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MODULO SID: UN UOVO DIVERTENTE Sintesi del modulo:

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MODULO SID: UN UOVO DIVERTENTE Sintesi del modulo:
MODULO SID: UN UOVO DIVERTENTE
Classe 2^ - Scuola Secondaria di I grado “Nino Costa” - Foglizzo
I.C. MONTANARO — A.S. 2014/2015
Prof.ssa Fiorella Perrone — n° 21 alunni
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OBIETTIVI DELL’IBSE

Sviluppare una cultura basata sull’INQUIRY (gli studenti rispondono a domande di ricerca attraverso l’analisi dei dati)
 Lavorare scientificamente
 Imparare dagli errori
 Promuovere la cooperazione tra studenti
 Apprendere autonomamente
 Sviluppare la capacità di pensare e di agire
COME SI ARTICOLA IL MODULO
Partendo dall’osservazione di un fenomeno scientifico (uova immerse in un liquido) gli alunni vivono una situazione problematica d’investigazione (relazione
tra la densità dei solidi rispetto a quella dei liquidi) passando attraverso attività
di osservazione, discussione, argomentazione e comunicazione.
La “messa in situazione” rappresenta una preziosa occasione per gli studenti
per condividere le pratiche e gli strumenti che permettono di sviluppare le
competenze linguistiche e scientifiche, per discutere e chiarirsi, per sperimentare insieme, verificare, sbagliare, rifare e approfondire. Il modulo termina con
dei chiarimenti sulla scelta didattica di quest’attività di insegnamento/
apprendimento e con i risultati di un’indagine statistica rivolta agli studenti.
Sintesi del modulo:
Il modulo si snoda nelle seguenti attività:
Attività 1: Un uovo divertente - innesco e “messa in situazione”: osservazione e
formulazione di ipotesi personali; confronto nei gruppi di lavoro (circa 1 h)
Attività 2: Scelta, elaborazione e progettazione di un protocollo sperimentale
di gruppo e sua presentazione (circa 1 h)
Attività 3: Realizzazione dell’esperienza elaborata (circa 20’/30’), ricerca e discussione di errori procedurali e ripetizione dell’esperienza (circa 20’/30’)
Attività 4: Sintesi dei risultati e presentazione di documenti aggiuntivi per meglio comprendere il fenomeno osservato (circa 30’)
Attività 5: Formulazione delle conclusioni del lavoro e indagine (circa 30’)
Si è preparato il
seguente dispositivo
da osservare e su cui
indagare e lo si è posto
sulla cattedra.
Consegna 1. INDIVIDUALMENTE
Descrivete quello che osservate, sotto la forma che preferite, sul foglio di colore giallo (5 minuti).
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Si è indicato agli alunni, divisi in 4 gruppi costituiti da 5-6 elementi ciascuno, di
rappresentare o descrivere il dispositivo osservato nella maniera più o meno
esplicita o dettagliata possibile, con parole o indicazioni (disegno, schema, presenza di legende, testo, parole, frecce ...).
GRUPPO 1
Io vedo due uova dentro a due contenitori, uno sta a galla mentre l’altro sta in
profondità. Secondo me, nel contenitore con l’uovo che sta a galla c’è del sale o
dello zucchero oppure non è sodo mentre l’altro sì. In quello con l’uovo che sta
in profondità ci sono più bolle. (Luca M.)
Io ho visto due becher contenenti un uovo a
testa. In un becher c’è dell’acqua con delle bolle e nell’altro non ci sono. Nel becher con le
bolle l’uovo va a fondo, invece nell’altro l’uovo
sta più o meno a galla. Il colore delle uova non
è uguale. (Gioele A. D.)
In un bicchiere con il sale c’è un uovo che sta a galla, mentre nell’altro bicchiere
con acqua normale c’è un uovo che galleggia. (Giulia D.)
Due uova, uno galleggia e uno no. Quello che non galleggia è un po’ più pesante. (Nicole V.)
