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PIANO DELL`OFFERTA FORMATIVA DEL LICEO ARTISTICO
LICEO ARTISTICO STATALE DI VENEZIA Dorsoduro, 1012 ‐ 30123 VENEZIA Tel. Sede 041 5210669 – 5210702 Succursale 041 2413766 Fax 041 5280686 www.liceoartistico.ve.it [email protected] [email protected] C.F. 80010640276 Cod. Ministeriale VESL01000R PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DEL LICEO ARTISTICO STATALE DI VENEZIA Anno Scolastico 2013/2014 Il Liceo Artistico Statale di Venezia nella sua struttura didattica corrisponde alla denominazione: è infatti un “Liceo”, cioè una scuola formativa, propedeutica al proseguimento degli studi in ambito universitario: non è invece una scuola professionalizzante; è “Artistico” in quanto si propone di dare agli studenti una preparazione di base (durante il primo biennio) e più specifica in relazione al particolare indirizzo scelto (durante gli ultimi tre anni) in tutto ciò che riguarda la comunicazione per immagini. Questa viene intesa come capacità di lettura dei messaggi visivi e, soprattutto, come capacità di produrre elaborati a due e/o tre dimensioni, a mano libera e con l’ausilio di strumenti, con sistemi tradizionali, come l’argilla ed il cartoncino ed anche con il supporto di strumenti elettronici. La produzione artistica diventa negli anni di studio, dunque, una strada per analizzare e di conseguenza conoscere il mondo (posso disegnare una conchiglia, una foglia, una mano, solo se ne ho compresa la struttura geometrica ed il funzionamento) e contemporaneamente una notevole potenzialità espressiva, una possibilità in più di comunicazione con il mondo. Nei vari indirizzi che gli studenti possono scegliere alla fine del biennio (arti figurative, architettura ed ambiente, scenografia, grafica, design) l’insegnamento delle materie artistiche prevede momenti di laboratorio per l’apprendimento delle tecniche e fasi progettuali affinché gli studenti si esercitino all’uso congiunto della creatività e della razionalità. Il liceo è stato istituito nel 1924, subito dopo la famosa riforma Gentile, ed è pertanto uno fra i primissimi licei artistici in Italia, interno – inizialmente ‐ all’Accademia di Belle Arti, con i due indirizzi storici denominati “Architettura e scenografia” e “Accademia” e con una fortissima impronta artistica: su quell’antico schema è modellato tuttora, pur con qualche variante, l’attuale “Corso serale”. Dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso il liceo veneziano ha accolto due sperimentazioni proposte dal MIUR, denominate “Leonardo” la prima e “Michelangelo” la seconda, con un incremento notevole di ore d’insegnamento comuni a tutti gli altri licei (inglese, filosofia, chimica, informatica,…): in questo momento solo le classi quinte si avvalgono della sperimentazione Michelangelo. La riforma Gelmini, che fin qui coinvolge le classi Prime, Seconde, Terze e Quarte, ha portato alcune novità: nuovi indirizzi, riduzione delle ore di presenza a scuola (al massimo 35 ore settimanali), allineamento ulteriore ai modi degli altri licei italiani. 1 Le due sedi sono collocate in contesti storici, di grande qualità estetica, il palazzo Giustinian Recanati, dimora aristocratica seicentesca, e l’ex‐convento delle monache agostiniane dello Spirito Santo, con un’ala rinascimentale del chiostro ancora ben leggibile, utilizzata attualmente per aule e laboratori. Il P.O.F. (“Piano dell’Offerta Formativa”) del Liceo Artistico Statale di Venezia – disponibile sia in versione cartacea sia on line sul sito della scuola (www.liceoartistico.ve.it) – è composto da tre parti, ben distinte. La prima offre una serie di informazioni base sulla scuola, utilissime per comprenderla appieno: l’ubicazione, le sedi a disposizione, i corsi tenuti e le regole che la governano. Tra queste ultime spiccano alcune disposizioni messe a punto negli ultimi tempi: gli interventi finalizzati al recupero delle carenze e dei debiti formativi, il Regolamento di disciplina e il Patto Educativo di Corresponsabilità che impegna coralmente docenti, studenti e genitori. La seconda dà spazio alle materie specifiche e ai rispettivi programmi. Di essi, per evidenti questioni di spazio, ci si limita solo a illustrare lo spirito, mentre per quelli puntuali si rimanda al sito della scuola. La terza, infine, è decisamente quella più legata all’anno corrente giacché prende in esame le commissioni, i progetti e le attività previste per l’anno scolastico 2012/13, evidenziandone la struttura e le finalità. Naturalmente il P.O.F. quest’anno si presenta rinnovato, perché evidentemente tiene conto dell’importante cambiamento in atto nelle scuole medie superiori, grazie alla Riforma del sistema di istruzione che ha interessato le scuole italiane. Questa Riforma ha visto nascere sei differenti tipi di liceo. Il nostro rientra ovviamente nel “Liceo Artistico”, ossia esattamente – non a caso – il nome che la nostra scuola porta con orgoglio a partire dalla sua nascita, negli anni Venti del Novecento. Il liceo artistico previsto dalla Riforma in atto dà vita a una scuola non poco diversa, innanzitutto per la drastica riduzione dell’orario settimanale per gli studenti, che passa da 40/44 ore a 34 ore nel primo biennio, che poi aumentano a 35 nel triennio. Proprio questa ridefinizione dell’orario settimanale ha comportato l’eliminazione di alcune discipline (come Diritto ed economia) e la contrazione di ore di altre, a cominciare dalla materie artistiche di indirizzo. In compenso non muta la finalità del liceo stesso: come specifica il testo approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 febbraio 2010, “Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti”. Nonostante tutto, la Riforma non ha dunque intaccato l’essenza della nostra scuola. Per questo il Liceo Artistico Statale è in grado di dare qualcosa che nessun’altra scuola della provincia – ad onta delle pubblicità o dei dépliant che vengono riccamente confezionati – può offrire: una continuità ad alto livello nel campo della didattica artistica, grazie innanzitutto ad una struttura consolidata e a un staff di docenti convinti della loro funzione. Inoltre, il nostro Liceo non è arrivato impreparato a queste novità, peraltro da anni annunciate, e può sin da ora garantire un ricco ventaglio di proposte ai nostri studenti, i quali a partire dall’anno scolastico 2012/13 possono scegliere fra ben cinque indirizzi, tutti estremamente stimolanti: Arti figurative, Architettura e ambiente, Design, Grafica e Scenografia. Per questa ragione il P.O.F. nella prima e nella seconda parte dà informazioni sia sul consueto liceo artistico – ancora attivo nelle tre quinte con sperimentazione “Michelangelo” – sia sul nuovo liceo, che interessa invece gli studenti delle classi prime, seconde, terze e quarte. La terza parte del P.O.F. mette dunque la lente di ingrandimento sul ricco ventaglio di proposte del Liceo, che impreziosiscono non poco l’offerta formativa. Grazie a quest’offerta quanto mai variegata, i nostri studenti possono entrare in contatto con altre branche della cultura (teatro, musica, fotografia, fumetto, 2 scenografia), approfondire le proprie conoscenze informatiche o vivere in prima persona positive esperienze sportive. Per fare ciò, utilizzano le conoscenze specifiche dei docenti della scuola, spesso arricchite dai contributi di qualificati esperti esterni e da interazioni con altre significative realtà, come l’Università e con il sistema museale cittadino. Tutte iniziative, queste, che se sicuramente tornano a vantaggio degli studenti costituiscono nello stesso tempo anche momenti di crescita, non solo didattica, per gli stessi docenti che attivano le iniziative. Particolarmente stimolanti sono poi le attività concepite in funzione di un’utenza esterna. Esse diffondono nel territorio, attraverso un servizio professionalmente qualificato, le attività della scuola, che dal proprio canto ne ricava un lampante, palpabile beneficio di immagine nonché delle utili risorse economiche. Il nostro Liceo si conferma dunque una realtà estremamente vitale: una scuola che da moltissimi anni offre un servizio indispensabile per la città di Venezia e per il territorio circostante (il suo bacino di utenza non di rado travalica quello della provincia di Venezia). Il nostro istituto pur conservando la propria specificità – di una scuola che fonde un sapere squisitamente artistico con una matrice di fondo liceale – risponde duttilmente alle esigenze di un’utenza sempre più esigente, non dimenticando però mai una giusta e proficua interazione con il tessuto sociale. Il P.O.F. si rivela dunque uno strumento quanto mai utile, un documento fondamentale, che permette di fare il punto della situazione e di cogliere in una visione d’insieme la bontà e l’efficacia di una scuola tra le più rappresentative di Venezia e della sua provincia. LE SEDI DELL’ISTITUTO Sede Centrale La sede centrale del Liceo Artistico si trova nel sestiere di Dorsoduro, al civico 1012 in fondamenta Priuli, vicino alle Gallerie dell’Accademia. L’edificio è oggi denominato Ca’ Giustinian‐Recanati (ma in passato ha portato i nomi di altri proprietari, i Basadonna ed i Priuli‐Scarpon), dal nome degli ultimi proprietari i quali nel XIX secolo fecero dono al Comune di Venezia dell’immobile affinché ospitasse istituzioni scolastiche, come si può leggere da un’epigrafe. Prima di ospitare il Liceo, il palazzo è stato la sede dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia; ha poi subito un doveroso restauro alle strutture ed agli apparati decorativi e dal 1983 riveste la funzione attuale. La fabbrica attuale è stata edificata fra il 1640 ed il 1660 ed è attribuita ad un seguace di Francesco Contini; tuttavia le piante di tutti i piani seguono la tradizionale struttura della casa veneziana a fontego, con portego e magazzini al piano basso, mezzanini, salone passante e stanze laterali ai due piani nobili; questa struttura indica una fabbrica preesistente, che alcuni studiosi ipotizzano trecentesca. La facciata è simmetrica, caratterizzata da forti linee marcapiano nonché da ampie aperture che ben corrispondono agli interni: una bella serliana al primo piano nobile ed un finestrato al secondo piano. Dal portico al piano terreno si può uscire nella corte quadrata, con pozzo, a settentrione, ma soprattutto, attraverso un bell’arco, si può accedere al piccolo giardino sistemato 3 nell’Ottocento con gusto romantico, probabilmente opera del celebrato Giuseppe Jappelli (1783‐1852). Numerosi ambienti interni sono decorati con stucchi (camini, cornici, specchi), ancora ben conservati, risalenti in piccola parte al primo Settecento, in gran parte al 1768, ovverosia al momento dell’acquisto da parte dei Priuli; altri spazi sono arricchiti da affreschi ottocenteschi, eseguiti probabilmente all’epoca della sistemazione del giardino. Succursale dello “Spirito Santo” La sede succursale dello Spirito Santo si trova a pochi minuti dalla sede principale, a Dorsoduro 460, in rio terà San Vio, fra le Zattere e il Museo Guggenheim. Le aule sono ospitate nell’ex‐convento delle monache agostiniane dello Spirito Santo, adeguatamente restaurato nel 1984 per accogliere la nuova funzione scolastica. Dalla fondamenta delle Zattere si possono notare le rinascimentali facciate della chiesa e della scuoletta omonime; poi dietro l’abside della chiesa si apre il giardino di forma allungata, caratterizzato sul lato occidentale da un lungo porticato, con colonne tuscaniche architravate, mentre su quello orientale c’è un’ala nuova, a due piani. Il complesso è datato 1483 ma ha subito rifacimenti nel 1506. In epoca napoleonica, a causa del ridottissimo numero di religiose, il convento venne espropriato e passò nelle mani dello Stato francese, poi austriaco e infine italiano; ebbe vari usi, tra cui quello di deposito di tabacchi fino all’attuale destinazione scolastica. La sede dello Spirito Santo – in cui si svolgono gran parte delle lezioni di pittura, scultura e architettura – è particolarmente amata dagli studenti perché il giardino ed il portico, protetti dal vento, costituiscono spazi di rilassamento duranti gli intervalli, per mangiare, chiacchierare e ritemprarsi durante le giornate di lavoro pieno. LA STRUTTURA DEL LICEO La denominazione Liceo Artistico sintetizza le caratteristiche di questo istituto: Liceo, perché sostiene una cultura di base umanistico‐scientifica; Artistico, per la presenza significativa delle discipline pittoriche, plastiche, architettoniche/design. Il Liceo risponde naturalmente, così come ogni altra scuola italiana, alla Riforma del sistema di istruzione (legge 133/2008, articolo 64, legge 169/2008 e D.P.R. 89/2010) che ha interessato tutte le scuole medie superiori in Italia. In una casistica che prevede sei differenti tipi di liceo, il nostro è denominato Liceo Artistico. La Riforma vede, oltre a un cambiamento di materie, una drastica riduzione dell’orario settimanale per gli studenti, che passa a 34 ore nel primo biennio, che poi aumentano a 35 ore nel triennio. Al terzo anno gli studenti del nostro Liceo potranno scegliere fra cinque indirizzi, partiti dall’anno scolastico 2012/13: Arti figurative, Architettura e ambiente, Design, Grafica e Scenografia. 4 Gli studenti iscritti per quest’anno scolastico al quinto anno si avvalgono invece del corso che da anni é in vigore presso la nostra scuola: il Progetto Sperimentale “Michelangelo ” (in esaurimento perché non previsto dalla “Riforma Gelmini”). Il Liceo Artistico ha attivato, ormai da alcuni anni, anche un Corso Serale, che ricalca la struttura del diurno. Il Progetto Sperimentale “Michelangelo” era nato per sperimentare, in termini didatticamente e culturalmente innovativi, l'intera esperienza formativa dell' istruzione artistica. La durata del corso (→ vedi quadro orario corrispondente) è quinquennale, strutturata in un biennio, uguale per tutti, ed un triennio diviso in quattro indirizzi. Il conseguimento del relativo Diploma di Maturità artistica consente l’iscrizione a qualsiasi facoltà universitaria. Oggi sono presenti solamente tre classi quinte con sperimentazione Michelangelo, articolate in tre indirizzi: Pittura e Decorazione Pittorica; Scultura e Decorazione Plastica; Architettura ed Arredo. Il Piano di studio comprende materie artistiche, umanistiche e scientifiche ed il loro coordinamento favorisce una formazione basata sulla progettualità (ideare, progettare, realizzare, verificare). Le attività artistiche e culturali, in un clima collaborativo, consentono agli studenti di armonizzare la formazione intellettuale e la pratica sociale, il sapere e il saper fare, facendo del percorso scolastico un’autentica esperienza di vita. Il Liceo Artistico cerca di valorizzare al massimo le vocazioni individuali, rafforzando l’autostima, delle ragazze e dei ragazzi, i protagonisti dell’itinerario formativo. Nel rispetto delle singole individualità, il Liceo punta infatti sulla diversificazione dei percorsi educativi, stabilendo un solido legame fra programmi didattici e ritmi di apprendimento degli studenti. In una società in cui la diffusione delle nuove tecnologie tende a modificare velocemente i sistemi di formazione, di informazione e di produzione, compito primario della scuola è inoltre di dare ai ragazzi strumenti e metodi che aiutino a scoprire conoscenze (imparare ad imparare). Così il Liceo Artistico risponde inoltre alle esigenze innovative della società, incentivando la padronanza dei mezzi multimediali affinché i ragazzi siano in grado di trasferire le competenze acquisite in ambiti e settori diversi. L’attività didattica è dunque volta a valorizzare gli interessi e le attitudini degli studenti, con l’intento di suscitare motivazione e di stimolare lo sviluppo della personalità e del senso critico. L’obiettivo primario è educare studenti capaci di muoversi con i tempi, ottenendo positivi risultati agli esami, ma anche in grado di agganciarsi alla realtà. Lo scopo principale della formazione culturale è quello di dare la possibilità ai giovani di affrontare con successo tutte le situazioni della vita. Così, in una stagione in cui l’esplosione delle immagini e la molteplicità delle informazioni tendono a condizionare anche le scelte quotidiane, il faro orientativo per i giovani è la capacità critica e quindi lo sviluppo di una cultura problematica, aperta al contributo elaborativo di studenti e docenti. Notevole importanza viene attribuita al rapporto scuola ‐ famiglia, indispensabile per individuare i problemi peculiari dei giovani ed intervenire nella maniera più tempestiva ed opportuna. I consigli di classe, integrati con assemblee dei genitori e colloqui individuali con i docenti, facilitano il coinvolgimento di tutte le componenti nei momenti più decisivi dell’anno scolastico, favorendo l’adeguamento dell’azione didattica alle caratteristiche dell’utenza. Un aspetto importante del Liceo Artistico è l’attenzione offerta alla prevenzione contro l’abbandono scolastico, che nel nostro istituto è assestata al 4%, contro il 20% nazionale. La scuola infatti si prodiga attraverso molti mezzi per contrastare il disagio, personale e talvolta familiare, di alcuni studenti: l’orientamento, l’attività di accoglienza, la flessibilità dell’apparato scolastico in relazione alle proposte del singolo allievo, l’ottimizzazione del clima d’istituto e di classe, la valorizzazione delle diversità, la segnalazione al consiglio di classe dei disagi, il recupero, il coinvolgimento degli studenti con offerte in linea con i loro interessi, l’intensificazione del dialogo con i genitori, la collaborazione attiva con il MIUR (con l'Alternanza Scuola‐Lavoro), con le USL e il Comune di Venezia, incontri con 5 esperti esterni. Così, si innescano processi positivi che aumentano negli studenti l’autostima, l’integrazione tra coetanei, quella con gli adulti, il ravvivarsi degli interessi, la voglia di protagonismo e, soprattutto, lo "stare bene a scuola". Gli interventi di recupero ed approfondimento, annualmente organizzati, si prefiggono di consolidare le conoscenze di base e di aiutare i giovani in difficoltà a trovare un metodo di studio efficace. Altre esperienze ricche di stimoli culturali sono le attività di approfondimento: tecniche artistiche, fotografia, teatro, fumetto, internet, storia del Novecento, dibattiti sulle problematiche degli adolescenti ecc. Gli studenti che terminano il Liceo Artistico possono iscriversi – oltre alle facoltà universitarie – a corsi di specializzazione professionale, statali e non, in vari settori, in particolare in quello delle arti applicate: corsi di arredamento, di antiquariato, di restauro, di industrial design, di grafica pubblicitaria, di marketing della moda, di cinematografia ecc. CORSO SERALE Dall’anno scolastico 1999/2000 è stato attivato il Corso Serale, che ricalca il corso diurno. Il corso si svolge tutti i giorni, eccetto il sabato, dalle ore 17.15 alle 23.15. Il corso favorisce la formazione permanente nell’ambito artistico ed agevola la frequenza dell’età adulta. Il Liceo cerca di interpretare le esigenze di un’utenza eterogenea, offrendo un servizio importante in armonia con un ambiente di notevole valore storico e artistico come quello veneziano. Il corso mira inoltre a valorizzare le attitudini e le esperienze degli studenti, dando l’opportunità di un approfondimento sulle tecniche artistiche. Agli studenti già diplomatici o laureati vengono riconosciuti i crediti scolastici. Per l’anno scolastico 2013/2014 sono attivate le classi prima e seconda. CORSO INTEGRATIVO Il Corso Integrativo (D.Lgs. 297/94, art. 191) interessa gli studenti diplomati che hanno frequentato il Liceo Ordinamentale, compreso ovviamente anche il serale. Il Corso prevede cinque incontri settimanali, per un totale di tre ore al giorno (dalle 14.30 alle 17.30). Le materie impartite sono le seguenti: Filosofia, Italiano, Lingua Inglese, Matematica, Scienze. A conclusione del corso e in seguito a un colloquio finale viene rilasciato un attestato che permette l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria. Per l’anno scolastico 2013/14 è attivato un corso. SITO INTERNET Il Sito Internet del Liceo Artistico – www.liceoartistico.ve.it – è un mezzo completo e insostituibile per capire la realtà della scuola in ogni suo aspetto, dall'articolazione dei corsi e degli indirizzi di studio alla ricca offerta formativa che ogni anno il Liceo riesce a proporre alla propria utenza. Da più anni, inoltre, il sito Internet si è arricchito di una sezione dedicata in particolare agli utenti, finalizzata a facilitare la comunicazione e l'interazione tra le componenti scolastiche dell'Istituto e fra la Scuola e il Territorio. Un’attenzione particolare la si dà all'interazione studenti ‐insegnanti, per attività come il recupero e l'approfondimento, e alla comunicazione docenti‐genitori. La presenza all'interno della nuova sezione del sito di una segreteria on‐line permette infine di migliorare i servizi per l'utenza. DATI POPOLAZIONE SCOLASTICA Per l’anno scolastico 2013/2014 la popolazione scolastica è costituita da 26 classi e 668 studenti, di cui 58 al corso serale e 29 all’anno integrativo. In particolare: Classi prime (7) 155 studenti Classe seconde (6) 142 studenti Classi terze (6) 132 studenti 6 Corso Serale (una classe prima ed una classe Classi quarte (4) 87 studenti seconda) 58 studenti Classi quinte (3) 62 studenti Totale classi → 29 Totale studenti → 668 Corso integrativo (1) 29 studenti QUADRI ORARI Qui di seguito si possono leggere i quadri orari dei corsi attualmente in vigore nel nostro Liceo. Quelli relativi allo sperimentale Michelangelo interessano solo gli studenti del quinto anno; viceversa, i quadri orari relativi alla Riforma per quest’anno scolastico interessano solo gli studenti dei primi quattro anni. QUADRO ORARIO CORSO SPERIMENTALE "MICHELANGELO" n.b. sono attive solo tre classi quinte: 5C (bisezionale, indirizzi di pittura e scultura), 5D (indirizzo di architettura), 5E (indirizzo di pittura) MATERIE AREA DI 5° anno MATERIE AREA BASE CARATTERIZZANTE Discipline Plastiche ‐ Italiano 3 Discipline Pittoriche ‐ Storia 2 Discipline ‐ Geometriche Lingua Straniera 3 (Inglese) Storia dell'Arte 3 Educazione Fisica 2 ‐ Chimica e Laboratorio Filosofia 2 tecnologico Diritto ed Economia ‐ Esercitazioni e ‐ Matematica e ‐ Laboratorio Informatica AREA DI INDIRIZZO 5° Matematica 3 Pittura 19 Fisica 2 Scultura 19 Scienze della Terra ‐ Architettura 19 Biologia ‐ Totale ore 40 Religione (o materie 1 settimanali alternative) 7 QUADRO ORARIO INDIRIZZO “ARTI FIGURATIVE” (nuovo ordinamento) 1° biennio 1° anno 2° anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale Materia N° ore settimanali N° ore settimanali Lingua e letteratura italiana 4 4 Lingua e cultura straniera 3 3 Storia e geografia 3 3 Storia Filosofia Matematica* 3 3 Fisica Scienze naturali** 2 2 Chimica*** Storia dell’arte 3 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 4 Discipline geometriche 3 3 Discipline plastiche e scultoree 3 3 Laboratorio artistico**** 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 Religione cattolica /Attività alternative 1 1 Totale ore settimanali 34 34 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Laboratorio della figurazione Discipline pittoriche e/o discipline plastiche e scultoree Totale ore settimanali disc. indirizzo Totale ore settimanali del triennio 2° biennio 3° anno 4° anno N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 23 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 23 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 3 2 1 21 6 6 12 35 6 6 12 35 8 6 14 35 5° anno * Con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica e Scienze della Terra *** Chimica dei materiali **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 8 QUADRO ORARIO INDIRIZZO “ARCHITETTURA E AMBIENTE” 1° biennio 1° anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale Materia N° ore settimanali Lingua e letteratura italiana 4 Lingua e cultura straniera 3 Storia e geografia 3 Storia Filosofia Matematica* 3 Fisica Scienze naturali** 2 Chimica*** Storia dell’arte 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 Discipline geometriche 3 Discipline plastiche e scultoree 3 Laboratorio artistico**** 3 Scienze motorie e sportive 2 Religione cattolica /Attività alternative 1 Totale ore settimanali 34 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Laboratorio di Architettura Discipline progettuali ‐ Architettura e ambiente Totale ore settimanali disc. indirizzo Totale ore settimanali del triennio 2° anno 2° biennio 3° anno 4° anno N° ore settimanali 4 3 3 3 2 3 4 3 3 3 2 1 34 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 23 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 23 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 3 2 1 21 6 6 12 35 6 6 12 35 8 6 14 35 5° anno * Con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica e Scienze della Terra *** Chimica dei materiali **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 9 QUADRO ORARIO INDIRIZZO “DESIGN” 1° biennio 1° anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale Materia N° ore settimanali Lingua e letteratura italiana 4 Lingua e cultura straniera 3 Storia e geografia 3 Storia Filosofia Matematica* 3 Fisica Scienze naturali** 2 Chimica*** Storia dell’arte 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 Discipline geometriche 3 Discipline plastiche e scultoree 3 Laboratorio artistico**** 3 Scienze motorie e sportive 2 Religione cattolica /Attività alternative 1 Totale ore settimanali 34 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Laboratorio progettazione Discipline progettuali Design Totale ore settimanali disc. indirizzo Totale ore settimanali del triennio 2° anno 2° biennio 3° anno 4° anno N° ore settimanali 4 3 3 3 2 3 4 3 3 3 2 1 34 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 23 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 23 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 3 2 1 21 6 6 12 35 6 6 12 35 8 6 14 35 5° anno * Con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica e Scienze della Terra *** Chimica dei materiali **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 10 QUADRO ORARIO INDIRIZZO “GRAFICA” 1° biennio 1° anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale Materia N° ore settimanali Lingua e letteratura italiana 4 Lingua e cultura straniera 3 Storia e geografia 3 Storia Filosofia Matematica * 3 Fisica Scienze naturali** 2 Storia dell’arte 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 Discipline geometriche 3 Discipline plastiche e scultoree 3 Laboratorio artistico*** 3 Scienze motorie e sportive 2 Religione cattolica /Attività alternative 1 Totale ore settimanali 34 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Laboratorio di Grafica Discipline grafiche Totale ore settimanali disc. indirizzo Totale ore settimanali del triennio 2° anno 2° biennio 3° anno 4° anno N° ore settimanali 4 3 3 3 2 3 4 3 3 3 2 1 34 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 23 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 23 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 3 2 1 21 6 6 12 35 6 6 12 35 8 6 14 35 5° anno * Con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica e Scienze della Terra *** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 11 QUADRO ORARIO INDIRIZZO “SCENOGRAFIA” 1° biennio 1° anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale Materia N° ore settimanali Lingua e letteratura italiana 4 Lingua e cultura straniera 3 Storia e geografia 3 Storia Filosofia Matematica* 3 Fisica Scienze naturali** 2 Chimica*** Storia dell’arte 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 Discipline geometriche 3 Discipline plastiche e scultoree 3 Laboratorio artistico**** 3 Scienze motorie e sportive 2 Religione cattolica /Attività alternative 1 Totale ore settimanali 34 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Laboratorio di Scenografia Discipline geometriche e scenotecniche Discipline progettuali scenografiche Totale ore settimanali disc. indirizzo Totale ore settimanali del triennio 2° anno 2° biennio 3° anno 4° anno N° ore settimanali 4 3 3 3 2 3 4 3 3 3 2 1 34 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 23 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 2 3 2 1 23 N° ore settimanali 4 3 2 2 2 2 3 2 1 21 5 2 5 12 35 5 2 5 12 35 7 2 5 14 35 5° anno * Con informatica al primo biennio ‐ ** Biologia, Chimica e Scienze della Terra ‐ *** Chimica dei materiali **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 12 ORGANIGRAMMA 1. Docenti Collaboratori del Dirigente Scolastico 2. Referenti Funzioni Obiettivo Strumentali al P.O.F. Responsabile Servizio di prevenzione e protezione: Prof. Alberto Favaretto 3. Coordinatori di Dipartimento 4. Coordinatori dei Consigli di Classe 5. Consiglio d’Istituto 1. DOCENTI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Sergio Marziali Vicario del Dirigente Livio Codato collaboratore del Preside per la sede centrale Maurizio Grandesso Collaboratore del Preside per la sede succursale 2. REFERENTI FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F . Orientamento in entrata ed in itinere: Prof. L. Megna Rapporti con Enti Esterni ed orientamento in uscita: Prof. S. Petruzzelli Autovalutazione di Istituto per il Dimensionamento: Prof. L. Codato Gestione del Piano dell’Offerta Formativa: Prof. G. Fornasiero L' area designata per le funzioni strumentali ricopre le esigenze più importanti della scuola. Essa è strumentale al P.O.F. della scuola, approvato dal Collegio dei Docenti, la cui organizzazione e stesura cartacea è a cura della commissione POF, mentre la versione on‐line, viene elaborata dal Prof. Sergio Marziali. L’Area 3 (Servizi per gli studenti, Prof.ssa Stella Petruzzelli) coordina invece le attività di orientamento e di tutoraggio, le attività extracurricolari. In particolare, la Prof. Petruzzelli cura l’orientamento in uscita, che interessa gli studenti degli ultimi due anni del Liceo. Riguarda dunque la scelta di studi universitari, corsi post‐diploma o immissione nel mondo del lavoro con esperienze progettuali specifiche. Sfruttando contatti con le varie Università (Ca’ Foscari, E.S.U., C.U.O.R.I., AA.BB., NABA di Milano, IUAV, Istituto Superiore di Design di Pordenone, JOB Verona.) e attraverso la distribuzione di materiale di informazione, si offrono agli studenti mezzi per indirizzare positivamente le proprie capacità e le proprie abilità verso il giusto percorso di studio o di lavoro. 13 Inoltre con la partecipazione agli stage estivi, gli studenti sono proiettati nel mondo del lavoro ed affiancati da professionisti ed artigiani. Inoltre i docenti responsabili degli Indirizzi curano l’orientamento in itinere, che interessa gli studenti delle classi seconde nuovo ordinamento, che devono scegliere a quale indirizzo iscriversi. All’uopo, si illustrano agli studenti i vari indirizzi e percorsi di studio per il prosieguo, con lezioni esplicative di alcuni docenti sui vari insegnamenti di indirizzo. La Prof. De Cunzo cura inoltre l’orientamento in entrata, che riguarda gli studenti delle scuole medie, chiamati a scegliere a quale scuola superiore iscriversi. Questo progetto prevede tre appuntamenti di Open Day, incontri con studenti delle classi terze delle scuole medie della Provincia, accompagnati dai genitori, con gli insegnanti del liceo: Sabato 14 dicembre 2013 (ore 15.30), domenica 15 dicembre 2013 (ore 10.30) e domenica 26 gennaio 2014 Il Liceo partecipa alla manifestazione Fuori di Banco, al Vega di Marghera, con altri Istituti di scuola secondaria superiore, in cui questi presentano le loro attività agli studenti di scuola media inferiore. Il Liceo partecipa, inoltre, a più forum di orientamento nella Provincia. Sono inoltre previsti incontri di insegnanti con studenti delle classi terze delle scuole medie della Provincia; visite di studenti del Liceo Artistico presso scuole medie; accoglienza di studenti esploratori di terza media; incontri con studenti stranieri e con coloro che presentano particolari situazioni personali e/o familiari; incontri degli insegnante referenti con singoli studenti, piccoli gruppi o classi per illustrare le caratteristiche del Liceo e i requisiti che si richiedono. 