La pasta Agnesi «servita» sul tavolo del ministro Guidi
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La pasta Agnesi «servita» sul tavolo del ministro Guidi
A RISCHIO 180 LA¥ORATGftl Tra diretti e indotto La pasta Agnesi «servita» sul tavolo del ministro Guidi In Regione approvato un ordine del giorno a tutela dello storico stabilimento imperiese Monica Bottino • Magari servita con un buon pesto alla genovese, la pasta Agnesi sta per arrivare sul tavolo del ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi. Che da oggi è chiamata ad occuparsi del caso della annunciata chiusura dello storico stabilimento imperiese, dopo l'acquisizione del marchio dapartedel gruppo Colussi. Ieri in consiglio regionale i lavoratori sono stati ricevuti dai capigruppo, e alla fine della seduta è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegna la giunta achiedere «l'apertura di un tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico affinché l'importante realtà locale sia tutelata e valorizzata a livello nazionale, visto lo straordinario valore del marchio e dell'azienda». Non solo. Con l'odg poi si impegnala giunta «aindividuare misure economico-finanziarie per il rilancio del settore e a tutelare e garantire l'indirizzo produttivo-industriale dell'area su cui sorge lo stabilimento del Pastificio Agnesi». Un applauso dei lavoratori ha accolto l'approvazione dell'ordinedelgiorno del consiglio. «Noi vogliamo che Agnesi resti a Imperia e ci pare che la difesa del nostro storico stabilimento possa diventare un simbolo per la Liguria anche in vista dell'Expo 2015», hanno detto Guido Fabiano della Fai Cisl e Alessandro lapichino della Rsu, a capo della delegazione dei lavoratori. Non è escluso infatti che altri imprenditori possano rilevare lo stabilimento e mantenere il posto di lavoro ai 138 dipendenti diretti che arrivano a 180 con l'indotto. Principali promotori della mobilitazioneregionale i consiglieri di Forza Italia Marco Melgrati e Marco Scajola che hanno seguito da vicino la vicenda. «Proprio qualche mese fa abbiamo chiesto e otte- nuto la convocazione di una commissione IV in Regione per affrontare questo tema che è molto importante non solo per il territorio dell'imperiese ma per tutta la Liguria. Stiamo parlando infatti di un insediamento produttivo storico in funzione dal 1824». I consiglieri regionali hanno ricordato anche che «l'Agnesi è una risorsa ligure ma anche nazionale e deve essere tutelata ad ogni costo. L'incontro ha dato segnali positivi ma noi vogliamo di più, più certezze ed un'azione costante e forte della Regione per fare in modo che venga salvaguardato il lavoro in un momento diparticolare crisi economica. Vigileremo e saremo propositivi in questa direzione per far si che non cali l'attenzione su un tema troppo importante e delicato. La questione Agnesi deve essere una delle maggiori priorità della Regione Liguria e su questo tema devono venire concentrati i massimi sforzi».