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Buon Natale dai tuoi Sacerdoti Salesiani!
NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA DEI SS. SIMONE E GIUDA ORATORIO CENTRO GIOVANILE DON BOSCO SALESIANI RAVENNA Tel. 0544 476764 - Fax 0544 476763 E-mail: [email protected] Sito web: www.racine.ra.it/salesiani L’ALVEARE OPERA SALESIANA in RAVENNA - n° 3 del 2009 - Notiziario degli Ex Allievi Salesiani e della Parrocchia dei Santi Simone e Giuda Redazione: Via Antica Milizia, 54 - 48121 Ravenna - Dirett. Resp.: Franco Gabici - Reg. Trib. di Ravenna n. 1197 del 6-11-02 - Stampa: Tip. Mazzanti - Ra Buon Natale Carissimi, scrivo per formularvi gli auguri di Buon Natale. Dire Buon Natale dovrebbe essere la cosa più facile di questo mondo, ma provo qualche difficoltà se penso di correre il rischio di cadere nell’annuale formalità. Per evitare questo faccio gli auguri a tutti condividendo qualche storia particolare di amici incontrati e conosciuti, dentro i quali ciascuno può leggere la propria storia, la propria vita. Dico Buon Natale a te Marco che vivi immobilizzato da anni, dopo quel brutto incidente stradale che ti ha ridotto a un rudere, è molto diverso che dire Buon Natale a te Luigi (mio compagno di scuola) che in una mail mi racconti delle spese fatte per rinnovare la tua attrezzatura sciistica, e il 25 dicembre lo passerai in montagna a trascorrere la settimana bianca. Tu, Fabio, la stella cometa del presepe non la vedi, perché non hai tempo per pensare a queste cose e in testa hai altre stelle. E allora devo provocartene la nostalgia e dirti che le luci delle tue “notti d’oro” dentro cui spendi e sprechi i tuoi soldi, non fanno luce sufficiente per dare senso alla tua vita. Dire Buon Natale a te, Andrea, che il 23 Gennaio verrai all’altare con Diana, è molto diverso che dire Buon Natale a Lucia che il mese scorso ha firmato la separazione consensuale dopo che Gigi se n’è andato con un’altra. Perché a te Diana, ti basterà vedere nel presepe le nozze di Dio con l’umanità per sentirti coin- volta nel mistero dell’Incarnazione. A te Lucia, invece, che passerai per la prima volta le feste da sola e non avrai voglia neppure di andare a pranzo dai tuoi, occorrerà tutta la mia discrezione per farti capire che il tuo ripudio è simile a quello subìto da Gesù nella notte santa. Un conto è dire Buon Natale ad Anna che è sempre lì, con la faccia pallida e tirata, in quella corsia d’ospedale con il carrello che trasporta la flebo di una chemioterapia, è un conto dire Buon Natale a Salvatore, che in carcere nessuno verrà a trovare dopo che ne ha combinate, anche ai suoi genitori, di tutti i colori. Auguri a tutti e due, anche ai compagni di corsia o di cella: Il Signore vi doni la rispettiva guarigione del corpo e dello spirito. Dico Buon Natale a te Nicola, che mi sei tanto vicino con la tua amicizia ma anche tanto lontano con l’ateismo che professi, è molto diverso che dire Buon Natale a te Noris, che occupi il tuo tempo in preziosa preghiera per me e la tua comunità. Buon Natale a te Claudio, che sei rimasto vedovo; A te Marina che sei felice perché aspetti un bimbo; A te Giulia, che ti disperi perché le cose vanno male. Buon Natale mia amata comunità, così come tu sei! Don Mino Buon Natale dai tuoi Sacerdoti Salesiani! 