizzi o non utilizzi, situazioni di degrado delle aree in osservazione, in determinati lassi di tempo. L’eccesso di urbanizzazione degli ultimi 50 anni ha portato le città a trasformarsi da metropoli a megalopoli, ovvero territori urbanizzati. Eugenio Turri teorizza la “megalopoli padana” come un’unica metropoli a scala interregionale, e Stefano Boeri (2004) giunge a considerare l’Europa intera, osservata a scala satellitare, come un 28 S 5/09 [Saggio] unico territorio urbanizzato in cui non è più possibile delineare vere separazioni tra le aree urbane costruite, le aree agricole e i parchi naturali, bensì va tutto considerato un’unica infinita sequenza di brani ed episodi che si susseguono senza progetto, senza più una misura riconoscibile, apparendo, «come l’esito caotico di una società urbana priva di gerarchie e di regole insediative». Le città europee, caratterizzate da un nucleo storico, si sono propagate nel territorio in periferie infinite e informi, quasi senza soluzione di continuità. Queste propagazioni sono caratterizzate dalla «perdita di compiutezza formale, dall’assenza di qualità morfologica» (I.Valente 2006), procedendo per lo più secondo un accostamento progressivo di episodi edilizi solitari, autoriferiti, introversi, privi di intenzione relazionale col contesto che li circonda: case unifamiliari, edifici industriali, centri commerciali con parcheggio circostante,condomini residenziali dalla tipologia stereotipata, impianti industriali, strade di scorrimento, autostrade, tangenziali, cartelloni pubblicitari. Questo nuovo conformarsi dei paesaggi e dei territori urbani ci impedisce una visione d’insieme, ci disorienta, togliendoci la possibilità di lettura attraverso le misure e i riferimenti a noi noti, e portandoci evidentemente a una deregulation, con un enorme spreco di risorse in generale. «Senza accorgercene la città è scomparsa. Continuiamo a vivere in ambienti urbani con nomi storici come Roma, Parigi, New York, Pechino, ma oggi la maggior parte del mondo sviluppato abita in periferia» (R.Ingersol, Sprawlton, Roma, ed. Meltemi, 2004). L’avvento dello sprawl viene attribuito alla comparsa dei mezzi di locomozione meccanica nella storia dell’umanità, evento che ha generato una progressiva deformazione e adeguamento della forma dello spazio urbano: prima con la comparsa delle ferrovie nell’800, successivamente con l’avvento dell’automobile e il conseguente bisogno di circolazione. Da quel momento in poi, il tracciato viabilistico è diventato il vettore generatore della crescita urbana sempre più incontrollata, uno dei pochi elementi relazionali riconoscibili tra le parti di tessuti frastagliati e intermittenti. «Con una violenta rottura, unica negli annali della storia, tutta la vita sociale dell’Occidente s’è staccata in questi ultimi tre quarti di secolo dalla sua cornice relativamente tradizionale e ben armonizzata con la geografia. L’esplosivo che ha prodotto questa rottura è costituito dall’improvviso irrompere - in una vita fino allora scandita dal passo del cavallo - della velocità nella produzione e nei Densità, razionalizzazione dell’uso degli spazi urbani e territoriali, riqualificazione e riuso delle aree urbane dismesse e di risulta, strategie e tecnologie ecosostenibili, ma soprattutto ricostituzione di misure e valori antropologici nella “scrittura impazzita” dei labirinti dei territori antropizzati trasporti delle persone e delle cose. Al suo apparire, le grandi città esplodono o si congestionano, la campagna si spopola, le province sono violate nella loro intimità. I due insediamenti umani tradizionali, la città e il villaggio, attraversano una crisi drammatica. I centri abitati si estendono senza forma, indefinitamente. La città come organismo urbano coerente scompare. Nell’anarchica proliferazione di sobborghi che corrodono la natura e degradano le belle comunità rurali questo enorme spreco – la disorganizzazione del fenomeno urbano - costituisce uno degli oneri più schiaccianti imposti alla società moderna…» (Le Corbusier nell’introduzione a Manière de penser l’urbanisme, Editions de l’Architecture d’Aujourd’hui, 1946-63, trad. it. Maniera di pensare l’urbanistica, Laterza, Roma-Bari, 1965). Nella caratterizzazione degli assetti morfo-tipologici della città diffusa non c’è più spazio per la percorrenza pedonale e insieme a quella scompaiono anche gli spazi pubblici, la cultura della piazza civica viene sostituita con la frequentazione del centro commerciale. «Il mondo civico della piazza è stato abbandonato perché si lavora e si vive altrove. L’atmosfera comunitaria della strada commerciale del centro ha perso la sua vitalità, combattuta dalla concorrenza dei centri commerciali suburbani. I valori della polis, monumentalizzati nella forma urbana dei centri storici, non si sono riprodotti in altri contesti fuori dal centro, che sembrano terra di nes- suno. Sprawl non è soltanto un fatto di morfologia urbana, ma è ormai un modo di essere, in «oscillazione continua tra appartenenza e spaesamento» (G.Vattimo 1989) «un tempo tutte le città avevano una maglia di strade contenuta in una forma compatta. L’identità del luogo era stabilita da una gerarchia architettonica di monumenti e spazi urbani che rappresentavano la collettività» (R.Ingersol, Sprawlton, Roma, ed. Meltemi, 2004). Il cambiamento antropologico di concezione e uso della città e del territorio è radicale e forse è proprio solo la veloce percorrenza automobilistica l’unica possibilità di ricostituire percettivamente lo sprawl come un paesaggio continuo e non frammentato. D’altro canto ciò che rimane del nucleo della città storica si costituisce come uno dei possibili “episodi” nell’infinita sequenza che caratterizza il territorio; episodio che, ospitando sempre meno funzioni commerciali e residenziali, viene fruito spesso, soltanto come testimonianza storica, in una sorta di processo di museificazione. La prima risposta possibile allo sprawl è il suo esatto contrario, “densità”. Il concetto di “città compatta” sta divenendo centrale nelle moderne strategie di pianificazione urbanistica, una densità indirizzata a obiettivi di ecoefficienza e massima sostenibilità ambientale degli assetti costruiti, dove densità va intesa non come brutale agglomerazione urbana (di cui purtroppo la prima rivoluzione industriale ci ha Il concetto di “città compatta” sta divenendo centrale nelle moderne strategie di pianificazione urbanistica, una densità indirizzata a obiettivi di ecoefficienza e massima sostenibilità ambientale degli assetti costruiti dove densità va intesa come compattazione e integrazione strategica delle funzioni urbane del costruito e degli spazi verdi Greensburg, Kansas (USA). Ricostruzione ecosostenibile di una città: schema dei percorsi pedonali previsti dalla pianificazione urbana [Saggio] S 5/09 29 lasciato molti esempi), ma compattazione e integrazione strategica delle funzioni urbane del costruito e degli spazi verdi, delle infrastrutture e l’adeguata istituzione di spazi aperti pubblici, fondamentali per la costituzione di un’identità comunitaria urbana. E allora ripensare il paesaggio urbanizzato, dove evidentemente lo spazio costruito e lo spazio aperto devono essere concepiti e progettati in binomio indissolubile: spazi di verde pubblico possono avere effetti salubri sul microclima urbano, avere funzione di isolamento acustico, di assorbimento dell’inquinamento atmosferico e dell’anidride carbonica, di produzione di ossigeno e rigenerazione dell’aria. Inoltre, possono essere concepiti come luoghi per l’interazione sociale, per il movimento pedonale, attrezzati per il tempo libero. In un’ottica di densità, la ricerca tipologica va reindirizzata alla realizzazione di edifici compatti a blocco, contenenti funzioni diverse, non necessariamente solo quella residenziale (mixité), per cercare di contrastare la zonizzazione urbanistica, causa principale di spostamenti poco sostenibili e di deperimento e sotto-utilizzazione di parti di città. Tipologie residenziali che siano in grado di rispondere adeguatamente alle odierne istanze sociali, proponendo il grado di flessibilità nell’organizzazione degli spazi interni abitativi richiesta dalla complessità sociale contemporanea. Senz’altro dovrebbero essere edifici costruiti secondo strategie edilizie ecosostenibili, attraverso la massima cura del loro orientamento all’esposizione solare, l’impiego di materiali adeguati, l’incentivo alla prefabbricazione e tutte le soluzioni tecnologiche e impiantistiche indirizzate alla “passivazione” dei consumi energetici dell’edificio. Sarebbe opportuno concepire tessuti urbani che prevedano l’integrazione funzionale e architettonico/paesaggistica con tutte le infrastrutture della mobilità - l’adeguato sviluppo delle reti infrastrutturali disincentiverebbe la mobilità privata e individuale, fornendo una valida alternativa pianificando quindi anche gli adeguati spazi della mobilità pedonale e ciclabile. Città compatte pianificate secondo intenzioni urbanistiche volte a una relazione interscalare città/ 30 S 5/09 [Saggio] territorio lungimirante e coordinata tra le parti. È evidente che queste intenzioni ideali vanno intersecate con una realtà già data che ci circonda, costituita da un paesaggio urbano diffuso, caratterizzato dalla dispersione, informe e deregolata, dove non riusciamo più a mettere in atto processi di autoriconoscimento sociale e civico, dove urge la capacità di rilettura e riqualificazione strategica degli interstizi residuali e delle aree dismesse urbane. Sicuramente occorre uscire dalle categorie dicotomiche note - città/campagna, centro/periferia - accantonando le nostalgie per la perduta identità formale delineata della polis monocentrica e della civiltà a essa correlata, e aprirsi alla possibilità del concepire la città e il territorio come enti complessi interagenti, che compongono un’unica geografia di nuove centralità relazionali tra la scala locale e quella globale. Quindi, applicando una sospensione del giudizio che ci permetta di prendere atto dei nuovi “statuti ontologici”, riconoscendo l’odierna complessità multiversa, multiforme e multiscalare, potremmo rileggere con pazienza il campo di intervento, nell’intento di ricostituire il nesso tra spazi aperti e spazi costruiti, ritrovare riferimenti e identità spaziali, gerarchie, punti di riferimento, nuove misure di relazione fra le parti in grado di interagire sia alla scala locale che a quella globale, ritessere maglie interrotte, magari partendo proprio dagli interstizi di labilità e discontinuità delle forme che caratterizza “l’ordine sparso” della città diffusa. «Interspazi che imprigionano i mutanti crinali, contorni delle forme. Sono cavità, sottrazioni distanziamenti temporanei delle parti che racchiudono le potenzialità trasformative delle situazioni locali entro le condizioni globali del sistema insediativo. Gli interspazi contengono le matrici del disegno modificativo degli assetti architettonici, urbani e territoriali, trapassando le scale per attingere una consapevole forma dell’abitato. Valgono quantomeno a esorcizzare la sterilizzazione dei caratteri fisici e materiali dei luoghi, operata dal risucchio antropologico nei non luoghi» (S. Crotti, in “Architetture dello spazio pubblico: forme del passato forme del presente” a cura di Paolo Caputo, Milano, Electa, 1997). Sarebbe opportuno concepire tessuti urbani che prevedano l’integrazione funzionale e architettonico paesaggistica con tutte le infrastrutture della mobilità: lo sviluppo delle reti infrastrutturali disincentiverebbe la mobilità privata e individuale Il quartiere “Econovello” a Cesena. Progetto vincitore del concorso internazionale di idee per le aree lungo la ferrovia e “soprasecante” (studio gap associati, Land Srl, Camerana & Partners). L’idea di una nuova centralità urbana al di sopra di un tunnel viabilistico di attraversamento, espressione di una dialettica tra la dimensione urbana e il parco, tra pieno e vuoto, tra densità dell’edificato e permeabilità dello spazio pubblico ove possano convivere differenti aspetti innovativi relativi ai temi del paesaggio e dell’abitare Rendimento energetico degli edifici Il rendimento energetico degli edifici ha finalmente i suoi standard nazionali: Il D.P.R. 59/2009 consente di completare l’articolato e complesso sistema dell’efficienza energetica e dell’uso razionale dell’energia nel settore edilizio. Le Linee guida nazionali definiscono un sistema di certificazione energetica degli edifici in grado di fornire informazioni chiare sulla qualità energetica degli immobili e strumenti che consentono di valutare la convenienza economica a realizzare interventi di riqualificazione energetica sulle abitazioni. Dal 1° luglio scorso è perciò diventato obbligatorio redigere l’attestato di certificazione energetica (ACE) per le singole unità immobiliari Testo di Daniele Verdesca, Antonio Carra, Studio Carra e Associati Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale1 del D.P.R. 59/2009 anche l’Italia, dopo lunghe traversie, si dota del testo normativo di riferimento per quel che riguarda il rendimento energetico degli edifici. Il predetto decreto, atteso da circa 3 anni, riprende – con alcune integrazioni e modifiche – quanto già precedentemente disciplinato nell’Allegato I del D.Lgs. 192/2005, successivamente “corretto” prima dal D.Lgs. 311/2006 e, successivamente, dal D.Lgs. 115/2008. Dal 1° luglio scorso è entrato in vigore l’obbligo di redigere l’attestato di certificazione energetica per le singole unità immobiliari (anche sotto i 1000 m2), sia nel caso di compravendita che di locazione (sia esistenti che di nuova costruzione), come previsto dall’articolo 6, comma 1-bis del D.Lgs. 192/2005. Tuttavia, fino all’entrata in vigore delle predette “Linee guida nazionali”, l’attestato di certificazione energetica verrà sostituito dall’attestato di qualificazione energetica, redatto dal direttore dei lavori e presentato al Comune di competenza, contestualmente alla dichiarazione di “fine lavori”. Inquadramento normativo Il D.Lgs. 192/2005 definiva quali dovevano essere i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica. Al contempo, le scelte effettuate di efficienza energetica in campo edilizio avrebbero dovuto contribuire a conseguire gli obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni di gas a effetto serra posti dal c.d. “Protocollo di Kyoto” e, di conseguenza, promuovere la competitività dei comparti più avanzati verso lo sviluppo tecnologico. Il decreto richiedeva altresì (articolo 4, comma 1, lettere a) e b)), che a livello nazionale fossero adottati i criteri generali, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi finalizzati al contenimento dei consumi di energia. I predetti standard nazionali avrebbero dovuto vedere la luce attraverso uno o più decreti del Presidente della Repubblica in cui fossero disciplinati la progettazione, l’installazione, l’esercizio, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici (compresa anche la preparazione dell’acqua calda per usi igienico-sanitari e, limitatamente al settore terziario, per l’illuminazione artificiale degli edifici). Analogamente, erano 32 S 5/09 [Legislazione] previsti appositi decreti presidenziali per regolare i criteri generali di prestazione energetica per l’edilizia sovvenzionata e convenzionata, nonché per l’edilizia pubblica e privata, anche riguardo alla ristrutturazione degli edifici esistenti (dovevano essere indicati le metodologie di calcolo e i requisiti minimi). Con il D.P.R. 59/2009 si porta a compimento, anche se ancora in modo parziale, il percorso tecnico normativo per la definizione dei criteri generali e i requisiti della prestazione energetica relativi alla progettazione degli edifici e alla progettazione e installazione degli impianti; allo stato attuale, di conseguenza, il quadro legislativo di riferimento per il sistema costruttivo (pubblico e privato) è, in ordine temporale, quello indicato nella Tabella 1. Metodologie di calcolo Per quanto attiene alle metodologie di calcolo della prestazione energetica degli edifici, il D.P.R. conferma quanto già anticipato dalle precedenti norme, ossia l’obbligo di avere come riferimento gli standard della serie UNI/TS 11300, e in particolare la: 1. UNI/TS 11300-1, relativa alla “determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva e invernale”, 2. UNI/TS 11300-2, relativa alla “determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria”. La conseguenza è che le parti della norma a oggi disponibili riguardano la determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva e invernale e la determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria. Non essendo quindi possibile determinare il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione estiva, per tale aspetto il decreto fissa solo i valori limite di fabbisogno termico, descritti nei paragrafi successivi dell’articolo. In ogni caso, gli strumenti di calcolo applicativi delle metodologie di cui sopra (software commerciali) dovranno garantire che i valori degli indici di prestazione energetica calcolati abbiano uno scostamento massimo di più o meno il 5% rispetto ai corrispondenti parametri determinati con l’applicazione dello strumento nazionale di riferimento proposto dal CTI2. Le metodologie di calcolo della prestazione energetica hanno ancora come riferimento gli standard della serie UNI/TS 11300, in merito al fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva e invernale e ai rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria 1 G.U. n. 132 del 10/06/2009. La garanzia sullo scostamento dei valori di calcolo viene fornita attraverso una verifica e dichiarazione resa dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI) o dall’Ente nazionale italiano di unificazione (UNI). 