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Congregatio Jesu News Settembre 2012 n. 2 Questo numero di CJ News reca notizie dall’America Latina, dalla MEP, dall’India e da Roma. Un grande “Grazie” a tutte coloro che hanno contribuito. D’ora in poi, nelle News, verrà inserita una parte relativa a Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato (JPIC). La Sorella, incaricata della stesura, spera davvero di poter pubblicare particolari sviluppi di iniziative in questo campo nelle varie Province. Generalato: processo di valutazione nella sede del “Mondo migliore”- 10 – 12 luglio Prima della partenza per le vacanze o per qualche corso per migliorare il nostro inglese o italiano, siamo andate tre giorni in un luogo incantevole vicino al Lago di Albano e proprio di fronte a Castel Gandolfo. Lontane dal consueto luogo di lavoro, ci siamo prese tempo per valutare la nostra esperienza durante i primi sei mesi a Roma, per chiarire la prospettiva per il futuro e per imparare a conoscerci più profondamente. Durante il percorso, Claire Goldwell e Gill Chapman ci hanno accompagnate con molta competenza e grande impegno personale. Il Myers Briggs Type Indicator è stato per noi di grande aiuto per la comprensione delle forze particolari del nostro team. Settembre 2012 Congregatio Jesu News 350 anni di presenza della CJ ad Augsburg (MEP) Nel mese di luglio 1662 arrivò ad Augsburg Mary Poyntz con cinque compagne, chiamate dall’allora Bürgermeister (Sindaco) per la formazione delle ragazze. Il piccolo gruppo aprì subito una Scuola Elementare e da allora, ad Augsburg, vi sono sempre state scuole di Mary Ward. Questo è un motivo per celebrare e ringraziare. Una mostra allestita nel Palazzo comunale illustrava la storia, ricca di alterne vicende, delle scuole e dei loro gestori. Il progetto è stato realizzato dal Prof. Hans Frei, lo stesso che aveva organizzato la mostra per il IV centenario della CJ, ed essa suscitò l’entusiasmo di alunne, amici della Scuola e della casa, come pure di turisti sopraggiunti casualmente. Testimoni di tale gioia anche le 15 Sorelle che hanno svolto nella mostra il loro servizio di supervisione. All’entrata della mostra vi era un grande poster di Mary Ward con alcune alunne e il motto: “Donne a metà non sono adatte per questi tempi”. Questa frase era un’attrazione che incuriosì molti visitatori. Il 27 luglio segnò il momento centrale con la S. Messa solenne in Duomo e la conclusione dei festeggiamenti. Il Duomo era gremito di alunne, circa 1000. I 300 invitati della città, le autorità scolastiche, le persone provenienti dalla Diocesi furono impressionate dalla compostezza delle alunne e ancor più nel vedere come era stata curata la preparazione. Celebrante principale era il Vescovo Ausiliare Dr. Anton Losinger. Concelebravano altri tre Vescovi e sei Sacerdoti. Nella liturgia della Parola furono intervistate quattro alunne: del seco- lo XVII, del XIX, una del periodo successivo alla seconda guerra mondiale e l’altra dei giorni nostri. Contemporaneamente il coro cantava il canone: “il germe si apre e cresce fino a divenire albero”.Nella processione offertoriale furono portati all’altare prima una coppa piena di semi, poi dei rami e infine un grande albero decorato con nastri colorati. Molto commovente anche la cerimonia nella piccola Golden Saal, la sala assembleare di quello che era stato il Collegio dei Gesuiti. La commemorazione fu tenuta dall’ex Ministro del Culto, Prof. Hans Maier. Il suo eccellente discorso trattò dell’attuale situazione pedagogica e di che cosa ha da dirci oggi Mary Ward. Nonostante il caldo e l’ora tarda, il pubblico ha gustato il suo ricco contenuto, espresso in una dizione perfetta. Poi tutto si concluse