Sono due uova diverse, una è più leggera e galleggia sulla superficie del barattolo, invece l’altro va a fondo del barattolo. L'uovo che arriva al fondo del barattolo ha attaccato al guscio bolle d’aria, ma ne ha di più di quello che galleggia. Hanno dimensioni diverse. Un uovo potrebbe essere sodo perché potrebbe
galleggiare o può affondare, dipende da quale uovo è. La cellula è più grande e
con una massa maggiore rispetto all’altra. Le uova di solito stanno a fondo del
barattolo e un uovo potrebbe andare a galla perché potrebbe essere fecondato. Avendo un guscio ruvido, le bolle d’aria rimangono sul guscio, invece l’altro
ha un guscio più liscio che non trattiene le bolle. (C. Chey)
Manuel C. è stato assente durante questa lezione.
GRUPPO 2
Ho visto due recipienti entrambi contenenti acqua con
una polverina e un uovo ciascuno. Nel recipiente di sinistra ho notato che l’uovo galleggia e in quello di destra
affonda. (Francesco R.)
Ho visto due uova e sembra che uno sia più pesante
dell’altro perché tende a stare in profondità e l’altro su,
più sulla superficie. (Alex G.)
Sotto il telo c’erano 2 bicchieri pieni d’acqua con dentro
un uovo ciascuno. Il particolare che li rendeva diversi era
il fatto che un uovo galleggiava e l’altro no. (Annalisa G.)
(Disegno con descrizione) Questo uovo sta sulla superficie dell’acqua. L’acqua è
fredda. Sembra che questo non è stato in pentola. Questo uovo sta sul fondo
dell’acqua. L’acqua fredda. Sembra che sia stato in pentola con l’acqua calda.
(Loris S.)
Quello che ho visto erano due uova dentro l’acqua che galleggiavano. L’acqua
sembrava frizzante e le uova erano molto grandi. Dalla loro leggerezza riuscivano a galleggiare. Una delle due uova galleggia, mentre l’altra no, l’acqua era calda. (Martina P.)
GRUPPO 3
Vedo due bicchieri di plastica pieni di acqua con all’interno due uova.
Nel primo bicchiere l’acqua è priva di bolle e l’uovo galleggia e sembra più piccolo dell’altro.
Nel secondo bicchiere l’acqua ha delle bolle e l’uovo non galleggia, guardandolo
di lato sembra più grande, da sopra sembra che sia più piccolo. (Alice E.)
Ho visto due uova immerse nell’acqua in due bicchieri. Un uovo era più profondo dell’altro. L’acqua era tiepida in entrambi i bicchieri. Un uovo sembra essere
più grosso dell’altro, anche se non molto. (Pietro P.)
Vedo delle uova in dei bicchieri pieni d’acqua.
(Alessandro L. R.)
Vedo 2 uova in due bicchieri pieni d’acqua, tra cui una è
più grossa dell’altra. Quello più grosso è sul fondo mentre quello più piccolo galleggia. (Gabriele T.)
Vedo due bicchieri pieni d’acqua con due uova all’interno, in uno l’uovo è sul fondo, nell’altro galleggia.
L’uovo sul fondo sembra più grande dell’altro, ma è solo un effetto ottico.
Nel barattolo con l’uovo al fondo ci sono molte più bolle rispetto all’altro.
Sul fondo del 1° barattolo c’è qualcosa, che può sembrare sale o zucchero.
(Chiara T.)
GRUPPO 4
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Temperatura acqua uguale.
Due contenitori colmi d’acqua con delle uova al loro interno di diverse dimensioni.
L’uovo più piccolo rimane a galla.
L’uovo più grande è in fondo al contenitore.
L’uovo più grande ha un colore più scuro, invece quello più piccolo è di un rosa più chiaro.
Secondo me è perché l’uovo piccolo è sodo e l’altro no, perché mia nonna
quando fa l’uovo sodo vedo che sta a galla. (Federico P.)
Ci sono due uova, uno sodo e l’altro no, dentro a due bicchieri. Un uovo è in superficie e l’altro è “affondato”. Forse ci sono due tipi di acqua diversa, una calda
e una fredda. (Giulia P.)