3. COORDINATORI DI DIPARTIMENTO Discipline pittoriche Giuseppe Castellone Discipline plastiche Paola Baldari Discipline geometriche Giorgio Pavan Discipline umanistiche Livio Codato Lingua e cultura inglese Alessandra De Rossi Discipline scientifiche Lucia Feltrin Scienze e Chimica Patrizia Tiberio Storia dell’arte Margherita De Cunzo Storia e Filosofia Giandomenico Porto Scienze motorie Ester Rivolta 4. COORDINATORI DI CLASSE CLASSI COORDINATORI 13/14 SEGRETARI 13/14 14 1A TIBERIO Patrizia BORASO Rosanna 1B CASTELLONE Giuseppe PONTE Beniamino 15 1C FRASCATI Paolo CAPITANIO Daniela 1D RIVOLTA Ester VETTORE Gianni 1E MICHELETTI Stefano PIETRUCCI Marina 1F AMADI Marina SCARPA Nella 1G PIEROBON M. Silvia GRECO Antonio 2A BALDASSARRA Damiana CASOTTO Laura 2B GIRARDELLO Resi BERTAPELLE Silvia 2C LUPOLI Paolo FOFFANO Zoia 2D FERSUOCH Gabriella Di BERT Rosalia 2E BALDARI Paola FALCO Maria 2F FAVARETTO Alberto DE ROSSI Alessandra 3A CHIZZALI Elena SQUIZZATO Raimondo 3B bisez AMADI Elisabetta RIZZOTTO Riccardo 3C CASADIO Pierluisa FELTRIN Lucia 3D MINTO Serenella CARUSO Giacomo 3E D’AUTILIA Ruggero PONTICELLI Chiara 3F PETRUZZELLI Stella SOAVE Laura 4A DE CUNZO Margherita FANTINI Stefania 4B FIORI Susanna GLORIO Luisa 4C LORENZON Tiziano BRUSCAGNIN Paola 4D PAVAN Giorgio GUASTELLA Angelo 5C DI PIERO Annamaria TREVISAN Arianna 5D CODATO Livio FOFFANO Silvana 5E PATANÈ Vincenzo FAVARETTO Maurizio 1S ANDOLFI Franco BOBBO Alessia 2S MEGNA Laura SCELSI Alice 5. CONSIGLIO D’ISTITUTO I componenti del Consiglio d’Istituto (unico per Marco Polo e Artistico) per l’anno scolastico 2013/2014 sono i seguenti: il Sig. Valerio Pradal (genitore Presidente) il Prof. Patrizio Marangon (Dirigente Scolastico), Sig. Angelo Vecchi (Direttore Amministrativo), Prof. Paola Baldari, Rosalia Di Bert, Ornella Doria, Alessandra Faccioli, Paolo Favorido, Renata Mannise, Stefano Micheletti (docenti); Sig.ra Giuliana Ferletti e Barbara Rombolotto (A.T.A.); Sig. Valerio Pradal (genitore), sig. Athos Calafati (genitore), Sig. Ernesto Della Sala (genitore), sig. Gheri Ragazzo (genitore), Giulia Gatto, Fiorenza Scarpa, Jacopo Rossetto, Marta Busetto (studenti). Fanno parte della Giunta Esecutiva il Prof. Patrizio Marangon, il sig. Angelo Vecchi DSGA, la Prof.ssa Rosalia Di Bert, il Sig. Athos Calafati (genitore), la Sig.ra Barbara Rombolotto (A.T.A.) e la studentessa Fiorenza Scarpa. Delegati in Consulta Provinciale sono gli studenti Francesco Lughi e Ceyanne Mazzariol. 16 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE CALENDARIO SCOLASTICO (Delibera G. R. n. 1096 del 23.03.10) I Quadrimestre 12 settembre 2013 – 25 gennaio 2014 II Quadrimestre 26 gennaio 2014 – 7 giugno 2014 Esami di Stato (inizio) mercoledì 18 giugno 2014 Scrutini I quadrimestre: da lunedì 3 febbraio a martedì 11 febbraio 2014 II quadrimestre: da mercoledì 4 a venerdì 13 giugno 2014. Le lezioni saranno sospese nei seguenti giorni: Tutte le domeniche Il 1° novembre, festa di tutti i Santi Il 21 novembre, festa della Madonna della Salute L’ 8 dicembre, Immacolata Concezione Il 25 dicembre, Natale Il 1° gennaio, Capodanno Il 6 gennaio, Epifania Il giorno di lunedì dopo Pasqua il 1° maggio, festa del lavoro Il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica Giorni di lezioni effettivi: 204. Vacanze scolastiche: da venerdì 1° novembre a domenica 3 novembre 2013, ponte di Ognissanti; da domenica 22 dicembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014 compresi (vacanze natalizie); da domenica 2 marzo a mercoledì 5 marzo 2014 compresi (carnevale e mercoledì delle Ceneri); da giovedì 17 aprile a lunedì 21 aprile 2014 compresi (vacanze pasquali); da venerdì 25 aprile a domenica 27 aprile 2014 (ponte del XXV aprile). 17 ARTICOLAZIONE DELLE ORE DI LEZIONE 18 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. DISCIPLINE PITTORICHE Alfarone Domenico Andolfi Franco (serale) Boraso Rosanna Castellone Giuseppe D’Autilia Ruggero Favaretto Maurizio Girardello Resi Grandesso Maurizio Minato Enrico (serale) Petruzzelli Stella ORGANICO DOCENTI DISCIPLINE GEOMETRICHE DISCIPLINE PLASTICHE 1. Baldari Paola 1. Bruscagnin Paola 2. Fantini Stefania 2. Casadio Pierluisa 3. Ferrazzuto Jacopo (serale) 3. Di Bert Rosalia 4. Fiori Susanna 4. Favaretto Alberto (diurno + 5. Frascati Paolo serale) 6. Lupoli Paolo 5. Foffano Silvana 6. Micheletti Stefano 7. Toffano Barbara 7. Pavan Giorgio 8. Trevisan Arianna 8. Pierobon Maria Silvia 11. Squizzato Raimondo STORIA DELL’ARTE 1. De Cunzo Margherita 2. Fornasiero Giovanna 3. Migliore Tiziana (su Durante) (diurno + serale) 4. Minto Serenella 5. Patanè Vincenzo SCIENZE & CHIMICA 1. Falco Maria 2. Marziali Sergio (Diurno + Corso Integrativo) 3. Scelsi Alice (serale) 1. 2. 3. 4. 5. MATEMATICA & FISICA Bobbo Alessia (serale) Chizzali Elena Feltrin Lucia Greco Antonio Guastella Angelo 6. Pietrucci Marina (Diurno + Corso Integrativo) 1. Lorenzon Tiziano 2. Porto Giandomenico 8. Scarpa Nella RELIGIONE 1. Rizzotto Riccardo 2. Schenal Maria 3. Tasso Fabiola (Corso 3. Vettore Gianni FILOSOFIA Integrativo) 19 LINGUA INGLESE 1. Andraous Hanna André (Corso Integrativo) 2. Caruso Giacomo 3. Casotto Laura 4. De Rossi Alessandra 5. Foffano Zoia 6. Glorio Luisa 7. Rizzo Stefania (serale) ITALIANO & STORIA 1. Amadi Elisabetta 2. Amadi Marina 3. Baldassarra Damiana 4. Bertapelle Silvia 5. Codato Livio 6. Di Piero Anna Maria 7. Fersuoch Gabriella 8. Megna Laura (diurno + serale) 9. Pellanda Marina 10. Soave Laura 11. Tasso Fabiola SCIENZE MOTORIE 1. Capitanio Daniela 2. Mulargia Erika 3. Ponticelli Chiara 4. Rivolta Ester SOSTEGNO 1. Cannarsa Maria Luisa 2. Ponte Beniamino DOCENTI RESPONSABILI DI LABORATORIO Laboratorio di Discipline Plastiche: Prof. Frascati Laboratorio di Architettura e Arredo: Prof. Pavan Laboratorio di Discipline Pittoriche e di Incisione calcografica: Prof. Squizzato Laboratorio di Informatica: Prof. Marziali Audiovisivi: Prof. Marziali Laboratorio Scenografia: Prof. Petruzzelli ORGANICO A.T.A. Dal primo settembre 2013, come già scritto, il liceo Artistico ed il liceo Marco Polo (classico e musicale) sono un’unica Istituzione scolastica, dunque c’è un unico dirigente amministrativo, il signor Angelo Vecchi; le persone qui elencate sono quelle che lavorano presso le due sedi del LAS.: Silvia Ardizzon, Annamaria Sent, (Assistenti amministrativi), Elena Dall’Oro (bibliotecaria) Giuliana Ferletti, Barbara Rombolotto, Antonino Di Gangi, Daniele Muscella, Liliana Trovato, Maria Grazia Vetrone, Rosalinda Pulici (Assistenti tecnici), Massimo Armenti, Sandra Bertaggia, Onelio Boscolo Berto, Giorgio Boscolo Contadin, Maria Grazia Bullo, Andrea Canciani, Rossella Duse, Anna Maria Galfano, Paolo Pagan, Laura Scarpa, Cinzia, Tommasini, (Collaboratori scolastici). COMITATO PER LA VALUTAZIONE Per l’anno scolastico 2013/2014 sono stati eletti membri effettivi del Comitato (unico per Marco Polo e Artistico) i professori Paola Baldari, Laura Megna, Maria Antonietta Rizzetto ed Emanuela Zanchi; membri supplenti i professori Annamaria Di Piero e Beniamino Ponte. ORGANO DI GARANZIA L’Organo di Garanzia, per l’anno scolastico in corso, verso il quale è ammesso ricorso avverso i provvedimenti disciplinari a carico degli studenti è composto dai seguenti membri: Patrizio Marangon, Dirigente Scolastico, Nicolò Guerra, componente Studenti, Tommaso Todesca, componente Genitori, da eleggere la componente Docenti. CONSIGLI DI CLASSE Annualmente si organizzano 4 Consigli di Classe (due dei quali comprendenti l’assemblea dei genitori ed i colloqui docenti‐genitori), al fine di programmare, verificare ed adeguare in itinere l’azione didattica. Il calendario è stato dato in copia ai rappresentanti di classe degli studenti e dei genitori. Ecco le competenze dei consigli di classe. Con la presenza dei rappresentanti dei genitori (a struttura completa) 1) Programma l’attività didattica da svolgere nell’intero anno scolastico e nei suoi singoli periodi; 2) verifica periodicamente l’andamento didattico della classe; 3) formula proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica e alle iniziative di integrazione e di sostegno; 20 4) esprime al Collegio dei Docenti il parere su iniziative di sperimentazione metodologico‐didattica che riguardano la classe; 5) estende ed agevola i rapporti tra docenti, genitori ed alunni; 6) esprime il parere sull’adozione dei libi di testo. Con la presenza dei soli docenti 1) Realizza il coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari; 2) valuta ogni quadrimestre gli alunni; 3) aggiorna la scheda personale di ciascun alunno; 4) concede l’iscrizione ad alunni provenienti dall’estero; 5) concede la dispensa dalla frequenza delle lezioni di lingua straniera agli alunni provenienti da altre scuole, ove abbiano studiato una diversa lingua straniera; 6) assume provvedimenti disciplinari a carico degli alunni. Riunioni Il Consiglio di Classe si riunisce periodicamente in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. È convocato dal Dirigente Scolastico o, su richiesta scritta e motivata, dalla maggioranza dei suoi membri. Alle riunioni possono essere chiamati, a titolo consultivo, gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico‐psico‐pedagogici e di orientamento. COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE Per ogni classe è stato nominato un docente Coordinatore del relativo Consiglio, al quale gli studenti e i genitori possono rivolgersi per fornire elementi sul contesto socioculturale dell’utenza al fine di ottimizzare il processo educativo. Il professore designato coordina le iniziative interdisciplinari e parascolastiche ed ha la facoltà di promuovere riunioni. Esiste altresì la possibilità di conferenze per i Coordinatori di classe. COMMISSIONE ELETTORALE Fanno parte della commissione elettorale i prof. Pietro Bortoluzzi e Maurizio Grandesso, il sig. Davide Voltolina (ATA), la Sig.a Tiziana Plebani (genitore) ed Edoardo Rossetto (studente). La Commissione sovrintende a tutte le attività connesse all’organizzazione e regolare svolgimento delle elezioni delle componenti gli OOCC. PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO I Coordinatori di Dipartimento ad inizio anno si riuniscono in una conferenza, che affronta i più rilevanti problemi della scuola (Programmazione di Dipartimento). Nel mese di settembre, inoltre, i docenti delle singole discipline elaborano, nel corso di apposite riunioni e nell’ambito di ciascun Dipartimento, una propria programmazione educativa e didattica (Piano di lavoro individuale). I programmi preventivi devono essere consegnati al Coordinatore in occasione del 1° Consiglio di Classe, quelli effettivamente svolti in segreteria didattica entro il 31 maggio. Particolare attenzione viene data agli studenti portatori di handicap, attraverso i PEI (Piani Educativi Individualizzati), agli studenti con DSA e agli studenti con BES (Bisogni Educativi Speciali), per i quali sono redatti i PDP (Piani Didattici Personalizzati), come da Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012: “Strumenti d'intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Tutte le programmazioni sono comunque depositate, per consultazione, presso gli Uffici di Segreteria. 21 La richiesta di materiale didattico, da concordare nelle riunioni per disciplina e da elencare in ordine di priorità, deve essere presentata dal Coordinatore di Dipartimento, entro il mese di ottobre. SCRUTINI Gli scrutini si svolgeranno dal 3 all’11 febbraio 2014 (Primo Quadrimestre) e dal 4 al 13 giugno 2014 (Scrutini finali). Le valutazioni da proporre al consiglio di classe in fase di scrutinio scaturiscono: a. da un congruo numero di interrogazioni e di prove scritte, grafiche o pratiche, corrette e classificate; b. dal percorso formativo ed educativo dello studente. SOSTITUZIONE DOCENTI ASSENTI Ai sensi del Regolamento del 2001 concernente la stipula dei contratti con i supplenti, si può dar luogo a sostituire il docente assente soltanto nel caso in cui l’assenza superi i 15 giorni; ricorre il caso anche quando lo stesso docente si assenta per più periodi consecutivi, il cui totale dei giorni superi i 15. È appena il caso di segnalare che la complessa procedura per la stipula del contratto col supplente non sempre va a buon fine in tempi brevi. Per le assenze di un solo giorno o di più giorni, si segue quest’ordine di priorità: a. Docenti a disposizione (in prima battuta quelli della stessa classe del collega assente, in seconda quelli che insegnano la stessa disciplina, poi con qualsiasi altro docente a disposizione); b. Docenti che devono recuperare permessi brevi; c. Docenti resisi disponibili ad effettuare ore eccedenti. Nei casi non previsti dalla presente direttiva, al fine di ridurre al massimo il disagio ed allo scopo di assicurare l’attività di vigilanza, si ricorrerà: a) alla sostituzione dell’assente con il Dirigente Scolastico, ove possibile; b) all’utilizzazione dei collaboratori scolastici; c) alla divisione, in gruppi, della classe da inserire di norma nelle parallele, fermo restando il principio della salvaguardia delle norme sulla sicurezza. REGISTRO DI CLASSE Per una informazione didattica continuativa, sul registro di classe è necessario scrivere sempre l’argomento della lezione. Nel caso la presidenza autorizzi l’uscita anticipata della classe, è opportuno segnalare la disposizione sul registro e far scrivere agli studenti sul libretto personale la dicitura “La classe esce alle ore ... per …”. RESTITUZIONE ELABORATI AGLI STUDENTI I docenti devono far eseguire agli studenti almeno due verifiche scritte per quadrimestre (strutturate, grafiche, pratiche, di laboratorio, di gruppo) quando la forma scritta è prevista dal curricolo. Per quanto riguarda le discipline pittoriche, plastiche e geometriche è necessario trattenere due elaborati a quadrimestre per ogni alunno, rappresentativi della valutazione attribuita. Gli altri lavori devono essere restituiti agli studenti entro l’ultimo giorno di lezione. I compiti in classe delle altre venti discipline (almeno due per quadrimestre) vanno consegnati in segreteria entro 15 giorni dalla data del loro svolgimento. Gli insegnanti possono archiviare gli elaborati in forma digitale. 22 COLLOQUI SETTIMANALI DOCENTI – GENITORI La scuola attribuisce notevole importanza al rapporto scuola‐famiglia, al fine di conoscere il contesto familiare e culturale dei ragazzi e di adeguare i percorsi curricolari. I colloqui inizieranno 5 novembre 2013 e termineranno il 31 maggio 2014. Verranno però interrotti in concomitanza con gli scrutini del primo quadrimestre. Si svolgono nella sala docenti o in biblioteca (sede centrale) o in succursale. Per i docenti che vogliono comunicare ai genitori informazioni in merito al profitto, al comportamento e/o alla frequenza degli studenti, è disponibile in segreteria un apposito stampato. Per motivi organizzativi, è necessario che i genitori chiedano al singolo docente almeno tre giorni prima di essere ricevuti, usando il libretto personale degli studenti nella parte “Comunicazione con le famiglie”. UFFICI DI SEGRETERIA Gli uffici sono aperti al pubblico di mattina dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 11.30 (docenti, studenti e genitori). Sono altresì aperti di pomeriggio il martedì e giovedì, dalle 15.00 alle 17.00. SERVIZIO BIBLIOTECA Il servizio di prestito e di consultazione testi è aperto tutti i giorni dalle ore 8.30 alle 10.10 e dalle ore 11.50 alle 12.40, il lunedì e il giovedì dalle ore 14.00 alle ore 15.30. Il referente è la Bibliotecaria Ins. Elena Dell’Oro, la quale provvede inoltre alla catalogazione del materiale librario e multimediale di cui è dotata la biblioteca. FOTOCOPIE Il servizio è gratuito per i docenti in rapporto al fabbisogno di ciascuno. Ad ogni studente che ne sia privo sarà gratuitamente data la tessera magnetica precaricata con 200 fotocopie. INTERVALLO ‐ SOSPENSIONE DELLE LEZIONI L’intervallo si svolge dalle ore 11.00 alle ore 11.15. La sospensione delle lezioni, quando la classe ha lezione pomeridiana, avviene dalle ore 13.50 alle ore 14.20. Per motivi organizzativi durante l’intervallo gli studenti possono usufruire esclusivamente dell’androne piano terra. TELEFONINO E DIVIETO DI FUMO Ai docenti, al personale A.T.A. e agli studenti non è consentito l’utilizzo del telefonino durante l’attività didattica (C.M.362 ‐ 25/08/1998). È altresì assolutamente vietato fumare negli ambienti scolastici. LIBRETTO PERSONALE, PERMESSI DI ENTRATA ED USCITA Il libretto, che va conservato con cura, viene consegnato direttamente agli studenti il primo giorno di lezione. Per i permessi di entrata e di uscita si fa riferimento alla nota del Preside, data in copia ai rappresentanti dei genitori e degli studenti e consultabile nel sito Internet del Liceo. 23 ACQUA ALTA Nel periodo più critico dell’acqua alta a Venezia (presumibilmente ottobre/dicembre) è opportuno informarsi sulle previsioni presso l’Ufficio Maree (tel. 041.2411996) e dotarsi possibilmente di stivali di gomma. LEGGE SULLA PRIVACY In ottemperanza al D.Lgs. 196/2003, relativa al Documento Programmatico Sicurezza Dati Personali, il Dirigente Scolastico ha fornito le informative sulla legge sulla privacy. ADDETTI ALLA SICUREZZA Il responsabile per la sicurezza, prevenzione e protezione è l’ing. Adriano Mantoan (R.S.P.P.), mentre i seguenti docenti sono addetti di plesso per la stessa funzione, proff. Alberto Favaretto e Maurizio Grandesso (A.S.P.P.), in ottemperanza ai D.Lgs. n. 626/94 e D.Lgs. 242/95. Nel corso dell’anno saranno effettuate alcune prove di evacuazione generale. ATTIVAZIONE PIANO DI SICUREZZA Il Dirigente Scolastico, in ottemperanza al D.Lgs. 81/2008, in qualità di datore di lavoro predisporrà nell’arco dell’anno scolastico un questionario inteso a rilevare le possibili cause da stress da lavoro. ASSISTENTI TECNICI DI LABORATORIO Il Dirigente Scolastico, valutate le richieste del personale, ha attribuito le aree di competenza del personale collaboratore tecnico: Pittura: Barbara Rombolotto, Rosalinda Pulici; Architettura: Giuliana Ferletti, Daniele Muscella; Scultura: Liliana Trovato, Maria Grazia Vetrone. Tutta la gestione informatica del Liceo è curata dal prof. Mario Grossi. FORMAZIONE PERSONALE A.T.A. Non sono previsti corsi gestiti direttamente dall’Istituto, ma saranno privilegiate iniziate promosse in consorzio con altre istituzioni scolastiche. Inoltre si faciliterà l’accesso del personale amministrativo ai corsi organizzati dall’Ufficio Scolastico Provinciale. La formazione sulla scuola (L. 626/94) è comunque rivolta anche al personale A.T.A. UTILIZZO DEL PERSONALE COL FONDO D’ISTITUTO Il Dirigente Scolastico, in collaborazione con lo staff, ha predisposto un piano di utilizzo del fondo d’Istituto che individua ambiti di intervento e funzioni incentivabili per i docenti e il personale A.T.A. Il piano è stato presentato al Collegio dei Docenti e all’assemblea dei dipendenti amministrativi, tecnici e ausiliari, che hanno condiviso la proposta del Dirigente. Questa, in sintesi, la proposta del Dirigente: Attività aggiuntive di insegnamento, collegate all’incremento dell’Offerta Formativa (esclusivamente docenti) Intensificazione delle prestazioni di servizio, forme particolari di flessibilità oraria collegate all’attuazione dell’autonomia scolastica (esclusivamente personale A.T.A.) Realizzazione delle attività didattiche e formative previste dal P.O.F. (docenti e personale A.T.A.) 24 CORSI DI SOSTEGNO, RECUPERO E SPORTELLO DISCIPLINARE Anche quest’anno, sia pure con modalità differenti, il Liceo organizza – in orario extrascolastico, dal lunedì al venerdì – dei corsi per andare incontro alle esigenze degli studenti che incontrano difficoltà nel loro percorso di studio o che richiedono approfondimenti sulle tematiche oggetto di studio. Corsi di sostegno. Nel corso del secondo Consiglio di Classe, che si svolge nel mese di ottobre, i docenti predispongono dei corsi di sostegno, a mo’ di prevenzione, per gli allievi la cui preparazione appare più carente. Questi corsi vengono dunque effettuati nella prima parte dell’anno scolastico. Corsi di recupero Il corso di recupero, riservato agli studenti segnalati nei Consigli di Classe, prevede un numero massimo di quindici studenti, anche di classi parallele, ed una durata di 10 ore, 15 per le materie d'indirizzo. FORMAZIONE CLASSI PRIME E TERZE E PROPOSTA ASSEGNAZIONE DOCENTI ALLE CLASSI Per le classi prime vengono tenuti presenti i giudizi delle scuole medie di provenienza nonché i luoghi di residenza degli studenti. Formazione Classi Prime Tenuto conto del numero massimo di studenti per classe, il dirigente scolastico, coadiuvato da una commissione formata da docenti, dispone la formazione delle classi in modo che gli studenti vi siano distribuiti considerando il voto di licenza e il precedente percorso scolastico (ripetenze, trasferimenti, arrivi dall’estero), al fine di costituire classi eterogenee per livello al proprio interno ed omogenee tra loro. La dirigenza, coadiuvata dalla commissione, opererà anche un’equa distribuzione dell’utenza rispetto alla provenienza geografica, evitando la concentrazione di studenti provenienti dalla stessa scuola secondaria di primo grado. Una volta formati i gruppi/classe, le sezioni verranno assegnate per estrazione, alla presenza di almeno due genitori componenti il Consiglio di Istituto. Formazione Classi Terze Gli studenti esprimono le opzioni di iscrizione all’indirizzo del secondo biennio indicando, in ordine di preferenza, con un numero da uno (1) a tre (3), gli indirizzi prescelti tra quelli attivabili, che verranno elencati in ordine alfabetico nella scheda di iscrizione: Architettura e Ambiente; Arti figurative; Design; Grafica; Scenografia. Una commissione, composta dai coordinatori di Dipartimento di Discipline Geometriche, Plastiche, Pittoriche e Storia dell’Arte, presieduta dalla 23 Dirigente scolastica e con la presenza della Funzione strumentale all’Orientamento in ingresso ed in itinere, che funge da segretario, esamina le prime scelte e forma le classi. Terrà anche conto del numero massimo di studenti per classe e del precedente percorso scolastico (ripetenze, trasferimenti, arrivi dall’estero), al fine di costituire classi il più possibile eterogenee per livello al proprio interno ed omogenee tra loro per numero. Al fine di rispettare le scelte degli studenti, la Commissione potrà tener conto anche delle seconde e terze scelte espresse, qualora ciò possa servire a completare gruppi già consistenti (almeno 8) ma non sufficienti a formare il numero minimo per una classe articolata (12). Tra il primo biennio e il secondo biennio non è prevista la continuità di sezione. Il Dirigente Scolastico propone, inoltre, l’assegnazione puntuale dei docenti nelle singole classi, secondo precisi criteri prestabiliti, in primis la continuità didattica. RAPPORTI CON UTENZA E TERRITORIO Rapporti con i genitori Numerosi sono i momenti istituzionali del rapporto scuola‐famiglia: ricevimenti, riunioni dei rappresentanti di classe, assemblee. 25 Da parte del Dirigente Scolastico sono state emanate – nel rispetto delle norme contrattuali e delle competenze del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto – direttive e informative per agevolare il più possibile gli incontri tra famiglie e insegnanti. Rapporti con Provincia, Comune e associazioni del territorio Il Dirigente cura i rapporti, peraltro frequenti, con la Provincia e il Comune. Viene inoltre data particolare attenzione alle relazioni con altri enti: le Università – sia in rapporto all’orientamento degli studenti sia per acquisire i dati relativi all’inserimento dei nostri studenti nel mondo universitario – il Conservatorio, l’Accademia di Belle Arti, l’Università, l’Università della Terza Età, l’U.L.S.S., il MIUR (progetti Confartigianato). CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione dello studente da parte del Consiglio di Classe è un momento estremamente delicato in cui si intrecciano elementi di diversa natura che coinvolgono conoscenze, competenze, abilità e fattori relazionali. Possiede inoltre un importante ruolo di certificazione nei confronti dell’esterno. L’individuazione di criteri di valutazione corrisponde quanto più possibile all’esigenza di porre dei punti di riferimento condivisi volti ad omogeneizzare gli standard utilizzati dai singoli consigli di classe. Al tempo stesso l’esplicitazione dei criteri facilita l’attivazione del processo di autovalutazione degli studenti e coinvolge in modo più consapevole i genitori stessi. 1. VALUTAZIONE DISCIPLINARE Le valutazioni proposte da ciascun docente al Consiglio di Classe in fase di scrutinio devono scaturire da un percorso educativo in cui l’esito finale è il risultato di un dialogo, di un confronto e di una serie di verifiche. Per giungere all’espressione di una votazione è necessario che: sussista un congruo numero di prove all’interno di una frequenza assidua. In caso di assenze saltuarie, frequenti, prolungate, sia pure giustificate, il Consiglio di Classe, accerterà che siano stati raggiunti gli obiettivi propri di ciascuna disciplina, corroborati da un congruo numero di interrogazioni e di esercitazioni scritte, grafiche o pratiche; con questo si sottolinea che l'assiduità della frequenza è un valore necessario e fondamentale per un serio sviluppo del dialogo educativo, da tenere in seria considerazione nel corso della valutazione finale;. vengano assunti come riferimento gli standard di valutazione: o di conoscenze, competenze e abilità indicati al punto (4) utilizzati secondo le curvature delle diverse discipline; o delle capacità relazionali e comportamentali indicati al punto (2). sia dato l’opportuno rilievo ai progressi realizzati dallo studente nel processo di formazione/apprendimento, in rapporto ai livelli d’ingresso individuati. 2. VALUTAZIONE DELLE CAPACITA’ RELAZIONALI E COMPORTAMENTALI E DEGLI ATTEGGIAMENTI MENTALI La Scuola si pone la finalità di valorizzare le personalità dei giovani in formazione suscitando motivazione, individualizzando i diversi interventi didattici e responsabilizzando gli studenti nelle varie iniziative attivate. Perciò la valutazione disciplinare viene integrata in base alle seguenti variabili di riferimento relative alla sfera relazionale, volte a verificare se lo studente: A sa lavorare bene con altri di diversa formazione in varie situazioni reali; 26 B sa ricoprire diversi ruoli: membro di un gruppo di lavoro, leader, insegnante, mediatore; C è capace di monitorare i propri processi mentali e comportamentali; D dimostra autocontrollo; E sa autovalutarsi; F sa porsi mete individuali; G adatta il suo comportamento alle diverse situazioni; H dimostra responsabilità, entusiasmo, curiosità, rispetto verso la cultura, verso gli altri e verso se stesso; I apprezza il valore delle conoscenze nelle varie discipline; J mostra impegno personale e orgoglio verso il proprio lavoro; K usa conoscenze, competenze e abilità in modo attivo, costruttivo e creativo. 3. VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEI CONSIGLI Ferma restando la competenza esclusiva del Consiglio di Classe nella discrezionalità per l’ammissione o non dello studente alla classe successiva secondo la normativa vigente e compatibilmente con i criteri posti in precedenza, in generale 3 o 4 insufficienze nelle diverse discipline costituiranno la condizione per la valutazione di una non ammissione alla classe successiva. In tutti i casi andranno considerati: a. il numero e la gravità delle insufficienze disciplinari riscontrate e l’effettiva possibilità di colmare le lacune riscontrate; b. i debiti formativi non superati; c. l’impegno e la partecipazione nel lavoro scolastico; d. l’anno di frequenza dello studente. 4. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE Livelli CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA’ NC L’insegnante non è in possesso di sufficienti elementi di valutazione 1 27 ‐ Totale rifiuto della materia e dei suoi ‐ Gli elementi acquisiti accertano la totale assenza di competenze specifiche ‐ Ha prodotto lavori e svolto verifiche che non forniscono alcun elemento per riconoscere contenuti. disciplinari. l’acquisizione di specifiche abilità. ‐ Gravissime carenze di base ‐ Anche se guidato non è in grado di riferire le esperienze proposte ‐ Ha prodotto lavori e/o verifiche parziali e assolutamente insufficienti per esprimere una valutazione complessiva dell’iter formativo. 2 3 4 ‐ Gravi carenze di base. ‐ Difficoltà a memorizzare e a riconoscere concetti specifici. ‐ Estrema difficoltà a riconoscere gli elementi fondamentali ed elementari degli argomenti trattati. ‐ Difficoltà di assimilazione dei metodi operativi impartiti. ‐ I contenuti specifici delle discipline non sono stati recepiti. ‐ Difficoltà ad utilizzare concetti e linguaggi specifici. ‐ Lacune nella preparazione di base. ‐ Lavori e verifiche parziali e comunque non sufficienti ad esprimere un giudizio sull’iter formativo. ‐ Difficoltà nell’esecuzione di operazioni elementari. ‐ Esposizione imprecisa e confusa. ‐ Difficoltà ad eseguire semplici procedimenti logici, a classificare ed ordinare con criterio. ‐ Difficoltà ad applicare le informazioni. ‐ Metodo, uso degli strumenti e delle tecniche inadeguati. 5 28 ‐ Conoscenze parziali ‐ Anche se guidato l’alunno ha e/o frammentarie dei difficoltà ad esprimere i concetti contenuti. e ad evidenziare quelli più importanti. ‐ Comprensione ‐ Anche se guidato non riesce ad applicare i concetti teorici a situazioni pratiche. ‐ Metodo di lavoro poco personale confusa dei concetti. ‐ Uso impreciso dei linguaggi nella loro specificità. ‐ Modesta la componente ideativa. 6 ‐ Complessiva conoscenza dei contenuti ed applicazione elementare delle informazioni. e pertanto poco efficace. ‐ Applicazione parziale ed imprecisa delle informazioni. ‐ Sufficienti capacità di analisi, ‐ Esposizione abbastanza corretta ed uso accettabile della confronto e sintesi anche se non terminologia specifica. autonome. ‐ Se guidato l’alunno riesce ad esprimere i concetti e ad evidenziare i più importanti. ‐ Utilizza ed applica le tecniche operative in modo adeguato, se pur poco personalizzato. ‐ Capacità adeguate di comprensione e di lettura degli elementi di studio. 7 8 29 ‐ Conoscenza puntuale dei contenuti ed assimilazione dei concetti ‐ Adesione alla traccia e corretta ‐ Applicazione guidata delle conoscenze acquisite nella l’analisi. soluzione dei problemi e nella ‐ Esposizione chiara con corretta deduzione logica. utilizzazione del linguaggio specifico. ‐ Metodo di lavoro personale ed uso consapevole dei mezzi e delle tecniche specifiche realizzative. ‐ Conoscenza completa ed organizzata dei contenuti. ‐ Sa riconoscere problematiche ‐ Uso autonomo delle conoscenze chiave degli argomenti proposti. per la soluzione di problemi. ‐ Vi è padronanza di mezzi espressivi ed una efficace ‐ Capacità intuitive che si estrinsecano nella comprensione ‐ Conoscenza approfondita ed organica dei contenuti anche in modo interdisciplinare. 9 10 ‐ Conoscenza completa, approfondita, organica ed interdisciplinare degli argomenti. componente ideativa. organica degli argomenti. ‐ L’esposizione è sicura con uso appropriato del linguaggio specifico. ‐ Capacità di rielaborazione che valorizza l’acquisizione dei contenuti in situazioni diverse. ‐ Sa cogliere, nell’analizzare i temi, i collegamenti che sussistono con altri ambiti disciplinari e in diverse realtà, anche in modo problematico. ‐ Stile espositivo personale e sicuro con utilizzo appropriato del linguaggio specifico. ‐ Esposizione scorrevole, chiara ed autonoma tanto da padroneggiare lo strumento linguistico. ‐ Efficace e personale la componente ideativa: uso appropriato e critico dei linguaggi specifici. ‐ Metodo di lavoro personale, rigoroso e puntuale. ‐ Interesse spiccato verso i saperi e positiva capacità di porsi di fronte a problemi e risolvere quelli nuovi. ‐ Metodo di lavoro efficace, propositivo e con apporti di approfondimento personale ed autonomo, nonché di analisi critica. FATTORI DI CREDITO Crediti formativi Frequenza Conservatorio di Musica 30 Crediti scolastici Assiduità e frequenza scolastica Partecipazione ad attività artistiche Interesse Partecipazione a concorsi esterni Impegno Attività di volontariato Partecipazione al dialogo educativo Partecipazione a gare sportive Partecipazione alle attività di ampliamento dell’Offerta Formativa (1‐2‐3‐4…) Interesse/profitto Religione Cattolica ed attività alternative Partecipazione a concorsi promossi da docenti Attività di collaborazione con la scuola VIAGGI DI ISTRUZIONI E VISITE GUIDATE I viaggi d’istruzione, integrativi dell’attività didattica, prevedono visite nelle città d’arte italiane ed europee ed in coerenza con gli interessi che emergono nelle classi durante le attività curricolari. Il Consiglio di Istituto ha approvato i seguenti criteri per la programmazione e l’effettuazione delle visite guidate, dei viaggi d’istruzione, delle visite didattiche e dei viaggi connessi allo svolgimento di attività sportive. Il Consiglio di Istituto, con delibera n. 9/2013 ha stabilito i criteri per la concessione di contributi scolastici alle famiglie che richiedano un aiuto economico per la partecipazione dei figli ai viaggi di istruzione. 