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Wireless Multi-Function Access Point - Atlantis-Land

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Wireless Multi-Function Access Point - Atlantis-Land
Wireless Multi-Function
Access Point
A02-AP1-W54
MANUALE COMPLETO
A02-AP1-W54 _MI01
Where solutions begin
Company certified ISO 9001:2000
Where solutions begin
Wireless Multi-Function Access Point
INDICE
CAPITOLO 1: INTRODUZIONE AL PRODOTTO
1.1 Panoramica del Wireless Multi-Function Access Point
1.2 Contenuto della confezione
1.3 Caratteristiche tecniche
1.5 Schema di installazione del Wireless Multi-Function Access Point
1.6 Considerazioni sull’Installazione
1
1
1
2
3
3
CAPITOLO 2: USO DEL WIRELESS MULTI-FUNCTION ACCESS
POINT
5
2.1 Precauzioni nell’uso del Wireless Multi-Function Access Point
2.2 I LED frontali
2.3 Le porte posteriori
2.4 Cablaggio
CAPITOLO 3: CONFIGURAZIONE
3.1 Prima di iniziare
3.1.1 Configurazione del PC in Windows 95/98/ME
3.1.2 Configurazione del PC in Windows NT4.0
3.1.3 Configurazione del PC in Windows 2000
3.1.4 Configurazione del PC in Windows XP
3.1.5 Configurazione in ambiente MAC
3.1.6 Verifica della Configurazione
3.2 Settaggi di Default
3.2.1 Password
3.2.2 Porte LAN e WLAN
3.3 Configurazione tramite Browser
3.3.1 Navigare nell’interfaccia Web di Configurazione
3.4 Wizard
3.5 Status
3.6 Basic Settings
3.6.1 Sicurezza
3.6.2 Access Point
3.6.3 Client Mode
5
6
6
7
8
8
9
11
12
14
16
16
17
17
17
18
19
21
24
25
26
30
32
Wireless Multi-Function Access Point
3.6.4 Repeater
3.6.5 WDS
3.6.6 AP+WDS mode
3.7 IP Settings
3.8 Advanced Settings
3.9 Security
3.9.1 Password
3.9.2 Mac Filter
3.10 Tools
3.10.1 Save/Restore Settings to Local Hard Drive
3.10.2 Firmware Upgrade
APPENDICE A: RISOLUZIONE DEI PROBLEMI
A.1 LEDs
A.1.1 LED Power
A.1.2 LED LAN
A.1.3 LED WLAN
A.2 Configurazione WEB
A.3 Login con Username e Password
A.4 Amministrazione remota
A.5 Domande Generali
Isotrope
34
36
43
45
47
49
49
50
51
51
52
53
53
53
53
54
54
54
55
56
64
APPENDICE B: COME AVVIENE LA COMUNICAZIONE
WIRELESS
67
APPENDICE C: SICUREZZA NEL WIRELESS
70
APPENDICE D: COPERTURA
72
APPENDICE E: LINK DI SEGNALE (BRIDGE OUTDOOR)
75
APPENDICE F: CONSIDERAZIONI SULLA SALUTE
81
APPENDICE G: CARATTERISTICHE TECNICHE
83
Wireless Multi-Function Access Point
APPENDICE H: SUPPORTO OFFERTO
A02-AP1-W54_MI01 (V1.0 Maggio 2006)
84
Wireless Multi-Function Access Point
AVVERTENZE
Abbiamo fatto di tutto al fine di evitare che nel testo, nelle immagini e nelle tabelle
presenti in questo manuale, nel software e nell'hardware fossero presenti degli
errori. Tuttavia, non possiamo garantire che non siano presenti errori e/o
omissioni. Infine, non possiamo essere ritenuti responsabili per qualsiasi perdita,
danno o incomprensione compiuti direttamente o indirettamente, come risulta
dall'utilizzo del manuale, software e/o hardware.
Il contenuto di questo manuale è fornito esclusivamente per uso informale, è
soggetto a cambiamenti senza preavviso (a tal fine si invita a consultare il sito
www.atlantisland.it o www.atlantis-land.com per reperirne gli aggiornamenti) e
non deve essere interpretato come un impegno da parte di Atlantis Land spa che
non si assume responsabilità per qualsiasi errore o inesattezza che possa
apparire in questo manuale. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere
riprodotta o trasmessa in altra forma o con qualsiasi mezzo, elettronicamente o
meccanicamente, comprese fotocopie, riproduzioni, o registrazioni in un sistema
di salvataggio, oppure tradotti in altra lingua e in altra forma senza un espresso
permesso scritto da parte di Atlantis Land spa. Tutti i nomi di produttori e dei
prodotti e qualsiasi marchio, registrato o meno, menzionati in questo manuale
sono usati al solo scopo identificativo e rimangono proprietà esclusiva dei loro
rispettivi proprietari.
CE Mark Warning
Questo dispositivo appartiene alla classe B. In un ambiente domestico il
dispositivo può causare interferenze radio, in questo caso è opportuno prendere
le adeguate contromisure.
Restrizioni nell’uso nei paesi appartenenti all Comunità Europea
In Germania, Regno Unito, Italia, Spagna, Belgio, Olanda, Portogallo, Grecia,
Irlanda, Danimarca, Lussemburg, Austria, Finlandia, Svezia, Norvegia ed Islanda
il dispositivo può essere utilizzato liberamente.
In Francia invece l’uso di canali al di fuori di quelli nell’intervallo 10-13 è proibito.
ATTENZIONE
Lasciare almeno 30cm di distanza tra le antenne del dispositivo e l’utilizzatore.
FCC
Questo dispositivo è stato collaudato ed è risultato conforme ai limiti previsti per i
dispositivi digitali di Classe B, ai sensi della Parte 15 della normativa FCC. Tali
limiti sono concepiti per fornire un grado di protezione ragionevole contro le
interferenze dannose in ambienti residenziali. Questo dispositivo genera, utilizza
e può emettere radiofrequenze e, qualora non installato e utilizzato in conformità
Wireless Multi-Function Access Point
alle istruzioni, può provocare interferenze dannose alle comunicazioni radio.
Tuttavia non esiste garanzia che una particolare installazione non provochi
interferenza. Se il dispositivo causa interferenze dannose alla ricezione
radiotelevisiva (il che può essere verificato spegnendo e accendendo il
dispositivo), si consiglia all’utente di adottare una o più delle seguenti misure
onde correggere l’interferenza:
-Riorientare o riposizionare l’antenna di ricezione
-Aumentare la separazione tra i dispositivi
-Collegare il dispositivo a una presa di alimentazione diversa da quella del
ricevitore
-Rivolgersi a un rivenditore o a un tecnico radiotelevisivo qualificato per
l’assistenza
Wireless Multi-Function Access Point
CAPITOLO 1: Introduzione al prodotto
Questo manuale è stato pensato per un utilizzo avanzato Wireless Multi-Function
Access Point, per questo sono stati trattati con dovizia di particolari una
moltitudine di argomenti che potrebbero, almeno inizialmente, scoraggiare alcuni
utenti.
Per una configurazione rapida è comunque disponibile una Guida all’Installazione
presente sia su CDRom che su supporto cartaceo a corredo del prodotto.
1.1 Panoramica del Wireless Multi-Function Access Point
Il Wireless Multi-Function Access Point
consente una completa mobilità
mantenendo sempre una continua connessione.
Semplice da installare, veloce e flessibile, permette di decidere in quale ambiente
lavorare con il portatile o PC fisso, attraverso un accesso wireless. E' finalmente
possibile estendere l'attuale rete LAN senza la preoccupazione di cavi
ingombranti.
L'utile funzione di roaming consente una maggiore libertà di movimento: la
gestione di due o più Wireless Multi-Function Access Point consente di realizzare
una rete wireless anche in uffici di notevoli dimensioni.
Il supporto della funzionalità Bridging rende possibile la connessione, tramite un
ponte wireless, di due diverse LAN, mentre con la funzionalità Repeating è
possibile estendere la copertura di una rete wireless. La modalità AP Client
invece permette di configurare il dispositivo come un vero e proprio adattatore
ethernet wireless.
Il chipset garantisce inoltre il pieno supporto hardware, senza nessuna
degradazione di performance, degli standard di sicurezza più recenti, come il WiFi Protected Access (WPA/WPA2) ed IEEE802.11i.
La rete wireless sarà finalmente scattante ed a prova di hacker.
1.2 Contenuto della confezione
Una volta aperta la confezione in cartone dovrebbero essere presenti i seguenti
componenti:
ƒ Wireless Multi-Function Access Point
ƒ CDRom contenente il manuale (Italiano, Inglese e Francese), la guida rapida
ƒ Guida di Quick Start in Inglese stampata
ƒ Alimentatore AC-DC (7V DC@1A)
ƒ 1 Antenne da 2.2 dBi R-SMA
ƒ Tagliando di Garanzia
Qualora mancasse uno qualsiasi di questi componenti rivolgersi immediatamente
al rivenditore.
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Wireless Multi-Function Access Point
1.3 Caratteristiche tecniche
Caratteristiche offerte dal Wireless Multi-Function Access Point:
• Conforme alle specifiche IEEE 802.11g e IEEE 802.11b: E’ possibile
utilizzare tutti gli apparati esistenti compatibili col protocollo IEEE802.11g
e/o IEEE802.11b.
• Funzionalità Wi-Fi Protected Access (WPA/WPA2) e WEP
encryption: E’ possibile utilizzare il massimo livello di sicurezza senza
nessuna degradazione di performance. Il nuovo WAP2 supporta
l’algoritmo AESper una protezione ancora maggiore.
• WDS: Grazie all’uso della funzionalità Wireless Distribution System è
possibile utilizzare il dispositivo in modalità Bridge (permette di connettere
tramite un ponte wireless due diverse LAN).
• WDS+AP: Un’evoluzione proprietaria permette all’AP di funzionare
contemporaneamente in modalità WDS ed AP. E’ possibile utilizzare
differenti cifrature (nel case della modalità AP anche il WAP2) per
superare i limiti tipici dell’infrastruttura WDS.
• Repeater: Per estendere la copertura LAN di dispositivi IEEE802.11g
esistenti anche in cifratura WAP2.
• Client Wireless: permette di trasformate il dispositivo in un client
wireless ethernet.
• 1 Antenna R-SMA: Antenna esterna sostituibile ed orientabili per una
migliore ricezione (grazie alla diversità) ed una più estesa copertura.
• 1 porta Fast Ethernet: la porta integra la funzionalità MDI-II/MDI-X e
pertanto può funzionare indipendentemente tanto con cavi dritti che
incrociati. Grazie a questa funzionalità è sufficiente collegare i dispositivi,
penserà l’AP ad adeguarsi al tipo di cavo.
• Mac Filtering: Tramite questa funzionalità è possibile filtrare
ulteriormente il traffico limitando l’accesso in base all’indirizzo MAC degli
apparati di rete. Sarà possibile bloccare l’accesso ad una lista di MAC
Address.
• Configurabile (GUI) via Web: La gestione e la configurazione sono
possibili via interfaccia grafica (browser).
• Firmware Upgrade: E’ possibile effettuare l’upgrade del firmware tramite
interfaccai WEB.
1.4 Requisiti di Sistema per la configurazione
Prima di iniziare l’installazione del dispositivo controllare i seguenti requisiti:
• Un Computer (almeno Pentium®III 6600Mhz) con un qualsiasi Sistema
Operativo e lo stack TCP/IP correttamente installato
• Internet Explorer V6.0 o successivi (Netscape V6.0 o successivi)
• CDRom
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Pag. 2
Wireless Multi-Function Access Point
1.5 Schema di installazione del Wireless Multi-Function
Access Point
Seguire i seguenti punti per effettuare il cablaggio del dispositivo:
•
•
Il Wireless Multi-Function Access Point può essere collegato, tramite la
porta RJ45 (LAN) alla LAN.
Collegare l’alimentatore AC-DC (1A /7.5V) alla rete elettrica e all’apposito
attacco (DC IN) situato nel pannello posteriore.
E’ possibile vedere in figura un esempio di cablaggio di una rete con diversi PC
ed in cui il prodotto è utilizzato come Access Point.
1.6 Considerazioni sull’Installazione
In condizioni ideali la copertura offerta dal dispositivo può arrivare anche a coprire
un raggio di diverse decine di metri. E’ però opportuno considerare che pareti
divisorie attenuano fortemente il segnale. Oggetti metallici riflettono le onde
elettromagnetiche e possono generare (al pari di particolari ambienti indoor)
fastidiosi cammini multipli. Non va trascurato inoltre il fenomeno dell’interferenza
con altri apparati operanti sulle frequenze vicine.
