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Microfluidica e lab on chip
Microfluidica e lab on chip Teoria ed applicazioni nel campo della diagnostica e genetica Anna Zocco Application Engineer e-Health group STMicroelectronics, Lecce Lab First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 1 n Miniaturizzazione LAB First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 on CHIP 2 Sommario • Introduzione • STMicroelectronics • Divisione di microfluidica Microfluidica: concetti base • Superfici idrofiliche ed idrofobiche • Angolo di contatto • Equazione di Young • Lotus Effect Strutture microfluidiche • Soft litography • Wet etching in silicio Piattaforma In-check • Concetto ed applicazioni • Cuore delle tecnologia • Biovalidazione • Dielettroforesi Dispositivi microfluidici • Micropompe a membrana • Micropompe SAW First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 3 Sommario • Introduzione • STMicroelectronics • Divisione di microfluidica Microfluidica: concetti base • Superfici idrofobiche ed idrofiliche • Angolo di contatto • Equazione di Young • Lotus Effect Strutture microfluidiche • Soft litography • Wet etching in silicio Piattaforma In-check • Concetto ed applicazioni • Cuore delle tecnologia • Biovalidazione • Dielettroforesi Dispositivi microfluidici • Micropompe a membrana • Micropompe SAW First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 4 First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 5 STMicroelectronics’ Product Portfolio - Automotive (BMW, BOSCH…) Integrated Circuits “ICs” - Inkjet printheads, drivers ICs… (HP) Memories (RAM, EEProm, Nand, Flash…) -Connectivity (WiFi, Bluethoot, RF…) -Industrial & Discrete IC (power MOSFets, IGBTs, Bipolar…) -Video (LCD drivers, sync separators…) -System On Chip -Microcontrollers - MobilePhones (NOKIA…) -MEMS - Audio (Pioneer, BOSE…) First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 6 ST Divisione di Microfluidica: Tecnologie First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 7 Tecnologia esistente: testine stampanti a getto d’inchiostro Cuore della tecnologia: Canali sepolti per le cartucce per stampanti Idea! Chip che combina la microelettronica con la microfluidica First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 8 Microfluidic Technology: Global Market Forecast (Microfluidic Technology Report: BCC research 2006) • • • • 2005 2006 2011 CAGR 2006-2011 • Il piu’ grande segmento di applicazione: stampanti a getto d’inchiostro • 2005 75% of TAM • 2011 50% of TAM • Medio segmento di applicazione: applicazioni legate alla salute come HTS, diagnostica, rilascio di medicinali • 2005 22% of TAM • 2011 42% of TAM • Piu’ piccolo segmento di applicazione: Analisi e sintesi chimica e proteomica • 2001 meno del 5% of TAM First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 $ 2.933 billion $ 3,246 billion $ 6.283 billion 14.1% 9 Sommario • Introduzione • STMicroelectronics • Divisione di microfluidica Microfluidica: concetti base • Superfici idrofobiche ed idrofiliche • Angolo di contatto • Equazione di Young • Lotus Effect Strutture microfluidiche • Soft litography • Wet etching in silicio Piattaforma In-check • Concetto ed applicazioni • Cuore delle tecnologia • Biovalidazione • Dielettroforesi Dispositivi microfluidici • Micropompe a membrana • Micropompe SAW First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 10 Perche’ microfluidica Possibilita’ di controllare localmente il flusso di liquidi Manipolazione di gas e liquidi all’interno di micro-reti Fabbricazione di dispositivi miniaturizzati e micro- array Integrazione di componenti ( Miscelatori, Valvole, Filtri and Pompe) per optoelettronica, Chimica e Biologia First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 11 Capillarita ’ La Capillarita’ deriva dalla configurazione di equilibrio di due forze opposte: Adesione del liquido alla superficie del solido, che tende a diffondere il liquido Le forze di tensione superficiale coesiva dei liquidi, che agiscono a ridurre l’area di interfaccia liquido-vapore Il fenomeno e’ quindi dipendente dall proprieta’ di interfaccia liquido-solido: – – – – tensione superficiale angolo di contatto rugosita’ della superficie geometria First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 