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Supplem ento 5/2009 - B2B24

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Supplem ento 5/2009 - B2B24
Anno 4 – Supplemento al n. 37 – Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, com. 1, DCB Milano, mensile
Sostenibilità costruita/3
Sostenibilità costruita/3
p r o g e t ti . de t ta g l i . m at e r i a l i . i m p i a n t i
Supplemento 5/2009
S5/09
Sommario Supplemento5/09
[
Rubriche
8
Progetti.Sostenibilitàcostruita/3
Next.Fiere,convegni,corsiemostre
Queens Botanical Garden Center
a New York
12 Echi dal Web. LenovitàinInternet
42 14 Bookstore. Novitàlibrarie
19 Rassegna di progetti e di opere.
Casiemblematicidiecocompatibilitàedilizia
BkSk Architects
USA
Ampliamento scuola Don Filippo
Rinaldi a Roma
46 28 Saggio. Perunusosostenibiledelterritorio
32 Legislazione. Rendimentoenergeticodegliedifici
ARS Architetti
M
Italia
80 Contributi a cura di - Gli inserzionisti
50
42
54
Micro Compact Home a Monaco
Horden Cherry Lee con Haack+Hopfner
Germania
Lighthouse a Londra
Sheppard Robson Architects
Inghilterra
46
]
Punto di ristoro Autogrill
a Ravenna
12soluzioniperlaredazionedell’Attestato
diQualificazioneEnergetica
58 Software
70Rassegna
Total Tool
Italia
58
Environment and Education Center
a Rainham
62 Van Heyningen and Haward Architects
Inghilterra
50
54
62
Il Sole 24 ORE Arketipo
international review of architecture and building engineering
Direttore Responsabile/Editor-in-chief: Francesco Demuro
Direttore/Editor: Giuseppe Turchini
Comitato Scientifico/Scientific Committee: Vladimir Bazjanac, Mario Botta,
Gianfranco Carrara, Colin Davidson, Gabriele Del Mese, Nicholas Grimshaw,
Fulvio Irace, Emilio Pizzi, Christer Sjöström, Ettore Zambelli
Direzione artistica e realizzazione/Artistic and creative director: Grafotitoli Bassoli
Coordinatore editoriale/Editorial Coordinator: Donatella Bollani
Collaborazione redazionale/Editorial
Editorial staff::
Simone Stefano Deugenio, coordinamento sezione Materiali e Sistemi, sito web
Federica Gasparetto, coordinamento sezione Progetti
Sabrina Piacenza, coordinamento redazione e sezione Impianti
Consulenza scientifica/Scientific consulting services:
Laura Elisabetta Malighetti, Gabriele Masera, Matteo Ruta
Hanno collaborato a questo numero/Contributors to this issue: Stefano Bernuzzi,
Antonio Carra, Design.doc, Federica Gasparetto, Silvia Ghiacci,
Marco Imperadori, Chiara Lamparelli, Sabrina Piacenza, Daniele Verdesca,
Amalia Vivian, Matteo Zambelli
Foto di/Photos: Nicolas Bellwald, James Brittain, Jeff Goldberg/Esto,
Marco Imperadori, Sascha Kletzsch, Antonio Las Casas, Strarching Srl
Traduzioni/Translations: Barbara Marino
Supplemento de Il Sole 24 ORE Arketipo n. 37/2009 - ottobre
Il Sole 24 ORE Arketipo
Direzione/Management: Via Monte Rosa 91 - 20149 Milano
Redazione/Editing: Via Girardo Patecchio 2 - 20141 Milano
Registrazione presso il Tribunale di Milano, decreto n. 57 del 7 febbraio 2006
Proprietario ed Editore/Proprietor and Publisher: Gruppo 24 ORE S.p.A.
Tutti i diritti sono riservati.
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Amministratore Delegato/Managing Director: Claudio Calabi
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Abbonamento Italia annuale (10 numeri)/Annual subscription in Italy (10 issues): gli abbonamenti
possono essere sottoscritti telefonando direttamente al servizio clienti periodici e inviando
una fotocopia della ricevuta di pagamento sul c.c.p. n. 31481203. La ricevuta di pagamento
tramite c.c.p. può essere inviata per posta a Gruppo 24 ORE S.p.A.- Via Tiburtina Valeria km
68,700, 67061 Carsoli (AQ) oppure via fax ai numeri 02 o 06 30225406
Abbonamento annuale/Annual subscription: all’interno della rivista le pagine dell’offerta speciale
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I testi e i progetti ricevuti dalla redazione vengono sottoposti in forma anonima al Comitato Scientifico che
ne valuta la possibile pubblicazione. Il Direttore e i consulenti scientifici segnalano al Comitato Scientifico
testi e progetti con dignità di pubblicazione/ Texts and projects received by the editors are submitted in anonymous form to the Scientific Committee that decides the possible publication.The Editor and the Scientific
Consultants serve to call the attention of the Scientific Committee to texts and projects worthy of publication
Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta con mezzi grafici e meccanici, quali la fotoriproduzione e la registrazione. Manoscritti e fotografie su qualsiasi supporto veicolati, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti
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dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.Le riproduzioni effettuate per finalità di
carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono
essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Corso di Porta Romana,
108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.aidro.org
Fotocomposizione/Phototypesetting: Grafotitoli Bassoli, Via G. Carducci 221,
20099 Sesto San Giovanni (MI)
Stampa/Printing: Deaprinting - Officine Grafiche Novara 1901 S.p.A., Corso della Vittoria 91,
28100 Novara
In copertina: Queens Botanical Garden Center a New York - Foto di Jeff Goldberg/Esto
[
next
a cura di Sabrina Piacenza
FiERE
in iTAliA
Verona · 20-22/10/2009
CREA
Mostra fiera termotecnica, energia, ambiente
Quartiere fieristico di Verona
Tel. 02 55181842
eiom@eiomfiere.it
www.eiomfiere.it
www.expocrea.com
Pesaro · 22-25/10/2009
EnERgy DAys
Salone dell’edilizia moderna
Quartiere espositivo Campanara
www.energydays.eu
Rimini · 28-31/10/2009
KEy EnERgy
Fiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile, il clima e le
risorse per un nuovo sviluppo
Rimini Fiera
Tel. 0541 744492
www.keyenergy.eu
e Architettura sostenibile
Quartiere fieristico di Verona
Tel. 0439 849855
www.solarexpo.com
[email protected]
www.greenbuildingexpo.eu
[email protected]
ConVEgni
in iTAliA
Bologna · 28-29/10/2009
EFFiCiEnZA EnERgETiCA in EDiliZiA.
noRMATiVA, inCEnTiVi E TECnologiE
Nell’ambito del ciclo Professione progettare, Edilio e SAIE, in collaborazione
con Il Sole 24ORE Business Media, organizzano la terza edizione di Efficienza
energetica in edilizia. Normativa incentivi tecnologie, l’evento di formazione
che risponde alla sempre più viva attenzione verso le tecniche di progettazione e riqualificazione degli edifici in base ai criteri dell’efficienza energetica.
La partecipazione è gratuita.
Quartiere fieristico BolognaFiere
Pad. 36 ingresso Michelino, sala sinfonia
Tel. 051 282111
saie@bolognafiere.it
www.saie.bolognafiere.it
Milano · 25-28/11/2009
gREEnERgy ExPo 2009 E EnERsolAR+
Nuova fiera dedicata alle energie rinnovabili
Fiera Milano - Rho
Tel. 02 66306866
www.greenergyexpo.eu
[email protected]
Bolzano · 21-24/01/2010
KliMAhousE
Fiera internazionale specializzata per l’efficienza energetica e la
sostenibilità in edilizia
Fiera Bolzano
Tel. 0471 516000
info@fierabolzano.it
www.fierabolzano.it
www.klimahouse.it
Padova · 18-20/03/2009
ElETTRo DoMoTiCA ExPo 2010
Mostra convegno su gestione integrata, risparmio energetico e
telecontrollo
Padova Fiere
www.senaf.it
Verona · 5-7/05/2010
solARExPo & gREEnBuilDing
Mostra e Convegno internazionale su Energie rinnovabili
e Generazione distribuita
Mostra e Convegno internazionale su Efficienza energetica
8
S 5/09
[next]
Bologna · 30/10/2009
18° EuRoPA syMPosiuM
BioARChiTETTuRA: ARChiTETTuRA ViVEnTE
L’Europa Symposium è l’unica iniziativa nel settore dell’edilizia ecologica
che vanta ben diciassette edizioni consecutive, svolte spesso con sessioni contemporanee in diverse città europee. Grazie al coinvolgimento di migliaia di professionisti che hanno colto indicazioni, suggerimenti, strategie
tecniche, molti nuovi obiettivi sono entrati nell’orizzonte quotidiano e l’ecologia è uno di questi. Man mano che l’architettura, ordinaria e straordinaria,
acquisisce connotati di sostenibilità, le problematiche si intrecciano.
Quest’anno il 18° Europa Symposium ne indaga le relazioni con la tecnologia, le risorse, il tessuto connesso.
Durante il convegno sarà presentata l’ECOFFICINA di Bioarchitettura, un
pool di aziende, leader nel proprio settore, che hanno dimostrato particolare attenzione al tema del costruire ecosostenibile e biocompatibile.
Nonostante il grande incremento che ha caratterizzato negli ultimi anni
la diffusione di tecnologie e materiali attenti alle problematiche dell’ecosostenibilità, rimangono alcuni ostacoli riferibili alla complessità delle
soluzioni, alle resistenze a discostarsi dalle consuetudini costruttive,
alla scarsa padronanza delle metodologie applicative, alla difficoltà nel
reperire informazioni.
Importanti relatori, tecnici ed esperti, illustreranno, in una serie di mini dibattiti, alcune tra le tecnologie più all’avanguardia nel complesso universo
dell’edilizia sostenibile.
Quartiere Fieristico BolognaFiere
Fiera sAiE di Bologna
Palazzo Congressi, sala Bianca
ore 9.30
www.bioarchitettura-rivista.it
CONCORSI
IN ITALIA
Bologna · 31/10/200
Si è riunita la giuria del concorso internazionale “SAIE Selection. Low cost &
low energy sustainable housing”, evento organizzato da BolognaFiere in collaborazione con Archi-Europe Group ed Edilio e con il patrocinio di ArchitettiBologna, del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti
e Conservatori e del Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani,
per decretare i vincitori delle due categorie, “Architetti Under 45” e “Studenti”,
per ognuna delle quattro sezioni “brick”, “metal&glass”, “wood” e “concrete”.
La premiazione dei progetti vincitori avverrà sabato 31 ottobre, alle ore
10.00, nel corso del convegno “Low cost, low energy sustainable housing”
all’interno di SAIEnergia. Al convegno, presieduto da Mario Cucinella, interverranno anche Corrado Clini, Direttore Generale Ricerca Ambiente e Sviluppo del Ministero dell’Ambiente, e Valeria Marsaglia, del Coordinamento
Nazionale dei Giovani Architetti Italiani. Inoltre, i primi selezionati di ogni
sezione della categoria “Architetti Under 45” saranno invitati a presentare
il progetto durante un seminario comune, mentre i vincitori della categoria
“studenti” parteciperanno al workshop “Energia dell’architettura”, coordinati entrambi da Mario Cucinella. Tutti i progetti selezionati saranno infine
esposti nella mostra dedicata al Centro Servizi del SAIE e saranno disponibili
nel catalogo su cd edito da BolognaFiere.
SAIENERGIA
Quartiere fieristico BolognaFiere - Pad. 14, “Piazza dell’energia”
saie@bolognafiere.it
www.saie.bolognafiere.it
BRAND NEW
Castelfranco Veneto
COMPLESSO RESIDENZIALE SOCIALE PER ANZIANI E DISABILI
Sostenibilità ambientale e qualità della vita sono le linee guida attorno le
quali nasce e trova fondamento il progetto del complesso di edilizia residenziale pubblica di Rovigo che porta la firma di Fram_menti, un gruppo di
giovani architetti veneti che
dal 2007 opera coniugando
innovazione e sostenibilità.
L’esigenza era di realizzare
abitazioni sperimentali a
basso impatto ambientale e
a forte contenuto innovativo,
venti alloggi aggregati destinati a un’utenza principalmente composta da anziani
e persone con disabilità. A
rendere il complesso funzionale agli specifici obiettivi di
destinazione la cura nella definizione degli spazi comuni,
una generale ottimizzazione
dei costi di costruzione e di
gestione degli impianti, una
notevole riduzione dei tempi di costruzione. Fondamentale per raggiungere tali obiettivi è l’uso delle
tecnologie di prefabbricazione leggera per le strutture portanti verticali e
orizzontali mediante l’utilizzo di pannelli modulari autoportanti di legno.
Tra le caratteristiche che fanno del manufatto un’opera innovativa emergono quelle legate alle scelte di sostenibilità compiute dai progettisti,
in particolare una forte attenzione al basso impatto ambientale e alla
qualità della vita. A partire dall’impiego di materiali di costruzione che
non abbiano emissioni nocive per gli abitanti degli alloggi: dall’intonaco
dei muri al legno delle strutture e degli infissi, e ancora ai materiali per
la coibentazione e la pavimentazione.
Oltre che alla logica di ecocompatibilità, materiali e strutture utilizzati
rispondono anche a un’attenta valutazione della qualità del ciclo di vita
dei materiali (LCA).
Per ulteriori informazioni:
Fram_menti
www.fram-menti.com
[email protected]
FACTORY
Milano
THYSSENKRUPP ELEVATOR ITALIA
La sede centrale di Deutsche Börse di Eschborn sarà trasferita all’interno
di un edificio ecosostenibile e accoglierà 2000 dipendenti. ThyssenKrupp
Elevator si è aggiudicata il contratto per la fornitura di 15 ascensori all’interno di un edificio di 92 metri a forma cubica, per un totale di 53.000 m2, che
ospiterà uffici, sale riunioni e numerose aule conferenza.
Nel rispetto dell’ecosostenibilità dell’edificio, la maggior parte degli ascensori saranno dotati di dispositivi di rigenerazione. L’energia generata durante la
frenata sarà restituita alla rete elettrica per essere riutilizzata; ciò consentirà
un abbattimento del consumo di energia del 30% rispetto ai modelli standard,
oltre alla riduzione delle emissioni di CO2.
Alcune cabine ascensori, inoltre, avranno un’illuminazione a LED a basso
consumo che, rispetto alle normali lampadine, consumarà il 90% di energia
in meno. Anche il Destination Selection Control (DSC), prodotto e installato da
ThyssenKrupp Elevator, agevolerà il risparmio energetico: i passeggeri selezioneranno il piano desiderato sul display touch screen del terminale posto
all’esterno dell’ascensore e questo sistema indicherà l’ascensore disponibile,
riducendo così i tempi di attesa, i viaggi a vuoto e le inutili fermate, con un
minore consumo d’energia.
Per ulteriori informazioni:
ThyssenKrupp Elevator Italia Spa
Piazza della Repubblica 32
20124 Milano
www.thyssenkrupp-elevator-italia.com
Milano
SIMPLY SMA
Ha aperto a Milano, in via
Novara, il primo supermercato
“verde” a insegna Simply
Sma, concepito nel rispetto
dell’ambiente e del sociale. Un
progetto a elevata sostenibilità
che coniuga diversi aspetti:
dal risparmio energetico al
riciclo dei materiali e dei rifiuti,
dai prodotti ecologicamente
attenti all’impegno concreto
verso la comunità che lo
[Next]
S 5/09
ospita: 2500 m2 di superficie disposti su due piani e sviluppati in un’ottica
“ecocompatibile a 360 gradi”, per ridurre l’impatto ambientale e contribuire
alla salvaguardia del pianeta.
Il nuovo Simply Sma presenta accessori d’arredo in materiali riciclati: la
plastica di carrelli, gettoni, cestini della spesa, evidenziatori promozionali,
separatori dei banchi frigoriferi e dei clienti alla cassa; il legno dei pannelli della gastronomia; lo smalto delle piastrelle dei servizi ricavato da neon
esausti. I numerosi interventi tecnici realizzati all’interno del supermercato
hanno l’obiettivo di ridurre al minimo i consumi: vetrate maggiorate, sensori
per regolare il flusso luminoso e ottimizzare la luce naturale; illuminazione
esterna e interna con tecnologia elettronica a LED; copertura dei banchi surgelati con vetri a scorrimento; eliminazione dei neon dai ripiani dei banchi
frigoriferi; recupero del calore della centrale frigorifera per riscaldare il punto vendita e l’acqua dei sanitari.
Per ulteriori informazioni:
Sma Spa
[email protected]
ambientali, di risparmio energetico ed economico.
Situato all’interno del Campus Universitario di
Parma, Cubotto è un edificio in scala 1:1 ed è
composto da due locali a piano terra e un altro
al secondo piano, per disporre di una parete
esterna ventilata di 6 metri di altezza. È realizzato con tecnologia ibrida (gli orizzontamenti
sono in getti CA), con telaio di legno e pannelli
di tamponamento di cemento fibra, due strati di
fenolico rifiniti interamente di gesso rinforzato. La costruzione è dotata di sensori, tarati sul
protocollo di verifica messo a punto dal gruppo
di ricerca, che permetteranno di condurre indagini termografiche e verifiche igrometriche, di
trasmittanza, smorzamento e sfasamento, per
integrare le verifiche di calcolo con quelle sperimentali e avviare un processo informativo dal
cantiere alla produzione, al progetto: il contrario, cioè, di quanto avviene oggi.
Rodengo Saiano
METRA
ENSUN è una realtà consolidata
all’interno del panorama italiano
delle energie rinnovabili.
Elettropiemme, azienda partecipata al 70% dalla società ENSUN, di cui
Metra è azionista insieme a Gefran
e Palazzoli, ha appena realizzato
l’impianto fotovoltaico della chiesa di San Giuseppe Freinademetz
a Millan di Bressanone. L’impianto
produrrà circa 22.000 kWh/anno,
sufficienti a soddisfare il fabbisogno di energia elettrica dell’intera
parrocchia.
L’impianto rappresenta un riuscito
esempio d’integrazione fra architettura e impiantistica, grazie alla
scelta dei pannelli Sunpower, che si adattano perfettamente alla geometria
e al rivestimento di rame della copertura della chiesa.
L’impianto usufruirà per vent’anni della tariffa incentivante del “Conto energia nazionale”. Il rientro del capitale investito è previsto in otto anni, quindi,
nel tempo, l’impianto trasformerà il costo dell’energia elettrica in una fonte
di reddito per la parrocchia.
Per ulteriori informazioni:
Metra Spa
Rodengo Saiano (BS)
www.metra.it
[email protected]
Cinisello Balsamo
SAINT-GOBAIN PPC ITALIA
Cubotto è il primo prototipo italiano di edificio sostenibile realizzato con tecnologia stratificata a secco, frutto della convenzione di ricerca tra il Dipartimento di Ingegneria Civile del Territorio, dell’Ambiente e Architettura dell’Università
degli Studi di Parma, il Consorzio Esi, Saint-Gobain PPC Italia e Celenit.
Cubotto rappresenta uno dei passi concreti per la raccolta di dati e potenzierà l’efficacia dei modelli e dei pannelli che sono già in commercio o che
verranno prodotti in futuro. L’obiettivo è quello di accertare scientificamente
i plus della tecnica a secco, valutandone prestazioni statiche, tecnologiche,
10
S 5/09
[Next]
Per ulteriori informazioni:
Saint-Gobain Ppc Italia Spa
Viale Matteotti 62
2002 Cinisello Balsamo (MI)
www.bpbitalia.it
[email protected]
Salvaterra
CERAMICHE REFIN
Wecare.refin.it è il nuovo sito di Ceramiche Refin interamente dedicato all’architettura sostenibile: uno straordinario mondo virtuale che si rivolge
agli operatori del settore e anche a tutti coloro i quali desiderano trovare
delle linee guida per realizzare progetti in accordo con i principi di ecocompatibilità e nel rispetto dell’ambiente.
L’azienda sostiene da sempre lo sviluppo sostenibile, grazie alla continua
innovazione dei processi produttivi, alla responsabilità sociale sia nei
confronti dei dipendenti che dei collaboratori e al rispetto per il territorio e
l’ambiente. Tale impegno è testimoniato dalla certificazione Ecolabel, che
l’azienda ha ottenuto per molte delle sue collezioni, e dal certificato di conformità LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) per le linee
Eco Leader e Stone Leader.
All’interno del sito è presente anche un’area “Green News”, una sezione
dove trovare tutte le notizie in
tempo reale provenienti dai più
famosi blog sulla bioarchitettura e bioedilizia di tutto il mondo.
Uno strumento ricco di informazioni, ma allo stesso tempo di
semplice consultazione, rivolto
agli addetti ai lavori e a tutti gli
appassionati di edilizia sostenibile e bioarchitettura.
Green News ha anche un’area dedicata interamente alla certificazione
LEED, certificazione che valuta l’ecocompatibilità di un edificio, dalla fase
di progettazione a quella di gestione quotidiana.
Per ulteriori informazioni:
Ceramiche Refin Spa
Via I Maggio 22
42013 Salvaterra (RE)
www.refin.it
info@refin.it
[
echi dal web
a cura di Stefano Bernuzzi
CERTIFICAZIONE ENERGETICA
www.certificazione-energetica.com
Dopo l’entrata in vigore dal luglio di quest’anno dell’obbligo di allegare la certificazione a ogni immobile immesso nel mercato e commercializzato, è stata definitivamente recepita nel nostro Paese la Direttiva Europea del 2002 sul rendimento energetico
degli edifici. L’attestato emesso da professionisti privati qualificati accompagnerà
l’edificio, sia di nuova costruzione sia ristrutturato, per tutta la sua esistenza e lo
classificherà, come accade per gli elettrodomestici, con una lettera da A a G in base
al suo consumo energetico. Questo sito si pone come utile punto di partenza per
privati, aziende, costruttori e, in generale, tutti gli operatori del settore edilizio per
ottenere tutte le informazioni necessarie per adeguarsi alla nuova normativa. Da
utili consigli su come risparmiare energia ad approfondimenti sulle tecnologie, dall’elenco dei certificatori abilitati suddivisi per province alle guide per le detrazioni
fiscali e tutte le normative scaricabili.
http://efficienzaenergetica.acs.enea.it
Per approfondire ulteriormente gli aspetti economici, fiscali, normativi e tecnici sulla
certificazione degli edifici risulta molto utile, pur nella sua essenziale semplicità,
il sito realizzato dall’ENEA in consorzio con il Ministero dello Sviluppo Economico.
L’ENEA, Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente, è un ente pubblico che
opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle
politiche di competitività e di sviluppo sostenibile del Paese. Tra le molte risorse scaricabili gratuitamente, oltre alle leggi e normative vigenti, anche numerosi opuscoli
e pubblicazioni curati dall’ENEA e un’interessante sezione dedicata ai tecnici con
esempi di realizzazioni edilizie e di calcolo sul risparmio energetico negli edifici, con
la possibilità di scaricare il software DOCET, realizzato in collaborazione con il CNR,
per la redazione della certificazione energetica degli edifici residenziali.
http://it.enerbuilding.eu
Adiconsum - Associazione difesa consumatori e ambiente, da anni impegnata sul
fronte dell’educazione al consumo responsabile e sostenibile, attualmente sta realizzando un progetto denominato Enerbuilding, legato al Programma IEE (Intelligent
Energy Europe) della Commissione Europea, finalizzato a diffondere la cultura dell’uso razionale dell’energia e l’efficienza energetica negli edifici. Il progetto, che ha
avuto inizio nel 2006 e avrà una durata complessiva di 3 anni, si rivolge a tutti i
cittadini, in particolare agli amministratori locali, e ha valore transnazionale, essendo realizzato in collaborazione con omologhe associazioni in Francia, Spagna
e Portogallo. Il sito offre una panoramica sulle ultime notizie e attività nel campo
dell’energia e una ricca sezione di documenti, software, report dai convegni e guide
pratiche per i consumatori, il tutto scaricabile gratuitamente.