1 DIVENTARE TESTIMONI Con l’esperienza della Cresima siamo diventati testimoni di Cristo. Nel nostro percorso, abbiamo sentito le storie di persone che hanno deciso di dedicarsi completamente al Signore. Per prepararci le nostre catechiste ci hanno fatto conoscere diverse persone tra cui una ragazza, che ha fatto volontariato in una delle zone del Terzo Mondo e delle suore di Clausura che ci hanno raccontato come hanno capito il loro destino di suore. LA MIA RIFLESSIONE: Ci sono delle persone che testimoniano sempre la loro fede, che pregano sempre e che vivono ogni giorno come un dono del Signore, altre invece che non sanno nemmeno che esiste, ed è a loro che dobbiamo portare la nostra testimonianza, anche a chi a perso tutto. Quando non abbiamo più speranza e intor- no a noi c’è solo dolore, paura, disperazione è il momento giusto per iniziare a sperare, per vedere la luce e rendersi conto che ogni secondo che viviamo su questa terra è un dono di Dìo; perchè a lui che dobbiamo dedicare la nostra esistenza, questo non vuoi dire che noi dobbiamo per forza essere preti o suore per farlo basta anche solo vivere al meglio ogni momento e non stancarsi di questa salita che non finirà mai, certo ci saranno momenti duri e non c’è niente di meglio che superarli insieme a chi amiamo. Questo è quello che ho capito in questo percorso, questo è quello che secondo me significa essere testimoni del suo amore, perchè esserlo ci rende creature del Signore. L’esperienza di gruppo continua tutti i venerdì dalle 19,30 alle 21,00. Eleonora Cinti LA BELLEZZA DI ESSERE SPOSI CRISTIANI Diventare sposi sarà difficile, ma meraviglioso, diventeremo complici, amici e compagni di viaggio. Da questo giorno le nostre vite saranno unite per sempre, per costruire insieme il nostro futuro duraturo, felice e radioso. Dio ci ha messo sulla stessa strada per poterla percorrere felicemente insieme, guardando nella stessa direzione con allegria, entusiasmo e tanta pazienza, con la forza e la volontà di sognare, mettendo la propria felicità nella felicità dell’altro, per tutti gli anni che verranno e poter dire fra tanto tempo: è stato bello come il primo giorno, sei la parte di me che mancava! 2 Sara e Stefano INCONTRO FAMIGLIE DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA Sabato 28 Novembre alle ore 19.30 presso la Parrocchia San Simone e Giuda, si è tenuto un incontro organizzato dal nostro caro parroco Don Mino, con la presenza dei catechisti ,dei genitori e dei figli. La serata è iniziata con una bella cena, consumata in un clima sereno e piacevole. I ragazzi riuniti in un’unica tavolata,conversavano amichevolmente e si scambiavano fra di loro momenti di sincera allegria e gran rispetto l’un per l’altro. Vederli tutti insieme così uniti, trasmetteva a noi genitori tanta gioia, anche perché nell’aria si respirava un clima di armonia e pace. Terminato di cenare, i ragazzi si sono trasferiti nel salone Boicelli per continuare piacevolmente la serata con gli animatori, che si sono gentilmente prodigati ad organizzare per i bimbi vari giuochi, intrattenendoli in un clima sempre più unito e caloroso. Noi genitori assieme a Don Mino e ai catechisti , ci siamo recati in un’ aula, per poter meglio conversare fra di noi, scambiare, idee opinioni e pensieri personali. Si è creato così un ambiente, dove c’era la possibilità di esternare i nostri stati d’animo sui vari argomenti di fede che venivano trattati. Si era creato in quella stanza un ambiente familiare e di amicizia; sembrava che tutti ci conoscessimo e ci frequentassimo da tempo. Don Mino è riuscito a formare un gruppo unito dove tutti insieme comunicavamo con il rispetto delle idee altrui, pronti a dare dei consigli e aiuto l’un con l’altro. Ricorderò quella serata come un momento bello della mia vita, perché mi sono sentita arricchire il bagaglio di esperienza di vita, con qualcosa di veramente