Condizioni energetiche Topografia 12 Condizioni energetiche Assorbimento negativo Assorbimento Caso intermedio Non- bagnabilita ’ Bagnabilita ’ Bagnabilita ’ parziale First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 13 ANGOLO DI CONTATTO CA e’la misura dell’angolo formato tra la superficie di un solido e la linea tangente al raggio della goccia nel punto di contatto con il solido liquido γ S,L vapore θ γ L,V γ S,V Il grado di bagnabilita’ di un solido puo’ essere descritta dai rapporti delle tensioni di interfaccia dai materiali, solido-liquido (SL) e liquido- vapore (LV) First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 14 Tensione/energia di interfaccia Tensione d‘interfaccia γij – forza per unita‘ di lunghezza (N/m) che deriva dallo squilibrio delle forze sulle molecole all‘interfaccia di due differenti fasi i,j Energia d‘interfaccia = energia libera necessaria per aumentare di un‘area unitaria di contatto 2 differenti fasi i, j ∆G/∆ ∆A = γij First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 Vapore Liquido(Solido) 15 ADESIONE E COESIONE Lavoro di adesione W12=γγ1+γγ2-γγ12 First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 Lavoro di coesione W11=γγ1+γγ1=2γγ1 16 Equazione di Young γ sv = γ sl + γ lv cosθ γ L,V γ sv − γ sl cos θ = γ lv vapore γ θ liquido S,V solido First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 γ S,L 17 Condizioni energetiche Assorbimento negativo Assorbimento Caso intermedio Bagnabilita ’ Non- bagnabilita ’ cos Θ= 1 cos Θ= - 1 Bagnabilita ’ parziale First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 - 1< cos Θ< 1 18 Superficie idrofilica: I liquidi che sono maggiormente attratti dalla superficie del solido piuttosto che dalla forza di coesione molecolare sono caratterizzati da un piccolo angolo di contatto e si dice che la superficie e’ bagnata dal liquido Superficie idrofobica: Quando la forza di coesione del liquido grande della forze di adesione, il liquido respinge il solido e viene indicata come condizione di “non bagnabilita’” θ= 0 ° total w etting 90 ° < θ< 180 ° dew etting First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 e’ piu’ questa 0 ° < θ< 90 ° partial w etting θ= 180 ° unw etting 19 Topografia La bagnabilita ’ di una superficie e ’ controllata da due fattori: m −1 n −1 • chimica della superficie • Roughness supeficiale 1 r= ∑ mn k = 0 ∑ z( x l= 0 k , yl ) − µ altezza media cosϑr = r ⋅ cosϑ Modello di Wenzel Roughness I drofobicita’ drofobicita’ Per superfici idrofobiche l’angolo di contatto osservato aumenta all’aumentare della roughness rispetto ad una superficie piana con la stessa chimica di superficie First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 20 Lotus effect: Superfici super idrofobiche First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 21 Foglia di loto: proprieta’ – – Angolo di contatto: 162°° Repellente all’acqua e/o superficie con effetto autopulente “self cleaning” (a) Superficie idrofobica liscia (b) Superficie idrofobica rugosa First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 Relazione tra la rugosita’ e il “self cleaning”; (a) ridistribuzione delle particelle su una superficie liscia (b) adesione delle particelle alla goccia su una superficie rugosa 22 Superfici autopulenti Superficie idrofobica liscia senza cristalli di cera Superficie idrofobica rugosa con cristalli di cera •L’acqua e la polvere non si attaccano alla superficie. • Le gocce d’acqua rotolano portando con se la polvere. First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 23 Foglia di loto al microscopio First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 Epiticular Waxes (100 nm)24 Lotus Effect L’effetto autopulente delle foglie di loto e’ dovuto a: Struttura superficiale molto fine a livello microscopico • Presenza di cristalli di cera di circa 1 nm in diametro • Le superfici rugose su scala nanomentrica tendono ad essere piu’ idrofobiche rispetto a superfici lisce perche’ l’area di contatto tra l’acqua ed il solido e’ minore (nella pianta di loto, l’area a contatto e’ solo il 2-3% superficie coperta dalla goccia). First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 25 Super-idrofobicita’ id rofobico id rofilico 90° First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 