Comments
Description
Transcript
PresentazioniProgetti - LAR
Controlli Automatici LB Presentazione progetti Matteo Sartini DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093872 Email: [email protected] URL: www-lar.deis.unibo.it/people/msartini/ Introduzione Tre tipologie differenti Prima tipologia Problematiche derivanti dalla presenza di poli complessi e coniugati Seconda tipologia Progetto eseguito mediante uno schema di controllo in cascata Terza tipologia Problematiche relative alla presenza di rumore a basse frequenze 2 Prima tipologia 3 Prima tipologia 4 Prima tipologia 5 Prima tipologia 6 Prima tipologia Progetto del regolatore statico: Specifiche statiche: A,F : errore a regime nullo in presenza di riferimento a gradino e disturbo sull’uscita a gradino. B,G: errore a regime nullo in presenza di riferimento a gradino e disturbo sull’uscita. B,G: attenuazione di un disturbo sinusoidale sull’uscita superiore a 30 volte con disturbo a frequenza 0.1 rad/sec 7 Prima tipologia Progetto del regolatore statico. 8 Prima tipologia: Progetto regolatore statico 9 Prima tipologia Progetto del regolatore dinamico: Specifiche dinamiche: A, B, C, F: massima sovraelongazione della risposta al gradino di riferimento inferiore al 5%. A, B, F, G: Tempo di assestamento al 2% (F, G) o 5% (A, B) della risposta al riferimento a gradino inferiore a 0.5s (A), 0.6s (B), 0.8s (F), 0.8s (G) A, B, C, F: margine di fase superiore a 40° (A, B) o 45° (F, G) per garantire la robustezza. 10 Prima tipologia: regolatore dinamico 11 Prima tipologia Progetto del regolatore dinamico: Analisi dell’impiego di possibili schemi di controllo avanzato. Analisi delle specifiche sulle funzioni di anello in funzione delle strategie adottate. Analisi e sintesi del regolatore mediante gli scenari di riferimento. 12 Prima tipologia Rumore di misura Attenzione al guadagno del regolatore ad alte frequenze (frequenze del rumore) Studio della Q(S) Scelta di strategie per limitare effetti del rumore Poli in alta frequenza nel regolatore Filtri sul ramo di retroazione Analisi requisito: La soluzione non deve presentare code di assestamento marcate Analisi mediante luogo delle radici …. (pensateci) 13 Prima tipologia Dimensionamento dell’attuatore Osservazione dei valori di controllo di regime (riferimenti, disturbi ai rispettivi valori massimi nel caso peggiore). Osservazione dei valori di controllo necessari a gestire il transitorio. Dimensionamento appropriato Garantire sempre il funzionamento corretto del sistema a regime. Non sovradimensionare. Valutare l’impiego di schemi di controllo avanzati per ridurre il fenomeno del wind-up 14 Prima tipologia Disturbo sull’uscita Dimensionamento attuatore Rumore di misura Eventuale filtro sul rumore di misura 15 Seconda tipologia 16 Seconda tipologia 17 Seconda tipologia 18 Seconda tipologia 19 Seconda tipologia 20 Seconda tipologia 21 Seconda tipologia 22 Seconda tipologia 23 Seconda tipologia Attenzione: Al parametro incerto: Attenzione al guadagno statico della funzione di anello per il soddisfacimento delle specifiche statiche. Attenzione alle code di assestamento dovute a non perfette cancellazioni. Verificare il progetto per valori differenti del parametro incerto. 24 Seconda tipologia Progetto del regolatore statico: Specifiche statiche: Anello interno: D, I attenuazione del disturbo sinusoidale sull’uscita pari a 100 volte, con pulsazione inferiore a 1 rad/sec ed ampiezza massima pari a 5 C, H attenuazione del disturbo sinusoidale sull’uscita pari a 10 volte, con pulsazione inferiore a 10 rad/sec ed ampiezza massima pari a 2 Anello esterno: C, D, I, H: errore a regime nullo in presenza di riferimento a gradino e disturbo sull’uscita a gradino 25 Seconda tipologia Progetto del regolatore statico. 