Vedo due contenitori con un uovo ciascuno.
1° contenitore: l’uovo galleggia, l’acqua è fredda.
Secondo me l’uovo è sodo.
2° contenitore: l’uovo affonda, l’acqua è fredda
ed
è piena di bollicine. Secondo me l’uovo non è sodo.
Nel contenitore 2 il colore dell’uovo è più scuro
che nel contenitore 1. (Alessia B.)
Io vedo:
 due bicchieri pieni d’acqua
 con due uova dentro (per bicchiere)
 in un bicchiere c’è (al fondo) credo dello zucchero o
qualcosa di simile
 nel bicchiere pieno di zucchero l’acqua è
tiepida, come nell’altro bicchiere, e in questo bicchiere
l’acqua è naturale.
 Nell’altro bicchiere, invece, l’acqua a me
sembra gassata, perché è piena di bollicine
 In un bicchiere l’uovo galleggia, mentre
nell’altro bicchiere l’uovo è andato a fondo.
(Matteo P.)
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Un uovo galleggia mentre l’altro affonda;
tutti e due gli uovi sono dentro un recipiente con dentro l’acqua;
dentro i recipienti con le uova in uno le bolle sono più evidenti dell’altro recipiente;
nel recipiente con l’uovo che galleggia sul fondo ci sono dei granelli. (Giulia F.)
OSSERVAZIONI:
La maggior parte degli alunni non si è soffermata alla sola descrizione del fenomeno osservato, secondo quanto richiesto dalla consegna, ma ha teso a fornire
anche una spiegazione, non richiesta, sulla causa del fenomeno.
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Consegna 2. INDIVIDUALMENTE
Scrivete una spiegazione per questo fenomeno sempre sul foglio di colore giallo ( Io penso che…). (10 minuti)
GRUPPO 1
Io penso che il sale, rilasciando lo iodio, crea
un’acqua più densa che riesce a tenere in superficie l’uovo. (Luca M.)
Io penso che l’uovo sta a galla perché nel becher c’è il sale; l’altro va a fondo
perché non c’è il sale. (Gioele A.D.)
Io penso che l’uovo non galleggi perché non c’è il sale. L’uovo che galleggia è
perché c’è il sale. Perché un uovo galleggi occorre la densità del sale aumenta.
(Giulia D.)
Io penso che le uova non sono tutte dello stesso uccello, ma dato che uno galleggia e l’altro no, magari non sono uguali. Oppure, perché un uovo è sodo e l’altro no. (Nicole V.)
Io penso che un uovo di solito non galleggi nell’acqua, a meno che non sia acqua
ma una sostanza simile con una massa maggiore, e con questo fenomeno l’uovo
diventa più leggero rispetto all’acqua e viene spinto verso l’alto come una bolla
d’aria. (Chey C.)
GRUPPO 2
Io penso che all’uovo di destra sia stato fatto qualcosa.
(Francesco R.)
Io penso che le uova siano una vera e una finta (Alex G.)
Io penso che uno dei due fosse sodo. (Annalisa G.)
Io penso che un uovo non è stato cotto e invece l’altro sì.
(Loris S.)
GRUPPO 3
Io penso che il primo uovo sia stato meno nell’acqua dopo. E nel secondo sia stato aggiunto del
sale. (Alice E.)
Io penso che un uovo sia più profondo dell’altro
per via del fatto che un uovo è più grande dell’altro. (Pietro P.)
Io penso che le uova sono rimaste ferme tutto il
tempo. (Alessandro L. R.)
Io penso che sia strano che uno galleggia e l’altro
affonda e che le sostanze all’interno dell’acqua
sono diverse (Gabriele T.)
Io penso che il fenomeno sia dovuto alla sostanza, che non ho capito se sia sale
o zucchero. (Chiara T.)
GRUPPO 4
Io penso che l’uovo più piccolo sta a galla perché è sodo e l’uovo più grande
affonda perché è liquido. (Federico P.)
Io penso che uno pesa di più (sodo) e l’altro di meno. (Giulia P.)
