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LA sALUTE DELLE gAmbE Prevenire
La salute delle gambe EDUCATIONAL Prevenire e curare le vene varicose CLINICA CASTELLI INDICE Gambe (poco) in forma: quando la circolazione del sangue si “ammala”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 PRIMA PARTE Alcune nozioni di base La circolazione del sangue . . . . . . . . . . . . . . 4 L’insufficienza venosa. . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 La patologia: le varici degli arti inferiori Sintomi e complicanze . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Fattori di rischio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Diagnosi e cura. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Consigli utili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 La malattia in cifre. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Alimentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 I danni del fumo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 SECONDA PARTE Il percorso terapeutico in Clinica Castelli. . . . . 10 I trattamenti chirurgici. . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Responsabile Dipartimento Area Chirurgica e U.O. Chirurgia Generale: Dr. Roberto Sacco Coordinatore Scientifico dell’Educational: Dr. Luca Magni Medico Aiuto U.O. Chirurgia Generale Assistente U.O. Chirurgia Generale Medico Assistente U.O. Chirurgia GeneraleMedico Assistente U.O. Chirurgia Generale Gambe (poco) in forma: quando la circolazione del sangue “si ammala” L’insufficienza venosa cronica è la terza patologia più diffusa al mondo, dopo l’ipertensione arteriosa e le allergie. In Italia colpisce più di 19 milioni di persone. La cattiva circolazione sanguigna determina l’ipertensione venosa degli arti inferiori, provocando vari disturbi tra cui dolore, gonfiore, modificazioni cutanee e ulcerazioni. Le varici, ovvero dilatazioni abnormi delle vene, e le teleangectasie, dilatazioni di piccoli vasi sanguigni meglio conosciuti come capillari, sono l’espressione più comune dell’insufficienza venosa cronica. Se non curati tempestivamente, questi disturbi possono determinare conseguenze molto più gravi, come le trombosi e le flebiti. L’Organismo Mondiale della Sanità stima che solo un terzo delle persone affette da insufficienza venosa cronica segue una terapia adeguata; il “fai-da-te” è purtroppo molto diffuso e il ricorso a integratori e altri prodotti non solo non dà alcun beneficio, ma rischia di aggravare la malattia. Agire con tempestività nella diagnosi è dunque fondamentale, ma prima di tutto è necessario prevenire la patologia attraverso una corretta informazione sanitaria. 3 CLINICA CASTELLI Alcune nozioni La circolazione del sangue La circolazione sanguigna è determinata dal cuore che pompa il sangue nelle arterie. Le arterie trasportano il sangue ossigenato dal cuore al resto del corpo. I capillari sono i vasi più piccoli presenti nel nostro organismo, si trovano tra la parte finale dell’arteria e quella iniziale della vena e garantiscono gli scambi fra il sangue e i tessuti. La fitta rete di capillari presente nel corpo forma il microcircolo. Le vene trasportano il sangue povero di ossigeno dalle zone periferiche del corpo al cuore. Gli arti inferiori, ovvero gambe e piedi, sono strumenti fondamentali della circolazione sanguigna poiché garantiscono il ritorno del sangue verso il cuore. Per questo le vene degli arti inferiori hanno delle valvole che spingono il sangue verso l’alto e ne impediscono la discesa verso il basso. Le vene degli arti inferiori possono essere superficiali e trovarsi proprio sotto la pelle, oppure possono trovarsi in profondità, tra i muscoli e le ossa. Vene superficiali e vene profonde sono collegate fra loro dalle vene perforanti, che attraversano i muscoli. di base… L’insufficienza venosa L’insufficienza venosa è un disturbo dovuto al rallentamento del flusso di sangue negli arti inferiori. Questo rallentamento è causato principalmente dalla perdita di tono delle pareti dei vasi venosi e da un cattivo funzionamento