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Come stampare la guida why? A stampa la guida su fogli A4, orientamento orizzontale, stampa dimensioni effettive B piega ogni foglio a metà lasciando la stampa all’esterno C when? what? who? where? sovrapponi i fogli piegati, mantenendo l’ordine indicato dal numero di pagina e rilegali tutti insieme con una pinzatrice o una spirale La tua azienda in questa guida Se hai una attività commerciale in questa città e ritieni che i tuoi servizi possono essere utili al turista ed in linea alla qualità offerta dalla guida, scrivi a: [email protected]. Pernottamento: hotel, bed and breakfast, camping ecc. GUIDA della sicilia scarica le altre guide su www.weagoo.com Ristorazione: ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, gelaterie ecc. Servizi: farmacie, officine, negozi in genere, assicurazioni ecc. Eventi: sponsorizza un evento nella guida della tua città. Con l’intento di fornire all’utilizzatore della guida un servizio migliore, WeAGoo si riserva di selezionare la presenza nelle proprie Guide. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! FREE! Mondello © Pico2009 vista livello regione SICILIA Sicuramente dovuto alla sua posizione al centro del Mediterraneo, al clima favorevole, alla ricchezza dei prodotti della terra e del mare, nonché alla straordinaria ed unica bellezza dei suoi paesaggi, l’aspetto che più di ogni altro ha caratterizzato l’intera storia della Sicilia è l’essere sempre stata oggetto di dominazioni. La sua storia è fatta di conquistatori che la hanno dominata, tiranneggiata, distrutta, ricostruita, amata e soprattutto, nel bene e nel male, resa la straordinaria regione che è oggi. 3 4 Le prime tracce d’insediamenti umani risalgono all’età preistorica, come dimostrano le pitture parietali e i manufatti neolitici rinvenuti nelle grotte dell’Addaura, vicino Palermo, o in quelle delle isole Egadi ed Eolie. I primi abitanti dell’isola furono sicani, elimi, ausoni e siculi. Ma un primo, importante sviluppo avviene intorno al IX secolo a.C. quando approdano sull’isola i Fenici, fiorente popolo di navigatori e commercianti che fondano i primi insediamenti tra cui il futuro capoluogo Palermo. Ai Fenici succederanno i greci che daranno vita a importanti colonie come Agrigento, Siracusa, Milazzo, Zancle (l’attuale Messina), luoghi dove la civiltà greca porterà un grande fermento artistico e culturale. I greci fondarono città in tutte le coste, rette inizialmente dalle Oligarchie e successivamente dalle Tirannidi. Quella di Siracusa è ricordata vista livello nazione 3 4 come la Tirannia più potente capace di sottomettere tutte le altre città. Ma ben presto iniziarono i conflitti con Cartagine che era riuscita a conquistare Mozia, Panormo e Solunto. Le guerre continuarono negli anni sino a quando Roma si sostituì progressivamente ai siracusani e sconfisse definitivamente l’impero cartaginese al termine delle tre Guerre Puniche. E’ nell’età romana che la sicilia diviene l’assoluta protagonista del Mediterraneo, punto d’incontro capitale per i commerci, l’industria navale, la produzione agricola, e questa primazia durerà anche in epoca bizantina e poi ancora durante i secoli della dominazione araba. L’isola viene prima ordinata come Provincia con un Pretore a Siracusa e due Questori, uno a Siracusa e l’altro a Lilibeo per poi passare successivamente sotto la giurisdizione dell’impero Romano di Costantinopoli. Una nuova era di pace verrà vissuta dalla Sicilia illuminata ora anche dalla fede cristiana e dalla cultura bizantina. Ma dall’827 l’isola venne travolta dall’invasione dei saraceni che la sottoposero ad un duro dominio. Finalmente, nella seconda metà dell’XI secolo la Sicilia venne liberata da un’armata cristiana guidata da Roberto “il Guiscardo” e dal fratello Ruggero I, della famiglia degli Altavilla, che ne avevano avuto mandato dal Pontefice di Roma. Nel 1130 veniva proclamato così il Regno di Sicilia e incoronato Ruggero II d’Altavilia AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! vista livello paese LA CITTà sicilia AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA olta non ebbe l’esito sperato quando nel 1678 i francesi abbandonarono Augusta e Messina e quest’ultima venne severamente punita dalla Corona iniziando così la sua inarrestabile decadenza. All’inizio del Settecento la Sicilia venne coinvolta nelle guerre di successione spagnola e polacca (1700-1738). Nell’arco di trentanni l’isola fu costretta a cedere la sua corona prima ai Savoia, quindi all’imperatore d’Austria Carlo VI e, infine, a Carlo dei Borbone di Spagna il quale fondò la dinastia dei Borboni di Napoli e restituì l’autonomia al Regno di Napoli e Sicilia. A causa dell’invasione francese Re Ferdinando di Borbone decise di trasferirsi a Palermo dove, spinto dalle insistenti richieste dell’aristocrazia autonomista siciliana si vide costretto a promulgare una Costituzione (1812). Tuttavia la Costituzione ebbe vita breve poiché nel 1816 Ferdinando, forte dell’aver riconquistato la piena autorità, la soppresse e sciolse il Parlamento siciliano. Fu così che nel 1820-21 si ebbe la prima sommossa antiborbonica e nel 1848 scoppiò la Rivoluzione grazie alla quale gli indipendentisti costituirono un Parlamento autonomo da Napoli proponendo poi una federazione della Sicilia indipendente con gli altri Stati italiani. La Rivoluzione del ‘48 venne però repressa con le armi. Infine la guerra del 1861 si concluse con l’annessione della Sicilia e dell’Italia Meridionale al Regno sabaudo d’Italia. Il 15 maggio 1946 con un decreto legislativo veniva istituita la Regione Siciliana a statuto speciale. Nell’aprile 1947 viene così per la prima volta eletto il parlamento regionale siciliano. 5 COME MUOVERSI IN SICILIA BUS Per raggiungere in modo comodo e veloce i principali centri siciliani e i più importanti siti archeologici potete prendere un autobus. Numerose sono le compagnie siciliane che servono l’isola, tra queste Sais, Ast e Interbus. Per avere informazioni dettagliate sugli orari e sui prezzi dei biglietti visitate i siti: Ast (Azienda Siciliana Trasporti) www.aziendasicilianatrasporti.it Interbus www.interbus.it Sais Autolinee www.saisautolinee.it TRENO Le principali città siciliane risultano essere ben collegate anche con i treni. Per maggiori informazioni www.trenitalia.it Nella Sicilia orientale è ancora attiva la linea Circumetnea che effettua il giro dell’Etna, facendo tappa in alcuni paesi alle sue pendici. Per maggiori informazioni www.circumetnea.it IN AUTO Una volta arrivati in Sicilia il modo migliore per visitare l’isola è noleggiare un’auto presso una delle diverse compagnie di noleggio auto (auto europa., easyCar.it, Europcar, Hertz, Maggiore, Rent.it, SINCAR Rent). La Sicilia dispone di varie autostrade, che collegano tra loro le principali città della regione. L’A18 Messina - Catania, collega le due maggiori città della Sicilia orientale, attraversando Taormina, Giarre, Acireale. L’A18 Siracusa Rosolini, collega Siracusa con alcuni dei maggiori centri della sua provincia, come Avola, Noto, Rosolini. L’A19 Palermo – Catania, il tratto autostradale lungo 193 Km che attraversa le provincie di Palermo, Caltanissetta, Enna e Catania. L’A20 Palermo - Messina unisce Palermo a Messina. L’A29 Palermo - Mazara del Vallo e la diramazione Alcamo - Trapani, collegano il capoluogo con la parte occidentale della regione. La RA15 o Tangenziale di Catania è un asse viario di fondamentale importanza della lunghezza di 24km che permette di oltrepassare il centro urbano di Catania. L’autostrada Catania – Siracusa. 6 TRAGHETTI Uno dei principali modi per raggiungere l’isola è sicuramente il traghetto. La Sicilia è dotata di sei importanti porti: il porto di Messina, il più grande porto naturale attrezzato siciliano, il porto di Palermo, uno degli scali merci e passeggeri più importanti del Mediterraneo, e i porti di Catania, Trapani, Augusta e Gela. Altri più piccoli ma fondamentali per il turismo sono i porticcioli di Cefalù, San Vito Lo Capo e Pozzallo. Diverse sono le compagnie navali che collegano la Sicilia con le altre regioni italiane e straniere: Snav - www.snav.it Tratte: Napoli-Palermo (11 ore circa di percorrenza); Civitavecchia-Palermo (14 ore circa di percorrenza). Grandi Navi Veloci - www.gnv.it Tratte: Genova-Palermo (20 ore circa di percorrenza); Civitavecchia-Palermo (12 ore circa di percorrenza); Livorno-Palermo (19 ore di percorrenza). Tirrenia - www.tirrenia.it Tratte: Cagliari-Trapani (11 ore circa); CagliariPalermo (14 ore); Napoli-Palermo (10 ore). Siremar - www.siremar.it Tratte: Isole Eolie (con prolungamento su Napoli); Isola di Ustica; Isole Egadi; Isola di Pantelleria; arcipelago delle Pelagie (Lampedusa e Linosa). Grimaldi Lines - www.grimaldi-lines.com Tratte: Civitavecchia-Catania; CivitavecchiaTrapani; Salerno-Palermo; Trapani-Tunisi. Tttlines - www.tttlines.it Tratte: Napoli-Catania Il traghetto è anche l’unico mezzo a disposizione di chi non possiede una propria barca per raggiungere le principali isolette siciliane. Partenze per le Isole Eolie dal porto di Milazzo, Palermo e Cefalù. Per maggiori informazioni: www.snav.it, www. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Per diritto matrimoniale la corona spettava al Re Pietro d’Aragona che, con il favore della nobiltà isolana, venne acclamato Re di Sicilia a Palermo il 4 settembre 1282. Fu così che la dinastia Aragona di Sicilia subentrò agli Angiò. Tale dinastia non fu particolarmente autoritaria, influente, e proprio per questo motivo nel corso del Trecento, saranno le grandi famiglie aristocratiche ad impadronirsi dell’effettivo potere politico nell’isola grazie alla loro potenza economica e militare. Le più importanti casate tra cui gli Alagona, i Peralta, i Ventimiglia e i Chiaramonte si spartiranno letteralmente il territorio in quattro rispettive sfere di influenza. E’ il periodo dei Quattro Vicari. Ma nel 1392 gli Aragonesi di Spagna si decedettero a far fronte a queste pericolose autonomie e nel 1415 la Sicilia venne quindi associata alla Corona d’Aragona e governata, quindi, dai Viceré. Nel Quattrocento Re Alfonso “il Magnanimo” riuscì a unificare Sicilia e Italia meridionale fondando il Regno delle due Sicilie. La Francia però fomentò segretamente alcune sommosse per tutto il corso del Cinquecento e del Seicento. Ma solo nel 1672 insorse Messina spalleggiata dichiaratamente dalla Francia di Luigi XIV nell’ambito della guerra contro la Spagna. Ma questa riv- Trapani © Flavio Leone LA CITTà TRASPORTI come primo Re. Questi ampliò il dominio siciliano che si estendeva allora da Montecassino all’Albania alle coste del Nord Africa tunisino e tripolino. Sempre appartenenti alla dinastia Altavilla altri due grandi sovrani come Guglielmo I e il figlio Guglielmo II. Presso la corte di Palermo convennero da ogni paese uomini di scienze e di lettere, politici ed artisti facendone uno splendido centro di cultura internazionale. Nel 1189 subentra alla dinastia Altavilla quella Hohenstaufen. Dopo il breve e tragico regno di Enrico VI si ritornò all’antico splendore nel 1208 con il figlio, il grande Federico I di Sicilia un grande uomo di Stato e di cultura. La morte di quest’ultimo getta però la Sicilia in uno stato di confusione politica. La corona di Sicilia passò dunque, per investitura pontificia, a Carlo d’Angiò, fratello dei Re di Francia. Ma quella angioina si rivelò una vera e propria occupazione militare della Sicilia e ne conseguì la rivolta del Vespro, il lunedì di Pasqua del 1282, che si originò a Palermo e che diede inizio alla cacciata degli angioini da tutta l’isola. sicilia AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Partenze per Lampedusa dal porto di Agrigento (Porto Empedocle). Per maggiori informazioni: www.tirrenia.it, www.usticalines.it Partenze per Ustica dal porto di Palermo. Per maggiori informazioni: www.tirrenia.it, www.usticalines.it DA/PER L’AEROPORTO La Sicilia è una delle regioni italiane più all’avanguardia nel traffico aereo, l’isola è dotata infatti di 5 aeroporti: Aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo, Aeroporto “Fontanarossa” di Catania, Aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani, Aeroporto di Pantelleria e Aeroporto di Lampedusa. Aeroporto Falcone Borsellino Palermo Situato a circa 35 chilometri da Palermo, l’aeroporto “Falcone Borsellino” è collegato al centro cittadino attraverso il treno Trinacria Express. La durata del tragitto è di 45 minuti circa, con fermate a Stazione Centrale, Vespri, Orleans, Notarbartolo, Francia e Piraineto; mentre il costo del biglietto è di € 5,80. E’ possibile raggiungere il centro anche con il bus Autolinea Prestia & Comandè, attivo dalle 6.30 alle 24.00, con partenze ogni 30 minuti. Durata del tragitto 50 minuti circa, con fermate Stazione Centrale, Piazza Giulio Cesare, Politeama, Via Lazio (angolo via Libertà) e via Belgio. Il biglietto è acquistabile in pullman al prezzo di € 6,10. L’aeroporto è dotato anche di un servizio Taxi attivo dalle 06.00 alle 24.00, situato all’uscita dell’Area Arrivi. La tariffa va dai € 35 ai € 45 a seconda della zona da raggiungere. Coop. Trinacria: +39 091 225455 Coop. Autoradio taxi: +39 091 513311 Per raggiungere gli altri comuni vicini bisogna affidarsi alle linee di autobus extraurbani: Autolinee Segesta tel. +39 091 6167919 - www.interbus.it Dall’Aeroporto ad Agrigento/Porto Empedocle e viceversa: Autolinee Sal tel. +39 0922 401360 - www.autolineesal.it Porto Empedocle - 06.30 - 9.30 - 14.30 Agrigento - 06.50 - 9.50 - 14.50 Aeroporto - 10.15 - 13.15 - 19.30 Tariffa: € 12,10 Dall’Aeroporto a Menfi, Sciacca, Ribera e viceversa: Autolinee Gallo tel. +39 091 6171141 - www.autolineegallo.it Aeroporto ore 14.55 Ribera ore 05.30 - 12.00 Sciacca ore 06.00 -12.30 - 16.00* Menfi ore 06.30 -13.00 - 16.30* Tariffe: Sciacca € 9,40; andata/ritorno € 15,80 Ribera € 10,40; andata/ritorno € 17,40 Menfi € 8,50; andata/ritorno € 14,20 Aeroporto Fontanarossa Catania L’aeroporto Fontanarossa è il primo scalo siciliano e del Mezzogiorno, e il sesto a livello nazionale. L’aeroporto è collegato al centro di Catania dall’autobus urbano “ALIBUS” 457, attivo dalle ore 5.00 alle 24.00 con partenze ogni 20 minuti (tariffe urbane). Per chi invece preferisce la comodità è attivo 24 ore su 24 un servizio di taxi. Radiotaxi +39 095 330966 Servizio notturno +39 095 386794 www.radiotaxicatania.org. Per raggiungere gli altri comuni vicini bisogna affidarsi alle linee di autobus extraurbani: A.S.T. Tel. +39 095 7461096 Via Luigi Sturzo, 220 - 95100 Catania www.aziendasicilianatrasporti.it Collega l’aeroporto con Avola, Caltagirone, Carlentini, Grammichele, Ispica, Lentini, Mazzarrone, Mirabella Imbaccari, Modica, Noto, Palagonia, Piazza Armerina, Pozzallo, Rosolini, S. Michele di Ganzaria, Scicli, Sigonella. Paternò e Randazzo, Linguaglossa, Fiumefreddo, e altri comuni limitrofi. Etna Trasporti Tel. +39 095 532716 Via D’Amico, 181 - 95100 Catania www.etnatrasporti.it Collega l’aeroporto con Aidone, Fiumefreddo, Gela, Giardini Naxos, Recanati, Licata, Piazza Armerina, Ragusa, Marina di Ragusa, S. Croce Camerina, Taormina, Valguarnera, Vizzini. Giuntabus Tel. +39 090 673782 / 675749 Via Terranova, 8 - 95100 Messina www.giuntabustrasporti.com Collega da Aprile a Settembre l’aeroporto con il porto di Milazzo. Interbus Tel. +39 095 532716 Via D’Amico 187 Catania www.interbus.it Collega l’aeroporto con Agira, Avola, Catenuova, Leonforte, Nicosia, Nissoria, Noto, Pachino, Portopalo, Priolo, Regalbuto, Siracusa. SAIS Trasporti Tel. +39 095 536168 Via D’Amico, 181 - 95100 Catania www.saistrasporti.it Collega l’aeroporto con Agrigento, Caltanissetta, Canicattì. SAIS Autolinee Tel. +39 0935 524111 Corso Sicilia, 20 - Enna www.saisautolinee.it Collega l’aeroporto con Enna, Messina, Palermo. Aeroporto Vincenzo Florio Trapani Situato a 15 chilometri di distanza dalle città di Trapani e Marsala, l’aeroporto Vincenzo Florio è facilmente raggiungibile da svariati punti di interesse. Il centro di Trapani è collegato all’aeroporto dal servizio bus AST, attivo dalle 5.40 alle 0.30. Il biglietto è acquistabile alla cifra di € 4,50. Oppure dai diversi taxi che stazionano all’uscita dell’aerostazione, di fronte le porte di accesso principali. Il prezzo della corsa minima è di € 13,50, con scatto iniziale di € 2,70. Circumetnea Tel. +39 095 541250 www.circumetnea.it Collega l’aeroporto con Adrano, Misterbianco, 7 8 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Partenze per le Isole Egadi e Pantelleria dal porto di Trapani. Per maggiori informazioni: www.tirrenia.it, www.usticalines.it Trapani ore 7.45 - 10.45 - 13.45 - 16.45 Aeroporto ore 9.30 - 12.30 - 15.30 - 18.30 Tariffa: € 9,60 LA CITTà TRASPORTI gnv.it, www.tirrenia.it, www.usticalines.it TRASPORTI AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA DA VISITARE Teatro greco © ialla TAORMINA Taormina, “terra dove fioriscono i limoni” come la definisce il celebre poeta tedesco Goethe offre uno spettacolo naturale che “forse mai il pubblico di un teatro ha avuto innanzi a sé”. Celebrata e amata dal poeta, la città ha una storia antichissima, la cui fondazione risale infatti al 358 a.C. quando arrivarono profughi greci dalla vicina colonia di Naxos. Proprio la sua origine greca fa sì che la città assuma fin da subito fattezze e caratteri tipici di questa civiltà; l’agorà, l’acropoli posta al vertice del Monte Tauro e il Bouleuterio, sede del consiglio cittadino (dal greco “boulè”: consiglio). Il vero capolavoro di architettura greca è però il celeberrimo teatro risalente al III secolo a.C.. Dichiarata provincia romana nel 212 a.C. lo restò fino a quando passò sotto il dominio dell’Impero Romano d’Oriente. Fu un periodo positivo con lavori di ristrutturazione delle numerose strutture greche che culminò con l’edificazione ex novo di alcune opere architettoniche, ricordate e apprezzate tutt’oggi; come le famose “Naumachie”. In seguito la città fu declassata a semplice colonia a causa di un’alleanza infelice con Sesto Pompeo, che uscì sconfitto dalla guerra TiP (tourist informations in pills) chiese...................................................pag1 palazzi..................................................pag5 musei....................................................pag9 monumenti e strutture..........................pag13 teatri.....................................................pag21 varie......................................................pag23 taormina.........................................pag10 nicolosi...........................................pag16 catania............................................pag20 siracusa..........................................pag26 ragusa............................................pag32 modica............................................pag38 piazza armerina..............................pag42 agrigento........................................pag46 realmonte.......................................pag52 palermo..........................................pag56 calatafimi-segesta..........................pag62 erice................................................pag66 dove mangiare................................pag94 mappa............................................pag96 © Lorenzo Cuppini Verducci 9 10 contro Ottaviano, e passò sotto il dominio dei bizantini; essi riuscirono a restituire a Taormina l’antico splendore rendendola capitale della Sicilia Orientale. Sono visibili anche ai nostri occhi segni dell’alta considerazione che i bizantini avevano di questa città, infatti furono proprio loro a costruire due roccaforti, una situata sul Monte Tauro e l’altra sul picco di Mola. Il periodo di dominazione araba, dal 902 al 1079, fu invece caratterizzato da una forte violenza che gli arabi dimostrarono nei confronti di Taormina, distruggendo buona parte della città. E’ però merito degli arabi la costruzione del Palazzo Corvaia. Con l’arrivo dei Normanni la situazione cambiò, si andava sempre più affermando la vicina città di Messina e questo fece perdere d’importanza Taormina che conobbe tuttavia un periodo d’espansione a causa della diffusione del Cristianesimo che riportò il fiorire del tessuto urbano. Taormina restò sempre una città amata da poeti, artisti e scrittori, come Goethe, soprattutto a causa del paesaggio suggestivo e del clima tranquillo e mite che l’ha sempre caratterizzata; nonostante la sempre più accentuata perdita d’importanza e prestigio. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! taormina AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Duomo 2 Museo Archeologico 3 Castello Saraceno 4 Piazza 9 Aprile Piazza Duomo - Taormina La Cattedrale fortezza, così venne definito il Duomo, fu edificata intono al 1400 sui ruderi di una piccola chiesetta di epoca medievale e dedicata a San Nicola di Bari. Ha una struttura a croce latina con tre navate, nelle due laterali trovano posto i sei altari minori. Di notevole interesse il portale principale, ristrutturato nel 1636, con un grande rosone scolpito d’ispirazione rinascimentale. Ufficio Informazioni Turistiche AAST - Ufficio Informazioni Turistiche Largo Santa Caterina - Taormina Tel. +39 0942 23243 Fax +39 0942 24941 [email protected] Numeri Utili Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria Viaggiare informati (CCISS) 1 112 113 115 118 1518 Clima Taormina gode di un clima mite e dolce. In inverno le temperature massime oscillano tra i +7 e i +10 °C, mentre l’estate registra massime che toccano i 30 °C. La primavera è gradevole, con temperature massime che raggiungono i 20 °C, lo stesso vale per l’autunno che regala ancora belle giornate e temperature accettabili. Salita Badia Vecchia - Taormina Il Museo Archeologico ha sede nel Palazzo della Badia Vecchia. Sono esposti alcuni materiali provenienti dagli scavi recenti di Taormina, effettuati tra il 1984 e il 1998 dalla Soprintendenza di Messina. Nelle tre sale sono esposti reperti di periodo ellenistico, cioè risalenti al IV secolo a.C., e ancora ceramiche e rari contenitori in vetro di età romana; non mancano frammenti di vasi in protomaiolica del tredicesimo secolo e maioliche rinascimentali. Salita Castello - Taormina Questo castello sovrasta la città, è detto saraceno perché nel XIII secolo fu ricostruito dagli arabi sul sito di un castello preesistente. Ha forma trapezoidale ed è dotato di una torre, che era adibita come torre di vedetta. Ancora oggi si possono notare le cisterne per la raccolta delle acque piovane ed un corridoio sotterraneo per il deposito di vettovaglie ed armi. NELLE VICINANZE Giardini Naxos................................Km.5,7 Acireale..........................................Km.42 Messina..........................................Km.52 Nicolosi...........................................Km.58 Catania...........................................Km.71 Augusta..........................................Km.100 Siracusa.........................................Km.119 Piazza 9 Aprile - Taormina La piazza può essere considerata il “salotto” più elegante della città; caratteristici sono i bar all’aperto e gli artisti che dipingono ritratti e paesaggi. Dalla balconata si ammira un magnifico panorama che abbraccia l’Etna, la baia di Naxos e i ruderi del teatro antico di Taormina. Palazzo Corvaja © Archer10 (Dennis) 11 12 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate il sito: www.comune.taormina.me.it taormina INFORMAZIONI UTILI taormina AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Corso Umberto I 6 Odeon Corso Umberto I - Taormina E’ piacevole passeggiare lungo questa via tranquilla, leggermente in salita, chiusa a valle da Porta Messina ed a monte da Porta Catania e fiancheggiata da bei negozi, ristoranti e caffè. Ai lati della via si dirama un intrico di stradine che offrono inattesi scorci e profumi, come quello della frutta di marzapane e della pasta di mandorle dei laboratori di pasticceria. Prima dell’inizio del corso, appena fuori Porta Messina, si trova la seicentesca Chiesa di S. Pancrazio. Palazzo Corvaja 8 Chiesa di San Pancrazio taormina Antiquarium 10 Teatro Greco Via Teatro Greco, 59 - Taormina E’ il piccolo museo archeologico all’interno del teatro greco-romano nel quale sono ospitati preziosissimi reperti archeologici che nei secoli sono stati recuperati nella zona di Taormina e per decenni erano stati affidati provvisoriamente al grande museo di Siracusa. Via Don Giovanni Bosco, 31 - Taormina Nel mondo greco-romano, l’Odeon era un piccolo teatro destinato alle rappresentazioni musicali e letterarie. L’Odeon di Taormina è un autentico gioiello di architettura romana su cui, nel corso dei secoli, furono costruite diverse strutture. Molto probabilmente, il monumento fu costruito nel II secolo d.C. su un tempio greco più antico, oggi nascosto dalla Chiesa di Santa Caterina che risale al XVII secolo. 