Kata delle gambe

Kata delle gambe
Terminato il trattamento sulla schiena si passa a trattare le gambe: solitamente
schiena e gambe formano un unico Kata, in un trattamento si tende a “toccare”
l’intero corpo o almeno tutta la zona posteriore o anteriore.
Il Kata delle gambe oltre a stimolare il meridiano della vescica nel suo decorso
inferiore, stimola anche il meridiano della vescica biliare posto lateralmente al
corpo.
Gambe pesanti, gonfiore dovuto a scarso movimento dei liquidi, dolori lombari,
sciatalgie, sono alcuni dei principali disturbi su cui si può agire attraverso lo
shiatsu sulle gambe.
La pratica vi dirà che molti individui trovano un profondo rilassamento (si
dorme) dal massaggio sulle gambe, il risultato è una grande sensazione di
leggerezza.
Si possono fare alcune considerazioni simboliche o energetiche sui motivi per
cui molte persone lamentano una stanchezza persistente alle gambe.
In bioenergetica si parla di Grounding, cioè di radicamento: molti degli esercizi
fatti durante il corso tendono a stimolare appunto il radicamento cioè la
sensazione di essere ben piantati a terra. Questa è la condizione che ci porta a
sentirci saldi, sicuri, il che rappresenta l’antagonista all’ansia, all’instabilità
psicoemotiva, al senso di mancanza di radici, di legami col mondo, con tutto ciò
ci gira intorno.
Culturalmente tendiamo a posizionare la nostra energia molto in alto: gli
orientali dicono che il centro dell’essere si trova nella zona addominale. Il
nostro essere molto laboriosi mentalmente, gli infiniti impegni a cui ci
sottoponiamo, i bombardamenti di informazioni a cui siamo sottoposti spostano
la nostra energia verso l’alto (mentale) e nel tempo questo porta a una perdita di
contatto e quindi di vitalità con il basso. Capita di sentire degli Uke che dicono
di sentirsi come tagliati a metà, hanno pochissima “relazione” con la parte
inferiore. Natiche o gambe fredde, stanche, piedi freddi, gonfi ecc indicano uno
squilibrio nella distribuzione dell’energia in quella zona. Trattare con lo shiatsu
le gambe dunque assume un aspetto che va ben al di la del semplice disturbo;
può attutire il senso di non radicamento, “attirando” l’attenzione di Uke,
l’energia, verso la parte bassa del suo impero.
Se c’è un difetto in basso, con ogni probabilità si verificherà un eccesso in alto:
iper attività mentale, rimuginazione, difficoltà a prendere sonno, iper
eccitazione, ogni forma di eccesso da attività della parte alta. Anche in questo
caso trattare le gambe risulta una tecnica particolarmente indicata. C’è un
aforisma orientale che recita “se il problema sta in alto tratta il basso”.
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KATA DELLE GAMBE
UKE IN POSIZIONE PRONA
Questo kata solitamente viene eseguito dopo aver trattato la schiena così
da stimolare tutto il corpo nella parte posteriore ynag.
Si inizia trattando tre punti nella parte laterale del corpo. La mano
sinistra aggancia delicatamente l’altro fianco e con il gomito destro
stimoliamo tre punti posti sulla parte laterale del gluteo
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Si fa scorrere la mano destra sulla gamba di Uke e si posiziona sul polpaccio.
Con il gomito sinistro si trattano i punti segnati nella figura: partendo
dall’interno coscia, si fanno i tre punti sulla linea del gluteo. Poi partendo da
sopra il gluteo si scende fermandosi prima del cavo popliteo.
Nel trattare i tre punti sulla linea
del gluteo la pressione va data
verso la testa.
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Si passa a trattare la parte posteriore della coscia. L’azione è
portata attraverso il gomito, sempre utilizzando il perso del
proprio corpo. Si trattano diversi punti, fermandosi prima della
parte posteriore del ginocchio (cavo popliteo).
Si porta lateralmente la
gamba che stiamo
trattando e si appoggia il
piede sul polpaccio
dell’altra gamba.
Si eseguono
pressioni su diversi
punti nella zona
lateroposteriore
fermandosi prima
del ginocchio.
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Si sposta ancora più esternamente la gamba portando il piede di Uke a
contatto (se possibile) con il pavimento. Si stimola la parte esterna
della gamba (meridiano della vescica biliare) utilizzando il ginocchio
Ci si ferma prima del malleolo.
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Si riporta la gamba in posizione centrale, una mano aggancia
posteriormente il ginocchio e l’altra fa ruotare in ogni direzione
la gamba.
Non c’è un numero di
rotazioni prestabilito, si
insiste maggiormente
nella direzione in cui il
movimento è meno
fluido.
Si appoggia il braccio
al di sopra del
ginocchio, palmo della
mano verso l’alto, si
porta in flessione la
gamba e si ruota il
polso verso il
pavimento.
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Dalla posizione
precedente si lascia
andare la gamba e la
si “aggancia” al
braccio.
Si eseguono
pressioni sulla parte
posteriore della
coscia, portando dal
piede “agganciato”
un leggero
stiramento.
Si porta la gamba
perpendicolare al
pavimento, si appoggia
l’avambraccio sulla
pianta del piede mentre
la mano afferra il
tallone e si eseguono
delle flessioni,
stiramento del polpaccio
e del tendine d’Achille.