positivo. Meraviglioso è stato poi il vedere gli sguardi gioiosi e soddisfatti dei miei figli, felicissimi nell’avere avuto l’occasione di fare nuove conoscenze e di stringere rapporti più stretti con amici già presenti. Visto che il prossimo appuntamento sarà a gennaio, consiglio a tutti di partecipare agli incontri. Sicuramente intervenendo si riproveranno le stesse emozioni da me raccontate e si avrà poi la fortuna di poter esternare con gli altri i sentimenti positivi vissuti. Ringrazio di cuore Don Mino e il suo staff catechisti per queste meravigliose occasioni che ci sta offrendo; ci sta aiutando a scoprire i valore della vita e ci sta portando a conoscere noi stessi , gli altri,e ci avvicina ancora di più a Dio. Grazie a tutti! Maria Teresa Perozzi mamma di Andrea e Gianluca Monti 3 A PROPOSITO DEL CROCIFISSO In quel tempo Gesù diceva alla folla nel suo insegnamento: “Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti ricevere saluti nelle piazze avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa“. Seduto di fronte al Tesoro osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma venuta una vedova povera, vi gettò due monetine che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli disse loro: “In verità vi dico: questa vedova così povera, ha gettato nel Tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece nella sua miseria vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere. mette in evidenza, all’attenzione di tutti. Che cosa vedrebbe Gesù in noi oggi? Che cosa direbbe della nostra fede in Dio? Fede matura? Sincera? In questi giorni si è parlato della sentenza della corte europea di Strasburgo che ordina di togliere i crocifissi dagli ambienti pubblici. La reazione italiana non si è fatta attendere. Tra le tante motivazioni addotte, contrarie alla sentenza: togliere il crocifisso sarebbe una chiara offesa alla tradizione della nostra gente che trova nel Vangelo la propria storia, le proprie radici. Qualsiasi persona ricorda che il Crocifisso non è solo un simbolo cristiano, ma anche umano, ricorda a tutti, credenti e non credenti, la croce della vita, la fatica di vivere per moltissimi abitanti di questa terra. Nessuno pensa di fare una guerra santa; il crocifisso per tanti secoli non ha dato fastidio a nessuno e non li darà in seguito. Il Vangelo si gioca nella propria vita e non nei simboli. Per quei pochi che mi leggeranno, di qualunque credo religioso siano, mi permetto ricordare le parole di Gesù: ero povero, avevo fame, avevo sete, ero in carcere e mi avete aiutato . A tutti Buon Natale e Felice Anno Nuovo don Adelmo Rossi Gesù osserva in profondità. Non è uno di quelli che guardano superficialmente. Egli è capace di cogliere i veri sentimenti delle persone, riesce a svelare le intenzioni più profonde e a mettere in luce quello che spesso rimane sepolto. Gesù non si lascia ingannare dai gesti religiosi ampi e vistosi degli scribi e farisei. Gesù vede, nel loro animo, solo il desiderio di apparire per farsi stimare e accettare. Gesù non si lascia distrarre dalla grande folla, riesce a notare il piccolo e apparentemente insignificante gesto di una povera vedova e lo Lo scorso 12 ottobre è ripartito, per il secondo anno consecutivo, “Fuori orario” il doposcuola organizzato dalla nostra Parrocchia “SS. Simone e Giuda” con il patrocinio del Comune di Ravenna, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado (o meglio, le vecchie scuole medie). In seguito ai risultati soddisfacenti ottenuti lo scorso anno, si è deciso di ripresentare il progetto e di riprendere con entusiasmo