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Applicazioni Biomediche Sommario Lab-on-a
Applicazioni Biomediche Sommario ❖ Lab-on-a-chip ๏Tipi di Lab on a chip ๏Lab on a chip basati su microfluidica ❖ Differenziazione cellulare guidata di neuroni ❖ Imaging avanzato di neuroni ❖ Applicazioni di singola molecola ๏Uso di Q-dots ๏Nanorulers ❖ Nanodispositivi biomedici e loro elementi costitutivi ๏Scaffold: dendrimeri ๏Intracellular specific delivery: vettori ๏Biosensori cellulari di Ca, Cl, pH, acetilazione, fosforilazione ๏Riconoscitori di specifiche molecole ๏Rilascio controllato di farmaci ๏Molecular beacons, aptameri, Riboswitch e altri dispositivi basati su DNA/RNA Applicazioni Biomediche Lab on a chip ❖Dispositivo che integra in un “chip” di dimensioni da mm a cm una serie di funzioni atte a raggiungere uno scopo, tipicamente analisi chimiche o di altro tipo ❖Il substrato su cui questi materiali sono costruiti è di vario tipo e dipendente dal tipo di compito che deve svolgere, cosí come il tipo e le dimensioni dei componenti ❖L’idea è mutuata dalla microelettronica, anche se in questo caso le dimensioni sono maggiori, i materiali generalmente diversi, e la funzione non ha niente a che vedere di solito con l’elettronica ❖Le funzioni sono le piú svariate; un esempio sono i DNA-microarray utilizzati per la sequenziazione, ma ci sono dispositivi per molti altri scopi analitici (elettroforesi, analisi chimiche di vario tipo, etc) Applicazioni Biomediche Microfluidica ❖Questi microlaboratori devono essere in grado di gestire sostanze disciolte in acqua, per cui una loro caratteristica essenziale è la possibilità di costruire una rete di microcanali, micropompe, valvole, flussometri e viscosimetri, per indirizzare quantità controllate di sostanza in specifiche locazioni dove avviene l’analisi ❖L’insieme di nuove tecnologie sviluppate per la costruzione di questa rete di elementi per il trattamento dei fluidi (l’equivalente dei microcircuiti elettrici nei chip di silicio) si chiama microfluidica ❖I vantaggi dei lab on a chip a microfluidica rispetto ai “lab” normali sono ๏Portabilità ๏Controllo ottimale del flusso (di reagenti o sostanze da analizzare) ๏Quantità minime di reagenti e prodotti di scarto ๏Velocità di operazione ๏Procedure di fabbricazione facilmente automatizzabili e parallelizzabili Applicazioni Biomediche Microelectronics vs Microfluidics Integrated circuit Microfluidic Chip Transport Quantity Charge Mass (fluid) Chip Materials Inorganic (Semiconductors) Organic (Polymers) Characteristic Channel Size 100 nm 100 µm Transport Regime Similar to macroscopic circuits (classical, no quantum) Different to macroscopic circuits (laminar, no turbolence) La microfluidica potrebbe avere in biofisica un impatto analogo a quello della microelettronica nell’elettronica Applicazioni Biomediche Il numero di pubblicazioni su microfluidica è aumentato esponenzialmente Statistica delle pubblicazioni in Italia Sono state introdotte nuove riviste specializzate (es. Lab-on-a-Chip i.f: 5.8) Applicazioni Biomediche Equazione di Navier-Stokes (fluido incomprimibile) Viscosità Inerzia Pressione idrostatica Forze esterne L’equazione è non lineare a causa della presenza del termine di accelerazione convettiva che descrive la variazione del campo di velocità con la posizione Applicabilità molto generale a tutti i tipi di flussi incomprimibili oppure con un grando di comprimibilità molto bassa Non può descrivere la propagazione di onde sonore: per quelle infatti è necessaria una risposta di tipo elastico, non puramente viscosa Applicazioni Biomediche Digressione formale Applicazioni Biomediche Flusso laminare Numero di Reynolds = Re = Inerzia L=lunghezza caratteristica Viscosità ❖Misura l’importanza relativa della parte inerziale rispetto a quella viscosa ❖Viene definito in situazioni in cui un fluido scorre entro certi limiti (tubi, superfici etc) oppure per un oggetto che si muove in un fluido A bassi numeri di Reynolds si trascura completamente la parte inerziale Applicazioni Biomediche Flusso laminare vs turbolento WR 200 mt stile libero: v = 1.9 mt/s Re = 10000-100000 Poecilia ret L ~ 5cm, v ~ 10 cm/sec Re ~ 100 -1000 Escherichia coli L ~ 1µm, v ~ 50 µm/sec Re ~ 0.0001 - 0.001 Applicazioni Biomediche In microfluidica V ~ 0.1 µm/sec - 10 mm/sec; L ~ 10 µm - 100 µm (larghezza dei canali) (H2O) v= η / ρ = 0.01 / 1 = 0.01 cm2/sec Applicazioni Biomediche In microfluidica V ~ 0.1 µm/sec - 10 mm/sec; L ~ 10 µm - 100 µm (larghezza dei canali) (H2O) v= η / ρ = 0.01 / 1 = 0.01 cm2/sec Re ≈ 0.000001 - 10 LOW REYNODS NUMBER REGIME!!! Situazione simile al ghiaccio che scorre in un ghiacciaio ⇒ l’approssimazione di flusso laminare è molto buona Applicazioni Biomediche In microfluidica V ~ 0.1 µm/sec - 10 mm/sec; L ~ 10 µm - 100 µm (larghezza dei canali) (H2O) v= η / ρ = 0.01 / 1 = 0.01 cm2/sec Re ≈ 0.000001 - 10 LOW REYNODS NUMBER REGIME!!! Situazione simile al ghiaccio che scorre in un ghiacciaio ⇒ l’approssimazione di flusso laminare è molto buona Applicazioni Biomediche Numero di Péclet: Mixing D’altra parte il flusso turbolento serve a “rimescolare” il fluido Convezione Diffusione In regime di flusso laminare il mescolamento è dovuto solo alla diffusione fluido ed è un processo molto lento Applicazioni Biomediche Numero