7 9 Via Teatro Greco 59 - Taormina E’ sicuramente il monumento antico più importante e meglio conservato di Taormina. L’edificio fu costruito molto probabilmente nel III secolo a.C.; venne realizzato in un punto panoramico meraviglioso, da cui si ammirano la mole dell’Etna e il Mar Ionio. Il teatro di Taormina, per dimensioni, è il secondo della Sicilia dopo quello di Siracusa; da anni ormai è la splendida cornice di eventi culturali e di premi di livello internazionale. Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. Ingresso € 8, ridotto € 4. Corso Umberto I - Taormina Il nucleo originario del palazzo era una torre realizzata dagli arabi tra il 902 e il 1079; la torre aveva forma cubica, proprio come la Kaba della Mecca. Si possono notare i differenti stili che si sono succeduti; arabo è il coronamento della torre, gotiche-catalane le bifore del salone ed il bel portale d’accesso al palazzo, normanna la sala del Parlamento. Il nome attuale dell’edificio si riferisce alla nobile famiglia dei Corvaja, che vi abitò dal 1538 al 1945. 11 Villa Comunale 12 Isola Bella Via Bagnoli Croci, 79 - Taormina La Villa Comunale era originariamente il parco dell’abitazione di Lady Florence Trevelyan, nobildonna inglese cugina della regina Vittoria, che visse a Taormina dal 1884 e sposò il sindaco di quel tempo, Prof. Salvatore Cacciola. Il parco per desiderio di lady Florence fu realizzato come un tipico giardino all’inglese in cui furono collocate molte specie di piante rare. Viale San Pancrazio, 31 - Taormina La chiesa di San Pancrazio, vescovo e patrono di Taormina, risalente al XVIII secolo in stile barocco, sorge sulle rovine di un tempio greco dedicato a Giove Serapide, i cui blocchi di pietra del basamento sono ancora ben visibili all’esterno. Il patrono di Taormina si festeggia il 9 luglio, ma solo ogni quattro anni si svolge la festa solenne, durante la quale sia la Vara di San Pancrazio che quella di San Pietro vengono portate in processione per le vie del paese. Via Isola Bella - Taormina Il nome fu coniato dal barone tedesco, Wilhelm von Gloeden, che diffuse in tutto il mondo il valore artistico dell’isola; è chiamata anche la perla del Mediterraneo. L’esigua distanza dalla costa a volte, a causa della marea, si annulla, rendendola una penisola. Nel 1998 fu istituita riserva naturale, gestita dal WWF, poi dalla Provincia di Messina e di recente passata in gestione al CUTGANA, centro di tutela ambientale dell’Università di Catania. 13 14 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! 5 taormina AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Etna © Vater_fotografo NICOLOSI La zona fu sicuramente oggetto di stanziamento arabo ma furono i normanni, spinti dalla Chiesa romana, a costruire i monasteri. Marziale, il Vescovo di Catania, ordinò nel 1359 la costruzione di un monastero presso l’antico ospizio come da volere di Federico II d’Aragona, estimatore della bellezza del luogo. Da quel momento, con il graduale predominio del Monastero di S. Nicola all’Arena e con la sua trasformazione in sede abbaziale, prese il via una concentrazione stabile di personale con la conseguenza di dar vita ad un vero e proprio insediamento attorno al XIV secolo. Nonostante la sua bellezza Nicolosi fu vittima di molte sventure a causa della sua ubicazione sulle pendici del vulcano: terremoti ed eruzioni si susseguirono negli anni. Nonostante ciò, il borgo crebbe costantemente e acquisì importanza, tanto che nel 1447 divenne feudo del Principe di Paternò e fu amministrato da suoi procuratori che risiedevano a Malpasso. Dopo le eruzioni del 1536 e del 1537 ed il terremoto del 1542 i monaci di S. Nicola abbandonarono il monastero ma il paese continuava ad ingrandirsi verso sud, attorno alla Chiesa che, nel 1601 divenne parrocchia. Ma lo sfruttamento agricolo venne reso quasi impossibile dalle eruzioni, dalle carestie e dalle pestilenze che indebolirono la popolazione facendo riemergere il fenomeno del brigantaggio. Ancora una volta, nel 1633, un violento terremoto ed una nuova e terribile eruzione distrussero case e decimarono la popolazione. Ne conseguì un arresto nello sviluppo in tali anni e l’esiguità 15 16 numerica degli abitanti che, nel 1653 ammontavano a soli 515. A dare il colpo di grazia giunse poi una delle più terribili eruzioni storiche dell’Etna, quella del 1669 che raggiunse Catania. Nicolosi venne sommersa da un’eruzione che cessò l’11 luglio lasciando come segno i Monti Rossi, il più grande dei coni laterali etnei. Gli abitanti scappati per salvarsi ripopolarono la zona spostandosi dalla montagna alle zone a valle, paludose, ma non mancando, appena possibile, di recarsi nuovamente a Nicolosi per cercare le rovine delle loro vite precedenti. Questa pratica era vietata e così venne punita con un rogo di tutte le rovine riportate alla luce, ma anche in questo caso il desiderio di ritornare al paese non venne abbandonato. Finalmente il 4 agosto 1671 venne concesso il permesso di ricominciare a rifabbricare il paese; la cittadina venne ricostruito tenendo conto dell’aspetto che aveva prima del 1669 conservando la fisionomia dell’abitato precedente. La popolazione continuò progressivamente ad aumentare ed il paese si ingrandì verso ovest, nella zona chiamata “a sciara”. A partire dal XIX secolo vi fu un mutamento dell’asse su cui si svilupperà poi Nicolosi, verso l’Etna, dovuto al taglio dell’asse di quella che ora si chiama Via Etnea. La realizzazione avvenne nel 1835 come si evince dalla lapide commemorativa su uno dei due obelischi a Barriera. Nel 1837 il Re Ferdinando approvò il progetto, accordando che la strada stessa portasse il suo nome FERDINANDA o FERDINANDEA. La via Ferdinandea, poi via Etnea, fu ultimata invece circa 100 anni dopo, in piena epoca fascista. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! nicolosi taormina AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA 1 Via Giuseppe Garibaldi - Nicolosi Nella casa museo è possibile ammirare gli ambienti in cui si svolgevano le attività contadine tipiche degli abitanti del luogo. Il museo offre testimonianze del lavoro e della vita nelle campagne più precisamente tra il 1800 e il 1900. Fra le stanze presenti troviamo l’angolo cucina, le camere da letto, la “ispenza” e il “cammaruni ‘i stari”. Quest’ultimi costituiscono le parti dello stabile in cui la famiglia svolgeva tutte le attività quotidiane. Ufficio Informazioni Turistiche Ufficio Informazioni Turistiche Piazza V. Emanuele, 32 - Nicolosi Tel. + 39 095 914488 Ufficio Turistico Nicolosi Nord Tel. +39 095 7808546 Per info: 095910980 Ufficio Turistico Regionale n° 14 NicolosiEtna Via Martiri d’Ungheria, 36 - Nicolosi Tel. +39 095 911505 Numeri Utili Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria Viaggiare informati (CCISS) Museo della Civiltà Contadina 112 113 115 118 1518 Clima Nicolosi gode di un clima mite tutto l’anno. In estate le temperature sono molto elevate tanto che raggiungono i 30 °C di massima, mentre gli inverni non sono mai rigidi, con temperature che oscillano tra i 4 e i 10 °C. In primavera e autunno le tempereature oscillano invece attorno ai 15-20 °C. NELLE VICINANZE Catania...........................................Km. 17 Acireale..........................................Km.18 Taormina........................................Km.58 Augusta..........................................Km.61 Siracusa.........................................Km.80 Messina..........................................Km.102 Piazza Armerina.............................Km.110 2 Chiesa Santo Spirito 3 Museo Vulcanologico SP4-II 53 - Nicolosi La chiesa risale alla prima metà del 1700. Faceva parte delle “Chiese Nere”, definite così dall’uso della pietra lavica nelle decorazioni e nei cornicioni, ma tale aspetto fu modificato in seguito a un intervento ottecentesco che preferì l’arenaria bianca. Il campanile si erge in piena autonomia rispetto alla chiesa, presenta un doppio basamento in pietra lavica ed è attorniato a diverse altezze che tripartiscono lo spazio dell’orologio, del campanile e della guglia. Via Cesare Battisti 12-17 - Nicolosi Il museo fu inaugurato nel 2002 e si divide sostanzialmente in due parti: da una parte troviamo un centro di documentazione con foto e gigantografie del vulcano mentre nell’altra è possibile ammirare campioni di prodotti lavici, scorie, cristalli e bombe vulcaniche. Suggestiva è la sala proiezione in cui si può ammirare il procedimento dell’attività eruttiva del vulcano. Aperto da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30. Ingresso gratuito. 4 Etna - Vulcano SP92 - Nicolosi E’ il più alto vulcano attivo d’Europa, sito sul lato orientale della Sicilia, tra i corsi dei fiumi Alcantara e Simeto. L’Etna domina con la sua imponenza tutta la provincia di Catania. Le sue eruzioni avvengono sia in sommità, dove attualmente si trovano quattro crateri, sia dai fianchi, fino ad altezze di poche centinaia di metri sopra il livello del mare. Le escursioni permettono di vedere le colate di lava attive. Etna © mariocutroneo 17 18 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate il sito: www.comune.nicolosi.ct-egov.it nicolosi INFORMAZIONI UTILI nicolosi AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Piazza Duomo © Leandro’s World Tour CATANIA Secondo lo storico Tucidide, Catania fu fondata sul colle oggi detto dei Benedettini attorno al 729 a.C. dai coloni calcidesi di Naxos con il nome di Katane, che vuol dire “grattugia”, “scorticatoio” a ricordare il terreno lavico su cui sorge. Nel secolo successivo, il legislatore Caronda diede alla città un ordinamento di ispirazione moderata, a metà tra oligarchia e democrazia. Nel 476 a. C., Catania fu conquistata dal tiranno Ierone di Siracusa che deportò gli abitanti da Catania, rifondandola e ripopolandola con siracusani e greci. Gli originari abitanti poterono fare ritorno da Lentini solamente nel 461. Durante le guerre puniche, la città fu conquistata dai Romani, 263 a. C., e poté mantenere una notevole ricchezza fino all’età imperiale, infatti ritroviamo ancor oggi testimonianze architettoniche del periodo Augusteo. A seguito delle invasioni barbariche e della conquista bizantina nel 535 la città conobbe un periodo di decadenza. Nuova vitalità venne infusa dall’occupazione Musulmana nel IX secolo con una ridistribuzione delle terre e grande ripresa delle attività agricole e commerciali. Dal 1071, con la conquista normanna, vennero costruite la Cattedrale come chiesa-fortezza e numerosi monasteri ai quali vennero ceduti i latifondi nuovamente istituiti. Questo nuovo assetto ter19 20 riero causò una crisi economica che peggiorò ulteriormente con il terremoto del 1169. Verso la fine del XII sec. e buona parte del XIII, durante quella che viene detta età sveva, Federico II commissionò la costruzione del Castello Ursino, a completamento della sua opera di fortificazione di questa parte della Sicilia, e soprattutto quale simbolo del suo potere. Con l’avvento degli Aragonesi, fine XIII sec., per Catania iniziò un nuovo periodo di ripresa e fervore culturale, anche grazie alla rivalità con Palermo. Sempre più spesso venne scelta quale sede della corte, e qui venne fondata la prima università siciliana, il prestigioso Siculorum Gymnasium. Tuttavia una situazione economica difficile mal gestita dalla dominazione spagnola, assieme ad un tragico terremoto nel 1693 ed ad un’eruzione nel 1669 fecero sprofondare una Catania devastata dagli accadimenti. Seguì un periodo di piccole riprese e nuove crisi sino al XIX secolo quando Catania fu eletta capoluogo di provincia ed iniziò una costante espansione verso nuove zone. L’Ottocento vide la città fiorire splendidamente dal punto di vista culturale, dal punto di vista mondano, letterario, musicale e teatrale tanto da rappresentare, ancor oggi, un centro particolarmente attivo e moderno. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! CATANIA nicolosi AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA 1 Ufficio Informazioni Turistiche Info Point Aeroporto Internazionale “Vincenzo Bellini” Fontanarossa - Catania Info Point Palazzo Minoriti Via Etnea, 63/65 - Catania Tel. +39 095 4014070 Numeri Utili Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria Viaggiare informati (CCISS) Museo Storico dello Sbarco in Sicilia 1943 Piazzale Asia - Catania E’ un luogo di trasmissione della memoria storica, elemento fondamentale per l’identità individuale e collettiva. Il Museo non è solo una raccolta di antichi reperti, ma è un luogo attivo che interagisce con i visitatori che dal percorso musegrafico possono trarre, non solo godimento dei beni esposti ma essere stimolati in giudizi e valutazioni. E’ dedicato all’avvenimento storico, durante la seconda guerra mondiale, che avviò la Sicilia e l’Italia tutta verso la liberazione. 1/11-31/05: 9.00-16.00. 1/06-31/10: 10.00-17.00. Lunedì chiuso. Ingresso € 4. 112 113 115 118 1518 Clima Catania gode di un clima mediterraneo, con alcuni connotati di tipo subtropicale e continentale. Gli inverni di breve durata sono caratterizzati da temperature diurne non rigide e raffreddamenti di notte soprattutto nella piana di Catania e con l’avvicinarsi all’Etna. L’estati sono molto calde ma non umide, grazie alla brezza marina di levante. NELLE VICINANZE Acireale..........................................Km. 21 Nicolosi...........................................Km.31 Augusta..........................................Km.47 Taormina........................................Km.55 Siracusa.........................................Km.65 Piazza Armerina.............................Km.98 Gela................................................Km.101 Ragusa...........................................Km.103 2 Rettilario Mediterraneo 3 Anfiteatro 4 Chiesa di San Giuliano Via Enrico De Nicola, 18 - Catania Il Rettilario Mediterraneo è una struttura attrezzatissima di oltre 200mq di superficie a disposizione di rettili e visitatori. Qui infatti ne sono ospitate diverse specie sistemate all’interno di teche dove è ricostruito il loro habitat naturale, e dove si possono osservare in tutta sicurezza gli esemplari. Tra gli oltre 150 rettili ed anfibi europei ed esotici residenti, si possono vedere testuggini, tartarughe, caimani e serpenti. Piazza Stesicoro, 17 - Catania La sua origine si data generalmente al II secolo d.C.. Si tratta di uno dei più grandi, presentando una circonferenza esterna di ben 309 metri, secondo solo all’Anfiteatro Flavio a Roma e all’Arena di Verona. È a forma ellittica e conserva, quasi integro, il corridoio inferiore. Poteva contenere 15000 persone. Rimase nel dimenticatoio finchè il Principe di Biscari diede ordine di realizzare degli scavi per recuperarne i resti nel 1904. Via Crociferi, 1-17 - Catania Eretta nel XVIII secolo su progetto di Vaccarini, presenta una facciata barocca, elegante e convessa dalle linee semplici. L’interno, a pianta ottagonale, è coperto dalla cupola affrescata da Rapisardi. L’altare maggiore è un’opera pregevole in marmi policromi e bronzi dorati, sovrastato da un Crocifisso del XIV secolo. La chiesa ospita il gruppo scultoreo della Crocifissione, opere di Sozzi, di Abbadessa e un San Giuliano di un anonimo. Fontana dell’elefante © Moata 21 22 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate il sito: www.comune.catania.it www.apt.catania.it CATANIA INFORMAZIONI UTILI CATANIA AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Terme della Rotonda CATANIA 9 Via della Mecca - Catania Sono delle strutture termali di epoca romana, datate al I-II secolo d.C. e site nel centro storico di Catania, entro il Parco archeologico “Teatro romano e Odeon”. Sul sito sorse pure una chiesa di probabile origine bizantina intestata alla Vergine Maria. La singolare struttura architettonica, una grande cupola sorretta da possenti contrafforti posta su un ambiente quadrato, fece sorgere l’appellativo di Rotonda al complesso ecclesiastico. Museo Civico al Castello Ursino Piazza Federico di Svevia, 1 - Catania Il Museo civico di Catania è situato all’interno del Castello Ursino dal 20 ottobre 1934. La riapertura del primo piano del museo (avvenuta nel 1999) permette di ammirare parte delle sculture di epoca ellenistica e romana fra cui spiccano la testa di efebo del VI secolo a.C. Esiste anche una notevole collezione numismatica ricca di preziose monete greche e romane, che tuttavia non è stata ancora allestita. Per finire una ricca collezione di crateri greci. Aperto tutti i giorni 9.00 - 12.00 e 14.30 - 19.00. Domenica fino alle 13.30. 6 Teatro Romano 7 Casa Museo Giovanni Verga Via Grotte - Catania Probabilmente di età imperiale sarebbe stato costruito tra l’età augustea e quella adrianea. Fu costruito in pietra lavica e decorato con statue in marmo. Verosimilmente la scalea era sormontata da un colonnato, come in altri teatri di quest’epoca. I sedili in pieatra lavica, erano rivestiti in marmo. Si creava così, come per tutti i monumenti catanesi di di età antica, la caratteristica alternanza cromatica tra nero e bianco molto suggestiva e peculiare. Ha diametro di 80 mt. Fontana dell’Elefante 11 Cattedrale di Sant’Agata 12 Chiesa della Badia di Sant’Agata Piazza Duomo, 10-18 - Catania Scolpita nel 1736 dal Vaccarini, consiste in una statua risalente all’epoca romana di pietra lavica, raffigurante un elefante sormontato da un obelisco egizio, decorato con geroglifici e simboli relativi a Sant’Agata. Comunemente chiamato “U Liotru” dai catanesi, è oggi il simbolo della città; il nome si deve a una credenza popolare secondo cui l’elefante nero rappresenterebbe il negromante Eliodoro, in dialetto Liotru. Via Sant’Anna, 8 - Catania La casa museo è un appartamento al secondo piano di un palazzo ottocentesco, fu la dimora in cui Verga trascorse la sua infanzia e risiedette per lunghi periodi circondato dai familiari e dagli amici più cari. Dopo la morte di Giovannino Verga, la casa venne acquistata dalla Regione Siciliana ed aperta al pubblico dopo il restauro. Al suo interno sono custoditi gli arredi e i libri che appartennero a Giovanni Verga. Piazza Duomo - Catania Eretta nel 1094 dal Conte Ruggero, con funzione di chiesa e fortezza, fu ricostruita in stile barocco dopo il terremoto del 1693 da Vaccarini. All’interno, a tre navate, vi sono ancora elementi della costruzione originale come la Cappella della Madonna; vi sono inoltre preziosi dipinti e il coro ligneo con storie di Sant’Agata. Il Duomo custodisce le reliquie di Sant’Agata, patrona della città, tombe di Re, di Vescovi e del compositore V.Bellini. Aperto da martedì a sabato dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 14.45 alle 19.30. Ingresso € 3. 8 10 Castello Ursino Piazza Federico di Svevia, 68 - Catania Eretto nel 1250, per volere di Federico II di Svevia, con la funzione di complesso difensivo e come simbolo di potere imperiale, presenta una struttura possente a pianta quadrata con torri cilindriche. All’interno ha sede il Museo Comunale che riunisce un’ampia raccolta archeologica, una pinacoteca, una collezione numismatica, una sala dedicata a vesti e ricami antichi, varie collezioni private e una saletta di bronzi di varie epoche dal XV al XVIII secolo. Via Raddusa, 2-6 - Catania Fu eretta, su progetto di Vaccarini, sulle rovine del Convento di Sant’Agata, crollato con il terremoto del 1693. Presenta una pianta a croce greca, inserita in un ovale. La facciata, caratterizzata da superfici concave e convesse, è dominata da un portone decorato da palme, gigli e corone, simboli di Sant’Agata. All’interno, sugli altari, vi sono posizionate statue raffiguranti S. Euplio, S. Giuseppe, S. Agata, l’Immacolata e S. Benedetto. 23 24 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! 5 CATANIA AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA © beneath a starry sky SIRACUSA Nell’isolotto di Ortigia sono stati rinvenute tracce di presenze umane risalenti già al XIV secolo a.C., ma solo a partire dal VIII secolo a.C. si hanno notizie precise sulla fondazione di Siracusa da parte dei Corinzi (734 a.C.). Le prime testimonianze risalgono al periodo in cui i Cilliri, indigeni sottomessi a grossi proprietari terrieri, si ribellarono costringendo i Gamoroi a chiedere aiuto a Gelone, tiranno di Gela, che nel 485 a.C. occupò Siracusa e ne divenne il signore. A Siracusa trasferì l’intera sua corte e ingrandì la città facendo costruire due nuovi quartieri (Neapolis e Tyche) ed una nuova Agorà, oltre agli arsenali, che trasformarono Siracusa in una grande potenza navale. Lo stesso Gelone, nel 480 a.C., con il suocero Terone di Agrigento, sconfisse i Cartaginesi comandati da Amilcare ad Imera. A Gelone successe il fratello che però venne presto cacciato per la sua crudeltà. Da qui in avanti vi fu un periodo di governo democratico. A questo punto la città partecipò alle due guerre ateniesi, che la videro sempre vittoriosa contro la capitale greca. Fu così che Dionigi potè far realizzare poderose mura a difesa della città, il Castello Eurialo, e potenziare la flotta. Fu proprio durante il lungo regno di Dionigi, detto il Vecchio, che Siracusa 25 26 raggiunse la sua massima estensione territoriale; alla sua morte gli successe il figlio che, non certo all’altezza del padre, perse il trono a favore di Timoleonte. Fu questo un periodo di governo prospero per la città. Nel 212 a.C. i Romani comandati dal console Marcello espugnarono la città, e Siracusa iniziò la sua inesorabile perdita di importanza e potenza, restando comunque la capitale dell’isola fino al 476 d.C.. Iniziò così un periodo di varie dominazioni e influenze. Dal 663 al 668 l’imperatore bizantino Costante II dichiarò Siracusa capitale dell’Impero d’Oriente e nello stesso periodo il vescovo Zosimo trasferì la Cattedrale nell’antico tempio di Atena in Ortigia. Nel XI secolo i Normanni diedero nuovo impulso alla città e successivamente, nel XIII secolo, Federico II di Svevia, la fortificò con la costruzione del Castello Maniace. L’imperatore Carlo V nel XVI secolo per sua iniziativa rafforzò ed ingrandì le fortificazioni e Siracusa nel 1678 fu dichiarata piazzaforte militare. Successivamente al terremoto del 1693, Siracusa venne ricostruita secondo i dettami del barocco siciliano. A seguito dell’Unità d’Italia (1860) vennero abbattute le mura spagnole e realizzato il Quartiere Umbertino sulla terraferma. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! siracusa CATANIA AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Ufficio Informazioni Turistiche Ufficio Turistico Provinciale di Siracusa Via Roma 31 - Siracusa Tel. +39 800 055500 [email protected] Aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00 - Domenica e festivi dalle 9.30 alle 18.30. Ufficio Turismo Via Mirabella 29 - Siracusa Tel. +39 0931 464657 - 0931 451111 Numeri Utili Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria Viaggiare informati (CCISS) 112 113 115 118 1518 Clima Siracusa gode di un clima mediterraneo costiero, con inverni miti e piovosi ed estati torride e siccitose ma ventilate. ad Agosto le temperature possono raggiungere i 40 °C grazie all’azione dello Scirocco. Il clima in primavera e autunno è mite con possibili episodi alluvionali. NELLE VICINANZE Avola..............................................Km.28 Augusta..........................................Km. 36 Catania...........................................Km.65 Modica............................................Km.70 Ragusa...........................................Km.89 Marina di Ragusa...........................Km.106 Gela................................................Km.141 1 Anfiteatro Romano 2 Teatro Greco 3 Orecchio di Dionisio 4 Catacombe di San Giovanni Via Francesco Saverio Cavallari - Siracusa L’Anfiteatro di Siracusa è fra i maggiori edifici romani esistenti in Italia. Pur essendo inferiore al Colosseo, supera, per dimensioni, le arene di Verona, Otripoli e Pozzuoli. Storicamente datata al III-IV secolo, la costruzione risale probabilmente alla fine del I secolo d.C., quando a Siracusa s’insediò la colonia augustea. Per sua natura, essa era destinata a ospitare spettacoli cruenti. Nel giardino che precede, sono stati sistemati alcuni imponenti sarcofagi. Viale Paradiso - Siracusa Si trova nel Parco Archeologico della Neapolis, sulle pendici del monte Temenite, e rappresenta il più importante esempio di architettura teatrale dell’occidente greco. Quasi interamente scavato nella roccia, il Teatro era usato per le rappresentazioni, ma anche per le assemblee popolari. In epoca imperiale, la struttura fu adattata per accogliere i giochi circensi, poi cadde in abbandono per secoli. Il teatro si compone di tre parti: càvea, orchestra e scena. Largo Salvatore Quasimodo - Siracusa La grande grotta che - per la sua forma di orecchio umano è chiamata comunemente “Orecchio di Dionisio”, è parte della Latomia del Paradiso, una delle tante cave scavate dai prigionieri di Siracusa, per estrarvi la pietra necessaria alla costruzione degli edifici e dei monumenti cittadini. Lo storico Tucidide e lo stesso Cicerone sostengono che la caverna fu scavata dal tiranno Dionisio per farne una prigione. Via Padre Pacifico Amato - Siracusa Sotto la Chiesa di San Giovanni Evangelista, si espandono le omonime catacombe, sorte intorno alla tomba di San Marciano: meravigliose caverne sotterranee, considerate superiori a quelle di Napoli e Roma. L’esteso labirinto risale al IV-V secolo e pare sia stato costruito prima dai Romani, poi dai pagani, dai saraceni e dai greci del basso impero. Il complesso è costituito intorno a un rettilineo principale, ricavato seguendo il tracciato di un ex acquedotto greco. Orecchio di Dionisio © Dominic Torrisi 27 28 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate il sito: www.comune.siracusa.it www.provincia.siracusa.it www.siracusaturismo.net siracusa INFORMAZIONI UTILI siracusa AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Museo Archeologico “Paolo Orsi” Viale Teocrito, 66 - Siracusa E’ il museo archeologico più importante della Sicilia. Inaugurato nel 1988, si sviluppa su tre piani, per complessivi dodicimila metri quadri. Il Museo illustra la preistoria e la storia di quasi tutti i maggiori siti archeologici della Sicilia centrale e orientale. Vi sono conservate la più importante documentazione della preistoria, della protostoria della Sicilia e celebri opere di arte greca e romana, ceramiche, marmi, decorazioni architettoniche. Santuario della Madonna delle Lacrime 7 Basilica di Santa Lucia Extra Moenia Piazza della Vittoria, 26 - Siracusa Rappresenta un segno tangibile della pietà e della fede dei Siracusani. L’edificio fu eretto per ricordare un evento miracoloso: il 29 agosto 1953, in una modesta abitazione vicina, i coniugi Iannuso videro lacrimare un’effige in gesso della Madonna. Lo straordinario fenomeno si ripeté nei giorni seguenti e trasformò casa Iannuso in una specie di santuario, frequentato da una folla crescente. Una commissione nominata dalla Curia riconobbe la natura umana delle lacrime. siracusa 10 Duomo 11 Museo Aretuseo dei Pupi Piazza Duomo, 18-19 - Siracusa Il sito ove sorge il Duomo di Siracusa era destinato, fin dall’antichità, a ospitare un luogo di culto. La facciata attuale - capolavoro dell’architetto palermitano Andrea Palma e una delle migliori testimonianze barocche di Siracusa - fu realizzata fra il 1728 e il 1754. Essa s’innalza su un’imponente scalinata. L’interno è a tre navate e a impianto basilicale. Vi si trovano pure quadri su legno e su tela di epoca bizantina, un organo e la cantoria in legno dorato. Piazza Santa Lucia, 24 - Siracusa Tradizione vuole che la basilica sia edificata sul luogo in cui Lucia subì il martirio, nel 304, durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. Sorta in epoca bizantina (VI secolo), la chiesa fu danneggiata da terremoti e dalla dominazione mussulmana. Fu quindi ricostruita in epoca normanna (XII secolo) e ristrutturata tra il 1296 e il 1337. L’interno è a tre navate. Notevole è una croce dipinta, di scuola pisana, del XII secolo. 8 Ortigia Piazza Archimede - Siracusa E’ il toponimo dell’isola che costituisce la parte più antica della città. Il suo nome deriverebbe dal greco antico ortyx che significa “quaglia”. La sua estensione non supera 1 km². L’isola è stata da sempre il cuore della città, lo testimonia il fatto che sin dall’età del bronzo antico fosse abitata, e lo testimoniano anche resti di capanne circolari del XIV secolo a.C. Ortigia è divisa in piccoli quartieri storici. Aperto da martedì a sabato 9.00-18.00; Domenica 9.00-13.00. Tel. 0931.464022. 6 9 Piazza San Giuseppe - Siracusa Il Museo Aretuseo dei Pupi, che si trova in Piazza San Giuseppe, Palazzo Midiri Cadorna, è il primo museo monotematico sui pupi in Italia. L’associazione Vaccaro-Mauceri apre il sipario sull’operato dei fratelli Vaccaro e sul loro mondo fantastico, dove trovano posto cavalieri cristiani e saraceni, maghi, streghe e creature mostruose. Un percorso arricchito da schede storiche che ripercorrono i punti salienti della loro storia. Per info: 0931465540 Latomia dei Cappuccini 12 Via Maria Politi Laudien, 5 - Siracusa La Latomia dei Cappuccini è la più grande tra quelle di Siracusa. Il sito fu utilizzato come cava fin dal VI secolo a.C.: con le sue pietre, la città fu arricchita di case, chiese e monumenti. Dopo la vittoria di Siracusa sugli Ateniesi, i prigionieri greci catturati furono rinchiusi, adibiti ai lavori forzati e lasciati morire all’interno delle Latomie, tra cui quella dei Cappuccini. Alla fine del Cinquecento, la latomia fu integrata al convento di frati cappuccini. Castello Maniace Piazza Federico di Svevia, 7 - Siracusa La mole possente del Castello Maniace sorge sulla punta estrema dell’isola di Ortigia. Si tratta di una fortezza militare in pietra arenaria, costruita da Federico II di Svevia fra il 1232 e il 1240, per scopi difensivi, ma forse anche con funzioni di rappresentanza. Il nome della struttura ricorda il generale bizantino Giorgio Maniace che nel 1038 liberò - per breve tempo - l’isola dagli Arabi, e si premurò di fortificarla. 29 30 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! 5 siracusa AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA © Luke Robinson RAGUSA Situata nella zona meridionale dei Monti Iblei, Ragusa è una città straordinariamente affascinante, sia per la sua suggestiva posizione geografica, sia per la ricchezza del suo patrimonio artistico. Numerosi i soprannomi con i quali è conosciuta: “città dei ponti”, per la presenza di tre strutture molto pittoresche, “l’isola nell’isola” o “l’altra Sicilia” per letterati, artisti ed economisti, grazie alla sua storia e ad un contesto socioeconomico molto diverso dal resto dell’isola. La città si divide in due nuclei, Ragusa Inferiore (l’antica lbla) e Ragusa Superiore. La differente struttura urbanistica ricorda il suo passato di località in parte devastata da un’intensa attività sismica. In seguito al catastrofico terremoto del 1693 infatti, si procedette alla ricostruzione della città Vecchia nello stesso luogo della originaria (lbla), e alla costruzione di nuovi edifici in contrada Patro, facendo nascere il primo nucleo di Ragusa Nuova. Ragusa Ibla costituisce ancor oggi il quartiere storico della città, con il suo patrimonio di chiese e palazzi barocchi. Il centro nuovo, meno ricco di caratteri monumentali, è impostato invece su un reticolato di tipo moderno, con vie larghe e simmetriche. Ragusa lbla sorse sulle fondamenta dell’antica Hybla Heraea, fondata dai Siculi, e subì in seguito l’invasione dei Greci, dei quali assimilò profondamente usi e costumi. Del periodo greco non rimangono centri abitati, ma solo alcune necropoli. Hybla Heraea mantenne la propria indipendenza fino a metà del III secolo a.C. quando, all’arrivo dei Romani, tutta la Si31 32 cilia diventò una “provincia Romana”. A seguito dello smembramento dell’Impero Romano in Impero d’oriente e Impero d’occidente, la città passò circa cinque secoli sotto la dominazione bizantina e cambiò il nome in Reusia. Durante questo periodo la città, come la maggior parte della Sicilia, poco difesa dai bizantini, subì continue ripetute scorrerie da parte di Vandali, Goti e Visigoti. Le uniche testimonianze rimaste della dominazione bizantina sono alcune tombe, di cui la piú importante é quella delle Trabacche nella valletta di Buttino. Nell’848 gli Arabi occuparono la città imponendo duri patti di sottomissione. Dopo una breve ribellione ai Musulmani nell’868 e la inevitabile riconquista araba, Reusia divenne Rakkusa o “Ragus”. Ai Saraceni seguirono i Normanni che, scesi in Sicilia nel 1060, completarono in trent’anni la conquista dell’intera isola; Ragusa, divenuta contea, fu assegnata da Ruggero I al figlio Goffredo, primo conte di Ragusa. E’ in questo periodo che il nome di Ragus divenne definitivamente Ragusa. Quando la Sicilia divenne terra degli Svevi con Enrico VI, la contea di Ragusa divenne demanio del re. Nel 1713, col trattato di Utrecht, la Sicilia passò ai Savoia. Con l’impresa garibaldina del 1860, Ragusa e la Sicilia entrarono a far parte del Regno d’Italia. Nel 1865 la città fu nuovamente divisa in due, Ragusa Inferiore, cioè l’antica lbla, e Ragusa, quella nuova. Nel 1922 Ragusa Inferiore fu chiamata Ragusa lbla, ma solo quattro anni dopo, nel 1926, Ragusa diventa un solo comune. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! ragusa siracusa AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Ufficio Informazioni Turistiche A.A.P.I.T. (Azienda Autonoma Provinciale per l’Incremento Turistico) Via Capitano Bocchieri, 33 - Ragusa Tel. +39 0932 621421 Fax +39 0932 623476 Infotourist Piazza San Giovanni - Ragusa Tel. +39 0932 684780 Fax +39 0932 684781 [email protected] Numeri Utili Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria Viaggiare informati (CCISS) Soccorso Stradale Polizia Stradale Polizia locale 112 113 115 118 1518 803116 035 276300 035 399559 CLIMA Situata nella parte meridionale dei monti Iblei, Ragusa gode di un clima mediterraneo di tipo collinare. La sua altitudine determina temperature medie più fredde rispetto a quelle della zona costiera. Gli eventi nevosi nelle zone più basse della città (Ibla) sono rari, mentre nelle zone più alte, situate sull’altopiano, si verificano con maggiore frequenza. Ragusa è inoltre uno dei più piovosi capoluoghi di provincia, con precipitazioni che si concentrano particolarmente da ottobre a marzo. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 8°C a una massima di 14°C, mentre in luglio e agosto si passa da 23°C a 31°C. 1 Ponte Vecchio 2 Museo Archeologico Ibleo Via Traspontino, 8 - Ragusa Il Ponte Vecchio, o Ponte dei Cappuccini (anche chiamato Ponte Padre Scopetta), è il ponte più antico di Ragusa e attraversa la vallata Santa Domenica collegando il centro storico con la parte sud della città. I lavori iniziarono nel 1837 e si conclusero nel 1843. Carrabile fino agli anni ‘80 nel 1992 è stato restaurato e ripavimentato in pietra locale. Attualmente è adibito al solo passaggio pedonale e vi è vietato il transito ai veicoli a motore. Via Natalelli, 117 - Ragusa Il museo illustra l’archeologia e la storia antica del territorio della provincia di Ragusa, dal neolitico fino alla tarda antichità. L’ordinamento del museo si avvale di una disposizione dei reperti ordinata sia cronologicamente che per aree topografiche. L’allestimento del museo è caratterizzato da ricostruzioni al vero di limitate porzioni di scavo. Questi ambienti (necropoli, pavimenti a mosaici), richiamano nel visitatore l’idea della funzione degli oggetti esposti. Per info: 0932622963 3 Cattedrale di San Giovanni Battista 4 Chiesa di Santa Maria delle Scale Piazza San Giovanni, 25-45 - Ragusa Prima del terremoto del 1693, sorgeva nella parte ovest dell’antico abitato cittadino sotto le mura del castello medievale, dove oggi si trova la chiesetta di Santa Agnese, edificata sulle sue rovine verso la fine del XVIII secolo. Gravemente danneggiata dal sisma, venne riedificata al centro del nuovo abitato della cità nella contrada del “Patro”. Il 15 aprile del 1694 fu posta la prima pietra e la chiesa dopo appena quattro mesi era completa. La facciata è maestosa. Corso Mazzini 88-108 - Ragusa Dopo il terremoto del 1693 fu ampliata e in gran parte ricostruita in stile barocco anche se conserva dei tratti gotici (portale e pulpito). Posta al vertice delle scale che uniscono la città alta a Ibla, il panorama che si può godere da qui è uno dei più belli di tutta l’isola. La chiesa, secondo una tradizione locale, sarebbe stata edificata dai monaci Cistercensi nella prima metà del secolo XIII. L’edificio riveste una notevole importanza dal punto di vista architettonico. Duomo © gi+cri 33 34 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate i siti: www.comune.ragusa.gov.it ragusa INFORMAZIONI UTILI ragusa AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Chiesa di Santa Maria dell’Itria 6 Palazzo Cosentini 7 Duomo di San Giorgio 8 Ragusa Ibla Salita Commendatore 8-16 - Ragusa La chiesa di Santa Maria dell’Idria venne costruita nel 1626 e fu inizialmente dedicata a San Giuliano. Danneggiata dal terremoto del 1693, subì una notevole ristrutturazione. La facciata è arricchita da un fastoso portone d’ingresso e da alcuni mascheroni. L’interno a tre navate raccoglie numerose opere d’arte. Ha cinque altari. La statua della Madonna che si trova all’interno della nicchia è coperta dal settecentesco quadro della Madonna odigitria o dell’Idria. ragusa 9 Chiesa di San Giuseppe 10 Portale di San Giorgio 11 Giardino Ibleo 12 Mura Bizantine Via Orfanotrofio, 9 - Ragusa Sorge sui resti della chiesa di S. Tommaso andata completamente distrutta nel terremoto del 1693. L’opera, attribuita a Rosario Gagliardi, rappresenta insieme alla Chiesa di San Giorgio, uno dei gioielli del barocco siciliano. La facciata convessa, di stile composito, è suddivisa in tre ordini. L’interno presenta una forma ovale. Gli altari, cinque in tutto, sono realizzati in pietra e decorati con vetro dipinto il cui effetto cromatico è tale da farlo sembrare marmo. Corso Mazzini, 274 - Ragusa E’ uno dei più bei palazzi barocchi di Ibla. Oggi si presenta in discreto stato di conservazione essendo di proprietà comunale che lo ha adattato ad asilo. Realizzato probabilmente fra il 1762 ed il 1767, per questa agiata famiglia di Ibla, è stato abitato sino agli anni cinquanta. L’ingresso avviene da un imponente portone, delimitato da due semipilastri corrosi che sorreggono un cornicione riccamente ornato, ubicato al primo numero civico della Salita Commendatore. Via dei Normanni - Ragusa E’ il monumento simbolo della città, fu edificato in stile goticocatalano nella seconda metà del XIV secolo. L’antica chiesa di San Giorgio, ebbe la massima attenzione da parte del conte Goffredo che modificò, ampliò e arricchí la primitiva chiesa sia negli aspetti architettonici che nell’arredo e nelle dotazioni patrimoniali. Dopo il terribile terremoto del 1693 resta solo il portale. La lunetta sopra l’architrave rappresenta il santo cavaliere che trafigge il drago. Piazza Duomo, 5 - Ragusa Si erge nel cuore di Ragusa Ibla. Antica chiesa madre della città prima del 1693, sorgeva all’estremità est dell’abitato, nei pressi dell’attuale Giardino Ibleo, dove si trova ancora il grande portale quattrocentesco, di stile gotico-catalano, unica vestigia rimasta dell’antico tempio. L’ edificio fu gravemente danneggiato dal terremoto. Nelle cappelle delle navate laterali si trovano tele di alcuni dei più celebri artisti del settecento siciliano. Viale Margherita 37 - Ragusa Costituisce il più antico dei quattro giardini principali di Ragusa. La villa di Ragusa Ibla fu costruita nel 1858 per iniziativa di alcuni nobili locali e di buona parte del popolo che lavorò gratuitamente per la realizzazione dell’opera.l’ingresso è costituito da un magnifico viale fiancheggiato da numerose palme, è assai ben curato e adornato con panchine ben scolpite, colonne con vasi in pietra scolpiti in forme diverse e una elegante balconata con recinzione in calcare. Via Conte Cabrera 8 - Ragusa Ragusa Ibla (in siciliano Iusu, ovvero “che giace sotto”) oggi quartiere della città è il fulcro da cui la città si è sviluppata. È situato nella parte orientale, sopra una collina. Dopo il terremoto del 1693, il quartiere è stato ricostruito in stile tardo-barocco. Il quartiere contiene oltre cinquanta chiese e numerosi palazzi in stile barocco. Nella parte più orientale, si trova il Giardino Ibleo e sono inoltre presenti gli scavi della città antica, la famosa Hybla. Via Santissimo Trovato - Ragusa Si trovano accanto alla Chiesa del santissimo Signore Trovato che si trova alla periferia orientale di Ragusa Ibla e dietro la Chiesa delle Santissime Anime del Purgatorio nel quartiere degli Archi si trovano i resti di mura bizantine del VIII secolo che facevano parte della cinta muraria difensiva del Castello di Ragusa costruito dai bizantini e poi ingrandito dai normanni. 35 36 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! 5 ragusa AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Duomo di San Pietro © Ondablv MODICA Modica è certamente uno dei centri urbani più antichi della Sicilia tanto che si hanno notizie di primi insediamenti conquistati dai greci, della successiva occupazione da parte dei romani, e delle dominazioni da parte di popolazioni barbariche sino agli inizi del IX secolo quando arrivano i Saraceni. Gli Arabi la conquistarono nell’844-45 e tale dominazione musulmana non cesso che due secoli dopo con la conquista da parte dei Normanni. Ha inizio così quello che è ritenuto il periodo più glorioso della storia di Modica la più grande, ricca e potente contea dell’isola. Le casate della contea di Modica si batterono vittoriose contro i più famosi condottieri del tempo e difesero la Sicilia dalle invasioni. Dopo l’influenza normanna Enrico di Svevia si impossessò del trono di Sicilia e declassò Modica a feudo del Demanio statale. Passò quindi agli Angioini e vi rimase fino ai Vespri Siciliani. Sotto il potere Aragonese fu particolarmente celebre la seconda famiglia dei conti di Modica, i Chiaramonte, che diedero il nome anche ad 37 38 uno stile artistico del periodo. La Contea cessò di esistere con l’abolizione della feudalità. Da allora, la storia di Modica non venne più segnata da vittorie o fasti e le testimonianze del suo passato sono aimè state perse quasi completamente a causa del tremendo terremoto dell’11 gennaio 1693: il Portale De Leva, la facciata del Carmine, il Portale di S.Maria di Betlemme, la Chiesa ed il Chiostro di S.Maria del Gesù. Attualmente Modica è una popolosa cittadina di circa 50.000 abitanti, sede di Tribunale e di istituti di istruzione media e superiore. © Viaggiatore Fantasma AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! MODICA ragusa AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Ufficio Informazioni Turistiche Ufficio Turistico Piazza Principe di Napoli - Modica Tel. + 39 0932 759634 Fax +39 0932 759635 [email protected] Aperto da Lunedì a Sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00. Domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.00. Numeri Utili Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria Viaggiare informati (CCISS) 112 113 115 118 1518 Clima All’interno del comune di Modica sono riconoscibili dal punto di vista climatico due zone: quella meridionale o costiera e quella settentrionale o collinare. La città gode tutto l’anno di un clima mite. D’inverno le temperature non scendono sotto i 10 °C e le precipitazioni nevose sono rare, anche se nelle zone montuose è frequente la formazione di brina e gelo. Le estati sono calde e ventilate. NELLE VICINANZE Ragusa...........................................Km.15 Marina di Modica............................Km.20 Comiso...........................................Km.32 Vittoria............................................Km.40 Avola..............................................Km.46 Siracusa.........................................Km. 70 Augusta..........................................Km.94 1 Duomo di San Pietro 2 Castello dei Conti 3 Torretta dell’Orologio 4 Duomo di San Giorgio Corso Umberto I, 163 - Modica Un documento del vescovo di Siracusa ne attesta l’esistenza nel 1396, ma la data della sua prima edificazione è da collocarsi dal 1301 al 1350 circa. Fa parte anch’esso della lista dei Monumenti eletti patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Danneggiato dal passare dei secoli e dalle frequenti scosse telluriche in quest’area ad alto rischio sismico, fu a più riprese ricostruito. L’interno, a tre navate e con 14 colonne, è spettacolare e decoratissimo. Via Castello 50-76 - Modica E’ il simbolo visivo della città. In cima ad una rupe, costruito sul pianoro conclusivo di un promontorio roccioso, ha rappresentato per tanti secoli la sede del potere politico e amministrativo di quella che fu la Contea di Modica. Era infatti presidio fortificato militare e carcerario. Recentemente è venuto alla luce un suggestivo cunicolo sotterraneo scavato nella roccia, che trapassa lo sperone roccioso su cui sorge il Castello: era un passaggio di ronda militare. Via Castello - Modica Su una vecchia guardiola militare, ricadente nell’area del vecchio castello dei Conti, è stato apposto nel 1725 un orologio meccanico ancora perfettamente funzionante, i cui complessi meccanismi vengono controllati e riavviati ogni 24 ore circa. Gli ingranaggi che azionano questo orologio esclusivamente in modo meccanico sono visitabili. Dopo le due chiese maggiori di Modica, la torretta del Castello è il monumento più fotografato della città. Corso San Giorgio, 121 - Modica Il Duomo di San Giorgio in Modica viene spesso indicato e segnalato come monumento simbolo del Barocco siciliano tipico di questo estremo lembo d’Italia, di cui rappresenta l’architettura sicuramente più imponente e scenografica. Lo storico dell’arte Maurizio Fagiolo dell’Arco ha dichiarato che tale Chiesa forse andrebbe inserita tra le sette meraviglie del mondo barocco. E’ inserita invece nella Lista Mondiale dei Beni dell’Umanità dell’UNESCO. Duomo di San Giorgio © eraritjaritjaka 39 40 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate il sito: www.comune.modica.gov.it www.modica.it MODICA INFORMAZIONI UTILI MODICA AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA © Bumblebee_fr PIAZZA ARMERINA Non c’è un’opinione univoca in merito alle origini di questa località. Di sicuro è innegabile che Piazza Armerina si trovi al centro di una vastissima zona archeologica tanto che il suo territorio è di forte interesse per quanto concerne gli scavi archeologici grazie ai quali sappiamo che il territorio fu abitato fin dalla preistoria, almeno dal VII sec. a.C. in poi. In riferimento alla dominazione Bizantina, (535827 d.C.), siamo in possesso di descrizioni di alcuni edifici religiosi grazie alle fonti successive al periodo. Nel secolo IX gli Arabi sottomettono tutti i villaggi sui monti Erei e ci è noto il toponimo arabo con la quale Piazza Armerina é chiamata Iblàtasah o Iblàtanah, toponimi arabi derivati dalla fedele trascrizione di quelli greci di Ibla Elatson o Ibla Elatton. Nel corso dell’anno 2004, gli archeologi hanno portato alla luce accanto alla Villa Romana del Casale una città di epoca medievale di rilevante estensione tanto da far pensare che tale