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Back To Work 24 - Il Sole 24 Ore

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Back To Work 24 - Il Sole 24 Ore
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Anno XI • N° 3 • 2013 • € 5,00
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Back to Work!
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Il cioccolataio matto
I miti a due ruote esistono ancora!
Il Bon Ton del professionista
di successo
Un’ambientazione polifunzionale
coverage
B
Una soluzione semplice e concreta a due problemi enormi:
la crisi di liquidità delle piccole
aziende e la solitudine degli ex
manager – soprattutto over
40 – esclusi dal mercato del lavoro. BACKtoWORK24, la soluzione ideata e realizzata da
Carlo Bassi, è oggi una società
del Gruppo 24 Ore. Abbiamo
incontrato Carlo Bassi – che
ne è azionista e amministratore delegato – per farci raccontare come funziona.
Coverage
Back to Work!
VORO
A
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L
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TO D
MERCA
di Luigi D’Urso
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Coverage
coverage
Back to Work!
Imprenditori: i risparmi investiti
negli immobili non servono più a
garanzia per ottenere un fido.
Nella vita professionale, Carlo Bassi è
un guerriero e un pioniere.
Ripercorrere il suo curriculum vitae è
impressionante sia per le prestigiose
cariche ricoperte sia per l’età anagrafica in cui le ha conquistate.
Solo uno spirito guerriero riesce a
mantenere il passo senza mai indietreggiare.
Nel business, Carlo Bassi non è schiavo di rigide griglie. Vi sono manager
che modellano la propria forma mentis sugli schemi teorici dei manuali. Altri, attraverso l’azione, obbligano i manuali a rivedere posizioni date per acquisite. Carlo Bassi appartiene a questa esigua schiera.
Questa premessa è doverosa per comprendere la sua decisione di dedicarsi
a un progetto che, dalla fase di start
up, è oggi a regime pieno.
Un’idea vincente che ha riscosso l’immediato interesse del Gruppo 24 Ore,
entrando nel suo portafoglio di società.
Il modello di business, e vedremo come tale definizione sia riduttiva, pro10
coverage
Da circa 15 anni ricopre ruoli di Amministratore Delegato
o Direttore Generale in grandi aziende del settore comunicazione e marketing : Gruppo Carat, Gruppo Fiera Milano,
Gruppo Publicis , Gruppo Class Editori ed ora nel Gruppo
24 Ore (Il Sole 24 Ore) come socio e Amministratore Delegato di BACKtoWORK24.
Contemporaneamente ha avviato e sviluppato alcune
esperienze imprenditoriali nel settore dell'abbigliamento
(Sartoria Acquadimare); della Sanità (Centro Medico Ambrosiano e MediciperTutti) , della produzione di motociclette (Borile) e della nautica (Sciallino) . Ha dato vita al
progetto BACKtoWORK (www.BACKtoWORK.it)
Specializzazioni:
Rapporti con istituzioni ed enti governativi. Investitore in
Pmi, fusioni e acquisizioni.
Ristrutturazione e rilancio di imprese.
Come imprenditore:
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Fondatore, Azionista e Amministratore Delegato di
BACKtoWORK24. (www.BACKtoWORK.it)
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FONDATORE
MediciperTutti - MediciperTutti è il primo esempio di poliambulatorio specialistico che offre servizi sanitari (visite, esami, assistenza) secondo le regole della sussidiarietà. Il
prezzo delle visite e degli esami è inferiore al prezzo del
ticket del SSN.
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AZIONISTA
Sciallino Yatch - Sciallino è uno dei grandi marchi della nautica italiana. Il Cantiere fondato nel 1961 è uno dei brand
italiani più conosciuti al mondo. A marzo 2013 le barche
Sciallino sono state esposte a Tokyo con i primi modelli a
motore Ibrido. Grande tradizione, eleganza, sobrietà e tecnica sono le caratteristiche delle barche Sciallino.
(www.sciallino.it)
Umberto Borile & Co srl - Produzione Moto Artigianali. I modelli sono conosciuti in tutto il mondo. (www.borile.it).
Centro Medico Ambrosiano - 40 anni di storia e una reputazione costruita sulla qualità del servizio al paziente e alla persona. Da due anni Carlo Bassi ne è titolare e ha ampliato le
attività, aggiungendo alle visite specialistiche, un'area diagnostica, l'assistenza domiciliare e un'area dedicata all' estetica ed al benessere. (www.centrobenessereintegrale)
Sartoria di Milano Acquadimare - Storica impresa di confezioni.