di Bond: angolo di contatto Gravità Tensione Superficiale Applicazioni Biomediche Numero di Bond: angolo di contatto Gravità Tensione Superficiale Per piccole quantità di fluido la tensione superficiale domina sulla gravità ⇒le gocce assumono forma sferica (o di sezioni di sfera) ⇒la forma precisa assunta da gocce poste su superfici è determinata solo dalle interazioni ai bordi = bilanciamento delle tensioni superficiali (=energie libere di superficie) tra le tre differenti fasi L’angolo si trova facendo in modo che la proiezione sul piano della risultante dei tre vettori (a modulo fissato) sia nulla Applicazioni Biomediche Riassumendo, tipicamente in microfluidica: Re << 1 → Flusso laminare Pe >> 1 → Mixing (lento) per diffusione Bo << 1 → Goccie sferiche Applicazioni Biomediche ❖Microcanali per indirizzare il flusso dei fluidi ❖Pompe per iniettare direzionalmente i fluidi ❖Valvole per bloccare il flusso ❖Miscelatori per mescolare Componenti Lab-on-a-chip Microcanali Applicazioni Biomediche canale Vetro ❖Polidimetilsilossano (PDMS, materiale simile a quello delle lenti a contatto) su vetro ❖Materiali termoplastici ❖Vetro Plasmati con tecniche litografiche non convenzionali (litografia soffice, hot embossing, scultura ottica ) Applicazioni Biomediche Pompe Spinta meccanica dall’esterno Effetti di capillarità dovuti alla tensione superficiale o sue variazioni, anche eventualmente indotti da gradienti termici, chimici, elettrici o ottici Spinta elettrostatica per molecole polari Gli altri tipi di pompe (magnetica, rotazione e onde sonore) sono meno usate, almeno nei circuiti a microfluidica standard Applicazioni Biomediche Valvole Applicazioni Biomediche Valvola di Quake (2000) Valvola di tipo mecanico esterno: I canali ortogonali al microcanale fluidico vengono riempiti di aria Se questa viene compressa si ingrossano e comprimono il canale microfluidico di materiale elastico (PDMS) che si chiude Applicazioni Biomediche Esempio di lab on a chip Applicazioni Biomediche La regolazione concertata della pressione della valvola e dell’iniettore permette di mantenere costanti i gradienti della sostanza iniettata Questo dispositivo può essere facilmente fissato su un vetro di coltura cellulare, per far crescere cellule ad esempio in ambienti a concentrazione e gradiente controllati di certe sostanze Applicazioni Biomediche Miscelatori Applicazioni Biomediche Miscelatori passivi Creano un flusso laminare complesso Miscelatori Applicazioni Biomediche Miscelatori passivi Creano un flusso laminare complesso Miscelatori Applicazioni Biomediche Miscelatori passivi Creano un flusso laminare complesso Miscelatori Applicazioni Biomediche Applicazioni Biomediche Miscelatori Attivi Utilizzano fonti energetiche per rimescolare il fludo meccanicamente o tramite l’iniezione di sostanze “disturbanti Applicazioni Biomediche Ma questi sistemi sono davvero micro? I canali sono micrometrici, ma pompe, miscelatori, valvole e serbatoi no Applicazioni Biomediche Tuttavia, è possibile miniaturizzare almeno alcuni di questi elementi con tecniche SAW (surface acoustic wave) Integrated SAW-based micropumps (eliminano le linee di pressione esterne) Uso di gocce direttamente sul chip, deposizione guidata dalle SAW (eliminano i serbatoi esterni di liquidi) Le onde acustiche superficiali agiscono meccanicamente sul substrato del microcanale e sul fluido, inducendo spostamenti del fluido e quindi azioni di pompaggio, oppure spostamento di gocce Applicazioni Biomediche Assemblaggio del sistema con pompa SAW Applicazioni Biomediche Il risultato è che la pompa funziona meglio “al contrario” cioè attira il fluido invece che spingerlo nella direzione di propagazione Il meccanismo è piuttosto complesso, coinvolge la formazione di goccioline vicine al bordo dell’interfaccia t Applicazioni Biomediche Comunque la pompa SAW fuziona, è micrometrica ed è biocompatibile: il pompaggio di soluzioni contenti protein GFP non danneggia le proteine stesse, come mostrato dalla misura degli spettri prima, dopo e durante il pompaggio Applicazioni Biomediche Le pompe SAW permettono una regolazione molto fine dei tempi di pompaggio e quindi una guida accurata dei fluidi anche attraverso una rete di microcanali con alta precisione in un dispositivo totalmente micrometrico Applicazioni Biomediche Differenziazione cellulare guidata Può risultare estremamente utile a scopo di ricerca far crescere cellule (soprattutto quelle “polarizzate”, come i neuroni) in direzioni preferenziali, in modo ad esempio da avere gli assoni allineati lungo una specifica direzione Questo si ottiene trattando i vetri da coltura cellulare con la tecnica del nanograting Questo effetto viene ottenuto adagiando sul fondo del vetro di coltura uno speciale fondo di coltura in TCPS (polistirene specifico biocompatibile per fondo di coltura) opportunamente modellato con la tecnica della nanolitografia a stampo (nano-imprinting litography NIL): Il TCPS viene riscaldato e premuto su uno stampo di silicio, e poi raffreddato Applicazioni Biomediche Gli assoni dei neuroni tendono a crescere allineati alle righe di TCPS, ma la percentuale di allineamento dipende anche dalla spaziatura delle righe 500nm: allineamento molto efficiente 750nm: allineamento meno efficiente Fondo liscio No allineamento Dettaglio