LA RICOSTRUZIONE IN ABRUZZO
www.trevisoxlaquila.org
Il sisma che ha colpito L’Aquila lo scorso aprile ha scosso profondamente le coscienze della gente comune dando vita ad una significativa serie di iniziative di sostegno
alla popolazione colpita. Un esempio è il progetto denominato “Treviso x L’Aquila”
condotto da un pool di circa 50 aziende venete con lo scopo di donare un asilo nido
al Comune di Poggio Picenze (AQ), che fa parte di un comprensorio di 5 località e che
ha perso l’edificio preesistente. Il nuovo asilo, progettato per ospitare 40 bambini
di un’età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, prevede una struttura di elevato livello
qualitativo che rispetta tutti i requisiti di sicurezza, antisismicità, sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Il sito documenta passo passo la costruzione dell’edificio con una gallery fotografica lungo una timelime, un video introduttivo, tavole
di progetto e una serie di schede tecniche sui singoli interventi edilizi.
2
S 5/09
[Echi dal web]
www.collettivo99.org
Collettivo99 è un gruppo di una trentina di giovani aquilani under 40 composto da architetti, ingegneri e geologi che si è costituito in seguito al terremoto per pensare ad
una nuova idea di città e territorio da ricostruire. In modo indipendente e parallelo alle
iniziative istituzionali, Collettivo99 ha sviluppato progetti intorno ai concetti di riconversione, reversibilità, innesti architettonici e urbani, nuovo rapporto città-campagna, con
un occhio attento verso le nuove tecnologie e sostenibilità ambientale. Questi progetti
sono presentati con documenti testuali e tavole scaricabili dal sito, strutturato come un
blog dove poter lasciare commenti e intervenire direttamente con Collettivo99.
E SPERIENZE IN ITALIA
www.moduloabassoconsumo.com
Il progetto “Modulo a basso consumo” nasce nell’ambito della commissione energia di Confartigianato Imprese Como e vede il coinvolgimento di tutte le categorie del ciclo costruttivo: edili, imbianchini, fabbri, elettricisti, idraulici, serramentisti. La finalità del progetto è
dimostrare come oggi sia possibile risparmiare energia nel pieno rispetto dell’ambiente,
implementando e associando tecnologie e soluzioni. La costruzione del Modulo è iniziata
ai primi di luglio e vede la sua conclusione in queste settimane; in seguito, il Modulo sarà
monitorato per un anno per verificare l’effettivo risparmio energetico previsto. Lo sviluppo
del progetto è documentato dal cronoprogramma e da una ricca gallery fotografica.
[
bookstore
a cura di design.doc
L’EDIFICIO ENERGETICAMENTE SOSTENIBILE
Carlo Ponzini
Maggioli Editore, 265 pagine, 49 euro
www.maggioli.it
Un libro che si propone di contribuire a chiarire come si realizza un edificio eco-sostenibile, offrendo al lettore un ampio panorama di materiali costruttivi di nuova generazione, nati dalle esigenze dettate dalle nuove politiche di risparmio energetico.
L’impiego dei nuovi materiali, e al contempo la reinterpretazione e il miglioramento di
quelli tradizionali, sono concepiti nell’ottica di un’architettura sostenibile energeticamente, attraverso l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile.
L’obiettivo dell’autore è presentare le nuove tecniche progettuali, innovazioni tecnologiche incluse, utilizzate sia nelle nuove costruzioni che nell’ambito della ristrutturazione, e illustrare le caratteristiche principali dei nuovi materiali presenti sul
mercato.
A completare il volume una raccolta di importanti progetti esemplari tra cui quelli
di Renzo Piano, Mario Cucinella, Steven Holl, David Fisher, Norman Foster, Thomas
Herzog.
GuIDA AGLI ISOLANTI NATuRALI
a cura di Eleonora Oleotto
Edicom Edizioni, 184 pagine, 15 euro
www.edicomedizioni.com
L’isolamento termico è un elemento di fondamentale importanza per poter attuare
misure di risparmio energetico ormai divenute inderogabili. L’utilizzo, in particolare,
di materiali isolanti di origine naturale permette di ridurre le conseguenze negative
sull’ambiente e sull’uomo limitando l’utilizzo di materie prime non rinnovabili. Questo
studio presenta una vasta gamma di materiali isolanti disponibili sul mercato, utile
nella scelta del più adatto alle esigenze reali di applicazione. Gli isolanti sono suddivisi
in base all’origine, vegetale e minerale, con una sezione dedicata agli intonaci termoisolanti. Per ogni prodotto una scheda presenta le caratteristiche, la loro composizione,
i dati tecnici e le diverse tipologie d’impiego.
14
S 5/09
[Bookstore]
LIFE CYCLE ASSESSMENT IN EDILIZIA
Monica Lavagna
Hoepli, 320 pagine, 28 euro
www.hoepli.it
La progettazione sostenibile ed eco-compatibile richiede oggi un allargamento dello
sguardo a tutte le fasi del processo edilizio, all’intero ciclo di vita dei materiali e componenti e ai relativi impatti ambientali: processi produttivi, provenienza dei materiali
edili, tecniche realizzative e di messa in opera, modalità di dismissione e smaltimento
dei rifiuti da demolizione. Il volume illustra le peculiarità di applicazione del metodo
LCA (Life Cycle Assessment) in edilizia e le modalità di uso dei dati ambientali relativi a materiali e prodotti edilizi. Il quadro teorico è supportato da un ricco apparato
informativo relativo al profilo ambientale dei materiali edilizi più diffusi e da esempi di
valutazione LCA applicati a prodotti, soluzioni tecnico-costruttive ed edifici.
ARCHITETTuRA PARASSITA. STRATEGIE DI RICICLAGGIO PER LA CITTà
Sara Marini
Quodlibet, 320 pagine, 25 euro
www.quodlibet.it
In diversi Paesi europei le norme che limitano nuove edificazioni e incentivano la trasformazione dell’esistente hanno innescato nel dibattito architettonico la ricerca di
strategie di riciclaggio degli spazi dati. Si ripropone una pratica progettuale antica,
definita parassitaria, che vede l’immissione di corpi architettonici nuovi in edifici e
strutture urbane preesistenti. L’intrusione di nuove architetture nell’esistente si prospetta da un lato come possibile modello di crescita urbana, dall’altro come emersione
di pratiche informali che chiedono traduzioni spaziali alle repentine modificazioni dell’ordinario. Tali sperimentazioni e realizzazioni si immettono nel disegno urbano come
commento al disegno trovato, come critica alla mancanza di aree e servizi pubblici nel
susseguirsi di confini che sanciscono la privatizzazione dei suoli e rappresentano un
invito a ripensare alle capacità del progetto.
[Bookstore]
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ARCHITETTuRA SOSTENIBILE E LATERIZIO
Adriano Paolella
Edizioni Ambiente, 192 pagine, 46 euro
www.edizioniambiente.it
In questo volume vengono indagate 35 opere realizzate da progettisti come Thomas
Herzog, Glenn Murcutt, Feilden Clegg Bradley Studios, Rafael Moneo, Cino Zucchi e molti
altri, che evidenziano come l’uso del laterizio consenta di mettere in atto strategie di
sostenibilità propriamente architettoniche, relazionate al contesto, alla forma e all’involucro.
Adattabilità, semplicità dei sistemi costruttivi e della messa in opera, durabilità, facilità di manutenzione, buone prestazioni in termini di efficienza energetica definiscono
per il laterizio un potenziale ruolo da protagonista nella svolta verso la sostenibilità in
edilizia.
Caratteristiche ideali in particolare quando si tratta di costruire il necessario, di intervenire sull’esistente, di recuperare e migliorare gli organismi edilizi e insediativi.
ATLANTE DELLA SOSTENIBILITà
M. Hegger, M. Fuchs, T. Stark, M. Zeumer
utet Scienze Tecniche, 296 pagine, 130 euro
www.utetgiuridica.it
Un Atlante completo non più solo focalizzato su materiali o elementi costruttivi, ma
incentrato sui temi di progettazione più ampi che vengono trattati sulla base di proprietà non direttamente visibili, vale a dire la sostenibilità e l’efficienza energetica
degli edifici.
Strutturato in tre sezioni: una prima parte dedicata a quegli aspetti che costituiscono
i fondamenti di una progettazione e costruzione sostenibili e ad alto rendimento energetico; una seconda parte a carattere più pragmatico partendo dalla presentazione dei
fondamenti generali relativi a sostenibilità ed energia, vengono in seguito sviluppati i
temi legati alla progettazione ed esecuzione, infine una terza parte dedicata ai dettagli
e agli esempi realizzati
Solo per l’edizione italiana è stato predisposto un capitolo sulla certificazione energetica e sulla normativa europea e italiana.
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[Bookstore]
R A S S E G N A
D I P R O G E T T I
E D I O P E R E
Rassegna di casi emblematici di ecocompatibilità edilizia
in progetti di recente costruzione
selezionati in funzione della riduzione e della conservazione
del dispendio energetico
Theiner’s Garten Bio Vitalhotel, Gargazzone, Studio Baukraft
Casa unifamiliare, Morozzo, Studio Roatta Architetti Associati
Tortona 37, Milano, Matteo Thun & Partners
Terrazze Bianche, Vigevano, Eugenio Corsico Piccolini
Scuola, Fanzolo di Vedelago, Gruppo Marche
Hotel The Crystal, Obergurgl, Haid & Falkner
[RASSEGNA PROGETTI
A cura di Sabrina Piacenza
Theiner’s GarTen Bio ViTalhoTel a GarGazzone – sTudio BaukrafT
Localizzazione: Gargazzone, Merano (Bz)
Progetto Architettonico: Studio Baukraft – Dominik Rieder e Georg Rubner
Committente: Famiglia Theiner
Impresa: Rubner Objektbau Srl
Un tranquillo rifugio per vacanze consapevoli all’insegna del benessere. A Gargazzone, nei pressi di
Merano, il “Theiner’s Garten BIO Vitalhotel” è stato realizzato su un terreno gestito da oltre vent’anni con
metodi di coltivazione naturali, situato nelle vicinanze del maso della famiglia di albergatori Theiner, fra
le prime a introdurre l’agricoltura biologica in Alto Adige.
Il biohotel, circondato da un giardino mediterraneo, offre ai propri ospiti anche un percorso per jogging
e fitness che si snoda attraverso il frutteto.
In linea con la filosofia bio di tutto il progetto, è stata scelta una struttura Rubner Objektbau progettata
dallo Studio di architettura Baukraft di Bressanone.
La struttura, realizzata completamente in legno in soli dodici mesi, soddisfa i più severi criteri di edilizia ecologica: nella realizzazione e nell’arredamento delle 57 camere, nelle quali domina il calore delle
essenze locali, si è rinunciato consapevolmente all’installazione di apparecchiature elettriche e all’uso
di colle e chiodi, creando così ambienti anallergici e privi di fonti d’inquinamento elettromagnetico.
Evidente il richiamo formale alle pergole dei vigneti dell’Alto Adige: il seminterrato, che ospita una
piscina, il centro wellness e la sauna, così come il piano terra con la reception, un bar, un ristorante,
una sala conferenze e un punto vendita di prodotti biologici, sono stati concepiti come corpi centrali
allungati. I piani superiori, dove si trovano le camere, sono stati realizzati rimandando esplicitamente
ai terrazzamenti tipici dei vigneti.
Ogni camera dispone di un terrazzo o di un balcone, opportunamente ombreggiati da elementi frangisole, mentre le ampie superfici del tetto sono state integrate nel “vigneto artificiale”. Sulla superficie
del tetto del bar e del ristorante è stato realizzato un giardino di erbe aromatiche di circa 200 m 2.
L’ultimo piano ospita una sala fitness con vista panoramica che si estende fino a Bolzano e al Passo
della Mendola.
L’interno delle stanze è l’espressione più evidente del carattere sostenibile dell’edificio: in ogni ambiente si contrappongono pareti di tipo diverso, in legno di cirmolo e intonaco a base di argilla. All’interno
dei muri intonacati è stato installato un riscaldamento a parete che consente di irradiare un piacevole
tepore a tutto lo spazio. In corrispondenza delle testiere dei letti, invece, sono state montate pareti di
legno massiccio, con giunzioni realizzate senza chiodi, né colla e rivestite di legno.
Per garantire l’insonorizzazione delle camere, le pareti sono state realizzate con pannelli doppi, senza
incassare al loro interno alcun apparecchio elettrico. In questo modo, è stato possibile sfruttare al
meglio gli effetti benefici del legno sul sistema neurovegetativo umano.
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[Rassegna Progetti]
Casa unifamiliare a morozzo – sTudio roaTTa arChiTeTTi assoCiaTi
Localizzazione: Morozzo (CN)
Progetto Architettonico: Studio Roatta Architetti Associati
Committente: A. Molinero
Superficie costruita: 192 m2
Il sito dell’intervento è una comune area piana di lottizzazione residenziale, di forma vagamente quadrata,
che ospita il volume a tre bracci disposti sul tracciato di una corte centrale.
È una casa a corte che, ottenendo la riservatezza di una porzione di spazio aperto, risolve la mancanza di
privacy che caratterizza i giardini nei piccoli lotti.
La trama da cui emerge la pianta nasce da un approccio fortemente “solare” e dall’incontro di due geometrie:
quella esterna, che segue la griglia ortogonale della trama viaria, e quella interna, che si orienta sul percorso
solare, agli assi cardinali.
L’edificio ha la natura di un massiccio guscio esterno forato da finestre a feritoia, che racchiude un ventre
vetrato aperto sulla corte e al mezzogiorno.
La gran parte della superficie vetrata ottiene così il miglior affaccio verso sud, quello che permette il massimo
guadagno solare passivo durante l’inverno; apposite schermature fisse permettono il controllo dell’irraggiamento estivo sulle vetrate stesse, evitando il surriscaldamento dei locali.
La pensilina che copre il terrazzo centrale ha, insieme alla funzione di schermatura solare, il compito di
ospitare i pannelli solari termici per l’acqua calda sanitaria, che si trovano così con la migliore esposizione e
al tempo stesso architettonicamente integrati nel disegno complessivo.
L’alto livello di comfort interno è garantito dall’impianto di ventilazione meccanica controllata con recuperatore di calore e dalla modalità di distribuzione del calore.
Il guscio esterno è, infatti, realizzato con muratura portante armata, rivestita a cappotto da pannelli di sughero dello spessore di 16 cm: la massa muraria interna viene mantenuta in temperatura durante l’inverno
tramite un impianto radiante a parete sotto intonaco.
Le tre falde del tetto sono realizzate con struttura di legno lamellare, manto di lamiera ventilata e 22 cm di
lana di legno; le facciate vetrate, come le piccole finestre, sono dotate di telai di legno e alluminio, vetri a
doppia camera con gas interno e pellicola basso emissiva. Il rivestimento di sughero delle pareti e la fibra
di legno disposta nella copertura ventilata permettono all’edificio il raggiungimento di un’elevata efficienza
energetica: 19 kWh/m2 per anno di fabbisogno di energia primaria.
La piccola quantità di calore necessaria alla climatizzazione invernale è fornita da una pompa di calore ariaacqua, utile anche al fabbisogno residuo per l’acqua calda sanitaria.
L’edificio è stato scelto come soggetto di uno studio di LCA relativo ai costi energetici “dalla culla alla tomba”
realizzato dal Politecnico di Torino nel 2007. Un’importante valutazione che mette a confronto i costi energetici dell’edificio efficiente con un edificio di pari dimensioni realizzato a termini di legge.
[Rassegna Progetti]
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TorTona 37 a milano – maTTeo Thun & ParTners
Localizzazione: Milano
Progetto Architettonico: Matteo Thun & Partners
Committente: Fondo Creative Properties
Superficie costruita: 25.000 m2
Il progetto Tortona 37 si inserisce nel processo virtuoso di riuso del territorio con un’architettura di
grande pregio a basso impatto ambientale; un intervento edilizio che completa la bonifica di un’area
ex industriale e la restituisce alla città, attraverso l’utilizzo di avanzate tecnologie a elevata efficienza
energetica.
Un complesso architettonico misto, composto da cinque edifici disposti a corte attorno ad un ampio
giardino, un polmone verde simbolo esplicito delle idee guida di tutto il progetto.
Ogni edificio, a pianta rettangolare, si sviluppa su sei livelli, consentendo una doppia esposizione per
tutte le unità immobiliari. Ogni unità è costituita da un volume a doppia altezza (7 metri) che consente di generare open space con mezzanino interno dalla grande versatilità funzionale: showroom,
laboratori, studi professionali, ma anche negozi e uffici possono trovare uno spazio adatto alle diverse
esigenze. Una flessibilità degli spazi interni che diventa anche sostenibilità d’uso nel tempo.
La facciata degli edifici è un reticolo bianco aggettante, intervallato da grandi bow-window rivestiti da
brise-soleil di legno; incornicia le ampie vetrate dell’intero complesso e collega tra loro i vari edifici
che, in copertura, culminano con panoramiche terrazze, vere piazze in quota con una splendida vista
panoramica.
Ogni scelta progettuale è stata finalizzata all’ottenimento del massimo rendimento energetico, coordinando sapientemente la progettazione architettonica con quella impiantistica: il recupero del terreno
su cui sorge l’edificio, il sistema di condizionamento dell’aria basato sullo sfruttamento geotermico,
l’utilizzo di pannelli radianti, l’attento studio dell’involucro esterno sono solo alcune delle strategie che
hanno permesso di ottenere un risultato di livello assoluto.
La facciata vetrata, integrata da un sistema di tende esterne, presenta un forte fattore di riduzione
dell’incidenza solare (fino al 87%) per evitare il surriscaldamento estivo degli ambienti. Un’ulteriore
schermatura è data dai brise-soleil di legno, il materiale naturale per eccellenza, impiegato anche nei
serramenti e nei grandi bow-window aggettanti.
Il complesso sfrutta l’energia geotermica, producendo acqua calda e refrigerata (anche in contemporanea), utilizzando pompe di calore polivalenti del tipo acqua/acqua, uno dei sistemi più efficienti e a
minore impatto ambientale attualmente realizzabili.
Quattro pozzi prelevano l’acqua di falda ad una temperatura tra i 14°C e i 16°C, in funzione delle stagioni.
L’acqua è inviata ad una grossa vasca di accumulo e decantazione interrata e poi distribuita alle pompe
di calore di ogni singola unità immobiliare. I pannelli radianti a soffitto, utilizzati nel complesso, sono
l’ideale complemento alle pompe di calore ad acqua per un sistema energeticamente efficiente.
I pannelli sono alimentati con acqua “calda a bassa temperatura” in inverno e con acqua “fredda ad alta
temperatura” in estate, e richiedono un minimo dispendio di energia per il loro funzionamento nelle
varie stagioni.
Il controllo della temperatura ambiente avviene mediante irraggiamento, in assenza di rumore e di
correnti d’aria, per il massimo comfort nelle zone occupate dalle persone.
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[Rassegna Progetti]
Terrazze Bianche a VigeVano – eugenio corsico Piccolini
Localizzazione: Vigevano (PV)
Progetto Architettonico: Eugenio Corsico Piccolini
Committente: Bazzea Srl
Superficie Area: 3500 m2
Un complesso residenziale in via di conclusione a Vigevano, realizzato con grande attenzione ai criteri
di sostenibilità ambientale ma con costi paragonabili a quelli dell’edilizia tradizionale.
La struttura, che sorge a pochi minuti dal centro città, è caratterizzata da sedici unità abitative, costituita da tre volumi principali che si sviluppano su due livelli e da quattro corpi di fabbrica che ospitano
ciascuno un’unità abitativa indipendente.
“Terrazze Bianche” è un edificio a basse emissioni che, in termini di riscaldamento, è in grado di sfruttare gli apporti solari, gli apporti metabolici (abitanti, macchine) e un buon isolamento, tutti fattori che
relegano il ruolo del riscaldamento tradizionale ad un livello secondario.
La struttura presenta caratteristiche tecniche di grande rilievo, a partire dal coefficiente di trasmittanza U (che indica il grado di isolamento termico), che per la parete esterna è pari a 0,19 W/m2K, per la
parete divisoria interna è 0,30 W/m2K, mentre per il solaio interpiano è di 0,29 W/m2K.
Questi valori consentono di equiparare il complesso a un edificio “3 litri”, cioé un edificio che per
scaldarsi o raffreddarsi utilizza solo 3 litri di combustibile per m2 all’anno. Ciò comporta una riduzione
dell’85% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, con un notevole risparmio sulla bolletta energetica rispetto alla media di un edificio non risanato. “Terrazze Bianche” rientra negli edifici in Classe
A, con un consumo di energia minore o uguale a 30 KWh/m2 per anno.
Questo risultato è stato possibile grazie a una profonda ridefinizione dell’intero processo costruttivo e
grazie a soluzioni tecnologiche a elevate prestazioni termo-acustiche-igrometriche sia per le finiture
d’interni che per l’involucro esterno.
Ne sono dimostrazione la scelta della facciata ventilata per l’involucro esterno, a garanzia del miglior
comfort termico e idrometrico, e la scelta di isolare terrazze e tetti con giardini pensili, sfruttando
il “potere” isolante della terra, premiando in questo caso sia l’aspetto architettonico, sia il concetto
“Green Over Gray”.
Il tetto verde ha un effetto equilibrante dal punto di vista termico, in quanto trattiene nello strato di terra
parte dell’acqua piovana che, evaporando lentamente, impedisce l’eccessivo riscaldamento della copertura e contemporaneamente impedisce la fuoriuscita del calore del fabbricato nei mesi invernali.
Questa soluzione, inoltre, contribuisce sensibilmente a ridurre le emissioni di CO2, oltre a indurre un
maggiore assorbimento acustico e favorire l’ottimizzazione idrica.
Per raggiungere questo obiettivo, è stato necessario l’utilizzo di tecnologie e materiali di
qualità ad alte prestazioni in modo da conseguire un controllo dei consumi energetici tale da garantire
la corretta classificazione dell’edificio.
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Scuola a Fanzolo di Vedelago – gruppo Marche
Localizzazione: Fanzolo di Vedelago (TV)
Progetto Architettonico: Gruppo Marche
Committente: Comune di Vedelago
Per la nuova scuola di Vedelago è stato scelto un sistema costruttivo a parete Stile21, con una struttura completamente di legno, costituita da pareti portanti e coperture a pannello e, dove necessario, travature di legno lamellare,
in grado di offrire importanti performance di isolamento termico e acustico.
La corretta traspirabilità e il fonoassorbimento sono, infatti, assicurati da una coibentazione a cappotto esterna di
fibra di legno di 12 cm di spessore e una a pacchetto per la copertura, sempre di fibra di legno, di 14 cm di spessore
medio. Le finiture sono state scelte, tra intonaco, rivestimento in larice, pannelli alucobond, a seconda delle diverse
esposizioni del fabbricato. L’interno dell’edificio è interamente rivestito di cartongesso, mentre gli infissi, sono stati
realizzati in legno e alluminio. Infine, con l’obiettivo di gestire in modo più razionale le risorse energetiche, sono
stati previsti impianti fotovoltaici da 20 kW, termici a pannelli solari, di riciclo dell’aria con scambiatore di calore e
di riscaldamento a pavimento. Grande importanza dal punto di vista energetico avrà inoltre l’utilizzo di pompe di
calore a sonda geotermica, che preleveranno il calore dalle falde sottostanti.
Hotel tHe Crystal a obergurgl – Haid & Falkner
Localizzazione: Obergurgl, Austria
Progetto Architettonico: Haid & Falkner Gmbh & Co. Kg
Committente: Famiglia Falkner
Ecologia e design caratterizzano l’ambizioso progetto alberghiero alpino, realizzato nella rinomata località sciistica
di Obergurgl in Ötztal, a pochi passi dal confine italiano, a circa 2.000 metri di quota. L’aspetto ambientale è posto al
centro dell’intero progetto: le energie rinnovabili vengono sfruttate per il sistema di riscaldamento, per l’acqua calda,
per l’alimentazione della piscina. L’energia geotermica è ricavata da 8000 m di perforazioni e da 76 sonde poste singolarmente a 120 m di profondità. Per alimentare l’intero impianto di riscaldamento della struttura è stato installato
un raccoglitore d’energia che può contenere fino a 20.000 litri. Tale impianto è isolato da una parete di 30 cm. L’intera
struttura alberghiera è riscaldata da corpi a bassa temperatura (riscaldamento a pavimento, radiatori). Il raccoglitore
accoglie l’energia proveniente dalla superficie di pannelli solari di 265 m² e dalle tre pompe a bassa temperatura che
producono ciascuna 110 kW e che alimentano l’accumulatore. La parte superiore viene invece alimentata da una
quarta pompa (ad alte temperature) l’acqua confluisce nei sanitari delle stanze. Dato che questi sistemi di riscaldamento dell’acqua calda contengono bassissimi quantitativi di acqua (fino a un max di 3 litri per ciascuna unità), non
c’è rischio di contaminazione tra loro.