Oggi specializzata in abbigliamento classico maschile con
collezioni di produzione propria. (www.sartoriadimilano.it)
Come manager:
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Amministratore Delegato Class Roma – Class Editori
Direttore Generale Publicis Roma - Publicis
Amministratore Delegato Fiera Milano Expo Cts
Amministratore Delegato FilmItalia (Cinecittà Holding)
Amministratore Delegato Carat Vision
(gruppo Aegis-Carat)
Responsabile Divisione Tv ed Eventi - Edelman
Responsabile Divisione Tv e Bartering - Italia BBDO
Produttore Programmi Giornalistici - Mediaset/Odeon Tv
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pone una soluzione geniale, come tutte
le idee “semplici”, a due problemi enormi: la crisi di liquidità delle piccole
aziende e la solitudine degli ex manager – soprattutto over 40 – esclusi dal
mercato del lavoro.
L’idea è divenuta operativa attraverso
un portale: backtowork.it. E per realizzare l’intuizione, Carlo Bassi si è trasformato in imprenditore.
La mission è ben sintetizzata nella presentazione in home page: “BACKtoWORK24 è una nuova società del
Gruppo 24 Ore, la cui missione è accompagnare le piccole imprese nella ricerca
di competenze qualificate, utili ad affrontare il mercato attuale, e soluzioni
per accedere a risorse finanziarie necessarie a sostenere lo sviluppo, individuandole soprattutto nella disponibilità di
manager, dirigenti e professionisti disposti ad investire capitali propri ed esperienza per diventare soci e partner delle aziende.”
Le possibilità di manovra sono enormi alla luce di questi brevi dati forniti da AIDA, Finanza e Mercati, corriere.it (2012).
Coverage
Chi è Carlo Bassi
Coverage
coverage
Per manager e dirigenti, una volta
fuori contratto, il re-inserimento
qualificato è difficile: solo il 30%
riesce, dopo un anno, a
ricollocarsi. Gli altri si attaccano
al binocolo.
nella sede storica del Gruppo 24 Ore in
via Monte Rosa 91 a Milano.
P5: Perchè nasce
toWORK24?
C. Bassi: Per due motivi.
Per le piccole imprese: il 53% è in sofferenza. Nel corso del 2013, il 30,2%
delle aziende campionate prevede perdite. Il 2012 ha lasciato sul campo di battaglia italiano i cadaveri di 146 mila
imprese.
Per i manager: ogni anno il 20% dei dirigenti esce dal contratto e solo il 30%
riesce a ricollocarsi nella medesima qualifica, con un tempo medio di attesa di
12 mesi. La somma media – tra liquidazione e buona uscita – si attesta sui
230 mila euro.
Abbiamo incontrato Carlo Bassi, amministratore delegato di BACKtoWORK24,
BACK-
Primo: la volontà di non sprecare il capitale umano di lavoratori che, dopo
venti o trent’anni di consulenza manageriale, si sono ritrovati, per la crisi,
nella difficoltà di proseguire la propria
strada professionale.
Il periodo di forzata inattività presenta un rischio enorme, e cioè che la propria esperienza non possa più essere
messa a disposizione delle imprese e,
più in generale, del mondo produttivo.
Sto parlando di vita reale, di situazioni dolorose e paradossali, dove magari
una persona di cinquant'anni, anzichè
dirigere uno stabilimento in un settore
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che conosce alla perfezione, si ritrova a
dover aprire una pizzeria, sprecando
trent'anni del proprio capitale umano e
intellettuale.
Secondo: aiutare le piccole imprese. E
sottolineo l’aggettivo “piccole”.
Quelle piccole imprese che rappresentano le fondamenta del sistema economico nazionale e che con la loro vocazione fanno ancora vivere ed esistere questo paese.
Oggi affrontano sia un grave problema
di credito – le banche non erogano più
né finanziamenti né fidi, anche se garantiti con patrimonio immobiliare –
sia di deficit professionale.
Poste tali premesse, vi è un elemento di
riflessione determinante: in zona Euro, l'Italia è il paese con il maggior risparmio
privato e la sua entità supera quattro volte il debito pubblico, per la precisione, 4,3!
Piccolo particolare: tale risparmio privato possiede però una caratteristica disastrosa: è totalmente improduttivo.
In altri termini, non può favorire le imprese a svilupparsi nè le persone a ricostruirsi un lavoro.
La situazione è dunque la seguente: i
padri e le madri perdono il lavoro mentre i figli non ne incominciano uno.
Mentre nelle casseforti delle banche e
dello Stato stagnano risparmi e risorse economiche nettamente superiori
al nostro debito pubblico. Tutto improduttivo.