della cellula durante la crescita Applicazioni Biomediche Analisi funzionale delle cellule: La microscopia a fluorescenza rivela la localizzazione della paxillina marcata con EGFP, che si concentra nelle regioni terminali degli assoni durante la crescita La tendenza a seguire la polarità del grafting dipende anche dal passo del grafting stesso Applicazioni Biomediche Crescendo i neuroni su griglie… Applicazioni Biomediche Imaging avanzato di neuroni “in vivo” Two-photon imaging della corteccia cerebrale: mappa 3D dei neuroni Applicazioni Biomediche Imaging avanzato di neuroni “in vivo” Two-photon imaging della corteccia cerebrale: mappa 3D dei neuroni Fluorescence Applicazioni Biomediche Studio della fisiologia dei neuroni Coloranti organici sensori Sensore per il calcio (fluo-3): la fluorescenza è finemente dipendente dalla concentrazione di Ca++ 1.0 0.8 0.6 Kd = 390 nM 0.4 0.2 0.0 0.01 0.1 1 [Ca] (mM) 10 Applicazioni Biomediche Variazione della concentrazione di calcio in seguito al taglio dell’assone Il Ca, che non partecipa alla normale fisiologia della trasmissione del segnale lungo l’assone, entra invece in ballo nelle segnalazioni straordinarie Si formano potenziali d’azione anomali (in direzione opposta a quella normale) e squilibri di calcio Applicazioni Biomediche Variazione della concentrazione di calcio in seguito al taglio dell’assone Il Ca, che non partecipa alla normale fisiologia della trasmissione del segnale lungo l’assone, entra invece in ballo nelle segnalazioni straordinarie Si formano potenziali d’azione anomali (in direzione opposta a quella normale) e squilibri di calcio Applicazioni Biomediche Applicazioni di “singola molecola” Di seguito esploreremo alcune applicazioni delle proprietà di singola molecola Applicazioni Biomediche Qdots Qdots come reporters di localizzazione Studio del movimento di specifici recettori marcati lungo un assone I recettori si muovono lungo i microtubuli e dovrebbero dirigersi verso il soma ,. 0. Fuori dall’assone il moto è piú di tipo browniano Applicazioni Biomediche Misura delle distanze: Nanorulers Dispositivi in grado di misurare/visualizzare distanze nanometriche Wafer di silicio ricoperto di polimetilmetacrilato, funzionalizzato con la rodammina e “rigato” con tecniche di nanolitografia Per estrarre informazioni utili bisogna analizzare le point spread function Applicazioni Biomediche Nanocluster pairs as nanorulers La lunghezza d’onda di emissione dei nanocluster dipende dal loro diametro Au (TEM) V. Voliani La dispersione della lunghezza d’onda dipende dalla distanza tra due clusterPt (SEM) Applicazioni Biomediche Due cluster sferici sufficientemente separati si comportano come singoli cluster Due vicini hanno lunghezza d’onda d’emissione maggiore tendono a comportarsi come un singolo cluster piú grande L’emissione dipende anche dalla polarizzazione del campo incidente e dal tipo di metallo Applicazioni Biomediche Au 88 nm Au 88 nm La misura dello spettro dei nanocluster dà una misura molto precisa della loro distanza Applicazioni Biomediche Nanomedicina Lo scopo principale della nano-medicina (e della medicina in generale) è diagnosticare e curare in maniera meno invasiva e piú accurata possibile ❖Nella fase di diagnosi ๏Accuratezza spaziale e temporale = localizzazione precisa dei tessuti malati e piú precoce possibile ๏Non invasività = la diagnosi non deve ledere tessuti, specialmente quelli sani ❖Nella fase di cura ๏Efficiacia = estirpazione radicale dei patogeni e/o dei tessuti malati, utilizzando la minore quantità possibile di sostanze medicanti; personalizzazione delle cure ๏Non invasività = la cura non deve ledere tessuti sani Applicazioni Biomediche Anche se molto avanzate, le normali tecniche di medicina “macroscopica” hanno dei limiti intrinseci in ciascuno dei punti precedenti (invasività, accurtezza ed efficacia limitata) È evidente come almeno in linea di principio l’applicazione di nano-dispositivi a scopo medico risolverebbe questi problemi La nanomedicina si propone di diagnosticare e curare al livello di singola cellula L’ideale a cui si vorrebbe arrivare è la costruzione di nano-robot che, ingeriti o iniettati tramite una siringa, siano in grado di identificare le singole cellule cancerose ed ucciderle una ad una Ref “Viaggio allucinante” Otto Klement, Jerome Bixby and Isaac Asimov (~1960) Applicazioni Biomediche Metodologie di progettazione ❖La via nanotecnologica con approccio top-down: costruzione di veri e propri “robot” miniaturizzati interamente artificiali ๏Vantaggi: uso di materiali piú “semplici” (metalli, semiconduttori, polimeri organici) su cui esiste già un’ampia conoscenza mutuata da altri settori delle nanotecnologie (nanoelettronica, chimica etc) ๏Svantaggi: ✦La possibililtà di miniaturizzazione degli approcci top-down è limitata dalle capacità di plasmare la materia con strumenti “macroscopici” ✦La biocompatibilità non è ovvia ❖Via nano-bio-tecnologica, con approccio bottom-up: progettazione di dispositivi biomolecolari artificiali, ma basati su modifica di molecole biologiche esistenti oppure sulla sintesi di molecole completamente artificiali ma ispirate a quelle naturali ๏Vantaggi: ✦l’approccio bottom-up consente la miniaturizzazione estrema, fino al livello di singola molecola funzionale ✦L’uso