2 TAbellA 1: QuADro TeCniCo normATiVo A liVello nAzionAle Pubblicazione Normativa Definizione L. 10 del 09/01/1991 Norme in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia G.U. 14/10/1993, n. 242, S.O. D.P.R. 412 del 26/08/1993 D.P.R. 511/1999 Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10 G.U. 23/09/2005 n. 222. S.O. n. 158 D.Lgs. 192 del 19/08/2005 Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia D.Lgs. 311 del 29/12/2006 Disposizioni correttive e integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell’edilizia D.P.R. 59 del 02/04/2009 Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia G.U. 16/01/1991, n. 13 G.U. 01/02/2007 n. 26, S.O. n. 26/L G.U. 10/06/2009 n. 132 Valori limite di prestazione energetica per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni integrali Le prime disposizioni del D.P.R. 59/2009 (articolo 4, “Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti”) fanno riferimento alle operazioni relative sia alle nuove costruzioni che alle ristrutturazioni previste dall’articolo 3 del D.Lgs. 192/2005. In particolare, il comma 2, lettere a) e b), del predetto articolo si riferisce alle prestazioni energetiche minime da applicare nel caso di ristrutturazione di edifici esistenti, per cui vi sarà: 1. una applicazione integrale dei minimi energetici a tutto l’edificio in caso di: a) ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l’involucro di edifici esistenti di superficie utile superiore a 1000 m2; b) demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria di edifici esistenti di superficie utile superiore a 1000 m2; 2. una applicazione limitata al solo ampliamento dell’edificio nel caso che lo stesso ampliamento risulti volumetricamente superiore al 20% dell’intero edificio esistente. Nei casi prima elencati previsti dalla normativa antecedente, il D.P.R. attuale specifica come si debba procedere, in sede progettuale: a) alla determinazione dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale (EPi); b) alla verifica che l’EPi risulti inferiore ai valori limite che sono riportati nell’Allegato C sempre del D.Lgs. 192/2005. Il D.P.R. 59/2009 sancisce i differenti valori limite di prestazione energetica nel caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni integrali, ristrutturazioni parziali e manutenzione straordinaria Per gli stessi edifici, ancora nella fase progettuale, è obbligatorio, oltre alla prestazione invernale: a) determinare la prestazione energetica per il raffrescamento estivo dell’involucro edilizio (Epe, invol)3; b) verificare che l’Epe degli edifici residenziali4 non sia superiore a: 1. 40 kWh/m2 anno per le zone climatiche A e B; 2. 30 kWh/m2 anno per le zone climatiche C, D, E ed F; c) verificare che l’Epe per le altre tipologie di edifici5 non sia superiore a: 1. 14 kWh/m2 anno nelle zone climatiche A e B; 2. 10 kWh/m2 anno nelle altre zone climatiche. Ristrutturazione o manutenzione straordinaria Nei casi di ristrutturazioni totali o parziali e di manutenzione straordinaria diversi da quelli prima descritti (ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l’involucro di edifici esistenti con superficie utile superiore a 1000 m2 6) ma che prevedano, a titolo esemplificativo, rifacimento di pareti esterne, di intonaci esterne, del tetto o dell’impermeabilizzazione delle coperture, con il nuovo D.P.R. è obbligatorio: 1. per tutti gli edifici: il valore della trasmittanza termica (U) per le strutture opache verticali7 delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno8, deve essere inferiore a quello riportato nell’allegato C del D.Lgs. 192/20059; Si ricorda che l’Epe invol è pari al rapporto tra il fabbisogno annuo di energia termica per il raffrescamento dell’edificio, calcolato tenendo conto della temperatura di progetto estiva (Norma UNI/TS 11300-1) e la superficie utile (per gli edifici residenziali) od il volume (per gli edifici con altra destinazione d’uso). 4 Il riferimento è agli edifici residenziali inquadrati nella Classe E1 del D.P.R. 412/1993. 5 Il riferimento è a tutti gli edifici diversamente inquadrati dalla Classe E1 del D.P.R. 412/1993. 6 Il riferimento è a quanto previsto dal D.Lgs. 192/2005, articolo 3, comma 2, lettera c), numero 1). 7 A “ponte termico” corretto. Qualora il “ponte termico” non dovesse essere corretto (o qualora la progettazione dell’involucro edilizio non preveda la correzione dei ponti termici), i valori limite della trasmittanza termica (Allegato C) devono essere rispettati dalla trasmittanza termica media (parete corrente più ponte termico). 3 [Legislazione] S 5/09 33 2. per tutti gli edifici, con eccezione degli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali e assimilabili: il valore della trasmittanza termica (U) per le strutture opache orizzontali o inclinate10 delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno11 deve essere inferiore a quanto riportato nell’allegato C del D.Lgs. 192/200512. Nel caso di strutture orizzontali sul suolo, i valori di U dovranno essere calcolati in riferimento al sistema struttura-terreno; 3. per tutti gli edifici, con eccezione degli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali e assimilabili: il valore della trasmittanza termica (U) delle chiusure apribili e assimilabili13 dovrà rispettare i limiti riportati nell’allegato C del D.Lgs. 192/200514. Restano esclusi dal vincolo prestazione gli ingressi pedonali automatizzati, da considerare solo ai fini dei ricambi di aria in relazione alle dimensioni, tempi e frequenze di apertura15. Installazione o sostituzione impianti termici Analoghe disposizioni a quelle per l’involucro edilizio si trovano nel D.P.R. anche per quel che riguarda i casi di nuova installazione e ristrutturazione di impianti termici o sostituzione di generatori di calore, già previsti comunque dal D.Lgs. 192/200516. In questo caso, il progettista deve effettuare il calcolo del rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico e, successivamente, dovrà verificare che lo stesso risulti superiore al valore limite riportato al punto 5 dell’ormai arcinoto Allegato C del D.Lgs. 192/200517. Nel caso di installazioni di potenze nominali (del focolare) maggiori di 100 kW, è però fatto obbligo di allegare non solo la già prevista relazione tecnica18, ma anche una diagnosi energetica dell’edificio e dell’impianto nella quale siano indicati: 1. gli interventi di riduzione della spesa energetica, 2. i relativi tempi di ritorno degli investimenti, 3. i possibili miglioramenti di classe dell’edificio nel sistema di certificazione energetica in vigore, sulla base della quale sono state determinate le scelte impiantistiche che si andranno a realizzare. In ogni caso, per tutte le categorie di edifici, nell’ipotesi di mera sostituzione del solo generatore di calore, il D.P.R. detta le regole minime per il rispetto delle norme vigenti in tema di uso razionale dell’energia, specificando i requisiti per quel che riguarda: a) i nuovi generatori di calore a combustione, b) le nuove pompe di calore elettriche o a gas, c) l’obbligo di presenza19 di almeno una centralina di termoregolazione programmabile per ogni generatore di calore (compresa la presenza di dispositivi modulanti per la regolamentazione automatica della temperatura), d) l’installazione di generatori con potenza nominale maggiore di quella preesistente, 34 S 5/09 [Legislazione] e) l’installazione di generatori di calore a servizio di più unità immobiliari, f) nel caso di sostituzione di generatori di calore di potenza nominale del focolare inferiore a 35 kW, con altri della stessa potenza. In questo quadro di dettaglio specifico, ai commi 9 e 10 (sempre dell’articolo 4 del D.P.R.), si colloca una delle novità di maggior impatto per il nostro sistema edilizio e che, per la sua importanza, tanto ha fatto ritardare la pubblicazione dello stesso decreto presidenziale. In particolare, in tutti gli edifici esistenti con un numero di unità abitative superiore a 4, e comunque in presenza di potenze nominali del generatore di calore dell’impianto centralizzato maggiore di 100 kW20, il D.P.R. enuncia la “preferenza” (invece che l’“obbligo”) per il mantenimento degli impianti termici centralizzati (laddove esistenti, ovviamente). Le cause tecniche o di forza maggiore per ricorrere a eventuali interventi finalizzati alla trasformazione degli impianti termici centralizzati a impianti con generazione di calore separata per singola unità abitativa dovranno però essere espressamente chiarite nella relazione tecnica di accompagnamento all’impianto. Sempre in questa logica di “preferenzialità”, il D.P.R. specifica che, nel caso di ristrutturazione di edifici esistenti21 con un numero di unità abitative superiore a 4, nell’ipotesi di ristrutturazione dell’impianto termico o di installazione dello stesso, dovranno essere realizzati gli interventi necessari per permettere, ove tecnicamente possibile, la contabilizzazione e la termoregolazione del calore per singola unità abitativa. Gli eventuali impedimenti di natura tecnica alla realizzazione dei predetti interventi22 dovranno anch’essi essere evidenziati nella già citata relazione tecnica di accompagnamento all’impianto. È di particolare interesse, poi, segnalare come il D.P.R., ai fini della determinazione del fabbisogno di energia primaria, faccia rientrare tra gli impianti alimentati da fonte rinnovabile i generatori alimentati a biomasse combustibili. La particolarità purché siano rispettati i seguenti 3 requisiti: 1. vi sia un rendimento minimo pari alla classe 3 (determinata quest’ultima sulla base della norma UNI EN 305-5); 2. vi siano limiti di emissione conformi all’allegato IX della parte V del D.Lgs. 152/2006 e smi, ovvero i più restrittivi limiti fissati da norme regionali (ove presenti); 3. facciano uso di biomasse combustibili ricadenti fra quelle ammissibili ai sensi dell’allegato X alla parte V sempre del D.Lgs. 152/2006. Completano le indicazioni sugli impianti le disposizioni relative alla produzione di acqua calda. Nel classico caso di: – edifici di nuova costruzione, – ristrutturazione di edifici esistenti23, – nuova installazione, ristrutturazione di impianti termici o sostituzione di generatori di calore, fermo restando quanto già prescritto dal D.P.R. 412/1993 per gli impianti con potenza superiore Alle disposizioni relative all’involucro edilizio si affiancano le direttive che riguardano l’installazione di nuovi impianti termici o la sostituzione di generatori di calore, che consentono la verifica del rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico 8 Inclusi gli ambienti non dotati di impianto di riscaldamento. 9 Tabella 2.1, punto 2, in funzione della fascia climatica di riferimento. 10 Ibidem nota 7 sul “ponte termico”. 11 Ibidem nota 8 sui volumi esterni. 12 Tabelle 3.1 e 3.2, punto 3, in funzione della fascia climatica di riferimento. 13 Ad esempio, porte, finestre e vetrine (anche se non apribili), comprensive degli infissi, considerando le parti trasparenti e/o opache che le compongono. 14 Tabelle 4.a e 4.b, punto 4. 15 Vanno comunque presa in considerazione la conformazione e le differenze di pressione tra l’ambiente interno ed esterno. 16 Il riferimento è all’articolo 3, comma 2, lettera c), numeri 2) e 3), in cui si fa riferimento a una applicazione limitata al rispetto di specifici parametri, livelli prestazioni e prescrizioni, nel caso di interventi su edifici esistenti quali le ristrutturazioni (totali o parziali) e manutenzione straordinaria dell’involucro edilizio al di fuori di quanto già previsto sempre all’articolo 3, comma 2), lettera a), numero 1). 17 Il riferimento è alla formula logaritmica per il calcolo del rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico. 18 Il riferimento è a quanto previsto dall’articolo 8, comma 1, del D.Lgs. 192/2005. 19 Fatto salvo che ne sia dimostrata inequivocabilmente la non fattibilità tecnica nel caso specifico. 20 Gli impianti devono appartenere alle categorie E1 ed E2 del D.P.R. 412/1993 (vedi box fine articolo). 21 Sempre per le categorie E1 ed E2 del DPR 412/93. 22 Ovvero l’adozione di altre soluzioni impiantistiche equivalenti. 23 Il riferimento è sempre a quanto previsto dal D.Lgs. 192/2005, ossia ristrutturazione integrale di edifici con superficie maggiore di 1000 m2; demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con superficie maggiore di 1000 m2; ristrutturazione totale. a 350 kW, viene richiesto dal nuovo D.P.R., in assenza di produzione di acqua calda sanitaria e comunque in presenza di acqua di alimentazione dell’impianto con durezza temporanea maggiore (o uguale) a 25 gradi francesi: – un trattamento chimico di condizionamento per impianti di potenza nominale del focolare complessiva minore (o uguale) a 100 kW; – un trattamento di addolcimento per impianti di potenza nominale del focolare complessiva compresa tra 100 e 350 kW. Va comunque segnalato che, nel caso di acqua calda sanitaria, le disposizioni precedenti valgono anche in presenza di acqua di alimentazione dell’impianto con durezza temporanea maggiore di 15 gradi francesi24. Ulteriori prescrizioni per edifici privati, pubblici o a uso pubblico Tra le molte novità\riconferme introdotte dal nuovo D.P.R. segnaliamo la riproposizione, con modifiche, delle prescrizioni già contenute nell’Allegato I del D.Lgs. 192/2005, ed in particolare: 1. il valore della trasmittanza delle strutture edilizie di separazione tra edifici (o tra unità immobiliari confinanti) dovrà essere inferiore (o uguale) a 0,8 W/m2 °K nel caso di pareti divisorie verticali e orizzontali (il medesimo limite dovrà essere rispettato per tutte le strutture opache – verticali, orizzontali e inclinate – che delimitano verso l’ambiente esterno gli ambienti non dotati di riscaldamento); 2. è obbligatorio verificare l’assenza di condensazioni superficiali e che le condensazioni interstiziali delle pareti opache siano limitate alla quantità rievaporabile25 (qualora non esista un sistema di controllo dell’umidità relativa interna, per i calcoli necessari quest’ultima dovrà essere assunta pari al 65%, alla temperatura interna di 20 °C). In ogni caso, per limitare il fabbisogno energetico per la climatizzazione estiva e contenere la temperatura interna degli edifici il progettista dovrà: • valutare e documentare l’efficacia dei sistemi schermanti delle superfici vetrate (esterni o interni) tali da ridurre l’apporto di calore per l'irraggiamento solare26; • utilizzare in maniera ottimale le potenzialità della ventilazione naturale dell’edificio, considerando le condizioni ambientali esterne e le caratteristiche distributive, ricorrendo eventualmente a sistemi di ventilazione meccanica. Il DPR, inoltre, precisa come per