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GSATN In collaborazione con L`UMAB di Brescia Corso

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GSATN In collaborazione con L`UMAB di Brescia Corso
GSATN
In collaborazione con L’UMAB di Brescia
Corso biennale di Agopuntura Auricolare
Direttore: Dott. GIANCARLO BAZZONI
“AURICOLOTERAPIA E DISTURBI DEL
COMPORTAMENTO ALIMENTARE: ALCUNI CASI
CLINICI”
Relatore: Dott. Antonio Losio
Candidato: Dott. Lucia Grandi
Anno Accademico 2009 - 2010
1
Indice
1.
Introduzione
2.
Basi neurobiologiche della fame compulsiva
3.
Trattamento dei disturbi del comportamento alimentare
4.
Materiali e metodi
5.
Discussione e conclusioni
6.
Bibliografia
7.
Tabella - Allegato 1
2
1)
INTRODUZIONE
In questo lavoro viene descritto il trattamento di alcuni casi di disturbo
del comportamento alimentare con auricoloterapia: si tratta in
particolare di soggetti in sovrappeso associato a fame compulsiva.
I disturbi del comportamento alimentare costituiscono l’insieme di
tutte le sindromi psichiatriche che si manifestano attraverso una
alterazione del comportamento alimentare stesso.
I D.C.A sono caratterizzati dalla presenza di un rapporto distorto con
il cibo e con il proprio corpo e
nelle varie espressioni che li
distinguono, rappresentano la patologia più diffusa nella società
occidentale dell'ultimo ventennio.
I principali D.C.A. sono:
• Anoressia Nervosa
• Bulimia Nervosa
• Disturbo da Abbuffate Compulsive (Bed)
• Disturbi del comportamento alimentare Non Altrimenti
Specificati
• Pica
• Mericismo
L’Obesità, pur essendo sempre più riconosciuta come una patologia
con strette connessioni psicologiche, non ha ancora una sua
collocazione all’interno di un quadro definito e la sua definizione
avviene su base morfologica.
3
Sempre facendo riferimento all’Indice di Massa Corporea (I.M.C.) o
Body Mass Index (B.M.I.), si parla di Obesità con un valore di B.M.I.
pari o maggiore a 25.
Riguardo alle Abbuffate si intende:
• Mangiare in un periodo di tempo circoscritto una quantità di
cibo superiore a quello che la maggioranza della gente
mangerebbe nelle stesse circostanze.
• Sensazione della mancanza del controllo su cosa si sta
mangiando e quanto senza poter smettere.
Il sintomo abbuffata è presente in tutto lo spettro dei Disturbi del
Comportamento Alimentare ed è indipendente dall’I.M.C.
Con il Disturbo da Abbuffate Compulsive (versione italiana del
Binge Eating Disorder) si intende:
• Crisi di ingordigia compulsiva e irresistibile senza mettere in
atto meccanismi di compenso rispetto agli altri Disturbi del
Comportamento Alimentare.
In questa breve descrizione si è fatto riferimento ai criteri espressi nel
DSM IV. Va comunque precisato che in questi ultimi anni si va
riducendo la rigidità dei confini entro i quali sono compresi i sintomi
delle differenti condizioni e si assiste al passaggio da un quadro
all’altro. Quindi l’esigenza di definire i quadri sintomatologici sec il
DSM IV non va intesa in modo eccessivamente rigido seppure sia
scientificamente importante.
4
I Disturbi del Comportamento Alimentare sono spesso accompagnati
da altre situazioni di sofferenza psicologica.
I più frequenti sono:
• il disturbo affettivo,
• il disturbo borderline.
Spesso si fa riferimento alla componente culturale dei Disturbi del
Comportamento Alimentare che li colloca nell’ambito dei paesi
occidentali e a forte industrializzazione. Ma le ricerche rilevano, per
esempio, che oggi sono presenti alle Fiji ed in Iran e le percentuali
sono tre volte quelle dell’Italia.
Il comportamento alimentare sotteso a tutti i disturbi suddetti è
rappresentato dalla FAME COMPULSIVA, che compare quale
risposta disfunzionale ad uno stato di stress finalizzata alla riduzione
della consapevolezza di uno stato emotivo più frequentemente
negativo, come ad es. la rabbia, l'ansia e la depressione.