1. PREMESSA Le visite guidate e i viaggi di istruzione costituiscono iniziative complementari alle attività istituzionali della scuola e vengono effettuate per esigenze didattiche connesse ai programmi di insegnamento, alla programmazione didattica e alla realizzazione del P.O.F.. La loro gestione rientra nell’autonomia decisionale e nella diretta responsabilità delle istituzioni scolastiche. La scuola, pertanto, determina autonomamente il periodo più opportuno di realizzazione, individua partecipanti e accompagnatori, destinazione e durata. 2. TIPOLOGIA Visite guidate: attività che si svolgono in una sola giornata, in orario scolastico, presso località di interesse storico‐artistico, mostre, monumenti, musei, gallerie, parchi naturali ecc. Viaggi d’istruzione: attività che si svolgono in una giornata oltre l’orario scolastico o più giornate. Viaggi connessi ad attività sportive: rientra in tale tipologia la partecipazione a manifestazioni sportive a tutti i livelli. 31 Visite didattiche: si svolgono in orario scolastico nel territorio e non necessitano di uso di mezzi di trasporto. Non occorre autorizzazione, ma basta avvertire l’ufficio di Presidenza e darne informazione alle famiglie. 3. LIMITI I viaggi non possono superare i 6 giorni di lezione per anno scolastico. In tale computo non rientrano le visite. Non si possono svolgere nel mese precedente al termine delle lezioni, tranne quelli nei parchi e nelle riserve naturali. Altra deroga, considerata la specificità del Liceo Artistico, è rappresentata dalla visita a mostre d’arte che dovessero essere allestite nell’ultimo mese di lezione. 4. PROGRAMMAZIONE Visite guidate e viaggi d’istruzione rientrano nella programmazione educativo‐didattica in quanto vere e proprie esperienze di apprendimento. Nei Consigli di classe d’inizio d’anno sarà definito il piano dettagliato delle proposte. Il piano generale delle visite e dei viaggi viene approvato, per la verifica della compatibilità finanziaria, dal Consiglio d’Istituto che, dopo l’esperimento della trattativa privata limitatamente alle attività che richiedono l’uso di mezzi di trasporto privato, affiderà l’incarico ad una o più agenzie di viaggio. Nelle more tra l’inizio dell’anno scolastico e l’approvazione del piano generale d’Istituto il Dirigente potrà autorizzare l’effettuazione di visite e viaggi nel rispetto dei criteri di cui alla presente delibera. 5. PARTECIPANTI Occorre far sì che partecipi a visite e viaggi la totalità degli studenti. La non partecipazione dev’essere considerata un’eccezione da giustificare ai docenti promotori. Alle famiglie non possono essere richieste quote di partecipazione di rilevante entità o, comunque, di entità tale da determinare discriminazioni. Per eventuali casi di indigenza, l’Istituto provvede mediante il Bilancio o attraverso altre modalità. È obbligatorio che i docenti promotori acquisiscano il consenso scritto di chi esercita la potestà parentale. Gli studenti devono essere in possesso di un valido documento di riconoscimento. La quota di partecipazione di ciascun studente è determinata dividendo il costo del viaggio con il numero dei partecipanti, nel quale sono compresi gli accompagnatori. 6. ACCOMPAGNATORI In genere, sono i docenti che promuovono e organizzano l’iniziativa. Eccezionalmente, possono partecipare, con funzione di accompagnatori, anche i collaboratori scolastici, personale di segreteria e tecnici di laboratorio. Di norma, si deve prevedere la presenza di un docente ogni 15 studenti. E’ necessario indicare un supplente da utilizzare in caso di assenza di uno degli accompagnatori. Agli accompagnatori non compete l’indennità di missione ma competono gli eventuali rimborsi nei casi previsti dalle vigenti disposizioni in materia nonché eventuali incentivi previsti dal piano di utilizzo del fondo di istituto. 7. MEZZI DI TRASPORTO E ASSICURAZIONE È sempre preferibile usare, quando è possibile, il treno (protocollo d’intesa MIUR – Trenitalia). Partecipanti e accompagnatori sono coperti dalla polizza assicurativa che contrae l’istituto. 8. VISITE CON CARATTERE DI ECCEZIONALITÀ È possibile modificare il programma approvato dal C.d.I. quando nel corso dell’anno scolastico si dovessero presentare occasioni educative imprevedibili o quando la programmazione didattica dovesse subire qualche rilevante modificazione preventivamente discussa nel Consiglio di classe. 9. VISITE A MUSEI, GALLERIE, SCAVI DELLO STATO Ai sensi del DM 11/12/97 n. 507, integrato con il Decreto 28/9/99 n°. 375, si ha diritto al libero ingresso su presentazione dell’elenco dei partecipanti certificato dall’Istituto o su esibizione della tessera che è stata consegnata agli studenti a decorrere dall’anno scolastico 2006/2007. 10. DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE 32 Almeno 7 giorni prima della data fissata,i docenti che intendono effettuare una visita o un viaggio devono presentare al Dirigente: richiesta di autorizzazione su modulo predisposto, con allegato l’elenco nominativo degli studenti partecipanti, distinto per classe; la ricevuta di versamento delle quote individuali di partecipazione; La domanda deve contenere tra l’altro: L’assicurazione che è stato acquisito il consenso scritto di chi esercita la potestà parentale sugli studenti partecipanti; Il costo pro‐capite; La destinazione, la data, l’ora di partenza e l’ora presumibile del rientro; L’indicazione del mezzo di trasporto e /o la ditta che effettua il viaggio; L’indicazione degli obiettivi cognitivi, culturali e relazionali posti a fondamento dell’iniziativa. 11. ADEMPIMENTI SUCCESSIVI ALLA VISITA I docenti accompagnatori entro 7 giorni dalla data di effettuazione della visita, sono tenuti a: compilare il questionario/relazione finalizzato alla creazione di un archivio; presentare al Dirigente, eventualmente, una relazione contenente gli inconvenienti verificatisi nel corso della visita con riferimento anche al servizio fornito dalla ditta di trasporto. 12. MODULISTICA La modulistica sotto riportata va chiesta alla Segreteria dell’Istituto: modello richiesta autorizzazione visita guidata; modello note informative ed adesione da parte dei genitori; modello richiesta di autorizzazione alla missione e dichiarazione di effettuazione; Questionario/relazione. REGOLAMENTO DI ISTITUTO Titolo I ‐ NORME GENERALI 1. Principi fondamentali 1.1 ll presente Regolamento di Istituto trae i propri principi ispiratori dalla Carta costituzionale (art. 3, 30, 33 e 34), dalle Convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia e dalle leggi ordinarie dello Stato in materia di istruzione pubblica, oltre che dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. 1.2 Esso, pertanto, trova corrispondenza nella concezione costituzionale che attribuisce alla scuola il mandato sociale di trasmettere cultura e di formare i giovani al pensiero critico e nella centralità della scuola intesa come luogo di formazione, educazione e crescita civile, culturale e professionale, che veda garantite le libertà di pensiero, di espressione, di coscienza, di religione. 1.3 Il presente Regolamento detta norme intese a regolare e definire il funzionamento dei vari organi dell’Istituto conformemente ai principi enunciati, ad esso è coerente e funzionale il Piano dell’Offerta Formativa adottato dal Liceo Artistico Statale di Venezia. 2. Vita della Comunità scolastica 2.1 La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2.2 La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, 33 lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e coni principi generali dell'ordinamento italiano. 2.3 La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante‐studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 2.4 La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. 2.5 La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo‐didattico di qualità; b. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e. la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 2.6 La scuola garantisce e regola l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di Istituto. 2.7 Al fine di garantire il buon andamento e il corretto funzionamento dell’Istituto, tutte le componenti scolastiche (Dirigente scolastico, docenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario) sono vincolate al rispetto delle disposizioni legislative in materia di istruzione (D.Lgs. n. 297 del 16/4/1994). 3. Diritti degli studenti 3.1 Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 3.2 La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3.3 Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 3.4 Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il Dirigente scolastico ed i docenti devono attivare con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e puntuale, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 3.5 Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della vita scolastica gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. 3.6 Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 3.7 Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 34 3.8 Gli studenti hanno diritto ad avere un personale docente competente e preparato didatticamente, che garantisca una continuità pedagogica sin dall'inizio dell'anno scolastico. 3.9 Lo studente, nel rispetto delle competenze e responsabilità del ruolo docente, ha diritto a conoscere in anticipo i criteri di valutazione di ogni docente, ha diritto a che questi criteri siano trasparenti, obiettivi e motivati, nonché concordati tra i docenti di uno stesso Consiglio di classe e sulla base dei criteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti; ha altresì diritto a valutazioni costruttive che permettano un processo di recupero. 3.10 Gli studenti hanno diritto ad avere dei corsi di recupero e di sostegno durante l'anno scolastico, assolutamente gratuiti, in particolare nel caso di assenze protratte da parte dei professori. 3.11 Gli studenti hanno diritto ad avere aule attrezzate e laboratori efficienti. 3.12 Gli studenti hanno diritto ad usufruire dello spazio biblioteca nella sede centrale dell’Istituto tutti i giorni, non oltre le ore 18.00, escludendo il sabato. Hanno inoltre diritto ad avere un’aula autogestita in cui poter svolgere attività didattiche e progetti. 4. Doveri degli studenti 4.1 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 4.2 Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'Istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 4.3 Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento compatibile con la vita scolastica e responsabile nei confronti dei propri compagni, dei docenti e del personale scolastico. 4.4 Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento di Istituto. 4.5 Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 4.6 Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Titolo II ‐ ORGANI COLLEGIALI 5. Consiglio di Istituto 5.1 Composizione 5.1.1 II Consiglio di Istituto è composto da otto docenti, quattro genitori, quattro studenti e due non docenti, eletti secondo le apposite norme vigenti, e il Dirigente scolastico, membro di diritto. Dura in carica tre anni; solo la rappresentanza studentesca viene rinnovata annualmente. 5.1.2 Gli studenti eletti negli organi collegiali rimangono in carica, purché ancora iscritti nell'Istituto, anche oltre il 31 agosto di ciascun anno e fino a quando sono nominati dal Dirigente scolastico i nuovi rappresentanti eletti sulla base degli esiti delle elezioni; analogamente si procede per i genitori con la precisazione che per gli organi di durata triennale si ricorre all’istituto della surroga. 5.1.3 La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri da parte del Dirigente scolastico, è disposta dallo stesso capo d'Istituto. 5.1.4 Nella prima seduta il Consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente scolastico ed elegge il proprio presidente tra i rappresentanti dei genitori, a scrutinio segreto. È considerato eletto chi abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero di consiglieri eletti. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei presenti, sempre che vi sia almeno la metà più uno dei consiglieri. A parità di voti si ripete la votazione fino al raggiungimento della maggioranza richiesta. 35 5.1.5 Il Consiglio altresì può deliberare l'elezione, scelto nella componente genitori, di un vice presidente. Sempre nella prima seduta, il Consiglio di Istituto elegge a scrutinio segreto i membri della Giunta esecutiva ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs. n. 297 del 16/4/1994. A tal fine, ciascun consigliere ha il diritto di indicare nella sua scheda un membro per ciascuna componente del Consiglio. Risultano eletti i membri di ciascuna componente che ha ottenuto più voti. Fanno parte di diritto della Giunta il Direttore amministrativo e il Dirigente scolastico che la presiede. 5.2 Competenze ed attribuzioni 5.2.1 Le competenze del Consiglio di Istituto e della Giunta sono stabilite dagli art. 2, 6, 17, 18, 33, 34 e 35 del D.I. 44/2001, dagli art. 8, 10, 27, 37, 38, 39, 42 e 43 del D.Lgs. 297/1994. 5.2.2 Ogni membro del Consiglio di Istituto ha il diritto e deve avere la possibilità concreta di acquisire tutte le informazioni che ritenga necessarie per la sua attività di consigliere, nell'ambito delle vigenti normative sulla trasparenza degli atti amministrativi (L. n. 241/90) e sulla protezione dei dati personali (D.Lgs. n. 196/03). A tal fine ciascun componente della comunità scolastica è tenuto a prestare la propria collaborazione. 5.2.3 II presidente del Consiglio di Istituto assicura il regolare funzionamento dell'organo collegiale e svolge tutte le necessarie iniziative per garantirne una gestione democratica e la realizzazione dei suoi compiti. In particolare; convoca il Consiglio secondo quanto indicato al punto 5.1.4 del presente regolamento, ne presiede le riunioni e adotta tutti i provvedimenti necessari per il regolare svolgimento dei lavori. Il presidente ed i consiglieri hanno diritto di libero accesso ai locali della segreteria della scuola durante il normale orario di servizio; di avere direttamente dal Direttore amministrativo, segretario della Giunta esecutiva, o, in sua assenza, dallo stesso presidente tutte le informazioni concernenti le materie di competenza del Consiglio e di prendere visione, tramite lo stesso, di tutta la relativa documentazione. Previa deliberazione del Consiglio, può prendere contatti con i presidenti dei Consigli degli altri Istituti ai fini di cui all'art. 8 del D.Lgs. n. 297 del 16/4/1994. 5.2.4 In caso di impedimento o di assenza, il presidente è sostituito dal vice presidente. In assenza di questo dal consigliere genitore più anziano. In assenza di tutta la componente genitori, comunque accertato il numero legale per la validità della seduta, il presidente è sostituito dal consigliere più anziano per età anagrafica (nota UDD del MIUR n. 2635 del 08/11/1980). 5.2.5 Le delibere sono prese a maggioranza dei voti validamente espressi. La maggioranza dei votanti si determina computando anche le schede bianche o nulle. Non sono da considerare tra i votanti né tra quelli presenti i consiglieri che escono dalla sala prima della votazione. I consiglieri che si astengono non si computano nel numero dei votanti, pur essendo computati nel numero dei presenti ai fini della validità dell'adunanza. Le votazioni sono palesi (per appello nominale o per alzata di mano); sono segrete solo se riguardano singole persone. 5.2.6 Gli studenti eletti che non abbiano raggiunto la maggiore età non hanno voto deliberativo sulle materie di cui al secondo ed al terzo comma, lettera b), art. 10 del D.Lgs. n. 297 del 16/4/94. 5.2.7 Le funzioni di segretario sono affidate dal presidente ad un membro del Consiglio, di norma ad un docente. 5.2.8 I membri del Consiglio, durante l’orario di servizio, possono accedere agli uffici di segreteria per richiedere tutte le informazioni e copie degli atti relativi alle materie di competenza del Consiglio. Ogni membro può chiedere al presidente della Giunta esecutiva informazioni o spiegazioni sulla esecuzione da parte della Giunta, delle deliberazioni adottate. 5.3 Modalità di convocazione 5.3.1 II Consiglio è convocato dal presidente in seduta ordinaria di norma ogni due mesi. Il Consiglio si riunisce normalmente nella sede della scuola. Quando sia deciso dalla maggioranza assoluta del Consiglio, si può riunire anche fuori della scuola, ad eccezione dei mesi di luglio e agosto, e in seduta straordinaria: • su richiesta del presidente; • su richiesta della Giunta esecutiva; 36 • su richiesta di almeno 1/3 dei membri; • su richiesta di 1/3 dei membri del Collegio dei docenti; • su richiesta del 50 % dei membri Comitato degli studenti; • su richiesta del 50 % dei membri del Comitato dei genitori; • su richiesta del 50 % del personale non docente in organico; • su richiesta del Consiglio di classe. L'ordine del giorno sarà indicato dai richiedenti. 5.3.2 La data della convocazione ordinaria, l'ordine del giorno, l'oggetto, devono essere comunicati ai consiglieri con un anticipo di cinque giorni lavorativi tramite affissione della convocazione sull'apposito albo e tramite e‐mail. Ai consiglieri, altresì, viene data entro gli stessi gg. convocazione personale. In casi di urgenza il Consiglio può essere convocato con preavviso non inferiore alle 48 ore rispetto alla data della riunione. È ammessa, in questo caso, la convocazione telefonica. 5.3.3 Stabilita la data della riunione del Consiglio di Istituto, per anticipare o posticipare tale data occorre la richiesta scritta e motivata di almeno la maggioranza dei consiglieri e della Giunta esecutiva. I consiglieri possono chiedere preventivamente la documentazione necessaria per una adeguata informazione sull'oggetto dell'O.d.G. 5.3.4 La formulazione dell'ordine del giorno delle sedute ordinarie è predisposto dal presidente o dalla Giunta esecutiva. 5.3.5 È fatta salva la possibilità del Consiglio di Istituto di fissare i punti dell'O.d.G. fin dalla seduta precedente. L'O.d.G. conterrà di norma i seguenti punti: a. lettura e approvazione del verbale della seduta precedente; b. relazione del presidente della Giunta esecutiva sull'esecuzione delle delibere e su eventuali fatti salienti della vita dell'Istituto (se tali fatti richiedono una discussione o un approfondimento saranno inseriti nella seduta successiva); c. relazioni ed informazioni delle Commissioni; d. nomina ed incarichi alle Commissioni; e. argomenti di discussione e di deliberazione. 5.3.6 Il Consiglio accoglie nel proprio ordine del giorno le richieste scritte avanzate dalla maggioranza del Collegio dei docenti, dal Comitato degli studenti, dal Comitato dei genitori e dal personale ATA. Reciprocamente, il Consiglio impegna il Dirigente scolastico ad accogliere nell'ordine del giorno del Collegio dei docenti eventuali proposte espresse a maggioranza nel Consiglio di Istituto. 5.3.7 Le sedute del Consiglio di Istituto sono aperte a tutte le componenti rappresentate dal Consiglio stesso e di persone estranee espressamente invitate con diritto di parola, solo se esplicitamente invitati a parlare da parte del presidente. Ciò consentirà, tra l'altro, la consultazione dei vari organi collegiali previsti dal D.Lgs. n. 297 del 16/4/1994. Nel caso in cui il comportamento del pubblico non consenta l'ordinato svolgimento dei lavori o la libertà di discussione o di deliberazione, il presidente dispone della seduta e della sua ulteriore prosecuzione in forma non pubblica. 5.3.8 Quando le sedute del Consiglio di Istituto si protraggono oltre le tre ore, ciascun consigliere ha la facoltà di chiedere che si deliberi l'aggiornamento della seduta. 5.3.9 Tutte le deliberazioni assunte dal Consiglio sono inserite in un apposito fascicolo. 5.4 Rinvio ed aggiornamento delle riunioni 37 5.4.1 Qualora, trascorsi 30 minuti dall'ora di inizio della riunione, non sia stato raggiunto il numero legale dei componenti, la riunione è dichiarata deserta e viene rinviata in data da destinarsi. 5.4.2 Della seduta dichiarata deserta per mancanza di numero legale è steso un verbale nel quale si devono indicare i nomi degli intervenuti, degli assenti e le eventuali giustificazioni. 5.4.3 Trascorsi 30 minuti dall'ora prevista per la conclusione, il presidente aggiorna la seduta. La discussione degli argomenti non completati e/o trattati e previsti all'O.d.G. di una riunione ordinaria o straordinaria, ha luogo all'inizio della riunione ordinaria successiva. 5.5 Comunicazioni, interrogazioni ed interpellanze. 5.5.1 All'inizio della riunione, dopo l’approvazione del verbale della riunione precedente, si da luogo alle eventuali comunicazioni del presidente su ogni questione che rientri nelle competenze del Consiglio; ciascun consigliere può presentare interrogazioni ed interpellanze, consistenti nella richiesta al presidente di informazioni su fatti, sulle ragioni di provvedimenti assunti o su intendimenti in ordine a problemi specifici. Le interrogazioni ed interpellanze vengono presentate in forma scritta al presidente che le pone all'ordine del giorno della prima riunione utile. Il presentatore illustra brevemente l'interrogazione o l'interpellanza e ad essa risponde il presidente. La replica, eventualmente, spetta al solo interrogante o interpellante. 5.6 Emendamenti e proposte incidentali 5.6.1 I Consiglieri possono presentare emendamenti alle proposte di deliberazione già iscritte all’O.d.G. del Consiglio, dandone comunicazione scritta al presidente preferibilmente due giorni prima dell'adunanza. Se si ritenga necessaria l'acquisizione di ulteriori dati di valutazione, il Consiglio può decidere di rinviare la trattazione delle proposte all'ultimo punto all'O.d.G. o alla successiva adunanza. La disciplina di cui sopra, si applica anche alle proposte che potrebbero presentarsi nel corso della discussione di un punto all'O.d.G. 5.7 Mozioni 5.7.1 La mozione consiste nella proposta, che deve essere presentata in forma scritta al presidente del Consiglio che la inserisce all'O.d.G. della prima adunanza utile. 5.8 Commissioni di lavoro 5.8.1 Su delibera del Consiglio, l'attuazione di un punto all'ordine del giorno può essere affidata ad una Commissione di lavoro che resterà in carica fino all'espletamento del compito affidato. 5.8.2 Le Commissioni di lavoro, altresì, non possono avere potere decisionale e svolgono le proprie attività secondo le indicazioni stabilite dal stesso Consiglio. Per l'esame di questioni specifiche, possono far parte delle Commissioni di lavoro, oltre ai membri del Consiglio, anche altri membri della comunità scolastica ed esperti esterni, a giudizio della maggioranza dei membri della Commissione. Tali Commissioni "allargate" saranno presiedute da un membro del Consiglio di Istituto. 5.8.3 Le Commissioni, di comune accordo con il Dirigente scolastico per le responsabilità di sua competenza, potranno convocare assemblee e promuovere dibattiti per verificare le proposte da presentare al Consiglio di Istituto. Le proposte che prevedono una delibera saranno formulate tramite una unica relazione (se approvata all'unanimità) oppure una relazione di maggioranza e non più di due di minoranza presentate con tutte le firme degli estensori. 5.8.4 I relatori, anche se non sono consiglieri, avranno diritto di partecipare con diritto di parola alle sedute del Consiglio di Istituto che abbiano all'O.d.G. le relazioni stesse. Ciascuna componente del Consiglio di Istituto ha diritto di essere rappresentata nelle Commissioni con almeno un membro. Ogni consigliere eletto ha diritto di far parte di almeno una Commissione. 5.9 Costituzione del Consiglio di Istituto e validità delle deliberazioni 38 5.9.1 Per la validità dell'adunanza dell'organo collegiale è richiesta la presenza di almeno la metà + 1 (numero legale) dei componenti in carica, la seduta viene dichiarata aperta non appena sia presente il numero legale dei componenti. Le votazioni avvengono a scrutinio palese per alzata di mano o per appello nominale a scelta del presidente. 5.9.2 Nelle votazioni palesi, in caso di parità, prevale il voto del presidente. 5.9.3 Si procede alla votazione a scrutinio segreto quando si faccia questione di persone e, in ogni caso, quando richiesto da almeno i due terzi dei votanti. 5.9.4 Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei voti, sempre che alla votazione sia stato presente almeno il numero legale dei componenti in carica. 5.10 Pubblicità degli atti 5.10.1 Gli atti del Consiglio vengono esposti all'albo dell'Istituto entro i 10 gg. successivi ad ogni riunione fino a quella seguente. Redige il verbale delle riunioni un segretario nominato dal presidente. Le delibere dovranno portare un numero progressivo. Copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 15 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell'ufficio di segreteria e, per lo stesso periodo, sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta. Con apposizione della sottoscrizione in calce alle delibere, il segretario e il presidente del Consiglio attestano la corrispondenza delle stesse a quanto verbalizzato e a quanto previsto nel presente regolamento. 5.10.2 II dispositivo delle singole delibere deve essere letto ed approvato seduta stante, mentre il verbale, redatto entro 10 giorni, è oggetto di approvazione nella seduta successiva. 5.10.3Il Dirigente scolastico ne dispone immediata affissione e attesta in calce ad esse la data iniziale di affissione. 5.11 Decadenza e surroga dei consiglieri 5.11.1 I membri eletti decadono dalla carica qualora non intervengano a 3 sedute consecutive del Consiglio e non abbiano una valida giustificazione scritta, fatta pervenire al presidente entro 5 gg. lavorativi dalla data della seduta (art. 38 D.Lgs. 297/94). 5.11.2 La Giunta esecutiva, quando accerta che un membro non è intervenuto senza giustificazione a 3 riunioni consecutive, comunica al Consiglio la decadenza dalla carica di tale membro ponendo all'ordine del giorno della riunione successiva la sua sostituzione. Nella prima riunione dell'anno scolastico, il Dirigente scolastico procede alla sostituzione dei membri del Consiglio e della Giunta esecutiva che abbiano perso i requisiti previsti, mediante nomina dei primi non eletti. 5.11.3 Le elezioni suppletive previste dall'art. 35 D.Lgs. 297/94 devono tenersi entro 60 gg. dalla data in cui il Consiglio ne abbia constatata la necessità. 5.12 La Giunta esecutiva 5.12.1 II Dirigente scolastico è il presidente della Giunta esecutiva e, in caso di sua assenza, è sostituito anche per le funzioni nella Giunta, dal docente delegato ai sensi dell'art. 7 D.Lgs. 297/94. 5.12.2 La Giunta ha compiti istruttori ed esecutivi in ordine alle proposte e alle delibere del Consiglio e svolge la propria attività nell'ambito delle attribuzioni di cui all'art. 8 D.Lgs. 297/94. Predispone l'ordine del giorno delle sedute ordinarie del Consiglio, predispone il bilancio preventivo, tenendo presente le indicazioni del Consiglio. Prepara i lavori del Consiglio e ne attua le deliberazioni. 5.12.3 La Giunta è convocata dal Dirigente scolastico o su richiesta della maggioranza dei suoi componenti, tre giorni lavorativi prima della seduta. 5.12.4 Le sedute sono valide se sono presenti la metà più uno dei componenti in carica. 5.12.5 Le funzioni di segretario della Giunta sono svolte dal Direttore amministrativo. 6. Collegio dei docenti 6.1 Presidenza 6.1.1 Il Collegio dei docenti è presieduto dal Dirigente scolastico o, in caso di sua assenza, dal docente vicario. 39 6.2 Programmazione dei lavori 6.2.1 All'inizio di ogni anno scolastico il Collegio dei docenti discute le linee generali della programmazione del proprio lavoro, predisposta dal Dirigente scolastico. 6.3 Convocazione 6.3.1 Il Collegio dei docenti è convocato dal Dirigente scolastico, nel rispetto del tetto fissato dalla programmazione annuale delle quaranta ore e in relazione alle scadenze indicate dal Ministero. 6.3.2 Il Dirigente scolastico, inoltre, convoca un Collegio dei docenti straordinario quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta scritta. Detto Collegio straordinario viene convocato entro quindici giorni dal ricevimento della richiesta. Nel Collegio straordinario viene discusso prioritariamente l’ordine del giorno proposto dai richiedenti, eventuali altri punti seguiranno in coda. 6.3.3 La convocazione del Collegio dei docenti deve essere disposta con congruo preavviso non inferiore a cinque giorni. In caso di urgenza i tempi di preavviso possono essere ridotti, ma non inferiori a trentasei ore. L'avviso, in questo caso, può avvenire telefonicamente. 6.3.4 Durante la sospensione delle lezioni e nei giorni prefestivi non può essere convocato. 6.3.5 Nella convocazione deve essere indicata la sede, l'ora di inizio e l'ora entro cui saranno conclusi i lavori. 6.4 Ordine del giorno 6.4.1 L'ordine del giorno degli argomenti da sottoporre al Collegio è determinato dal Dirigente scolastico o dai proponenti nel caso di Collegio richiesto da almeno un terzo dei componenti. 6.4.2 L'ordine del giorno deve contenere sempre la voce “Varie ed eventuali”. 6.4.3 All'inizio della seduta possono essere proposte modifiche alla successione degli argomenti all'O.d.G. dal presidente o dai docenti. Tale richiesta viene approvata o respinta dal Collegio. 6.4.4 La documentazione necessaria all'esame degli argomenti all'O.d.G. viene messa a disposizione dei docenti con congruo anticipo (almeno cinque giorni) rispetto al giorno dell'adunanza. 6.5 Varie ed eventuali 6.5.1 Gli argomenti possono essere proposti dal presidente o dai docenti. 6.5.2 La discussione di tali argomenti non può andare oltre i termini di tempo prefissati. Il Collegio può decidere, attraverso una votazione, se continuarne l'esame oltre i termini di tempo fissati. 6.6 Verifica del numero legale 6.6.1 Ad apertura di seduta il presidente verifica l'esistenza del numero legale e, qualora tale numero non sia raggiunto il Collegio si ritiene convocato per il prossimo giorno non festivo, alla stessa ora. 6.7 Verbale delle riunioni 6.7.1 Il verbale del Collegio viene redatto da uno dei collaboratori del Dirigente scolastico. La verbalizzazione della seduta precedente viene messa a disposizione dei docenti almeno cinque giorni prima della successiva riunione. Il verbale si intende letto, a meno che anche un solo docente ne richieda la lettura delle parti dallo stesso contestate. 6.7.2 E' concessa la parola solo per proporre rettifiche o chiarimenti. Nel formulare le proposte di rettifica non è ammesso rientrare in alcun modo nella discussione del merito dell'argomento. 6.7.3 Il presidente mette ai voti la rettifica proposta. 40 6.7.4 Se vengono manifestate contrarietà sono ammessi interventi uno a favore e uno contrario alla proposta, 36 ciascuno per non più di tre minuti 6.7.5 Dopo tali interventi il presidente pone in votazione, per alzata di mano, le singole proposte di rettifica e l'approvazione del verbale stesso. 6.8 Andamento dei lavori 6.8.1 Il Dirigente scolastico in qualità di presidente del collegio sovraintende al buon andamento dei lavori del Collegio, mette in discussione gli argomenti all'O.d.G., ne può proporre la sospensione o il rinvio, concede la parola a chi la chiede nell'ordine nel quale sono state fatte le richieste d'intervento; regola la discussione, indice le votazioni e ne proclama l'esito. 