Sup er id rofobico 150° 26 az2 Le gocce di acqua si comportano differentemente su superfici inclinate a causa dell’angolo di contatto e dell’isteresi dell’angolo di contatto Advancing front θ rec θ adv Receding front θ adv − θ rec Wetting angle hysteresis = advancing wetting angle –receding wetting angle Un valore elevato dell’isteresi dell’angolo di contatto indica che la goccia si blocca sulla superficie del substrato e non scivola facilmente First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 27 Slide 27 az2 The contact angle hysteresis depends on the geometry of the surface therefore increases when the roughness increases. anna zocco, 10/ 24/ 2007 Sommario • Introduzione • STMicroelectronics • Divisione di microfluidica Microfluidica: concetti base • Superfici idrofobiche ed idrofiliche • Angolo di contatto • Equazione di Young • Lotus Effect Strutture microfluidiche • Soft litography • Wet etching in silicio Piattaforma In-check • Concetto ed applicazioni • Cuore delle tecnologia • Biovalidazione • Dielettroforesi Dispositivi microfluidici • Micropompe a membrana • Micropompe SAW First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 28 Approccio Top- down First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 Soft - Lithography 29 First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 30 µCP First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 31 Repliche in Polidymetilsiloxano (PDMS) Stampo da master 3D First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 Multilayer 32 Canali sepolti nel silicio Canali per la PCR Topologia degli inlet Bio-compatible channel coating Canali sepolti First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 Canali: membrana 33 First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 34 Dopo attacco del silicio Dopo attacco ossido Particolari della lavorazione che mostrano le aperture di accesso ai canali sepolti First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 35 Dinamica Capillare La direzione del flusso e ’ determinata dalla differenza di pressione tra due regioni connesse idraulicamente ed e ’ tale da annullare tale differenza γ LV cos θ ∆P = 2 Rh Laplace pressure Rh ~ V/ S hydrophilic hydrophobic Le proprieta ’ superficiali hanno degli effetti significativi sul comportamento dei liquidi su scala submillimetrica ed anche nel modificare la forma del minisco First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 36 Controllo della dinamica Capillare dz G∆P R h γ LV cos θ = = dt 4η z ηz ∆P Pressione di Laplace G Fattore geometrico η Viscosita’ Θ Angolo di contatto γ First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 Energia di superficie 37 Effetti superficiali in microfluidica subst r at o St ampo in PDMS 2G ∆ P z ( t ) = η f luido 1 2 ⋅t 1 2 Legge di Washburn cosϑSiO2 + cosϑPDMS 2 cosϑPDMS ∆P = γLV + d w First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 38 Effetti superficiali in microfluidica Diefferenze energetiche di interfaccia causano diversi effetti di turbolenza sulle molecole dei liquidi Effetto “Molla ” “Effetto Weissenberg” Questo causa una pressione extra nel flusso capillare Questo causa uno stiramento delle molecole, dando origine ad uno stress extra che agisce perpendicolarmente alla sezione del capillare First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 39 Sommario • Introduzione • STMicroelectronics • Divisione di microfluidica Microfluidica: concetti base • Superfici idrofobiche ed idrofiliche • Angolo di contatto • Equazione di Young • Lotus Effect Strutture microfluidiche • Soft litography • Wet etching in silicio Piattaforma In-check • Concetto ed applicazioni • Cuore delle tecnologia • Biovalidazione • Dielettroforesi Dispositivi microfluidici • Micropompe a membrana • Micropompe SAW First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 40 In-CheckTM Piattaforma di STMicroelectronics per test di diagnostica genetica First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 41 Piattaforma In-check Concetto ed Applicazioni DIAGNOSTICA DIAGNOSTICAMEDICA MEDICA -Agenti -Agentiinfettivi infettivi(virus, (virus,batteri, batteri, funghi,..) funghi,..) -Malattie -Malattiegenetiche genetiche CONTROLLO CONTROLLOIINDUSTRI NDUSTRIAA AGRO AGRO • GMO Determinazione delle dellespecie