le località nelle quali il valore medio mensile dell’irradianza sul piano orizzontale (Im, s) nel mese di massima insolazione estiva, sia maggiore (o uguale) a 290 W/m2, per il progettista sia obbligatorio verificare27: a) per tutte le pareti verticali opache (con l’eccezione di quelle comprese nel quadrante nord-ovest), che sia garantito almeno uno dei seguenti parametri: • valore della massa superficiale (Ms) > 230 kg/m2; • valore del modulo di trasmittanza termica periodica (YIE)28 < 0,12 W/m2 °K; b) per tutte le pareti opache orizzontali e inclinate, il valore del modulo della trasmittanza termica periodica (YIE) < 0,20 W/m2 °K. Sempre il D.P.R., inoltre, stabilisce come gli effetti positivi che si possono ottenere con il rispetto dei predetti valori di massa superficiale o dello YIE possono essere raggiunti, in alternativa, con l’utilizzo di tecniche e materiali anche innovativi, come possono essere le coperture a verde29, cioè che permettano di contenere le oscillazioni della temperatura degli ambienti in funzione dell’andamento dell’irraggiamento solare. In tal caso, dovrà essere prodotta un’adeguata documentazione e certificazione delle tecnologie e dei materiali che ne attesti l’equivalenza con i parametri prima indicati. Per quel che riguarda le ulteriori prescrizioni relative agli edifici pubblici (o a uso pubblico), il D.P.R. prevede che in tutti i casi di nuova costruzione o ristrutturazione di edifici pubblici30 dovranno essere rispettate le seguenti disposizioni: 1. i valori limite già previsti ai punti 1, 2, 3 e 4 dell’Allegato C al D.Lgs. 192/2005 sono ridotti del 10%; 2. il valore limite del rendimento globale medio stagionale (già previsto al punto 5 dell’Allegato C del D.Lgs. 192/2005) viene calcolato secondo formula diversa31; 3. i predetti edifici pubblici dovranno essere dotati di impianti centralizzati per la climatizzazione invernale ed estiva (qualora quest’ultima fosse prevista). Regioni e Province autonome In conclusione dell’analisi del D.P.R. 59/2009, è opportuno porre in evidenza quali saranno le funzioni degli enti pubblici locali a dimensione regionale e delle province autonome. Nello specifico, le disposizioni del decreto si applicheranno, secondo la clausola di “cedevolezza”, nelle Regioni e nelle Province autonome che non abbiano ancora provveduto ad adottare propri provvedimenti in applicazione della Direttiva 2002/91/CE e comunque sino alla data di entrata in vigore dei predetti provvedimenti regionali. In ogni caso, nel disciplinare la materia, le Regioni e le Province autonome potranno definire metodologie di calcolo della prestazione energetica degli edifici diverse da quelle definite nel D.P.R. 59/2009, ma nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario, nonché dei principi fondamentali della direttiva 2002/91/CE, comunque desumibili dal D.Lgs. 192/2005. Le Regioni potranno fissare, inoltre, requisiti minimi di efficienza energetica più rigorosi di quelli delineati dal D.P.R., tenendo però conto delle valutazioni tecnico economiche concernenti i costi di costruzione e di gestione dell’edificio, come anche delle problematiche ambientali e dei costi posti a carico dei cittadini. Le disposizioni saranno applicate nelle Regioni e nelle Province autonome che non abbiano ancora provveduto ad adottare propri provvedimenti in applicazione della Direttiva 2002/91/CE e comunque sino alla data di entrata in vigore dei provvedimenti regionali 24 Il riferimento è alla norma UNI 8065: “Trattamento dell’acqua negli impianti termici a uso civile”. 25 La predetta verifica è obbligatoria per tutte le categorie di edifici, ad eccezione della categoria E8, nel caso di nuove costruzioni e ristrutturazione di edifici esistenti, così come previsti dal D.Lgs. 192/2005 all’articolo 3, comma 2, lettere a), b) e c), numero 1. 26 Il D.P.R. prevede anche l’obbligo di sistemi schermanti esterni che, qualora se ne dimostri la non convenienza in termini tecnico-economici, potranno essere omessi in presenza di superfici vetrate con fattore solare minore (o eguale) a 0,5 (UNI EN 410). 27 Ad esclusione della “Zona F”. 28 La trasmittanza termica periodica (YIE), misurata in W/m2 °K, è il parametro che valuta la capacità di una parete opaca di sfasare e attenuare il flusso termico che la attraversa nell’arco delle 24 ore, definita e determinata secondo la norma UNI EN ISO 13786:2008 e smi. 29 Per coperture a verde si intendono le coperture continue dotate di un sistema che utilizza specie vegetali in grado di adattarsi e svilupparsi nelle condizioni ambientali caratteristiche della predetta copertura dell’edificio. Tali coperture sono realizzate tramite un sistema strutturale che prevede, in particolare, uno strato colturale opportuno sul quale radificano associazioni di specie vegetali, con minimo intervento manutentivo (coperture a verde estensivo) o con interventi di manutenzione media e alta (copertura a verde intensivo). 30 Così come definiti ai commi 8 e 9 dell’Allegato A del D.Lgs. 192/2005. 31 G = (75 + 4 log Pn) %. [Legislazione] S 5/09 35 Conclusioni Il D.P.R. 59/2009, almeno per quel che riguarda l’aspetto metodologico degli approcci di calcolo, pone una tessera di particolare importanza nel complesso puzzle dell’efficienza energetica e dell’uso razionale dell’energia nel settore edilizio. Rimane però ancora irrisolto il nodo fondamentale delle norme sulla certificazione energetica e sui soggetti abilitati alla sua redazione. Dal 1° luglio 2009 è entrato in vigore l’obbligo previsto dal D.Lgs. 192/2005 di dotare di un attestato di certificazione energetica tutte le unità immobiliari trasferite a titolo oneroso. La possibilità di cedere un immobile, di conseguenza, diventa subordinata al possesso – da parte del venditore – di un documento ufficiale che classifichi l’appartamento a seconda della sua classe di efficienza energetica (ossia il livello di consumo annuale di energia primaria per la climatizzazione per metro quadro). In questo modo, dal 1° luglio si viene ad estendere anche alle transazioni tra privati una disposizione già in vigore per quelle categorie di immobili costruiti con una DIA o concessione edilizia posteriore all’8 ottobre 2005 o che dopo tale data abbia subito una radicale ristrutturazione (sono compresi anche gli appartamenti per cui si sia chiesta l’agevolazione fiscale per gli interventi finalizzati al risparmio energetico). La norma, però, presenta problemi interpretativi e suscita dubbi sull’applicabilità. Non è chiaramente definito, infatti, l’obbligo di presentazione del certificato al momento del rogito; inoltre, le sanzioni sono previste solo se l’immobile è venduto dal costruttore, ma non nelle transazioni tra privati. Completa il quadro di incertezza anche il diverso comportamento normativo delle Regioni (la materia, dal punto di vista costituzionale, è di tipo “concorrente”). Mentre per la Regione Lombardia la normativa emanata prevede esplicitamente l’obbligo di allegare il certificato al rogito, non così avviene per le Regioni confinanti, creando un vero e proprio “disallineamento” economico per acquisti con proprietari residenti in Regioni diverse. A questo debbono aggiungersi anche le posizioni di alcune categorie economiche che sostengono come le normative regionali non possano sostituirsi (per la parte delle norme delle transazioni a titolo oneroso) a quelle nazionali. È evidente che la speranza per tutti gli operatori del settore (tecnici ed economici) è che, dopo l’emanazione del D.P.R. 59/2009, il legislatore italiano affretti il percorso di approvazione degli ultimi due decreti previsti dal D.Lgs. 192/2005 e relativi proprio alle procedure per la certificazione e ai professionisti abilitati a redigerle. Necessità questa che deriva non solo dal panorama nazionale, ma anche dalla possibilità di finire sotto infrazione comunitaria per la non piena applicazione di quanto previsto in merito dalle direttive europee. A titolo di pro-memoria, si ricorda che il D.P.R. 412/1993, art. 3, classifica i corpi di fabbrica in base alle loro destinazioni d’uso, secondo le seguenti categorie: 1. E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili: 1.1. E.1 abitazioni adibite a residenza con carattere continuativo, quali abitazioni civili e rurali, collegi, conventi, case di pena, caserme; 1.2. E.1 abitazioni adibite a residenza con occupazione saltuaria, quali case per vacanze, fine settimana e simili; 1.3. E.1 edifici adibiti ad albergo, pensione e attività similari; 2. E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili: pubblici o privati, indipendenti o contigui a costruzioni adibite anche ad attività industriali o artigianali, purché siano da tali costruzioni scorporabili agli effetti dell’isolamento termico; 3. E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili: ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché le strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici; 4. E.4 Edifici adibiti ad attività ricreative, associative o di culto e assimilabili: 4.1. E.4 quali cinema e teatri, sale di riunione per congressi; 4.2. E.4 quali mostre, musei e biblioteche, luoghi di culto; 4.3. E.4 quali bar, ristoranti, sale da ballo; 5. E.5 Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili: quali negozi, magazzini di vendita all’ingrosso o al minuto, supermercati, esposizioni; 6. E.6 Edifici adibiti ad attività sportive: 6.1. E.6 piscine, saune e assimilabili; 6.2. E.6 palestre e assimilabili; 6.3. E.6 servizi di supporto alle attività sportive; 7. E.7 Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili; 8. E.8 Edifici adibiti ad attività industriali e artigianali e assimilabili. Per le categorie di edifici prima elencate, l’Allegato C del D.Lgs. 192/2005 (poi modificato dal D.Lgs. 311/2006) contiene le tabelle dei requisiti energetici degli edifici, ed in particolare gli indici di prestazione energetica32 per la climatizzazione invernale di: 1. edifici residenziali della classe E1 (esclusi collegi, convitti, case di pena e caserme); 2. tutti gli altri edifici diversi dalla classe E1. Sempre nello stesso allegato vi sono poi i valori di trasmittanza termica: 1. delle strutture opache verticali; 2. delle strutture opache orizzontali o inclinate per: • coperture; • pavimenti verso locali non riscaldati o verso l’esterno; 3. delle chiusure trasparenti. Completa l’allegato la formula per il rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico. 36 S 5/09 [Legislazione] 32 I valori limite della prestazione energetica sono espressi in kWh/m2 anno e fanno riferimento a due specifici fattori: 1) la zona climatica; 2) il rapporto di forma dell’edificio (S/V), dove: a) S è la superficie che delimita verso l’esterno (ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento) il volume riscaldato V, b) V è il volume lordo delle parti dell’edificio riscaldate, definito dalle superfici che lo delimitano. P R O G E T T I Sostenibilità costruita/3 Queens Botanical Garden Center a New York - BKSK Architects - USA Ampliamento scuola Don Filippo Rinaldi a Roma - MARS Architetti - Italia Micro Compact Home - Horden Cherry Lee con Haack+Hopfner - Germania Lighthouse a Londra - Sheppard Robson Architects - UK Punto di ristoro Autogrill a Ravenna - Total Tool - Italia Environment and Education Center a Rainham - Van Heyningen and Haward Architects - UK QUEENS BOTANICAL GARDEN CENTER A NEW YORK - BKSK ARCHITECTS - WWW.BKSKARCH.COM Testo di Amalia Vivian Jeff Goldberg/Esto Foto di Jeff Goldberg/Esto Il nuovo Queens Botanical Garden Visitor & Administration Center è il punto focale di un ambizioso programma di miglioramento per la città di New York. Realizzato dallo studio BKSK Architects LLP, esso si configura come il primo giardino botanico dedicato alla gestione ambientale sostenibile. L’obiettivo è stato quello di integrare un edificio in stile contemporaneo con la varietà dei giardini e degli elementi costitutivi del paesaggio, per offrire ai visitatori la possibilità di accrescere la loro conoscenza sui temi ambientali e i criteri di sostenibilità. L’architettura del centro è l’espressione della missione istituzionale del Queens Botanical Garden “dove le 42 S 5/09 [Lighting [Urban landscape] design] persone, le piante e le culture si incontrano”, un luogo e uno strumento didattico attraverso cui si mostra la gestione delle risorse idriche, l’integrazione del costruito con il paesaggio, i metodi di risparmio energetico e di rispetto per l’ambiente. Sviluppato su 15.831 m 2, il centro ospita una reception, un auditorium, un negozio, uno spazio galleria, sale riunioni, uffici amministrativi e spazi tecnici immersi in un grande giardino in cui l’acqua, reintrodotta nel sito, diventa elemento di integrazione e protagonista di questa oasi urbana. Un canale d’acqua circonda l’edificio e disegna il giardino. Esso è alimentato da acqua piovana che viene raccolta attraverso la copertura e riversata nel canale attraverso un sistema di cascate. Il nuovo centro, orientato lungo la direzione est-ovest e costruito sull’area di un ex parcheggio, è composto da tre spazi interconnessi, uno all’aperto, protetto da una grande ala di prolungamento del tetto, una zona centrale di ricezione e di gestione di vetro e legno e un auditorium integrato nel giardino, protetto da un tetto spiovente a verde. Il progetto prevede, inoltre, l’impiego di pannelli solari, un sistema geotermico, il recupero delle acque piovane per i servizi igienici, sistemi di gestione e di ottimizzazione dell’illuminazione, dell’energia elettrica e delle acque e, infine, l’utilizzo di materiali riciclati e rinnovabili. Pianta piano secondo. Scala 1:500 10 3 9 11 BKSK Architects LLP 11 12 7. bacino per il trattamento dei fluidi 8. raccolta acqua piovana 9. sala personale 10. sala riunioni 11. sala conferenze 12. terrazzo 1. reception 2. mensa 3. uffici 4. ingresso auditorium 5. auditorium 6. canale Pianta piano primo. Scala 1:500 2 1 3 6 7 6 4 5 BKSK Architects LLP BKSK Architects LLP 8 Sezione longitudinale. Scala 1:500 PROGETTO DEL PAESAGGIO: ATELIER DREISEITL; CONSERVATION DESIGN FORUM PROGETTO STRUTTURALE: WEIDLINGER ASSOCIATES PROGETTO IMPIANTISTICO: P.A. COLLINS CONSULENTE AMBIENTALE: VIRIDIAN ENGINEERING & ENVIRONMENTAL IMPRESA: STONEWALL CONTRACTING DATA DI ULTIMAZIONE PROGETTO: SETTEMBRE 2007 SUPERFICIE: 1470 M2 COSTO: 8,4 MILIONI DI EURO Jeff Goldberg/Esto LOCALIZZAZIONE: QUEENS, NEW YORK, USA PROGETTO ARCHITETTONICO: BKSK ARCHITECTS LLP, NEW YORK COMMITTENTE: THE QUEENS BOTANICAL GARDEN Vista del centro immerso nel paesaggio circostante [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 43 Il progetto e le relative scelte tecnologiche sono state indirizzate verso tre aspetti principali rivolti all’efficienza energetica e ambientale: il sole, l’acqua e la terra. Per quanto riguarda l’elemento “sole”, il progetto ha previsto spazi interni flessibili e aperti verso il giardino: facciate completamente vetrate, che creano un continuum tra spazio interno ed esterno, e schermature di lamelle di legno di robinia, per regolarizzare gli apporti luminosi e il carico termico interno. La forma dell’edificio è stret- Lamelle frangisole di legno regolano il carico termico negli ambienti interni 44 S 5/09 [Sostenibilità costruita/3] ta e allungata e garantisce a tutti gli ambienti interni un’illuminazione naturale. Sono stati impiegati pannelli fotovoltaici in grado di fornire un apporto del 15% di tutta l’energia utilizzata. Inoltre, è stato realizzato un sistema geotermico di riscaldamento e raffrescamento che permette di diminuire del 42% l’apporto di energia impiegata. Particolare cura è stata posta, poi, nella scelta della tipologia per le coperture: il tetto verde dell’auditorium e il manto di materiale riflettente a coronamento del corpo centrale e della tettoia (classificati energy star TPO) riducono l’effetto Jeff Goldberg/Esto L’oasi urbana “isola di calore”. Per l’elemento “acqua” è stato progettato un sistema di raccolta delle piogge: le coperture, con inclinazioni differenti, riversano a cascata l’acqua nel canale centrale e nel bioswales, bacino a verde per il trattamento dei fluidi. L’acqua, poi, viene ripulita nel cleansing biotope, dove viene filtrata naturalmente attraverso trattamenti fitodepurativi. Infine, per l’elemento “terra” il progetto ha previsto, prima di tutto, l’integrazione del costruito con il paesaggio, come se l’edificio fosse il prolungamento del giardino stesso. Infatti, la copertura dell’auditorium, oltre a ridurre il carico termico e isolare l’interno dai rumori, diventa un percorso verde per il pubblico, dove mostrare le diverse essenze coltivate nel giardino. Altri aspetti riguardano i materiali impiegati, soprattutto di estrazione locale: i materiali da costruzione contengono il 19% di materiale riciclato, il rivestimento dell’edificio è di cedro rosso, l’88% del legno usato è FSC certificato (Forest Stewardship Council), le casseforme per il calcestruzzo sono state realizzate in pino recuperato, l’88% dei detriti da costruzione generati sono stati riciclati. 