Complesso
Direzionale Homes
Il Centro Direzionale Homes sorge ai margini di un’area industriale
ai piedi delle colline di Pieve di Soligo, a circa 50 chilometri da
Venezia. Si tratta di un complesso architettonico che raggruppa la
parte direzionale, commerciale, tecnica e amministrativa di cinque
aziende attive nel settore del mobile.
Il progetto dell’architetto Mario Mazzer è caratterizzato da due
parallelepipedi intersecati tra loro in modo non ortogonale, per
esprimere una maggiore dialettica spaziale. La distribuzione planimetrica tiene conto delle dottrine orientali del feng-shui e usa
le caratteristiche peculiari dell’elemento acqua per equilibrare le
forze.
Complessivamente, le migliori tecnologie di isolamento termico
e acustico sono state adottate nella realizzazione dell’edificio per
ottenere la massima qualità dell’ambiente di lavoro. La facciata a
doppia pelle con vetri extra-light è di tipo semi-attiva: consente un
forte risparmio energetico ed è regolata da estrattori d’aria e tende
che assicurano un ottimo benessere abitativo.
L’elemento che caratterizza a livello estetico il progetto è senza
dubbio la texture di alluminio sovrapposta alle facciate e composta
da estrusi interconnessi. Una soluzione che affianca alle valenze
formali un significato simbolico legato all’interdipendenza e all’unione delle differenti identità produttive in un unico sistema.
Il progetto illuminotecnico è stato realizzato con la collaborazione
di Philips, che ha sviluppato tecnicamente soluzioni integrate per
evidenziare le peculiarità dell’organismo architettonico e per conferire particolare qualità all’ambiente di lavoro.
Com’è noto, la luce ha un effetto importante sul benessere e quindi
anche sulla produttività nei luoghi di lavoro. Proprio per questo
grande attenzione è stata rivolta alla definizione di una corretta
combinazione tra utilizzo di luce naturale e artificiale.
Nel dettaglio, gli studi più recenti hanno certificato la correlazione
tra il ciclo giornaliero degli ormoni che regolano la fase di attività
e rilassamento durante la giornata e la variazione della temperatura
di colore della luce naturale dall’alba al tramonto.
Tale variazione può essere ricreata con il sistema a luce dinamica
CVC (Colour Variation Control), che miscela opportunamente,
durante l’arco della giornata, sorgenti fredde e calde attraverso le
ottiche microlenticolari degli apparecchi Savio, per ottenere il miglior allineamento possibile ai cicli naturali.
Il sistema Light Master Modular permette, inoltre, di regolare il
flusso luminoso, considerando il contributo di luce esterna e presenza persone, per ottenere la massima efficienza dell’impianto, oltre a una grande flessibilità di utilizzo.
Le scenografie a dinamismo di colore esterne sono realizzate con
tecnologia LED RGB, che permettono di creare effetti emozionali
con la luce.
Progetto: Complesso Direzionale Homes
Località: Pieve di Soligo (TV)
Committente: Homes Building
Data di realizzazione: 2005-2008
Progettista: Mario Mazzer
Team Project: Marco Da Ros, Stefania Neodo
Team Competition: Marco Mirisola, Andrea Sartori, Luca-Donati,
Francesca Castagna, Alessandro Vergot, Gianluca Moras
Strutture: Gianluca Sartori
Electrical System Designer: Studio ETA progetti – per.ind. William
Meneghin
Impresa: Tonon Spa
PHILIPS SPA
Divisione Lighting
Via Casati 23 - 20052 Monza (MI)
Tel. 039 2031 - www.illuminazione.philips.it
Per un uso sostenibile del territorio
Agli albori della terza rivoluzione industriale, in un’epoca in cui l’umanità si misura per la prima volta nella sua storia con
aumenti esponenziali della popolazione, in cui urge indirizzare i processi di sviluppo e inurbazione dei paesi sottosviluppati,
parlare di sostenibilità in relazione all’architettura significa occuparsi di metropoli e agglomerati urbani e dei principi insediativi che stanno alla base dei fenomeni di diffusione incontrollata caratterizzata da un non pianificato consumo di territorio
(il cosiddetto sprawl), fenomeno tipico di tutto il mondo occidentale, che ora sta interessando anche l’Oriente e tutti i Paesi
in via di sviluppo
Testo di Chiara Lamparelli
Il suolo è una risorsa scarsa e ben difficilmente
rinnovabile. Il rapporto annuale ISTAT del 2008
dedica a questo tema alcune preoccupanti considerazioni (da W. Fumagalli, a cura di, Il consumo
del suolo tra norme vigenti e nuove proposte, AL
mensile di informazione degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Lombardi, luglio 2009) «... tra il 2001 e il 2008 l’incremento
delle superfici edificate in Italia è stato del 7,8
per cento. Si possono definire critiche o poco sostenibili le situazioni in cui una forte domanda
di edificazione insiste su un territorio già sovraccarico, spingendo all’occupazione di aree sempre
più marginali e all’ulteriore frammentazione dello
spazio rurale, con conseguenze negative per l’ambiente (ad esempio, per l’incremento dei volumi
di traffico o per il degrado delle aree verdi o agricole residuali, intercluse nelle zone urbanizzate).
Se, come in gran parte della pianura Padana, la
spinta all’urbanizzazione è forte in aree già densamente popolate, ciò significa che in queste aree
un modello insediativo ad alto consumo di suolo
tende a riprodursi saturando progressivamente gli
spazi residui disponibili».
L’eccessivo consumo del suolo rappresenta, quindi,
uno dei problemi più gravi che la pianificazione
urbanistica dovrebbe affrontare e risolvere.
Lega Ambiente recentemente si sta occupando di
un progetto di legge denominato “Norme per il
contenimento dei consumi di suolo e la disciplina della compensazione ecologica comparativa”, il cui obbiettivo principale dovrebbe essere
quello di garantire il contenimento di consumo
di suolo permettendo l’utilizzo di nuove risorse
territoriali solo se non esistono all’interno del
territorio comunale aree già urbanizzate non
utilizzate o sotto urbanizzate o dismesse, compatibili con le trasformazioni richieste.
Lo strumento di controllo dovrebbe essere un
documento denominato “Carta di consumo del
suolo”, di cui va reso obbligatorio il periodico
aggiornamento, il quale potrebbe permettere di
avere sott’occhio il quadro generale della situazione di una data porzione di territorio palesando
i diversi utilizzi o non utilizzi, situazioni di degrado delle aree in osservazione, in determinati
lassi di tempo.
L’eccesso di urbanizzazione degli ultimi 50 anni
ha portato le città a trasformarsi da metropoli a
megalopoli, ovvero territori urbanizzati.
Eugenio Turri teorizza la “megalopoli padana”
come un’unica metropoli a scala interregionale, e
Stefano Boeri (2004) giunge a considerare l’Europa intera, osservata a scala satellitare, come un
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[Saggio]
unico territorio urbanizzato in cui non è più possibile delineare vere separazioni tra le aree urbane
costruite, le aree agricole e i parchi naturali, bensì
va tutto considerato un’unica infinita sequenza di
brani ed episodi che si susseguono senza progetto,
senza più una misura riconoscibile, apparendo,
«come l’esito caotico di una società urbana priva
di gerarchie e di regole insediative».
Le città europee, caratterizzate da un nucleo storico, si sono propagate nel territorio in periferie
infinite e informi, quasi senza soluzione di continuità. Queste propagazioni sono caratterizzate dalla
«perdita di compiutezza formale, dall’assenza di
qualità morfologica» (I.Valente 2006), procedendo
per lo più secondo un accostamento progressivo di
episodi edilizi solitari, autoriferiti, introversi, privi
di intenzione relazionale col contesto che li circonda: case unifamiliari, edifici industriali, centri
commerciali con parcheggio circostante,condomini
residenziali dalla tipologia stereotipata, impianti industriali, strade di scorrimento, autostrade, tangenziali, cartelloni pubblicitari.
Questo nuovo conformarsi dei paesaggi e dei
territori urbani ci impedisce una visione d’insieme, ci disorienta, togliendoci la possibilità di
lettura attraverso le misure e i riferimenti a noi
noti, e portandoci evidentemente a una deregulation, con un enorme spreco di risorse in generale.
«Senza accorgercene la città è scomparsa. Continuiamo a vivere in ambienti urbani con nomi
storici come Roma, Parigi, New York, Pechino,
ma oggi la maggior parte del mondo sviluppato
abita in periferia» (R.Ingersol, Sprawlton, Roma,
ed. Meltemi, 2004).
L’avvento dello sprawl viene attribuito alla comparsa dei mezzi di locomozione meccanica nella
storia dell’umanità, evento che ha generato una
progressiva deformazione e adeguamento della
forma dello spazio urbano: prima con la comparsa
delle ferrovie nell’800, successivamente con l’avvento dell’automobile e il conseguente bisogno di
circolazione. Da quel momento in poi, il tracciato
viabilistico è diventato il vettore generatore della
crescita urbana sempre più incontrollata, uno dei
pochi elementi relazionali riconoscibili tra le parti
di tessuti frastagliati e intermittenti.
«Con una violenta rottura, unica negli annali della
storia, tutta la vita sociale dell’Occidente s’è staccata in questi ultimi tre quarti di secolo dalla sua
cornice relativamente tradizionale e ben armonizzata con la geografia. L’esplosivo che ha prodotto
questa rottura è costituito dall’improvviso irrompere - in una vita fino allora scandita dal passo
del cavallo - della velocità nella produzione e nei
Densità, razionalizzazione
dell’uso degli spazi
urbani e territoriali,
riqualificazione e riuso
delle aree urbane dismesse
e di risulta, strategie
e tecnologie ecosostenibili,
ma soprattutto
ricostituzione di misure
e valori antropologici
nella “scrittura impazzita”
dei labirinti dei territori
antropizzati
trasporti delle persone e delle cose. Al suo apparire, le grandi città esplodono o si congestionano,
la campagna si spopola, le province sono violate
nella loro intimità. I due insediamenti umani tradizionali, la città e il villaggio, attraversano una
crisi drammatica. I centri abitati si estendono
senza forma, indefinitamente. La città come organismo urbano coerente scompare. Nell’anarchica proliferazione di sobborghi che corrodono
la natura e degradano le belle comunità rurali
questo enorme spreco – la disorganizzazione del
fenomeno urbano - costituisce uno degli oneri
più schiaccianti imposti alla società moderna…»
(Le Corbusier nell’introduzione a Manière de
penser l’urbanisme, Editions de l’Architecture
d’Aujourd’hui, 1946-63, trad. it. Maniera di pensare l’urbanistica, Laterza, Roma-Bari, 1965).
Nella caratterizzazione degli assetti morfo-tipologici della città diffusa non c’è più spazio per la
percorrenza pedonale e insieme a quella scompaiono anche gli spazi pubblici, la cultura della
piazza civica viene sostituita con la frequentazione del centro commerciale.
«Il mondo civico della piazza è stato abbandonato
perché si lavora e si vive altrove. L’atmosfera comunitaria della strada commerciale del centro ha
perso la sua vitalità, combattuta dalla concorrenza
dei centri commerciali suburbani. I valori della
polis, monumentalizzati nella forma urbana dei
centri storici, non si sono riprodotti in altri contesti fuori dal centro, che sembrano terra di nes-
suno. Sprawl non è soltanto un fatto di morfologia
urbana, ma è ormai un modo di essere, in «oscillazione continua tra appartenenza e spaesamento»
(G.Vattimo 1989) «un tempo tutte le città avevano
una maglia di strade contenuta in una forma compatta. L’identità del luogo era stabilita da una gerarchia architettonica di monumenti e spazi urbani
che rappresentavano la collettività» (R.Ingersol,
Sprawlton, Roma, ed. Meltemi, 2004).
Il cambiamento antropologico di concezione e
uso della città e del territorio è radicale e forse è
proprio solo la veloce percorrenza automobilistica l’unica possibilità di ricostituire percettivamente lo sprawl come un paesaggio continuo e
non frammentato. D’altro canto ciò che rimane
del nucleo della città storica si costituisce come
uno dei possibili “episodi” nell’infinita sequenza
che caratterizza il territorio; episodio che, ospitando sempre meno funzioni commerciali e residenziali, viene fruito spesso, soltanto come testimonianza storica, in una sorta di processo di
museificazione.
La prima risposta possibile allo sprawl è il suo
esatto contrario, “densità”.
Il concetto di “città compatta” sta divenendo centrale nelle moderne strategie di pianificazione
urbanistica, una densità indirizzata a obiettivi di
ecoefficienza e massima sostenibilità ambientale degli assetti costruiti, dove densità va intesa
non come brutale agglomerazione urbana (di cui
purtroppo la prima rivoluzione industriale ci ha
Il concetto di “città
compatta” sta divenendo
centrale nelle moderne
strategie di pianificazione
urbanistica, una densità
indirizzata a obiettivi
di ecoefficienza
e massima sostenibilità
ambientale degli
assetti costruiti dove
densità va intesa come
compattazione
e integrazione strategica
delle funzioni urbane
del costruito e degli spazi
verdi
Greensburg, Kansas (USA). Ricostruzione
ecosostenibile di una città: schema dei percorsi
pedonali previsti dalla pianificazione urbana
[Saggio]
S 5/09
29
lasciato molti esempi), ma compattazione e integrazione strategica delle funzioni urbane del
costruito e degli spazi verdi, delle infrastrutture
e l’adeguata istituzione di spazi aperti pubblici,
fondamentali per la costituzione di un’identità
comunitaria urbana.
E allora ripensare il paesaggio urbanizzato, dove
evidentemente lo spazio costruito e lo spazio
aperto devono essere concepiti e progettati in binomio indissolubile: spazi di verde pubblico possono
avere effetti salubri sul microclima urbano, avere
funzione di isolamento acustico, di assorbimento
dell’inquinamento atmosferico e dell’anidride carbonica, di produzione di ossigeno e rigenerazione
dell’aria. Inoltre, possono essere concepiti come
luoghi per l’interazione sociale, per il movimento
pedonale, attrezzati per il tempo libero.
In un’ottica di densità, la ricerca tipologica va
reindirizzata alla realizzazione di edifici compatti a blocco, contenenti funzioni diverse, non
necessariamente solo quella residenziale (mixité),
per cercare di contrastare la zonizzazione urbanistica, causa principale di spostamenti poco sostenibili e di deperimento e sotto-utilizzazione
di parti di città.
Tipologie residenziali che siano in grado di rispondere adeguatamente alle odierne istanze
sociali, proponendo il grado di flessibilità nell’organizzazione degli spazi interni abitativi
richiesta dalla complessità sociale contemporanea. Senz’altro dovrebbero essere edifici costruiti secondo strategie edilizie ecosostenibili,
attraverso la massima cura del loro orientamento all’esposizione solare, l’impiego di materiali adeguati, l’incentivo alla prefabbricazione
e tutte le soluzioni tecnologiche e impiantistiche indirizzate alla “passivazione” dei consumi
energetici dell’edificio.
Sarebbe opportuno concepire tessuti urbani che
prevedano l’integrazione funzionale e architettonico/paesaggistica con tutte le infrastrutture
della mobilità - l’adeguato sviluppo delle reti infrastrutturali disincentiverebbe la mobilità privata
e individuale, fornendo una valida alternativa pianificando quindi anche gli adeguati spazi della
mobilità pedonale e ciclabile.
Città compatte pianificate secondo intenzioni urbanistiche volte a una relazione interscalare città/
30
S 5/09
[Saggio]
territorio lungimirante e coordinata tra le parti.
È evidente che queste intenzioni ideali vanno
intersecate con una realtà già data che ci circonda, costituita da un paesaggio urbano diffuso,
caratterizzato dalla dispersione, informe e deregolata, dove non riusciamo più a mettere in atto
processi di autoriconoscimento sociale e civico,
dove urge la capacità di rilettura e riqualificazione strategica degli interstizi residuali e delle
aree dismesse urbane.
Sicuramente occorre uscire dalle categorie dicotomiche note - città/campagna, centro/periferia
- accantonando le nostalgie per la perduta identità formale delineata della polis monocentrica e
della civiltà a essa correlata, e aprirsi alla possibilità del concepire la città e il territorio come enti
complessi interagenti, che compongono un’unica
geografia di nuove centralità relazionali tra la scala
locale e quella globale.
Quindi, applicando una sospensione del giudizio che ci permetta di prendere atto dei nuovi
“statuti ontologici”, riconoscendo l’odierna
complessità multiversa, multiforme e multiscalare, potremmo rileggere con pazienza il campo
di intervento, nell’intento di ricostituire il nesso
tra spazi aperti e spazi costruiti, ritrovare riferimenti e identità spaziali, gerarchie, punti di riferimento, nuove misure di relazione fra le parti
in grado di interagire sia alla scala locale che a
quella globale, ritessere maglie interrotte, magari
partendo proprio dagli interstizi di labilità e discontinuità delle forme che caratterizza “l’ordine
sparso” della città diffusa.
«Interspazi che imprigionano i mutanti crinali,
contorni delle forme. Sono cavità, sottrazioni distanziamenti temporanei delle parti che racchiudono le potenzialità trasformative delle situazioni
locali entro le condizioni globali del sistema insediativo. Gli interspazi contengono le matrici del
disegno modificativo degli assetti architettonici,
urbani e territoriali, trapassando le scale per attingere una consapevole forma dell’abitato. Valgono quantomeno a esorcizzare la sterilizzazione
dei caratteri fisici e materiali dei luoghi, operata
dal risucchio antropologico nei non luoghi» (S.
Crotti, in “Architetture dello spazio pubblico:
forme del passato forme del presente” a cura di
Paolo Caputo, Milano, Electa, 1997).
Sarebbe opportuno
concepire tessuti
urbani che prevedano
l’integrazione funzionale
e architettonico paesaggistica con tutte
le infrastrutture
della mobilità: lo sviluppo
delle reti infrastrutturali
disincentiverebbe
la mobilità privata
e individuale
Il quartiere “Econovello” a Cesena.
Progetto vincitore del concorso
internazionale di idee per le aree
lungo la ferrovia e “soprasecante”
(studio gap associati, Land Srl,
Camerana & Partners).
L’idea di una nuova centralità
urbana al di sopra di un tunnel
viabilistico di attraversamento,
espressione di una dialettica tra
la dimensione urbana e il parco,
tra pieno e vuoto, tra densità
dell’edificato e permeabilità dello
spazio pubblico ove possano
convivere differenti aspetti
innovativi relativi ai temi del
paesaggio e dell’abitare
Rendimento energetico degli edifici
Il rendimento energetico degli edifici ha finalmente i suoi standard nazionali: Il D.P.R. 59/2009 consente di completare l’articolato e complesso sistema dell’efficienza energetica e dell’uso razionale dell’energia nel settore edilizio.
Le Linee guida nazionali definiscono un sistema di certificazione energetica degli edifici in grado di fornire informazioni chiare
sulla qualità energetica degli immobili e strumenti che consentono di valutare la convenienza economica a realizzare interventi di riqualificazione energetica sulle abitazioni. Dal 1° luglio scorso è perciò diventato obbligatorio redigere l’attestato di
certificazione energetica (ACE) per le singole unità immobiliari
Testo di Daniele Verdesca, Antonio Carra, Studio Carra e Associati
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale1 del
D.P.R. 59/2009 anche l’Italia, dopo lunghe traversie, si dota del testo normativo di riferimento
per quel che riguarda il rendimento energetico
degli edifici. Il predetto decreto, atteso da circa 3
anni, riprende – con alcune integrazioni e modifiche – quanto già precedentemente disciplinato
nell’Allegato I del D.Lgs. 192/2005, successivamente “corretto” prima dal D.Lgs. 311/2006 e,
successivamente, dal D.Lgs. 115/2008.
Dal 1° luglio scorso è entrato in vigore l’obbligo
di redigere l’attestato di certificazione energetica
per le singole unità immobiliari (anche sotto i
1000 m2), sia nel caso di compravendita che di
locazione (sia esistenti che di nuova costruzione),
come previsto dall’articolo 6, comma 1-bis del
D.Lgs. 192/2005. Tuttavia, fino all’entrata in vigore delle predette “Linee guida nazionali”, l’attestato di certificazione energetica verrà sostituito
dall’attestato di qualificazione energetica, redatto
dal direttore dei lavori e presentato al Comune di
competenza, contestualmente alla dichiarazione
di “fine lavori”.
Inquadramento normativo
Il D.Lgs. 192/2005 definiva quali dovevano essere i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici
al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione
e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica. Al contempo, le scelte
effettuate di efficienza energetica in campo edilizio avrebbero dovuto contribuire a conseguire
gli obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni di gas a effetto serra posti dal c.d. “Protocollo di Kyoto” e, di conseguenza, promuovere
la competitività dei comparti più avanzati verso
lo sviluppo tecnologico.
Il decreto richiedeva altresì (articolo 4, comma
1, lettere a) e b)), che a livello nazionale fossero adottati i criteri generali, le metodologie
di calcolo e i requisiti minimi finalizzati al contenimento dei consumi di energia. I predetti
standard nazionali avrebbero dovuto vedere la
luce attraverso uno o più decreti del Presidente
della Repubblica in cui fossero disciplinati la
progettazione, l’installazione, l’esercizio, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici
per la climatizzazione invernale ed estiva degli
edifici (compresa anche la preparazione dell’acqua calda per usi igienico-sanitari e, limitatamente al settore terziario, per l’illuminazione
artificiale degli edifici). Analogamente, erano
32
S 5/09
[Legislazione]
previsti appositi decreti presidenziali per regolare i criteri generali di prestazione energetica
per l’edilizia sovvenzionata e convenzionata,
nonché per l’edilizia pubblica e privata, anche
riguardo alla ristrutturazione degli edifici esistenti (dovevano essere indicati le metodologie
di calcolo e i requisiti minimi). Con il D.P.R.
59/2009 si porta a compimento, anche se ancora in modo parziale, il percorso tecnico normativo per la definizione dei criteri generali e
i requisiti della prestazione energetica relativi
alla progettazione degli edifici e alla progettazione e installazione degli impianti; allo stato
attuale, di conseguenza, il quadro legislativo di
riferimento per il sistema costruttivo (pubblico
e privato) è, in ordine temporale, quello indicato nella Tabella 1.
Metodologie di calcolo
Per quanto attiene alle metodologie di calcolo
della prestazione energetica degli edifici, il D.P.R.
conferma quanto già anticipato dalle precedenti
norme, ossia l’obbligo di avere come riferimento
gli standard della serie UNI/TS 11300, e in particolare la:
1. UNI/TS 11300-1, relativa alla “determinazione
del fabbisogno di energia termica dell’edificio
per la climatizzazione estiva e invernale”,
2. UNI/TS 11300-2, relativa alla “determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei
rendimenti per la climatizzazione invernale e
per la produzione di acqua calda sanitaria”.
La conseguenza è che le parti della norma a
oggi disponibili riguardano la determinazione
del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva e invernale e
la determinazione del fabbisogno di energia
primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua
calda sanitaria. Non essendo quindi possibile
determinare il fabbisogno di energia primaria
per la climatizzazione estiva, per tale aspetto
il decreto fissa solo i valori limite di fabbisogno termico, descritti nei paragrafi successivi
dell’articolo. In ogni caso, gli strumenti di calcolo applicativi delle metodologie di cui sopra
(software commerciali) dovranno garantire che
i valori degli indici di prestazione energetica
calcolati abbiano uno scostamento massimo di
più o meno il 5% rispetto ai corrispondenti
parametri determinati con l’applicazione dello
strumento nazionale di riferimento proposto
dal CTI2.
