e0,50 Vecchie fabbriche o aree d`oro? Il futuro della aree dismesse
by user
Comments
Transcript
e0,50 Vecchie fabbriche o aree d`oro? Il futuro della aree dismesse
e 0,50 DIRETTORE EDITORIALE GIOVANNI COVIELLO W il rumore per non dismettere la vita Una cosa è avere una giunta regionale e un governo nazionale in sintonia con i vertici locali, un'altra è confrontarsi con una Roma ora schierata su un fronte diverso. Sarà sicuramente più difficile per gli amministratori locali lavorare per Vicenza secondo la loro ottica, ma starà a loro e al potere centrale operare con equilibrio per il bene comune, valore a cui ha fatto appello l'ex presidente del consiglio Berlusconi (che non si sente ancora "dismesso") rivolgendosi al nuovo Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, della cui elezione parlano i "nostri" Variati e Finozzi. Di dismesse, però, ci sono parecchie aree di Vicenza che solleticano interessi e su cui è chiamata a decidere l'amministrazione comunale, quella di cui fanno parte 13 assessori (14 col Sindaco responsabile della Cultura), che da oggi i vicentini conosceranno un po' meglio visto che mettiamo il naso nei loro studi e nel loro lavoro extra politico, con qualche puntata sugli hobby che danno gioia alla vita. Gioia che si ritrova anche nei frequentatori delle piscine comunali (c'è anche Cicero con le sue asserite 80 vasche domenicali) ma contro cui combatte l'ineffabile signora Pivetta, a capo di un comitato di quartiere (4 famiglie dei dintorni o di più?) che protesta contro i rumori di bambini e famiglie. "E' giusto che i tosi si divertano, purchè ... altrove", echeggia così la frase storica del sottofondo culturale della protesta. Se pensiamo che la signora è la stessa che anni fa impaurì i funzionari comunali che per le sue proteste bloccarono gli spettacoli al Palasport, poi dichiarati legittimi per i decibel connessi - chi gestisce le piscine dovrebbe preoccuparsi di dotare le braccia di chi nuota e le bocche di chi le frequenta di moderni silenziatori fisici, tanto quelli morali sono già imposti anche agli omosessuali, pena la chiusura. Rischio che potrebbe correre, non lo dite alla signora Pivetta, la Festa delle Rose, da 60 anni gioia e allegria (anche rumorosa) per tutto il quartiere di San Bortolo e non solo. Per non parlare delle auto dell'Italia Team di Clay Regazzoni che faranno bene a stare alla larga dal Comitato, rispettabile nelle sue motivazioni ma a cui bisogna dare il giusto peso per non accentuare l'idea di una Vicenza che non dorme, ma muore. Meno male, allora, che c'è una vicentina made in Corea, Sung Ae Bettenzoli, che col suo pepe fa rumore per non dismettere la vita. Spedizione in A.P. - 45% art.2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Verona Vecchie fabbriche o aree d'oro? Il futuro della aree dismesse Dall'ex Lanerossi all'ex Zambon, nelle aree industriali in disuso si decide il futuro della città. In alcuni casi si sa già cosa prenderà il posto dei capannoni, in altri la discussione è ancora aperta. Con grandi interessi in gioco e molte polemiche a pagina 6 Giovanni Coviello Assessori: studi, hobby e lavoro a pagina 11 Anna De Toni, la prima donna tra gli arbitri che contano a pagina 15 Anno 1 nr. 12 - Sabato 13 maggio 2006 Gay a Vicenza, prove di outing a pagina 5 Sung Ae, consigliera tutto pepe a pagina 12 3 13 MAGGIO 2006 SETTIMANARIO SABATO 6 Provincia, tensioni in Forza Italia Aria di divisioni per il gruppo consiliare di Forza Italia a palazzo Nievo, sede dell'amministrazione provinciale. Negli ultimi incontri di partito è stato chiesto ai consiglieri azzurri di sottoscrivere un documento con il quale prendono le distanze dal movimento per il Ppe fondato dall'europarlamentare vicentino Giorgio Carollo, e che proprio in Provincia può contare su un seguito consistente (tra gli altri, vi ha aderito anche il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Dissegna). Secondo le indiscrezioni, chi non sottoscrive il testo si chiamerebbe fuori, di fatto, dal partito. Ai consiglieri sono stati concessi alcuni giorni per decidere, ma la rottura sembra probabile. Il centro invaso dalle bici DOMENICA 7 binbici", l'iniziativa lanciata da Tuttinbici. In questo caso la pedalata, a cui hanno partecipato anche gli assessori alla mobilità Claudio Cicero e allo sport Gianfranco Morsoletto, è diventata l'occasione per un confronto sul tema delle piste ciclabili. LUNEDÌ Parcheggi nei palazzi del centro MERCOLEDÌ Per risolvere le carenze di parcheggi del centro storico, soprattutto per i residenti, l'assessorato alla mobilità sta studiando una nuova soluzione. L'idea è di sfruttare gli ampi cortili interni di molte residenze, e in alcuni casi anche spazi interni agli edifici, per ricavare nuovi posti auto. Un primo esperimento potrebbe essere tentato in contrà Riale, anche se la fattibilità dell'intervento è ancora da valutare. In ogni caso l'assessorato assicura il massimo rispetto per il contesto storico artistico del centro. Caos agli sportelli per l'Ici, il Comune: colpa del Catasto L’ OSSERVATORIO 10 9 A cura di Luca Matteazzi e Alessio Mannino www.vicenzapiu.com [email protected] Quattro bollette da 12 mila e 749 euro - per un totale di 51 mila euro - sono state recapitate al Comune: si tratta di tasse sui rifiuti inevase dal 2002 al 2005 nei campi nomadi cittadini di via Circoli, viale Diaz, Ca' Balbi e Riviera Berica. E' il motivo dello scontro fra Aim e Comune, con l'ex municipalizzata che chiede il pagamento delle bollette al Comune. Richiesta respinta con forza da una parte della maggioranza, la Lega Nord, che provocatoriamente propone che si saldi l'insoluto con i gettoni di presenza di quei consiglieri comunali che si schierino a favore del saldo da parte del Comune. Il presidente Aim Giuseppe Rossi fa sapere "perché queste fatture siano state emesse adesso". GIOVEDÌ Lunghe file davanti agli sportelli di contrà Pedemuro S. Biagio per l'imposta comunale sugli immobili, la famigerata Ici. Disguidi, errori, aumenti ingiustificati, mancati avvisi: una bagarre mai vista all'ufficio tributi. Anche quest'anno il Comune ha spedito una comunicazione a tutti 11 Crolli in centro. Colpa del maltempo Negli ultimi giorni si sono verificati una serie di crolli in palazzi del centro storico. Il 25 aprile è ceduto il basamento di una colonna della Basilica Palladiana, poi è caduto un pezzo di balcone ECONOMICO TRENO VELOCE SU BINARIO LENTO Il treno ad alta velocità non arriverà nel nord est prima di un altro decennio. E anche questa previsione sembra per altro a più di qualche esperto ottimistica. Il treno veloce correrebbe insomma, almeno per il Veneto, su di un binario lento. Vediamo perché. Il progetto della nuova ferrovia transpadana è un segmento del quinto corridoio transeuropeo che, partendo da Lione, dovrebbe raggiungere Trieste e, da qui, Ljubiana e Budapest .All'interno di questa direttrice, la tratta Verona-Padova appare come la più problematica e sconta dunque i maggiori ritardi lungo l'asse TorinoMestre. La tratta Mestre-Trieste resta poi confinata in un limbo di assoluta incertezza. Il problema maggiore nella tratta Verona-Padova sembra essere il nodo di Vicenza ,o meglio, di Altavilla Vicentina, per il quale è ampiamente noto come la Giunta regionale veneta ha previsto l'interramento e la realizzazione di una nuova stazione sotterranea a Vicenza , dedicata esclusivamente alla nuova linea ad alta velocità, accogliendo così giustamente le richieste dei sindaci interessati. Sui tempi e sui finanzia- in piazzetta Palladio, infine si è staccato un pezzetto di palazzo Trissino. Le cause, secondo i tecnici, sono da ricercare nell'inverno appena terminato, che è stato lungo, rigido e ricco di precipitazioni favorendo le infiltrazioni di acqua. Nessun allarme, comunque. "Sono stati eventi eccezionali, e ilò patrimonio artistico della città è costantemente monitorato", assicurano in Comune. Bollette non pagate dei Rom, scoppia il caso MARTEDÌ Grande successo per le due manifestazioni ciclistiche che hanno animato la domenica vicentina. Circa duemila persone, tra cui alcune coloratissime mascotte, hanno infatti partecipato alla Vicenza Pedala promossa dal circolo Anspi "I Care", una scampagnata di 25 chilometri che da Campo Marzo si è spinta fino a Quinto prima di fare ritorno in città. Altri mille ciclisti, in gran parte ragazzi, hanno invece pedalato insieme con "Bim- 8 i contribuenti contenente una scheda immobiliare con il riepilogo dei dati e un bollettino prestampato. E anche l'anno scorso scoppiarono polemiche per i tanti errori contenuti nelle schede, ma quest'anno i problemi sono aumentati: le discrepanze nascono dalla decisione di agganciare gli archivi comunali a quelli del Catasto. "Il nostro obiettivo è completare la bonifica della banca dati - spiega l'assessore alle finanze Linda Favretto - ma per farlo dobbiamo rimediare all'attuale disallineamento con il Catasto. La maggior parte degli errori riscontrati quest'anno nasce a livello catastale". menti di tali lavori, così come sugli impatti e sul conseguente rischio di manifestazioni populistiche contrarie in stile Val di Susa, incombe, checchèsenedica, una elevata percentuale di rischio. Nel frattempo , pensate che ,invece,la tratta Torino-Milano può diventare una realtà in tempi celeri e che la quasi parallela direttrice a monte della catena alpina prosegue anch'essa con tempi di realizzazione prevedibili. Pensate anche che oggi per andare da Milano a Torino servono quasi due ore: ebbene, il supertreno ridurrebbe questa distanza temporale della metà . La tratta Novara-Milano è poi già in via di realizzazione e l'inaugurazione dell'opera è prevista nell'Aprile del 2009. Come può facilmente notare ogni lettore , il rischio di isolamento del Nord-Est non è purtroppo una espressione allarmistica o priva di qualsiasi senso. Pensate alla facilità di percorrenza di una rete che va da Lione a Milano e poi alla direttrice che consente di scavalcare a monte tutto l'arco alpino"per piombare a Est"e vi accorgerete di come il rischio isolamento sia tutt'altro che"solo sulla carta". Il già nominato nodo di Vicenza , poi,comporta, con le sue gallerie e i suoi interramenti,un surplus di spesa che sfiora il miliardo di Euro. Insomma, il treno superveloce viaggia da Lione a Milano su binari sicuri ( non me ne vogliano i dimostranti contro la TAV della Val di Susa , che comunque, con grande senso di responsabilità hanno sempre dichiarato di voler dialogare sul come fare la cosa e non sul se farla o meno); poi, da Milano a Verona già la linea comincia a farsi lenta; da Verona a Mestre si arresta del tutto o quasi e da Mestre a Trieste diventa addirittura utopia. Mi torna allora alla mente un ragionamento"terra-terra"avanzato ancora anni e anni fa da più di qualcuno e che suonava all'incirca così : perché non rendiamo più veloce il treno lento, in attesa dei tempi lenti del treno veloce? Ad esempio quadruplicando la linea, come per altro sta avvenendo tra Padova e Mestre e come però dovrebbe avvenire anche tra Mestre e Trieste. Lo so, è l'uovo oggi . . . epperò, la gallina viaggia su un binario troppo lento per un Veneto che voglia stare attaccato all'Europa. Carneade Direttore Editoriale GIOVANNI COVIELLO [email protected] Direttore Responsabile ROBERTO BERTOLDI Editori PIÙ MEDIA SRL Strada Marosticana, 3 – Vicenza [email protected] & EDIZIONI LOCALI SRL via Nizza, 8 – Verona Redazione di Vicenza Strada Marosticana, 3 Vicenza tel. 0444 923362 - 922766 Fax 0444 926780 [email protected] Redattori ANDREA GENITO [email protected] LUCA MATTEAZZI [email protected] ALESSIO MANNINO [email protected] ILARIO TONIELLO [email protected] REDAZIONE DI ROMA Via Giacomo Folchi, 14 responsabile: Pasquale Di Santillo [email protected] telefono 338 4079173 REDAZIONE DI VERONA Via Nizza, 8 telefono 045 8015855; Fax 0458041460 Redazioni ROVIGO TREVISO TRENTO Pubblicità Strada Marosticana, 3 Vicenza tel. 0444 923362 - 922766 Fax 0444 926780 [email protected] Realizzazione grafica ROSSELLA MANGHISI [email protected] Stampa CENTRO STAMPA EDITORIALE SRL via del Lavoro, 18 Grisignano di Zocco (Vi) Autorizz.Tribunale C.P. di Verona nr. 736/03 del 29/09/2003 Supplemento della Cronaca di Trento del 11 febbraio 2006 Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Iscrizione al Registro Nazionale della stampa n.8857 del 15-12-2000 13 MAGGIO 2006 ATTUALITÀ 4 Ai residenti esasperati per il troppo rumore il gestore replica: "la piscina non è di quartiere" E Pecori: "Vanno fatte le barriere acustiche, il Comune si decida" Caso piscine, la palla passa al Comune impianti sportivi. I campi sportivi, così come il bar, c'erano già: sono stati spo"So' ragazzi", direbbe stati in seguito alla ristrutturazione Ezio Greggio. Alcuni (1999-2003) dell'intero impianto deci"graffittari" hanno fatto sa dal Comune. E lo scivolo rientra in dell'ironia sul plurienna- questa manutenzione straordinaria". le scontro fra la piscina Quanto al vincolo sportivo, spiega comunale di viale Ferra- Gecchelin, "noi siamo affiliati all'assorin e gli abitanti di via ciazione Nuoto Libertas e al Coni e da Forlanini disegnando su noi si svolgono svariati corsi, ma mi fa un muro dell'impianto un inquietante sorridere che si possa pensare che chi volto che urla "Liberty al rumore". Sono viene in piscina d'estate a prendere il tre anni, infatti, che va avanti la dia- sole e fare il bagno venga a fare dell'atriba fra Piscine di Vicenza Spa, società gonismo". Resta il fatto che il rumore che gestisce il parco acquatico, e il a tutte le ore di ogni giorno della setcomitato di residenti del quartiere Ita- timana è un problema irrisolto, per i lia, che si lamenta di grida, schiamaz- "vicini di casa" della piscina. "Invito zi e caos estivo sette giorni su sette per coloro che pensano che siamo i soliti più di tre mesi l'anno. Per la verità, brontoloni" si spazientisce la Pivetta, oltre a chi è coinvolto nel problema dei "a prendersi un caffè da me la mattina alle 7 e mezzo. Per sentire l'arrivo i bambini dei centri estivi che vengono qui ogni giorno e che fanno 'pausa' soltanto da mezzogiorno alle due. Cioè quando si comincia a riposare". Ribatte Gecchelin: "L'ingresso al pubblico è fissato alle 9 di mattina fino alle 19:30 (per due sole sere fino alle 21), mentre alle 7:45 entrano i bambini del Nuoto Camp. Che a quell'ora sono ancora mezz'addormentati. Quanto alla pausa, è il regolamento comunale, ormai antiquato, a prescrivere quell'orario, perché è ancora pensato in funzione del pranzo e non del riposino pomeridiano". Una cosa gli abitanti l'hanno ottenuta: il divieto di organizzare feste di sera. E' proprio dai party serali del 2003, la famosa "estate calda", che scoppiò la polemica: ogni volta La piscina di viale Ferrarin vista dall'alto. venivano chiamati i vigili La struttura, all'interno dell'area residenziale, urbani per il frastuono crea disagio agli abitanti degli altoparlanti, della musica