Io penso che una delle due uova sia soda (1) e l’altra non lo sia (2). Secondo me
forse una delle due acque può essere distillata. (Alessia B.)
Io penso che il fenomeno dell’uovo che galleggia e che sprofonda è dato dal tipo dell’acqua
che circonda l’uovo: con l’acqua naturale l’uovo
galleggia, con quella gassata sprofonda.
(Matteo P.)
Io penso che l’uovo galleggi perché è sodo, perché se si mette l’uovo sodo con l’acqua senza fare niente affonda. (Giulia F.)
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OSSERVAZIONI:
Leggendo le ipotesi individuali degli alunni, appare diffusa la misconcezione legata al rapporto fra il peso di un oggetto e il suo galleggiamento in un liquido.
6 alunni su 21 tendono ad ipotizzare che la causa del galleggiamento di una
delle due uova sia la presenza in acqua di una sostanza (o polverina) diversa, il
sale o lo zucchero (la cui presenza, però, influenzerebbe il peso dell’uovo e, dunque, la sua capacità di galleggiamento in acqua). Alcuni alunni, poi, attribuiscono la causa del galleggiamento dell’uovo alla diversa qualità dell’acqua nei due
becher o alla sua diversa temperatura. Altri, ancora, suppongono che il galleggiamento di una delle due uova sia causato dalla differenza fra le rispettive dimensioni (uno è più piccolo dell’altro; come per dire: a una quantità di massa
maggiore corrisponde un peso maggiore). E proprio il diverso peso di un uovo
rispetto all’altro (per cui uno è “più leggero” dell’altro e, di conseguenza, galleggia) sarebbe attribuibile, oltre alle differenti dimensioni fra le due uova, pure a
svariati altri fattori: uno dei due è un uovo sodo (ipotesi sposata da 1/3 degli
alunni) o è un uovo fresco oppure è un uovo fecondato o è un uovo appartenente ad un diverso tipo di uccello.
Solo in due casi si fa cenno nella spiegazione al concetto di “densità”, ma in maniera concettualmente confusa e impropria.
Consegna 3. IN GRUPPO (La domanda investigabile)
1 - COME SI PUO’ RIPRODURRE QUESTO FENOMENO?
2 - COME SI FA A FAR GALLEGGIARE UN UOVO FRESCO? (20 minuti)
In gruppo provate a dare una risposta a queste domande e discutete sulla
spiegazione relativa al fenomeno osservato condividendone una unica. Scegliete un capogruppo che moderi la discussione.
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Sul foglio di colore azzurro ogni membro del gruppo riporta, dopo averla discussa, l’ipotesi condivisa col gruppo stesso (Noi pensiamo che…)
Ciascun gruppo discute, quindi, un protocollo di sperimentazione dell’ipotesi
attraverso un progetto pensato per riprodurre il fenomeno osservato e per consentire a un uovo di galleggiare: materiali da usare, metodo (come si pensa di
procedere). Successivamente, ciascun gruppo propone su un cartellone il protocollo che espliciti il progetto sperimentale nel modo più comprensibile possibile (con disegni, schemi, testi, legende, elenchi, frecce, parole-chiave…).
GRUPPO
1
GRUPPO
2
GRUPPO
3
GRUPPO
4
OSSERVAZIONI:
Appare evidente una “contaminazione” delle ipotesi individuali degli alunni verificatasi nell’intervallo di tempo fra le consegne 2 e 3, avvenute a una settimana
di distanza l’una dall’altra. Oltre ad uno scambio di opinioni al di fuori delle lezioni, appare pure probabile il ricorso ad una consultazione sul fenomeno svolta
su testi o sul web (comparazione fra il fenomeno osservato con quanto si verifica nel Mar Morto, spiegazione del tutto assente nelle ipotesi formulate a monte). Oltretutto, nessuno dei 4 gruppi ha poi pensato di sperimentare l’ipotesi
dell’uovo sodo (avanzata da ben 1/3 degli alunni); tutti sembrano convergere,
invece, sul fatto che l’uovo galleggi perché immerso in una soluzione salina. Tuttavia, come si vedrà
in seguito, il ricorso a mezzi esterni per comprendere il fenomeno dell’uovo galleggiante non sarà
sufficiente a portare i gruppi al successo sperato.