e voglia di lavorare. L’obiettivo che si propone è quello di offrire ai ragazzi un’ora e mezza di studio in un ambiente adatto ad esso, senza le distrazioni date dal cellulare, dalla televisione, dalla ricerca di qualcosa da mangiare o da tutto quello che è presente nelle nostre case. Per questo motivo viene data importanza al silenzio e alla disciplina, senza però intimorire i ragazzi e cercando di far comprendere loro che è l’attività stessa dello studio che richiede un’atmosfera di impegno e serietà. Nonostante la ricerca di questo rigore, i ragazzi sanno che prima delle 15 e dopo le 16.30, in quelli che sono i loro insegnanti possono trovare qualcuno con cui chiacchierare un po’, scherzare e giocare, creando un clima di complicità e intesa. Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, i ragazzi iscritti 4 “FRATE O NON FRATE IO STO CON DON BOSCO” L’anno educativo pastorale cha abbiamo iniziato assume un significato particolare per noi salesiani: è il 150° anniversario della fondazione della nostra Congregazione. Nel lontano 9 dicembre 1859 in una modesta stanzetta dell’Oratorio S.Francesco di Sales di Torino si radunavano i sacerdoti, i chierici e i laici che cooperavano con Don Bosco nella complessa gestione dell’Oratorio. Sentivano tutti nell’aria che si trattava di una cosa importante. C’erano don Alasonatti, il chierico don Rua (che sarà il primo successore di don Bosco), Giovanni Cagliero (che divenne poi vescovo e cardinale), Francesia e un’altra decina di giovani. Don Bosco spiegò che cosa fosse una congregazione religiosa, quali vantaggi poteva offrire. Essa assicurava il futuro dell’Oratorio. Continuò dicendo che da parecchio tempo aveva coltivato questo progetto, ne aveva parlato anche al Papa Pio IX, che l’aveva incoraggiato. Ormai erano maturi i tempi per dare vita ai sogni di don Bosco. Ognuno sarebbe stato chiamato ad operare liberamente questa scelta che comportava anche il vivere con radicalità i consigli evangelici: castità, povertà e obbedienza. Alle parole di don Bosco seguirono attimi di riflessione e di profondo silenzio. Ognuno avrebbe dovuto dare personalmente la propria decisione a don Bosco. L’adunanza si sciolse. Il Governo proprio di quel tempo stava abolendo tutti gli Ordini e le Congregazioni religiose, incamerandone anche tutti i beni. Un amico di don Bosco, l’Onorevole Rattazzi, aveva suggerito a don Bosco il modo di superare tale ostacolo: ogni salesiano avrebbe dovuto mantenere la propria responsabilità di cittadino. La nuova Congregazione avrebbe dovuto essere una società, come tante altre, riconosciuta dal diritto e sottoposta alle tasse. Il giovane chierico Cagliero, con la spontaneità che gli era caratteristica, esclamò in cortile: “frate o non frate, io sono deciso di non staccarmi mai da don Bosco”. La conferenza di adesione a questa nuova Pia Società fu tenuta il 18 dicembre 1859. Solo due giovani non aderirono. Se ne conserva il verbale, firmato da don Bosco, in quanto superiore, e da don Alasonatti, in qualità di prefetto, perché si era giunti subito all’elezione delle cariche. Per noi Salesiani e tutti i membri della famiglia di don Bosco questa ricorrenza merita un ringraziamento speciale al Signore. Ecco il motivo per cui venerdì 18 dicembre 2009 alle ore 20.30 diremo grazie di questi 150 anni di storia salesiana con L’Eucarestia concelebrata da tutti i noi, salesiani presenti a Ravenna. Siamo in sei, con me c’è don Damiano, don Giampaolo, Don Carlo, Don Adelmo Rossi e don Battello. Credo siano per questa Parrocchia e per i bisogni della chiesa locale tempi di