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Immagini della formazione in età adulta. La metafora del viaggio nei

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Immagini della formazione in età adulta. La metafora del viaggio nei
IMMAGINI DELLA FORMAZIONE IN ETÀ ADULTA.
LA FIGURA DEL VIAGGIO NEI DIARI FORMATIVI
DEI DOCENTI NEOASSUNTI
Chiara Biasin e Andrea Porcarelli – Università di Padova
Bressanone – 5 aprile 2013
INTRODUZIONE E IPOTESI DI LAVORO
Il contesto della ricerca: percorso di formazione
«blended» per docenti neo-assunti in ruolo.
 Il nostro campione: 206 diari di formazione, di
docenti neo-assunti in ruolo della provincia di
Bologna, raccolti tra il 2000 e il 2011.
 Domande di ricerca: qual è l’impatto delle
esperienze formative sulle trasformazioni
professionali che avvengono in età adulta? Qual è
la modalità con cui tali esperienze vengono
narrate e semantizzate?

STRUTTURA DEI “DIARI DI FORMAZIONE”

Il punto della situazione: si chiede di esporre brevemente come il
docente è arrivato alla attuale condizione professionale, indicando le variabili che ritiene
significative.

Obiettivi specifici del percorso formativo personale:
si chiede di precisare gli obiettivi che il docente si propone per il presente corso di
formazione e di indicare quali sono - tra le risorse disponibili nella piattaforma INDIRE quelle che ritiene potrebbero esserti più utili e per quali motivi.

Spunti di riflessione emersi dal percorso formativo:
si chiede di indicare i nodi strategici, le questioni importanti che hanno particolarmente
stimolato a riflettere, soprattutto in riferimento alla vita professionale.

Considerazioni conclusive … per ricominciare: si chiede
di condividere eventuali considerazioni significative al termine dell’esperienza formativa
e di indicare eventuali prospettive di sviluppo della professionalità per il futuro.
3
CAMPIONE E METODO

206 diari, scelti con metodo del campionamento casuale. Ne
risulta un campione in prevalenza femminile (82 %).

Analisi del contenuto. Dopo una prima codifica e analisi dei
diari sul piano quantitativo (dati anagrafici, presenza di alcuni
indicatori, tipologici, ecc.), si giunge a identificare un “corpus”
di analisi, costituito dalle pericopi in cui i docenti narrano
l’esperienza di formazione come una processualità dinamica.

Selezione di un corpus di analisi sulla base della
presenza/frequenza di alcune categorie-indicatori riferite
all’immagine del viaggio utilizzate dai docenti nei diari di
formazione
4
PUNTUALIZZAZIONI SUL CONTESTO DELL’INDAGINE
Una formazione
«obbligatoria»
con forti vincoli di
tipo burocratico
(Ore in presenza, attività on
line con un numero di
«crediti» da raggiungere,
realizzata a fine anno in
tempi stretti)
In un contesto di
sviluppo
professionale
positivo e
potenzialmente
motivante
(accesso al ruolo, spesso
dopo lungo precariato)
IPOTESI DI RICERCA
Rispetto alla totalità dei materiali considerati, l’80% dei diari
si configura come un’auto-narrazione del percorso formativo,
superando i limiti dell’approccio esclusivamente burocratico.
Da una lettura reiterata dei diari auto-narrativi emerge come il
25% di essi faccia riferimento in modo esplicito all’immagine del
viaggio, in un gioco di specchi tra il «viaggio formativo» e il
«viaggio professionale» costituito dal lavoro dell’insegnante, di cui
si colgono le potenzialità sul piano educativo e relazionale.
Ci siamo chiesti in quali direzioni si orientasse l’immaginario
di riferimento dell’esperienza formativa e in che modo esso
venisse espresso.
IPOTESI DI RICERCA
Per leggere le differenti immagini di viaggio presenti nei diari
è stata utilizzata una griglia interpretativo-analitica di tipo
pedagogico.
Sono state impiegate le tre tipologie di viaggio pedagogico
di M.T. Moscato (1994) sono state rielaborate,
contestualizzandole come categorie di riferimento per
intercettare le immagini della formazione e/o del percorso
formativo legato all’entrata nella professione: il viaggio
iniziatico; l’odissea-pellegrinaggio; il viaggio di fondazioneesodo.
All’interno di queste tre grandi categorizzazioni, sono state
successivamente elicitate ulteriori sotto-categorie
specifiche, in grado di restituire, il più possibile, il senso
delle parole utilizzate dai docenti.
IMMAGINI DEL VIAGGIO COME METAFORA FORMATIVA
Immagine
Lettura pedagogica in generale
(Moscato)
Ri-semantizzazione specifica in
rapporto al nostro contesto
Viaggio
iniziatico
Segna il passaggio dalla condizione
adolescenziale a quella adulta, con
la conquista dell’autonomia e
l’assunzione delle relative
responsabilità
Sottolineatura dell’ingresso nella
vita professionale, con il corso per i
neo-assunti visto come «chiave di
accesso»
Odissea –
pellegrinaggio
Rappresenta le trasformazioni di età
adulta caratterizzate dalla ricerca o
riformulazione della propria identità
personale o professionale
Sottolineatura di una logica di
«formazione ricorrente», di cui c’è
sempre bisogno per aggiornarsi,
rinnovarsi, ripensare la propria
professionalità
Esodo –
viaggio di
fondazione
Rappresenta le trasformazioni in età
adulta, orientate a costruire
qualcosa «per gli altri» in termini
generativi di stabilità e durata
Sottolineatura delle valenze sociali
della professione e della necessità
di formarsi in modo specifico per
essere all’altezza di tali valenze
PUNTUALIZZAZIONI SULL’IPOTESI DI RICERCA



