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I testi
PROGETTO SPERIMENTALE DI POTENZIAMENTO
DELLA DIDATTICA DELLA FILOSOFIA
“FARE”
FARE
FILOSOFIA
classe 5bs e 5cs
presentazione a cura del docente
prof Marino Catella
prof.
La FILOSOFIA , attraverso la lettura di alcuni saggi contemporanei
e il loro raffronto con un testo antico ((“Le
Le Confessioni
Confessioni” di S.
S Agostino) ,
viene proposta come possibilità di riflessione sulle proprie scelte di vita ,
formative e professionali, successive alla Maturità .
progetto "FARE FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs,
a.s. 2009-2010
1
I saggi
gg di filosofia sono stati p
prescelti tra alcuni titoli
pubblicati negli ultimi anni che hanno suscitato
interesse e dibattito (al di là del loro valore intrinseco ,
variamente
i
valutabile
l bil e classificabile)
l ifi bil ) e che
h h
hanno
concorso ad una certa “RINASCITA DELLA
FILOSOFIA” come disciplina non solo riservata agli
FILOSOFIA
specialisti, ma anche capace di catalizzare l’ attenzione
del p
pubblico dibattito .
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
2
Gli allievi sono stati invitati a estendere la lettura dei
saggi proposti anche ai propri familiari nella speranza
che la richiesta divenisse opportunità per utilizzare una
disciplina scolastica in un modo esistenzialmente
significativo perché correlato ad un momento
importante di scelta personale.; si aggiungeva così alle
finalità più tipicamente scolastiche
scolastiche, il vantaggio di
proporsi come percorso “motivazionale” alla materia e
comee occas
co
occasione
o e di
d incontro
co t o e di
d d
dialogo
a ogo costruttivo
cost utt o tra
ta
genitori e figli.
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
3
Dal p
punto di vista didattico e formativo il p
progetto
g
ha
perseguito i seguenti obiettivi articolati in competenze
e abilità:
·
COMPETENZA nell’
ll’ utilizzo
tili
di contenuti
t
ti
scolastici complessi a favore della costruzioni di
percorsi personali di approfondimento motivazionale e
metacognitivo
·
COMPETENZA nella gestione della specificità
del linguaggio della filosofia e degli strumenti che
essa propone per imparare a “pensare quotidianità”
(
(concetti
tti b
base, llessico,
i
stili
tili di pensiero).
i )
·
COMPETENZA nella applicazione degli
strumenti e dei metodi filosofici alla comprensione e
all’analisi dei problemi esistenziali e della società
contemporanea.
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
4
·
ABILITA’: Saper riconoscere e classificare i
problemi
bl i
fil
filosofici
fi i
ABILITA’: Saper riconoscere le caratteristiche del
linguaggio
g gg filosofico distinguendolo
g
da q
quello degli
g
altri ambiti del sapere;
·
ABILITA’: Saper instaurare un dialogo costruttivo,
ascoltando
lt d le
l ragioni
i i dell’altro,
d ll’ lt anche
h in
i una dialettica
di l tti
intergenerazionale .
ABILITA’:: Saper affrontare uno stesso problema
ABILITA
·
– in relazione alla propria esperienza e/o all’attualità
– a partire da prospettive diverse, valutando gli
aspetti
tti positivi
iti i e negativi
ti i di ognuna, in
i un’ottica
’ tti
pluralistica e consapevolmente critica
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
5
Il lavoro, organizzato in fasi successive che, di volta in volta, hanno
fatto ricorso al lavoro individuale e al lavoro di equipe, è stato
articolato nelle seguenti fasi :
• Lettura dei testi con scelta da parte di ciascun allievo
• Stesura di sintesi di lettura scritte e individuali .
• Ciascun allievo propone (se lo vuole) all’interno della propria
famiglia la possibilità di leggere il libro o almeno di visionarlo
parlarne insieme;; i familiari sono
sommariamente e di p
ovviamente liberi di aderire o di non aderire alla proposta.
• Stesura di libere riflessioni personali sotto forma di “Lettera a
…”” (a
( un filosofo,
fil
f a un personaggio,
i a un autore correlati
l i con i
libri letti). Alcune di queste “Lettere a..”sono raccolte nella
appendice
di posta
t a conclusione
l i
d l presente
del
t fascicolo
f i l .
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
6
• I ragazzi , seguendo le indicazioni dell’insegnante, cercano
materiali di approfondimento relativi al libro letto, all’autore, al
dibattito g
giornalistico suscitato dall’uscita del libro .
• Sulla scorta di quanto raccolto elaborano un testo scritto e una
presentazione in Power Point contenente le proprie
PERSONALI impressioni di lettura .
• I files così elaborati saranno scambiati via e mail (è stata
predisposta anche per questo scopo una mailing list della classe)
in modo
d che
h le
l diverse
d
opinioni possano divenire
d
patrimonio
comune e condiviso all’interno della Comunità di
Apprendimento.
• I ragazzi delle classi QUINTE B e C preparano uno o più
momenti di incontro in cui propongono, con il supporto dell’
insegnante , una panoramica ragionata del lavoro svolto e delle
loro impressioni di lettura .
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FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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7
• I materiali p
prodotti dai singoli
g
come impressione
p
personale di
p
lettura o come “lettera a….(s. Agostino)” vengono rielaborati in
piccole equipe di lavoro miste delle due classi quinte .
• Le equipes di lavoro utilizzando ll’ aula on – line producono
delle Presentazioni in POWER POINT che vengono pubblicate
sul sito d’ Istituto e che verranno successivamente fatte oggetto
di incontri
i
t i con le
l classi
l i successive
i .
• Le schede elaborate e gli altri materiali risultato del lavoro
descritto vengono
g
riorganizzate
g
in un unico ampio
p strumento
che viene omologato e unificato da un gruppo di lavoro
ulteriormente ristretto per essere presentato all’ esame di stato
nella presente unitaria veste grafica .
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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Il coordinamento generale del lavoro in equipe a distanza è stato
svolto da un gruppo coordinato da F.
F Schiavone e composto
da: Biassoni, Gennari, Fretto, Schiavone, Ronzoni, Maffezzoni,
Venturini, Marzorati
Il compito di questo gruppo di lavoro è stato quello di coordinare il
lavoro dei sottogruppi , ovvero :
‰
assicurarsi che i tempi di consegna fossero rispettati
‰
curare la leggibilità informatica dei diversi files
omologandone gli stili di presentazione
‰
produrre alcune slides iniziali e conclusive relative a tutto il
progetto nel suo complesso, ricavandole dal testo stesso della
relativa UD così come p
pubblicata sul sito e-learning
g
‰
presentare il testo LE CONFESSIONI di S. Agostino
(attraverso l’ artificio della “Lettera a……”) secondo la chiave
con cui è collocato nel progetto “Fare
Fare Filosofia
Filosofia”, ovvero come
riflessione sulle proprie scelte di vita .
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
9
I CO
COMPITI S
SVOLTI
O
DA CIASCUN
C SCU ALLIEVO
O nella
e a
preparazione delle diverse sezioni e dei diversi libri
compaiono nella diapositiva iniziale di ogni capitolo
dove sono menzionati i nomi degli estensori .
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
10
La natura degli argomenti proposti, con la loro
risonanza personale ed esistenziale, ha consentito di
proporre spazi di riflessione in cui è stata utilmente
presente la valenza di AUTO - ORIENTAMENTO
((relativa alle scelte di studio e di lavoro)) e non solo la
dimensione teorica e disciplinare .
Il modulo è stato predisposto nell’ arco del triennio ,
ma valorizzato, rielaborato e compiuto in quinta
classe; prevedeva la proposta della lettura a scelta
di uno tra i seguenti testi contemporanei raffrontati a
uno dei più letti tra i classici della filosofia dell
dell’
antichità :
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
11
H. G. Frankfurt , STRONZATE, un saggio filosofico ed. Rizzoli , Milano 2005
Percorsi connessi allo studio della lingua, del linguaggio e della connessione tra questi e la
dimensione della realtà e della verità .
A. Massarenti, IL LANCIO DEL NANO e altri esercizi di filosofia minima ,
Milano 2006
P
Percorsi
i connessii all’
ll’ area scientifica
i tifi e alla
ll bioetica
bi ti
ed. Guanda,
Aa.Vv. , PLATONE E L’ ORNITORINCO , ed. Rizzoli
Percorsi connessi all’ area delle scienze umane
Aa. Vv. , LA FILOSOFIA DEI SIMPSON,
ed Codiceabarre
Percorsi connessi alle scienze economiche, politiche e sociali
Blitris, LA FILOSOFIA DEL DR. HOUSE, ed. Ponte alle Grazie
Percorsi legati alle professioni sanitarie , mediche e psicologiche.
S.Agostino,
S
A
i
LE CONFESSIONI , ed.
d libera
lib
.
L’ antico grande classico di Agostino , al di là del merito storico e dottrinario, si propone (da
sempre) come significativo esempio delle grandi scoperte e dei conflitti personali ed
esistenziali che accompagnano il percorso d’ individuazione, di scoperta di sé e di ricerca
della propria “strada”
strada che segna ll’ età giovanile.
giovanile Per questo è proposto qui come ideale
raffronto e come discreto e “silenzioso” interlocutore della scelta PRPOFESSIONALE E
UNIVERSITARIA che si vuole tematizzare in questa unità didattica , per andare oltre
alla tradizionale , forse un po’ banale , domanda: “ …..Che cosa farai dopo…?” .
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
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PLATONE e L’ORNITORINCO
Le barzellette che spiegano la filosofia
Questo libro parla di filosofia e la raggruppa in grandi temi, ironizzando un po’
con barzellette simpatiche, battute spiritose, paradossi e aneddoti che
funzionano sia sul piano concettuale
concettuale, sia su quello delle
delle….. risate
risate.
Il titolo attira molto l’attenzione: innanzitutto il binomio Platone-ornitorinco
risulta
i lt strano
t
aglili occhi
hi di ognii llettore,
tt
vista
i t l’importanza
l’i
t
di un fil
filosofo
f come
Platone; sicuramente però si è incuriositi anche dal fatto che siano presenti
delle barzellette, che rendono la filosofia un argomento divertente e meno
pesante da affrontare
affrontare.
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
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Gli autori
t i
Gli autori del libro sono Thomas Cathcart
e Daniel Klein, laureati in filosofia ad
Harvard e ricercatori , ora docenti,
nella stessa Università .
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IL LANCIO DEL NANO
e altri esercizi di filosofia minima
Il lancio del nano è uno “sport” praticato in Australia, che consiste nel
lanciare il più lontano possibile, su alcuni materassi, i cosiddetti
“nani”, ovviamente consenzienti: molte persone pensano che questa
di i li sia
disciplina
i ttroppo pericolosa
i l
e quindi
i di vorrebbero
bb
proibirla,
ibi l come
ha stabilito il Consiglio di Stato francese sul proprio territorio; ma i
“nani” non la pensano così: infatti sostengono di “avere il diritto di
essere lanciati
l
i ti come e quando
d glili pare”.
”
Il titolo del libro vuole attirare l’attenzione della gente, per incuriosirla, e
per far capire che ci sono modo diversi di comprendere la raltà.
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FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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15
L autore
L’autore
L’autore del libro è il filosofo italiano
Armando Massarenti, professore
all’università di Bologna, che dal
1986 è responsabile della rubrica
“Filosofia minima” sul
supplemento Domenica del Sole
24 O
Ore; questiti racconti,
ti iinfatti,
f tti
sono già stati pubblicati uno ogni
settimana sul suddetto giornale e
definiti esercizi di filosofia minima
minima.
Grazie a questo libro l’autore ha vinto
il Premio Filosofico Castiglioncello
2007.
2007
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FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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16
LA FILOSOFIA DEL DR. HOUSE
Etica logica ed epistemologia di un eroe
Etica,
televisivo
Questo libro parla del noto dottore, filosofo, ricercatore, psicologo e
antropologo Gregory House, della sua filosofia, del suo essere medico e del
suo modo di lavorare
lavorare, dedicando più importanza alla malattia da curare
piuttosto che al malato.
Il titolo vuole attirare l’attenzione di coloro che hanno seguito il telefilm,
portandoli a ragionare
p
g
su q
qualcosa di cui magari
g non ci si accorge
g
guardando semplicemente la televisione.
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17
Gli autori
Gli autori del libro sono quattro e
hanno chiamato il loro collettivo
filosofico “Blitris”
Blitris (dal greco
Blityri), parola senza significato
che imita il suono di uno
strumento a corda.
Loro intendono fare filosofia a
proposito di un personaggio che
ha sollevato un gran numero di
interrogativi ed è seguito da 5
milioni di persone.
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I SIMPSON E LA FILOSOFIA
Saggi che offrono letture originali dei
personaggi, dei linguaggi e della “scorrettezza
politica” della famosa serie televisiva.
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Autori del libro
• William Irwin: professore di filosofia al King’s College
• Mark T. Conard:
Conard collaboratore di diverse riviste scientifiche
• Aeon J. Skoble: insegna filosofia all’Accademia Militare di West
Point
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20
STRONZATE
di H.G. Frankfurt
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FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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Il titolo scelto dall’ autore lascia immaginare con
chiarezza ed esplicitamente ciò di cui parla il saggio.
È un titolo in grado di attirare enormemente il pubblico,
i
incuriosito
i i d
da ciò
iò che
h può
ò essere scritto
i iin un testo
con un nome come “Stronzate”.
A h per questo
Anche
t motivo
ti il lib
libro è stato
t t per d
due mesii iin
vetta alla classifica dei bestseller del “New York
Times .
Times”
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
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PROGETTO
“FARE
FARE FILOSOFIA”
FILOSOFIA
Lavoro degli studenti delle classi 5BS e 5CS
Anno scolastico 2009 - 2010
Coordinamento g
generale di Francesca Schiavone con il concorso,
per le diverse sezioni, di: Bertazzi, Biassoni, Gennari, Elli, Fretto,
Midiri, Schiavone, Ronzoni, Maffezzoni, Venturini, Marzorati .
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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Filosofia… Una disciplina un po’
Filosofia
po
particolare…
La reazione
L
i
che
h ha
h il 99,9%
99 9% degli
d li studenti
t d ti che
h
stanno per iniziare lo studio di questa materia
è
… “Ma
Ma a cosa mi potrà mai servire studiare il
pensiero di qualcun altro?! Qualcuno magari
morto mille anni fa e oltre?!
oltre?!”
È il pensiero che almeno una volta abbiamo fatto
anche noi.
progetto "FARE
24
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
I effetti
In
ff tti “Fil
Filosofia
fi ” appare subito
bit come una
materia abbastanza astratta…
La ricerca dell’archè non ha condotto i
Presocratici molto lontano;
la grande morale di Socrate non lo ha salvato da
un’ingiusta
’i i
morte…e la
l sua morte non ha
h
salvato la morale dell’ingiusta società;
e (per citarne un altro tra i primi) Platone ha
cercato la verità in una dimensione non solo
non certa, ma anche difficile da concepire.
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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In ogni caso, finché si parla di strani personaggi
p anche pensare
p
di stare
con strane idee,, si può
ad ascoltare un po’ di inconsuete storielle per
qualche ora a settimana e magari farsi due
risate in compagnia.
(Chi, studiando Platone per la prima volta, può
dire di non aver pensato alle ombre cinesi e a
qualche strano fumo proveniente dal fuoco del
mito della caverna?!)
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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Ma tutto questo non basta!
Dopo qualche mese si inizia a sentir parlare di
g e a studiare procedimenti
p
molto simili
logica
alle relazioni matematiche.
O anche la matematica è una barzelletta
(posizione che a volte sposeremmo volentieri)
oppure, forse, dietro all’apparente stranezza c’è
qualcosa di più…
q
p
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FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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Letture piacevoli
Scoprire che esistano libri di filosofia dai titoli
accattivanti e divertenti ci ha aiutato ad
avvicinarci sempre di più alla materia.
Leggerli ci ha fatto capire che filosofia non è
una materia “strana”. Consente di essere un po’
più
ù avanti degli altri…un po’’ più
ù arguti anche
guardano I Simpson,
p
semplicemente
p
mentre si g
per divertirsi con gli amici.
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FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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“La filosofia
“L
fil fi dei
d i
Simpson””
(A Vv.)
(Aa.
V )
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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29
Questo è il primo libro che vogliamo presentare.
Data la sua complessità, abbiamo selezionato
parti e lo presentiamo
p
diviso in:
alcune p
• Parte
P
prima,
i
I personaggii
• Parte terza,, L’etica dei Simpson
p
• Parte quarta, Un marxista… e Cosa significa
pensare secondo
d Bart
B t
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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Parte prima
P
i
I Personaggi
coordinamento di: Donghi Federico e Mazzola Federica
progetto "FARE
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In questa prima parte presentiamo i componenti
della famiglia più famosa della televisione:
“Th Si
“The
Simpson”.
”
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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I personaggi che presentiamo sono:
• Homer (e Aristotele)
• Lisa (e l’antintellettualismo)
• Maggie (e il valore del silenzio)
• Bart
B t (e
( Nietzsche)
Ni t h )
• Marge
g (e
( la spinta
p
morale))
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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Non ci limitiamo a presentare le caratteristiche
dei personaggi
personaggi, ma elaboriamo un confronto tra
la famiglia Simpson e il pensiero filosofico.
Potrebbe sembrare strano legare un cartone
animato alla filosofia, tuttavia basti pensare che
l’autore della fortunata serie ha studiato filosofia
all’università per convincersi che non è una
scelta azzardata.
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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HOMER
Fiori Ilaria
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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Homer e Aristotele
Secondo Aristotele “è virtuoso chi p
possiede le
virtù e le esercita, tuttavia le virtù sono
condizioni del carattere che dispongono chi le
possiede ad agire nel modo giusto e a reagire
emozionalmente nel modo giusto”.
giusto”
Homer è l’opposto del virtuoso, infatti non è per
niente misurato nel suo modo di comportarsi.
comportarsi
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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Homer Simpson non è virtuoso ma ha qualcosa di
eticamente ammirevole, ossia, la sua “umanità a
tutto tondo”, il suo “amore della vita” che lo porta
a “godersela” (a modo suo) senza badare affatto al
giudizio della gente.
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
37
Il ppubblico non riesce pperò a essere troppo
pp duro
con Homer perché prova “pietà” di lui, perché in
fondo ha molti alibi per essere quello che è: il
padre che ne ha sempre frustrato le potenziali
ambizioni la madre che lo ha abbandonato da
ambizioni,
piccolo, la genetica che lo condanna (i Simpson
sono difettosi rispetto al cromosoma Y) e la poco
p g
che lo ammorba.
stimolante Springfield
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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Homer Simpson:
moralmente negativo, ma
comunque ammirevole?
i
l ?
Homer èè, ufficialmente
ufficialmente, il capofamiglia,
capofamiglia anche
se, in realtà, tale funzione è svolta dalla moglie
Marge,
a ge, molto
o o più
p ù equilibrata
equ b a a di
d lui.
u.
Ha circa 38 anni, ma ne dimostra di più: è quasi
totalmente pelato, è obeso, ha subito un
intervento al cuore e beve birra sia a casa che
alla taverna di Boe,, insomma non controlla
alcun istinto pur avendo avuto seri problemi di
salute e continua a soddisfare così ogni suo
d id i
desiderio.
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
39
Homer infatti è :
• Egocentrico e spesso mette il proprio interesse
p di qquello della sua famiglia;
g ;
al di sopra
• Ingordo nel senso che pur di mangiare una
ciambella
i b ll ffarebbe
bb carte
t false;
f l i suoii desideri
d id i lo
l
spingono costantemente a ingozzarsi e lui
soccombe volentieri a tali desideri;
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
40
• Gli manca ll’elemento
elemento cruciale del
ragionamento pratico:la facoltà di
organi are la propria vita
organizzare
ita secondo scopi
importanti e degni, e di perseguirli
responsabilmente e moralmente;
• Irresponsabile in tutti gli ambiti della sua vita;
• A Homer sembrano mancare persino le più
minime
i i capacità
i à di inferenza.
i f
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
41
Essendo irresponsabile in tutti i campi lo è di
g la sua funzione di
certo anche nello svolgere
padre.