Rispettare i seguenti punti per massimizzare la copertura offerta dal dispositivo.
•
Ogni muro attenua il segnale, posizionare il dispositivo in un luogo
appropriato al fine di minimizzare il numero di muri attraversati dal
segnale.
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Pag. 3
Wireless Multi-Function Access Point
•
Porte o ampie superfici metalliche non sono attraversate dalla
propagazione elettromagnetica. E’ bene prendere in considerazione
questo fatto.
•
Allontanare l’AP Wireless da ogni altro dispositivo che produca emissioni
RF.
•
Nel posizionamento dei vari client considerare una linea che idealmente
unisce il Wireless AP col client in questione. Se tale linea intersecherà dei
muri (caso assai frequente), cercare di minimizzare la superficie
attraversata (per evitare di avere un’attenuazione importante). Si veda la
figura sottostante:
Il Client in posizione B avrà un’enorme attenuazione e peggiori
prestazioni che non il client in posizione A. E’ sufficiente collocare il
Wireless AP al centro del locale per migliorare decisamente le
prestazione del client B.
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Wireless Multi-Function Access Point
CAPITOLO 2: Uso del Wireless Multi-Function
Access Point
2.1 Precauzioni nell’uso del Wireless Multi-Function
Access Point
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Non usare il Wireless Multi-Function Access Point in un luogo in cui ci siano
condizioni di alte temperatura ed umidità, l’Access Point potrebbe funzionare
in maniera impropria e danneggiarsi.
Non usare la stessa presa di corrente per connettere altri apparecchi al di
fuori del Wireless Multi-Function Access Point.
Non aprire mai il case del Wireless Multi-Function Access Point né cercare di
ripararlo da soli.
Se il Wireless Multi-Function Access Point dovesse essere troppo caldo,
spegnerlo immediatamente e rivolgersi a personale qualificato.
Non appoggiare il dispositivo su superfici plastiche o in legno che potrebbero
non favorire lo smaltimento termico.
Mettere il Wireless Multi-Function Access Point su una superficie piana e
stabile oppure fissarlo a muro tramite le apposite scanalature poste.
Usare esclusivamente l’alimentatore fornito nella confezione, l’uso di altri
alimentatori farà automaticamente decadere la garanzia.
Non effettuare upgrade del firmare utilizzando apparati/client wireless ma
solo wired. Questo potrebbe danneggiare il dispositivo ed invalidare la
garanzia.
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Wireless Multi-Function Access Point
2.2 I LED frontali
Sul pannello frontale del Wireless Multi-Function Access Point sono presenti tutta
una serie di Led che indicano lo stato di alcune funzionalità del prodotto.
La tabella che segue descrive i LED posti sul pannello frontale dell’ Access Point.
LED
POWER
LAN
WLAN
Informazione
Acceso verde quando connesso alla rete elettrica
Accesa verde per indicare una connessiona a 100 o 10 Mbps e
lampeggiante verde in caso di trasferimento dati.
Quando lampeggia di verde indica l’invio di pacchetti
sull’interfaccia wireless.
2.3 Le porte posteriori
Porte
POWER (DC-IN)
LAN
Reset
Utilizzo
Connettere l’alimentatore a questo jack
Connettere con un cavo Ethernet dritto o incrociato
direttamente ai PC oppure ad altri Switch.
Dopo che il dispositivo è stato alimentato, premere per
resettare il dispositivo o ripristinare la impostazioni
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Wireless Multi-Function Access Point
Connettore
Reverse SMA
predefinite in fabbrica.
Premere il tasto reset sino a che il LED WLAN sarà
spento(almeno 5 secondi), questo indica il ripristino delle
condizioni iniziali.
Avvitare l’antenna fornite in dotazione sino a fine corsa.
Eseguire l’operazione delicatamente e senza sforzare
eccessivamente.
2.4 Cablaggio
Il problema più comune è quello di un cattivo cablaggio per Ethernet o una cattiva
configurazione dei client Wireless. Accertarsi che tutti i dispositivi connessi siano
accesi, usare inoltre i Led frontali per avere una diagnosi immediata dello stato
del cablaggio. Controllare che siano accesi tutti i LED (qualora così non fosse
ricontrollare il cablaggio). E’ possibile utilizzare qualunque tipologia di cavi (dritti o
incrociati) per collegare il dispositivo.
Collegare il dispositivo ad uno Switch/Hub
• connettere il cavo RJ45 ad una porta dello Switch
• connettere l’altro capo del cavo all’Access Point
Controllare l’installazione guardando il pannello frontale:
• Una volta collegato l’AP alla linea elettrica, il LED Power, WLAN e LAN
dovrebbero essere accesi fissi ad indicare un corretto funzionamento
dell’apparato.
• Se il led LAN dovesse essere spento controllare il cablaggio tra l’Access
Point e lo Switch accertandosi che il cavo sia ben inserito.
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Wireless Multi-Function Access Point
CAPITOLO 3: Configurazione
Il Wireless Multi-Function Access Point può essere configurato via browser Web
che dovrebbe essere incluso nel Sistema Operativo o comunque facilmente
reperibile in Internet. Il prodotto offre una semplice interfaccia di configurazione.
3.1 Prima di iniziare
Questa sezione descrive la configurazione richiesta dai singoli PC connessi alla
LAN cui è collegato il Wireless Multi-Function Access Point. Tutti i PC devono
avere una scheda di rete Ethernet o Adattatore Wireless installata correttamente,
essere connessi al Wireless Multi-Funciton Access Point direttamente o tramite
un Hub/Switch o in Wireless ed avere il protocollo TCP/IP installato e
correttamente configurato. L’indirizzo IP, normalmente appartenente ad una
classe privata, deve stare nella classe 192.168.1.x con Subnet 255.255.255.0.
Anzitutto è necessario preparare i PC inserendovi (qualora non vi fosse già) la
scheda di rete / Adattatore Wireless. E’ necessario poi installare il protocollo
TCP/IP. Qualora il TCP/IP non fosse correttamente configurato, seguire gli steps
successivi:
Qualsiasi workstation col TCP/IP può essere usata per
comunicare con o tramite il Wireless Multi-Function Access
Point. Per configurare altri tipi di workstations fare riferimento al
manuale del produttore.
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Pag. 8
Wireless Multi-Function Access Point
3.1.1 Configurazione del PC in Windows 95/98/ME
1. Andare
in
Start/Settings/Control Panel.
Cliccare 2 volte su Network e
scegliere Configuration.
2. Selezionare TCP/IP ->NE2000
Compatible,
o
qualsiasi
Network Interface Card (NIC)
del PC.
3. Cliccare su Properties.
4. Selezionare l’opzione Specify
an IP address (dopo aver scelto
IP Address) ed introdurre un
indirizzo IP del tipo 192.168.1.x
(X compreso tra 2 e 254 escluso
1 che è l’IP utilizzato del
Wireless Multi-Function AP)e
subnet mask 255.2552.55.0.
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Wireless Multi-Function Access Point
5. Andare su DNS Configuration
6. Selezionare l’opzione Enable
DNS ed introdurre l’indirizzo IP
del
DNS
(chiedere
tale
informazione al proprio ISP).
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Wireless Multi-Function Access Point
3.1.2 Configurazione del PC in Windows NT4.0
1. Andare su Start/Settings/ Control
Panel. Cliccare per due volte su
Network e poi cliccare su
Protocols.
2. Selezionare TCP/IP Protocol e poi
cliccare su Properties.
3. Selezionare l’opzione Specify an IP
Address e ed introdurre un
indirizzo IP del tipo 192.168.1.x (X
compreso tra 2 e 254 escluso 1 che
è l’IP utilizzato del Wireless MultiFunction AP) e subnet mask
255.255.255.0. Premere OK per
terminare.
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Wireless Multi-Function Access Point
3.1.3 Configurazione del PC in Windows 2000
1. Andare
su
Start/Settings/Control Panel.
Cliccare due volte su Network
and Dial-up Connections.
2. Cliccare due volte su
Area Connection.
Local
3. In Local Area Connection
Status cliccare Properties.
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Wireless Multi-Function Access Point
4. Selezionare Internet Protocol
(TCP/IP)
e
cliccare
su
Properties
5. Selezionare l’opzione Use the
Following IP address ed
introdurre un indirizzo IP del tipo
192.168.1.x (X compreso tra 2 e
254 escluso 1 che è l’IP utilizzato
del Wireless Multi-Function AP)e
subnet mask 255.255.255.0.
6. Successivamente scegliere Use
the Following DNS server
address
(chiedere
tale
informazione al proprio ISP) ed
introdurre l’indirizzo IP dei server
DNS.
7. Premere su OK per terminare la
configurazione
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Wireless Multi-Function Access Point
3.1.4 Configurazione del PC in Windows XP
1. Andare su Start e poi Control
Panel. Cliccare due volte su
Network (in Classic View)
Connections.
2. Cliccare due volte su
Area Connection.
Local
3. In Local Area Connection
Status cliccare Properties.
4. Selezionare Internet Protocol
(TCP/IP)
e
cliccare
su
Properties.
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Wireless Multi-Function Access Point
5. Selezionare l’opzione Use
the following IP address ed
introdurre un indirizzo IP del
tipo
192.168.1.x
(X
compreso tra 2 e 254
escluso 1 che è l’IP utilizzato
del Wireless Multi-Function
AP)e
subnet
mask
255.255.255.0.
6. Successivamente Use the
following
DNS
server
addresses (chiedere tale
informazione al proprio ISP)
ed introdurre l’indirizzo IP dei
server DNS.
7. Premere su OK per
terminare la configurazione.
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Wireless Multi-Function Access Point
3.1.5 Configurazione in ambiente MAC
1. Cliccare sull’icona Mela
nell’angolo in alto a sinistra
dello schermo e selezionare:
Control
Panel/TCP/IP.
Apparirà la finestra relativa
al TCP/IP come mostrata in
figura.
2. Scegliere
Ethernet
Connect Via.
in
3. Scegliere
Using
DHCP
Server in Configure.
4. Lasciare vuoto il campo
DHCP Client ID.
3.1.6 Verifica della Configurazione
Per verificare il successo della configurazione (dopo aver riavviato il PC,
operazione necessaria su Win98, 98Se,ME e invece sufficiente ottenere il rilascio
dell’IP su XP, 2000), utilizzare il comando ping. Da una finestra Dos digitare:
ping 192.168.1.1
Se appare il seguente messaggio:
Pinging 192.168.1.1 with 32 bytes of data:
Reply from 192.168.1.1: bytes=32 times<10ms TTL=64
Reply from 192.168.1.1: bytes=32 times<10ms TTL=64
Reply from 192.168.1.1: bytes=32 times<10ms TTL=64
E’ possibile procedere andando al punto seguente. Se invece appare il seguente
messaggio:
Pinging 192.168.1.1 with 32 bytes of data:
Request timed out.
Request timed out.
Request timed out.
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Pag. 16
Wireless Multi-Function Access Point
Controllare che il led LAN /Wireless sia acceso (cambiare il cavo qualora non
fosse così). Controllare l’indirizzo del PC digitando winipcfg per (Win95,98,ME) o
ipconfig (per Win2000,XP) ed eventualmente reinstallare lo stack TCP/IP.
3.2 Settaggi di Default
Prima di iniziare la configurazione del Wireless Multi-Function Access Point è
necessario conoscere quali siano i settaggi di default:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Nome Utente: admin
Password: admin
Indirizzo IP (192.168.1.1)
Subnet Mask(255.255.255.0)
Modalità di funzionamento: Access Point
SSSID: default
Canale: 6
3.2.1 Password
Quando si configura Il Wireless Multi-Function Access Point con il browser
premere su OK per entrare per la prima volta. E’ consigliato cambiare la
password, al fine di aumentare la sicurezza.
Qualora si perdesse la password premere per 5 (o più) secondi il bottone
reset (utilizzando un cacciavite a punta e premendo delicatamente) per
far tornare il Wireless Multi-Function Access Point alle impostazioni di
default.
3.2.2 Porte LAN e WLAN
Questa tabella riassume i settaggi di default delle interfacce LAN e WLAN:
Porta LAN
Porta WLAN
192.168.1.1
IP address
Modalità=Access Point
Canale=6
255.255.255.0
Subnet Mask
SSID=default
Sicurezza=Disabilitata
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Wireless Multi-Function Access Point
3.3 Configurazione tramite Browser
Accedere tramite Internet Explorer al seguente indirizzo IP (dove si inserisce
l’URL) che di default è: “192.168.1.1”, inserire poi username e password
(entrambe admin) e premere il tasto invio.
