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Tecnica semplice, risultati facili «Ma ai figli pensateci da giovani» tutti

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Tecnica semplice, risultati facili «Ma ai figli pensateci da giovani» tutti
Dall’inseminazione artificiale
al trasferimento dell’embrione
Enigmista 222:MagazineNEW 365.qxp 18/06/14 09:33 Pagina 1
MERCOLEDÌ
30 LUGLIO 2014
Tra le tecniche di primo livello rientra
l’inseminazione artificiale. Nel secondo e terzo
livello fanno parte, invece, la fecondazione in vitro
e il trasferimento dell’embrione (Fivet)
“
BOOM
DI RICHIESTE
Se la gravidanza non arriva
in fretta, chi vuole diventare
genitore potrebbe pensare
di risolvere la situazione
ricorrendo ai donatori
Settimanale di cruciverba, giochi, rebus e rubriche.
€
ORIZZONTALI
1. Ha per capitale Katmandu - 5.
Siam... agli estremi - 7. La fine...
di Thor - 8. Il nome di Baudo - 10.
Il maggiore fra due omonimi - 11.
Contraddistinguere - 12. Può contenere una bibita - 13. Ve ne sono
di morali - 15. Per l’addietro - 16.
Può darlo la stadera - 18. Lo è la
massaia - 24. La sconvolge l’ira
- 25. E’ detta anche leone marino
- 26. Un tessuto scozzese - 27. E’
un... posto di ristoro di molte aziende - 28. Lo è una retta che non
ne incontra mai un’altra - 30. Fatto leggendario - 31. Una sentinella avanzata - 32. Sale ampiamente
usato come fertilizzante - 33. L’ordine di... buttarsi - 35. Un recipiente per marmellata - 37. Capoluogo del dipartimento del Calvados - 38. Porto sul lago Ontario 39. Nuvolette candide - 40. Unto,
lubrificato - 41. Un’erba aromatica - 43. Copia di un individuo ottenuta in laboratorio - 44. Viaggia per svago - 45. Le hanno Leo
e Piero - 46. L’umidità lo è del
ferro - 47. Ha un proprio servizio.
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
Tecnica semplice, risultati facili
«Ma ai figli pensateci da giovani»
VERTICALI
1. Per la sua giustizia poté salvarsi dal diluvio universale - 2. Precedono “Medici in prima linea” - 3. Simpaticamente schietti - 4. Si ritiene
che abbiano vista acutissima - 5. Una cellula riproduttiva - 6. Le danno gelsi e rovi - 9. Aggettivo d’una varietà di salice - 10. Una bella Melissa dello spettacolo
- 11. Una moda... contagiosa - 12. Aggraziato e gentile - 14. Rinomata località turistica del Trentino - 16.
Una preziosa sferetta con riflessi iridescenti - 17. Sono
addetti alla cura dei cavalli - 18. Paragrafo di legge 19. Vanno in chiesa... soltanto per visitarla - 20. Quello di Lourdes è tra i più famosi - 21. Così morì Giordano Bruno - 22. La figlia maggiore di Labano, anda-
ta in sposa a Giacobbe - 23. Le ultime lettere della
commedia - 24. Entra nella fabbricazione della birra 26. Manca all’indiscreto - 28. Se lo batte la persona pentita - 29. Uno con i piedi per terra - 31. Fa binomio con... l’alloggio - 32. La città natale dello scrittore Verne - 33. Avvolgono la ferita - 34. Secondo un
popolare proverbio, fa la forza - 35. Si deve pagare per
la macchina - 36. Mantello equino - 37. Circondate, avvolte - 38. Forma la spettacolare cascata della
Frua - 39. Una monetina statunitense - 41. Sigla dell’agenzia americana per lo sviluppo internazionale - 42.
Santo... prima di Silvestro - 44. E’ dolce in gelateria.
La ginecologa Porcu: no alla mentalità del rinvio della gravidanza
Quei bimbi venuti dal freddo: tanti primati nel suo curriculum
ESPERTA
Eleonora
Porcu è
responsabile
del centro
di sterilità e
procreazione
medica
assistita del
Sant’OrsolaMalpighi
di Bologna
(Ansa)
Donatella Barbetta
· BOLOGNA
«MIGLIAIA di coppie stanno
chiedendo informazioni ai
centri di fecondazione. Professoressa Eleonora Porcu, si
aspetta un boom di richieste?