e dei partecipanti. "Quella fu la goccia che fece trabocparcheggi, a essere direttamente inte- care il vaso" ricorda la Pivetta. "Ma ressate sono le 4 famiglie che abitano ora mi devono spiegare: se non è una in via Forlanini davanti all'ingresso struttura sportiva, cos'è? Un centro dell'impianto scoperto, capitanate polivalente? Abbiamo segnalato i dalla combattiva Liliana Pivetta, pre- nostri problemi al prefetto, al difensidente del comitato. "Nessuno conte- sore civico, alla giunta. Aspettiamo sta che ci sia la piscina" mette in chia- di leggere la licenza che annualmenro la Pivetta. "Quello che non ci va giù te l'amministrazione concede alla è che una piscina di quartiere sia stata società, ma manca la volontà di venirtrasformata in un acquapark, snatu- si incontro e il Comune non si rando l'originario vincolo di area spor- muove". "Da parte nostra", replica tiva con centri estivi dagli orari trop- Gecchelin, "la volontà c'è, e tutto ciò po lunghi, attività commerciali e nuove che abbiamo fatto è regolarmente strutture come i campi da beach vol- autorizzato dal Comune. La convenley e da calcetto, per non parlare di zione stipulata nel 1998 dura fino al quel tremendo scivolo". Paolo Gecche- 2018: noi qui investiamo ogni anno 1 lin, presidente della società Piscine, milione e mezzo di euro. E non siamo contesta la versione dei fatti della una società a fini di lucro: le plusvaPivetta: "Questa piscina, che ha una lenze le reinvestiamo, non distrivasca di 50 metri per 21, non è mai stata buiamo utili". Il difensore civico 'di quartiere': è una piscina comunale. Massimo Pecori propone la soluzioE in più, faccio notare, non mi sembra ne delle barriere antirumore, panche quando fu costruita negli anni '60 nelli alti 4-5 metri dal costo di 40lo si fece in un'ottica 'di quartiere', ma 50 mila euro: "Il problema è tecnico: di città, visto che intorno ci sono altri occorre verificare quale tipo di barDI ALESSIO MANNINO riere installare per assorbire in modo efficace il rumore. Ma per questo bisogna aspettare il piano di zonizzazione, che consente di misurare il livello di decibel accettabile". Tirando le fila, la palla passa in toto al Comune, che "sono secoli che deve effettuare la zonizzazione e di conseguenza deve farsi carico delle barriere, perché l'area è di sua proprietà" dice Pecori. E Gecchelin: "ok alle barriere, ma dev'essere il Comune a dare il via, non noi". Intanto in via Forlanini è cominciato l'andirivieni di auto, motorini e biciclette, che secondo la Pivetta, col senso unico richiesto dalla piscina, è peggiorato rispetto al precedente doppio senso. Gecchelin sostiene il contrario. A questo punto viene da dire: Comune, se ci sei, batti un colpo. E’ in edicola E’ una iniziativa di La comunicazione del Nord Est 100.000 copie settimanali Per la tua pubblicità chiama 045.8015855 - Fax 045.8041460 ATTUALITÀ 5 13 MAGGIO 2006 Per chi è omosessuale Vicenza è una città difficile Ma per la prima volta si cerca di creare un movimento organizzato Vecchi pregiudizi e nuove aperture: cambia il mondo gay in città DI LUCA MATTEAZZI Vicenza è ancora una città un po' chiusa, dove il pregiudizio spesso si nasconde dietro i sorrisini di facciata. Ma le cose stanno cambiando, e mentre in Comune è ferma da due anni una mozione che chiede di istituire un registro per le unioni civili (questione su cui anche il sindaco Hüllweck ha mostrato aperture), la comunità omosessuale del capoluogo si sta lentamente organizzando. Merito soprattutto dei più giovani, che negli ultimi tempi sembrano aver meno timori a dichiararsi e ad uscire allo scoperto, e che per la prima volta stanno cominciando a ritrovarsi in modo costante, cercando di dare vita ad un punto di ritrovo e di confronto. "Il difficile è partire - racconta Enrico Peroni, diciotto anni, che ha dato il via all'iniziativa -. Stiamo provando a mettere insieme un gruppo, e ci troviamo il secondo e il quarto giovedì di ogni mese nella sede dei Ds, che ci mettono a disposizione uno spazio. Non siamo in moltissimi, ma c'è interesse e credo sia importante cominciare a fare gruppo tra di noi, anche per poter poi esprimere delle posizioni, oppure semplicemente fornire delle informazioni o un aiuto a chi ne ha bisogno". Qualcosa, dunque, si sta muovendo, anche sa la situazione è ancora abbastanza complicata e l'atmosfera vicentina è molto differente da quelle che persone di mezza età. "Il problema fondamentale è che per chi ha 45 o 50 anni - aggiunge Peroni -, ci sono una serie di luoghi comuni che sono molto difficili da abbattere. Si continua a pensare che gli omosessuali si trovino solo in luoghi appartati, solo per avere rapporti sessuali, che l'omosessualità sia quasi una malattia". Una concezione apparentemente superata, che spesso però fa ancora capolino tra le mura domestiche: le difficoltà maggiori, infatti, il più delle volte si incontrano in famiglia, quando si affronta l'argomento con i genitori. "Personalmente non ho avuto problemi - continua ancora Stefano -, ma so di famiglie in cui è stato molto difficile accettare di avere un figlio omosessuale. So di continue liti e quasi sempre una delle prime reazioni è quella di portare il figlio dallo psicologo". Qualche volta, però la situazione si rovescia: "Per i miei è stata molto dura e hanno affrontato la cosa con la solita tecnica dello psicologo, pensando che fossi io quello sbagliato ricorda A.S. Invece lo psicologo ha detto che non aveva bisogno di vedere me, ma loro, e alla fine ci sono andati loro. Dopo, le cose sono andate meglio". Diversa la situazione con gli amici, i coetaUna delle guide sull'orientamento sessuale rivolta nei, i compagni ai giovani promossa da Arcigay e Regione Veneto di scuola, con i si respira in città come Padova e Verona, dove la presenza di migliaia di giovani universitari ha portato un'apertura diversa. "A Vicenza non si sta male, io non ho mai avuto problemi particolari - conferma Stefano (il nome è di fantasia) -, ma non è ancora possibile parlare troppo apertamente della propria omosessualità. Potrebbe essere meglio, ma questo è anche un po' colpa nostra, che troviamo più comodo prendere la macchina e andare a Padova o a Verona, dove ci sono già locali e iniziative, piuttosto che organizzare qualcosa qua". Un'analisi condivisa anche da A. S., secondo cui "Vicenza è piccola, tutti parlano e le cose finiscono sulla bocca di tutti: ci si sente osservati, si ha la sensazione che tutti sappiano e, anche se non ti dicono niente in faccia, ti sembra sempre che parlino alle spalle. Comunque qualcosa sta migliorando, soprattutto tra i giovani, che sono più aperti". I pregiudizi, comunque, restano, soprattutto tra le Un momento di Tuttinpacs, una delle manifestazioni a favore delle"unioni leggere" tra gay, lesbiche ma anche etero quali si parla molto più liberamente. C'è ancora qualcuno che rischia di trovarsi solo, o quasi, dopo avere manifestato la propria diversità, ma soprattutto tra i più giovani la cosa è accettata tranquillamente. "Nessun problema, al massimo qualche battuta, ma non cose pesanti - rivela Stefano -. Ci si scherza su per ridere insieme, ma come si fa per qualsiasi altra cosa". Resta il fatto che a Vicenza non ci sono locali (ce n'erano un paio, una discoteca a Creazzo e un bar in Corso Padova, ma hanno chiuso), non c'è ancora una realtà strutturata, non ci sono eventi o iniziative pensate per gli omosessuali ("non tutti ne sentono la necessità, perché si rischia di creare dei ghetti", osserva però A.S). Così, i contatti all'interno della comunità corrono attraverso le vie informali del passaparola e, soprattutto, attraverso le maglie del web, con i siti dedicati, le mailing list, le chat. "Con un po' di attenzione, però, perché il rischio di incontri non troppo piacevoli è dietro l'angolo", conclude Stefano. INCHIESTE 6 13 MAGGIO 2006 Il recupero di zone oggi abbandonate è sempre più cruciale per il futuro della città Un tema complesso che offre grandi opportunità ma presenta anche molti problemi Aree dismesse, qui prende forma la Vicenza di domani DI LUCA MATTEAZZI Da terre di nessuno ad aree d'oro. Rimaste ai margini per decenni, a Vicenza come in altre città le aree dismesse stanno diventando sempre più strategiche. Mai come in questo momento i vecchi complessi industriali abbandonati (ma non solo, perché sono aree dismesse anche edifici una volta utilizzati per altre funzioni, ad esempio l'ex convento, poi diventato carcere, di San Biagio), sembrano essere al centro dell'attenzione e di importanti progetti urbanistici. Il nuovo teatro, il nuovo tribunale, la nuova sede dell'università verranno costruiti sui terreni un tempo occupati da fabbriche. Quasi tutti i piani di riqualificazione urbanistica (piruea) che dovrebbero essere discussi a breve dal consiglio comunale riguardano aree di questo tipo (tra gli altri l'ex fabbrica della Lanerossi ai Ferrovieri, l'ex casello di Vicenza Ovest, la zona della stazione delle Ftv e una piccola parte del complesso di San Silvestro). E anche il documento preliminare al Pat che apre la strada al nuovo piano regolatore della città parla delle aree dismesse come di una risorsa cruciale per una città che nei prossimi anni dovrebbe crescere di circa quindicimila abitanti. "Come riutilizzare le risorse messe a disposizione dai vari cicli di dismissione è un tema fondamentale per tutte le città contemporanee - spiega Domenico Patassini, bassanese, preside della facoltà di valutazione ambientale dello Iav di Venezia e una lunga serie di studi sul recupero delle aree dimesse alle spalle -. Questo perché non possono più guardare all'espansione, ma devono guardarsi dentro per trovare nuove regole e nuove forme". Come dire che in un momento in esempio nel mercato degli immobili e degli affitti, che vanno considerate". Serve, dunque, una visione d'insieme. Ed è proprio su questo punto che spesso si è accesa la discussione politica. "Tra le operazioni presentate dall'amministrazione ce ne sono alcune di chiaramente squilibrate e altre che invece prospettano un effettivo risanamento delle aree interessate commenta il consigliere comunale dei Ds Ubaldo Alifuoco -. Bisogna fare bene i calcoli e capire come ogni singolo progetto si raccorda con il disegno In nuovo teatro. Dopo stop e polemiche la costruzione procede complessivo di città. Un altro (Colorfoto) punto fondamentale è sfruttare questa risorsa per legare il nella maggior parte dei ne di una zona, ma se questa vuol mondo produttivo a quello della casi sono ancora pro- dire mettere in crisi ambiente e ricerca e dell'università". Per prietari delle aree, e le viabilità, i costi si trasferiscono l'assessore all'urbanistica esigenze della contro- all'esterno - aggiunge Patassini - Marco Zocca, comunque, il riuArea ex Cotorossi. Qui nascerà il nuovo parte pubblica. Biso- . Molto spesso la miopia nella tilizzo delle aree dimesse rimagna poi considerare valutazione di questo tipo di ne uno strumento fondamentatribunale (Colorfoto) come questi progetti interventi scarica dei costi sulla le per risparmiare territorio. "Il cui trovare spazi ancora liberi è ridefiniscono la struttura urba- collettività: bisogna stare molto vero vantaggio dei progetti di quasi impossibile, non si può che na, perché spostare il tribunale attenti, perché ci possono esse- riqualificazione - conclude - è cercare di recuperare l'esistente. e l'università, o creare un nuovo re soluzioni efficaci nel breve che ci permettono di recuperare Con molte difficoltà, perché i quartiere residenziale, vuol dire periodo ma che alla lunga cau- standard che oggi non ci sono, problemi sono notevoli, a comin- cambiare la faccia ala città. Ed è sano problemi. Bisogna anche come parchi, aree verdi, piste ciare dal fatto che, come sempre importante anche tentare di pre- cercare di capire cosa succede ciclabili, strade. Altrimenti conin questi casi, non è facile riu- vedere i possibili effetti collate- attorno: a volte la comunità rea- tinueremo ad avere aree degragisce bene, ma si innescano date e carenza di queste strutscire a trovare il giusto equilibrio rali di eventuali recuperi. tra le richieste dei privati, che "Ci può essere la riqualificazio- anche una serie di variazioni, ad ture". Tutte quelle "ex" che adesso hanno un altro futuro Ex Valbruna, ex Cotorossi, ex Cosma: tutte le "ex" di Vicenza che sono state assegnate a nuovi usi, o addirittura hanno assunto già un'altra forma. Come nel caso del terreno in viale Mazzini che fu delle acciaierie Valbruna, su cui si può vedere l'abbozzo del nuovo teatro fortemente voluto dall'amministrazione Hüllweck (che l'ha finanziato coi 23 milioni di euro ricavati dalla vendita della Centrale del Latte). Superata la vicenda Cogi (la ditta appaltatrice che ha protratto i lavori dal 2003 al 2005 per poi abbandonarli, fallendo nel frattempo), il teatro, salvo sorprese, dovrebbe essere pronto nel luglio del 2007. Non è stato ancora aperto, invece, il cantiere che trasformerà l'area di Borgo Berga, dov'era situata la fabbrica Cotorossi, nel nuovo tribunale della città. Il proprietario della zona, la Finvi società del berlusco- niano gruppo Fininvest, nel 2004 ha ceduto il terreno in cambio dell'autorizzazione a costruire un nuovo quartiere a carattere residenziale, direzionale e commerciale. A tutt'oggi si attende la scelta dell'impresa che dovrà eseguire i lavori. Lo stesso dicasi dell'ex Cosma (Costruzioni Maltauro), l'area in viale Margherita ceduta dall'imprenditore Mezzalira alla Provincia: attualmente si sta valutando la rosa di imprese candidate alla costruzione della cittadella universitaria (aule, auditorium, alloggi per studenti). Dopo l'avvenuta bonifica (costo: 550 mila euro), è previsto che l'opera sia realizzata in tre stralci, di cui finora soltanto il primo ha la copertura finanziaria (7 milioni e 876 mila lordi, di cui 5 milioni e 530 mila dalla Fondazione Cariverona). A.M. 13 MAGGIO 2006 INCHIESTE 7 Tra incertezze e ricorsi l'area rimane in attesa di una riconversione. Sorrentino: "Entro quest'anno la soluzione", Asproso: "Il Comune faccia la sua parte" Ex Zambon, la bonifica resta ancora un'incognita. E l'inquinamento continua DI ALESSIO MANNINO Bonifica dell'ex Zambon: ancora tutto in stallo. Quello delle bonifiche ambientali è in genere un tema spinoso per le amministrazioni locali: vanno a rilento quando le aree da risanare non hanno un interesse commerciale (e quindi rappresentano solo un onere, una spesa aggiuntiva per la casse dell'ente, in questo caso il Comune berico); o al contrario sono sottoposte a ripuliture quanto mai celeri se riconvertite a uso di privati che, com'è logico, cercano di guadagnarci. La zona denominata "ex Zambon", 32 mila metri quadrati all'angolo fra via Cappuccini e via Monte Zovetto, fino a vent'anni fa proprietà dell'omonima ditta farmaceutica, si trova a metà del guado: i rifiuti tossici (monoclorobenzene, cloroformio, arsenico, per non parlare dell'amianto dei capannoni