21 GIUGNO h 10.00 4 21 DICEMBRE h 10.00 10 2 1 BKSK Architects LLP 11 9 Sezione trasversale 5 10 3 6 11 1. assito di legno di cedro rosso 2. pannelli di finitura di acero rosso 3. brise-soleil di legno di robinia e acciaio 4. scossalina di zinco 5. tettoia di zinco 6. pannello di fibrocemento 7. rivestimento di lastre di pietra locale 8. isolamento termico 9. serramento di alluminio con ante scorrevoli 10. massetto di calcestruzzo 11. trave e pilastro di acciaio verniciato 12. trave di calcestruzzo armato 13. fondazioni con micropali 1 8 2 Normale livello dell'acqua 7 12 BKSK Architects LLP BKSK Architects LLP 13 Sezione verticale. Scala 1:20 [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 45 AMPLIAMENTO SCUOLA DON FILIPPO RINALDI A ROMA - MARS ARCHITETTI Testo di Federica Gasparetto Antonio Las Casas Foto di Antonio Las Casas Il padiglione di nuova realizzazione è interno al complesso scolastico Don Filippo Rinaldi, sito nel quadrante sud-est della città di Roma, in adiacenza al Parco dell’Acquedotto. L’incipit progettuale si fonda sulla convinzione dei progettisti che l’educazione debba essere indirizzata anche verso il costante rispetto dell’elemento naturale, enfatizzando il rapporto e la mediazione fra paesaggio e costruito, fra spazio esterno e spazio interno. L’edificio si sviluppa perciò su un unico livello e comprende 10 aule, il refettorio, uno spazio per l’interciclo, l’infermeria, l’aula di sostegno e i servizi relativi. Il volume, caratterizzato da una geometria regolare, è diviso in due unità funzionali 46 S 5/09 [Urban landscape] (1° e 2° ciclo di insegnamento) collegate da un atrio-ingresso in posizione baricentrica; si disassano dal sistema solo il corpo contenente il refettorio, che assume una forma trapezoidale, e due nicchie dello spazio dedicato all’interciclo, che, con una struttura completamente trasparente, introducono allo spazio esterno. Le chiusure perimetrali sono suddivise in moduli rivestiti in travertino che si ripetono lungo tutto il perimetro secondo ritmi differenti. Questi, intervallati da moduli trasparenti, concorrono alla formazione di fronti tridimensionali scanditi da un vivace gioco di luci e di ombre. Lo spessore e la geometria delle pareti esterne consentono, inoltre, di avere all’interno delle aule nicchie funzionali attrezzabili. La morfologia degli spazi si unisce a un’allegra colorazione delle finiture interne e crea ambienti ricchi di stimoli creativi e didattici. I due corpi principali hanno la struttura di legno lamellare lasciata a vista, mentre l’atrio e le porzioni aggettanti (refettorio e interciclo) sono realizzati con strutture metalliche. Le travi lignee, lasciate a vista in interno come i pilastri, proseguono poi verso l’esterno con aggetti di lunghezza variabile a formare un pergolato con rampicanti a foglia caduca. I vasi contenenti i rampicanti sono posizionati in copertura, lungo il perimetro dell’edificio, a interasse di 4 metri. Mars Architetti 1 4 A 1 3 A 2 Pianta piano terra. Scala 1:400 1 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: STEFANO SERAFINI IMPRESA: EURO 90 S.R.L. FINE LAVORI: AGOSTO 2008 PREMI: I PROGETTI DI EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO IN ITALIA, 2009 SUPERFICIE COPERTA: 860 M2 VOLUME: 2700 M3 COSTO: 685 MILA EURO 1. aule 2. refettorio 3. atrio 4. interciclo Mars Architetti Sezione trasversale AA con i flussi termici estivi e invernali in evidenza. Scala 1:400 Antonio Las Casas LOCALIZZAZIONE: ROMA, ITALIA PROGETTO ARCHITETTONICO DEFINITIVO ED ESECUTIVO: MARS ARCHITETTI - COSMO ANTONELLO MAGLIOZZI (CAPOGRUPPO E DIREZIONE LAVORI) CON SIMONA RUGGERI, VALERIO HINNA DANESI, CLAUDIO MARONI, GIUSEPPE PASCUCCI, ATTILIO DE ROSSI COMMITTENTE: COMUNE DI ROMA, XII DIPARTIMENTO, VIII U.O. EDILIZIA SCOLASTICA, DIRETTORE: CHIARA CECILIA CUCCARO Il pergolato ligneo esterno evita il surriscaldamento degli ambienti interni durante l’estate [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 47 In armonia con la natura schermatura dei raggi solari è, invece, ottenuta attraverso l’ombreggiamento portato dalla muratura perimetrale massiva (spessore 65 cm) sui serramenti, montati sul filo interno, e un pergolato perimetrale ligneo, coperto da piante rampicanti a foglia caduca (vite americana), di lunghezza variabile e non parallelo alle facciate. Diversamente, durante i mesi invernali, le ampie porzioni vetrate delle facciate, non più protette dai rampicanti presenti sul pergolato, permettono l’ingresso del calore e favoriscono moti convettivi che determinano la trasmissione di aria stemperata all’interno degli spazi. L’impianto di riscaldamento sfrutta pannelli radianti a pavimento alimentati da 18 m2 di pannelli solari ad alto rendimento integrati in copertura. Antonio Las Casas La composizione planimetrica del nuovo padiglione, nell’intento di instaurare uno stretto rapporto con il paesaggio naturale circostante, ha tenuto in forte considerazione il possibile apporto di fonti energetiche rinnovabili avvalendosi, in fase di progettazione, di simulazioni che tenessero in conto la geometria dell’edificio in rapporto alla sua localizzazione. Nel periodo estivo l’edificio consente il massimo sfruttamento delle fonti di raffrescamento passivo attraverso il sottostante vespaio aerato, che favorisce, attraverso un sistema di griglie, il passaggio dell’aria proveniente da nord; attivando moti convettivi, infatti, l’aria fresca viene convogliata verso le aperture a vasistas presenti nella parte superiore dei serramenti. La Antonio Las Casas 1. pergolato ligneo con travi di dimensione variabile 2. struttura aggetto di profili di acciaio 3. serramenti di lega di alluminio con vetrocamera di sicurezza 4. chiusura verticale, 650 mm: - finitura di lastre di travertino - pannelli alveolari montati su telaio di profili scatolari di acciaio - laterizio - isolamento termico 48 Viste esterna e interna del refettorio S 5/09 [Sostenibilità costruita/3] - intercapedine d’aria - laterizio - lastra di cartongesso su telaio metallico 5. solaio controterra: - linoleum, 2,5 mm - massetto con riscaldamento radiante, 90 mm - vespaio aerato, 500 mm - magrone Mars Architetti Mars Architetti Schema dei flussi di ventilazione naturale nel refettorio durante il periodo estivo e invernale 1 Sezione verticale della chiusura est del refettorio. Scala 1:20 2 4 Mars Architetti 5 3 [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 49 MICROCOMPACTHOME-HORDENCHERRYLEE,HAACK+HOPFNER-WWW.HCLA.CO.UK-WWW.HAACKHOEPFNER.DE Testo di Amalia Vivian Sascha Kletzsch Foto di Sascha Kletzsch Il progetto della Micro Compact Home (m-ch) è stato lanciato per la prima volta a Monaco di Baviera, nel novembre 2005, attraverso la prototipizzazione del villaggio O 2, costituito da 7 esemplari per gli studenti del Technical University. La m-ch commissionata da Dieter Massberg, direttore dell’Università, è stata sviluppata e controllata dal professor Richard Hörden e dalla sua squadra di collaboratori, insieme a un team di progettazione composto da Hörden Cherry Lee Architects di Londra e Haack Hopfner Architekten di Monaco di Baviera. 50 S 5/09 [Urban landscape] Si tratta di una casa micro-compatta, piccola, leggera, modulare e trasportabile, autonoma e tecnologicamente rivoluzionaria; un cubo di 9 m 2 (2,65 m circa per lato), ma con tutto il necessario per la permanenza di una/due persone. Gli interni sono stati studiati al millimetro e sono multifunzionali per garantire tutte le prestazioni di una vera residenza: pareti mobili, arredi e sanitari a scomparsa. La m-ch unisce la sofisticazione high-tech, perché combina materiali e tecnologie impiegate per aerei, yacht e automobili, al minimalismo formale di un cubo rivestito di allumi- nio anodizzato e realizzato su una piattaforma che lo distacca leggermente da terra. Il modulo abitativo doveva essere destinato, nelle intenzioni dei progettisti, a una molteplicità di utilizzi: casetta degli ospiti o “rifugio domestico” per figli adolescenti, ma anche far parte di villagg i-condomini, come il Tree Village, dove le m-ch, sovrapposte l’una alle altre, costituiscono una struttura simile a quella di un albero, o lo Snowboard Village, dove i moduli si distribuiscono e si adattano, grazie ai loro basamenti, al declivio della montagna, in prossimità delle piste da sci. 1. terrazzo 2. bagno/doccia 3. zona cottura 4. zona pranzo B 3 2 A 4 A 1 Richard Horden B Richard Horden Pianta. Scala 1:100 Prospetto etto o�est �est Scala 1:100 00 Richard Horden LOCALIZZAZIONE: MONACO, GERMANIA PROGETTO ARCHITETTONICO: HORDEN CHERRY LEE, LONDON; HAACK+HÖPFNER, MUNICH COMMITTENTE: STUDENTENWERK MÜNCHEN - DIPL. KFM. DIETER MAßBERG PRODUZIONE: M-CH MICRO COMPACT HOME PRODUCTION GMBH, UTTENDORF PERIODO DI PROGETTAZIONE: 2005 SUPERFICIE: 9 M2 PREMI: BEST INNOVATIVE TECHNOLOGY IN THE MAIL ON SUNDAY NATIONAL HOMEBUILDER DESIGN AWARDS, 2006 GERMAN BDA AWARDS NELLA CATEGORIA HOUSING, 2006 COSTO: 50 MILA EURO Schizzo di progetto [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 51 Richard Horden Richard Horden 6 6 5 5 1 1 4 2 Sezione BB. Scala 1:50 Sezione AA. Scala 1:50 Bilancio energetico (temperatura interna di 19 °c) ENERGIA guadagni diretti di energia solare guadagni energia interna perdite di energia per trasmissione perdite di energia per irraggiamento perdite totali di energia passiva INVERNO - KWH/MESE +33,56 +71,83 -253,67 -132,73 -263,01 ESTATE - KWH/MESE +88,26 +59,11 -31,56 -70,04 +45,77 -266,34 -41,31 -81,85 -384,49 -81,85 +123,16 +100,50 +45,00 +226,00 +148,00 +25,00 +25,00 +22,81 kW/m +49,84KWh/m energia per il raffrescamento e il riscaldamento impianto elettrico consumi totali pannelli fotovoltaici (8 m2): energia eolica riscaldamento a pellet Totale 52 S 5/09 Antonio Las Casas 3 [Sostenibilità costruita/3] 1. in�olucro esterno: - pannelli di alluminio anodizzato, 5 mm - intercapedine d’aria, 22 mm - pannelli OSB con barriera al �apore, 12 mm - isolamento termico, 200 mm - barriera al �apore, 2 mm - pannelli di p�c color grigio chiaro, 3 mm 2. struttura di supporto: tubi di acciaio poggianti su fondazioni puntuali, Ø 150 mm 3. letto a ribalta 4. ripostigli 5. pannelli solari foto�oltaici 6. generatore eolico �erticale 2 Microcasa di alluminio realizzata con pannelli di pvc. all’interno, si trovano due letti matrimoniali, armadi, un tavolo per il pranzo, televisione, doccia e servizi igienici, una zona cucina completamente accessoriata (piano cottura, lavello, forno a microonde, frigorifero e congelatore, cassetti e piani di lavoro). dal punto di vista impiantistico, la m-ch è alimentata interamente attraverso energia elettrica prodotta da pannelli fotovoltaici montati in copertura (4 m2 fissati con inclinazione di 0° rispetto all’orizzontale e 4 m2 fissati a 45° ) e da un piccolo generatore eolico verticale a integrazione dei pannelli. la prima relazione di equilibrio ecologico, completata nel 2005 presso l’università tecnica di monaco di Baviera, fornisce una dettagliata analisi del ciclo di vita dei materiali utilizzati per la costruzione, attraverso il riciclaggio e lo smaltimento finale, e un rapporto sul bilancio energetico. (www.microcompacthome.at) Sascha Kletzsch Sascha Kletzsch uno dei prototipi realizzati, la low e-home, è incentrato sul concetto di efficienza energetica e di ridotte emissioni di co2 nell’atmosfera. il progetto è stato sviluppato con la consulenza ambientale dell’ingegner Heinz richter da ernst Basler+partner di Zurigo e arup e partners di londra. il modulo, un cubo di 265x265x265 cm e del peso di circa 2,2 tonnellate, è pensato per essere sollevato dal diretto contatto del terreno attraverso una struttura di sostegno realizzata in tubi di acciaio (diametro 150 mm). l’involucro opaco ha una struttura principale di pannelli oSB, con elevati spessori d’isolamento termico di poliuretano (200 mm), rivestiti esternamente di alluminio anodizzato che può essere serigrafato con loghi e scritte per sponsor o esposizioni. i serramenti sono di alluminio a taglio termico, con doppi vetri e intercapedine d’aria (u=0,4 W/m2K); la finitura interna è Viste dell’interno [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 53 LIGHTHOUSE - SHEPPARD ROBSON ARCHITECTS - WWW.KINGSPANLIGHTHOUSE.COM Marco Imperadori Testo e foto di Marco Imperadori Lighthouse è un edificio sperimentale ubicato, assieme ad altri analoghi, nel nuovissimo Innovation Park presso il BRE (Building Research Establishment) nella prima periferia di Londra, le cui caratteristiche sono sintetizzate benissimo dal nome: costruzione “leggera” (iperisolata e stratificata a secco), ma anche “casa della luce”. In inglese, però, la traduzione è “faro” e, infatti, possiamo considerarla un obbiettivo orientativo per l’edilizia sostenibile del futuro, visto che ha ottenuto dal BRE la prima certificazione level 6 ai sensi del CSH (Code for Sustainable Homes), che sarà obbligatoria per le costruzioni inglesi a partire dal 2016. Dunque un salto immediato nel futuro, ma con qualche 54 S 5/09 [Urban landscape] interrogativo che potrebbe portare a diverse valutazioni strategiche su come affrontare il problema dell’efficienza degli edifici su larga scala. La questione che deve essere chiarita è che la dimensione della Lighthouse è quella di una single family house, mentre, per risparmiare risorse e paesaggio, è ormai assodata la necessità di costruire alloggi multifamiliari con maggiore densità abitativa. Accettata questa necessaria premessa, l’edificio ha raggiunto gli obiettivi preposti, visto che richiede circa 30 sterline di costi annuali di carburante (biomassa con pellet di legno necessaria per un boiler da 2 KW di potenza nei due mesi invernali). Le caratteristiche principali sono un involucro leggero, stratificato a secco e iperisolato (U delle porzioni opache pari a 0,11 W/m2 K) con altissima tenuta d’aria e serramenti con un valore complessivo di U pari a 0,8 W/m2 K. La struttura è a telai di legno e le porzioni di rivestimento degli involucri sono a base di pannelli sandwich compositi di legno OSB e poliuretano, con doghe di legno per l’involucro esterno e lastre di gesso rivestito e materassini soffici per l’interno. In alcuni casi vengono utilizzati pannelli con PCM (Phase Changing Materials) in grado di fornire inerzia termica artificiale programmabile. La facciata sud è prevalentemente cieca e denuncia una chiara strategia difensiva nei confronti del sovrairraggiamento estivo. Kingspan Off-Site e Kingspan Solar 7 7 Kingspan Off-Site e Kingspan Solar 3 Pianta piano mezzanino. Scala 1:100 8 1. camera 2. lavanderia 3. studio 4. soggiorno 5 Kingspan Off-Site e Kingspan Solar 4 Sezione longitudinale. Scala 1:100 6 5. cucina 6. pranzo 7. vuoto 8. locale tecnico Pianta piano primo. Scala 1:100 8 8 Marco Imperadori 1 Kingspan Off-Site e Kingspan Solar 2 1 Pianta piano terra. Scala 1:100 La luce penetra dall’alto attraverso il camino solare e si diffonde per i diversi livelli dell’abitazione, grazie al susseguirsi di ambienti a doppia altezza LOCALIZZAZIONE: LONDRA, UK PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E TECNOLOGICA: SHEPPARD ROBSON ARCHITECTS COMMITTENTE: KINGSPAN COORDINAMENTO TECNICO E OPERATIVO: JONATHAN JENNINGS PROGETTAZIONE STRUTTURALE: CCB EVOLUTION PROGETTAZIONE IMPIANTISTICA: ARUP RESPONSABILE DEL CANTIERE: DAVIS LANGDON PROGETTAZIONE PAESAGGISTICA: MACFARLANE WILDER IMPRESA PRINCIPALE: CHORUS PERIODO DI PROGETTAZIONE: 2006/2007 DATA DI MONTAGGIO: 2008 DATA DI APERTURA AL PUBBLICO: 2009 PREMI: TTJ AWARDS “MIGLIORE INGEGNERIA DEL LEGNO” , 