Premere OK per continuare.
Apparirà a questo punto l’interfaccia di configurazione dell’apparato.
Nel caso venisse bloccato l’accesso è opportuno inserire la password
(precedentemente impostata).
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Pag. 18
Wireless Multi-Function Access Point
3.3.1 Navigare nell’interfaccia Web di Configurazione
Questa sezione descrive come navigare all’interno dell’interfaccia di
configurazione. Sono disponibili 6 differenti menu:
ƒ Cliccare su “Wizard” per configurare velocemente l’apparato tramite la
configurazione assistita.
ƒ Cliccare su “Status” per conoscere tutti i dettagli relativi allo stato dell’AP,
all’interfaccia WLAN ed al registratore di eventi interno.
ƒ Cliccare su “Basic Settings” per accedere alla sezione di sicurezza
dell’apparato grazie alla quale è possibile bloccare accessi indesiderati e
cifrare il traffico per renderlo incomprensibile a utenti esterni alla WLAN.
L’Access Point supporta: WPA/WPA2, 802.1x e WEP. E’ inoltre possible
configurare l’apparato in particolari modalità operative.
ƒ Cliccare su “IP Settings” per impostare la configurazione IP dell’apparato ed
il client DHCP integrato.
ƒ Cliccare su “Advanced Settings” per accedere alla configurazione avanzata
della sezione Wireless.
ƒ Cliccare su “Security” per impostare il filtraggio MAC, password di accesso
all’apparato.
ƒ Cliccare su “Tools” per effettuare l’upgrade del firmware del dispositivo,
reset, salvare o caricare la configurazione.
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Wireless Multi-Function Access Point
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Pag. 20
Wireless Multi-Function Access Point
3.4 Wizard
Grazie a questo Wizard è possibile configurare il dispositivo in brevissimo tempo.
Apparirà l’immagine di sotto (qualora non fosse così, cliccare sul bottone Wizard).
Cliccare su Next per proseguire.
Step 1: Modifica Password
E’ possibile adesso cambiare la password, cliccare poi su Next per passare al
prossimo step.
Step 2: Set Wireless LAN connection
Introdurre il valore di SSID (deve essere identico in tutti i dispositivi) e scegliere il
canale su cui opererà il dispositivo.
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Wireless Multi-Function Access Point
Cliccare poi su Next per passare al prossimo step.
Step 3: Set WEP Encryption
Per abilitare la cifratura WEP spuntare enable, scegliere la lunghezza della
chiave WEP tra 64 e 128 bit ed immettere la chiave nel campo Key. Cliccare su
Next per proseguire.
Step 6: Restart
A questo punto la configurazione è terminata, riavviare il Wireless Multi-Function
Access Point premendo su Restart. Cliccando invece su exit tutti i settaggi
impostati non verranno salvati.
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Wireless Multi-Function Access Point
Provare ad effettuare una prova di navigazione.
In caso di problemi fare riferimento al manuale esteso presente sul CDRom
allegato.
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Pag. 23
Wireless Multi-Function Access Point
3.5 Status
In questo sottomenu è possibile conoscere i dettagli relativi all’interfaccia LAN e
WLAN.
•
•
•
Firmware Version: Viene mostrata la versione di firmware utilizzata dal
dispositivo. Dopo un eventuale upgrade del firmware controllare che la
nuova versione sia qui indicata
LAN: Viene mostrato l’indirizzo MAC,
IP LAN dell’AP (Default
IP=192.168.1.1), la subnet Mask ed il Default Gateway. Vengono
mostrate informazioni relative
al numero
pacchetti scambiati
sull’interfaccia LAN.
Wireless: Viene mostrato il campo SSID, lo stato dell’Encryption
(Abilitato o Disabilitato) ed il canale utilizzato. Vengono mostrate
informazioni relative al numero pacchetti scambiati sull’interfaccia
WLAN.
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Wireless Multi-Function Access Point
•
View Log : Cliccando su questo bottone è possibile controllare i Log del
sistema.
Cliccando su Clear Log è possibile cancellare tutti i Log. Cliccando sul bottone
Refresh verrano mostrati gli ultimi Log.
3.6 Basic Settings
In questa sezione è possible configurare la modalità di funzionamento
dell’apparato nonché impostare la tipologia di sicurezza .
.
AP Name: Identifica il nome dell’apparato. Può essere utilizzato per distingure il
singolo AP tra tutti i dispositivi installati nella rete.
Mode: L’Access Point supporta 5 differenti modalità operative: Access Point, AP
Client, WDS (Wireless Distribution System), AP+WDS e Repeater.
A02-AP1-W54
Pag. 25
Wireless Multi-Function Access Point
3.6.1 Sicurezza
WEP: La cifratura WEP provvede al crittaggio dei dati trasmessi sulla rete in
modo da ottenere una comunicazione privata. Il crittaggio viene effettuato sia su
comunicazioni unicast che multicast. Tutte le stazioni Wireless che utilizzano
questa cifratura devono utilizzare la stessa chiave per la cifratura e la decodifica
dei dati. Il Wireless Multi-Function Access Point è in grado di utilizzare chiavi di
crittaggio da 64 e 128 bit.
Il WEP viene oggi considerata non come assolutamente sicura e pertanto
laddove possibile si consiglia l’uso del WPA.
Spuntare il campo Use WEP security e scegliere la lunghezza della chiave tra
128 o 64 bit. Inserire poi la chiave di cifratura nell’apposito campo.
Il dispositivo supporta sia chiavi HEX/ESADECIMALI (composte da
caratteri inclusi nell’intervallo 0-9 ed A-F) che ASCII (composte da
caratteri inclusi nell’intervallo 0-9 ed A-Z).
Nel caso di chiavi HEX a 64 bit introdurre 10 caratteri
Nel caso di chiavi a HEX a 128 bit introdurre 26 caratteri
Nel caso di chiavi ASCII a 64 bit introdurre 5 caratteri
Nel caso di chiavi ASCII a 128 bit introdurre 13 caratteri
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Wireless Multi-Function Access Point
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Wireless Multi-Function Access Point
WPA-PSK o WPA2-PSK:Il protocollo Wi-Fi Protected Access (WPA) rappresenta
quanto di meglio sia oggi disponibile in termini di sicurezza wireless. Sono
disponibili 2 modalità operative: Pre-Shared Key e RADIUS.
Nella modalità Pre-Shared Key è sufficiente impostare la Passphrase (di almeno
8 caratteri) e poi confermarla. Questa configurazione va poi ripetuta in tutti i
dispositivi Wireless che accedono all’AP. L’uso del WPA, che utilizza il
TKIP(Temporal Integrity Protocol), consente al dispositivo di generare le chiavi a
partire dalla Passphrase e di cambiarle poi nel tempo offrendo così un alto livello
di sicurezza. Il fatto di non richiedere un server RADIUS rende questa
caratteristica fruibile anche per l’utente domestico o il piccolo ufficio. Il WAP2
invece utilizza lo standard AES è rappresenta, al momento della stesura di questo
manuale, quanto di meglio in fatto di sicurezza.
Per la modalità Radius si rimanda alla sezione opportuna.
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Wireless Multi-Function Access Point
WPA o WPA2: Un server Radius viene utilizzato per autenticare un client e
reinviargli i parametri per l’accesso al network wireless. RADIUS (Remote
Authentication Dial-In User Service) utilizza un server RADIUS per
l’autenticazione e poi un algoritmo per la cifratura (WEP, TKIP o AES) dei dati.
Introdurre l’indirizzo IP del server Radium(eventualmente una seconda macchina
di backup), la porta UDP e nel campo secret la chiave utilizzata tra l’AP ed il
Server Radius.
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Wireless Multi-Function Access Point
3.6.2 Access Point
Questa è la modalità di funzionamento tipica in cui l’AP è utilizzato per la
creazione di una Wireless LAN. L’AP è il punto di contatto fra la LAN wired ed i
vari client wireless. In figura un tipico esempio.
Mode: Selezionare Access Point.
Channel: Indica il canale ove l’AP opera. Lo standard ETSI (valido in Europa)
prevede l’uso dei canali dal N°1 al N°13.
Wireless Network Name (SSID): Service Set Identifier, è un nome univoco
condiviso da tutti i client wireless ed AP (se in roaming). Usando SSID diversi è
possibile associare determinati client a determinati AP. E’ una stringa ASCII
composta da un amssimo di 32 caratteri.
Il range di frequenze radio usate dalle apparecchiature Wireless IEEE
802.11g/b è suddiviso in “canali”. Il numero di canali disponibili dipende
dall’ area geografica di appartenenza. E’ possibile selezionare canali
differenti in modo da eliminare eventuali interferenze con gli Access
Point vicini. L’interferenza si verifica quando due o più canali si
sovrappongono degradando le prestazioni, questa sovrapposizione è
chiamata “Overlap”.
E’ consigliabile mantenere una distanza di 5 canali tra due utilizzati (es.
AP1 posizionato sul canale 1, AP2 posizionato sul canale 6).
Da questo si evince che soltanto 3 Access Point possono essere usati in
caso di sovrapposizioni spaziali(copertura) e temporali(funzionano allo
stesso tempo).
Autenticazione: Si veda l’apposita sezione. Con la modalità Access Point tutte le
tipologie di autenticazione sono disponibili.
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Wireless Multi-Function Access Point
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Wireless Multi-Function Access Point
3.6.3 Client Mode
Questa è una modalità di funzionamento particolare in cui l’Access Point viene
fatto funzionare come un client Wireless Ethernet a tutti gli effetti. E’ possibile ad
esempio collegare alla rete wireless una stampante remota con un interfaccia di
rete. In figura un tipico esempio.
Mode: Selezionare AP Client.
Channel: Indica il canale ove l’AP opera. Lo standard ETSI (valido in Europa)
prevede l’uso dei canali dal N°1 al N°13. Solitamente il canale deve essere lo
stesso usato nell’AP cui il dispositivo deve connettersi.
Wireless Network Name (SSID): Service Set Identifier, è un nome univoco
condiviso da tutti i client wireless ed AP (se in roaming). Usando SSID diversi è
possibile associare determinati client a determinati AP. E’ una stringa ASCII
composta da un amssimo di 32 caratteri. Solitamente il SSID deve essere lo
stesso usato nell’AP cui il dispositivo deve connettersi.
Autenticazione: Si veda l’apposita sezione. Con la modalità Access Point Client
tutte le tipologie di autenticazione sono disponibili escluse le modalità Radius. E’
opportuno utilizzare le stesse impostazioni usate nell’AP cui il dispositivo deve
connettersi.
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Wireless Multi-Function Access Point
Cliccare su Site Survey per effettuare una scansione degli AP disponibili.
Selezionare l’AP cui si desidera connettersi e cliccare su Connect.
Si noti che l’AP in modalità client può essere utilizzato per connettere più
dispositivi (utilizzando uno switch per aumentare le porte fisiche).
Si noti anche che l’AP in questa modalità non può far loggare alcun client
Wireless.
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Wireless Multi-Function Access Point
3.6.4 Repeater
Questa è una modalità di funzionamento particolare in cui l’Access Point viene
fatto funzionareper estendere la copertura di una rete wireless esistente. Si note
che l’AP in modalità repeater allo stesso tempo funziona come un bridge verso
l’AP remoto e come un AP per i client a lui connessi. In figura un tipico esempio.
Mode: Selezionare Repeater.
Channel: Indica il canale ove l’AP opera. Lo standard ETSI (valido in Europa)
prevede l’uso dei canali dal N°1 al N°13. Solitamente il canale deve essere lo
stesso usato nell’AP di cui si desidera rilanciare il segnale.
Wireless Network Name (SSID): Service Set Identifier, è un nome univoco
condiviso da tutti i client wireless ed AP (se in roaming). Usando SSID diversi è
possibile associare determinati client a determinati AP. E’ una stringa ASCII
composta da un amssimo di 32 caratteri. Solitamente il SSID deve essere lo
stesso usato nell’AP di cui si desidera rilanciare il segnale.
Autenticazione: Si veda l’apposita sezione. Con la modalità Repeater tutte le
tipologie di autenticazione sono disponibili escluse le modalità Radius. E’
opportuno utilizzare le stesse impostazioni usate nell’AP di cui si desidera
rilanciare il segnale.
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Wireless Multi-Function Access Point
Cliccare su Site Survey per effettuare una scansione degli AP disponibili.