6.8.2 Il presidente effettua le sue comunicazioni ad inizio di seduta nel tempo di 15 minuti, o, nel caso abbia bisogno di un tempo superiore, indicherà il tempo necessario nella circolare di convocazione del Collegio. 6.8.3 Gli interventi del presidente dopo le comunicazioni sono equivalenti a quelli di ogni altro membro del Collegio e quindi seguono le regole sopra definite. 6.8.4 Ogni relatore illustra la proposta nel tempo massimo di 10 minuti. 6.8.5 Ogni membro del Collegio può effettuare brevi interventi di 5 minuti. 6.8.6 Tutti i membri del Collegio, avuta la parola dal presidente, hanno diritto ad intervenire sugli argomenti in discussione, secondo l'ordine di iscrizione, senza essere interrotti. 6.8.7 Il relatore al termine degli interventi ha diritto di replica per un tempo massimo di 3 minuti. In tale intervento il relatore può manifestare la volontà di far proprie le proposte di rettifica o rifiutarle. 6.8.8 Oltre agli interventi relativi all'argomento, ogni membro del Collegio può prendere la parola, nella forma più succinta, per fatto personale, e per dichiarazione di voto per mozione d'ordine che può essere: pregiudiziale, mirante ad ottenere che di quell’argomento non si discuta; sospensiva, finalizzata a rinviare la discussione sull’argomento; modificativa della sequenza dei punti all’ordine del giorno non ancora discussi. L'ammissibilità della mozione è decisa dal Collegio dei docenti per alzata di mano, senza discussione. 6.8.9 In casi eccezionali, qualsiasi membro del Collegio può chiedere al Collegio stesso di prolungare il proprio intervento oltre il tempo stabilito da questo regolamento. Tale richiesta va approvata dal Collegio. 6.8.10 Chi vuole che il suo intervento venga ripetuto testualmente a verbale è tenuto a darne lettura al Collegio e a consegnarlo al segretario durante la seduta. 6.8.11 Per consentire approfondimenti e scambi di idee tra docenti su un argomento di cui è in atto la discussione, i lavori possono essere sospesi per un massimo di quindici minuti a richiesta di un membro del Collegio. Tale richiesta va approvata dal Collegio. Sono ammesse nella stessa seduta complessivamente non più di due sospensioni, con il limite di una sola per argomento. Nella approvazione della richiesta di sospensione non sono ammessi interventi né a favore né contrari, nemmeno da parte del presidente. 6.8.12 Qualora l'andamento della discussione e la natura degli emendamenti richiedano una sostanziale rielaborazione o una nuova stesura della proposta di deliberazione, il presidente invita il relatore a redigerla e a sottoporla all'approvazione del Collegio. 6.9 Votazioni 6.9.1 Prima dell'inizio delle operazioni di voto, il presidente comunica al Collegio l'esatto numero dei presenti e i motivi dell'eventuale abbandono della seduta da parte dei docenti nel frattempo assentatisi. 6.9.2 Le votazioni si effettuano di regola per alzata di mano. Su richiesta di almeno cinque docenti si procede per appello nominale. 6.9.3 Tutte le votazioni avvengono per voto palese tranne che su proposta di un membro approvata da 1/3 dei componenti del Collegio; a tal fine il presidente costituisce un seggio per le operazioni di voto formato da tre docenti. 41 6.9.4 In particolare, l’elezione delle figure strumentali deve avvenire su presentazione di un progetto e la votazione deve avvenire anche in presenza di un solo candidato. 6.9.5 Per le votazioni a scrutinio segreto relative all'elezione dei membri degli organi del Collegio (es. membri del Comitato di valutazione), ogni docente può esprimere preferenze sino ad un massimo di due terzi dei componenti da eleggere. Sono proclamati eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti; a parità di voti, è proclamato eletto il più anziano d'età. 6.10 Deliberazioni 6.10.1 Le deliberazioni del Collegio, salvo i casi per i quali disposizione di legge e del presente regolamento prescrivano diversamente, sono adottate su testo scritto a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi; non si considerano tali le astensioni e, nelle votazioni a scrutinio segreto, le schede bianche o nulle. 6.10.2 Nelle votazioni palesi, in caso di parità, prevale il voto del presidente. 6.10.3 Qualora vengano presentate più di due proposte e nessuna raggiunga la maggioranza assoluta, si procederà al ballottaggio tra le due proposte che hanno ottenuto il maggior numero di voti o all'accorpamento delle proposte presentate. 6.11 Chiusura dei lavori 6.11.1 La seduta non può essere chiusa prima che il Collegio abbia deliberato su tutti gli argomenti posti all'O.d.G.; tuttavia, su proposta del presidente o della maggioranza del Collegio, la riunione può essere sospesa e aggiornata, sempre, però, che sia stato esaurito il tempo della durata dei lavori previsto nella convocazione. 6.11.2 La fine dei lavori deve essere ufficialmente proclamata dal presidente. 6.12 Commissioni e Funzioni strumentali 6.12.1 Il Collegio può istituire commissioni, sia di durata temporanea stabilita dal Collegio stesso, sia permanenti, che si occupino di istruire le pratiche relative a questioni specifiche che meglio si trattano in gruppi di lavoro ristretti. 6.12.2 Ogni commissione eleggerà al proprio interno un coordinatore e un segretario che si occuperà di redigere i verbali che devono essere pubblici. 6.12.3 Le proposte delle commissioni devono essere sempre approvate dal Collegio. 6.12.4 Le commissioni e le figure strumentali relazionano al Collegio in modo esaustivo circa gli obiettivi conseguiti. 6.13 Modifiche 6.13.1 Le presenti norme sono approvate da parte del Collegio dei docenti. Le proposte di modifica sono approvate a maggioranza assoluta dei voti degli aventi diritto e ratificate dal Consiglio di Istituto. 6.13.2 E' cura del Dirigente scolastico favorire la diffusione delle presenti norme. 7. Consiglio di classe 7.1 Competenze del Consiglio di classe a struttura completa (con la presenza dei rappresentanti dei genitori e degli studenti): a. programma l’attività didattica da svolgere nell’intero anno scolastico e nei suoi singoli periodi; b. verifica periodicamente l’andamento didattico della classe; c. formula proposte al Collegio dei docenti in ordine all’azione educativa e didattica e alle iniziative di integrazione e di sostegno; d. esprime al Collegio dei docenti il parere su iniziative di sperimentazione metodologico‐didattica che riguardano la classe; e. estende ed agevola i rapporti tra docenti, genitori e studenti; f. esprime il parere sull’adozione dei libi di testo; 42 g. assume provvedimenti disciplinari a carico degli studenti relativamente al Titolo VI – Sanzioni Disciplinari, punto 17.2.1 lettere C e D del Regolamento d’Istituto. 7.2 Con la presenza dei soli docenti: a. realizza il coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari; b. valuta quadrimestralmente gli studenti; c. aggiorna la scheda personale di ciascun studente; d. concede l’iscrizione a studenti provenienti dall’estero; e. concede la dispensa dalla frequenza delle lezioni di lingua straniera agli studenti provenienti da altre scuole, ove abbiano studiato una diversa lingua straniera. f. discute di eventuali provvedimenti disciplinari a carico degli studenti relativamente al Titolo VI ‐ Sanzioni Disciplinari, punto 17.2.1 lettere C e D del Regolamento d’Istituto. 7.3 Riunioni: a. il Consiglio di classe si riunisce periodicamente in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni, su convocazione del Dirigente scolastico che lo presiede; b. il Consiglio di classe è altresì convocato dal Dirigente scolastico, su richiesta scritta e motivata, dalla maggioranza dei suoi membri; c. alle riunioni possono essere chiamati, a titolo consultivo, gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico‐psico‐pedagogici e di orientamento. Titolo III ‐ ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO 8. Disposizioni organizzative 8.1 Ritardi: a. gli studenti accedono all’Istituto dalle ore 8.15 alle 8.20. Sono tollerati 5 minuti di ritardo che giustificherà il docente in servizio alla 1° ora. Oltre i 5 minuti gli studenti dovranno fermarsi nell’androne del piano terra o uscire dall’Istituto in attesa di entrare alla 2° ora . Il giorno successivo lo studente è tenuto a giustificare l’ingresso alla 2° ora del giorno precedente, con il docente in servizio alla 1° ora; b. i collaboratori scolastici in servizio al piano terra apriranno il cancello dalle ore 8.15 alle 8.25, potranno passare soltanto gli studenti che avessero necessità di servirsi degli uffici per loro utilizzabili dalle ore 8.00 alle 8.10; c. lo studente che per qualsiasi motivo dovesse accedere all’Istituto dopo le ore 9.10, potrà essere ammesso alle lezioni nella sede centrale dell’Istituto previa autorizzazione del Dirigente scolastico, o suo delegato, e nella succursale da suoi delegati; d. lo studente, anche in questo caso, deve giustificare con il docente della 1° ora l’ingresso posticipato del giorno precedente. 8.2 Uscite: a. agli studenti è consentito, per particolari motivi, uscire prima del termine quotidiano delle lezioni, previa richiesta debitamente motivata; b. a concedere il permesso di uscita all’ultima ora è delegato il docente a quell’ora in servizio; c. le uscite superiori all’ora saranno autorizzate in sede centrale dal Dirigente scolastico, o suo delegato, e nella succursale da suoi delegati; d. per motivi organizzativi, gli studenti consegneranno i libretti personali recanti le richieste di uscita anticipata ai collaboratori scolastici all’atto dell’ingresso a scuola. Saranno consegnati al Dirigente scolastico nella sede centrale (ore 9.00) e a suoi delegati nella succursale. 8.3 Disposizioni comuni per ritardi e uscite: a. gli studenti maggiorenni potranno autocompilare il libretto personale sia per i ritardi che per le uscite anticipate; 43 b. i motivi del ritardo o dell’uscita anticipata dovranno essere sinteticamente specificati; c. qualora dovesse verificarsi la contemporanea assenza del Dirigente scolastico e dei suoi delegati, i ritardi e le uscite superiori all’ora saranno giustificati ed autorizzate dal docente in servizio. 8.4 Assenze: a. spetta al docente in servizio alla 1° ora giustificare o meno le assenze degli studenti del giorno prima o di quelli antecedenti. Il docente dovrà verificare che la firma apposta dal genitore sul libretto personale dello studente sia autentica e, in caso di dubbio, informerà tempestivamente la presidenza per i conseguenti con la famiglia. Le assenze per motivi di salute superiori ai cinque giorni potranno essere giustificate solo in presenza del certificato medico, che sarà conservato a cura del Coordinatore del consiglio di classe. I docenti Coordinatori avranno cura, di norma ogni mese, di rendersi conto dell’entità delle assenze e, nel caso ritengano eccessivo il numero delle stesse, informeranno il Dirigente scolastico per successivi eventuali provvedimenti; b. in caso di assenza per manifestazioni studentesche o scioperi lo studente potrà essere giustificato soltanto se presenta la dichiarazione, sul libretto personale, che i genitori sono a conoscenza dell’avvenuta assenza; c. per quanto riguarda le richieste di assenza dovute a particolari motivi, programmabili nel corso dell’anno, per un periodo più o meno o lungo, le istanze dei genitori degli studenti anche maggiorenni saranno valutate dal Dirigente scolastico che, in caso di accoglimento, provvederà ad informare il Coordinatore di classe. 9. Visite e viaggi d’istruzione 9.1 Criteri per la programmazione delle visite guidate, dei viaggi d’istruzione, delle visite didattiche e dei viaggi connessi allo svolgimento di attività sportive: a. le visite guidate e i viaggi d’istruzione costituiscono iniziative complementari alle attività istituzionali e vengono effettuate per esigenze didattiche connesse ai programmi di insegnamento, alla programmazione didattica e alla realizzazione del P.O.F.; b. la loro gestione rientra nell’autonomia decisionale e nella diretta responsabilità delle istituzioni scolastiche. La scuola, pertanto, determina autonomamente il periodo più opportuno di realizzazione, individua partecipanti e accompagnatori, destinazione e durata. 9.2 Tipologia: a. visite guidate. Attività che si svolgono in una sola giornata, oltre l’orario scolastico, presso località di interesse storico ‐ artistico, mostre, monumenti, musei, gallerie, parchi naturali, ecc.; b. viaggi d’istruzione. Attività che si svolgono in una giornata oltre l’orario scolastico o in più giornate; c. viaggi connessi ad attività sportive. Rientra in tale tipologia la partecipazione a manifestazioni sportive a tutti i livelli; d. visite didattiche. Si svolgono in orario scolastico nel territorio e non necessitano dell’uso di mezzi di trasporto. Non occorre autorizzazione, ma deve essere avvisato l’ufficio di presidenza e darne informazione alle famiglie. 9.3 Limiti. I viaggi non possono superare i sei giorni di lezione per anno scolastico. In tale computo non rientrano le visite. Non si possono svolgere nel mese precedente al termine delle lezioni, tranne quelli nei parchi e nelle riserve naturali. Altra deroga, considerata la specificità del Liceo Artistico, è rappresentata dalle visite a mostre d’arte che dovessero essere allestite nell’ultimo mese di lezione. 9.4 Programmazione. Visite e viaggi rientrano nella programmazione educativo‐didattica in quanto vere e proprie esperienze di apprendimento. Nei Consigli di classe di inizio anno sarà definito il piano dettagliato delle proposte. Il piano generale delle visite e dei viaggi viene approvato, per la verifica della compatibilità finanziaria, dal Consiglio di Istituto che affiderà l’incarico ad una, o più, agenzia di viaggi. Nelle more tra l’inizio dell’anno scolastico e l’approvazione del piano generale d’Istituto, il Dirigente scolastico potrà autorizzare l’effettuazione di visite e viaggi nel rispetto dei criteri di cui al presente testo. 44 9.5 Partecipanti. Occorre far si che partecipi, a visite e viaggi, la totalità degli studenti e comunque nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno 2/3 degli studenti componenti le singole classi coinvolte (Circolare Ministeriale 14/10/92 n. 291). La non partecipazione deve essere considerata un’eccezione da giustificare ai docenti promotori. Gli studenti non partecipanti alle visite o viaggi di istruzione sono obbligati alla frequenza delle lezioni. La scuola predispone un piano che prevede la distribuzione degli studenti non partecipanti anche in più classi parallele qualora questi siano in numero inferiore a sei; con sei studenti o più le lezioni della classe si svolgeranno regolarmente. Alle famiglie non possono essere richieste quote di partecipazione di rilevante entità o, comunque, di entità tale da determinare discriminazioni. Per eventuali casi di indigenza, l’Istituto provvede mediante l’apposita voce di bilancio. E’ obbligatorio che i docenti promotori acquisiscano il consenso scritto di chi esercita la potestà parentale. Gli studenti devono essere in possesso di un valido documento di riconoscimento. La quota di partecipazione di ciascuno studente è determinata dividendo il costo del viaggio per il numero dei partecipanti, nel quale sono compresi gli accompagnatori. 9.6 Accompagnatori. In genere sono i docenti che promuovono e organizzano l’iniziativa. Eccezionalmente, possono partecipare con funzione di accompagnatori anche i collaboratori scolastici, i tecnici di laboratorio ed il personale di segreteria. Di norma, si deve prevedere almeno 1 docente ogni 15 studenti (Circolare Ministeriale 14/10/92 n. 291). E’ necessario indicare un supplente da utilizzare in caso di assenza di uno degli accompagnatori. Agli accompagnatori compete l’indennità di missione ed eventuali rimborsi nei casi previsti dalle vigenti disposizioni in materia, oltre ad eventuali incentivi previsti dal piano di utilizzo del fondo d’Istituto. 9.7 Mezzi di trasporto e assicurazioni. E’ sempre preferibile usare, quando è possibile, il treno (prot. d’intesa MIUR ‐ Trenitalia). Partecipanti e accompagnatori sono coperti dalla polizza assicurativa che contrae l’Istituto. 9.8 Visite con carattere di eccezionalità. E’ possibile modificare il programma approvato dal Consiglio di Istituto quando, nel corso dell’anno scolastico, si dovessero presentare occasioni educative imprevedibili o quando la programmazione didattica dovesse subire qualche rilevante modificazione preventivamente discussa nel Consiglio di classe. 9.9 Visite a musei, gallerie, scavi dello Stato. Ai sensi del DM 11/12/97 n. 507, integrato con il decreto 28/09/99 n. 375, si ha diritto al libero ingresso su presentazione dell’elenco dei partecipanti certificato dall’Istituto o su esibizione della tessera consegnata agli studenti. 9.10 Disposizioni organizzative. Almeno 7 giorni prima della data fissata, i docenti che intendono effettuare una visita o un viaggio devono presentare al Dirigente: la richiesta di autorizzazione su modulo predisposto, con allegato elenco nominativo degli studenti partecipanti, distinto per classe; la ricevuta di versamento delle quote individuali. La domanda dovrà contenere tra l’altro: a. il consenso scritto di chi esercita la potestà parentale sugli studenti partecipanti; b. il costo pro‐capite; c. la destinazione, la data, l’ora di partenza e l’ora presumibile del rientro; d. l’indicazione del mezzo di trasporto e/o della ditta che effettua il viaggio; e. l’indicazione degli obiettivi cognitivi, culturali e relazionali posti a fondamento dell’iniziativa. 9.11 Adempimenti successivi alla visita. I docenti accompagnatori entro 7 giorni dalla data di effettuazione della visita sono tenuti a: a. compilare il questionario/relazione finalizzato alla creazione di un archivio; b. presentare al Dirigente eventuale relazione contenente gli inconvenienti verificatisi nel corso della visita, con riferimento anche al servizio di trasporto. 9.12 Modulistica. La modulistica va richiesta alla segreteria d’Istituto: a. modello richiesta autorizzazione visita guidata; b. modello note informative e adesione da parte dei genitori; 45 c. modello richiesta di autorizzazione alla missione e dichiarazione di effettuazione; d. questionario/relazione. 10. Accesso al pubblico 10.1 Qualsiasi membro della comunità scolastica ha libero accesso al locale dove si trova l’albo di Istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere, anche, agli uffici di presidenza e di segreteria durante l’orario di apertura dei medesimi. 11. Assemblea degli studenti 11.1 Assemblea di Istituto: a. L’assemblea di Istituto si tiene di norma nei locali scolastici e può avere luogo, quando si svolge durante le ore di lezione, una volta al mese, nel limite delle ore di lezione di una giornata; b. è consentito svolgere un’altra assemblea di Istituto, nei locali scolastici, ma fuori dall’orario delle lezioni. 11.2 Competenze e funzioni: a. l’assemblea può trattare tutti gli argomenti riguardanti la vita scolastica e civile degli studenti e vuole essere strumento di partecipazione attiva e democratica degli studenti nella gestione della scuola; b. l’assemblea è l’unico organo decisionale degli studenti, nel senso che ogni decisione deve essere preventivamente discussa in detto organo; c. l’assemblea avanza proposte ed esprime pareri a tutti gli organi collegiali monocratici; d. l’assemblea può riferirsi sia all’approfondimento dei problemi della scuola sia all’approfondimento dei problemi della società, in funzione della formazione culturale e civile degli studenti; e. le ore destinate all’assemblea possono essere finalizzate allo svolgimento di attività di ricerca e di seminario, per lavori di gruppo e per attività concordate. Il Dirigente scolastico agevolerà l’organizzazione delle attività ponendo a disposizione degli studenti, secondo le disponibilità dell’Istituto, locali e materiale; f. alle assemblee di Istituto svolte durante l’orario di lezione, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire all’ordine del giorno. Possono inoltre essere invitati studenti universitari con lo scopo di illustrare i corsi da loro frequentati al fine di favorire l’orientamento universitario; g. la richiesta di tenere l’assemblea di Istituto va presentata al Dirigente scolastico con l’indicazione dell’ordine del giorno e della data dell’assemblea. Le assemblee di Istituto si svolgono con la partecipazione di tutti gli studenti nel medesimo momento indipendentemente dallo spazio concesso. E’ competenza del Dirigente scolastico reperire lo spazio idoneo; h. l’assemblea collabora attivamente con ogni gruppo interessato alle problematiche scolastiche, con gli studenti e gli ex studenti, genitori, Dirigente scolastico, docenti e non docenti. 11.3 Convocazione: a. l’assemblea di Istituto è convocata su richiesta di almeno il 10% degli studenti frequentanti le classi del liceo o su richiesta della maggioranza dei rappresentanti di classe; b. la raccolta delle firme per la convocazione dell’assemblea deve rispettare la libertà di decisione dei singoli studenti. 11.4 Modalità di richiesta, assemblee straordinarie: a. la data e l’ordine del giorno dell’assemblea devono essere comunicati al Dirigente scolastico mediante formale richiesta con almeno 3 giorni di anticipo per motivi organizzativi; b. non possono, di norma, aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni; 46 c. l’assemblea non può ripetersi nello stesso giorno della settimana durante l’anno scolastico per più di due volte; d. in caso di agitazioni studentesche si possono chiedere assemblee straordinarie. La richiesta deve essere firmata dalla metà più uno dei rappresentanti di classe oltre che dai rappresentanti degli studenti eletti nel Consiglio di Istituto; e. nelle assemblee di cui al precedente punto d. si applica questo stesso regolamento. 11.5 Componenti e partecipazione: a. sono componenti dell’assemblea tutti gli studenti regolarmente iscritti e frequentanti; b. la partecipazione all’assemblea è obbligatoria; c. su esplicito invito possono assistere all’assemblea il Dirigente scolastico o un suo delegato, nonché i docenti che lo desiderino; d. nel caso in cui un rappresentante di classe non possa presenziare a una o più assemblee può delegare altro rappresentante di classe; e. la delega deve avvenire in forma scritta nel seguente modo, Venezia, li …………………… Il sottoscritto …………….. rappresentante della classe …….. delega, con la presente, lo studente ……………, rappresentante della medesima classe, a partecipare, in sua vece, all’assemblea di Istituto; f. questa delega deve essere consegnata ad un rappresentante d’Istituto; g. se un rappresentante effettuerà più di tre assenze non giustificate senza aver delegato nessuno il fatto verrà segnalato alla classe; h. alla prima assemblea di classe successiva all’assemblea nella quale si sarà verificata la quarta assenza, la classe potrà fare mozione di sfiducia nei confronti del rappresentante che ha effettuato le tre assenze, venendo invitato a dimettersi. Nel qual caso, verrebbe surrogato dal primo dei non eletti. 11.6 Responsabilità e poteri di intervento del Dirigente scolastico. Il Dirigente scolastico ha il potere di intervento nel caso di violazione delle norme regolanti il funzionamento dell’assemblea e nel caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento della stessa. 11.7 Il presidente dell’assemblea: a. la carica di presidente dell’assemblea viene ricoperta da uno dei quattro rappresentanti d’Istituto, tra loro individuato di volta in volta; b. il presidente dell’assemblea ha il compito di dichiarare aperta l’assemblea, introdurre i punti all’ordine del giorno e, una volta esaurito il dibattito su questi, dichiarare chiusa l’assemblea. 11.8 I rappresentanti d’Istituto: a. i rappresentanti d’Istituto preparano la documentazione necessaria per la presentazione dei punti all’ordine del giorno iscritti; b. possono sciogliere l’assemblea quando ritengono sia impossibile garantirne l’ordinato svolgimento; c. devono salvaguardare le garanzie democratiche dello svolgimento regolare dell’assemblea; d. danno la parola agli studenti che la richiedono; e. sono obbligati a conoscere i regolamenti e le disposizioni vigenti; f. durante ogni assemblea uno dei quattro rappresentanti, o un suo delegato, prende appunti sull’andamento della stessa e, successivamente, redige il verbale; g. si occupano di rendere pubblico il verbale che deve essere firmato da tutti e quattro i rappresentanti degli studenti. 11.9 Disposizioni finali: a. delle presenti norme deve essere distribuita una copia ad ogni rappresentante di classe che si occuperà di presentarla ai suoi compagni; b. una copia deve essere inoltre inviata al Consiglio di Istituto. 47 11.10 Modifiche. La richiesta o proposta di modifiche delle presenti norme può essere fatta in forma scritta da almeno il 20% degli studenti dell’Istituto e sarà approvata o respinta dall’assemblea straordinaria degli studenti, a tal fine convocata dal Dirigente scolastico entro una settimana dal ricevimento della richiesta. Ai fini dell’approvazione vale la maggioranza qualificata ovvero i 2/3 degli studenti partecipanti all’assemblea stessa. 11.11 Assemblea di classe. Si applicano, per quanto compatibili, le norme dell’assemblea di Istituto. 12. Assemblea dei genitori 12.1 Le assemblee dei genitori possono essere di classe o di Istituto. 12.2 I rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe possono esprimere un comitato dei genitori dell'Istituto. 12.3 Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell’Istituto, la data e l'orario di svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta con il Dirigente scolastico. 12.4 Nel caso previsto dal punto 12.3 l'assemblea di classe è convocata su richiesta dei genitori eletti nei Consigli di classe; l'assemblea di Istituto è convocata su richiesta del presidente dell'assemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza del comitato dei genitori, oppure, qualora la richiedano duecento genitori negli Istituti con popolazione scolastica fino a 1000. 12.5 Il Dirigente scolastico, sentita la Giunta esecutiva del Consiglio di Istituto, autorizza la convocazione e i genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all'albo, rendendo noto anche l'ordine del giorno. L'assemblea si svolge fuori dell'orario delle lezioni. 12.6 L'assemblea dei genitori deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al Consiglio di Istituto. 12.7 In relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l'assemblea di Istituto può articolarsi in assemblee di classi parallele. 12.8 All'assemblea di Istituto possono partecipare con diritto di parola il Dirigente scolastico e i docenti rispettivamente della classe o dell'Istituto. 13. Formazione classi prime 13.1 Tenuto conto del numero massimo di studenti per classe, il dirigente scolastico, coadiuvato da una commissione formata da docenti, dispone la formazione delle classi in modo che gli studenti vi siano distribuiti considerando il voto di licenza e il precedente percorso scolastico (ripetenze, trasferimenti, arrivi dall’estero), al fine di costituire classi eterogenee per livello al proprio interno ed omogenee tra loro. La dirigenza, coadiuvata dalla commissione, opererà anche un’equa distribuzione dell’utenza rispetto alla provenienza geografica, evitando la concentrazione di studenti provenienti dalla stessa scuola secondaria di primo grado. Una volta formati i gruppi – classe, le sezioni verranno assegnate per estrazione, alla presenza di almeno due genitori componenti il Consiglio di Istituto. 14. Formazione classi terze 14.1 Gli studenti esprimono le opzioni di iscrizione all’indirizzo del secondo biennio indicando, in ordine di preferenza, con un numero da uno (1) a tre (3), gli indirizzi prescelti tra quelli attivabili, che verranno elencati in ordine alfabetico nella scheda di iscrizione: Architettura e Ambiente; Arti figurative; Design; Grafica; Scenografia. Una commissione, composta dai coordinatori di Dipartimento di Discipline Geometriche, Plastiche, Pittoriche e Storia dell’Arte, presieduta dal Dirigente scolastico e con la presenza della Funzione strumentale all’Orientamento in ingresso ed in itinere, che funge da segretario, esamina le prime scelte e forma le classi. Terrà anche conto del numero massimo di studenti per classe e del precedente percorso scolastico (ripetenze, trasferimenti, arrivi dall’estero), al fine di costituire classi il più possibile eterogenee per livello al proprio interno ed omogenee tra loro per numero. Al fine di rispettare le scelte degli studenti, la Commissione potrà tener conto anche delle seconde e terze scelte espresse, qualora ciò possa servire a completare gruppi già consistenti (almeno 8) ma non sufficienti a formare il numero minimo per una classe articolata (12). Tra il primo biennio e il secondo biennio non è prevista la continuità di sezione. Titolo IV – UTILIZZO DEGLI SPAZI E DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE 48 15. Salvo quanto stabilito al punto 3.12 l’Istituto rimane aperto agli studenti e ai docenti anche durante le ore pomeridiane, in giorni e orari stabiliti dal Dirigente scolastico, nei limiti della disponibilità del personale non docente ed in relazione alle riunioni degli organi collegiali che saranno tenute durante l’anno scolastico, per il funzionamento dell’anno integrativo, del corso serale, della biblioteca e per tutte le iniziative culturali ed extrascolastiche che saranno annualmente programmate. Titolo V – SICUREZZA 16. Per quanto riguarda l’organizzazione della sicurezza, si fa riferimento alle disposizione di legge ed in particolare ai D.Lgs. n. 626/1994, D.Lgs n. 81/2008 e al piano di sicurezza interno dell’Istituto. Titolo VI – SANZIONI DISCIPLINARI 17. Norme sulle sanzioni disciplinari 17.1 Principi generali 17.1.1 Gli studenti sono i beneficiari di tutti i servizi offerti dalla scuola e, in base ai principi di democrazia, hanno il dovere di rispettare le regole sociali stabilite assumendosi, in caso contrario, la piena responsabilità delle conseguenze derivanti dalla violazione delle stesse. 17.1.2 I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 17.1.3 Le sanzioni disciplinari si ispirano ai principi di gradualità, proporzionalità, giustizia e, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. La riparazione del danno non estingue la mancanza. 17.1.4 La responsabilità disciplinare è personale. 17.1.5 In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva della personalità altrui. 17.1.6 Tutte le sanzioni disciplinari possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l’infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa. 17.1.7 L’allontanamento dalle lezioni, salvo il caso della recidiva, può prevedere l’obbligo della frequenza. L’organo che irroga tale sanzione può, per un valido motivo, sospendere condizionalmente la sanzione, che verrà scontata in caso di recidiva. La sospensione è subordinata allo svolgimento di una attività, proporzionata alla mancanza, a favore della comunità scolastica. 17.1.8 Ai fini della recidiva, si tiene conto solo delle sanzioni disciplinari inflitte nel corso dell’anno scolastico. Per recidiva si intende la reiterazione della violazione dei doveri. 17.1.9 Le sanzioni disciplinari hanno incidenza nell’attribuzione del voto di condotta. 