specie ••Determinazione microbiologia ••microbiology Rivelazione di allergeni ••allergen detection Tempo di analisi ~ 1 h CONTROLLO CONTROLLO AMBIENTALE ENTALE AMBI Micorbilogia aria/ acqua ••microbiology air/ water I n-check e’disegnato come una piattaforma aperta per analisi del DNA veloci ed altamente automatizzate I n-check e’ adatto idealmente per applicazioni che richiedono un tempo veloce di risposta su un pannello di media densita’. First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 42 DNA D ou ble St r a nd DN A Base Base Pair Pair Complementary Complementary nucleotide nucleotide bases bases held held together together by by hydrogen hydrogen bonding: bonding: G -C & -A T G-C & TT-A Sin gle St r a n d DN A dsDNA dsDNA -- ssDNA ssDNA Two ss)DNA ss)DNA Two single single strands strands ((ss)DNA are are held held together together in in the the shape shape double helix (double of a of a double helix (double strands dsDNA strands dsDNA) dsDNA) by by the the bonds bonds between between their their base base pairs. pairs. N u cle ot ide s II bridazione bridazione Selectively Selectively binding binding specific specific segments segments of of single single strands strands ssDNA DNA to complementary ss ssDNA to complementary sequences. sequences. Ph osph a t e Su ga r 4 Ba se s Adenine Guanine Cytosine Thymine First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 43 Amplificazione: PCR Polymerase Chain Reaction Cicli r ipe t ut t i di r isca lda m e nt o e r a ff r e dda m e nt o m olt iplica no il D N A t a r ge t e spone nz ia lm e nt e First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 44 Pcr.exe First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 45 1 PCR - DNA Amplif icat ion Example Unknow n DNA sample 2 1st Cycle Multiplication after 30 cycles 3 Graf t ing T C G C A A A C T T First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 I n MI CAM Process PCR products are ssDNA marked by florescent labels G G G G T A G C G T Det ect ion T C G C A A G C G T A A C T T G G G G T 46 In-checkTM: Piattaforma elementi principali Sistema di controllo termico Contenuto biologico da partners ST Biochip Pat hogen A Pat hogen B Pat hogen C Marker A Lettore Marker B Piattaforma Software First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 47 Cuore dell’In-check: Biochip in silicio Riscaldatori e sensori Inlet Spotting Detection ottica Camere per PCR PCR - Outlet First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 48 Cuore dell’ In-checkTM: tecnologia dei canali Topologia Inlet Canali PCR INLET OUTLET Canali sepolti Bio-compatible channel coating First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 49 Temperature (°C) Cuore dell’In-checkTM: Reattore PCR ultra veloce 100 95 90 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Initial Denaturation Denaturation Synthesis Termociclatore convenzionale sensor1 sensor2 Annealing sensor3 sensor4 # PCR cycle Time (2s/div) • Rate di variazioni di T: riscaldamento: tipicamente 40°°C\ s; raffreddamento: tipicamente 10°°C\ s •Accuratezza: 0.1°°C First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 50 In-check core: Interfaccia fluidica Sealing vs PCR cycles 6 Recovered sample [ul] 5.5 5 4.5 4 3.5 3 2.5 2 0 10 20 30 40 50 60 70 PCR cycles • Interfaccia fluidica “User Friendly” • Chiusura perfetta per PCR e ibridazione • Mantiene costante la concentrazione dei reagenti • I ndustrializzazione – COMPANY CONFI DENTI AL First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 51 Sistema di controllo termico multiplo •Microcontrollore ST •Alte temperature con un accuratezza di 0.10C PERFORMANCE 5 diverse srtazioni di controllo indipendenti Esegue allo stesso tempo test uguali o differenti Sistema modulare versatile che ha la possibilita’ di adattarsi ai bisogni della diagnostica su larga scala che ad applicazioni di “Point-of-Care” First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 52 Lettore ottico compatto Automatico •Griglia di allineamento •Settaggio delle ottiche •Strumenti di analisi di microarray PERFORMANCE Tempo di acquisizione di pochi secondi Facile da usare nell’uso estensivo – incluse opzioni per utilizzatori esperti Costi ragionevoli per applicazioni “point-of-care” First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 