dismessi) sono ancora lì a inquinare il terreno, e si attendono le disposizioni con cui il nuovo Pat (il piano regolatore) deciderà che futuro dare a un'area situata non lontano dal centro. E che perciò può far gola agli investitori del mattone. Allo stato attuale l'indispensabile intervento preliminare di rimozione di quelle che l'assessore all'ambiente, il vicesindaco Valerio Sorrentino, chiama "schifezze" non è neppure cominciato: "Abbiamo preteso dalla Zambon che siano tolte al più presto", dichiara l'assessore di An. Il fatto è che l'area è del Comune, e secondo il consigliere comunale Ciro Asproso, segretario cittadino dei Verdi, "questo primo passo deve essere il Comune a farlo, non la Zambon". Il braccio di ferro fra l'ente comunale e l'impresa farmaceutica dura da cinque anni, con quest'ultima che è ricorsa in tribunale imputando all'amministrazione di essere la responsabile dell'incuria a cui è stato abbandonato il terreno. Accusa respinta da parte di Palazzo Trissino, che incolpa la Zambon di aver lasciato impunemente i suoi scarichi a marcire. I due focolai di sostanze nocive sono stati "rattoppati" alla bell'e meglio dall'Ecoappraisal, la società specializzata di Milano ingaggiata dalla Zambon: su di uno nel 2003 sono state fissate delle palancole e si sono installate delle barriere idrauliche che risucchiano acqua sporca ogni giorno, mentre si è provveduto a chiudere i pozzi che si ritengono all'origine di infiltrazioni inquinanti della falda. Solo dopo l'eliminazione della massa di "schifezze" addentratasi nel terreno si potrà procedere con la bonifica vera e propria. Nella Conferenza dei Servizi, riunitasi il 25 ottobre 2005, Arpav, Ulss-Spisal, Comune e Provincia hanno intimato alla Zambon di presentare un piano, che attualmente è in una seconda fase di elaborazione perché, dice Sorrentino, "abbiamo imposto delle modifiche soprattutto riguardo alla tempistica: la ditta proponeva di cominciare i lavori nel 2010, noi esigiamo che si inizi molto prima". Ma, una volta ripresentato, la palla passerà nuovamente al Comune, che deve ancora decidere la destinazione d'uso della zona: direzionale-commerciale o residenziale (nel qual caso le norme prevedono un tipo di bonifica con regole più restrittive)? "Ancora non si sa", risponde Sorrentino. "E' un empasse dovuto alla mancanza di soldi", afferma Asproso: "la Zambon la tira per le lunghe perché non vuole metterci i suoi e il Comune dovrebbe aprire un mutuo per poterli reperire, ma ha preferito dirigerli verso le Acque Vicentine. Ma intanto dovrebbe fare la sua parte e rimuovere l'amianto e gli altri rifiuti, come gli è stato prescritto esplicitamente dalla Conferenza dei servizi". Sorrentino assicura che il piano di bonifica è in procinto di essere approvato, ed è fiducioso che entro quest'anno la situazione si sbloccherà. Resta il dubbio: cosa sorgerà nell'ex Zambon? Nel documento preliminare al Pat, grande incognita di questa stagione politica, non c'è una riga dedicata a quest'area. I fabbricati dell'ex Zambon, al centro di polemiche per la bonifica (Colorfoto) Molte aree dismesse sono al centro di progetti urbanistici che dovrebbero presto arrivare in consiglio. Forse. Lanerossi, Ftv e non solo Progetti in bilico Il complesso dell'ex Lanerossi, un futuro ancora da definire (Colorfoto) Se ne parla da anni, ma il loro futuro è ancora incerto, anche se già nelle prossime settimane si potrebbe sapere qualcosa di più definito. I programmi di recupero di alcune delle principali aree dimesse della città dovrebbero arrivare all'esame del consiglio nelle prossime settimane, entro il termine fissato dalla Regione del 30 giugno. È il caso dei 60 mila metri quadrati dell'ex stabilimento della Lanerossi dei Ferrovieri, uno dei principali insediamenti produttivi della prima industrializzazione vicentina, oggi ridotto ad una distesa di calcinacci, ferri vecchi e capannoni abbandonati. Poco più di un anno fa, la giunta ha approvato un progetto di riqualificazione che prevede la creazione di un grande complesso residenziale. Nel grande triangolo tra i ferrovieri e viale San Lazzaro, oggi di proprietà del gruppo Pirelli, dovrebbero infatti essere realizzati oltre trentamila metri quadrati di appartamenti (capaci di ospitare più di seicento nuovi abitanti), una serie di spazi per uffici e negozi, un albergo, appartamenti per l'edilizia residenziale pubblica e un centro per l'infanzia, oltre ad aree verdi, parcheggi e un nuovo collegamento viario tra la zona industriale e viale Verona, con tanto di sottopassaggio. Le critiche, però, non sono mancate, tanto nel centrosinistra quanto nel centrodestra. Solo qualche settimana fa, ad esempio, la circoscrizione della zona (la numero 7) ha votato un documento in cui mette nero su bianco tutte le proprie perplessità, esprimendo forti preoccupazioni per l'impatto che la nuova area potrebbe avere sulla viabilità del quartiere, sia durante i lavori, sia una volta ultimata la riqualificazione. "È un progetto che disinquina, mette a disposizione opere pubbliche per dieci milioni di euro e crea un nuovo asse viario che evita il passaggio attraverso il quartiere dei Ferrovieri", replica però l'assessore all'urbanistica Marco Zocca. Caso simile quello dell'area delle Ftv, alle spalle di viale Milano. Un grande appezzamento di oltre 150 mila metri quadrati, in gran parte di proprietà della provincia, oggi quasi completamente abbandonato, ma collocato in una posizione nevralgica, a pochi passi dal centro e a ridosso della stazione ferroviaria e di quella delle Ftv. Lì dovrebbero trovare posto soprattutto palazzine di uffici, accompagnate da appartamenti e parcheggi. "Troppo cemento", hanno osservato molti, e anche il responsabile dell'urbanistica riconosce che effettivamente il piano non prevede molto verde. Ma c'è da dire che in questo caso a costruire, e quindi ad incassare, sarebbe un ente pubblico, che potrebbe anche realizzare la nuova stazione per le corriere di linea. Tanta carne al fuoco, quindi, e che carne! Anche perché l'elenco dei progetti in attesa di essere esaminati in Sala Bernarda comprende anche la zona dell'ex casello di Vicenza Ovest, dove potrebbero nascere due torri di oltre trenta metri di altezza con un albergo di lusso e uffici, e un terreno a Ponte Alto dove si parla di un grande parcheggio di interscambio. A decidere sarà il consiglio comunale, se i tempi, ormai strettissimi, lo permetteranno, e se la maggioranza riuscirà a trovare la compattezza necessaria a portare avanti proposte di questa portata. Luca Matteazzi REGIONE 8 13 MAGGIO 2006 L'assessore regionale Renato Chisso spiega le finalità dell'iniziativa Riqualificare le cave venete La giunta è favorevole ad utilizzarle come serbatoio idrico La Giunta veneta, su proposta dell'assessore Renato Chisso, ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale, con prescrizioni, al progetto per la "realizzazione sperimentale di un serbatorio di pianura utilizzando cave di ghiaia dismesse nell'alta pianura trevigiana", presentato dal Consorzio di Bonifica Pedemontano Sinistra Piave. Nel prendere la decisione, la Giunta ha preso atto del parere espresso sull'argomento dalla Commissione Regionale di Valutazione d'Impatto Ambientale. L'iniziativa - ha fatto presente Chisso - intende sperimentare nuovi metodi di riqualificazione delle cave utilizzandole come casse di laminazione delle piene dei corsi d'acqua superficiali. Il sito interessato e la Cava Merotto, nel comune trevigiano di Colle Umberto, E' prevista l'installazione di una tubazione interrata, nel tratto a valle dall'opera di presa, per ridurre le portate di piena dal Fiume Meschio, riversando le acque prelevate nella cava. L'opera è prevista nel Piano Stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico, redatto dall'Autorità di Bacino e adottato dal Comitato Istituzionale dell'Autorità stessa che ricade nel Bacino Idrografico del Fiume Livenza. E' prevista l'installazione di una tubazione interrata, nel tratto a valle dall'opera di presa, per ridurre le portate di piena dal Fiume Meschio, riversando le acque prelevate nella cava. L'opera è prevista nel Piano Stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico, redatto dall'Autorità di Bacino e adottato dal Comitato Istituzionale dell'Autorità stessa. I principali obiettivi - dice ancora Chisso - sono quelli di: sperimentare la pos- sibilità di sistemazione di una cava dismessa in modo da realizzare un serbatoio di accumulo d'acqua in pianura; sperimentare l'efficacia dell'utilizzo di una cava dismessa quale cassa di espansione al fine di laminare i colmi di piena e monitorare il processo di impermeabilizzazione naturale conseguente alla sedimentazione dei limi e delle argille trasportati dalle acque; verificare l'effetto di ricarica delle falde ottenuto attraverso la dispersione delle portate di piena immesse in cava; sperimentare l'uso dell'invaso come serbatoio d'acqua da destinare nei periodi di massima richiesta, permettendo così di ridurre il pre- lievo d'acqua dai laghi montani. Tra le prescrizioni espresse dalla Commissione VIA figurano: il monitoraggio delle acque per quanto attiene alla carica batterica; la messa a bosco di gran parte della superficie delle aree non sommerse dal bacino di accumulo; la possibilità di concordare con la Provincia di Treviso un percorso didattico aperto periodicamente al pubblico; la predisposizione di una recinzione di sicurezza come suggerito dall'Amministrazione di Colle Umberto (TV); la costante manutenzione della cava per scongiurare problemi inerenti il proliferare degli insetti o altri problemi igienico-sanitari o dovuti alla modificazione bio climatica della zona. "Così le imprese venete potranno superare il proprio limite dimensionale" I distretti per la sfida internazionale Necessari soprattutto per le aziende strutturalmente piccole "L'economia senza una responsabilità sociale vera, legata alle tradizioni del territorio, è solo un mero interesse che non rappresenta un elemento per vincere la sfida internazionale". Lo ha detto l'Assessore regionale alle Politiche dell'Istruzione, Formazione e Lavoro, Elena Donazzan, nel suo intervento tenuto oggi a Padova, al Caffè Pedrocchi, nel corso del convegno "Distretto necessario - Una strada privilegiata per il rilancio del Nord Est", organizzato dalla Cosmi Network. Riferendosi al tema del convegno, l'Assessore Donazzan ha ribadito che "oggi il Distretto è necessario soprattutto per quelle imprese strutturalmente piccole, che pur mantenendosi tali, vogliono comunque competere a livello internazionale. Queste - ha detto devono sapersi consorziare, saper comunicare tra loro lungo un percorso comune, saper condividere problemi, saper avere una strategia comune. E' in questo modo che il nanismo delle imprese venete potrà superare in modo vincente proprio il limite dimensionale. E le istituzioni - ha proseguito la Donazzan - devono saper essere all'altezza di quelle imprese che questo percorso lo stanno già facendo. In questo senso la Regione del Veneto ha già reso operativo un suo progetto, la cui filosofia non è quella di aiuto assistenziale, ma quella di incentivare concretamente l'aggregazione, per far si che sempre più imprese credano nel distretto, sempre più imprese credano nella partecipazione sociale". Si ricorda che il progetto è "Ghal- lenege - La sfida delle risorse umane per lo sviluppo competitivo dei distretti veneti" ed ha la sua centralità nella persona. A questo proposito l'Assessore Donazzan ricorda che "investire sulla risorsa umana quale elemento di competizione è la sfide della Regione. Posto che non si possono abbattere i costi delle materie prime e del costo del denaro, che incidono particolarmente sul nostro sistema produttivo e sulla sua capacità di competere - ha concluso l'esponente veneto - per l'economia del Nord Est e del Veneto in partico- lare è necessario saper valorizzare non solo la qualità della sua tradizione, fatta di mille specificità e da una straordinaria capacità di innovare il proprio percorso proiduttivo, ma soprattutto saper investire sulla persona, quale elemento di crescita e sviluppo". Trenitalia con Veronafiere Sottoscritto un accordo di collaborazione con Trenitalia nell'ambito delle manifestazioni Vinitaly, Abitare il Tempo, Marmomacc e Fieracavalli. A tale proposito, Veronafiere metterà a disposizione di Trenitalia un Ufficio con funzione di biglietteria e prenotazioni ferroviarie all'interno del quartiere fieristico durante le manifestazioni sopra menzionate. Le offerte e le opportunità previste saranno comunicate alla città e a tutti i visitatori della Fiera. Trenitalia per parte sua distribuirà il materiale pro- mozionale di Veronafiere nelle principali stazioni del Nordest, comunicherà ai propri clienti la convenzione stipulata con Veronafiere, vantaggi e facilitazioni per visitare le manifestazioni fieristiche, attraverso la rivista mensile "Riflessi" e tramite il suo sito www.trenitalia.com. Sempre Trenitalia, garantirà all'interno della Stazione di Verona lo spazio per un Desk, gestito dal personale della Fiera, dove l'ente potrà promuovere le manifestazioni di maggior importanza. REGIONE 9 13 MAGGIO 2006 Proposte riguardano la piccola manutenzione fatta dalla popolazione locale Montagna risorsa da valorizzare Incentivare i piccoli proprietari nel recupero dei loro beni "La montagna è una risorsa d'inestimabile valore, troppo spesso sottovalutata. Prendendo atto delle proposte dell'associazione Monte Grappa per il Piano di Sviluppo Rurale, ci si rende conto che chi lavora a stretto contatto con il territorio vede più chiaramente le necessità e riesce a trovare un'interazione migliore". Lo ha sostenuto l'assessore regionale con delega per la provincia di Belluno Oscar De Bona intervenendo nei giorni scorsi all'assemblea dell'associazione Monte Grappa di Seren del Grappa. "Concordo sulla necessità di incentivare i piccoli proprietari di montagna nel recupero e nel mantenimento dei loro beni", ha detto De Bona riferendosi anche a coloro che non svolgono principalmente attività agricole. "La loro forza - ha aggiunto sta nel vivere concretamente le necessità della propria terra. Per questo motivo, a mio avviso, andrebbero sostenute". L'associazione Monte Grappa ha posto all'attenzione dell'assessore alcune proposte finalizzate ad arricchire la definizione del Piano di Sviluppo Rurale del Veneto (PSR) 2007-2013 che è all'esame della giunta regionale. "E' un apporto senz'altro positivo - ha commentato De Bona. - che nella premes- L'associazione Monte Grappa ha posto all'attenzione dell'assessore alcune proposte finalizzate ad arricchire la definizione del Piano di Sviluppo Rurale del Veneto (PSR) 2007-2013 che è all'esame della giunta regionale. forestali-ambientali, già presenti sul territorio, tra i beneficiari dei contributi. "In queste proposte - ha detto De Bona - si pone l'attenzione sulla necessità di riconoscere