17.2 Sanzioni 17.2.1 Tenuto conto dei principi e dei criteri di cui all’articolo precedente, l’organo competente dovrà utilizzare esclusivamente i seguenti provvedimenti disciplinari in corrispondenza delle relative infrazioni : A. richiamo verbale per ‐ condotta non conforme ai principi di correttezza e buona educazione ‐ scorrettezze non gravi verso i compagni, gli insegnanti o il personale ‐ mancanze ai doveri di diligenza e puntualità ‐ inosservanza al divieto di fumo 49 ‐ utilizzo del cellulare durante le lezioni, in questo ultimo caso il docente presente in aula procederà al ritiro temporaneo del cellulare che sarà riconsegnato alla fine della lezione; B. richiamo scritto per ‐ reiterate scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti o il personale ‐ disturbo continuato durante le lezioni ‐ mancanze plurime ai doveri di diligenza e puntualità ‐ violazioni non gravi alle norme di sicurezza; C. studio individuale non assistito a scuola per 5 giorni o altra attività formativa, ovvero allontanamento dalla scuola da uno a cinque giorni per ‐ gravi scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti o il personale ‐ disturbo continuato e reiterato durante le lezioni ‐ mancanze gravi ai doveri di diligenza e puntualità ‐ ingiurie ed offese ai compagni, agli insegnanti o al personale ‐ offese alle convinzioni religiose di individui e gruppi ‐ esaltazione e incitamento alla discriminazione razziale e culturale ‐ molestie continuate nei confronti dei compagni ‐ uso di sostanze psicotrope all’interno dell’Istituto; D. studio individuale non assistito a scuola per 10 giorni o altra attività formativa, ovvero allontanamento dalla scuola da sei a quindici giorni per ‐ recidiva dei comportamenti di cui alla lettera C ‐ danneggiamento volontario di oggetti di proprietà della scuola o di altri; E. allontanamento dalla comunità scolastica per una durata superiore a 15 giorni per ‐ fatti di rilevanza penale o di pericolo per l’incolumità delle persone; F. allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi per ‐ atti di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale e ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico. Nei casi meno gravi la sanzione è costituita dal solo allontanamento fino al termine dell’anno scolastico. 17.2.2 Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola. 17.2.3 Non potranno essere comminate altre sanzioni disciplinari non previste dal presente articolo. 17.3 Organi competenti 17.3.1 Il Dirigente scolastico, o il docente che rileva l’eventuale infrazione disciplinare, è competente per le sanzioni di cui alle lettere A e B del punto 15.2.1. 17.3.2 Il Consiglio di classe, comprensivo di tutte le sue componenti, è competente per le sanzioni di cui alle lettere C e D del punto 15.2.1. 17.3.3 Il Consiglio di Istituto è competente per le sanzioni di cui alla lettera E ed F del punto 15.2.1. 17.3.4 In caso di urgenza, ed in attesa delle decisioni del Consiglio di Istituto, in riferimento alle infrazioni disciplinari di cui alle lettere E ed F del punto 15.2.1, la Giunta esecutiva può emanare i provvedimenti provvisori ritenuti più idonei. 50 17.3.5 Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. 17.4 Procedimento 17.4.1 Nessuna sanzione disciplinare può essere irrogata senza aver preventivamente contestato (oralmente nei casi previsti dalle lettere A e B del punto 15.2.1, per iscritto in tutti gli altri casi) fatti specifici costituenti eventuali violazioni disciplinari e senza aver sentito le ragioni dello studente. Il voto relativo alle decisioni disciplinari è segreto. 17.4.2 Sanzione di cui alla lettera A del punto 15.2.1 (richiamo verbale). Il Dirigente scolastico, o il docente, contesta allo studente la violazione del regolamento di disciplina su fatti specifici. Lo studente espone le proprie difese dopodiché il Dirigente scolastico, o il docente, se accertata la violazione disciplinare, impartisce il richiamo verbale. 17.4.3 Sanzione di cui alla lettera B del punto 15.2.1 (richiamo scritto). Stessa procedura del punto precedente, ma la sanzione deve essere annotata sul registro di classe e, in caso di nuovo richiamo scritto, comunicata dal Dirigente scolastico, o dal docente Coordinatore di classe, anche alla famiglia dello studente. 17.4.4 Sanzione di cui alle lettere C e D del punto 15.2.1. Il docente Coordinatore del Consiglio di classe, acquisita la relazione di chi accerta l’infrazione ed ascoltate le ragioni dello studente, contesta la violazione disciplinare su fatti specifici. La contestazione deve essere scritta e va notificata allo studente ed alla famiglia dello stesso. Il Consiglio di classe si riunisce per ascoltare le giustificazioni dell’alunno e della famiglia e, se accertata la violazione disciplinare, emette la relativa sanzione con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. La sanzione viene notificata per iscritto allo studente ed alla famiglia dal Dirigente scolastico. 17.4.5 Sanzione di cui alle lettere E ed F del punto 15.2.1. Un delegato del Consiglio di Istituto contesta la violazione disciplinare e si procede come per il punto precedente. La sanzione viene notificata per iscritto allo studente, alla famiglia dello studente ed all’Ufficio scolastico regionale . 17.4.6 Nei procedimenti disciplinari di competenza del Consiglio di classe e del Consiglio di Istituto, tra la data della notifica della contestazione scritta e la data di presentazione dello studente davanti tali organi, devono intercorrere almeno 3 giorni. 17.4.7 In ogni caso la procedura relativa all’irrogazione delle sanzioni disciplinari deve iniziare entro 7 giorni dal verificarsi dei fatti contestati, pena la sua decadenza, e deve concludersi improrogabilmente entro 20 giorni dall’avvenuta contestazione, pena l’estinzione del procedimento. 17.4.8 L’organo competente a determinare la sanzione disciplinare deve sempre offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni previste del punto 15.2.1 (ad eccezione di quelle previste alle lettere E ed F) con altri provvedimenti comprendenti la collaborazione ai servizi interni alla scuola, attività di volontariato o altra attività, sempre in favore della comunità scolastica, concordata con la famiglia dello studente. 17.4.9 Nei periodi di allontanamento non superiori a 15 giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai 15 giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 17.5 Organo di garanzia ‐ Impugnazioni 17.5.1 Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, a pena di inammissibilità, all’Organo di garanzia che decide nel termine di 10 giorni. 17.5.2 L’Organo di garanzia, interno alla scuola, dura in carica due anni scolastici, è presieduto dal Dirigente scolastico ed è formato da un docente designato dal Consiglio di Istituto, da un rappresentante eletto dai genitori e da un rappresentante eletto dagli studenti. 51 17.5.3 Il rappresentante dei docenti viene eletto ogni due anni dal Consiglio di Istituto. Il rappresentante dei genitori viene eletto ogni due anni dalle assemblee di classe, che si svolgono per l’elezione dei rappresentanti di classe. Il rappresentante degli studenti viene eletto ogni anno in occasione dell’elezione dei rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio di Istituto. 17.5.4 L’Organo di garanzia decide anche, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria di cui al DPR 24/6/1998 n. 249 come modificato dal DPR 21/11/2007 n. 235. 17.5.5 L’Organo di garanzia viene convocato dal presidente, entro 3 giorni dal ricevimento del ricorso, con un preavviso di almeno 5 giorni. L’esito del ricorso viene comunicato dal Dirigente scolastico al ricorrente, entro 3 giorni dalla decisione. 17.5.6 La decisione dell’Organo di garanzia viene presa con il voto favorevole della maggioranza dei presenti, sulla base della documentazione acquisita dall’organo che ha irrogato la sanzione e, se ritenuto necessario, si potrà risentire lo studente incolpato e acquisire ulteriore documentazione. 17.5.7 Qualora il ricorso venga accolto, la punizione disciplinare inflitta ed eventualmente già scontata non avrà alcuna incidenza sul voto di condotta. 17.5.8 La difesa dello studente sanzionato davanti l’Organo di garanzia interno può essere svolta dallo stesso studente eventualmente assistito dai propri genitori o da un soggetto appartenente alle altre componenti scolastiche. 17.5.9 Avverso le decisioni dell’Organo di garanzia interno è ammesso reclamo al Direttore dell’ufficio scolastico regionale, entro 15 giorni dalla notifica della decisione dell’Organo di garanzia interno, che decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni dello Statuto delle studentesse e degli studenti anche contenute nel Regolamento di Istituto. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell’ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell’ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. 17.5.10 L’esito del reclamo viene comunicato dal Direttore dell’ufficio scolastico regionale. 17.6 Norme finali 17.6.1 Per quanto non previsto dalle presenti norme sulle sanzioni disciplinari si farà riferimento alle norme generali in materia di sanzioni disciplinari. 17.6.2 Le presenti norme valgono anche, per quanto compatibili, per gli studenti del corso serale. 17.6.3 Sono abrogate tutte le disposizioni contenute in regolamenti e direttive interne in contrasto con il presente Regolamento di Istituto. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (Art. 3 D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235) Tra il Liceo Artistico Statale di Venezia rappresentato dal Dirigente Scolastico prof. Patrizio Marangon ‐Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità” ‐Visti i D.P.R. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” ‐Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo” ‐Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti” ‐Vista la C.M. n. 110 del 14/12/2007 concernente le iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado ‐Preso atto che la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dello studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica. La scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata 52 dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi, ecc., che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti. E il genitore dello studente ………. nato il …….. frequentante nell’anno scolastico 2012/2013 la classe ……. SI CONVIENE IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ Il presente Patto è uno strumento finalizzato ad esplicitare i comportamenti che i soggetti della comunità scolastica pongono in essere nella gestione dei loro rapporti nonché un mezzo per rendere i soggetti più consapevoli dei loro reciproci impegni e più disponibili ad una fattiva collaborazione. Il Regolamento di Istituto e il Piano dell’Offerta Formativa fondano le regole della comunità scolastica e contengono riferimenti espliciti al sistema dei diritti e dei doveri dei soggetti coinvolti nel rapporto educativo. Il genitore, sottoscrivendo il presente Patto, assume impegni specifici rispetto alla necessità di osservare le disposizioni in esso contenute e di sollecitarne l’osservanza da parte dello studente, consapevole che le infrazioni disciplinari possono dar luogo a sanzioni così come delineate nel vigente Regolamento di Istituto. Il Dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’Istituzione scolastica e responsabile gestionale, assume l’impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente Patto siano pienamente garantiti. L’Istituzione scolastica ha il dovere di: —fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente; —offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento; —creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo rapporti cordiali e costruttivi tra studenti, promuovere l’accoglienza e l’integrazione, il rispetto di sé e dell’altro; —offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza; —garantire e favorire l’attuazione dell’offerta formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo e le proprie potenzialità; —garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica; —stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti; —garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, informandole sull’andamento didattico‐disciplinare degli studenti; —individuare nel docente Coordinatore di classe la figura professionale che facilita la circolazione delle informazioni tra genitori, studenti, docenti e favorisce la condivisione delle scelte educative; —fare rispettare le norme di comportamento. Le studentesse e gli studenti hanno il dovere di: —prendere coscienza dei propri diritti e dei propri doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature; —conoscere e osservare il Regolamento di Istituto e lo Statuto delle studentesse e degli studenti; —essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità, giustificare assenze, uscite anticipate e ingressi in ritardo, limitandone il numero al minimo indispensabile; 53 —favorire la comunicazione tra scuola e famiglia, trasmettendo tempestivamente tutte le informazioni, anche attraverso il libretto scolastico che devono sempre portare con sé a scuola; —non usare mai il cellulare e altri dispositivi audio‐visivi durante le attività didattiche; —partecipare in modo attivo e personale, con impegno e attenzione, al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo, svolgendo regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa e sottoponendosi periodicamente alle verifiche previste dai docenti; —contribuire all’affermazione di modelli di comportamento improntati alla convivenza civile; —rispettare le diversità personali e culturali, superare i pregiudizi, combattere la prevaricazione e l’esclusione; —rispettare le norme di sicurezza e partecipare alla crescita della cultura della sicurezza nella scuola e sul lavoro; —rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola, astenendosi da ogni forma di danneggiamento, collaborando all’ordine e prestandosi a rimediare ad eventuali danni prodotti. I genitori hanno il dovere di: —tenersi informati sull’andamento scolastico dei figli attraverso i colloqui, il controllo costante del libretto scolastico, la partecipazione agli incontri degli organismi collegiali; — controllare che i figli svolgano i compiti loro assegnati, che il materiale sia completo e tenuto con cura; —assicurare la regolarità della frequenza e la puntualità; —operare affinché i figli rispettino le regole scolastiche, correggendo eventuali comportamenti negativi; —collaborare con gli insegnanti condividendo e rispettando le indicazioni date e sostenendo le azioni di recupero proposte; —valorizzare l’Istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti; —discutere, presentare e condividere con i propri figli il Patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica; —trasmettere alla scuola informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti, in particolare in presenza di problematiche che possono avere ripercussioni sull’andamento scolastico; —assumere responsabilità nel processo formativo del figlio, rispondendo delle sue azioni imputabili a fattori educativi; —assumere responsabilità per danni volontariamente causati dal figlio durante le attività scolastiche, anche esterne alla scuola, verso cose o persone. Il Genitore Il Dirigente scolastico Lo Studente CRITERI, TEMPI E MODALITA’ PER L’ ATTIVAZIONE DEGLI INTERVENTI DIDATTICI FINALIZZATI AL RECUPERO DELLE CARENZE E DEI DEBITI FORMATIVI PER L’ A.S. 2013/2014 (OM n . 92 del 5/11/07) Il Collegio dei Docenti nella riunione del 20 novembre 2010 DELIBERA 1 – PRINCIPI FONDAMENTALI 1. Le attività di recupero rappresentano parte ordinaria e permanente del P.O.F.; 2. Le attività di recupero (cfr. par. Tipologie attività di recupero) devono essere attivate subito dopo lo scrutinio di gennaio (per le insufficienze) e dopo quello finale (per i debiti); 54 3. Gli studenti sono tenuti alla frequenza degli interventi di recupero e a sottoporsi alle verifiche volte ad accertare l’avvenuto superamento del debito; 4. Il corso di recupero dovrà avere la durata, di norma, non inferiore a 15 ore; 5. Le attività di recupero possono essere svolte da altri docenti della scuola che non siano della classe degli studenti che devono recuperare il debito nonché da soggetti esterni non appartenenti ad enti “profit”; 6. Le verifiche devono essere documentabili; 7. La scuola, subito dopo lo scrutinio finale, comunica per iscritto alle famiglie gli esiti dello scrutinio, indicando le carenze e i voti proposti nelle discipline dove lo studente sia insufficiente. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero, modalità e tempi delle verifiche che devono essere concluse entro il 31/8 o improrogabilmente ed in via eccezionale entro la data di inizio delle lezioni; 8. Se i genitori non intendono avvalersi delle attività di recupero devono comunicarlo alla scuola; 9. L’attività di recupero in generale costituisce attività aggiuntiva di insegnamento la cui retribuzione avviene mediante utilizzo delle risorse del Fondo d’Istituto, nella misura prevista dalla vigente normativa contrattuale. 2 – TIPOLOGIE ATTIVITA’ DI RECUPERO Nelle attività di recupero rientrano: 1. Corsi di recupero che, di norma, hanno durata non inferiore a 15 ore; 2. Corsi di sostegno la cui finalità è la prevenzione dell’insuccesso; si istituiscono quando è necessario in ogni periodo dell’anno scolastico con lo scopo di ridurre il numero dei debiti; 3. Studio autonomo (I quadrimestre) sulla base delle possibilità degli studenti; 4. Studio personale (II quadrimestre) svolto autonomamente. Per gli studenti che svolgono studio autonomo/personale è prevista l’attivazione di uno Sportello di consulenza e assistenza che verrà affidato a uno o più docenti individuati dal consiglio di classe all’inizio dell’anno scolastico e nella riunione del Consiglio per gli scrutini di gennaio. Le modalità di svolgimento dell’attività di sportello devono essere comunicate alle famiglie dall’ufficio di Segreteria, previa comunicazione del Coordinatore del CdC. I docenti che svolgono sportello saranno retribuiti in maniera forfetaria. PRIMO QUADRIMESTRE: ATTIVITA’, PROCEDURE, ADEMPIMENTI 1. Il Consiglio di classe, in sede di scrutinio intermedio, a fronte delle insufficienze riportate dagli studenti, stabilisce quali a) ‐ devono seguire i corsi di recupero; b) ‐ devono svolgere studio autonomo avvalendosi se lo desiderano dell’attività di sportello, ove istituito. 2. Al termine della frequenza dei corsi di recupero o dello studio autonomo, i docenti delle discipline interessate svolgono verifiche documentabili scritte, scritto‐grafiche e/o orali volte ad accertare il superamento delle carenze (valutazione intermedia di marzo) anche al fine di programmare eventuali altre attività di recupero e di studio autonomo; 3. La durata dei corsi è, di norma, di 10 ore con la possibilità di una aggiunta, a richiesta, di ulteriori 5 ore. Per quanto attiene le discipline dell’area caratterizzante e di indirizzo (geometriche, plastiche e pittoriche) i corsi hanno la durata, di norma, di 15 ore. 4. Al termine degli scrutini intermedi di tutte le classi i Coordinatori di Dipartimento, in apposita riunione, costituiranno i corsi di recupero (anche con studenti di classi diverse), individueranno i docenti (anche di classi diverse), elaboreranno il calendario e consegneranno tutta la documentazione, unitamente alle richieste di attivazione, alla Segreteria didattica per i successivi adempimenti, tra questi ultimi anche la comunicazione che i genitori possono provvedere in proprio al superamento delle carenze. 55 5. Un corso di recupero, di norma, viene attivato se il numero degli studenti non sia inferiore a 8, anche di classi parallele ma normalmente dello stesso “indirizzo” di studio. Questo criterio vale anche per i corsi di recupero istituiti dopo lo scrutinio finale. 4 – SCRUTINIO FINALE: ATTIVITA’, PROCEDURE E ADEMPIMENTI 1. Il Dirigente entro il 15 maggio avrà cura di acquisire la dichiarazione dei genitori di tutti gli studenti circa la possibilità di avvalersi o non avvalersi delle iniziative di recupero programmate dalla scuola. 2. Il Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, a fronte di insufficienze riportate dagli studenti tali da non deliberare la non ammissione alla classe successiva, procede: a) – a sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva; b) – a stabilire quali studenti debbano seguire i corsi di recupero; c) – a stabilire quali studenti debbano svolgere studio personale avvalendosi dello sportello, se istituito e se vogliono; d) ‐ a comunicare per iscritto alle famiglie gli esiti dello scrutinio, indicando le carenze e i voti proposti nelle discipline dove lo studente sia insufficiente. 3. Al termine degli scrutini finali di tutte le classi vengono esposti i tabelloni con le seguenti indicazioni: Ø “ammesso alla classe successiva” Ø “non ammesso alla classe successiva” Ø “giudizio sospeso” relativamente agli studenti con debito. 4. Al termine degli scrutini finali di tutte le classi i Coordinatori di Dipartimento, in apposita riunione, costituiranno i corsi di recupero necessari (anche con studenti di classi diverse), individueranno i docenti, elaboreranno il calendario con l’indicazione del giorno delle verifiche volte ad accertare che i debiti siano stati o no sanati. Tutta la documentazione, unitamente alle richieste di attivazione dei corsi, deve essere consegnata alla Segreteria didattica per i successivi adempimenti. 5. I corsi di recupero avranno la durata di ore 15; il corso si intende validamente frequentato se si svolgono almeno 12 ore; saranno previste giornate di recupero. 6. Devono sostenere le verifiche alle date stabilite sia gli studenti che hanno frequentato i corsi di recupero, sia quelli che hanno svolto studio personale sia, infine, coloro i cui genitori abbiano rinunciato alle attività di recupero programmate e realizzate dalla scuola. 7. Le verifiche devono essere predisposte e condotte dal docente della materia oggetto di debito, assistito da almeno un altro docente della classe. 8. Le verifiche devono essere documentabili e possono essere scritte o scrittografiche e/o orali. 9. Terminato lo svolgimento delle verifiche il Consiglio di classe, composto dalle stesse persone del Consiglio dello scrutinio finale, si riunisce per effettuare una valutazione complessiva dello studente e per integrare lo scrutinio finale. In caso di esito positivo lo studente è ammesso alla classe successiva con la pubblicazione dei voti riportati in tutte le discipline; in caso di esito negativo viene pubblicata la sola indicazione “non ammesso”. 10. Si decide che i corsi si terranno a giugno, alla fine delle lezioni. La riunione di dipartimento del 13/06/2013 dalle ore 16.30 alle 17.30, stabiliscono l’organizzazione dei corsi di recupero. Gli esami si sosterranno in giorni precedenti l’inizio delle attività scolastiche, e così pure gli scrutini. Gli esami integrativi e di idoneità sono fissati la prima settimana di settembre 2014. 5 – CARENZE RISCONTRATE IN SEDE DI ESAMI DI IDONEITA’, ESAMI INTEGRATIVI E PASSERELLE All’inizio dell’anno scolastico 2010/2011 e comunque non oltre il 30/9 i Coordinatori dei Consigli di quelle classi in cui siano presenti studenti portatori di carenze riscontrate in sede di esame di idoneità, di esame integrativo o di “passerella”, comunicheranno al Dirigente se i docenti della materia oggetto di 56 carenze intendano provvedere con attività didattiche finalizzate al recupero in orario di lezione. Qualora i docenti non intendano provvedere direttamente il Dirigente affiderà l’attività di recupero a docenti esterni. Le attività di recupero termineranno entro il primo quadrimestre. 6 – STUDENTI DELL’ULTIMO ANNO Per i candidati agli esami di Stato i punti di credito sono massimo 25. Per essere ammessi agli esami di Stato è necessario non riportare nello scrutinio finale alcuna insufficienza. Dopo lo scrutinio del primo quadrimestre devono essere attivati corsi di recupero delle insufficienze con relative forme di verifica da svolgersi entro il termine delle lezioni. 7 – CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI I criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini e la valutazione degli studenti al fine di assicurare omogeneità nelle procedure e nelle decisioni di competenza dei Cdc sono, per gli scrutini del I quadrimestre, gli stessi attualmente in uso e contenuti nel P.O.F. Per gli scrutini del II quadrimestre, con successiva delibera del Collegio dei Docenti, si provvederà eventualmente a rivedere la materia. 8 – COLLABORAZIONI ESTERNE Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, non sia possibile svolgere attività di recupero mediante i docenti interni il Preside affiderà incarichi a docenti esterni all’Istituto. I docenti esterni saranno scelti dando priorità a quelli che hanno insegnato nell’Istituto e a quelli in attività di servizio. Qualora ciò non sia possibile i docenti saranno attinti dalle graduatorie d’Istituto secondo il criterio della viciniorità di domicilio. I “docenti esterni” al termine del corso di recupero consegneranno al docente che ha dato il debito o al coordinatore di dipartimento una relazione sull’andamento del corso nonché l’attestazione che gli studenti lo hanno frequentato. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA In attuazione della L. 30/10/2008, n. 169 che introduce la valutazione del comportamento, del DPR n. 235 del 21/11/2007 concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti, del D.M. 16/1/2009 n. 5 riguardante i criteri e le modalità applicative della valutazione del comportamento nonché in attuazione del Regolamento interno di disciplina, il 5 o voto inferiore viene attribuito dal Consiglio di classe quando viene accertato che lo studente: a. sia stato destinatario della sanzione disciplinare dell’allontanamento dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni; b. successivamente all’irrogazione della sanzione non abbia dimostrato apprezzabili e significativi cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. 57 INDICATORI Partecipazione al dialogo educativo Senso di responsabilità nel rispetto degli impegni Rispetto delle regole Rispetto verso i docenti Rispetto degli ambienti, delle cose personali e della scuola Rapporto con i compagni Frequenza regolare delle lezioni (non si considerano le assenze per salute certificate) Entrata agli orari stabiliti Uso delle entrate posticipate o uscite anticipate Note sul registro n. _______ TABELLA PER LA DETERMINAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Media dei voti 3° anno 6 3‐4 6>M ≤ 7 4‐5 7>M ≤ 8 5‐6 8>M ≤ 9 6‐7 9>M ≤ 10 7‐8 58 Punteggio 4° anno 3‐4 4‐5 5‐6 6‐7 7‐8 5° anno 4‐5 5‐6 6‐7 7‐8 8‐9 PROGRAMMI: IL LICEO ARTISTICO SECONDO LA NUOVA RIFORMA 59 DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Arti figurative ABILITA’ COMPETENZE SPECIFICHE Al termine del percorso liceale lo studente dovrà conoscere e saper gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti la pittura, individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti estetici, concettuali, espressivi, comunicativi, funzionali e conservativi che interagiscono e caratterizzano la ricerca pittorica; dovrà pertanto conoscere ed essere in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche e tecnologie, gli strumenti ed i materiali più usati, scegliendoli con consapevolezza; di comprendere e applicare i principi e le regole della composizione e le teorie essenziali della percezione visiva. Lo studente dovrà essere in grado inoltre di individuare, analizzare e gestire autonomamente gli elementi che costituiscono la forma pittorica e grafica, avendo la consapevolezza dei relativi fondamenti culturali, concettuali, tecnici e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo; dovrà pertanto essere capace di analizzare la principale produzione pittorica e grafica del passato e della contemporaneità e di cogliere le interazioni tra la pittura e le altre forme di linguaggio artistico. In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente dovrà possedere le competenze adeguate nell’uso del disegno geometrico, dei mezzi multimediali e delle nuove tecnologie ed essere in grado di individuare e coordinare le interconnessioni tra il linguaggio pittorico e il contesto architettonico, urbano e paesaggistico. La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche ed intellettuali e della loro interazione intesa come “pratica artistica” è fondamentale per il raggiungimento di una piena autonomia creativa; e attraverso la “pratica artistica”, ricercando e interpretando il valore intrinseco alla realtà circostante in tutti gli aspetti in cui si manifesta, lo studente coglierà il ruolo ed il valore culturale e sociale del linguaggio pittorico. Dovrà in conclusione essere in grado di padroneggiare le tecniche grafiche e di applicare le tecniche calcografiche essenziali, di gestire autonomamente l’intero iter progettuale di un’opera pittorica mobile o fissa, intesa anche come installazione, dalla ricerca del soggetto alla realizzazione dell’opera in scala o al vero, passando dagli schizzi preliminari, dai disegni definitivi, dal bozzetto, dal modello, dalla campionatura dei materiali e dalle tecniche espositive, coordinando i periodi di produzione scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il laboratorio. Scultura Al termine del percorso liceale lo studente 60 Discipline pittoriche SECONDO BIENNIO Durante il secondo biennio si amplierà la conoscenza e l’uso delle tecniche e tecnologie, degli strumenti e dei materiali tradizionali e contemporanei; si approfondiranno le procedure relative all’elaborazione della forma pittorica - individuando il concetto, gli elementi espressivi e comunicativi, la funzione - attraverso l’analisi e la gestione dello spazio rappresentato, del disegno, della materia pittorica, del colore e della luce. E‘ opportuno che l’alunno tenga conto della necessità di coniugare le esigenze estetiche e concettuali con i principi della chimica (proprietà, reazione e durata dei materiali usati: pigmenti, veicolanti, resine, colle, etc.). Si condurrà lo studente alla realizzazione di opere pittoriche ideate su tema assegnato: su carta, su tela o su tavola; a tempera, ad acrilico, ad olio, etc; da cavalletto, murale (affresco, mosaico, etc.) o per installazione; è auspicabile inoltre contemplare le tipologie di elaborazione grafico-pittorica di tipo narrativo, come il fumetto, l’illustrazione; sarà pertanto indispensabile proseguire ed approfondire lo studio del disegno, sia come linguaggio, sia finalizzato all’elaborazione progettuale, individuando gli aspetti tecnici e le modalità di presentazione del progetto più adeguati, inclusi i sistemi di rappresentazione prospettica (intuitiva e geometrica). E’ necessario che lo studente acquisisca la capacità di analizzare, riprodurre e rielaborare opere pittoriche antiche, moderne e contemporanee, osservando modelli tridimensionali, bidimensionali e viventi; e che riesca ad individuare nuove soluzioni formali applicando in maniera adeguata le teorie della percezione visiva e sfruttando i sistemi fotografici, serigrafici, il collage, etc, nella pittura. Le conoscenze e l’uso dei mezzi audiovisivi e multimediali finalizzati ad aspetti formali, all’archiviazione dei propri elaborati, alla ricerca di fonti, all’elaborazione d’immagini di base e alla documentazione di passaggi tecnici e di opere rilevate, saranno in ogni caso approfonditi. QUINTO ANNO Durante il quinto anno lo studente sarà condotto verso l’approfondimento e la gestione autonoma e critica delle fondamentali procedure progettuali ed operative della pittura, prestando particolare attenzione alla produzione contemporanea ed agli aspetti funzionali della ricerca CONOSCENZE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO dovrà conoscere e saper gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti la scultura, individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti estetici, concettuali, espressivi, comunicativi, funzionali e conservativi che interagiscono e caratterizzano la ricerca plastico-scultorea; dovrà pertanto conoscere ed essere in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche e tecnologie, gli strumenti ed i materiali più usati, scegliendoli con consapevolezza; di comprendere e applicare i principi e le regole della composizione e le teorie essenziali della percezione visiva. Lo studente dovrà essere in grado inoltre di individuare, analizzare e gestire autonomamente gli elementi che costituiscono la forma plastico-scultorea e grafica, avendo la consapevolezza dei relativi fondamenti culturali, concettuali, tecnici e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo; dovrà pertanto essere capace di analizzare la principale produzione plastico-scultorea e grafica del passato e della contemporaneità e di cogliere le interazioni tra la scultura e le altre forme di linguaggio artistico. In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente dovrà possedere le competenze adeguate nell’uso del disegno geometrico, dei mezzi multimediali e delle nuove tecnologie ed essere in grado di individuare e coordinare le interconnessioni tra il linguaggio scultoreo e l’architettura, il contesto architettonico, urbano e paesaggistico. La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche ed intellettuali e della loro interazione intesa come “pratica artistica” è fondamentale per il raggiungimento di una piena autonomia creativa; e attraverso la “pratica artistica”, ricercando e interpretando il valore intrinseco alla realtà circostante in tutti gli aspetti in cui si manifesta, lo studente coglierà il ruolo ed il valore culturale e sociale del linguaggio scultoreo. Dovrà in conclusione essere in grado di padroneggiare le tecniche grafiche e di applicare le tecniche calcografiche essenziali, di applicare le tecniche della formatura e di gestire autonomamente l’intero iter progettuale di un’opera plasticoscultorea intesa anche come installazione, dalla ricerca del soggetto alla realizzazione dell’opera in scala o al vero, passando dagli schizzi preliminari, dai disegni definitivi, dal bozzetto, dal modello, dalla campionatura dei materiali e dalle tecniche espositive, coordinando i periodi di produzione scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il laboratorio. 