Le metodologie
di calcolo della
prestazione energetica
hanno ancora come
riferimento gli standard
della serie UNI/TS 11300,
in merito al fabbisogno
di energia termica
dell’edificio per
la climatizzazione estiva
e invernale e ai rendimenti
per la climatizzazione
invernale e per
la produzione di acqua
calda sanitaria
1
G.U. n. 132 del 10/06/2009.
La garanzia sullo scostamento dei valori di
calcolo viene fornita attraverso una verifica e
dichiarazione resa dal Comitato Termotecnico
Italiano (CTI) o dall’Ente nazionale italiano di
unificazione (UNI).
2
TAbellA 1: QuADro TeCniCo normATiVo A liVello nAzionAle
Pubblicazione
Normativa
Definizione
L. 10 del 09/01/1991
Norme in materia di uso razionale
dell’energia, di risparmio energetico
e di sviluppo delle fonti rinnovabili
di energia
G.U. 14/10/1993, n. 242, S.O.
D.P.R. 412 del 26/08/1993
D.P.R. 511/1999
Regolamento recante norme per
la progettazione, l’installazione,
l’esercizio e la manutenzione degli
impianti termici degli edifici ai fini del
contenimento dei consumi di energia,
in attuazione dell’art. 4, comma 4,
della legge 9 gennaio 1991, n. 10
G.U. 23/09/2005 n. 222. S.O. n. 158
D.Lgs. 192 del 19/08/2005
Attuazione della direttiva 2002/91/CE
relativa al rendimento energetico
nell’edilizia
D.Lgs. 311 del 29/12/2006
Disposizioni correttive e integrative al
decreto legislativo 19 agosto 2005, n.
192, recante attuazione della direttiva
2002/91/CE, relativa al rendimento
energetico nell’edilizia
D.P.R. 59 del 02/04/2009
Regolamento di attuazione dell’articolo
4, comma 1, lettere a) e del decreto
legislativo 19 agosto 2005, n. 192,
concernente attuazione della direttiva
2002/91/CE sul rendimento energetico
in edilizia
G.U. 16/01/1991, n. 13
G.U. 01/02/2007 n. 26, S.O. n. 26/L
G.U. 10/06/2009 n. 132
Valori limite di prestazione energetica
per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni
integrali
Le prime disposizioni del D.P.R. 59/2009 (articolo 4, “Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti”)
fanno riferimento alle operazioni relative sia alle
nuove costruzioni che alle ristrutturazioni previste dall’articolo 3 del D.Lgs. 192/2005. In particolare, il comma 2, lettere a) e b), del predetto
articolo si riferisce alle prestazioni energetiche
minime da applicare nel caso di ristrutturazione
di edifici esistenti, per cui vi sarà:
1. una applicazione integrale dei minimi energetici a tutto l’edificio in caso di:
a) ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l’involucro di edifici esistenti
di superficie utile superiore a 1000 m2;
b) demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria di edifici esistenti di superficie utile superiore a 1000 m2;
2. una applicazione limitata al solo ampliamento dell’edificio nel caso che lo stesso ampliamento risulti volumetricamente superiore
al 20% dell’intero edificio esistente.
Nei casi prima elencati previsti dalla normativa
antecedente, il D.P.R. attuale specifica come si
debba procedere, in sede progettuale:
a) alla determinazione dell’indice di prestazione
energetica per la climatizzazione invernale
(EPi);
b) alla verifica che l’EPi risulti inferiore ai valori
limite che sono riportati nell’Allegato C sempre del D.Lgs. 192/2005.
Il D.P.R. 59/2009 sancisce
i differenti valori limite
di prestazione
energetica nel caso
di nuove costruzioni
o ristrutturazioni
integrali, ristrutturazioni
parziali e manutenzione
straordinaria
Per gli stessi edifici, ancora nella fase progettuale,
è obbligatorio, oltre alla prestazione invernale:
a) determinare la prestazione energetica per il raffrescamento estivo dell’involucro edilizio (Epe,
invol)3;
b) verificare che l’Epe degli edifici residenziali4
non sia superiore a:
1. 40 kWh/m2 anno per le zone climatiche A e
B;
2. 30 kWh/m2 anno per le zone climatiche C,
D, E ed F;
c) verificare che l’Epe per le altre tipologie di
edifici5 non sia superiore a:
1. 14 kWh/m2 anno nelle zone climatiche A e
B;
2. 10 kWh/m2 anno nelle altre zone climatiche.
Ristrutturazione o manutenzione
straordinaria
Nei casi di ristrutturazioni totali o parziali e di
manutenzione straordinaria diversi da quelli prima
descritti (ristrutturazione integrale degli elementi
edilizi costituenti l’involucro di edifici esistenti
con superficie utile superiore a 1000 m2 6) ma che
prevedano, a titolo esemplificativo, rifacimento
di pareti esterne, di intonaci esterne, del tetto o
dell’impermeabilizzazione delle coperture, con il
nuovo D.P.R. è obbligatorio:
1. per tutti gli edifici: il valore della trasmittanza
termica (U) per le strutture opache verticali7 delimitanti il volume riscaldato verso
l’esterno8, deve essere inferiore a quello riportato nell’allegato C del D.Lgs. 192/20059;
Si ricorda che l’Epe invol è pari al rapporto tra
il fabbisogno annuo di energia termica per
il raffrescamento dell’edificio, calcolato
tenendo conto della temperatura di progetto
estiva (Norma UNI/TS 11300-1) e la superficie
utile (per gli edifici residenziali) od il volume
(per gli edifici con altra destinazione d’uso).
4
Il riferimento è agli edifici residenziali
inquadrati nella Classe E1 del D.P.R. 412/1993.
5
Il riferimento è a tutti gli edifici diversamente
inquadrati dalla Classe E1 del D.P.R. 412/1993.
6
Il riferimento è a quanto previsto dal D.Lgs.
192/2005, articolo 3, comma 2, lettera c),
numero 1).
7
A “ponte termico” corretto. Qualora il “ponte
termico” non dovesse essere corretto
(o qualora la progettazione dell’involucro
edilizio non preveda la correzione dei ponti
termici), i valori limite della trasmittanza
termica (Allegato C) devono essere rispettati
dalla trasmittanza termica media
(parete corrente più ponte termico).
3
[Legislazione]
S 5/09
33
2. per tutti gli edifici, con eccezione degli edifici
adibiti ad attività industriali e artigianali e assimilabili: il valore della trasmittanza termica (U)
per le strutture opache orizzontali o inclinate10 delimitanti il volume riscaldato verso
l’esterno11 deve essere inferiore a quanto riportato nell’allegato C del D.Lgs. 192/200512. Nel
caso di strutture orizzontali sul suolo, i valori
di U dovranno essere calcolati in riferimento
al sistema struttura-terreno;
3. per tutti gli edifici, con eccezione degli edifici
adibiti ad attività industriali e artigianali e assimilabili: il valore della trasmittanza termica (U)
delle chiusure apribili e assimilabili13 dovrà
rispettare i limiti riportati nell’allegato C del
D.Lgs. 192/200514. Restano esclusi dal vincolo
prestazione gli ingressi pedonali automatizzati,
da considerare solo ai fini dei ricambi di aria in
relazione alle dimensioni, tempi e frequenze di
apertura15.
Installazione o sostituzione impianti
termici
Analoghe disposizioni a quelle per l’involucro
edilizio si trovano nel D.P.R. anche per quel che
riguarda i casi di nuova installazione e ristrutturazione di impianti termici o sostituzione di
generatori di calore, già previsti comunque dal
D.Lgs. 192/200516. In questo caso, il progettista
deve effettuare il calcolo del rendimento globale
medio stagionale dell’impianto termico e, successivamente, dovrà verificare che lo stesso risulti superiore al valore limite riportato al punto
5 dell’ormai arcinoto Allegato C del D.Lgs.
192/200517. Nel caso di installazioni di potenze
nominali (del focolare) maggiori di 100 kW, è
però fatto obbligo di allegare non solo la già
prevista relazione tecnica18, ma anche una diagnosi energetica dell’edificio e dell’impianto
nella quale siano indicati:
1. gli interventi di riduzione della spesa energetica,
2. i relativi tempi di ritorno degli investimenti,
3. i possibili miglioramenti di classe dell’edificio
nel sistema di certificazione energetica in vigore, sulla base della quale sono state determinate le scelte impiantistiche che si andranno a
realizzare.
In ogni caso, per tutte le categorie di edifici, nell’ipotesi di mera sostituzione del solo generatore
di calore, il D.P.R. detta le regole minime per il
rispetto delle norme vigenti in tema di uso razionale dell’energia, specificando i requisiti per quel
che riguarda:
a) i nuovi generatori di calore a combustione,
b) le nuove pompe di calore elettriche o a gas,
c) l’obbligo di presenza19 di almeno una centralina
di termoregolazione programmabile per ogni
generatore di calore (compresa la presenza di
dispositivi modulanti per la regolamentazione
automatica della temperatura),
d) l’installazione di generatori con potenza nominale maggiore di quella preesistente,
34
S 5/09
[Legislazione]
e) l’installazione di generatori di calore a servizio
di più unità immobiliari,
f) nel caso di sostituzione di generatori di calore
di potenza nominale del focolare inferiore a 35
kW, con altri della stessa potenza.
In questo quadro di dettaglio specifico, ai commi
9 e 10 (sempre dell’articolo 4 del D.P.R.), si colloca una delle novità di maggior impatto per il
nostro sistema edilizio e che, per la sua importanza, tanto ha fatto ritardare la pubblicazione
dello stesso decreto presidenziale. In particolare,
in tutti gli edifici esistenti con un numero di
unità abitative superiore a 4, e comunque in presenza di potenze nominali del generatore di calore dell’impianto centralizzato maggiore di 100
kW20, il D.P.R. enuncia la “preferenza” (invece
che l’“obbligo”) per il mantenimento degli impianti termici centralizzati (laddove esistenti, ovviamente). Le cause tecniche o di forza maggiore
per ricorrere a eventuali interventi finalizzati alla
trasformazione degli impianti termici centralizzati a impianti con generazione di calore separata
per singola unità abitativa dovranno però essere
espressamente chiarite nella relazione tecnica di
accompagnamento all’impianto.
Sempre in questa logica di “preferenzialità”, il
D.P.R. specifica che, nel caso di ristrutturazione
di edifici esistenti21 con un numero di unità abitative superiore a 4, nell’ipotesi di ristrutturazione
dell’impianto termico o di installazione dello
stesso, dovranno essere realizzati gli interventi
necessari per permettere, ove tecnicamente possibile, la contabilizzazione e la termoregolazione
del calore per singola unità abitativa. Gli eventuali
impedimenti di natura tecnica alla realizzazione
dei predetti interventi22 dovranno anch’essi essere
evidenziati nella già citata relazione tecnica di accompagnamento all’impianto.
È di particolare interesse, poi, segnalare come il
D.P.R., ai fini della determinazione del fabbisogno di energia primaria, faccia rientrare tra gli impianti alimentati da fonte rinnovabile i generatori
alimentati a biomasse combustibili. La particolarità
purché siano rispettati i seguenti 3 requisiti:
1. vi sia un rendimento minimo pari alla classe
3 (determinata quest’ultima sulla base della
norma UNI EN 305-5);
2. vi siano limiti di emissione conformi all’allegato IX della parte V del D.Lgs. 152/2006
e smi, ovvero i più restrittivi limiti fissati da
norme regionali (ove presenti);
3. facciano uso di biomasse combustibili ricadenti
fra quelle ammissibili ai sensi dell’allegato X
alla parte V sempre del D.Lgs. 152/2006.
Completano le indicazioni sugli impianti le disposizioni relative alla produzione di acqua calda.
Nel classico caso di:
– edifici di nuova costruzione,
– ristrutturazione di edifici esistenti23,
– nuova installazione, ristrutturazione di impianti
termici o sostituzione di generatori di calore,
fermo restando quanto già prescritto dal D.P.R.
412/1993 per gli impianti con potenza superiore
Alle disposizioni relative
all’involucro edilizio
si affiancano le direttive
che riguardano
l’installazione di nuovi
impianti termici
o la sostituzione
di generatori di calore,
che consentono
la verifica del rendimento
globale medio stagionale
dell’impianto termico
8
Inclusi gli ambienti non dotati di impianto
di riscaldamento.
9
Tabella 2.1, punto 2, in funzione della fascia
climatica di riferimento.
10
Ibidem nota 7 sul “ponte termico”.
11
Ibidem nota 8 sui volumi esterni.
12
Tabelle 3.1 e 3.2, punto 3, in funzione della
fascia climatica di riferimento.
13
Ad esempio, porte, finestre e vetrine (anche
se non apribili), comprensive degli infissi,
considerando le parti trasparenti e/o opache
che le compongono.
14
Tabelle 4.a e 4.b, punto 4.
15
Vanno comunque presa in considerazione la
conformazione e le differenze di pressione tra
l’ambiente interno ed esterno.
16
Il riferimento è all’articolo 3, comma
2, lettera c), numeri 2) e 3), in cui si fa
riferimento a una applicazione limitata
al rispetto di specifici parametri, livelli
prestazioni e prescrizioni, nel caso
di interventi su edifici esistenti quali
le ristrutturazioni (totali o parziali) e
manutenzione straordinaria dell’involucro
edilizio al di fuori di quanto già previsto
sempre all’articolo 3, comma 2), lettera a),
numero 1).
17
Il riferimento è alla formula logaritmica
per il calcolo del rendimento globale medio
stagionale dell’impianto termico.
18
Il riferimento è a quanto previsto dall’articolo
8, comma 1, del D.Lgs. 192/2005.
19
Fatto salvo che ne sia dimostrata
inequivocabilmente la non fattibilità tecnica
nel caso specifico.
20
Gli impianti devono appartenere alle
categorie E1 ed E2 del D.P.R. 412/1993
(vedi box fine articolo).
21
Sempre per le categorie E1 ed E2 del DPR
412/93.
22
Ovvero l’adozione di altre soluzioni
impiantistiche equivalenti.
23
Il riferimento è sempre a quanto previsto
dal D.Lgs. 192/2005, ossia ristrutturazione
integrale di edifici con superficie maggiore
di 1000 m2; demolizione e ricostruzione di
edifici esistenti con superficie maggiore di
1000 m2; ristrutturazione totale.
a 350 kW, viene richiesto dal nuovo D.P.R., in
assenza di produzione di acqua calda sanitaria e
comunque in presenza di acqua di alimentazione
dell’impianto con durezza temporanea maggiore
(o uguale) a 25 gradi francesi:
– un trattamento chimico di condizionamento
per impianti di potenza nominale del focolare
complessiva minore (o uguale) a 100 kW;
– un trattamento di addolcimento per impianti
di potenza nominale del focolare complessiva
compresa tra 100 e 350 kW.
Va comunque segnalato che, nel caso di acqua
calda sanitaria, le disposizioni precedenti valgono
anche in presenza di acqua di alimentazione dell’impianto con durezza temporanea maggiore di
15 gradi francesi24.
Ulteriori prescrizioni per edifici privati,
pubblici o a uso pubblico
Tra le molte novità\riconferme introdotte dal
nuovo D.P.R. segnaliamo la riproposizione, con
modifiche, delle prescrizioni già contenute nell’Allegato I del D.Lgs. 192/2005, ed in particolare:
1. il valore della trasmittanza delle strutture edilizie di separazione tra edifici (o tra unità immobiliari confinanti) dovrà essere inferiore
(o uguale) a 0,8 W/m2 °K nel caso di pareti
divisorie verticali e orizzontali (il medesimo
limite dovrà essere rispettato per tutte le strutture opache – verticali, orizzontali e inclinate
– che delimitano verso l’ambiente esterno gli
ambienti non dotati di riscaldamento);
2. è obbligatorio verificare l’assenza di condensazioni superficiali e che le condensazioni interstiziali delle pareti opache siano limitate alla
quantità rievaporabile25 (qualora non esista un
sistema di controllo dell’umidità relativa interna, per i calcoli necessari quest’ultima dovrà
essere assunta pari al 65%, alla temperatura interna di 20 °C).
In ogni caso, per limitare il fabbisogno energetico
per la climatizzazione estiva e contenere la temperatura interna degli edifici il progettista dovrà:
• valutare e documentare l’efficacia dei sistemi
schermanti delle superfici vetrate (esterni o
interni) tali da ridurre l’apporto di calore per
l'irraggiamento solare26;
• utilizzare in maniera ottimale le potenzialità
della ventilazione naturale dell’edificio, considerando le condizioni ambientali esterne e le
caratteristiche distributive, ricorrendo eventualmente a sistemi di ventilazione meccanica.
Il DPR, inoltre, precisa come per le località nelle
quali il valore medio mensile dell’irradianza sul
piano orizzontale (Im, s) nel mese di massima insolazione estiva, sia maggiore (o uguale) a 290 W/m2,
per il progettista sia obbligatorio verificare27:
a) per tutte le pareti verticali opache (con l’eccezione di quelle comprese nel quadrante
nord-ovest), che sia garantito almeno uno dei
seguenti parametri:
• valore della massa superficiale (Ms) > 230
kg/m2;
• valore del modulo di trasmittanza termica
periodica (YIE)28 < 0,12 W/m2 °K;
b) per tutte le pareti opache orizzontali e inclinate, il valore del modulo della trasmittanza
termica periodica (YIE) < 0,20 W/m2 °K.
Sempre il D.P.R., inoltre, stabilisce come gli effetti positivi che si possono ottenere con il rispetto dei predetti valori di massa superficiale o
dello YIE possono essere raggiunti, in alternativa,
con l’utilizzo di tecniche e materiali anche innovativi, come possono essere le coperture a verde29,
cioè che permettano di contenere le oscillazioni
della temperatura degli ambienti in funzione
dell’andamento dell’irraggiamento solare. In tal
caso, dovrà essere prodotta un’adeguata documentazione e certificazione delle tecnologie e
dei materiali che ne attesti l’equivalenza con i
parametri prima indicati.
Per quel che riguarda le ulteriori prescrizioni relative agli edifici pubblici (o a uso pubblico), il
D.P.R. prevede che in tutti i casi di nuova costruzione o ristrutturazione di edifici pubblici30 dovranno essere rispettate le seguenti disposizioni:
1. i valori limite già previsti ai punti 1, 2, 3 e 4
dell’Allegato C al D.Lgs. 192/2005 sono ridotti
del 10%;
2. il valore limite del rendimento globale medio
stagionale (già previsto al punto 5 dell’Allegato C del D.Lgs. 192/2005) viene calcolato
secondo formula diversa31;
3. i predetti edifici pubblici dovranno essere dotati di impianti centralizzati per la climatizzazione invernale ed estiva (qualora quest’ultima
fosse prevista).
Regioni e Province autonome
In conclusione dell’analisi del D.P.R. 59/2009,
è opportuno porre in evidenza quali saranno le
funzioni degli enti pubblici locali a dimensione
regionale e delle province autonome. Nello specifico, le disposizioni del decreto si applicheranno, secondo la clausola di “cedevolezza”, nelle
Regioni e nelle Province autonome che non
abbiano ancora provveduto ad adottare propri
provvedimenti in applicazione della Direttiva
2002/91/CE e comunque sino alla data di entrata
in vigore dei predetti provvedimenti regionali. In
ogni caso, nel disciplinare la materia, le Regioni
e le Province autonome potranno definire metodologie di calcolo della prestazione energetica
degli edifici diverse da quelle definite nel D.P.R.
59/2009, ma nel rispetto dei vincoli derivanti
dall’ordinamento comunitario, nonché dei principi fondamentali della direttiva 2002/91/CE,
comunque desumibili dal D.Lgs. 192/2005. Le
Regioni potranno fissare, inoltre, requisiti minimi
di efficienza energetica più rigorosi di quelli delineati dal D.P.R., tenendo però conto delle valutazioni tecnico economiche concernenti i costi
di costruzione e di gestione dell’edificio, come
anche delle problematiche ambientali e dei costi
posti a carico dei cittadini.
Le disposizioni saranno
applicate nelle Regioni
e nelle Province
autonome che non
abbiano ancora
provveduto ad adottare
propri provvedimenti
in applicazione
della Direttiva 2002/91/CE
e comunque sino
alla data di entrata
in vigore dei
provvedimenti regionali
24
Il riferimento è alla norma UNI 8065:
“Trattamento dell’acqua negli impianti termici
a uso civile”.
25
La predetta verifica è obbligatoria per tutte
le categorie di edifici, ad eccezione della
categoria E8, nel caso di nuove costruzioni e
ristrutturazione di edifici esistenti, così come
previsti dal D.Lgs. 192/2005 all’articolo 3,
comma 2, lettere a), b) e c), numero 1.
26
Il D.P.R. prevede anche l’obbligo di sistemi
schermanti esterni che, qualora se ne
dimostri la non convenienza in termini
tecnico-economici, potranno essere omessi
in presenza di superfici vetrate con fattore
solare minore (o eguale) a 0,5 (UNI EN 410).
27
Ad esclusione della “Zona F”.
28
La trasmittanza termica periodica (YIE),
misurata in W/m2 °K, è il parametro che
valuta la capacità di una parete opaca di
sfasare e attenuare il flusso termico che la
attraversa nell’arco delle 24 ore, definita e
determinata secondo la norma UNI EN ISO
13786:2008 e smi.
29
Per coperture a verde si intendono le
coperture continue dotate di un sistema che
utilizza specie vegetali in grado di adattarsi
e svilupparsi nelle condizioni ambientali
caratteristiche della predetta copertura
dell’edificio. Tali coperture sono realizzate
tramite un sistema strutturale che prevede,
in particolare, uno strato colturale opportuno
sul quale radificano associazioni di specie
vegetali, con minimo intervento manutentivo
(coperture a verde estensivo) o con interventi
di manutenzione media e alta (copertura a
verde intensivo).
30
Così come definiti ai commi 8 e 9
dell’Allegato A del D.Lgs. 192/2005.
31
G = (75 + 4 log Pn) %.
[Legislazione]
S 5/09
35
Conclusioni
Il D.P.R. 59/2009, almeno per quel che riguarda
l’aspetto metodologico degli approcci di calcolo,
pone una tessera di particolare importanza nel
complesso puzzle dell’efficienza energetica e
dell’uso razionale dell’energia nel settore edilizio.
Rimane però ancora irrisolto il nodo fondamentale delle norme sulla certificazione energetica
e sui soggetti abilitati alla sua redazione. Dal 1°
luglio 2009 è entrato in vigore l’obbligo previsto
dal D.Lgs. 192/2005 di dotare di un attestato di
certificazione energetica tutte le unità immobiliari trasferite a titolo oneroso. La possibilità di
cedere un immobile, di conseguenza, diventa
subordinata al possesso – da parte del venditore – di un documento ufficiale che classifichi
l’appartamento a seconda della sua classe di efficienza energetica (ossia il livello di consumo annuale di energia primaria per la climatizzazione
per metro quadro). In questo modo, dal 1° luglio
si viene ad estendere anche alle transazioni tra
privati una disposizione già in vigore per quelle
categorie di immobili costruiti con una DIA o
concessione edilizia posteriore all’8 ottobre 2005
o che dopo tale data abbia subito una radicale
ristrutturazione (sono compresi anche gli appartamenti per cui si sia chiesta l’agevolazione
fiscale per gli interventi finalizzati al risparmio
energetico). La norma, però, presenta problemi
interpretativi e suscita dubbi sull’applicabilità.
Non è chiaramente definito, infatti, l’obbligo
di presentazione del certificato al momento del
rogito; inoltre, le sanzioni sono previste solo se
l’immobile è venduto dal costruttore, ma non
nelle transazioni tra privati. Completa il quadro
di incertezza anche il diverso comportamento
normativo delle Regioni (la materia, dal punto
di vista costituzionale, è di tipo “concorrente”).