Grazia, il poter godere di una presenza di sacerdoti-religiosi che, in virtù anche di una buona salute e preparazione spirituale, continuano a svolgere il ministero sacerdotale in fedeltà al carisma di don Bosco. Rivolgiamo noi tutti comunità salesiana di Ravenna, un appello alle famiglie dell’oratorio e ai fedeli tutti della Parrocchia. Riscopriamo insieme la gioia di appartenere al Signore nel nome di don Bosco, per essere una Parrocchia aperta alla nuova evangelizzazione; una casa che accoglie le varie forme di povertà che si presentano sul territorio e nel mondo; un cortile che fa incontrare i nostri ragazzi nell’amicizia vera e profonda con il Signore Gesù; una scuola materna per i nostri bimbi e un doposcuola per i preadolescenti che sappia avviare alla vita le nuove generazioni. Non deve essere tutto questo l’impegno del singolo salesiano di passaggio, ma di una comunità educativa fatta di salesiani e laici che trovano in don Bosco lo stile e il criterio di conduzione della missione educativa che la Chiesa ci affida. In don Bosco Don Mino Gritti vengono accolti nel salone dell’oratorio verso le 14.30 e dopo una partita a ping pong o a calcio balilla alle 15 si cominciano i lavori. Ogni ragazzo si muove individualmente e autonomamente, in base ai compiti che sono stati assegnati a scuola, tra il laboratorio di Matematica-Geometria-Scienze, quello di Italiano-Storia-Geografia e Inglese-Francese-Spagnolo. In ognuna di queste aule vi sono, ogni giorno, almeno due insegnanti disponibili ad aiutare nel momento del bisogno (non a fare i compiti al posto dei ragazzi!). In tutto collaborano una ventina di docenti volontari (professori in pensione o persone competenti nel campo per iter scolastico, lavoro o esperienze di vita e passione) che, alternandosi nei giorni della settimana, tentano di accompagnare i ragazzi nei loro compiti scolastici. Un aspetto, secondo noi importante, di questo lavoro è quello di dare agli studenti l’opportunità di fare domande a persone capaci di dare risposte e spiegazioni, nel momento dell’apprendimento e dell’elaborazione dei contenuti, fase dello studio in cui solitamente rimangono soli, ma anche quello di guidarli verso un’autonomia di base. Alle 16.30, terminato l’orario dedicato allo studio, i ragazzi possono relazionare tra loro giocando insieme o partecipando ad attività di laboratorio quali danza, découpage, cucito o lezioni di chitarra rimanendo all’interno degli spazi organizzati e messi a disposizione dall’oratorio. Stefania Gorgoglione - Coordinatrice 5 oraTorio cenTro Giovanile don bosco Via Antica Milizia, 54 - 48121 Ravenna - Tel. 0544 470345 I SaleSIanI dI don BoSco aprono a ravenna una Scuola per l’InfanzIa Scuola Materna “Mamma Margherita” Via Destra canale Molinetto, 139 Destinatari: bimbi dai 3 ai 5 anni In un ambiente dotato di ampi spazi e sale polivalenti con personale docente qualificato per un buon approccio alla scuola dell’obbligo anno scolasTico 2010-2011 Le IscrIzIonI sono aperte Da LuneDì 11 GennaIo 2010 fino ad esaurimento posti (max 45) presso la Segreteria Parrocchiale - Via Antica Milizia, 54 Orari di segreteria: dal Lunedì al Venerdì dalle 16.00 alle 19.00 - Sabato dalle 10.00 alle 12.00 Per qualsiasi informazione telefonare sull’apposito cellulare della Scuola Materna 328 9004767 oppure al fisso 0544 470345 LA SEGRETERIA PARROCCHIALE Per qualsiasi informazione certificato - iscrizione o adesione - richiesta d’affitto delle sale polivalenti 6 E’ APERTA TUTTI I GIORNI – ECCETTO DOMENICA DALLE 9.30 ALLE 12.00 E DALLE 15.30 ALLE 19.00 Cellulare della segreteria 