61 Arti figurative pittorica. A tal fine, si guiderà lo studente verso la piena conoscenza, la padronanza e la sperimentazione delle tecniche e dei materiali, sia per esigenze creative, sia per funzioni di conservazione e di restauro; pertanto, è indispensabile che lo studente sia consapevole delle interazioni tra tutti i tipi di medium artistico e della “contaminazione” fra i vari linguaggi e ambiti. Sarà opportuno soffermarsi sulle capacità espositive - siano esse grafiche (manuale, digitale) o verbali - del proprio progetto, avendo cura dell’aspetto estetico-comunicativo della propria produzione; a tal fine si dovranno contemplare le diverse metodologie di presentazione: taccuino, carpetta con tavole, “book” (anche attraverso applicazioni di grafica editoriale), fotomontaggi, “slideshow”. E’ auspicabile infine che lo studente sviluppi una ricerca artistica individuale o di gruppo, che conosca i principi essenziali che regolano il sistema della committenza e del mercato dell’arte, l’iter esecutivo, il circuito produttivo con le relative figure professionali, i diritti d’autore nella riproduzione seriale, la diffusione delle procedure pittoriche in altri ambiti lavorativi (musei, restauro, scenografia, decorazione, illustrazione, etc.) e negli spazi espositivi. Discipline plastiche e scultoree SECONDO BIENNIO Durante il secondo biennio si amplierà la conoscenza e l’uso delle tecniche e tecnologie, degli strumenti e dei materiali tradizionali e contemporanei; si approfondiranno le procedure relative all’elaborazione della forma scultorea - individuando il concetto, gli elementi espressivi e comunicativi, la funzione - attraverso l’analisi e la gestione dello spazio fisico, dello spazio rappresentato, della superficie, del colore e della luce. E‘ opportuno che l’alunno tenga conto della necessità di coniugare le esigenze estetiche e concettuali con le regole della statica (pertanto le strutture, le armature e i basamenti saranno analizzati in funzione del progetto) e della chimica: proprietà, reazione e durata dei materiali usati. Si condurrà lo studente alla realizzazione di opere plastico-scultoree ideate su tema assegnato, a rilievo, a tuttotondo o per installazione; sarà pertanto indispensabile proseguire lo studio del disegno, sia come linguaggio, sia finalizzato all’elaborazione progettuale, individuando gli aspetti tecnici e le modalità di presentazione del progetto più adeguati, inclusi i sistemi di restituzione geometrica e proiettiva, quali le proiezioni ortogonali, le proiezioni assonometriche, la prospettiva intuitiva e geometrica, etc. E’ necessario che lo studente acquisisca la capacità di analizzare, riprodurre e rielaborare opere plasticoscultoree antiche, moderne e contemporanee, osservando modelli DISCIPLINE DI RIFERIMENTO 62 Arti figurative tridimensionali, bidimensionali e viventi; e che riesca ad individuare nuove soluzioni formali applicando in maniera adeguata le teorie della percezione visiva e sfruttando i sistemi meccanici e cinetici nella scultura. Le conoscenze e l’uso dei mezzi audiovisivi e multimediali finalizzati ad aspetti formali, all’archiviazione dei propri elaborati, alla ricerca di fonti, all’elaborazione d’immagini di base e alla documentazione di passaggi tecnici e di opere rilevate, saranno in ogni caso approfonditi. QUINTO ANNO Durante il quinto anno lo studente sarà condotto verso l’approfondimento e la gestione autonoma e critica delle fondamentali procedure progettuali ed operative della plastica e della scultura, prestando particolare attenzione alla produzione contemporanea ed agli aspetti funzionali della ricerca plastico-scultorea. A tal fine, si guiderà lo studente verso la piena conoscenza, la padronanza e la sperimentazione delle tecniche e dei materiali, sia per esigenze creative, sia per funzioni di conservazione e di restauro; pertanto, è indispensabile che lo studente sia consapevole delle interazioni tra tutti i tipi di medium artistico e della “contaminazione” fra i vari linguaggi e ambiti. Sarà opportuno soffermarsi sulle capacità espositive - siano esse grafiche (manuale, digitale) o verbali - del proprio progetto, avendo cura dell’aspetto esteticocomunicativo della propria produzione; a tal fine si dovranno contemplare le diverse metodologie di presentazione: taccuino, carpetta con tavole, “book” (anche attraverso applicazioni di grafica editoriale), fotomontaggi, bozzetti tridimensionali, video, “slideshow”. E’ auspicabile infine che lo studente sviluppi una ricerca artistica individuale o di gruppo, che conosca i principi essenziali che regolano il sistema della committenza e del mercato dell’arte, l’iter esecutivo, il circuito produttivo con le relative figure professionali, i diritti d’autore nella riproduzione seriale, la diffusione delle procedure plastico-scultoree in altri ambiti lavorativi (musei, restauro, scenografia, arredo urbano, decorazione, gipsoteche, fonderie, etc.) e negli spazi espositivi. Laboratorio della figurazione SECONDO BIENNIO Il laboratorio di pittura ha la funzione di contribuire, in sinergia con le discipline pittoriche, all’acquisizione e all’approfondimento delle tecniche e delle procedure specifiche. Inteso come fase di riflessione sollecitata da una operatività più diretta, il laboratorio rappresenta il momento di confronto, verifica o sperimentazione, in itinere e finale, del processo in atto sulle ipotesi e le sequenze di realizzazione del proprio lavoro. Attraverso questa disciplina lo studente applicherà i metodi, le tecnologie DISCIPLINE DI RIFERIMENTO 63 Arti figurative e i processi di lavorazione di forme pittoriche su supporto mobile, fisso o per installazioni, utilizzando mezzi manuali, meccanici e digitali. L’acquerello, il pastello, la tempera, l’acrilico, l’olio, la xilografia, il “pantone”, l’aerografo, l’affresco e il mosaico, sono alcune delle tecniche che lo studente affronterà durante la realizzazione di un’opera autonoma, di un elemento scenico, nel restauro, nella decorazione, nella figurazione narrativa, etc. Il laboratorio di scultura ha la funzione di contribuire, in sinergia con le discipline plastico-scultoree, all’acquisizione e all’approfondimento delle tecniche e delle procedure specifiche. Inteso come fase di riflessione sollecitata da una operatività più diretta, il laboratorio rappresenta il momento di confronto, verifica o sperimentazione, in itinere e finale, del processo in atto sulle ipotesi e le sequenze di realizzazione del proprio lavoro. Attraverso questa disciplina lo studente applicherà i metodi, le tecnologie e i processi di lavorazione dirette ed indirette per la realizzazione di forme scultoree ed installazioni, utilizzando mezzi manuali, meccanici e digitali. La modellazione (argille, cere, materie sintetiche, etc.), l’intaglio (rocce, legni, polistirolo, etc.), l’assemblaggio, la fusione (bronzo, metalli vari), la formatura (gesso, gomme, resine), la policromia (pittura, doratura, smaltatura) e l’installazione, sono le tecniche che lo studente affronterà durante la realizzazione di un’opera autonoma, di un elemento scenico o per l’allestimento, nel restauro, nella decorazione, negli effetti speciali, nell’animatronix, etc. QUINTO ANNO Nel laboratorio di pittura del quinto anno lo studente approfondirà o completerà quanto effettuato durante il biennio precedente rafforzando la propria autonomia operativa. Bisognerà prestare una particolare attenzione alle tecniche e ai materiali antichi e moderni inerenti i supporti pittorici. E’ tuttavia opportuno sperimentare in maniera autonoma nuove soluzioni tecniche ed estetiche, facendo oltretutto interagire altro tipo di medium artistico. Nel laboratorio di scultura del quinto anno lo studente approfondirà o completerà quanto effettuato durante il biennio precedente rafforzando la propria autonomia operativa. L’analisi e la cura della policromia nella scultura sono contenuti previsti in tutto il triennio, ma bisognerà prestare una particolare attenzione alle tecniche antiche e alle nuove tecnologie di coloritura, anche in funzione del restauro di opere scultoree o di realizzazioni iperrealistiche. E’ tuttavia opportuno sperimentare in maniera autonoma nuove soluzioni tecniche ed estetiche, facendo oltretutto interagire altro tipo di medium artistico. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE La materia propone l’ampliamento, la conoscenza e l’uso dei metodi proiettivi orientandoli verso lo studio e la rappresentazione dell’architettura e del contesto ambientale nonché dell’elaborazione progettuale della forma architettonica. 64 Discipline progettuali architettura e ambiente - 3° anno ABILITA’ Acquisire un’appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione. Capacità di comprensione e d’espressione della terminologia specifica. Conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali. Capacità di leggere, attraverso piante, prospetti e sezioni, un edificio con struttura complessa e saperlo descrivere mediante schizzi a mano libera. Conoscere la storia dell’architettura con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione. Conoscere le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto. CONOSCENZE I metodi di rappresentazione: • Approfondimento delle proiezioni ortogonali e assonometriche; • Le proiezioni prospettiche: la prospettiva frontale - il metodo dei punti di distanza, la prospettiva accidentale - il metodo dei punti di fuga, la prospettiva intuitiva; • Il disegno architettonico: piante, prospetti, sezioni, le scale di rappresentazione. Habitat - progettare l’abitazione in relazione al contesto ambientale: • Tecniche di composizione: le figure piane e loro aggregazioni, progressione modulare, simmetria, asimmetria e proporzione; i solidi, loro aggregazioni e compenetrazioni; • L’organizzazione delle funzioni: zona notte, zona giorno, i servizi; • La tavola definitiva: tecniche grafiche, di impaginazione e nomenclature; • Gli schizzi di progetto: planimetrici, assonometrici e prospettici. La rappresentazione del territorio: • Aerofotogrammi e mappe catastali; • Analisi del territorio in base ai seguenti parametri: edifici di interesse storico, tipologie, destinazione d’uso, viabilità. La lezione compositiva dei “grandi Maestri”: • Lettura e analisi di alcune opere architettoniche. Esperienze di composizione: • L’abitazione e le sue funzioni. Storia dell’architettura e lineamenti di urbanistica: • Dalla “rivoluzione industriale” al “razionalismo architettonico”; • La città: monocentrica, reticolare, lineare, stellare. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE La materia propone la conoscenza degli elementi strutturali di un edificio e l’acquisizione dei metodi, delle tecnologie e dei processi di rappresentazione e costruzione di prototipi e modelli tridimensionali in scala di manufatti per l’architettura e l’urbanistica, utilizzando mezzi manuali, meccanici e digitali. 65 Laboratorio di Architettura - 3° anno ABILITA’ Capacità di costruire un modello in scala di un edificio, o di un complesso architettonico, e il contesto urbano nel quale si colloca. Capacità di comprensione e di espressione degli elementi che costituiscono la struttura di un edificio. Conoscere le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale. CONOSCENZE La statica degli edifici e studio tipologico degli elementi costruttivi. • Le strutture verticali: analisi dei tipi. • Fondazioni e murature: caratteristiche dei tipi. • Pilastri e colonne: tipi principali. • I collegamenti verticali: calcolo di una scala; tipologie strutturali. • Le strutture orizzontali: studio tipologico. • Solai e coperture: caratteristiche dei tipi. • Le strutture a gabbia e le strutture a scatola muraria. • Studio della facciata: analisi delle tipologie. • Aperture: tipologie principali. • Costruzione di modelli in scala realizzati in cartoncino o balsa. • La rappresentazione architettonica con tecniche grafiche varie. • Disegno di particolari costruttivi in scala 1/10 - 1/5 1/1. • Impaginazione del disegno costruttivo. • Esercitazioni relative al programma che si sta svolgendo in progettazione. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE La materia propone l’ampliamento, la conoscenza e l’uso dei metodi proiettivi orientandoli verso lo studio e la rappresentazione dell’architettura e del contesto ambientale nonché dell’elaborazione progettuale della forma architettonica. 66 Discipline progettuali architettura e ambiente - 4° anno ABILITA’ Acquisire un’appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione. Capacità di comprensione e d’espressione della terminologia specifica. Conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali. Capacità di leggere attraverso piante, prospetti e sezioni un edificio con struttura complessa e saperlo descrivere mediante schizzi a mano libera. Conoscere la storia dell’architettura con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione. Conoscere e saper applicare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto. CONOSCENZE I metodi di rappresentazione: • Approfondimento delle proiezioni prospettiche; • La prospettiva intuitiva; • La teoria delle ombre finalizzata alla rappresentazione architettonica: proiezioni ortogonali, assonometriche, prospettiche; • Le ombre nei prospetti. Progettare l’edificio ad uso pubblico in relazione al contesto storico e ambientale: • La rappresentazione del territorio: le curve di livello, la cartografia I.G.M. e catastale, il fotopiano; • Tipologie edilizie; • Geometria della facciata: tipologie, finestre e vetrate; • Dall’analisi del territorio al progetto architettonico; • Esperienze di progettazione in contesti urbani e/o naturalistici prestabiliti, preventivamente analizzati e studiati dal punto di vista storico, ambientale, urbanistico e paesaggistico. Storia dell’architettura e lineamenti di urbanistica: • Dal “razionalismo architettonico” alla “contemporaneità”; • Introduzione alla conoscenza degli strumenti urbanistici. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE La materia propone la conoscenza degli elementi strutturali di un edificio e l’acquisizione dei metodi, delle tecnologie e dei processi di rappresentazione e costruzione di prototipi e modelli tridimensionali in scala di manufatti per l’architettura e l’urbanistica, utilizzando mezzi manuali, meccanici e digitali. 67 Laboratorio di architettura - 4° anno ABILITA’ Capacità di costruire un modello in scala di un edificio, o di un complesso architettonico, e il contesto urbano nel quale si colloca. Capacità di comprensione e di espressione degli elementi che costituiscono la struttura di un edificio. Acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo, della restituzione grafica e tridimensionale. Conoscere le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale. CONOSCENZE Studio dei materiali nella progettazione architettonica e nell’arredo urbano: • Legno e derivati; • L’acciaio e il ferro; • Profilati e laminati. Esercitazioni di rilievo architettonico: • Descrizione ed uso degli strumenti del rilievo architettonico; • Metodi di rilevamento; • Tecnica del rilievo planimetrico e altimetrico; • Il rilievo di un particolare architettonico, di edifici semplici e/o parti di un edificio inserito nel contesto urbano e restituzione grafica nella scala opportuna; • Trilaterazione, ascisse e ordinate. La stesura del progetto: • Uso degli acquerelli, matite colorate, tecniche miste; • Gli schizzi di progetto: planimetrici, assonometrici e prospettici; • Il disegno definitivo: tecniche grafiche, di impaginazione e nomenclature; • Utilizzo degli strumenti informatici: CAD, Archicad, InDesign. Costruzione di modelli in scala realizzati in cartoncino o balsa: • Particolari costruttivi, complessi architettonici e/o contesti urbani e paesaggistici; • Disegno di particolari costruttivi in scala 1/10 - 1/5 1/1; • Gli strumenti per il disegno assistito al computer come verifica del progetto; • Esercitazioni relative al programma che si sta svolgendo in progettazione. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE La materia propone l’ampliamento, la conoscenza e l’uso dei metodi proiettivi orientandoli verso lo studio e la rappresentazione dell’architettura e del contesto ambientale nonché dell’elaborazione progettuale della forma architettonica. 68 Discipline progettuali architettura e ambiente - 5° anno ABILITA’ CONOSCENZE Acquisire una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare e una appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione. Capacità di comprensione e d’espressione della terminologia specifica. Conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali. Capacità di leggere attraverso piante, prospetti e sezioni un edificio con struttura complessa e saperlo descrivere mediante schizzi a mano libera. Conoscere la storia dell’architettura con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione. Acquisire la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca. Conoscere e saper applicare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto. I metodi di rappresentazione: • Prospettiva di edifici con ambientazione; • La teoria delle ombre finalizzata alla rappresentazione architettonica: proiezioni assonometriche e prospettiche, le ombre nei prospetti. Progettare l’edificio ad uso pubblico in relazione al contesto storico e ambientale: • Studio e analisi dell’architettura del moderno, saper descrivere le caratteristiche dei vari stili anche attraverso schizzi; • Evoluzione dei sistemi costruttivi; • Gli schizzi di progetto: planimetrici, assonometrici e prospettici; • Il disegno definitivo: tecniche grafiche, di impaginazione e nomenclature; • Esperienze di progettazione in contesti urbani e/o naturalistici prestabiliti, preventivamente analizzati e studiati dal punto di vista storico, ambientale, urbanistico e paesaggistico; • Il sistema della committenza, l’iter esecutivo, la sostenibilità ambientale del progetto. Storia dell’architettura e lineamenti di urbanistica: • Nuovi linguaggi dell’architettura, Il Decostruttivismo; • Cenni di legislazione urbanistica, L.1089/39; • L’urbanistica e la sua evoluzione, le città contemporanee. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE La materia propone la conoscenza degli elementi strutturali di un edificio e l’acquisizione dei metodi, delle tecnologie e dei processi di rappresentazione e costruzione di prototipi e modelli tridimensionali in scala di manufatti per l’architettura e l’urbanistica, utilizzando mezzi manuali, meccanici e digitali. 69 Laboratorio di architettura - 5° anno ABILITA’ Capacità di costruire un modello in scala di un edificio, o di un complesso architettonico, e il contesto urbano nel quale si colloca. Capacità di comprensione e di espressione degli elementi che costituiscono la struttura di un edificio. Conoscere e saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale. CONOSCENZE • Studio dei materiali nella progettazione architettonica. • Studio dell’arredo urbano. • Costruzione di modelli in scala con dettagli in scala maggiore. • Disegni di particolari costruttivi in scala 1/10 - 1/5 1/1 eseguiti con tecniche grafiche varie. • Esperienze di disegno e verifica al CAD e Rendering. • Lettura di opere dei “grandi Maestri”: la struttura compositiva e statica, la poetica e l’utilizzo dei materiali. • Esercitazioni relative al programma che si sta svolgendo in progettazione. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE Durante il secondo biennio si svilupperà la conoscenza e l’uso delle tecniche, delle tecnologie, degli strumenti, dei materiali (distinti secondo il settore di produzione); si approfondiranno le procedure relative all’elaborazione progettuale del prodotto di design individuando la funzione, gli elementi estetici, comunicativi e commerciali - attraverso l’analisi e la gestione della forma, della materia, del colore e delle strutture geometriche e meccaniche. E‘ opportuno che l’alunno tenga conto della necessita di coniugare le esigenze estetiche con la componente strutturale. Lo studente analizzerà e applicherà le procedure necessarie alla progettazione di prodotti di design o di arte applicata ideati su tema assegnato: tali progetti saranno cartacei, digitali (2D,3D) e plastici; sarà pertanto indispensabile proseguire ed approfondire lo studio delle tecniche grafiche e informatiche, in particolare quelle geometriche e descrittive, finalizzate all’elaborazione progettuale, individuando i supporti, i materiali, gli strumenti, le applicazioni informatiche di settore, i mezzi multimediali e le modalità di presentazione del progetto più adeguati. E’ necessario che lo studente acquisisca la capacita di analizzare e rielaborare prodotti di design o di arte applicata antichi, moderni e contemporanei; e che riesca ad individuare nuove soluzioni formali applicando in maniera adeguata le teorie della percezione visiva e le tecnologie informatiche ed industriali. Durante il quinto anno lo studente sarà condotto verso l’approfondimento e la gestione autonoma e critica delle fondamentali procedure progettuali del design, prestando particolare attenzione alla recente ricerca e al rapporto estetica-funzione-destinatario. A tal fine, si guiderà lo studente verso la piena conoscenza, la padronanza e la sperimentazione delle tecniche progettuali; è indispensabile, pertanto, che lo studente sia consapevole delle interazioni tra tutti i settori di produzione del design e delle altre forme di produzione artistiche. Sarà opportuno soffermarsi sulle capacita espositive siano esse grafiche (manuale, digitale) o verbali - del proprio progetto, avendo cura dell’aspetto estetico-comunicativo della propria produzione, a tal fine si dovranno contemplare le diverse metodologie di presentazione: taccuino, carpetta con tavole, “book” cartaceo e digitale, modelli tridimensionali, “slideshow” e visualizzazioni 3D. E’ auspicabile infine che lo studente sviluppi una ricerca artistica 70 Design ABILITA’ Per l’attuazione del programma e il raggiungimento degli obiettivi prefissati il docente fornirà all’allievo i dati necessari mediante lezioni frontali ed individuali, proiezioni di dvd e filmati, integrate da visite a mostre, musei o raccolte di oggetti e prodotti di particolare rilevanza nel campo del disegno industriale, seguite da l’esecuzione di elaborati grafici e modelli. I temi legati al disegno e alla geometria descrittiva verranno dapprima esercitati a mano libera, con schizzi assonometrici e, in seguito attraverso l’applicazione delle regole del disegno tecnico con proiezioni ortogonali e proiezioni assonometriche. Per la parte di progettazione verranno forniti agli studenti i metodi e gli strumenti della progettazione e dell’analisi preventiva al progetto, nell’ottica dell’innovazione dei processi di produzione e dei prodotti. CONOSCENZE 3° anno I metodi di rappresentazione – Geometria descrittiva per il disegno industriale: § Approfondimento dei metodi di rappresentazione bidimensionale degli oggetti tridimensionali: proiezioni ortogonali, proiezioni assonometriche oblique; § Approfondimento dello studio dei solidi di rotazione con particolare attenzione alle intersezioni tra i volumi di vario genere e al loro sviluppo; § Approfondimento dello studio delle coniche e altre curve tracciate per punti; § Approfondimento dello studio delle sezioni e intersezioni dei solidi complessi, con successivo sviluppo. Ergonomia per il disegno industriale: § Principi ergonomici; § Cenni di ergonomia fisica; § Indicazioni di ergonomia cognitiva; § Cenni sull’apparato normativo. Storia del disegno industriale: § La rivoluzione industriale e il concetto di arti applicate – l’insegnamento di John Ruskin; § Da Robert Owen a William Morris – le esposizioni di Arts and Crafts; § L’esperienza Americana con la scuola di Chicago; § Il movimento europeo per il rinnovamento delle arti applicate: Art Nouveau, Jugendstil, Modern Style, Liberty, Floreale. Laboratorio di Disegno industriale A: § Il disegno per la conoscenza, come strumento di analisi dal reale: il disegno di rilevo e restituzione grafica degli oggetti studiati; § Tecniche di rilevamento degli oggetti, strumenti di rilievo basilari – il flessometro, il calibro ventesimale a cursore, micrometro centesimale a vite - cenni sulla teoria degli errori di rilevamento: misurazione e lettura; § Sistemi di quotatura: quotatura in serie, quotatura in parallelo, quotatura combinata, norme UNI in materia; DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE individuale o di gruppo, che conosca i principi essenziali che regolano il sistema della committenza, della produzione artigianale ed industriale, l’iter esecutivo, il circuito produttivo con le relative figure professionali - considerando inoltre territorio, destinatari e contesto e il contributo che le competenze acquisite porteranno ai vari percorsi di studio futuri. Il laboratorio di design ha la funzione di contribuire, in sinergia con la disciplina progettuale del design, all’acquisizione e all’approfondimento delle tecniche e delle procedure specifiche secondo il settore di produzione. Inteso come fase di riflessione sollecitata da una operatività più diretta, il laboratorio rappresenta il momento di confronto, verifica o sperimentazione, in itinere e finale, del processo in atto sulle ipotesi e le sequenze di realizzazione del proprio lavoro. Attraverso questa disciplina lo studente apprenderà i metodi, le tecnologie e i processi di lavorazione di prodotti di design o di arte applicata, realizzati utilizzando mezzi manuali e digitali, strumentazioni industriali e artigianali. Approfondirà lo studio dei materiali in sinergia con la Chimica dei materiali. Le campionature, i bozzetti, i modelli, i prototipi o la riproduzione seriale saranno effettuate durante la fase operativa che contraddistingue il laboratorio di design. Gli elaborati realizzati in laboratorio si distingueranno secondo i settori di produzione attivati (ceramico, ligneo, metallico, tessile, vitreo, etc.) ma, considerata l’interazione dei diversi materiali e delle tecniche varie sia nella passata sia nella recente produzione di design, il laboratorio si articolerà in maniera tale da agevolare l’elaborazione di prodotti polimaterici, nel rispetto della specificità del settore di produzione. Nel laboratorio del quinto anno lo studente approfondirà o completerà quanto effettuato durante il biennio precedente rafforzando la propria autonomia operativa. In questa fase conclusiva sarà tuttavia opportuno sperimentare in maniera autonoma nuove soluzioni tecniche ed estetiche, facendo oltretutto interagire altro tipo di medium artistico. 71 Design ABILITA’ CONOSCENZE § Il disegno per la prefigurazione di una realtà in divenire, come strumento che consente al progettista di descrivere intenzioni progettuali, disegno per il progetto; § Introduzione al disegno assistito al computer CAD 2D, fondamenti del disegno bidimensionale. Laboratorio di Modellistica A: § Materiali e metodi per la costruzione di modelli di tipo elementare: legno, cartoni, materiali plastici, metalli, polistiroli, gessi e resine, creta; § Tipologia del modello – rapporto tra scala di costruzione e livello di definizione; § Distinzione del modello secondo la funzione e lo scopo cui è destinato: modelli di verifica e modelli da esibizione. 4° anno I metodi di rappresentazione – Geometria descrittiva per il disegno industriale: § La proiezione prospettica: prospettiva intuitiva, proiezioni prospettiche frontali – metodo del punto centrale e dei punti di distanza; proiezioni prospettiche accidentali – metodo dei due o più punti di fuga; § Teoria delle ombre finalizzata alla rappresentazione degli oggetti bidimensionali e tridimensionali: applicazioni alle proiezioni ortogonali e alle proiezioni assonometriche. Metodo e sequenza del percorso progettuale nel processo di progettazione di oggetti di design: § Processo di ideazione e formazione di un prodotto, dato un tema specifico e definito il target di riferimento; § Le varie fasi di sviluppo dell’idea: ricerca, concetto, progetto, esposizione e presentazione, produzione e collocazione sul mercato. Storia del disegno industriale: § La seconda rivoluzione industriale e il movimento DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE Design ABILITA’ CONOSCENZE moderno; § Walter Gropius e l’esperienza del Bauhaus; § Il funzionalismo e le esperienze nel design dei grandi maestri: Le Corbusier, Mies van der Rohe, Marcel Breuer, Alvar Aalto, Thomas Rietveld, Charles Eames, Arne Jacobsen, Charles Rennie Mackintosh. Laboratorio di Disegno industriale B: § Il disegno di progetto nelle varie fasi: schizzi preparatori, dimensionamento in scala, rappresentazione bidimensionale, verifica con rappresentazione tridimensionale; § Approfondimento del disegno bidimensionale assistito al computer: CAD 2D; § Introduzione del disegno tridimensionale assistito al computer: CAD 3D. Laboratorio di Modellistica B - Materiali per il disegno industriale: § Definizione di materia e materiale; § Classificazione dei materiali, caratteristiche fisiche, proprietà tecnologiche e loro uso; § Legno: essenze principali; § Vetro: tipologie principali; § Metalli: leghe principali; § Materie plastiche ed elastomeri; § Materiali compositi. 5° anno I metodi di rappresentazione – Geometria descrittiva per il disegno industriale: § Approfondimento della proiezione prospettica: prospettiva intuitiva, proiezioni prospettiche frontali, proiezioni prospettiche accidentali, prospettive di arredi e oggetti contestualizzati; § Teoria delle ombre finalizzata alla rappresentazione degli oggetti bidimensionali e tridimensionali: applicazioni alle proiezioni assonometriche e alle 72 DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE Design ABILITA’ CONOSCENZE proiezioni prospettiche. Metodo e sequenza del percorso progettuale nel processo di progettazione di oggetti di design: § Cenni sui fondamenti di marketing: il mercato dei prodotti ad elevato contenuto di design, segmentazione e posizionamento, brand management; § Cenni sul Life Cycle Design: progettazione del sistema prodotto che va dall’estrazione delle materie prime alla dismissione; e sul Life Cycle Asessment: analisi oggettiva dell’impatto ambientale di un prodotto calcolando tutte le sue fasi; § Cenni sui metodi di progettazione eco-sostenibile secondo il Life Cycle Design. Storia del disegno industriale – il Design Italiano ed Europeo: § Design nel dopoguerra, gli anni 60’ e 70’ - la prima generazione: Giò Ponti, Bruno Munari, Carlo Scarpa; gli anni 80’ - la seconda generazione: Gae Aulenti, Giacomo Castiglioni, Giò Colombo, Marco Zanuso; L’influenza europea e la terza generazione - gli anni 90’: De Pas, D’Urbino, Lomazzi, Giugiaro, Carlo Guenzi, A. Castiglioni, E. Sottsass, V. Magistretti; § I contemporanei: A. Astori, M. Botta, M. De Lucchi, A. Mendini, M. Piva, T. Sano, L. Scacchetti, P. Starck, M. Thun, P. Urquiola, G. Pesce. Laboratorio di Disegno industriale C: § Il disegno di progetto nelle varie fasi: schizzi preparatori, dimensionamento in scala, rappresentazione bidimensionale, verifica con rappresentazione tridimensionale; § Approfondimento del disegno bidimensionale assistito al computer: CAD 2D; § Approfondimento del disegno tridimensionale assistito al computer: CAD 3D; modellazione tridimensionale e rendering. Laboratorio di Modellistica C - Tecnologie e sistemi di 73 DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE Design ABILITA’ CONOSCENZE produzione per il disegno industriale: § I processi tecnologici e i sistemi produttivi industriali; § Lo studio, la modellazione e la pianificazione del processo nel sistema di produzione dei prodotti industriali; § La trasformazione del materiale grezzo in semilavorato e in prodotto finito: il ciclo di lavorazione; § Cenni sui processi tecnologici tradizionali con conservazione della massa: fonderia, stampaggio, sinterizzazione, deformazione plastica; e con riduzione della massa: tornitura, fresatura, foratura, alesatura; incremento di massa: montaggio, saldatura, ecc.; § Cenni sui processi tecnologici non convenzionali: Water Jet Cutting, Laser Cutting, Selective Laser Syntering. 