insediamento potesse essere il vecchio sito della città di Piazza prima della distruzione ad opera 41 42 del re Guglielmo. Dunque la certezza maggiore è che l’attuale Piazza Armerina è sita nel luogo di riedificazione di epoca normanna. © ranx72 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! PIAZZA ARMERINA MODICA AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Ufficio Informazioni Turistiche Ufficio Turistico Via Camillo Cavour,1 - Piazza Armerina Tel. +39 0935 680201 - 0935 681310 Numeri Utili Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria Viaggiare informati (CCISS) 112 113 115 118 1518 Clima Piazza Armerina gode di un clima mediterraneo, caratterizzato da influssi continentali dovuti alla lontananza dal mare e all’altitudine di bassa montagna. NELLE VICINANZE Enna...............................................Km.31 Caltagirone.....................................Km.32 Gela................................................Km.44 Caltanissetta...................................Km. 46 Licata..............................................Km. 76 Ragusa...........................................Km.89 Catania...........................................Km.98 Siracusa.........................................Km.146 1 Palazzo Trigona della Floresta 2 Duomo 3 Castello Aragonese 4 Villa del Casale Piazza Duomo - Piazza Armerina Costruito nel XVIII sec. dalla famiglia Trigona della Floresta, chiude la piazza ad est con la sua massa compatta, aperto in basso dal grande portale ed alleggerito in alto dagli ampi e geometrici finestroni e dai lunghi balconi del piano nobile. Già sede di istituti scolastici, non conserva più nulla, all’interno, del suo antico splendore. Il restauro, in corso d’opera, sta restituendo la condizione originaria del luogo, compresi i pavimenti in maiolica. Piazza Duomo 3 - Piazza Armerina Domina con la sua mole la città, che annuncia da lontano con l’alta cupola. Costruito tra il 1604 e il 1719 si innalza sul luogo stesso su cui sorgeva dal XV secolo la chiesa madre della città, un’elegante chiesa in stile gotico-aragonese, arricchita tra il 400 e il 500 di una superba torre campanaria e di un arco marmoreo gaginesco nel battistero, ma danneggiata da un terremoto. La chiesa conserva un importante archivio e una ricca pinacoteca. Piazza Castello, 11 - Piazza Armerina Fu costruito alla fine del 1300, ai tempi di re Martino I d’Aragona, che vi risiedette a lungo, mentre il vecchio castello, che si trovava sull’estremità opposta della collina, veniva smantellato e ceduto ai Francescani per erigervi un convento. Ha una planimetria regolare quadrilatera chiusa agli angoli da massicci torrioni quadrangolari. E’ stato sede di carcere mandamentale; acquistato negli anni 70 da un privato, oggi è chiuso al pubblico. SP90 - Piazza Armerina E’ una villa tardo-romana i cui resti sono situati nell’immediata periferia della città. Dal 1997 fa parte dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. La scoperta si deve a Gino Vinicio Gentili, che nel 1950 ne intraprese l’esplorazione in seguito alle segnalazioni degli abitanti del posto. La villa va datata al primo venticinquennio del IV secolo. Nei famosi mosaici lavorarono maestranze africane per un insieme di circa 3500 m². Viene visitata ogni anno da piu’ di 300.000 persone. Villa del casale © Neil Weightman 43 44 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate il sito: www.comune.piazzaarmerina.en.it www.piazzaarmerina.org www.piazza-armerina.it PIAZZA ARMERINA INFORMAZIONI UTILI PIAZZA ARMERINA AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Valle dei Templi © Michal Osmenda AGRIGENTO L’area mostra testimonianze di antiche popolazioni, come il ritrovamento di un teschio femminile appartenente alla famosa “Ragazza di Mandrascava”, risalente a mezzo milione di anni fa ed il ritrovamento di resti di un villaggio Mesolitico nella zona di Porta Bianca datati anno 6000 a.C.. Ufficialmente però si ritiene che Agrigento sia stata fondata nel 581 a.C. dai coloni Rodii (provenienti appunto dall’isola greca di Rodi) e Cretesi stanziati nella vicina Gela. Venne chiamata Akragas dal fiume che la cingeva e, in breve tempo, si eresse a seconda città siciliana più importante della Magna Grecia dopo Siracusa. I fattori che spinsero l’ascesa di Akragas furono la presenza di campi fertili, la prossimità della collina dell’Acropoli e della Rupe Atenea. L’area urbana si estendeva su 456 ettari ed era cinta da mura di fortificazione con nove porte d’ingresso. La popolazione era di circa 300.000 abitanti ed era citata come “la più bella città dei mortali”. Nel 406 Agrigento venne pesantemente sconfitta dai Cartaginesi, che la distrussero quasi completamente. Fortunatamente venne ricostruita nella seconda metà del IV sec. a.C. ad opera dei Corinzi, impegnati nella lotta contro i Cartaginesi in Sicilia. Nel 210 a.C. venne assediata e quindi saccheggiata dai Romani che la assoggettarono all’Impero con il nome di Agrigentum. Successivamente, 45 46 grazie alla dominazione araba dal 828 d.C. la città, scelta quale capitale del regno berbero, venne in parte riedificata sulla cima della collina in cui oggi si ammira il centro storico caratterizzato appunto dalla tipica conformazione araba, con le sue piccole viuzze e cortili che convergono verso la Via Atenea, che è da considerare anche oggi la più importante arteria della città. Con l’arrivo dei Normanni, nel 1087, la città vide aumentare il suo potere sociale e la sua prosperità economica. Proprio in questo periodo vengono eretti importanti edifici come la Cattedrale e Santa Maria dei Greci. Anche l’economia fiorì sotto la spinta dei rapporti commerciali intrapresi con il Nord Africa. Nei secoli seguenti la città fu scelta quale residenza da baroni e da religiosi e nel XVIII secolo si assistette ad una ripresa economica interessante; il centro cittadino si spostò dalla zona del Duomo a via Atenea, attuale corso principale della città. Nel 1860 anche Agrigento si unì alla lotta di Garibaldi la libertà e l’unità del paese, stanca dei soprusi e del malgoverno operato dai Borbone. La seconda guerra mondiale colpì direttamente anche Agrigento che dovette subire ed affrontare diversi bombardamenti. Da sottolineare che la città riprese il toponimo romano e dunque utilizzò il nome di Agrigento solo nel 1927, prima di allora era chiamata Grigenti. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! AGRIGENTO PIAZZA ARMERINA AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA 1 Via Regione Siciliana, 120 - Agrigento Dal 1987, la casa natale di Luigi Pirandello è un Museo della Regione siciliana. Ospita mostre temporanee dedicate al grande drammaturgo e, in forma stabile, un’ampia raccolta di cimeli, fotografie, lettere, recensioni e onorificenze, libri in prima edizione, con dediche autografe, quadri d’autore dedicati. Notevole è la collezione di locandine delle opere pirandelliane più famose, rappresentate in tutto il mondo. Ufficio Informazioni Turistiche Ufficio Informazioni Via Cesare Battisti, 15 - Agrigento Tel. + 39 0922 20454 Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.00. Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Agrigento Via Empedocle, 73 - Agrigento tel. +39 0922 20391 fax 0922 20246 [email protected] Numeri Utili Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria Viaggiare informati (CCISS) Biblioteca Museo Luigi Pirandello 112 113 115 118 1518 Clima Agrigento gode di un clima mediterraneo, con inverni miti che difficilmente scendono sotto i 10 °C, ed estati calde e ventilate. La maggior parte delle precipitazioni sono concentrate in autunno, mentre le nevicate sono rare. NELLE VICINANZE Licata..............................................Km.47 Caltanissetta...................................Km.60 Sciacca...........................................Km. 61 Gela................................................Km.79 Enna...............................................Km.93 Piazza Armerina.............................Km.101 Mazara del Vallo.............................Km.116 Ragusa...........................................Km.135 2 Duomo 3 Complesso di San Domenico 4 Chiesa di San Lorenzo Via Duomo, 159 - Agrigento L’edificio fu eretto per volontà del vescovo normanno Gerlando, poi santo. I lavori di costruzione iniziarono intorno al 1093 e finirono nel 1099. la chiesa realizzata fu intitolata a San Gerlando, diventato patrono della città. La Cattedrale si contraddistingue per la varietà dei suoi stili, è interessante l’acustica: dietro l’altare maggiore, nell’abside, si possono sentire le parole pronunciate a bassa voce, sulla porta principale, alla distanza di 82 metri. Piazza Luigi Pirandello, 35 - Agrigento E’ costituito dalla chiesa omonima e dall’annesso ex convento dei Padri Domenicani. Bella costruzione del Seicento, l’edificio presenta una facciata rinascimentale barocca a due ordini. Un po’ arretrato è il campanile. L’interno, a navata unica, contiene otto cappelle, ricche di tele, e una preziosa Crocifissione cinquecentesca. Notevoli sono inoltre le due cantorie e l’organo. Nell’elegante edificio dell’ex convento, sede del Municipio, è ricavato il teatro Luigi Pirandello. Piazza Purgatorio, 3-4 - Agrigento Detta anche Chiesa del Purgatorio, fu eretta nella prima metà del Seicento. Committenti furono i ricchi borghesi del quartiere, che la vollero particolarmente sfarzosa. I lavori si conclusero nel 1761. L’esterno è caratterizzato da una doppia scalinata e da un’alta facciata a due ordini, coronati da timpano. Il portale d’ingresso è formato da una coppia di colonne tortili accostate a pilastri con ai lati le figure allegoriche della Fede e della Carità. Valle dei Templi © Mingo.nl 47 48 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate il sito: www.comune.agrigento.it www.lavalledeitempli.it www.provincia.agrigento.it AGRIGENTO INFORMAZIONI UTILI AGRIGENTO AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA 6 Tempio di Giunone 7 Tempio della Concordia 8 Necropoli Cortile Santo Spirito, 1-6 - Agrigento Formata dagli omonimi monastero e chiesa, l’Abbazia di Santo Spirito fu fondata intorno al 1290 dalla nobildonna agrigentina Marchisia Prefolio. Quando morì il marito, Federico Chiaramonte, la Prefolio trasformò il suo palazzo in monastero, incorporandolo nel complesso abbaziale. Caratterizzato da un bellissimo chiostro, l’edificio è strutturato su due piani. La facciata della chiesa presenta un bel portale gotico, sormontato da un rosone. L’interno è in stile barocco. 9 Tempio di Ercole 10 Tempio di Castore e Polluce 11 La Valle dei Templi 12 Giardino della Kolymbetra Via Passeggiata Archeologica, 33 - Agrigento Costruito verso il 510 a.C., il Tempio di Eracle/Ercole, è anche detto Herakleion. E’ uno dei più antichi templi dorici della Sicilia e sicuramente il più antico dei templi agrigentini. E’ famosissimo nella storia agrigentina, per l’imponenza delle sue proporzioni e per le ricchezze che lo adornavano. Della struttura originaria si conservano otto colonne. Le rovine della cella mostrano chiaramente che la sua distruzione fu causata da un terremoto. Via Passeggiata Archeologica, 24 - Agrigento La sua attribuzione a Era Lacinia/Giunone (moglie di Zeus-Giove) è dovuta a un’erronea interpretazione di un brano di un autore latino. Il Tempio sorge - imponente e solitario - in posizione dominante, all’estremità orientale della Collina dei Templi e fu eretto tra il 460 e il 450 a.C. Aveva 34 colonne, 25, sono ancora in piedi e sostengono la loro elegante architrave. Conteneva poi un magnifico capolavoro d’arte: il famoso quadro di Giunone, del grande artista Zeusi. Via Passeggiata Archeologica 38 - Agrigento E’ il simbolo di Agrigento. Costruito negli ultimi decenni del V sec. a.C. è attribuito ai due gemelli nati dall’unione di Leda e Zeus, tramutato in cigno. Del tempio restano solo quattro colonne, rialzate nel XIX secolo, ed una parte della trabeazione. Sotto uno spigolo della cornice si può ancora ammirare una rosetta, tipico elemento decorativo. Via Passeggiata Archeologica, 33 - Agrigento E’ il meglio conservato di tutti i templi dorici di Sicilia e d’Italia. Deve il nome a un’iscrizione latina, rinvenuta nelle vicinanze: l’iscrizione porta una dedica alla Concordia degli Agrigentini, ma con il tempio non ha alcuna relazione. Possiede due ordini di colonne: uno interno e l’altro esterno. Più che dalla grandiosità, la bellezza della struttura è data dalla perfetta armonia di tutte le linee: è uno dei pochi templi che possa competere con il Partenone d’Atene. Via Passeggiata Archeologica 33 - Agrigento Patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1997 e più grande parco archeologico del mondo. L’itinerario “La Valle dei Templi” è composto di 9 tappe: Tempio di Giunone, Tempio della Concordia, Necropoli, Tempio di Ercole (Eracle), Tomba di Terone, Tempio di Giove Olimpio, Tempio di Castore e Polluce, Giardino della Kolymbetra, Tempio di Vulcano. Via Passeggiata Archeologica, 33 - Agrigento Le necropoli agrigentine più significative si trovano nella zona dei Templi: sono la Necropoli Paleocristiana, la Grotta dei Frangipane, la Necropoli Giambertoni e la Necropoli Sub-divo. Sono assolutamente da visitare. Contrada San Marco, 8 - Agrigento La Kolymbetra (dal greco, piscina) si trova all’estremità occidentale della Collina dei Templi. Più che una piscina, era forse un vivaio di pesci per i banchetti ed era allietata da cigni e altri volatili. Trascurata in seguito, essa interrò. Dal 1999 la Kolymbetra è stata affidata in concessione al Fondo Ambiente Italiano. Autentico gioiello archeologico e agricolo della Valle dei Templi, tornato alla luce dopo decenni di abbandono, è un giardino di cinque ettari. 49 50 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Abbazia di Santo Spirito AGRIGENTO 5 AGRIGENTO AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Capo Rossello © pynomoscato REALMONTE Il nome attuale, che deriva dal latino Mons Realis, deriva dalla volontà del nobile Giovanni Monreale che, nel 1650, acquistò dal barone di Siculiana, don Giovanni Platamone, il feudo di Mendola ed ottenne, successivamente la licenza di popolarlo. Giunsero così coloni dai feudi vicini e venne costruita dalla comunità del tempo la prima chiesa nella pianura di Carricacina, dedicandola a Sant’Antonio. Quasi contemporaneamente vennero edificati il Castello e la Corte del Signore del luogo. Dopo solo un secolo dalla sua nascita, Realmonte contava già oltre 1500 abitanti, iniziando uno sviluppo verso nord. La terra, fertile e pianeggiante, consentiva alla popolazione di vivere soprattutto di agricoltura. Nel 1700 venne inaugurata la Chiesa Madre, dedicata a San Domenico, che è oggi il patrono di Realmonte. Oltre all’agricoltura, da anni la città produce salgemma, sali polassici e carinite ed è fiorita una intensa attività commerciale, legata al turismo, grazie al litorale tra i più belli e suggestivi della Sicilia occidentale. Chi vuole conoscere Realmonte, ma più in generale la Sicilia, non può infatti fare a meno di visitare Capo Rossello e soprattutto la Scala dei Turchi. Ogni anno migliaia di turisti, provenienti da tutto il mondo, si ritrovano in questa spiaggia per ammirare il bianco accecante e la particolare forma di questa parete rocciosa in marna, una roccia sedimentaria di 51 52 natura calcarea e argillosa che le conferisce il particolare colore. Questa meraviglia naturale prende il nome dalle passate incursioni di pirati, soprattutto turchi, che trovavano un sicuro riparo in questa zona meno battuta dai venti. © Giampaolo Macorig AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! realmonte AGRIGENTO AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Villa Romana 2 Scala dei Turchi 3 Capo Rossello 4 Torre di Monterosso SP68 - Realmonte La villa risale al I secolo d.C., fu individuata agli inizi del XX secolo ma solo lavori di scavo e restauro più recenti l’hanno resa visibile. E’ collocata direttamente sulla spiaggia ed è articolata intorno ad un cortile centrale circondato da colonne. Vicino ad esso ci sono vari ambienti, alcuni caratterizzati da marmi policromi e intarsiati che rappresentano soprattutto scene di divinità marine. La presenza delle terme testimonia il benessere economico dei proprietari. Ufficio Informazioni Turistiche Proloco Realmonte Via Portella delle Ginestre, 12 - Realmonte Tel. + 39 327 4045984 Fax + 39 320 3139737 [email protected] Numeri Utili Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria Viaggiare informati (CCISS) 1 112 113 115 118 1518 Clima Realmonte gode di un clima mediterraneo, con inverni miti che difficilmente scendono sotto i 10 °C, ed estati calde e ventilate. La maggior parte delle precipitazioni sono concentrate in autunno, mentre le nevicate sono rare. NELLE VICINANZE Porto Empedocle............................Km.7,5 Agrigento........................................Km. 14 Sciacca...........................................Km. 48 Licata..............................................Km.55 Gela................................................Km.86 Mazara del Vallo.............................Km.103 Ragusa...........................................Km.142 Trapani...........................................Km.163 Contrada Scavuzzo, 152 - Realmonte Il nome deriva dalle passate incursioni di pirateria da parte dei saraceni che trovavano riparo in questa zona meno battuta dai venti e rappresentante un più sicuro approdo. Qui la natura è un vero incanto. Il bianco accecante della Scala dei Turchi è l’effetto di una tavolozza di gusci di microrganismi mentre i vari strati della falesia marcano intervalli geologici di migliaia di anni. Una sorta di viaggio nel tempo che toglie il fiato. Via dell’Orsa Maggiore - Realmonte Il Capo Rossello è caratterizzato dalla tipica vegetazione mediterranea. Dalla vetta del monte è possibile ammirare la Scala dei Turchi, la Torre di Monterosso, il teatro Costabianca, il porto della Baia, la Baia di Monterosso stessa e infine i due celebri scogli detti “u zitu” e “a zita”. Contrada Giallonardo 128 - Realmonte Dall’alto di uno sperone roccioso essa domina i litorali adiacenti. Fu costruita intorno alla prima metà del XVI secolo e faceva parte del sistema di difesa dell’Imperatore Carlo V contro i pirati saraceni. E’ formata da una base a tronco di piramide e da un piano superiore a cui si accedeva tramite una scala. Grazie alla collocazione e alle caratteristiche architettoniche può essere considerata tra i migliori esempi di torre d’avvistamento cinquecentesca di tutta la regione. Scala dei Turchi© ngi- 53 54 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate il sito: www.comune.realmonte.ag.it www.prolocorealmonte.com realmonte INFORMAZIONI UTILI realmonte AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA PALERMO La città di Palermo, capoluogo della Sicilia, è il quinto comune italiano per popolazione. Da antiche leggende sembra emergere che l’originario nome di questo luogo fosse Tsits (o Ziz), che significa “splendida”, “fiore”: a sostegno di questa tesi va detto che Palermo si mostra a tutti coloro che la vivono come un fiore profumato, situato in una ridente spiaggia davanti al mare azzurro. La metropoli si sviluppa lungo l’omonimo golfo, adagiata sulla pianura della Conca d’Oro e attraversata dal fiume Oreto. La pianura è chiamata in questo modo per via delle colorazioni tipiche degli agrumi, la zona è infine circondata completamente da una cinta muraria naturale: i monti di Palermo. La storia di questo borgo ha origini molto antiche, immenso è il suo patrimonio artistico ed architettonico. Trovare in città punti d’interesse risulta assolutamente semplice. Palermo presenta infatti diversi e variegati luoghi che meritano la nostra attenzione, si passa: dai resti delle mura puniche alle ville in stile liberty, dalle residenze in stile arabo-normanno, alle chiese barocche ed ai teatri neoclassici. Per capire meglio l’importanza di questa splendida città bisogna citare Goethe, che scrisse: “Italien ohne Sizilien macht gar kein Bild in der Seele: hier ist erst der Schlüssel zu allem” (L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nell’animo: qui, solo qui, è la chiave di tutto). 55 56 Palermo è caratterizzata da una grande ricchezza d’arte prodotta in quattro differenti momenti storici: l’architettura arabo-normanna, l’arte del basso medioevo e del Rinascimento, l’arte barocca del secolo XVII, l’arte decorativa del secolo XVIII. Situata al centro del Mediterraneo, è qui che hanno origine gli esordi delle più antiche civiltà. Palermo nel corso della sua storia è sempre stata crocevia di culture fra l’Occidente e l’Oriente. Fu anche scalo privilegiato di traffici mercantili. Luogo strategico di transito, qui hanno approdato popoli con razze, lingue e religioni diverse. La felice posizione e la bellezza dei luoghi hanno senza dubbio contribuito in larga parte a tutto ciò. Si spiegano anche in questo modo le innumerevoli dominazioni che la città ha dovuto subire nel corso della sua millenaria storia, tra questi i Fenici, i Cartaginesi, i Romani, gli Arabi che la fecero diventare una delle più belle città del tempo. Ma nonostante questo Palermo è comunque riuscita a mantenere una propria identità. Girovagare per le vie cittadine è come presenziare ad una grandiosa parata di testimonianze appartenenti a civiltà diverse, ma intimamente fuse. Apprezzare un numero così grande di capolavori equivale a perdersi in qualcosa di immortale e inalterabile, proprio come vi si perdono tutti quelli che intorno ad essi vivono, si muovono e ne tramandano ricordi, leggende e tradizioni. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! PALERMO realmonte AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA 1 Convento e Catacombe dei Cappuccini 2 Castello della Cuba 3 Tesoro della Cappella Palatina Piazza Cappuccini - Palermo Il convento è annesso alla Chiesa di Santa Maria della Pace. Le catacombe risalgono al XVI secolo, benché edificate su strutture precedenti. Il Convento è conosciuto in tutto il mondo per la presenza nei suoi sotterranei di un vasto cimitero. Lo spettacolo macabro degli innumerevoli cadaveri esposti è spunto di riflessione. Le gallerie furono scavate alla fine del ‘500 e formano un ampio cimitero di forma rettangolare. Ufficio Informazioni Turistiche Azienda di promozione turistica (APT) Piazza Castelnuovo, 35 Tel. +39 091/6058351 Palermo presenta diversi Centri d’Informazione Turistica (C.I.T), dislocati in punti strategici della città, dove è possibile ricevere informazioni e trovare tutto il materiale cartaceo che riguarda la città e i dintorni: brochure, depliant, mappe, cartine. I C.I.T. sono aperti dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Stazione centrale Porto Piazza Bellini Piazza Marina (di prossima apertura) Cattedrale Via Cavour Politeama Numeri Utili Carabinieri112 Polizia di Stato 113 Vigili del Fuoco 115 Emergenza sanitaria 118 Viaggiare informati (CCISS) 1518 Clima Palermo gode di un clima temperato, con estati asciutte e calde, ed inverni freschi e piovosi (clima mediterraneo). Le stagioni invernali e primaverili hanno invece temperature miti e gradevoli. L’estate è arida e calda, ventilata grazie alla presenza delle brezze marine; non è raro sentire lo scirocco, il vento africano che, seppure in rari casi, fa impennare le temperature massime oltre i 42 °C (record storico di 45,5 °C). Il periodo più piovoso è quello compreso fra settembre e febbraio. Raro è il fenomeno della nebbia e della neve. La zona più calda è il centro storico. 57 Corso Calatafimi, 110 - Palermo La Cuba Sottana o più semplicemente Cuba, è un padiglione di delizie, in origine all’interno di uno dei Sollazzi Regi dei re normanni di Sicilia, e si trova all’interno dell’omonimo quartiere. Si chiama “sottana” per distinguerla dalla Cuba Soprana, oggi inglobata nella settecentesca Villa Napoli. Fu costruito nel 1180 per il re Guglielmo II. Proprio alla Cuba, tra le acque e gli alberi che la circondavano, Boccaccio ambientò una delle novelle del suo Decameron. Piazza Indipendenza, 21 - Palermo Si trova all’interno della cripta del Palazzo dei Normanni. Al suo interno custodisce dei Tabulari in pergamena che vanno dal XI secolo al XVIII secolo. Altri elementi presenti all’interno del museo sono vasellame in argento sbalzato, alcuni paramenti sacri, degli oggetti liturgici, delle urne in argento e cofanetti preziosi. Altri pezzi di notevole interesse storico sono stati tolti da questa sede e esposti all’interno della “Galleria delle Belle Arti”. Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00; Domenica fino alle 10.00. 4 Palazzo dei Normanni Piazza del Parlamento - Palermo E’ il palazzo reale, sorge nella posizione piu’ elevata della citta’. Oggi sede dell’Assemblea regionale siciliana. Al primo piano sorge la Cappella Palatina. La costruzione risale al IX secolo. Il palazzo è la sede dell’Osservatorio astronomico di Palermo. Le parti di costruzione attribuite ai normanni sono la Torre Pisana, sede della stanza del Tesoro, e la Torre della Gioaria. All’ interno troviamo anche la stanza di re Ruggero con decorazioni a mosaico del XII secolo. 58 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate il sito: www.comune.palermo.it oppure il sito: www.palermotourism.com PALERMO INFORMAZIONI UTILI PALERMO AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Cattedrale di Palermo 6 Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Via Matteo Bonello, 2 - Palermo E’ dedicata alla Vergine Maria Santissima Assunta, è un grandioso complesso architettonico composto in diversi stili. Eretta nel 1185. La cattedrale è fiancheggiata da quattro torri d’epoca normanna ed è sovrastata da una cupola. E’ collegata al Palazzo Arcivescovile con due grandi arcate da cui s’innalza la torre campanaria con l’orologio. L’interno è a croce latina con tre navate divise da pilastri con statue di santi. All’interno è possibile trovare due sarcofagi. PALERMO 10 Galleria Regionale della Sicilia Via Alloro, 2 - Palermo Nelle splendide sale della galleria hanno trovato posto le opere provenienti da acquisizioni, donazioni ed incameramenti dei beni degli enti religiosi soppressi. Al piano terra si trovano, fra i tanti manufatti tutti d’altissimo livello qualitativo: le opere lignee ad intaglio del XII secolo e le sculture del Trecento e del Quattrocento. Nella sala II, si trova lo straordinario grande affresco del Trionfo della Morte proveniente da Palazzo Sclafani. Per info: 091320532 Aperto da martedì a venerdì 9.00-18.00. Sabato, domenica: 9.00-13.00. Piazza Vigliena 11 Piazza Villena - Palermo I Quattro Canti o Ottagono del Sole o Teatro del Sole, sono i nomi di una piazza ottagonale all’incrocio dei due principali assi viari di Palermo: la via Maqueda e il Cassaro, oggi Corso Vittorio Emanuele. I Quattro Canti propriamente detti sono i quattro prospetti architettonici che delimitano lo spazio dell’incrocio. Il nome esatto è Piazza Vigliena, in omaggio al Viceré. L’architettura è molto semplice, rappresenta un perfetto ottagono formato da quattro edifici. 8 Basilica La Magione Via Magione, 44 - Palermo Detta anche Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere, è una delle più antiche della città, nei pressi di piazza Kalsa. Fondata nel 1191 dalla dinastia normanna. Nel 1197 venne concessa all’ordine dei Cavalieri Teutonici.Nel corso dei secoli subì varie manomissioni, come l’edificazione di un portale barocco, ancora presente. Oggi la chiesa si presenta come un particolare esempio di arte arabo normanna. L’interno conserva un trittico marmoreo del XVI secolo e una “Crocifissione”. Via Vittorio Emanuele, 365 - Palermo Dal 2008 Palazzo Riso è la sede del Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia e uno degli spazi espositivi più importanti della regione. Alla sua apertura il museo si è dotato di una struttura per la promozione dell’arte contemporanea siciliana: il SACS (Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia) è costituito da un archivio i cui materiali sono disponibili on-line e consultabili in forma cartacea presso la sede del museo. 7 9 Museo Archeologico Regionale A. Salinas Piazza Olivella, 24 - Palermo Possiede una delle più ricche collezioni d’arte punica e greca d’Italia, nonché testimonianze di gran parte della storia siciliana. Il museo, già Casa dei Padri della Congregazione di San Filippo Neri, è stato dedicato ad Antonio Salinas, celebre archeologo e numismatico palermitano. Fa parte del complesso monumentale dell’Olivella, che comprende anche la chiesa di San Ignazio e l’attiguo Oratorio. E’ composto in parte da collezioni private acquistate o donate al museo. Per info: 0916116805 Chiesa della Martorana 12 Piazza Bellini, 1 - Palermo E’ d’origine Greco-ortodossa. Durante il periodo Normanno, fu convertita in chiesa Cattolica. E’ ora chiamata “la Martorana” perché - nel 1435 - fu ceduta da Alfonso V d’Aragona al vicino convento della Martorana, fondato da Goffredo Martorana. Nel 1143 iniziò la costruzione. Prima era chiamata con il nome di Santa Maria dell’Ammiraglio. L’edificio subì modifiche, anche sostanziali, soprattutto per le diverse esigenze liturgiche legate al passaggio dal rito greco al latino. Teatro Massimo Vittorio Emanuele Piazza Giuseppe Verdi, 13 - Palermo E’ il maggiore edificio teatrale lirico d’Italia, e uno dei più grandi d’Europa (terzo in ordine di grandezza architettonica). Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, che può ospitare circa 1.400 spettatori, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni. La tradizione narra che una suora detta “la monachella” si aggiri ancora per le sale del teatro e chi non crede alla leggenda inciampa in un gradino. 59 60 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! 5 PALERMO AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Tempio © Paul Stephenson CALATAFIMI - SEGESTA Calatafimi sembrerebbe trovare le sue origini durante il periodo dell’occupazione araba. Il suo nome era infatti “Kalt al Fimi”, con riferimento al Castello di Eufemio, lo stesso che ancora oggi occupa la cima del promontorio della località. Dal 1997 il nome del piccolo comune include anche quello del vicino sito archeologico di Segesta, area dove sorgeva l’antica Acesta, probabilmente fondata dal troiano Aceste. Calatafimi-Segesta è stata nella storia al centro di importanti avvenimenti. I Romani utilizzavano il “Castrum Phimes”, la roccaforte che dominava il promontorio, per proteggersi ed avvistare con largo anticipo i nemici. Tale nome potrebbe arrivare dal V secolo dal patriarca bizantino che portava il nome di Eufemio o, secondo alcuni storici, potrebbe anche derivare dal Eufemio di Sicilia, una figura leggendaria che nel IX secolo pare abbia fatto arrivare in Sicilia i mercenari musulmani a difesa del trono, lasciando loro la successiva conquista dell’isola. Ma nel sentire comune è indubbio che Calatafimi sia ricordata soprattutto per la grande battaglia combattuta da Giuseppe Garibaldi e dalla sua spedizione dei Mille durante la liberazione d’Italia nel 1860. Proprio durante la battaglia di Calatafimi Garibaldi pronunciò 61 62 la celebre frase: “Qui o facciamo l’Italia o si muore”. Per quanto concerne Segesta, essa fu fondata dagli Elimi, una delle popolazioni indigene della Sicilia, dalle origini tuttavia sconosciute. Venne in seguito conquistata dai greci, divenendo città protagonista del periodo classico. Nel IV secolo venne distrutta dal tiranno Siracusa e successivamente ricostruita e governata dai Romani. Tuttavia, venne definitivamente abbandonata intorno al XIII secolo dopo essere stata devastata dai Vandali. © Francescodibartolo80 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! CALATAFIMI-SEGESTA PALERMO AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Ufficio Informazioni Turistiche Ufficio Turistico Tel. +39 0924 9505502 Fax +39 0924 952696 [email protected] Pro Loco Via Vittorio Emanuele, 16 - Calatafimi-Segesta Tel. +39 0924 954680 Fax +39 0924 952696 Email: [email protected] Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00. Giovedì e Sabato anche dalle 15.00 alle 18.00. Numeri Utili Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria Viaggiare informati (CCISS) 112 113 115 118 1518 Clima Situata nell’entroterra, Calatafimi - Segesta gode di un clima mediterraneo con temperature medie più fredde rispetto a quelle della zona costiera. Gli eventi nevosi sono comunque rari. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 8°C a una massima di 11°C, mentre a luglio ed agosto si passa da 25°C a 31°C. NELLE VICINANZE Trapani...........................................Km. 35 San Vito lo Capo............................Km. 49 Castelvetrano.................................Km.50 Marsala...........................................Km.51 Palermo..........................................Km.79 Sciacca...........................................Km.84 1 Tempio di Segesta 2 Segesta 3 Teatro di Segesta 4 Chiesa Madre SP57 - Calatafimi-Segesta E’ un tempio greco. L’ipotesi prevalente è che non sia mai stato terminato, il suo completamento sarebbe stato impedito dalle guerre. Alternativamente si è pensato ad un utilizzo della struttura per riti indigeni. Presenta 6 colonne sul lato corto e 12 sul lato lungo (in totale 36 quindi). E’ stato costruito durante l’ultimo trentennio del V secolo a.C. Per la sua fattura e per il suo attuale stato di conservazione, può considerarsi uno fra i templi più belli dell’antichità. SP57 - Calatafimi-Segesta Si chiamava Segesta una antica città, non più abitata, fondata dagli Elimi. La vecchia città sorge sul monte Bàrbaro, nel comune di Calatafimi Segesta, a una decina di chilometri da Alcamo e da Castellammare del Golfo. Di particolare bellezza sono il tempio, in stile dorico, e il teatro, in parte scavato nella roccia della collina. Da documenti risulta che la città era abitata nel IV secolo a.C.. Contrada Barbaro Tempio, 1 - Calatafimi-Segesta E’ un teatro greco che può datarsi intorno alla metà del III secolo a.C., è posto sulla collina opposta a quella del tempio, a circa 440 m. di altezza. Sette cunei dividono i posti degli spettatori. La divisione orizzontale del teatro permetteva lo spostamento degli spettatori da una sezione all’altra. La zona superiore è semidistrutta, e poco rimane anche della scena, che secondo gli studiosi sarebbe stata decorata da colonne e pilastri. Poteva ospitare oltre 3.000 persone. Via Trieste, 2 - Calatafimi-Segesta La chiesa Madrice dedicata a San Silvestro Papa è una delle chiese più antiche della vecchia Calatafimi risalente al XV secolo. Costruita nello stile dell’arte del rinascimento e decorata di scarsi stucchi barocchi, sobriamente indorati, la chiesa presenta tre navate. Restaurata in tempi recenti reca nell’ altare maggiore un interessante politico marmoreo del Berrettaro e Mancino eseguito dal 1509 al 1512. Teatro © elpit 63 64 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate il sito: www.comune.calatafimisegesta.tp.it www.proloco-calatafimisegesta.it www.calatafimisegesta.it CALATAFIMI-SEGESTA INFORMAZIONI UTILI CALATAFIMI-SEGESTA AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA © Neekoh.fi ERICE Come riporta Tucidide, fu fondata dagli esuli troiani che, secondo la leggenda, avrebbero poi dato vita al popolo degli Elimi. Proprio il loro re Erice, che fece costruire il tempio dedicato a sua madre Afrodite Ericina, diede dunque il suo nome alla località. Questa origine è tuttavia controversa perché sembrerebbe per altri legata alla figura di Enea che condivide con il re Elimo la madre. Virgilio la cita nell’Eneide narrando come Enea approdi sulla costa ai piedi del monte per celebrarvi il rito funebre per il padre Anchise. L’incidente di alcune navi lo costrinse poi a lasciare qui alcuni suoi compagni che fondano, appunto, la città. Altra figura mitologica legata ad Erice è Eracle, l’eroe che approdò in questa parte nella Sicilia nel suo viaggio per condurre in Grecia i buoi di Gerione. Costretto a difendersi uccide il re degli Elimi decidendo comunque di lasciare agli stessi il governo del regno. Durante la prima guerra punica, il generale cartaginese Amilcare ne dispose la fortificazione trasferendo, poi, parte degli ericini per la fondazione di Drepanon, l’odierna Trapani. La città era molto importante anche per i Romani che qui veneravano la “Venere Ericina”. Non sono molte 65 66 le notizie di Erice risalenti al periodo bizantino. Durante l’occupazione araba iniziata nel 831 venne chiamata Gebel-Hamed e successivamente dominata dai normanni che la ribattezzano Monte San giuliano nel 1167. E’ questo un periodo di stabilità in cui venne ristrutturata la rocca con l’apertura di tre porte (Trapani, Carmine e Spada) e la costruzione di un castello nell’area dell’antico santuario. Un periodo difficile e tormentato è quello della dominazione spagnola, e nei secoli successivi si inseriscono nuovi ordini religiosi che acquistano sempre più potere nell’area trapanese con un carattere conservatore. Gli interventi urbanistici riprendono nell’800 con l’edificazione di nuovi palazzi signorili e la ristrutturazione della piazza centrale, dedicata successivamente ad Umberto I. La città tende comunque a conservare gelosamente il fascino di una cittadina medievale. Nel 1934 Monte San Giuliano riprende il nome di “Erice”. Dal 1963 è sede del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana, istituito per iniziativa del professor Antonino Zichichi, e per questo le è stato conferito l’appellativo di “città della scienza”. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! ERICE CALATAFIMI-SEGESTA AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Siti Internet Ufficiali Della Città Per informazioni generali visitate il sito: www.comune.erice.tp.it www.prolocoerice.it Castello di Venere 2 Castello Pepoli 3 Torretta Pepoli 4 Chiesa Matrice Via Castello di Venere - Erice Sulla cima del Monte Erice si può ammirare un castello da cui si può godere una splendida veduta. La struttura attualmente visibile del castello risale al XII secolo ad opera dei Normanni che riutilizzarono il materiale lapideo del preesistente santuario romano, del quale non rimane più nulla. La struttura della fortezza era molto più ampia ed articolata di quella attuale. Il castello fu piazza reale fino al XVI secolo e vi era stanziato un presidio militare spagnolo. Ufficio Informazioni Turistiche Pro Loco Erice Via Castello di Venere - Erice [email protected] Numeri Utili Carabinieri Polizia di Stato Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria Viaggiare informati (CCISS) 1 112 113 115 118 1518 Clima Situata nell’entroterra, Erice gode di un clima mediterraneo di tipo collinare. La sua altitudine determina temperature medie più fredde rispetto a quelle della zona costiera. Gli eventi nevosi sono comunque rari. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 8°C a una massima di 11°C, mentre a luglio ed agosto si passa da 25°C a 31°C. Via Castello di Venere - Erice Già sede del «baiulo» (governatore), nel 1878 fu adattato a villa, con torri quadrate merlate e, in cima al maschio, una torre pentagonale riedificata nel 1873. In basso, a sinistra c’ è la torretta Pepoli. A destra si accede al cosiddetto castello di Venere, eretto nei secoli XII-XIII sulla rupe isolata dell’acropoli, in parte con materiale antico. Via Castello di Venere - Erice Su una piattaforma rocciosa il conte Pepoli fece costruire un caratteristico edificio liberty, destinato a luogo di studio e di meditazione, in una posizione suggestiva e panoramica, che da lui prende il nome. Con il tempo essa è diventata uno dei simboli di Erice. Vi è stata persino ambientata una delle rocambolesche avventure di “Diabolik” celebre personaggio dell’omonimo fumetto. Si auspica un radicale intervento di recupero dal degrado in cui versa. NELLE VICINANZE Trapani...........................................Km. 13 San Vito lo Capo............................Km.37 Calatafimi-Segesta.........................Km.40 Marsala...........................................Km.49 Alcamo...........................................Km.55 Mazara del Vallo.............................Km.67 Palermo..........................................Km.117 Sciacca...........................................Km.122 Piazza Matrice - Erice Vicina alla Porta di Trapani, uno degli accessi alla città, si trova la bella Chiesa Matrice che risale al XIV secolo ed è stata edificata con materiale proveniente dal Tempio di Venere. E’ una chiesafortezza coronata di merli con un grande portico gotico ed un rosone che orna la facciata. L’interno è in stile neogotico. Vicino, isolata, c’è la Torre campanaria, già torre di avvistamento, con merli, feritoie e belle bifore. © nodeworx 67 68 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! INFORMAZIONI UTILI ERICE ERICE AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA CHI SIAMO Weagoo è un’azienda specializzata nella raccolta ed elaborazione di informazioni turistiche brevi ed essenziali a carattere storico, artistico, culturale, naturalistico ed architettonico. WeaGoo, nella sua attività di ricerca e recensione dei siti, con gli attuali 24.000 punti d’interesse, 110 province, 1.400 comuni e tutte le città d’arte italiane, sta costantemente e progressivamente realizzando una mappatura capillare del territorio che comprende anche località minori, ma non per questo prive di storia. Il nostro obiettivo è creare il più grande data- base d’informazioni turistiche localizzate e descritte in modalità “short information” concepite per fornire un’informazione essenziale ma utile al turista prima e durante la visita della città. Tutte le nostre descrizioni dei punti di interesse sono informazioni oggettive, storiche, prese da fonti ufficiali, che seguono uno standard di realizzazione preciso in cui la georeferenziazione è sicuramente una parte fondamentale. L’attività primaria di WeAGoo consiste nel riversare queste informazioni nel proprio portale weagoo.com. Il portale ti permette di Registrati al portale...conviene! Creare itinerari personalizzati Ricercare POI per città Ricercare per nome attrazione Filtrare per tipologie d’interesse Visualizzare risultati in modalità elenco o mappa Scaricare guide turistiche gratuitamente Visualizzare i virtual tour 69 70 La registrazione al portale ti porterà via solo pochi secondi e ti permetterà di creare itinerari multi-città, modificare l’ordine dei POI e delle città tramite drag and drop così da pianificare perfettamente il tuo roadbook di viaggio e successivamente condividerlo con i tuoi amici. Inoltre settimanalmente ti verrà inviata un’email con interessanti spunti di viaggio e le novità riguardanti le nostre utili guide. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! ERICE AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA ITINERARI CONSIGLIATI L’itinerario che vi proponiamo cerca di portare il visitatore alla scoperta dei luoghi più caratteristici della costa siciliana in un viaggio che toccherà quasi tutte le province dell’isola. E’ strutturato in maniera tale da poter essere iniziato da qualsiasi punto a scelta poiché rappresenta un ideale circuito che si va a concludere da dove era iniziato. Daremo il via al nostro ideale itinerario alla scoperta di questa bellissima ed unica isola da Palermo (B). Abbiamo pensato a questa città poiché potrebbe essere il luogo eletto per raggiungere la Sicilia in aereo. Consigliamo di dedicare un paio di giorni a questa splendida città, non a caso capoluogo della Sicilia. E’ una città dalla storia millenaria e gli stili architettonici che la rendono tanto speciale si possono riconoscere in ogni angolo: Greci, Romani, Normanni, Arabi hanno impreziosito, nei secoli, questo centro. Il cuore di Palermo si può identificare in una piazzetta ottagonale proprio al centro della città, chiamata i Quattro Canti, proprio dove si incrociano i due corsi principali, tra via Maqueda e l’antico Corso Vittorio Emanuele. La piazzetta è impreziosita da quattro palazzi seicenteschi adornati da magnifiche statue rappresentanti le diverse stagioni; è conosciuta anche come Teatro del Sole poiché da qui è possibile godere del sole siciliano dall’alba fino al tramonto. Anche il centro storico si può dire inizi dai Quattro Canti, da qui potrete infatti visitare i 4 quartieri antichi, o mandamenti, che rappresentano l’area a maggior densità di edifici di interesse storico-artistico. L’edificio religioso più celebre della città è la Cattedrale della Vergine Maria Santissima Assunta. Palermo ospita anche il Teatro Massimo, uno dei teatri lirici più grandi d’Europa, lo splendido Castello Zisa, in stile arabo, e testimonianze della cultura normanna come la Cuba. Potrete visitare i numerosi Mercati, passeggiare in un numero impressionante di piazze, e ammirare monumenti e palazzi di pregio. Infine, la sera, potrete passare splendide serate immergendovi nella vivace vita notturna cittadina che si anima ogni notte da Borgo Vecchio a Piazza Olivella fino ai vicoli del Teatro Massimo. CONSIGLI DI VIAGGIO chiese...................................................pag1 palazzi..................................................pag5 musei....................................................pag9 monumenti e strutture..........................pag13 teatri.....................................................pag21 varie......................................................pag23 Saline © mariocutroneo 71 72 Prima di iniziare un percorso verso ovest, che vi condurrà verso Trapani, prendetevi una mezza giornata per visitare Bagheria (A), ad est di Palermo. Bagheria è il comune più popoloso della provincia, secondo solo allo stesso capoluogo di regione siciliano. Questo centro, di antiche origini, addirittura fenice, fu prediletto dagli arabi per la ricchezza delle sue terre che ancor oggi danno tanti e prelibati frutti come gli agrumi, le mandorle e le olive. La bellezza architettonica della città ha origine soprattutto nel XVII secolo grazie al sodalizio con la famiglia dei Branciforte, Principi di Butera, che qui elessero la loro residenza e decisero di dare un impulso urbanistico alla città. Fu costruita l’arteria principale, Corso Butera, la Chiesa Madre e altre vie secondarie. Anche l’aristocrazia palermitana settecentesca stabilì qui le proprie dimore di villeggiatura, e la più famosa è senza dubbio Villa Palagonia, dei Principi Gravina di Palagonia, costruita nel 1715 e conosciuta anche come “Villa dei Mostri” a causa delle sculture terrifiche che si trovano nel parco. Oltre a questa villa potrete ammirarne diverse, tutte splendide come Palazzo Butera, la Cattolica, e Villa Valguarnera. Il patrono di Bagheria è San Giuseppe, e benché il giorno onomastico ricada propriamente il 19 Marzo, qui i festeggiamenti hanno luogo nella prima domenica di Agosto anche se gli eventi si svolgono nell’arco dell’intera settimana e culminano il lunedì successivo con lo spettacolo dei fuochi d’artificio. Altra significativa festa religiosa è dedicata a Maria Santissima Annunziata celebrata il 15 Settembre. Da Palermo non mancate di visitare la celebre frazione, Mondello, una tra le più rinomate località marinare dell’intera Sicilia. Potrete raggiungere il bellissimo golfo attraverso il Parco della Favorita, il grande polmone verde palermitano. Due lunghissimi viali, detti di Ercole e di Diana, attraversano il parco di origine borbonica. Il viale di Ercole ha come elegante terminazione una fontana in stile neoclassico con una statua raffigurante l’eroe greco, mentre all’interno del Parco si trovano notevoli strutture architettoniche: dalla Palazzina Cinese, alla Villa Niscemi. Inoltre troverete un ippodromo, AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! itinerari AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA XVII secolo. Terrasini, invece, è caratterizzato da un alternarsi di cale rocciose e dirupi scoscesi sul mare lungo tutto il litorale che va dalla spiaggia della Ciucca a quella di S. Cataldo. Si tratta di zone protette e vi si trova la Riserva Naturale orientata Capo Rama, posta a tutela delle coste, lungo cui migrano diverse