2007; BUILDER&ENGINEER AWARDS “PROGETTO ENERGETICAMENTE EFFICIENTE”, 2007; GREEN BUILDING PERFORMANCE MENZIONE SPECIALE AI GREEN CONSTRUCTION AWARDS, 2007 SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO: 100 M2 [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 55 Net-Zero Carbon Building rispetto a un edificio standard. Il gradiente di temperatura interno è però costante, grazie al posizionamento di strati a inerzia termica di lastre di fibrocemento (nei controsoffitti e nelle pareti) o addirittura di gesso rivestito additivato con materiali a cambiamento di fase (paraffine) in grado di assorbire, come spugne termiche, il calore e di rilasciarlo in un tempo dilazionato. Ciò implica un’impiantistica in grado di interagire con questi strati a inerzia termica artificiale sì da renderli attivi in modo ciclico durante il periodo desiderato. L’edificio è, però, anche dotato di un camino solare in grado di creare raffrescamento notturno estivo o ventilazione naturale nelle medie stagioni, oltre che fornire illuminazione zenitale naturale. La filiera tecnologico-costruttiva è un mix di industrializzazione e standardizzazione, grazie al ricorso di prodotti “a catalogo” e alla costruzione a secco, con il risultato di un’architettura unica e morfologicamente espressiva. Per quanto riguarda i consumi di energia primaria complessiva, dovuta quindi al riscaldamento e alla produzione di acqua calda sanitaria, Lighthouse utilizza un sistema alimentato da un boiler a biomassa (pellet di legno) da 2 KW connesso ai pannelli solari termici in copertura. Kingspan Off-Site e Kingspan Solar Lighthouse è dotata di una tecnologia in gran parte invisibile ed essenzialmente basata su strategie “cicliche”, che riguardano l’acqua, l’uso dei materiali (compreso il disassemblaggio e il riuso-smaltimento), la captazione solare e la protezione dai sovraccarichi termici. Per ottenere l’obbiettivo programmatico, cioè il level 6 del CSH, si è resa necessaria una progettazione fortemente integrata tra involucro e impianto. L’edificio è in grado di captare una copiosa quantità di energia solare grazie ai 4 m2 di pannelli solari termici vacuum pipes in copertura (in grado di funzionare anche a cielo coperto) e a quelli fotovoltaici (4,7 kW di pico), sempre ubicati sulla falda rivolta a sud. Queste caratteristiche si uniscono alla volontà di avere una facciata sud praticamente cieca, così come la facciata nord, per evitare eccessive captazioni energetiche e dispersioni, mentre la luce viene diffusa all’interno dalle facciate est e ovest, oltre che da luce zenitale fredda proveniente da finestre a tetto orientate a nord. L’edificio è ermetico con recuperatore di calore entalpico, a totale tenuta d’aria (pari a 1 m3/ora/m2 a 50 Pa) in modo da ridurre di 2/3 le dispersioni Marco Imperadori Schema concettuale del progetto La facciata sud si sviluppa in continuità con la copertura, inclinata a 40°, e ospita pannelli solari termici e fotovoltaici 56 S 5/09 [Sostenibilità costruita/3] - lastra di gesso rivestito addittivata con paraffine PCM 2. pannelli solari termici di tubi sottovuoto ad alta efficienza 3. pannelli fotovoltaici di silicio policristallino 4. camino di ventilazione e di luce 5. vetrate ad alta efficienza energetica, U=0,8 W/m2 K 6. solaio mezzanino: struttura lignea con controsoffitto fonoassorbente e parzialmente realizzato con lastre di gesso rivestito e PCM 1. involucro esterno: - doghe di legno - intercapedine di ventilazione - strato di tenuta a acqua e aria - sandwich strutturale di pannelli di legno OSB e poliuretano - isolamento di lana minerale - barriera al vapore - lastra di gesso rivestito 7. scala di legno, acciaio inossidabile e vetro 8. pannello di rivestimento prefabbricato di calcestruzzo fibroso con texture di bamboo 9. solaio flottante con intercapedine aerata: - finitura di gomma naturale - pannelli di OSB - isolamento di lana minerale ad alta densità - elementi portanti di legno lamellare - fondazioni singole livellabili Sezione trasversale. Scala 1:50 Kingspan Off-Site e Kingspan Solar 4 3 Schema del sistema impiantistico 2 1 6 7 8 9 Kingspan Off-Site e Kingspan Solar 5 [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 57 LOCALE DI RISTORO AUTOGRILL A RAVENNA - TOTAL TOOL - WWW.TOTALTOOL.IT Testo di Federica Gasparetto Nicolas Bellwald Foto di Nicolas Bellwald e Starching Srl Il locale di ristoro è situato in un’area di servizio nel Comune di Ravenna, in un luogo dal carattere prevalentemente agricolo e rurale. Da questo e dal preciso obiettivo, sia della committenza sia dei professionisti coinvolti, di sperimentare nuove tecnologie costruttive e impiantistiche energeticamente efficienti si sviluppa un edificio che considera la terra, il paesaggio, come materiale dato per la costruzione. Il punto di ristoro sembra così un lembo di terra che si leva verso il cielo liberando, nei due lati lunghi, i fronti principali e andasse infine a reintegrarsi con il territorio. L’edificio vero e proprio ha una pianta pressoché quadrangolare; la sua cellula strutturale 58 S 5/09 [Lighting [Urban landscape] design] è realizzata con casseri a perdere di polistirene espanso (che ha anche funzione termoisolante) riempiti di calcestruzzo rinforzato. La copertura è realizzata in modo analogo, con casseri di EPS (alto potere isolante, facilità di trasporto e posa, durevoli e riciclabili) alleggeriti con fori per il passaggio degli impianti, e trattata come una “collinetta verde” con un fitto strato di edera irrigata goccia a goccia utilizzando acqua piovana. Ciò permette di mantenere buoni livelli di isolamento termoacustico. L’impianto di climatizzazione utilizza una pompa di calore abbinata a 13 sonde verticali immerse nel terreno a una profondità di 150 metri, le canalizzazioni sono contenute in tubi di alluminio a vista a soffitto. Il rivestimento dei due fronti liberi e opposti è realizzato con doghe di legno di larice. Le ampie porzioni vetrate, coadiuvate da un ampio lucernario centrale, garantiscono l’apporto di luce naturale. Oltre a ciò, sono applicati all’interno led a basso consumo energetico supportati da corpi illuminanti a lampade fluorescenti. L’interno è organizzato in modo pratico e funzionale: rivestimenti di cartongesso e pavimentazioni delle zone pubbliche di resina, il tutto rallegrato da cornici arancioni per il bar e la zona di ingresso e da espositori dalle forme sinuose color verde brillante. Pianta della copertura. Scala 1:400 Pianta del piano terra. Scala 1:400 2 5 6 3 6 9 7 4 1.ingresso pedonale 2.dehors 3.area pranzo 4.bar 5.servizi 6.spogliatoi personale 7. depositi 8. celle frigorifere 9.locali impianti Starching Srl Starching Srl 8 1 Starching Srl Sezione trasversale. Scala 1:200 Nicolas Bellwald LOCALIZZAZIONE: RAVENNA, ITALIA CONCEPT, PROGETTO ARCHITETTONICO E DIREZIONE ARTISTICA: TOTAL TOOL - GIULIO CEPPI CON ERMES INVERNIZZI, STEFANO MANDATO E ALESSANDRO MAGGIONI PROGETTO STRUTTURALE, ESECUTIVO E DIREZIONE LAVORI: STARCHING SRL MILANO - MARCELLO CEREA CON PIERLUIGI CAVALLI, PAOLO COLOMBO, FRANCESCO FERRARI DA GRADO, FRANCESCO GANGA, GILBERTO MAMBELLI, ANDREA PECO COMMITTENTE: AUTOGRILL SPA - DIVISIONE AFUTURE PROPRIETÀ: MAESTRI SPA PROGETTO ENERGETICO E IMPIANTISTICO: GEOENERGIA LOZZOLO; RICCARDO DEL MASTRO CON GUIDO NOCE E STEFANO BALLARDINI PROGETTO INTERNI: EMILA WANDERLINGH - AUTOGRILL IMPRESA APPALTATRICE: DEL MASTRO SUPERFICIE: 380 M2 PERIODO DI COSTRUZIONE: AGOSTO 2008-GENNAIO 2009 COSTO: 750 MILA EURO Vista dell’interno [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 59 Impianto geotermico e climatizzazione a impatto zero L’energia necessaria al riscaldamento e al raffrescamento dell’edificio è fornita da una pompa di calore di potenza 20 kW (coefficiente di performance COP 4) abbinata a 13 sonde geotermiche immerse nel terreno a una profondità di 150 m (la temperatura media del terreno a tale profondità è di 13,5-14 °C). Caratteristica dei punti di ristoro in generale è la notevole produzione interna di calore sia per la presenza di persone sia per i macchinari ivi collocati; di conseguenza, la potenza termica richiesta per il riscaldamento eguaglia sostanzialmente quella per il raffrescamento: 60-70 kW circa. Il riscaldamento avviene per immissione di aria ad alta induzione, con una portata di 12.500 m3/h; un camino di ventilazione posto in copertura smaltisce poi le aspirazione raccolte dalle cappe. Simulazioni effettuate per stimare il risparmio energetico e l’emissione di CO2 hanno evidenziato come l’energia necessaria al normale funzionamento del locale sia il 75% di quella necessaria a una corrispondente struttura tradizionale, il costo d’esercizio si riduca al 35% e le complessive emissioni di CO2 al 65%; ciò a fronte di un aumento del costo di costruzione di circa il 10%, ammortizzabile in un periodo stimato fra i 3 e i 5 anni. Starking Srl 1 La copertura verde 8 9 Starching Srl Starking Srl 7 Sezione verticale della copertura verde. Scala 1:20 Il rivestimento esterno di doghe di legno di larice DATI TERMICI Trasmittanze pareti: pavimento: copertura verde: serramenti: Sonde geotermiche profondità: temperatura di mandata (inverno): temperatura di mandata (estate): temperatura costante annua del terreno: 60 S 5/09 Pompa di calore 0,3-0,03 W/m2K 0,35 W/m2K 0,20 W/m2K 1,8 W/m2K potenza elettrica assorbita: 20 kW potenza termica (riscaldamento): 80 kWt potenza termica (raffrescamento): 85-90 kWt Unità trattamento aria 150 m 0-5 °C 30-35 °C 13,5- 14 °C (oltre 15-20 m di profondità) [Sostenibilità costruita/3] portata totale trattata: 12.500 m3/h portata estratta con cappe: 3500 m3/h portata estratta da bagni/spogliatoi: 1000 m3/h portata totale di rinnovo: 4500 m3/h 1 3 2 4 Sezione verticale lungo la bussola di consegna pasti. Scala 1:20 5 6 Starching Srl 1. copertura verde: - edera - terriccio, 300 mm -geostuoia di polipropilene antierosiva - strato filtrante e drenante -membrana impermeabilizzante di pvc - strato antiradice -strato di protezione di tessuto-non-tessuto -calcestruzzo spruzzato con rete elettrosaldata, 60 mm 2. solaio di pannelli-cassero di polistirene espanso e profili metallici zincati forati e sagomati, 460 mm, con controsoffitto di cartongesso 3. pensilina di calcestruzzo armato gettata in opera 4. chiusura perimetrale portante: -doghe di larice autoclavato, 150x25 mm, altezza variabile, interasse 120 mm, su struttura di acciaio zincato -casseri a perdere di polistirene, 50 mm -getto di calcestruzzo armato, 150 mm -lastra di cartongesso 5. serramento con telaio di alluminio e vetrocamera di sicurezza, 3/14/3 mm 6. solaio controterra ristorante: -resina -massetto di livellamento -vespaio aerato e getto di completamento con rete elettrosaldata - magrone 7. blocchi di polistirene espanso, 2000x1000x500 mm 8. canale di gronda controterra: -ghiaia di fiume lavata, Ø 15-20 mm -tubo di raccolta acque, Ø 125 mm -pozzetto di raccolta prefabbricato con griglia di chiusura 9. scossalina di rame preossidato, 8/10 mm, con rete antiinsetto interna [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 61 ENVIRONMENT AND EDUCATION CENTER - VAN HEYNINGEN AND HAWARD ARCHITECTS - WWW.VHH.CO.UK Testo di Matteo Zambelli James Brittain Foto di James Brittain Nel 2003 la RSPB (Royal Society for the Protection of Birds) bandì un concorso a inviti per la realizzazione dell’Environment and Education Center, un centro visitatori nella zona acquitrinosa di Rainham, nell’Essex, a una ventina di chilometri da Londra. L’area, che in precedenza ospitava un poligono di tiro del Ministero della difesa, si era trasformata nel tempo in una riserva naturale di 350 ettari per circa 250 specie di uccelli. Il concorso venne vinto dallo studio londinese van Heyningen and Haward Architects, che iniziò il progetto nel 2005 e lo completò nel 2006. Il centro si inserisce nel contesto natura62 S 5/09 [Lighting [Urban landscape] design] listico senza nessun tentativo di camuffamento, si segnala, anzi, grazie a due camini di ventilazione, che esplicitamente richiamano le ciminiere delle navi che solcano il Tamigi, e a un doppio volume scatolare. Il basamento (160 m2) ospita un negozio, i locali di servizio e gli impianti. Il volume superiore (di 340 m2) aggetta rispetto a quello inferiore di 3 metri su tutti i lati; esso ospita gli spazi per la formazione e l’educazione, il bar, gli uffici e una sala riunioni. I muri perimetrali sono di blocchi di calcestruzzo rivestiti con doghe di legno disposte per corsi orizzontali di quattro tonalità di colori, dal grigio chiaro all’ambra bruciata. Larghe aree delle facciate nord-est e nord-ovest sono occupate da due vetrate che permettono ai visitatori di avvistare gli uccelli e contemplare la palude e il fiume. Le vetrate vengono oscurate facendo scorrere su rotaie ante di doghe di legno, in questo caso disposte in verticale. Al volume superiore si accede attraverso due percorsi, distesi sul paesaggio, alla cui conclusione ci sono ponti levatoi che, una volta alzati, permettono di isolare completamente il centro. van Heyningen and Haward Architects A 7 4 9 8 3 2 4 6 5 1 A 6.uffici 7. sala riunioni 8.negozio 9.locale impianti LOCALIZZAZIONE: Rainham, UK PROGETTO ARCHITETTONICO: van Heyningen and Haward Architects COMMITTENTE: RSPB (Royal Society for the Protection of Birds) PROGETTO STRUTTURALE: Price and Myers 8 (www.pricemyers.com) PROGETTO IMPIANTISTICO: Max Fordham (www.maxfordham.com) CONSULENZA AMBIENTALE: King Environmental IMPRESA: Haymills PERIODO DI COSTRUZIONE: 2005-2006 COSTO: 2,56 MILIONI DI EURO Sezione trasversale AA. Scala 1:300 James Brittain 1.terrazza coperta 2.ingresso 3.reception 4.formazione/bar 5.cucina Pianta piano terra. Scala 1:300 van Heyningen and Haward Architects Pianta piano primo. Scala 1:300 Vista del Centro [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 63 Strategie correlate per il risparmio energetico reimpiegata per uso sanitario, con un risparmio annuo di 130 tonnellate. Una pompa di calore garantisce il riscaldamento con sonde a 80 m di profondità che riducono del 50% le immissioni di biossido di carbonio rispetto alla migliore alternativa tradizionale (gas). Il raffrescamento e l’aerazione avvengono naturalmente: l’aria viene prelevata dal piano terra e dal primo livello, attraverso prese (alcune azionate meccanicamente) disposte lungo il perimetro inferiore e superiore della scatola, e viene espulsa attraverso due camini di ventilazione. Grazie a questo, all’uso di materiali dall’alta capacità termica e a brise soleil, durante il periodo estivo, l’aria fresca notturna entra nell’edificio e riesce ad abbattere il calore interno. L’energia rinnovabile viene anche ricavata da una serie di pannelli fotovoltaici montati in copertura. Inoltre, ampie vetrate e lucernari soddisfano l’80% del fabbisogno di illuminazione; lampade a basso consumo e sistemi che controllano la quantità di luce in funzione di quella naturale e della presenza di persone concorrono al complessivo risparmio energetico. James Brittain La virtuosità del centro rispetto ai temi ecologici e ambientali è dovuta alla lungimiranza della committenza che ha preteso, fin dal bando di concorso, di raggiungere la valutazione “eccellente” dello standard BREEAM, BRE Environmental Assessment Method (BRE – Building Research Establishment – organizzazione privata di ricerca, consulenza e test nel settore delle costruzioni), un protocollo di valutazione ambientale che certifica che gli edifici abbiano un basso impatto ambientale, i principi di bioedilizia siano integrati nell’edificio e i costi di gestione e manutenzione siano bassi. A questo scopo, van Heyningen e Haward, insieme allo studio di ingegneria Max Fordham, hanno adottato una serie di strategie. I materiali da costruzione sono stati reperiti localmente. Si è cercato di usare materiali riciclati o naturali, come la lana di pecora per l’isolamento. È stato limitato l’uso di alluminio e di compensato, perché la loro origine non era facilmente rintracciabile. L’acqua piovana viene convogliata dal tetto a una cisterna sotto terra e Il comfort interno è ottenuto grazie a due camini d’aerazione posti in copertura e a pronunciati brise soleil che proteggono le ampie vetrate dall’eccessivo irraggiamento 1. camino d’aerazione con lucernario 2. copertura: - manto