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I pompieri protagonsiti dell`agosto del `44 con atti di

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I pompieri protagonsiti dell`agosto del `44 con atti di
CRONACA FIRENZE 15
SABATO 9 AGOSTO 2014
LE STORIE DELLA LIBERAZIONE
I tedeschi volevano l’autoscala
Ma il comandante Latino disse no
I pompieri protagonsiti dell’agosto del ’44 con atti di eroismo
Lunedì
le celebrazioni
Una foto dell’archivio storico
dei vigili del fuoco
I RINTOCCHI della
Martinella apriranno
lunedì le celebrazioni per
il 70˚ anniversario della
Liberazione.
Alle 10 in piazza dell’Unità
Italiana celebrazione con
deposizione di una corona
di alloro, poi corteo e
ricordo solenne in Palazzo
Vecchio.
LA SECONDA guerra mondiale
racchiude molte storie, per lo più
drammatiche di persone divenute eroi che hanno reso gli Italiani
orgogliosi di esserlo, anche a Firenze si sono alternate vicende
che hanno visto protagonista proprio il 31˚Corpo dei Vigili del
Fuoco.
Tra le molte storie ed altrettante
vicende, pochi fiorentini sanno
che durante il secondo conflitto
mondiale una parte del Comando
dei Vigili del Fuoco di Firenze,
da via la Farina fu distaccato in
Palazzo Vecchio e fu proprio il
“Pompiere” Franco Budini a suo-
IL RIFIUTO
Bacchereti si oppose
alla richiesta degli ex alleati
che pretendevano i mezzi
nare, alle 6.45 dell’11 Agosto
1944, la martinella , posta sulla
torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio, comunicando a tutta la città
la mobilitazione di Firenze.
La guerra a Firenze era finita ma
la città ne era uscita devastata con
i suoi ponti completamente saltati in aria, ad eccezione di Ponte
Visite gratis
alle Murate
IN OCCASIONE del 70/o
anniversario dalla
liberazione, lunedì
prossimo 11 agosto
l’Associazione Mus.e offre
un’apertura straordinaria
e gratuita
dell’installazione Nuclei
(vitali) dell’artista Valeria
Muledda presso ‘Le
Murate. Progetti Arte
Contemporanea’ con
introduzione e
accompagnamento.
Le visite sono previste alle
15, 16.30 e 18 (massimo
18 partecipanti per volta) e
prevedono
l’accompagnamento di
un’operatrice storica
dell’arte. Prenotazioni
055-2768224 mail
[email protected]
con il bellissimo atleta di lotta greco romana il Vigile del Fuoco
Dante Riccitelli, ucciso da un
franco tiratore mentre in servizio
cercava un varco con le forze alleate per costruire un ponte Bailey
sull’Arno.
Il Vice Brigadiere Riccitelli viene
FRANCO TIRATORE
Riccitelli fu ucciso
mentre cercava un varco
per un ponte Bailey sull’Arno
Vecchio, e il caos che si univa a
lotte fratricide, dopo l’armistizio
dell’8 Settembre 1943. E’ proprio
in questo clima che Firenze si racconta attraverso la storia del Comandante Latino Bacchereti, nato a Brozzi il 26 settembre 1896.
Il Comandante Bacchereti, trascorse la propria carriera tra Firenze e Torino, ma fu il capoluogo toscano che rese questo Comandante protagonista di un episodio che in pochi avrebbero avuto il coraggio e l’animo di compiere con tanta fermezza.
Infatti “nell’estate del 1944 le
truppe tedesche si trovavano nella necessità di evacuare la città
per ritirarsi verso nord poiché le
armate alleate erano ormai prossime a raggiungere Firenze. Reparti germanici si presentarono alla
caserma centrale pretendendo di
portare via le migliori autopompe
e la moderna autoscala Magirus
(oggi restaurata e conservata al
Museo dei Vigili del Fuoco di
Mantova) indispensabili per garantire il soccorso in un momento in cui ci si aspettava ulteriori
guai per la popolazione prossima
a dover affrontare il passaggio del
fronte.” (Rif. Il comandante venuto da Firenze. Breve storia
dell’Ing. Latino Bacchereti di
LA TRAGEDIA
Sessoli per salvare
due persone al Ponte Rosso
morì sulle mine
Alessandro Mella).