specie di volatili, spesso adagiati indisturbati sulle scogliere a nidificare. Vi sono anche delle grotte che ospitano colonie di pipistrelli. Da non perdere il Duomo, dedicato a Maria Santissima delle Grazie, patrona di Terrasini: sia per una visita dell’interno che per ammirare l’illuminazione serale che offre un gioco di luci spettacolare. Nella medesima piazza anche la Villa S. Giuseppe con lo splendido parco. La festa di S. Giuseppe dura per ben tre giorni, ed essa viene celebrata alla metà di Agosto. Sono annualmente previste la processione del simulacro del Santo che avviene a mare attraverso le barche dei pescatori locali, e la padellata, per una degustazione di pesce e vino, occasione da non perdere per un turista. Ma ancor più pittoresca, e forse unica nel suo genere, è la Festa degli Schietti, ovvero degli uomini non ancora sposati né fidanzati, che ricade la Domenica di Pasqua. In quest’occasione, gli uomini del paese danno prova della loro forza alle ragazze cercando di sollevare un albero di arancio dal peso di 50 kg. Molto interessanti anche il Palazzo Cataldi, sede della Biblioteca comunale, il Palazzo la Grua, sede del municipio, il Palazzo d’Aumale, in stile liberty, sede dal 1984 del Museo civico diviso in tre sezioni, 73 etnografica, naturalistica ed archeologica, la Villa Fassini, che sorge alla periferia del comune, in stile Liberty, il Castello di Gazzara, sito in contrada Bagliuso e costruito nel Seicento, e l’edificio più antico di Terrasini, una torre di avvistamento costiera, risalente al XV secolo, la Torre di Capo Rama. Da qui potrete deviare verso l’interno per non perdere la bellezza di Segesta e una visita alla città di Calatafimi (I). Nell’itinerario verso Trapani, infatti, imperdibile è una visita ad un sito suggestivo e tra i più antichi di Sicilia, sul Monte Bàrbaro: Segesta. La fondazione di questo luogo non è certa, le fonti greche rimandano al misterioso popolo degli Elimi, avente origine dai fuggiaschi troiani. Storicamente ci è dato sapere che il centro era già abitato nel IV sec. a.C. e che fu spesso in guerra con Selinunte per motivi di confine. La fama di Segesta si fonda soprattutto su due reperti di straordinaria importanza: il Tempio e il Teatro. La tappa successiva è Castellammare del Golfo (D), un brillante comune costiero appartenente al Golfo di Trapani che in passato basava la propria economia principalmente sulla pesca e sull’agricoltura ed oggi può vantare un’affluenza turistica veramente importante. L’offerta cittadina dal punto di vista culturale è davvero interessante, data anche dall’essere uno dei comuni più antichi della Sicilia. E così testimonianze del passato si affiancano a gioielli di architettura religiosa e civile che i turisti possono ammirare tra le vie cittadine. Castellammare deriva il suo nome dal bellissimo fortino prospiciente l’azzurro del mare, una costruzione di difesa il cui primo nucleo sembra risalire agli Arabi. Costruito su uno sperone di roccia a ridosso del mare, il Castello era collegato alla terraferma per mezzo di un ponte di legno, e l’originaria costruzione venne poi ampliata da Svevi e Normanni. Da visitare anche Palazzo Crociferi, in origine un convento, oggi sede del Municipio e adibito a Sala Consiliare. Ogni due anni, da non perdere una rievocazione storica volta a far rivivere l’attacco del porto operato dalla flotta inglese e bloccato, secondo la leggenda, dall’intervento di Santa Maria del Soccorso, oggi la patrona del paese. Oggi il simulacro della patrona è custodito nella 74 Chiesa Madre suddivisa in tre navate impreziosite da affreschi pregevoli, dalla statua maiolicata della Madonna e da un’acquasantiera secentesca. Nei pressi del Castello sorge l’antica Chiesa della Madonna del Rosario, che sembra sia stata eretta in periodo normanno, e custodisce una Madonna Nera con bambino, vero e proprio gioiello sito in questo piccolo edificio. Altri edifici degni di nota sono la Chiesa del Purgatorio, risalente al XIV secolo e quella di Maria Santissima Annunziata, costruita nel XVI secolo. Anche la costa prospiciente Castellammare è tra le più belle dell’isola: potrete trovare spiagge di sabbia finissima come scenografici tratti rocciosi e calette poste a nord ovest del centro abitato. Oltre alle spiagge interessante anche il Monte Inici, con le sue numerose grotte: da quella di S. Margherita a quindici metri sul livello del mare, a quella dell’Eremita che si sviluppa per ben 4500 metri, per non tralasciare la grotta subacquea della Ficarella posta nella riserva naturale dello Zingaro. Splendide da visitare anche le varie frazioni, da Balata di Baida con il suo presepe vivente, a Castello di Baida con ruderi di mura e torrioni ottagonali, a Guidaloca con la sua spiaggia di ciottoli, custodita da una torre del Cinquecento, a Scopello (E) che trae il nome dai suoi faraglioni. Quest’ultima località non potrà mancare di rientrare nella vostra visita siciliana, se non altro per ammirare panorami indimenticabili sullo sfondo del nostro splendido mare. Nei pressi sorge la Riserva naturale orientata del Parco dello Zingaro, unica nella sua categoria a non essere intaccata dalla presenza di una strada litoranea ed estesa su 7 chilometri di costa per circa 1700 ettari di natura incontaminata. Naturalmente sono ricchissime la sua flora e la sua fauna, che ha in numerose specie di volatili il suo punto forte e nella palma nana un esempio tipico dei vegetali indigeni. E’ possibile visitare la Riserva percorrendo diversi sentieri, il principale dei quali collega l’ingresso di Scopello a quello di San Vito lo Capo e richiede circa due ore di passeggiata a contatto con la natura incontaminata. Una serie di piccole località e cale vi affascineranno sicuramente. Altra località da visitare è sicuramente San Vito lo Capo (F), un piccolo comune costituito da un antico e affascinante borgo di pescatori e AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Prima di raggiungere Castellammare del Golfo, vi consigliamo di fare una breve sosta a Terrasini e Cinisi (C). Quest’ultima bella località può dirsi figlia del medioevo e dei monaci benedettini dell’epoca, attorno al 1382, quando venne fondato un piccolo feudo. Tuttavia vi sono nell’area comunale testimonianze dell’età punica, soprattutto sulla Montagna Longa, e resti di età romana sono pertinenti alla Torre Mulinazzo, che insieme alla Torre Pozzillo e a quella della Tonnara dell’Ursa costituiscono gli importanti resti del sistema difensivo costiero di Cinisi, e sono oggi tra i luoghi visitabili di maggior interesse, insieme alla Corte Benedettina. Cinisi non offre grandi spazi per la balneazione poiché molto del territorio costiero è demani aereonautico, ma potrete ammirare diversi e bellissimi scenari come quelli offerti dal Vallone del Furi, risalendo il quale è possibile giungere alla fontana dell’Accitella, e il Bosco di Santo Canale, sovrastato dal Pizzo Montanello, a quasi mille metri di altezza. Potrete inoltre visitare diverse chiese, come quella del Santo Canale e delle Anime Sante, e soprattutto la Cattedrale, consacrata a Santa Fara, patrona della città e costruita nella seconda metà del Terrasina © ullaegino-sizilienreise itinerari varie strutture sportive, e anche un museo etnografico. Mondello sorge alle pendici del Monte Pellegrino, sede di una Riserva naturale con un’area di 1020 ettari, comprendendo pure il Parco della Favorita. A dominare il Monte vi è il Santuario di Santa Rosalia, patrona di Palermo e meta di moltissimi fedeli. Oltre che per il bellissimo mare, degno di qualsiasi confronto con più famose località esotiche, Mondello offre l’opportunità di ammirare numerose ville in stile Liberty, una tra le più belle è senza dubbio Villa Caboto, che pare sia residenza di fantasmi o creature ultraterrene e per questo utilizzata spesso come set cinematografico. Modernità e tradizione si fondono in questa località: la Tonnara con la sua torre e ciò che resta dei vetusti edifici che costituivano il “mafraggio”, ovvero il luogo d’immagazzinamento delle attrezzature da pesca e dell’inscatolamento del pescato, i resti archeologici come le Grotte dell’Addaura, con i loro interessantissimi graffiti risalenti al Paleolitico, la Zisa, ovvero un castello di epoca normanna risalente al XII secolo e le numerose chiese tra cui la Cattedrale. itinerari AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Lasciata la suggestiva Erice arriviamo così alla punta più occidentale della Sicilia, a Trapani (H), la Città tra i due mari. La posizione favorevole ha regalato alla città uno storia ricca di contaminazioni. Il centro storico, infatti, vanta un susse-guirsi di monumenti, chiese e palazzi di grande interesse storico ed architettonico. Corso Vittorio Emanuele, via Torreasa e via Garibaldi, la facciata barocca della Cattedrale di San Lorenzo, il Palazzo Vescovile annesso, il Palazzo delle Poste in stile liberty, la chiesa del Purgatorio; tutto a Trapani è testimonianza di ricchezza culturale tra innumerevoli stili ed epoche. Molto interessante la caratteristica Piazza del Mercato del Pesce, o Bocceria, che si apre sulla litoranea, il lungomare che costeggia la città rivela ancora oggi i resti delle antiche mura poste a protezione della città. Spostandoti verso sud, potrai decidere di visitare Marsala, le saline, Mozia, Mazara del vallo e Selinunte (J). Quest’ultimo è un parco archeologico di 40 ettari che sorge nel comune di Castelvetrano lungo la costa sud occidentale della Sicilia, che ha preservato ancora oggi tratti antichi e selvaggi. Secondo fonti greche la città venne fondata da coloni provenienti da Megara Hyblea verso la metà del VII sec. a.C.. Il nome deriva dalla parola greca selinon, che significa prezzemolo selvatico, trovato in abbondanza dai Greci in questi luoghi al punto da effigiarlo anche nella monetazione selinuntina. Spesso in guerra con Segesta per motivi di confine, il centro ebbe vita breve e venne distrutto definitivamente dai Romani intorno al 75 250 a.C. al termine della prima guerra punica. L’importanza di questo sito è da ricercarsi nelle sue vestigia antiche e nell’insieme dei templi che costellano questo Parco archeologico. Numerosi i resti dei templi rinvenuti sull’acropoli, sita su una collina che dominava il porto e sulla collina orientale. Tra questi il celebre Tempio E, dedicato ad Era, l’unico ad essere stato parzialmente ricostruito. Una visita in questo parco vi permetterà di raffigurarvi idealmente una polis antica, ricca di templi e di sacralità proprio sullo splendido mare siciliano. A questo punto del nostro viaggio è il momento di dirigersi verso Agrigento. La prima località che vi proponiamo è Sciacca (K), celebre per il turismo termale e per lo splendido mare che la circonda; è situata sulla costa del canale di Sicilia, tra le foci del Belice e del Platani, in prossimità del monte San Calogero, origine delle acque termali. Il porto vi colpirà con il suo arcobaleno di piccoli pescherecci dai colori accesi in contrasto con i toni decisamente più tenui delle costruzioni. All’interno delle antiche porte d’accesso delle mura (Porta Palermo, Porta Calogero e Porta San Salvatore) potrete visitare molte antiche Chiese, e nei pressi del porto la Cappella di San Giorgio, edificata da mercanti genovesi nel XVI secolo. Sempre durante il medioevo è stato eretto il Castello Luna. La città è però meta soprattutto degli amanti delle Terme, grazie al suo clima salubre ed al complesso delle Terme Salinuntine che integra al suo interno le Stufe Vaporose di San Calogero. Dopo qualche momento di relax ci avvieremo verso Agrigento (M). Questo capoluogo è disposto ad ovest sul Colle Girgenti ed ad est sulla rupe Atenea dominando così il Mar mediterraneo. Famosa per essere patria di Empedocle, di Filino e di Luigi Pirandello è ricca di testimonianze storiche tra cui chiese, monasteri e santuari. Da Porta di Ponte si accede alla Via Atenea, l’antica via maestra dove i palazzi nobiliari e le vetrine dei negozi vi allieteranno durante una passeggiata in città. Interessante la chiesa di San Calogero, in prossimità della quale è possibile godere di una vista panoramica sulla Valle dei Templi, e poi la Chiesa ed il Monastero di Santo Spirito, la Cattedrale di San Ger76 Selinunte © archer10 (Dennis) lando e la Chiesa Santa Maria dei Greci sorta dai resti di un Tempio Greco. Imperdibile, da Agrigento, la visita alla Valle dei Templi iscritta nel 1997 nel Patrimonio dell’Umanità dall’ UNESCO. L’epoca greca, ed in parte romana, con i suoi fasti si fonde al panorama tipico della zona lasciando a bocca aperta qualsiasi visitatore. Tra le principali attrattive dei suoi circa 1300 ettari il Tempio della Concordia, tra i più suggestivi di epoca Dorica è il meglio conservato al mondo, il Tempio di Giunone, dal quale con lo sguardo è possibile abbracciare tutte le sfumature della valle, ed ancora i Tempi di Ercole, di Zeus e gli scavi del quartiere Greco-Romano che grazie ai mosaici, i pozzi e le fognatura regalano uno spaccato dell’arte e della tecnica della civiltà scomparse. Prima di lasciare Agrigento il nostro itinerario consiglia di visitare Porto Empedocle e Realmonte (L), soprattutto per non perdervi la suggestiva Scala dei Turchi. Si tratta di una parete rocciosa a picco sul mare, così chiamata perché nell’immaginario collettivo veniva utilizzata da pirati di origine turca per le loro incursioni. E’ composta da marna, una roccia calcarea e argillosa la cui caratteristica principale è il colore bianco. Si erge tra due spiagge, per accedere alle quali occorre procedere lungo l’erto litorale che sembra quasi una scala scolpita nella candida roccia e dalla cui sommità si può ammirare il magnifico golfo di Agrigento fino a Capo Rossello. A questo punto vi proponiamo di visitare l’esteso comune di Licata (N). La sua conformazione è davvero varia tanto da alternare litorali sabbiosi, grandi spiagge di ciottoli, nonché scogliere con la vegetazione tipica della macchia mediterranea. Licata inoltre con- AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! La nostra ultima tappa prima di Trapani è rappresentata da Erice (G). Questo comune posto ad oltre 700 metri d’altitudine, rappresenta una testimonianza di storia e architettura antica tali da renderlo uno tra i più celebri della sua provincia. Erice costituì uno dei centri nevralgici della presenza cartaginese in Sicilia e prima ancora, insieme a Segesta, del misterioso popolo degli Elimi, primitivi abitanti della Sicilia la cui identità non è stata del tutto svelata dagli archeologi. All’età normanna risale il Castello, arroccato sull’altura, vero cuore del comune, noto come Gebel-Hamed durante l’occupazione araba, e poi come Monte San Giugliano. Splendida anche la Chiesa Madre, costruita per volere di Federico d’Aragona nel XIV secolo a scopo difensivo. La Chiese è dedicata alla Vergine Assunta, patrona del centro e dei suoi agri, onorata come Madonna di Custonaci durante una lunga festa che si estende per un’intera settimana precedente l’ultimo mercoledì di Agosto, vero e proprio fulcro delle celebrazioni con la processione che si snoda per le vie della cittadina. Un altro evento religioso di origine medievale è la rappresentazione dei Misteri che si svolge annualmente sin dal XVI secolo, una versione più piccola, ma non per questo meno suggestiva, della gemella celebrazione che si tiene a Trapani, in occasione del Ven- erdì Santo, con la rievocazione dei momenti della Passione attraverso gruppi statuari. Tipici di Erice sono i frutti di secolari tradizioni artigianali e gastronomiche, dalla lavorazione della ceramica ai celebri dolci locali, come i Mustaccioli, prodotti dalle monache di clausura, e dalla Genovese alla crema. Ma in un luogo così votato alla storia non manca un lato moderno, attuale: è costituito dal Centro Internazionale di Cultura Scientifica, voluto da A. Zichichi e dedicato a Ettore Majorana, e soprattutto ospitato nella Chiesa di S. Domenico. Ad Erice, inoltre, non dimenticate di visitare il Museo comunale “Antonio Cordici”, che preserva reperti antichi e opere d’arte moderne. itinerari famoso per la sua splendida spiaggia. Questo rinomato tratto di costa è racchiuso tra Capo San Vito, da cui appunto il comune trae il suo nome, e Punta Solanto. Il nucleo originario di questo centro ruota attorno al Santuario, risalente con ogni probabilità al Trecento, da cui poi si è esteso progressivamente il comune. Tutto ebbe inizio con una piccola cappella dedicata a San Vito, ed ancor oggi gli abitanti del luogo attribuiscono poteri magici alla Chiesa del patrono della città, tanto da essere ogni anno meta di migliaia di pellegrini. La città è interessante soprattutto per il Faro, la Spiaggia di Macari e la Darsena di San Vito ma anche per gli imperdibili eventi che la vedono protagonista. Dal Cous Cous Fest, una competizione gastronomica tra otto paesi stranieri all’insegna della cucina etnica, al Summer music Festival, sino alla manifestazione culturale, Libri, autori e buganvillee, in cui vari autori presentano in anteprima le loro creazioni letterarie. itinerari AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Dalla provincia di Enna partiremo alla volta di Caltagirone (P), famosa città della provincia di Catania posta su tre colli adiacenti ai Monti Erei ad oltre 600 m di altezza. Questo comune è conosciuto per la lavorazione della ceramica di altissimo livello, la cui più antica origine può essere fatta risalire ai Greci stessi. Caltagirone è stata roccaforte scelta da tutti i popoli che si sono succeduti in Sicilia, dai Bizantini ai Normanni fino alla storia moderna, così che oggi può vantare punti di interesse davvero di primissimo piano. Essendo stata ricostruita a seguito di un disastroso terremoto avvenuto nel 1693, è fortemente caratterizzata dallo stile barocco. Molto interessante potrebbe essere la visita al museo della Ceramica, così come meritano uno sguardo la Chiesa di S. Pietro, la vicina Chiesa di San Francesco di Paola, e lungo la centrale via Roma potrete ammirare altrettanti edifici d’interesse. La Chiesa di S. Francesco d’Assisi, il Ponte di san Francesco, da cui è visibile il Palazzo Sant’Elia. Si arriva dunque a piazza Umberto I dove sorge la Cattedrale di Caltagirone dedicata a S. Giuliano. La particolarità della Chiesa risiede nel fatto che essa mostra una facciata in stile liberty, cosa assai rara per un edificio religioso. Simbolo della città di Caltagirone è inoltre la famosa Scalinata di santa Maria del Monte, opera d’arte realizzata dai maestri ceramisti locali e composta da 142 gradini, tutti coloratissimi come è tipico della ceramica locale con il verde, l’azzurro e il giallo. Attraverso la scalinata raggiungerete la 77 Chiesa di santa Maria del Ponte che custodisce un simbolo della storia civica: la campana d’Altavilla strappata ai Musulmani di Judica. Ma Caltagirone tutt’oggi conserva la tradizione della ceramica locale, con lavori più attuali che hanno abbellito edifici recenti come la Stazione Centrale o Villa Patti, realizzata secondo i dettami dello stile gotico veneziano e dalla pittoresca facciata. A pochi chilometri dal centro potrete inoltre visitare il Cimitero Monumentale, dichiarato monumento nazionale, per la sua importanza artistica. Infine non trascurate i siti archeologici dell’area di Caltagirone: quello di Sant’Ippolito, a nord est dell’abitato moderno e, nella direzione opposta, l’abitato greco di monte San Mauro. La direzione ora è Ragusa (Q), il capoluogo di provincia più a sud d’Italia divenuta Patrimonio dell’Unesco è tra le più importanti testimonianze del periodo Barocco. La città è composta da due aree: Ragusa Superiore, situata sull’altopiano, e Ragusa Ibla, costruita sulle rovine della città antica, è fortemente caratterizzata dai tre ponti, Ponte Vecchio, Ponte Nuovo e Ponte Giovanni XXIII. Il centro storico, da vedere, è situato nel quartiere Ibla, dove potrete visitare il meraviglioso Duomo di San Giorgio, e numerosi palazzi di pregio. Splendido anche il Giardino Ibleo, che ospita al suo interno diverse chiese e regala il panorama tipico della valle del fiume Irminio. Andremo quindi a visitare Modica (R), un piccolo gioiello tardo barocco, sorto dalle ceneri del disastroso terremoto del 1693, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, insieme agli altri centri della Val di Noto. Sorge in un particolare contesto geografico, che le dona un aspetto unico grazie ai canyon, la “cave”, la confluenza di fiumi e le numerosissime grotte, abitate sin dalla preistoria e ancor oggi inglobate in alcuni casi in scenografiche costruzioni moderne. Incredibile il perfetto stato di conservazione della necropoli del Quartiriccio, con sepolcri datati al 2200 a.C. circa. Da sempre Modica è stato un centro tra i più popolosi e tra i più attivi culturalmente, soprattutto grazie alle corporazioni religiose che qui si sono stabilite nei secoli fondando scuole e centri di sapere. Uno dei più importanti es78 empi di barocco cittadino è rappresentato dalla Chiesa Madre di San Giorgio, costruita dopo il sisma. Lo stesso dicasi per il Duomo di S. Pietro oltre a mostrare una caratteristica tipica delle chiese modicane che consiste nella scalinata d’ingresso, in questo caso scandita dalle statue dei Dodici Apostoli, note alla popolazione locale come “Santoni”. Altra bellezza è la trecentesca chiesa di S. Maria del Gesù, con un bellissimo chiostro di uno stile unico ritrovabile solo in Catalogna. A Modica visitate anche il Palazzo Polara, sito presso la chiesa di S. Giorgio, Palazzo Napolino – Tommasi Rosso, la casa/museo del poeta Salvatore Quasimodo, il Teatro Garibaldi e la Pinacoteca di Palazzo Grimaldi, ed ancora il Castello dei Conti di Modica, e la Torretta dell’Orologio. I siti archeologi fuori Modica sono davvero interessanti: la Cava Ispica, lunga ben tredici km e con residui antichi dell’Età del Bronzo, cristiani e bizantini, la Cava Lazzaro e la Cava dei Servi, con testimonianze preistoriche. Dirigendovi sulla costa incontrerete uno splendido comune situato alla confluenza di tre Valli, note localmente come Cave, Scicli (S). Vi troverete immersi in un paesaggio rupestre, con grotte carsiche, luoghi ideali per gli uomini fin dalla preistoria, come testimoniato dalla Grotta Maggiore ed i reperti rinvenutivi. Le sue origini sono antichissime benché controverse, sicuramente conobbe una certa importanza anche in età araba e normanna. Anche Scicli fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco insieme agli altri centri della Val di Noto per le sue bellezze barocche. Palazzo Beneventano, Palazzo Fava, Palazzo Spadaro, la Chiesa di S. Bartolomeo Apostolo, la Chiesa di S. Giovanni Evangelista sono alcuni degli imperdibili luoghi della città. Sul Colle S. Matteo, infine, segnaliamo le rovine di un Castello sorto probabilmente su un precedente fortino di età bizantina, fortificazione che rendeva l’antico abitato difficile da espugnare. In quest’area vi consigliamo, in base alla vostra tabella di marcia, di visitare eventualmente località come Pozzallo, splendida località affacciata sul Mar Mediterraneo, con splendido mare e una bellissima Torre Cabrera, simbolo della città. Anche Pachino (T), con il suo borgo AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Lasciamo ora la costa siciliana per addentrarci nella provincia di Enna, precisamente visiteremo Piazza Armerina (O) che si trova sui Monti Erei meridionali, a quasi 700 mt d’altitudine, in una zona assolutamente verdeggiante, con i boschi di eucalipto ed il Lago d’Olivo, nonché il vicino Lago di Pergusa, altra località che vi consigliamo di visitare se il tempo a vostra disposizione ve lo permetterà. A soli 8 km da Piazza Armerina gli amanti della natura potranno visitare il Parco della Ronza. Questo comune è uno dei cosiddetti “centri lombardi” della Sicilia poiché vi si parla un dialetto gallo-italico ben diverso dagli altri idiomi indigeni. Questa tipicità è dovuta all’influenza normanna ed alla ripopolazione del centro effettuata anche con persone provenienti dal Piemonte. L’attrazione principale di questa città è