Analogamente
a
quanto
emergerebbe
applicando
“semplicemente” le categorie di Moscato, anche nella nostra risemantizzazione, si ipotizza che la prima e la terza immagine
siano meno significative rispetto alla seconda.
La nostra ipotesi è che il secondo tipo di viaggio (odisseapellegrinaggio) sia l’espressione di una consapevolezza, da
parte dei docenti, in merito all’importanza da loro assegnata
alla formazione, per vivere il proprio ruolo e la mission
professionali.
In accordo con l’ipotesi di ricerca, l’espressione di tale
consapevolezza, dovrebbe emergere anche a livello
lessicale, in base alla frequenza di termini riferiti
all’immagine del viaggio.
ANALISI LESSICALE

L’uso di termini legati all’immagine del viaggio è
ricorrente e vi sono alcune parole-chiave che sono
presenti in termini particolarmente significativi:
ANALISI SEMANTICA:
LE DIMENSIONI DEL VIAGGIO
Tipologia di
viaggio
(Per terra, per mare, in
montagna … )
La mappa del
percorso
L’attrezzatura
necessaria
(partenza, cammino, meta)
(«bagaglio» che portiamo)
Esperienza
del viaggio
(ostacoli, fatica,
soddisfazioni …)
TIPOLOGIA DI VIAGGIO

[80] … in prima battuta, mi sentirei di dire che non mi
propongo obiettivi specifici, ma che cerco di navigare a vista.

[163] Ritengo che sia importante che chi si affaccia da
nuovo nel mondo della scuola si renda conto che vincere un
concorso non è un punto di arrivo (anche se
importantissimo) ma un punto di partenza, per riflettere sul
proprio percorso professionale, percorso così in salita che a
volte credi di non farcela ad arrivare alla cima e quando ci
arrivi … e credi di essere al traguardo … poco più in là c’è
un’altra salita ed un’altra cima da scalare.
LA MAPPA DEL PERCORSO
[97] Avere idee chiare sin da piccola ha facilitato le
mie scelte, certo, è che per arrivare a quel
traguardo la strada pare essere ancora lunga
 [107] Consapevole che questa è solo una tappa
della mia formazione in campo didattico ed
educativo e che quindi non potrò esaurire in
questo corso la mia curiosità e il bisogno di
costruire ed affinare le mie competenze.
 [120] In quest’ottica il cammino di formazione non
finisce con l’inizio dell’attività lavorativa ma al
contrario comincia con essa un percorso di
necessari, fondamentali e continui aggiornamenti.

L’ATTREZZATURA NECESSARIA
[28] Io penso che, da qualunque punto partiamo,
sia importante farlo con un bagaglio appresso che
sia il più consistente possibile e che contenga:
tanto entusiasmo, molta disponibilità verso gli
altri, poca paura di fare della fatica fisica e
mentale e perché no … la voglia di mettersi in
gioco e di buttarli in questa grande avventura!
 [71] Sono convinta che ogni anno scolastico si
deve ricominciare con un bagaglio di esperienza
maggiore, ma anche con nuove situazioni da
sperimentare.

ESPERIENZA DEL VIAGGIO
 [82]
Questo per me è stato un anno pieno
di nuovi stimoli, arricchente sia a livello
professionale che personale; è stato come
intraprendere un viaggio stimolante, ma
anche tanto faticoso.
 [165] Come è stato per la relazione finale
anche questo corso di formazione sarà il
punto di partenza per il mio viaggio
professionale.
ANALISI SEMANTICA:
I SIGNIFICATI DELLA FORMAZIONE
Obiettivi
personali
(Aggiornamento,
confronto)
Le dimensioni
del tempo
Disposizioni
personali
(passato, presente, futuro
della propria formazione)
(entusiasmo, forza,
costanza)
Il senso della
sfida
(Stimoli, difficoltà, riuscita)
OBIETTIVI PERSONALI


