Configurazione Conformazione CONVENZIONE CONVENZIONE DI
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Configurazione Conformazione CONVENZIONE CONVENZIONE DI
Configurazione (Mislow, 1965) Posizione relativa degli atomi nello spazio cha caratterizza un particolare stereoisomero Enantiomeri: configurazione opposta Diastereoisomeri: configurazione diversa Conformazione (Mislow, 1965) Particolare geometria di una molecola che dipende da certi valori di lunghezza di legame e di angoli, semplici o diedri, fra i legami Infinite conformazioni all’interno di una determinata configurazione 1 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata CONVENZIONE DI FISHER Convenzione arbitraria H CHO OH CH2OH H CHO OH CH2OH HO H H2C OH CHO (+)(+) -D-GLICERALDEIDE utilizzata per gli zuccheri e amminoacidi 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 2 1 CONVENZIONE DI FISHER - Utilizzi attuali 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 3 Descrittori di Configurazione di Unità Stereogeniche Unità stereogeniche per le quali scambio di legante genera diastereoisomeri X trans, E X X X cis, Z assiale equatoriale eso endo 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 4 2 Descrittori di Configurazione di Unità Stereogeniche Unità stereogeniche per le quali scambio di legante genera enantiomeri REGOLE CIP CIP, 1951 (CIP = Chan, Chan Ingold e Prelog) 1. Identificazione di quali e quanti elementi stereogenici sono presenti 2. Costruzione del grafico ramificato intorno agli elementi stereogenici che rappresenti la connettività degli atomi legati all all’elemento elemento. 3. Determinare in base alle regole le priorità dei leganti 4. Attribuire alla configurazione l’appropriato descrittore sulla base delle priorità facendo riferimento ad uno standard esterno arbitrario 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 5 Grafico Ramificato H3C OH H3C CH3 4-metil metil-1-penten penten-3-olo • = atomo fantasma OH H HH H H C C H O C C C H H HH H H HHHHHH C C C H C C C C C H HH HH H Ciclopropil ciclobutil carbinolo 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 6 3 Sottoregole REGOLE CIP 1. Atomi a numero atomico maggiore precedono atomi t i a numero atomico t i minore i 2. Atomi a numero di massa maggiore precedono atomi a numero di massa minore 3. Doppi legami cis precedono doppi legami trans 4. Se nei leganti ci sono degli stereocentri quelli R precedono quelli S. S Se ci sono più stereocentri: RR > SS; RS > SR. 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 7 Descrittori di Configurazione di Centri Stereogenici OH Ph Me H OH Ph Me H OH Me Ph 2 1 3 OH Me Ph 2 3 2 1 1 3 Antiorario Orario S R sinistrus rectus 8 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 4 Proiezioni di Fisher Assegnazione configurazione assoluta (CIP) 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 9 Assegnazione la configurazione assoluta allo stereocentro presente nella molecola rappresentata (3(3-idrossi idrossi-butanale) 10 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 5 Le proiezioni di Fisher si usano quasi esclusivamente per i carboidrati, più raramente per gli ammino acidi. Consentono di verificare la presenza di elementi di simmetria nelle molecole abbastanza agevolmente Esercizio: Assegnare la configurazione assoluta agli stereocentri delle seguenti molecole 11 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 12 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 6 Chiralità e stereogenicità sono proprietà differenti Chan, Ingold e Prelog hanno contribuito a creare confusione tra i due termini chiralità e stereogenicità stereogenicità.. Il lavoro che riguardava le regole CIP si intolava intolava:: Specification on Molecular Chirality, Chirality, cose se ladefinizione di descrittori stereochimici, quali R o S intendesse definire la chiralità piuttosto che la stereogenicità.. La simbologia R e S definisce le posizioni dei gruppi intorno ad un stereogenicità elemento stereogenico stereogenico,, mentre la chiralità non dipende dalla priorità di un gruppo o un altro ma semplicemente dall’assenza di simmetria del secondo ordine nella molecola.. molecola Per esempio molecole con la stessa disposizioni di leganti strutturalmente simili possono avere differenti descrittori CIP HO H Oppure gruppi chiaramente differenti possono avere la stessa priorità e quindi il descrittore CIP non può essere assegnato 13 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata Descrittori di Configurazione di