«Sì, se passa la mentalità, eterologa è bello e facile. La tecnica è molto semplice — risponde la responsabile del centro di sterilità e procreazione medica assistita del policlinico Sant’Orsola-Malpighi di
Bologna — più complesso sarà per
noi l’aspetto organizzativo. Ma i
futuri genitori, invece, se la gravidanza non arriva subito potrebbero pensare di risolvere la situazione sostituendo i gameti. E nelle
donne si potrebbe anestetizzare la
consapevolezza che i figli vanno
fatti da giovani».
La ginecologa è rientrata da Roma, dove nei giorni scorsi ha partecipato al Tavolo tecnico ministeriale sull’eterologa.
«Sì sono soddisfatta. Abbiamo lavorato a ritmo serrato per un mese, facendoci domande stringenti,
incoraggiati e sostenuti dal ministro Lorenzin, a cui stanno a cuore soprattutto le norme di sicurezza sulla salute delle coppie e del nascituro».
Quale sarà la prima cosa che
dirà alle coppie che presto le
chiederanno di ricorrere ai
gameti dei donatori per avere un figlio?
«Dirò che fare un figlio presuppone sempre e comunque un’incognita — risponde la professoressa,
appena nominata tra i componenti del Consiglio superiore di sanità
— sia se arriva senza aiuti da parte
della medicina, sia se si ricorre alla
procreazione assistita con fecondazione omologa, quindi all’interno
della coppia, sia se c’è di mezzo
l’eterologa. Anche se in quest’ultimo caso il controllo è maggiore,
perché l’obiettivo sarà quello di selezionare donatori sani. Ma la certezza di un figlio sano nessuno
può assicurarla al 100%».
Quali sono i rischi dell’eterologa?
«È necessario individuare e quindi evitare la trasmissione di malattie infettive o genetiche anche se
ovviamente non sarà possibile
7
identificare tutte le possibili patologie. Per questo — sottolinea la
professoressa che ha al suo attivo
il record della prima nascita con
ovocita congelato, nel 1997 — occorre che i pazienti siano informati, in modo da non creare false
aspettative e soprattutto che in futuro qualcuno dica ‘Questo non lo
sapevo, magari se me l’avessero
detto...’. È un passaggio fondamentale del percorso che dev’essere
condiviso per mettere sul piatto
vantaggi e svantaggi, rischi e benefici. Inoltre, di fronte ai problemi
di sterilità bisogna muoversi con
cautela».
Perché?
«Nella coppia si innescano dinamiche che possono portare alla disgregazione. Quante volte ho senti-
“
PERCORSO
DA CONDIVIDERE
Nessuno può assicurare
un bambino sano
al cento per cento:
anche con i controlli
qualche rischio c’è sempre
to dire ‘non è colpa mia’. C’è la vergogna di essere sterili e la volontà
di nascondere il ricorso alla fecondazione assistita. Bisognerà sviluppare ancora di più il sostegno psicologico della coppia».
Il numero massimo di nati da
un donatore dieci. Per alcuni
è anche troppo. Secondo lei?
«Sono state fatte valutazioni
sull’esperienza di altre nazioni e
sulla statistica per evitare donazioni involontarie tra consanguinei».
E l’ipotesi rimborso per i donatori?
«Un meccanismo ancora da affinare, l’eterologa per definizione è
gratuita».
Da cattolica ha qualche perplessità?
«Stavolta più che sul profilo religioso, rifletto su quello umano: capire, con approccio antropologico,
che cosa c’è dietro queste richieste, perché non mi sento solo una
fornitrice di gameti».
Prestigioso il curriculum di Eleonora Porcu:
nome noto nel panorama scientifico
internazionale dal 1997, quando ottiene una
gravidanza da un ovocita congelato, poi nasce
un bimbo da ovocita e seme congelati e nel
2008 vengono al mondo due gemelle da una
donna curata per cancro ovarico: congelato
anche il suo ovocita.
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