impermeabilizzante di EPDM - isolamento termico di lana di pecora, 160 mm - barriera al vapore 64 S 5/09 [Sostenibilità costruita/3] - calcestruzzo armato - polistirene espanso, sp. 200 e 100 mm - calcestruzzo armato - controsoffitto con pannelli acustici 3. brise soleil 4. sistema oscurante: ante scorrevoli di tavole di legno multicolore 5. serramento di alluminio e vetrocamera 6. solaio a sbalzo: - monocottura, 10 mm - massetto di calcestruzzo, 100 mm - barriera al vapore - isolamento di lana di pecora, 100 mm - soletta di calcestruzzo armato, da 240 a 350 mm 7. recinzione: pannelli metallici zincati van Heyningen and Haward Architects Sonde geotermiche, recupero dell’acqua piovana, camini di ventilazione, pannelli fotovoltaici e schermature solari concorrono alla diminuzione dell’impatto ambientale del Centro 1 2 3 5 4 6 van Heyningen and Haward Architects 7 Sezione verticale. Scala 1:50 [Sostenibilità costruita/3] S 5/09 65 english way sostenibilità costruita/3 Queens Botanical garden Center in new york - BKsK architects www.bkskarch.com Location Architectural design Client Structural engineers Environmental consultant Completion Date Area Cost Queens, new York, usa Bksk architects llp Queens Botanical Garden weidlinGer associates, p.a. collins Viridian enGineerinG & enVironmental septemBer 2007 1470 m2 8.4 millions euro Jeff goldberg/esto The new Queens botanical garden visitor & administration Center is the focal point of an ambitious renovation programme for the city of New York. The project, by the practice BKSK Architects LLP, presents itself as the first botanic garden dedicated to sustainable environmental management. The objective was the integration of a contemporary building within the variety of gardens and other elements of the landscape to offer the visitors the possibility of improving their knowledge on environmental topics and sustainability criteria. The architecture of the project is the expression of the institutional mission statement of the Queens Botanical Garden “where people, plants and cultures meet”, a place and a teaching instrument through which it is possible to show the management of water resources, the integration of the built environment with the landscape, environmental safeguard and energy saving methods. The Centre, developed over 15,831 m2, houses a reception, an auditorium, a shop, a gallery space meeting rooms, administrative offices and service spaces all immersed in a large garden whose water, reintroduced into the site, becomes element of integration and main character of this urban oasis. A water channel surrounds the building and designs the garden. It uses rainwater that is collected through the roof and poured again into the channel through a waterfall system. The new centre, oriented along the east-west direction, is built over the area of an old parking lot and it is composed of three interconnected spaces: one outside is covered by a large extended wing of the roof, a central reception and management area made of timber and glass and an auditorium integrated in the garden and protected by a cantilever green roof. The design also includes the use of solar panels, a geothermal system, rainwater collection for the toilets, management and optimization systems for lighting, electricity and water and ultimately the use of renewable and recycled materials. extension of the Don Filippo Rinaldi school in Rome - MaRs architetti Location Architectural and executive design antonio las Casas Client Completion Area Volume Cost rome, italY mars architetti - cosmo antonello maGliozzi municipalitY of rome - xii dipartimento - Viii u.o. edilizia scolastica auGust 2008 860 m2 2700 m3 685 thousand euro The new pavilion is located inside the Don Filippo Rinaldi school complex in the south-east quadrant of the city of Rome near the Aqueduct Park. The drivers of the design are based on the designers’ firm belief that education should be stirred towards the constant respect of the environmental element emphasizing the relation and compromise between the natural and the built environment and between external and internal space. Therefore the building is arranged over one single level and includes 10 classrooms, the dining hall, a first-aid room, a support staff room and the related services. The volume, defined by a regular geometry, is divided into two functional units (first and second teaching module) connected by an atriumentrance that has a barycentric position; only the volume including the dining hall, which has got a trapezoidal shape, is not in line with the system and the two niches including the space for the inter-module students that introduce to the external space via a completely transparent structure. The perimeter enclosures are divided in modules covered in travertine slabs that are repeated along the whole perimeter with different patterns. These modules, alternated with transparent ones, contribute to the creation of three-dimensional elevations marked by a bright effect of lights and shadows. The external walls’ thickness and geometry also allow to have fitted and functional recesses inside the classrooms. The morphology of the spaces is combined with a bright colouring of the internal finishes and creates environments that are rich of creative and learning incentives. The two main volumes have a laminated wooden structure left in plain sight whilst the atrium and the cantilevered portions (dining hall and inter-module area) present metal structures. The timber beams left bear faced like the columns continue towards the outside with projections of variable lengths to create a pergola with climbing plants. The vases containing the climbing plants are placed on the roof along the perimeter of the building with a distance of 4 m between each other. 66 S 5/09 [sostenibilità costruita/3] Micro compact home - horden Cherry lee and haack+hopfner - www.hcla.co.uk www.haackhoepfner.de Location Architectural design Client Producion Design period Area Cost munich, GermanY horden cherrY lee and haack+hÖpfner studentenwerk mÜnchen - dipl. kfm. dieter massBerG m-ch micro compact home production GmBh 2005 9 m2 50 thousand euro Marco imperadori sascha Kletzsch The design for the Micro Compact Home (m-ch) started for the first time in Munich in November 2005 through the prototypisation of the O2 village composed of 7 exemplars for the students of the Technical University. The m-ch commissioned by Dieter Massberg, dean of the University, has been developed and controlled by Prof. Richard Hörden and his team together with a design team composed of Hörden Cherry Lee Architects from London and Haack Hopfner Architekten from Munich. The project consists of a micro-compacted house that is small, light, modular and movable, independent and technologically revolutionary; a 9 m2 cube (about 2.65 m per side) but with all that is necessary for a one/two people occupancy. The interiors have been studied to the millimetre and they are multifunctional to ensure the performance of a proper residence: mobile partitions, furniture and collapsible sanitary ware. m-ch combines the high-tech sophistication, because it coordinates materials and technologies that are used for aeroplanes, yachts and cars, with the formal minimalism of a cube clad with anodised aluminium and built over a platform that raises it slightly from the ground. The residential module was initially meant to be used for a multitude of purposes: guest house, teenagers’ retreat but also part of villages like the Tree Village where the m-ch houses, one on top of the other constitute a structure similar to that of a tree, or the Snowboard Village, where the modules are distributed and adapted, thanks to their basements, to the mountain’s inclination in proximity of the sky slopes. lighthouse - sheppard Robson architects www.kingspanlighthouse.com Location Architectural and tecnological design Client Structutal design Map design Design period Installation Opening date Gross floor area london, uk sheppard roBson architects kinGspan ccB eVolution arup 2006-2007 2008 2009 100 m2 The lighthouse is a experimental building located, together with other similar ones, in the new Innovation Park at the BRE (Building Research Establishment) in the immediate outskirt of London and whose features can well be summarized in its name: light construction (over insulated and with dry technologies) but also house of light. Because of the British meaning of lighthouse it can be considered like a directional objective for sustainable building of the future since it received the BRE level 6 certification for the Code for Sustainable Homes, which from 2006 will be compulsory for English buildings. This is an immediate jump to the future but with few question marks that could lead to different strategic assessments on how to widely address the energy efficiency issue for buildings. The issue that needs to be clarified is that the dimension of the Lighthouse is that of a single family house contrary to the belief that to save resources and territory we need to build multi-family residential units with higher density. With this preamble accepted, the building has achieved the proposed objectives since it requires only about 30 pounds of annual cost for fuel (biomass with wooden pallets needed a 2 kW boiler in the two winter months). Its main features include a light, dry and over insulated envelop (U=0,11 W/m2K for the opaque portions) with very high air-tightness and windows with an overall U value of 0,8 W/m2K. The structure is composed of wooden frames and the portions of cladding are made of composite OSB wooden panels and polyurethane with wooden staves for the external envelops and gypsum sheets and soft mats for the interiors. In certain cases PCM (Phase Changing Materials) panels have been used and they are capable of providing programmable artificial thermal inertia. The south facade is predominantly with no openings and it declares a clear defensive strategy against the summer overheating. This strategy is developed in continuity with the roof that, inclined at 40°, houses the high efficiency air-tight solar panels that can provide the renewable energy for the whole house. [sostenibilità costruita/3] S 5/09 67 english way nicolas Bellwald Restaurant autogrill a Ravenna - Total Tool www.totaltool.it Location Concept, architectural design and artistic direction Structural and executive design and project management Client Energy and service design Area Construction period Cost raVenna. italY total tool - Giulio ceppi starchinG srl milano - marcello cerea autoGrill spa - afuture diVision GeoenerGia lozzolo; riccardo del mastro 380 m2 auGust 2008 - JanuarY 2009 750 thousand euro The refreshment room is located in a service area in the town of Ravenna in a predominantly agricultural and country area. Within this context and considering the precise objective, shared by the client and by the professionals involved in the project, of experimenting new energy efficient construction and services technologies, a new building has been developed that considers the ground and the landscape like construction materials. The building appears to emerge from the ground as if an edge of ground is lifted up releasing, on the two long sides, the main elevations and it then goes back to be integrated with the territory. The building has an almost quadrangular plan; its structural cell is built with expanded polystyrene formworks (which also acts as insulation) filled with reinforced concrete. The roof is built in the same way with EPS formworks (high insulation performance, easy transport and installation, durable and recyclable) with holes to allow service penetration and it can be considered like a “green hill” with a thick layer of ivy that is irrigated drop by drop with rain water. This allows, in addition to the integration with the surrounding territory, to maintain good levels of thermal and acoustic insulation. The air conditioning system uses a heat pump combined with 11 vertical probes immersed in the ground at 15m depth, the pipes are included in aluminium tubes fixed onto the ceiling. The cladding of the two free and opposed elevations is made of larch wood. The large glazed portions assisted by a large central skylight ensure the contribution of natural sunlight. The interiors are organised in a practical and functional way: plasterboard finishes and resin floors for the public area that are brightened by orange frames for the bar and the entrance area and by bright green exposition stands with sinuous shapes. James Britain environment and education Center in Rainham - Van heyningen and haward architects - www.vhh.co.uk Location Architectural design Client Structural design Service engineer Lanscape consultant Contrucion period Cost rainham, uk Van heYninGen and haward architects rspB (roYal societY for the protection of Birds) price and mYers 8 max fordham kinG enVironmental 2005-2006 2.56 millins euro In 2003 the RSPB (Royal Society for the Protection of Birds) issued a competition for the construction of environment and education Center, a visitor centre in a marshland in Rainham (Essex) about 20 kilometers from London. This area, that previously housed a firing ground of the Ministry of Defence, has been gradually transformed in a 350 ha natural reserve for about 250 species of birds. The competition was won by the London practice Heyningen and Haward Architects who started the project in 2005 and completed it in 2006. The centre is integrated within the natural environment with no attempt of hiding itself and actually it emerges with two ventilation chimneys, that explicitly remind of the chimneys of the boats that sail over the Thames, and with a double boxed volume. The basement (160 m2) includes a shop and the plant rooms. The upper volume (340 m2) cantilevers over the lower one by 3 m on all the sides; it includes educational and training spaces, the bar, the offices and a meeting room. The perimeter walls are made of concrete blocks finished with wooden staves arrayed over horizontal courses of four colour tones ranging from light grey to burnt amber. Large areas of north-east and north-west façade are occupied by two windows that allow the visitors to spot the birds and to admire the marsh and the river. The windows can be covered with vertical wooden sliding shutters mounted on rails. It is possible to access the upper volume through two routes which are spread over the landscape at the end of which there are drawbridges that, once they are lifted, can isolate the centre completely. 