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I lavoratori Sanofi al ministro Lorenzin “Non lasciateci soli”

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I lavoratori Sanofi al ministro Lorenzin “Non lasciateci soli”
LA STAMPA
DOMENICA 4 OTTOBRE 2015
.
Cuneo e provincia .41
SALUTE E OCCUPAZIONE
I farmacisti
ricorrono
contro
Cuneo
L’associa-
zione titolari di
farmacia ha
presentato
ricorso straordinario al presidente della
Repubblica
contro il Comune di Cuneo. Il
I lavoratori Sanofi
al ministro Lorenzin
“Non lasciateci soli”
L’incontro durante un convegno a Vicoforte
CHIARA VIGLIETTI
VICOFORTE
una questione che ben
conosce. Perché fu proprio al ministro della Salute Beatrice Lorenzin che sindaci e amministratori si rivolsero l’anno scorso, a Roma,
per chiedere un sostegno del
Governo sulla crisi della Sanofi, la multinazionale del farmaco, che annunciava tagli allo
stabilimento di Garessio.
L’hanno incontrata al Santuario di Vicoforte ieri mattina: il
ministro ha partecipato al
congresso voluto dal viceministro alla Giustizia Enrico Costa sull’eredità liberale. «Al
ministro abbiamo consegnato
un documento – dice Luciano
Sciandra, sindacalista dell’azienda a Garessio - per chiederle ancora una volta di sostenerci in questa nuova fase».
È
motivo: il municipio vuole
aprire due nuove sedi (attraverso la sua società
pubblica «Farmacie comunali», che gestisce
già 3 esercizi in
città) al Movicentro e al centro commerciale
Auchan. Secondo l’associazione non sarebbero stati rispettati
i parametri di
[L. B.]
legge.
Oggi primo
servizio dei
clown nell’ospedale di Ceva,
con il «mondo a
colori dei pagliacci» nelle
camere di chi
soffre. Per coinvolgere altre
persone, «MondoVip» organizza un corso base
di clownterapia,
il 13, 14 e 15
novembre a
Mondovì. L’iniziativa sarà
presentata
giovedì 15 ottobre, alle 20,45,
nel salone della
Società Brenta a
Ceva. Perché,
dicono i clown,
«il sorriso è una
curva che raddrizza molte
cose».
[P. S.]
Ipotesi di vendita
Una fase, cioè, che apre a scenari diversi rispetto a un anno
fa, visto che la multinazionale
francese ha confermato le
trattative in corso con due
aziende per la vendita dello
stabilimento di Garessio.
Sciandra: «Siamo preoccupati
per il futuro di Garessio. E per
le ricadute occupazionali che
potrebbero portare a un taglio
dei posti di lavoro in una valle
che sta conoscendo una crisi
senza precedenti. Di qui l’appello al ministro: ci aiuti. Il Governo non ci lasci soli».
La polemica sui tagli
Sulla polemica del momento,
quella sul taglio agli esami e alle
prescrizioni mediche in eccesso, la Lorenzin ha detto: «È diventato un caso grazie ai media.
Non capisco la polemica: lo scopo non è sanzionare i medici,
ma avviare un percorso sull’appropriatezza delle prescrizioni
di cui si parla dal 1999. Quel che
mi spiace è oggi ci siano milioni
di persone convinte di non poter accedere agli esami. Il che è
una cosa criminale».
La sanità in Piemonte
A margine dell’incontro c’è stato anche spazio per un cenno alla politica sanitaria piemontese. «E’ un gran lavoro quello che
sta facendo la Regione – ha detto la Lorenzin -. Chiamparino,
con Moirano, stanno lavorando
per recuperare risorse e mettere in efficienza un sistema che
deve mantenere la qualità dei
servizi». Niente di fatto, invece,
per la visita all’ospedale di
Mondovì, proprio nei giorni in
cui una ventina di sindaci ha firmato un documento in cui si
chiede alla Regione di rivedere
il Piano sanitario dell’Asl Cn 1
che rischierebbe di depotenziarlo. A questo proposito il ministro Lorenzin ha detto: «E’ un
ospedale di recente costruzione
che merita di essere valorizzato». A fare gli onori di casa ieri il
vice ministro Enrico Costa, che
ha illustrato il progetto di un
nuovo «movimento, non un partito, capace di tenere viva la
fiamma liberale in una provincia che è la culla del liberalismo.
Il nostro obiettivo è creare una
centralità di pensiero liberale
da trasferire nel mondo politico
e in Parlamento».
L’arrivo al Santuario
Il viceministro alla Giustizia Enrico Costa, anche nella sua veste
di monregalese doc, ha accolto facendo gli onori di casa il
ministro della Sanità Beatrice Lorenzin al suo arrivo a Vicoforte
L’incontro si è svolto alla Casa Regina Montis Regalis
Progetto illustrato dal direttore generale dell’Asl Cn1
Gruppi di medici in studi aperti più a lungo
E’ intervenuto anche Fulvio
Moirano, direttore della sanità
regionale, che ha fatto il quadro della situazione muovendosi fra risorse statali e riorganizzazione regionale: «Il fondo
statale sarà più o meno lo stesso nei prossimi anni - ha detto
-, a fronte di esigenze che mutano rapidamente».
CAMILLA PALLAVICINO
FOSSANO
Decongestionare i Pronto
Soccorso, migliorando la rete di servizi delle Asl; ridurre
i ricoveri impropri, aumentando l’efficacia dell’assistenza sul territorio. E’ la sfida della sanità locale, emersa dal confronto tra medici
di base e ospedalieri, riuniti
ieri a Fossano per parlare
della gestione dell’emergenza. La rivoluzione potrebbe
passare dalla medicina di
gruppo, troppo spesso sottovalutata, ma sperimentata
con successo a Fossano, Demonte e Boves. Studi di medici associati, con orari di
apertura più ampi sia nella
giornata che della settimana, con personale infermieristico e amministrativo fornito dall’Asl, se possibili ospiti
in strutture pubbliche.
Pronto soccorso
«Troppo spesso sentiamo di
contrapposizioni fra medici
di base e medici ospedalieri –
Il numero dei posti letto
COSTANZA BONO
Un momento del convegno sulla gestione dell’emergenza
ha introdotto Salvio Sigismondi, presidente dell’Ordine che
rappresenta i 2743 medici nella Granda -, ma siamo sulla
stessa barca e dobbiamo impegnarci a far sì che il Pronto
soccorso sia cerniera fra ospedale e territorio».
«La nuova sfida della medicina di gruppo – ha detto
Francesco Magni, direttore
generale Asl Cn1 – potrebbe
partire da Ceva dove il territorio consente questo genere
di organizzazione». Sono tre i
medici di base che lì stanno
lavorando al progetto da avviare entro il prossimo anno.
Il vecchio ospedale potrebbe
essere la sede ideale.
«E’ vero che i posti letto sono
scesi negli anni da 6,5 a 3,7 per
1000 abitanti - ha aggiunto -,
ma anche la tecnologia progredisce sempre più velocemente. Occorre un rafforzamento del territorio a partire
dai distretti sanitari, i cui capi
dovranno essere responsabili
della gestione del budget».
Secondo Paolo Allemano,
consigliere regionale Pd, «occorre anche educare i cittadini
a un utilizzo più corretto delle
risorse. In quest’ottica, prossimamente, si arriverà ad una
compartecipazione delle spese
di trasporto per chi pratica attività ludiche rischiose».
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