Comments
Description
Transcript
Pierluigi Ara su Il Tirreno
Verruca, bonifica riuscita il castello torna a splendere Una ventina di volontari hanno liberato l'antica fortezza da rovi e degrado «Una fatica immensa, ma volevamo che tornasse a essere l'occhio dei pisani» di Pierluigi Ara / CALCI Torna a splendere la Verruca, baluardo pisano ai tempi delle guerre tra città toscane, soprattutto con Firenze, l'eterna nemica. L'antico castello è stato ben ripulito dopo il lungo periodo del degrado avvilente. L'opera di bonifica è stata effettuata da una ventina di volontari. Si tratta di Alessandro Ercolini, Simone Pellegrini, Simone Armani, Giovanni Benvenuti, Renzo Zucchini, Sebastiano Mazzei, Enzo Pietrini, Ferruccio Bertolini, Filippo Del Moro, Diego Taccola, Pietro Bini, AlessandraArmani, Andrea Gennai, Silvia Nurra, Roberta Ponticelli, Tiziana Baglini, Francesco Ponticelli, Marina Donnaloia, Benedetto Gatti e Giuseppina Bonuccelli. Dice Ferruccio Bertolini, della Compagnia di Calci, associazione no profit in prima linea: «La Verruca è passata in pochi anni, da essere una fortezza invasa dalla vegetazione, un castello come ai tempi della Repubblica Pisana. Nel 2007 fu creato un gruppo Verruca come sezione della Compagnia di Un volontario all'opera durante la bonifica della fortezza Verruca Calci. Al gruppo aderiscono 24 associazioni e i Comuni di Calci e Vicopisano. Già nel 1992 l'associazione Italia Nostra aveva iniziato la ripulitura dai rifiuti e dai rovi, pubblicando l'opuscolo "Rocca quae dicitur Verruca". Sono state fatte negli anni conferenze, hanno avuto la lu- ce pubblicazioni come la Rocca della Verruca e il sistema difensivo del monte pisano, autore Giovanni Benvenuti. Nel 2009 abbiamo ottenuto da Costantino Conforti il comodato d'uso gratuito della parte calcesana dellaRocca». A partire dal 2009 la Compa- gnia di Calci ha ripulito l'interno della Rocca da rovi, piante d'edera. Sono così ricomparse le mura e riemersi i camminamenti. Commenta Alessandro Ercolini: «Ê stata una fatica immensa portare motoseghe e decespugliatori fino in cima alla Verruca. Ci sono volute più di dieci campagne di ripulitura, ma per noi la Verruca rappresenta uno dei luoghi più significativi a livello regionale. Volevamo che tornasse a essere "l'occhio dei pisani", un luogo sicuro e accessibile a tutti. E così è stato. Senza chiedere un solo euro alle amministrazioni comunali e alle istituzioni». Dopo la" cura", operata dai volontari, la Verruca adesso appare più bella. Continua a essere un luogo simbolo del monte pisano, il più carico di storia. Fino alla vetta non si può arrivare con l'auto. Ma questo è anche un motivo supplementare per meritare o incassare l'apprezzamento dei turisti, specie stranieri. Da lassù il colpo d'occhio verso il basso, anche verso le isole dell'arcipelago toscano, è a dir poco straordinario. ©RIPRODUZIONE RISERVATA l erniru.Irndf ez riuscrtn il rneicllo lariui a l,lrnd-