53 In-check Check2.exe First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 54 Preparazione del campione Tempo di analisi ~ 1 h Separazione corpuscoli del sangue First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 55 Dielettroforesi: Principio In un campo elettrico non uniforme, una particella nonconduttiva e’ spinta in direzione di campo elettrico piu’ intenso se essa e’ maggiormente polarizzabile rispetto al mezzo in cui e’ immersa. Se e’ meno polarizzabile, si muovera’ nel verso opposto First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 56 Estrazione del DNA: Preparazione del campione PCR First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 57 Movimento di particelle neutre mediante dielettroforesi fCM fattore di Clausius Mosotti First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 58 Disegnando il sistema si puo’ controllare: Forma del campo (forma degli elettrodi) Usando campi elettrici variabili si aggiungono nuovi gradi di liberta’: Frequenza del campo variabile Sequenza di attivazione dei vari elettrodi. Una cellula puo’ essere mossa in una data direzione, in un mezzo liquido in base a: Dimensione della cellula Composizione della cellula Forma della cellula First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 59 Dielettroforesi First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 60 Separabilita’ teorica mediante DEP First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 61 Filmati DEP First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 62 Sommario • Introduzione • STMicroelectronics • Divisione di microfluidica Microfluidica: concetti base • Superfici idrofobiche ed idrofiliche • Angolo di contatto • Equazione di Young • Lotus Effect Strutture microfluidiche • Soft litography • Wet etching in silicio Piattaforma In-check • Concetto ed applicazioni • Cuore delle tecnologia • Biovalidazione • Dielettroforesi Dispositivi microfluidici • Micropompe a membrana • Micropompe SAW First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 63 MICROPOMPE Qmax massimo flusso volumetrico misurato pmax massima differenza di pressione misurata Sp dimensioni totali della micropompa fsp= Qmax/ Sp frequenza di autopompaggio First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 V, f tensione e frequenza di lavoro P potenza di consumo =Q p/P efficienza termodinamica 64 MICROPOMPE a membrana A A (dm) Camera di pompaggio attuatore Valvola di entrata diaframma Sezione A-A scarico First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 Valvola di uscita (a) (b) carico 65 MICROPOMPE a piu’ camere di POMPAGGIO LIQUIDO IN ENTRATA LIQUIDO IN USCITA First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 66 Tipi di attuatori Fluido di trasporto (T0, P0) Riscaldatore a film sottile Disco piezoelettrico polarizzazione (c) scarico elettrodi (a) Disco piezoelettrico Scarico polarizzazione (d) Alta pressione (b) Scarico rientro (e) First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 carico Flusso di gas nella camera secondaria scarico 67 Micropompa piezoelettrica a diaframma First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 68 Micropompa per la somministrazione di insulina First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 69 Micropompa SAW (surface acustic wave) ν SAW f= λ First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 70 Liquido in “agitazione” First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 71 Deformazione e movimento della goccia t = 0s la goccia assume una forma sferica sul substrato idrofobico Potenza RF= 0 P < PT vibrazione della superficie libera della goccia P = PT inizia il movimento della goccia P = PT movimento della goccia a velocita’ costante t = 0.0056 s la goccia si piega sul lato nella direzione di propagazione SAW First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 t = 0.0028 s la goccia si solleva e l’interfaccia liquido/solido diminuisce t = 0.0084 s la linea di contatto delle 3 fasi avanza e la goccia assume nuovamente forma sferica 72 Movimentazione di gocce First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 73 Filmati di micropompe SAW First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 74 Grazie! First BioInterface School Lecce 12-16 novembre 2006 75