rappresentata dalla nota Villa del Casale, inserita nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco sin dal 1997. Una villa patronale romana, ricca di mosaici e storia, bellezza e passato, risalente al periodo com- preso tra III e IV secolo d.C.. Il centro di Piazza è suddiviso in quattro quartieri medievali che ogni anno si contendono il vessillo della patrona, Maria Santissima delle Vittorie, durante il Palio dei Normanni, che si tiene dal 12 al 14 Agosto. La stessa Cattedrale, costruita nel Settecento ma edificata sulle rovine della precedente Chiesa Madre è dedicata alla patrona. Da visitare la Commenda dei Cavalieri di Malta, un tempo Casa che ospitava i pellegrini lì giunti, poi sede di amministrazione dei beni dell’Ordine, Palazzo Trigona, nei pressi della Basilica della Cattedrale, Palazzo Vescovile, Palazzo di Città, la Biblioteca comunale, istallata nel secentesco Convento dei Gesuiti, ed il Castello Aragonese, edificato tra il 1392 e il 1396. itinerari serva numerose testimonianze della storia e dell’arte passata. Risalgono alla preistoria, e si distinguono per la loro conformazione naturale l’ipogeo Stagnone Pontillo e il cimitero a grotte artificiali di Monte Petrulla, mentre i greci hanno lasciato il segno della loro cultura attraverso i resti del “fortino” di Falaride, antico tiranno locale. Molti dei reperti provenienti dalle campagne di scavo sono oggi custoditi nel Museo Archeologico cittadino. Licata lega molta della sua storia al mare ed alla navigazione e proprio per difendere la città dai pericoli che avrebbero potuto giungere da lì venne edificato il Castello sant’Angelo. Da ricordare il Faro di Licata, il terzo più alto in Italia nel suo genere. L’edilizia religiosa ripercorre numerosi stili ed epoche: la Chiesa Madre, denominata Santa Maria la Nuova, nasce su un progetto rinascimentale a tre navate, per poi accogliere successivamente elementi barocchi. La chiesa di s. Agostino, sorta nel 1611 è di fattura settecentesca. Infine, la chiesa patronale di sant’Angelo, dove sono custodite le spoglie del santo. Per quanto concerrne i palazzi civili, qui è il barocco a caratterizzare gran parte delle costruzioni, tra tutti i palazzi Bosio e Frangipane. Addirittura il liberty trionfa in alcune ville aristocratiche sul colle. itinerari AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA In questa zona potrete trascorrere qualche ora anche ad Avola, rinomata località frequentata per le bellezze del paesaggio e le spiagge, per la cultura, qui infatti è stato ritrovato il Dolmen considerato il monumento di età Neolitica più insigne presente nella regione siciliana e vi sono numerosi edifici in perfetto stile barocco, ed infine per l’offerta enogastronomica rappresentata egregiamente dal rinomato Nero d’Avola, la mandorla “pizzuta” e dalla patata novella del siracusano. Altra località interessante è il sobborgo marino di Fontane Bianche così chiamato per il candore dei propri litorali che ogni anno costituiscono il richiamo di moltissimi turisti che si rilassano su tratti di spiaggia finissima o su bianche scogliere che si riflettono su acque cristalline. Se vi dirigerete verso l’interno lasciando momentaneamente il litorale, dirigetevi verso Pantalica e la Valle dell’Anapo. Potrete percorrere un percorso archeologico-naturalistico nel cuore dell’ altopiano Ibleo, uno scenografico panorama scolpito dal fiume Anapo e dal torrente Cava Grande, tra pareti di roccia bianca, intarsiate dalle grotte artificiali dell’antica necropoli, che precipitano ripide dando origine ai vasti Canyon (Cave). La riserva, situata in provincia di Siracusa, si apre tra i comuni di Sortino, Ferla, Cassaro, Buscemi e Palazzolo Acreide. Il nostro itinerario vi porterà ora ai piedi dell’Etna (il più grande vulcano d’Europa) a Catania (V). Qui troverete una delle poche aree pianeggianti della Sicilia, la Piana di Ca79 tania (‘a Chiana), che si estende fino al mare con l’area denominata Oasi del Simeto, che prende il nome dal fiume che l’attraversa e sfocia nel mar Ionio. Inevitabilmente il paesaggio catanese è stato plasmato nel tempo dai terremoti e soprattutto dalle colate laviche che hanno cancellato gran parte dei reperti storici di epoca greca e romana. Nonostante la furia della natura, è ancora possibile ammirare i Teatri e l’Odeon, le Terme dell’Indirizzo, le Terme della Rotonda e le Terme Achilliane. U Liotru o l’Elefante, simbolo della città, risale al periodo dei romani o, secondo altri, a quello cartaginese. Lo potrete ammirare nella fontana di piazza Duomo realizzata dell’architetto Giovan Battista Vaccarini. Del periodo bizantinonormanno restano, il Castello Ursino e la Cattedrale di Sant’Agata, che contiene tra l’altro le reliquie della Santa Patrona della città. Per ammirare il maggior numero di monumenti in stile barocco recatevi in Via dei Crociferi, dove potrete visitare la Chiesa di San Giuliano e la Chiesa di san Benedetto, Palazzo Biscari, Villa Cerami, il Palazzo dell’Elefante, sede del Municipio di Catania, la Chiesa di San Francesco ed il Monastero della Santissima Trinità, tra gli altri. Numerosi ed importanti i musei cittadini come il Museo Paleontologico dell’Accademia Federiciana che custodisce reperti storici di enorme importanza, l’Orto Botanico e la Casa Museo di Giovanni Verga. Splendido tastro cittadino è il Teatro Massimo Bellini, di parigina ispirazione, che offre una delle più importanti programmazioni liriche della Sicilia. Anche la vita notturna è degna di una città europea: numerosissimi i locali che troverete tra Piazza Teatro Massimo, Piazza Duomo e Piazza Università. Tipici, inoltre, della città chioschi, dove potrete affrontare la calura sorseggiando deliziosi frappè e bevande a base di sciroppi e seltz. Durante i mesi caldi la gente passeggia lungo la spiaggia lavica di San Giovanni Li Cuti, piccolo borgo di pescatori, e le notti si animano con discoteche sulle spiagge de “la Playa”. I Mercati rappresentano la linfa vitale della città antica, indubbiamente il più famoso è il mercato del pesce in zona pescheria ma interessante anche il “Mercatino delle Pulci” e la “Fera o Luni” in Piazza Carlo Alberto. La via Etnea, che attraversa idealmente la città dal mare al vulcano e sfiora Piazza Duomo, i quat80 tro Canti e la Villa Bellini, è il luogo ideale per tranquille passeggiate tra le vetrine dei negozi così come il raffinato Corso Italia. A Catania potrete programmare un’escursione nel Parco dell’Etna, il parco naturale, protetto dalla Regione Sicilia fortemente voluto per difendere la flora e la fauna locali, e nel contempo rendere possibile gestire un turismo importante nel pieno rispetto dei luoghi e della natura. Risalendo verso nord vi consigliamo di effettuare delle visite ad Acicastello ed Acitrezza sia per le testimonianze storiche più antiche sia per ritrovare quell’atmosfera tipica delle località marinare, dove i pescatori scandiscono le lente giornate seguendo l’umore del mare, come descritto meravigliosamente dal Verga. Sempre in questa direttrice, troverete Acireale, città all’ombra dell’Etna e dalla storia antica come la civiltà della Sicilia stessa. Questa cittadina vanta un’affluenza turistica di tutto rispetto grazie alla posizione privilegiata di cui gode: un altopiano di origine vulcanica, noto come la Timpa, che si affaccia a strapiombo sullo Ionio. Località termale, vede nella Piazza del Duomo il luogo cittadino di principale interesse, con la Cattedrale, dedicata a Maria Santissima Annunzia, la Basilica dei santi Pietro e Paolo, il Comune e Palazzo Modò. Ma come potrete constatare tutto il centro storico è testimonianza di cultura, storia, e religione secolari. Famosissimo inoltre il carnevale, considerato il principale nel suo genere in Sicilia, costituisce quasi una naturale e laica prosecuzione della festa di S. Sebastiano, che si svolge il 20 Gennaio. A questo punto potrete concludere la visita ritornando verso Palermo e visitando ancora alcune località in quella provincia oppure, prima di queste fare una tappa un po’ più a nord per visitare la splendida Taormina (W) e le Gole dell’Alcantara. Taormina, in particolare, è una delle città siciliane più note al panorama internazionale, visitata da migliaia di turisti sia per l’incantevole paesaggio, sia per l’importanza culturale dei suoi monumenti e delle sue manifestazioni. Senza dubbio si tratta di una città elegante, con uno splendido ed esclusivo Corso Umberto I, dove trovare le maggiori firme della moda mondiale, e con numerose manifestazioni culturali tra cui la rinomata Taormina Arte AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Sempre nei dintorni potreste visitare Portopalo di Capo Passero che è il comune più meridionale della Sicilia, sulla punta estrema della costa sud, e bagnato da due mari, lo Ionio e il Mediterraneo. Sarà quindi la volta uno dei più prestigiosi comuni del siracusano, Noto (U), anch’esso città nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. La sua storia e le sue origini sono antiche. La Noto antica si trova sul Monte Alveria, dove è stato rinvenuto un insediamento dell’Età del Bronzo, a circa 8 km di distanza dal comune. L’aspetto barocco del centro siracusano trova la sua storia nella ricostruzione cittadina a seguito del terribile terremoto del 1693, e la particolarità sta nell’utilizzo fatto della pietra locale dal colore quasi dorato. Simbolico ingresso a Noto è la bellissima Porta Ferdinandea, e vero gioiello architettonico è il Palazzo Ducezio, posto innanzi alla Cattedrale, dedicata a san Nicolò. Altri edifici religiosi di pregio sono la Chiesa del Santissimo Crocifisso, la barocca Chiesa di S. Carlo al Corso, dedicata a S. Carlo Borromeo, edificata nel XVIII secolo, e la Chiesa di S. Domenico presso l’ex convento dei frati dominicani. Nella Valle dei Pizzoni, troviamo invece il Santuario di S. Corrado, veneratissimo patrono di Noto, la cui celebrazione ricade il 19 Febbraio giorno in cui morì. In questo giorno si svolge la processione dell’urna argentea contenente i resti del santo. Famosa in città Villa del Tellaro, ricca residenza romana scoperta nel 1971. Altro sito importante è quello di Eloro, fondato nel VII sec. a.C. su una collina prospiciente lo Ionio, ed il sito di Noto antica, il vecchio borgo distrutto dal terremoto del 1693. Se vi trovate a Noto non dimenticate di visitare l’Oasi Faunistica di Vendicari e la Riserva di Cavagrande del Cassibile e dalla spiaggia di Calamosche. itinerari marinaro Marzamemi offrono spiagge interessanti accompagnate da prodotti alimentari tipici dei paesi in cui la pesca è una delle attività principali. Avrete l’imbarazzo della scelta tra chilometri di litorele: Cavettone e Morghella sul versante ionico, Costa dell’Ambra e Porto Ulisse su quello mediterraneo, solo per citarne alcune. Pachino, inoltre, presenta numerose testimonianze del suo passato, dall’epoca preistorica sino ai tempi moderni. Ricordiamo le Torri Xibini e Fano, la chiesa principale dedicata alla SS. Crocifisso, il Palazzo Tasca e Grotta Corruggi e Grotta Calafarina, nella quale il celebre archeologo Paolo Orsi ha rinvenuto beni risalenti a diverse epoche. Ricordiamo infine l’annuale Festival del Cinema di Frontiera, con pellicole prodotte in ogni angolo del mondo, che si tiene dal 2000 nella piazza principale di Marzamemi. Quest’ultima località è oggi frazione di due comuni diversi, Pachino e Noto, entrambi pertinenti alla provincia di Siracusa. Importantissima in questa zona la lavorazione del tonno tanto che una delle Tonnare più importanti dell’intera Sicilia si trova proprio qui. Molto bello e scenografico il porto, con i suoi antichi e suggestivi edifici, le viuzze silenziose, gli angoli che rimandano al passato. itinerari AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA secolo nell’attuale piazza Spedalieri, e infine la Chiesa del Sacro Cuore, dal caratteristico prospetto bugnato che contempla anche elementi architettonici classici. Infine, come non ricordare di assaporare il pistacchio qui prodotto e tutti i deliziosi piatti di cui è protagonista. Da Bronte ci dirigeremo verso il Parco delle Madonie e faremo una breve visita a Castelbuono, comune le cui radici storiche risalgono al Neolitico, anche se le testimonianze della sua storia ci richiamano alla mente le dominazione bizantina e poi a quella araba e normanna. Qui visiterete il Castello dei Ventimiglia, nato nel 1316 ma ristrutturato negli anni con una odierna evidente commistione di stili architettonici. Il Castello, set del film premio oscar “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, è oggi sede del Museo civico. Graziose la Chiesa di Maria Santissima Assunta, risalente al XV secolo, la chiesa della Natività di Maria, costruita tra XVI e XVII secolo, e la chiesa di san Francesco, risalente al Medioevo. Sarà dunque la volta di una visita al Parco delle Madonie, un Parco Naturale Regionale istituito nel 1989 e costituito da quindici comuni pertinenti alla provincia di Palermo. La sua estensione è di quasi 40 mila ettari ed è importante per la grande ricchezza di specie della flora e della fauna che preserva. Suggestivo, all’interno del parco, il complesso montuoso delle Madonie con le vette più alte rappresentate da Pizzo Carbonara (1979 m), Pizzo Antenna (1977 m) e Monte Ferro (1906 m). della provincia di Palermo. Si tratta di una cittadina di origine medievale che oltre a palazzi e monumenti interessanti, un grazioso centro storico ricco di negozietti e splendidi scorci, vi delizierà con il suo splendido mare. Ed infine l’ultima tappa prima di rientrare a Palermo, l’antica Corleone (Y). I ritrovamenti archeologici testimoniano infatti come l’area fosse occupata sin dai primitivi, misteriosi abitanti della Sicilia: Sicani ed Elimi. E a questi vanno aggiunti i Fenici, protagonisti fondamentali, insieme ai Romani, della storia antica della regione. Baluardo nella storia corleonese è l’impresa di Garibaldi, che finse di voler attaccare questo centro per poi espugnare Palermo a sorpresa. Suggestiva è l’atmosfera che vi si presenterà in contrada Tagliavia, ove sorge il Santuario della Madonna del Rosario, realizzato nel XIX secolo e meta di pellegrinaggio nel giorno dell’Ascensione. Da visitare anche la Chiesa Madre dedicata a S. Martino, la cui costruzione ebbe inizio nel 1300. Al patrono di Corleone, S. Leoluca, abate basiliano, è dedicata un’altra importante chiesa: la festa si tiene il primo di Marzo con una processione e l’accensione di un falò, mentre a Maggio si tiene un singolare Per qualche momento di riposo dopo il lungo itinerario vi consigliamo di raggiungere la bella Cefalù (X), una delle principali zone balneari 81 82 avvenimento, la corsa del santo volta a rievocare la fermata dell’esercito borbonico ad opera di Martino e di sant’Antonio Abate. La principale festa a carattere religioso è comunque la ricorrenza del Corpus Domini che prevede l’allestimento di una grande fiera e la processione del Sacramento intorno a cui si concentra la presenza di tutte le confraternite cittadine. Anche paesaggisticamente parlando Corleone offre davvero scorci interessanti. La cittadina sorge presso il Bosco della Ficuzza, bellissimo con le diverse specie arboricole, nonché le costruzioni al suo interno come la Palazzina Reale. Dalla Torre Saracena sarà invece possibile ammirare la Cascata delle due rocche, così come viene denominato il salto del torrente San Leonardo, affluente sinistro del fiume Belice. L’antistante rocca Sottana è sede di un eremo francescano e dunque non è possibile visitarla. Nei dintorni di Corleone potrete immergervi nella natura visitando le Gole del Drago che offrono scorci unici del fiume Frattina, visitare la Villa Comunale creata ad inizio Ottocento con i suoi 4 mila metri quadri di giardino botanico oppure recarvi in una delle numerose aree sedi di scavi archeologici. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Nel viaggio che ci ricondurrà verso Palermo faremo una visita all’interno della provincia catanese, a Bronte, una località splendida dal punto di vista paesaggistico ed interessante dal punto di vista storico e, perché non ricordarlo, anche gastronomico. Decisamente importante storicamente è il Castello dei Nelson, oggi il monumento più visitato di Bronte. La costruzione, nota anche come Ducea, è in realtà di origine assai più antiche della venuta di Nelson in Sicilia, poiché è stato fondato dalla regina Margherita di Navarra nel XII secolo quale abbazia benedettina dedicata alla Madonna. Il centro abitato è attraversato dalla via principale, Corso Umberto, lastricata con tipiche basole squadrate in pietra lavica, che termina nell’importante Piazza Spedalieri. In questa piazza si affaccia il Real Collegio Capizzi, complesso monumentale sorto nel XVIII secolo per combattere il profondo analfabetismo del tempo con un centro scolastico e culturale. Molte le chiese cittadine tra cui la chiesa di S. Maria, compresa nel complesso della Ducea dei Nelson, quella di S. Silvestro, esistente già nel XVI Cefalù © panoramas itinerari che si tiene in quello che è il simbolo cittadino, il Teatro Greco . Poco distante dal Teatro si trovano i resti di un antico tempio ed un Antiquarium con dei reperti archeologici prelevati nei dintorni della città. Altro reperto di grande importanza archeologica è costituito dalle famose “Naumachie” uno degli esempi piu importanti dei monumenti romani presenti in tutta l’isola. Ricordiamo anche un piccolo teatro, l’Odeon, situato nel versante cittadino nord-est vicino il famoso Palazzo Corvaia. Importante costruzione della città è anche il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano situato vicino la Porta Catania. Degna di nota anche la “Badia Vecchia” denominata anche “Badiazza”, un torrione merlato di antica origine normanna che ha subito ulteriori e decisivi interventi decorativi nel Trecento. Il Palazzo Ciampoli si trova quasi nel centro cittadino ed è una delle costruzioni più antiche della città, tanto che il portale è sormontato da uno scudo che riporta una data, 1412. Dal punto di vista dell’architettura religiosa ricordiamo la Cattedrale cittadina dedicata a S. Nicolò, la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, la chiesa di S. Giorgio e la Chiesa dedicata a S. Agostino. itinerari AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA La Sicilia non è solo Palermo, Messina, Agrigento, la Sicilia è anche le sue isole. Nate dalla forza degli agenti naturali, queste terre presentano atmosfere e luoghi unici, tesori da scoprire e da cui lasciarsi conquistare. Tra le isole che popolano i mari siciliani troviamo le Egadi, un piccolo arcipelago situato di fronte a Trapani e costituito da tre isole principali, Favignana, Levanzo e Marettimo, e dall’isolotto di Formica. Ogni isola denota caratteri tipici, la confortevole Favignana è adatta alle famiglie, la minimalista Levanzo è dotata di un fascino particolare e Marettimo è consigliata agli amanti del trekking; tutte sono però accomunate dalla natura mediterranea e da una tranquillità e semplicità uniche. Un’altra isola in provincia di Trapani è quella di Pantelleria. Qui potrete vivere nei freschi dammusi, abitazioni del X secolo caratterizzate da spessi muri e tetti a cupola, visitare siti naturalistici come la Montagna Grande, il vulcano Monte Gibele ed i siti archeologici come le catacombe di Monastero, il villaggio abbandonato di Mueggen e la Grotta del Bagno Asciutto. L’isola, di origine vulcanica, è anche il luogo ideale per chi ama trascorrere una vacanza a contatto con la natura, sono infatti organizzate gite a cavallo per scoprire le meraviglie naturalistiche dell’isola oppure uscite in barca alla scoperta di veri e propri angoli di paradiso, la “Ballata dei Turchi”, il faraglione di “Dietro l’isola” e quello “Del Tracino” e gli scogli del Formaggio. Proseguendo verso Messina troveremo le turistiche Isole Eolie. Questo arcipelago, dichiarato nel 2000 Patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco, è formato da sette isole: Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli e Vulcano, tutte di origine vulcanica anche se solo quest’ultime due ancora attive. Le terre siciliane sono collegate all’arcipelago grazie ai tre porti di Lipari, l’isola più grande sia per dimensione che per numero di abitanti. Le isole Pelagie fanno invece parte dell’arcipelago più meridionale d’Italia, tanto da poter essere considerate più africane che italiane. La più grande e famosa è Lampedusa, meta prediletta per chi concepisce il mare come esperienza totale, la seconda è Linosa, mentre la più piccola è la disabitata e brulla Lampione. Per concludere, quando siete nei pressi di Palermo, non dimenticate di fare una visita anche alla bellissima e caratteristica Ustica. L’isola, di origine vulcanica, è famosa per le coloratissime case dei pescatori, per la presenza di una necropoli romana, ma soprattutto per il meraviglioso mare. le più belle spiagge della sicilia 1 Spiaggia dei Conigli Contrada Spiaggia dei Conigli - Lampedusa Questo è il cuore del parco nazionale dove su queste bianchissime sabbie, unico sito in Italia, la tartaruga Caretta Caretta depone ogni anno le sue uova. In questo strepitoso scenario l’intensità cromatica dei colori del mare e le forme delle bianche rocce calcaree che cingono la cala e l’isolotto costituiscono uno spettacolo unico al mondo: un monumento naturale da tutelare e rispettare. Si raggiunge a piedi tramite una strada secondaria. 2 Spiaggia di Mondello Viale Regina Elena 15-19 - Palermo Mondello, borgo marinaro e frazione di Palermo, è una località turistica che si trova a pochi passi dal centro del capoluogo ed è infatti una delle spiagge preferite dai siciliani. Mondello, la spiaggia per eccellenza dei palermitani, riesce ad essere chiassosa, popolare e snob nello stesso tempo. Offre poi il mare metropolitano più bello della Sicilia e questo è un mistero: non esiste infatti un mare così bello a pochi chilometri da una metropoli con un milione di abitanti. 3 Spiaggia di Terrasini Via Impastato Peppino - Terrasini Terrasini è frequentata ogni anno da migliaia di visitatori.La presenza dei turisti è dovuta specialmente alla proposta balneare che offre spiagge incontaminate con rocce rosse venate di bianco e un’acqua limpida e cristallina, quasi surreale.La costa del luogo, che si estende dalla spiaggia della Ciucca fino a quella di San Cataldo, alterna calette pietrose ad alti e scoscesi dirupi sul mare. Qui ci troviamo nel magnifico Golfo di Castellamare,uno dei più belli della Sicilia. 4 Lampedusa © passer8 83 Scopello Loc. Scopello - Castellammare del Golfo Famosa località costiera della Sicilia, frazione del comune di Castellammare del Golfo, famosa per la bellezza scenografica della sua picco84 la baia e caratterizzata dai grandi “faraglioni di Scopello”. Questo luogo unico è contraddistinto da una caletta non molto grande, qui il mare è di un profondissimo blu per via dei fondali rocciosi. La spiaggia, una delle più conosciute della regione, è un vero gioiello: rinomata per le splendide acque e per la sabbia bianca e finissima. 5 Spiagge di San Vito lo Capo Via Duca degli Abruzzi 1 - San Vito Lo Capo San Vito Lo Capo, vero paradiso tropicale nel bel mezzo del Mediterraneo, è rinomata in tutto il mondo per il suo mare cristallino e per le sue spiagge, fra le più belle d’Italia. A incoronare questa località è una classifica stilata in base ad alcune recensioni di viaggio che hanno premiato le acque turchesi e la sabbia bianchissima del luogo. La spiaggia è davvero spettacolare: l’arena è bianca con sfumature dorate e finissima e il mare è puntellato di scogli. 6 Scala dei Turchi Strada Provinciale 68 - Realmonte Il nome deriva dalle passate incursioni di pirateria da parte dei saraceni che trovavano riparo in questa zona meno battuta dai venti e rappresentante un più sicuro approdo. Qui la natura è un vero incanto. Il bianco accecante della Scala dei Turchi è l’ effetto di una tavolozza di gusci di microrganismi mentre i vari strati della falesia marcano intervalli geologici di migliaia di anni. Una sorta di viaggio nel tempo che toglie il fiato. 