il ruolo degli abitanti, nella loro preziosa funzione di manutentori. Credo sia doveroso puntare su di loro, anche in termini di sicurezza ambientale e nell'ottica di una maggiore fruibilità turistica dell'area montana". Per quan- to riguarda le proposte relative alle realtà associative, De Bona ha concluso dicendo: "E' stato grazie ai fondi regionali del PSR 2000-2006 che i proprietari di terreni hanno potuto formare piccole associazioni. Con il supporto economico dell'ente pubblico, esse hanno attivato importanti servizi nelle aree montane. Sono diventate una linfa importante per la montagna e il loro lavoro e la loro esperienza sono un elemento utile in vista dei progetti futuri". I provvedimenti saranno adottati entro il 31 ottobre sa evidenzia l'eccessiva polverizzazione delle proprietà e la tendenza all'omologazione dei pendii delle montagne, sempre più ricoperti da boschi. In tal modo, l'associazione mette in risalto, secondo me giustamente, la necessità di mantenere la presenza delle persone e auspica che nelle misure del PSR, messe a punto dall'assessore Luca Zaia, emerga da parte della Regione l'interesse verso i proprietari, anche singoli, che sarebbero così stimolati ad impegnarsi nella manutenzione dei loro beni". Nel concreto, le proposte avanzate dall'associazione riguardano la piccola manutenzione fatta dalla popolazione locale, pensando a finanziamenti aperti anche ai singoli residenti. Inoltre si auspica l'inserimento delle associazioni Regolarizzare i vigneti veneti La giunta della Regione ha approvato le procedure Vogliamo che tutto il vigneto veneto sia perfettamente in regola, superando anche le eventuali storture del passato. Per questo abbiamo attivato le procedure previste da uno specifico regolamento comunitario, consentendo la regolarizzazione delle superifici a vite che siano state piantate o rinnovate tra l'1 aprile 1987 al 31 agosto 1998 senza la prescritta autorizzazione. Lo ha annunciato il vicepresidente della Giunta veneta, sottolineando che i termini per presentare le domande di regolarizzazione scadranno il 31 luglio prossimo e potranno essere presentate dopo la pubblica- zione dello specifico provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione. I relativi provvedimenti di regolarizzazione saranno adottati entro il 31 ottobre. In ogni caso - ha precisato il vicepresidente - la messa in regola dei vigneti in questione è subordinata al pagamento di sanzioni amministrative rapportate alla superfice vitata e alla tipologia di vino ottenibile (vino da tavola o idoneo a produrre vini DOC, distinti a loro volta per fasce). Per la regolarizzazione non potranno essere utilizzati i diritti di impianto della Riserva regionale. La gestione tecnica e amministra- tiva della vicenda è stata affidata ad Avepa (l'Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura), inclusa l'adozione della modulistica per la presentazione delle domande. Strade più sicure nel comune di Lentiai E’rimasto l'unico centro abitato attraversato dalla provinciale La variante al piano regolatore generale del comune di Lentiai è stata approvata nei giorni scorsi dalla giunta regionale, con modifiche d'ufficio, dopo che l'assessore alle politiche per il territorio, Renzo Marangon, ha illustrato ai colleghi la Valutazione tecnica regionale e il parere positivo espresso in precedenza dal Comitato, previsto dalla nuova legge di settore (n. 11/2004, articolo 27). Nel darne notizia l'assessore con delega per la provincia di Belluno Oscar De Bona sot- tolinea che questa variante riguarda i lavori della circonvallazione nel centro del paese. "Nel Piano regolatore generale, approvato dalla Regione nel 2000 spiega De Bona - era già previsto l'inserimento della strada. In seguito, la zona è stata sottoposta ad alcuni vincoli di carattere ambientale che hanno comportato dei ritardi". Il tratto stradale in questione partirebbe dal distributore Agip posto in via Belluno e proseguirebbe a nord del paese dietro al cimitero e agli impianti sportivi, per poi arrivare a Mel, a nord di Badies attraverso un ponte sul torrente Rimonta. "Lentiai è rimasto l'unico centro abitato attraversato dalla provinciale", aggiunge De Bona mettendo in risalto che "il passaggio del traffico pesante, in transito per e dalle province di Padova e Treviso e da e per Feltre e l'Agordino, oltre al normale flusso comunale, è un problema destinato a peggiorare nel tempo". Il collegamento con la zona artigianale, un tempo pensato con uno svincolo a piani sfalsati, nel progetto attuale è stato sostituito da una rotatoria ad ampio raggio. "Questa soluzione comporta la diminuzione della velocità e quindi una maggiore sicurezza per gli automobilisti. Vorrei infine far notare che questa variante ha ottenuto unanimi voti favorevoli in seno al Comitato tecnico preposto alla sua valutazione", conclude De Bona. ECONOMIA 10 13 MAGGIO 2006 Presenti all'incontro Claudio Valente per Veronafiere, Antonio e Alessio Rampini per Eiom Partnership Veronafiere ed Eiom "Puntiamo alla crescita con accordi di collaborazione mirati" Il Museo della Scienza e della Tecnica ospitò nel 1956 la prima edizione del "Convegno Mostra nazionale della strumentazione", organizzato da E.I.O.M.: primo appuntamento espositivo tecnico specializzato in Europa. Dopo 50 anni EIOM - Ente Italiano Organizzazione Mostre - ha ideato e sviluppato il progetto di una nuova modalità di "fare mostra", presentato oggi proprio al Museo. A partire da quel 1956, nei mercati si sono alternate aziende, locations, tecnologie - poco è stato fatto però per l'innovazione del format fiera nei settori tecnici. L'esigenza percepita oggi è adeguare le modalità fieristiche, renderle attuali e sempre più proficue. Partendo da questa riflessione, Eiom e Veronafiere hanno stretto un accordo di partnership, con l'obiettivo di realizzare nuove manifestazioni tecniche che siano risposta a queste necessità. La Conferenza Stampa Expo Business Forum e Mostre Convegno internazionali, nuovi format per le fiere del settore tecnico ha consentito a EIOM e Veronafiere, partner nell'iniziativa, di illustrare queste modalità innovative. All'incontro, moderato da Sebastiano Barisoni di Radio 24, hanno partecipato Claudio Valente per Veronafiere, Antonio Rampini e Alessio Rampini per EIOM, che hanno illustrato il progetto comune. "Veronafiere, tra i primi organizzatori fieristici in Italia e in Europa, è da sempre attenta alle opportunità di sviluppo legate, in particolare, all'export e alla internazionalizza- Al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano presentate le nuove modalità di "fare mostra" tra Veronafiere e Eiom, Ente italiano organizzazione mostre zione", ha detto Claudio Valente di Veronafiere, "con particolare riguardo alle nuove possibilità di business per le aziende clienti e all'innovazione dei processi produttivi". "Per tale ragione, puntiamo molto alla crescita attraverso accordi di collaborazione mirati - ha aggiunto Valente - e abbiamo identificato in Eiom un partner con una grande esperienza nei settori tecnici, con il quale strutturare una proposta concretamente vicina alle esigenze di aziende e operatori dei settori industriali e business to business". "Il format è nuovo, ideato a partire da un assiduo confronto con associazioni di categoria, aziende e operatori; gli elementi chiave sono verticalità dei mercati di offerta, formazione e aggiornamento professionale, costi equi e certi per gli espositori, semplificazione dell'organizzazione; con assoluta attenzione verso gli operatori ospiti", ha dichiarato Antonio Rampini, EIOM. "Una fiera che riprenda alcuni elementi delle mostre convegno di una giornata, ma con dimensioni e respiro internazionale. Formazione e business sono elementi centrali, non ci sono intermediazioni, si parla di soluzioni e prodotti; alla fine della giornata operatori ed aziende avranno aggiunto valore al loro business, alla loro formazione professionale". Le caratteristiche che definiranno ogni singolo evento sono semplici e trasparenti: Verticalità / Segmentazione dei mercati - Ogni evento fieristico sarà caratterizzato da diverse tematiche verticali prioritarie, che verranno pensate e sviluppate insieme alle aziende e alle associazioni attive nella formazione. La tipologia del visitatore/ospite sarà definita in un'ottica di segmentazione, considerando il settore merceologico, il settore di interesse e la qualifica. Identificare le aree di interesse del visitatore permetterà di raggruppare i prodotti relativi a settori specifici e di riunirli in aree specifiche, coerenti e dedicate. Formazione - La formazione costituirà il nucleo centrale; nel centro dei padiglioni verranno allestite aule dove verranno offerti corsi di formazione, convegni, tavole rotonde, workshop e seminari gestiti da enti, media partner, associazioni ed aziende. Si prevedono decine di eventi formativi per ogni mostra convegno internazionale, a costituire una vera e propria griglia formativa che incroci le soluzioni delle aziende nei vari settori applicativi con gli interessi specifici dei visitatori. Web Grazie ad un uti- lizzo intensivo delle tecnologie esistenti, sarà possibile strutturare un percorso customizzato per ogni visitatore e organizzare agende on-line personalizzate. La documentazione cartacea sarà ridotta al minimo, riducendo i costi nel rispetto dell'ambiente. Ospitalità Gli ospiti sono il target primario, coloro per cui principalmente è pensato l'evento. È importante che traggano beneficio professionale e soddisfazione dalla partecipazione. Perchè gli ospiti "stiano bene" anche oltre la mostra, offriremo percorsi enogastronomici, negli spazi fieristici e in città. Internazionalità Verranno attivate campagne advertising on-line su tutti i principali motori di ricerca e siti di riferimento internazionali. Veronafiere metterà a disposizione di EIOM la propria rete estera per la promozione delle mostre. Nel medio termine si svilupperanno analisi dei trend di crescita per individuare le nazioni di maggior interesse nei diversi settori; questo sia per organizzare degli eventi in loco, sia per portare visitatori strategici in Italia. Costo Il costo sarà certo ed equo, grazie alla durata ridotta delle manifestazioni (3 giorni), grazie all'uso di strutture preallestite, grazie a un prezzo competitivo al metro quadro. Sono previste inoltre attività di copromozione con gli espositori. "Il nuovo nome coniato per gli eventi, Mostre Convegno Internazionali, significa proprio che nel nuovo contesto espositivo saranno sviluppati gli elementi basilari delle Mostre Convegno, ma con dimensioni e respiro internazionale", ha aggiunto Alessio Rampini, EIOM. Insieme alla Mostra Convegno Internazionale è stata presentata un'ulteriore modalità, l'Expo Business Forum Internazionale: "Si tratta di un format più esclusivo, caratterizzato dagli elementi già evidenziati, che verrà applicato ad alcuni mercati dove si sente l'esigenza di maggiore selettività di presenza e partecipazione". "Siamo felici", ha sottolineato inoltre Alessio Rampini, "di avere trovato in Veronafiere grande disponibilità all'innovazione e al cambiamento: la professionalità e la competenza del management coinvolto risulta decisiva per il successo del progetto". I settori di attività ammessi riguardano il secondario ed il terziario Agevolazioni per le imprenditrici Approvato dalla giunta regionale un bando rivolto alle donne Ha voluto scegliere Civitas, il salone del terzo settore, l'assessore regionale alle Pari Opportunità e all'Imprenditoria Femminile, Isi Coppola, per illustrare il nuovo bando, approvato dalla Giunta il 2 maggio scorso, che concederà contributi a fondo perduto alle Piccole e Medie Imprese di recente costituzione a prevalente partecipazione femminile ubicate nel territorio veneto ed a progetti che applichino accordi contrattuali che prevedano azioni positive per la flessibilità, per consentire alla lavoratrice madre di usufruire di speciali forme di orari e dell'organizzazione del lavoro, tra cui il part time reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, banca delle ore, con priorità per la genitrice che abbia bambini fino ad otto anni di età. Saranno inoltre ammesse domande di imprese La Regione concederà contributi a fondo perduto alle Piccole e Medie Imprese di recente costituzione a prevalente partecipazione femminile ubicate nel territorio veneto e a progetti che applichino accordi contrattuali che prevedano azioni positive per la flessibilità, per consentire alla lavoratrice madre di usufruire di speciali forme di orari e dell'organizzazione del lavoro individuali la cui titolare abbia un'età superiore ai 40 anni, con periodo di versamento di contributi previdenziali effettuato fino a massimo anni 15. "I settori di attività ammessi- ricorda Isi Coppo- la- riguardano il secondario ed il terziario. Siamo riusciti a mettere a disposizione dell'imprenditoria femminile, per agevolare la donna imprenditrice in un mondo troppo spesso prevenuto nei confronti della donna che scommette in proprio, ben 3.400.000 euro, di cui 2.500000 euro per interventi in area obiettivo 2 e 900.000 euro per interventi in area a sostegno transitorio, così che il contributo a fondo perduto possa raggiungere un limite massimo di 40 mila euro". Durante l'incontro pubblico che si è tenuto nello stand n° 5, nello spazio organizzato della Regione Veneto, l'assessore regionale ha voluto anticipare che "è in fase avanzata di studio anche il nuovo fondo di rotazione e contributo a fondo perduto che verrà gestito da Veneto Sviluppo Spa, che prevede comunque una parte di finanziamento a fondo perduto e una parte a tasso agevolato con assicurazione e garanzia della Regione. Si tratta- ha proseguito l'esponente regionale- di uno strumento agevolato da destinare al sostegno di Pmi di recente costituzione, a gestione prevalentemente femminile. L'obiettivo- ha concluso l'assessore Coppola- è quello di aiutare la donna ad entrare da protagonista nel mondo del lavoro. Un mondo, quello di oggi, non sempre facile per chi vuole fare impresa, sia esso uomo che donna, ma che con questi strumenti, perfezionati negli anni proprio per venir incontro alle problematiche dell'imprenditoria femminile, siamo convinti di andare nella direzione giusta". Tutte le informazioni e tutta la documentazione utile alla presentazione della domanda di accesso agli aiuti saranno disponibili nel sito della Regione Veneto alla sezione Avvisi Concorsi, inoltre sarà operativo anche un numero verde 800430650. 