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La fabula
1 ll visconte dimezzato di Italo Calvino scritto nel 1952. È la prima parte della trilogia (tre studi -tre racconti ) I nostri antenati, che comprende anche Il barone rampante (1957) e Il cavaliere inesistente (1959). FABULA e alcune dritte (In evidenza le situazioni assurde e le parole chiavi) "Quando ho cominciato a scrivere Il visconte dimezzato, volevo soprattutto scrivere una storia divertente per divertire me stesso e possibilmente per divertire gli altri; avevo questa immagine di un uomo tagliato in due ed ho pensato che questo tema dell'uomo tagliato in due, dell'uomo dimezzato, fosse un tema significativo, avesse un significato contemporaneo: tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti, tutti realizziamo una parte di noi stessi e non l'altra."( Da un'intervista con gli studenti di Pesaro, 11 maggio 1983, in Il gusto dei contemporanei, Quaderno n. 3, Italo Calvino, Pesaro 1987, p. 9 ) Il nucleo della Fabula (Storia) pur con riferimenti storici è comicamente fantastico e pieno di SIMBOLI non facili da spiegare ma che colpiscono il lettore -Il personaggio DIMEZZATO permette a Calvino di inventare diverse situazioni assurde e divertenti che somiogliano però spesso al nostro mondo contemporaneo ai nostri comportamenti e ci fanno riflettere -Il "Visconte dimezzato" narra del giovane Medardo di Terralba che, arruolatosi nell'esercito cristiano per sconfiggere gli “Infedeli” , viene colpito da una potente cannonata . -Del suo corpo rimane soltanto una metà, quella destra, mentre l'altra viene data per dispersa. I medici riescono a ricucire le ferite e, fasciato e dimezzato, il visconte , con l'ausilio di una gruccia, torna a casa. -Una volta al castello, però, la gente si accorge che dalla guerra è tornata solamente la metà malvagia -Il nostro eroe comincia a comportarsi in modo scortese e a compiere malefatte nei confronti dei suoi sudditi e nei confronti della persone a lui più vicine, come il padre, e la balia Sebastiana, ingiustamente mandata a Pratofungo, il paese dei lebbrosi, con l'accusa infondata di avere anche lei contratto la malattia. E ancora -Condanna a morte numerose persone per reati banali o inesistenti; reprime gli Ugonotti per la loro religione; prende il vizio di dimezzare a sua immagine ogni cosa che gli capita sotto gli occhi -Tenta perfino di uccidere il nipote, che rappresenta l'io narrante dandogli per commestibili dei funghi velenosi, non riuscendo però nel suo intento. -Altra vittima è il dottor Trelawney, che ha esercitato la professione di medico a bordo con James Cook(noto navigatore ) e in seguito ad un naufragio è giunto a Terralba. -Questi suoi comportamenti gli valsero l'appellativo de "Il Gramo". -Le cose si complicano quando Medardo si innamora di Pamela, una giovane che non vuole saperne di lui nonostante le imposizioni dei genitori timorosi di veder distrutti tutti i loro averi dall'ira dello "Zoppo". -Un giorno, mentre il nipote ( il bambino-narratore della vicenda) sta pescando gli compare davanti lo zio, che vedendo che non aveva preso neppure un pesce, vuole compensarlo regalandogli un anello. 2 -Il bambino rimane colpito da tanta bontà ma in quel momento suo zio viene punto da un velenosissimo ragno su una mano. In cerca del dottor Trelawney per trovare un rimedio, il bambino ripensa al fatto, e si rende conto che la mano gonfia era la sinistra, mentre il visconte che lui conosceva aveva unicamente la mano destra. Così nasce in lui e in tutta la contea la consapevolezza che esista un altro mezzo Medardo , quello buono. -Tempo dopo però la gente si stanca di questo eccesso di buonismo da parte del visconte, perchè anche le persone troppo buone , spesso diventano insopportabili , al pari quasi di quelle troppo cattive. -Anche Pamela la pensa così, e quando viene obbligata dai genitori a sposare uno dei due visconti non sa davvero quale sia il peggiore dei due. -Il Gramo escogita un piano molto furbo per sposare Pamela: facendola sposare con l’altra metà, di fronte alla legge avrebbe sposato Medardo di Terralba, cioè lui. -II Buono, invece, dice che lascia la città, permettendo al Gramo di sposarla. -Questo viene detto uno al padre e l'altro alla madre di Pamela. Quest'ultima, però, incontra entrambe le metà del visconte e ad ognuna dice che l'avrebbe sposata. (commedia degli equivoci) -Arriva il giorno del matrimonio ed entrambi sono sicuri che si sarebbero sposati con Pamela. Una volta che il Gramo appura di avere un rivale lo sfida a duello; Dopo una serie di colpi mancati, entrambe le metà tagliano le bende e le cuciture dell'altro. Il dottor Trelawney, allora, riesce a riunire le due parti facendo rinascere il visconte Medardo tutto intero. Come però precisa l'autore, anche se il visconte era tornato perfettamente normale e a Terralba si pensava che si aprisse un'epoca felice e fiorente, "è chiaro che non basta un visconte completo perchè diventi completo tutto il mondo". Infine Medardo sposa finalmente Pamela, da cui ebbe molti figli, mentre il dottor Trelawney torna a bordo della nave del capitano Cook in cerca di nuove avventure, lasciando solo ai suoi giochi il bambino(narratore). “Così mio zio Medardo ritornò uomo intero, né cattivo, né buono, un miscuglio di cattiveria e bontà, cioè apparentemente non dissimile da quello ch’era prima di essere dimezzato. Ma aveva l’esperienza dell’una e dell’altra metà rifuse insieme, perciò doveva essere ben saggio. Ebbe vita felice, molti figli e un giusto governo. Anche la nostra vita mutò in meglio. Forse ci si aspettava che, tornato intero il visconte, s’aprisse un’epoca di felicità meravigliosa; ma è chiaro che non basta un visconte completo perché diventi completo tutto il mondo.”