Queste riflessioni, già maturate ovviamente un anno e mezzo fa, sono divenute oggi ancora più forti e stringenti e mi hanno condotto a una soluzione – certo, non l’unica, non la
migliore in assoluto, perfettibile come tutte le idee umane - ma una
soluzione concreta, lontana da connotazioni ideologiche o politiche e
da formule incoscienti di ingegneria
finanziaria che “inventano” denaro.
In breve: mettere in contatto i professionisti – pericolosamente fuori gioco
dopo decenni di lavoro, ma provvisti di
una liquidazione - con gli imprenditori
a capo di piccole aziende con esigenza
di liquidità.
Allo stato attuale, gli imprenditori di
piccole aziende ad alto potenziale, se
desiderano migliorare l'efficienza
produttiva o penetrare mercati stranieri, non possono permettersi di assumere un dirigente o pensare di
Spesso gli imprenditori hanno
preferito investire il mark-up in
automobili di lusso e in immobili
piuttosto che comprare macchinari
nuovi per la propria attività.
L’effetto è uno solo: rimanere fuori
mercato travolti dalla crisi e
dall’innovazione.
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“farcela da soli” perchè privi degli
strumenti necessari.
BACKtoWORK24 propone un nuovo mercato del lavoro. Nuovo poiché non si limita all’incontro meccanico di domanda e offerta, ma si prefigge lo sviluppo
di un’impresa attraverso la linfa professionale ed economica di un professionista disposto a investire nel capitale sociale. Tra azienda e professionista si instaura dunque un rapporto win-win.
Occorre un cambiamento profondo e
culturale da entrambi i players: l’azien-
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da deve aprirsi a nuovo assetti societari, il professionista deve diventare imprenditore di se stesso.
BACKtoWORK24:
come funziona.
P5: Modificare l'atteggiamento
culturale è un processo lungo e
difficile!
C. Bassi: Non sono d’accordo. Non og-
BACKtoWORK24 è una nuova società del Gruppo 24 Ore,
la cui missione è accompagnare manager, dirigenti e professionisti disposti a investire capitali propri ed esperienza per diventare soci e partner di piccole imprese che cercano competenze qualificate, utili ad affrontare il mercato
attuale, e soluzioni per accedere a risorse finanziarie necessarie a sostenere il loro sviluppo
gi. In questo momento c'è un vantaggio
che può favorire tale cambiamento: la
crisi non consente soluzioni alternative
a quelle di rimettersi in gioco.
Se a un dirigente, a casa dopo trent'anni di lavoro, dico: “stai tranquillo, che
fra qualche anno troverai un’occupazio-
Carlo Bassi: “L’attuale crisi non
pone soluzioni alternative: l’unica
strada è un cambio culturale e di
mentalità. Altrimenti ci saranno
solo macerie”.
Gli obiettivi di BACKtoWORK24 sono:
n Trasformare i manager in imprenditori quindi co-interessati e co-responsabili, in quanto soci, dell'andamento
dell'azienda in cui intraprendono una nuova carriera professionale.
n Fornire alle piccole aziende la possibilità di acquisire
professionalità manageriali necessarie allo sviluppo delle
stesse, aprendo il proprio capitale sociale a manager/investitori che apportano così anche risorse finanziarie oggi
difficili da ottenere attraverso il sistema creditizio.
n Incentivare in generale una maggiore propensione all'investimento in attività produttive e più in generale sul lavoro.
A fronte di un risparmio delle famiglie 4 volte superiore al
nostro debito pubblico, neanche una minima parte di questo denaro viene destinato alle imprese, nonostante ci siano oggi in Italia oltre 150 mila lavoratori maturi (dai 45 anni in su) che hanno perso il lavoro e una disoccupazione
giovanile che supera il 30 per cento. BACKtoWORK24,
quindi, si pone l'obiettivo di far sì che parte di questo risparmio privato possa essere destinato alle imprese per
creare sviluppo e lavoro.
Entrando nel portale www.backtowork.it ogni potenziale
candidato (azienda, imprenditore, manager o investitore)
potrà compilare una breve scheda di presentazione della
propria attività e delle proprie richieste.
Lo staff di BACKtoWORK24 è formato da un team di professionisti che valutano le caratteristiche delle aziende, la
loro solidità, le possibilità effettive di sviluppo ed il valore.
E, contemporaneamente, selezionano gli imprenditori, gli
investitori e i dirigenti per competenze e possibilità di investimento.
Una volta verificato il possibile interesse tra le richieste
delle aziende e quelle di possibili investitori, BACKtoWORK24 selezionerà individualmente le une e gli altri
per un primo colloquio di approfondimento e accompagnerà successivamente i possibili partner alla conclusione
di un accordo.