Il Comandante si oppose con forza al tentativo di portare via i preziosi mezzi ed immediatamente,
il 29 Luglio 1944, venne arrestato
dai militi delle Waffen SS e condannato a morte.
Fortunatamente, le armate angloamericane erano ormai alle porte
della città e non vi fu il tempo di
eseguire la sentenza di morte, poiché le circostanze concitate del
momento accelerarono la ritirata
tedesca; così giunto ad un passo
dal plotone di esecuzione il suono
della martinella suonata dal proprio vigile del Fuoco Budini, gli
fece salva la vita.
Sempre l’11 Agosto 1944, la sorte
non fu altrettanto clemente con
Giuseppe Sessoli, a cui oggi è dedicata la Caserma del Comando
dei Vigili del Fuoco di Firenze, il
quale per salvare due persone colpite dalle mine antiuomo, al Ponte Rosso norì. Il vigile del fuoco
Sessoli sapeva bene che avrebbe rischiato la propria vita ma del resto come insegna la filastrocca
che si ripete, ancora, oggi ai bambini “Il pompiere paura non ne
ha ….”.
I Pompieri del 31˚ Corpo Provinciale iniziano a far raccontare di
loro anche prima dell’11 agosto,
ricordato, anche, perchè posò per
l’artista Mario Moschi negli anni
20’, quando giovane promessa
dell’atletica rischiò persino di andare alle Olimpiadi di Berlino nel
36’.
L’artista Mario Moschi lo ritrasse
in due sculture che oggi si trovano in piazza Dalmazia ed a Settignano.
Ancora oggi le spoglie di Dante
Riccitelli riposano a Soffiano nel
terrazzo nord dove sono accolti i
pompieri caduti nella seconda
guerra mondiale.
L’attuale Comandante dei Vigili
del Fuoco Roberto Catarsi sottolinea, che le vicende di questi uomini, vigili del fuoco, durante la seconda guerra e soprattutto nel momento della liberazione, rappresentino in pieno lo spirito del Corpo dei Vigili del Fuoco.
Ilaria Maraviglia
vigile volontaria
Comando di Firenze
SANTA MARIA NUOVA IL DOCUMENTO RITROVATO SARA’ ESPOSTO AL PRONTO SOCCORSO
Un riconoscimento anche all’abnegazione dell’ospedale
L’ingresso monumentale
dell’ospedale del centro
••
LA FIRMA è quella di Arrigo
Boldrini, il celebre partigiano
ravennate “Bulow” scomparso
nel 2008, che è stato uno dei fondatori e poi a lungo segretario
nazionale, quindi presidente e
infine per acclamazione presidente onorario dell’Anpi.
Fu lui ad attribuire nel 1984 un
riconoscimento all’ospedale di
Santa Maria Nuova per l’impor-
tante ruolo svolto durante il periodo 1943-45. La pergamena,
che al presidio sanitario nel
centro di Firenze conferisce la
qualifica di Socio onorario
dell’Associazione, fu consegnata in occasione del 40˚ anniversario della Liberazione.
Adesso, a 70 anni da quell’11
agosto 1944, quel riconoscimento, da poco ritrovato durante i
lavori
di
ristrutturazione
dell’ospedale, verrà collocato
da lunedì prossimo nella sala
d’attesa del Pronto soccorso.
La motivazione che si legge nella pergamena è per la “generosa e coraggiosa opera prestata
dai sanitari dell’ospedale nel
periodo 1943-1945, curando, assistendo, salvando con umana
e patriottica solidarietà partigia-
ni, patrioti, perseguitati politici
e razziali, affrontando rischi imprevedibili”,
I principali episodi delle vicende che hanno riguardato le
strutture sanitarie fiorentine
durante la liberazione di Firenze sono stati ricostruiti nell’ultimo numero del mensile
dell’Azienda sanitaria di Firenze “InformAsf” che si può consultare on line all’indirizzo http://www.asf.toscana.it.
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