Trent`anni fa chiudevano i manicomi. Il 13 maggio 1978 entrava in
by user
Comments
Transcript
Trent`anni fa chiudevano i manicomi. Il 13 maggio 1978 entrava in
Trent'anni fa chiudevano i manicomi. Il 13 maggio 1978 entrava in vigore la legge Basaglia Scritto da Redazione Martedì 13 Maggio 2008 23:38 {mosimage}Il 13 maggio 1978 entrava in vigore la Legge180/78 nota come Legge Basaglia dal nome dello psichiatra veneziano (1924-1980) che ne fu l’ispiratore: chiusura dei manicomi e regolamentazione del trattamento sanitario obbligatorio. Dieci anni dopo la Legge 449 del 27 dicembre 1997 fissava al 31 marzo 1998 il termine ultimo per lo smantellamento definitivo degli ospedali psichiatrici. “Noi vogliamo essere psichiatri, ma vogliamo soprattutto essere delle persone impegnate, dei militanti. O meglio, vogliamo trasformare, cambiare il mondo attraverso il nostro specifico, attraverso la miseria dei nostri pazienti che sono parte della miseria dei mondo. Quando diciamo no al manicomio, noi diciamo no alla miseria del mondo e ci uniamo a tutte le persone che nel mondo lottano per una situazione di emancipazione". (Franco Basaglia) Alla Legge 180/78 segue l’istituzione dei servizi di igiene mentale pubblici mediante un provvedimento confluito poi nella legge 833/78 del 23 dicembre 1978, che decreta la costituzione del Servizio Sanitario Nazionale. Scopo della normativa era quello di ridurre le terapie, sia quelle farmacologiche invasive sia quelle di contenimento fisico come l’elettroshock (tutt’ora praticato), dando in tal modo la possibilità ai pazienti di instaurare finalmente rapporti umani con medici e infermieri, e in generale con la società in cui erano inseriti. Per realizzare appieno questo progetto era necessaria la creazione di ambulatori territoriali dove i malati potessero essere seguiti dal personale, non più chiusi al mondo esterno come accadeva nei manicomi ma dove fosse possibile un dialogo con il mondo circostante, abbattendo il muro che separa pazienti e società. Nei trent’anni dalla sua entrata in vigore, l’attuazione della normativa è stata demandata dal testo riformativo alle Regioni, che sin dall’inizio si comportarono in materia eterogenea riguardo al rispetto dei dettami imposti della 180/78, a seconda delle diverse situazioni pre-esistenti nei territori. Nel ’78, per esempio, anno della sua introduzione, solo il 55% delle province italiane aveva un ospedale psichiatrico pubblico, con il 27% ad avvalersi delle strutture di altre zone circostanti e il 18% che usufruiva di istituti privati. Solo dopo il ’94 si ebbe, grazie al Progetto Obiettivo (il decreto di attuazione del Piano Sanitario per la Psichiatria del 1994/96, che prevedeva la razionalizzazione dei sistemi d’assistenza psichiatrica sul piano nazionale), la spinta finale per la chiusura dei manicomi in Italia, completata nel febbraio 1999. 1/3 Trent'anni fa chiudevano i manicomi. Il 13 maggio 1978 entrava in vigore la legge Basaglia Scritto da Redazione Martedì 13 Maggio 2008 23:38 Di qui la presenza nel nostro Paese di una situazione a macchia di leopardo sia per quanto riguarda la quantità dei servizi erogati, sia soprattutto per la qualità assistenziale, con metodi molto simili a quelli manicomiali riproposti sotto un altro nome. Ad oggi in Italia i pazienti affetti da malattie mentali gravi sono più di 2 milioni e 200mila, in Europa ben 93 milioni. {mosimage}Secondo Ernesto Muggia, presidente onorario dell’Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale (Unasam), che riunisce 160 organizzazioni colpite dal problema, “il tasso di incidenza sia di un malato ogni 10 mila persone all’anno” , e senza cure in strutture adeguate questi casi possono divenire cronici, costituendo un macigno sia affettivo sia in particolare economico sulle spalle delle famiglie italiane. Tra le diverse critiche che sono state rivolte in questi trent’anni alla legge Basaglia, la più incisiva è proprio quella di non aver predisposto soluzioni adeguate per il periodo successivo alla chiusura degli istituti di cura, trasferendo semplicemente i compiti alla “ psichiatria territoriale ”, quando ancora le Regioni erano impreparate a un appuntamento così importante. In tal modo le responsabilità di cura e di assistenza dei malati sono ricadute sui loro familiari, portando alla creazione di “tanti piccoli manicomi che si sono formati nelle case e nei condomini delle famiglie italiane ”, dei quali “chi non ha malati mentali in casa non sa pressoché nulla ”. Una questione spinosa resta quella dei Centri di Salute Mentale (Csm), “il cui funzionamento non è garantito in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale”, secondo il parere di Gisella Trincas, presidente dell’Unasam, che invita inoltre le regioni a “ fare uno sforzo finanziario per garantire la loro apertura 24 ore su 24”, non lasciando così più sole le famiglie di fronte alla malattia. Un altro punto molto discusso è stato ed è tuttora il famigerato Tso, ovvero il Trattamento Sanit 2/3 Trent'anni fa chiudevano i manicomi. Il 13 maggio 1978 entrava in vigore la legge Basaglia Scritto da Redazione Martedì 13 Maggio 2008 23:38 ario Obbligatorio , un atto medico e giuridico con il quale si possono imporre terapie e accertamenti a un paziente in condizioni di elevato disagio psichico e in cui molti hanno ravvisato la permanenza di impostazioni attardate della psichiatria, ormai superate. C’è da aggiungere, inoltre, che spesso i malati hanno una conoscenza non precisa delle disposizioni e delle caratteristiche di quest’atto, e dunque al momento dell’attivazione sono presi alla sprovvista anche per quanto riguarda i loro diritti. {mosimage}Per fronteggiare questa situazione si sono mosse quindi diverse associazioni di pazienti e familiari, che hanno chiesto una revisione del testo legislativo in merito a tale pratica. Dal 1978 la legge Basaglia ha attraversato trent’anni di cambiamenti e di inquietudini della storia del nostro Paese, a volte lodata, più spesso criticata soprattutto nelle sue applicazioni pratiche. C’è da ricordare comunque che è un testo legislativo che ha posto l’Italia all’avanguardia nel mondo, unica nazione dove i manicomi sono stati aboliti. Un riconoscimento importante alla normativa è stato poi dato nel 2005, quando l’Unione Europea ha approvato il Green Paper sulla salute mentale , un documento basato sugli stessi principi ispiratori della 180/78, una legge che, oltre a tutti i problemi causati, ha comunque instillato nella mente di molte persone una nuova concezione della dignità del malato e la considerazione che, come sosteneva lo stesso Basaglia , “la follia è una condizione umana”. 3/3