in un ben meritato incontro conviviale nella mensa e nel giardino della scuola. Noi, Suore di Mary Ward ad Augsburg, siamo grandemente riconoscenti per la celebrazione ben riuscita ed abbiamo notato quanto significativa sia ancora la nostra presenza per le scuole e per la città. Sr. Margita Kahler CJ 2 3 Congregatio Jesu News Tre studenti hanno lasciato la comunità romana Sr. Bernarda Francu CJ ha conseguito la laurea in pastorale giovanile e catechesi presso l’Università Salesiana e, a fine luglio, è tornata nella sua Provincia rumena. Sr Fides Strenkova CJ ha conseguito il Dottorato presso l’Università Gregoriana ed è tornata nella Provincia Slovacca. Sr. Cecilia Choi CJ è stata a Roma soltanto 11 mesi. È tornata dapprima in Corea e continuerà i suoi studi nelle Filippine. Domenica, 8 luglio, le Sorelle del Generalato hanno invitato le studenti ad un piccolo incontro festoso per ringraziarle dell’aiuto dato nella comunità romana e per augurare loro le benedizioni del Signore sul futuro che le attende. Sr. Jane Livesey invia da Roma la sua relazione Sr. Františka (mia competente traduttrice!) ed io siamo state 12 giorni in Russia, come parte della visita d’ufficio alla Provincia Slovacca prima della nomina di una nuova Superiora Provinciale. In Russia abbiamo sei Sorelle, tutte membri della Provincia Slovacca, che vivono in tre località: due a Tjumen, e a Kyubsyshev in Siberia e due a Novocherkassk, una città nel sud della Russia. Abbiamo lasciato Tjumen, “porta della Siberia”, alle ore 4.30 ed abbiamo viaggiato 13 ore in treno. Barabinsk è la stazione più vicina alla città di Kuybyshev, dove abbiamo una comunità di due Sorelle che lavorano nella parrocchia. Qui l’estate dura circa 3 mesi, la primavera e l’autunno un mese, il resto dell’anno è neve e freddo fino a meno 30°, e questa non è la parte più fredda della Siberia. Ma in estate fa molto molto caldo. A Tjumen abbiamo avuto Settembre 2012 ogni giorno 38°, come a Kuybyshev e ancora più caldo è stato a Novocherkassk. Il clima è solo una delle difficoltà con le quali le nostre Di tanto in tanto, abbiamo attraversato villaggi, che sembrava fossero stati là da sempre. La gente vive miseramente aiutandosi con i prodotti dell’orto e qualche pollo. Le case sono piccole, di legno, senza acqua corrente, ma sono provviste di elettricità. Abbiamo attraversato anche grandi città. Quanto qui riferisco è solo per dare un’idea della vastità della Russia, di cui la Siberia è solo una parte! Quando abbiamo lasciato Kuybyshev per andare a Novocherkassk, ci siamo alzate alle 3.30 per poter raggiungere, dopo 4 ore di macchina, l’aeroporto di Novosibirsk. Abbiamo viaggiato sulla strada principale che attraversa la Siberia e che è molto sconnessa, quindi non è necessario descrivere gli scossoni… Le persone che abbiamo visitato nel villaggio sono di religione cattolica. Sono povere, non possiedono macchine e quindi non possono sempre recarsi alla S. Messa a Tjumen, distante 40 chilometri. La comunità cattolica di Tjumen è molto piccola: sono solo 40/50 le persone che partecipano alla S. Messa la domenica e forse 100 a Natale e Pasqua. Non è facile essere cattolici in Russia, perché la chiesa Ortodossa è veramente potente. I cattolici in questa parte del mondo (Siberia) sono di origine tedesca, discendenti da tedeschi fatti deportare in Russia da Caterina la Grande perché, con la loro abilità artigiana e artistica, lavorassero alla realizzazione dei suoi grandi progetti. A poco a poco si sono stabiliti in una serie di piccole città lungo il fiume Volga dove sono rimasti fino al 1941. Quando Hitler invase la Russia, queste popolazioni furono fatte prigioniere e deportate in Siberia e dislocate in piccoli villaggi molto