3387147104 ORARI DELLE MESSE FERIALI: 8.30 - 18.00 FESTIVI: 8.30 - 10.30 PRO POPULO - 18.00 • Ogni domenica alle 17.30 Adorazione Eucaristica • Tutti i giorni Rosario comunitario alle 17.30 GRUPPO FAMIGLIE DELL’ORATORIO Il seme venne gettato da don Paci quando, cinque anni fa circa, raccogliendo il desiderio di alcuni genitori di trovarsi insieme, cominciò alla domenica pomeriggio a incontrare le famiglie al Salone Boicelli: mentre i bambini e i ragazzi giocavano, con i genitori si affrontavano argomenti di educazione, fede, vita sociale e familiare. Il desiderio di realizzare questa esperienza era motivato da una necessità di conoscersi di più e relazionarsi, aiutandosi e facendo insieme un cammino di fede. Da allora, a cadenza mensile, ci si ritrova al sabato sera dapprima attorno a un tavolo per due chiacchiere e due risate condividendo variegate specialità gastronomiche insieme a buon vino. E dopo una buona pausa, strappando a forza i maniaci del calcino da sfide all’ultimo punto, i genitori si incontrano per un momento formativo di preghiera e confronto mentre i ragazzi giocano, disegnano o guardano insieme un bel film. Non sono mancati tempi forti di aggregazione di alcuni giorni come a Ca’ Budrio di Valsenio e a Tavullia che hanno cementato amicizie e legami sia tra i ragazzi che tra i genitori. Ultimamente il gruppo famiglie ha preso l’impegno di animare delle domeniche pomeriggio con giochi e l’immancabile piadina e salsiccia. Nella semplicità cerchiamo di costruire un gruppo di famiglie all’interno della comunità cristiana parrocchiale, con un cammino e una identità che pian piano si va definendo nel rispetto dei percorsi personali. Un’identità che mette al primo posto l’accoglienza reciproca affinché tutti possano trovarsi a proprio agio, il confronto, la partecipazione alla vita della Parrocchia e l’ascolto illuminante della Parola di Dio. Don Damiano La Parrocchia dei SS. Simone e Giuda organizza il CENONE DI CAPODANNO Ritrovo ore 20,30 in Chiesa Menu: Aperitivo della casa • Antipasto misto Cappelletti al ragù - Cappelletti panna e prosciutto - Risotto ai funghi porcini Sorbetto al limone Arrosto con patate - Straccetti di tacchino ai carciofi - Cotechino con lenticchie Uva con scaglie di grana Acqua, bibite e vino • Brindisi di mezzanotte • Pandoro e Panettone Euro 30,00 Per informazioni e iscrizioni rivolgersi in segreteria ANIMAZIONE MUSICALE • RUOTA DELLA FORTUNA TRIO COMICO • ANIMAZIONE PER I PIU’ PICCOLI 7 2010 Festa di DON BOSCO Giovedì 28, venerdì 29 e sabato 30 GENNAIO ore 18.00 S. Messa con pensiero su don Bosco in preparazione alla Festa. Giovedi 28 GENNAIO ore 20.45 FIACCOLATA con don Bosco Rappresentazione dei quadri plastici della vita di don Bosco Ritrovo al “Podium” centro commerciale. Arrivo in chiesa - sul sagrato falò e vin brulè. Venerdi 29 gennaio ore 19.00 ore 21.00 Tutti a cena da “Mamma Margherita” 10.00 euro a testa Specialità di minestre romagnole, Sangiovese e dolce Rassegna dei cori ravennati Sabato 30 GENNAIO ore 15.00 ore 20.45 Don Bosco parla ai ragazzi Nel salone Don Bosco conferenza cittadina sull’educazione Relatore: Eraldo Affinati, scrittore ed educatore Sono invitati in particolar modo gli operatori nel campo dell’educazione. Domenica 31 GENNAIO S. Messa animata dai giovani e dal coro don Bosco La tettoia Pinardi presenta … oggi a Valdocco giochi per tutti Zelig di Romagna 3 ed. cabaret comico presentato da giovani e adulti nel salone Boicelli ore 18.30 Stand gastronomico: piadina con salsiccia e crescioni. ore 19.00 Maxi Bingo per tutti…tombola! ore 10.30 ore 15.00 ore 16.30 8