Mentre per la Regione Lombardia la normativa
emanata prevede esplicitamente l’obbligo di allegare il certificato al rogito, non così avviene per
le Regioni confinanti, creando un vero e proprio “disallineamento” economico per acquisti
con proprietari residenti in Regioni diverse. A
questo debbono aggiungersi anche le posizioni
di alcune categorie economiche che sostengono
come le normative regionali non possano sostituirsi (per la parte delle norme delle transazioni a
titolo oneroso) a quelle nazionali. È evidente che
la speranza per tutti gli operatori del settore (tecnici ed economici) è che, dopo l’emanazione del
D.P.R. 59/2009, il legislatore italiano affretti il
percorso di approvazione degli ultimi due decreti
previsti dal D.Lgs. 192/2005 e relativi proprio alle
procedure per la certificazione e ai professionisti
abilitati a redigerle. Necessità questa che deriva
non solo dal panorama nazionale, ma anche dalla
possibilità di finire sotto infrazione comunitaria
per la non piena applicazione di quanto previsto
in merito dalle direttive europee.
A titolo di pro-memoria, si ricorda che il D.P.R. 412/1993, art. 3, classifica i corpi di fabbrica in base alle loro destinazioni d’uso,
secondo le seguenti categorie:
1. E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili:
1.1. E.1 abitazioni adibite a residenza con carattere continuativo, quali abitazioni civili e rurali, collegi, conventi, case di
pena, caserme;
1.2. E.1 abitazioni adibite a residenza con occupazione saltuaria, quali case per vacanze, fine settimana e simili;
1.3. E.1 edifici adibiti ad albergo, pensione e attività similari;
2. E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili: pubblici o privati, indipendenti o contigui a costruzioni adibite anche ad attività industriali o artigianali, purché siano da tali costruzioni scorporabili agli effetti dell’isolamento termico;
3. E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili: ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o
anziani, nonché le strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi
sociali pubblici;
4. E.4 Edifici adibiti ad attività ricreative, associative o di culto e assimilabili:
4.1. E.4 quali cinema e teatri, sale di riunione per congressi;
4.2. E.4 quali mostre, musei e biblioteche, luoghi di culto;
4.3. E.4 quali bar, ristoranti, sale da ballo;
5. E.5 Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili: quali negozi, magazzini di vendita all’ingrosso o al minuto, supermercati, esposizioni;
6. E.6 Edifici adibiti ad attività sportive:
6.1. E.6 piscine, saune e assimilabili;
6.2. E.6 palestre e assimilabili;
6.3. E.6 servizi di supporto alle attività sportive;
7. E.7 Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili;
8. E.8 Edifici adibiti ad attività industriali e artigianali e assimilabili.
Per le categorie di edifici prima elencate, l’Allegato C del D.Lgs. 192/2005 (poi modificato dal D.Lgs. 311/2006) contiene le tabelle
dei requisiti energetici degli edifici, ed in particolare gli indici di prestazione energetica32 per la climatizzazione invernale di:
1. edifici residenziali della classe E1 (esclusi collegi, convitti, case di pena e caserme);
2. tutti gli altri edifici diversi dalla classe E1.
Sempre nello stesso allegato vi sono poi i valori di trasmittanza termica:
1. delle strutture opache verticali;
2. delle strutture opache orizzontali o inclinate per:
• coperture;
• pavimenti verso locali non riscaldati o verso l’esterno;
3. delle chiusure trasparenti.
Completa l’allegato la formula per il rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico.
36
S 5/09
[Legislazione]
32
I valori limite della prestazione energetica
sono espressi in kWh/m2 anno e fanno
riferimento a due specifici fattori: 1) la zona
climatica; 2) il rapporto di forma dell’edificio
(S/V), dove: a) S è la superficie che delimita
verso l’esterno (ovvero verso ambienti non
dotati di impianto di riscaldamento) il volume
riscaldato V, b) V è il volume lordo delle parti
dell’edificio riscaldate, definito dalle superfici
che lo delimitano.
P R O G E T T I
Sostenibilità
costruita/3
Queens Botanical Garden Center a New York - BKSK Architects - USA
Ampliamento scuola Don Filippo Rinaldi a Roma - MARS Architetti - Italia
Micro Compact Home - Horden Cherry Lee con Haack+Hopfner - Germania
Lighthouse a Londra - Sheppard Robson Architects - UK
Punto di ristoro Autogrill a Ravenna - Total Tool - Italia
Environment and Education Center a Rainham - Van Heyningen
and Haward Architects - UK
QUEENS BOTANICAL GARDEN CENTER A NEW YORK - BKSK ARCHITECTS - WWW.BKSKARCH.COM
Testo di Amalia Vivian
Jeff Goldberg/Esto
Foto di Jeff Goldberg/Esto
Il nuovo Queens Botanical Garden Visitor &
Administration Center è il punto focale di un
ambizioso programma di miglioramento per
la città di New York. Realizzato dallo studio
BKSK Architects LLP, esso si configura come
il primo giardino botanico dedicato alla gestione ambientale sostenibile.
L’obiettivo è stato quello di integrare un edificio in stile contemporaneo con la varietà
dei giardini e degli elementi costitutivi del
paesaggio, per offrire ai visitatori la possibilità
di accrescere la loro conoscenza sui temi ambientali e i criteri di sostenibilità. L’architettura
del centro è l’espressione della missione istituzionale del Queens Botanical Garden “dove le
42
S 5/09
[Lighting
[Urban
landscape]
design]
persone, le piante e le culture si incontrano”,
un luogo e uno strumento didattico attraverso
cui si mostra la gestione delle risorse idriche,
l’integrazione del costruito con il paesaggio, i
metodi di risparmio energetico e di rispetto
per l’ambiente. Sviluppato su 15.831 m 2, il
centro ospita una reception, un auditorium,
un negozio, uno spazio galleria, sale riunioni,
uffici amministrativi e spazi tecnici immersi in
un grande giardino in cui l’acqua, reintrodotta
nel sito, diventa elemento di integrazione e
protagonista di questa oasi urbana.
Un canale d’acqua circonda l’edificio e disegna il giardino. Esso è alimentato da acqua piovana che viene raccolta attraverso la copertura
e riversata nel canale attraverso un sistema di
cascate. Il nuovo centro, orientato lungo la direzione est-ovest e costruito sull’area di un ex
parcheggio, è composto da tre spazi interconnessi, uno all’aperto, protetto da una grande ala
di prolungamento del tetto, una zona centrale
di ricezione e di gestione di vetro e legno e un
auditorium integrato nel giardino, protetto da
un tetto spiovente a verde. Il progetto prevede,
inoltre, l’impiego di pannelli solari, un sistema
geotermico, il recupero delle acque piovane
per i servizi igienici, sistemi di gestione e di
ottimizzazione dell’illuminazione, dell’energia elettrica e delle acque e, infine, l’utilizzo di
materiali riciclati e rinnovabili.
Pianta piano secondo. Scala 1:500
10
3
9
11
BKSK Architects LLP
11
12
7. bacino per il trattamento dei fluidi
8. raccolta acqua piovana
9. sala personale
10. sala riunioni
11. sala conferenze
12. terrazzo
1. reception
2. mensa
3. uffici
4. ingresso auditorium
5. auditorium
6. canale
Pianta piano primo. Scala 1:500
2
1
3
6
7
6
4
5
BKSK Architects LLP
BKSK Architects LLP
8
Sezione longitudinale. Scala 1:500
PROGETTO DEL PAESAGGIO:
ATELIER DREISEITL; CONSERVATION
DESIGN FORUM
PROGETTO STRUTTURALE:
WEIDLINGER ASSOCIATES
PROGETTO IMPIANTISTICO:
P.A. COLLINS
CONSULENTE AMBIENTALE:
VIRIDIAN ENGINEERING &
ENVIRONMENTAL
IMPRESA:
STONEWALL CONTRACTING
DATA DI ULTIMAZIONE PROGETTO:
SETTEMBRE 2007
SUPERFICIE: 1470 M2
COSTO:
8,4 MILIONI DI EURO
Jeff Goldberg/Esto
LOCALIZZAZIONE:
QUEENS, NEW YORK, USA
PROGETTO ARCHITETTONICO:
BKSK ARCHITECTS LLP, NEW YORK
COMMITTENTE:
THE QUEENS BOTANICAL GARDEN
Vista del centro immerso nel paesaggio circostante
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
43
Il progetto e le relative scelte tecnologiche sono state indirizzate verso
tre aspetti principali rivolti all’efficienza energetica e ambientale: il sole,
l’acqua e la terra. Per quanto riguarda l’elemento “sole”, il progetto ha
previsto spazi interni flessibili e aperti verso il giardino: facciate completamente vetrate, che creano un continuum tra spazio interno ed esterno, e schermature di lamelle di legno di robinia, per regolarizzare gli
apporti luminosi e il carico termico interno. La forma dell’edificio è stret-
Lamelle frangisole di legno regolano il carico termico negli ambienti interni
44
S 5/09
[Sostenibilità costruita/3]
ta e allungata e garantisce a tutti gli ambienti interni un’illuminazione
naturale. Sono stati impiegati pannelli fotovoltaici in grado di fornire un
apporto del 15% di tutta l’energia utilizzata. Inoltre, è stato realizzato un
sistema geotermico di riscaldamento e raffrescamento che permette di
diminuire del 42% l’apporto di energia impiegata. Particolare cura è stata
posta, poi, nella scelta della tipologia per le coperture: il tetto verde dell’auditorium e il manto di materiale riflettente a coronamento del corpo
centrale e della tettoia (classificati energy star TPO) riducono l’effetto
Jeff Goldberg/Esto
L’oasi urbana
“isola di calore”. Per l’elemento “acqua” è stato progettato un sistema di
raccolta delle piogge: le coperture, con inclinazioni differenti, riversano
a cascata l’acqua nel canale centrale e nel bioswales, bacino a verde per
il trattamento dei fluidi. L’acqua, poi, viene ripulita nel cleansing biotope,
dove viene filtrata naturalmente attraverso trattamenti fitodepurativi.
Infine, per l’elemento “terra” il progetto ha previsto, prima di tutto,
l’integrazione del costruito con il paesaggio, come se l’edificio fosse il
prolungamento del giardino stesso. Infatti, la copertura dell’auditorium,
oltre a ridurre il carico termico e isolare l’interno dai rumori, diventa un
percorso verde per il pubblico, dove mostrare le diverse essenze coltivate nel giardino. Altri aspetti riguardano i materiali impiegati, soprattutto
di estrazione locale: i materiali da costruzione contengono il 19% di
materiale riciclato, il rivestimento dell’edificio è di cedro rosso, l’88% del
legno usato è FSC certificato (Forest Stewardship Council), le casseforme per il calcestruzzo sono state realizzate in pino recuperato, l’88% dei
detriti da costruzione generati sono stati riciclati.
21 GIUGNO
h 10.00
4
21 DICEMBRE
h 10.00
10
2
1
BKSK Architects LLP
11
9
Sezione trasversale
5
10
3
6
11
1. assito di legno di cedro rosso
2. pannelli di finitura di acero rosso
3. brise-soleil di legno di robinia e acciaio
4. scossalina di zinco
5. tettoia di zinco
6. pannello di fibrocemento
7. rivestimento di lastre di pietra locale
8. isolamento termico
9. serramento di alluminio con ante scorrevoli
10. massetto di calcestruzzo
11. trave e pilastro di acciaio verniciato
12. trave di calcestruzzo armato
13. fondazioni con micropali
1
8
2
Normale livello dell'acqua
7
12
BKSK Architects LLP
BKSK Architects LLP
13
Sezione verticale. Scala 1:20
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
45
AMPLIAMENTO SCUOLA DON FILIPPO RINALDI A ROMA - MARS ARCHITETTI
Testo di Federica Gasparetto
Antonio Las Casas
Foto di Antonio Las Casas
Il padiglione di nuova realizzazione è interno
al complesso scolastico Don Filippo Rinaldi,
sito nel quadrante sud-est della città di Roma,
in adiacenza al Parco dell’Acquedotto.
L’incipit progettuale si fonda sulla convinzione
dei progettisti che l’educazione debba essere
indirizzata anche verso il costante rispetto dell’elemento naturale, enfatizzando il rapporto
e la mediazione fra paesaggio e costruito, fra
spazio esterno e spazio interno. L’edificio si sviluppa perciò su un unico livello e comprende
10 aule, il refettorio, uno spazio per l’interciclo,
l’infermeria, l’aula di sostegno e i servizi relativi. Il volume, caratterizzato da una geometria regolare, è diviso in due unità funzionali
46
S 5/09
[Urban landscape]
(1° e 2° ciclo di insegnamento) collegate da
un atrio-ingresso in posizione baricentrica; si
disassano dal sistema solo il corpo contenente il
refettorio, che assume una forma trapezoidale,
e due nicchie dello spazio dedicato all’interciclo, che, con una struttura completamente trasparente, introducono allo spazio esterno.
Le chiusure perimetrali sono suddivise in moduli rivestiti in travertino che si ripetono lungo
tutto il perimetro secondo ritmi differenti.
Questi, intervallati da moduli trasparenti, concorrono alla formazione di fronti tridimensionali scanditi da un vivace gioco di luci e di
ombre. Lo spessore e la geometria delle pareti
esterne consentono, inoltre, di avere all’interno
delle aule nicchie funzionali attrezzabili. La
morfologia degli spazi si unisce a un’allegra colorazione delle finiture interne e crea ambienti
ricchi di stimoli creativi e didattici.
I due corpi principali hanno la struttura di
legno lamellare lasciata a vista, mentre l’atrio
e le porzioni aggettanti (refettorio e interciclo) sono realizzati con strutture metalliche.
Le travi lignee, lasciate a vista in interno come
i pilastri, proseguono poi verso l’esterno con
aggetti di lunghezza variabile a formare un
pergolato con rampicanti a foglia caduca. I
vasi contenenti i rampicanti sono posizionati
in copertura, lungo il perimetro dell’edificio,
a interasse di 4 metri.
Mars Architetti
1
4
A
1
3
A
2
Pianta piano terra. Scala 1:400
1
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:
STEFANO SERAFINI
IMPRESA:
EURO 90 S.R.L.
FINE LAVORI:
AGOSTO 2008
PREMI:
I PROGETTI DI EFFICIENZA E
RISPARMIO ENERGETICO IN ITALIA,
2009
SUPERFICIE COPERTA:
860 M2
VOLUME:
2700 M3
COSTO:
685 MILA EURO
1. aule
2. refettorio
3. atrio
4. interciclo
Mars Architetti
Sezione trasversale AA con i flussi termici estivi
e invernali in evidenza. Scala 1:400
Antonio Las Casas
LOCALIZZAZIONE:
ROMA, ITALIA
PROGETTO ARCHITETTONICO
DEFINITIVO ED ESECUTIVO:
MARS ARCHITETTI - COSMO
ANTONELLO MAGLIOZZI (CAPOGRUPPO
E DIREZIONE LAVORI) CON SIMONA
RUGGERI, VALERIO HINNA DANESI,
CLAUDIO MARONI, GIUSEPPE
PASCUCCI, ATTILIO DE ROSSI
COMMITTENTE:
COMUNE DI ROMA, XII DIPARTIMENTO,
VIII U.O. EDILIZIA SCOLASTICA,
DIRETTORE: CHIARA CECILIA
CUCCARO
Il pergolato ligneo esterno evita il surriscaldamento
degli ambienti interni durante l’estate
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
47
In armonia con la natura
schermatura dei raggi solari è, invece, ottenuta attraverso l’ombreggiamento portato dalla muratura perimetrale massiva (spessore 65 cm) sui serramenti, montati sul filo interno, e un pergolato perimetrale ligneo, coperto da
piante rampicanti a foglia caduca (vite americana), di lunghezza variabile e
non parallelo alle facciate.
Diversamente, durante i mesi invernali, le ampie porzioni vetrate delle
facciate, non più protette dai rampicanti presenti sul pergolato, permettono
l’ingresso del calore e favoriscono moti convettivi che determinano la trasmissione di aria stemperata all’interno degli spazi.
L’impianto di riscaldamento sfrutta pannelli radianti a pavimento alimentati
da 18 m2 di pannelli solari ad alto rendimento integrati in copertura.
Antonio Las Casas
La composizione planimetrica del nuovo padiglione, nell’intento di instaurare uno stretto rapporto con il paesaggio naturale circostante, ha tenuto
in forte considerazione il possibile apporto di fonti energetiche rinnovabili
avvalendosi, in fase di progettazione, di simulazioni che tenessero in conto
la geometria dell’edificio in rapporto alla sua localizzazione.
Nel periodo estivo l’edificio consente il massimo sfruttamento delle fonti di
raffrescamento passivo attraverso il sottostante vespaio aerato, che favorisce, attraverso un sistema di griglie, il passaggio dell’aria proveniente da
nord; attivando moti convettivi, infatti, l’aria fresca viene convogliata verso
le aperture a vasistas presenti nella parte superiore dei serramenti. La
Antonio Las Casas
1. pergolato ligneo con travi
di dimensione variabile
2. struttura aggetto di profili di acciaio
3. serramenti di lega di alluminio con
vetrocamera di sicurezza
4. chiusura verticale, 650 mm:
- finitura di lastre di travertino
- pannelli alveolari montati su telaio
di profili scatolari di acciaio
- laterizio
- isolamento termico
48
Viste esterna e interna del refettorio
S 5/09
[Sostenibilità costruita/3]
- intercapedine d’aria
- laterizio
- lastra di cartongesso su telaio
metallico
5. solaio controterra:
- linoleum, 2,5 mm
- massetto con riscaldamento radiante,
90 mm
- vespaio aerato, 500 mm
- magrone
Mars Architetti
Mars Architetti
Schema dei flussi di ventilazione naturale nel refettorio durante il periodo estivo e invernale
1
Sezione verticale della chiusura est
del refettorio. Scala 1:20
2
4
Mars Architetti
5
3
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
49
MICROCOMPACTHOME-HORDENCHERRYLEE,HAACK+HOPFNER-WWW.HCLA.CO.UK-WWW.HAACKHOEPFNER.DE
Testo di Amalia Vivian
Sascha Kletzsch
Foto di Sascha Kletzsch
Il progetto della Micro Compact Home
(m-ch) è stato lanciato per la prima volta
a Monaco di Baviera, nel novembre 2005,
attraverso la prototipizzazione del villaggio O 2, costituito da 7 esemplari per gli
studenti del Technical University.
La m-ch commissionata da Dieter Massberg, direttore dell’Università, è stata sviluppata e controllata dal professor Richard
Hörden e dalla sua squadra di collaboratori, insieme a un team di progettazione
composto da Hörden Cherry Lee Architects di Londra e Haack Hopfner Architekten di Monaco di Baviera.
50
S 5/09
[Urban landscape]
Si tratta di una casa micro-compatta, piccola, leggera, modulare e trasportabile,
autonoma e tecnologicamente rivoluzionaria; un cubo di 9 m 2 (2,65 m circa per
lato), ma con tutto il necessario per la permanenza di una/due persone.
Gli interni sono stati studiati al millimetro
e sono multifunzionali per garantire tutte
le prestazioni di una vera residenza: pareti
mobili, arredi e sanitari a scomparsa.
La m-ch unisce la sofisticazione high-tech,
perché combina materiali e tecnologie impiegate per aerei, yacht e automobili, al minimalismo formale di un cubo rivestito di allumi-
nio anodizzato e realizzato su una piattaforma
che lo distacca leggermente da terra.
Il modulo abitativo doveva essere destinato, nelle intenzioni dei progettisti, a una
molteplicità di utilizzi: casetta degli ospiti
o “rifugio domestico” per figli adolescenti,
ma anche far parte di villagg i-condomini, come il Tree Village, dove le m-ch,
sovrapposte l’una alle altre, costituiscono
una struttura simile a quella di un albero,
o lo Snowboard Village, dove i moduli si
distribuiscono e si adattano, grazie ai loro
basamenti, al declivio della montagna, in
prossimità delle piste da sci.
1. terrazzo
2. bagno/doccia
3. zona cottura
4. zona pranzo
B
3
2
A
4
A
1
Richard Horden
B
Richard Horden
Pianta. Scala 1:100
Prospetto
etto o�est
�est
Scala 1:100
00
Richard Horden
LOCALIZZAZIONE:
MONACO, GERMANIA
PROGETTO ARCHITETTONICO:
HORDEN CHERRY LEE, LONDON; HAACK+HÖPFNER, MUNICH
COMMITTENTE:
STUDENTENWERK MÜNCHEN - DIPL. KFM. DIETER MAßBERG
PRODUZIONE:
M-CH MICRO COMPACT HOME PRODUCTION GMBH, UTTENDORF
PERIODO DI PROGETTAZIONE:
2005
SUPERFICIE:
9 M2
PREMI:
BEST INNOVATIVE TECHNOLOGY IN THE MAIL ON SUNDAY NATIONAL
HOMEBUILDER DESIGN AWARDS, 2006
GERMAN BDA AWARDS NELLA CATEGORIA HOUSING, 2006
COSTO:
50 MILA EURO
Schizzo di progetto
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
51
Richard Horden
Richard Horden
6
6
5
5
1
1
4
2
Sezione BB. Scala 1:50
Sezione AA. Scala 1:50
Bilancio energetico (temperatura interna di 19 °c)
ENERGIA
guadagni diretti di energia solare
guadagni energia interna
perdite di energia per trasmissione
perdite di energia per irraggiamento
perdite totali di energia passiva
INVERNO - KWH/MESE
+33,56
+71,83
-253,67
-132,73
-263,01
ESTATE - KWH/MESE
+88,26
+59,11
-31,56
-70,04
+45,77
-266,34
-41,31
-81,85
-384,49
-81,85
+123,16
+100,50
+45,00
+226,00
+148,00
+25,00
+25,00
+22,81 kW/m
+49,84KWh/m
energia per il raffrescamento
e il riscaldamento
impianto elettrico
consumi totali
pannelli fotovoltaici (8 m2):
energia eolica
riscaldamento a pellet
Totale
52
S 5/09
Antonio Las Casas
3
[Sostenibilità costruita/3]
1. in�olucro esterno:
- pannelli di alluminio anodizzato, 5 mm
- intercapedine d’aria, 22 mm
- pannelli OSB con barriera al �apore, 12 mm
- isolamento termico, 200 mm
- barriera al �apore, 2 mm
- pannelli di p�c color grigio chiaro, 3 mm
2. struttura di supporto: tubi di acciaio
poggianti su fondazioni puntuali, Ø 150 mm
3. letto a ribalta
4. ripostigli
5. pannelli solari foto�oltaici
6. generatore eolico �erticale
2
Microcasa di alluminio
realizzata con pannelli di pvc. all’interno, si trovano due letti matrimoniali,
armadi, un tavolo per il pranzo, televisione, doccia e servizi igienici, una zona
cucina completamente accessoriata (piano cottura, lavello, forno a microonde, frigorifero e congelatore, cassetti e piani di lavoro).
dal punto di vista impiantistico, la m-ch è alimentata interamente attraverso
energia elettrica prodotta da pannelli fotovoltaici montati in copertura (4 m2
fissati con inclinazione di 0° rispetto all’orizzontale e 4 m2 fissati a 45° ) e da
un piccolo generatore eolico verticale a integrazione dei pannelli.
la prima relazione di equilibrio ecologico, completata nel 2005 presso
l’università tecnica di monaco di Baviera, fornisce una dettagliata analisi del ciclo di vita dei materiali utilizzati per la costruzione, attraverso il
riciclaggio e lo smaltimento finale, e un rapporto sul bilancio energetico.