26 Seconda tipologia: Progetto regolatore statico 27 Seconda Tipologia Progetto del regolatore dinamico: Specifiche dinamiche: Anello interno: C, D, I, H: margine di fase superiore a 40° (C, D), 45° (I, H) per garantire robustezza. C, D, I, H: garantire disaccoppiamento frequenziale tra inner loop e outer loop. Anello esterno: Assenza di sovraelongazioni ed oscillazioni nella risposta al gradino di riferimento. Tempo di assestamento al 5% (C, D, H) 2% (I) inferiore a 0.8s (C, H) 0.3s (D) 0.5s (I) Margine di fase superiore a 40° (D) 50° (C) 55° (H) 45° (I) 28 Seconda tipologia: regolatore dinamico 29 Seconda tipologia Progetto del regolatore dinamico (inner and outer loops): Analisi dell’impiego di possibili schemi di controllo avanzato. Analisi delle specifiche sulle funzioni di anello in funzione delle strategie adottate. Analisi e sintesi del regolatore mediante gli scenari di riferimento. 30 Seconda tipologia Rumore di misura (inner and outer loops) Attenzione al guadagno del regolatore ad alte frequenze (frequenze del rumore) Studio della Q(S) Scelta di strategie per limitare effetti del rumore Poli in alta frequenza nel regolatore Filtri sul ramo di retroazione Attenzione: nel progetto dei regolatori in cascata la variabile di controllo del loop interno risente inevitabilmente anche del rumore sulla misura del loop esterno e generalmente ha guadagno maggiore ad alte frequenze 31 Seconda tipologia Analisi requisito: La soluzione non deve presentare code di assestamento marcate Analisi mediante luogo delle radici …. (pensateci) Limitare l’azione di controllo Che influenza ha il requisito sul progetto del regolatore? 32 Seconda tipologia Dimensionamento dell’attuatore Osservazione dei valori di controllo di regime (riferimenti, disturbi ai rispettivi valori massimi nel caso peggiore). Osservazione dei valori di controllo necessari a gestire il transitorio. Dimensionamento appropriato Garantire sempre il funzionamento corretto del sistema a regime. Non sovradimensionare. Valutare l’impiego di schemi di controllo avanzati per ridurre il fenomeno del wind-up 33 Seconda tipologia Disturbo sull’uscita Dimensionamento attuatore Rumore di misura Eventuale filtro sul rumore di misura 34 Terza tipologia 35 Terza tipologia 36 Terza tipologia Progetto del regolatore statico: Specifiche statiche: E, L : errore a regime nullo in presenza di riferimento a gradino. E, L: attenuazione disturbo sinusoidale sull’uscita pari a 25 volte (E) 20 volte (L) con disturbo a frequenza 0.1 rad/sec. 37 Terza tipologia Progetto del regolatore statico. 38 Terza tipologia: Progetto regolatore statico 39 Terza tipologia Progetto del regolatore dinamico: Specifiche dinamiche: E, L: assenza di sovraelongazioni della risposta al gradino di riferimento. E, L: Tempo di assestamento al 2% (E) o 5% (L) della risposta al riferimento a gradino inferiore a 0.7s (E), 0.6s (L). E, L: margine di fase superiore a 40° (E) o 45° (L) per garantire la robustezza. 40 Terza tipologia: regolatore dinamico 41 Terza tipologia Progetto del regolatore dinamico: Analisi dell’impiego di possibili schemi di controllo avanzato. Analisi delle specifiche sulle funzioni di anello in funzione delle strategie adottate. Analisi e sintesi del regolatore mediante gli scenari di riferimento. 42 Terza tipologia Rumore di misura Attenzione al guadagno del regolatore ad alte frequenze (frequenze del rumore) Studio della Q(S) Scelta di strategie per limitare effetti del rumore Poli in alta frequenza nel regolatore Filtri sul ramo di retroazione Analisi requisito: La soluzione non deve presentare code di assestamento marcate Analisi mediante luogo delle radici …. (pensateci) 43 Terza tipologia Dimensionamento dell’attuatore Osservazione dei valori di controllo di regime (riferimenti, disturbi ai rispettivi valori massimi nel caso peggiore). Osservazione dei valori di controllo necessari a gestire il transitorio. Dimensionamento appropriato Garantire sempre il funzionamento corretto del sistema a regime. Non sovradimensionare. Valutare l’impiego di schemi di controllo avanzati per ridurre il fenomeno del wind-up 44 Terza tipologia Disturbo sull’uscita Dimensionamento attuatore Rumore di misura Eventuale filtro sul rumore di misura 45