Selezionare l’AP cui si desidera rilanciare il segnale e cliccare su Connect.
Si noti che l’interfaccia LAN del dispositivo Repeater resta comunque
attiva.
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Wireless Multi-Function Access Point
3.6.5 WDS
Grazie al WDS (Wireless Distribution System) è possibile consentire a 2 AP di
comunicare tra di loro e permettere di realizzare così particolari applicazioni.
Questa famiglia di AP permette di creare sino a 8 differenti canali WDS
contemporanei. Un tipo esempio di configurazione WDS è quello in figura.
Le modalità operative permesse dal WDS sono 2:
•
WDS con un singolo gruppo (esiste un AP Master cui sono collegati sino
ad 8 Slave)
•
WDS con più gruppi (esistono più AP Master)
WDS con singolo gruppo
In queso gruppo ci sono un totale 3 AP (possono esserci sino ad 8 Slave), di cui 2
sono direttamente collegati all’Access Point Master (possono esserci sino ad 8
Slave). Nell’AP Master (A) dobbiamo mettere come Remote Address tutti i MAC
Address degli AP Slave ad esso collegati. Negli AP Slave (B,C) è necessario
inserire il solo MAC ADdress dell’AP master cui sono collegati.
Nell’esempio in figura la LAN A può comunicare direttamente con le LAN B e C e
la LAN B può comunicare, tramite la LAN A, con la LANC.
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Wireless Multi-Function Access Point
Mode: Selezionare WDS.
Channel: Indica il canale ove l’AP opera. Lo standard ETSI (valido in Europa)
prevede l’uso dei canali dal N°1 al N°13. Solitamente il canale deve essere lo
stesso usato negli altri AP del WDS Group.
Wireless Network Name (SSID): Service Set Identifier, è un nome univoco
condiviso da tutti i client wireless ed AP (se in roaming). Usando SSID diversi è
possibile associare determinati client a determinati AP. E’ una stringa ASCII
composta da un amssimo di 32 caratteri. Solitamente il SSID deve essere lo
stesso usato negli altri AP del WDS Group.
Autenticazione: Si veda l’apposita sezione. Con la modalità WDS attiva la sola
modalità di autenticazione supportata è quella WEP. Al solito i settaggi sono
uguali a quelli degli altri membri del WDS Group.
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Wireless Multi-Function Access Point
Sulla sinistra la configurazione dell’AP-A (il Master), in cui sono inseriti i remote
AP mac degli Slave collegati (cioè C e B). Sulla destra la configurazione dei 2
Slave in cui viene solo inserito il MAC del Master (A).
Tutti gli AP del link WDS devono avere gli stessi settaggi (Canale, WEP,
SSSID).
Soltanto la cifratura WEP è utilizzabile quando la modalità WDS è attiva.
Si noti anche che l’AP in questa modalità non può far loggare alcun client
Wireless.
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Wireless Multi-Function Access Point
WDS con gruppi multipli
Sono presenti due gruppi separati, messi in comunicazione da un AP che è Slave
per un gruppo ma Master per l’altro. Nell’esempio ci sono 5 AP (in pratica è
l’esempio precedente cui si sono aggiunti gli AP D ed E). I membri del gruppo 1
sono gli Access Point A, B e C. Mentre I membri del gruppo 2 sono C, D ed E. Si
noti che l’AP C è al tempo stesso appartenente al gruppo 1 come Slave ed è
anche il Master del gruppo 2. Il fatto che l’AP C debba essere collegato
contemporaneamente ai 2 gruppi WDS implica che i settaggi wireless/sicurezza
tra i 2 gruppi siano identici. E’ opportuno ricordare che ogni AP deve contenere
l’elenco MAC dei vari Master/Slave cui è collegato.
Nell’esempio in figura la LAN A può comunicare direttamente con le LAN B e C e
la LAN B può comunicare, tramite la LAN A, con la LANC.
La LAN E può comunicare con la LAN B (tramite l’AP-C e l’AP-A) e la LAN D
(tramite l’AP-C
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Wireless Multi-Function Access Point
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Wireless Multi-Function Access Point
Sulla sinistra la configurazione dell’AP-A (il Master), in cui sono inseriti i remote
AP mac degli Slave (del gruppo 1) collegati (cioè C e B). Sulla destra la
configurazione dei 2 Slave in cui viene solo inserito il MAC del Master (A).
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Wireless Multi-Function Access Point
Sulla sinistra la configurazione dell’AP-C (il Master del gruppo 2, ma Slave del
gruppo 1), in cui sono inseriti i remote AP mac degli Slave collegati (cioè D e E) e
del Master (cioè A) cui comunque è collegato. Sulla destra la configurazione dei 2
Slave(del gruppo 2) in cui viene solo inserito il MAC del Master (C).
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Wireless Multi-Function Access Point
3.6.6 AP+WDS mode
In questa modalità un AP può al comtempo funzionare coma AP(con tutti I
protocolli di sicurezza più evoluti) e far parte di un gruppo WDS.
Mode: Selezionare WDS o AP+WDS.
Channel: Indica il canale ove l’AP opera. Lo standard ETSI (valido in Europa)
prevede l’uso dei canali dal N°1 al N°13. Solitamente il canale deve essere lo
stesso usato negli altri AP del WDS Group e dei client.
Wireless Network Name (SSID): Service Set Identifier, è un nome univoco
condiviso da tutti i client wireless ed AP (se in roaming). Usando SSID diversi è
possibile associare determinati client a determinati AP. E’ una stringa ASCII
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Wireless Multi-Function Access Point
composta da un amssimo di 32 caratteri. Solitamente il SSID deve essere lo
stesso usato negli altri AP del WDS Group e dei client.
Autenticazione: Si veda l’apposita sezione. Con la modalità WDS attiva la sola
modalità di autenticazione supportata è quella WEP. Al solito i settaggi sono
uguali a quelli degli altri membri del WDS Group. Si noti che l’autenticazione dei
client puà essere WPA-PSK o WPA2-PSK.
Sulla sinistra la configurazione dell’AP-C o AP-B (entrambi Slave), in cui è inserito
sono il remote AP master (cioè AP-A). Si noti che mentre il canale, SSSID è
cifrature sono identiche a quelle usati nel WDS è possibile utilizzare per
l’accesso dei client una sicurezza più evoluta (WPA2-PSK o WPA-PSK).
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Wireless Multi-Function Access Point
3.7 IP Settings
Questa sezione contiene le impostazioni per la configurazione dell’IP ed il server
DHCP integrato.
Il valore di default dell’IP dell’AP è 192.168.1.1 con subnet 255.255.255.0. E’
possibile cambiare il valore dell’IP, Subnet e Default Gateway dell’AP riempiendo
gli opportuni campi. Cliccare poi sul bottone Apply per rendere i cambiamenti
effettivi.
Il campo Gateway deve essere digitato nel caso si voglia effettuare una
gestione remota del Wireless Multi-Function Access Point.
E’ anche possibile impostare l’AP come client DHCP (opzione non
raccomandata). In questo caso spuntare Obtain IP Automatically e cliccare poi
sul bottone Apply. Al riavvio l’AP chiederà al server DHCP di assegnargli un
indirizzo IP.
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Wireless Multi-Function Access Point
DHCP Server: Selezionare per usare il DHCP Server nell’AP che distribuirà gli
indirizzi IP, subnet mask, gateway e DNS ai vari clients DHCP.
• IP Range-From: Introdurre l’indirizzo IP di partenza del pool che
il server DHCP assegnerà ai vari client. Il valore di default è:
192.168.1.100.
• IP Range-To: Introdurre l’indirizzo IP finale del pool che il server
DHCP assegnerà ai vari client. Il valore di default è:
192.168.1.199.
Cliccare su Apply per rendere i cambiamenti effettivi.
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Wireless Multi-Function Access Point
3.8 Advanced Settings
In questa sezione è possibile accedere alla configurazione avanzata
dell’apparato. E’ possibile cambiare la modalità operativa e le performance
wireless.
•
•
•
•
•
Beacon Interval: Introdurre nell’apposito spazio un valore numerico. Il
valore di default è 100. L’intervallo permesso va da 1ms a 1000ms.
RTS Threshold: Introdurre nell’apposito spazio un valore numerico. Il
valore di default è 2432. L’intervallo permesso va da 256 sino a 2432.
L’RTS (Request To Send) è un segnale, inviato dalla stazione
trasmittente alla stazione ricevente, in cui si richiede il permesso per la
trasmissione di dati.
Fragmentation Threshold: Introdurre nell’apposito spazio un valore
numerico. Il valore di default è 2346. L’intervallo permesso va da 256 sino
a 2346. Cambiando tale valore le performance possono diminuire
drasticamente.
DTIM Interval: Introdurre nell’apposito spazio il valore numerico riferito al
DTIM (Delivery Traffic Indication Message). Il valore di default è 3.
L’intervallo permesso va da 1 sino a 255.
SSID Broadcast: E’ possibile, per aumentare la sicurezza, impedire la
diffusione broadcast del campo SSID. In questo caso i client potranno
accedere all’AP solo conoscendo già il campo SSID.
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Wireless Multi-Function Access Point
•
Mode Setting: Forzando la rete a funzionare nella sola modalità g
(nessun client IEEE802.11b potrà però accedere) si otterrranno delle
prestazioni decisamente superiori rispetto ad una rete funzionante in
modalità mista.
• TX Rates(MBps): E’ possibile forzare la velocità (indicata in MegaBit al
secondo) dell’apparato wireless, oppure lasciare su Auto.
• Antenna Power Transmit: E’ possibile forzare la potenza utilizzata
dall’antenna del dispositivo. In questo modo potrete limitare il raggio di
copertura dell’apparato.
Cliccare su Apply per rendere i cambiamenti effettivi.
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Wireless Multi-Function Access Point
3.9 Security
In questa sezione è possibile effettuare le seguenti funzionalità:
• Cambiare Password
• Attivare MAC Filtering
3.9.1 Password
In questa sezione è possibile configurare le password di accesso dell’apparato.
E’ obbligatorio introdurre per 2 volte la nuova password. E’ opportuno appuntare
la nuova password su un foglio da riporre in un luogo sicuro.
Qualora si perda la password di accesso è possibile
riportare l’AP alle condizioni iniziali eseguendo la
procedura di reset (premere il pulsante posto nel pannello
posteriore dell’apparato per una decina di secondi, a
dispositivo acceso), perdendo però tutti i settagli del
dispositivo.
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Wireless Multi-Function Access Point
3.9.2 Mac Filter
Tramite questa funzionalità è possibile filtrare ulteriormente il traffico limitando
l’accesso in base all’indirizzo MAC degli apparati di rete. E’ possibile bloccare
l’accesso ad una lista di MAC Address (oppure consentire l’accesso solo ad una
lista di MAC Address).
• Disable: In questo modo tutti gli utenti hanno accesso all’AP.
• Enable: In questo modalità sono possibili 2 scelte:
• Only deny PCs with MAC listed below to access device (Tutti
entrano esclusi i client i cui MAC sono nella lista).
• Only allow PCs with MAC listed below to access device
(Entrano tutti e soli i client i cui MAC sono nella lista).
Possono essere memorizzati sino ad un massimo di 50 indirizzi MAC.
Al solito una volta configurato il dispositivo, premere sul bottone Apply per
salvare le nuove impostazioni, ed effettuare il reboot per renderle attive.
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Wireless Multi-Function Access Point
3.10 Tools
In questa sezione è possibile effettuare le seguenti funzionalità:
• Backup
• Restore
• Restore Default Settings
• Firmware Upgrade
3.10.1 Save/Restore Settings to Local Hard Drive
Il Wireless AP consente di effettuare un backup (ripristino) sul (dal) disco fisso del
PC. Grazie a questa comoda funzionalità potrete salvare complesse
configurazioni e rendere nuovamente operativo l’AP in pochi veloci passaggi.
Per effettuare il Backup cliccare sul bottone su Save. Non resta che selezionare il
percorso in cui salvare i dati sulla configurazione (verrà generato un file con
estensione BIN).
Per effettuare il Ripristino cliccare sul bottone Browse, indicando il percorso dove
è contenuto il file contenente la configurazione, e cliccare poi su Restore.
Se per necessità si desidera reimpostare l’AP con la configurazione di default
(perdendo tutti i settaggi inseriti) sarà sufficiente premere poi il tasto Default.
L’AP effettuerà un reboot e caricherà i settaggi di default (per ulteriori dettagli
consultare la sezione 3.2).