Homer soddisfa in modo minimale la funzione di
padre:
d è presente
t per la
l sua famiglia,
f i li ma a
modo suo, ossia agisce in modo “negativo” e
cerca subito
bi dopo
d
di porre rimedio.
i di
È innegabilmente grossolano, volgare e incapace
di apprezzare le cose fini della vita.
vita
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
42
Homer si arrabbia facilmente e sempre
f il
facilmente
trasferisce
f i
la
l sua rabbia
bbi suii figli,
fi li
come attestano i suoi molti tentativi di
strangolare
l Bart.
Certo a Homer mancano molte delle qualità che
ci piacerebbe vedere nel padre ideale e dimostra
una grande abilità nel razionalizzare i desideri e
gli interessi a favore del dovere morale,
morale quindi in
lui non nascono conflitti laceranti.
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
43
Non ddobbiamo
N
bbi
tuttavia
i essere troppo duri
d i con
Homer, perché qualche volta agisce in modo
ammirevole.
ammirevole
• Non ha mai commesso adulterio
consape olmente
consapevolmente.
• In certe occasioni mostra anche coraggio e
gentilezza
til
persino
i verso persone che
h in
i genere
odia.
• A volte
lt Homer
H
mostra
t anche
h intelligenza
i t lli
e
saggezza teorica, e in alcuni rari momenti
sembra persino rendersi conto dei propri limiti
limiti.
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
44
Homer non è un modello di virtù, ma certamente
non è malevolo. La reazione più dura che
abbiamo nei suoi confronti è di pietà, per questo
abbiamo
bbi
almeno
l
d ragioni:
due
i i
•L’educazione di Homer ha lasciato molto a
desiderare.
•Anche
c e se non
o èv
virtuoso,
uoso, non
o è in ge
generale
e eu
una
persona cattiva. E’ egoista, ingordo, avido e può
essere davvero stupido,
p
ma raramente è invidioso
degli altri ed augura loro del male.
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
45
Homer non è una persona viziosa nel senso che
non è guidato dal vizio, ma non è neanche
poiché non ha la stabilità di carattere
virtuoso p
che contraddistingue il virtuoso.
Inoltre la classificazione di Aristotele è logica
g
e
dunque non è una descrizione di quello che
questi tipi di persone sono nella realtà.
realtà
progetto "FARE
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46
Homer possiede degli aspetti
positivi?
Il personaggio di Homer è lentamente cambiato nel
corso dei
d i decenni.
d
i
Se all’inizio della serie appare infatti come un
animalesco zoticone, negli ultimi anni si scopre
essere un personaggio assai più complesso di
quanto ci si aspetterebbe.
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47
La qualità che spiega la possibilità di ammirare
o e , chiamiamola
c a a o a “amore
a o e della
de a vita”,
v a ,
Homer,
seguendo Ned Flanders che la definisce
intossicante brama di vivere
vivere”.
“intossicante
In linea di massima Homer non si preoccupa né
dell’etichetta
dell
etichetta né di ciò che la gente pensa di lui.
lui
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48
In conclusione…
conclusione
Homer ha diverse mancanze che vengono
p
però dal g
p
grande amore che p
prova
compensate
per la sua famiglia anche se spesso questo non
viene esplicitato.
esplicitato
In un episodio infatti si mostra un padre di gran
cuore aiutando Lisa ad aumentare la sua
autostima iscrivendola ad un concorso di
bellezza di Springfield e rinunciando al giro
progetto "FARE
49
sul dirigibile Duff.
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Homer Simpson è l’esatto opposto di un
filosofo-re: è devoto non a ciò che è bene ma a
ciò che è suo. Tale posizione non è certo priva di
problemi ma contribuisce a spiegare come faccia
a funzionare l’apparentemente disfunzionale
famiglia Simpson.
Simpson
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50
L’amore della vita di Homer emerge come qualità importante
p
nella nostra vita, dove la correttezza ppolitica,
soprattutto
l’eccessiva educazione verso gli altri, la mancanza di
volontà di giudicarli
giudicarli, ll’ossessione
ossessione esagerata per la salute
fisica e il pessimismo sui tratti buoni e godibili della vita
regnano più
iù o meno incontrastati.
i
i In quest’’ epoca Homer
Simpson brilla in quanto si fa beffe di queste “verità”. Non
è politicamente corretto, è più che felice di giudicare gli
altri,, e certamente non sembra ossessionato dalla sua salute.
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51
Queste qualità possono anche non fare di lui una
persona ammirevole, ma, cosa ancora più
i
importante,
cii fanno
f
ardentemente
d
apprezzare lui
l i
e tutti gli Homer Simpson di questo mondo.
mondo
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52
LISA
Mazzola Federica e Olivati Francesca
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53
Il ruolo dell’intellettuale
dell intellettuale oggi
• La società
i à ha
h generalmente
l
un rapporto di
amore e odio con gli intellettuali.
• Alla maggior parte delle persone sembra
piaccia supportare
p
pp
le p
proprie
p p
posizioni citando
il parere degli esperti d’accordo con loro.
• Tutti sono sempre però pronti ad invocare il
sentimento popolare quando le idee di tali
intellettuali sono in contrapposizione con le
loro.
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54
Lisa come intellettuale
• Nei Simpson Lisa è il classico esempio di
p
prointellettuale:
• è molto sveglia per la sua età;
• è intelligente
i lli
e sofisticata;
fi i
• spesso p
più
ù b
brillantee d
di tutti
u
quelli cchee la
que
circondano.
• Per
P questo
t motivo
ti viene
i
spesso ignorata
i
t dagli
d li
adulti e presa in giro dai compagni.
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55
Lisa come i coetanei
• Lisa ha anche caratteristiche che la rendono
simile ai coetanei:
• fa baldoria mentre guarda il cartone animato
Grattachecca e Fichetto;
• gioca con l’analogo sprigfieldiano della
Barbie, Malibu Stacy;
• adora ll’idolo
idolo giovanile Corey;
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56
• è ll’unica
unica a rimanere razionale quando la città è
convinta che sia stato trovato “lo scheletro di
un angelo”,
l ” eppure, quando
d lo
l scheletro
h l
sembra parlare, Lisa è spaventata quanto gli
altri.
Queste due facce di Lisa contribuiscono a
evidenziare l’ambivalenza della società nei
riguardi
i
di del
d l razionalismo.
i li
Lisa
Li è rappresentata
t t
come incarnazione della logica e della
saggezza e al contempo come archetipo della
ragazzina
g
di otto anni di Springfield.
p g
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57
Gli intellettuali a Springfield
• Un esempio di come la serie I Simpson rifletta
l’ambivalenza verso gli intellettuali si trova
gf
utopia delle utopie.
nell’episodio Springfield
• Gli illuminati
ill i ti sprigfieldiani,
i fi ldi i tra
t cuii Lisa,
Li
iniziano a svolgere le funzioni di sindaco.
• Lisa esalta il ruolo degli intellettuali,
intellettuali sognando
una vera e proprio utopia razionalista, ma
molti dei programmi
dei
nuovi
governanti
progetto "FARE
58
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alienano i cittadini
della
città.
2009-2010
• Le idee di Lisa p
per ggovernare sono buone,,
soprattutto perché offrono una valida
alternativa al governo corrotto del sindaco
Quimby.
• Sono inoltre una buona opportunità rispetto al
regno dell’idiozia proposto da Homer e dalla
sua “Schiera
Schiera degli idioti
idioti”.
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59
• ll’élite
éli degli
d li intellettuali
i ll
li ha
h spesso però
ò anche
h
idee ridicole;
• i membri litigano spesso tra loro;
• gli schemi proposti sono inevitabilmente
impopolari e a volte persino stupidi;
• le
l proposte
t utopiche
t i h tendo
t d a essere mall
concepite oppure sono piani finalizzati
all’assunzione
ll’
i
d l potere
del
t
mascherati
h ti da
d bene
b
comune.
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60
• Q
Questo esempio
i cii fa
f capire
i che
h gli
li uomini
i i
vogliono avere una guida autorevole rimanendo
comunque autonomi.
t
i
• A loro non piace sentirsi stupidi, eppure, quando
sono sinceri con se stessi, capiscono che hanno
bisogno di imparare più cose.
• Rispettano l’autorità quando fa comodo, mentre
in altri casi professano il relativismo.
• Chi difende l’uomo comune dovrebbe farlo senza
sminuire le conquiste
q
di coloro che sono istruiti.
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61
MAGGIE
Sala Sofia
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62
Maggie Simpson:
silenzio p
per età o per
p comodo?
Nel libro “I Simpson e la filosofia” vi è un
i t
intero
capitolo
it l riservato
i
t a luci
l i e ombre
b
caratterizzanti questo personaggio: la piccola
e silenziosa (per età o forse per comodo)
gg
Maggie.
Molti si sono chiesti se il suo mutismo sia
semplice idiozia,
idiozia altri se si tratti solo di
infantile ostinazione
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63
L’importanza
L
importanza delle parole
Sin dall’antichità gli uomini hanno dato molta
p
al linguaggio
g gg
nelle sue diverse
importanza
forme.
A partire dai filosofi dall’antica Grecia che
basavano la loro dottrina sul rapporto esistente
p
di esprimersi.
p
tra l’uomo e la sua capacità
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64
Socrate affermò:
ff
ò
• Il confronto verbale è un mezzo per
p
raggiungere le più alte verità;
• Le parole devono essere scelte e utilizzate
accuratamente, così da far risplendere il nume
della ragione;
• Le parole sono come la musica, ragionamenti
b strutturati
ben
t tt ti toccano
t
nell profondo
f d come una
sinfonia commovente.
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65
Parole e pensiero
Maggie Simpson non parla.
• Lee parole
p o e sono
so o legate
eg e ai pensieri;
pe s e ;
• Noi pensiamo con le parole;
• Allora Maggie
gg non ppensa?
Jean Paul Sartre, esistenzialista francese del XX secolo,
affermava:
“La vita di una persona è caratterizzata dalla sua
interazione con gli altri e ciò avviene principalmente
attraverso le parole.”
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66
Flaubert e Maggie:
l’idiota della famiglia
Ne “L’idiota
Ne’
L idiota della famiglia
famiglia” Sartre analizza
attraverso una psicologia esistenzialista l’infanzia
di Flaubert caratterizzata
da
IDIOZIA e
MUTISMO
Elementi in comune con Maggie Simpson, la piccola
protagonista priva di parola.
p qual
q è il motivo del silenzio di
Si tratta ora di capire
Maggie…
progetto "FARE
67
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…ii genitori?
Un bambino
b bi ha
h bisogno
bi
di una comunicazione
i i
costantemente supportata da parola affettuose e
azioni premurose oltre alla soddisfazione dei
bisogni materiali.
Come per Flaubert anche ll’amore
amore di Marge per
Maggie si esaurisce sul piano pratico non
conferendo importanza alla dimensione affettiva.
affettiva
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68
Le mancanze affettive derivano anche dal padre,
Homer il quale non ricorda neppure il nome di
Homer,
battesimo della bambina (Margareth).
A supporto della teoria di Sartre vediamo come
Maggie, trovandosi in un ambito familiare
g
Flanders),
) nel q
quale
differente ((nella famiglia
riceve un affetto adeguato, sviluppi la capacità di
parlare tanto da pronunciare: “Papà
Papà paparinolo
paparinolo”..
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69
Il valore del silenzio tra Oriente e
Occidente
Anche questa tematica viene
attraverso la figura di Maggie.
sviluppata
Tutto ciò che passa per la testa a Maggie è un
mistero dato che non parla.
La parola nella filosofia Orientale e in quella
Occidentale assume un valore differente.
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70
Fil fi Occidentale
Filosofia
O id t l
• la parola è vista come strumento di adesione
alla società;
• l’intero processo di pensiero sembra essere
intimamente collegato ad un’infinita serie di
p
parole;
;
• il mondo non ha avuto origine dal silenzio;
• il silenzio
il i è poco radicato
di
i questa cultura.
in
l
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71
Filosofia
f Orientale
• le parole indicano il mistero della vita che è
immerso nel silenzio;
• il silenzio
il i è segno di un pensiero
i
complesso
l
e
praticarlo sempre di più consente di giungere ad
una vita migliore;
• il creatore è avvolto nel silenzio e nel
misticismo;
• il silenzio è considerato oro.
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72
Come dimostra la filosofia orientale,
orientale Maggie si
rivela in diversi episodi una neonata piena di
intelletto ed anche molto astuta,
astuta con un buon
senso di responsabilità.
Infatti nell’episodio
p
“Sola senza amore” aiuta i
fratelli Bart e Lisa a sconfiggere la baby-sitter
ladra.
In un
un’altra
altra occasione,
occasione “La
La paura fa novanta VI
VI”,
salva i fratelli dal mostruoso Willie che cerca
vendetta.
d tt
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73
Come dice il grande filosofo cinese
Confucio “Ascolta
Ascolta ma stai in silenzio
silenzio”
o come si afferma con più forza
nell Tao
T te Ching:
Chi
“Chi parla (molto mostra
con ciò che)
non conosce (il Principio),
chi
hi conosce (il Principio)
Pi i i )
non parla”.
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74
BART
Donghi Federico e Seveso Riccardo
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75
Così parlò Bart: Nietzsche e le
virtù della cattiveria.
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76
Bart come incarnazione dell’ideale
nietzschiano
• Nietzsche come Bart, rifiuta la moralità e le
virtù tradizionali(rifiuto della persona buona);
• Entrambi sono spiriti liberi: si divertono a fare
i cattivi;
• Nietzsche rifiuta Cartesio, Kant e Mill mentre
gli esempi
p ppositivi di Springfield.
p g
Bart rifiuta g
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77
Nietzsche vs Socrate = Bart vs Lisa
Se Bart rappresenta Nietzsche, il rifiuto dei
quindi la razionalità
valori tradizionali e q
(intesa come capacità di mettere il mondo
dentro schemi precisi)
precisi),
Allora Lisa incarna Socrate: c’è l’idea di fondo
che il mondo possa essere capito e quindi
g
governato.
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78
Bart come Ubermensch
b
h
Il comportamento
t
t di Bart
B t nell cartone
t
riflette
ifl tt
l’ideale del superuomo di Nietzsche: è al di
sopra di ogni legge morale e può permettersi di
prendersi beffa degli
p
g altri tanto la scampa
p
sempre perché è un bambino.
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79
Bart non pensa mai alle conseguenze delle sue
g sempre
p la soluzione che ggli
azioni,, sceglie
sembra più interessante senza mai porsi la
domanda di cosa sia giusto e cosa invece no
no.
Ma Bart è davvero solo un bambino cattivo?
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80
L’incarnazione
L
incarnazione del male
• Bart può
ò essere visto
i come uno dei
d i “tirapiedi
i i di
di Satana”.
• Bart non compie il male involontariamente, lo
per il puro
p
gusto
g
di farlo: insomma
fa bensì p
vuole fare davvero la cosa sbagliata.
• Tuttavia i cittadini di Springfield non lo
vedono come l’incarnazione del male, ma
come un bambino che non fa il male di
proposito.
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81
Perché Nietzsche non approverebbe del
tutto Bart?
• Bart non ha un’identità compiuta
p
in sé,, ma è
un personaggio reattivo che crea la sua
ppersonalità in contrapposizione
pp
agli
g altri,, senza
mai proporre il suo carattere in maniera
assoluta.
• La sua nemesi è il direttore Skinner (l’autorità)
grazie al quale può svolgere il suo ruolo.
ruolo
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82
• Quindi Bart è lontano dall’ideale nietzschiano
di autocontrollo e auto creazione: così come
Satana non esisterebbe senza Dio, anche Bart
non trova un ruolo se non può contrapporsi
all’autorità.
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83
Bart come Skateboarder.
Skateboarder
• Bart gira
i per Springfield
i fi ld sullo
ll skate:
k
è evidente
id
lo spirito ribelle che lo accompagna sulla
tavola.
• Infatti negli U.S.A.
U S A lo skateboarding è un reato
e Bart non perde occasione per scontrarsi
contro l’autorità…
l’
ià
• È chiaro dunque
q perché
p
Bart Simpson
p
sia uno
skater.
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84
…
In conclusione possiamo dire che Bart non perde
mai la sua indole di ribelle.
E può sempre e comunque permettersi di fare ciò
che vuole:
tanto se qualcuno avrà qualcosa da ridire al
riguardo lui non tarderà a mostrare le chiappe.
riguardo,
chiappe
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85
MARGE
Sala Sofia e Crotti Elisa
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86
L’emblema del giusto mezzo
La maggior
gg pparte dei cittadini di Springfield
p g
rappresenta gli estremi morali:
• da
d una parte
t troviamo
t i
Ned
N d Flanders,
Fl d
eccessivamente devoto alla religione e
timoroso di ogni azione che non rispecchi
l’etica cristiana…
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87
• ….dall’altra il sindaco corrotto Joe Quimby,
pp
Homer Simpson,
p , il qquale tenta di
oppure
convincere Dio che sia più importante
guardare una partita di football piuttosto che
andare a Messa.
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88
L’emblema del giusto mezzo viene rappresentato
da Marge
Marge.
Marge è sì una donna coraggiosa, ma non
temeraria: da un lato attraversa il torrente
saltando sulle mandibole degli alligatori,
dall’altro non ha la forza di saltare dalla
carrozzella a due ruote sull’auto della famiglia
in corsa.
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89
Responsabile verso la famiglia
Marge è attenta al reddito familiare: fa la spesa
nei supermercati dove può risparmiare
risparmiare, non
sperpera il denaro in superficialità e controlla
gli
li affari
ff i del
d l marito.
it
Anche in qquesto si dimostra equilibrata:
q
non è
sperperatrice, ma neanche “tirchia”.
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90
La sua ponderatezza può essere vista come
pp
dell’etica Nicomachea di
un’applicazione
Aristotele, secondo la quale un individuo per
essere virtuoso,
virtuoso deve,
deve non solo possedere ed
esercitare le proprie virtù, ma anche essere in
grado
d di equilibrarle.
ilib l
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91
P
Proprio
i per questa
t sua etica,
ti Marge
M
incarna
i
la
l spinta
i t
morale nella famiglia.
S
Sempre
presente
t nell momento
t del
d l bisogno,
bi
punto
t di
riferimento per i propri figli e paziente di fronte alle
intemperanze del marito,
marito Marge è anche un
un’ottima
ottima
casalinga.
A lei è affidato ll’ordine
ordine della casa e il corretto
andamento della famiglia; tuttavia tutto questo non
sembra
se
b pes
pesarle,
e, anzi,, rappresenta
pp ese uno
u o strumento
s u e o di
d
realizzazione e appagamento personale.
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92
“La sola cosa che mi inebria è l’amore p
per mio
figlio e le mie figliuole. E’ l’unico sballo di cui
ho bisogno. ”
(Marge Simpson)
Aristotele sosteneva che la vera natura
d ll’
dell’uomo
fosse
f
quella
ll di “animale
“ i l sociale”,e
i l ”
che quindi la sua felicità a lungo termine
di d
dipendesse
da
d profondi
f di legami
l
i con parenti
ti e
amici.
M
Marge
raggiunge
i
la
l proprio
i eudaimonia
d i
i
attraverso la felicità della sua famiglia; ed è
proprio questo che le permette di vivere
serenamente.
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93
Cristiana ma non bigotta
Un’altra grande qualità di Marge è quella di
saper agire non in base a ciò “che è
moralmente e universalmente giusto
giusto”,, ma in
base a ciò che le detta la propria coscienza e
ragione.
ragione
Marge non persegue ciecamente l’integrità
collettiva, ma piuttosto consegue il suo punto
di vista.
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94
Questa sua concezione
i
prevale
l anche
h nell’ambito
ll
bi
religioso: a differenza di Ned Flanders e del
reverendo LoveJoy non segue alla lettera i
precetti cristiani, anzi, alla cieca fede
sostituisce la ragione e la coscienza.
Il suo interesse
e esse non
o è finalizzato
o ad
d esse
esseree uuna
buona cristiana, ma una buona persona.
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95
A CONCLUSIONE DELLA PRIMA
PARTE…
Questa breve “carrellata filosofica” sui
ppersonaggi
gg della famiglia
g Simpson
p
ha aiutato a
capire qualcosa di più delle motivazioni alla
base dell’istintiva
dell istintiva simpatia che essi suscitano.
suscitano
Apriamo ora un altro capitolo di analisi di una
delle serie televisive più amate di tutti i
tempi…
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96
Parte terza
L’etica dei Simpson
p
Coordinamento di: Bertazzi Roberto e Midiri Simone
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97
Questo lavoro si basa sulla lettura e la
successiva interpretazione della parte
riguardante
i
d t L’etica
L’ i dei
d i Simpson.