13 MAGGIO 2006 AZIENDE 11 Identikit degli assessori del Comune: molti i periti, due "libici", qualche avvocato e un pittore Studi, hobby e opere dei 13 (anzi 14) di Palazzo Trissino DI ALESSIO MANNINO Ogni giorno leggiamo o sentiamo i loro nomi: assessore qui, assessore là, l'assessore ha deciso questo, l'assessore ha dichiarato quest'altro. Ma sappiamo chi sono i 13 (come faranno a tavola?) personaggi che formano la giunta comunale di Vicenza? Anzitutto bisogna dire che gli assessori sarebbero 14, visto che il "capo", il sindaco Enrico Hüllweck, pediatra berlusconiano, ha anche la poltrona di responsabile alla cultura. E a casa sua, arredata come il rifugio di un signore dell'Ottocento, un po' di cultura si respira, o meglio si ascolta: gli piace mettersi a sentire note di musica classica, magari dopo una cena preparata da lui stesso. Riguardo agli hobby la sua giunta non si distingue, però, per grandi passioni culturali, salvo il caso del leghista moderato Davide Piazza (interventi sociali), che si diletta a dipingere quadri (tra l'altro, dicono, alquanto pregevoli). Piazza, perito industriale con studi da ingegnere non completati, vorrebbe più tempo per sé (e chi non lo vorrebbe?): deve coniugare l'impegno politico con quello di responsabile qualità delle acciaierie Beltrame, "ma ci riesco perché qui ho una squadra alle mie dipendenze". E il doppio lavoro politicaprofessione, con i problemi che comporta, è comune a molti "Hüllweck boys". Come a un'altra leghista, la (dimissionaria?) Linda Favretto (finanze), maturità scientifica, che ha una società di elaborazione dati al servizio dello studio di ingegneria del marito: "Ormai al mio lavoro dedico solo i ritagli di tempo, e mi manca molto". Lei, romagnola, quando è tempo di mare scappa e si dà alla barca a vela. Assessori a tempo pieno sono, invece, l'azzurro Maurizio Franzina, assessore al personale, e l'aennino Arrigo Abalti, all'istruzione. Il primo, ingegnere elettro- Davide Piazza, assessore agli interventi sociali. Si diletta a dipingere quadri nico, ha ancora vivo il ricordo del suo primo lavoretto giovanile: scaricatore di angurie al mercato ortofrutticolo. Il secondo ha un diploma da maestro, ha fatto il giornalista televisivo e di carta stampata (al Giornale di Vicenza), e prima dell'incarico lavorava nel reparto commerciale in un'azienda di cavi elettrici. E probabilmente, chissà, è stato scelto per le politiche giovanili perché è l'unico ad avere un hobby da ragazzo: il rock, che a vent'anni suonava imbracciando la chitarra elettrica. Lo sportivo della compagnia non poteva che essere il leghista responsabile dello sport Gianfranco Morsoletto, tra i fondatori negli anni '60 dell'associazione Giovani Escursionisti Vicentini. Pensionato dal 1990, capoufficio alle Ferrotramvie Vicentine, in cui era entrato giovanissimo, diploma di ragioneria alle serali, del suo assessorato dice: "Mi sono trovato catapultato in una realtà complessa, in cui entrano in gioco interessi anche molto grossi". Sportiva a modo suo è anche la forzista ai lavori pubblici Carla Ancora, dottoressa in economia e commercio, dipendente della Provincia fino al 1998, con vent'anni Maurizio Franzina, assessore al personale. Tra i primi lavoretti anche lo scaricatore di angurie di esperienza alle spalle come revisore di conti. L'Ancora ("di mare" spiritoseggia qualcuno) adora nuotare: "l'unico rimpianto che ho è che Vicenza non sia una città di mare". Si accontenta perciò di fare lunghe scarpinate sui Colli Berici. Uno che invece, più che a praticarlo, si limita a guardare lo sport è Pietro Magaddino, Forza Italia, partecipazioni comunali e turismo: si rilassa assistendo a partite di calcio e pallavolo. Ragioniere (diploma conseguito nella natìa Libia), titolare di un'agenzia immobiliare, per lui è la politica a essere "un hobby". L'altro libico è Claudio Cicero, An, massimo teorico delle rotatorie: perito industriale con specializzazione in meccanica (ma, puntiglioso come sempre, specifica: "mi sento più un perito in meccatronica"), nei fine Valerio Sorrentino (colorfoto), vicesindaco. Ama fare jogging settimana prende malta e cazzuola e si dedica a lavori domestici di bricolage, idraulica e muratura. Oppure, ogni domenica, si fa in un'ora le sue 80 vasche in piscina (!). Lavoro: progetta macchine a controllo numerico per l'oreficeria. Altro perito industriale è l'assessore forzista al decentramento Roberto D'Amore, che per anni ha fatto l'impiegato alle autostrade Brescia-Padova, l'unico che, come i comuni mortali, per scaricare la tensione va in palestra e al cinema. Gli avvocati sono due: Valerio Sorrentino, An, vicesindaco e assessore all'ambiente e alla sicurezza, e Michele Dalla Negra, Forza Italia, edilizia privata, entrambi con maturità al liceo classico, entrambi civilisti. Il primo, vicentino d'adozione (è nato a Siena con origini campane), dopo aver timbrato il cartellino dell'uscita da Palazzo Trissino, ama fare jogging. E anche il secondo (titolare di una cattedra di diritto alle scuole superiori, che però non occupa al momento, e da qualche mese tutor del corso di procedura civile in un'università privata) corre: ma su auto e moto d'epoca. Passione motociclistica anche per il responsabile allo sviluppo economico Ernesto Gallo, Udc, che ama anche le traversate in vela. Gallo è un medico di famiglia e per 26 anni è stato direttore della Croce Rossa vicentina, di cui conserva il grado di tenente colonnello. Last but not least, il piccolo (per età) della giunta Marco Zocca (Forza Italia, urbanistica): laureato in economia aziendale, lavora in uno studio di commercialisti. Capello brizzolato e viso belloccio, ama le corse con i kart ("soprattutto di notte": di notte?) e le serate con amici a mangiare e chiacchierare. Sarà mica lui a organizzare le riunioni di giunta al ristorante? DONNE 12 13 MAGGIO 2006 Dopo le polemiche sul 25 Aprile, la capolista del Gruppo misto è sotto i riflettori per le sue scelte politiche coraggiose e anticonvenzionali Sung Ae, la piccola consigliera dal carattere tutto pepe DI ILARIO TONIELLO I più l'hanno conosciuta per la prima volta questo 25 Aprile quando ha rappresentato il Comune alla cerimonia. Al posto di Hüllweck è venuta lei, Sung Ae Bettenzoli, la consigliera comunale di origine coreana. Ha accettato un compito che molti altri rappresentati comunali politicamente più solidi hanno rifiutato. Ha fatto un discorso fresco e interessante, ricordando il dovere dei giovani nei confronti della Memoria. Strappando applausi e pure qualche lacrima. Le uniche critiche sono state quelle xenofobe dell'estrema destra. Troppo poco italiana, hanno detto. Dichiarazioni inaccettabili per principio, ma doppiamente sbagliate. Adottata praticamente in fasce, Sung Ae è più veneta di molte delle persone che l'hanno criticata. I suoi aspetti più orientali sono lo studio della lingua cinese e Asia, il nome del suo cane, un boxer. Per il resto è una vicentina doc. Pure la passione per la politica è stata ereditata dalla famiglia (il papà Gaetano era assessore e consigliere per la Dc). Amante degli animali e dei viaggi, cavallerizza con un piccolo passato agonistico, conosciamo un po' meglio la "stella d'amore" (questo è il significato del suo nome) che ha voltato le spalle al suo partito e ha cominciato un difficile cammino in sala Bernarda pur di affermare le sue idee. Tutto in Sung Ae lascia trarre in inganno. Non solo l'aspetto ma anche il tono mite nasconde un carattere risoluto. Un carattere che l'ha portata a scontrarsi con il gruppo in cui è stata eletta, Forza Italia, e intraprendere coraggiosamente la carriera di outsider a palazzo Trissino del Gruppo misto. "Sono stata eletta nelle amministrative del 1998 - racconta - Fi voleva una lista composta per metà da donne. Avevano difficoltà a trovare figure femminili. È spuntato il mio nome. All'epoca , un po' per condivisione del programma, un po' perché me lo hanno chiesto solo loro, ho dato la disponibilità. Sono stata così Sung Ae Bettenzoli alla cerimonia del 25 Aprile (Colorfoto) messa in lista sia per il Consiglio comunale che per la circoscrizione 5, risultando eletta in entrambi i casi. Naturalmente sono subito entrata a palazzo Trissino, data la possibilità di fare esperienze più interessanti. Alle amministrative del 2003 sono stata candidata come uscente e ho ottenuto una risposta ancor maggiore da parte degli elettori, tanto che, se per caso Forza Italia fosse passata in minoranza, la poltrona sarebbe stata comunque mia". Dopo un primo periodo in cui seguiva le 'direttive di partito', Bettenzoli cominciò a prendere posizioni decise sui alcuni temi caldi, come le aree verdi, il supermercato in zona Fornaci, l'ex Centrale del latte. Votando spesso contro la sua stessa maggioranza. "Non sentivo più affinità con i miei colleghi. Potevo rimanere all'interno del gruppo ma ho preferito, per onestà e chiarezza, uscire da Forza Italia". Ci sarà un passaggio a sinistra? "Credo che destra e sinistra abbiano visioni diverse per raggiungere lo stesso obiettivo: una buona amministrazione pubblica. Ma non sento una particolare attrazione per qualche partito. Nonostante le difficoltà e l'insicurezza amo questa libertà e non credo che ci rinuncerò facilmente". Di recente all'interno del Gruppo misto è approdata anche Franca Equizi, ex Lega. "Con Franca mi trovo bene - dice Sung Ae - Sono qui per scelta mentre lei è approdata nel Gruppo misto in seguito ad una situazione complessa. Ci siamo divise le commissioni senza difficoltà. Per il resto la stessa natura del Gruppo è semplicemente una formalità, in aula agiamo ognuna per conto proprio". Secondo voci di corridoio c'è la possi- bilità che la forzista Chiara Garbin esca dalla maggioranza e di conseguenza, entri nel Gruppo misto. Stiamo assistendo alla nascita di un partito delle donne? "Non credo - ride - Non conosco né le intenzioni né la situazione di Garbin. Se capiterà, ben venga nel Gruppo misto: ci divideremo le commissioni, che in due sono comunque faticose da fare, e poi piena libertà in aula". I prossimi obiettivi? "Innanzitutto riuscire a terminare gli studi spiega Bettenzoli - Mi mancano pochi esami per la laurea (tradizionale) in Ingegneria meccanica. Forse sembrerà poco femminile ma è un indirizzo di studio molto ampio che da molti sbocchi lavorativi interessanti. Poi vorrei tornare a viaggiare, una mia grande passione. Recentemente sono stata negli Stati Uniti, nel Messico e Santo Domingo. Ho anche visitato le principali capitali europee. Queste esperienze hanno rafforzato la mia convinzione che la diversità, quella della migrazione fisica e culturale che sta vivendo l'Italia, è una potenzialità che dobbiamo sfruttare". E quelli che vogliono preservare la nostra "natura veneta"? "Rispondo come ho risposto a chi mi ha criticata per il 25 Aprile. Il nostro Paese sta cambiando. Non è un bene né un male. Ci saranno dei problemi ma i vantaggi li supereranno. C'è chi rifiuta questa realtà ed è rimasto indietro. Ma dovrà adattarsi. Altrimenti si troverà a lottare contro delle ombre". GIOVANI 13 13 MAGGIO 2006 Molti i negozi di musica rock e uno solo di classica. I gestori: "Sopravviviamo nonostante internet e masterizzazioni" Shopping musicale, Vicenza è rock DI ALESSIO MANNINO Da vent'anni a questa parte la musica, a Vicenza, è cambiata. C'è stata una vera e propria esplosione di negozi e negozietti che offrono musica per tutte le orecchie, dalla classica al pop fino ai generi più alternativi. Girando per il centro città s'incontrano infatti ben cinque negozi dove si espongono i lavori di band estranee al cosiddetto "mainstream", ossia il sistema economico-pubblicitario delle grandi case discografiche: Joy Records in contrà del Quartiere (dal 1995), Radio Varsavia in contrà Do' Rode (dal 2000, specializzato in rock d'annata), Funhouse in contrà Porton del Luzzo (dal 2003) Gazer Shop in contrà del Castello (punk, dal 2001), Grego in corso Fogazzaro (dal 2004, hardcore). Ultimo ma in realtà primo come volume di vendita e anni di attività, il Saxophone in viale Roma. Il cui titolare, il "decano" dei negozianti vicentini di musica, Dino Franchetto, ci spiega la filosofia per andare avanti per quasi vent'anni (lui vende dischi dal 1986) senza vendere solo i generi più commerciali: "Bisogna fare un compromesso: tenere un assortimento di musica commerciale (musica leggera italiana, pop internazionale), in modo da avere una base economica per poter comprare la merce con meno mercato ma, secondo me, più interessante: rock, metal, country, blues". Anche se è una bella fatica, "perché tutto il problema sta nel fatto che una volta che i dischi ce li hai, te li tieni: la bravura sta nel saper intuire quelli che possono vendere di più". Dino lavora direttamente con le case discografiche, il che significa che deve tenere anche cd che lui non prenderebbe mai. Altri, come il Music Power in viale Milano, specializzato in musica da pista (disco, jungle, house, afro) lavorano passando attraverso la distribuzione, che permette maggior libertà di scelta ma pagando un costo in più. "I tempi d'oro del vinile e delle cassette, gli anni '70-'80, sono finiti: ora i ragazzi non comprano perché masterizzano i cd, cioè li copiano" spiega rassegnato Dino. E infatti a Vicenza negozi storici come la Casa del Disco, Balboani e Beni in piazza dei Signori hanno abbassato le saracinesche. Eppure rispetto a vent'anni fa, a Vicenza, ci sono più, e non meno, "templi" della musica, e per di più di quella meno conosciuta. Che i vicentini abbiano coltivato un gusto tutto loro per le note meno scontate? "Fino a 10-15 anni fa in Italia c'erano pochi posti dove acquistare vinili, cassette e cd, e in Veneto c'erano solo dei veri e propri buchi come lo Stone Roses a Padova o l'Indie a Mestre, altrimenti si vagava nelle fiere del disco" racconta Stefano Urru del Joy Records. "Con i primi anni '90, quando è esploso il grunge (il genere fondato dagli americani Nirvana) l'"alternative" è diventato dominio delle majors, e gli scaffali di tutti i negozi di dischi hanno cominciato a riempirsi del rock meno commerciale. Poi si è diffusa Mtv e con internet tutto è diventato disponibile grazie al download selvaggio". È internet ad avere colpito il mercato, condannando gli "artigiani" del commercio musicale alla "sopravvivenza", come la chiama Franchetto. Costringendoli a contare più sulla merce extramusicale che non sui dischi, come fa Stefano del Joy: "Io vendo anche magliette, spille, bracciali, orecchini, libri, dvd: se vendessi solo cd, addio affari". E tuttavia, viene da pensare che potendo avere a disposizione informazioni con un click, i ragazzi si accostino con più facilità (ma anche con più superficialità) a generi musicali poco pubblicizzati. Certamente il meno pubblicizzato di tutti è quello della classica, che a Vicenza conta un solo negozio ma di grande qualità: il Centro Musica in corso Palladio, che il 24 maggio si trasferirà in galleria S. Lorenzo. E a spiegarci la vita di una trincea della musica colta come questa è il "consulente musicale" del Centro Massimo Celegato: sì, proprio il professore di latino e greco al centro di scon- tri e polemiche con gli studenti del liceo Pigafetta. I suoi clienti sono molto raramente dei giovani: l'avventore-tipo è un adulto con un buon livello d'istruzione e soprattutto con