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Wireless Multi-Function Access Point
3.10.2 Firmware Upgrade
E’ possibile effettuare l’upgrade del firmware del dispositivo.
Seguire le seguenti istruzioni :
1. Scaricare l’ultimo firmware dal sito www.atlantis-land.com
2. Cliccare su Browse ed indicare il percorso dove è contenuto il nuovo
firmware.
3. Cliccare su Upgrade.
Attendere il completamento dell’operazione.
A questo punto premere il bottone Reset sul pannello posteriore per resettare il
dispositivo.
E’ opportuno garantire al dispositivo, durante l’intera fase di upgrade,
l’alimentazione elettrica. Qualora questa venisse a mancare il
dispositivo potrebbe non essere recuperabile.
Effettuare l’upgrade utilizzando una connessione wired e non wireless.
Questo potrebbe danneggiare il dispositivo ed invalidare così la
garanzia.
Durante la procedura di upgrade è opportuno non chiudere il browser
Web, caricare nuove pagine o cliccare su link. Questo potrebbe
danneggiare il firmware e rendere inusabile il dispositivo.
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Wireless Multi-Function Access Point
APPENDICE A: Risoluzione dei problemi
Questo capitolo illustra come identificare e risolvere eventuali problemi sul
Wireless Multi-Function Access Point.
A.1 LEDs
I LEDs sono un utile strumento per individuare eventuali problemi, osservandone
lo stato è possibile individuare velocemente dove si verifica un eventuale
malfunzionamento.
A.1.1 LED Power
Il LED PWR non si accende
Steps
Azione Correttiva
Accertarsi che l’alimentatore sia connesso al Wireless Multi1
Function Access Point e alla rete elettrica. Utilizzare
unicamente l’alimentatore fornito a corredo.
Verificare che l’alimentatore sia connesso ad una presa
2
elettrica attiva e in grado di fornire la tensione necessaria al
funzionamento del prodotto.
Accertarsi che il Plug dell’alimentatore sia correttamente
3
inserito.
Se il problema persiste contattare l’assistenza tecnica Atlantis
4
Land.
A.1.2 LED LAN
Il LED LAN non si accende.
Steps
Azione Correttiva
Verificare la connessione del cavo di rete tra l’Access Point e
1
il PC o lo Switch di rete.
Verificare che il cavo sia funzionante.
2
Verificare che la scheda di rete del PC funzioni correttamente.
3
Se il problema persiste contattare l’assistenza tecnica Atlantis
4
Land.
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Pag. 53
Wireless Multi-Function Access Point
A.1.3 LED WLAN
Il LED LAN non si accende.
Steps
Azione Correttiva
Effettuare un reset ed attendere una cinquantina di secondi
1
(tempo di reinizializzazione del modulo WLAN)
Eventualmente staccare il cavo di alimentazione e reinserirlo.
2
A.2 Configurazione WEB
Non è possible accedere all’interfaccia Web di configurazione.
Steps
Azione correttiva
Accertarsi di utilizzare un indirizzo IP corretto, appartenente
1
alla stessa rete del Wireless Multi-Function Access Point
(192.168.1.1).
Accertarsi di non effettuare la configurazione da un PC il cui
2
MAC address è nella lista MAC Filter (sez 3.9.2).
Provare ad effettuare un ping verso l’IP dell’AP.
3
Effettuare un reset del dispositivo.
4
Le schermate di configurazione Web non vengono visualizzate correttamente..
Steps
Azione correttiva
Accertarsi di utilizzare Internet Explorer 5 o una versione
1
successiva.
Eliminare i files temporanei di Internet ed eseguire un nuovo
2
login.
A.3 Login con Username e Password
E’ stata dimenticata la password di accesso.
Steps
Azione correttiva
Se è stata cambiata la password di accesso ed è stata
1
dimenticata, sarà necessario caricare la configurazione di
default.
Ciò cancellerà tutte le configurazioni eseguite
dall’utente e ripristinerà la password di default.
Premendo il pulsante Reset presente nel pannello posteriore
del prodotto per una decina secondi, l’Access Point riporterà
tutte le impostazioni ai valori iniziali (il tasto WLAN si
spegnerà per indicare l’avvenuto reset, ricomincerà poi il
caricamento di tutti i moduli necessari al funzionamento
dell’apparato).
I parametri di default per l’accesso alla configurazione del
2
Wirless Multi-Function Access Point sono:
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Pag. 54
Wireless Multi-Function Access Point
3
Username: admin
Password: admin
IP:192.168.1.1
Canale=6
Sicurezza=Disabilitata
SSSID=Default
Per incrementare il livello di sicurezza del sistema è molto
importante modificare la password di default.
A.4 Amministrazione remota
Non è possibile amministrare il Wireless Multi-Function Access Point da remoto.
Steps
Azione correttiva
Assicurarsi di aver messo l’IP del Router ADSL (il cui IP
1
pubblico viene usato per la configurazione remota) nal campo
default Gateway del Wireless Multi-Function Access Point.
Assicurarsi che nel Router ADSL siano corretti i settaggi
2
(creare un Virtual Server dalla paorta 80 all’IP privato del
Wireless Router ADSL)
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Pag. 55
Wireless Multi-Function Access Point
A.5 Domande Generali
Domanda
Risposta
Domanda
Risposta
Posso avviare un’ applicazione da un computer remoto
presente sulla rete wireless?
Questo dipende direttamente dall’applicazione stessa, se è
stata progettata per lavorare in rete (non fa differenza che sia
wireless o cablata) non ci sarà alcun problema.
Posso giocare in rete con gli altri computer presenti sulla
WLAN?
Si, se il gioco è dotato di funzionalità multiplayer in rete.
Domanda
Risposta
Cos’è lo Spread Spectrum?
La trasmissione Spread Spectrum si basa sulla dispersione
dell’informazione su una banda molto più ampia di quella
necessaria alla modulazione del segnale disponibile. Il
vantaggio che si ottiene da questa tecnica di modulazione è
infatti una bassa sensibilità ai disturbi radioelettrici anche per
trasmissioni a potenza limitata. Questa caratteristica è
ovviamente preziosa quando si devono trasmettere dei dati.
Domanda
Risposta
Cosa sono DSSS e FHHS?
DSSS (Direct-Sequence Spread-Spectrum): E' una particolare
tecnologia di trasmissione per la banda larga che consente di
trasmettere ogni bit in maniera ridondante. E' adatta in
particolare per la trasmissione e la ricezione di segnali deboli.
FHHS (Frequency Hopping Spread Spectrum): è una
tecnologia che permette la condivisione tra più utenti di uno
stesso insieme di frequenze. Per evitare interferenze tra
periferiche dello stesso tipo le frequenze di trasmissione
cambiano sino a 1.600 volte ogni secondo.
Domanda
Le informazioni inviate via wireless possono essere
intercettate?
L’Access Point offre funzionalità di crittografia WEP fino a 128
bit, ciò provvede a rendere sicure le trasmissioni dati wireless.
L’utilizzo del WPA rende ancora più sicura la trasmissione
wireless.
Risposta
Domanda
Risposta
Cosa è il WEP?
Il segnale radio, come già evidenziato in precedenza, è di
A02-AP1-W54
Pag. 56
Wireless Multi-Function Access Point
difficile contenimento è può pertanto essere intercettato da
utenti non autorizzati (è sufficiente che abbiano un comune
client wireless in standard IEEE802.11b/g).
Il protocollo WEP nasce per limitare questo fenomeno. WEP è
la sigla di Wired Equivalent Privacy, un protocollo di sicurezza
per le reti locali senza fili (WLAN) definito dallo standard
802.11b.
Nel dettaglio i servizi offerti dal WEP sono:
• autenticazione delle stazioni che accedono ai servizi
di rete
• integrità dei dati trasmessi sul canale radio (nessuna
cambiamento è possibile senza che il sistema non se
ne accorga)
• riservatezza dei dati trasmessi sul canale radio
(nessuno può comprendere l’informazione contenuta
nei pacchetti che sono cifrati con l’algoritmo RC4)
Domanda
Risposta
Cosa è il WPA?
In attesa delle ratifica dello standard IEEE802.11i la Wi-Fi
Alliance ha derivato dalla versione preliminare un insieme di
specifiche che va sotto il nome di WPA (Wi-Fi Protected
Access).
Le caratteristiche peculiari del WPA sono:
• Integrazione del TKIP (Temporal Key Integrity
Protocol) per permettere il cambio della chiave e
migliora il controllo di integrità dei pacchetti
• Meccanismo avanzato per gestire l’autenticazione e il
controllo degli accessi ai servizi di rete in modo
centralizzato (802.11x tramite EAP, l’uso di TLS è
obbligatorio)
• La chiave di autenticazione è diversa da quella
utilizzata per la cifratura (che grazie al TKIP cambia
continuamente)
• Permette l’autenticazione direttamente sull’AP (WPAPSK)
Tale protocollo è molto più robusto del WEP.
Domanda
Risposta
Cosa è il WPA2?
Approvato di recente dalla Wi-Fi Alliance, il nuovo standard
WPA2 è l'evoluzione del primo WPA (Wi-Fi Protected Access)
che è oggi supportato dalla maggior parte degli apparati
A02-AP1-W54
Pag. 57
Wireless Multi-Function Access Point
compatibili IEEE802.11g.
Lo standard WPA, richiesto prepotentemente dal mercato per
porre fine alla debolezza intrinseca del WEP, ha purtroppo
tratto dall’802.11i solo una parte delle specifiche.
Il nuovo WPA2 invece abbracciando pienamente
l’IEEE802.11i ha necessariamente introdotto il supporto per
l'Advanced Encryption Standard (AES), protocollo di cifrature
utilizzato già da tempo nelle VPN IPSec.
I dispositivi WPA2 saranno compatibili con quelli WPA che
però dovranno essere riaggiornati tramite il rilascio di nuovi
firmware e/o driver. Il problema risiede nella capacità di
calcolo (richiesta dall’AES) che rischierebbe di essere
praticamente troppo elevata per gli apparati oggi in
commercio.
Il NetFly AP1-W54 supporta già questo protocollo senza
riduzione di performance.
Domanda
Risposta
Cosa è la modalità Infrastructure?
Nella configurazione Infrastructure una rete WLAN e una rete
WAN comunicano tra loro tramite un access point.
Domanda
Risposta
Cosa è il Roaming?
Il Roaming è la capacità di un utente che possiede un
computer portatile di comunicare senza interruzioni mentre si
muove liberamente all’interno di una rete wireless la cui
estensione è stata incrementata grazie all’utilizzo di più
access point.
Domanda
Risposta
Cosa è la banda ISM?
Questa frequenza è stata messa a disposizione dalla FCC, su
richiesta delle aziende che intendevano sviluppare soluzioni
wireless per l'uso civile quotidiano ed è generalmente
contraddistinta dalla sigla ISM band (Industrial, Scientific and
Medical). In questa frequenza operano solo dispositivi
industriali, scientifici e medici a basse potenze.
Domanda
Risposta
Cosa è lo standard IEEE 802.11g ?
Il nuovo standard 802.11g opera alla frequenza di 2,4 GHz e
quindi è pienamente compatibile con la più diffusa versione b.
Il vantaggio è che consente una velocità di trasferimento di 54
Mbps, cinque volte superiore allo standard 802.11b.
A02-AP1-W54
Pag. 58
Wireless Multi-Function Access Point
Domanda
Risposta
Che cos’è il WDS?
Il WDS (Wireless Distribution System) è la tecnologia che
permette ad un Access Point di svolgere contemporanemente
la funzionalità di AP e di Repeater del segnale. Risulta essere
la soluzione ottimale per estendere la copertura di una
wireless LAN in ambienti dove non è assolutamente possibile
stendere cavi. Può essere utile per raggiunge relocazioni
remote.
Va osservato che l’uso di un repeater ha un forte impatto sulle
prestazioni dei client wireless ad esso collegati.
Domanda
Perché quando uso un Repeater le prestazioni dei client ad
esso collegati calano drasticamente?
Le comunicazioni Wireless avvengono in modalità HalfDuplex pertanto ogni apparato può funzionare o in
Trasmissione o in Ricezione.
Quando i Client connessi al Repeat (non ha logica e si
appoggia sempre all’AP) scambiano informazioni con la rete
wired remota le prestazioni vengono pesantemente ridotte. I
client Wireless devono prima inviare i dati al Repeat, questo a
sua volta li invia all’AP che li invia poi (tramite la connessione
Wired) al client cablato. Appare evidente che le prestazioni
avranno un picco (si aggiunge anche del traffico accessorio di
gestione) inferiore della metà rispetto al caso in cui il client
wireless sia linkato direttamente all’AP.