7 Spiaggia di Punta Secca Lungomare A. Vespucci - S. Croce Camerina La località di Punta Secca, piccolo borgo marinaro frazione di Santa Croce Camerina, è famosa poichè è stata adibita a set cinematografico della fortunata serie del commissario Montalbano.Questo luogo, chiamato “a sicca” per via di una piccola formazione di scogli di fronte alla spiaggia di levante, offre uno splendido panorama dagli intensi colori mediterranei.Con il suo mare azzurro e la sua spiaggia di AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! ISOLE spiagge ISOLE AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Marina di Ragusa è un’amena ed elegante località turistico-balneare rinomata per la sua vocazione turistica e frequentata soprattutto da giovani e turisti durante il periodo estivo. E’ uno dei centri balneari più apprezzati della Sicilia. Le sue spiagge sono molto ampie e sono caratterizzate da sabbia fine e dorata. In questo lembo di costa l’acqua è mite e limpida. Secondo alcuni le spiagge di Marina di Ragusa sono le più belle d’Italia. Spiaggia di Pisciotto 9 Strada Provinciale 66 - Scicli Il comune di Scicli è bagnato dal mare per circa 20 chilometri ma non presenta tratti di spiagge selvagge ed incontaminate, eccezion fatta per questa. La spiaggia di Pisciotto è un’ampia spiaggia di sabbia dorata che si allunga per 2 km. Protetta da una piccola area forestale, è in parte racchiusa da dune sabbiose ricoperte di bassa macchia mediterranea. Sulla punta vi è il rudere di una fornace dei primi del ‘900. Il mare che bagna questo luogo è turchese e limpido. 10 Spiaggia S. Maria del Focallo Strada Provinciale 67 - Ispica Santa Maria del Focallo, località balneare che ospita ogni anno migliaia di turisti, è una frazione di Ispica che offre 12 Km di sabbia dorata e finissima. Le sue acque, azzurre e cristalline, godono di un ottimo stato di salute. La spiaggia, annoverata nel 2011 tra le migliori d’Italia non solo per la qualità delle acque e la pulizia ma anche per i servizi ai turisti, è caratterizzata da una finissima sabbia ed è protetta da una splendida fila di eucalipti e dalle dune. 10 Spiaggia La Marza Strada Provinciale 67 - Ispica La spiaggia è situata nella splendida località di Marina Marza, appartenente a Santa Maria del Focallo, piccola frazione del comune di Ispica. Accedere a questo luogo non è semplicissimo. 11 Spiaggia Isola delle Correnti Viale Portobello -Portopalo di Capo Passero La zona prende il nome dall’isolotto che le sta di fronte, un tempo collegato alla terraferma da una striscia di terra. Oggi l’Isola delle Correnti è collegata alla terraferma tramite un braccio artificiale distrutto più volte dalle onde del mare. Quando la bassa marea trasforma l’isola in una penisola, rappresenta l’estremo meridionale della Sicilia. Qui s’incontrano il Mediterraneo e lo Ionio.A est e ovest del promontorio si estendono le spiagge, protette da cordoni di dune. Spiaggia di Capo Passero 11 Via V Emanuele I-Portopalo di Capo Passero Capo Passero è l’estrema punta sud-orientale della Sicilia e anche il nome dell’isola che si trova poco distante. Offre paesaggi incantevoli alternando lidi sabbiosi a litorali rocciosi. Il luogo, bagnato dal Mediterraneo e dal mar Jonio, è caratterizzato da interminabili dune di sabbia che compongono quelle che sono tra le spiagge più frequentate e rinomate della regione. Qui il mare è profondo ma meraviglioso. La località è famosa per una battaglia navale avvenuta nel 1718. 12 Oasi e Spiaggia di Vendicari Strada Provinciale 19 - Noto L’Oasi di Vendicari, istituita nel 1984 ma resa effettivamente fruibile solo nel 1989, è oggi una delle zone umide più rappresentative d’Europa e la sua importanza dal punto di vista naturalistico è internazionalmente riconosciuta. Qui troviamo meravigliose spiagge tra cui una delle più selvagge della Sicilia: la lunghissima spiaggia centrale quasi mai affollatissima. Il limpidissimo mare di Vendicari è indubbiamente il più bello dell’intera costa ionica della regione. 85 12 Spiaggia di Cala Mosche Strada Provinciale 19 - Noto Piccola cala di sabbia stretta tra due promontori rocciosi e circondata da dune caratterizzata da acque limpide e trasparenti: offre un’incantevole piscina naturale. La spiaggia è isolata e quindi non facilmente raggiungibile in quanto bisogna fare una piacevole passeggiata di circa 1 Km per raggiungerla. Per gli abitanti del luogo questa caletta si chiama “Funni Musca”. Nel 2005 è stata insignita dalla Guida Blu di Legambiente del titolo di “Spiaggia più bella d’Italia”. 13 Spiaggia Isola Bella Taormina Strada Statale 114 - Taormina Situata proprio di fronte all’Isola Bella, è sicuramente la spiaggia più famosa della zona. L’Isola è tra i luoghi più belli di tutta la Sicilia. Chiamata anche “perla del Mediterraneo”, il nome fu coniato dal barone Wilhelm von Gloeden che ne diffuse in tutto il mondo il valore artistico. La spiaggia, di sabbia bianca con qualche ciottolo, è lunga 2 km. Il mare che la bagna è azzurro, limpido e trasparente con un fondale che in pochi metri dalla riva diventa profondo. 14 Spiaggia di S. Alessio Siculo Via Lungomare 270 - Sant’Alessio Siculo Sant’Alessio Siculo è un comune della provincia di Messina. La sua spiaggia, di sabbia chiara e fine, è libera e si trova in un tratto costiero che si estende per ben 4 chilometri ma la spiaggia si estende solo per uno. Nei pressi del litorale, affacciato sul mare, vi è un faraglione dominato da un castello normanno del ‘700. Il mare che bagna questo luogo è azzurro, pulito, fresco e trasparente. 15 Spiaggia di Tindari Galleria M. del Tindari - Patti La zona, caratterizzata da una lunga spiaggia di sabbia bianca e fine e dalla formazione di alcuni laghetti, è in grado di offrire uno dei panorami più belli della regione. Il luogo sarebbe frutto di un miracolo. La leggenda narra di una donna che esclamò “Sono venuta per vedere una Madonna nera e brutta?”.In quel momento 86 il suo bambino cadde verso il mare e lei disse “Madonnina mia,aiutami tu”.La Madonna la ascoltò e dall’acqua emerse una lingua di sabbia che salvò il bimbo. 16 Spiaggia di Capo Calavà Strada Statale 113 - Gioiosa Marea La frazione di Calava’ è situata nel comune di Gioiosa Marea. Qui troviamo la splendida spiaggia di Capo Calavà, bagnata da un mare trasparente e cristallino. La scenografia che circonda questo luogo è davvero unica. Il promontorio di Capo Calavà presenta infatti pareti quasi verticali che finiscono in acqua formando numerose grotte dal fondo di sabbia e ghiaia. La spiaggia è un’insenatura racchiusa tra due capi e raggiungibile a piedi tramite alcuni sentieri scoscesi. 17 Spiaggia Capo d’Orlando Via Andrea Doria - Capo D’Orlando Proprio di fronte alle Isole Eolie si trova uno dei luoghi di villeggiatura più rinomati: Capo d’Orlando, centro a prevalente vocazione turistica e commerciale. Le sue acque sono tra le più pulite del Mediterraneo e permettono la balneazione per almeno 5 mesi l’anno. La spiaggia di sabbia e ghiaia si distende per vari chilometri (ben 8) e consente di assistere nella zona di ponente a tramonti rosso fuoco, mentre in quella di levante è possibile ammirare il sorgere del sole. 18 Spiaggia di Pollara Strada Provinciale 183 - Malfa La spiaggia di Pollara, frazione del comune di Malfa, è la più bella e romantica di tutto l’arcipelago. Situata sull’estremità nord occidentale dell’isola di Salina, isola appartenente all’arcipelago delle Eolie, è caratterizzata da una scogliera di tufo ricamata dal vento, da una spiaggia di sassi lavici e ghiaia scura per l’origine vulcanica e da un mare limpidissimo. A immortalare e imprimere questo meraviglioso luogo nella memoria fu nel 1994 il film “Il Postino”. AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Spiagge Marina di Ragusa 8 Strada Provinciale 88 - Ragusa Sulla statale si nota uno spiazzo erboso e lì si parcheggia. Per raggiungere questa spiaggia incantevole bisogna avventurarsi utilizzando una scaletta d’emergenza. La baia è unica e meravigliosa, di sabbia e falesie dorate, deserta e selvaggia; ottima per rilassarsi senza essere disturbati. spiagge sabbia fine e dorata permette di ammirare i più bei tramonti siciliani. spiagge AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA PARCHI TEMATICI La Sicilia offre l’opportunità di vivere emozioni uniche ed irripetibili anche grazie ad una vasta scelta di parchi tematici. Il territorio, oltre ad ospitare diversi parchi acquatici, in questi ultimi anni ha visto la nascita di diversi parchi avventura, che in modo divertente e sicuro mettono alla prova il coraggio di chiunque voglia provare il brivido di ritrovarsi a qualche metro d’altezza da terra. Eccone alcuni: 1 Strada Provinciale 159 - Longi - ME Tel 0941 485068 - www.nebrodiadventurepark.it Parco Avventura Etna Tel 329 9188187 - www.parcoavventuraetna.it Parco Etnavventura Tel 333 1515904 - www.etnavventura.it 88 Tel 095 7913334 - www.etnaland.eu 5 Aretusa Park Via Croce - Melilli - Siracusa Il parco acquatico “Aretusa Park” saprà soddisfare i gusti di chiunque. Su 100000 mq. troverete piscine con scivoli (Black cannon, Big river, Tobogan, Foam multipista), il Fiume lento, La laguna, l’Oasi con cascate e idromassaggio, un’area interamente dedicata ai più piccoli, ma anche ampie zone solarium, un anfiteatro, aree ristorazione e zone pic-nic. Fiore all’occhiello del parco l’acquadance con musiche, balli e giochi. Tel 0931 765559 - www.aretusapark.it 6 Parcallario Strada Statale 124 - Buccheri - SR Situato nell’area boschiva di Santa Maria, il Parcallario è un parco avventura alla portata di tutti. All’interno si potranno fare lunghe passeggiate tra boschi di pini, cipressi e castagni, oppure cimentarsi in divertenti percorsi acrobatici tra gli alberi, a qualche metro di altezza. L’area dispone anche di zone pic-nic, dotate di tavoli, panche e barbecue. Tel 331 3305498 - 3396970273 - www.parcallario.it Strada Provinciale 92 - Ragalna - CT Il Parco Etnavventura è un parco avventura in cui chiunque può mettere alla prova il proprio coraggio, il proprio equilibrio, la propria forza nella massima sicurezza. Esistono diversi percorsi acrobatici sugli alberi in base al grado di difficoltà e all’altezza: si passa dal percorso baby per i più piccoli, a quello blu e viola per i ragazzi e gli adulti, a quello tirolese gigante per i più temerari. 87 Strada Provinciale 15 - Belpasso - CT Via Acque del Vescovo 8 - Milo - CT Situato all’interno del Parco Scarbaglio, il Parco Avventura Etna, con 10 percorsi, 79 atelier e 2 pareti d’arrampicata, è il più grande parco avventura siciliano. All’interno potrete mettere alla prova il vostro coraggio e la vostra agilità in una serie di percorsi acrobatici realizzati attraverso ponti, passerelle, tronchi sospesi tra gli alberi. 3 Etnaland Dopo essere stato dal 1983 al 2007 parco zoologico, oggi Etnaland è uno dei parchi acquatici più belli e apprezzati a livello europeo. All’interno troverete diverse piscine con scivoli, una piscina a onde, una piscina hidro, la laguna blu, il fiume lento, un’area acquatica dedicata ai bambini, ma anche attrazioni come Dragon River, Jungle Splazh e Crocodile Rapids. La struttura offre inoltre una visita nel Parco della preistoria, un giro in funivia e laser show. Nebrodi Adventure Park Situato nel Bosco Soprano, il Nebrodi Adventure Park è il primo parco avventura della provincia di Messina. In questo parco chiunque può mettersi in gioco in modo piacevole e divertente, affrontando percorsi di piattaforme installate a varie altezze e con gradi di difficoltà differenti. I percorsi vanno da quello baby, dedicato ai più piccoli, a quello verde di livello facile, fino a quello blu per i più temerari. 2 4 7 Acquapark Conte Via Luigi Einaudi 24 - Sommatino - CL Sinonimo di divertimento e relax, l’Acquapark Conte offre, su una superficie di circa 50.000 mq., numerose piscine dotate di idromassaggi e scivoli quali Multipista, Kamikaze, Kamidrop, Ridesplash, Turbo Treccia, Blue cannon e Skymet, oltre ad un’area acquatica dedicata ai più piccoli e un’area pic-nic. Durate la gior- AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! PARCHI TEMATICI spiagge AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA 8 Europark Roccella Strada Provinciale 33 - San Cataldo - CL Situato a pochi passi dal parco archeologico di Vassallaggi, l’Europark Roccella è un parco acquatico dotato di ogni comfort. All’interno troverete diverse piscine con scivoli (Tobaga, Scivolo tubolare, Kamikaze, Multipista, Big river), idromassaggio, una piscina semi-olimpionica, campi da calcetto, beach volley e tennis, un’area interamente dedicata ai bambini, una pista da ballo, ma anche solarium, self service e un’attrezzata area pic-nic. Tel 0934 580260 - www.europarkroccella.it 9 Scivolandia Strada Provinciale 26 - Cammarata - AG Immerso nel verde, Scivolandia ospita, su una superficie di 70000 mq., diverse attrazioni che sapranno soddisfare i gusti di tutti. Oltre alle piscine con gli scivoli, alla piscina ad onde di 1000 mq., alla laguna bimbi di 800 mq., trovere anche campi da beach volley, un solarium di oltre 2500 mq. e un parco di ulivi di 1000 mq. dove potersi rilassare. La struttura è dotata anche di diversi servizi di ristorazione: bar, self service e chiostri. Tel 0922 908260 - www.scivolandia.eu 10 Parco Avventura Madonie Strada Provinciale 54 - Petralia Sottana - PA Situato dal 2008 nel Parco delle Madonie, il AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Tel 0922 873249 - www.parcoconte.it Parco Avventura delle Madonie è il primo parco avventura della Sicilia. All’interno vi aspetterrano percorsi acrobatici tra gli alberi, piste per mountain bike e gare di tiro con l’arco, oltre a prove di orientamento ed escursioni a contatto con la natura. I più piccoli potranno inoltre scoprire e conoscere la natura in un mondo nuovo, divertente e sicuro attraverso giochi e laboratori didattici. PARCHI TEMATICI nata inoltre l’equipe di animazione organizzerà giochi in acqua, acquagym, aerobica e balli in piscina. PARCHI TEMATICI AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Tel 0921 856253 - www.parcoavventuramadonie.it 11 Acqua Park Monreale Via Esterna Reali Celsi - Monreale - PA Situato nei pressi di Palermo, l’Acqua Park Monreale presenta piscine dotate di scivoli classici come Tobogas, Kamikaze, Black Hole, Multipista ondulato, una piscina dedicata al nuoto, una ai tuffi e un’area acquatica bambini. La struttura presenta inoltre un bar, una paninoteca, una self service, una gelateria e un’area pic-nic. Tel 091 6460246 - www.acquaparkmonreale.it 11 Eco Campus Casaboli Via Valletajo - Monreale - PA Situato a poca distanza da Palermo, in un magnifico bosco di conifere, l’Eco Campus Casaboli è un parco avventura sospeso tra gli alberi. Qui ognuno potrà mettere alla prova il proprio spirito di avventura, il proprio equilibrio, la propria forza superando ponti, reti, passerelle, tronchi oscillanti posti a diversi metri d’altezza. I percorsi sono divisi in base alla difficoltà e tutte le attività devono essere svolte con le apposite imbragature. Tel 366 2633455 - 329 3409714 - www.ecocampuscasaboli.it Etnaland © scpgt 89 90 CUCINA La cucina siciliana, frutto delle dominazioni sia di popoli occidentali che orientali, che qui portarono le loro tradizioni, è ricca di tanti sapori che vanno dal piccante, al salato, al dolce. Genuina e gustosa, essa trae la sua origine e resta legata alle tradizioni del mondo contadino, presentandosi come una cucina fondamentalmente semplice. La cucina dell’entroterra è famosa per i salumi, la salsiccia, le provole, i formaggi, le olive, la pasta fatta in casa, i pi- atti a base di legumi e i secondi di carne. Nella zona costiera e’ possibile invece assaggiare i gustosi risotti o spaghetti con pesce o frutti di mare, ed il pesce fresco. Per quanto riguarda le specialita’ dolciarie citiamo in particolare i mucatoli, biscotti farciti con frutta secca, i cannoli di ricotta, i biscotti di mandorla, le cassate alla siciliana, le torte alla frutta ed agli agrumi, la torta al mandarino sopra tutte, e tanti altri dolci di squisita finezza. Cannoli siciliani Ingredienti: 30 ml aceto bianco; 5 gr cacao amaro; caffè in polvere; cannella; 250 gr farina; 30 ml marsala; sale; 50 gr strutto; 1 uovo; 30 gr zucchero a velo; 75 gr gocce cioccolato; 750 gr ricotta; 300 gr zucchero; 1 lt strutto. 1 - Il Piccolo Golf Club Strada Statale 120 - Castiglione Di Sicilia www.ilpicciologolf.com 2 - Le Madonie Golf Club A20 Messina - Palermo - Collesano www.lemadoniegolf.com 3 - Villa Airoldi Golf Club Viale del Fante 24 - Palermo Preparazione: Mettete la ricotta in frigorifero a scolare in un colino. Mettete in una ciotola la farina, il sale, la cannella, il caffè in polvere, il cacao, lo zucchero a velo, lo strutto, l’uovo e poi, a filo, l’aceto con il marsala. Impastate il composto fino a che non sarà elastico ed omogeneo poi avvolgetelo nella pellicola trasparente e mettetelo a riposare per un’ora in frigorifero. Mettete la ricotta scolata in una ciotola con lo zucchero, amalgamateli, copriteli con della pellicola e poneteli in frigorifero per un’ora. Trascorso il tempo indicato setacciate tutto il composto. Una volta ottenuta una crema fine, aggiungete le gocce di cioccolato o dei cubetti di zucca candita: conservate la crema in frigorifero. Prendete l’impasto per le cialde e tiratelo in una sfoglia sottile 1-2 mm. Prendete un coppapasta rotondo del diametro di 9 cm, quindi ricavate 24 sagome e poi arrotolerete sugli appositi cilindri di metallo. Una volta fredde, togliete i cilindri e riempitele con la crema di ricotta. Guarnite con 1/2 ciliegia e zucchero a velo. www.villaairoldigolfclub.com 4 - Verdura Golf & SPA Resort Strada Statale 115 - Sciacca www.verduraresort.it 5 - Donnafugata Golf Resort Strada Provinciale 19 - Ragusa www.donnafugatagolfresort.com 91 92 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! cucina CAMPI DA GOLF campi da golf AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA Ingredienti: 400 gr di riso; 1 lt di passata di pomodoro; brodo vegetale; 1 uovo; 1 bustina di zafferano; parmigiano grattugiato; 100 gr di piselli; 200 gr di formaggio tagliato a cubetti (mozzarella o provola); carne titata q.b.; 1 lt olio per friggere; olio e sale q.b. DOVE MANGIARE AGRIGENTO Preparazione: Lessate il riso nel brodo vegetale, e i piselli in abbondante acqua salata. Preparate il ragù. Una volta che il riso risulterà cotto, scolatelo e amalgamatelo insieme alla bustina di zafferano, all’uovo e al parmigiano. Prendete il riso raffreddato e ricavate delle mezze piccole arance, e nel cuore di ognuno di essi mettete un pò di ragù, un pezzetto di mozzarella e un pò di piselli. Chiudete per bene. Ora passateli prima nella farina, nell’uovo e infine nel pangrattato, e friggetteli con olio di semi. AKROPOLIS Categoria: Ristorante, Pub Via petrarca, 30 92100 - Agrigento (AG) tel: 0922.402861 RISTORANTE MONTE SAN GIULIANO Categoria: Ristorante Via san rocco, 7 91016 - Erice (TP) tel: 0923.869595 RISTORANTE KALOS Categoria: Ristorante Salita filino, 1 92100 - Agrigento (AG) tel: 0922.26389 RISTORANTE LA PENTOLACCIA Categoria: Ristorante Via gian filippo guarnotta, 17 91016 - Erice (TP) tel: 0923.869099 TRATTORIA MODERNA - MAGÒ Categoria: Ristorante, Trattoria Via esseneto, 95 92100 - Agrigento (AG) tel: 0922.401907 Pasta con le sarde CALATAFIMI-SEGESTA Ingredienti: 600 gr di pasta; 800 gr di sarde; finocchietto selvatico; 4 acciughe sotto sale; 1 cipolla; 100 gr di pangrattato; uva passa e pinoli; sale e pepe; zafferano; olio extra-vergine d’oliva. AGRITURISMO TENUTE PISPISA Categoria: Ristorante, Agriturismo Contrada pispisa 91100 - Calatafimi segesta (TP) cell: 338.4120567 Preparazione: Abbrustolite in una padella antiaderente il pangrattato. Lavate e lessate in acqua salata il finocchietto selvatico. Scolateli e mettete l’acqua di cottura da parte. In un padellino sciogliete le acciughe private del sale. In acqua calda sciogliete lo zafferano. In una padella antiaderente rosolate la cipolla in poco olio, unitevi l’uva passa e i pinoli. Aggiungete le acciughe e lo zafferano. Eviscerate le sarde, eliminate la coda e la testa e lasciatele aperte a libro. Friggete leggermente in olio i filetti di sarde. Lessate la pasta nell’acqua di cottura del finocchietto, scolatela e conditela con la salsa preparata e parte del finocchietto condito con le sarde. Prendete una teglia ungetela con dell’olio e spolverizzatele con un po’ di pangrattato. Versate la pasta e alternate uno strato di sarde e uno di finocchietto. Ripetete ancora e finite con lo strato superiore di sarde. Spolverizzate con il pangrattato, un giro d’olio e infornate per circa 10 minuti. CATANIA modica BORGO ANTICO Categoria: Ristorante Via pozzo barone, 30 97015 - Modica (RG) tel: 0932.942423 TRATTORIA SALE E PEPE Categoria: Ristorante Via ovidio, 9 97015 - Modica (RG) tel. 0932.903512 nicolosi LA PIZZOLERIA Categoria: Ristorante, Pizzeria Piazza mazzini, 1 95121 - Catania (CT) tel: 095.349902 RISTORANTE PIZZERIA 7+ Categoria: Ristorante, Pizzeria Viale della regione, 7/a 95030 - Nicolosi (CT) tel: 095.7916316 LA CANTINACCIA E LE SUE 4 STAGIONI Categoria: Ristorante Via calatafimi 1a 95100 - Catania (CT) tel: 095.537291 RISTORANTE WINE BAR NERO DI CENERE Categoria: Ristorante, Bar Via g. garibaldi 64 95030 - Nicolosi (CT) tel: 095.7918513 CLUB DECO’ Categoria: Ristorante Via giuseppe garibaldi, 39 95030 - Nicolosi (CT) cell: 347.2546581 TRATTORIA DON TURIDDU Categoria: Ristorante, Trattoria Via masumeci, 50 95131 - Catania (CT) tel: 095.537844 93 erice 94 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! Arancino cucina cucina AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA FERRO Categoria: Ristorante Piazza sant’onofrio, 40 90134 - Palermo (PA) tel: 091.586049 LA CASETTA DEL POETA Categoria: Ristorante, Pizzeria Via resuttana, 468 90100 - Palermo (PA) tel: 091.513827 PIAZZA ARMERINA AL FOGHER Categoria: Ristorante Strada statale, 117/bis 94015 - Piazza armerina (EN) tel: 0935.684123 RAGUSA LOCANDA DON SERAFINO Categoria: Ristorante Via avvocato giovanni ottaviano 97100 - Ragusa (RG) tel: 0932.248778 TRATTORIA CASTELLO DONNAFUGATA Categoria: Ristorante, Trattoria Viale del castello - donnafugata 97100 - Ragusa (RG) tel: 0932.619260 DUOMO Categoria: Ristorante Via bocchieri, 31 REALMONTE ZANZIBAR Categoria: Ristorante, Bar Via dell’orsa maggiore 92010 - Realmonte (AG) tel: 0922.814332 SIRACUSA RISTORANTE PORTA MARINA Categoria: Ristorante Via dei candelai, 35 96100 - Siracusa (SR) tel: 0931.22553 mappa L’APPRODO Categoria: Ristorante Traversa capo ognina 96100 - Siracusa (SR) tel: 0931.715379 TRATTORIA IL CENACOLO Categoria: Ristorante, Trattoria Via del consiglio regionale, 9/10 96100 - Siracusa (SR) tel: 0931.65099 TAORMINA LA CAPINERA Categoria: Ristorante Via nazionale spisone, 177 98030 - Taormina (ME) tel: 0942.626247 RISTORANTE DA LORENZO Categoria: Ristorante Via roma, 12 98039 - Taormina (ME) tel: 0942.23480 SAPORI DI MARE Categoria: Ristorante Via ex nazionale 98039 - Taormina (ME) tel: 0942.50340 95 96 AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! IL GHIOTTONE RAFFINATO Categoria: Ristorante, Pizzeria Via salvatore vigo, 3 90139 - Palermo (PA) tel: 091.2514744 97100 - Ragusa (RG) tel: 0932.651265 7 - Piazza Armerina 8 - Agrigento 9 - Realmonte 10-Palermo 11-Calatafimi-Segesta 12-Erice BYE BYE BLUES Categoria: Ristorante Via del garofalo, 23 90149 - Palermo (PA) tel: 091.6841415 cucina PALERMO 1 - Taormina 2 - Nicolosi 3 - Catania 4 - Siracusa 5 - Modica 6 - Ragusa AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA SCRIVI QUI I TUOI APPUNTI DI VIAGGIO per approfondire scansiona il QRcode www.weagoosocial.com www.weagoo.com copyright © 2012 weagoo V. 1.0 Weagoo non fornisce alcuna garanzia sulla qualità e l’accuratezza delle informazioni così come al carattere esclusivo delle stesse. 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AREA RILEGATURA: GRAFFETTA QUI I FOGLI A4 STAMPATI, SEGUENDO LE ISTRUZIONI A PAG 2, OTTERRAI UNA COMODA GUIDA DA PORTARE CON TE! SICILIA