74 DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE Per il secondo biennio la preparazione è finalizzata al potenziamento dell’iter progettuale scenografico, mirato alla comprensione e all’analisi dell’insieme e ad acquisire la facoltà di relazionare le vari discipline con una padronanza progettuale, utilizzando opportunamente le varie tecniche artistiche previste. Nel 5° anno si farà particolare attenzione alla terminologia impiegata nel settore e si acquisirà una preparazione digitale e multimediale. 75 Scenografia ABILITA’ Gli studenti, al termine del percorso di studio, oltre ad acquisire risultati di conoscenze generali delle materie, dovranno comprendere i processi artistico-culturali e approfondire le tecniche e le diverse applicazioni con uno sviluppo esecutivo che caratterizzi il contesto. Il quinquennio è ripartito in un biennio propedeutico di studio e di conoscenza di tecniche preparatorie e progettuali, ed un triennio di totale sviluppo delle discipline apprese nel contesto scenografico, fino a pervenire ad una autonomia operativa nella rappresentazione di scena. CONOSCENZE 3° e 4° anno Fondamentale il percorso esecutivo, scandito nelle linee guida che determinano la risoluzione dei temi dati. • Per offrire un quadro complessivo l’allievo seguirà i punti di riferimento, sia storici che didascalici collegati gli stessi temi dati, siano essi scenografie teatrali o allestimenti di diverso utilizzo. • Sviluppo di tavole, bozzetti, immagini, saranno gli strumenti che condurranno ad una lettura del progetto esecutivo. • Sviluppo ed incremento delle tecniche di supporto (cromatismi, teoria del colore, etc.), aiutano a completare un iter che si articola e percorre differenti fasi di osservazione e riflessione del testo. • Evidenziando le problematiche poste dagli stessi temi e dai bozzetti di studio, vengono elaborati i vari segmenti di ricerca, risolvendo il progetto definitivo del testo o adattamento scenico. • Sperimentazione grafica e cromatica suggerita dalle circostanze progettuali. • Conoscenza della percezione visiva e dei rapporti oggettivi tra forma e dimensione. • Realizzazione di moduli in scala di elementi tridimensionali finalizzati alla scena. • Tecniche applicate con preparazione di colle naturali e impiegate su muro, tavola, tela, tessuto, carta. • Strumenti esecutivi diversificati: matite, pennelli, pennarelli, etc. • Cromatismo e spazialità, applicati ad una organizzazione del campo visivo. • Capacità di schizzare ed elaborare rapidi bozzetti di ambienti e della figura umana inserita nello spazio scenico. • Apprendere e applicare le tecniche graficopittoriche in risoluzione digitale. • Tecnologia e tecnica applicata con elementi di DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Scenografia osservazione del campo geometrico otticamente percepito, in corrispondenza dello spazio di scena. • Imparare i principi costitutivi della forma graficopittorica utilizzando i cardini fondamentali della percezione visiva e applicarli alla composizione e all’immagine: la illusione spaziale, strutturale, luministica, etc. 5° anno • Si apprendono i principi estetico-formali, lo sviluppo di più punti di vista di una scena orientata ad evidenziare uno o più soggetti. • Creazione dell’illusione spaziale attraverso linee, cromatismi ed effetti luministici di chiaro-scuro. • Sviluppo e induzione ottica di cromatismi attraverso sovrapposizione e sfumature del colore, orientate alle caratteristiche della scena. • Preparazione di fondi e fondali con differenti texture, colle naturali e nuovi materiali. • Preparazione del colore su diversi supporti, per l’ambientazione scenica. • Competenze nella realizzazione di plastici di scene (riduzione in scala). • Copia della figura umana inserita in contesti differenti e proporzionata all’ambito richiesto. 76 DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE La materia ha come finalità di guidare l’alunno, attraverso l’approfondimento di quanto effettuato nel disegno geometrico del 1° biennio, verso l’uso appropriato dei procedimenti geometrici finalizzati alla restituzione geometrico-proiettiva dello spazio scenico e alla rappresentazione degli elementi costruttivi, di supporto al progetto creativo scenografico. 77 Discipline geometriche e scenotecniche - 3° e 4° anno ABILITA’ Conoscere singoli elementi costruttivi dell’allestimento scenico e teatrale e rappresentarli graficamente. Sapere utilizzare tecniche di verifica e restituzione geometrica degli spazi reali, raffigurati e degli elementi scenici. Sapere individuare e verificare i fattori dimensionali e gli elementi costruttivi propri dell’allestimento scenico. CONOSCENZE 3° anno: Ripasso dei contenuti del biennio: elementi di geometria piana e solida: punto, linea, retta, piano. Definizione e costruzione di angoli. Applicazione dei triangoli simili. Proiezione di solidi. Proiezioni assonometriche: ortogonali e oblique. Il disegno architettonico: modanature romane, spirali e timpani, archi e ordini. • Prospettiva • Primi elementi e regole principali. La prospettiva frontale e accidentale. Elementi di scenotecnica: definizioni delle parti di una scena. Introduzione alla prospettiva teatrale. 4° anno: La prospettiva teatrale o scenica. Restituzione grafiche e prospettiche. Pendenza del palcoscenico. Telai veduti frontalmente: Soggetti disegnati sulle quinte. Prospettiva frontale su telai obliqui. Applicazione delle regole prospettiche sulle parapettate. Attrezzeria teatrale DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE La materia ha come finalità quella di condurre lo studente verso la gestione autonoma delle fondamentali procedure di restituzione geometrica e proiettiva mediata anche dalla grafica digitale, del disegno assistito e del bozzetto scenografico elaborato nella fase progettuale scenografica. 78 Discipline geometriche e scenotecniche 5° anno ABILITA’ CONOSCENZE Soluzioni tecniche e prospettiche di elementi di scena. Conoscere gli elementi costruttivi dell’allestimento scenico e teatrale e Luministica e illuminotecnica. rappresentarli graficamente. Sapere utilizzare tecniche di verifica e restituzione geometrica degli spazi La cupola Fortuny. Apparecchiature. reali, raffigurati e degli elementi scenici. Sapere individuare e verificare proiettivamente i fattori dimensionali e Attrezzature elettriche e impianto elettronico. Concetti strutturali che influiscono sull’allestimento scenico. generali. Conoscere le tecnologie e applicazioni digitali in 2D e in 3D e supporti audiovisivi. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Discipline grafiche 3° e 4° anno ABILITA’ COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e saper gestire, in maniera autonoma, i processi creativi, progettuali ed operativi inerenti il linguaggio grafico-visuale, il graphic/visual design, individuando, sia nell’analisi e nella propria produzione sia nella progettazione, gli aspetti comunicativi, estetici, concettuali, espressivi, commerciali e funzionali che interagiscono e caratterizzano la comunicazione visiva. 79 - Conoscere, comprendere ed acquisire la consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della produzione grafico-visiva e pubblicitaria. - Conoscere gli elementi costitutivi dei codici della rappresentazione geometrico-descrittiva e saperli applicare, in modo particolare, ai fini progettuali. - Acquisire un metodo di lavoro analitico e saper sviluppare la proposta creativa individuale attraverso la realizzazione del progetto grafico. - Conoscere e saper applicare, in modo adeguato, i principi essenziali della percezione visiva e della composizione della forma graficoespressiva. - Saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-prodotto-contesto, nelle funzioni relative alla comunicazione visiva e grafico-pubblicitaria. CONOSCENZE • Introduzione ai contenuti essenziali delle discipline grafico-pubblicitarie, anche in relazione ai diversi contesti socio culturali: con specifici riferimenti alla storia della grafica; della tipografia; dell’advertising; della fotografia pubblicitaria. • Introduzione agli elementi essenziali della teoria della forma e ai principi della percezione visiva. • Proseguire lo studio applicato delle tecniche di rappresentazione geometrico-descrittive finalizzate all’elaborazione progettuale nell’ambito grafico-visuale specifico. - Analisi dello spazio visivo: le strutture geometriche regolatrici; i fondamenti della composizione grafico-visuale; i principi della strutturazione del testo; l’impaginato. - Sperimentare gli elementi essenziali della composizione grafica: il segno grafico; il campo grafico; l’organizzazione della composizione; l’equilibrio; la simmetria; la modularità; il ritmo; la texture; il colore; la riproducibilità. • Elaborazione e gestione dello spazio visivo: individuare il concetto; gli elementi estetici e funzionali di un prodotto; applicare la creatività alla comunicazione pubblicitaria; riconoscere e contestualizzare i diversi linguaggi; avviare, sviluppare e documentare un percorso progettuale. • Il disegno manuale: fornire le essenziali indicazioni metodologiche; individuare le DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Discipline grafiche 3° e 4° anno tecniche e i disegni necessari alla rappresentazione di concetti; gestire la trasposizione visualizzata delle idee e/o proposte creative nell’ambito della comunicazione grafica e pubblicitaria. 80 • Layout e tecniche di visualizing: la pratica dello schizzo e il disegno veloce; la costruzione dello spazio prospettico; il colore come segno; il colore come significato. • Basic design: il metodo teorico e il sapere pratico; la percezione del campo geometricointuitivo; la costruzione del campo esteticocompositivo. • Lettering: individuare le possibilità di applicazione nei diversi contesti comunicativi. • Le componenti del messaggio nella comunicazione visiva e pubblicitaria: il mittente; il messaggio; il destinatario; i codici; i linguaggi verbali e non verbali; i segni; le icone; i simboli. • Le caratteristiche intrinseche dei diversi prodotti editoriali ed i loro correlati: analisi della committenza, dei concorrenti e dei contenuti ai fini del progetto; formulare ed argomentare un progetto grafico scegliendo i formati, le gabbie, i caratteri, i colori; individuare le iconografie di riferimento. • Esercitazioni applicative: gli schizzi preliminari; la stesura del bozzetto grafico; la composizione del testo; la elaborazione del progetto grafico per l’editoria. • Introduzione all’ambito del packaging: la DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Discipline grafiche 3° e 4° anno vestizione grafica di un prodotto; le strategie comunicative; declinare l’abbigliaggio di una confezione con una identità visiva prestabilita. 81 • Analisi dei fondamenti culturali e sociali nel processo comunicativo: le modalità di funzionamento e la capacità di creare senso con le immagini. • La fotografia: indagine linguistico-espressiva; analizzare i concetti fondamentali del “saper vedere” e del “saper leggere” le immagini fotografiche, soprattutto in funzione della progettualità grafico-pubblicitaria. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Laboratorio di grafica 3° e 4° anno ABILITA’ COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere le procedure specifiche ed essere in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche e le tecnologie in uso: gli strumenti grafici; i materiali ed i supporti; le strumentazioni fotografiche; le applicazioni informatiche; i mezzi multimediali. Individuare, analizzare e saper gestire autonomamente gli elementi che costituiscono la produzione grafico-visiva tradizionale, digitale e multimediale in genere. - Conoscere e saper usare in modo appropriato il linguaggio tecnico specifico. - - - - 82 CONOSCENZE - Conoscere le diverse tecniche grafiche, individuando anche le procedure fotografiche, ai fini della rappresentazione/visualizzazione delle immagini coordinate. Le applicazioni tecnologiche nei processi di stampa: la conoscenza teorica delle principali tecniche di stampa tradizionali; la stampa digitale applicata. - Conoscere le principali tecnologie digitali in uso, apprendere ed applicare adeguatamente alcuni programmi informatici specifici per la grafica. La conoscenza attributiva dei materiali, dei supporti e delle attrezzature per la riproduzione di un prodotto stampato. - Saper applicare coerentemente le varie tecniche di rappresentazione grafica nei processi operativi, sviluppare la conoscenza anche in riferimento ai supporti scelti o utilizzati. La carta: le caratteristiche e le proprietà specifiche; le fibre; i tipi uso mano e patinate; i formati; le pieghe; le confezioni. - Esercitazioni operative: la produzione di prodotti grafico-visivi; i marchi, i logotipi, i depliant, le locandine e i manifesti; la produzione di elaborati grafici per il settore editoriale. - Packaging: realizzare il progetto di una confezione; conoscere le pieghe, le cordonature, i materiali; conoscere e disegnare una fustella. - Packing: il disegno dell’imballaggio di un prodotto; eventuale sviluppo tridimensionale del modello. - Strumenti di lettura e decodifica dell’immagine: sperimentare gli elementi compositivi e comunicativi del linguaggio grafico-pubblicitario e fotografico. - Utilizzo delle attrezzature fotografiche digitali per fini di ricerca e documentazione. - Elementi di disegno digitale: introduzione Saper identificare ed applicare coerentemente le attrezzature tecniche e le tecnologie in uso, soprattutto ai fini della progettazione e produzione grafica. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Discipline grafiche 3° e 4° anno all’utilizzo dei software standard. 83 - Comprendere, utilizzando i software adeguati, le sequenze pratico-metodologiche del disegno digitale, della rappresentazione e della rielaborazione grafica. - Impaginazione digitale: apprendimento e applicazione dei programmi informatici specifici. - Valutazione sull’impatto ambientale materie e delle tecniche in uso. delle DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Discipline grafiche 5° anno ABILITA’ COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere e saper gestire, in maniera autonoma e critica, i processi creativi, progettuali ed operativi inerenti il linguaggio grafico-visuale, il graphic/visual design, individuando dettagliatamente, sia nell’analisi sia attraverso l’iter della progettualità, gli aspetti comunicativi, estetici, concettuali, espressivi, commerciali e funzionali che interagiscono e caratterizzano la comunicazione visiva. - Acquisire i riferimenti culturali, sviluppando un sapere critico, nella consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della produzione grafico-visiva e pubblicitaria. - - - 84 CONOSCENZE - Definire, in modo pertinente e critico, gli specifici riferimenti alla storia della grafica, della tipografia, dell’advertising e della fotografia in relazione ai diversi contesti socio culturali. Conoscere e saper applicare consapevolmente i principi della percezione visiva e della “teoria della Gestalt”, della composizione della forma e della configurazione grafico-espressiva. - Saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-prodotto-contesto, nelle diverse funzioni relative alla comunicazione visiva, pubblicitaria e grafico-editoriale. Individuare, in modo dettagliato, dalla strategia alla creatività fino all’esecuzione tecnica, l’interazione tra i vari settori del graphic design. - Analizzare, in modo coerente, il tema della contaminazione linguistico-espressiva che connota la “visual culture” artistica contemporanea. - Elementi di semiotica: il linguaggio dei segni; significazione; comunicazione. - Analizzare la recente produzione del graphic design: le tecniche specifiche; gli aspetti estetico-funzionali; le finalità della comunicazione grafico-pubblicitaria. - Gestire, in modo consapevole, lo sviluppo delle procedure di conoscenza e delle tecniche del disegno soprattutto nella prima fase creativa e nell’iter progettuale. - Intraprendere un lavoro di ricerca/azione creativo: indicazioni metodologiche; fase analitica iniziale; sequenza e documentazione dei progetti; modalità di presentazione; esposizione critica finale. - Conoscere le procedure della grafica editoriale: le indicazioni tecniche specifiche; l'impostazione metodologica-operativa finalizzata alla Consolidare una linea di ricerca sulla quale costruire un progetto integrato per l’editoria, l’immagine coordinata, gli spazi espositivi, il web. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Discipline grafiche 3° e 4° anno progettazione grafica; la configurazione. 85 - Progettare una immagine coordinata: riconoscere le diverse tipologie di identità visuale; definire le strategie visive di un prodotto e saperle presentare; costruire il disegno del marchio; conoscere le regole di logogrammi, fonogrammi, icone, astrazioni, simboli; effettuare le prove di leggibilità e riconoscibilità; indicare le possibili declinazioni e le varianti dell’immagine; il colore come significante; il colore come significazione. - La grafica progettata per gli spazi: analizzare e gerarchizzare i contenuti visivi in base alle esigenze comunicative; organizzare, definire, autoregolare i flussi ed i percorsi di lettura; i sistemi segnaletici. - Progettare per il web: analizzare e declinare i contenuti in base alle finalità della comunicazione visiva; definire la struttura della navigazione e delle interazioni; ricercare una iconografia di riferimento; predisporre il layout delle pagine tipo. - Elementi di marketing: MKT mix e strategy; target e contesto comunicativo. - Conoscere le Istituzioni e le Norme principali che regolano il “comparto” del design della comunicazione. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Laboratorio di grafica 5° anno ABILITA’ COMPETENZE SPECIFICHE Conoscere le procedure specifiche, scegliere con consapevolezza ed essere in grado di impiegare adeguatamente le diverse tecniche e le tecnologie in uso: gli strumenti grafici; i materiali ed i supporti; le strumentazioni fotografiche; le applicazioni informatiche; i mezzi multimediali. Individuare, analizzare criticamente e saper gestire autonomamente gli elementi che costituiscono la produzione grafico-visiva tradizionale, digitale e multimediale in genere. - Usare consapevolmente, in modo coerente ed appropriato, il linguaggio tecnico specifico. - - - 86 CONOSCENZE - Approfondire l’uso dei software per il disegno digitale e la rappresentazione-rielaborazione grafica. Sviluppare l’autonomia per gestire, in modo adeguato, le tecniche grafiche e le applicazioni informatiche nei processi operativi, anche in riferimento ai supporti ed ai contesti scelti o utilizzati. - Impaginazione digitale: sviluppare le possibilità di applicazione dei programmi informatici specifici. Sviluppare un atteggiamento consapevole per identificare ed impiegare le tecniche e le tecnologie pertinenti nella progettazione e produzione grafica. - Approfondire la conoscenza delle applicazioni tecnologiche nei processi di stampa digitale, anche in funzione del confezionamento del progetto editoriale. - Sviluppo del packaging: la confezione e l’abbigliaggio dei prodotti; incidenza del circuito produttivo nel progetto; la definizione della forma e dei materiali; la configurazione del modello tridimensionale. - La grafica d’ambiente e la sua posizione spaziale: i criteri applicativi e le valenze percettive; disporre in pianta e in alzato gli “elementi comunicativi” progettati; la segnaletica. - Web design: lo studio dei formati; gli standard informatici; il progetto della gabbia; i caratteri; i colori; analisi degli stili di impaginazione. Potenziare le capacità nella gestione coordinata degli elementi comunicativi del linguaggio grafico-pubblicitario e fotografico. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Lingua e letteratura italiana ABILITA’ COMPETENZE SPECIFICHE - Dominare la lingua in tutti i suoi aspetti (ortografia e morfologia, sintassi, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi. - Leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale - consultazione di dizionari, manuali e altre fonti strutturate; comparazione delle suddette fonti; uso delle varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi; individuazione e riconoscimento degli elementi narratologici e retorici fondamentali; osservanza delle caratteristiche strutturali, stilistiche, lessicali di differenti tipologie testuali, con particolare riferimento alle tipologie dell’Esame di stato. CONOSCENZE - elementi di base delle funzioni della lingua; - lessico fondamentale per la gestione della comunicazione; - lessico specifico d’ambito storico, geografico, scientifico, matematico, economico, giuridico, geografico, politico, filosofico; - principi del valore estetico della comunicazione. Dal Seicento al Romanticismo 2° BIENNIO Dal Seicento al Romanticismo I principali autori e movimenti delle letterature italiana ed europea - La trattatistica fra Seicento e primo Settecento - G. Galilei - La lirica del Seicento e del primo Settecento - La prosa narrativa - La trattatistica dei Lumi in Italia - La poesia: Neoclassicismo, ossianesimo, Sturm und Drang - U. Foscolo - Il romanzo nel Settecento - Il teatro europeo del secondo Settecento - C. Goldoni - V. Alfieri - G. Parini - La lirica romantica in Europa - Il romanzo: dal gotico alla narrativa fantastica - Il romanzo storico e realista in Europa - Il romanzo in Italia - A. Manzoni - G. Leopardi Monoennio Il secondo Ottocento e il Novecento 87 I principali autori e movimenti delle letterature italiana ed europea - La narrativa in Europa - La narrativa in Italia - Il teatro naturalista, verista e il dramma borghese - G. Verga - La lirica: il Simbolismo francese - La lirica in Italia: G. Carducci, la Scapigliatura - G. Pascoli - G. D’annunzio - La narrativa: Estetismo e Decadentismo - La narrativa in lingua tedesca, francese, inglese, italiana - Il teatro europeo del primo Novecento - L. Pirandello - I. Svevo - La poesia delle Avanguardie in Europa - La poesia in Italia: Crepuscolari, futuristi, vociani - L’Ermetismo - U. sabato G. Ungaretti - E. Montale - La letteratura del secondo Novecento in Italia e nel mondo 88 DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE -Saper leggere l’opera d’arte analizzandone la struttura e le componenti, saperne decodificare il messaggio comprendendone il significato all’interno del suo contesto storico- sociale. -Saper individuare la tipologia dell’opera, la funzione, la committenza, la tecnica usata, l’aspetto formale (l’equilibrio, la simmetria, il ritmo, il movimento) e l’artista (la sua formazione, lo stile, le sue scelte formali, l’influsso dell’ambiente circostante). -saper costruire un proprio sapere attraverso uno studio che, dove è possibile, metta in relazione, in modo semplice, conoscenze diverse mutuate da più discipline. -Saper esporre utilizzando un lessico specifico. -Saper decodificare linguaggi rappresentativi di tipo simbolico. -Evidenziare eventuali collegamenti pluridisciplinari -Comprendere il valore del proprio patrimonio artistico e avere consapevolezza della sua importanza, tutela e valorizzazione. 89 Storia dell'arte ABILITA’ CONOSCENZE -Conoscenza della periodizzazione della storia -Saper prendere appunti per comprendere come nasce quella della storia - Acquisizione di un buon metodo di studio dell’arte. -Saper collocare le diverse civiltà figurative e i diversi stili -Conoscenza delle diverse civiltà figurative e stili. - Saper individuare gli elementi caratterizzanti l’opera d’arte e saperli -Conoscenza delle principali personalità artistiche ordinar secondo una sequenza gerarchica e delle loro opere. -Saper interpretare ed elaborare un testo scritto e visivo -Saper esprimere correttamente e con un lessico appropriato i concetti -Conoscenza delle principali tecniche artistiche. - Conoscenza e utilizzo corretto del linguaggio studiati ed elaborati in classe e a casa - Saper inserire l’opera d’arte all’interno di un contesto storico, geografico, settoriale della materia filosofico e letterario --Saper rielaborare e sintetizzare fonti e materiali testuali -Saper argomentare DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE - Risoluzione di semplici: espressioni letterali, fattorizzazioni di polinomi, frazioni algebriche, equazioni di primo grado, problemi di geometria. - Esposizione con linguaggio appropriato delle definizioni, dei postulati, degli enunciati dei teoremi dei principali argomenti di geometria del programma svolto e, in generale, saper esporre con linguaggio appropriato le conoscenze acquisite - Applicazione pratica di concetti di base della statistica trattata nel programma - Saper utilizzare i software proposti per la risoluzione di semplici problemi di geometria - Saper fare riferimento a fatti concreti e a situazioni quotidiane in cui utilizzare e collegare le conoscenze del programma svolto 90 Matematica 1° anno ABILITA’ CONOSCENZE - Operare con i numeri reali e raggiungere un adeguato livello di abilità nel calcolo numerico e algebrico - Saper decodificare e risolvere autonomamente almeno semplici problemi - Saper schematizzare processi di risoluzione relativi ai contenuti minimi stabiliti dal docente, almeno in relazione ai percorsi personalizzati seguiti Algebra: - Concetto di insieme e cenni sulle operazioni con gli insiemi - Insiemi numerici (N,Z,Q) e operazioni in essi - Calcolo letterale: monomi, polinomi, scomposizione di polinomi, frazioni algebriche, equazioni di primo grado intere Statistica: - Rappresentazione grafica dei dati, medie, scarti. Geometria: - Concetti geometrici fondamentali - Definizioni - Le parti della retta - Operazioni con i segmenti - Le parti del piano - Operazioni con gli angoli - I triangoli e i criteri di congruenza - Rette parallele e perpendicolari Informatica: - Geogebra, Excell, Derive DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Matematica 2° anno ABILITA’ CONOSCENZE - Avere adeguate conoscenze dei principali argomenti della geometria - Saper comunicare con linguaggio appropriato le conoscenze acquisite - Raggiungere un adeguato livello di abilità nel calcolo numerico e algebrico - Saper decodificare e risolvere autonomamente i problemi relativi ai contenuti minimi stabiliti dal docente - Saper schematizzare processi di risoluzione relativi ai contenuti minimi stabiliti dal docente, almeno in relazione ai percorsi personalizzati seguiti - Saper applicare teoremi della probabilità in semplici contesti Algebra: - Equazioni: problemi con le equazioni di primo grado, equazioni di primo grado fratte e letterali, sistemi di equazioni di primo grado - Disequazioni: disequazioni di primo grado intere e fratte, sistemi lineari disequazioni di primo grado. - Radicali:operazioni, trasporto di un fattore dentro e fuori radice,razionalizzazione di un radicale,potenze a esponente frazionario COMPETENZE SPECIFICHE - Risolvere semplici: equazioni e sistemi di equazioni di primo grado, disequazioni e sistemi di disequazioni di primo grado, esercizi con applicazione delle principali proprietà dei radicali - Esporre con linguaggio appropriato definizioni, postulati, enunciati dei teoremi dei principali argomenti di geometria del programma svolto e, in generale, saper esporre con linguaggio appropriato le conoscenze acquisite, saper applicare praticamente i concetti di base della geometria trattata nel programma - Saper utilizzare i software proposti per la risoluzione di semplici problemi di geometria - Saper fare riferimento a fatti concreti e a situazioni quotidiane in cui utilizzare e ricollegare le conoscenze del programma svolto Probabilità: - Generalità,eventi (compatibili, incompatibili, indipendenti, dipendenti), teorema della somma, teorema del prodotto. Geometria: - Poligoni, somma degli angoli di un poligono - Equivalenza delle superfici piane, misura e grandezze proporzionali, similitudine Circonferenza e cerchio,elementi di una circonferenza - Cenni sulle trasformazioni geometriche; isometrie Informatica: - Geogebra, Excell, Derive 91 DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE Saper risolvere: - Equazioni di secondo grado e di grado superiore al secondo; disequazioni di secondo grado; problemi di geometria analitica - Saper esporre con linguaggio appropriato le definizioni, le dimostrazioni degli argomenti basilari del programma svolto. - Saper articolare appropriati collegamenti tra le unità didattiche - Saper utilizzare oltre alle tecniche e alle procedure del calcolo aritmetico e algebrico anche la rappresentazione anche in forma grafica relativa alle conoscenze programmate 92 Matematica 3° anno ABILITA’ CONOSCENZE - Saper adoperare consapevolmente metodi di calcolo - Possedere una discreta conoscenza dei contenuti proposti e un’adeguata competenza in merito ai procedimenti acquisiti, padroneggiandone l’organizzazione complessiva, soprattutto sotto l’aspetto concettuale - Saper contestualizzare in modo autonomo e consapevole le varie problematiche, sapendo scegliere gli strumenti idonei alla risoluzione delle stesse Algebra: - Equazioni di secondo grado intere e fratte, equazioni parametriche - Equazioni di grado superiore al secondo - Sistemi di equazioni di secondo grado - Disequazioni di secondo grado intere e fratte - Sistemi di disequazioni Geometria analitica: - Piano cartesiano - Distanza tra due punti - Punto medio di un segmento - Applicazioni della geometria analitica - La retta sul piano cartesiano: rette parallele e perpendicolari, fasci di rette - Le coniche: la parabola, la circonferenza, l’ellisse e l’iperbole - Rette tangenti e secanti a una conica DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE - Schematizzare, utilizzando la matematica, diversi fenomeni fisici - Riconoscere fenomeni riconducibili ad uno stesso modello matematico - Individuare le strategie più appropriate per la risoluzione dei problemi fisici - Osservare e identificare fenomeni - Trovare applicazioni dei fenomeni studiati nella vita di tutti i giorni - Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società contemporanea. 