Risposta
Domanda
Risposta
Domanda
Risposta
Non riesco a fare funzionare l’AP in modalità Repeating. Cosa
posso fare?
In caso di problemi controllare quanto segue:
• immettere nella sezione Security i settaggi sulla
sicurezza relativi al WEP/WPA (se presenti)
• accertarsi che i due AP abbiano la stessa release di
firmware
• Utilizzare sia come AP che Repeater il codice A02AP1-W54
Perché 2 AP benché utilizzino differenti canali interferiscono
tra di loro?
Ogni canale occupa all’incirca 22Mhz, essendo l’intera banda
ISM di 80Mhz possono essere utilizzati contemporaneamente
soltanto 3 dei 13 canali disponibili.
E’ consigliabile mantenere una distanza di 5 canali tra due
A02-AP1-W54
Pag. 59
Wireless Multi-Function Access Point
utilizzati (es. AP1-canale 1, AP2-canale 6).
L’interferenza si verifica quando due o più canali si
sovrappongono
degradando
le
prestazioni,
questa
sovrapposizione è chiamata “Overlap”.
Il disegno seguente illustra meglio quanto detto:
Sino a 3 AP possono coesistere senza overlapping.
E’ opportuno prestare attenzione all’assegnazione dei canali.
Domanda
Risposta
I client IEEE802.11b funzionano con AP IEEE802.11g?
Senza alcun dubbio è possibile utilizzare client IEEE802.11b
con AP IEEE802.11g. In questo caso si crea una WLAN
ibrida.
Le prestazioni ottenibili dai client IEEE802.11g risultano
essere di gran lunga peggiori in una rete ibrida che non in una
WLAN con solo apparati IEEE802.11g.
Il consiglio è quello di migrare l’intera WLAN verso client
IEEE802.11g.
Vedere modalità Nitro GT™
Domanda
Come posso eliminare le interferenze che deteriorano le
prestazioni della WLAN?
Anzitutto spegnere (o allontanare) ogni dispositivo che operi
nelle stesse frequenze.
Utilizzare antenne direzionali per far “imbarcare” meno rumore
ai dispositivi.
In caso si altri AP adiacenti consultare la faq
sull’assegnazione dei canali.
Risposta
A02-AP1-W54
Pag. 60
Wireless Multi-Function Access Point
Domanda
Risposta
Caratteristiche dell’Antenna?
Scegliere attentamente l’antenna adatta alle proprie esigenze,
rivolgendosi a personale qualificato richiedendo:
• connettore tipo Reverse SMA,
• compatibile con 802.11 standard (2.4Ghz)
• 50 Omh di impedenza
Si invita al rispetto delle normative vigenti (20dBm max)
Domanda
Risposta
Cos’è la ricezione in Diversity?
La propagazione elettromagnetica in un ambiente chiuso (o
indoor) genera innumerevoli riflessioni dovute a cambiamenti
di densità nel materiale attraversato.
Queste riflessioni possono generare, soprattutto in ambienti
interni pericolosi fenomeni:
• Cammini multipli:dovuti all’arrivo (sul ricevitore ad
esempio)di segnali diretti e riflessi.
• Forti attenuazioni:dovuti all’attraversamento di
materiali diversi
Questo fenomeno è controllabile utilizzando antenne direttive
o utilizzando 2 antenne in ricezione (cosiddetta diversity).
Quando il dispositivo ricevente è colpito dal segnale controlla
quale delle 2 antenne stia ricevendo il miglior rapporto
segnale/rumore e utilizza quest’ultima. Si utilizzano in
sostanza 2 punti spaziali diversi per effettuare un miglior
campionamento del segnale ricevuto.
Domanda
Posso utilizzare un cavo per collocare l’Antenna esterna in
una miglior posizione?
Risposta
Certo, non bisogna sottovalutare anche la collocazione
geometrica dell’antenna.
E’ però altresì importante conoscere che ogni cavo introduce
un attenuazione espressa (in dB/m).
Un cavo molto lungo può vanificare l’effetto positivo generato
da un’antenna con alto guadagno.
Domanda
Quali Antenne posso utilizzare per ampliare la copertura
dell’Access Point?
Risposta
Vengono elencati i codici disponibili a listino Atlantis Land.
A02-ANT0501 Antenna isotropica con guadagno di 5 dBi
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Wireless Multi-Function Access Point
A02-ANT0801 Antenna isotropica con guadagno di 8 dBi
A02-ANT08D01 Antenna direttiva con guadagno di 8 dBi
A02-ANT08D02 Antenna direttiva con guadagno di 8 dBi (Kit
montaggio su piano/muro incluso e cavo di 1m)
Si raccomanda sempre il rispetto dlele norme vigenti in merito
ai limiti sulla propagazione elettromagnetica.
Domanda
Introduzione ai decibel (cos’è)?
Risposta
Il deciBel è un’unita misura relativa che esprime un rapporto
fra 2 valori. E’ importante sottolineare che è adimensionale
(non si misura in watt) e permette di capire immediatamente
lo scostamento dalla misura campione o riferimento. E’
utilizzato perché permette di avere un’immediata percezione
della differenza di 2 misurazioni, essendo il logaritmo una
misura compressa e non lineare.
L’equazione canonica è la seguente: dB = 10 log10 ( P 2 / P
1). Dove P1 è la misura riferimento e P 2 è la misura
istantanea.
Domanda
Introduzione al dBm (cos’è)?
Risposta
Definiamo il dBm=10 log 10 ( P 2 / P 1), dove P1 =1 milliWatt
(mW).
E’ possibile pertanto parlare di potenza trasmessa sia
utilizzando il watt che il dBm.
Nella tabella seguente è riportata l’equivalenza per i valori più
comuni (utilizzare la formula di sopra per valori non in
tabella):
dBm
Watt
note
0
1 mW
3
2 mW
6
4 mW
9
8 mW
10
10 mW
12
15,8 mW
13
20 mW
14
25 mW
15
32 mW
16
40 mW
17
50 mW
A02-AP1-W54
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Wireless Multi-Function Access Point
18
19
20
63 mW
79 mW
100 mW
23
26
29
200 mW
400 mW
800 mW
Massima Potenza utilizzabile per
WLAN a 2.4Ghz
Domanda
Risposta
Cos’ è un’antenna Isotropica?
Antenna che irraggia senza prediligere alcuna specifica
direzione nello spazio circostante. E’ possibile fare un
paragone con l’irraggiamento luminoso di una lampadina che
avviene uniformemente in tutto lo spazio circostante.
Effettuando una rilevazione della densità superficiale di
potenza su una superficie sferica, il cui centro è posto
sull’antenna, questa è uniforme.
Tale valore, espresso in [W]/[m2], è legato all’inverso del
quadrato della distanza tra il punto in cui si effettua la
rilevazione e la sorgente (punto da cui l’antenna irraggia il
segnale).
Domanda
Risposta
Cos’ è un’antenna Direttiva(con un certo guadagno)?
Il guadagno di un'antenna è definito come il rapporto fra la
potenza irradiata dall'antenna in esame nella direzione di
massima direttività e la potenza
che irradierebbe un'antenna isotropa alimentata con la stessa
potenza.
Domanda
Risposta
Cos’ è il dBi?
Il guadagno di un'antenna è definito come il rapporto fra la
densità di potenza irradiata dall'antenna in esame nella
direzione di massima direttività (P 2) e la densità di potenza
che irradierebbe un'antenna isotropa alimentata con la stessa
potenza.
Definiamo il dBi=10 log 10 ( P 2 / P isotropica),
dBm=10 log 10 ( Potenza/ 1mW)
Domanda
Risposta
Confronto fra Antenne direttive ed isotropiche
In tabella è possibile osservare i vantaggi e gli svantaggi di
ciascun tipo di antenna:
A02-AP1-W54
Pag. 63
Wireless Multi-Function Access Point
Tipologia
Isotrope
Direttive
Caratteristiche
Copertura Installazion
e
Coprono
un Copertura Facili
da
angolo di 360°
relativame installare
nte bassa
Proiettano
un Copertura Richiedono
cono
anche
un’attenta
relativamente
molto
installazione
ristretto
elevata
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Wireless Multi-Function Access Point
Domanda
Risposta
La Legge
L'EIRP è la Potenza Isotropica Effettiva Irradiata (Isotropica
significa 'in ogni direzione') ed indica essenzialmente la
potenza che effettivamente 'esce' dall'antenna.
L'EIRP è sempre limitato per legge ed in Italia per i 2.4GHz
questo limite è di 20dBm, pari a 100mW.
Questo valore è la somma di:
• potenza al connettore dell'Access Point
• guadagno d’antenna espresso in dBi.
La legge non fa distinzioni sul tipo di antenna utilizzato
Questa potenza è la somma della potenza irradiabile e del
guadagno dell’antenna
Quindi per le antenne direttive la misurazione va effettuata nel
cono di maggior irradiazione
E’ possibile accedere al sito del ministero delle comunicazioni
(www.comunicazioni.it) per scaricare la modulistica e l’intera
legge.
Domanda
Attenuazione di Spazio Libero?
Risposta
E’ possibile utilizzare la formula di Friis per avere (in dB)
l’attenuazione di spazio libero:
Attenuazione(dB)=92,45+20*Log10F+20Log10D
D=espressa in Km
F=frequenza in GHz
Per avere un’idea nella tabella sottostante sono stati inserite
le distanze più comuni (F=2.450GHz):
Distanza
Attenuazione in dB
100m
80,2
150m
83,7
200m
86,2
250m
88,2
300m
89,7
500m
94,2
750m
97,7
1000m
100,2
1500m
103,7
2000m
106,3
A02-AP1-W54
Pag. 65
Wireless Multi-Function Access Point
Partendo dal calcolo dell’attenuazione per una certa distanza
è possibile utilizzare (per evitare calcoli) i seguenti
accorgimenti:
• Si ricorda che al raddoppio della distanza è
necessario aggiungere 6dB all’attenuazione.
• Si ricorda che quando si dimezza la distanza è
necessario sottrarre 6dB all’attenuazione.
A02-AP1-W54
Pag. 66
Wireless Multi-Function Access Point
Appendice B: Come Avviene la comunicazione
Wireless
La comunicazione in una WLAN avviene tramite onde radio che hanno una
frequenza compresa tra 2.4Ghz e 2.48Ghz. Vengono dunque utilizzati circa
80Mhz di banda ISM (è una banda libera per applicazioni industriali, scientifiche e
mediche).
La trasmissione avviene dunque utilizzando un mezzo condiviso e possono
pertanto sorgere delle collisioni durante l’accesso da parte dei client wireless.
Il protocollo CSMA/CA ("carrier sense multiple access with collision avoidance") è
responsabile di garantire una politica di accesso corretta al mezzo, limitando al
massimo il numero di collisioni.
Un client(o nodo), infatti, prima di inviare un pacchetto dati si mette in ascolto e,
rilevato il canale libero, invia i dati.
RTS/CTS
Quando due stazioni Wireless sono all’interno del range dello stesso Access
Point ma non si vedono direttamente si ha un “nodo nascosto”. La figura che
segue illustra questa situazione.
La stazione A invia dei dati all’AP ma nel mentre non sa se la stazione B sta già
utilizzando il canale. Se le due stazioni trasmettessero richieste di inizio
trasmissione allo stesso tempo si avrebbero delle collisioni quando le informazioni
giungono all’Access Point.
Il protocollo RTS/CTS (Request To Send/Clear to Send) è stato disegnato per
prevenire le collisioni quando si verificano situazioni di “nodi nascosti”. Un
RTS/CTS definisce la dimensione massima del frame di dati che è possibile
trasmettere prima che la prossima richiesta RTS/CTS sia inoltrata. Quando un
frame di dati supera il valore di RTS/CTS impostato (tra 0 e 2432 bytes), la
stazione che vuole trasmettere deve inviare un messaggio RTS all’ Access Point
per ottenere il permesso ad iniziare. L’Access Point invia quindi a tutte le altre
A02-AP1-W54
Pag. 67
Wireless Multi-Function Access Point
stazioni della rete Wireless un messaggio CTS vietando loro la trasmissione di
dati.
A questo punto, il nodo ricevente, dopo aver controllato l’integrità dei dati ricevuti
(a tal fine viene utilizzato una sorta di CRC) invia un messaggio di ACK per
informare il trasmittente dell’avvenuta corretta ricezione del pacchetto.