distanti tra loro (talvolta in villaggi inesistenti) e lasciate a loro stesse. In anni recenti, il governo tedesco ha sviluppato un progetto per questi russi-tedeschi, per cui, chi lo avesse desiderato, avrebbe potuto andare in Germania: avrebbe ricevuto denaro e abitazione. Molti sono andati, ma la maggior parte di essi sono ritornati perché, dicevano, “in Russia siamo porci tedeschi” e “in Germania porci russi” . La prossima generazione riuscirà più facilmente a rimanere, adattandosi e costruendosi una vita in Germania. Le Sorelle a Tjumen e nelle altre due comunità lavorano come assistenti pastorali nella parroc- Settembre 2012 Congregatio Jesu News chia in aiuto ai parroci; qualcuno di essi è religioso, gli altri sono sacerdoti diocesani, ma tutti provengono da altri Paesi come la Polonia o la Germania. Le nostre Sorelle a Tjumen vivono in una tipica casa di legno, abbastanza grande. Hanno un orto ove coltivano esse stesse tutto quello che possono. Nessuno si fida dei mercati perché frutta e verdura sono scadenti, oltre ad essere molto care. Quando le Sorelle acquistano, ad esempio, carne, ne danno un pezzetto al gatto; se non lo mangia, non la mangiano neppure loro! 4 Comunità di Kuybyshev con alcuni parrocchiani Novocherkassk Sorelle della comunità di Tjumen In questa relazione mi sono concentrata su Tjumen, località visitata per prima, ma abbiamo fatto la stessa esperienza anche a Kyubyshev ( in passato era una delle città proibite della Siberia) e a Novocherkassk. Ovunque i parrocchiani erano molto grati per quanto le Suore fanno con loro e per loro. Tutto è stato come un’avventura, ma l’ho vissuta con la seria intenzione di sostenere i membri e di incoraggiare coloro che sono inviate in un luogo o in una missione, umanamente e spiritualmente, molto impegnativa, ma dove praticano esattamente le cose di cui parla Mary Ward nel suo Institutum e Ignazio all’inizio delle Costituzioni: promozione della fede con tutti i mezzi disponibili, incluso l’insegnamento, la predicazione e la catechesi. E sempre mi chiedo che cosa dice Mary Ward al suo Istituto, soppresso 400 anni fa e ora presente in una parte del mondo di cui, probabilmente, ella non aveva neppure sentito parlare… 5 Congregatio Jesu News Collaborazione delle Province CJ e IBVM Settembre 2012 mi ecologici, della preoccupazione per il Pianeta Terra, del consumismo, del potere nella Chiesa e dei punti deboli nella sua struttura. Nella seconda conferenza, Sr. Gemma parlò del ruolo dello specchio nella vita di Mary Ward. Quest’estate, per le Sorelle di lingua spagnola, a Santiago del Cile, furono organizzati un corso di Esercizi e un laboratorio interprovinciale. Ne seguì uno simile in Brasile, al quale parteciparono anche alcuni laici, amici di Mary Ward. Queste iniziative furono organizzate dalle Suore dei due rami CJ e IBVM come seguito della Congregazione Generale 2011. Guida degli Esercizi e del laboratorio è stata Sr. Gemma Simmonds. Le partecipanti provenivano dal Cile, dall’Argentina, dal Perù e dall’Ecuador. Vi erano inoltre due irlandesi, una indiana, due spagnole e una rumena, che si trovava in Cile per prepararsi alla missione a Cuba. Possiamo quindi dire che era un gruppo veramente internazionale. La dinamica seguita è stata la stessa della CG a Loyola: gruppi di fede, di discussione, di meditazione silenziosa, impulsi sulla nostra identità CJ/IBVM e sulla missione universale. La Provincia ospitante aveva organizzato tutto perfettamente e tutte parteciparono con grande dedizione e serietà, in un autentico clima di preghiera e di unione di mente e di cuore. In un breve articolo come questo, non si può essere esaurienti, ma tutte facciamo dei passi per avvicinarci a qualche meta suggerita