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Si aggancia la gamba e si
scuote mobilizzando
passivamente la caviglia.
Si stimola con
pressione rotatoria il
punto posto nello
spazio metatarsale
dell’alluce.
3F
Terzo punto del meridiano del fegato
Con il taglio della
mano si stimola il
tendine d’Achille
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Si esegue uno
stiramento della gamba,
una mano sul tallone,
l’altra sul gluteo si
“dirigono” in direzioni
opposte
Si esegue un massaggio a
due mani partendo dal
sacro fino ai piedi
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Si allineano i piedi e si
esegue un leggero
stiramento trazionando
verso di noi
Si incrociano i piedi
e si portano in
stretching verso i
glutei, fin dove Uke
può.
Posizionando i piedi di
Uke verso l’interno si
stimola “camminando”,
portando il peso in
modo alternano a destra
e a sinistra
Si termina con
l’ascolto come
all’inizio…..anzi
con più gioia, di
Uke e di Tori.
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Trattamento delle gambe con Uke supino
Kata delle gambe
Questo kata delle gambe può essere effettuato come lavoro specifico sulla parte bassa del
corpo oppure come completamento di un qualsiasi lavoro sulla parte anteriore.
Solitamente dopo il lavoro sull’addome si effettua il massaggio sulle gambe quasi come
per scaricare, drenare il lavoro sulla pancia. I questo caso si trattano tutti i meridiani yin e
yang che decorrono sulle gambe. Anche in questo caso valgono i concetti
precedentemente esposti relativi al significato energetico di alcuni squilibri che si
manifestano alle gambe oltre che i vari sintomi già elencati.
Si porta il piede di Uke
all’altezza del ginocchio
dell’altra gamba, una mano sul
ginocchio e l’altra tratta con
pressione perpendicolare tutta la
linea laterale della gamba,
meridiano della VB.
La gamba di Uke viene
spinta centralmente dalla
mano madre.
Il nostro ginocchio
blocca il piede di Uke
che altrimenti tende a
scivolare
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Si continua stimolando con
pressioni portate con il pollice,
la parte laterale della gamba
dal punto appena sotto il
ginocchio, 34 VB, verso il
malleolo.
Nb: tutta la mano avvolge la
gamba anche se la stimolazione
viene data con il pollice. La
mano madre sostiene la gamba.
Si prosegue lungo la linea
laterale fino al piede seguendo
una linea che da sotto il
malleolo ci porta verso il
secondo dito(vicino al
mignolo), dove termina il
meridiano della VB
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Si prosegue stimolando con
il palmo della mano il
meridiano dello stomaco
posto in zona antero laterale
della gamba
La posizione della mano
cambia a secondo della
morfologia dell’Uke di
turno
Si salta il ginocchio e si stimola con il
pollice la linea che costeggia la tibia, si
passa centralmente sul collo del piede e si
prosegue fino al dito vicino all’alluce,
punto terminale del meridiano dello
stomaco.
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Si appoggia il piede di
Uke contro la nostra
gamba e con una mano si
afferra il ginocchio. Con
l’altra mano aiutati dalla
spinta della gamba si
stimola con il pugno
chiuso, la parte posteriore
della coscia, meridiano
della vescica.
Si tratta tutta la gamba a partire dal
gluteo fino sotto al ginocchio
Appoggiando la gamba di
Uke sulla nostra, si eseguono
leggere trazioni su diversi
punti fino al tendine
d’Achille.
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Si tratta la parte interna della gamba a partire dalla zona inguinale verso il piede. La
gamba verrà spostata nelle tre posizioni, piede vicino al malleolo, vicino al
ginocchio, vicino all’inguine così da trattare tutta la zona interna con relativi
meridiani: della milza, del fegato, del rene.
Milza
Fegato
Rene
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Si prosegue sulla gamba a partire
da sotto il ginocchio, nelle tre
posizioni,
(caviglia, ginocchio, inguine)
Si massaggia la zona
interna del polpaccio.
Anche se l’azione è
portata con il pollice, tutta
la mano avvolge la gamba
Si arriva fino al piede
stimolando la zona sotto il
malleolo
e la pianta del piede.
Si termina con uno stiramento
della gamba, una mano sul bacino
e l’altra in presa poco sopra la
caviglia.
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Trattamento dei punti principali del viso
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Il trattamento del viso si effettua stimolando alcuni punti specifici dei meridiani che
attraversano questo distretto corporeo. I meridiani che raggiungono la testa sono i
meridiani yang: qui sono localizzati i loro punti terminali (meridiani yang delle
braccia) o iniziali (meridiani yang che raggiungono i piedi). Questi punti svolgono
un’azione locale vale a dire che è possibile intervenire in disturbi che coinvolgono la
parte alta attraverso la sequenza qui esposta. Rinite, sinusite, mal di testa, tensioni
all’articolazione temporomandibolare, viso gonfio, ma anche eccesso di pensieri,
confusione mentale, mal di testa ecc.
Questi punti stimolano la circolazione energetica a livello locale ma inducono anche un
movimento verso il basso all’energia. Anche questo trattamento risulta spesso molto
rilassante, scarica molto, propio perché i punti stimolati inducono un effetto di
abbassamento del Qi dalla parte alta verso il basso.
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