Si
Il lavoro è suddiviso in 4 capitoli:
p
• Il mondo morale della famiglia Simpson:una
prospettiva Kantiana
• L’ipocrisia di Springfield
• Ned Flanders e l’amore verso il prossimo
• La
L funzione
f i
della
d ll narrativa:il
ti il valore
l
euristico
i ti
di Homer
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98
Il mondo morale della famiglia
Simpson: una prospettiva
k ti
kantiana
Midi i Si
Midiri
Simone
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99
Nel capitolo 10 viene analizzato il dovere
morale che caratterizza ogni personaggio della
famiglia più celebre di Springfield.
Per definire il bene morale viene fatto un
riferimento alla filosofia morale di Immanuel
Kant.
Secondo il filosofo la caratteristica principale
della morale consiste nel compiere il “dovere”.
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100
La sfera morale dell
dell’uomo
uomo presenta due aspetti
contrastanti tra loro :
• i desideri personali
• ciò che si ritiene giusto fare
Il dilemma nasce quando questi due aspetti non
si conciliano facilmente,, come spesso
p
accade
nelle nostre vicende di tutti i giorni e anche in
quelle della famiglia Simpson.
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101
Homer tra Moe e Flanders
Spesso H
S
Homer riesce
i
a conciliare,
ili
in
i modo
d
talvolta paradossale, i propri desideri con il
proprio dovere morale.
morale Tuttavia non sempre
Homer riesce e si ritrova così di fronte al
conflitto tra desiderio e dovere .
Questo conflitto non è presente in personaggi
come Moe
Moe, preoccupato unicamente di se
stesso e senza alcuno scrupolo morale, e in
Flanders, vicino della famiglia Simpson che
incarna la piena adesione ai principi morali e la
mancanza di desideri.
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102
Affinchè ci sia un vero senso del dovere morale
occorre che ci sia un conflitto e che esso venga
affrontato e superato , mantenendo un
equilibrio tra i propri desideri e il proprio
dovere morale.
Da questo punto di vista possiamo individuare in
alcune azioni di Homer ,caratterizzate
caratterizzate da un
lacerante conflitto, un insegnamento.
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103
Anche Bart sa che è sbagliato
Q t personaggio
Questo
i assomiglia
i li a Homer
H
per
molti aspetti.
Si caratterizza per una certa insofferenza a
qualsiasi tipo di regola imposta dalla famiglia
e dalla scuola.
A causa di questo modo di comportarsi, i pochi
momenti in cui Bart comprende un proprio
errore evidenziano
id i
in
i modo
d particolare
ti l alcune
l
questioni morali.
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104
Potremmo pparadossalmente arrivare a concludere
che le stesse azioni malvagie che
caratterizzano il personaggio di Bart, possono
essere un insegnamento
i
t di tipo
ti morale
l se
collocate all’interno di particolari situazioni
dove anche Bart
Bart, consapevolmente
consapevolmente, sceglie di
non compierle perché capisce che esse
rappresentano un limite da non oltrepassare
oltrepassare.
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105
Marge e il bene supremo
P certi
Per
ti apetti
tti Marge
M
sembra
b somigliare
i li a Ned
N d
Flanders;
tuttavia , sebbene in misura minore rispetto a
Homer e Bart, notiamo in alcuni episodi
momenti di p
profondo conflitto tra il dovere
morale
l e i proprii desideri.
d id i
Questo conflitto riguarda Marge nell’ambiente
lavorativo dove ben presto capisce che, per
poter ottenere risultati soddisfacenti,
soddisfacenti deve
mascherare la verità.
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106
Dopo un doloroso conflitto
conflitto, Marge decide di
perseguire il proprio dovere morale ottenendo,
sebbene
bb
non nell’ambito
ll’ bit llavorativo,
ti
ma in
i
quello famigliare, una ricompensa del bene
compiuto.
Questo episodio sottolinea il possibile
congiungimento tra dovere morale e desiderio
e solo in q
questo modo è p
possibile raggiungere
gg g
il bene supremo.
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107
Lisa difende il principio
Certamente
C
t
t Lisa
Li rappresenta
t il punto
t più
iù alto
lt
della moralità all’interno della famiglia
Simpson ,tuttavia
tuttavia ciò non significa che lei non
sia attraversata dal profondo conflitto tra
dovere morale e desiderio
desiderio.
Lei stessa, consapevole della difficoltà di
mantenere un profilo morale così alto,
alto sceglie
in modo deciso di impostare la propria vita su
un sistema attento ai grandi temi della morale
non connesso alle boriose istituzioni
ecclesiastiche di Springfield.
p g
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108
I questo
In
t modo
d Lisa
Li evidenzia
id i ll’iimportanza
t
della
d ll
responsabilità personale che ognuno di noi
ricopre all’interno di scelte legate al dovere
morale.
Da questa prima analisi sembrerebbe che Lisa sia
ll’incarnazione
incarnazione della moralità,
moralità tuttavia questo
eccesso di superbia la porta talvolta a non
tollerare
ll
comportamentii che
h non rientrano
i
nella sua dimensione personale, causandole
spesso un’incomprensione da parte della
società circostante e in primis della sua
progetto
"FARE
109
famiglia.
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Da questo atteggiamento si comprende
chiaramente come questa estremizzazione
attuata da Lisa sia anche il frutto di una visione
limitata.
Quale bambina di 8 anni infatti
infatti, spesso
disprezza a priori un mondo che, a causa della
giovane età,, ancora non conosce e al quale
q
sua g
applica tuttavia giudizi che, sebbene siano
spesso moralmente corretti, risultano affrettati
e frutto di una visione ancora troppo limitata.
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110
L’isolamento
L
isolamento di Lisa
La denuncia
L
d
i di Lisa
Li dei
d i compromessii che
h
caratterizzano la società che la circonda, la
porta a subire spesso l’emarginazione
l emarginazione dei suoi
simili.
Questo causa in Lisa una grande sofferenza e
t l lt dei
talvolta
d i dubbi
d bbi sull suo agire,
i incrinando
i i d di
tanto in tanto la sua integrità morale.
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111
Certamente
C
t
t è questo
t l’aspetto
l’
tt più
iù interessante
i t
t di
Lisa, che, come tutti noi, trova grande
difficoltà nell
nell’aderire
aderire al proprio dovere morale
quando questo vuol dire l’emarginazione da un
gruppo sociale come può essere una classe di
scuola elementare dove Lisa, sebbene lodata
dagli
d
g insegnanti
seg
per
pe il suo impegno,
peg o, viene
ve e
snobbata e talvolta derisa dalla maggior parte
dei p
propri
p compagni
p g .
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112
Il dolore di Lisa e il sassofono
Il dolore di Lisa trova una valvola di sfogo nel
f
fatto
di suonare il sassofono.
f
Seco do il filosofo
Secondo
oso o Kant la bellezza
be e
e l’artee
offrono la possibilità di una vita morale più
alta.
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113
Lisa è ben consapevole che il sassofono da solo
non possa risolvere i problemi della sua
infelicità;
tuttavia riesce a comprendere ll’importanza
importanza di
essere se stessa e di mostrare i sentimenti che
prova realmente
realmente, sebbene essi non
corrispondano a ciò che gli altri si aspettano.
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114
L’ipocrisia
’i
i i di Springfield
S i fi ld
Erin: Ah,, anche a te piace
p
bazzicare?
Lisa: Be’, è meglio che agire,no?
Bertazzi Roberto e Ostuni Ilenia
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115
Cos’è
Cos
è ll’ipocrisia?
ipocrisia?
Il termine ipocrisia indica l'incoerenza voluta tra
azioni
i i svolte
l e valori
l i enunciati
i i tacitamente
i
o
esplicitamente.
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116
Chi è ipocrita?
Per ipocrita si definisce la persona che afferma
una determinata
d
i
idea
id e poii sii comporta in
i una
maniera contraddittoria ad essa.
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117
L’esempio
L
esempio di Springfield
Nei Simpson ci sono talmente tanti esempi di
ipocrisia che sarebbe inutile presentarli tutti.
T
Tuttavia
i alcuni
l i sono più
iù adatti
d i perché
hé noii
associamo l’ipocrisia alla corruzione in
politica, negli affari e nella religione.
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118
La piccola Lisa va a Washington
Ecco l’esempio del sindaco Quimby nel seguente
dialogo con il commissario Winchester:
• W: ma non ha rispettato la legge.
• Q:
Q ((…)) Se
S Marge
M
va iin prigione,
i i
posso
scordarmi il voto della pollastra.
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119
Il sindaco Quimby:
Quimby è un politico ipocrita perché sfrutta i
propri elettori a suo vantaggio, non rispettando
per raccogliere
g
i valori che ha enunciato p
consenso .
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120
Il caso Winchester:
un’ipocrisia senza scopo
W: “Mi dispiace, piccirì, non credo che
riusciremo a trovare i vostri levrieri. Forse il
signor Burns vi venderà uno dei venticinque
che ss’è
è pigliato ieri
ieri.”
La figura del commissario viene evocata dal
filosofo J. Holt per dimostrare che l’ipocrisia,
l ipocrisia,
anche se è senza scopo, è ingannevole.
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121
Shh!
Nonostante l’ipocrisia
l’i
i i sia
i uno dei
d i vizi
i i morali
li più
iù
riprovevoli, talvolta è lodevole quando è un
mezzo necessario per un nobile fine morale
(Finn e Schindler).
E’ scusabile quando è forzata, e comprensibile
quando
qu
do la cos
costrizione
o e è ingiusta.
g us .
N i Simpson
Nei
Si
sono numerosissimi
i i i gli
li esempii
scusabili e comprensibili di ipocrisia.
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122
In conclusione
L'ipocrisia è l'omaggio che la verità rende
(
)
all'errore. (Shaw)
V sono momenti in cui ci si trova nella
Vi
ll necessità
à
di scegliere fra il vivere la propria vita piena,
intera, completa, o trascinare una falsa,
vergognosa, degradante esistenza quale il
mondo, nella sua grande ipocrisia. (Wilde)
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123
Ned Flanders e l’amore verso il
prossimo
Tamburello Sara e Nazzaro Nicolas
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124
In qquesto capitolo
p
de’ “I Simpson
p
e la filosofia”,,
si analizza il pensiero portante dell’etica
cristiana: “ama
ama il prossimo tuo come te stesso
stesso”.
Q
Questo
pperché uno dei ppersonaggi
gg di qquesta serie
televisiva è fortemente credente e praticante: si
tratta del vicino di casa dei Simpson,
Simpson Ned
Flanders.
Viene considerato, in particolare, quello che
succede nell’episodio
nell episodio “Casa
Casa dolce casettinacasettina
uccia-ina-ina”, in cui ai Flanders vengono affidati
Bart Lisa e Maggie.
Bart,
Maggie
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125
Il fatto è che l’obiettivo non è quello di studiare
il personaggio
i in
i sé, ma quello
ll di considerare
id
le
l
sue azioni.
L’intento del contributo di David Vessey non è
quello
ll di spiegare
i
questii atteggiamenti,
i
i ma di
fornirne una possibile giustificazione.
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126
In q
questa ppuntata Ned Flanders,, avendo
scoperto da Lisa, durante un gioco di
educazione alla Bibbia,
Bibbia che i figli dei Simpson
non sono stati battezzati, cerca immediatamente
di impartire loro il sacramento.
sacramento
Questo perché Ned,
Ned essendo credente,
credente pensa che
senza il battesimo quei bambini non potranno
essere salvati.
salvati
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127
La questione, però, si fa più interessante se
pensiamo
i
che,
h prima
i di quell momento,
t Ned
N d
non si occupa di battezzare i figli dei Simpson,
e neanche tutti i personaggi dichiaratamente
non credenti.
Agisce soltanto quando i bambini vengono a lui
affidati.
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128
Fino a che
Fi
h punto, dunque,
d
il principio
i i i “Ama
“A il
prossimo tuo” è compatibile con la tolleranza
verso le convinzioni e le pratiche religiose del
prossimo se si pensa che quelle convinzioni
causeranno loro la sofferenza eterna?
Inoltre, se si considera il principio per intero
Ama il prossimo tuo come te stesso”,
stesso , si può
“Ama
ben capire che un’ovvia caratteristica dell’amore
verso se stessi è quella di agire per evitare a se
stessi, quando possibile, la sofferenza.
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129
Ritornando a Flanders, nonostante fosse
convinto del fatto che si è moralmente obbligati
persone,, tramite il
salvare la vita eterna delle p
battesimo, con la stessa intensità con cui si
cercherebbe di salvare loro la vita terrena; è
chiaro che Ned non agisce in questo modo.
Si tratta di incoerenza?
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130
Affrontiamo due casi:
• Innanzi tutto, si può svolgere, e si è
moralmente obbligati a compiere un’azione
soltanto se sussistono le condizioni necessarie.
• Nel secondo scenario si è moralmente
obbligati
bbli ti a salvare
l
una persona, ma per farlo
f l è
necessario agire immoralmente.
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131
Soffermandoci sul secondo caso, si ha ll’obbligo
obbligo
dello scopo ma non dei mezzi (immorali) per
ottenerlo Sicuramente esistono modi immorali in
ottenerlo.
cui far battezzare qualcuno. Due casi sono indurre
all battesimo
b
i
qualcuno
l
con l’inganno
l’i
o obbligarlo
bbli l
al battesimo contro la sua volontà. La conclusione
a cui si arriva, comunque, è che ci sono modi più
morali di altri per battezzare una persona.
Però, visto che il battesimo consente la possibilità
della vita eterna, si può dire che in questo caso, il
fine giustifica i mezzi.
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132
“Ama il prossimo tuo come te stesso” ha una
qualità
lità in
i comune con la
l regola
l aurea: “ Non
N
fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te”.
Entrambi, infatti, comandano di agire facendo
come faremmo
f
a noii stessi:
t i visto
i t che
h amiamo
i
noi stessi, dobbiamo amare anche gli altri.
Il problema scaturisce quando emerge una
“q estione masochista” o il narcisismo.
“questione
narcisismo
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133
Nel primo caso si distingue tra desiderio e
q che viene
amore,, infatti,, non tutto quel
desiderato per se stessi è coerente con l’amare
se stessi.
stessi
L’amore narcisistico, invece, preclude solo per se
stessi questa forma di riguardo. Se amiamo noi
stessi in questo modo, siamo incapaci di amare
gli altri e ancora meno di amarli come noi
stessi.
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134
Amarsi significa soprattutto sforzarci di
perfezionarci come persone
persone.
Questo non significa semplicemente seguire la
propria volontà o i propri desideri.
Al contrario,
t i significa
i ifi valorizzare
l i
queii desideri
d id i e
integrarli in una vita completa e realizzata.
.
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135
Quindi, amare gli altri come se stessi significa
Quindi
soprattutto sforzarsi di favorire la perfezione
degli altri come esseri umani,
umani favorire
l’accrescimento delle loro qualità più nobili.
Sii notii che
h queste nobili
bili qualità
li à non solo
l
possono prescindere dai propri interessi
personali, ma possono anche essere antitetiche
a essi.
Privilegiando i principi agli interessi, dovremmo
anche privilegiarli rispetto all
all’interesse
interesse
principale:
ll’auto
auto-conservazione.
conservazione
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136
Kant
Un’azione è morale se la sua motivazione è
morale Però,
morale.
Però gesti uguali possono avere
ragioni diverse, ma sono totalmente morali
solo se derivanti da ragioni morali.
morali
E sicuramente ammirevole una persona che
E’
agisce benevolmente in modo istintivo, tuttavia
per poter agire in modo totalmente morale si
deve decidere di seguire un principio morale.
Prende
d così forma
f
l’
l autonomia,
i l’abilità
l bili di
legittimare le proprie azioni scegliendo il
principio
che
le guida.
progetto
"FARE
137
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Se l’l amore per se stessi
S
t i richiede
i hi d di perseguire
i
principi d’azione che ci perfezionano, allora
amare gli altri significa permettere loro di fare
lo stesso.
Per esempio, se una persona agisce seguendo un
principio, un principio che perfezionerà quella
persona ma che mette in ppericolo la sua vita
p
(anche quella eterna), ci si deve astenere dall’
intervenire sulla base dell
dell’amore
amore verso il
prossimo.
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138
Quindi, agire in modo autonomo, consiste in
quattro fattori: agire seguendo principi che
prescindono dai nostri interessi e che abbiamo
coscientemente adottato. Questi principi devono
avere come scopo il perfezionamento
f i
di noii
stessi e devono risultare da una riflessione
razionale sul come agire. In questo caso le azioni
di Ned sarebbero giustificate.
“Amare qualcuno comporta cercare di salvargli
la vita”, risulta essere a volte falsa ed è una
considerazione che non regge.
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139
Conclusione
Se le persone agiscono per interesse anziché per
principio,
p
p , aiutarle ad ottenere la vita eterna è
coerente con i loro scopi, a prescindere che lo
sappiano oppure no.
no
Non è possibile quindi tollerare le scelte solo
perché una persona le ha fatte.
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140
Non è possibile quindi tollerare le scelte solo
perché una persona le ha fatte
fatte. Solo le scelte
razionali (principi), infatti, fanno sì che una
persona come Ned Flanders non cerchi di
favorirne la salvezza attraverso il battesimo.
Allora, la fine dell’episodio risulta
particolarmente appropriata in quanto
Flanders riesce a battezzare Homer Simpson,
il personaggio
i che
h più
i agisce
i
secondo
d i
propri piaceri più immediati.
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141
La funzione della narrativa:
il valore euristico di Homer
Tamburello Sara e Midiri Simone
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142
La funzione euristica
Il compito che si pone Jennifer L. Mcmahon
i questa
in
t sezione,
i
è quello
ll di dimostrare
di
t
che
h
anche i Simpson possono risultare validi
anche dal punto di vista della funzione
euristica della narrativa.
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143
L’ Euristica (dal greco letteralmente “scopro” o
quella parte
p
della ricerca il cui
“trovo”)) è q
compito è quello di favorire l'accesso a nuovi
sviluppi teorici o a scoperte empiriche.
empiriche
Si definisce,, infatti,, p
procedimento euristico,, un
metodo di approccio alla soluzione dei
problemi che non segue un chiaro percorso
percorso, ma
che si affida all'intuito e allo stato temporaneo
d ll circostanze,
delle
i
t
all fine
fi di generare nuova
conoscenza.
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144
L caratteristiche
Le
i i h dei
d i Simpson
Si
sono:
•non essere una serie impegnativa
•essere
essere un cartone animato
•essere seguito da un vasto pubblico.
Queste caratteristiche, a primo impatto,
sembrerebbero poter compromettere la sua
funzione euristica.
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145
Però prima di dimostrare il contrario, bisogna
analizzare in modo p
più g
generico la posizione
p
della narrativa in questo ambito.
Infatti, comunemente si afferma che le storie di
personaggi
p
gg ed eventi irreali non ppossono
offrire informazioni valide sul mondo reale.
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146
Le tesi di Nussbaum contro l’opinione
comune
• la p
prosa filosofica tradizionale è limitata
perché tende verso l’astrazione e privilegia la
g
a spese
p
dell’emozione.
ragione
• come spiega la stessa filosofia, quando viene
usato uno stile astratto e privo di emozioni per
descrivere una realtà, che è piena di
sentimento inevitabilmente si presentano dei
sentimento,
problemi.
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147
• lla letteratura
l
è un’’ integrazione
i
i
fondamentale
f d
l
alle opere filosofiche tradizionali quando si
tratta dello studio della filosofia morale e
dell’educazione
dell
educazione morale in generale.
• la letteratura è capace di esprimere al meglio
la natura della nostra condizione morale
perché dà importanza ai particolari e riconosce
il significato dell
dell’emozione
emozione.
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148
• la nostra condizione morale è
straordinariamente complessa e terribilmente
ambigua quindi per darne una
ambigua,
rappresentazione accurata bisogna usare uno
stile attento ai dettagli.
dettagli
• la capacità di provare sentimenti verso
personaggi inventati è una capacità importante
dal punto di vista morale perché ci spinge a
provare sentimenti verso le persone con le
quali veniamo in contatto nella vita di tutti i
giorni.
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149
Nussbaum considera la letteratura unica nella
sua capacità
i euristica
i i perché
h con il suo stile
il
incoraggia i lettori ad un’attenzione verso il
particolare che rappresenta la condizione per
essere morali.