di molecole naturali o ad esse ispirate risolve piú facilmente il problema della biocompatibiltà e quello strettamente correlato della possibile tossicità ๏Svantaggi: nell’approccio bottom-up i dispositivi devono autoassemblarsi a partire da elementi costitutivi o essere indotti a farlo Applicazioni Biomediche Elementi costitutivi In ogni caso, questi nano-dispositivi devono avere, a seconda del loro scopo, i seguenti elementi ❖Uno scheletro oppure uno scaffold esterno, biocompatibile e in grado di superare le varie barriere per raggiungere il bersaglio; inoltre esso deve poter essere metabolizzato ed eliminato una volta che il suo compito è terminato ❖Elementi “riconoscitori” della patologia ๏Sistemi anticorpo-antigene ๏Piccoli ligandi riconoscitori di specifiche proteine ๏Peptidi o acidi nucleici riconoscitori opportunamente progettati ๏Sensori di ambiente cellulare e chimico (misuratori di pH o della concentrazione di altre sostanze, misuratori di temperatura, pressione etc) ❖Elementi segnalatori delle cellule malate e/o delle sostanze patogene ๏Sonde fluorescenti ๏Sonde magnetiche ๏Sonde radioattive (isotopi) ❖Elementi curativi ๏Rilascio di farmaci o altre molecole terapeutiche (DNA, siRNA etc) ๏Modificazione dell’ambiente patogenico ๏Eliminazione della cellula malata Applicazioni Biomediche Targeting Agents Actuators Peptides Antibody Small ligands Drugs DNA siRNA Modifiers Sensing and imaging moieties Fluorophores Magnetic probes Radioactive isotopes PEG or polymers Acetyl groups Surfactants Scaffold Nanopar'cles Nanotubes Dendrimers and Polymers Applicazioni Biomediche Dendrimeri Applicazioni Biomediche Le proprietà e strutture specifiche dipendono dalla chimica specifica dei dendrimeri Applicazioni Biomediche Applicazioni Biomediche + I dendrimeri sono facilmente funzionalizzabili anche in maniera mista… + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + … con sonde fluorescenti di diversi colori e/o altri elementi funzionali Applicazioni Biomediche Neutral + + + + + + + + Cationic Misure di Internalizazione Applicazioni Biomediche Neutral + + + + + + + + Cationic Misure di Internalizazione Applicazioni Biomediche Una cellula può internalizzare molecole relativamente grandi come i dendrimeri per diverse vie; alcune sono mediate da specifiche molecole (e.g. caveolina, clatrina) che inducono la formazione di apposite vescicole Applicazioni Biomediche Studio delle vie di internalizzazione La via di internalizzazione dei dendrimeri viene studiata marcando essi (in rosso) e le molecole che mediano l’internalizzazione (e.g. clatrina, caveolina, verde) La colocalizzazione (giallo) indicherà quale via è seguita Applicazioni Biomediche Drug Delivery con Dendrimeri Un dendrimero può trasportare carichi in due maniere 1. Al suo interno: esiste la possibilità almeno teorica di costruire dendrimeri idrofilici con interno idrofobico, che siano quindi solubili ma possano trasportare molecole al loro interno. Inoltre essi devono poter cambiare conformazione una volta all’interno della cellula, per rilasciare il carico 2. L’altra possibilità è quella di funzionalizzare le estremità con la molecola cargo e in qualche modo indurre il rilascio una volta all’interno della cellula Drug Cleavable linker Dendrimer Core Applicazioni Biomediche PEG chains (-CH2-CH2-O-)n Doxirubicin Applicazioni Biomediche Selettività del dendrimero EPR Effect: Enhanced Permeation and Retention Molecole oltre una certa dimensione permeano i tessuti tumorali ma non quelli sani, per un effetto di “lassità” del tessuto tumorale, dovuta al tipo di vascolarizzazione diverso Inoltre tendono a rimanere entro il tessuto tumorale per tempi molto lunghi Applicazioni Biomediche Rilascio del farmaco Il farmaco viene rilasciato solo nei tessuti tumorali perché il tipo di legame chimico che lo lega al dendrone si spezza a pH acidi (Acid labile linkers) Applicazioni Biomediche Studio epidemiologico sui topi Applicazioni Biomediche Altro tipo di carrier: vettori per internalizzazione I dendrimeri seguono una via aspecifica per entrare nelle cellule, dipendente solo dalle loro dimensioni e carica ma si possono progettare altre molecole bio-ispirate che seguano vie piú specifiche therapy Vector system identification diagnosis High performance biosensor Drug-loaded nanocarriers Applicazioni Biomediche CPP = cell penetrating peptides Oligopeptidi a sequenza basica caratterizzati dalla loro abilità di traslocare all’interno di cellule e portarsi dietro molecole ad essi coniugate Coniugazione del carico via Sintesi chimica Fusione genetica ++ + + + cargo Applicazioni Biomediche Uno di questi oligopeptidi è ispirato alla proteina TAT di HIV (transattivatore di trascrizione) In particolare, un suo frammento di circa 11 amminoacidi (YGRKKRRQRRR) è in grado di attraversare la membrana con Bassa tossicità Alta resa di trasporto Abilità di entrare in molti tipi diversi di membrane 2 È stato quindi creato il costrutto TAT-EmGFP Endosome 3 Nucleus Per studiare I meccanismi di internalizzazione della tat Applicazioni Biomediche HIV TAT arginine-rich peptide Uno di questi oligopeptidi è ispirato alla proteina TAT di HIV (transattivatore di trascrizione) In particolare, un suo frammento di circa 11 amminoacidi (YGRKKRRQRRR) è in grado di attraversare la membrana