una grande passione per una musica difficile e, s'infervora Celegato, "tanto più bella e appagante perché necessita di una preparazione culturale, storica, letteraria: non si tratta soltanto di ascoltare, ma di pensare". Ma qui non arrivano giovani, professore. "Eh, come certi liceali che si fermano solo al programma prestabilito invece di andare oltre. Ascoltano le canzonette, invece di sentire musica che stimola la creatività…". Noi, ci perdonerà il professore, siamo più terra terra, e crediamo che i giovani ascoltino dischi soltanto per svagarsi e divertirsi. Basta poco per far pilotare i disabili: un Maggiolone, un assessore, Michele Dalla Negra, e un ferrarista incidentato, Clay Regazzoni DI ANDREA GENITO Automobilismo senza barriere, la pazza idea della Scuderia Palladio Italia Team con l'Autogerma, importatore ufficiale Volkswagen Italia: loro hanno già strutturato il VW Mobility, che riguarda proprio la guida per disabili. Ci garantiranno assistenza e gestione, permettendoci un bel salto di qualità per allestire una specifica scuola di guida. Inoltre, tramite la società Vicenza.com, presto avremo un sito tutto nostro. Nel frattempo, chi volesse informazioni, può contattarci nella nostre sede di Via Cul de Ola 28, a Vicenza, o alla mia mail: [email protected]". Se da oggi in poi vedete un poco più che quarantenne con giubbotto, occhiali e cappellino alla guida, magari spericolata e in centro, anche di notte, di una spider Alfa Romeo o di una Mini Morris o di un'altra auto d'epoca, forse è proprio lui, Michele Dalla Negra, avvocato, amico dei disabili, per molti anche... abile politico. "Siamo partiti nel 2003, anno europeo del disabile. Volevamo dare una risposta che non fosse solo retorica, come spesso succede in queste occasioni, ai tanti sportivi diversamente abili appassionati di automobilismo. Per loro era praticamente impossibile trovare un'auto adatta da guidare, almeno a costi accessibili". A parlare così è Michele Dalla Negra, avvocato e assessore all'Edilizia privata, ma anche grande appassionato di auto e promotore dell'Italia Team, nato da una costola della Scuderia Palladio, unica società in Italia ad alternare alla guida normodotati e diversamente abili. In nome della vera integrazione, l'Italia Team partecipa al Campionato Italiano Uniroyal Fun Cup Un momento della gara. I piloti disabili dell'Italia Team danno filo da torcere su pista, facendo competere anche ai colleghi normodotati tutti i suoi iscritti alle gare. "Dismessa" la loro carrozzina per Col suo entusiasmo e grazie alla sua salire nell'abitacolo, Giulio Valenti- popolarità intatta abbiamo allestito ni, Antonio Sibilia e il leggendario un team competitivo. Clay Regazzoni, testimonial princi- Il mese scorso ci è sfuggito in extrepe del team e della sua battaglia, sono mis un prestigioso sesto posto, per del resto difficili da distinguere dai la rottura dell'alternatore. loro colleghi cosiddetti "normali", Cosa faccio io per la mia passione? P.R. e reperimento e gestione degli anzi spesso sono più bravi di loro. "È stata una fortuna trovare l'ade- indispensabili sponsor. sione di Clay - sottolinea Dalla Negra Dobbiamo ringraziare soprattutto - un grande pilota della Ferrari che loro ed alcune importanti imprese non ha messo in soffitta la sua pas- locali (Cmsr, Sisa, Bfe, Fitt) se riusione per i motori, nonostante l'in- sciamo a gareggiare con continuità. cidente che gli ha bloccato le gambe. L'auto in dotazione, un prototipo Maggiolone Volkswagen 1800, ci è costato 40mila euro, compreso l'adattamento per la guida dei disabili, poi ci sono gli interventi di manutenzione ed i tagliandi. Corriamo 5/6 volte all'anno, in veri autodromi come Monza, Vallelunga, Varano e, lo scorso week-end, ad Adria. Progetti futuri? Dovrebbe andare in Pit stop di controllo. Il mese scorso un ottimo sesto posto porto un accordo 0è stato perso per la rottura dell'alternatore ESITO FINALE 1X2 959 CALCIO CAMPIONATO SERIE A Il maggiolone dell'Italia Team pronto per la partenza VICENZA Via Lanza, 40/44 Tel. 0444.291060 VICENZA Corso Padova, 35 Tel. 0444. 304137 ABANO TERME Via Previtali, 2 Tel. 049.667690 N Descrizione Data Ora M 1 X 2 1 Cagliari - Inter 14 Mag 2006 15,00 1 3,00 2,65 2,55 2 Chievo - Fiorentina 14 Mag 2006 15,00 1 9,00 3,10 1,45 3 Empoli - Ascoli 14 Mag 2006 15,00 1 1,70 2,65 8,00 4 Lazio - Parma 14 Mag 2006 15,00 1 1,90 2,50 5,55 5 Milan - Roma 14 Mag 2006 15,00 1 1,67 3,50 4,80 6 Palermo - Messina 14 Mag 2006 15,00 1 1,35 3,80 10,00 7 Reggina - Juventus 14 Mag 2006 15,00 1 20,00 4,35 1,20 8 Sampdoria - Lecce 14 Mag 2006 15,00 1 1,50 2,95 10,00 9 Siena - Livorno 14 Mag 2006 15,00 1 2,40 2,30 4,00 10 Treviso - Udinese 14 Mag 2006 15,00 1 4,00 2,40 2,30 SPORT 15 13 MAGGIO 2006 La ginecologa scledense è considerata tra i fischietti in rosa più promettenti del mondo Anna De Toni, prima donna ad arbitrare il calcio in C1, sogna la Champions League DI ANDREA GENITO Alla fine Anna De Toni ce l'ha fatta, contro tutti i pregiudizi di un mondo, quello del calcio, tradizionalmente maschile. L'iniziale scetticismo con la quale fu accolta al corso arbitri, quando si aprì alle donne, si trasformò in curiosità morbosa in occasione di un bacio un po' irriverente rifilatole da un calciatore espulso, in una delle sue prime uscite. Poi col tempo -siccome di stoffa ne ha parecchia, più di tanti suoi colleghi al maschile - si è guadagnata rispetto e ammirazione. Ventinovenne, ginecologa di professione, iscritta dal 1991 alla sezione "A. Frezza" di Schio, è riuscita a passare alla cronaca come il primo arbitro donna a dirigere una partita di Serie C1, ossia ad un solo passo dalla ribalta calcistica più importante. È successo domenica scorsa, quando la De Toni è stata chiamata ad arbitrare l'incontro tra Spezia e Ravenna, terminato con il successo per 2-1 dei padroni di casa, neo promossi in B. Chi ha assistito all'incontro ha confermato la grande personalità del fischietto scledense, che è riuscita sempre a tenere in mano la partita, senza mai eccedere e stabilendo un costruttivo dialogo con i giocatori, che a loro volta ne hanno tessuto le lodi a fine partita. Un altro tassello per Anna, dopo che due anni fa era già stato il primo fischietto rosa ad arbitrare nel calcio professionistico maschile: era il 23 settembre 2005 e la De Toni fece il suo debutto in C2 dirigendo l'incontro SudtirolLecco (1-1). "Tempestiva e sicura" fu definita la sua direzione di gara dagli addetti ai lavori, tanto è vero che lo scorso anno ha diretto 16 gare nel campionato di Serie D ed ha accumulato anche una buona esperienza internazionale, arbitrando anche la coppa dei Campioni femminile dirigendone l'anno passato la finale e i mondiali Meglio perdere un minuto nella vita under 19 femminili. Il suo sogno? Decisamente ambizioso: diventare anche la prima donna ad arbitrare una partita di Champions League e c'è da giurare che farà di tutto per realizzarlo. Capelli lunghi scuri, figura delicata e femminile, sarebbe difficile concepire un'immagine più diversa da quella di Pierluigi Collina, l'arbitro più famoso di sempre. "Vorrei arbitrare un giorno una partita di Champions League. Quando ho iniziato ad arbitrare, diventare un arbitro Fifa andava al di là di ogni immaginazione e consuetudine consolidata, ma è successo. Poi la Uefa mi ha invitata a partecipare al suo programma per talenti, e mi sono ritrovata in fretta ad arbitrare nel calcio professionistico. È stato come un sogno". Anna De Toni ha tutte le carte in regola per stravolgere tutti i tabù, partendo perfino con cinque anni di vantaggio su Collina, che aveva 34 anni quando ha iniziato la sua carriera internazionale. Se la traiettoria di questa giovane così promettente dovesse continuare a salire, è lecito immaginare di vederla presto in azione a S. Siro e, perché no, sull'erba leggendaria del "Bernabeu" o dell'"Anfield Road". Ne siamo certi e lei più di noi. Anna De Toni durante la sua prima partita da professionista durante Suedtirol-Lecco di C2 Che la vita in un minuto CONTRO I COMPORTAMENTI PERICOLOSI Campagna di educazione stradale promossa dall’Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A. 13 MAGGIO 2006 SPORT 16 Per tentare la scalata al vertice nazionale, il capitano Leinardi ha puntato su Kindlmann, Ebrademzadem e sul romano Stefano Tarallo Al Tennis Club Schio l'obiettivo è la promozione in Serie A2 DI NICOLA CIATTI Uno dei principali circoli non solo nel panorama vicentino, ma soprattutto regionale, il Tennis Club Schio rappresenta una realtà in costante crescita, sia numericamente che nei risultati agonistici: un vero e proprio punto di riferimento per il tennis veneto, quello degli appassionati, piccoli e grandi, e sede di diversi appuntamenti agonistici importanti. L'attività ufficiale parte nel 1979, presso gli impianti di Via Tito Livio a Schio, con un circolo che col passare degli anni cresce sempre di più sia dal punto di vista tecnico che strutturale: l'impianto è dotato di ben 10 campi, 4 dei quali in terra rossa, 2 coperti in green-set, 2 coperti in zw-surface e 2 in erba sintetica. Insomma, per tutti i tipi e per tutti i gusti. Oltre che l'agonismo, una delle grandi finalità del circolo è quella di avviare i più piccoli alla pratica di questa disciplina: "Il tennis spiega il maestro Gemiliano Leinardi - è uno sport bello e divertente, anche se purtroppo non ha ancora il seguito di altre discipline di squadra come basket o pallavolo. Alla base di questo vi è la quasi totale mancanza di visibilità sulle televisioni: mi accorgo ad esempio Stefano Tarallo, il pupillo romano della squadra Tc Schio che quando Mediaset trasmette gli Internazionali d'Italia le richieste di iscrizioni al circolo subiscono un'impennata, specialmente nei più piccoli". Da qualche anno a questa parte il Tennis Club Schio ha deciso di puntare forte anche sull'a- spetto agonistico, con l'allestimento di due squadre competitive, una maschile, l'altra femminile. Quella maschile, targata da due anni Siggi, è quella che sta regalando le maggiori soddisfazioni: "Per la prima volta il Tc Schio è riuscito a portare una squadra maschile a partecipare al campionato di Serie B spiega Gemiliano Leinardi, maestro e direttore sportivo del circolo -. Per questo motivo abbiamo allestito una compagine molto competitiva". Rispetto all'anno scorso, quello della storica promozione nella cadetteria, sono arrivati diversi giocatori molto prestigiosi: su tutti il romano Stefano Tarallo, ex numero uno d'Italia a livello Under 16 e Under 18, che rappresenta il vero punto di forza della squadra. Quattro i nuovi stranieri, che aiuteranno a rendere ancor più solida e competitiva la squadra: due i tedeschi dal nome quasi impronuncia- A P P U N T A M E N T I CALCIO dabile come il Vallagarina. Partite del fine settimana: SERIE B Sabato 13 maggio, ore 16, Stadio Menti: VICENZA - ALBINOLEFFE. SERIE D Domenica 14 maggio: MONTECCHIO MAGGIORE VALLAGARINA CALCIO A 5 Dopo la bella vittoria ottenuta sul campo del Brescia, il Vicenza torna a giocare tra le mura amiche del Menti contro l'Albinoleffe per un gara che potrebbe regalare la salvezza matematica con due giornate di anticipo. In serie D, il Montecchio Maggiore si gioca la permanenza in categoria nella prima partita di playout contro un avversario sulla carta abbor- Contro la favorita Luparense, il Samia Grifo Arzignano gioca in trasferta gara due delle semifinali scudetto. Le possibilità di passare il turno ci sono, dopo la confortante vittoria trovata nel turno infrasettimanale, ma la formazione padovana rimane una delle pretendenti più accreditate per la conquista del bile, Dieter Kindlmann e Benjamin Ebrademzadem, un austriaco, Johannes Ager ed un francese, Xavier Audouy. Confermato il gruppo storico composto dallo sloveno Matjaz Jurman e dai talenti locali come Andrea Raumer, Marco Pontarin e Filippo Filippi. Da quest'ultimo soprattutto ci si aspetta il definitivo salto di qualità dopo le ottime indicazione degli ultimi mesi. Grandi attese sono riposte anche sui due tedeschi: Kindlmann, ad esempio, prima di un grave infortunio era stato addirittura chiamato dalla nazionale per la Coppa Davis. Al primo anno in Serie B il Siggi Schio ha let- Il bel complesso sportivo dedicato al tennis di Schio S P O R T I V I titolo finale. BASKET Il Famila Schio potrebbe chiudere già domenica sera, in Sicilia, il discorso scudetto nella finale contro Priolo. Eventualmente gara cinque è in programma martedì sera, a Schio. In serie C1 maschile, il teralmente dominato il proprio girone, chiudendo con la vittoria finale addirittura con una giornata di anticipo, battendo formazioni blasonate e competitive come Cesena, Trento, San Giovanni Lupatoto, Cà del Moro e Villafranca. Ora i ragazzi del capitano non giocatore Leinardi aspettano di conoscere i nomi dei due avversari a cui contendere la promozione in A2, un obiettivo difficile, ma non impossibile: "Il nostro obiettivo - puntualizza Leinardi - è quello di portare Schio nel giro di qualche anno in Serie A. Sappiamo che non sarà facile, ma stiamo lavorando per questo". Vicenza Basket Giovane cerca la salvezza nel secondo turno dei playout contro Scandiano Partite del fine settimana SERIE C1 Domenica 14 maggio - VICENZA BASKET GIOVANE SCANDIANO. A cura di Luca Matteazzi CULTURA 17 13 MAGGIO 2006 La storica sagra festeggia il suo sessantesimo compleanno con un programma ricco di eventi A San Bortolo sboccia la Festa delle rose DI ALESSIO MANNINO Facciamo festa alla Festa: questo lo spirito con cui si presenta quest'anno la Festa delle Rose al suo sess a n t e s i m o nastro (1946-2006), un record storico che la rende la più antica sagra di Vicenza. Il traguardo è stato celebrato venerdì 5 maggio nell'oratorio parrocchiale di via Medici fra le note rock'n'blues dei Never Tomorrow, con consegna di targhe commemorative agli assessori Marco Zocca (urbanistica) e Gianfranco Morsoletto (sport), al presidente della Circoscrizione 5 Marco Bonafede, ai soci benemeriti e ai presidenti delle società sportive del quartiere, tra cui la Polsiportiva San Bortolo, i Diavoli Rossi di hockey e il Vicenza Volley: tutti affezionati, hanno sottolineato, al tradizionale appuntamento primaverile del quartiere San Bortolo, che nel passato ha riempito le sue vie con decine di migliaia di visitatori. L'evento, nei primi anni legato alla raccolta fondi per il comitato Pro San Bortolo (l'associazione di quartiere fondata all'indomani della guerra che oggi conta 350 soci), si è poi intrecciato sempre più con l'attività della Circoscrizione, e oggi infatti la 5 si appoggia alla sagra per sviluppare e far conoscere meglio le proprie iniziative. A presentare la 60ma edizione, testimoniando il ricambio generazionale fra gli organizzatori "sanbortolani", l'emozionato neo-presidente del Pro San partecipante, in cambio di un'offerta, una rosa. È una classica, festosa sagra popolare dove spettacolo, folklore e sport si alternano a