Nonostante questo però, la letteratura è in grado
di influenzarci positivamente, ma anche
negativamente.
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150
Quando si viene a contatto con della buona
narrativa,
i sii è portatii add immedesimarsi
i
d i
i nella
ll
situazione rappresentata.
Questo coinvolgimento produce effetti euristici
unici.
unici
La simulazione educa rivelando all’ individuo
cosa si prova ad essere una data persona o ad
essere in una data situazione.
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151
La posizione di Wayne Booth
“in un mese di lettura vivo più vite di quante se
possa vivere nel corso della mia vita.”
ne p
IIncoraggiando
i d le
l persone a identificarsi
id ifi
i con i
personaggi, la narrativa, incoraggia non solo
una mirabile attività di comprensione degli
altri, ma anche la capacità empatica,
importante dal punto di vista morale.
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152
Quindi, la narrativa espande la nostra
p
conoscenza di base consentendoci di imparare
da esperienze che non faremmo nel mondo
reale.
reale
D’ altra parte, tra noi e i personaggi si crea una
identificazione frustrata, poiché possiamo
g
in loro,, ma non ppossiamo cambiarli.
immergerci
progetto "FARE
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153
I Simpson
Dopo aver analizzato attentamente la narrativa,
narrativa
arriviamo finalmente a prendere in
considerazione i Simpson.
Anche se esagera molto per ottenere un effetto
satirico, la serie dei Simpson non è lontana dal
rappresentare la
l vita
i moderna
d
di periferia.
i i Questii
bizzarri personaggi, infatti, ci presentano le
caricature di noi stessi. Vengono descritte
persone che, come noi, hanno sia difetti brutti sia
progetto
"FARE
154
qualità
ammirevoli.
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• Homer: il padre, per certi versi ottuso ma
p
affettuoso,, della classe operaia.
• Marge: la casalinga esasperata che interviene
t Homer
tra
H
e i figli,
fi li ammonisce
i
i membri
b i della
d ll
famiglia per i guai frequenti e consola
immancabilmente Homer nonostante il suo
p
a volte assurdo.
comportamento
• Bart, Lisa e Maggie: individualità, ingenuità e
ll’egoismo
egoismo dei bambini di quella età.
età
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2009-2010
155
La commedia
Forse p
per la sua non-serietà,, la commedia non
viene presa sul serio come gli altri generi
quando si tratta di educare.
educare Invece
Invece,
eliminando certe ansietà e resistenze abituali,
la commedia è in grado di mettere in luce cose
che altrimenti sarebbero troppo scomode da
riconoscere. La commedia rappresenta un
per affrontare qquesti temi difficili,
modo utile p
perché smorza un po’ della tensione che li
circonda
circonda.
progetto "FARE
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2009-2010
156
Tra le altre cose,
cose I Simpson ha affrontato temi
come il razzismo, il rapporto tra i sessi la
politica,
liti l’ecologia.
l’ l i Sfortunatamente,
Sf t t
t
discussioni formali di questi temi spesso
culminano in scontri chiassosi o in semplice
oratoria.
Che si tratti di legalizzare il gioco d’azzardo, di
consentire
ti alle
ll donne
d
di arruolarsi
l i o dei
d i diritti
di itti
degli animali, I Simpson ha indubbiamente
obbligato molti americani a pensare più
questi temi.
seriamente a q
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2009-2010
157
Concludendo…
La lettura e l’analisi di questo breve capitolo ci ha
permesso di approfondire
f di diverse
di
tematiche,
i h
partendo dalla visione di un’accattivante e
seguitissima serie tv come I Simpson. Questo
divertente cartone animato presenta una dinamica
molto complessa e particolarmente efficace
poiché riesce
riesce, attraverso situazioni divertenti e
talvolta paradossali, a comunicare temi importanti
senza annoiare
i lo
l spettatore che,
h in
i questo modo,
d
può compiere delle riflessioni interessanti per la
propria crescita
personale.
progetto "FARE
158
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2009-2010
Sebbene la maggior parte degli spettatori
potrebbe ritenere eccessiva questa
p
q
ultima
affermazione, siamo fortemente convinti che,
se I Simpson si limitassero unicamente
all’intrattenimento dello spettatore, non
manterrebbero
t
bb
un successo che
h ormaii
accompagna questa serie da più di 10 anni.
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159
Parte quarta
Coordinamento di: Bertazzi Roberto e Biassoni Mauro
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160
In questa parte si tratterà :
• Della p
presenza di un atteggiamento
gg
marxista
all’interno della città di Springfield,
prettamente capitalista
capitalista.
• Di uno dei personaggi più importanti della
serie televisiva, ossia del giovane Bart
Simpson.
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161
UN MARXISTA
A SPRINGFIELD
S
Seveso
Riccardo
Ri
d e Si
Siclari
l iZ
Zeno
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162
•È
È divertente
di t t una società
i tà dove
d
i lavoratori
l
t i
vengono trattati in modo ingiusto?
•Che comicità è?Æ SATIRA
•Humor soggettivo
soggettivo.
•Quando ridiamo delle condizioni pessime dei
lavoratori in un certo senso tradiamo i principi
marxisti.
•Per ridere dei Simpson non bisogna farne
un’analisi
’ li i approfondita
f dit perché
hé capiremmo
i
cosìì i
limiti della nostra società e ciò non farebbe più
ridere.
progetto "FARE
163
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Risata riflessiva
Lo sconvolgimento
g
di situazioni comuni, dove si
dovrebbe di norma reagire secondo un modo di
fare “standard”
standard , ed elementi incongruenti,
incongruenti non
consoni alla situazione, suscitano in noi la
risata.
risata
[esempio: Homer e gli alieni\ Homer e Apu]
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164
La figura di Homer può essere interpretata
come l’immagine
l’i
i di una società
i à che
h segue
pratiche convenzionali e comuni, in
contraddizione con i valori etici e morali
tradizionali.
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165
• La SATIRA suscita la risata perché ridicolizza
una situazione o una condizione, ma porta poi
ad una riflessione sul concetto reale talvolta
triste e serio.
• George Meredith (romanziere contemporaneo
di Marx) credeva che la letteratura avrebbe
dovuto fornire una lezione sull
sull’ordine
ordine sociale e
che le commedie che evocavano una risata
riflessiva avrebbero dovuto attirare l’attenzione
l attenzione
sulle eccentricità dell’uomo e contribuire,
infine al miglioramento dei mali della società.
infine,
società
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166
• In questo capitolo
i l viene
i
attuata un critica
i i alla
ll
società capitalista che porta l’uomo ad affidarsi
a valori falsi e non reali, fittiziÆ una vita che
segue stereotipi.
• Il comico vuole portarci a non pensare per
stereotipi
t
ti i capitalistici
it li ti i (concorrenza,
(
consumismo, patriottismo, individualismo), ma
a vivere con modi di agire e di pensare
naturali.
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167
I Simpson: uno show tv Brechtiano
Brecht adottava infatti tecniche teatrali in grado
di creare nel pubblico un
un’alienazione
alienazione o un
distacco. “Strapazzando” la realtà si impedisce
allo spettatore di identificarsi,
identificarsi come accade
invece in programmi con personaggi che sono
persone reali e non di fantasia.
fantasia
Così facendo
si possono notare le incongruenzeÆavviene
una valutazione ideologica di ciò che si sta
vedendo: ARTE DECENTRATA che rivela i
limiti del capitalismo.
capitalismo
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168
De haut en bas
• I Simpson rivelano una società sfruttata dal
capitalismo,
it li
ma allo
ll stesso
t
tempo
t
rifiutano
ifi t
il
modello Comunista. Vi è una visione del
comunismo come sistema decrepito e debole.
debole
Emerge una critica all’ideologia capitalista
(rifiuto del country club da parte di Marge),
Marge) in
contrasto col fatto che i Simpson hanno un
atteggiamento di tipo capitalista e non
marxista(dopo il rifiuto del country club vanno
a mangiare al Krusty BurgerÆluogo tipico
della società capitalista).
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169
• La critica di Lisa sul maltrattamento dei
di d i è una critica
dipendenti
i i non forte
f
e concreta
(non propone soluzioni reali) ed è facilmente
distraibile dalle comodità del capitalismo
(pony).
Gli autori de’ I Simpson non si sbilanciano mai a
t l punto
tal
t da
d fornire
f i un’affermazione
’ ff
i
politica
liti o
sociale coerente. Quindi non propongono una
visione politica,
politica ma solo una critica.
critica
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170
• C
C’è
è una visione di incapacità della classe
operaia di risolvere e sconfiggere le ingiustizie
da loro
d
o o sub
subite.
e.
Critica al marxismo: incapacità di saper gestire
la situazione comune. Emerge l’individualità
dei singoli che non pensano al bene comune
[Lenny e Carl(Lenin e Karl Marx) barattano un
barile di birra con un p
programma
g
odontoiatrico
per tutti i lavoratori].
Critica al capitalismo:
p
alla fine con la “stupidità”
p
di Burns (capitalista) viene recuperato il
programma odontoiatrico.
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171
• I personaggi sono riconoscibili unicamente per
le loro occupazioni e hanno tutti dei difetti.
Qui la satira non propone un
un’idea
idea di
cambiamento, ma si limita a denunciare e
criticare implicitamente sia la società
capitalista sia quella comunista.
• La società criticata è quella capitalista, ma
quando si propone quella comunista come
soluzione subito si dimostra che anch’essa è
inefficace.
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172
Marx, Engels e i Simpson
Marx ed Engles rifiuterebbero i Simpson per
l’i
l’irrealtà
ltà dei
d i personaggii ma sii potrebbe
t bb peròò
sostenere che lo show fornisca una
rappresentazione molto accurata del
p
, in cui le vite umane contano pper
capitalismo,
quello che producono e non per le loro qualità
individuali I Simpson sono invece celebrati
individuali.
dal mondo capitalista e non dal mondo
mar ista
marxista.
p
dunque
q rispecchiano
p
e diffondono
I Simpson
l’ideologia borghese
progetto "FAREe non la negano.
173
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Le cose peggiorano
La satira quindi coinvolge unicamente la società
capitalista ma allo stesso tempo è dimostrato il
capitalista,
fatto che non è possibile un’altra società, è
quindi
i di confermata
f
t ll’adesione
d i
add essa.
L’oggetto della satira alla fine è l’unica situazione
possibile.
possibile
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174
Cosa significa pensare
secondo Bart
Donghi Federico e Sorgato Nevio
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175
Bart Simpson
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176
Non si pone domande esistenziali
• Bart ha una visione materialista del mondo.
• Non è interessato a porsi domande su
questioni più grandi di lui (perché lui si
considera più grande di tutti)
tutti).
• Non ha un sentimento religioso, dunque non si
pone domande al riguardo.
• È la controparte di sua sorella Lisa,
Lisa che cerca
risposte nel Buddismo e nella natura.
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177
Non considera le reazioni alle sue
azioni
• Non pensa mai alle conseguenze delle sue
bravate.
• Agisce
A i
senza pensare.
• Non
o ggli interessano
e ess o i risvolti
svo delle
de e sue
malefatte sulle altre persone.
• Le
L eventuali
t li punizioni
i i i non lo
l preoccupano più
iù
di tanto.
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178
Presenta una sottile forma di
masochismo
• Ricerca insistentemente punizioni fisiche da
parte del padre e quando
q ando ciò non arri
arriva,
a ne
rimane deluso.
• A scuola è ormai abituato a scrivere migliaia
di volte la stessa frase alla lavagna (in ogni
sigla).
• Viene
Vi
spesso picchiato
i hi dai
d i bulli
b lli quando
d cerca
di sopraffarli o di imitarli.
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179
Preferisce la concretezza delle cose
all’astrazione
• Bart guarda all’esistenza
all esistenza delle cose
cose, piuttosto
che alla loro essenza.
• Il suo pensiero
i
puòò essere ricondotto
i d
a quello
ll
di Heidegger e a quello di Kierkegaard.
• Ha una visione molto soggettiva della realtà.
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180
Affermazione della propria
superiorità sull’universale
• I secchioni sono visti come persone inferiori e
da sottomettere.
• Bart
B ritiene
ii
di dover
d
stupire
i sempre gli
li altri,
l i
anche con gesti sconsiderati.
• Si notano similitudini con il Superuomo di
Nietzsche.
Nietzsche
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181
Bart si rapporta con gli adulti
• Pensa sempre di doverli sfidare.
L’unica
unica persona adulta che rispetta e ama è sua
• L
madre.
• Nel
N l suo iinconscio
i non odia
di gli
li adulti,
d l i sii diverte
di
solo a prenderli in giro per sentirsi superiore a
loro e dunque più grande di quello che
effettivamente è.
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182
In conclusione,
conclusione pensare secondo
Bart significa
g
non p
pensare
• Bart mostra un disinteresse senza speranza per
il pensiero
i
filosofico.
fil fi
e e sce di
d gran
g
lunga….
u g .
• Preferisce
“mostrare le chiappe”.
• O al limite “… ciucciati il calzino!”
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183
Riflessioni di carattere generale
su q
questo libro
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184
Abbi
Abbiamo
iniziato
i i i t questo
t lavoro
l
cercando
d di dare
d
un senso alla filosofia,
cercando di capire che utilità potesse mai avere
per noi.
Ci è bastato leggere anche solo alcune parti di
questo libro per
q
p osservare che la filosofia esce
dai libri e aiuta ad interpretare la realtà;
a sfruttare
f tt creazioni
i i fittizie
fitti i per riflettere
ifl tt sulla
ll
realtà in maniera consapevole.
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185
Il prossimo libro che presentiamo ha un titolo
che è tutto un programma.
Tuttavia dopo l’iniziale risata e una buona dose
di perplessità, se ci si abbandona al gusto di
gg
è tutt’altro che una frivolezza
leggerlo,
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186
“Platone
Platone e
l ornitorinco
l’ornitorinco”
(Aa. Vv.)
Coordinamento di: Ronzoni Luca e Venturini Giorgia
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187
P
Presentiamo
i
questo libro
lib diviso
di i in
i seii parti:
i
• Metafisica
• Logica
• Epistemologia
• Etica
• Filosofia del linguaggio
• Filosofia sociale e politica
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188
METAFISICA
Ronzoni Luca
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189
La metafisica affronta di petto le Grandi
domande.
Che cos’è l’essere?
Qual è la natura della realtà?
Abbiamo il libero arbitrio?
Q
Quanti
ti angeli
li possono ballare
b ll
sulla
ll capocchia
hi
di uno spillo?
Quanti ce ne vogliono per cambiare una
lampadina?
p
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190
TEOLOGIA
L’universo ha una fine?
Secondo Aristotele ogni cosa ha un suo telos, uno scopo interiore
che deve essere raggiunto.
La vita umana ha un telos?
Secondo Aristotele era la felicità.
Esiste una distinzione fra il telos della vita e quello che un
individuo vuole essere.
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191
La signora Goldstein cammina per la strada con
i suoi due nipotini. Un’amica la ferma e le
chiede quanti anni hanno.
La signora Golstein risponde: “Il medico ne ha
cinque mentre l’avvocato
cinque,
l avvocato sette!”
sette! .
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192
ESSENZIALISMO
Q è la struttura della realtà?
Qual
Quali attributi rendono le cose quelle che sono?
Aristotele stabilì una distinzione fra proprietà essenziali (quelle
senza le qquali una cosa non sarebbe ciò che è)) e accidentali
(quelle che determinano come una cosa è)
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193
Abe:
b Ti faccio
f
un indovinello,
d
ll Sol.
l Che
h cos’èè
quella cosa verde che sta appesa al muro e
fischia?
Sol: Cedo.
Abe: Un’aringa.
Sol: Ma un’aringa
un aringa non è verde.
verde
Abe: Puoi dipingerla di verde.
S l Ma
Sol:
M un’aringa
’
non sta appesa all muro.
Abe: La infilzi con un chiodo e sta appesa.
Sol: Ma un’aringa non fischia.
Abe: E, va bè, non fischia. E allora?
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194
RAZIONALISMO
Leibniz era un filosofo razionalista: la ragione ha la
precedenza su altri modi di acquisire la conoscenza.
Arrivò alla sua idea che questo è il migliore dei mondi possibili sostenendo
che:
1.Non ci sarebbe nessun mondo se Dio non avesse scelto di crearlo.
2. Il “principio di ragione sufficiente”: le cose devono essere in un modo
invece che in un altro.
3. La spiegazione del mondo sta in Dio stesso.
4.Poichè Dio è onnipotente e moralmente perfetto, quello da lui creato è il
g
dei mondi ppossibili.
migliore
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195
INFINITA’ ED ETERNITA’:
per quanto possa essere meraviglioso questo mondo siamo qua
solo per una breve visita.
Ma breve rispetto a cosa? Ad un numero
illi it t di anni?
illimitato
i?
Una donna si sente dire dal suo medico che ha solo sei mesi di
vita. “Non c’è niente che possa fare?” gli chiede.
“Qualcosa
Qualcosa ci sarebbe
sarebbe” risponde il medico.
medico “Potrebbe
Potrebbe sposare un
impiegato delle tasse, le farà sembrare quei sei mesi
un’eternità!”.
un
eternità! .
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196
DETERMINISMO
CONTRO
LIBERO ARBITRIO
Abbiamo qualche controllo sul nostro destino?
g e di
Gli esseri umani sono liberi di agire
decidere, oppure le nostre azioni sono
determinate da forze esteriori?
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197
LA FILOSOFIA DEL
PROCESSO
Nel ventesimo secolo Alfred North Whitehead sostenne
che non solo Dio non è in grado di determinare il futuro,
ma addirittura che è il futuro a determinare lui.
Dio non è né onnipotente né onnisciente, ma viene
modificato dagli eventi nel loro svolgersi.
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198
IL PRINCIPIO DI ECONOMIA
Rudolf Carnapp e il Circolo di Vienna
bandirono la metafisica in quanto speculazione non
razionale ormai soppiantata
pp
dalla scienza.
Risposta di Occam: “le teorie non dovrebbero essere più
complesse
p
del necessario”.
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199
LOGICA
Corciulo Simone
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200
Il principio di non contraddizione
Il principio di non-contraddizione afferma che
nulla può essere contemporaneamente A e
non-A
A
Ragionamento illogico
• Il ragionamento illogico è basato su un
procedimento logico errato
• E
E’ molto diffuso: può infatti essere molto utile!
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201
La logica
g induttiva
• Ragionare in modo induttivo significa partire
dai casi particolare per giungere a teorie valide
universalmente: per questo motivo è il metodo
usato per confermare le teorie scientifiche
• Attenzione! Sherlock Holmes utilizza la logica
induttiva non la deduzione..
induttiva,
deduzione Infatti trae
conclusioni generali basandosi sulle esperienze
precedenti
d ti
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202
La logica deduttiva
• E’’ il contrario
i della
d ll logica
l i induttiva:
i d i parte dal
d l
generale per arrivare al particolare
• Tutti gli uomini sono mortali; Socrate è un uomo;
quindi Socrate è mortale
L’argomentazione
g
per
p analogia
g
• L’analogia consiste nel descrivere qualcosa come
f
fosse
qualcos’altro,
l ’ lt con cuii ha
h qualcosa
l
in
i
comune
• Non sempre tutti gli aspetti di A sono simili a B:
supporre il contrario può rendere erronea
progetto "FARE
203
l’argomentazione
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F l ifi bilità
Falsificabilità
• Due uomini stanno facendo colazione. Mentre
uno è intento a imburrare il pane dice: “Non
hai mai notato che se lasci cadere una fetta di
pane cade sempre dal lato imburrato? Guarda
un po
u
po’.”
. Ques
Questo
o lascia
sc ccadere
de e la fetta,
e , che
c e
finisce per terra con la parte imburrata verso
ll’alto.
alto. Allora esclama: “Ah!
Ah! L’ho
L ho imburrata
dalla parte sbagliata!”
• La falsicabilità consiste nel poter falsificare
una teoria; provate a falsificare la teoria
dell’uomo
dell
uomo della barzelletta
barzelletta..