con Bassa tossicità Alta resa di trasporto Abilità di entrare in molti tipi diversi di membrane 2 È stato quindi creato il costrutto TAT-EmGFP Endosome 3 Nucleus Per studiare I meccanismi di internalizzazione della tat Applicazioni Biomediche HIV TAT arginine-rich peptide Uno di questi oligopeptidi è ispirato alla proteina TAT di HIV (transattivatore di trascrizione) In particolare, un suo frammento di circa 11 amminoacidi (YGRKKRRQRRR) è in grado di attraversare la membrana con Bassa tossicità Alta resa di trasporto Abilità di entrare in molti tipi diversi di membrane 2 È stato quindi creato il costrutto TAT-EmGFP Endosome 3 Nucleus Per studiare I meccanismi di internalizzazione della tat Applicazioni Biomediche α-Clathrin Tat- EGFP merge α- EEA1 Tat- EGFP merge α-caveolin Caveolin Tat- EGFP merge Con il metodo della colocalizzazione di TAT con proteine legate a particolari vie endocitotiche, si trova che anche TAT segue piú volentieri la via della clatrina Applicazioni Biomediche Internalizzazione di sensore di pH Un sensore di pH attaccato alla TAT cambia colore a seconda della zona della cellula in cui si trova OUT Membrane pH 7 Early sorting endosome pH 6.5-5.5 Late endosome pH 5.5-5 Lysosome pH 5.0-4.5 Applicazioni Biomediche Internalizzazione in specifici comparti cellulari Studio dell’internalizzazione di TAT nel nucleo GFP(27KDa) GFP2(54 KDa) GFP4(120KDa) Tat -tagged GFPcargoes Le proprietà di permeazione nel nucleo dipendono dalle dimensioni del carico: I peptidi tat guidano la traslocazione nel nucleo per permeazione passiva YGRKKRRQRRR TatRRR-GFP4 YGRKKRRQGGG TatGGG-GFP4 Tuttavia, a parità di carico la permeabilità può essere aumentata cambiando alcune delle arginine in glicine (cambiando le proprietà elettrostatiche di TAT) Work in progress Applicazioni Biomediche Il targeting a specifici comparti può curare specifiche malattie Applicazioni Biomediche Sequenze di localizzazione cellulare Applicazioni Biomediche Le sequenze di localizzazione cellulare sono specifiche sequenze di <10-20 peptidi che servono alle proteine appena prodotte ad essere indirizzate nei corretti compartimenti cellulari Ad esempio la sequenza RKKRR di TAT è una sequenza di localizzazione nucleare che spiega perché in assenza di altri impedimenti TAT tende a localizzare nel nucleo Però TAT o altri peptidi simili possono essere funzionalizzati con altre sequenze di localizzazione in altri comparti cellulari, che sono note In questo modo è possibile costruire vettori specifici che si indirizzano in specifici comparti cellulari e curano specifiche malattie CPP Flag CARGO Nucleus, mithocondria, lysosome, ER, Golgi Applicazioni Biomediche Biosensori Sensori di ambiente cellulare: segnalano la variazione di condizioni ambientali Ad esempio: I sensori fluorescenti della concentrazione di Calcio, basati su GFP Applicazioni Biomediche Sensore per il calcio La calmodulina è una proteina che cambia struttura profondamente in seguito al legame con il Ca++ ed in seguito a questo lega altre proteine ed è coinvolta in molti processi mediati dal Ca++ Se una coppia di GFP viene fusa alle sue estremità la sua variazione strutturale induce il FRET che quindi può venire usato come segnalatore del calcio intracellulare Applicazioni Biomediche Variazione dello spettro di emissione dovuta a FRET in presenza di Ca++ L’intensità del FRET è proporzionale alla concentrazione di Ca Applicazioni Biomediche Sensore per Cl La variante di GFP denominata E2GFP (F64L/S65T/ T203Y) risulta avere una forte sensibilità per la concentrazione di Cl: l’intensità di fluorescenza diminuisce in seguito al legame con Cl che si insinua nel sito attivo vicino al cromoforo Applicazioni Biomediche Sensore di pH A ⇔ B- + H + Lo spettro di eccitazione di GFPwt e di molte sue varianti è molto sensibile al pH, perché l’equilibrio tra gli stati A e B viene spostato al variare della concentrazione di ioni H+ Per questo motivo l’intensità relativa dei picchi A e B nello spettro di eccitazione può essere usata per misurare il pH Applicazioni Biomediche Sensore raziometrico di Cl Si legano tra loro due con un linker destrutturato e lungo due GFP, una sensibile al Cl (EGFP, verde) e una non sensibile (rossa) La misura del rapporto tra i picchi di emissione nel rosso e nel verde dà direttamente la concentrazione di Cl senza bisogno di calibrazione Applicazioni Biomediche In realtà, però, anche nella E2GFP gli equilibri del Cl e di H+ sono interdipendenti e si influenzano a vicenda, quindi in linea di principio sfruttando bene questo fatto, è possibile misurare, con una sola proteina, contemporaneamente la concentrazione di Cl e il pH Le due curve corrispondono a due casi estremi in cui il trasferimento di H+ e Clsiano indipendenti, e in cui invece siano correlati I dati sperimentali sono piú coerenti con la seconda possibilità, che ci dice che la specie Cl E2GFP non compare mai e che l’associazione con Cl è associata sempre con il rilascio del protone Applicazioni Biomediche 458 nm 488 nm 543 nm In conclusione, è possibile misurare contemporaneamen te [Cl] e pH con tre misure contemporanee a tre lunghezze d’onda R_pH pH=4.95 pH=6.64 pH=8.32 R_Cl Applicazioni Biomediche Mappe della concentrazione di Cl risolte nel tempo in risposta ad uno stimolo Applicazioni Biomediche Mappe