68 S 5/09 2/08 [sostenibilità [Residenze speciali] costruita/3] SOFTWARE per la CERTIFICAZIONE ENERGETICA degli edifici A cura di Silvia Ghiacci 12 soluzioni per la redazione dell’Attestato di Qualificazione Energetica La certificazione energetica negli edifici o negli immobili consiste nell’obbligo di redigere, da parte di un professionista qualificato, una certificazione (o dichiarazione) che attesti il consumo di energia di un edificio, ponendolo in una classificazione standardizzata in base al valore del consumo. Il D.Lgs. 192/2005 ha previsto una gradualità temporale per l’obbligatorietà della certificazione energetica: • dal 1° settembre 2007, per tutti gli edifici, nel caso di trasferimento a titolo oneroso (rogito) dell’intero immobile; • dal 1° settembre 2007 ed entro il 1° luglio 2009, per edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico, con superficie utile superiore ai 1000 m2 • dal 1° luglio 2009, per tutti gli edifici o porzioni di edifici trasferiti a titolo oneroso; • dal 1° luglio 2010, nel caso di locazione dell’intero edificio o della singola unità immobiliare. I software disponibili sul mercato seguono le metodologie di calcolo definite dalle norme UNI TS 11300:2008 parte 1 e 2. I programmi si integrano con le molteplici interfacce di progettazione grafica architettonica e risultano idonei all’importazione di tutti i formati. Le modalità di compilazione e utilizzo sono sempre più semplici e intuitive e i programmi sono sempre più aggiornati in modalità on-line. I vari programmi selezionati nella rassegna consentono di redigere la Relazione Tecnica (ex. Legge 10), il Certificato Energetico, la Targa e tutta la modulistica per la riqualificazione energetica, calcolano e verificano la trasmittanza delle superfici opache e vetrate, eseguono verifiche igrometriche ecc. Nella rassegna che segue è possibile avere una panoramica delle caratteristiche dei singoli software confrontando le diverse metodologie di calcolo, gli ambiti di impiego e i requisiti di sistema necessari al loro funzionamento. DESCRIZIONE. Il nuovo Dieci 2K NITRO contiene le modifiche e DIECI 2K NITRO 888 SOFTWARE PRODUCTS SRL Viale Combattenti Alleati d’Europa 35 45100 Rovigo - RO Telefono 0425471240 Fax 04254721239 [email protected] www.888sp.com 70 REQUISITI DI SISTEMA PER WINDOWS PER MAC Sistema operativo Windows 2000 SP4/XP/Vista OS X 10.4.10 o successivo Config. consigliata Pentium IV o successivo da 1 GB RAM Intel Core Duo o processore G5 - 1GB RAM Spazio libero 350 MB di spazio libero su hard disk 350 MB di spazio libero su hard disk S 5/09 [Rassegna Software] le implementazioni inerenti l’adattamento della procedura di calcolo alle norme UNI-TS 11300:08, parte 1 e 2. Nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 115/2008 e secondo la procedura di verifica del C.T.I., come disciplinata dal Regolamento per la certificazione di conformità alla norma UNI TS 11300:2008 di software commerciali per il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti, per Dieci 2K NITRO è stata inoltrata al CTI la richiesta di certificazione di conformità, accolta e protocollata con n. 015/2009. TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO. Le metodologie di calcolo di Dieci 2K NITRO seguono le indicazioni delle norme, secondo quanto disposto dal D.Lgs. n. 115/2008, per garantire che i valori degli indici di prestazione energetica abbiano uno scostamento massimo di più o meno il 5%, rispetto ai parametri determinati con l’applicazione dello strumento nazionale di riferimento, comprendente la norma UNI TS 11300:2008 parte 1 e 2, il regolamento stesso nonché la procedura tecnica di verifica. AMBITI DI IMPIEGO.Permette di redigere la Relazione Tecnica (ex. Legge 10), il Certificato Energetico, la Targa e tutta la modulistica per la riqualificazione energetica e la detrazione fiscale (Finanziaria 2008), calcola e verifica la trasmittanza delle superfici opache e delle superfici vetrate. Determina la Classe dell’edificio secondo tabelle multiple di classificazione (CasaClima, SACERT, CENED Ecodomus, Ecoabita ecc.). Esegue la verifica igrotermica tramite diagramma di Glaser (secondo UNI 13788). TERmuS - PRESTAziOni EnERGETichE E cERTiFicAziOni AccA SOFTWARE SPA Via M. Cianciulli - 83048 Montella - AV Telefono 082769504 Fax 0827601235 [email protected] www.acca.it DEScRiziOnE. TerMus è il software per la verifica delle dispersioni termiche degli edifici prodotto da ACCA software, la società leader in Italia nel software per l’edilizia. Con il software ACCA, calcolare dispersioni termiche e fabbisogno di energia di un involucro edilizio è semplice e intuitivo grazie alla tecnologia a oggetti, le relazioni finali di calcolo sono veloci e affidabili grazie al costante adeguamento alla normativa di riferimento. Il C.T.I. (Comitato Termotecnica Italiano) ha rilasciato il primo certificato per la conformità alle metodologie di calcolo definite dalle norme UNI TS 11300:2008 parte 1 e 2, come previsto dal D.Lgs. 115/2009 e confermato dal D.P.R. 59/2009 proprio a TerMus. TEcnOlOGiA E mETODO Di cAlcOlO. Calcolo dell’EPi, dell’Epe e del fabbisogno di acqua calda sanitaria Calcolo della capacità termica in regime dinamico Compilazione automatica delle relazioni di progetto Redazione, a partire dal progetto, dell’Attestato di Qualificazione Energetica e dell’Attestato di Certificazione Energetica Tecnologia Input Object Draw Mappatura a colori della qualità energetica degli edifici Archivio di materiali, trasmittanze, dati climatici delle località, ponti termici Help funzionale e normativo in linea Analisi del comfort termodinamico integrata allo studio dell’isolamento acustico AmBiTi Di imPiEGO. I tecnici abilitati alla progettazione di edifici e impianti iscritti agli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti e ai collegi professionali dei geometri e dei periti industriali possono utilizzare non solo TerMus per la verifica delle dispersioni termiche, ma anche i software TerMus-I per la progettazione specifica degli impianti di riscaldamento e il nuovo TerMus-E per calcolare i carichi termici estivi per il corretto dimensionamento dell’impianto di climatizzazione. Inoltre, con Praticus-ENERGIA, possono predisporre la pratica di detrazione fiscale per le spese sostenute in interventi di riqualificazione energetica degli edifici sia parziali che totali. Arricchiscono la categoria del fabbisogno e del risparmio energetico i programmi per il solare fotovoltaico (Solarius-PV) e per il termico (Solarius-T). REquiSiTi SiSTEmA Personal computer con microprocessore Pentium IV o più potente 512 MB di Memoria RAM Microsoft Windows 2000/XP o Microsoft Windows Vista Disco rigido, Lettore di CD-ROM e Mouse Porta USB Microsoft Internet Explorer 5.0 o successivo Per le funzionalità web: connessione a internet cOSTO. 599 euro + spese accessorie Bm® climA EnERGiA Bm SiSTEmi SRl Via Sacro Cuore 114/C - 97015 Modica - RG Telefono 0932763691 Fax 0932459010 [email protected] www.bmsistemi.com Aggiornato alle UNI TS 11300 1-2: 2008, al D.P.R. 59/09 e al D.M. 158/09 il software consente di calcolare le dispersioni e la prestazione energetica degli edifici civili e industriali, facilitando il progettista nel calcolo del l’EPi (Energia Primaria). L’applicativo è in grado di produrre tutta la documentazione necessaria come previsto dalle normative vigenti ed è dotato degli strumenti per la visualizzazione tridimensionale renderizzata e di grafica in formato DWG/DXF (con possibilità di importare le planimetrie dei locali da progettare). TEcnOlOGiA E mETODO Di cAlcOlO. Il programma è aggiornato alle più recenti norme Regionali ed Europee: Lombardia (esportazione in un file XML dei dati per elaborarli con il CENED), Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna; UNI EN 13790:08, UNI EN ISO 13788:2003, UNI EN ISO 10077-1:2002, UNI EN ISO 14683:2001, UNI EN ISO 13370:2001. Aggiornato, anche alla Legge Finanziaria 2008. AmBiTi Di imPiEGO. Il software effettua il calcolo dell’energia per le verifiche di legge e per la diagnosi energetica con le normative UNI e ai D.P.R. relativi a DEScRiziOnE. REquiSiTi Di SiSTEmA PER WinDOWS Sistema operativo Microsoft Windows 2000, 2003, XP, VISTA (32/64 BIT) e versioni successive Processore 256 MB di memoria RAM Spazio libero 1,5 GB di spazio disponibile su disco rigido cOSTO. 680 euro ogni tipo di calcolo. Verifica la conformità degli edifici e degli impianti alle vigenti prescrizioni. Tale verifica è espressa attraverso i limiti al consumo energetico, imponendoli su fattori quali: rendimenti, fabbisogno energetico normalizzato (applicando la sola verifica Legge 10) o attraverso i limiti sulle strutture opache e trasparenti, al fabbisogno annuo di energia primaria (FEAP) e sui rendimenti. [Rassegna Software] S 5/09 71 aRcHlineeneRgy caDline SofTwaRe SRl Via Pelosa 78 - 35030 Selvazzano Dentro - PD Telefono 0498974121 Fax 0498973782 [email protected] www.archline.it DeScRizione. ARCHlineEnergy è il modulo di ARCHLine.XP per la certificazione Energetica degli edifici. Il software è una delle soluzioni europee più avanzate per risolvere le problematiche energetiche in modo integrato alla progettazione architettonica. Particolarmente innovativa è la gestione dinamica delle Zonizzazioni per edifici multivano e multipiano. Tramite lo strumento EnergyBrowser viene gestita la geometria completa dell’involucro edilizio, compresi “Vani non riscaldati” e “Vani non normalmente riscaldati” per la determinazione analitica delle temperature. Tecnologia e meToDo Di calcolo. Per ciascuna tipologia disperdente è possibile effettuare calcolo e stampa della verifica igrometrica (GLASER) che mette in evidenza l’andamento delle temperature e delle pressioni, parziali e di saturazione, all’interno di ogni strato della struttura misurando l’eventuale formazione di condensa in superficie e all’interno degli elementi, oltre a fornire il calcolo della condensa evaporabile durante il periodo estivo. ambiTi Di impiego. Verifica delle dispersioni termiche degli edifici e del fabbisogno di energia secondo le disposizioni delle norme UNI-EN e tutte le più recenti normative di settore. Il programma provvede auto- maticamente al controllo delle condizioni di verifica dell’indice di prestazione energetica e al calcolo del fabbisogno di acqua calda sanitaria. Verifica rispetto alle trasmittanze limite, del rischio della formazione di condensa e dei rendimenti energetici prescritti dalla legge. Redazione, a partire dal progetto, della relazione ex legge 10 e dell’Attestato di Qualificazione Energetica. RequiSiTi Di SiSTema peR winDowS Sistema operativo Windows XP SP, Vista Processore Pentium IV o superiore, memoria RAM 1Gb Scheda Grafica risoluzione min. \1024x768 coSTo. 650 euro (+IVA) pRocaSaclima 2009 - ceRTificazione eneRgeTica caSaclima agenzia caSaclima SRl Via degli Artigiani 31, 39100 Bolzano - BZ Telefono 0471062140 Fax 0471062140 [email protected] www.agenziacasaclima.it RequiSiTi Di SiSTema È necessario disporre di un browser (consigliato Firefox, per Windows è possibile utilizzare Explorer 7 o successivi, per Mac Safari o Opera) ed una connessione internet. coSTo. ProCasaClima 2009 Free: gratuito previa iscrizione sul sito www.xclima.com ProCasaClima 2009 Basic: abbonamento annuale 120 euro (+IVA) ProCasaClima 2009 Professional: abbonamento annuale 240 euro (+IVA) – include il Basic 72 S 5/09 [Rassegna Software] DeScRizione. ProCasaClima 2009 è il software di Agenzia CasaClima Srl per effettuare i calcoli energetici secondo il metodo CasaClima. Il software, attualmente italiano e tedesco, è fruibile tramite la piattaforma online XClima, ambiente web dedicato al tema dell’energia; per utilizzare ProCasaClima 2009 è sufficiente un browser (consigliato Firefox) e una connessione internet. All’indirizzo www. xclima.com è possibile avere informazioni ulteriori sul servizio e procedere all’iscrizione gratuita. Tecnologia e meToDo Di calcolo. Tre le versioni di ProCasaClima 2009: Free, gratuito e limitato, calcola l’efficienza dell’involucro edilizio secondo metodo CasaClima; Basic e Professional, ad abbonamento, senza limitazioni, per l’efficienza complessiva e l’impatto ambientale. ambiTi Di impiego. ProCasaClima 2009 si rivolge a tutti i professionisti del settore interessati a realizzare i propri progetti secondo standard CasaClima; consente il calcolo dell’efficienza dell’involucro e complessiva dell’edificio (energia primaria), tenendo conto del fabbisogno di energia per produzione di acqua calda sanitaria, per illuminazione dei locali e per climatizzazione; consente di valutare l’impatto ambientale dei materiali utilizzati per costruire (classificazione Nature). ec601 eDificio inveRnale + eneRgia eSTiva, ec605 ceRTificazione eneRgeTica eDilclima SRl Via Vivaldi 7, 28021 Borgomanero - NO Telefono 0322835816 Fax 0322841860 [email protected] www.edilclima.it DeScRizione. EC601 Edificio Invernale + Energia Estiva, EC605 Certificazione Energetica. EC601 consente di verificare le prestazioni energetiche degli edifici in conformità alle più recenti normative sul risparmio energetico. La particolare struttura modulare e la presenza di archivi di supporto esaurienti, fanno del programma uno strumento di facile comprensione e veloce nell’uso. Il programma può essere integrato con il modulo EC605 per permettere la compilazione e la stampa degli attestati di qualificazione e certificazione energetica dell’edificio o della singola unità immobiliare, secondo le prescrizioni e i modelli previsti dalle nuove linee guida nazionali (D.M. 26.06.2009). schede specifiche, il programma EC605 richiede tutte le informazioni necessarie per far conoscere all’utente finale le caratteristiche oggettive e la classe energetica di appartenenza del sistema edificio-impianto. ambiTi Di impiego. EC601 consente di applicare la metodologia di calcolo delle Specifiche Tecniche UNI/TS 11300 parte 1 e parte 2 e di verificare le disposizioni del D.P.R. 02.04.2009, n. 59 che pone limiti all’indice di prestazione energetica, ai valori di trasmittanza termica delle strutture, opache e trasparenti, e ai rendimenti dell’impianto. È inoltre compresa la compilazione e le stampa della Relazione Tecnica secondo l’allegato E al D.Lgs. n. 311/06. EC605 consente di elaborare gli attestati richiesti Tecnologia e meToDo Di calcolo. dalle linee guida nazionali per la certificazione enerTerminata l’elaborazione dei calcoli della prestazione ener- getica degli edifici e dalla Legge Finanziaria per la getica dell’edificio in EC601, mediante la compilazione di richiesta delle detrazioni al 55% (D.M. 19/02/2007). RequiSiTi Di SiSTema Sistema operativo Microsoft Windows 2000/XP/Vista Processore Intel Pentium o processore compatibile - 512 MB di RAM Scheda Video super VGA 1024 x 768 o superiore. Spazio Libero Da 10 a 500 MB in funzione dei programmi acquistati Altro DVD-ROM drive coSTo. EC601: 1.450 euro (+ iva) EC605: 200 euro (+ iva) DeSignbuilDeR v 2.0 evolvenTe SRl Via Dalton 56, 41100 Modena - MO Telefono 059260925 Fax 059250043 [email protected] www.evolvente.it DeScRizione. Composto da un’interfaccia grafica tridimensionale, il software permette la costruzione per blocchi delle molteplici tipologie edilizie lasciando la possibilità d’importare file 2D cad/dxf/raster da ricalcare seguendone i contorni, oppure 3D gbXML. Definiti i dettagli architettonici, il software attribuisce automaticamente dati di default, in base all’attività scelta dal menù, in funzione dei carichi interni e degli impianti. Una volta calcolati i carichi invernali ed estivi di punta (Certificati ASHRAE) è possibile analizzare i consumi di combustibile e di energia elettrica suddivisi secondo le tipologie d’impianto e visualizzabili come tabelle e diagrammi esportabili in formato Excel o JPG. Tecnologia e meToDo Di calcolo. L’interfaccia grafica tridimensionale si basa sulla tecnologia Open GL. I motori di calcolo, implementati sono: EnergyPlus© per l’analisi dinamica e Klima Europa® per quanto riguarda il calcolo secondo la Normativa Nazionale/Regionale richiesta dal D.Lgs. 311. ambiTi Di impiego. Simulatore tridimensionale per la ricerca delle migliori prestazioni degli involucri degli edifici, anche di tipo innovativo, quali facciate e tetti ventilati, sistemi a doppia pelle, tetti verdi, ecc. Utilizzabile anche per studiare il reale livello di irraggiamento su tutte le superfici dell’edificio per poter ottimizzare gli impianti fotovoltaici e solari termici. opzional. La versione V2 consente l’utilizzo del modulo CFD che permette simulazioni fluidodinamiche per stabilire il reale livello di comfort che si produrrà in un edificio ancora da costruire. DESIGNBUILDER è utilizzato dalle principali Università e Centri di Ricerca italiani e ha permesso di certificare fino a oggi nel nostro paese edifici per oltre 3.000.000 di m2. RequiSiTi Di SiSTema peR WinDoWS peR mac Sistema operativo XP e VISTA Leopard compatibile Windows Processore Tutti Standard coSTo.1.199 euro per la licenza singola (escluso CFD). Spazio libero 500 MB 500 MB Disponibile una versione Educational. 3.399 euro per la licenza singola (compreso CFD). Disponibile una versione Educational. Altro Scheda grafica Open di RAM Scheda Standard Mac [Rassegna Software] S 5/09 73 eucliDe ceRTificazione eneRgeTica geo neTwoRk SRl Via Mazzini 64, 19038 Sarzana - SP Telefono 0187622198 Fax 0187627172 [email protected] www.geonetwork.it RequiSiTi Di SiSTema peR winDowS Sistema operativo Windows 95 e versioni successive, 256 Mb di memoria RAM, 40 Mb di spazio libero su HD. lettore di CD, Porta USb, Internet explorer Altro coSTo. 