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204
La Fallacia
“post
post hoc ergo propter hoc
hoc”
E’ ll’errore
E
errore che si compie pensando che una cosa
è stata causata da qualcosa avvenuto prima
proprio
i perché
hé è avvenuta
t dopo.
d
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205
Ogni giorno
giorno, Luca esce sulla veranda
della casa ed esclama: “Che questa
casa sia
i protetta
t tt dalle
d ll tigri!”.
ti i!” Poi
P i
torna dentro. Un bel giorno gli
abbiamo chiesto: “A che serve questa
gg
Q
Qui non c’è una tigre
g
sceneggiata?
nel raggio di migliaia di chilometri”.
E lei ha risposto: “Vedete?
Vedete?
Funziona!”.
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206
La fallacia Montecarlo
Consiste nel credere, ad esempio in una roulette,
che se esce 7 volte di fila il rosso ci siano
maggiori probabilità che esca il nero,
nero in quanto
su 10 giri la pallina dovrebbe cadere in media
5 volte sul nero e 5 volte sul rosso
Nulla di più sbagliato: la pallina ha, ad ogni giro,
l stessa
la
t
probabilità
b bilità di cadere
d sull rosso o sull
nero.
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207
Se dovete prendere un aereo, per
sicurezza portatevi una bomba..
sicurezza,
bomba
Perché ci sono probabilità
schiaccianti
h
che
h sullo
ll stesso aereo
non ci siano due tizi con una bomba
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208
L’
L’argomentazione
t i
circolare
i l
E’ un assunto
t in
i cuii la
l prova di una proposizione
i i
contiene la proposizione stessa
Fallacia ad auctoritatem
E’ la preferita del vostro capo
Significa fare appello a un’autorità per sostenere
un’argomentazione; ciò non è necessariamente
fallace, ma lo diventa quando si sceglie un’autorità
errata
t
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209
Paradosso di Zenone
Un paradosso
U
d
è un ragionamento
i
t valido
lid che
h
porta a conclusioni evidentemente false e/o
assurde.
assurde
Achille
A
hill e la
l tartaruga: Achille
A hill corre contro una
tartaruga, alla quale viene dato un vantaggio perche
più lenta
lenta. Alla partenza,
partenza Achille cerca di raggiungere
il punto in cui è partita la tartaruga, che nel frattempo
ha percorso un determinato spazio, e così via. Achille
non raggiungerà
i
à maii la
l tartaruga
t t
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210
Il venditore: “Signora
Signora, questo
aspirapolvere le dimezzerà il
lavoro
lavoro”
La signora: “Magnifico, me ne
dia due”
due .
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211
Paradosso logico o semantico
Vero o falso: “Questa frase è falsa”
S un uomo cerca di
Se
d fallire
f ll e ha
h successo, che
h cosa ha
h
fatto?
Questi sono paradossi semantici, che operano sul
significato delle parole
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FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
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212
EPISTEMOLOGIA
Elli Marina,, Rivari Marika e Galeazzi Giulia
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213
Epistemologia
Filosofia della scienza,
di i li che
disciplina
h studia
t di la
l natura
t
della conoscenza scientifica
La teoria della conoscenza
…come facciamo a conoscere qualsiasi cosa,
ammesso che conosciamo qualcosa?
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214
Ragione contro rivelazione
“Penso,, dunque
q sono”
Cartesio
Esperimento
E
i
t sull dubbio
d bbi radicale
di l per scoprire
i se
esiste qualcosa di cui possa essere certo:
• Dubita della propria esistenza
• Dato di fatto che esiste una persona che sta
dubitando
• Lui stesso esiste
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215
Empirismo
p
“E
“Essere
consiste
i t nell’essere
ll’
percepito”
it ”
Berkeley
La sola conoscenza che abbiamo del mondo
è quella proveniente dai nostri sensi
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216
Il metodo
d scientifico
i ifi
La maggior parte di noi accetta che la prova
migliore a sostegno della verità di
un’affermazione sul mondo esteriore sia
ll’esperienza
esperienza sensoriale
sensoriale…
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217
…Tuttavia
i l’esperienza
l
i
degli
d li empiristi
i i i non è
limitata all’esperienza sensoriale diretta:
gli scienziati usano le loro esperienze
precedenti per dedurre affermazioni più
generali
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218
L’idealismo
L
idealismo tedesco
Kant: la ragione non è in grado di parlarci del
mondo al di là dei nostri sensi:
Possiamo conoscere il mondo fenomenico delle
apparenze ma non possiamo sapere nulla del
apparenze,
mondo noumenico che vi sta dietro
“La cosa in sé è uguale a x”
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219
Quali affermazioni sul mondo
contengono una
conoscenza del mondo?
Kant Divisione delle affermazioni
in diverse categorie: Giudizi…
Esempio di giudizio…
Analitici
Veri per
definizione
A priori
Formulati sulla base
della ragione
Analitico
a priori
Sintetici
Danno una nuova
i f
informazione
i
che
h
non fa parte della
definizione
A posteriori
Formulati facendo
ricorso
i
all’esperienza
sensoriale del mondo
Sintetico
a priori
“Tutti gli ornitorinchi
sono mammiferi”
Sintetico
“Alcuni ornitorinchi
a posteriori sono strabici”
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“Ogni
Ogni evento ha una
causa”
220
Filosofia della matematica
2+2=5
Un Voohoona spiega a un antropologo che 2 + 2 fa 5.
5
L’antropologo gli chiede come fa a saperlo.
Il Voohoona risponde:
p
“Contando, ovvio. Prima ffaccio due
nodi con una corda. Poi ne faccio altri due con un’altra
corda. Quando lego insieme le due corde ho cinque nodi.”
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221
Pragmatismo
“ La verità di un’affermazione sta nelle sue
conseguenze pratiche
pratiche. Noi scegliamo la
nostra verità sulla base della differenza che
essa farà nella pratica
pratica”
James
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222
Fenomenologia
Cerca di comprendere ll’esperienza
esperienza
umana così come è vissuta anziché
come un insieme
i i
di ddati
ti oggettivi
tti i
Metodo alternativo Husserl pper conoscere:
immedesimazione nell’esperienza di un altro essere umano per poter
conoscere e ppercepire
p il mondo allo stesso modo in cui lo conosce
e lo percepisce lui
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223
Ogni epoca ha una
sua visione delle cose e quindi
una sua filosofia (o meglio
epistemologia) a riguardo...
...in tanti hanno provato a dare delle risposte
ma nessuno puòò esser certo
t di quale
l sia
i il
giusto metodo da seguire.
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224
ETICA
Ri i M
Rivari
Marika
ik e O
Ostuni
t i IlIlenia
i
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225
L’Etica
Definire che cos’è il bene e cos’è il male è la sfera e il campo
p
d’azione dell’etica.
Essa si occupa di tutte quelle questioni che riguardano le
azioni umane, l’agire umano.
Queste domande etiche mirano a raggiungere ciò che è buono,
giusto, utile e soprattutto mirano al fare.
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226
L’etica assolutista:
la legge divina
La legge
gg divina rende l’etica un affare semplice:
p
se Dio dice che
una cosa è sbagliata, è sbagliata completamente e in assoluto.
Ma come possiamo essere assolutamente sicuri di cosa
ppensa davvero Dio?
La legge divina porta con sé anche il problema
dell’interpretazione.
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227
Stoicismo
La questione etica che occupava gli stoici era come reagire al
senso di fatalismo dominante nella loro epoca.
Di fronte a questo dubbio, non potendo cambiare molto nella vita
di tutti i giorni, decisero di modificare atteggiamento nei
confronti della vita stessa.
L’atteggiamento assunto prese il nome di apatia: una virtù per la
quale si era disposti a sacrificare alcuni generi di felicità per
evitare l’infelicità provocata delle loro passioni.
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228
Utilitarismo
Il filosofo
fil f John
J h Stuart
S
Mill insieme
i i
agli utilitaristi proponeva un’
etica “consequenziale” : la
correttezza morale di un
un’azione
azione è
determinata esclusivamente dalle
sue conseguenze.
conseguenze
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229
Il supremo imperativo
categorico e
la regola
g aurea
Supremo imperativo categorico:
“Agisci
g
in modo che la tua volontà possa
p
istituire una
legislazione universale”.
Regola aurea:
“Fa’ agli altri quello che vorresti che gli altri facessero a te”.
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230
Emotivismo etico
“Quali azioni sono buone?”
I filosofi chiedevano:
Che cosa significa dire che un’azione è buona?
“X è buono” significa soltanto “io approvo X” oppure “ X è
buono esprime l’emozione che provo quando osservo X o
penso a X
X”??
Q est’ ltima posizione
Quest’ultima
posi ione prende il nome di emotivismo
ti i
etico.
ti
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231
C’è una differenza fondamentale nella seguente
b tt t
battuta:
- Un
U sadico
di è un masochista
hi che
h segue la
l regola
l aurea -
Nell infliggere il dolore agli altri il masochista fa soltanto quello
Nell’infliggere
che richiede la regola aurea: fare quello che vorrebbe fosse fatto a
lui.
Ma Kant direbbe che in nessuno modo un masochista potrebbe
sostenere che “infliggere dolore agli altri” sia una legge
universale
ni ersale per un
n mondo vivibile;
i ibile; sarebbe irragione
irragionevole.
ole
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232
Etica applicata
Il fare etica nel ventesimo secolo ritorna di moda.
Un genere di etica applicata è l’etica professionale, i
codici che regolano le relazioni dei professionisti
con clienti e pazienti.
Anche
h nell campo della
d ll medicina
di i ognii specialità
i li ha
h
sviluppato i propri principi etici.
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233
Ciò che è interessante è che le decisioni etiche si
trasformano in un’ardua scelta tre due buone
azioni:
Q
devozione devo alla mia famiglia
g invece
“Quanta
che al lavoro?
Ai miei figli invece che a me stesso?
stesso?”..
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234
L’impatto
L
impatto della psicoanalisi
sull etica
sull’etica
Sigmundd Freud
Si
F d
affermava che il comportamento umano è determinato
in realtà da pulsioni biologiche inconsce e non da
razionali argomentazioni filosofiche.
I nostri tentativi di tener sotto controllo la nostra vita
per quanto numerosi e determinati, non servono a
nulla: il nostro inconscio trova sempre un varco per
manifestarsi.
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235
Per Freud tutta la filosofia etica del mondo ci dice
meno di un buon sogno sui veri meccanismi
inconsci che controllano il nostro comportamento.
D’altra parte riconosceva che ridurre il
comportamento umano alle pulsioni inconsce
talvolta porta a non vedere l’evidente verità.
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236
L’etica situazionale
L’azione etica da compiere
p
in ogni
g situazione dipende
p
dal
particolare mix di fattori delle situazione stessa.
Gli oppositori di tale etica diedero voce alla loro indignazione rilevando che
questo tipo di ragionamento avrebbe potuto essere usato per giustificare
qualsiasi
l i i azione.
i
Presero una posizione
P
i i
assoluta:
l t l’infedeltà
l’i f d ltà è sempre
sbagliata, indipendentemente dalle circostanze.
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237
FILOSOFIA DEL
LINGUAGGIO
V t i i Gi
Venturini
Giorgia
i eR
Roncaglia
li B
Beatrice
ti
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238
Nel corso degli ultimi cinquant
cinquant’anni
anni la
filosofia è diventata sempre più tecnica,
meno interessata
i
alle
ll grandi
di questioni
i i come
il libero arbitrio o l’esistenza di Dio, e si è
concentrata su problemi che riguardano la
logica e la chiarezza linguistica
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239
Le filosofie classiche erano sconcertanti
solo perché venivano poste in un linguaggio
confuso e destinato a disorientare
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240
Il compito del filosofo dunque consisteva
nello sbrogliare nodi linguistici, riformulare
domande e fare la cosa migliore per
risolvere questo rompicapo: eliminarli
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241
Una ggiovane coppia
pp ffresca di matrimonio si trasferisce
f
in un
nuovo appartamento e decide di rifare la tappezzeria della
sala da pranzo. Vanno dal vicino, che ha un soggiorno delle
stesse dimensioni del loro, e gli chiedono: “quanti rotoli di
carta da parati ha comprato per tappezzare la sala da
pranzo?
pranzo?”
“sette” rispose.
La coppia
pp allora compra
p sette rotoli di una carta da pparati
molto costosa e comincia a tappezzare la stanza. Alla fine del
quarto rotolo la sala da pranzo è bell’è pronta. Seccati,
tornano dal
d l vicino e gli
l dicono:
d
“ Abbiamo
bb
seguito ill tuo
consiglio e alla fine ci sono avanzati tre rotoli!”.
Ah,” fa il vicino “allora
allora è successo anche a voi!!”
voi!! .
“Ah
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242
“Le nostre p
parole sono in realtà solo una
descrizione stenografica del nostro
comportamento
comportamento”
L Wittegenstein
L.
Witt
t i
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243
“ Siamo ingannati dalla forma grammaticale
delle proposizioni per mezzo delle quali
vengono poste le domande filosofiche”
C t i
Cartesio
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244
Nasce la questione dei
nomi propri
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245
“I nomi propri sono decrizioni
abbreviate
bb i t della
d ll realtà.”
ltà ” Michael
Mi h l
Jackson” per esempio è semplicemente
un’abbrevazione per dire: “cantante dal
pelle rosa con uno strano naso rifatto”.
p
Bertrand Russell
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246
“I nomi degli individui non hanno affatto
definizioni descrittive. Sono etichette, la
loro unica connessione con le persone o le
cose che definiscono è la catena storica di
trasmissione attraverso la quale sono stati
tramandati
tramandati”
Saul Kripke
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247
Myron Feldstein, quando entra nel mondo dello spettacolo
cambia il nome in Frank Williamson.
Williamson Riceve una scrittura per
il ruolo di protagonista a Broadway e, per festeggiare
l’evento, dà una ggrande ffesta nel suo appartamento
pp
a cui
invita anche la madre, che però non si fa vedere. La mattina
dopo, l’attore trova la madre seduta in portineria. Le chiede
cosa sta facendo
f
d lì e perché
hé non è venuta alla
ll festa.
f
“Non
“N
sono riuscita a trovare il tuo appartamento” dice.
“Bè
Bè, ma perché non hai chiesto al portinaio?”
portinaio?
“Credimi, ho pensato di farlo. Ma, a essere sincera, mi sono
scordata come ti chiami.”
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248
FILOSOFIA SOCIALE
E POLITICA
De Paoli Andrea e Zardoni Marcello
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249
FILOSOFIA SOCIALE E
POLITICA
•La giustizia nella società
•Perché serve il governo?
•Come si devono distribuire le ricchezze?
•Come si può costituire un sistema
sociale
i l equo??
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250
Lo stato di natura
• Nel 700 e 800 Hobbes, Locke e Rousseau
affermano che l’uomo necessita di una forma
di governo a causa delle sue insicurezze.
• La mancanza della legge spinge gli uomini a
organizzarsi in Stati sovrani.
• I limiti della libertà individuale vengono
accettati in quanto equa controparte dei
benefici offerti dallo Stato.
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251
• Hobbes valuta la vita umana allo stato di
p
, spiacevole,
p
, grezza
g
e
natura: “solitaria,, povera,
breve”
• Tuttavia Hobbes non considera il
romanticismo della vita allo stato naturale,
particolarmente apprezzato ai giorni nostri.
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252
La ragione è del più forte
Niccolò Machiavelli afferma che:
• Lo Stato è la più alta delle autorità a cui
l’individuo deve rispondere.
• Lo
L Stato
S
è impersonato
i
da
d un principe.
i i
• Il p
principe
c pe deve farsi
s temere
e e e ma non
o odiare.
od e.
• Il principe deve perseguire il potere ostentando
rettitudine.
ttit di
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253
Il femminismo
• Nel XX secolo Simone de Beauvoir afferma
che la femminilità è una camicia di forza
imposta dagli uomini alle donne.
• Alcune femministe post-beauvoiriane
g
che la nostra identità di genere
g
la
sostengono
acquisiamo dopo la nascita, dalla società e dai
genitori.
genitori
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254
• Secondo Freud i ruoli femminili sono
predeterminati
d
i i dalla
d ll struttura anatomica.
i
Nel XX secolo i risultati sociali e politici del
f
femminismo
i i
sono innumerevoli:
i
li
• Diritto al voto
• Leggi sulla protezione delle vittime di stupro
• Miglior
Mi li trattamento
t tt
t e parità
ità sull posto
t di lavoro
l
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255
Filosofie economiche
• Secondo l’economista Adam Smith il
p
ppromuove la creatività economica
capitalismo
• L’evoluzione del mercato ha introdotto una
complessità non prevista dai filosofi
dell’economia classica
• Secondo Marx il capitalismo sarà
inevitabilmente seguito da una rivoluzione del
proletariato contro i capitalisti
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256
Filosofia del diritto
Lo scopo delle leggi:
• Secondo Aristotele le leggi dovrebbero
promuovere lo sviluppo di un carattere
virtuoso del cittadino
• Secondo
S
d K
Kant llo scopo ddella
ll legge
l
è di
codificare i doveri morali per rispettare la
sensibilità altrui
• Secondo l’utilitarista Bentham lo scopo
p della
legge è di produrre conseguenze ottimali per il
gg numero di ppersone
maggior
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257
Differenze pratiche tra le teorie:
• Secondo Aristotele la punizione riabilita
l’uomo
l’
• Secondo Kant il cittadino deve essere
perseguito se viola la legge
• Secondo Bentham la punizione crea un
deterrente per conseguenze future
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258
• Ognuna delle teorie precedenti può giustificare
casi uguali tra loro con motivazioni differenti
• tuttavia una stessa azione può violare lo scopo
di una teoria ma non di un’altra
(es.: il giudice che prende 2 tangenti uguali dagli
avvocati viola la teoria di Aristotele ma non
quelle di Kant e Bentham)
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259
Riflessioni di carattere generale
su q
questo libro
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260
Questo libro è riuscito a mostrare molto
chiaramente i collegamento e le implicazioni
che la filosofia ha nella realtà.
Il prossimo libro che presentiamo si intitola
Stronzate, un saggio filosofico che attrae anche
i lettori occasionali…
occasionali
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261
Stronzate
(Harry G. Frankfurt)
Zardoni Mauro e Marzorati Fabio
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262
Chi è l’Autore?
l’A t ?
Harry G. Frankfurt
Noto professore statunitense e figura
i
interessante
nella
ll filosofia
fil fi americana
i
odierna
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263
Quando nacque “Stronzate”?
Stronzate ?
™Nel 1986 sottoforma di articolo
™Suscitò molte critiche e dopo qualche anno fu
pubblicato
pubb
c o come
co e libro
bo
™Tradotto e pubblicato da Rizzoli nel 2005
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264
Perché questo argomento?
La quantità di Stronzate in circolazione è
straripante ma pochi sanno identificarla e
attribuirle un significato e capirne le cause
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265
Cosa vuole ottenere ll’Autore
l’Autore?
Autore?
Autore?
1)Si propone di iniziare lo sviluppo di una
conoscenza teorica delle stronzate, offrendone
un’analisi
un analisi filosofica esplorativa
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266
2)Dare una definizione certa e più scientifica
possibile
ibil di “Stronzata”
“S
”
progetto "FARE
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267
3)Tenta di dare una classificazione al ruolo che
hanno
h
le
l stronzate nella
ll società
i à di oggii
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268
4)Analizza le differenze con alcuni dei
sinonimi
i
i i usatii spesso in
i modo
d improprio
i
i
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269
COME RAGGIUNGE IL SUO
SCOPO?
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270
INTERDISCIPLINARITÁ
INTERDISCIPLINARIT
Á
1)PSICOLOGIA:
Analizza attentamente diversi aspetti
comportamentali
li del
d l soggetto all quale
l sii
imputa la stronzata con un punto di vista
soggettivo
progetto "FARE
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271
2)FILOSOFIA:
Si occupa dei concetti universali intorno ai quali
uo la questione
ques o e cercando
ce c do di
d dare
d e anche
c e un
u
ruota
carattere molto oggettivo all’argomento
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272
3)SOCIOLOGIA:
Non dimentica mai il condizionamento che la
società
soc
e attua
u sul
su soggetto
sogge o e lee conseguenze
co segue e
che la stronzata riflette sul collettivo
progetto "FARE
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273
Che differenza c’è tra una
stronzata
e una menzogna?
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274
Il termine stronzata, o se si preferisce
sciocchezza,
i h
è un’esposizione
’
i i
falsa
f l di
un idea che si ha in testa
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275
La menzogna invece,
L
i
oltre
l a essere
un’esposizione
un
esposizione falsa di un idea che
si ha in testa,, trasmette a chi
l’ascolta un’informazione sbagliata
sulla realtà dei fatti.