Consegna 4. GRUPPO CLASSE
Esponete agli altri gruppi il vostro progetto.
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Ciascun capogruppo racconta come il proprio gruppo intende procedere per
realizzare l’esperienza e rispondere alla domanda. Gli altri gruppi ascoltano, osservano ed esprimono le proprie idee ed opinioni sulle proposte. (15 minuti)
OSSERVAZIONI
Prima ancora di sperimentarlo, i gruppi 1 e 3 danno come già scontato l’esito
positivo dell’esperimento. Il gruppo 2 ritiene che, oltre al sale, per portare l’uovo
a galleggiare serva pure l’acqua tiepida. Il gruppo 3 pone come condizione l’utilizzo di uova deposte dalla stessa gallina, mentre il gruppo 4 quello di acqua del
rubinetto. Manca in tutti e quattro i gruppi il concetto di misura delle quantità.
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Consegna 5. IN GRUPPO
Realizzate l’esperienza proposta usando i materiali indicati nel progetto e seguendo il procedimento suggerito. (20 minuti).
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Per soddisfare la consegna, ciascun gruppo si è preoccupato di procurarsi i materiali necessari per sperimentare il protocollo ideato. Gli alunni si sono accordati tra di loro su chi deve portare cosa.
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A conclusione dei progetti di sperimentazione proposti dai quattro gruppi, si è
reso necessario sottolineare, da parte dell’insegnante, l’importanza del riscorso
alla misura e della scelta di una variabile. Nessuno dei gruppi, difatti, è giunto a
dare una risposta esaustiva alla domanda investigabile: nonostante l’uso del sale in acqua, l’uovo non galleggiava. Un solo gruppo è riuscito nell’intento, ma in
maniera del tutto casuale. L’insegnante è intervenuta, dunque, con dei suggerimenti sottesi, dopo aver valutato coi ragazzi gli errori di procedure commessi
nel corso di ciascuna sperimentazione. In seguito, i gruppi hanno riprovato l’esperimento, ma stavolta procedendo con l’aggiunta in acqua di precise dosi di
sale, via via crescenti (scelta di una sola variabile da osservare). Gli alunni hanno
rilevato differenze ed evidenze e misurato le quantità di sale necessarie per ciascun contenitore al galleggiamento dell’uovo in acqua.
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Al termine di tutto il percorso sperimentale attuato, ciascun gruppo riceve alcuni documenti:
 Un’immagine di una sezione di un uovo con didascalie delle sue parti;
 Una “ricetta” per riconoscere un uovo fresco da un uovo vecchio;
 Una definizione della densità e della spinta di Archimede.
Prima insieme nel gruppo e poi col supporto dell’insegnante, si discute la comprensione dei testi e delle terminologie scientifiche presentate, associando le
nuove informazioni acquisite al fenomeno osservato e trasferendole su quanto
sperimentato. Si giunge, infine, ad una conclusione e ad una risposta alla domanda iniziale supportata da tutta la classe. L’insegnante interviene stimolando
i gruppi di alunni al corretto uso della terminologia scientifica.
Si scrive la risposta alla domanda su un foglio di colore rosa (Possiamo affermare che…).
GRUPPO 1
GRUPPO 2
GRUPPO 3
GRUPPO 4
A fine modulo, agli alunni sono state poste una serie di domande a risposta
aperta per l’autovalutazione del percorso:
1—Che cosa ti è piaciuto di più?
2—Che cosa ti è piaciuto di meno?
3—Quali sono le parole-chiave dell’argomento che ti sono rimaste particolarmente impresse?
4—Che cosa hai imparato di nuovo che prima non conoscevi?
5—Con quali nuove domande si potrebbe continuare il modulo?
6—Quale/i nuovo/i argomento/i di scienze ti piacerebbe affrontare con l’IBSE?