Altri Elementi Stereogenici Alleni (R,S o M,P) F C Br Br C2 F 2 4 2 F F Br 1 F Br C Br Cl C1 2 Br 1 F S 3 F 2 Br P 1 4 2 F F Cl 1 F 2 F Cl 1 F Br 3 S Br 1 P 14 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 7 Descrittori di Configurazione di Altri Elementi Stereogenici Composti ad ansa Atomo pilota CH2 O H 6 1 HOOC O 2 R C(1) – C(2) – COOH > C(1) – C(6) - H 15 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata DESCRITTORI DI CONFIGURAZIONE RELATIVA treo e eritro H H CHO OH OH CH2OH HO HO D-ERITROSIO CHO H H CH2OH L-ERITROSIO eritro H HO CHO OH H CH2OH HO H L-TROSIO CHO H OH CH2OH D-TROSIO treo 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 16 8 DESCRITTORI DI CONFIGURAZIONE RELATIVA efedrina H H CH3 NHMe OH C6H5 MeHN HO CH3 H H C6H5 H HO CH3 NHMe H C6H5 CH3 MeHN H H OH C6H5 Simile a D-ERITROSIO L-ERITROSIO L-TROSIO eritro D-TROSIO treo 17 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata CONVENZIONE IUPAC Si definiscono le configurazioni relative dei singoli stereocentri 2R 3R 2R,3R e 2S 3S 2S,3S d 2S 3R 2S,3R e 2R 3S 2R,3S Se abbiamo molecole raceme possiamo indicarle come: (RR/SS) – (RS/SR) o (R*,R*) – (R*,S*) 18 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 9 OH OH COOR Ph Me Me COOR Me (R*,S*) (R* S*) (R*,R*) (R* R*) Notazioni diverse – stessa serie sterica! OH H2N SH COOH H2N (S)(S) -serina COOH (R) (R)-cisteina 19 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata METODO di MASAMUNE (1980) OH OH COOMe Ph Me anti OH O Me Me Me Ph Me anti O OH COOMe O 2,32,3 -anti anti-3,4 3,4-anti anti-4,54,5-syn 2,42,4 -syn//3,5 syn//3,5-anti COOMe Ph Me sin HO Me Me H HOOC 2 4 3 5 Me H Me H Ph 2S 2,3 2,3-syn syn-3,4 3,4-anti anti-4,54,5-anti 2,42,4 -anti//3,5 anti//3,5-syn 20 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 10 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 21 22 11 Descrizione di unità prostereogeniche - Re/Si vs pro pro-R e pro pro-S Nel caso di sostituenti enantio o diastereotopici si possono usare i due seguenti descrittori: descrittori: Re/Si propro -R e pro pro-S Utilizzata principalmente dai biochimici 23 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata Ottenimento di un singolo enantiomero Sostanze isometriche possono essere differenziate diff i t solo l mediante di t iinterazioni t i i con altri agenti che le rendano anisometriche 1. RISOLUZIONE 2. SINTESI 24 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 12 Molecola chirale: esiste in due forme enantiomorfe La molecola chirale può mostrare “attività ottica” cioè può ruotare il piano della luce polarizzata La luce polarizzata è costituita da due raggi (destrorso R e sinistrorso i i t L) che h percorrono cammini i i elicoidali li id li enantiomorfi. ti fi 25 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata Quando i due raggi interagiscono con un enantiomero di una data molecola si creano interazioni raggio R/enantiomero (+) raggio L/enantiomero (+) Queste interazioni sono tra di loro diastereoisometiche e quindi non q p equivalenti per simmetria. Fisicamente uno dei raggi è rifratto più dell’altro e quindi il piano polarizzato della luce subisce una rotazione di un certo angolo α,, misurabile sperimentalmente. L’interazione della luce con l’altro enantiomero genera un fenomeno di uguale intensità ma di segno opposto. 26 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 13 Polarimetro – Misura dell’attività ottica λ= lunghezza l h d’onda d d del d l raggio α>0 se il raggio L viene rifratto più di R L’enantiomero con α>0 viene definito destrorotatorio; L’enantiomero con α<0 viene definito levorotatorio Rotazione specifica = T= temperatura λ= lunghezza d’onda (di solito D (589 nm), luce da una lampada al sodio) l=lunghezza cella (dm) c=concentrazione (g/100 ml) 27 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata Attività ottica latente - Molecole criptochirali Quindi in una molecola chirale, chirale, enantiomericamente arricchita l’attività ottica può non essere osservata L’attività ottica è condizione sufficiente, non necessaria 28 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 14 Proprietà di forme racemiche solide Composti chirali racemi, allo stato solido possono comportarsi in modo diverso. A seconda di come cristallizzano preferenzialmente vengono denominati: Interazione preferenziale Conglomerati: RR e SS Racemati: RS Soluzioni solide racemiche: RR e SS = RS 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 29 CONGLOMERATI (punto fusione vs purezza