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276
Il protagonista:il Bullshit Artist
È la figura emblematica delle stronzate,
ovvero colui
l i che
h le
l racconta,quasii con
una metodologia
g propria
p p
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277
Manipolazione della realtà
L’autore ci dice che questi soggetti non si
limitano a inserire delle falsità nei loro
discorsi, bensì sono disposti a trasformare
il loro mondo in falsità
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278
Quasi una malattia…
malattia
™Vivono in un mondo che non esiste
™Si può intravedere alla base un problema nelle
relazioni con gli altri?
La loro arte sta nel fatto di continuare a crearsi
un mondo basato su delle falsità che andrà a
catturare anche il loro animo
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279
Le stronzate nel mondo di oggi
Secondo Frankfurt il mondo di oggi è
praticamente fondato sulle sciocchezze..
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280
Ovunque…
Ovunque
1)Nei rapporti quotidiani con amici e colleghi
2)Nei dibattiti televisivi
3)Sulle pagine dei giornali
4)Nella vita di coppia
5)Nella politica
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281
Il successo di questo saggio
1)Straordinaria idea a trattare di questo
argomento
t nell suo libro,
lib poiché
i hé ha
h
attirato a sé l’interesse di tutti ggli elettori
scontenti dei loro politici
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282
2)Ognuno infatti rivede nelle sue parole sulle
falsità quello che i politici tentano di
imprimere alle folle soltanto per loro stessi e
per i loro interessi.
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283
3)Affronta un argomento spesso sottovalutato
i modo
in
d originale
i i l e accattivante,senza
i
maii
cadere nel banale
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284
L’importanza
L
importanza del titolo
™Attrae subito,stupisce e si fa notare
™Esplicita subito l’argomento e suscita curiosità
anche nei “lettori
lettori occasionali
occasionali”
™Crea contrasto tra la serietà della forma del
saggio
i filosofico
fil fi e l’argomento
l
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285
Considerazioni personali
™Forma
™Linguaggio
™Argomento
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286
Il prossimo libro è anch’esso ispirato ad una
seguitissima serie televisiva.
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287
“La
La filosofia del Dr.
House
House”
(Blitris)
C di
Coordinamento
di
di: M
Marzoratii Fabio
F bi e Galeazzi
G l
i Giulia
Gi li
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288
Perché “filosofeggiare” su una serie
televisiva?
• N
Non cii sono cose degne
d
o indegne di attenzione
fil fi ma solo
filosofica,
l
buoni o cattivi modi di
f fil
fare
filosofia
fi sulle
ll cose.
Tutte le cose.
• La filosofia non
dovrebbe rinunciare a
niente, nemmeno alla
televisione.
• Aristotele, molto
probabilmente, si
sarebbe interessato alla
televisione.
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289
Chi è Gregory House?
• Un medico d’eccezione,
scontroso con i colleghi,
g
con i pazienti e anche
con i suoi (pochi) amici
• Un genio ossessionato
dai suoi puzzle
• Un dissacratore della
morale e un trasgressore
d ll legalità.
della
l li à
• House non riconosce
alcuna autorità: è un
anarchico
– Logico
– Epistemologico
– Etico
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290
Anticonformista,
irriverente, intrattabile e
misantropo; ma anche
creativo, meticoloso,
intuitivo e ggeniale.
Per lui ogni malattia è una
sfida un nuovo e intrigante
sfida,
puzzle da risolvere con acume,
spirito di osservazione, abilità
analitiche
liti h e intelligenza.
i t lli
La su
sua figura
gu esprime
esp e
una sintesi di
genialità e
immoralità.
Narcisista, egocentrico,
sarcastico, violento,
intemperante eccessivo
intemperante,
eccessi o e
infantile.
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291
Un faro che strappa all’ombra
un universo nascosto
Non è forse questo l’effetto spaesante e
perturbante che suscita House nello spettatore,
spettatore
quasi la sua figura ci mettesse di fronte a
qualcosa che la rassicurante normalità del
mondo oscura e occulta?
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292
L’iper-etica di House
di Blitris1
(Tadiotto Andrea e Galeazzi Giulia)
“Solo un idiota si mette tra Achab e la sua
balena.”
Gregory House
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293
Etica Insieme di regole
g ggenerali che
dovrebbero orientare l’agire degli uomini in
vista del bene comune.
comune
• In questo caso si tratta in un
un’etica
etica
singolare al di là dell’etica, di un’iperetica che non cede alla tentazione della
legge morale.
morale
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294
House come figura estetica
d’eccezione
• C
Concetto di figura
fi
estetica
i Grande
G d fi
figura ddella
ll
letteratura capace di suscitare effetti che eccedono le
affezioni e le percezioni ordinarie.
ordinarie
• 3 fattori che determinano l’eccezionalità della
figura
g
estetica di House
• La sua esclusiva ossessione per i casi clinici più difficili,
quelli che gli altri medici non riescono a risolvere
• La
L sua straordinaria
di i capacità
i à di risolvere
i l
tali
li casii
• Il suo signolarissimo modo di rapportarsi alle regole.
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295
House come figura etica:
– Figura che
produce un
effetto etico.
– Figura che
esprime un
un’iperiper
etica
(un’etica che eccede i
limiti dei modelli classici
di etica).
etica)
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296
“House non disobbedisce alle
regole, le ignora e basta.”
Per lui non ci sono principi o
norme universali che possano orientare
le sue decisioni e le sue azioni.
↓
È un anarchico.
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297
Contrapposizione
pp
Comportamento eroico/anarchico
• Eroe Disobbedisce a leggi
ingiuste, quelle che non
garantiscono il bene
universale ma sanciscono
privilegi, producono
di
disuguaglianze
li
o generano
oppressione.
• House Non trasgredisce le
regole quando le ritiene
ingiuste e in contrasto con il
bene universale,, piuttosto
p
non ne tiene conto: è un
singolo che si pone al di là
delle regole generali per
rapportarsi, senza la
mediazione di tali regole,
regole ad
un’altra singolarità assoluta.
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298
• Etica = Serie di norme universali che regolano
gg
pper ggarantire il bene
le decisioni dei soggetti
comune.
↓
• House è un senz’etica / un essere immorale le
cui decisioni sono umanamente folli.
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299
Qual è ll’etica
etica di House?
• L’agire sregolato di
House obbedisce
sempre all’ingiunzione
stessa della cosa, a un
dovere iper-etico che è
l’ingiunzione stessa
della cosa: salva il tuo
paziente.
• Per House essere giusti
con il proprio paziente,
fare la cosa giusta,
significa salvargli la
vvita.
ta.
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300
“Giusto
Giusto e sbagliato esistono.
esistono E il
fatto che non sappiate cosa è
giusto, e magari non abbiate
nemmeno modo di saperlo, non vi
solleva
ll
dalle
d ll responsabilità”
bili à”
• Per House non è morale
l seguire
i le
l regole
l
di una morale che richiede il sacrificio
della propria paziente.
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301
Per House la ppossibilità di salvare il ppaziente è subordinata
alla cura della malattia, senza preoccuparsi al limite del
paziente stesso come soggetto.
“Salva il tuo paziente a tutti i costi, anche
a costo di ucciderlo.”
id l ”
(House decide di uccidere temporaneamente una
sua paziente per salvarla)
Rispondere nel modo giusto
all’imperativo
ll i
i significa
i ifi reinventare
i
ogni volta la regola che guida la
d ii
decisione.
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302
L’etica di House
di Blitris2
(Fretto Veronica e Mantovani Mauro)
“Dimmi cosa preferisci: un dottore che ti tiene la
mano mentre muori o uno che ti ignora mentre
migliori?”
Gregory House
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303
In base a quanto emerge dal testo, House giustifica i
suoi comportamenti in relazione a due differenti
canoni filosofici:
Æ DEONTOLOGIA
Æ CONSEQUENZIALISMO
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304
DEONTOLOGIA
Definizione del termine:
Per deontologia si intende una concezione
dell’etica secondo la quale la correttezza
dell’azione
dell
azione morale è determinata dalla sua
derivazione da un dovere, un principio
formale dell
dell’agire
agire, che presenta ll’azione
azione
come moralmente necessaria.
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305
CONSEQUENZIALISMO
Definizione del termine:
Per consequenzialismo intendiamo una
concezione dell’etica secondo la quale la
correttezza dell
dell’azione
azione morale è
determinata dalla considerazione delle sue
conseguenze e l’azione
l’ i
moralmente
l
t
corretta è quella che tende a realizzare il
risultato
i l
migliore
i li
possibile
ibil
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306
Analizzando nel complesso gli atteggiamenti di
House emerge chiaramente la sua tendenza ad
House,
assumere prevalentemente una posizione di tipo
consequenzialista.
consequenzialista
Ci sono diversi episodi che possono sostenere
questa considerazione…
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307
… l’epidemia:
l’ id i il caso dei
d i neonati
ti
Il caso è particolarmente complicato: due
neonati stanno male e non si è ancora riusciti
a scoprire
i come guarirli.
i li
La situazione è aggravata dal fatto che la
malattia
l tti stia
ti degenerando
d
d in
i epidemia.
id i
L’entità della patologia è la medesima in
entrambi i neonati.
neonati
House ipotizza la somministrazione di due
cure differenti delle quali soltanto una sarà
efficacie.
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308
La strategia d’azione seguita da House è
prettamente consequenzialista: deciderà
infatti di somministrare due farmaci
diversi rispettivamente all
all’uno
uno e
all’altro neonato.
In questo modo avrà la certezza che
almeno uno dei due neonati potrà
salvarsi mentre ll’altro
salvarsi,
altro andrà incontro a
morte certa.
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309
Il trapianto del fegato
Una paziente ha bisogno di un trapianto di
fegato e la sua compagna può donarle una
parte
t del
d l proprio
i fegato
f t sottoponendosi
tt
d i a un
intervento delicato con esiti invalidanti.
Il possibile donatore si dichiara disponibile a
sottoporsi all’intervento per tentare di
salvare la vita alla persona che ama.
Durante la formulazione della diagnosi
House scopre che il ricevente ha deciso di
interrompere la propria relazione
sentimentale con il donatore.
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310
Il dilemma etico sta nel rivelare o meno
la verità alla donatrice/amante.
House pprocede ancora una volta secondo
una logica consequenzialista: sostiene
infatti che il donatore dovrebbe voler
donare il fegato semplicemente perché è
quella la cosa giusta da fare, a
prescindere dal fatto che il ricevente la
ami o meno.
L’idea
L
idea di House quindi è di non rivelare
nulla alla donatrice perché il suo unico
scopo è curare la malattia salvando il
paziente.
i
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311
C l i
Conclusione
finale
fi l
È necessario quindi definire perché House applichi ad
ogni caso una metodologia consequenzialista.
Bisogna riconoscere tuttavia che il consequenzialismo di
House non sia poi così esasperato: i suoi esperimenti in
campo medico sono infatti esclusivamente finalizzati a
salvare la vita ai propri pazienti.
pazienti
Qualsiasi sua scelta viene elaborata in relazione al caso
che è chiamato a risolvere.
L sua tendenza
La
t d
è quella
ll di non aderire
d i a concetti
tti morali
li
deontologici predefiniti, ma di risolvere ogni caso sulla
base di un atteggiamento finalizzato al conseguimento
del bene del paziente.
paziente
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312
Le ragioni di House
di Blitris3
(Andenna Michela e Marzorati Fabio)
“Mi chiamo Sherlock Holmes. Il mio mestiere è
quello
ll di sapere lle cose che
h gli
li altri
lt i non
sanno.”
Arthur Conan Doyle
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313
3. LE RAGIONI DI HOUSE : è vero che House sa ciò
che invece gli altri non sanno?
Epistemologia: settore della filosofia che si preoccupa di
indagare le caratteristiche della nostra conoscenza e di
determinare le condizioni in base alle quali è possibile
affermare correttamente di conoscere o di sapere qualcosa.
“Conoscere
Conoscere e Sapere”
Sapere . Due verbi con tre diverse accezioni:
1.conoscenza competenziale;
2 conoscenza diretta o oggettuale;
2.conoscenza
3.conoscenza proposizionale.
Questa’ultima
Questa
ultima riguarda la conoscenza di proposizioni e si
schematizza in: “S(soggetto) sa che p(proposizione)”.
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314
“S
S sa che pp”
Ciò sii puòò affermare
ff
se e solo
l se:
1.S crede che p: è una condizione soggettiva. Bisogna dare
assenso alla pproposizione
p
in qquestione.
2.p è vero: è una condizione oggettiva,cioè dipende da fatti
esterni e indipendenti dal soggetto conoscente.
3 S è giustificato
3.S
i ifi
a credere
d che
h p: la
l giustificazione
i ifi i
deve
d
poter costituire un tramite per arrivare alla verità,che è il
fine di ogni
g impresa
p
conoscitiva.
Sono tre condizioni necessarie affinché si possa parlare di
conoscenza e se anche una sola non dovesse verificarsi,non
si potrebbe più dire che S sa che p.
p
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315
Verità
La verità è necessaria ai fini della conoscenza e indipendente dalla
giustificazione: non importa quanto fondata e inattaccabile sia la
giustificazione, perché se il mondo è strutturato in modo diverso,
non si può avere alcuna conoscenza dei fatti in questione.
Le teorie della verità esistenti sulla terra sono molte
molte, ma ora sarà
sufficiente considerare due possibili distinzioni:
1.teorie non epistemiche ed epistemiche;
2 teorie realiste e anti-realiste.
2.teorie
anti realiste
Per non epistemica si intende una concezione della verità che la
svincola dalle capacità conoscitive e dalle credenze di un soggetto.
In questo
q esto senso,una
senso na concezione
conce ione non epistemica della verità
erità è anche
realista.
Le teorie epistemiche legano la verità alle possibilità conoscitive: una
proposizione
i i
è vera se è giustificabile.
i tifi bil In
I questo
t senso,una
concezione epistemica della verità è anche anti-realista.
Insomma,non è la realtà a determinare la verità di una teoria.
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316
Le verità di House
Il concetto di verità per House è senza dubbio di stampo
realista e non epistemico.
epistemico Non importa quanto la
diagnosi sia coerente,con quale efficacia o eleganza
tenga legati assieme i sintomi,preveda nuovi decorsi e
nuove sintomatologie: anche la diagnosi più giustificata
potrebbe rivelarsi completamente falsa.
House,tuttavia,considera,anche se in parte minore,la
concezione di verità antirealista ed epistemica: egli
costruisce
i
teorie
i perfette
f
per giustificare
i ifi
le
l diagnosi
di
ie
dunque non possono non essere vere. Più che la realtà,a
rendere vere le teorie sono la coerenza e la
giustificazione.
Al contrario di ciò
ciò,House
House comunque ammette che essere
vero non è la stessa cosa
che"FARE
essere giustificato.
progetto
317
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Giustificazione
Una giustificazione
i ifi i
accettabile
bil per poter parlare
l di
conoscenza deve essere epistemica: non deve cioè
essere casuale
l o il frutto
f tt di congetture
tt
più
iù o meno
strane e misteriose.
Il problema è quello di stabilire quali siano i criteri
per avere una buona giustificazione, ovvero per
ottenere una giustificazione
i ifi i
che
h cii conduca
d
nell
modo più probabile e sicuro verso la verità.
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318
Tentativi ed errori
Il metodo
t d ddelle
ll scienze
i
sperimentali
i
t li è un metodo
t d a
tentativi ed errori.
1 Si fa una
1.Si
na diagnosi differenziale,cioè
differen iale cioè si
identifica una probabile malattia(contesto della
scoperta);
2.si cerca di verificare la diagnosi attraverso
test(contesto della giustificazione);
3.se la diagnosi viene verificata si comincia la
cura,altrimenti
,
la diagnosi
g
è falsificata e bisogna
g
cercarne un’altra.
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319
Induzione e Giustificazione
Per capire
p pperché in un paziente
p
si presentino
p
sintomi di natura completamente
p
diversa, House, in un episodio, fa una citazione che ricorda il famoso
metodo dei residui proposto da John Stuart Mill; secondo quest’ultimo,
quando abbiamo un certo fenomeno e siamo in grado di sottrarne una parte
perché sappiamo che è l’effetto di una causa già nota, il residuo del
fenomeno sarà l’effetto della causa rimanente. Se riusciamo a spiegare certi
aspetti del fenomeno facendo ricorso a una o più delle cause considerate,
considerate
allora potremo ipotizzare che gli altri aspetti del fenomeno siano spiegati
dalle cause restanti.
Questo, ovviamente, non è l’unico metodo di giustificare una diagnosi; nella
serie ne sono rintracciabili almeno altri due:
• Il rasoio di Occam;; la spiegazione
p g
migliore
g
è sempre
p la ppiù semplice.
p
• L’induzione per eliminazione, che può essere fatta a risalire a Francis
Bacon; la soluzione è quella che rimane dopo aver escluso tutte le altre
alternative
alternative.
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320
Anarchia e Giustificazione
Uno scienziato
U
i i come House
H
ffarebbe
bb senz’altro
’ l la
l gioia
i i di un
filosofo della scienza come Paul Feyerabend che, descrivendo
il modo in cui Galileo riuscì a giustificare la teoria
Copernicana, sembra davvero parlare di House. Galileo ricercò
p di fatti che ppotessero essere usati a sostegno
g di
nuovi tipi
Copernico e che potessero essere accettati da tutti; ogni volta
che ciò non fu possibile, sostituì i vecchi fatti con un nuovo
tipo
i di esperienza,
i
che
h egli
li semplicemente
li
inventò
i
ò allo
ll scopo
di sostenere la teoria eliocentrica. Allo stesso modo House non
si pone alcun problema a creare artificialmente un sintomo ad
una paziente per dare credibilità alle sue teorie al fine di
g che la sua diagnosi
g
sia
convincere i suoi colleghi
oggettivamente corretta.
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321
Oggettività della Giustificazione
House ritiene che la giustificazione sia necessaria in qualsiasi
circostanza?
È perfettamente consapevole dell’importanza di una
giustificazione che sia oggettiva e lo mostra sia contro i suoi
sottoposti sia contro se stesso. Ritiene che è indispensabile
avere giustificazioni oggettive per iniziare un tipo di cura;
senza una certezza medica oggettiva, quindi una
ggiustificazione pper le sue azioni,, neanche House,, che nel
capitolo precedente è descritto come un anarchico, si sente in
diritto di procedere con le sue azioni poiché vorrebbe dire
basarsi sulla propria sensazione soggettiva. Neanche la sua
posizione di autorità all’interno dell’equipe medica o i suoi
successi precedenti sono una giustificazione valida per essere
tenuta in considerazione. progetto "FARE
322
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Mistero svelato
La risposta alla domanda con cui abbiamo cominciato
qquesto intervento dovrebbe essere ormai ppiù chiara.
Se House all’inizio non sa mai quale malattia abbia il
suo paziente
paziente, tuttavia questa situazione è solo
transitoria. È quasi sempre il primo a intuire quale
potrebbe essere la diagnosi ed è sempre lui a trovare,
trovare
e poi a mostrare ai suoi colleghi, le giustificazioni per
la diagnosi stessa.
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323
La logica di House
di Blitris4
(Gennari Irene)
“La spiegazione più semplice è quasi sempre che
qualcuno si è sbagliato.”
Gregory House
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324
Deduzioni
La logica si occupa di individuare gli schemi di ragionamento corretti, per
esempio tramite l’inferenza:
premessa 1,, premessa2,….premessa
p
p
, p
n
conclusione
L’inferenza è corretta se la verità è presente sia nelle premesse sia nella
conclusione.
Le deduzioni sono quei ragionamenti che operano tramite le inferenze corrette
e hanno due scopi: giustificare le affermazioni e verificare la connessione
tra le informazioni (tramite i connettivi logici e, oppure,…)
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325
Deduzioni di House
CASO 1
Provare l’esistenza di qualcosa che non si vede (un tumore)
A=effetto
A
se A, allora B
B t
B=tumore
B
La verità si deve trasmettere da A a B: A Æ B: A è condizione sufficiente per B
B è condizione necessaria per A
CASO 2
Se una cosa non ha senso, cosa significa?
Questa non è una domanda
d
d retorica,
i ma ha
h una natura logica;
l i secondo
d House la
l risposta
i
è:
significa che una risposta è sbagliata.