L’utilizzo di questo protocollo unito all’invio di ACK (segnalazione di
corretta ricezione di un frame) di corretta ricezione ed al traffico di
gestione e controllo comporta un importante overhead che riduce, in
maniera sensibile, il throughput massimo ottenibile.
Canali
Il range di frequenze radio usate dalle apparecchiature Wireless IEEE 802.11b/g
è suddiviso in “canali”. Il numero di canali disponibili dipende dall’ area geografica
di appartenenza. E’ possibile selezionare canali differenti in modo da eliminare
eventuali interferenze con gli Access Point vicini.
L’interferenza si verifica quando due o più canali si sovrappongono degradando le
prestazioni, questa sovrapposizione è chiamata “Overlap”.
E’ consigliabile mantenere una distanza di 5 canali tra due utilizzati (es. AP1canale 1, AP2-canale 6).
Ogni canale occupa all’incirca 22Mhz, essendo l’intera banda ISM di
80Mhz possono essere utilizzati contemporaneamente soltanto 3 dei 13
canali disponibili.
Il disegno seguente illustra meglio quanto detto:
Utilizzando un quarto AP questo andrebbe a creare fenomeni di overlapping
(sovrapposizione spettrale) generando un drastico deterioramento delle
prestazioni.
A02-AP1-W54
Pag. 68
Wireless Multi-Function Access Point
Modalità Operative
Lo standard integra 2 differenti modalità operative:
• Infrastructure: in questa modalità i differenti client si contendono il mezzo
radio e quindi ai servizi messi a disposizione dalla rete. La gestione delle
contese è affidata ad un’entità centralizzata che prende il nome di Punto
d’Accesso. Con l’uso di algoritmi di sicurezza l’AP può anche essere
responsabile dell’autenticazione dei client e cifratura del traffico.
• Ad Hoc: in questa modalità non è presente un AP ma soltanto una
moltitudine di client che devono essere configurati con lo stesso SSSID,
lo stesso canale, in modalità Ad-Hoc e con la stessa chiave WEP. Lo
standard non prevede che la velocità di connessione sia superiore ad
11Mbps.
A02-AP1-W54
Pag. 69
Wireless Multi-Function Access Point
Appendice C: Sicurezza nel Wireless
Per la natura stessa delle reti wireless tutta una nuova serie di considerazioni
sulla sicurezza vanno affrontate. Il segnale radio può infatti essere intercettato da
terzi non autorizzati che potrebbero cercare di estrarne informazioni preziose.
Sino ad oggi la sicurezza nelle reti WLAN è stata garantita dal protocollo
WEP(Wired Equivalent Privacy) a 64/128. Purtroppo:
• le vulnerabilità WEP protocollo e la non facilità del contenimento del
segnale wireless
• disattese aspettative di throughput
hanno generato, in taluni utenti, una certa diffidenza nei confronti della
Tecnologia Wireless.
Per cercare di colmare alle lacune della sicurezza Wireless la IEEE sta
sviluppando un nuovo standard, chiamato IEEE802.11i, che permetterà di
rendere le reti wireless finalmente affidabili.
In attesa delle ratifica di questo standard la Wi-Fi Alliance ha derivato dalla
versione preliminare un insieme si specifiche che va sotto il nome di WPA (Wi-Fi
Protected Access).
Come opera il WEP
Il segnale radio, come già evidenziato in precedenza, è di difficile contenimento è
può pertanto essere intercettato da utenti non autorizzati (è sufficiente che
abbiano un comune client wireless in standard IEEE802.11b/g).
Il protocollo WEP nasce per limitare questo fenomeno.
Nel dettaglio i servizi offerti dal WEP sono:
• autenticazione delle stazioni che accedono ai servizi di rete
• integrità dei dati trasmessi sul canale radio (nessuna cambiamento è
possibile senza che il sistema non se ne accorga)
• riservatezza dei dati trasmessi sul canale radio (nessuno può
comprendere l’informazione contenuta nei pacchetti che sono cifrati con
l’algoritmo RC4)
Le principali critiche mosse al WEP sono le seguenti:
• Una sola chiave segreta è utilizzata per l’autenticazione (di fatto non si
autentica un client, al massimo si sa che il client appartiene al gruppo di
utenti autorizzati)
• Un client che conosce la chiave può intercettare tutto il traffico scambiato
dagli altri client wireless.
• La chiave di autenticazione è statica ed è usata anche per la cifratura (un
attaccante può cercare di entrare nel sistema decifrando il traffico dati
che contiene questa chiave)
A02-AP1-W54
Pag. 70
Wireless Multi-Function Access Point
•
•
Debolezza nel modo con cui il WEP costruisce la chiave di cifratura
(diversa ogni trama) coi cui l’RC4 cifra il messaggio
Debole contro attacchi di integrità o che sfruttano la mancanza di
autenticazione di ogni messaggio
Come opera il WPA (in modalità PSK e 802.11x)
In attesa delle ratifica dello standard IEEE802.11i la Wi-Fi Alliance ha derivato
dalla versione preliminare un insieme di specifiche che va sotto il nome di WPA
(Wi-Fi Protected Access).
Le caratteristiche peculiari del WPA sono:
• Integrazione del TKIP (Temporal Key Integrity Protocol) per permettere il
cambio della chiave e migliora il controllo di integrità dei pacchetti
• Meccanismo avanzato per gestire l’autenticazione e il controllo degli
accessi ai servizi di rete in modo centralizzato (802.11x tramite EAP, l’uso
di TLS è obbligatorio)
• La chiave di autenticazione è diversa da quella utilizzata per la cifratura
(che grazie al TKIP cambia continuamente)
• Permette l’autenticazione direttamente sull’AP (WPA-PSK)
Cosa prevede il futuro (WPA2)
Approvato di recente dalla Wi-Fi Alliance, il nuovo standard WPA2 è l'evoluzione
del primo WPA (Wi-Fi Protected Access) che è oggi supportato dalla maggior
parte degli apparati compatibili IEEE802.11g.
Lo standard WPA, richiesto prepotentemente dal mercato per porre fine alla
debolezza intrinseca del WEP, ha purtroppo tratto dall’802.11i solo una parte
delle specifiche.
Il nuovo WPA2 invece abbracciando pienamente l’IEEE802.11i ha
necessariamente introdotto il supporto per l'Advanced Encryption Standard
(AES), protocollo di cifrature utilizzato già da tempo nelle VPN IPSec.
I dispositivi WPA2 saranno compatibili con quelli WPA che però dovranno essere
riaggiornati tramite il rilascio di nuovi firmware e/o driver. Il problema risiede nella
capacità di calcolo (richiesta dall’AES) che rischierebbe di essere praticamente
troppo elevata per gli apparati oggi in commercio.
Ogni sistema di cifratura dati è basato su password.
Queste possono essere lunghe, nel caso del WPA in PSK, da 8 sino a 63
caratteri.
Più lunga è la password e meno ha senso compiuto (usare caratteri
alfanumerici, numeri e punteggiatura di ogni genere) più questa risulterà
sicura.
A02-AP1-W54
Pag. 71
Wireless Multi-Function Access Point
Appendice D: Copertura
Considerazioni Generali
In condizioni ideali la copertura offerta dal dispositivo può arrivare anche a coprire
diverse decine di metri. E’ però opportuno considerare che pareti divisorie
attenuano fortemente il segnale. Oggetti metallici riflettono le onde
elettromagnetiche e possono generare (al pari di particolari ambienti indoor)
fastidiosi cammini multipli. Non va trascurato inoltre il fenomeno dell’interferenza
con altri apparati operanti sulle frequenze vicine.
Rispettare i seguenti punti per massimizzare la copertura offerta dal dispositivo.
•
Ogni muro attenua il segnale, posizionare il dispositivo in un luogo
appropriato al fine di minimizzare il numero di muri attraversati dal
segnale.
•
Porte o ampie superfici metalliche non sono attraversate dalla
propagazione elettromagnetica. E’ bene prendere in considerazione
questo fatto.
•
Allontanare l’AP Wireless da ogni altro dispositivo che produca emissioni
RF.
•
Nel posizionamento dei vari client considerare una linea che idealmente
unisce il Wireless AP col client in questione. Se tale linea intersecherà dei
muri (caso assai frequente), cercare di minimizzare la superficie
attraversata (per evitare di avere un’attenuazione importante). Si veda la
figura sottostante:
Il Client in posizione B avrà un’enorme attenuazione e peggiori
prestazioni che non il client in posizione A, benché la distanza effettiva
A02-AP1-W54
Pag. 72
Wireless Multi-Function Access Point
dall’AP sia quasi identica nei 2 casi. E’ sufficiente collocare il Wireless AP
al centro del locale per migliorare decisamente le prestazione del client B.
Dove installare un AP
Immaginiamo di avere un’installazione come quella in figura.
B
A
Sicuramente Client in posizione B avrà un’enorme attenuazione e peggiori
prestazioni che non il client in posizione A.
E’ sufficiente collocare il Wireless Router/AP al centro della rete per migliorare
decisamente le prestazione di entrambi i client B.
A02-AP1-W54
Pag. 73
Wireless Multi-Function Access Point
Si è operato sulla diminuzione 2 fattori:
• Distanza media
• Sezioni di muro attraversate
E’ decisamente meglio avere una rete i cui client abbiano un link mediamente
buono che non una rete con taluni client con link eccellente ed altri con link molto
scarso.
La stazione lontana, che generalmente trasmette con un data rate più
basso, tende a consumare un «airtime» elevato.
L’AP ha meno tempo da dedicare a client più vicini e più veloci.
Prestazioni complessivi peggiori.
A02-AP1-W54
Pag. 74
Wireless Multi-Function Access Point
APPENDICE E: Link di Segnale (Bridge
Outdoor)
Installazioni Outdoor
E’ opportuno, prima di utilizzare il suolo pubblico, fare richiesta al ministero
compilando il modulo riportato nell’allegato 19 dell’articolo 107 (la legge indica
esplicitamente il rispetto dei limiti sulla massima potenza erogata
20dBm/100mW).
• In linea teorica se il limite della potenza erogata è rispettato si può
procedere con l’installazione e parallelamente effettuare la richiesta al
ministero.
• In caso invece la potenza irradiata superi il limite consentito è tassativo
chiedere al ministero riguardo alla fattibilità dell’impianto e aspettarne la
risposta.
Link di Segnale
Quando si desidera allestire un link radio di una certa distanza sul suolo pubblico
è opportuno calcolare la potenza netta.
Le ipotesi su cui si basa la seguente trattazione sono le seguenti:
• Sistema è bilanciato, cioè formato da apparati attivi ed antenne identiche
in entrambi i lati del link radio
• Polarizzazione delle antenne sia corretta tanto in Tx che Rx
La Potenza Netta non è nient’altro che la somma algebrica dei guadagni e perdite
di tutti gli elementi che compongono il sistema:
1)Potenza uscente
2)Attenuazione sul cavo e sui connettori
3)Guadagno di Antenna
4)Attenuazione dovuta alla distanza
• spazio libero
• aria umida
• considerazione sull’effetto Fresnel
5)Guadagno di antenna in ricezione
6) Attenuazione sul cavo e sui connettori
7)Sensibilità in ricezione (funzione della velocità del link)
E’ opportuno verificare che dopo il punto 3 la potenza trasmessa sia
inferiore al limite di 20 dBm.
A02-AP1-W54
Pag. 75
Wireless Multi-Function Access Point
Non realizzare MAI un link che funzioni vicino al punto limite.
Utilizzare sempre un certo margine di potenza al fine di rendere il sistema
sempre fruibile.
Nel diagramma a blocchi sono illustrati in verde i contributi positivi (guadagni) ed
in rosso i contributi negativi (perdite, attenuazioni) alla potenza.
1. Potenza in TX: è la potenza radio emessa dell'apparato. L’unità di misura
è il mW (anche espresso in dBm).
2. I connettori introducono delle perdite di qualche frazione di dB.
3. Il cavo d’antenna introduce un’attenuazione (espressa solitamente in dB
al metro) che è funzione della qualità costruttiva, materiali utilizzati e
chiaramente lunghezza del cavo. Alcuni cavi, di particolare pregio
possono arrivare anche a 0.15dB/m, normalmente le perdite possono
raggiungere anche 0.6dB/m.
4. I connettori introducono delle perdite di qualche frazione di dB.
5. Il guadagno d’antenna in Tx, espresso in dBi, può essere un fattore su cui
giocare per realizzare il link radio. Attenzione, verificare che i dBm
siano inferiori a 20dBm (100mW).