7—Esprimi in una sola parola come valuti l’esperienza vissuta.
L’intento è stato anche capire quali possano essere considerati dagli alunni i
punti di forza e i punti di debolezza relativi ai diversi passaggi del modulo.
1—Che cosa ti è piaciuto di più?
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Aver imparato cose nuove, come far galleggiare un uovo e saper strutturare un esperimento.
Quando abbiamo provato a fare l’esperimento.
Lavorare in gruppo.
Quando abbiamo provato a fare galleggiare l’uovo.
Provare a fare l’esperimento.
Fare galleggiare le uova.
Il fatto che ognuno potesse esprimere le proprie opinioni e idee e il diverso approccio
con l’insegnante.
Imparare cose nuove e lavorare in gruppo.
Fare l’esperimento.
Vedere l’uovo iniziare a galleggiare.
Riprodurre l’esperimento.
L’esperimento.
Rifare l’esperimento daccapo.
Sperimentare.
Imparare cose nuove sul galleggiamento dei corpi.
Riprodurre l’esperimento dell’uovo.
Quando abbiamo dovuto portare il materiale da casa per fare l’esperimento.
Fare l’esperimento.
Fare l’esperimento con l’uovo.
Fare l’esperimento dell’uovo.
Fare l’esperimento.
OSSERVAZIONI
Indubbiamente, la parte sperimentale vera e propria è stata quella che ha coinvolto maggiormente gli alunni, poco abituati a “mettere le mani in pasta” di
persona. Non è stato manifestato un grande apprezzamento, invece, per il lavorare in gruppo (1/21 alunni!) che a tratti è parso difficoltoso, benché stimolante,
specie nello scambio e nella condivisione di idee comuni.
2—Che cosa ti è piaciuto di meno?
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Avere fatto soltanto un solo esperimento.
Quando siamo rimasti troppo tempo sull’argomento.
L’intervento del trainer.
La parte scritta.
La spiegazione che è stata un po’ noiosa.
È stato tutto interessante.
Il fatto che si facessero foto.
Che sia durato poco.
Il mio gruppo.
Il fraintendimento fra il gruppo.
Documentare l’sperimento.
Scrivere.
Mi piaceva tutto.
Scrivere il continuamento dell’esperienza.
L’intervento di una persona esterna.
Scrivere il cartellone.
Il lungo tempo di attesa fra un’attività e l’altra.
Scrivere.
Scrivere la ricetta.
Scrivere la ricetta nel cartellone
Le fotografie che ci venivano fatte e il gruppo un cui ero.
OSSERVAZIONI
Ciò che emerge come elemento predominante è il basso gradimento degli alunni per il ricorso alla scrittura. Sulla base di quanto osservato nel corso della sperimentazione del modulo, il momento più ostico è parso proprio essere quello
relativo all’esposizione scritta delle osservazioni, ipotesi ed idee personali degli
alunni, come pure nel corso della elaborazione dei pensieri atti ad esprimere le
idee comuni al gruppo. L’intervento del trainer a supporto del docente è stato
poco gradito da 2 alunni su 21, così come 2 alunni su 21 hanno avvertito disagio
nelle fasi di documentazione fotografica delle esperienze. Affiora più chiaramente, stavolta, anche il basso gradimento per il lavoro di gruppo e col gruppo
(3/21 alunni), momento di confronto/scambio delle idee e delle scelte di azioni
comuni da intraprendere. Probabilmente manca, nella didattica di classe, il ricorso ricorrente al lavoro di gruppo.
3—Quali sono le parole-chiave dell’argomento che ti sono rimaste particolarmente impresse?
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Misurare le quantità.
Bastava solo mescolare.
Lavoro di gruppo.
Che per fare un esperimento bisogna avere tempo.
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Galleggiare, uovo, contenitore, sale.
Lavoro in gruppo e opinioni diverse.
Ipotesi, partecipazione.
Camera d’aria.
Densità.
Uovo, sale acqua, educazione.
Uovo, sale, acqua, densità.