[46] Vivo il corso di formazione come una positiva
esperienza umana e come opportunità professionale.
(…) Giunta a questa stagione della mia vita
professionale mi pongo come obiettivo il
CONFRONTO: con le nuove ricerche pedagogiche e
didattiche, con le esigenze e le aspettative delle
nuove generazioni, con me stessa e la capacità di
imparare a rinnovarmi.
[71] La mia immissione in ruolo si colloca in un
periodo della mia vita in cui sento forte il bisogno di
rinnovamento e di confronto e questo corso di
formazione mi offre la possibilità di chiarire a me
stessa i miei bisogni primari, gli obiettivi a cui tendere
ed i mezzi per raggiungerli.
LE DIMENSIONI DEL TEMPO


[79] mi sento ancora piena di entusiasmo
nell’affrontare questa professione, anche se si
prospetta sempre più complessa e difficile da
svolgere, che «se tornassi indietro» non cambierei il
mio percorso di studi per cambiare la mia professione
e voglio sicuramente andare avanti.
[65] Per quanto riguarda le mie prospettive per il
futuro, ritengo che la crescita professionale di un
insegnante avvenga anno dopo anno, a contatto con
gli studenti che offrono sempre nuovi stimoli per
imparare, per aggiornarsi, per migliorare e quindi
spero di continuare a crescere con loro e grazie a
loro.
DISPOSIZIONI PERSONALI

[116] Il percorso formativo delle insegnanti è molto tortuoso,
per giungere alla meta della stabilità occorre avere molta
pazienza, tenacia e affrontare molti sacrifici.

[59] ho cercato di trovare nuova forza ed entusiasmo nella
formazione personale. Con lo stesso spirito intraprendo
questo cammino che è l’anno di formazione! (…) Ho preso
sicurezza da questa nuova esperienza, vedendomi ancora
oggi, nonostante non sia più così nuova in questo ambiente,
entusiasta di imparare cose nuove e del mio fare scuola.

[81] mi ha acceso dentro la voglia di continuare a lavorare
in questo modo, aprendo i miei orizzonti e spingendomi a
rinnovare sempre la mia formazione (…).
IL SENSO DELLA SFIDA

[44] L’impegno a tenersi aggiornati sulle nuove
proposte e sui curricoli formativi è una sfida che
proietta lontano. Ogni momento di aggiornamento
rappresenta un’occasione per mettersi a confronto e
migliorare la qualità dell’insegnamento.

[76] essere insegnanti significa inventarsi e
reinventarsi continuamente: la società cambia con una
tale velocità e le situazioni che ci si trova ad affrontare
sono nuove, diverse ed inaspettate a tal punto che non
ci si può permettere di fermarsi ed adagiarsi pensando
di essere giunti finalmente al termine del percorso:
l’immissione in ruolo è solo una tappa del mio
cammino.
CONCLUSIONI
Partire e
ripartire:
mettersi in gioco
Continuare il
viaggio: non
fermarsi
Verso nuovi
orizzonti:
rinnovamento
PARTIRE E RIPARTIRE: METTERSI IN GIOCO
 [180]
Quello che mi propongo per
ricominciare è che in realtà non mi propongo
nulla di particolare. Non ho mai pensato di
essere «arrivata» sono più che altro
convinta che nel mio lavoro non si arrivi mai,
anzi è tutto un ricominciare, mettersi in
gioco ogni volta, giorno dopo giorno, anno
dopo anno (…) Intraprenderò un’altra strada
anche questo nuovo anno sperando che sia
quella giusta e se non lo è ripartirò dal via.
CONTINUARE IL VIAGGIO: NON FERMARSI
 [183]
Considero la professione che
ho scelto come un cammino che si
costruisce con l’andare e con i volti
di coloro che si incontrano lungo la
strada.
VERSO NUOVI ORIZZONTI: RINNOVAMENTO
 [90]
come in parte immaginavo prima
del corso, alle innumerevoli informazioni
che già sapevo di non possedere, si
sono aggiunte nuove biografie da
conoscere, nuovi territori nei quali
addentrarsi, nuovi approfondimenti da
compiere.
LA FORMAZIONE COME
ODISSEA PERMANENTE
Per quanto tu possa camminare, e neppure
percorrendo intera la via, tu potresti mai
trovare i confini dell’anima: così profondo è il
suo logos [Eraclito, fr. 45].
Leggendo i percorsi di formazione di chi si è
riconosciuto nella figura del viaggio, si trova l’idea di
un cammino continuo, un percorso a spirale che
continuamente si rigenera. Non si tratta di un vagare
senza meta, ma di un cammino che cerca di
addentrarsi sempre più a fondo nel mondo personale e
professionale della persona in formazione
Grazie per
l’attenzione
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