6. Attenuazione di spazio libero. La propagazione elettromagnetica (si
assumerà che le due antenne siano in visibilità diretta, esiste cioè una
linea retta che unisce le 2 antenne e non interseca alcun tipo di ostacolo)
viene attenuata per 2 ragioni:
• cessione di energia all’aria (per semplicità verrà trascurata)
• per quanto sia accentuata la direttività, la potenza emessa tende
a coprire una superficie sempre maggiore via via che ci si
allontana dalla sorgente. Di questa solo una piccola parte verrà
raccolta dall’antenna in ricezione.
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Wireless Multi-Function Access Point
•
•
Effetto Fresnel (per ipotesi soddisfatto)
Si trascureranno riflessioni, percorsi multipli ed altro che potrebbe
drasticamente peggiorare le prestazioni del sistema
7. Il guadagno d’antenna in Rx, espresso in dBi, può essere un fattore su
cui giocare per realizzare il link radio.
8. Sensibilità del ricevente (solitamente espresso in –dBm). Maggiore è
questo valore tanto minore è la potenza necessaria per decifrare
l’informazione.
Potenza netta (dB) = Potenza Radio (dBm) + Guadagno Antenna Tx (dBi)
- Perdite Cavi (dB/m) - Perdite Connettori (dB) - Attenuazione(dB,
funzione della distanza) + Guadagno Antenna Rx (dBi), - Sensibilità
Ricezione (funzione della velocità del Link)*
*il valore è espresso in frazioni di 1mW, pertanto in –dBm.
Resta inteso che la schematizzazione mostrata non vuole essere
realistica, ma soltanto funzionale.
Sensibilità in Ricezione per il codice A02-AP1-W54
Link di segnale Modulazione
Sensibilità in dBm
1,2Mbps
BPSK, QPSK
-90dBm
IEEE802.11b
5,5Mbps
CCK
-86dBm
11Mbps
CCK
-81dBm
6Mbps
BPSK
-87dBm
9Mbps
BPSK
-85dBm
12mbps
QPSK
-82dBm
18Mbps
QPSK
-81dBm
IEEE802.11g
24Mbps
16QAM
-80dBm
36Mbps
16QAM
-79dBm
48Mbps
64QAM
-71dBm
54Mbps
64QAM
-68dBm
Tipically @PER<8% packet size 1024 and OC=25°C +/- 5°C
Tipically @PER<10% packet size 1024 and OC=25°C +/- 5°C
A02-AP1-W54
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Wireless Multi-Function Access Point
Attenuazione di Spazio Libero
In questa tabella è riportata l’attenuazione di spazio libero (si è utilizzata la
formula di Friis).
Distanza
Attenuazione in dB
percorsa
100m
80,2
150m
83,7
200m
86,2
250m
88,2
300m
89,7
500m
94,2
750m
97,7
1000m
100,2
1500m
103,7
2000m
106,3
E’ possibile partendo da una certa attenuazione calcolarne altre
utilizzando le seguenti approssimazioni:
sottrarre 6dB in caso si dimezzi la distanza
aggiungerne 6 dB quando si raddoppia la distanza
Effetto Fresnel
Quando si ha una trasmissione radio tra 2 antenne generalmente non basta la
sola visibilità tra le 2 antenne (una linea retta che unisce le 2 antenne e non
interseca alcun tipo di ostacolo) ma è necessario che l’intera zona di Fresnel
(almeno il primo ellissoide) sia priva di ostacoli. Una parte consistente della
propagazione è infatti contenuta in questa zona che varia a seconda della
frequenza del segnale e della distanza tra le 2 antenne. La pratica consente di
affermare che se il 60% o 70% di questa zona è libero è possibile ritenere
soddisfatta la condizione di Fresnel.
Il Risultato rappresenta l’area che deve essere libera.
In Tabella include la distanza minima da rispettare attorno alla linea che
idealmente unisce le 2 antenne (caso di massima estensione) con la frequenza di
2.45Ghz.
A02-AP1-W54
Pag. 78
Wireless Multi-Function Access Point
Distanza complessiva
100m
150m
200m
250m
300m
500m
750m
1000m
1500m
2000m
Raggio
metri
1,7
2,1
2,5
2,7
3,0
3,9
4,8
5,5
6,7
7,8
in Distanza minima in
metri
1,1
1,3
1,5
1,6
1,8
2,4
2,9
3,3
4,0
4,7
Domensionamento di Antenna in un caso Reale
Si voglia effettuare una copertura di 500 metri alla massima velocità di Link
possibile (un bridge tra 2 edifici).
Verranno utilizzati 2 dispositivi A02-AP1-W54, configurati in bridge.
L’ipotesi da verificare sono:
• visibilità diretta tra le 2 antenne
• condizione di Fresnel (da opportuna tabella, il raggio del primo ellissoide
di fresnel è di almeno 2.4m)
In questo caso il parametro su cui giocare il guadagno d’antenna.
Utilizzando la formula della Potenza Netta emerge quanto segue:
Velocità
di Link
Potenza
Tx(dBm)
1,2(BPSK)
5,5(CCK)
6 (BPSK)
9 (BPSK)
15
15
15
15
Guadagno
Antenna
Tx
2,2
2,2
2,2
2,2
Attenuazione
di
Spazio
libero
-94,2
-94,2
-94,2
-94,2
Guadagno
Antenna
Rx
2,2
2,2
2,2
2,2
Sensibilità
in
ricezione
90
86
87
85
Altri
fattori
Link di
segnale
-1
-1
-1
-1
15,2
11,2
12,2
10,2
In pratica nessun link risulta stabile (si consiglia di avere almeno un
margine di 15dB), escluso il primo ad 1,2Mbps.
A02-AP1-W54
Pag. 79
Wireless Multi-Function Access Point
Cambiando i calcoli con 2 antenne da 5dBi (A02-ANT0501) si ottiene quanto
segue:
Velocità
di Link
Potenza
Tx(dBm)
1,2(BPSK)
5,5(CCK)
6 (BPSK)
9 (BPSK)
14,55
14,55
15
15
Guadagno
Antenna
Tx
5
5
5
5
Attenuazione
di
Spazio
libero
-94,2
-94,2
-94,2
-94,2
Guadagno
Antenna
Rx
5
5
5
5
Sensibilità
in
ricezione
90
86
87
85
Altri
fattori
Link di
segnale
-1
-1
-1
-1
19,8
15,8
16,8
14,8
Molti dei Link sono realizzabili,il Link più veloce resta comunque
altamente instabile.
Utilizzando 2 antenne da 8dBi (A02-ANT0801 oppure A02-ANT08D01) al
posto delle 2 antenne da 5 dBi dell’esempio avremmo aggiunto 6 dB alla
potenza netta.
Questo, in altre parole ci poteva permettere:
• raddoppiare la distanza arrivando ad un Km con le stesse
prestazioni
• aumentare il throughput a pari distanza (anziché il 6Mbps(BPSK)
si sarebbe potuti arivare al 18Mbps(QPSK) oppure anziché il
9Mbps(BPSK) si sarebbe arrivate al 36Mbps(16QAM).
A02-AP1-W54
Pag. 80
Wireless Multi-Function Access Point
APPENDICE F: Considerazioni sulla Salute
Quando un organismo è immerso in un campo elettromagnetico avviene
un’interazione nota come “effetto biologico”. Non bisogna necessariamente
associare all’”effetto biologico” un danno. Il problema può sorgere quando tale
effetto supera la capacità di compensazione dell’organismo.
E’ opportuno considerare che il livello di emissioni di un dispositivo wireless
conforme alle direttive stabilite dall’IEEE (Institute of Electrical and Electronic
Engineers) è notevolmente inferiore all’emissione generata da dispositivi di uso
comune.
Un comune terminale GSM emette infatti una potenza che può arrivare e
superare i 600mw, mentre un apparato UMTS emette una potenza del 20%
inferiore.
A titolo di confronto un apparato Wireless difficilmente supera, in condizione di
uso normale, i 17 dBm (circa 50mW) essendo di fatto oltre un ordine di grandezza
inferiore.
Già queste considerazioni puramente energetiche dovrebbero tranquillizzare circa
ogni eventuale dubbio.
Va inoltre considerato che l’uso del cellulare avviene ad una distanza tipica di
qualche centimetro e dunque, essendo l’antenna di tipo isotropica, metà della
potenza trasmessa attraversa la testa dell’utilizzatore e crea un effetto
“riscaldamento” avvertibile soprattutto nei tessuti superficiali.
Nel caso di un apparato wireless possono presentarsi 2 casi diversi:
• Antenna isotropica: va considerato l’angolo solido con cui questa viene
vista (generalmente qualche grado)
• Antenna direttiva: emette potenza solo nella zona di direttività
In entrambi i casi l’energia che arriva all’utilizzatore va da una frazione di quella
trasmessa (e non la metà come nel caso del cellulare) sino ad arrivare a zero nel
caso di antenna direttiva.
In tabella un grafico comparativo di quanto sin qui detto:
Apparato
Wireless
IEEE802.11b/g
Cellulare GSM
Cellulare UMTS
Potenza Emessa
50mW
Angolo di Visuale Potenza Effettiva
1/15
<5mW
600mW
500mW
1/2
1/2
Circa 300mW
Circa 250mW
Il Decreto del 20 Giugno 1995, n.458 (Legge Cautelativa dello Stato)
impone di usare il telefonino tenendo l’antenna ad almeno 20cm da
qualsiasi parte del proprio corpo.
A02-AP1-W54
Pag. 81
Wireless Multi-Function Access Point
Ad oggi, tutti gli studi effettuati hanno concluso che non esistono effetti
termico-biologici pericolosi, a patto di rispettare le norme ETSI
sull’emissione.
A02-AP1-W54
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Wireless Multi-Function Access Point
APPENDICE G: Caratteristiche Tecniche
Standards
Standard: IEEE 802.11g/b
IEEE 802.3u 10/100BASE-TX Fast Ethernet
Advanced
Wireless Distribution System (Bridge and Repeat)
Client Wireless and Repeater
Signal Type:
Modulation:
LED Indicators:
Frequency Range
Frequency Band:
Channel:
OFDM (Orthogonal Frequency Division Multiplexing)
QPSK / BPSK / CCK / OFDM
Power, LAN (Link/Activity), WLAN (Link)
2412 ~ 2484 MHz ISM band (channels 1 ~ 14)
2.4 GHz
1 ~ 11 Channels (US, Canada, China)
1 ~ 13 Channels (Europe)
1 ~ 14 Channels (Japan)
64 bit / 128 bit WEP Encryption, WPA/WPA2
Fast Ethernet: 100Mbps
Wireless: Up to 54Mbps (with Automatic Scale Back)
Data Encryption:
Data Transfer Rate
Receiver Sensitivity
54Mbps: Typical -68dBm @10% PER
11Mbps: Typical -81dBm @8% PER
Transmit Power
802.11g: Minimum 13dBm typically
802.11b: Minimum 15dBm typically
Transmission Range:
Outdoor: 100~300M (depends on environment)
Indoor: 50~100M (depends on environment)
Network Cables
Interface
Antenna:
Chipset
DC inputs
Power Consumption
Temperature
Humidity
Dimensions
10BASET: 2-pair UTP Cat. 3,4,5 (100 m)
1 x 10/100Mbps RJ45 port
1 x 2dBi Dipole Antenna
Realtek
DC 7.5V /1A
5W (Max)
Operating: 0° ~ 40° C, Storage: -10° ~ 70° C
Operating: 10% ~ 90%, Storage: 5% ~ 90%
140 x 98 x 30 mm (W x H x D) without Antenna
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Wireless Multi-Function Access Point
APPENDICE H: Supporto Offerto
Per ogni problema con il Wireless Multi-Function Access Point consultare questo
manuale. Molti problemi potrebbero essere risolti cercando la soluzione del
problema nell’APPENDICE A.
Per qualunque altro problema o dubbio è possibile contattare l’help desk
telefonico (02/93907634) gratuito di Atlantis Land che fornirà assistenza da lunedì
al giovedì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Il venerdì dalle 9 :00 alle
13 :00. E’ possibile anche utilizzare il fax (02/93906161) la posta elettronica
([email protected] oppure [email protected]).
Atlantis Land SpA
Viale De Gasperi 122
20017 Mazzo di Rho(MI)
Tel: 02/93907634(help desk), 02/93906085 (centralino),
Fax: 02/93906161
Email: [email protected] oppure [email protected]
nell’oggetto il codice del prodotto di cui si chiede assistenza)
WWW: http://www.atlantisland.it o www.atlantis-land.com
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