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viamente, a condividerne i risultati economici.
Ripeto: la crisi non permette soluzioni
alternative. Il cambiamento culturale
non è un’opzione, ma un obbligo. Altrimenti rimarranno solo le macerie.
P5: La sua è una voce fuori dal
coro. Insiste nel mantenere la
propria attività in territorio
italiano senza fughe all'estero
come quelle alle quali stiamo
assistendo…
C. Bassi: In Italia, ci sono 6 milioni di
ne”, non solo mento, giocando sulla sua
pelle, ma egli stesso sta rischiando di
trascorrere altri anni inutili in un’attività di ricerca impossibile.
Se a un imprenditore dico: “non investire. Non ti preoccupare che il sistema- Italia tornerà a comprare i tuoi
prodotti. Non c'è bisogno che tu vada
anche sui mercati esteri per salvarti…” ecco, io sto raccontando una bugia clamorosa!
La crisi obbliga, gli uni e gli altri, a investire sui propri patrimoni. Si gioca alla pari.
Il manager trasforma il proprio risparmio in un immediato investimento lavorativo. L’imprenditore deve aprire l’azienda a una figura professionale che lo
scelga per la tipologia di attività. In tale ottica, il manager che investe per se
stesso nell’azienda ha il diritto e il dovere di diventarne corresponsabile e, ov15
partite Iva, delle quali un milione e
mezzo a capitale sociale.
Stiamo parlando di un numero che non
esiste in nessun altro paese.
In Italia, per ogni azienda superiore ai
250 addetti, ce ne sono 330 al di sotto dei 20. in Germania, per ogni azienda superiore ai 250 addetti, ce ne sono
30 al di sotto dei 20!
Anche in anni pre-crisi, la capacità delle piccole aziende di diventare medie si
traduceva in una percentuale infinitesimale: tante piccole aziende, tanta genialità diffusa, ma poca propensione e capacità - soprattutto scarsa propensione
- a voler crescere. Questo perché, alla fine, l'imprenditore di successo che aveva
creato un’azienda da 10 milioni di euro di fatturato, si “accontentava” di avere la macchina bella e qualche casa, magari inserendo nel patrimonio personale
lo stesso stabilimento. Mancava, e manca, una propensione al “fare impresa”
Coverage
Nel meccanismo BacktoWork,
impresa e dirigente hanno un
rapporto win-win. Ecco perché
nella foto non riusciamo a
distinguere se stia tornando a
lavorare un manager o un
imprenditore.
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I mesi di attesa possono
trasformarsi in anni. L’unica
soluzione è iniziare a camminare
subito in una nuova direzione, per
esempio, quella verso un’azienda
dove investire, trasformandosi da
manager in imprenditori.
cui, se compravi titoli X, potevi avere il
l’Y% di interesse, le banche intanto si
governavano con derivati mentre i tuoi
soldi rimanevano bloccati.
La maggior parte degli imprenditori si
è comportata in questo modo, preferendo tali forme di speculazione all'acquisto di nuovi macchinari o a valorizzare l'azienda con professionalità adeguate allo sviluppo.
P5: Come stanno reagendo alla
proposta di BACKtoWORK24 i
professionisti?
C. Bassi: In modo clamoroso. Le forni-
sco un solo dato. Dopo un anno dalla
messa on line del portale, e prima ancora che entrasse a far parte del Gruppo 24 Ore, quindi gestendo il servizio
“da piccolo imprenditore artigiano”, siamo arrivati, nel febbraio 2013, a raccogliere da parte di tutti gli iscritti la disponibilità a investire 53 milioni di Euro in aziende del circuito (in data 19 apri-
che non si limiti al benessere famigliare, ma si traduca nel miglioramento delle condizioni collettive.
P5: Bisogna togliersi il mattone
dalla testa!
C. Bassi: Esatto. Anche perché, se non
ti togli il mattone dalla testa, le mattonate ti arriveranno ugualmente!
Il mattone nel quale abbiamo investito,
oggi ci si sta ritorcendo contro. Gli im-
mobili non possono essere più utilizzati a garanzia di un fido bancario.
Siamo nella situazione più clamorosamente cambiata: tu vai in banca con
tutti i risparmi che avevi messo negli
immobili e non te li prendono a garanzia per darti finanziamenti!
Tutto il tuo risparmio non è servito.
Alle banche continui a dare soldi che
vanno in Bot e Cct, per anni ti hanno
riempito di proposte speculative per
16
le 2013, quindi dopo la presente intervista,
BacktoWork24 a comunicato di aver raccolto adesioni per un ammontare di 66,2 milioni di euro, ndr).
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