• I e J Æ (A e non A)
non I
continua
ti
il ragionamento…
i
t
• (I e J) Æ (A e non A)
non I oppure non J
(Legge di DE MORGAN)
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326
CASO 3
Stacy è senza crocifisso
DILEMMI:
pp
per
p sbaglio
g
1.
L’ha lasciato a casa volontariamente oppure
2.
Se l’ha fatto volontariamente non gliene frega più niente
3.
Ha litigato con sua madre
4.
La madre di Stacyy è morta
ÆÆÆ L’ha lasciato a casa per sbaglio
Come si arriva a questa conclusione?
Se l’ha lasciato a casa volontariamente, allora non (2.) non gliene frega più niente; quindi (3.) ha
litigato con sua madre.
I dilemmi 3. e 4. sono pperò in contraddizione Æ Stacyy ha lasciato a casa il crocifisso per
p sbaglio.
g
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327
Oltre le deduzioni
AFASICO: persona che usa le parole che ha memorizzato accanto a quelle che
cerca; queste parole potrebbero essere state archiviate per assonanza o per
significato, cioè per dire “tavolo” potrebbe dire “cavolo” oppure “sedia”.
In un episodio della serie House deve scoprire cosa sta cercando di dire un
paziente afasico, e lo fa tramite il metodo dell’ abduzione, introdotto dal
filosofo americano Charles Sanders Peirce.
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328
Abduzione
Il fatto B è correlato ad un’ipotesi A, probabilmente vera.
B se valesse A, allora B
A
Questa inferenza abduttiva non è sicura, potrebbe essere scorretta Æ il
ragionamento abduttivo non è affidabile come quello deduttivo.
A è una nuova informazione che deve essere verificata e forse potrebbe essere
sbagliata; A potrebbe essere una buona ipotesi perchè:
• è ESPLICATIVA: spiega il maggior numero di fatti
• è VERIFICABILE: si può stabilire la sua attendibilità
• è ECONOMICA: è semplice da verificare.
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329
Le abduzioni di House
CASO 1 Viene giustificato deduttivamente un tumore: House stava cercando un’ipotesi che
spiegasse i sintomi.
Sintomi
Se il paziente avesse un tumore, allora presenterebbe i sintomi
tumore
Il paziente ha un tumore
Se si verificasse un sintomo, allora il paziente avrebbe un tumore
sintomo
DOPPIA ABDUZIONE: la prima contiene l’ipotesi del tumore, la seconda contiene l’ipotesi per
verificare l’ipotesi del tumore.
CASO 2
(I e J) Æ (A e non A)
non I oppure non J
Se I è sbagliata:
g
non I oppure
pp
non J
I o J è sbagliata
Se valesse non I,, allora non I o non J
non I
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330
CASO 3
Stacy non ha il crocifisso. Perchè?
Stacy non ha il crocifisso Se Stacy l’avesse lasciato volontariamente o per sbaglio, allora non avrebbe il crocifisso
Stacy l’ha lasciato volontariamente oppure per sbaglio
IPOTESI NUOVA: Stacy ha lasciato il crocifisso per sbaglio, ma perché non è andata a riprenderlo?
House riesce a farsi dire che ha litigato con il marito.
marito
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331
Abduzioni e colpi di scena
CASO 11: l’ipotesi
l’i
i è selezionata
l i
tra un insieme
i i
di conoscenze
CASO 2: negazione di un‘ ipotesi formulata
CASO 3: osservazione generale
PAZIENTE AFASICO Æ bisogna trovare la regola
Il paziente dice “orso”
Se “orso” stesse per “polare”, allora il paziente direbbe “orso”
“orso” sta per “polare”
Orso Æ bianco Æ polare Æ bipolare (il paziente ha un disturbo bipolare)
INVENZIONE DI UNA LEGGE: se l’ipotesi è inaspettata, crea un effetto a sorpresa, poiché è la
negazione di ciò che nessuno avrebbe mai messo in discussione.
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332
Logica e domande
CONCLUSIONE: il ragionamento deduttivo è sicuro,
sicuro ma non produce nuove idee.
idee
il ragionamento abduttivo mette in gioco un’ idea nuova, ma non è certo
Secondo Peirce ll’abduzione
abduzione porta a delle domande,
domande dalle cui risposte dipendono le spiegazioni dei
fatti. Le domande mettono in discussione i loro contenuti, mentre le supposizioni nascondono
ipotesi forse sbagliate.
Il ragionamento
g
di House è un ggioco di domande e risposte
p
tra House stesso e la malattia;; la malattia
(colpevole) lascia dei sintomi (indizi), che hanno bisogno dell’introduzione di un’ipotesi che
li spieghi tramite l’abduzione.
Tramite le deduzioni House (detective) pone delle domande a se stesso arrivando alla fine alla
DIAGNOSI. L’unico rischio è che non c’è la garanzia che un’abduzione dia una spiegazione
giusta.
House usa le regole deduttive, formula ipotesi affidabili, oppure inventa ipotesi.
DEDEURRE, IPOTIZZARE e RISCHIARE!
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333
“Il lancio del nano”
(Armando Massarenti)
Coordinamento di: Maffezzoni Davide e Elli Marina
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334
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335
Questo libro è una raccolta di voci che, tratte da
temi eventi,
temi,
eventi figure dell
dell’esperienza
esperienza quotidiana o
di singoli fatti politici e declinati in senso
morale
l sono in
i grado
d di comporre un ideale
id l
dizionario filosofico a partire dalla realtà di
ogni giorno.
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336
Proprio
p una di qqueste qquestioni fornisce il titolo al
libro “il lancio del nano”. Al centro di questa
discussione cc’èè uno sport praticato nei pub
australiani: lo scopo è lanciare il nano, dotato di
casco il più lontano possibile: quello che è
casco,
bizzarro è che i “nani”, lanciati a più di nove
metri sono soddisfattissime star sportive.
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337
Siate precisi quando insultate
“ Gli amici si dicono sinceri, ma in realtà sinceri
sono
so
o i nemici”
e c
Questa citazione è ripresa da “L’arte di insultare”
di Arthur Schopenhauer.
Schopenhauer Un libricino che in
realtà non contiene nessun vero insulto, di quelli
originalissimi
i i li i i la
l prosa del
d l filosofo
fil f ,
soprattuttoquando si riferisce a “ quel cialtrone”
di Hegel.
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338
L’insulto può avere un ruolo importante nelle nostre vite. E’ utile quando in qualche modo dice la verità. E se dobbiamo ammettere che qualche verità scomoda ce la dica chi non ci vuole bene e forse ci vuole
la dica chi non ci vuole bene, e forse ci vuole anche offendere, sarebbe bello che qualche volta fossero gli amici a dirci senza timori lt f
li
i i di i
ti
i
cosa pensano di noi.
Maffezzoni Davide
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339
Il miracolo della gomma bucata
Lo scrittore americano Paul Auster, nel suo
Esperimento di verità”
verità , riflette sul fatto che
“Esperimento
alcune amicizie durano e altre no e racconta di
quattro episodi,
i di avvenutii in
i quattro statii diversi,
di
i
in cui gli è capitato di bucare una gomma.
Ebbene ogni volta che ciò è accaduto in auto
accanto a lui sedeva la stessa persona.
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340
Coincidenze,
C
i id
eventi
ti improbabili,
i
b bili
incontri imprevisti: abbiamo buone
ragioni per attribuirvi un “significato”?
g
in realtà non ce ne sono,, ma
Ragioni
siamo indotti a cercarle fino ad
ipotizzare delle cause “soprannaturali”
soprannaturali .
In molti ancora oggi credono nei
miracoli
i
li edd è difficile
diffi il convincerli
i
li del
d l
contrario. La strategia migliore
probabilmente è ammettere che i
g
di
miracoli esistono e che avvengono
continuo.
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341
C è sempre qualcuno che scampa ad un
C’è
incidente, che vince la lotteria o che trova
parcheggio
h i in
i città
ittà senza girare
i
una vita.
it Basta
B t
guardarsi intorno con più attenzione.
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Maffezzoni Davide
342
Veronesi e la scienza senza autorità
Umberto Veronesi, nel periodo in cui è stato
ministro della sanità,
sanità ci ha regalato uno dei
momenti in cui l’equilibrio e l’onesta
i ll
intellettuale
l alle
ll quali
li ognii scienziato
i i è tenuto
hanno prevalso sull’ignoranza e il pregiudizio.
Dopo di lui sono venuti anni bui. L’anima
antiscientifica del nostro paese si sta
prendendo tutte le sue rivincite.
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343
La voce della scienza non è la voce dei dogmi,
g ,
ma della ricerca senza fine, non delle verità
definite ma della continua rivedibilità dalla
definite,
conoscenza. L’unica soluzione è far valere le
ragioni della scienza
scienza, attraverso istituzioni
come la Royal Society inglese, in modo che
anche noi italiani possiamo sentirle, senza
poterle capire
p e
mediazioni in modo da p
attaccare.
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Maffezzoni Davide 344
Il poeta della materia
La teoria che valse a Richard Feynman il Nobel
nel 1965 sull’ elettrodinamica quantistica, che
spiega ll’interazione
interazione tra elettroni e radiazioni
elettromagnetiche è la più potente e
onnicomprensiva.
i
i La
L genialità
i li à di Feynman
F
nasce
dal suo stile di vita e di pensiero pragmatico,
irriverente, anticonformista, che è tutt’uno con la
sua creatività
su
c e v scientifica.
sc e
c . Per
e Feynman
ey
l’impresa
p es
scientifica è divertimento puro. Conoscere il
mondo è la più alta forma di poesia.
poesia
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2009-2010
345
Molte delle domande più affascinanti nascono
dal sape
da
saperee scientifico.
sc e
co. Feynman,
ey a , come
co e molti
o
fisici, non amava la filosofia, ma l’arte la
musica la poesia.
musica,la
poesia
Da alcuni suoi versi si può vedere come la
visione
ii
del
d l mondo
d sia
i pura poesia.
i
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Maffezzoni Davide
346
Così lo tsunami mi ha reso felice
“ Lo tsunami mi ha reso felice.
felice Per lo meno
lo ha fatto per un istante, e forse dovrei
vergognarmene. Ero uno dei
d i novanta
passeggeri che il 26 dicembre 2004 è partito
da Malè, nel momento esatto in cui aveva
inizio ll’incubo.
incubo. Ho viaggiato per più di dieci
ore ignaro di tutto. Quando sono atterrato ho
acceso il telefono e ho trovato un’infinità
un infinità di
sms di persone preoccupate per me.
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347
Ho impiegato un po
po’ per rendermi conto che lo
avevo schivato per un soffio. Eppure in quel
momento ero felice,
f li e questa sensazione
i
e durata
d
per alcuni giorni. Rallegra sapere di essere
scampato a un disastro e rallegra poterlo fare
con i propri cari. La gioia per la salvezza di una
persona cara non coincide con un senso di
solidarietà universali.
universali ”
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348
Questo è il racconto della scampata sciagura
quale si capisce
p
come
dell’autore, dalla q
maledettamente fragili, conflittuali e
contradditori sono i sentimenti.
sentimenti E non c’è
cè
filosofia, massima o minima, né tanto meno
religione che ci possa consolare.
religione,
consolare
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Maffezzoni Davide
349
La luce è un’onda o una particella?
Decidete voi
In questo esercizio filosofico si discute, partendo
p
, se la luce abbia una natura
da due esperimenti,
ondulatoria o corpuscolare.
Il problema che ci si pone è di difficile
risoluzione poiché sembra che la luce assuma
entrambi i comportamenti, dipende tutto dal
pregiudizio
p
g
che si ha prima
p
di intraprendere
p
l’esperimento.
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350
Dunque
q si ppotrebbe riflettere sull’importanza
p
che
il soggetto riveste nelle scoperte scientifiche e,
allargando il discorso
discorso, in tutte le questioni
della vita dell’uomo.
S questo ““soggetto”” ha
Se
h un preconcetto, cercherà
h à
di riportare la spiegazione del fenomeno
osservato basandosi su ciò in cui crede, come
farebbe uno specialista medico, il quale
cercherebbe di portare la malattia nel suo
campo di studi distorcendo la realtà a suo
favore.
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2009-2010
351
La scienza non p
può assicurare una spiegazione
p g
oggettiva e certa, ma l’esito dipenderà sempre
da chi ha osservato il fenomeno,
fenomeno da quello che
si aspetta di vedere e dalla branca della scienza
in cui l’esperimento è stato effettuato
effettuato.
Per questo esistono diverse spiegazioni dello
stesso fenomeno, che esaminano differenti
aspetti del problema e traggono risposte
discordanti.
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Rubino Andrea
352
Il Rinascimento di Galileo
Per approfondire
f di il discorso
di
sulla
ll soggettività
i ià
della scienza questo esempio è il più adatto.
Leonardo durante il Rinascimento riuscì a
g
il nostro satellite in
osservare e a raffigurare
modo sufficientemente adeguato per l’epoca e
per ggli sstrumenti
pe
u e cchee aveva
vev a ddisposizione.
spos o e.
Circa un secolo dopo Thomas Harriot, un
matematico inglese,
inglese osservò la luna al
telescopio non vedendo altro che macchie.
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353
Perché c’è stata questa differenza tra le due
osservazioni, considerando l’uso degli stessi
strumenti?
Il motivo è semplice: Galileo frequentò scuole di
disegno, dove apprese la tecnica del
chiaroscuro. Questa capacità gli diede la
possibilità di interpretare le immagini del
telescopio più accuratamente di Harriot.
Le capacità soggettive dello scienziato
modificano molto l’esito dell’esperimento,
anche
h se non sono inerenti
i
ti alla
ll scienza
i
in
i
questione.
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Rubino Andrea
354
Il senso del tempo battuto a macchina
In questo esercizio l’autore propone l’esperienza di
due amici che provano a contare mentalmente
mentre fanno diverse attività, più o meno
complesse,
p
, scoprendo
p
che entrambi utilizzano un
metodo differente nel contare mentalmente.
Wittgenstein elaborò il paradosso del “seguire
seguire una
regola”, cioè ogni persona segue dei metodi del
tutto personali quando effettua dei compiti.
compiti
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355
IInfatti
f i riproponendo
i
d l’esempio
l’
i sopracitato
i
il
primo amico riusciva a contare mentalmente
mentre batteva a macchina, poiché
pronunciava i numeri mentalmente, ma non
riusciva a contare mentre aveva una
conversazione cosa fatta facilmente dal
conversazione,
secondo amico che contava facendo scorrere i
numerii come su un nastro.
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Rubino Andrea
356
Sant’Agostino
Sant
Agostino e il Tanga di Pinocchio
Nel celeberrimo secondo episodio di Shrek c’è
g a
una scena in cui Pinocchio è obbligato
mentire per riuscire a salvare il mostro verde,
ma da solo non riesce
riesce. Come mai?
Perché il “dire una bugia” non è semplicemente
pronunciare una frase falsa, è necessario che il
g la creda falsa e che io
destinatario della bugia
voglia davvero ingannarlo.
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357
Ritornando all’episodio,
p
, Pinocchio riesce ad
allungare il proprio naso grazie alla
p, qquando è ppalese
convinzione di indossare slip,
che indossa un tanga femminile.
Ma se Pinocchio fosse veramente convinto di
indossare slip, il dire “non indosso tanga”
sarebbe una bugia o la verità?
La bugia infatti ha natura strana: se si ha la
convinzione
i i
sbagliata
b li t su qualcosa,
l
l’esplicitare
l’ li it
questa convinzione è per chi la pronuncia la
verità,
i à mentre per chi
hi l’ascolta
l’
l una bugia.
b i
Dipende tutto dai punti di vista.
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Rubino Andrea
358
Il pluralismo secondo Groucho Marx
Gli esseri umani si dividono in coloro che
credono in una sola verità e in una sola morale
(monisti) e colore che credono che ve ne sia
più di una (pluralisti)
(pluralisti).
Groucho Marx indica i monisti come monolettici
(coloro che hanno un solo letto preferito) e i
pluralisti come ppolilettici ((coloro che
p
preferiscono cambiare spesso letto).
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359
Descrivendo il contrasto tra queste due categorie
si potrebbe arrivare a una riflessione sulla
morale.
morale
I monisti dovrebbero essere capaci di
comprendere la morale dei pluralisti, poiché
questi pensano
q
p
di poter
p
far convivere diverse
morali, tra cui c’è anche quella del monista.
I qualche
In
l h caso la
l morale
l del
d l pluralista
l li t potrebbe
t bb
coincidere con quella del monista.
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Rubino Andrea
360
Siamo liberi di rinunciare alla libertà?
Isaiah Berlin distingueva tra due tipi di libertà:
una negativa e una positiva.
La libertà positiva è quella che riguarda
l’autodeterminazione di un individuo, quella negativa
invece si riferisce al diritto dello stesso di fare tutto ciò
che la legge non gli proibisce.
Ciò fa
f subito
bit sorgere delle
d ll domande:
d
d
“Chi comanda? Sono veramente autonomo o qualcuno
decide per me? Il Partito, la Chiesa, la Nazione possono
stabilire che cosa è bene pper me più
p di qquanto non lo
sappia
io "FARE
stesso?”
progetto
361
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
Le istituzioni citate ci hanno sempre spinto a pensare
che esistesse una libertà vera, cercando di convincerci
che fosse necessario liberarci da una libertà illusoria.
Ma quelle stesse istituzioni hanno condotto la civiltà
verso la tirannia, il totalitarismo o il controllo delle
anime.
Il fil
filosofo
f Phili
Philip Pettit
P ttit ha
h introdotto
i t d tt un terzo
t
tipo
ti di
libertà, preso dal diritto romano, secondo il quale essere
lib
libero
significa
i ifi non essere néé un servo néé uno schiavo,
hi
cioè non vivere sotto il giogo di un padrone.
Il padrone è colui che può, in qualsiasi momento,
interferire su di noi arbitrariamente.
progetto "FARE
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2009-2010
362
Ad evidenziare questo terzo concetto è l’idea
repubblicana, che garantisce ai cittadini una serie
p
p alla vita
di diritti e la ppossibilità di partecipare
pubblica.
Oggi tuttavia sembra delinearsi un quarto
concetto di libertà: la libertà di liberarsi dalle
lib tà fondamentali.
libertà
f d
t li
Mazzuccato Federico
progetto "FARE
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363
E il Signore disse ad Abramo:
“Innanzitutto, niente giornalisti!”
L’esercizio si apre con una domanda:
“Ch cosa avràà dovuto
“Che
d
t dire
di Dio
Di add Abramo?
Ab
? Che
Ch cosa
ha significato realmente nel momento in cui gli ha dato
l’ di di salire
l’ordine
li sull monte Moria
M i insieme
i i
a Isacco
I
e
all’asino per compiere il peggiore dei sacrifici?”
La risposta che ci viene fornita è: “Niente giornalisti!”
Questa risposta permette di far prendere piede ad una
riflessione sul processo di mediatizzazione delle
religioni
religioni.
progetto "FARE
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
364
E’ il cristianesimo ad essere la religione
g
maggiormente interessata da questo processo.
Di religioni come ll’Islamismo
Islamismo, il Buddismo o
l’Ebraismo si parla in televisione, il Cristianesimo
Cattolico e protestante viene celebrato in televisione,
televisione
l’intero processo di professione viene trasmesso
nell’etere.
ll’ t
Tutti quegli aspetti che nelle altre religioni riguardano
il rapporto personale fra fedele e divinità nel
cristianesimo diventano spettacolarizzate.
p
Nelle altre religioni i segreti e i misteri rimangono tali,
non diventano un
un’occasione
occasione di fare notizia.
notizia
progetto "FARE Mazzuccato
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Federico
365
Una società decente p
per ggli immigrati
g
L esercizio ci propone una riflessione sulla trafila
L’esercizio
che gli immigrati devono attraversare per ottenere il
ppermesso di soggiorno.
gg
Le lunghissime code che gli extracomunitari devono
affrontare per dare inizio alle operazioni burocratiche
sono definite in questo passaggio del libro
u
a t .
“umilianti”.
Nella parte centrale dell’esercizio vengono proposte
delle soluzioni al problema come ll’introduzione
introduzione di
un criterio di selezione degli aventi diritto al
permesso di soggiorno basato su parametri come il
titolo di studio eprogetto
lo stato
"FARE di provenienza.