delle valvole interne alle vene. Si riduce in tal modo l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive alle pareti del vaso venoso. Di conseguenza le vene perdono elasticità e non contengono il sangue come dovrebbero; inoltre, la diminuita spinta delle valvole contribuisce a creare un ristagno di sangue che, a sua volta, causa un’importante pressione all’interno delle vene superficiali. Questo meccanismo porta alla formazione di anomale dilatazioni delle vene, le cosiddette varici, che con il tempo diventano sempre più ampie e irregolari. L’insufficienza venosa è, infatti, un disturbo graduale che compare generalmente dopo i 40 anni e colpisce principalmente le donne, a causa di particolari condizioni ormonali. La patologia: le varici degli arti inferiori Le vene varicose, dette anche varici, soprattutto la sera; durante il sonno, sono una dilatazione o un allungamento quando i muscoli sono rilassati, è molto delle vene delle gambe. Sono una probabile l’insorgere di crampi. delle manifestazioni più comuni Le complicazioni, spesso frequenti, delle dell’insufficienza venosa e si presentano varici degli arti inferiori sono flebiti, come vene in evidenza sulla pelle delle trombosi, edemi, alterazioni cutanee e gambe o delle cosce. ulcere. Al primo stadio sono Sistema venoso normale Trombosi Venosa Profonda e ipertensione piccole righe bluastre, ma vena profonda T.V.P. possono diventare grosse vena valvole superficiale vena e in rilievo. superficiale valvole Le varici possono interessare normale malfunzionanti pompa le vene superficiali, quelle muscolare vena profonde e quelle perforanti. vena perforante profonda Le vene più colpite sono quelle superficiali, in particolare la Le flebiti sono infiammazioni delle piccola safena, che corre sul lato vene, soprattutto quelle superficiali. posteriore della gamba, e la grande I trombi sono grumi di sangue che safena, che corre sul lato interno. possono occludere le vene e impedire La diagnosi precoce è molto importante la circolazione del sangue. per evitare l’insorgere di complicanze, Ulcere ed emorragie generalmente fra cui le flebiti e i trombi, che sono determinate da un trauma, anche possono portare a conseguenze modesto, che provoca una ferita a lenta anche gravi. guarigione. Le varicoflebiti sono invece trombosi localizzate in una vena varicosa Sintomi e e si presentano come un cordoncino complicanze duro e dolente lungo la varice stessa. Le varici provocano Può inoltre verificarsi una discromia pesantezza, tensione, cutanea, ovvero l’alterazione del gonfiore e prurito alle colorito della cute, che diventa sempre gambe e alle caviglie, più scura o a macchie. 5 CLINICA CASTELLI La patologia: le varici degli arti inferiori Fattori di rischio Particolari condizioni ormonali, sovrappeso, caldo eccessivo, gravidanza, errata postura del corpo, dieta ricca di sodio e scarsa di fibre, traumi e sedentarietà sono tutti elementi che possono favorire l’insorgere di vene varicose. Alcuni fattori sono determinanti per la comparsa della patologia: Familiarità: la frequente ricorrenza in membri della stessa famiglia dimostra che le vene varicose sono ereditarie. Sesso: le varici colpiscono le femmine quasi quattro volte più dei maschi. Come per tutte le patologie venose a carico delle gambe, le donne sono molto più soggette degli uomini alla fragilità venosa e capillare; a causa delle modifiche ormonali, infatti, il periodo premestruale rende vene e capillari particolarmente deboli e lo stesso accade con la gravidanza. Età: con l’avanzare dell’età i tessuti invecchiano e diventano più fragili, favorendo la comparsa delle varici. Gravidanza: le particolari condizioni ormonali e la pressione venosa tipiche della gravidanza innescano un duplice meccanismo che facilita l’insorgere delle vene varicose. Statica corporea: difetti del piede (cavo, piatto) possono causare un cattivo ritorno venoso. Obesità: il sovrappeso può determinare uno scorretto appoggio dei piedi, con conseguente insufficienza venosa. Stipsi: l’aumento della massa intestinale