93 Fisica 3° anno ABILITA’ - Riconoscere le condizioni sotto le quali un corpo rigido è in equilibrio o in movimento - Riconoscere e distinguere i vari tipi di moto legandoli alla loro legge oraria - Risolvere facili problemi inerenti agli argomenti studiati - Esplorare fenomeni e descriverli con un linguaggio adeguato CONOSCENZE - Grandezze e misure Meccanica: Cinematica Forze ed equilibrio Dinamica: i principi Fluidostatica e fluidodinamica DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Matematica 4° anno ABILITA’ COMPETENZE SPECIFICHE - Saper risolvere: equazioni e disequazioni esponenziali, logaritmiche e trigonometriche; saper applicare le formule goniometriche alla risoluzione di espressioni;saper risolvere semplici problemi inerenti agli argomenti svolti - Saper esporre con linguaggio appropriato definizioni, dimostrazioni di argomenti basilari del programma svolto. - Saper articolare appropriati collegamenti tra le unità didattiche - Saper utilizzare oltre alle tecniche e alle procedure del calcolo aritmetico e algebrico anche la rappresentazione anche in forma grafica relativa alle conoscenze programmate - Possedere le conoscenze e i procedimenti appresi, padroneggiando l’organizzazione complessiva dei medesimi, soprattutto sotto l’aspetto concettuale - Saper utilizzare consapevolmente ed autonomamente metodi di calcolo e strumenti risolutivi 94 CONOSCENZE Funzioni : - Concetto generale di funzione e tipi di funzioni - Studio dettagliato dell’andamento delle seguenti funzioni trascendenti: - Funzione esponenziale: equazioni, disequazioni - Funzione logaritmica: proprietà dei logaritmi, equazioni, disequazioni - Funzioni goniometriche: relazioni tra funzioni goniometriche, archi associati, formule di bisezione e di duplicazione, equazioni e disequazioni elementari - Trigonometria: risoluzione dei triangoli, teorema dei seni, teorema di Carnot DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Fisica 4° anno ABILITA’ COMPETENZE SPECIFICHE - Schematizzare, utilizzando la matematica, diversi fenomeni fisici - Analizzare e descrivere relativamente ai concetti studiati, fenomeni connessi con la meccanica e la termologia - Risolvere facili problemi inerenti agli argomenti studiati - Usare strumenti intellettuali e un linguaggio rigoroso che possono essere utilizzati dagli allievi anche per operare in altri campi - Riconoscere la natura evolutiva dei modelli che si usano nella descrizione della realtà, situandoli nel giusto contesto storico e culturale - Osservare e identificare fenomeni - Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società contemporanea Meccanica: - Acquisire un linguaggio rigoroso e sintetico adatto al metodo e il suo - il lavoro, l’energia, la quantità di moto. Le leggi di conservazione uso nell’ambito della fisica - Usare i contenuti e i metodi specifici della materia nella descrizione di Termologia: - Il calore e le principali grandezze fisiche legate alla alcuni specifici fenomeni naturali termologia - I tipi di conduzione, i passaggi di stato, i gas perfetti - Risolvere facili problemi inerenti agli argomenti studiati - Termodinamica: - Esplorare fenomeni e descriverli con un linguaggio adeguato - Calore e lavoro, principi della termodinamica e loro applicazioni; rendimento delle macchine termiche, concetto di entropia 95 CONOSCENZE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Matematica 5° anno ABILITA’ COMPETENZE SPECIFICHE - Essere in grado di: - Determinare il dominio di una funzione razionale fratta - Verificare se una funzione è pari o dispari individuandone le simmetrie - Individuare le eventuali intersezioni di una funzione con gli assi - Determinare il segno di una funzione - Dare le definizioni di tutti i tipi di limite - Calcolare limiti di funzioni razionali intere e fratte - Risolvere le principali forme indeterminate - Riconoscere l’ordine di un infinito e di un infinitesimo - Verificare se una funzione è continua in un punto - Individuare gli eventuali punti di discontinuità di una funzione indicandone la specie - Trovare le equazioni degli eventuali asintoti di una funzione - Calcolare il limite del rapporto incrementale solo nel caso di funzioni polinomiali di grado minore o uguale a 3 - Applicare le regole di derivazione - Calcolare la derivata in un punto assegnato - Scrivere l’equazione della tangente a una curva - Determinare gli intervalli di crescenza e di decrescenza di una funzione - Determinare gli eventuali punti di massimo e di minimo servendosi del segno della derivata prima - Determinare la concavità e convessità di una funzione tramite lo studio della derivata seconda - Disegnare il grafico di una funzione razionale intera e fratta - Saper fare riferimento a fatti concreti e a situazioni quotidiane in cui utilizzare e ricollegare le conoscenze del programma svolto Analisi infinitesimale: Intervalli: - Limitati e illimitati - Intorno di un punto Funzioni: - Funzioni iniettive, suriettive, biiettive - Funzioni crescenti e decrescenti - Capacità di analisi - Funzioni composte - Capacità nella schematizzazione dei processi di risoluzione relativi ai Limiti: - Concetto di limite contenuti stabiliti dal docente - Definizione di limite - Algebra dei limiti (somma, prodotto, quoziente) ed enunciati dei principali teoremi - Definizione di infiniti e infinitesimi - Calcolo dei limiti e proprietà fondamentali - Le principali forme indeterminate - Cenni su alcuni limiti notevoli Continuità delle funzioni: - Definizione di continuità di una funzione, proprietà, enunciati dei principali teoremi - Classificazione dei punti di discontinuità - Asintoti di una funzione - Proprietà delle funzioni continue (somma, prodotto, quoziente, composta) - Derivata di una funzione: - Rapporto incrementale - Definizione e significato geometrico - Crescenza e decrescenza di una funzione, massimi e minimi - Tecniche di calcolo di derivate di funzioni razionali intere e di funzioni razionali fratte - Derivata seconda e studio della concavità e convessità di una funzione - Padronanza del linguaggio specifico della disciplina nell’esposizione dei contenuti stabiliti dal docente - Rielaborazione dei concetti basilari dell’analisi infinitesimale ai fini del loro utilizzo pratico - Abilità di effettuare collegamenti 96 CONOSCENZE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE - Schematizzare, utilizzando la matematica, diversi fenomeni fisici - Analizzare e descrivere, alla luce degli strumenti teorici visti i fenomeni connessi con le onde e l’elettromagnetismo - Usare strumenti intellettuali e un linguaggio rigoroso che possono essere utilizzati anche per operare in altri campi - Osservare e identificare fenomeni - Comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la società contemporanea. 97 Fisica 5° anno ABILITA’ - Operare autonomamente con le grandezze fondamentali studiate - Fornire esempi di applicazioni dei fenomeni studiati nella vita quotidiana - Semplificare e modellizzare situazioni reali - Risolvere problemi base su onde ed elettromagnetismo e ad avere consapevolezza critica del proprio operato - Esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio adeguato CONOSCENZE - Ottica geometrica e onde meccaniche - Cariche elettriche ed elettrostatica - Il campo elettrico e il potenziale elettrico - La corrente elettrica e i circuiti - Il campo magnetico - L’ induzione elettromagnetica - Le onde elettromagnetiche DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Inglese primo biennio COMPETENZE SPECIFICHE Lingua Lo studente dovrà possedere competenze linguisticocomunicative corrispondenti al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. In particolare dovrà: - essere in grado di seguire una conversazione quotidiana, pur avendo bisogno di alcune parole o espressioni - riferire fatti e descrivere situazioni con pertinenza lessicale in testi orali e scritti, lineari e coesi; - partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; - riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi, lessico e sugli usi linguistici, anche in un’ottica comparativa con la lingua italiana; -riflettere sulle abilità e strategie acquisite nella lingua straniera per lo studio di altre lingue. Cultura Lo studente dovrà: -analizzare aspetti relativi alla cultura dei paesi di cui si parla la lingua, con particolare riferimento all’ambito sociale; -confrontare aspetti della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui la lingua è parlata; DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE 98 ABILITA’ - Saper comprendere i punti principali di un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari quali scuola, sport, tempo libero, etc.; - Saper comprendere il significato globale di un testo di uso corrente legato alla quotidianità ed individuarne alcune informazioni specifiche. Saper riconoscere il tipo di testo ed individuarne scopo destinatario. Saper riconoscere in modo adeguato la maggior parte delle strutture grammaticali e le funzioni linguistiche. - Saper esporre in modo relativamente dettagliato su esperienze, fatti, processi di lavoro in un’ottica di routine, utilizzando gran parte delle strutture grammaticali e funzioni linguistiche avvalendosi di un lessico adeguato. - Saper scrivere un testo semplice e coerente su diversi temi di carattere famigliare descrivendo, in modo relativamente dettagliato, fatti e loro sviluppo. - Saper analizzare semplici testi orali, scritti, iconicografici ecc. su argomenti di attualità, letteratura, cinema, arte, ecc. CONOSCENZE - Regole morfosintattiche che regolano la comunicazione in lingua; - Lessico adeguato a vari contesti comunicativi formali e informali; - Funzioni comunicative oggetto del programma annuale di lingua straniera; - Utilizzare tutte le cinque abilità (comprensione orale, produzione orale, interazione orale, lettura e produzione scritta) e saperle esercitare in modo integrato e coordinato; Inglese secondo biennio ABILITA’ CONOSCENZE Lingua Lo studente dovrà acquisire competenze linguisticocomunicative corrispondenti al Livello B1.2, con avvio al B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. In particolare dovrà: - comprendere in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti attinenti ad aree di interesse di ciascun indirizzo; - riferire fatti, descrivere situazioni e sostenere opinioni con le opportune argomentazioni in testi orali articolati e testi scritti strutturati e coesi; - partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; - riflettere sul sistema e sugli usi linguistici della lingua straniera, anche al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; - utilizzare le conoscenze, le abilità e le strategie acquisite nella lingua straniera per lo studio di altre lingue; - utilizzare adeguatamente la lingua straniera per lo studio e l’apprendimento di altre discipline. Cultura Lo studente dovrà: - analizzare e approfondire aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua; - leggere, analizzare e interpretare testi di ambito artistico e letterario, di epoche diverse, confrontandoli con testi italiani o relativi ad altre culture; -analizzare criticamente prodotti culturali della lingua di studio (siano essi testi orali o scritti, linguistici o semiotici, letterari o non, dell’epoca contemporanea o del passato), confrontandoli e mettendoli in relazione con altri prodotti culturali provenienti da altre lingue/culture studiate. 99 - Saper comprendere in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale, sociale ed attinente l’area di interesse di ciascun indirizzo; - Saper comprende il significato globale di un testo anche letterario ed individuarne le informazioni specifiche. Saper riconoscere il tipo di testo ed individuarne scopo e destinatario. Saper riconoscere in modo adeguato le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche. - Saper esporre in modo fluido e corretto testi orali, utilizzando le strutture grammaticali e funzioni linguistiche opportune, avvalendosi di un lessico adeguato inerente fatti di routine o l’ambito di specializzazione. - Saper produrre testi scritti chiari e corretti, utilizzando le strutture grammaticali e le funzioni linguistiche opportune e avvalendosi di un lessico adeguato allo scopo e al destinatario. - Saper analizzare in modo dettagliato testi orali, scritti, iconico-grafici ecc. su argomenti di attualità, cinema, arte, ecc. - Saper riconoscere le strategie linguistiche utili per l’apprendimento della lingua inglese e di altre lingue straniere. - Saper utilizzare adeguatamente la lingua straniera per lo studio e l’apprendimento di altre discipline. - Regole morfosintattiche che regolano la comunicazione in lingua con riferimento anche all’ambito di specializzazione. - Lessico adeguato allo scopo, al destinatario, all’ambito di specializzazione, alla letteratura. - Funzioni comunicative oggetto del programma annuale di lingua straniera; - Comprensione di un semplice testo letterario e specialistico. - Utilizzare tutte le cinque abilità (comprensione orale, produzione orale, interazione orale, lettura e produzione scritta) e saperle esercitare in modo integrato e coordinato con riferimento al livello B1.2 con avvio al B2. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Inglese 5° anno COMPETENZE SPECIFICHE Lingua Lo studente dovrà acquisire strutture, abilità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento al fine di raggiungerne la padronanza. In particolare dovrà consolidare il proprio metodo di studio nell’uso della lingua straniera per l'apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l’asse culturale caratterizzante il liceo artistico e con il proseguimento degli studi e/o con l’ambito di attività professionale di interesse personale. Cultura Lo studente approfondirà gli aspetti della cultura relativi alla lingua inglese (ambiti storico-sociale, artistico e letterario) con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea. Lo studente sarà guidato all’elaborazione di prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, cinema, musica, arte e letteratura. In particolare, utilizzerà le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri. ABILITA’ - Saper comprendere le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti; - Saper comprende le discussioni tecniche sul loro campo di specializzazione. Essere in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un'interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l'interlocutore; - Saper produrre un testo chiaro e dettagliato su un'ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento fornendo i pro e i contro delle varie opzioni. Saper comprendere testi e documenti in termini di genere, funzione, caratteristiche linguistiche, valore letterario. Saper comunicare con un buon grado di spontaneità e scioltezza per interagire in scambi dialogici relativi alla vita quotidiana e a esperienze poco frequenti. Saper utilizzare il linguaggio specifico della materia per operare sintesi ed esprimere il pensiero in modo ordinato, chiaro e corretto Saper produrre testi chiari e articolati su un’ ampia gamma di argomenti riuscendo a scrivere lettere, relazioni , riassunti e commenti - - 100 CONOSCENZE - Argomenti inerenti all’indirizzo di specializzazione e letterari; - Lessico specialistico inerenti l'indirizzo scelto. - Strutture della lingua che permettono la produzione di un testo ben articolato su argomenti sia concreti che astratti; - Comprensione di un testo letterario e specialistico. - Utilizzare tutte le cinque abilità (comprensione orale, produzione orale, interazione orale, lettura e produzione scritta) e saperle esercitare in modo integrato e coordinato con riferimento al livello B2. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE Al termine del percorso liceale lo studente dovrà essere consapevole del significato della riflessione filosofica come modalità specifica e fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla conoscenza, sull’esistenza dell’uomo e sul senso dell’essere e dell’esistere; dovrà inoltre acquisire una conoscenza il più possibile organica dei punti nodali dello sviluppo storico del pensiero occidentale, cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il legame col contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente universalistica che ogni filosofia possiede. A tale scopo sarà necessario inserire ogni autore in un quadro sistematico, leggendone direttamente i testi, anche se solo in parte, in modo da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le soluzioni. La conoscenza degli autori e dei problemi filosofici fondamentali dovrà aiutare lo studente a sviluppare la riflessione personale, l’attitudine all’approfondimento e la capacità di giudizio critico; particolare cura dovrà essere dedicata alla discussione razionale, alla capacità di argomentare una tesi, riconoscendo la diversità dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale, e all’importanza del dialogo interpersonale. Lo studio dei diversi autori e la lettura diretta dei loro testi dovranno essere focalizzati sui seguenti problemi fondamentali: l’ontologia, l’etica e la questione della felicità, il rapporto tra la filosofia greca e le tradizioni posteriori, in primo luogo religiose, la scienza moderna e la filosofia, il problema della conoscenza, il senso della bellezza, la libertà e il potere nel pensiero politico, nodo quest’ultimo che si collega allo sviluppo delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione. Lo studente dovrà essere in grado di contestualizzare le questioni filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di comprendere le radici concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali problemi della cultura contemporanea, di individuare i nessi tra la filosofia e le altre discipline. 101 Filosofia ABILITA’ CONOSCENZE Lo studente dovrà acquisire familiarità con la specificità del sapere filosofico, apprendendone il lessico fondamentale, imparando a comprendere e ad esporre in modo organico le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere rappresentativi delle tappe più significative della ricerca filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il più possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. Nell’ambito della filosofia antica dovrà considerasi imprescindibile la trattazione di Socrate, Platone e Aristotele. Alla migliore comprensione di questi autori gioverà la conoscenza della indagine dei filosofi presocratici e della sofistica. L’esame degli sviluppi del pensiero in età ellenistico-romana e del neoplatonismo introdurrà il tema dell'incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche. Tra gli autori rappresentativi del medioevo, dovranno essere proposti necessariamente Agostino d’Ippona, inquadrato nel contesto della riflessione patristica, e Tommaso d’Aquino, alla cui maggior comprensione sarà utile la conoscenza dello sviluppo della filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla svolta impressa dalla “riscoperta” di Aristotele e alla sua crisi nel XIV secolo. Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei, il problema del metodo e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, Pascal, Locke e in modo particolare a Kant; l’idealismo tedesco e Hegel. Per sviluppare questi argomenti sarà opportuno inquadrare adeguatamente gli orizzonti culturali aperti da movimenti come l’Umanesimo-Rinascimento, l’Illuminismo e il Romanticismo, esaminare il contributo di altri autori (come Hobbes, Spinoza, Leibniz, Vico, Hume, Rousseau) e allargare la riflessione ad altre tematiche (ad esempio il pensiero politico). L’ultimo anno è dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai giorni nostri. Nell’ambito del pensiero ottocentesco sarà imprescindibile lo studio di Schopenhauer, Kierkegaard e Marx. Il quadro culturale dell’epoca dovrà essere completato con l’esame del Positivismo e delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonché dei più significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza. Il percorso continuerà poi con Nietzsche, Freud, e almeno tre autori o problemi della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali diversi scelti tra i seguenti: a) fenomenologia ed esistenzialismo; b) il neoidealismo italiano c) il Circolo di Vienna e la filosofia analitica; d) vitalismo e pragmatismo; e) la filosofia d'ispirazione cristiana e la nuova teologia; f) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in particolare di quello italiano; g) temi e problemi di filosofia politica; h) gli sviluppi della riflessione epistemologica; i) l'ermeneutica filosofica DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Scienze naturali ABILITA’ COMPETENZE SPECIFICHE sapere effettuare connessioni logiche riconoscere o stabilire relazioni; classificare; formulare ipotesi in base ai dati forniti; trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle ipotesi verificate; risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici; applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte ai problemi di attualità di carattere scientifico e tecnologico della società moderna DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE 102 CONOSCENZE - Saper descrivere DNA e RNA ed i rispettivi ruoli biologici. I materiali della vita - Saper dimostrare che gli stessi processi cellulari che permettono la DNA ed RNA: struttura e funzioni. riproduzione asessuata causano l’accrescimento degli organismi ed il Ciclo cellulare e duplicazione del DNA. ricambio delle cellule. Mitosi. Cellule somatiche e gameti. Meiosi. - Saper descrivere le trasformazioni cellulari che consentono la formazione La determinazione del sesso. Geni e alleli. delle cellule sessuali. La sintesi delle proteine: la trascrizione. - Saper sottolineare l’importanza della riproduzione sessuata nella Il codice genetico e la traduzione. determinazione della variabilità e nei processi evolutivi. Le mutazioni. - Sapere cosa s'intende con il termine “ingegneria genetica” I geni e l'evoluzione. - Sapere a che cosa sono dovute le malattie ereditarie Le biotecnologie. - Sapere come lavorano i geni La terapia genica e le cellule staminali. - Sapere cosa sono le mutazioni L'impronta digitale del DNA. - Sapere cosa sono ed a cosa servono le cellule staminali Apparati e sistemi del corpo umano con Educazione - Saper spiegare il funzionamento di alcuni apparati dell’organismo umano alla Salute. consapevoli che i diversi apparati collaborano tra loro. Le funzioni metaboliche di base. - Saper usare il microscopio ottico e lo stereomicroscopio. Il microscopio ottico e lo stereomicroscopio. - Sapere che la materia vivente e non vivente è costituita da atomi e La carta d'identità degli atomi (numero atomico, numero molecole. di massa e gli isotopi) - Saper classificare i più importanti legami chimici Dalla struttura elettronica alla tavola periodica - Saper scrivere e bilanciare alcune reazioni chimiche. Modelli atomici. - Saper riconoscere i principali composti organici. Classificazione dei principali composti inorganici e loro - Saper affrontare tematiche quali: la prevenzione delle dipendenze, lo nomenclatura sviluppo in I legami chimici. adolescenza e la formazione dell’identità personale, i comportamenti a Le reazioni chimiche. rischio sul piano La chimica del carbonio. del rapporto con se stessi o con gli altri, il miglioramento dei comportamenti volti a salvaguardare la vita e prevenire la formazione di tumori che possono colpire anche in età giovanile (Educazione alla Salute). Chimica ABILITA’ CONOSCENZE DISCIPLINE DI RIFERIMENTO Sviluppare capacità di osservazione, analisi, ragionamento e di atteggiamento critico; comunicare e fare acquisire un lessico adeguato a comprendere la divulgazione scientifica, con la finalità di una solida formazione culturale di base; possedere conoscenze di base su proprietà, composizione, struttura e trasformazione della materia; comprendere ed utilizzare il linguaggio chimico; essere in grado, partendo dall’osservazione di fatti e fenomeni reali di verificare leggi e principi, interpretandoli alla luce di teorie elementari; approfondire tematiche chimiche che interessano produzione, conservazione e restauro di opere artistiche. 103 Filosofia Attitudine ad un lavoro di indagine sistematica e di confronto fra le idee; Potenziamento delle capacità logiche, grazie all'acquisizione della consapevolezza delle correlazioni esistenti tra attività pratiche ed implicazioni teoriche, tipiche della disciplina; Sviluppo culturale mediante l'acquisizione della consapevolezza dell'apporto della chimica alla conoscenza sia della natura e delle proprietà della materia, sia delle applicazioni tecnologiche conseguenti all'evoluzione della disciplina stessa; Acquisizione di interpretare fenomeni naturali e/o indotti dall'attività dell'uomo, sulla base dei meccanismi chimici che li governano; Acquisizione di capacità critica nei confronti di generiche informazioni, opinioni, giudizi sui fatti e fenomeni inquadrabili nel mondo chimico, fornite però da fonti non qualificate. Terzo anno. La materia: miscugli e sostanze. Lo stato gassoso. Introduzione alle reazioni chimiche. Gli elementi chimici. Il linguaggio della chimica. I costituenti dell’atomo ed il concetto di mole. Introduzione alle onde elettromagnetiche. Modelli atomici. Caratteristiche degli atomi. Legami chimici tra atomi. Forma e polarità delle molecole. Quarto anno. Legami chimici tra molecole. Le reazioni chimiche e nomenclatura dei principali composti inorganici. Stechiometria delle reazioni chimiche. Le soluzioni. Reazioni chimiche ed energia. L’equilibrio chimico. Acidi e basi. Le reazioni di ossido-riduzione. Chimica organica. Nel terzo anno, poi, sarà sviluppato un ipertesto, con l’utilizzo di computer multimediali, su “La materia e le sue caratteristiche”. Nel quarto anno è previsto invece lo sviluppo di un ipertesto sulla tematica ambientale dell’“Inquinamento atmosferico”, con l’obiettivo di far capire la stretta relazione fra questa problematica e l’ambiente che ci circonda, con particolare riferimento alla conservazione del patrimonio artistico. Temi da sviluppare: 1. Chimica e ambiente (Sviluppo sostenibile ed utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico – La qualità dell’aria); 2. Colori e coloranti; 3. Materie plastiche; 4. Chimica del restauro; 5. Materiali da costruzione. DISCIPLINE DI RIFERIMENTO COMPETENZE SPECIFICHE 1) Conoscere il proprio corpo e le modificazioni 2) Percezione sensoriale ( vista tatto udito ritmo...) 3) Coordinazione ( schemi motori, equilibrio, orientamento spaziotempo) 4) Espressività corporea 5) Gioco, gioco-sport e sport 6) Sicurezza (prevenzione, primo soccorso) e salute ( corretti stili di vita) 7) Ambiente naturale 104 Scienze motorie ABILITA’ CONOSCENZE 1) Elaborare risposte motorie efficaci in situazioni complesse 2) Riprodurre il ritmo nei gesti e nelle azioni anche tecniche degli sport 3) Consapevolezza di una azione motoria efficace ed economica 4) Ideare e realizzare semplici sequenze di movimento e di espressione corporea 5) Trasferire e ricostruire autonomamente, semplici tecniche,strategie,regole adattandole alle capacità, esigenze, spazi e tempi di cui si dispone. Utilizzare il lessico specifico della disciplina 6) Assumere comportamenti funzionali alla sicurezza in palestra, a scuola e negli spazi aperti. Assumere comportamenti attivi finalizzati ad un miglioramento dello stato di salute e di benessere 7) Sapersi esprimere in attività in ambiente naturale 1) Conoscere le potenzialità del movimento del corpo e le funzioni fisiologiche in relazione al movimento 2) Percepire e riconoscere il ritmo delle azioni 3) Conoscere i principi scientifici fondamentali che sottendono la prestazione motoria e sportiva 4) Riconoscere le differenze tra il movimento funzionale e il movimento espressivo esterno e interno 5) Conoscere gli aspetti essenziali della struttura e della evoluzione dei giochi e degli sport di rilievo nazionale. La terminologia: regolamento e tecnica dei giochi e degli sport 6) I principi generali di prevenzione della sicurezza personale in palestra, a scuola e all'aperto. Conoscere i principi igienici essenziali che favoriscono il mantenimento dello stato di salute e il miglioramento dell'efficienza fisica 7) Conoscere alcune attività motorie e sportive in ambiente AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA COMMISSIONI Logistica: Docenti coordinatori di dipartimento e docenti commissione orario. Elettorale: Prof. Pietro Bortoluzzi e Maurizio Grandesso, Assistente Amministrativo Davide Voltolina, Genitore Sig.ra Tiziana Plebani, Studente Edoardo Rossetto, 5D Liceo Artistico Acquisti: I docenti coordinatori di dipartimento. Orientamento Entrata e Uscita: Casadio, Lupoli, Megna, Baldari, Bruscagnin, De Cunzo, Petruzzelli. Contatti con enti musicali e teatro: Petruzzelli, Soave Orario di servizio dei docenti: Guastella, Chizzali Formazioni classi Borse di Studio: Fornasiero BES, GLHI (Gruppo di Lavoro H di Istituto), DSA: Ponte, Cessari, Porto, Mannise. Esame, Monitoraggio e Valutazione Progetti: De Cunzo, Petruzzelli, Casadio, Frascati Autovalutazione: Codato, Iezzi. Cittadinanza e Costituzione: Di Bert Intesa IIS “Polo‐Liceo Artistico” e Regione: Micheletti DENOMINAZIONE DEL PROGETTO LA RESPONSABILE Raimondo Squizzato 1. Corso di incisione calcografica (studenti diurno) Sergio Marziali 2. Gestione sito del Liceo artistico Paola Baldari 3. Laboratorio di teatro per gli studenti del liceo Paola Baldari 4. “Balla che ti passa”. Corso di danza moderna Paola Baldari 5. Corso di base per il Restauro, tenuto da esperti esterni Paola Baldari 6. Corso di base di Photoshop Paola Baldari Maurizio Grandesso 7. Quando la pittura diventa forma plastica (Progetto Pilota) Maurizio Favaretto 8. Corso di musica e pittura per studenti dei tre indirizzi, artistico, classico musicale Maurizio Favaretto 9. Corso di pittura (utenti esterni a pagamento) Maurizio Favaretto 10. Progetto murales Pierluisa Casadio 11. Teatro a Venezia. ‐giovani a teatro Chiara Ponticelli 12. Progetto sport Stefano Micheletti 13. Dall’Arsenale alla scuola dalla scuola l’Arsenale Giorgio Pavan 14. Corso di ArchiCAD per il progetto di Architettura2D Giorgio Pavan 15. Corso di ArchiCAD per la modellazione 3D e di Artlantis per il rendering si Architettura Patrizia Tiberio 16. Educazione alla salute 105 17. Educazione ambientale 18. Orientamento in entrata corso serale 19. Didattica musicale alla Fenice 20. Native Speakers 21. Orientamento in entrata scuole medie e in itinere classi seconde 22. Un giorno in bottega – “In Scena” INDICE Premessa pag. 1 LE SEDI DELL’ISTITUTO pag. 3 Sede Centrale pag. 3 Succursale dello “Spirito Santo” pag. 4 LA STRUTTURA DEL LICEO pag. 4 Corso Serale pag. 6 Corso Integrativo pag. 6 Sito Internet pag. 6 Dati popolazione scolastica pag. 6 Quadro orario pag. 7 Quadro orario Corso Sperimentale “Michelangelo” pag. 7 Quadro orario indirizzo “Arti Figurative” pag. 8 Quadro orario indirizzo “Architettura ed Ambiente” pag. 9 Quadro orario indirizzo “Design” pag. 10 Quadro orario indirizzo “Grafica” pag. 11 Quadro orario indirizzo “Scenografia” pag. 12 ORGANIGRAMMA pag. 13 1. Docenti collaboratori del Dirigente Scolastico pag. 13 2. Referenti Funzioni Obiettivo Strumentali al P.O.F. pag. 13 3. Coordinatori di Dipartimento pag. 14 4. Coordinatori di Classe pag. 14 5. Consiglio d’Istituto pag. 16 106 Patrizia Tiberio Laura Megna Laura Soave Luisa Glorio Laura Megna Stella Petruzzelli STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE pag. 17 Calendario scolastico pag. 17 Articolazione delle ore di lezione pag. 18 Organico Docenti pag. 19 Docenti responsabili di laboratorio pag. 20 Organico A.T.A. pag. 20 Comitato di valutazione pag. 20 Organo di Garanzia pag. 20 Consigli di Classe pag. 20 Coordinatori dei Consigli di Classe pag. 21 Commissione elettorale pag. 21 Programmazione di Dipartimento pag. 21 Scrutini pag. 22 Sostituzione Docenti assenti pag. 22 Registro di classe pag. 22 Restituzione elaborati agli studenti pag. 22 Colloqui settimanali docenti‐genitori pag. 23 Uffici di segreteria pag. 23 Servizio biblioteca pag. 23 Fotocopie pag. 23 Intervallo – Sospensione delle lezioni pag. 23 Telefonino e divieto di fumo pag. 23 Libretto personale, permessi di entrata ed uscita pag. 23 Acqua alta pag. 24 Legge sulla privacy pag. 24 Addetti alla sicurezza pag. 24 Addetti al primo soccorso e alla vigilanza fumo pag. 24 Attivazione piano di sicurezza pag. 24 Assistenti tecnici di laboratorio pag. 24 Formazione personale A.T.A. pag. 24 Utilizzo personale col Fondo d’Istituto pag. 24 Corsi di sostegno, recupero e sportello disciplinare pag. 25 107 Formazione classi prime e terze ed assegnazione docenti alle classi pag. 25 Rapporti con utenza e territorio pag. 25 Criteri di valutazione pag. 26 Viaggi di istruzione e visite guidate pag. 31 REGOLAMENTO D’ISTITUTO pag. 33 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ pag. 52 Criteri, tempi e modalità per l’attivazione degli interventi recupero pag. 54 Criteri di valutazione della condotta pag. 57 Tabella per la determinazione del Credito scolastico pag. 58 I PROGRAMMI DEL LICEO ARTISTICO SECONDO LA NUOVA RIFORMA pag. 60 Arti Figurative pag. 60 Discipline Geometriche pag. 64 Design pag. 70 Scenografia pag. 75 Grafica pag. 79 Materie Letterarie pag. 87 Storia dell’arte pag. 89 Matematica e fisica pag. 90 Lingua e cultura Inglese pag. 97 Filosofia pag. 100 Scienze Naturali e Chimica pag. 101 Scienze motorie pag. 103 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Commissioni pag. 104 Progetti pag. 104 108