della concentrazione di Cl risolte nel tempo in risposta ad uno stimolo Applicazioni Biomediche Mappe di Cl e pH tridimensionali pH Cl Applicazioni Biomediche Possibili miglioramenti sui sensori Cl e pH 1. Aumento della sensibilità (ad es con la mutazioni specifiche) 2. Raziometricità anche in emissione, ovvero la possibilità di misurare la concentrazione di Cl o pH da un rapporto di fluorescenza a due lunghezze d’onda specifiche in emissione Applicazioni Biomediche Sensori di variazioni chimiche Sensori di acetilazione L’acetilazione (=inserimento di gruppo acetile) è coinvolta in molti processi biologici, ad esempio la riorganizzazione strutturale della cromatina, che avviene in seguito all’acetilazione delle code delle proteine istoniche Dato che l’acetilazione comporta di solito profondi cambiamenti strutturali della proteina acetilata, è spesso possibile costruire sensori di acetilazione geneticamente codificati basati sul FRET Normale - FRET Acetilato - no FRET Applicazioni Biomediche Utilizzando un peptide acetilabile (ad es, contenente lisine) che subisce variazioni di struttura in seguito all’acetilazione è possibile segnalare la presenza di alte concentrazioni di agenti acetilanti L’acetilazione cambia lo stato di carica del peptide e quindi può indurre transizioni strutturali che modificano il FRET Discorso analogo per altre trasformazioni chimiche come la fosforilazione e la metilazione Applicazioni Biomediche Sensori di specifiche molecole Per la diagnosi di specifiche malattie risulta però utile rilevare la presenza di specifiche molecole “markers” Esistono già in natura sistemi riconoscitori di molecole, che sono gli anticorpi Dunque viene spontanea l’idea di sviluppare sistemi basati sugli anticorpi per riconoscere specifiche molecole di interesse Immunoglobulina Applicazioni Biomediche Antigene Antigen Anticorpo La parte riconoscitrice dell’antigene è un insieme di loop molto flessibili ed estremamente mutabili (la Complementarity Determining Region, CDR) Questa parte viene mutata nella fase di reazione immunitaria, il resto serve da sostegno e catalisi Applicazioni Biomediche Per progettare molecole riconscitrici di determinati antigeni ci sono diverse strategie Strategia totalmente sperimentale maturazione “in vivo”: l’anticorpo viene fatto maturare per vie naturali da un organismo esposto all’antigene “in vitro” l’anticorpo viene fatto maturare per selezione “artificiale”, mutandolo geneticamente in cellule in coltura, in maniera casuale, e ad ogni “generazione” di mutagenesi vengono selezionati gli anticorpi con maggiore affinità. Oppure per mezzo dei fagi Queste strategie sono abbastanza poco efficienti ma possono venire coadiuvate dal compure modeling con una strategia o totalmente modellistica o mista, modellistica sperimentale Applicazioni Biomediche La via modellistica consiste nel mutare “in silico” l’anticorpo e per ogni mutazione valutare l’affinità con l’antigene, sempre al livello teorico Strutture di partenza di anticorpo e antigene Mutazione delle CDR Docking→ generazione della struttura del complesso (generazione gelle pose, ottimizzazione) Valutazione di affinità (ΔG di legame) Campi di forze empirici Set di sequenze/strutture di anticorpi con alta affinità da testare sperimentalmente Applicazioni Biomediche Problemi specifici di questo approccio: Valutazione completamente teorica: il calcolo dell’affinità si basa sull’accuratezza dei campi di forze empirici usati per la valutazione ⇒ studiati appositi campi di forze per questi tipi di calcoli n. di possibili configurazioni e combinazioni di mutazioni estremamente alto ⇒ necessari specifici algoritmi per l’esplorazione efficace di spazio di configurazioni e delle mutazioni Sequenze selezionate solo sulla base dell’affinità e comunque da controllare sperimentalmente Quindi di solito gli approcci teorico e sperimentale si usano in cascata La valutazione teorica può selezionare un set di sequenze che tra le valutate piú affini, che poi vanno controllate in laboratorio Applicazioni Biomediche Rilascio controllato di farmaci Drug Delivery Systems DDS La parte dell’attuatore è quella piú complicata Si tratta di compiere una qualche azione terapeutica in maniera controllata Rilascio controllato dei farmaci Link pH labili Matrici nanoporose: il farmaco, intrappolato durante la sintesi della matrice, viene rilasciato per via diffusiva Il tempo di rilascio è controllato dalle proprietà della matrice Applicazioni Biomediche NanoParticelle Polimeriche PNP Particelle polimeriche (polimeri organici di vario genere, nanoporosi, eg Polylactides (PLA), Polyglycolides (PGA), Poly(lactide-co-glycolides) (PLGA)) Il principio è lo stesso, ma il rilascio può avvenire o per diffusione o per degradazione, e può anche essere controllato da stimoli esterni ricoprendo la particella con specifiche sostanze che si degradano in particolari ambienti cellulari Questi materiali sono anche scelti in modo da essere biodegradabili e biocompatibili e sono funzionalizzabili in molti modi diversi, cosí da poter rilasciare il farmaco in specifiche situazioni diverse I problemi da risolvere riguardano specificamene l’inserimento del farmaco nella matrice, e il fatto che comunque sono sitemi micro-metrici piú che nanometrici Applicazioni Biomediche Stimulus