esprimere l'anima di un quartiere, che per quattro weekend si mobilita spontaneamente. Un grazie particolare, infatti, va ai volontari, tiene a precisare l'ex presidente Pro San Bortolo Diego Fontana. Il programma, spalmato lungo un intero mese (e questa è la seconda particolarità della Festa), è ricco soprattutto di sport (e siamo alla terza nota d'eccezione): rugby, nuoto, calcio, motociclismo, hockey, pallavolo, pattinaggio artistico, con gare e trofei organizzati dalle squadre di quartiere. Ma non Diego Fontana, membro del consiglio direttivo e Alessandro Bonisolo, nuovo pre- mancano i tradizionali appuntamenti, sidente della manifestazione come, per la felicità dei più piccoli, il luna park in via Goldoni, o, per la gioia di attempati ballerini, il liscio. E ancora: l'immancabile quotidiano stand gastronomico, concerti di gruppi dal vivo, convegni (sul valore sociale dello sport) e, nell'ultima serata, sabato 27 maggio, un originale show con i sosia delle star del rock nel piazzale di via Durando, fulcro della festa. Il menù è vario e per tutti i gusti, anche se, come ricordano con sorrisi di nostalgia i più anziani aficionados delle Rose, all'appello manca un momento topico della sagra: l'elezione della Reginetta, la miss che veniva fatta sfilare in auto per le strade, a simboleggiare quel vecchio detto ricordato da Morsoletto: "Festa delle Rose…tante tose", tante ragazze. Quelle ragazze a cui Marco Zocca, più giovincello, ha fatto un cenno più che malizioso davanti al parroco Don Antonio, e per le quali l'altrettanto giovane capo di circoscrizione Bonafede promette di ripristinare lo scettro di Miss delle Rose già l'anno prossimo. Bortolo Alessandro Bonisolo, titolare dell'Applicolor e "figlio d'arte" (suo padre Livio, così come Alberto Zocca padre dell'assessore Marco, fu presidente del comitato per lungo tempo, dal 1987 al 2002). La Festa delle Rose è chiamata così non solo perché si svolge a maggio, mese delle rose per eccellenza, ma anche perché alle origini si dava a ogni Alcuni momenti della sagra, una delle manifestazioni più antiche della città 13 MAGGIO 2006 ROMA 18 Intervista doppia a Finozzi e Variati: i rappresentanti del Veneto a Montecitorio raccontano com'è andata l'elezione di Napolitano I "grandi elettori" vicentini DI ALESSIO MANNINO Com'è l'atmosfera che si respira nei palazzi Romani in questa occasione? È diversa da quella che si annusa nei palazzi di Venezia? Certamente sì, soprattutto perché si tratta di un evento molto elettrizzante per l'intera classe politica del Paese, che è raro vedere tutta riunita nell'emiciclo in una singola occasione. L'atmosfera era elettrica, molto lontana dalla prassi parlamentare. Come passa la giornata di un grande elettore? Tra i compagni di partito in mezzo ai banchi della Lega. Io sono arrivato nel mattino di lunedì 8 alle 10, a mezzogiorno sono andato ad accreditarmi, alle 14 c'è stata la prima convocazione e alle 15 la prima riunione del mio gruppo parlamentare. Di sera cena coi parlamentari leghisti e di notte ho dormito in albergo, a due passi da Marino Finozzi (Lega Nord), presidente del Montecitorio. consiglio regionale Perché la Regione ha scelto lei? La prassi della Regione Veneto prevede che vadano in parlamento per entusiasmante. In questo sarebbe l'elezione del Capo dello Stato il pre- stato meglio D'Alema. sidente della Regione, il suo vice e il Perché fare un conclave di tre giorpresidente della Giunta. Ma essen- ni se la decisione viene maturata do stato Galan eletto anche senato- tra riunioni informali e segreterie re, ha rinunciato in favore dell'as- di partito? sessore Gava. Con questa domanda mi invita a Ha fatto conoscenze utili? nozze. Ho colto l'occasione per parlare con Col referendum del 25 giugno non si gli altri presidenti dei consigli regio- voterà soltanto la devolution, ma nali. anche una riforma della figura del Utili anche per il Veneto e per Vicen- Capo dello Stato, più dinamica e al za? passo coi tempi. Cosa vuole, non essendoci ancora un Perché si parla sempre di un pregoverno… sidente donna e poi non lo si vota Come si decide per chi votare? Da mai? chi arrivano gli ordini di scuderia? Ho sempre pensato alle donne in Le decisioni importanti le prendono politica come un elemento positivo, i vertici nazionali. soprattutto per la loro razionalità, Contano di più le riunioni ufficia- basta guardare alla presidente della li o le chiacchierate nei corridoi? Provincia di Vicenza Manuela Dal Diciamo che le "cose serie" avvengo- Lago. Continuo ad auspicare, perciò, no in incontri informali fra i segre- che un giorno ci si possa arrivare. tari di partito, magari davanti a un Se fosse dipeso solo da lei per chi caffè, e poi ci sono le riunioni uffi- avrebbe votato? ciali dei gruppi. Umberto Bossi. Ha sempre seguito le indicazioni E per chi non avrebbe mai votato? del suo partito? Oh, per tantissimi, sceglierne uno è Sì, certo, ho sempre condiviso quan- difficile… to è stato deciso. Cosa pensa di Variati? Come vede un presidente che viene Ho la fortuna e l'onore di avere come dal Pci? mio vice un uomo di grande espeSicuramente non rappresenta la rienza politica e sensibilità umana. maggioranza del Paese, anche se Se avessi potuto scegliermi da me il indubbiamente ha un bagaglio isti- vice, avrei scelto lui. Anche perché tuzionale di tutto rispetto. Tuttavia su molti temi che mi stanno a cuore, andava scelto un esponente biparti- come il federalismo, c'è una grande san. In più la sua età non è un dato convergenza. DI LUCA MATTEAZZI Com'è l'atmosfera che si respira nei palazzi Romani in questa occasione? È diversa da quella che si annusa nei palazzi di Venezia? Per me era la pima volta che frequentavo quei palazzi con un ruolo preciso e devo dire che ho avuto una grande nostalgia di Venezia. I parlamentari peones fanno una vita grama: in mezzo a seicento colleghi si rischia di non essere nessuno. Invece in Regione siamo in sessanta e ogni consigliere se vuole può essere protagonista. Nessuna invidia, quindi. Come passa la giornata di un grande elettore? Ho sfruttato questi momenti per tessere rapporti con molte persone, soprattutto su temi che mi stanno a cuore come il federalismo fiscale. Poi c'erano le riunioni generali per concordare una strategia di voto condivisa. Con una preoccupazione: che quando si parla del presidente della Achille Variati (Margherita), vicepresidente repubblica non si può andare al brac- del consiglio regionale cio di ferro. Perché la Regione ha scelto lei? Bisognerebbe chiederlo a chi mi ha ché viene dal Pci. Io ho votato con convotato. Io credo per il ruolo che ho nel- vinzione per Napolitano perché credo l'istituzione e per la fiducia guada- sia una delle poche personalità in grado di garantire l'unità nazionale. gnata in anni di lavoro. Perché fare un conclave di tre giorHa fatto conoscenze utili? Sì, soprattutto con delegati di altre ni se la decisione viene maturata tra regioni. C'è già anche un calendario di riunioni informali e segreterie di partito? appuntamenti. Utili anche per il Veneto e per Vicen- Ha senso, perché ciascuno di noi porta una propria realtà e perché non ci sono za? Per il Veneto penso di sì, in particola- solo i parlamentari ma anche i rapre sul tema del federalismo. Per Vicen- presentanti delle regioni. Ha senso, altrimenti si scivola verso quell'idea za… (si limita ad una risata). Come si decide per chi votare? Da pericolosa che si fa prima ed è più facile se decide uno solo. Invece bisogna chi arrivano gli ordini di scuderia? È la dirigenza nazionale che prende le passare attraverso la prova di mille decisioni. Però in questo caso il voto voti segreti e credo che se non fosse è segreto e quindi si era consapevoli stato così Napolitano non sarebbe che bisognava convincere gli elettori. stato eletto. Ordini non ne sono arrivati, sono stati Perché si parla sempre di un presifatti dei ragionamenti, e io ho votato dente donna e poi non lo si vota mai? Quando si tratta di scegliere una perper Napolitano in modo convinto. Contano di più le riunioni ufficiali sona per una responsabilità così alta non ha molto senso dire che si prefeo le chiacchierate nei corridoi? Contano di più le chiacchierate infor- risce un uomo o una donna. Direi che mali, come sempre quando c'è un voto è un discorso di probabilità: percentualmente sono ancora di più gli uomisegreto. Ha sempre seguito le indicazioni del ni che hanno avuto la possibilità di maturare esperienze importanti. suo partito? No, ho votato sempre Napolitano, per- Se fosse dipeso solo da lei per chi ché credevo giusto che emergesse avrebbe votato? subito il nome. Questo pur consape- Per Napolitano. vole che per la coalizione la scelta della Per chi non avrebbe mai votato? Per una persona frutto di un comproscheda bianca era la più corretta. Come vede un presidente che viene messo interno all'Unione e poi imposta al centrodestra. dal Pci? Non è questo il punto. Non avrebbe Cosa pensa di Finozzi? avuto senso votare una persona per- Che è un prudente. 13 MAGGIO 2006 TEMPO LIBERO 19 Clooney non convince: un'occasione sprecata per raccontare i guasti della politica Usa in Medioriente Syriana, quando gli intrighi della Cia non appassionano Se volevamo capire "di che lacrime e di che sangue" grondi il nostro benessere, da quale abisso di violenza e di corruzione provengano la benzina con cui facciamo funzionare i nostri stupidissimi gipponi Suv o il gas con cui surriscaldiamo le nostre case; se volevamo studiare le ragioni profonde, l'humus da cui trae origine il terrorismo islamico, bastava prendersi una raccolta di quotidiani, o un testo di storia contemporanea, e andare a ripassarsi qual'è stata la "politica estera" - chiamiamola così - di Stati Uniti ed Europa nel Medio Oriente dalla fine della guerra ad oggi. Sarebbe stato sufficiente, e soprattutto ne avremmo ricavato una visione organica, logica e chiara: quello che, inve- ce, è quasi impossibile tirar fuori da Syriana (S. Gaghan, Usa, 2005): un film farraginoso, complicato invece di essere complesso, e soprattutto decisamente privo di pathos. Un film che molto spesso non sembra nemmeno un film, quanto piuttosto un collage di spezzoni documentari della Cnn. Un film che, con buona pace dell'esilissimo filo conduttore costituito dai personaggi di Clooney e Damon, si ha spesso l'impressione che potrebbe essere rimontato all'incontrario, il secondo tempo prima del primo, o in modalità random, ché forse non se ne accorgerebbe nessuno, tanto il plot - la storia, per capirci meglio - è confusa e dispersa. Non aiuta certo la comprensione un montaggio accelerato e convulso: una mole di informazioni ci vengono sparate addosso a ritmi folli, senza che si abbia il tempo di effettuare nessi o riflessioni, o anche semplici collegamenti logici. Peccato: un'occasione mancata per parlare di un problema fondamentale e drammatico, quello del petrolio mediorientale, che ha segnato la politica mondiale degli ultimi cinquant'anni e che rischia di esserne ancor più il fattore critico negli anni a venire. Giuliano Corà Al bando i miti di magrezza imposti dalla moda e dalla tv. Per trovare la forma corretta usate la calcolatrice Il peso giusto: per trovarlo basta la matematica Il peso corporeo rappresenta l'espressione tangibile del "bilancio energetico" tra entrate ed uscite caloriche durante l'attività fisica per far funzionare i muscoli e durante il riposo per mantenere in funzione tutti gli organi. L'introduzione di un eccesso calorico rispetto ai consumi comporta un incremento di peso per accumulo di grasso. Se invece s'introduce meno energia di quanta se ne consuma, il corpo utilizza le sue riserve di grasso per far fronte alle richieste energetiche ed il peso diminuisce. Per valutare se il peso di un indi- viduo adulto rientra nei limiti della normalità, si utilizza l'Indice di Massa Corporea (IMC), che prende in considerazione la statura ed il peso corporeo. Si calcola dividendo il peso corporeo, espresso in chilogrammi, per l'altezza, espressa in metri quadrati, elevata al quadrato. Da questo rapporto si ottiene un valore numerico che indica una condizione di normalità se è compreso fra 18.5 e 25; al di sotto si parla di malnutrizione, al di sopra di sovrappeso (IMC compreso fra 25 e 30) od obesità (IMC superiore a 30). A loro volta malnutrizione ed obesità avranno delle ulteriori classificazioni di gravità. Esempio: un uomo di 80 Kg, alto 1.85 m, avrà un IMC pari a 80 Kg:1.85 m :1.85 m = 23.4 Kg/m2 (normopeso). In certi casi L'IMC potrebbe dare informazioni non precise; un atleta molto muscoloso può, ad esempio, avere lo stesso IMC di un suo coetaneo obeso, e ciò è attribuibile al maggior peso dei muscoli e non del grasso. Nell'adulto la circonferenza addominale, misurata 2 centimetri circa sopra l'ombeli- co, in posizione eretta (senza trattenere il respiro), è considerata un altro importante indice delle possibili complicanze dell'eventuale eccesso di peso. Si è stimato che valori della circonferenza addominale pari o superiori a 88 cm nella donna e a 102 cm nell'uomo, che indicano un'obesità viscerale, sono fortemente associati ad un aumento del rischio per numerose malattie considerate complicanze metaboliche dell'obesità. Dr.ssa Lara Simone esperta in scienze dell'alimentazione 21 Vivi l’Area Metropolitana 13 MAGGIO 2006 A giugno la premiazione alla presenza di tutti gli autori, editori e finalisti Al via a Mantova il premio Viadana Venerdì 19 maggio il prossimo incontro con l'autore Ha preso il via il Premio Viadana, concorso letterario nato nel 1996 dall'iniziativa del regista e scrittore Pier Carpi, che viveva in terra mantovana dall'inizio degli anni 90. La manifestazione, giunta ormai alla sua decima edizione, ha finora ottenuto un grande successo di pubblico ed un conseguente incremento della lettura, della vendita e della circolazione libraria. Come noto, la finalità di questa gara letteraria è quella di porre lo scrittore a contatto con il suo pubblico per creare un'occasione di dibattito diretto, verifica e chiarimento tra l'autore, la giuria ed i suoi lettori. La giuria popolare sceglie tra i libri che si sono segnalati per originalità nel panorama letterario degli ultimi due anni: romanzi, biografie, opere di saggistica. Sono altresì individuati i libri maggiormente presenti nei trend di lettura locale e quelli ritenuti di maggiore attualità per quanto attiene il linguaggio e la tematica. Viadana bandisce annualmente il Premio, tramite l'assessorato alla Cultura. L'organizzazione è affidata alla biblioteca civica e la Giuria popolare è composta da 50 cittadini individuati tra i lettori abituali, con particolare riguardo alla diversificazione di età e di condizione. La Giuria compila una graduatoria di gradimento tra cui emerge il vincitore e la Commissione scientifica ha il compito di definire la rosa dei finalisti e di gestire gli incontri. Il Premio consiste in una scultura dell'arti- sta Ugo Nespolo e