(www.microcompacthome.at)
Sascha Kletzsch
Sascha Kletzsch
uno dei prototipi realizzati, la low e-home, è incentrato sul concetto di
efficienza energetica e di ridotte emissioni di co2 nell’atmosfera. il progetto è stato sviluppato con la consulenza ambientale dell’ingegner Heinz
richter da ernst Basler+partner di Zurigo e arup e partners di londra.
il modulo, un cubo di 265x265x265 cm e del peso di circa 2,2 tonnellate,
è pensato per essere sollevato dal diretto contatto del terreno attraverso
una struttura di sostegno realizzata in tubi di acciaio (diametro 150 mm).
l’involucro opaco ha una struttura principale di pannelli oSB, con elevati
spessori d’isolamento termico di poliuretano (200 mm), rivestiti esternamente di alluminio anodizzato che può essere serigrafato con loghi e scritte
per sponsor o esposizioni. i serramenti sono di alluminio a taglio termico,
con doppi vetri e intercapedine d’aria (u=0,4 W/m2K); la finitura interna è
Viste dell’interno
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
53
LIGHTHOUSE - SHEPPARD ROBSON ARCHITECTS - WWW.KINGSPANLIGHTHOUSE.COM
Marco Imperadori
Testo e foto di Marco Imperadori
Lighthouse è un edificio sperimentale ubicato,
assieme ad altri analoghi, nel nuovissimo Innovation Park presso il BRE (Building Research
Establishment) nella prima periferia di Londra,
le cui caratteristiche sono sintetizzate benissimo dal nome: costruzione “leggera” (iperisolata e stratificata a secco), ma anche “casa della
luce”. In inglese, però, la traduzione è “faro”
e, infatti, possiamo considerarla un obbiettivo
orientativo per l’edilizia sostenibile del futuro,
visto che ha ottenuto dal BRE la prima certificazione level 6 ai sensi del CSH (Code for Sustainable Homes), che sarà obbligatoria per le
costruzioni inglesi a partire dal 2016. Dunque
un salto immediato nel futuro, ma con qualche
54
S 5/09
[Urban landscape]
interrogativo che potrebbe portare a diverse valutazioni strategiche su come affrontare il problema dell’efficienza degli edifici su larga scala.
La questione che deve essere chiarita è che la
dimensione della Lighthouse è quella di una
single family house, mentre, per risparmiare risorse e paesaggio, è ormai assodata la necessità
di costruire alloggi multifamiliari con maggiore
densità abitativa. Accettata questa necessaria
premessa, l’edificio ha raggiunto gli obiettivi
preposti, visto che richiede circa 30 sterline di
costi annuali di carburante (biomassa con pellet di legno necessaria per un boiler da 2 KW
di potenza nei due mesi invernali). Le caratteristiche principali sono un involucro leggero,
stratificato a secco e iperisolato (U delle porzioni opache pari a 0,11 W/m2 K) con altissima
tenuta d’aria e serramenti con un valore complessivo di U pari a 0,8 W/m2 K. La struttura
è a telai di legno e le porzioni di rivestimento
degli involucri sono a base di pannelli sandwich
compositi di legno OSB e poliuretano, con doghe di legno per l’involucro esterno e lastre di
gesso rivestito e materassini soffici per l’interno.
In alcuni casi vengono utilizzati pannelli con
PCM (Phase Changing Materials) in grado di
fornire inerzia termica artificiale programmabile. La facciata sud è prevalentemente cieca e
denuncia una chiara strategia difensiva nei confronti del sovrairraggiamento estivo.
Kingspan Off-Site e Kingspan Solar
7
7
Kingspan Off-Site e Kingspan Solar
3
Pianta piano mezzanino. Scala 1:100
8
1. camera
2. lavanderia
3. studio
4. soggiorno
5
Kingspan Off-Site e Kingspan Solar
4
Sezione longitudinale. Scala 1:100
6
5. cucina
6. pranzo
7. vuoto
8. locale tecnico
Pianta piano primo. Scala 1:100
8
8
Marco Imperadori
1
Kingspan Off-Site e Kingspan Solar
2
1
Pianta piano terra. Scala 1:100
La luce penetra dall’alto attraverso il camino solare
e si diffonde per i diversi livelli dell’abitazione,
grazie al susseguirsi di ambienti a doppia altezza
LOCALIZZAZIONE:
LONDRA, UK
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E
TECNOLOGICA:
SHEPPARD ROBSON ARCHITECTS
COMMITTENTE:
KINGSPAN
COORDINAMENTO TECNICO E OPERATIVO:
JONATHAN JENNINGS
PROGETTAZIONE STRUTTURALE:
CCB EVOLUTION
PROGETTAZIONE IMPIANTISTICA:
ARUP
RESPONSABILE DEL CANTIERE:
DAVIS LANGDON
PROGETTAZIONE PAESAGGISTICA:
MACFARLANE WILDER
IMPRESA PRINCIPALE:
CHORUS
PERIODO DI PROGETTAZIONE:
2006/2007
DATA DI MONTAGGIO:
2008
DATA DI APERTURA AL PUBBLICO:
2009
PREMI:
TTJ AWARDS “MIGLIORE INGEGNERIA
DEL LEGNO” , 2007;
BUILDER&ENGINEER AWARDS
“PROGETTO ENERGETICAMENTE
EFFICIENTE”, 2007;
GREEN BUILDING PERFORMANCE
MENZIONE SPECIALE AI GREEN
CONSTRUCTION AWARDS, 2007
SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO:
100 M2
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
55
Net-Zero Carbon Building
rispetto a un edificio standard. Il gradiente di temperatura interno è però
costante, grazie al posizionamento di strati a inerzia termica di lastre di
fibrocemento (nei controsoffitti e nelle pareti) o addirittura di gesso rivestito additivato con materiali a cambiamento di fase (paraffine) in grado di
assorbire, come spugne termiche, il calore e di rilasciarlo in un tempo dilazionato. Ciò implica un’impiantistica in grado di interagire con questi strati a
inerzia termica artificiale sì da renderli attivi in modo ciclico durante il periodo desiderato. L’edificio è, però, anche dotato di un camino solare in grado di
creare raffrescamento notturno estivo o ventilazione naturale nelle medie
stagioni, oltre che fornire illuminazione zenitale naturale. La filiera tecnologico-costruttiva è un mix di industrializzazione e standardizzazione, grazie
al ricorso di prodotti “a catalogo” e alla costruzione a secco, con il risultato di
un’architettura unica e morfologicamente espressiva. Per quanto riguarda i
consumi di energia primaria complessiva, dovuta quindi al riscaldamento
e alla produzione di acqua calda sanitaria, Lighthouse utilizza un sistema
alimentato da un boiler a biomassa (pellet di legno) da 2 KW connesso ai
pannelli solari termici in copertura.
Kingspan Off-Site e Kingspan Solar
Lighthouse è dotata di una tecnologia in gran parte invisibile ed essenzialmente basata su strategie “cicliche”, che riguardano l’acqua, l’uso dei materiali (compreso il disassemblaggio e il riuso-smaltimento), la captazione
solare e la protezione dai sovraccarichi termici. Per ottenere l’obbiettivo programmatico, cioè il level 6 del CSH, si è resa necessaria una progettazione
fortemente integrata tra involucro e impianto. L’edificio è in grado di captare
una copiosa quantità di energia solare grazie ai 4 m2 di pannelli solari termici vacuum pipes in copertura (in grado di funzionare anche a cielo coperto)
e a quelli fotovoltaici (4,7 kW di pico), sempre ubicati sulla falda rivolta a
sud. Queste caratteristiche si uniscono alla volontà di avere una facciata
sud praticamente cieca, così come la facciata nord, per evitare eccessive
captazioni energetiche e dispersioni, mentre la luce viene diffusa all’interno
dalle facciate est e ovest, oltre che da luce zenitale fredda proveniente da
finestre a tetto orientate a nord.
L’edificio è ermetico con recuperatore di calore entalpico, a totale tenuta
d’aria (pari a 1 m3/ora/m2 a 50 Pa) in modo da ridurre di 2/3 le dispersioni
Marco Imperadori
Schema concettuale del progetto
La facciata sud si sviluppa in continuità con la copertura, inclinata a 40°, e ospita pannelli solari termici e fotovoltaici
56
S 5/09
[Sostenibilità costruita/3]
- lastra di gesso rivestito addittivata con paraffine PCM
2. pannelli solari termici di tubi sottovuoto ad alta
efficienza
3. pannelli fotovoltaici di silicio policristallino
4. camino di ventilazione e di luce
5. vetrate ad alta efficienza energetica, U=0,8 W/m2 K
6. solaio mezzanino: struttura lignea con controsoffitto
fonoassorbente e parzialmente realizzato con lastre
di gesso rivestito e PCM
1. involucro esterno:
- doghe di legno
- intercapedine di ventilazione
- strato di tenuta a acqua e aria
- sandwich strutturale di pannelli
di legno OSB e poliuretano
- isolamento di lana minerale
- barriera al vapore
- lastra di gesso rivestito
7. scala di legno, acciaio inossidabile e vetro
8. pannello di rivestimento prefabbricato di calcestruzzo
fibroso con texture di bamboo
9. solaio flottante con intercapedine aerata:
- finitura di gomma naturale
- pannelli di OSB
- isolamento di lana minerale ad alta densità
- elementi portanti di legno lamellare
- fondazioni singole livellabili
Sezione trasversale. Scala 1:50
Kingspan Off-Site e Kingspan Solar
4
3
Schema del sistema impiantistico
2
1
6
7
8
9
Kingspan Off-Site e Kingspan Solar
5
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
57
LOCALE DI RISTORO AUTOGRILL A RAVENNA - TOTAL TOOL - WWW.TOTALTOOL.IT
Testo di Federica Gasparetto
Nicolas Bellwald
Foto di Nicolas Bellwald e Starching Srl
Il locale di ristoro è situato in un’area di servizio nel Comune di Ravenna, in un luogo
dal carattere prevalentemente agricolo e rurale. Da questo e dal preciso obiettivo, sia della
committenza sia dei professionisti coinvolti,
di sperimentare nuove tecnologie costruttive
e impiantistiche energeticamente efficienti si
sviluppa un edificio che considera la terra, il
paesaggio, come materiale dato per la costruzione. Il punto di ristoro sembra così un lembo
di terra che si leva verso il cielo liberando, nei
due lati lunghi, i fronti principali e andasse infine a reintegrarsi con il territorio.
L’edificio vero e proprio ha una pianta pressoché quadrangolare; la sua cellula strutturale
58
S 5/09
[Lighting
[Urban
landscape]
design]
è realizzata con casseri a perdere di polistirene
espanso (che ha anche funzione termoisolante) riempiti di calcestruzzo rinforzato. La
copertura è realizzata in modo analogo, con
casseri di EPS (alto potere isolante, facilità di
trasporto e posa, durevoli e riciclabili) alleggeriti con fori per il passaggio degli impianti,
e trattata come una “collinetta verde” con un
fitto strato di edera irrigata goccia a goccia
utilizzando acqua piovana. Ciò permette di
mantenere buoni livelli di isolamento termoacustico.
L’impianto di climatizzazione utilizza una
pompa di calore abbinata a 13 sonde verticali
immerse nel terreno a una profondità di 150
metri, le canalizzazioni sono contenute in tubi
di alluminio a vista a soffitto.
Il rivestimento dei due fronti liberi e opposti è
realizzato con doghe di legno di larice. Le ampie
porzioni vetrate, coadiuvate da un ampio lucernario centrale, garantiscono l’apporto di luce
naturale. Oltre a ciò, sono applicati all’interno
led a basso consumo energetico supportati da
corpi illuminanti a lampade fluorescenti.
L’interno è organizzato in modo pratico e
funzionale: rivestimenti di cartongesso e pavimentazioni delle zone pubbliche di resina, il
tutto rallegrato da cornici arancioni per il bar
e la zona di ingresso e da espositori dalle forme
sinuose color verde brillante.
Pianta della copertura. Scala 1:400
Pianta del piano terra. Scala 1:400
2
5
6
3
6
9
7
4
1.ingresso pedonale
2.dehors
3.area pranzo
4.bar
5.servizi
6.spogliatoi personale
7. depositi
8. celle frigorifere
9.locali impianti
Starching Srl
Starching Srl
8
1
Starching Srl
Sezione trasversale. Scala 1:200
Nicolas Bellwald
LOCALIZZAZIONE:
RAVENNA, ITALIA
CONCEPT, PROGETTO ARCHITETTONICO E DIREZIONE ARTISTICA:
TOTAL TOOL - GIULIO CEPPI CON ERMES INVERNIZZI, STEFANO MANDATO E
ALESSANDRO MAGGIONI
PROGETTO STRUTTURALE, ESECUTIVO E DIREZIONE LAVORI:
STARCHING SRL MILANO - MARCELLO CEREA CON PIERLUIGI CAVALLI, PAOLO
COLOMBO, FRANCESCO FERRARI DA GRADO, FRANCESCO GANGA, GILBERTO
MAMBELLI, ANDREA PECO
COMMITTENTE:
AUTOGRILL SPA - DIVISIONE AFUTURE
PROPRIETÀ:
MAESTRI SPA
PROGETTO ENERGETICO E IMPIANTISTICO:
GEOENERGIA LOZZOLO; RICCARDO DEL MASTRO CON GUIDO NOCE E STEFANO
BALLARDINI
PROGETTO INTERNI:
EMILA WANDERLINGH - AUTOGRILL
IMPRESA APPALTATRICE:
DEL MASTRO
SUPERFICIE:
380 M2
PERIODO DI COSTRUZIONE:
AGOSTO 2008-GENNAIO 2009
COSTO:
750 MILA EURO
Vista dell’interno
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
59
Impianto geotermico e climatizzazione a impatto zero
L’energia necessaria al riscaldamento e al raffrescamento dell’edificio è
fornita da una pompa di calore di potenza 20 kW (coefficiente di performance COP 4) abbinata a 13 sonde geotermiche immerse nel terreno a
una profondità di 150 m (la temperatura media del terreno a tale profondità è di 13,5-14 °C).
Caratteristica dei punti di ristoro in generale è la notevole produzione
interna di calore sia per la presenza di persone sia per i macchinari ivi collocati; di conseguenza, la potenza termica richiesta per il riscaldamento
eguaglia sostanzialmente quella per il raffrescamento: 60-70 kW circa.
Il riscaldamento avviene per immissione di aria ad alta induzione, con
una portata di 12.500 m3/h; un camino di ventilazione posto in copertura smaltisce poi le aspirazione raccolte dalle cappe.
Simulazioni effettuate per stimare il risparmio energetico e l’emissione
di CO2 hanno evidenziato come l’energia necessaria al normale funzionamento del locale sia il 75% di quella necessaria a una corrispondente
struttura tradizionale, il costo d’esercizio si riduca al 35% e le complessive emissioni di CO2 al 65%; ciò a fronte di un aumento del costo di
costruzione di circa il 10%, ammortizzabile in un periodo stimato fra i
3 e i 5 anni.
Starking Srl
1
La copertura verde
8
9
Starching Srl
Starking Srl
7
Sezione verticale della copertura verde. Scala 1:20
Il rivestimento esterno di doghe di legno di larice
DATI TERMICI
Trasmittanze
pareti:
pavimento:
copertura verde:
serramenti:
Sonde geotermiche
profondità:
temperatura di mandata (inverno):
temperatura di mandata (estate):
temperatura costante annua del terreno:
60
S 5/09
Pompa di calore
0,3-0,03 W/m2K
0,35 W/m2K
0,20 W/m2K
1,8 W/m2K
potenza elettrica assorbita:
20 kW
potenza termica (riscaldamento):
80 kWt
potenza termica (raffrescamento):
85-90 kWt
Unità trattamento aria
150 m
0-5 °C
30-35 °C
13,5- 14 °C (oltre 15-20 m di profondità)
[Sostenibilità costruita/3]
portata totale trattata:
12.500 m3/h
portata estratta con cappe:
3500 m3/h
portata estratta da bagni/spogliatoi:
1000 m3/h
portata totale di rinnovo:
4500 m3/h
1
3
2
4
Sezione verticale lungo la bussola
di consegna pasti. Scala 1:20
5
6
Starching Srl
1. copertura verde:
- edera
- terriccio, 300 mm
-geostuoia di polipropilene
antierosiva
- strato filtrante e drenante
-membrana
impermeabilizzante di pvc
- strato antiradice
-strato di protezione
di tessuto-non-tessuto
-calcestruzzo spruzzato
con rete elettrosaldata,
60 mm
2. solaio di pannelli-cassero
di polistirene espanso
e profili metallici zincati forati
e sagomati, 460 mm, con
controsoffitto di cartongesso
3. pensilina di calcestruzzo
armato gettata in opera
4. chiusura perimetrale
portante:
-doghe di larice autoclavato,
150x25 mm, altezza
variabile, interasse
120 mm, su struttura
di acciaio zincato
-casseri a perdere
di polistirene, 50 mm
-getto di calcestruzzo
armato, 150 mm
-lastra di cartongesso
5. serramento con telaio
di alluminio e vetrocamera
di sicurezza, 3/14/3 mm
6. solaio controterra
ristorante:
-resina
-massetto di livellamento
-vespaio aerato e getto
di completamento con rete
elettrosaldata
- magrone
7. blocchi di polistirene
espanso, 2000x1000x500 mm
8. canale di gronda
controterra:
-ghiaia di fiume lavata,
Ø 15-20 mm
-tubo di raccolta acque,
Ø 125 mm
-pozzetto di raccolta
prefabbricato con griglia
di chiusura
9. scossalina di rame
preossidato, 8/10 mm,
con rete antiinsetto interna
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
61
ENVIRONMENT AND EDUCATION CENTER - VAN HEYNINGEN AND HAWARD ARCHITECTS - WWW.VHH.CO.UK
Testo di Matteo Zambelli
James Brittain
Foto di James Brittain
Nel 2003 la RSPB (Royal Society for the
Protection of Birds) bandì un concorso a
inviti per la realizzazione dell’Environment
and Education Center, un centro visitatori
nella zona acquitrinosa di Rainham, nell’Essex, a una ventina di chilometri da Londra. L’area, che in precedenza ospitava un
poligono di tiro del Ministero della difesa,
si era trasformata nel tempo in una riserva
naturale di 350 ettari per circa 250 specie di
uccelli. Il concorso venne vinto dallo studio londinese van Heyningen and Haward
Architects, che iniziò il progetto nel 2005 e
lo completò nel 2006.
Il centro si inserisce nel contesto natura62
S 5/09
[Lighting
[Urban
landscape]
design]
listico senza nessun tentativo di camuffamento, si segnala, anzi, grazie a due camini
di ventilazione, che esplicitamente richiamano le ciminiere delle navi che solcano il
Tamigi, e a un doppio volume scatolare.
Il basamento (160 m2) ospita un negozio, i
locali di servizio e gli impianti.
Il volume superiore (di 340 m2) aggetta rispetto a quello inferiore di 3 metri su tutti
i lati; esso ospita gli spazi per la formazione
e l’educazione, il bar, gli uffici e una sala
riunioni. I muri perimetrali sono di blocchi
di calcestruzzo rivestiti con doghe di legno
disposte per corsi orizzontali di quattro tonalità di colori, dal grigio chiaro all’ambra
bruciata. Larghe aree delle facciate nord-est
e nord-ovest sono occupate da due vetrate
che permettono ai visitatori di avvistare gli
uccelli e contemplare la palude e il fiume.
Le vetrate vengono oscurate facendo scorrere su rotaie ante di doghe di legno, in
questo caso disposte in verticale.
Al volume superiore si accede attraverso
due percorsi, distesi sul paesaggio, alla cui
conclusione ci sono ponti levatoi che, una
volta alzati, permettono di isolare completamente il centro.
van Heyningen and Haward Architects
A
7
4
9
8
3
2
4
6
5
1
A
6.uffici
7. sala riunioni
8.negozio
9.locale impianti
LOCALIZZAZIONE:
Rainham, UK
PROGETTO ARCHITETTONICO:
van Heyningen and Haward
Architects
COMMITTENTE:
RSPB (Royal Society for the
Protection of Birds)
PROGETTO STRUTTURALE:
Price and Myers 8
(www.pricemyers.com)
PROGETTO IMPIANTISTICO:
Max Fordham
(www.maxfordham.com)
CONSULENZA AMBIENTALE:
King Environmental
IMPRESA:
Haymills
PERIODO DI COSTRUZIONE:
2005-2006
COSTO:
2,56 MILIONI DI EURO
Sezione trasversale AA. Scala 1:300
James Brittain
1.terrazza coperta
2.ingresso
3.reception
4.formazione/bar
5.cucina
Pianta piano terra. Scala 1:300
van Heyningen and Haward Architects
Pianta piano primo. Scala 1:300
Vista del Centro
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
63
Strategie correlate per il risparmio energetico
reimpiegata per uso sanitario, con un risparmio annuo di 130 tonnellate.
Una pompa di calore garantisce il riscaldamento con sonde a 80 m di
profondità che riducono del 50% le immissioni di biossido di carbonio
rispetto alla migliore alternativa tradizionale (gas). Il raffrescamento
e l’aerazione avvengono naturalmente: l’aria viene prelevata dal piano
terra e dal primo livello, attraverso prese (alcune azionate meccanicamente) disposte lungo il perimetro inferiore e superiore della scatola,
e viene espulsa attraverso due camini di ventilazione. Grazie a questo,
all’uso di materiali dall’alta capacità termica e a brise soleil, durante il
periodo estivo, l’aria fresca notturna entra nell’edificio e riesce ad abbattere il calore interno. L’energia rinnovabile viene anche ricavata da una
serie di pannelli fotovoltaici montati in copertura. Inoltre, ampie vetrate
e lucernari soddisfano l’80% del fabbisogno di illuminazione; lampade a
basso consumo e sistemi che controllano la quantità di luce in funzione
di quella naturale e della presenza di persone concorrono al complessivo risparmio energetico.
James Brittain
La virtuosità del centro rispetto ai temi ecologici e ambientali è dovuta
alla lungimiranza della committenza che ha preteso, fin dal bando di
concorso, di raggiungere la valutazione “eccellente” dello standard
BREEAM, BRE Environmental Assessment Method (BRE – Building
Research Establishment – organizzazione privata di ricerca, consulenza e test nel settore delle costruzioni), un protocollo di valutazione ambientale che certifica che gli edifici abbiano un basso impatto
ambientale, i principi di bioedilizia siano integrati nell’edificio e i costi di
gestione e manutenzione siano bassi. A questo scopo, van Heyningen
e Haward, insieme allo studio di ingegneria Max Fordham, hanno adottato una serie di strategie. I materiali da costruzione sono stati reperiti
localmente. Si è cercato di usare materiali riciclati o naturali, come la
lana di pecora per l’isolamento. È stato limitato l’uso di alluminio e di
compensato, perché la loro origine non era facilmente rintracciabile.
L’acqua piovana viene convogliata dal tetto a una cisterna sotto terra e
Il comfort interno è ottenuto grazie a due camini d’aerazione posti in copertura e a pronunciati brise soleil che proteggono le ampie vetrate dall’eccessivo irraggiamento
1. camino d’aerazione con lucernario
2. copertura:
- manto impermeabilizzante di EPDM
- isolamento termico di lana di pecora,
160 mm
- barriera al vapore
64
S 5/09
[Sostenibilità costruita/3]
- calcestruzzo armato
- polistirene espanso, sp. 200 e 100 mm
- calcestruzzo armato
- controsoffitto con pannelli acustici
3. brise soleil
4. sistema oscurante: ante scorrevoli
di tavole di legno multicolore
5. serramento di alluminio e vetrocamera
6. solaio a sbalzo:
- monocottura, 10 mm
- massetto di calcestruzzo, 100 mm
- barriera al vapore
- isolamento di lana di pecora, 100 mm
- soletta di calcestruzzo armato, da 240
a 350 mm
7. recinzione: pannelli metallici zincati
van Heyningen and Haward Architects
Sonde geotermiche, recupero dell’acqua
piovana, camini di ventilazione, pannelli
fotovoltaici e schermature solari
concorrono alla diminuzione dell’impatto
ambientale del Centro
1
2
3
5
4
6
van Heyningen and Haward Architects
7
Sezione verticale. Scala 1:50
[Sostenibilità costruita/3]
S 5/09
65
english way
sostenibilità costruita/3
Queens Botanical garden Center
in new york - BKsK architects
www.bkskarch.com
Location
Architectural design
Client
Structural engineers
Environmental consultant
Completion Date
Area
Cost
Queens, new York, usa
Bksk architects llp
Queens Botanical Garden
weidlinGer associates, p.a. collins
Viridian enGineerinG & enVironmental
septemBer 2007
1470 m2
8.4 millions euro
Jeff goldberg/esto
The new Queens botanical garden visitor & administration Center is the focal point of an ambitious renovation programme for the city of New York.