Hydrogel Mechanism pH Acidic or basic hydrogel Change in pH — swelling — release of drug Ionic strength Ionic hydrogel Change in ionic strength — change in concentration of ions inside gel — change in swelling — release of drug Chemical species Hydrogel containing electronaccepting groups Electron-donating compounds — formation of charge/transfer complex — change in swelling — release of drug Enzyme-substrate Hydrogel containing immobilized enzymes Substrate present — enzymatic conversion — product changes swelling of gel — release of drug Magnetic Magnetic particles dispersed in alginate microshperes Applied magnetic field — change in pores in gel — change in swelling — release of drug Thermal Thermoresponsive hrydrogel poly(N-isopro-pylacrylamide) Electrical Polyelectrolyte hydrogel Change in temperature — change in polymer-polymer and water-polymer interactions — change in swelling — release of drug Applied electric field — membrane charging — electrophoresis of charged drug — change in swelling — release of drug Ultrasound irradiation Ethylene-vinyl alcohol hydrogel Ultrasound irradiation — temperature increase — release of drug Applicazioni Biomediche Particelle polimeriche come riconoscitori: molecular imprinting MIP I monomeri vengono polimerizzati attorno al target, che poi viene lavato via Le MIP sono l’analogo polimerico degli anticorpi, anche se generalmente hanno minore affinità e selettività Applicazioni Biomediche Altre possibilità esplorate per il drug delivery sulla nanoscala Particelle colloidali polielettrolitiche Nanoparticelle icosaedriche di DNA Capsidi virali Virus Like Particles (VLP) Gabbie proteiche Applicazioni Biomediche Chaperonine: Complessi proteici che aiutano il folding di altre proteine Clatrina: Normalmente sono coinvolte nella formazione di vescicole per l’internalizzazione di molecole nella cellula Altamente biocompatibili e mofidicabili, ma il problema con questi tipi di strutture è controllare il rilascio del farmaco Applicazioni Biomediche Apoferritina Forma gabbie Viene spontaneamente internalizzata dai tessuti tumorali Si disgrega a ph bassi Applicazioni Biomediche Un altro sistema naturale per il drug delivery sono i liposomi Biocompatibili Facilmente costruibili in diverse dimensioni e “caricabili” con diversi tipi di molecole Il problema qui è la aspecificità dell’internalizzazione Tuttavia il processo può essere controllato e indirizzato agendo sulle dimensioni del liposoma che controllano la via preferenziale con cui l’oggetto viene internalizzato, o funzionalizzando la superficie con specifiche molecole che attivino specifiche vie di internalizzazione Sono allo studio anche lipidi ingegnerizzati o funzionalizzati per superare piú facilmente il sistema immunitario e riconoscere specifiche cellule target Applicazioni Biomediche Dispositivi basati su acidi nucleici Abbiamo fin qui visto per lo piú nanodispositivi biomedici basati su elementi di origine proteica o ispirati a sistemi proteici Il motivo è quello ripetuto piú volte: i sistemi proteici rappresentano l’apice dell’evoluzione dei macchinari cellulari in quanto ad efficienza e specificità Ma non va dimenticato che molte delle funzioni espletate dalle proteine sono presenti anche negli acidi nucleici, che hanno dalla loro il vantaggio di essere molto piú semplici e quindi piú facilmente modificabili per scopi specifici Applicazioni Biomediche Molecular beacons Segnalatori di presenza di specifiche sequenze amminoacidiche Applicazioni Biomediche Loop Fluoroforo complementare alla sequenza target Quencher Quando il beacon si trova in presenza della sequenza target avviene l’ibridizzazione e si forma una doppia elica la cui struttura rigidità allontanano tra loro il fluoroforo e il quencher, in modo da attivare la fluorescenza e inviare un segnale visibile Applicazioni Biomediche I target possono essere specifiche sequenze patogeniche Marcando beacons complementari a target diversi con diversi colori è possibile fare analisi contemporanee di diverse sequenze: nella soluzione si vedrà un colore risultante che è la somma dei colori attivati Applicazioni Biomediche Specificità La specificità di riconoscimento dei molecular beacons dipende dalla lungezza della sequenza complementare (il loop, l1) rispetto a quella autocomplementare dello strand (l2) l1 è mediamente leggermente maggiore di l2 in modo che in presenza del target l’ibridizzazione con esso sia favorita rispetto all’ibridizzazione interna l1 Ma se anche una singola base del target è diversa l’equilibrio sarà spostato in favore dell’ibridizzazione interna ⇒ Estrema selettività l2 La regolazione fine dell’equilibrio è anche dipendente dalla sequenza Applicazioni Biomediche Range di funzionamento in temperatura: Al di sotto della temperatura di denaturazione, dipendente dalla particolare sequenza Applicazioni Biomediche Applicazioni Biomediche Aptameri Gli aptameri sono elementi riconoscitori generici (il target può essere di qualsiasi tipo) completamente artificiali (e.g. creati in vitro), originariamente basati su acidi nucleici (DNA o RNA) ma ultimamente anche su polipeptidi I vantaggi rispetto ai riconoscitori basati su anticorpi sono Procedura di selezione e produzione che non necessita di organismi e può venire fatta completamente in vitro Maggiore