Uovo, sale, acqua, densità.
Lavoro di gruppo, opinioni diverse.
Uovo, sale, densità.
Camera d’aria, galleggiamento, massa.
Uovo, sale densità.
Densità.
Gruppo, ipotesi.
Densità.
Uovo, sale e acqua, densità.
Uovo, acqua, sale.
OSSERVAZIONI
La parola-chiave “densità”, e più espressamente il suo legame col mondo della
materia, è quella che è rimasta maggiormente impressa nella mente degli alunni; oltre, ovvio, ai termini “uovo”, “acqua” e “sale” ad essa correlati nella sperimentazione attuata. Questa parola, dunque, è entrata nella nuova terminologia
scientifica degli alunni (si è visto che nelle ipotesi di partenza, invece, mancava)
e ha permesso ai più di giungere a comprendere più chiaramente il fenomeno
del galleggiamento dei corpi in un liquido. Una sorta di scoperta, all’apparenza
contraddittoria, si è rivelata essere anche la parola “gruppo”, ritenuta, nel bene
o nel male, come parola-chiave, prima ancora di quella di “densità”, da 4 alunni
su 21.
4—Che cosa hai imparato di nuovo che prima non conoscevi?
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Come far galleggiare un uovo.
Non devi solo mettere il sale dentro l’acqua, devi anche mescolare.
I fenomeni del galleggiamento; la forma interna dell’uovo.
Come si fa a far galleggiare un uovo.
Come potevi far galleggiare un uovo senza che sia sodo.
Che l’uovo galleggia con il sale.
Ho imparato che il sale permette il galleggiamento.
Ho imparato di nuovo le parti dell’uovo e che con il sale l’uovo galleggia.
L’effetto del sale.
La massa e il potere del sale.
La densità.
La densità.
A fare galleggiare qualcosa.
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Come riconoscere un uovo vecchio da un uovo fresco.
Che perché un corpo galleggi, la sua massa deve essere minore del liquido.
Come far tornare l’uovo in superficie.
Come riconoscere se un uovo è fresco o vecchio.
Che aumentando la densità dell’acqua i corpi galleggiano.
Che un uovo con il sale può galleggiare.
Che l’uovo nel sale può galleggiare.
Che il sale fa galleggiare le cose.
OSSERVAZIONI
Purtroppo, a causa della contaminazione delle ipotesi avvenuta prima della
messa a punto di un protocollo di sperimentazione, il dubbio sul comportamento dell’uovo sodo non è stato sciolto. Sarebbe stato interessante, invece, sperimentare il comportamento di un uovo sodo in acqua.
La mancata trattazione del concetto di massa (dovuta al poco tempo a disposizione), ben diverso da quello di densità, potrebbe spiegare l’errata relazione
che gli alunni fanno tra i due concetti. Oltretutto, anche la densità è stato un
concetto sviluppato a metà, tanto che taluni alunni ritengono impropriamente
che basti aumentare la densità dell’acqua o usare del sale perché un corpo galleggi; che un uovo galleggi nel sale o che sia il sale a far galleggiare i corpi.
5—Con quali nuove domande si potrebbe continuare il modulo?
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Quanti esperimenti ti sarebbe piaciuto fare?
Anche un bicchiere galleggia?
Cosa accadrebbe cambiando alcuni elementi?
Il perché ti è piaciuto o no lavorare con i tuoi compagni di gruppo.
Con quale altro elemento si può far galleggiare l’uovo?
Se l’uovo è fresco o è vecchio.
Cosa sarebbe successo se avessimo utilizzato un’altra sostanza?
Si potrebbe continuare vedendo la differenza fra un uovo vecchio e fresco.
Cosa accadrebbe se invece del sale mettiamo altre sostanze con l’uovo?
Con degli esperimenti sempre su oggetti che potrebbero galleggiare.
Come togliere il sale dal becher.
Si potrebbe provare a riportare l’uovo in fondo.
Che cosa sarebbe successo se qualcuno non volesse partecipare?
Come è possibile far affondare un uovo vecchio.
