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Contro il bullismo l`antidoto è lo sport
Contro il bullismo l’antidoto è lo sport Leccenews24 - 03 APRILE 2014 Lecce. Giornata finale del progetto della Provincia di Lecce dedicato alle strategie di prevenzione nell’ambito del Piano Formativo per operatori sociali “Welfare e qualità del territorio”. Nel museo Sigismondo Castromediano rappresentanze studentesche di oltre dieci istituti scolastici salentini hanno incontrato l’allenatore della nazionale italiana di Judo Pino Maddaloni e l’olimpionico di salto triplo Daniele Greco. “Lo sport, modello di vita e possibile palestra contro il bullismo” è stato il tema dell’incontro organizzato a Lecce dall’assessorato provinciale alle politiche sociali guidato da Fernanda Metrangolo. Presenti in sala centinaia di studenti delle seconde e terze classi di numerosi Licei e istituti commerciali e professionali della provincia. Dopo i saluti introduttivi del consigliere provinciale Antonio Del Vino, con delega alla Pubblica Istruzione, si sono succeduti gli interventi dei tre esperti invitati dagli organizzatori, il docente universitario Dario Colella, il docente di educazione fisica Fabio Massari e lo psicologo Marcello Grimaldi. Nei vari interventi è stato sottolineato con forza il valore sociale e culturale dello sport, inteso come sana competizione, partecipazione al confronto, spirito di gruppo, esperienza di relazione e laboratorio per la costruzione di una coscienza civica fatta di rispetto delle regole e dell’autorità. Per questo si è rivelata fondamentale la testimonianza di due sportivi di fama internazionale come il campione olimpico di Judo a Sidney Pino Maddaloni e il campione di salto triplo agli europei indoor 2013 il salentino Daniele Greco. Secondo Greco non è possibile nascondere le difficoltà per chi intende fare sport a livello professionistico, da noi mancano addirittura le strutture giuste, tuttavia lo sport, specie quello di squadra è una forma di naturale prevenzione per il fenomeno del bullismo. Applauditissimo e addirittura commovente l’intervento di Pino Maddaloni, allenatore della nazionale italiana di Judo che ha chiarito la differenza tra il campione e il vincitore, per rappresentare ai ragazzi il bisogno di tenere sempre alti i principi olimpici che non sono quelli dell’affermazione personale e della vittoria a tutti i costi, ma del confronto, dell’amicizia, del rispetto delle regole del gioco, e magari del divertimento. Se lo sport diventa business non è più sport e se lo sportivo tenta solo di puntare alla vittoria, ha concluso Maddaloni, sarà un ottimo primo classificato ma non un campione. Maddaloni viene dalla periferia nord di Napoli, da Secondigliano e Scampia dove il problema del bullismo e solo uno dei problemi sociali, ma certamente non il principale e dove diventare campioni è davvero la sfida della vita.