dalla CG 2011. Un simile programma fu ripetuto in Brasile e qui segue la relazione della Provincia brasiliana. L’incontro iniziò con 40 Sorelle della Provincia, 3 laici e un sacerdote, Don Marcio, i cui appunti ci sono stati di aiuto nella stesura della relazione. La prima conferenza trattò il tema della nostra identità fondamentale di persona e di persona battezzata, cioè incorporata a Cristo, che è sacerdote, re e profeta. Questi tre elementi furono costantemente illustrati con esempi pratici, ricavati dai testi biblici, dalla vita di Mary Ward e da testimonianze della missione e dell’attività delle Suore della Congregatio Jesu. Durante gli incontri eravamo sollecitate a condividere tra noi esempi tolti dalla nostra vita personale a proposito dei proble- Si riferì alla Visione della Gloria, così importante nella storia della Congregatio Jesu…. Sr. Gemma sollecitò il gruppo ad avere una visione spirituale della realtà di ogni persona, a guardare con occhi pieni di misericordia e di perdono la natura, l’umanità in generale e noi stesse. Ognuno/a di noi ha la sua missione, che non sta in ciò che fa e dove vive, ma in ciò che è e questa missione continua fino alla morte, la morte stessa può essere missione. Inoltre condividiamo anche la missione della comunità a cui apparteniamo, chiamate come parte della famiglia di Mary Ward che unisce lo spirito di raccoglimento degli eremiti allo zelo degli apostoli. Abbiamo assistito alla proiezione di un filmato relativo a religiose sopravvissute alla persecuzione comunista tra le quali vi era la nostra Sr. Clara Laslu CJ, rumena, ora morta. Ella sapeva come vivere alla presenza di Dio e come riconoscerlo negli avvenimenti quotidiani in carcere. Sr. Clara diede testimonianza di amore e di perdono come membro del corpo di Cristo, anche se le fu impossibile ricevere i sacramenti durante i 14 anni di prigionia… Ci siamo interrogate su come possiamo vivere la mistica nel mondo, come possiamo vivere da contemplative nell’azione. Sr. Gemma ci parlò di molti aspetti della Visone dell’Anima Giusta, come la libertà da ogni attacco alle cose terrene, il “riferire tutto a Dio” e il discernimento dei criteri del mondo. La nostra più grande sfida è esercitare il potere alla maniera di Dio e non del mondo. Nel terzo giorno abbiamo continuato la riflessione sul filmato, considerando la sofferenza dal punto di vista di Dio. Mary Ward accettò la sofferenza non passivamente, ma sforzandosi di unire la sua volontà a quella di Dio. Siamo debitrici di tanta riconoscenza a Sr. Gemma che ha condiviso con la nostra Provincia una grande ricchezza. Ringraziamo Dio per la possibilità concessa a noi di approfondire la spiritualità ignaziana e il cammino di Mary Ward e per la conoscenza di Sorelle che si sono Settembre 2012 Congregatio Jesu News 6 L’inizio di questo progetto risale agli anni 80, quando Sr. Domenica, partendo da Nainital, incontrò dei malati di lebbra che chiedevano elemosina. Ella ne fu molto colpita e, da quel momento, l’idea di come poter aiutarli non la lasciò più. Non sapeva cosa fare, perché non aveva mezzi. Parlò con le Gemma Simmonds CJ sue alunne che si mostrarono molto pronte ad aiutarla. In quel periodo venne in visita alla comunità di Nainital la Madre Generale M. Michael Pelli. Sr Dominica le espose il suo desiderio e la M. GeProvincia di Delhi: Suor Assunta scrive nerale diede volentieri il permesso di mettere mano al progetto, anzi le diede il primo aiuto finanziario, così le fu possibile aprire un conto in BanIl progetto per gli ammalati di lebbra è una ca. Sr. Dominica non si volse indietro: raccolse “creatura” di Sr. Dominica Hank, che ha lavorato denaro da persone generose dell’India ( ex alunne) e dall’estero. Costruì