2)
BASI
NEUROBIOLOGICHE
DELLA
FAME
COMPULSIVA
Il comportamento alimentare è controllato, a livello centrale, da una
rete di interconnessioni operante all'interno dell'ipotalamo e collegata
con siti extraipotalamici mesencefalici, distribuita prevalentemente
nell'ipotalamo laterale ed in quello ventro-mediale. All'interno di detto
sistema è possibile schematicamente distinguere:
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a) una via oressigena (Centro della fame) composta da neuroni e fibre
che producono e secernono segnali che stimolano l'appetito,
in particolare il neuropeptide Y (NPY), ma anche la proteina aguticorrelata, la NA, il GABA, i peptidi oppioidi, le orexine;
b) una via anoressizzante (Centro della sazietà) nella quale operano
elementi che elaborano sostanze che inibiscono l'appetito, quali il
fattore di rilascio della corticotropina, quello della tireotripina, la
colecistochinina (CCK), il peptide glucagone-simile, il cocaineamphetamine reguleted transcript, l'ormone melanocito-stimolante.
Tale complessa rete neuronale è verosimilmente responsabile non solo
del controllo a lungo termine del bilancio energetico, ma anche
dell'omeostasi energetica quotidiana, interagendo con centri regolatori
localizzati nel tronco encefalico più direttamente coinvolti nella
modulazione del consumo di cibo nei singoli pasti.
Inoltre nella regolazione del comportamento alimentare è di
fondamentale
importanza
il
contributo
di
segnali
periferici,
provenienti dall'apparato gastrointestinale e dal tessuto adiposo: un
ruolo chiave è svolto da alcuni peptidi quali, ad esempio, la leptina, la
CCK, il peptide YY, ad azione anoressizzante, e la ghrelina, ad azione
stimolante sull'appetito.
Alla base del meccanismo della fame compulsiva, sono noti dati
sperimentali che suggeriscono la presenza di disregolazioni a carico
dei
vari
mediatori
biochimici
responsabili
della
regolazione
dell'introito calorico, della spesa energetica, dell'omeostasi metabolica
e della modulazione delle sensazioni di fame e sazietà.
6
3)
TRATTAMENTO
DEI
DISTURBI
DEL
COMPORTAMENTO ALIMENTARE
La cura di un Disturbo del Comportamento Alimentare è un processo
complesso ed integrato che richiede il coinvolgimento di più figure
professionali. I principali interventi sono:
Trattamento centrale:
la psicoterapia:
• Individuale
• Familiare
• Di gruppo
• Posturale
• Psicodramma
• Art-therapy
I gruppi di auto-aiuto / guidato
I farmaci
La terapia familiare
Le strutture pubbliche e private
Elasticità dell'impostazione (setting)
Nell'ambito
del
trattamento
terapeutico,
anche
l'utilizzo
dell'auricoloterapia, quale trattamento di medicina non convenzionale,
trova un suo razionale d'uso. Infatti alcuni lavori sull'animale da
esperimento hanno dimostrato che la stimolazione auricolare può agire
sia a livello ipotalamico, sul Centro della sazietà e sulla espressione
7
ipotalamica del NPY sia a livello periferico, producendo un
significativo allungamento del tempo di svuotamento gastrico.
L’impiego
dell'auricoloterapia
per
trattare
i
disturbi
del
comportamento alimentare è rilevante sotto diversi profili positivi che
possono essere riassunti nei seguenti :
•
indurre una diminuzione o l'annullamento del craving,
fenomeno in particolar modo rilevabile nei soggetti che soffrono di
BED;
•
aumentare la disponibilità dei soggetti verso l’adesione ad
impegnativi programmi dietetici;
•
influenzare i processi fisiologici viscerali, specialmente quelli
riguardanti il nervo vago;
•
agire in modo significativo sulla vita emotiva e sul
comportamento individuale, riuscendo a produrre una diminuzione
degli episodi di ansia, di depressione e di rabbia;
•
migliorare la qualità del sonno.
Di seguito si riporta la descrizione di due casi di obesità, associata a
fame compulsiva, in trattamento con auricoloterapia.
4) MATERIALI E METODI
Per formulare la diagnosi di fame compulsiva si è utilizzato il BES
(Binge Eating Scale), versione italiana, somministrato alla prima
seduta.
8
I soggetti trattati sono due persone di sesso femminile, rispettivamente
di 56 e 38 anni, destrimani, secondo il test di preferenza di lato di
Olfield, con un sovrappeso di grado 2 (B.M.I. compreso fra 30,0-39,9).
Il trattamento
consiste nella somministrazione di 4 sedute di
auricoloterapia, scandite secondo la frequenza di una alla settimana.
La ricerca dei punti si effettua con la detezione elettrica tramite cercapunti elettronico Pointselect Digital.
La scelta dei punti si basa sulla somministrazione alla prima seduta
della scala della fame emotiva.
Si è utilizzato il seguente insieme terapeutico:
–
1)
PD2 SHEN MEN, per la sua azione ansiolitica e per
rinforzare l’azione degli altri punti;
–
2)
PD4 CRAVING POINT, che influisce sul desiderio, forte
ed irresistibile, di assumere una sostanza e che è alla base del
fenomeno della abbuffata;
–
3)
PD6 MASTER CEREBRAL POINT (o ANSIA1) per la
sua attività ansiolitica;
–
4)
PD11 BOSCH POINT efficace nella disassuefazione;
–
5)
PD12 JEROME POINT per la sua azione di riequilibrio
del sistema neurovegetativo.