semplicità, versatilità e possibilità di combinazione con altri elementi (segnalatori, attuatori) Svantaggi Piú difficile raggiungere alta affinità col target Tecnolgia e proprietà ancora non cosí note come per gli anticorpi Comunque la tecnologia degli aptameri sta rapidamente avanzando e alcuni di essi sono attualmente in fase di sperimentazione clinica o già approvati come farmaci antagonisti in particolari tipi di patologie (maculopatia degenerativa o alcune sindromi coronariche) Applicazioni Biomediche Una possibile procedura di produzione in vitro è la seguente Applicazioni Biomediche Le modalità di binding degli aptameri sono meno specializzate che di quelle degli anticorpi, e molto dipendenti dal tipo di target Le piccole molecole tendono a legare nei grooves della doppia elica, quelle grandi si legano generalmente a loop dell’aptamero Dal punto di vista modellistico quello delle interazioni degli aptameri è ancora un campo poco battuto Applicazioni Biomediche Combinazione tra aptamero e molecular beacon per segnalare la presenza del target: il quencher viene costruito in modo da avere una sequenza competitrice con il folding dell’aptamero e quindi da quenchare la fluorescenza in assenza del target Applicazioni Biomediche La semplicità con cui è possibile combinare molecular beacon e aptameri per coniugare la funzione riconoscitrice con quella segnalatrice è una caratteristica tipica dei sistemi basati su acidi nucleici Un altro esempio sono i ribo-switch, ovvero elementi funzionali a base di RNA costituiti da un aptamero specifico per una qualche molecola regolatrice e da una piattaforma di espressione, la cui struttura viene modificata dal legame con il ligando I riboswitch sono di molti tipi diversi, sotto ne sono riportati due che regolano rispettivamente la trascrizione e la traslazione Applicazioni Biomediche In effetti, mimando i corrispondenti dispositivi a base di proteine, molti tipi di dispositivi a base di RNA sono stati ingegnerizzati Aptameri-segnalatori, che variano conformazione dopo il legame con il target e quenchano la fluorescenza o producono FRET, per individuare molti tipi diversi di molecole (ATP e varie proteine) Aptasensori, ovvero aptameri coniugati ad elementi meccanici o elettrosensibili per segnalare la presenza di target Aptameri regolatori o attenuatori, coniugati con un segmento di RNA regolatore che permette di regolare l’affinità con il target Aptameri che legano selettivamente a fluorofori, importanti in vista di possibili strategie di self-assembly di elementi riconoscitori e segnalatori Applicazioni Biomediche Considerando che esistono ribozimi con molteplici funzionalità e che DNA e RNA possono essere manipolati in modo da creare elementi strutturali per trasportare farmaci (gabbie), sembra che praticamente tutte le funzionalità coperte dai dipositivi di tipo proteico, possano tranquillamente essere ricoperte da DNA o RNA Considerato che gli acidi nucleici sembrano essere anche superiori alle proteine per quanto riguarda la fase di aggregazione in elementi funzionali unici, sembra che gli acidi nucleici siano molto promettenti come elementi base della nano-biomedicina Il loro punto debole è la bassa efficenza rispetto ai corrispondenti elementi proteici, che probabilmente in parte è dovuta al fatto che sono studiati da meno tempo e che quindi non si sono ancora capiti a fondo tutti i meccanismi molecolari che li regolano Ma potrebbe essere solo questione di tempo… Applicazioni Biomediche Scheletro Dendrimeri Sensore Riconoscitore x PNP - MIP x Vettore Contenitore x x x x Quantum dots Organic dyes x x x Liposomi x CPP GFP x x IG x x Prot Cages x VLP x Aptameri x Gabbie DNA Riboswitches Segnalator e x x x x FRET based sensors: GFP or dyes + proteina con struttura sensibile all’ambiente (e.g. calmodulina) Molecular beacons: FRET con dyes+DNA Sensori di sostanze: IG o Aptameri+segnalatori Drug Delivery Systems: Dendrimeri+cages+riconscitori Riboswitches Applicazioni Biomediche www.sns.it/it/ricerca/scienze/fisica/nest/ Laboratorio NEST, Piazza San Silvestro 12, Pisa www.nest.sns.it www.nano.cnr.it cni.iit.it Applicazioni Biomediche www.sns.it/it/ricerca/scienze/fisica/nest/ Laboratorio NEST, Piazza San Silvestro 12, Pisa www.nest.sns.it www.nano.cnr.it cni.iit.it Applicazioni Biomediche www.sns.it/it/ricerca/scienze/fisica/nest/ Laboratorio NEST, Piazza San Silvestro 12, Pisa ❖Spettroscopia ottica-IR-UV Raman (S. Luin) ❖Quantum Dots e fluorofori inorganici (S Luin) ❖Muntanti GFP (S. Luin) ❖Sonde fluorescenti organiche (R Bizzarri) ❖Sensori di ambiente cellulare (R Bizzarri, M Cecchini) ❖Tecniche avanzate di microscopia in fluorescenza (S Luin, G Ratto) ❖Imaging in fluorescenza (G Ratto) ❖TEM-SEM (M Gemmi) ❖Lab on a chip e microfluidica (M Cecchini) ❖Dendrimeri (S Luin) ❖Aptameri (P Mereghetti) ❖Vettori per internalizzazione (S Luin) www.nest.sns.it www.nano.cnr.it ❖Sviluppo di metodi multi-scala e coarse grained per simulazioni di biomolecole (V Tozzini, R Nifosí, G Maccari) cni.iit.it Applicazioni Biomediche www.sns.it/it/ricerca/scienze/fisica/nest/ Laboratorio NEST, Piazza San Silvestro 12, Pisa ❖Spettroscopia ottica-IR-UV Raman (S. Luin) ❖Quantum Dots e fluorofori inorganici (S Luin) ❖Muntanti GFP (S. 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