in 2582 euro destinati all'acquisto di copie del libro vincitore, da inviare a biblioteche scolastiche e pubbliche, carceri, ospedali e altre istituzioni di carattere collettivo o sociale. La premiazione avviene a giugno alla presenza di tutti gli autori, editori e finalisti. In programma per venerdi 19 maggio il prossimo incontro che si terrà alle 21 all'Auditorium ITC, piazzetta Orefice a Viadana. Vincenzo Cerami, L'incontro - Mondatori Romano, anno 1940, della sua attività letteraria sono frutto vari romanzi e raccolte di racconti. Dal suo primo romanzo, "Un borghese piccolo piccolo", Mario Monicelli e Alberto Sordi trassero un film di successo. Poeta, autore di testi teatrali, giornalista e sceneggiatore, ha lavorato per registi come Amelio, Bellocchio e Benigni. Se un ragazzo si ostina a voler trovare soluzione ad un complicato indovinello non è solo per dare sfogo alla sua abilità enigmistica: egli capisce che dietro, può scoprire tante verità ipocritamente nascoste: nel mondo universitario prima di tutto, ma anche in quello politico. Agli occhi del protagonista si svelano via via meschinità e pochezza di accademici e personaggi d'autorità, mentre, in un travolgente crescendo narrativo, lo vediamo svolgere il filo di una storia italiana recente intrisa di errori e dolori, che in larga parte restano ancora sconosciuti ai giovani. TRENTO Mappe e dipinti, tra ´700 e ´800 Si tratta di una mostra storico - documentaria, un'occasione per ripercorrere le tappe principali della storia della città, con particolare attenzione allo sviluppo urbanistico e alla storia sociale attraverso l'esposizione di mappe, dipinti e rappresentazioni dello spazio urbano tra '700 e '900. La mostra si tiene a Palazzo Geremia in Via Belenzani, 20. Informazioni al Museo Storico in Trento, sito internet www.museostorico.tn.it, via Torre d'Augusto 35, oppure allo 0461 230482, e-mail: [email protected]. ROVIGO In mostra le Meraviglie della pittura a Rovigo Fino al 4 giugno C'è da scommettere che pochi pensano a Rovigo come ad una città d'arte, anzi ad una vera e propria capitale dell'arte italiana. Sarà quindi una straordinaria scoperta poter ammirare, raccolte in una grande mostra, le autentiche "Meraviglie della pit- tura tra Venezia e Ferrara" che il capoluogo de Polesine conserva nelle proprie raccolte pubbliche e private. Ad accogliere questa amplissima rassegna (oltre 150 opere) sarà, fino al 4 giugno 2006, Palazzo Roverella, lo storico edificio "fir- BRESCIA e artisti possano incontrarsi, conoIl 17 maggio al teatro Telaio va in scena lo spettacolo di Giampietro Pizzol Incontri-scontri confronti tra musi- Gli allegri frati di Montecucco Con la compagnia Danzante Le Donne di Giovanni ca, teatro, danza e altro ancora Altrosuono, Danzarte, Telaio: tre esperienze, tre storie, tre percorsi differenti convergono per dar vita ad un nuovo progetto che costituisce un'iniziativa originale nel panorama bresciano. Un momento d'incontro fra artisti e chiunque sia interessato non esclusivamente in veste di spettatore, ma anche di compartecipante del fatto artistico nel suo farsi e disvelarsi sulla scena. Non solo spettacoli in senso compiuto quindi, ma anche prove, esperimenti, abbozzi di opere future o futuribili, progetti in prova o semplici embrioni. Un possibile preludio ad altri incontri, un'apertura, una situazione in cui sia possibile una convergenza verso un avvenimento artistico senza il bisogno di dimostrare nulla. Da ottobre a maggio, ogni 17 del mese, la sala, concepita come "luogo" in cui pubblico mato" da Biagio Rossetti, restaurato dal Comune di Rovigo, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e destinato ad ospitare, dopo la mostra, un nuovo allestimento della Pinacoteca dell'Accademia dei Concordi. E' proprio dall'Accademia fondata dai nobili locali nel 1580 che giunge il corpus centrale delle opere in mostra. La stessa Accademia ha, nel 1982, accolto le splendide opere del Museo del Seminario e anche di questa scersi e confrontarsi in maniera informale e creare così nuove sinergie culturali, ospiterà un evento-spettacolo di danza, di musica, di teatro, o frutto della contaminazione tra arti. Tali rappresentazioni potranno coinvolgere artisti affermati o giovani talenti, spettacoli veri e propri o prove aperte, improvvisazioni e derive, possibilmente all'insegna della convivialità. Appuntamento il 17 maggio alle 21 per una serata di arrivederci con teatro, musica e danza ad ingresso libero. Proiezione del cortometraggio "MM" di Stefano Bianchi, e per il dopo spettacolo musica con il gruppo Supernova. Teatro Telaio via Calatafimi 8/c, Brescia telefono 03046535, www.teatrotelaio.it. superba raccolta d'arte la mostra da conto. Dalle chiese e dagli edifici del territorio, ma anche da numerose, importanti collezioni private, giungono altre opere, testimonianza di una attenzione e di un gusto per il grande collezionismo, colto, aperto e attento ai fatti nuovi dell'arte. La mostra, voluta dal Comune di Rovigo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con la collaborazione della Accademia dei Concordi, coordinata scientificamente da Vittorio Sgarbi e curata da Alessia Vedova, continua in due sedi cittadine: la neoclassica chiesa di San Francesco, ricchissima di capolavori di scuola ferrarese, e la Chiesa della Beata Vergine del Soccorso, conosciuta come "La Rotonda", interamente rivestita da teleri veneziani. Da qui, un itinerario consentirà a chi vorrà approfondire, il raggiungere pale d'altare, affreschi, tele che arricchiscono monasteri, conventi, parrocchiali, ville e palazzi di questa silenziosa e nascosta "Terra tra i due Fiumi". DI PAGINA ELENA BURRI “CONNETTORE A SECCO AL-FER” (BREVETTATO) Il “connettore a secco AL-FER” nasce in tempi recentissimi per migliorare, sotto tutti gli aspetti di praticità, semplicità ed economia. Destinato a sostituire così la maggior parte dei metodi utilizzati negli ultimi 20 anni. Il “connettore a secco AL-FER” è composto da un unico perno metallico ottenuto da una barra ø16 opportunamente lavorata con filettatura per legno nella parte da fissare sulla travatura. Nella porzione corrispondente all’assito la barra rimane liscia, mentre torna con lavorazione a testa esagonale dotata di scanalature nella parte da annegare nel calcestruzzo. Il “connettore a secco AL-FER” è costituito da un unico perno opportunamente sagomato per il miglioramento dell’aggancio meccanico al legno e al calcestruzzo. I VANTAGGI: 1. 2. Completo recupero statico della parte in legno. Possibilità di migliorare l’isolamento termoacustico, inserendo un pannello di materiale isolante tra i tralicci. 3. Produttività massima. 4. Tutto il pre-esistente non viene assolutamente danneggiato. 5. Costo altamente competitivo. 6. Durante la posa non vengono adoperati liquidi (il getto o boiacca sono tenuti separati da un telo impermeabile). 7. Migliora l’intersezione di tutte le sue parti (legno/muratura). 8. Acquista maggior resistenza al fuoco. 9. Nessuna necessità di smaltimento in discariche speciali. 10. E’ possibile la completa riconversione in origine. 11. Massima semplicità di applicazione (no mano d’opera specializzata). 37033 Montorio (Verona) - Via dei Castagni, 7 - Tel. e Fax 045 8840780 Consultateci al sito: http//www.al-fer.it - e-mail: [email protected] 23 13 MAGGIO 2006 APPUNTAMENTI Ad Asiago è il momento della grande adunata degli alpini. E a Vicenza arrivano le note del Festival Jazz Penne nere a ritmo di jazz MUSICA Diane Schuur SABATO 13 MAGGIO. JAZZ IN PIAZZA Alle 21,30, in piazza dei Signori, il concerto gratuito della cantante Diane Schuur e del suo quartetto apre ufficialmente l'undicesima edizione del festiva "New Conversations - Vicenza Jazz", con un programma che spazia dal jazz, al blues, al gospel, e che mette in evidenza le grandi qualità di un'artista capace di vincere due Grammy Awards. Ingresso libero. Info: Comune di Vicenza Assessorato alle Attività Culturali 0444/222122. IL SUONO DELL'OLIMPICO. Alle 21, al teatro Olimpico, continuano gli appuntamenti con la rassegna "Il Suono dell'Olimpico". Questa sera va in scena il concerto "… Della quieta grandezza", con musiche di Schumann e Brahms. Biglietti 20 e 15 Euro. Info: Botteghino del Teatro Olimpico Tel. 0444/222801. Horacio Hernandez BLUES AD ARCUGNANO Alle 22, all'Osteria La Quercia di Arcugnano, concerto in stile Chicago Blues con il duo Paolo Ganz (Voce e Armonica) e Ale Voltolina (voce, chitarra elettrica e dobro). Informazioni allo 0444/273663. DOMENICA 14 MAGGIO RITMI CUBANI SOTTO LA BASILICA Alle 21,30, in piazza dei Signori, nuovo concerto gratuito del Festival Vicenza Jazz. Questa volta tocca ai ritmi latini della band di Horacio "El Negro" Hernandez & Italuba. Ingresso libero. SOLISTI VENETI A SCHIO Alle 19, al Duomo di San Pietro, concerto di solidarietà dei solisti Veneti, con musiche di Vivaldi, Marcello, Paganini, Mozart e Rossigni. Informazioni presso l'Ufficio Cultura del Comune di VICENZAPIU’ VIVA Vicenza Più Viva: finalmente la buona notizia È la rubrica che mancava in città: una pagina dove ogni settimana i vicentini potranno annunciare la gioia di un figlio, la celebrazione di un matrimonio, il conseguimento della laurea. Perciò forza genitori, sposini e neo-laureati: chiamando al numero 0444 923362 o inviando un'e-mail all'indirizzo [email protected] potrete dare a Vicenza una buona notizia… in Più. Benvenuti Lo spazio dedicato ai nuovi vicentini Benvenuto Francesco Francesco Matteazzi è nato il 28 aprile a Vicenza Tanti auguri I compleanni di questa settimana 4 maggio Tanti auguri Laura Laura Turetta che compie 13 anni. Auguri da mamma, papà, le nonne, il fratello Giulio e Eleonora 5maggio Tanti auguri Giulio Tanti auguri amore mio. Ti amo... non so dirti altro Eleonora 6 maggio Tanti auguri Daniela Un abbraccio e tanti auguri a Daniela Perdoncin, amica preziosa Le amiche Tanti auguri Stefano Festeggiamo insieme i 29 anni di Stefano Zausa Gli amici 13 maggio Tanti auguri Luca Un augurio di cuore a Luca Trevisan che supera l'importante traguardo dei trent'anni Coraggio d'ora in avanti sarà tutta in salita! Gli amici Siamo felici di augurare ogni bene a Francesco, il primo figlio del nostro redattore Luca Matteazzi e della moglie Elena. Confetti rossi I neo “dottori” della città Tutti gli amici si complimentano col neo-dottore in Scienze Politiche Matteo Parisen Toldin che, una settimana dopo il conseguimento della Laurea Triennale a Padova, ha subito iniziato la Specialistica a Trieste. Schio allo 0445/691239 o all'Ente Veneto Festival allo 049/666128. LUNEDI' 15 Andrew Hill VICENZA JAZZ - ANDREW HILL Alle 21, all'Auditorium Canneti, concerto del quintetto di Andrew Hill, con Charles Tolliver John Surman & John Taylor. MARTEDI' 16 VICENZA JAZZ - ROSARIO GIULIANI Alle 21, al teatro Astra, Rosario Giuliani ripropone uno dei grandi classici del Jazz come Kind of Blue di Miles Davis. MERCOLEDI' 17 MAGGIO VICENZA JAZZ - NORMA WINSTONE All'Olimpico, alle 21, concerto dell'ex voce dei Mahattan Transfer Norma Winstone, per l'occasione accompagnata da Fred Hersch e dal quartetto di Janis Siegel. GIOVEDI' 18 MAGGIO JAZZ BRITANNICO AL CANNETI Alle 21, all'Auditorium Canneti, serata dedicata al jazz britannico con Evan Parker, Louis Moholo, Bobby Wellins, Norma Winstone VENERDI' 19 MAGGIO VICENZA JAZZ- BRAD MEHLDAU Alle 21, al Teatro Olimpico, appuntamento con Brad Mehldau uno dei più apprezzati pianisti internazionali. SABATO 20 MAGGIO. FRESU CHIUDE VICENZA JAZZ Alle 21, al Teatro Olimpico, il trombettista Paolo Fresu chiude la rassegna Vicenza jazz suonando "Porgy and Bess" di Gorge Gershwin e "Birth of the cool" di Miles Davis con l'Orchestra Jazz della Saredgna. TEATRO SABATO 13 MAGGIO BRECHT PER BENEFICENZA Alle 20,45, al teatro, la compagnia "La Ringhiera" mette in scena lo spettacolo "Madre coraggio e i suoi figli", uno dei capolavori di Berthold Brecht. Attraverso le disavventure di una vivandiera che lavora al seguito degli eserciti e che finirà con il perdere tutti e tre i propri figli, la storia mette in evidenza tutte le contraddizione e la drammaticità della guerra. La serata è organizzata da Emergency, che raccoglierà fondi per i propri progetti. Ingresso libero. VAMPIRI DI GALLINE Alle 20,30, nel Nuovo centro comunitario di Caldogno, è in programma la commedia in dialetto veneto "I Ciuciagaine", storia di una famiglia di vampiri costretta ad arrangiarsi con quello che trova, in questo caso con le galline dei pollai dei vicini. Ingresso intero euro 5; ridotto euro 3. Prevendita biglietti solo il giorno dello spettacolo. MANIFESTAZIONI ADUNATA NAZIONALE DEGLI ALPINI Il 13 e il 14 maggio è in programma, ad Asiago, la 79° adunata nazionale degli alpini, che tornano sui luoghi che li hanno visti combattere nel corso della prima guerra mondiale. Ecco gli appuntamento principali del fine settimana. Sabato 13 maggio: ore 10,30, celebrazione eucaristica e deposizione di una corona presso la vetta del Monte Ortigara. Ore 17.00, al Sacrario militare di Asiago messa in suffragio di tutti i caduti Ore 21.00 Esibizioni di cori e fanfare nei vari comuni dell'Altopiano. domenica 14 maggio: Ore 07.30 Inizio della grande sfilata attraverso le vie del centro che durerà per tutta la giornata. Alla fine, l'ammainabandiera segnerà la chiusura della manifestazione A cura di Luca Matteazzi È divertente diventare campioni Camp estivi di perfezionamento nella pallavolo – Estate 2006 Nella prima e seconda settimana di luglio il Vicenza Volley organizza i suoi campi estivi, sessioni di allenamento dedicati ai ragazzi dai 6 ai 14 anni. La costa Sorrentina e i monti della Valsugana si trasformeranno nei laboratori dove i futuri campioni potranno divertirsi ad affinare la propria tecnica. Due settimane intense con gli stessi allenatori che hanno portato ai massimi livelli il settore giovanile del gruppo sportivo vicentino. Due settimane di divertimento, grazie all’animazione e ai giochi che rendono la permanenza piacevole e appassionante. Borgo Valsugana (Trento) dal 2 all’8 luglio Vicenza Volley è un gruppo sportivo che schiera 14 squadre dirette, tra cui la Minetti Infoplus Vicenza, regina della A1 femminile, e la Sant’Agnello di Sorrento Palladiogroup.it Vicenza, forza (Napoli) emergente della B1 maschile, e dal 9 al 15 luglio affilia 25 società in tutta Italia, i Vicenza VolleyCenter, sparsi da Palermo a Pordenone. Il settore giovanile è famoso per il ricco vivaio, trampolino di lancio per molte atlete (come Monica De Gennaro, Isabella Zilio, Valentina Fiorin, Paola Paggi, ecc.) che ora giocano in A1, A2 e in nazionale. Le giovanili del Vicenza Volley hanno conseguito grandi vittorie, come 1 scudetto assoluto under 19, 1 scudetto di lega di A under 17, 2 scudetti di beach volley 4x4 under 17 e tanti titoli e finali provinciali e regionali. Per maggiori informazioni chiamate il numero 0444 922 766 o inviate una e-mail a [email protected] www.vicenzavolley.it