The project, by the practice BKSK Architects LLP, presents itself as the first
botanic garden dedicated to sustainable environmental management. The
objective was the integration of a contemporary building within the variety of
gardens and other elements of the landscape to offer the visitors the possibility of improving their knowledge on environmental topics and sustainability criteria. The architecture of the project is the expression of the institutional mission statement of
the Queens Botanical Garden “where people, plants and cultures meet”, a place and a teaching instrument through which it is possible to show the management of water
resources, the integration of the built environment with the landscape, environmental safeguard and energy saving methods. The Centre, developed over 15,831 m2, houses
a reception, an auditorium, a shop, a gallery space meeting rooms, administrative offices and service spaces all immersed in a large garden whose water, reintroduced into
the site, becomes element of integration and main character of this urban oasis. A water channel surrounds the building and designs the garden. It uses rainwater that is
collected through the roof and poured again into the channel through a waterfall system. The new centre, oriented along the east-west direction, is built over the area of an old
parking lot and it is composed of three interconnected spaces: one outside is covered by a large extended wing of the roof, a central reception and management area made of
timber and glass and an auditorium integrated in the garden and protected by a cantilever green roof. The design also includes the use of solar panels, a geothermal system,
rainwater collection for the toilets, management and optimization systems for lighting, electricity and water and ultimately the use of renewable and recycled materials.
extension of the Don Filippo Rinaldi school
in Rome - MaRs architetti
Location
Architectural
and executive design
antonio las Casas
Client
Completion
Area
Volume
Cost
rome, italY
mars architetti - cosmo antonello maGliozzi
municipalitY of rome - xii dipartimento - Viii u.o.
edilizia scolastica
auGust 2008
860 m2
2700 m3
685 thousand euro
The new pavilion is located inside the Don Filippo Rinaldi school complex in
the south-east quadrant of the city of Rome near the Aqueduct Park. The
drivers of the design are based on the designers’ firm belief that education
should be stirred towards the constant respect of the environmental element emphasizing the relation and compromise between the natural and the built environment and
between external and internal space. Therefore the building is arranged over one single level and includes 10 classrooms, the dining hall, a first-aid room, a support staff
room and the related services. The volume, defined by a regular geometry, is divided into two functional units (first and second teaching module) connected by an atriumentrance that has a barycentric position; only the volume including the dining hall, which has got a trapezoidal shape, is not in line with the system and the two niches including the space for the inter-module students that introduce to the external space via a completely transparent structure. The perimeter enclosures are divided in modules
covered in travertine slabs that are repeated along the whole perimeter with different patterns. These modules, alternated with transparent ones, contribute to the creation
of three-dimensional elevations marked by a bright effect of lights and shadows. The external walls’ thickness and geometry also allow to have fitted and functional recesses
inside the classrooms. The morphology of the spaces is combined with a bright colouring of the internal finishes and creates environments that are rich of creative and
learning incentives. The two main volumes have a laminated wooden structure left in plain sight whilst the atrium and the cantilevered portions (dining hall and inter-module
area) present metal structures. The timber beams left bear faced like the columns continue towards the outside with projections of variable lengths to create a pergola with
climbing plants. The vases containing the climbing plants are placed on the roof along the perimeter of the building with a distance of 4 m between each other.
66
S 5/09
[sostenibilità costruita/3]
Micro compact home - horden Cherry lee
and haack+hopfner - www.hcla.co.uk
www.haackhoepfner.de
Location
Architectural design
Client
Producion
Design period
Area
Cost
munich, GermanY
horden cherrY lee and haack+hÖpfner
studentenwerk mÜnchen - dipl. kfm. dieter
massBerG
m-ch micro compact home production GmBh
2005
9 m2
50 thousand euro
Marco imperadori
sascha Kletzsch
The design for the Micro Compact Home (m-ch) started for the first
time in Munich in November 2005 through the prototypisation of the
O2 village composed of 7 exemplars for the students of the Technical
University. The m-ch commissioned by Dieter Massberg, dean of the
University, has been developed and controlled by Prof.
Richard Hörden and his team together with a design team composed of Hörden Cherry Lee Architects from London and Haack Hopfner Architekten from Munich. The project consists of a micro-compacted house that
is small, light, modular and movable, independent and technologically revolutionary; a 9 m2 cube (about 2.65 m per side) but with all that is necessary
for a one/two people occupancy.
The interiors have been studied to the millimetre and they are multifunctional to ensure the performance of a proper residence: mobile partitions, furniture and
collapsible sanitary ware. m-ch combines the high-tech sophistication, because it coordinates materials and technologies that are used for aeroplanes, yachts
and cars, with the formal minimalism of a cube clad with anodised aluminium and built over a platform that raises it slightly from the ground. The residential
module was initially meant to be used for a multitude of purposes: guest house, teenagers’ retreat but also part of villages like the Tree Village where the m-ch
houses, one on top of the other constitute a structure similar to that of a tree, or the Snowboard Village, where the modules are distributed and adapted, thanks
to their basements, to the mountain’s inclination in proximity of the sky slopes.
lighthouse - sheppard Robson architects
www.kingspanlighthouse.com
Location
Architectural
and tecnological design
Client
Structutal design
Map design
Design period
Installation
Opening date
Gross floor area
london, uk
sheppard roBson architects
kinGspan
ccB eVolution
arup
2006-2007
2008
2009
100 m2
The lighthouse is a experimental building located, together with other similar
ones, in the new Innovation Park at the BRE (Building Research Establishment) in the immediate outskirt of London and whose features can well be summarized in its name: light construction (over insulated and with dry technologies) but also
house of light. Because of the British meaning of lighthouse it can be considered like a directional objective for sustainable building of the future since it received the BRE level
6 certification for the Code for Sustainable Homes, which from 2006 will be compulsory for English buildings.
This is an immediate jump to the future but with few question marks that could lead to different strategic assessments on how to widely address the energy efficiency issue for
buildings. The issue that needs to be clarified is that the dimension of the Lighthouse is that of a single family house contrary to the belief that to save resources and territory we
need to build multi-family residential units with higher density. With this preamble accepted, the building has achieved the proposed objectives since it requires only about 30
pounds of annual cost for fuel (biomass with wooden pallets needed a 2 kW boiler in the two winter months). Its main features include a light, dry and over insulated envelop
(U=0,11 W/m2K for the opaque portions) with very high air-tightness and windows with an overall U value of 0,8 W/m2K. The structure is composed of wooden frames and
the portions of cladding are made of composite OSB wooden panels and polyurethane with wooden staves for the external envelops and gypsum sheets and soft mats for
the interiors. In certain cases PCM (Phase Changing Materials) panels have been used and they are capable of providing programmable artificial thermal inertia. The south
facade is predominantly with no openings and it declares a clear defensive strategy against the summer overheating. This strategy is developed in continuity with the roof that,
inclined at 40°, houses the high efficiency air-tight solar panels that can provide the renewable energy for the whole house.
[sostenibilità costruita/3]
S 5/09
67
english way
nicolas Bellwald
Restaurant autogrill a Ravenna - Total Tool
www.totaltool.it
Location
Concept, architectural
design and artistic
direction
Structural and executive
design and project
management
Client
Energy and service design
Area
Construction period
Cost
raVenna. italY
total tool - Giulio ceppi
starchinG srl milano - marcello cerea
autoGrill spa - afuture diVision
GeoenerGia lozzolo; riccardo del mastro
380 m2
auGust 2008 - JanuarY 2009
750 thousand euro
The refreshment room is located in a service area in the town of Ravenna in a predominantly agricultural and country area. Within this context and considering
the precise objective, shared by the client and by the professionals involved in the project, of experimenting new energy efficient construction and services
technologies, a new building has been developed that considers the ground and the landscape like construction materials. The building appears to emerge from
the ground as if an edge of ground is lifted up releasing, on the two long sides, the main elevations and it then goes back to be integrated with the territory. The
building has an almost quadrangular plan; its structural cell is built with expanded polystyrene formworks (which also acts as insulation) filled with reinforced
concrete. The roof is built in the same way with EPS formworks (high insulation performance, easy transport and installation, durable and recyclable) with
holes to allow service penetration and it can be considered like a “green hill” with a thick layer of ivy that is irrigated drop by drop with rain water. This allows,
in addition to the integration with the surrounding territory, to maintain good levels of thermal and acoustic insulation. The air conditioning system uses a heat
pump combined with 11 vertical probes immersed in the ground at 15m depth, the pipes are included in aluminium tubes fixed onto the ceiling. The cladding
of the two free and opposed elevations is made of larch wood. The large glazed portions assisted by a large central skylight ensure the contribution of natural
sunlight. The interiors are organised in a practical and functional way: plasterboard finishes and resin floors for the public area that are brightened by orange
frames for the bar and the entrance area and by bright green exposition stands with sinuous shapes.
James Britain
environment and education Center
in Rainham - Van heyningen and haward
architects - www.vhh.co.uk
Location
Architectural design
Client
Structural design
Service engineer
Lanscape consultant
Contrucion period
Cost
rainham, uk
Van heYninGen and haward architects
rspB (roYal societY for the protection of Birds)
price and mYers 8
max fordham
kinG enVironmental
2005-2006
2.56 millins euro
In 2003 the RSPB (Royal Society for the Protection of Birds) issued a
competition for the construction of environment and education Center,
a visitor centre in a marshland in Rainham (Essex) about 20 kilometers from London. This area, that previously housed a firing ground of the Ministry of Defence, has been gradually transformed in a 350 ha natural reserve for about 250 species of birds. The competition was won by the London practice Heyningen
and Haward Architects who started the project in 2005 and completed it in 2006. The centre is integrated within the natural environment with no attempt
of hiding itself and actually it emerges with two ventilation chimneys, that explicitly remind of the chimneys of the boats that sail over the Thames, and with a
double boxed volume. The basement (160 m2) includes a shop and the plant rooms. The upper volume (340 m2) cantilevers over the lower one by 3 m on all
the sides; it includes educational and training spaces, the bar, the offices and a meeting room. The perimeter walls are made of concrete blocks finished with
wooden staves arrayed over horizontal courses of four colour tones ranging from light grey to burnt amber. Large areas of north-east and north-west façade
are occupied by two windows that allow the visitors to spot the birds and to admire the marsh and the river. The windows can be covered with vertical wooden
sliding shutters mounted on rails. It is possible to access the upper volume through two routes which are spread over the landscape at the end of which there
are drawbridges that, once they are lifted, can isolate the centre completely.
68
S 5/09
2/08
[sostenibilità
[Residenze speciali]
costruita/3]
SOFTWARE
per la CERTIFICAZIONE
ENERGETICA degli edifici
A cura di Silvia Ghiacci
12 soluzioni per la redazione dell’Attestato di Qualificazione Energetica
La certificazione energetica negli edifici o negli immobili consiste nell’obbligo di redigere, da parte di un professionista qualificato,
una certificazione (o dichiarazione) che attesti il consumo di energia di un edificio, ponendolo in una classificazione standardizzata in base
al valore del consumo.
Il D.Lgs. 192/2005 ha previsto una gradualità temporale per l’obbligatorietà della certificazione energetica:
• dal 1° settembre 2007, per tutti gli edifici, nel caso di trasferimento a titolo oneroso (rogito) dell’intero immobile;
• dal 1° settembre 2007 ed entro il 1° luglio 2009, per edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico, con superficie utile superiore
ai 1000 m2
• dal 1° luglio 2009, per tutti gli edifici o porzioni di edifici trasferiti a titolo oneroso;
• dal 1° luglio 2010, nel caso di locazione dell’intero edificio o della singola unità immobiliare.
I software disponibili sul mercato seguono le metodologie di calcolo definite dalle norme UNI TS 11300:2008 parte 1 e 2.
I programmi si integrano con le molteplici interfacce di progettazione grafica architettonica e risultano idonei all’importazione di tutti i formati.
Le modalità di compilazione e utilizzo sono sempre più semplici e intuitive e i programmi sono sempre più aggiornati in modalità on-line.
I vari programmi selezionati nella rassegna consentono di redigere la Relazione Tecnica (ex. Legge 10), il Certificato Energetico, la Targa
e tutta la modulistica per la riqualificazione energetica, calcolano e verificano la trasmittanza delle superfici opache e vetrate, eseguono
verifiche igrometriche ecc.
Nella rassegna che segue è possibile avere una panoramica delle caratteristiche dei singoli software confrontando le diverse metodologie di calcolo,
gli ambiti di impiego e i requisiti di sistema necessari al loro funzionamento.
DESCRIZIONE. Il nuovo Dieci 2K NITRO contiene le modifiche e
DIECI 2K NITRO
888 SOFTWARE PRODUCTS SRL
Viale Combattenti Alleati d’Europa 35
45100 Rovigo - RO
Telefono 0425471240
Fax 04254721239
[email protected]
www.888sp.com
70
REQUISITI DI SISTEMA
PER WINDOWS
PER MAC
Sistema operativo
Windows 2000
SP4/XP/Vista
OS X 10.4.10
o successivo
Config. consigliata
Pentium IV
o successivo
da 1 GB RAM
Intel Core Duo
o processore
G5 - 1GB RAM
Spazio libero
350 MB di spazio
libero su hard disk
350 MB
di spazio
libero su
hard disk
S 5/09
[Rassegna Software]
le implementazioni inerenti l’adattamento della procedura
di calcolo alle norme UNI-TS 11300:08, parte 1 e 2.
Nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 115/2008 e
secondo la procedura di verifica del C.T.I., come disciplinata dal Regolamento per la certificazione di conformità alla
norma UNI TS 11300:2008 di software commerciali per il
calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici e degli
impianti, per Dieci 2K NITRO è stata inoltrata al CTI la richiesta di certificazione di conformità, accolta e protocollata
con n. 015/2009.
TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO. Le metodologie di calcolo di
Dieci 2K NITRO seguono le indicazioni delle norme, secondo quanto disposto dal D.Lgs. n. 115/2008, per garantire
che i valori degli indici di prestazione energetica abbiano
uno scostamento massimo di più o meno il 5%, rispetto ai
parametri determinati con l’applicazione dello strumento
nazionale di riferimento, comprendente la norma UNI TS
11300:2008 parte 1 e 2, il regolamento stesso nonché la
procedura tecnica di verifica.
AMBITI DI IMPIEGO.Permette di redigere la Relazione Tecnica
(ex. Legge 10), il Certificato Energetico, la Targa e tutta
la modulistica per la riqualificazione energetica e la
detrazione fiscale (Finanziaria 2008), calcola e verifica
la trasmittanza delle superfici opache e delle superfici
vetrate. Determina la Classe dell’edificio secondo tabelle
multiple di classificazione (CasaClima, SACERT, CENED
Ecodomus, Ecoabita ecc.). Esegue la verifica igrotermica
tramite diagramma di Glaser (secondo UNI 13788).
TERmuS - PRESTAziOni EnERGETichE E cERTiFicAziOni
AccA SOFTWARE SPA
Via M. Cianciulli - 83048 Montella - AV
Telefono 082769504
Fax 0827601235
[email protected]
www.acca.it
DEScRiziOnE. TerMus
è il software per la verifica delle dispersioni
termiche degli edifici prodotto da ACCA software, la società leader
in Italia nel software per l’edilizia. Con il software ACCA, calcolare
dispersioni termiche e fabbisogno di energia di un involucro
edilizio è semplice e intuitivo grazie alla tecnologia a oggetti, le
relazioni finali di calcolo sono veloci e affidabili grazie al costante
adeguamento alla normativa di riferimento. Il C.T.I. (Comitato
Termotecnica Italiano) ha rilasciato il primo certificato per la
conformità alle metodologie di calcolo definite dalle norme UNI
TS 11300:2008 parte 1 e 2, come previsto dal D.Lgs. 115/2009 e
confermato dal D.P.R. 59/2009 proprio a TerMus.
TEcnOlOGiA E mETODO Di cAlcOlO. Calcolo dell’EPi, dell’Epe e del fabbisogno di acqua calda sanitaria
Calcolo della capacità termica in regime dinamico
Compilazione automatica delle relazioni di progetto
Redazione, a partire dal progetto, dell’Attestato di Qualificazione
Energetica e dell’Attestato di Certificazione Energetica
Tecnologia Input Object Draw
Mappatura a colori della qualità energetica degli edifici
Archivio di materiali, trasmittanze, dati climatici delle località,
ponti termici
Help funzionale e normativo in linea
Analisi del comfort termodinamico integrata allo studio dell’isolamento acustico
AmBiTi Di imPiEGO. I tecnici abilitati alla progettazione di edifici e
impianti iscritti agli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti e ai collegi professionali dei geometri e dei periti industriali
possono utilizzare non solo TerMus per la verifica delle dispersioni
termiche, ma anche i software TerMus-I per la progettazione specifica degli impianti di riscaldamento e il nuovo TerMus-E per calcolare
i carichi termici estivi per il corretto dimensionamento dell’impianto
di climatizzazione. Inoltre, con Praticus-ENERGIA, possono predisporre la pratica di detrazione fiscale per le spese sostenute in
interventi di riqualificazione energetica degli edifici sia parziali che
totali. Arricchiscono la categoria del fabbisogno e del risparmio
energetico i programmi per il solare fotovoltaico (Solarius-PV) e per
il termico (Solarius-T).
REquiSiTi SiSTEmA
Personal computer con microprocessore Pentium IV
o più potente
512 MB di Memoria RAM
Microsoft Windows 2000/XP o Microsoft Windows Vista
Disco rigido, Lettore di CD-ROM e Mouse
Porta USB
Microsoft Internet Explorer 5.0 o successivo
Per le funzionalità web: connessione a internet
cOSTO. 599 euro + spese accessorie
Bm® climA EnERGiA
Bm SiSTEmi SRl
Via Sacro Cuore 114/C - 97015 Modica - RG
Telefono 0932763691
Fax 0932459010
[email protected]
www.bmsistemi.com
Aggiornato alle UNI TS 11300 1-2: 2008,
al D.P.R. 59/09 e al D.M. 158/09 il software consente
di calcolare le dispersioni e la prestazione energetica
degli edifici civili e industriali, facilitando il progettista
nel calcolo del l’EPi (Energia Primaria). L’applicativo è
in grado di produrre tutta la documentazione necessaria come previsto dalle normative vigenti ed è dotato degli strumenti per la visualizzazione tridimensionale renderizzata e di grafica in formato DWG/DXF
(con possibilità di importare le planimetrie dei locali
da progettare).
TEcnOlOGiA E mETODO Di cAlcOlO. Il programma è aggiornato alle più recenti norme Regionali ed Europee:
Lombardia (esportazione in un file XML dei dati per
elaborarli con il CENED), Piemonte, Liguria ed Emilia
Romagna; UNI EN 13790:08, UNI EN ISO 13788:2003,
UNI EN ISO 10077-1:2002, UNI EN ISO 14683:2001,
UNI EN ISO 13370:2001. Aggiornato, anche alla Legge
Finanziaria 2008.
AmBiTi Di imPiEGO. Il software effettua il calcolo dell’energia per le verifiche di legge e per la diagnosi
energetica con le normative UNI e ai D.P.R. relativi a
DEScRiziOnE.
REquiSiTi Di SiSTEmA
PER WinDOWS
Sistema operativo
Microsoft Windows 2000,
2003, XP, VISTA (32/64 BIT)
e versioni successive
Processore
256 MB di memoria RAM
Spazio libero
1,5 GB di spazio disponibile
su disco rigido
cOSTO. 680 euro
ogni tipo di calcolo. Verifica la conformità degli edifici
e degli impianti alle vigenti prescrizioni. Tale verifica
è espressa attraverso i limiti al consumo energetico,
imponendoli su fattori quali: rendimenti, fabbisogno
energetico normalizzato (applicando la sola verifica
Legge 10) o attraverso i limiti sulle strutture opache
e trasparenti, al fabbisogno annuo di energia primaria
(FEAP) e sui rendimenti.
[Rassegna Software]
S 5/09
71
aRcHlineeneRgy
caDline SofTwaRe SRl
Via Pelosa 78 - 35030 Selvazzano Dentro - PD
Telefono 0498974121
Fax 0498973782
[email protected]
www.archline.it
DeScRizione. ARCHlineEnergy è il modulo di ARCHLine.XP
per la certificazione Energetica degli edifici. Il software
è una delle soluzioni europee più avanzate per risolvere le problematiche energetiche in modo integrato alla
progettazione architettonica. Particolarmente innovativa è la gestione dinamica delle Zonizzazioni per
edifici multivano e multipiano. Tramite lo strumento
EnergyBrowser viene gestita la geometria completa
dell’involucro edilizio, compresi “Vani non riscaldati”
e “Vani non normalmente riscaldati” per la determinazione analitica delle temperature.
Tecnologia e meToDo Di calcolo. Per ciascuna tipologia
disperdente è possibile effettuare calcolo e stampa
della verifica igrometrica (GLASER) che mette in evidenza l’andamento delle temperature e delle pressioni, parziali e di saturazione, all’interno di ogni strato
della struttura misurando l’eventuale formazione di
condensa in superficie e all’interno degli elementi,
oltre a fornire il calcolo della condensa evaporabile
durante il periodo estivo.
ambiTi Di impiego. Verifica delle dispersioni termiche
degli edifici e del fabbisogno di energia secondo le
disposizioni delle norme UNI-EN e tutte le più recenti
normative di settore. Il programma provvede auto-
maticamente al controllo delle condizioni di verifica
dell’indice di prestazione energetica e al calcolo del
fabbisogno di acqua calda sanitaria. Verifica rispetto
alle trasmittanze limite, del rischio della formazione
di condensa e dei rendimenti energetici prescritti
dalla legge. Redazione, a partire dal progetto, della
relazione ex legge 10 e dell’Attestato di Qualificazione
Energetica.
RequiSiTi Di SiSTema
peR winDowS
Sistema operativo
Windows XP SP, Vista
Processore
Pentium IV o superiore, memoria RAM 1Gb
Scheda Grafica
risoluzione min. \1024x768
coSTo. 650 euro (+IVA)
pRocaSaclima 2009 - ceRTificazione eneRgeTica caSaclima
agenzia caSaclima SRl
Via degli Artigiani 31, 39100 Bolzano - BZ
Telefono 0471062140
Fax 0471062140
[email protected]
www.agenziacasaclima.it
RequiSiTi Di SiSTema
È necessario disporre di un browser
(consigliato Firefox, per Windows
è possibile utilizzare Explorer 7 o
successivi, per Mac Safari o Opera) ed una
connessione internet.
coSTo. ProCasaClima 2009 Free:
gratuito previa iscrizione
sul sito www.xclima.com
ProCasaClima 2009 Basic:
abbonamento annuale
120 euro (+IVA)
ProCasaClima 2009 Professional:
abbonamento annuale
240 euro (+IVA) – include il Basic
72
S 5/09
[Rassegna Software]
DeScRizione. ProCasaClima 2009 è il software di Agenzia
CasaClima Srl per effettuare i calcoli energetici secondo
il metodo CasaClima. Il software, attualmente italiano e
tedesco, è fruibile tramite la piattaforma online XClima,
ambiente web dedicato al tema dell’energia; per utilizzare
ProCasaClima 2009 è sufficiente un browser (consigliato
Firefox) e una connessione internet. All’indirizzo www.
xclima.com è possibile avere informazioni ulteriori sul
servizio e procedere all’iscrizione gratuita.
Tecnologia e meToDo Di calcolo. Tre le versioni di ProCasaClima
2009: Free, gratuito e limitato, calcola l’efficienza dell’involucro edilizio secondo metodo CasaClima; Basic e
Professional, ad abbonamento, senza limitazioni, per l’efficienza complessiva e l’impatto ambientale.
ambiTi Di impiego. ProCasaClima 2009 si rivolge a tutti i
professionisti del settore interessati a realizzare i propri
progetti secondo standard CasaClima; consente il calcolo
dell’efficienza dell’involucro e complessiva dell’edificio
(energia primaria), tenendo conto del fabbisogno di energia per produzione di acqua calda sanitaria, per illuminazione dei locali e per climatizzazione; consente di valutare
l’impatto ambientale dei materiali utilizzati per costruire
(classificazione Nature).
ec601 eDificio inveRnale + eneRgia eSTiva, ec605 ceRTificazione
eneRgeTica
eDilclima SRl
Via Vivaldi 7, 28021 Borgomanero - NO
Telefono 0322835816
Fax 0322841860
[email protected]
www.edilclima.it
DeScRizione.