9
Sul padiglione controlaterale:
–
1)
PD4 CRAVING POINT
–
2)
PD5 ANTIDEPRESSANT POINT, per la sua azione
serotoninergica e di modificazione del gusto.
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Ciascuna seduta inizia e termina con la stimolazione del Punto 0,
proseguendo con la stimolazione in sequenza dei punti indicati, con
frequenza 2Hz, ed una intensità basata sulla sensibilità individuale.
Ciascun punto viene stimolato per 60”.
Al termine della seduta si applicano Sferette Magnetiche Adesive
(800 Gauss), per ottenere una stimolazione continua nel tempo.
Alla quarta seduta è stata nuovamente somministrata la scala della
fame emotiva.
5) DISCUSSIONE E CONCLUSIONI
In entrambi i casi si è osservato:
–
un miglioramento dell'umore;
–
una diminuzione di ansia o depressione;
–
una diminuzione delle abbuffate.
In conclusione gli effetti osservati empiricamente suggeriscono una
significativa efficacia dei trattamenti basati sulla somministrazione di
auricoloterapia in soggetti sovrappeso con fame compulsiva.
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BIBLIOGRAFIA
1.
DSM-IV, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder.
American Psychiatric Association. Milano: Masson, 1999
2.
Bazzoni G. : Conoscere l'auricoloterapia, Ed. Menin, 2009
3.
M. Fabrazzo – C. Di Filippo – R. Ferrara – P Monteleone:
Correlati biologici del bing eating disorder, in Nooϛ Aggiornamenti
in psichiatria, Vol. 15, n° 2, Maggio/Agosto 2009
12
Allegato 1
Scala della fame emotiva
Istruzioni: indicate in quale misura concordate o meno con ciascuna
delle seguenti affermazioni, scegliendo la lettera più appropriata nell
scala A, B, C, D, E:
Completamente
Completamente
d' accordo
in disaccordo
A
B
C
D
E
Per esempio, se siete completamente d’accordo con un’affermazione,
scegliete la lettera A. Se siete d’accordo soltanto a metà, potreste
scegliere la lettera C.
1.
______/ Mangiare in qualche modo mi solleva quando sono
oberato da troppe cose da fare.
2.
______/ Quando sono nervoso, mangiare qualcosa non mi
aiuta a rilassarmi.
3.
______/ Se qualcuno per me importante fa qualcosa che
mostra chiaramente il suo gradimento, o meno, nei miei
confronti, mi ritrovo a mangiare.
4.
______/ Mangiare qualcosa non contribuisce a sollevarmi
quando mi sento frustrato.
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5.
______/ Quando sono molto felice, mangiare qualcosa
sembra aver l’effetto di aumentare il buon umore.
6.
______/ Se mangio un determinato cibo e mi sento molto in
colpa per questo, continuo a mangiare altre quantità di quello o
altri cibi.
7.
______/ Mi accorgo che mangio più del normale nei periodi
di stress (ad esempio alla fine di una storia di amore, nella
settimana precedente ad un esame, all’inizio dell’università o di
un lavoro nuovo, o del matrimonio).
8.
______/ Se sono turbato dopo una lite con qualche persona
importante per me, mangiare non mi aiuta a calmarmi.
9.
______/ Mi capita raramente di mangiare per passare il
tempo quando sono annoiato.
10. ______/ Quando mi sento inferiore a qualcuno, mi viene
voglia di mangiare.
11. ______/ Mi pare di mangiare di più quando ho la sensazione di
aver perso il controllo sulle cose.
12. ______/ Quando sono arrabbiato con qualcuno, mangiare non
mi aiuta a calmarmi.
13. ______/ Mi viene voglia di mangiare quando ho disgusto di
me stesso.
14. ______/ Nei giorni in cui tutto sembra andare storto, non tendo
a mangiare più del normale.
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15. ______/ Mi faccio in continuazione spuntini mentre sto
preparando un esame.
16. ______/ Mi succede di mangiare dopo che qualcuno si è preso
gioco del mio aspetto fisico.
17. ______/ Quando reprimo i miei sentimenti tanto a lungo che
mi sembra di esplodere, talvolta mangio nel tentativo di
sentirmi meglio.
18. ______/ Non tendo a mangiare più del normale in seguito al
fallimento in qualcosa che per me è importante.
19. ______/ Mi viene voglia di mangiare per sentirmi meglio dopo
che qualcuno mi ha chiaramente sfruttato.
20. ______/ Quando sono sotto pressione, mi capita di mangiare
con maggior frequenza.
___________/ Punteggio di fame emotiva
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