vere casette e un muro robusto, con un portone di ferro, attorno all’Ashram. Da allora, la comunità di Nainital visita ogni mese quei malati di lebbra e porta loro le provviste. spese per il regno di Dio. Questi incontri sono certamente un grande aiuto nelle fatiche apostoliche della Provincia Brasiliana. Sr. Dominica Hank, finché le è stato possibile, li ha visitati regolarmente, trattenendosi con loro. I pazienti ricordano con molto affetto e gratitudine la loro grande benefattrice. Il suo grande cuore e la sua dedizione hanno portato molta felicità a quella povera gente. duramente nella raccolta di fondi per procurare loro abitazioni decenti. Avevo fatto visita all’ashram (il loro villaggio) dapprima con Sr. Dominica e più tardi con Sr. Tarsicia e, da quando sono stata nominata Superiora, con una Sorella faccio loro visita una volta al mese e porto provviste per circa 25.000 rupie. Dietro nostra richiesta, alcuni insegnanti e benefattori offrono, occasionalmente, denaro, vestiario, doni e alimenti. Nell’ashram vivono attualmente 22 uomini e 19 donne, oltre i bambini. In alcuni la malattia è solo agli inizi, ma in molti ha già consumato gli arti. Ogni anno muore qualcuno. Gli orfani vengono portati in un orfanotrofio a Dehradun. È difficile crederlo, ma a molti di loro non viene concesso il buono per alimenti ! Nelle mie prime visite all’Ashram, esitavo ad offrire la mano alle persone. In molte occasioni ero tentata di abbracciare un bel bambino innocente, ma per timore, mi trattenevo. Ora la mia paura è sparita. Le persone sono amabili ed è una gioia visitarle. Constato che, quantunque poveri, sono contenti di ciò che hanno e non fanno grandi richieste e io ho imparato da loro questa lezione! I malati di lebbra fuori delle loro casette 7 Congregatio Jesu News Settembre 2012 Sezione JPIC Incontro con la co-segretaria JPIC Il 25 giugno, le Assistenti Generali hanno avuto un incontro con Sr. Teresa Dagdag, cosegretaria del movimento JPIC (Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato). Questa iniziativa mira a rafforzare la nostra collaborazione con il movimento JPIC a tutti i livelli. Uno sguardo storico allo sviluppo della commissione ha costituito la base per le nostre riflessioni e condivisioni. Il piano strategico dell’JPIC consiste nello sviluppo professionale, nella centralità dell’JPIC nella vita religiosa, nel lavoro in rete con altri gruppi. Per il raggiungimento dei suoi scopi, la commissione ha formato gruppi di lavoro relativi ai temi: Salvaguardia del Creato, Africa, Commercio di esseri umani. I gruppi di lavoro dei promotori JPIC sono: Dottrina Sociale della Chiesa, immigrati, preghiera per la pace e la vita, giustizia economica, alimentazione ed agricoltura, collaborazione di uomini e donne nella Chiesa, gruppi per la pace ecc. Sono state poste queste domande: (1) Come organizzare il nostro servizio JPIC? (2) In quale campo si verificano ingiustizie nel luogo ove svolgete la vostra missione? (3) Come pensate di affrontarle? (4 )Quali sono i vostri collabo- ratori in quest’opera? (5) Che cosa può aiutarvi a sostenere gli sforzi per la giustizia? Avete una spiritualità dell’JPIC? Abbiamo parlato anche delle nostre idee, sfide e sogni per l’ JPIC. Come passo pratico per un miglior coordinamento dell’JPIC nelle Province, faremo una descrizione del lavoro che devono svolgere le coordinatrici a livello provinciale, in modo che possano poi essere scelte. Il prossimo numero di CJ News uscirà a dicembre. L’incaricata spera di ricevere notizie e foto dalle diverse Province e regioni, in particolare da quelle di cui non abbiamo avuto notizie in questo ultimo periodo. Il tutto deve essere a Roma entro il 20 novembre. Molte grazie!