enantiomerica) enantiomerica) Miscela dei cristalli formati dai singoli enantiomeri RACEMATI (punto fusione vs purezza enantiomerica enantiomerica)) In ogni cristallo coesistono i due enantiomeri 30 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 15 SOLUZIONI SOLIDE RACEME (punto fusione vs purezza enantiomerica) enantiomerica) Scarse differenze in affinità tra molecole omomere ed enantiomere Punti di fusione quasi identici a quelli dei singoli enantiomeri Quali sono le possibili conseguenze di questi fenomeni? Risoluzione spontanea 31 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata RISOLUZIONE SPONTANEA DI UN CONGLOMERATO Tartrato monosodico e monoammonico PASTEUR Separazione manuale dei cristalli 32 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 16 RISOLUZIONE CLASSICA Formazione e separazione di diastereoisomeri (R,S)(R,S) -A + (R) (R)-B (R)(R) -A/(R) A/(R)-B + (S) (S)-A/(R) A/(R)-B diastereoisomeri (R)(R) -B = Agente risolvente, può anche essere l’enantiomero 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 33 Prima risoluzione via formazione di sale diastereoisomerici (acido tartarico - Pasteur 1853) HO H COOH HOOC HO H (-)-TT.(+)TT.(+)-cinchotoxine (+)-TT.(+)(+)TT.(+)-cinchotoxine n-sale cristallizza p-sale resta in soluzione H OH HOOC COOH H OH (-)-TT.(+)TT.(+)-quinotoxine (+)-TT.(+)(+)TT.(+)-quinotoxine p-sale cristallizza n-sale resta in soluzione Si definisce un sale diastereoisomerico p se i partners acido base della reazione hanno lo stesso segno, n se hanno segno opposto 34 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 17 Caratteristiche di un buon agente risolvente: 1. Facilmente reperibile 2. Forniture costanti 3 Stabilità 3. S bili à nell’uso ll’ e stoccaggio i 4. Basso prezzo o facilità di sintesi 5. Facile recupero e riutilizzo 6. Basso peso molecolare 7. Elevata purezza enantiomerica 8. Disponibilità di entrambi gli enantiomeri 9. Bassa tossicità 10. Buona solubilità 35 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata Agenti risolventi - acidi 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 36 18 Agenti risolventi - basi 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 37 Risoluzione di amminoacidi (D)(D) -fenilglicina 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 38 19 Effetto della chiralità sulla reattività La chiralità di una molecola può influenzare la sua reattività o quella di altre molecole mediante la trasformazione di atomi, gruppi di atomi o doppi legami che non sono equivalenti per simmetria e che sono quindi distinguibili. simmetria, distinguibili Tali atomi atomi, gruppi di atomi o doppi legami sarebbero indistinguibili e equivalenti per simmetria in assenza di informazione chirale Per poter osservare l’effetto si devono formare due o più stati di transizione non equivalenti per simmetria (diastereoisomerici), ogni uno dei quali porta ad un prodotto stereoisomerico ((enantiomero o diastereoisomero)) attraverso cammini energeticamente differenti. La formazione di diversi stereoisomeri in diverso ammontare è chiamata stereoselezione 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 39 In linea di principio l’effetto della chiralità sulla reattività non dipende dalla composizione enantiomerica della molecola chirale Generalmente ll’estensione estensione dell dell’effetto effetto dipende dai diversi contenuti energetici degli stati di transizione 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 40 20 La reazione di Kiliani Kiliani-Fisher 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 41 Stereoselettività Stereoselettività: proprietà di una reazione che genera o distrugge uno stereoisomero in modo predominante rispetto ad uno o più altri Si valuta percentualmente, ad esempio 92% dello stereoisomero x, o con un rapporto (x/y). Generalmente il rapporto è normalizzato a 100, come in 96(x): 4(y). Tuttavia un rapporto riferito a 1 (nel nostro caso 24 (x) : 1 (y)), è di solito più informativo. Infatti 95:5 è praticamente identico a 96:4, mentre 19:1 sembra molto peggio di 24:1. Nel caso della formazione di due enantiomeri la stereoselettività si esprime in termini di eccesso enantiomerico, enantiomerico, mentre nel caso della formazione di diastereoisomeri in rapporto diastereoisomerico. diastereoisomerico. Una reazione che produce uno solo dei possibili stereoisomeri è definita completamente stereoselettiva (non “stereospecifica”!!!). 42 2009 - G. Licini, Università di Padova. La riproduzione a fini commerciali è vietata 21