Che differenze ci sono fra un uovo vecchio e uno fresco.
Come avresti voluto fare l’esperimento?
Come si potrebbe togliere il sale dal contenitore.
Cosa sarebbe successo se l’uovo si spaccasse.
Si può far tornare un uovo nel fondo del bicchiere?
L’uovo sarà stato vecchio o nuovo?
Cosa altro si potrebbe far galleggiare?
OSSERVAZIONI
La curiosità degli alunni è proiettata sia verso una scoperta più approfondita del
fenomeno del galleggiamento sia verso il tentativo di giocare sulle variabili associate al “grado di freschezza” dell’uovo e all’utilizzo di sostanze diverse dal sale, fattori che potrebbero incidere sul galleggiamento o meno dell’uovo in acqua. Interessanti anche le proposte avanzate entrambe da 2/21 alunni relative
allo sperimentare il recupero del sale dalla soluzione e al riportare l’uovo galleggiante sul fondo del contenitore, una chiara e inconsapevole voglia di indagare
la reversibilità dei fenomeni.
Con questa domanda, che all’apparenza conclude un percorso IBSE, si riaprono,
in realtà, nuovi scenari verso nuovi percorsi d’investigazione attraverso i quali
tutto si rimette nuovamente in gioco.
6—Quale/i nuovo/i argomento/i di scienze ti piacerebbe affrontare con l’IBSE?
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Esperimenti sulla fisica
Fare altri esperimenti solo con la mia professoressa.
Dissezionare.
Un nuovo esperimento più difficile.
Non lo so.
Affrontare il corpo umano.
Vorrei affrontare un esperimento che tratti con le piante.
La forza di gravità.
Esperimenti con il corpo umano.
Le calamite e la loro funzione (positivo, negativo, ecc.)
La forza di gravità.
La densità.
Esperimenti di velocità.
Mi piacerebbe studiare l’impollinazione dei fiori.
La forza di gravità.
Il corpo umano.
Il magnetismo.
Altri esperimenti sulla chimica.
Nuovi esperimenti.
Di tutto, tipo analizzare le piante.
Esperimenti con le calamite.
OSSERVAZIONI
Affascinano gli alunni soprattutto il corpo umano, il mondo vegetale e argomenti di fisica come la gravità o il magnetismo. Anche questi spunti potrebbero
essere utili per progettare nuovi percorsi d’indagine scientifica con e per la classe.
7—Esprimi in una sola parola come valuti l’esperienza vissuta.
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Interessante
Carina
Indifferente
Interessante
Divertente
Bella
Lenta
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Bella
Educativa
Interessante
Educativa
Educativa
Bella
Noiosa
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Istruttiva
Educativa
Bella
Bella
Bella
Bella
Inutile
OSSERVAZIONI
Certamente, tutto è opinabile e le idee di tutti vanno accettate e condivise, comprese le critiche; che, però, servono per migliorare l’assetto del percorso e, dunque, sono da prendere come spunto per implementare nuovi punti di forza.
In generale, ai ragazzi piacciono le scienze perché li guidano verso mondi inesplorati e li costringono a scontrarsi con l’ignoto, a mettere in discussione le
proprie e le altrui idee e conoscenze. Non tutti, però, sono disposti a farlo
(l’approccio IBSE mette a dura prova i ragazzi perché li “costringe” alla cooperazione e al lavoro di gruppo, con tutti i loro pro e contro). E’ pure probabile che
non tutti gli studenti vedano l’utilità di ciò che imparano e studiano con l’applicazione nel loro vissuto quotidiano, presente e futuro. La sfida di noi insegnanti
è, quanto meno, proprio questa: cercare di rendere l’insegnamento/
apprendimento dello scienze più utile e applicabile alla vita reale degli alunni,
fornendo loro quelle competenze (più che conoscenze) che li portino a praticare
nella loro quotidianità il transfert di quanto apprendono a scuola.
Per 18 alunni su 21, comunque, l’esperienza si è rivelata positiva.
Foglizzo, maggio 2015
Il trainer SID Donatella Gravante
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