EC601 Edificio Invernale + Energia Estiva,
EC605 Certificazione Energetica.
EC601 consente di verificare le prestazioni energetiche degli edifici in conformità alle più recenti
normative sul risparmio energetico. La particolare
struttura modulare e la presenza di archivi di supporto esaurienti, fanno del programma uno strumento di facile comprensione e veloce nell’uso.
Il programma può essere integrato con il modulo
EC605 per permettere la compilazione e la stampa degli attestati di qualificazione e certificazione
energetica dell’edificio o della singola unità immobiliare, secondo le prescrizioni e i modelli previsti dalle
nuove linee guida nazionali (D.M. 26.06.2009).
schede specifiche, il programma EC605 richiede tutte
le informazioni necessarie per far conoscere all’utente
finale le caratteristiche oggettive e la classe energetica di
appartenenza del sistema edificio-impianto.
ambiTi Di impiego.
EC601 consente di applicare la metodologia di calcolo delle Specifiche Tecniche UNI/TS 11300 parte
1 e parte 2 e di verificare le disposizioni del D.P.R.
02.04.2009, n. 59 che pone limiti all’indice di prestazione energetica, ai valori di trasmittanza termica
delle strutture, opache e trasparenti, e ai rendimenti
dell’impianto. È inoltre compresa la compilazione e
le stampa della Relazione Tecnica secondo l’allegato
E al D.Lgs. n. 311/06.
EC605 consente di elaborare gli attestati richiesti
Tecnologia e meToDo Di calcolo.
dalle linee guida nazionali per la certificazione enerTerminata l’elaborazione dei calcoli della prestazione ener- getica degli edifici e dalla Legge Finanziaria per la
getica dell’edificio in EC601, mediante la compilazione di richiesta delle detrazioni al 55% (D.M. 19/02/2007).
RequiSiTi Di SiSTema
Sistema operativo
Microsoft Windows 2000/XP/Vista
Processore
Intel Pentium o processore compatibile - 512
MB di RAM
Scheda Video
super VGA 1024 x 768 o superiore.
Spazio Libero
Da 10 a 500 MB in funzione dei programmi
acquistati
Altro
DVD-ROM drive
coSTo.
EC601: 1.450 euro (+ iva)
EC605: 200 euro (+ iva)
DeSignbuilDeR v 2.0
evolvenTe SRl
Via Dalton 56, 41100 Modena - MO
Telefono 059260925
Fax 059250043
[email protected]
www.evolvente.it
DeScRizione. Composto da un’interfaccia grafica tridimensionale, il software permette la costruzione per
blocchi delle molteplici tipologie edilizie lasciando la
possibilità d’importare file 2D cad/dxf/raster da ricalcare seguendone i contorni, oppure 3D gbXML. Definiti
i dettagli architettonici, il software attribuisce automaticamente dati di default, in base all’attività scelta dal
menù, in funzione dei carichi interni e degli impianti.
Una volta calcolati i carichi invernali ed estivi di punta
(Certificati ASHRAE) è possibile analizzare i consumi di
combustibile e di energia elettrica suddivisi secondo
le tipologie d’impianto e visualizzabili come tabelle e
diagrammi esportabili in formato Excel o JPG.
Tecnologia e meToDo Di calcolo. L’interfaccia grafica tridimensionale si basa sulla tecnologia Open GL. I motori di
calcolo, implementati sono: EnergyPlus© per l’analisi
dinamica e Klima Europa® per quanto riguarda il calcolo
secondo la Normativa Nazionale/Regionale richiesta
dal D.Lgs. 311.
ambiTi Di impiego. Simulatore tridimensionale per la ricerca
delle migliori prestazioni degli involucri degli edifici, anche
di tipo innovativo, quali facciate e tetti ventilati, sistemi
a doppia pelle, tetti verdi, ecc. Utilizzabile anche per studiare il reale livello di irraggiamento su tutte le superfici
dell’edificio per poter ottimizzare gli impianti fotovoltaici
e solari termici.
opzional. La versione V2 consente l’utilizzo del modulo CFD che permette simulazioni fluidodinamiche per
stabilire il reale livello di comfort che si produrrà in un
edificio ancora da costruire. DESIGNBUILDER è utilizzato dalle principali Università e Centri di Ricerca italiani e
ha permesso di certificare fino a oggi nel nostro paese
edifici per oltre 3.000.000 di m2.
RequiSiTi Di SiSTema
peR WinDoWS
peR mac
Sistema operativo
XP e VISTA
Leopard compatibile Windows
Processore
Tutti
Standard
coSTo.1.199 euro per la licenza singola (escluso CFD).
Spazio libero
500 MB
500 MB
Disponibile una versione Educational.
3.399 euro per la licenza singola (compreso CFD).
Disponibile una versione Educational.
Altro
Scheda grafica Open di RAM
Scheda Standard Mac
[Rassegna Software]
S 5/09
73
eucliDe ceRTificazione eneRgeTica
geo neTwoRk SRl
Via Mazzini 64, 19038 Sarzana - SP
Telefono 0187622198
Fax 0187627172
[email protected]
www.geonetwork.it
RequiSiTi Di SiSTema
peR winDowS
Sistema operativo
Windows 95 e versioni
successive, 256 Mb
di memoria RAM, 40 Mb
di spazio libero su HD.
lettore di CD, Porta USb,
Internet explorer
Altro
coSTo. 325.00
euro (+ IVA)
DeScRizione.
EUCLIDE Certificazione Energetica:
software per la verifica delle dispersioni termiche
e il calcolo del fabbisogno energetico, in base alle
ultime disposizioni di legge, con interfaccia d’uso
immediata e semplice da utilizzare. La versione
2010 consente inoltre la verifica della prestazione
energetica per il raffrescamento estivo dell’involucro, il calcolo delle caratteristiche termiche
dinamiche dell’edificio e la verifica della massa
superficiale e della trasmittanza periodica delle
strutture opache, con stampa di tutta la documentazione richiesta ex D. Lgs. 192/05 e successive
modifiche.
Tecnologia e meToDo Di calcolo. Sulla base della tipologia di intervento selezionata, il software effettua
tutti i calcoli e le verifiche richieste secondo le ultime norme tecniche di riferimento (UNI/TS 11300
parte 1 e 2 e UNI EN). È inoltre conforme alla
normativa di diverse leggi regionali (a es. Regione
Piemonte e Liguria ecc.) .
ambiTi Di impiego. Il programma permette di scegliere fra 2 diverse modalità di imputazione dei
dati dalle quali prelevare gli elementi disperdenti:
input tabellare o input grafico, per individuare
gli elementi necessari per il calcolo. Provvede
automaticamente ai controlli, verifiche e alla redazione di tutta la documentazione richiesta con
stampa di: relazione tecnica, attestato di qualificazione energetica, attestato di certificazione
energetica (edifici residenziali e non residenziali),
autodichiarazione di prestazione energetica, e la
scheda informativa per le detrazioni fiscali. Il software consente inoltre la stampa completa della
relazione di calcolo e di tutte le schede dei componenti e delle strutture utilizzate, con relative
caratteristiche termiche e idrometriche (disegno
della stratigrafia, diagramma delle temperature e
il diagramma di Glaser).
TeRmiko
iTalSofT gRoup Spa
Via Nazionale 154, 35048 Stanghella - PD
Telefono 0425456611
Fax 0425456622
[email protected]
www.topcantiere.it
DeScRizione.
RequiSiTi Di SiSTema
Per Windows 2003 xp sp2, Vista Pc Pentium con 512
Mb Ram, HD 300 Mb liberi, interfaccia video SVGA,
per l’utilizzo di TermoCad è richiesto AutoCad 20002008 LT/FULL.Per Macintosh OS X V.10.4.2 – 10.5
processore G3 o G4 con frequenza da 200 Mhz.
coSTo. Da 504 euro
74
S 5/09
[Rassegna Software]
Termiko è un software aggiornato alle nuove il calcolo del dimensionamento degli impianti, grazie alla
linee guida nazionali per la Certificazione Energetica degli semplicità, all’intuitività e alla schematicità del software.
Edifici, che ti guida passo dopo passo nella redazione
dell’Attestato di Certificazione e Qualificazione Energetica
(ACE e AQE). Completo, oltre che dei carichi invernali
e estivi, di moduli specialistici (impianto termico, reti
idriche e gas, canne fumarie, canali d’aria, antincendio),
consente di realizzare una perfetta relazione termotecnica, oltre che risolvere rapidamente tutti i problemi di
dimensionamento e verifica.
Tecnologia e meToDo Di calcolo. I calcoli sono effettuati
secondo il metodo delle UNI TS 11300 parte 1 e 2. Il software è aggiornato alle Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici - Decreto Ministero dello
Sviluppo Economico 26 giugno 2009 (Gazzetta Ufficiale
del 10 luglio 2009, n. 158).
ambiTi Di impiego. Con Termiko base è possibile effettuare
la valutazione energetica degli edifici, comprensiva di
certificazione energetica e relazione termotecnica. Con
TermiKo, si potrà adempiere a tutte le verifiche ed agli
obblighi prescritti dalla normativa vigente ed effettuare
TeRmolog epiX 2
logical SofT SRl
Via Garibaldi 253, 20033 Desio - MB
Telefono 0362301721
Fax 0362301722
[email protected]
www.logical.it
DeScRizione. Software
per il calcolo dell’isolamento termico, per la redazione della relazione tecnica (D.P.R.
59/2009) e per la certificazione energetica degli edifici
con riferimento alle linee guida e alle procedure regionali. Il modulo Impianti esegue il calcolo degli impianti
di riscaldamento, il modulo Sfasamento valuta l’inerzia termica delle strutture opache, i moduli Solare e
Fotovoltaico eseguono il dimensionamento dei pannelli
solari termici e fotovoltaici.
Grazie al servizio gratuito Logical Autoupdate, il programma viene costantemente aggiornato via internet
a ogni variazione Normativa.
Tecnologia e meToDo Di calcolo. Il software adotta un’interfaccia grafica intuitiva, in modo che il progettista abbia
sempre visibile lo stato di avanzamento della relazione.
Esegue secondo normativa (D.Lgs. 192/2005, D.Lgs.
311/2006, D.P.R. 59/2009) le verifiche dei fabbisogni
termici invernale ed estivo dell’involucro, delle trasmittanze delle strutture e dei rendimenti dell’impianto
termico per riscaldamento e acqua calda sanitaria. La
procedura di calcolo è stata sviluppata con riferimento
alle UNI TS 11300.
ambiTi Di impiego. Soluzione completa per la stesura della
relazione tecnica per gli edifici nuovi, la certificazione
e la qualificazione energetica per gli edifici esistenti
e la compilazione dei documenti per la richiesta degli
incentivi del 55% per le riqualificazioni energetiche.
Grazie allo strumento Confronta è possibile confrontare
diversi stati di calcolo e valutare i tempi di ritorno di un
possibile intervento di ristrutturazione.
RequiSiTi Di SiSTema
peR WinDoWS
Sistema operativo
Microsoft Windows Vista/XP a 32 bit
Processore
Pentium o superiore con almeno 1 GB
di RAM
Spazio libero
1 GB di spazio libero sull’Hard Disk
Altro
Lettore DVD, scheda Video SVGA 1024
x 768 o superiore, Mouse Microsoft
Windows compatibile
coSTo. Da 680 euro (+ iva) compresa assistenza telefonica
e manutenzione del software.
ceRTificazione eneRgeTica
SecoS engineeRing SRl
Viale Chiuse 73, 10144 Torino - TO
Telefono 011480535
Fax 011482506
[email protected]
www.secos.it
DeScRizione.
Il programma effettua in modo professionale, attraverso un percorso guidato e intuitivo
il calcolo delle dispersioni invernali, dei fabbisogni
energetici e dei rendimenti dell’edificio. Permette di
redigere la relazione tecnica e rilascia la certificazione
energetica.
Tecnologia e meToDo Di calcolo. Software per il calcolo
delle dispersioni dei locali ai fini del dimensionamento
dell’impianto e per il calcolo dell’energia con le verifiche
sulla base delle normative in vigore (D.Lgs. 311/06,
linee guida nazionali e UNI TS 11300). Oltre alle norme
nazionali si effettuano verifiche secondo le delibere
regionali (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna).
ambiTi Di impiego. Il programma è in grado di indicare,
attraverso un’analisi dei risultati e attraverso l’esame
incrociato di tutti i casi previsti dalla normativa, se il
progetto è conforme o meno ai Decreti Legge. Al fine
di agevolare il reperimento delle tipologie costruttive, il
programma è corredato da ricchi archivi:
• pareti (con il calcolo della trasmittanza secondo la
norma UNI EN ISO 6946, e con la verifica igrometrica
secondo la norma UNI EN ISO 13788);
• serramenti (con il calcolo della trasmittanza e della
schermatura dei raggi solari secondo la UNI 10077);
• ponti termici (in ottemperanza alla Norma UNI EN
14683), caldaie e pompe di calore.
RequiSiTi Di SiSTema
peR WinDoWS
Sistema operativo
Microsoft Windows ’95, ’98, 2000,
NT, XP
Processore
Pentium II o superiore
Spazio libero
150 MB
coSTo. in offerta a 650 euro
[Rassegna Software]
S 5/09
75
eXcellent eneRgia
StR Spa
Via Gramsci 36 - 46020 Pegognaga - MN
Telefono 03765521
Fax 0376550180
[email protected]
www.str.it
http://excellent.str.it
DeScRizione. La nuova versione del software, in combi-
nazione con le soluzioni Autodesk, rende possibile la
perfetta integrazione con Autodesk Revit Architecture
2010 e Autodesk AutoCAD 2010. Consente ai progettisti di recuperare i dati architettonici direttamente dal
progetto elaborato attraverso l’input grafico, oppure,
attraverso eXcellent Architect, permette di trasformare automaticamente i dati di AutoCAD immessi in
un disegno tridimensionale.
tecnologia e metoDo Di calcolo. Il software è aggiornato al recepimento del D.Lgs. 311/06, alle Norme
regionali più avanzate (regione Lombardia e EmiliaRomagna), utilizzando la norma UNI TS 11300 parte 1
e parte 2 aggiornata al Dpr. Nr. 59 del 2 aprile 2009 e
alle linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici (Decreto 26 giugno 2009).
ambiti Di impiego. L’applicativo è in grado di aiutare
i professionisti nella redazione della certificazione
energetica degli edifici. Determina i fabbisogni energetici. Verifica i limiti di legge. Esegue il calcolo delle
trasmittanze termiche e del Diagramma di Glaser. Il
76
S 5/09
[Rassegna Software]
RequiSiti Di SiStema
PC Pentium o processore equivalente; 512 MB RAM
(consigliati 1024); HD 200 MB liberi; Interfaccia video
SVGA (risoluzione consigliata 1024X768 con caratteri
piccoli); Monitor a colori; Mouse compatibile; Stampante
compatibile con Windows XP, Windows Vista
coSto. 1280 euro.
risultato è la determinazione della classe di consumo, con la stampa del relativo certificato energetico
e della relazione tecnica richiesta dal D.Lgs. 311/06.
Il software è corredato di: una banca dati materiali
estesa; un’ampia raccolta di documenti esplicativi e
modelli utili al professionista; il modello per la procedura di richiesta di incentivi statali per la riqualificazione energetica degli edifici.
Contributi a cura di
STEFANO BERNUZZI
MARCO IMPERADORI
DANIELE VERDESCA
Laureato in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di
Pavia, ha ottenuto un Master di specializzazione all’Accademia di
Belle Arti di Brera. Giornalista dal 2007, è responsabile del portale di
architettura e design www.archinfo.it. Cultore della materia in Storia
dell’Architettura Contemporanea al Politecnico di Milano, è stato redattore dei siti www.domusweb.it, della rivista Domus e www.undo.
net, collaboratore free lance del settore architettura della rivista
Mousse Magazine e curatore di mostre di arte contemporanea.
Ingegnere, PhD in Ingegneria Ergotecnica Edile, professore associato presso il Politecnico di Milano – Dipartimento BEST, titolare
della cattedra di “Progettazione e Innovazione Tecnologica” presso la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura. Svolge attività di
ricerca nell’ambito della innovazione edilizia mediante processi
costruttivi basati sui sistemi a secco, sull’alta efficienza energetica e sulla sostenibilità ambientale. Dal 1999 è titolare dello studio
Atelier2 (Gallotti e Imperadori Associati) di Milano, in cui verifica e
applica nella pratica progettuale gli esiti sperimentali e di ricerca.
Ha pubblicato libri e scritto articoli scientifici e su riviste di settore
in Italia e all’estero.
Architetto, è attualmente direttore del Formedil, Ente nazionale bilaterale per la formazione nell’industria delle costruzioni. Docente
dai master e di corsi di formazione professionale per la sicurezza
nei cantieri e gli aspetti economici del risparmio energetico, consulente per gli studi legali in materia di sicurezza negli appalti, è
da anni autore di libri e articoli per Il Sole 24 ORE.
DESIGN.DOC
Studio associato di giornalismo specializzato nei settori dell’architettura, del design, dell’arredamento. Creato nel 2005 da Susanna
Berengo Gardin, Manuela Cifarelli, Mariaclara Goldschmiedt, Marcella Ottolenghi, Lidia Prandi, Diletta Toniolo, collabora con diverse
testate giornalistiche. Grazie alla pluralità delle esperienze professionali e delle competenze acquisite, Design.doc propone una
lettura specializzata, ma trasversale, del mondo del progetto.
FEDERICA GASPARETTO
Architetto, svolge la libera professione e attività di consulenza presso studi di architettura. Partecipa ad alcuni gruppi di lavoro e di ricerca attivi presso il dipartimento BEST del Politecnico di Milano che
si occupano della definizione di strategie e strumenti per la progettazione e il recupero funzionale e spaziale di edilizia residenziale.
SILVIA GHIACCI
Architetto, titolare dello Studio di Pianificazione Urbana, esercita
la propria attività in Milano nel campo della progettazione architettonica e urbanistica. Si occupa di riqualificazione urbana e di
Piani urbani del Traffico, ha pubblicato libri e articoli su riviste
specializzate. Dal 1998 collabora con il Politecnico di Milano e con
alcune società private in qualità di docente di corsi di formazione
sul software AutoCAD di Autodesk.
CHIARA LAMPARELLI
Laureata in Architettura presso il Politecnico di Milano, dal 2002 al
2005 ricercatrice presso lo stesso Politecnico su temi riguardanti
il disegno urbano contemporaneo, l’architettura delle infrastrutture e la sostenibilità. Dal 2003 professore a contratto in Caratteri
tipologici degli spazi pubblici, Architettura del paesaggio e Analisi
della morfologia urbana presso il corso di laurea in Scienze dell’Architettura. Parallelamente conduce attività di architetto come
libera professionista.
SABRINA PIACENZA
AMALIA SIRIANA VIVIAN
Ingegnere libero professionista, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano. Il suo campo di
ricerca è quello del Recupero Edilizio in chiave sostenibile ed energetica,
con particolare attenzione per i sistemi di valutazione economica degli interventi sull’esistente per stabilirne la fattibilità e la convenienza.
L’ambito di riferimento a cui la ricerca si attiene è quello dell’Edilizia Residenziale Pubblica, tema complesso e multidisciplinare.
MATTEO ZAMBELLI
Architetto e dottore di ricerca in Ingegneria Edile, è professore a
contratto alla Facoltà di Ingegneria di Trento e svolge attività di ricerca nelle Facoltà di Ingegneria di Trento e di Ancona. È autore dei
libri: Morphosis. Operazioni sul suolo (Marsilio, 2005), Landform
Architecture (Edilstampa, 2006), Tecniche di invenzione in architettura (Marsilio, 2007).
Architetto, si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano nel
2002, presso il quale, dal 2005, è cultore della Materia di Storia dell’Architettura Contemporanea. Dal 2004 svolge attività redazionale collaborando con alcune riviste quali d’Architettura, Recuperare l’Edilizia,
Arketipo-Il Sole 24 ORE e con il portale di architettura e design www.
archinfo.it. Ha pubblicato con Motta Architettura la collana Architetture
d’autore e, in particolare, i volumi Interni, Loft e Attici, Ville e Cottage,
Giardini e piscine.
Gli inserzionisti
ALLUMINIO SAMMARINESE SA
Strada La Ciarulla 84 - 47899 Serravalle D2
Repubblica di San Marino
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ARISTON THERMO SPA
Viale A. Merloni 45 - 60044 Fabriano (Ancona)
Tel. 1999111222
www.aristonthermo.com
BRIANZA PLASTICA SPA
Via Rivera 50 - 20048 Carate Brianza (Milano)
Tel. 036291601
www.brianzaplastica.it
CORTEX A
Consorzio Produttori del Cappotto di Qualità
[email protected] - www.cortexa.it
DIASEN SRL
Zona Industriale Berbentina 5
60041 Sassoferrato (Ancona)
Tel. 07329718 - www.diasen.com
ECOJOULE SRL
Via Acqui 25 - 10098 Cascina Vica, Rivoli (Torino)
Tel. 0114731753
www.ecojoule.it
EDILCLIMA SRL
Via Vivaldi 7- 28021 Borgomanero (Novara)
Tel. 0322835816 - www.edilclima.it
ERACLIT VENIER SPA
Via dell’Elettricità 18 - 30175 Portomarghera (Venezia)
Tel. 041929188
www.eraclit.biz
GRANITIFIANDRE SPA
Via Radici Nord 112 - 42014 Castellarano (Reggio Emilia)
Tel. 0536819611- www.granitifiandre.it
HABITAT LEGNO SPA
Via G. Sora 22 - 25048 Edolo (Brescia)
Tel. 0364773511
www.habitatlegno.it
HOVAL ITALIA SRL
Via per Azzano S. Paolo 26/28 - 24050 Grassobbio (Bergamo)
Tel. 035525069 - www.hoval.it
IVAS INDUSTRIA VERNICI SPA – GRUPPO IVAS
Via Bellaria 40 - 47030 San Mauro Pascoli (Forlì Cesena)
Tel. 0541815811
www.gruppoivas.com
KME GROUP SPA
Via dei Barucci 2 - 50127 Firenze
Tel. 05544111
www.kme.com
LATERLITE SPA
Via Correggio 3 - 20149 Milano
Tel. 0248011962
www.leca.it
MAPEI SPA
Via Cafiero 22 - 20158 Milano
Tel. 02376731 - www.mapei.it
MAPPY ITALIA SPA
Via Tevere 3 - 20020 Cesate (Milano)
Tel. 0299431101
www.mappyitalia.it
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Via Colleoni 7 - 20041 Agrate Brianza (Milano)
Tel. 03960531
www.mitsubishielectric.it
MONIER SPA
Via Valle Pusteria 21 - 39030 Chienes (Bolzano)
Tel. 0474560000
www.monier.it
PHILIPS SPA
Via Casati 23 - 20052 Monza (Monza Brianza)
Tel. 0392031
www.illuminazione.philips.it
ROCKWOOL ITALIA SPA
Via Londonio 2 - 20154 Milano
Tel. 02346131
www.rockwool.it
SANMARCO – TERREAL ITALIA SRL
Strada Nuova Fornace - 15048 Valenza (Alessandria)
Tel. 013195979
www.sanmarco.it
STR SPA
Via Gramsci 36 - 46020 Pegognaga (Mantova)
Tel. 03765521
www.str.it
TRIMO ITALIA SRL
Via Murat 17 - 20159 Milano
Tel. 0245408550 - www.trimo.it
WIENERBERGER BRUNORI
Via Ringhiera 1 - Fraz. Bubano - 40020 Mordano (Bologna)
Tel. 054256811
www.wienerberger.it
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