provoca compressione sui grossi vasi venosi rendendo difficile il ritorno venoso. Diagnosi e cura Le malattie delle vene vengono diagnosticate con una visita medica specialistica ed esami strumentali non invasivi che permettono di stabilire il trattamento più adeguato. È molto importante eseguire controlli periodici con Eco-color-doppler e visita flebologica. Le vene varicose e le malattie ad esse correlate possono essere trattate con un approccio chirurgico standard (stripping per le safene, flebectomie per i rami varicosi), con un trattamento chirurgico laser (endovascolare), con una terapia medica o una terapia sclerosante per i capillari. 6 Consigli utili Evitare di stare in piedi o seduti per molto tempo: durante i viaggi lunghi effettuare brevi soste, camminare e fare esercizi di sollevamento sulla punta dei piedi. Sdraiarsi con gli arti sollevati per almeno 10-15 minuti. Controllare il peso: seguire una dieta iposodica, ricca di fibre e di verdure. Consultare il proprio medico in caso di dismetabolismi, dislipidemie e ipertensione arteriosa. Indossare scarpe comode: evitare i tacchi alti più di 3-5 cm e le scarpe con la suola troppo bassa. Fare attività fisica: camminare almeno un’ora al giorno. Anche la ginnastica aerobica può essere utile. Al mare o in piscina, camminare con le gambe immerse nell’acqua, evitando le ore più calde della giornata. Evitare fonti di calore dirette sugli arti inferiori: i bagni troppo caldi possono nuocere alla salute delle vene. Evitare di stare troppo vicini a stufe, termosifoni e altre fonti di calore. Attenzione all’abbigliamento: jeans troppo stretti e calze a gambaletto possono impedire una corretta circolazione. È invece consigliato l’uso di calze elastiche, indossate al mattino e rimosse la sera. Consultare lo Specialista: se si nota un aumento di volume di un arto, un eritema localizzato o diffuso, un cordone palpabile lungo il decorso di una vena, è opportuna una visita dallo Specialista Angiologo, che può consigliare l’assunzione di farmaci o modificare terapie in atto. 7 CLINICA CASTELLI La patologia: le varici degli arti inferiori La malattia in cifre Alcuni dati sull’incidenza della malattia varicosa sulla popolazione italiana. • 250.000 nuovi casi all’anno di Trombosi Venosa Profonda (T.V.P.). • Il 15-20% degli italiani soffre di varici agli arti inferiori; il rischio di ammalarsi è maggiore per le donne rispetto agli uomini, con un rapporto di 3:1. • L’embolia polmonare complica il 60-70% dei casi di T.V.P., con una mortalità del 6-8 %. Quali sono i cibi da evitare… Alimentazione Pasta all’uovo, tuorlo d’uovo, formaggi stagionati, grassi di origine animale, crema, panna, cioccolata, frutta secca e tutte le bevande alcoliche. …e da preferire Pane, pasta, riso e derivati, da assumere con moderazione; carni bianche, vitello e manzo, prosciutto e bresaola; pesce d’acqua dolce e di mare, non grassi; verdura e legumi; formaggi magri; sughi e salse a base vegetale; olio di oliva e di semi; albume d’uovo; frutta fresca; marmellate, miele, gelati di frutta, granite, dolci a base di sola farina e zucchero; latte magro, cappuccino con latte magro, succhi e frullati di frutta. 8 NO SI La patologia: le varici degli arti inferiori I danni del fumo Gli ingredienti tossici delle sigarette provocano danni in diversi modi e in ogni parte del corpo: • La nicotina raggiunge il cervello dopo circa 10 secondi dall’inalazione del fumo, aumentando la frequenza cardiaca e provocando difficoltà circolatorie. • Il monossido di carbonio si lega all’emoglobina nei globuli rossi impedendo un completo trasporto di ossigeno. • Le sostanze cancerogene danneggiano i geni che controllano la crescita delle cellule, che quindi si sviluppano in modo anomalo. • L’agente cancerogeno benzopirene, che si lega alle cellule delle vie aeree, aumenta il rischio di tumori. • Il fumo indebolisce il sistema immunitario, favorendo le infezioni respiratorie. • Il fumo provoca stress ossidativo, una condizione patologica causata dalla rottura dell’equilibrio tra la produzione di sostanze ossidanti (come i radicali liberi) e la loro espulsione da parte dell’organismo. Lo stress ossidativo, ritenuto il principale fattore di invecchiamento, contribuisce allo sviluppo di tumori, malattie cardiovascolari e BPCO (Bronco-Pneumopatia Cronica Ostruttiva). Il corpo umano produce antiossidanti per “riparare” le cellule danneggiate. I fumatori hanno livelli più bassi di antiossidanti nel sangue rispetto ai non fumatori. 