Il Gruppo Abele “Aiutiamo le prostitute rimaste sulla strada”
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Il Gruppo Abele “Aiutiamo le prostitute rimaste sulla strada”
52 .Cronaca di Torino STAMPA .LA LUNEDÌ 15 FEBBRAIO 2016 Diario Progetto Tampep Il Gruppo Abele “Aiutiamo le prostitute rimaste sulla strada” Un fenomeno che si trasforma: il 70% riceve in casa ROBERTA CORDISCO «Scoprili, vivili, amali». È la scritta che dà il benvenuto a chiunque passi sotto i portici di via Nizza, un esempio di come la prostituzione a Torino sia un fenomeno visibile, anche alla luce del giorno. Tampep e Gruppo Abele, due associazioni che si occupano di antitratta, organizzano in città le unità di strada: un’operatrice e una mediatrice culturale girano su un furgoncino e cercano di avvicinare le ragazze per fornire il supporto necessario. «Il nostro approccio è soprattutto sanitario - precisa Mirta Da Pra del Gruppo Abele - facciamo informazione sulla prevenzione. Questo perché il 73% dei clienti chiede rapporti non protetti». Da Pra spiega che negli ultimi anni in Piemonte, a causa di alcune ordinanze comunali che si sono preoccupate di salvaguardare il pubblico decoro e di garantire alla politica un ritorno d’immagine, la prostituzione nei luoghi chiusi è passata dal 30% al 70%. Cosa che rende molto più difficile per le associazioni intercettare le ragazze. A Torino il fenomeno riguarda cinesi e sudamericane. In strada restano nigeriane e ragazze dell’Est. Sotto i portici di via Nizza i papponi controllano a vista le loro protette. «Si tratta di marocchine, rumene e bulgare. Non giovanissime, sui 40 anni», dice Iris (nome di fantasia), albanese e mediatrice culturale. Lei ha imparato a conoscere le donne del suo Paese portate qui con l’inganno e a osservare da vicino cosa distingue la struttura malavitosa della tratta dell’Est da quella nigeriana. La gerarchia dello sfruttamento delle africane è tutta al femminile. In Non è ancora stato rintracciato il piromane che sabato sera, poco dopo le 22, ha dato fuoco a un’auto della polizia municipale dopo aver forzato la serratura del portellone posteriore. È successo nelle vicinanze di piazza Giuseppe Manno: il mezzo, una Fiat Doblò con i colori di istituto, era regolarmente posteggiato in corso Gros- La Doblò bruciata seto. La pattuglia, due agenti del Nucleo Mobile, si trovavano poco distante. Erano a cena in «pausa mensa», come regolarmente comunicato alla centrale operativa. Alla vista dei bagliori delle fiamme e del fumo che iniziava a uscire dal lunotto, sono corsi verso l’auto e con un estintore sono riusciti a spegnere l’incendio prima che si propagasse al resto della vettura. I vigili al momento non escludono che i responsabili possano essere più d’uno. Indaga la polizia Giovane accoltellato nel parco del Valentino L’ambulanza del 118 lo ha soccorso tra i locali immersi nei giardini del Valentino. Era l’alba di ieri. Il ferito, un cittadino di nazionalità albanese di diciannove anni, aveva la maglia intrisa di sangue. Trasferito al pronto soccorso del Cto, è stato operato in mattinata per limitare i danni di una ferita all’addome. Dell’episodio, La vittima è al Cto adesso, se ne sta occupando la polizia. Perché l’unica certezza è che la lesione sia stata provocata da un coltello. La vittima, però, almeno fino a questo momento non è sembrato essere particolarmente collaborativo con le forze dell’ordine. Agli agenti, infatti, ha raccontato di essere stato aggredito da alcuni sconosciuti, che l’avrebbero colpito senza motivo e poi sarebbero subito fuggiti, facendo perdere ogni traccia. REUTERS In strada sono rimaste solo ragazze africane e dell’Europa dell’Est cima alla piramide c’è la «Madame». È con lei che le sottomesse devono estinguere il proprio debito. Trentamila o quarantamila euro, una cifra che per essere smaltita richiede anni, il tempo sufficiente per far diventare quel mestiere l’abitudine di una vita. La «Madame» ha un passato da prostituta e a volte continua a battere le strade mentre regge tra le mani il destino di tante connazionali. Il maschio-padrone Sfruttamento in rosa Brucia l’auto dei vigili È caccia al piromane BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI La prevenzione Altro scenario per le prostitute dell’Est. Il loro sfruttamento risponde alla