366
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
Sebbene un sistema basato su questo tipo di
parametri potrebbe sembrare ingiusto,
ingiusto rimarrebbe
sempre più dignitoso di quello applicato ora.
Paradossalmente anche un sistema di selezione
basato sul sorteggio
gg puro
p
e semplice
p
sarebbe ppiù
rispettoso della dignità degli immigrati, i quali, al
giorno dd’oggi
oggi, sono costretti a file interminabili e
soggetti a lentissimi meccanismi burocratici.
progetto "FARE
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2009-2010
Mazzuccato Federico
367
Il vantaggio
gg di essere masochista
In questo brano il ragionamento verte sulle figure
del masochista e del sadico.
Queste due figure avranno dei seri problemi a
raggiungere i loro scopi, poiché in realtà le loro
intenzioni sono completamente contrastanti
contrastanti.
Il sadico può essere visto come colui che fa del
bene al masochista, ma se al masochista piace
può desiderare che la sua voglia
g di
soffrire non p
sofferenza venga assecondata altrimenti godrebbe,
mentre se il suo desiderio non venisse appagato
progetto "FARE
368
continuerebbe
a
soffrire.
FILOSOFIA",classi 5bs e 5cs, a.s.
2009-2010
Continuando a ragionare seguendo questa logica si
giunge alla conclusione che il destino del
po’ meno cupo
p di quello
q
del
masochista sia un p
sadico:
I f tti il primo
Infatti
i
deve
d
semplicemente
li
t cercare di
tenersi il più possibile alla larga dal secondo per
continuare a soffrire!
progetto "FAREMazzuccato
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Federico
369
Perché Ratzinger
g non è
fondamentalista
Il fondamentalista, secondo Giddens, è colui che
difende la tradizione in modo tradizionale.
tradizionale
De Maistre, nel 1819, riteneva che il diktat papale
non dovesse appoggiarsi a nulla di estraneo.
progetto "FARE
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370
Gli ultimi due p
papi,
p Benedetto XVI e Giovanni
Paolo II, non si possono certo definire
fondamentalisti.
Si sono appoggiati a concetti come quello della
l i i à dello
laicità
d ll stato, hanno
h
riabilitato
i bili
uomini
i i di
scienza come Galileo e Darwin, hanno
riconosciuto una certa autorità alle spiegazioni che
sc e a haa dato
da o ad alcuni
a cu aspetti
aspe della
de a vita.
v a.
laa scienza
Tutte le concessioni ad autorità “altre”, e ben più
salde,
ld indeboliscono
i d b li
una religione
li i
in
i cuii la
l
tradizione, armata dell’infallibilità papale, bastava
a se
stessa.
progetto "FARE
371
Mazzuccato
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Federico
L scelta
La
lt impossibile
i
ibil di Hannah
H
h
Un ufficiale al capo di un gruppo di ebrei:
“Hai la responsabilità degli ebrei che vivono
qui […]. Dacci i loro nomi e indirizzi.[…] Se
fai questo per noi ti lasceremo andare e
potrai portare con te altre 72 persone.[…]”
progetto "FARE
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372
Cosa fare? Chi salvare? Farsi uccidere?
Isaiah Berlin ha indicato 3 possibilità:
•Suicidarsi
•Avvertire tutti del pericolo affinchè scappino
•Mettersi in salvo con altre 72 persone
Una cosa è certa: nessun atto va
condannato Ogni scelta è legittima e
condannato.
giudicarle è segno di arroganza, perché
bisognerebbe trovarsi in una tale situazione per
ppoter rispondere.
p
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Elli Marina
373
Ricchi
i hi ereditieri,
di i i fatevi
f
i da
d voii
Thomas Paine
Th
P i scrisse
i un pamphlet
hl t
nel quale,rivendicando
q
,
l’uguaglianza delle opportunità e la
meritocrazia,
i
i giustificò
i ifi ò la
l tassa
sull’eredità,, a partire
p
da quella
q
di tipo
p
monarchico.
progetto "FARE
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2009-2010
374
“Al
Al male della monarchia abbiamo
aggiunto quello della successione
ereditaria”, il che, secondo Paine, è un
insulto ai posteri.
p
Infatti se tutti gli uomini sono
originariamente
i i i
t uguali
li non
bisognerebbe lasciare che certi titoli o
onori vengano trasmessi tramite
ll’eredità
eredità. Altrimenti si potrebbero avere
degli “asini travestiti da leoni”.
Elli
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Marina
375
Il senso civico dei furbi e dei fessi
Prezzolini scrisse un “Codice
Codice della vita italiana
italiana”::
Art 1. I cittadini italiani si dividono in due categorie:
i furbi e i fessi
[ ] Se uno
Art 2. Non c’è una definizione di fesso.[…]
paga il biglietto intero in ferrovia[…], dichiara
all’agente
all
agente delle imposte il suo vero reddito[…]
reddito[ ]
eccetera: questi è un fesso.
Al contrario i furbi sono quelli dall’individualismo
p
e l’abitudine al piccolo
p
inganno.
g
esasperato
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376
Gli italiani davvero non ppensano ad altro che
al proprio interesse?
Ad esempio si potrebbe pensare che andare
a votare alle elezioni sia inutile, poiché un
singolo voto non cambia nulla, lasciando
p p dovere.
che siano ggli altri a fare il proprio
Tuttavia gli italiani non fanno eccezione al senso di
identità e appartenenza,
appartenenza allo spirito civico e al
desiderio di partecipare al bene comune. Ciò è
dimostrato dal numero di italiani che votano alle
elezioni.
Elli
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2009-2010
Marina
377
I paradossi delle buone maniere
Cercare di codificare i comportamenti degni
di apprezzamento o di biasimo è un
un’impresa
impresa
contraddittoria.
Il messaggio dei galatei è impossibile da
osservare Ad esempio: “Sii
osservare.
Sii spontaneo!
spontaneo!”
Com’è possibile esserlo se viene ordinato?
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2009-2010
378
Paradossi:
d i
• Nel galateo chi non si fa notare è esempio di
distinzione ed eleganza. Ma come può essere
un esempio se non lo si è notato?
• Alc
Alcune
ne regole determinano i comportamenti da
assumere in p
pubblico. Ma ggentilezza,
signorilità e stile sono qualità intime legate
all’essere,
ll’
non all’apparire.
ll’
i
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Elli Marina
379
Il “Moggi’s
Moggi s problem”:
problem : è possibile
mentire a sé stessi?
Dicono ci sia poco da stupirsi di ciò che le
intercettazioni hanno rivelato di Moggi, dal
momento che lui stesso affermò di aver
mentito anche a sé stesso.
Ma è possibile mentire a sé stessi?
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380
Se auto ingannarsi significa indursi a credere
qqualcosa che si sa non essere vero,, allora si
incorre in un paradosso.
M
Moggi
i mentiva
ti persino
i quando
d diceva
di
di
mentire a sé stesso!
La sua pseudo-confessione sta ad indicare che la
verità non conta.
conta L
L’unica
unica vera legge è quella del
più forte e del più furbo.
Così nella vita come nel gioco non conta la lealtà,
conta solo vincere.
vincere
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Elli Marina
381
Insomma , questi “nani filosofici”sono raccolti in
un unico
i volume
l
per comporre un piccolo,
i l ma
prezioso manuale, per ragionare più lucidamente,
argomentare
t un pensiero,
i
porsii delle
d ll domande,
d
d
smontare questioni e rimontarle e vivere un po’
meglio.
li Perciò
P iò , esercitarsi
it i in
i questa
t filosofia
fil fi
minima , porta molto lontano con le riflessioni,
ben più lontano del nano lanciato nei pub
p b
australiani
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382
Indice esercizi scelti:
‐Siate precisi quando insultate ‐Il miracolo della gomma bucata ‐Veronesi e la scienza senza autorità
V
i l
i
ià
‐Il poeta della materia
‐Così lo tsunami mi ha reso felice
‐La luce è un'onda o una particella? Decidete voi
La l e è n'onda o na parti ella? De idete oi
‐Il Rinascimento di Galileo
‐Il senso del tempo battuto a macchina
‐Il pluralismo secondo G. Marx
Il pluralismo secondo G Marx
‐Sant'Agostino e il tanga di Pinocchio
‐Siamo liberi di rinunciare alla libertà
‐EE il signore disse ad Abramo: «Innanzitutto, niente giornalisti
il signore disse ad Abramo: «Innanzitutto niente giornalisti
‐Una società decente per gli immigrati
‐Il vantaggio di essere masochista
‐Perché
Perché Ratzinger non è fondamentalista
Ratzinger non è fondamentalista
‐La scelta impossibile di Hannah
‐Ricchi ereditieri, fatevi da voi
‐I paradossi delle buone maniere
p
‐Il «Moggi's problem»: è possibile mentire a se stessi?
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383
Tutti i libri presentati finora hanno titoli molto
accattivanti e prendono spunto da serie
t l i i tra
televisive
t le
l più
iù seguite
it oppure da
d aneddoti
dd ti
interessanti.
Per ultimo presentiamo un libro di filosofia
molto legato alla tradizione e antico…
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384
LE CONFESSIONI
(Sant Agostino)
(Sant’Agostino)
Fretto Veronica e Bisso Cristina
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385
INTRODUZIONE GENERALE
Agostino scrive i tredici libri delle “Confessiones”
Confessiones nei
primi anni del suo episcopato.
- I primi nove libri sono di taglio autobiografico e
raccontano la vita dell
dell’autore
autore fino alla conversione.
conversione
- Il decimo libro riguarda il concetto della memoria e
della relatività del tempo.
- Gli ultimi
lti i tre
t libri
lib i contengono
t
invece
i
un commento
t all
racconto biblico della Creazione.
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386
IL NOSTRO INTENTO
Ci siamo proposte di descrivere il contenuto
delle Confessioni a partire da alcune
citazioni rappresentative,da noi ritenute
importanti per la comprensione generale del
t t Ogni
testo.
O i citazione
it i
è seguita
it da
d un
commento esplicativo, che fungerà anche da
p g
ggenerale dei contenuti del libro
spiegazione
dal quale è stata estrapolata.
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387
“Il mio ppeccato era di non cercare in lui,, ma nelle sue
creature, ossia in me stesso e negli altri, i diletti, i primati, le
verità, così precipitando nei dolori, nelle umiliazioni, negli
errori”. [Libro I]
COMMENTO
Da questo passo emerge chiaramente che Agostino, non
essendosi ancora convertito al Cristianesimo, si ispirava ad
piaceri carnali e materiali. In
un ideale di vita volto ai p
seguito, l’incontro con Ambrogio gli consentì di superare le
sue convinzioni religiose legate al movimento manicheista;
riscoprì quindi la natura spirituale di Dio e la ricchezza della
Sacra Scrittura.
Scrittura Sarà questo ll’inizio
inizio del suo cammino
spirituale finalizzato alla scoperta di Dio.
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388
“Eppure io volli commettere un furto, e lo commisi non
costretto da alcuna miseria, bensì da povertà e insofferenza
di giustizia e sovrabbondanza di iniquità”[Libro II]
COMMENTO
Episodio tra i più famosi delle Confessiones, il furto
delle pere è un tipico esempio di “confessio peccatis”.
Agostino ritorna infatti con la memoria alla vita
di i
dissipata
trascorsa durante
d
la
l giovinezza,
i i
descrivendo
d
i d
quest’atto di vandalismo gratuito dettato
esclusivamente da un desiderio di trasgressione.
Esplora in questo modo,
modo entrandone a contatto,
contatto il
fascino torbido dell’atto proibito, indifferente alla
norma morale come alla giustificazione razionale.
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389
“Cercavo che cosa amare, poiché amavo amare, e odiavo la sicurezza e
una vita esente da trappole, poiché dentro di me avevo una fame di cibo
interiore, proprio di te, Dio mio, e tuttavia non avvertivo gli stimoli di
quella fame e non sentivo il bisogno di alimenti incorruttibili, non perché
fossi sazio di quelli, ma quanto più ero digiuno, più ero disgustato”
[Libro III]
COMMENTO
Agostino, ancora inconsapevole del suo appetito di cibo
spirituale, ricerca spasmodicamente esperienze erotiche e i
p g
Gli
sentimenti amari che a esse si accompagnano.
smarrimenti e le deviazioni del giovane che si è gettato a
capofitto in una vita di piacere vengono descritti
dettagliatamente in questo libro, ancora incentrato sulla vita
del santo prima della sua conversione.
conversione
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390
“Io sentii che la mia anima e la sua erano state un’anima
p ; pperciò la vita mi ffaceva orrore poiché
p
non
sola in due corpi;
volevo vivere a mezzo, e perciò forse temevo di morire, per
non far morire del tutto chi avevo molto amato” [Libro IV]
COMMENTO
È questo un passo che descrive il legame affettivo che legava
Agostino a Vindiciano, un suo caro amico medico. Quando
questi morì
morì, Agostino fu sopraffatto dal dolore
dolore, angosciato
dalla solitudine e dal disgusto di ogni cosa. Tanta
sofferenza, tanta incostanza negli stessi affetti, sono inerenti
g amore per
p cose terrene,, fugaci
g e limitate. Solo
ad ogni
l’amore per Dio, stabile e infinito, avrebbe potuto soddisfare
il cuore straziato di Agostino.
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“L
La soavità
ità della
d ll sua parola
l mii incantava,
i
t
era più
iù dotta
d tt ma meno
gioviale e carezzevole di quella di Fausto quanto alla forma; quanto alla
sostanza però nessun paragone era possibile: l’uno si sviava nei tranelli
manichei,
h ll’altro
l mostrava la
l salvezza
l
nell modo
d più salutare.
l
Ma la
l
salvezza è lontana dai peccatori, quale io ero allora là presente. Eppure
mi avvicinavo ad essa sensibilmente a mia insaputa.” [Libro V]
COMMENTO
Agostino è stato incantato in passato dall’eloquenza di
Fausto, vescovo manicheo. Quando conosce Ambrogio
però nonostante la sua eloquenza non fosse alla pari di
però,
quella di Fausto, rimane affascinato dalla sostanza
della sua parola. È stato quindi questo il motivo per cui
Agostino
gos o rigettò
ge ò il manicheismo,
c e s o, avviandosi
vv dos
finalmente verso il cammino nella fede.
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392
“Ti credevo con tutta l’anima incorruttibile,, inviolabile,, immutabile;; pur
p
ignorandone la causa e il modo, riconoscevo chiaramente e sicuramente
l’inferiorità di una cosa corruttibile rispetto ad una incorruttibile.
Ponevo senza esitare una cosa inviolabile al di sopra di una violabile
violabile, e
ritenevo le immutabili superiori alle mutabili. [Libro VII]
COMMENTO
Qui viene esplorata la tematica del Male. Agostino riteneva, prima
di ricevere la rivelazione divina, che il mondo fosse dominato da
due entità opposte: il bene e il male, in perenne contrasto tra loro. È
i l giunto
inoltre
i
alla
ll conclusione
l i
che
h il male
l non esista
i perché
hé tutto
ciò che esiste, per il semplice fatto che sia qualcosa, è un bene. A
ciò si aggiunge un’altra considerazione: l’unico essere incorruttibile
è Dio. Affermare ciò equivale a dire che tutto all’infuori di Dio sia
corruttibile e che sia quindi un male (abbiamo prima affermato che
tutto ciò che esiste deve essere ritenuto un bene). È questa una delle
più evidenti contraddizioni che emerge dal testo.
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393
“E
E quando da profondità misteriose una profonda
meditazione trasse e riunì tutta la mia miseria al cospetto del
mio cuore, si scatenò un’immane tempesta portando
un’immane pioggia di lacrime. […] Piangevo in tutta
l’amarezza del mio cuore contrito” [Libro VIII]
COMMENTO
È forse questo l’episodio culmine di tutte le Confessioni. Viene
descritta una scena in cui Agostino si trovava nel giardino della sua
casa milanese con il cuore e il fisico ormai provati da una crisi
profonda che lo fecero scoppiare in un pianto dirotto.
All’improvviso gli giunse una voce infantile che lo esortò a leggere
il libro delle Lettere di San Paolo. Aprendolo a caso, lesse
l’episodio della conversione di Paolo. Interpretando questo fatto
come un segno divino, Agostino si rese conto che la sua
conversione era ormai giunta a compimento.
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“Tu, supremo e onnipotente,
“T
i
hai
h i creato il tempo prima
i di
ogni cosa. Il tempo è eterno e senza limiti, un’estensione del
tuo spirito
spirito”
COMMENTO
L tematica
La
t
ti del
d l tempo
t
è affrontata
ff t t nella
ll parte
t conclusiva
l i dell’opera.
d ll’
Definire il tempo è estremamente difficile; potremmo immaginarlo
come una linea infinita. Il problema che nasce è però il seguente: è Dio
che creò il tempo o il tempo che creò Dio? Stando alla Bibbia, Dio è
ll’origine
origine di tutto.
tutto Il tempo quindi non è nient
nient’altro
altro che una creazione
divina, la cui nascita coincide con quella di Dio. Tuttavia, sulla base di
queste considerazioni, potrebbe nascere la seguente riflessione: se il
mondo finisse, momento che potrebbe essere considerato la fine del
tempo anche ll’Onnipotente
tempo,
Onnipotente dovrebbe svanire nel nulla
nulla, nello stesso
modo attraverso cui dal nulla si generò. È questo un controsenso, dal
momento che Dio, essere eterno e supremo,non può per la sua stessa
natura morire.
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Commenti di carattere generale
al progetto
p g
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Presentare le Confessiones di Sant’Agostino
Sant Agostino
come ultima opera non è stato una scelta
casuale.
casuale
Gli altri libri indubbiamente incuriosiscono di
più,
i mentre quest’ultimo
li
è di più
i difficile
diffi il
comprensione ed è molto più lontano da noi
dal punto di vista temporale.
Citare alcuni tra g
gli episodi
p
ppiù significativi
g
dell’opera e commentarli cercando di
raccontare il testo nel suo insieme è stato un
modo per trarre alcuni spunti di riflessione
senza appesantire troppo il lavoro.
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397
Eppure, al di là dell’apparenza, l’opera di S.
g
è forse quella
q
che riesce a toccare di
Agostino
più l’interiorità di chi si appresta a leggerlo.
I f tti tralasciando
Infatti,
t l i d le
l opinioni
i i i che
h ciascuno
i
ha
h
in merito alla fede, il racconto è quello di un
uomo in cerca della propria strada.
In questo momento della nostra vita, ci troviamo
a dover fare delle scelte che ci
condizioneranno per sempre
sempre.
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Abbandonare g
gli studi e andare a lavorare o
intraprendere un percorso universitario?
Nel caso quale facoltà scegliere?
In quale ateneo?
M li dare
Meglio
d
maggior
i peso all criterio
i i territoriale
i i l
oppure analizzare le specifiche qualità delle
università?
à?
Forse la scelta migliore è quella di non chiudersi
nessuna porta: lavorare e studiare insieme;
così se va male su un versante andrà meglio
dall’altro
dall
altro.
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E poii riuscire
i i a fare
f
le
l due
d cose nello
ll stesso
t
tempo consente di avere una maggiore
indipendenza economica senza però
p f
rinunciare ad una carriera professionale
qualificata…
Queste sono solo alcune delle domande che
frullano nella testa di ognuno di noi.
S Agostino racconta il suo percorso esistenziale,
S.
esistenziale
gli errori commessi, gli ostacoli da superare e
l iinquietudini
le
i t di i che
h lo
l hanno
h
accompagnato.
t
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400
L filosofia
La
fil fi è questo:
t è riflessione
ifl i
su di sé,
é sulle
ll
proprie scelte, sulla vita individuale e
collettiva.
Ogni uomo deve fare delle scelte, anche
scegliere di lasciarsi vivere, di non scegliere
mai subendo passivamente la vita è una scelta.
scelta
La filosofia è uno strumento prezioso, è un
atteggiamento, è un approccio alla vita che non
tutti hanno.
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401
Studiare il pensiero di qualcun altro spesso potrà
non essere interessante; tuttavia, se ciò
consente
t di porsii delle
d ll domande,
d
d ne saràà valsa
l
la pena.
In fondo ciò che più conta è aver capito che la
filosofia è uno stile di vita che può essere
indossato con eleganza in ogni attimo e in ogni
situazione,
it i
sia
i quando
d sii tratti
t tti di stronzate,
t
t sia
i
quando si tratti di importanti e delicate
questioni di vita.
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402
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