9 CLINICA CASTELLI IL PERCORSO TERAPEUTICO IN L’Unità Operativa di Chirurgia Generale dispone di un team di medici e infermieri specializzato nella diagnosi, prevenzione e cura dei disturbi della circolazione provocati da malattie delle vene. Per valutare lo stato di salute dei vasi sanguigni e scegliere la terapia migliore sono necessari una visita specialistica con il Medico flebologo e un esame Eco-color-doppler. Successivamente, e in casi particolari, si procede con eventuali ulteriori indagini diagnostiche. Il Medico suggerisce quindi il trattamento più indicato secondo i risultati degli esami e la gravità della patologia: si va dal cambiamento dello stile di vita (fare più attività fisica, seguire un’alimentazione corretta), alla cura farmacologia, fino all’intervento chirurgico. CLINICA CASTELLI I trattamenti chirurgici Esistono diversi approcci chirurgici per risolvere il problema delle varici degli arti inferiori. Nel caso di varici di piccole dimensioni, fino a 2-4 mm di diametro, si procede con la scleroterapia, che consiste nell’iniettare una soluzione sclerosante nella vena dilatata. Le vene varicose più grandi vengono invece asportate con un intervento di flebectomia, eseguita con delle piccole incisioni di 2-3 mm. Le varici della grande e della piccola safena sono trattate con stripping e crossectomia, che prevedono il troncamento e l’asportazione della varice tramite l’utilizzo di una sonda. Interventi mini-invasivi vengono generalmente eseguiti in anestesia locale, in Day Hospital o in regime di ospedalizzazione breve. Il ricovero è preceduto da una visita chirurgica con esame Eco-color-doppler vasale, una visita anestesiologica, esami ematici, RX torace e, se necessario, un elettrocardiogramma. Dopo circa una settimana dall’intervento si effettua una visita ambulatoriale e, dopo circa un mese, una visita chirurgica di controllo. 10 CLINICA CASTELLI Clinica Castelli è una Casa di Cura polispecialistica, nata a Bergamo nel 1933 e accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale. La Clinica è suddivisa in tre Dipartimenti, ciascuno dei quali si compone di Unità Operative specifiche. Il Dipartimento di Area Chirurgica comprende le Unità di Chirurgia Generale, di Oculistica e di Otorinolaringoiatria. Il Dipartimento di Area Medica è composto da due Unità Operative: Cardiomedicina e Medicina Interna, che include il Servizio di Diabetologia. Il Dipartimento dei Servizi Sanitari comprende il Servizio di Radiologia e Diagnostica per Immagini, il Servizio di Anestesia e Rianimazione, il Laboratorio Analisi e il Servizio di Gastroenterologia-Chirurgia ed Endoscopia Digestiva. L’U.O. di Chirurgia Generale Obiettivo dell’Unità Operativa è offrire ai pazienti un servizio di qualità ed eccellenza, nell’ottica di una riduzione del dolore postoperatorio e della degenza ospedaliera, permettendo al paziente di ritornare alla piena efficienza fisica e, quindi, a una normale qualità della vita. Per quanto riguarda la prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi della circolazione, l’U.O. di Chirurgia Generale dispone di un team di medici e infermieri specializzato, che si avvale delle più moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche per le malattie delle vene. Inoltre, grazie a un approccio multidisciplinare e alla collaborazione con le altre Specialità della Clinica, l’U.O. di Chirurgia Generale garantisce al paziente un servizio completo ed efficiente. CLINICA CASTELLI Via G. Mazzini 11 - 24128 Bergamo - Italia CUP +39 035 280 820 Tel. +39 035 283 111 - Fax +39 035 247 792 www.clinicacastelli.it - [email protected]