logica del maschio padrone. È la promessa di un matrimonio felice che le rende vittime del raggiro. «Un meccanismo che si innesca prima ancora di arrivare in Italia. Nel mio Paese gli uomini sanno come scegliere le donne più deboli – racconta Iris -. Le corteggiano e poi le portano qui con la promessa di sposarle. Tante volte mi sono chiesta come fosse possibile che queste ragazze non immaginassero il loro destino. La verità è che c’è davve- ro un’ingenuità di fondo che le spinge a credere a una promessa d’amore. L’illusione continua anche quando sono costrette a vendersi». I «colletti bianchi» Essere donna non sempre è sufficiente a conquistare la fiducia delle connazionali. «Alcune non ne vogliono sapere. Ci sono madri che hanno lasciato i figli nel proprio Paese e temono ripercussioni. Su altre prevale la vergogna: “Lo so che non è una bella cosa – mi dicono – ma non l’ho scelta io”». Una mafia a tutti gli effetti, spiega Iris, che gode di una complicità nostrana. «Gli sfruttatori sanno come procurarsi i documenti. Spesso si rivolgono ad avvocati torinesi, alcuni molto noti, che in cambio di soldi forniscono le carte necessarie. Le stesse che gli aguzzini mostrano orgogliosi alle loro sottoposte, quasi a dire: “Hai visto, ho sistemato tutto”. Come prova dell’amore che avevano promesso». BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI in breve Corso Grosseto BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Venaria Targa per le vittime delle foibe Ma l’Anpi diserta la cerimonia All’inaugurazione del «Giardino Martiri delle Foibe» in via Calabresi, a Venaria, c’erano le associazioni con gagliardetti e gonfaloni. L’unica assente era l’Anpi cittadina. Un po’ defilato ha assistito alla cerimonia il presidente Annibale Pitta, che ha spiegato: «Non esiste nessuna polemica con l’amministrazione o con gli esuli. L’inaugurazione Ma è una pagina di storia che va ancora approfondita e non deve essere strumentalizzata». Questo a pochi giorni dalle polemiche a Torino sul Giorno del Ricordo. Dopo l’inaugurazione Pitta si è incontrato con Antonio Vatta, presidente piemontese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. «Ho spiegato perché non siamo stati presenti in maniera ufficiale - ha detto Pitta – Ora siamo d’accordo di organizzare un incontro su questa complessa e articolata vicenda storica». [G. GIA.] Caselle Gli anarchici chiudono la strada per l’Alenia Il blitz è scattato nella notte ed è proseguito fino alle prime ore di ieri mattina. Luci, coni e striscioni annunciavano la chiusura del tratto di strada Aeroporto, a Caselle, che porta allo stabilimento dell’Alenia. Il gesto è stato poi rivendicato in serata sui siti di matrice antagonista: «Chi produce e vende armi è complice di chi le usa. I giocattoli dell’Alenia uccidono uomini, donne e bambini ovunque si giochi una partita di potenza tra Stati». Il presidio antimilitarista nel corso della giornata si è poi spostato al Balon, dove in ogni caso non si sono registrati incidenti. Corso Vercelli Rubano cellulare Presi due rapinatori La scorsa notte gli agenti della Squadra Volanti sono intervenuti nei giardinetti “Madre Teresa di Calcutta” di corso Vercelli, dove un ragazzo è stato minacciato e derubato del proprio cellulare da tre giovani. I poliziotti, proprio grazie alla descrizione fornita dalla vittima, sono riusciti a rintracciarne due prima che riuscissero ad allontanarsi dal parco. È una coppia di marocchini, di 26 e 31 anni, entrambi irregolari in Italia e con alle spalle diversi precedenti specifici. Sono stati arrestati per rapina. Il bottino è stato subito restituito al legittimo proprietario. farmacie Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24); atrio Stazione Porta Nuova, dalle 7,00 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: piazza Campanella 9; piazza Freguglia 6; via Bologna 250/A; corso Traiano 86; corso Peschiera 295; piazza L. Bianco 10; via San Secondo 9; via Lancia 11/B; via Borgaro 58; via Nicola Fabrizi 11; via Castelnuovo 5; via Cigna 53. Orario minimo 12,30-19,30: via Roma 24. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Vittorio Emanuele II 66; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Di notte (19,30-9): via XX Settembre 5; via Nizza 65; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org