325.00 euro (+ IVA) DeScRizione. EUCLIDE Certificazione Energetica: software per la verifica delle dispersioni termiche e il calcolo del fabbisogno energetico, in base alle ultime disposizioni di legge, con interfaccia d’uso immediata e semplice da utilizzare. La versione 2010 consente inoltre la verifica della prestazione energetica per il raffrescamento estivo dell’involucro, il calcolo delle caratteristiche termiche dinamiche dell’edificio e la verifica della massa superficiale e della trasmittanza periodica delle strutture opache, con stampa di tutta la documentazione richiesta ex D. Lgs. 192/05 e successive modifiche. Tecnologia e meToDo Di calcolo. Sulla base della tipologia di intervento selezionata, il software effettua tutti i calcoli e le verifiche richieste secondo le ultime norme tecniche di riferimento (UNI/TS 11300 parte 1 e 2 e UNI EN). È inoltre conforme alla normativa di diverse leggi regionali (a es. Regione Piemonte e Liguria ecc.) . ambiTi Di impiego. Il programma permette di scegliere fra 2 diverse modalità di imputazione dei dati dalle quali prelevare gli elementi disperdenti: input tabellare o input grafico, per individuare gli elementi necessari per il calcolo. Provvede automaticamente ai controlli, verifiche e alla redazione di tutta la documentazione richiesta con stampa di: relazione tecnica, attestato di qualificazione energetica, attestato di certificazione energetica (edifici residenziali e non residenziali), autodichiarazione di prestazione energetica, e la scheda informativa per le detrazioni fiscali. Il software consente inoltre la stampa completa della relazione di calcolo e di tutte le schede dei componenti e delle strutture utilizzate, con relative caratteristiche termiche e idrometriche (disegno della stratigrafia, diagramma delle temperature e il diagramma di Glaser). TeRmiko iTalSofT gRoup Spa Via Nazionale 154, 35048 Stanghella - PD Telefono 0425456611 Fax 0425456622 [email protected] www.topcantiere.it DeScRizione. RequiSiTi Di SiSTema Per Windows 2003 xp sp2, Vista Pc Pentium con 512 Mb Ram, HD 300 Mb liberi, interfaccia video SVGA, per l’utilizzo di TermoCad è richiesto AutoCad 20002008 LT/FULL.Per Macintosh OS X V.10.4.2 – 10.5 processore G3 o G4 con frequenza da 200 Mhz. coSTo. Da 504 euro 74 S 5/09 [Rassegna Software] Termiko è un software aggiornato alle nuove il calcolo del dimensionamento degli impianti, grazie alla linee guida nazionali per la Certificazione Energetica degli semplicità, all’intuitività e alla schematicità del software. Edifici, che ti guida passo dopo passo nella redazione dell’Attestato di Certificazione e Qualificazione Energetica (ACE e AQE). Completo, oltre che dei carichi invernali e estivi, di moduli specialistici (impianto termico, reti idriche e gas, canne fumarie, canali d’aria, antincendio), consente di realizzare una perfetta relazione termotecnica, oltre che risolvere rapidamente tutti i problemi di dimensionamento e verifica. Tecnologia e meToDo Di calcolo. I calcoli sono effettuati secondo il metodo delle UNI TS 11300 parte 1 e 2. Il software è aggiornato alle Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici - Decreto Ministero dello Sviluppo Economico 26 giugno 2009 (Gazzetta Ufficiale del 10 luglio 2009, n. 158). ambiTi Di impiego. Con Termiko base è possibile effettuare la valutazione energetica degli edifici, comprensiva di certificazione energetica e relazione termotecnica. Con TermiKo, si potrà adempiere a tutte le verifiche ed agli obblighi prescritti dalla normativa vigente ed effettuare TeRmolog epiX 2 logical SofT SRl Via Garibaldi 253, 20033 Desio - MB Telefono 0362301721 Fax 0362301722 [email protected] www.logical.it DeScRizione. Software per il calcolo dell’isolamento termico, per la redazione della relazione tecnica (D.P.R. 59/2009) e per la certificazione energetica degli edifici con riferimento alle linee guida e alle procedure regionali. Il modulo Impianti esegue il calcolo degli impianti di riscaldamento, il modulo Sfasamento valuta l’inerzia termica delle strutture opache, i moduli Solare e Fotovoltaico eseguono il dimensionamento dei pannelli solari termici e fotovoltaici. Grazie al servizio gratuito Logical Autoupdate, il programma viene costantemente aggiornato via internet a ogni variazione Normativa. Tecnologia e meToDo Di calcolo. Il software adotta un’interfaccia grafica intuitiva, in modo che il progettista abbia sempre visibile lo stato di avanzamento della relazione. Esegue secondo normativa (D.Lgs. 192/2005, D.Lgs. 311/2006, D.P.R. 59/2009) le verifiche dei fabbisogni termici invernale ed estivo dell’involucro, delle trasmittanze delle strutture e dei rendimenti dell’impianto termico per riscaldamento e acqua calda sanitaria. La procedura di calcolo è stata sviluppata con riferimento alle UNI TS 11300. ambiTi Di impiego. Soluzione completa per la stesura della relazione tecnica per gli edifici nuovi, la certificazione e la qualificazione energetica per gli edifici esistenti e la compilazione dei documenti per la richiesta degli incentivi del 55% per le riqualificazioni energetiche. Grazie allo strumento Confronta è possibile confrontare diversi stati di calcolo e valutare i tempi di ritorno di un possibile intervento di ristrutturazione. RequiSiTi Di SiSTema peR WinDoWS Sistema operativo Microsoft Windows Vista/XP a 32 bit Processore Pentium o superiore con almeno 1 GB di RAM Spazio libero 1 GB di spazio libero sull’Hard Disk Altro Lettore DVD, scheda Video SVGA 1024 x 768 o superiore, Mouse Microsoft Windows compatibile coSTo. Da 680 euro (+ iva) compresa assistenza telefonica e manutenzione del software. ceRTificazione eneRgeTica SecoS engineeRing SRl Viale Chiuse 73, 10144 Torino - TO Telefono 011480535 Fax 011482506 [email protected] www.secos.it DeScRizione. Il programma effettua in modo professionale, attraverso un percorso guidato e intuitivo il calcolo delle dispersioni invernali, dei fabbisogni energetici e dei rendimenti dell’edificio. Permette di redigere la relazione tecnica e rilascia la certificazione energetica. Tecnologia e meToDo Di calcolo. Software per il calcolo delle dispersioni dei locali ai fini del dimensionamento dell’impianto e per il calcolo dell’energia con le verifiche sulla base delle normative in vigore (D.Lgs. 311/06, linee guida nazionali e UNI TS 11300). Oltre alle norme nazionali si effettuano verifiche secondo le delibere regionali (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna). ambiTi Di impiego. Il programma è in grado di indicare, attraverso un’analisi dei risultati e attraverso l’esame incrociato di tutti i casi previsti dalla normativa, se il progetto è conforme o meno ai Decreti Legge. Al fine di agevolare il reperimento delle tipologie costruttive, il programma è corredato da ricchi archivi: • pareti (con il calcolo della trasmittanza secondo la norma UNI EN ISO 6946, e con la verifica igrometrica secondo la norma UNI EN ISO 13788); • serramenti (con il calcolo della trasmittanza e della schermatura dei raggi solari secondo la UNI 10077); • ponti termici (in ottemperanza alla Norma UNI EN 14683), caldaie e pompe di calore. RequiSiTi Di SiSTema peR WinDoWS Sistema operativo Microsoft Windows ’95, ’98, 2000, NT, XP Processore Pentium II o superiore Spazio libero 150 MB coSTo. in offerta a 650 euro [Rassegna Software] S 5/09 75 eXcellent eneRgia StR Spa Via Gramsci 36 - 46020 Pegognaga - MN Telefono 03765521 Fax 0376550180 [email protected] www.str.it http://excellent.str.it DeScRizione. La nuova versione del software, in combi- nazione con le soluzioni Autodesk, rende possibile la perfetta integrazione con Autodesk Revit Architecture 2010 e Autodesk AutoCAD 2010. Consente ai progettisti di recuperare i dati architettonici direttamente dal progetto elaborato attraverso l’input grafico, oppure, attraverso eXcellent Architect, permette di trasformare automaticamente i dati di AutoCAD immessi in un disegno tridimensionale. tecnologia e metoDo Di calcolo. Il software è aggiornato al recepimento del D.Lgs. 311/06, alle Norme regionali più avanzate (regione Lombardia e EmiliaRomagna), utilizzando la norma UNI TS 11300 parte 1 e parte 2 aggiornata al Dpr. Nr. 59 del 2 aprile 2009 e alle linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici (Decreto 26 giugno 2009). ambiti Di impiego. L’applicativo è in grado di aiutare i professionisti nella redazione della certificazione energetica degli edifici. Determina i fabbisogni energetici. Verifica i limiti di legge. Esegue il calcolo delle trasmittanze termiche e del Diagramma di Glaser. Il 76 S 5/09 [Rassegna Software] RequiSiti Di SiStema PC Pentium o processore equivalente; 512 MB RAM (consigliati 1024); HD 200 MB liberi; Interfaccia video SVGA (risoluzione consigliata 1024X768 con caratteri piccoli); Monitor a colori; Mouse compatibile; Stampante compatibile con Windows XP, Windows Vista coSto. 1280 euro. risultato è la determinazione della classe di consumo, con la stampa del relativo certificato energetico e della relazione tecnica richiesta dal D.Lgs. 311/06. Il software è corredato di: una banca dati materiali estesa; un’ampia raccolta di documenti esplicativi e modelli utili al professionista; il modello per la procedura di richiesta di incentivi statali per la riqualificazione energetica degli edifici. Contributi a cura di STEFANO BERNUZZI MARCO IMPERADORI DANIELE VERDESCA Laureato in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Pavia, ha ottenuto un Master di specializzazione all’Accademia di Belle Arti di Brera. Giornalista dal 2007, è responsabile del portale di architettura e design www.archinfo.it. Cultore della materia in Storia dell’Architettura Contemporanea al Politecnico di Milano, è stato redattore dei siti www.domusweb.it, della rivista Domus e www.undo. net, collaboratore free lance del settore architettura della rivista Mousse Magazine e curatore di mostre di arte contemporanea. Ingegnere, PhD in Ingegneria Ergotecnica Edile, professore associato presso il Politecnico di Milano – Dipartimento BEST, titolare della cattedra di “Progettazione e Innovazione Tecnologica” presso la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura. Svolge attività di ricerca nell’ambito della innovazione edilizia mediante processi costruttivi basati sui sistemi a secco, sull’alta efficienza energetica e sulla sostenibilità ambientale. Dal 1999 è titolare dello studio Atelier2 (Gallotti e Imperadori Associati) di Milano, in cui verifica e applica nella pratica progettuale gli esiti sperimentali e di ricerca. Ha pubblicato libri e scritto articoli scientifici e su riviste di settore in Italia e all’estero. Architetto, è attualmente direttore del Formedil, Ente nazionale bilaterale per la formazione nell’industria delle costruzioni. Docente dai master e di corsi di formazione professionale per la sicurezza nei cantieri e gli aspetti economici del risparmio energetico, consulente per gli studi legali in materia di sicurezza negli appalti, è da anni autore di libri e articoli per Il Sole 24 ORE. DESIGN.DOC Studio associato di giornalismo specializzato nei settori dell’architettura, del design, dell’arredamento. Creato nel 2005 da Susanna Berengo Gardin, Manuela Cifarelli, Mariaclara Goldschmiedt, Marcella Ottolenghi, Lidia Prandi, Diletta Toniolo, collabora con diverse testate giornalistiche. Grazie alla pluralità delle esperienze professionali e delle competenze acquisite, Design.doc propone una lettura specializzata, ma trasversale, del mondo del progetto. FEDERICA GASPARETTO Architetto, svolge la libera professione e attività di consulenza presso studi di architettura. Partecipa ad alcuni gruppi di lavoro e di ricerca attivi presso il dipartimento BEST del Politecnico di Milano che si occupano della definizione di strategie e strumenti per la progettazione e il recupero funzionale e spaziale di edilizia residenziale. SILVIA GHIACCI Architetto, titolare dello Studio di Pianificazione Urbana, esercita la propria attività in Milano nel campo della progettazione architettonica e urbanistica. Si occupa di riqualificazione urbana e di Piani urbani del Traffico, ha pubblicato libri e articoli su riviste specializzate. Dal 1998 collabora con il Politecnico di Milano e con alcune società private in qualità di docente di corsi di formazione sul software AutoCAD di Autodesk. CHIARA LAMPARELLI Laureata in Architettura presso il Politecnico di Milano, dal 2002 al 2005 ricercatrice presso lo stesso Politecnico su temi riguardanti il disegno urbano contemporaneo, l’architettura delle infrastrutture e la sostenibilità. Dal 2003 professore a contratto in Caratteri tipologici degli spazi pubblici, Architettura del paesaggio e Analisi della morfologia urbana presso il corso di laurea in Scienze dell’Architettura. Parallelamente conduce attività di architetto come libera professionista. SABRINA PIACENZA AMALIA SIRIANA VIVIAN Ingegnere libero professionista, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano. Il suo campo di ricerca è quello del Recupero Edilizio in chiave sostenibile ed energetica, con particolare attenzione per i sistemi di valutazione economica degli interventi sull’esistente per stabilirne la fattibilità e la convenienza. L’ambito di riferimento a cui la ricerca si attiene è quello dell’Edilizia Residenziale Pubblica, tema complesso e multidisciplinare. MATTEO ZAMBELLI Architetto e dottore di ricerca in Ingegneria Edile, è professore a contratto alla Facoltà di Ingegneria di Trento e svolge attività di ricerca nelle Facoltà di Ingegneria di Trento e di Ancona. È autore dei libri: Morphosis. Operazioni sul suolo (Marsilio, 2005), Landform Architecture (Edilstampa, 2006), Tecniche di invenzione in architettura (Marsilio, 2007). Architetto, si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano nel 2002, presso il quale, dal 2005, è cultore della Materia di Storia dell’Architettura Contemporanea. Dal 2004 svolge attività redazionale collaborando con alcune riviste quali d’Architettura, Recuperare l’Edilizia, Arketipo-Il Sole 24 ORE e con il portale di architettura e design www. archinfo.it. Ha pubblicato con Motta Architettura la collana Architetture d’autore e, in particolare, i volumi Interni, Loft e Attici, Ville e Cottage, Giardini e piscine. Gli inserzionisti ALLUMINIO SAMMARINESE SA Strada La Ciarulla 84 - 47899 Serravalle D2 Repubblica di San Marino Tel. 0549901250 - Fax 0549901500 www.alusm.com ARISTON THERMO SPA Viale A. Merloni 45 - 60044 Fabriano (Ancona) Tel. 1999111222 www.aristonthermo.com BRIANZA PLASTICA SPA Via Rivera 50 - 20048 Carate Brianza (Milano) Tel. 036291601 www.brianzaplastica.it CORTEX A Consorzio Produttori del Cappotto di Qualità [email protected] - www.cortexa.it DIASEN SRL Zona Industriale Berbentina 5 60041 Sassoferrato (Ancona) Tel. 07329718 - www.diasen.com ECOJOULE SRL Via Acqui 25 - 10098 Cascina Vica, Rivoli (Torino) Tel. 0114731753 www.ecojoule.it EDILCLIMA SRL Via Vivaldi 7- 28021 Borgomanero (Novara) Tel. 0322835816 - www.edilclima.it ERACLIT VENIER SPA Via dell’Elettricità 18 - 30175 Portomarghera (Venezia) Tel. 041929188 www.eraclit.biz GRANITIFIANDRE SPA Via Radici Nord 112 - 42014 Castellarano (Reggio Emilia) Tel. 0536819611- www.granitifiandre.it HABITAT LEGNO SPA Via G. Sora 22 - 25048 Edolo (Brescia) Tel. 0364773511 www.habitatlegno.it HOVAL ITALIA SRL Via per Azzano S. Paolo 26/28 - 24050 Grassobbio (Bergamo) Tel. 035525069 - www.hoval.it IVAS INDUSTRIA VERNICI SPA – GRUPPO IVAS Via Bellaria 40 - 47030 San Mauro Pascoli (Forlì Cesena) Tel. 0541815811 www.gruppoivas.com KME GROUP SPA Via dei Barucci 2 - 50127 Firenze Tel. 05544111 www.kme.com LATERLITE SPA Via Correggio 3 - 20149 Milano Tel. 0248011962 www.leca.it MAPEI SPA Via Cafiero 22 - 20158 Milano Tel. 02376731 - www.mapei.it MAPPY ITALIA SPA Via Tevere 3 - 20020 Cesate (Milano) Tel. 0299431101 www.mappyitalia.it MITSUBISHI ELECTRIC Via Colleoni 7 - 20041 Agrate Brianza (Milano) Tel. 03960531 www.mitsubishielectric.it MONIER SPA Via Valle Pusteria 21 - 39030 Chienes (Bolzano) Tel. 0474560000 www.monier.it PHILIPS SPA Via Casati 23 - 20052 Monza (Monza Brianza) Tel. 0392031 www.illuminazione.philips.it ROCKWOOL ITALIA SPA Via Londonio 2 - 20154 Milano Tel. 02346131 www.rockwool.it SANMARCO – TERREAL ITALIA SRL Strada Nuova Fornace - 15048 Valenza (Alessandria) Tel. 013195979 www.sanmarco.it STR SPA Via Gramsci 36 - 46020 Pegognaga (Mantova) Tel. 03765521 www.str.it TRIMO ITALIA SRL Via Murat 17 - 20159 Milano Tel. 0245408550 - www.trimo.it WIENERBERGER BRUNORI Via Ringhiera 1 - Fraz. Bubano - 40020 Mordano (Bologna) Tel. 054256811 www.wienerberger.it