La riabilitazione di un caso di afasia anomica

La riabilitazione di un
caso di afasia anomica
XLIV Congresso Nazionale S.I.F.E.L.
Roma 22-26 giugno 2010
Del Vecchio L.,Sannino J.,Tedeschi M.,Villari P.
L’AFASIA
20000 nuovi
casi
all’anno
(A.IT.A 2009)
Del Vecchio L.,Sannino J.,Tedeschi M.,Villari P.
AFASIA
“Disturbo acquisito del
linguaggio, conseguente a lesione
delle strutture cerebrali implicate
nell’elaborazione di aspetti diversi
delle capacità linguistiche”
LINEE GUIDA Afasia
FLI, 2009
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AFASIA
“Il trattamento Logopedico è
l’unico strumento attualmente
disponibile per modificare
un’afasia, in mancanza di alcuna
terapia medica”
Miceli, 2005
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AFASIA
Modalità di trattamento
Iengo e coll., 2007
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AFASIA
Raccogliere CASI SINGOLI
per stabilire la validità di
SPECIFICHE metodiche
Miceli, 2005
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AFASIA Anomica
… il caso clinico
Riduzione del Disturbo Lessicale
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RIABILITAZIONE AFASIA
Pragmatico
Pragmalinguistico
Neurocognitivo
Integrazione dei
DIVERSI
APPROCCI
Obiettivo:
Riabilitazione del
LINGUAGGIO
PARLATO
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RIABILITAZIONE AFASIA
Enunciati
quantitativamente
ridotti
Frasi lasciate e metà
Povertà
lessicale
Caratteristiche del
LINGUAGGIO
PARLATO
Abuso parole
passepartout
Abuso
ripetizioni
Riformulazioni
del costrutto
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IL CASO CLINICO
•  62 aa
•  Destrimane
•  16 aa scolarità
•  Gennaio 2004: lesione emorragica occipito
parietale dx
•  Ottobre 2008: lesione emorragica temporoparieto-occipitale sx
•  Novembre 2008: visita presso reparto
Neuropsicologia dell’Università degli Studi di
Napoli “Federico II”
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INQUADRAMENTO
NEUROPSICOLOGICO GENERALE
• Matrici Progressive Colorate di Raven
• Matrici Attenzionali
• Test per l’aprassia costruttiva
• Test per l’aprassia bucco-facciale
• Test per l’aprassia ideomotoria
• Test per l’aprassia ideativa
• Test dei Gettoni
• Fluenza Verbale Fonologica
• Fluenza Verbale per Categorie
23/36
51/60
14/14
20/20
20/20
14/14
23/36
8
4,5
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VALUTAZIONE COMPETENZE
LINGUISTICHE
Esame del Linguaggio - II
• 
• 
• 
• 
• 
• 
Linguaggio spontaneo:
media eff
Descrizione figura
6/10
Denominazione orale
4/20
Comprensione uditiva frasi
8/10
Denominazione scritta
4/20
Comprensione lettura frasi 7,5/10
Batteria per l’Analisi dei
Deficit Afasici
• Denominazione orale ogg.
•  Denominazione orale azioni
•  Denominazione scritta ogg.
•  Denominazione scritta azioni
•  Denominazione ogg. descritti
•  Comprensione uditiva
•  Comprensione visiva
AFASIA ANOMICA MEDIO - LIEVE
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11/30
10/28
1/22
7/22
5/20
11/60
5/45
RIABILITAZIONE
FASE 1 ( 4 mesi )
• Recupero Lessicale
Ø  Denominazione
funzione
classi
Ø  Evocazione in base a
attributi
parti
etc.
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RIABILITAZIONE
FASE 1 ( 4 mesi )
Difficoltà Anomiche
FACILITAZIONI o
CUE CONTESTUALI
E SEMANTICI
GESTO o DISEGNO
Stretto
legame tra
“linguaggio
”e
“azione”
Attivazione
biemisferica
delle reti
semantiche e
fonologiche
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RIABILITAZIONE
FASE 2 ( 2 mesi )
•  Conversazione Naturale
Ø  Gioco linguistico (CIAT)
Constraint-Induced Aphasia
Therapy
Allenamento Concentrato
Uso forzato della verbalità
Vincoli
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RIABILITAZIONE
FASE 2
Gioco linguistico (CIAT)
VINCOLI
• CANALE VERBALE
§ Parafasie contestualmente significative
§ Circonlocuzioni efficaci
• CARTE
§  minore FU
§  semanticamente simili
§  numero e colori diversi
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RISULTATI
RE-TEST I
Prova
1° Test
Re-Test I
media efficacia
normale efficacia
Descrizione figura
6/10
9/10
Denominazione orale
4/20
19,5/20
7,5/10
10/10
Denominazione scritta
4/20
20/20
Comprensione lettura frasi
8/10
10/10
Test dei Gettoni
23/36
33/36
8
21
4,5
15,5
Linguaggio spontaneo
Comprensione uditiva frasi
Fluenza Verbale Fonologica
Fluenza Verbale per Categorie
AFASIA ANOMICA molto LIEVE
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RISULTATI
RE-TEST II
Prova
Re-Test I
Re-Test II
normale efficacia
normale efficacia
9/10
9/10
19,5/20
19,5/20
Comprensione uditiva frasi
10/10
10/10
Denominazione scritta
20/20
20/20
Comprensione lettura frasi
10/10
10/10
Test dei Gettoni
33/36
33/36
21
20
15,5
17,5
Linguaggio spontaneo
Descrizione figura
Denominazione orale
Fluenza Verbale Fonologica
Fluenza Verbale per Categorie
STABILITA’ DEL RECUPERO
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CONSIDERAZIONI
“Risanare la componente lesa tentando
un recupero funzionale ed utilizzare le
componenti integre tentando
un’organizzazione funzionale”
“ Individuare l’approccio ritenuto più
appropriato in base alle caratteristiche del
paziente ed al modello teorico di
riferimento ”
(Albertini, 2005)
(SPREAD, 2005)
Integrazione dei
DIVERSI
APPROCCI
INTERVENTO INDIVIDUALIZZATO
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CONSIDERAZIONI
FASE 1
q  CUE
q GESTO
q  DISEGNO
Strategie
REPERIMENTO
LESSICALE
tradizionali
FACILITATORI
VERBALI
NON
strategie extraverbali alternative
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CONSIDERAZIONI
FASE 2
•  Abilità conversazionali
COMPETENZA
DISCORSIVA
• Parafasie
contestualmente
significative
• Circonlocuzioni efficaci
Strategie
VERBALI
ALTERNATIVE
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CONCLUSIONI
Obiettivo =
Riorganizzazione
FUNZIONALE del LINGUAGGIO
Approccio integrato
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CONCLUSIONI
Obiettivo =
Riorganizzazione
FUNZIONALE del LINGUAGGIO
Uso di facilitatori
verbali
Uso di strategie
verbali alternative
-  Rafforza
l’uso dei circuiti del
linguaggio sopravvissuti alla lesione
-  Riduce il ruolo aggravante dell’ “ex
non usu”
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