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GIOCARE DECINE E UNITà

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GIOCARE DECINE E UNITà
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Disegno 1
Il disegno è stato
fatto da una
bambina e rappresenta una delle fasi
dell’unità didattica proposta durante l’attività di
micro-teaching.
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Unità didattica: Giocare alle decine ed alle unitàAttività di microteaching
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Analisi della situazione di partenza:
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classe seconda- 22 BAMBINI DI CUI UNO CON LIEVE RM
I bambini non hanno le strutture e gli spazi idonei a svolgere attività mo-
Fa
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toria. Alcuni di essi tra cui l'alunno h,tendono ad isolarsi e non partecipare con la classe alle attività proposte dalla maestra.
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Hanno da poco imparato le addizioni con “il cambio” e alcuni di essi mo-
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strano difficoltà a discernere le decine e le unità.
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• Distinguere la destra dalla sinistra
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• Capacità elementari d drammatizzazione
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• Conoscenza degli schemi motori di base
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• Distinguere e riconoscere i concetti di “decine” e di “unità”
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• Eseguire semplici calcoli mentali (addizioni)
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• Tradurre i numeri espressi a parole in attività manipolative
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Mat emati ca:
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Ed u c a z io n e m ot o ri a:
Prerequisiti
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Finalità dell’offerta
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♦ Permettere ai bambini attraverso l’attività motoria, di sviluppare e rafforzare le conoscenze pregresse relative alla formazione dei numeri a due
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cifre.
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♦ Promuovere attraverso l’attività ludica derivante dalla drammatizzazione lo sviluppo degli schemi motori di base.
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Obiettivi generali conseguibili
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informazioni
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• Eseguire movimenti diversi in rapporto alle diverse rappresentazioni numeriche
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• Promuovere il consolidarsi dello schema corporeo
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Ed u c a z io n e m ot o ri a:
• Sviluppare la capacità di percezione, analisi e selezione delle
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• Rafforzare la capacità di eseguire semplici addizioni
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cambio”
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• Promuovere e rafforzare la conoscenza della regola “del
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Mat ematica:
• Rafforzare la capacità di contare in senso progressivo
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• Saltare:saltelli a piedi uniti, a gambe divaricate, alternando il
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piede d’appoggio.
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• Correre/camminare: corsa ritmata dal battito delle mani.
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• Sviluppo della cooperazione: saper lavorare per uno scopo
comune.
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Ed u c a z io n e m ot o ri a:
Obiettivi specifici per ambito disciplinare
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• Addizionare numeri a due cifre, con e senza “il cambio”
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numero
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• Sviluppo del lavoro in gruppo: cercare di creare insieme il
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Matematica:
• Distinguere le decine dalle unità
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Costruzione di
un circuito
ad ostacoli
Con sedie, banchi,bicchieri e
piatti di plastica,si creerà un
percorso nel quale i bambini a
squadre dovranno: correre verso destra e verso sinistra evitando gli ostacoli (piatti); strisciare sotto i banchi, saltare i
bicchieri…
Rappresentazione dei
numeri
a due cifre
I bambini, a squadre, indosseranno delle “casacchine”,fatte
con buste di plastica rosse e
blu, per rappresentare i numeri
a due cifre (rosso per le decine; blu per le unità), riportate
alla lavagna
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Preparazione
all’attività motoria
Corsa ritmata;
Saltelli a piedi uniti
Riscaldamento degli arti superiori…
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LEZIONE :
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1 a LEZI ONE :
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Preparazione
all’attività motoria
Corsa ritmata;
Saltelli a piedi uniti
Riscaldamento degli arti superiori…
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Contenuti
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Preparazione
all’attività motoria
Corsa ritmata;
Saltelli a piedi uniti
Riscaldamento degli arti superiori…
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Rappresentazione
dell’addizione tra
numeri a due cifre
I bambini, suddivisi in due
squadre , dovranno rappresentare, utilizzando le “casacchine” rosse e blu, l’addizione tra
numeri a due cifre
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Staffetta
Costruendo un piccolo circuito, con i materiali utilizzati
nella prima lezione, gli alunni
verranno suddivisi in squadre
per effettuare una breve staffetta
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LEZIONE :
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Gioco dello specchio
I bambini a coppie si disporranno l’uno di fronte all’altro,e
dovranno mimare i movimenti
del compagno.
(lateralizzazione)
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I bambini, suddivisi in due
Rappresentazione
squadre , dovranno rappresendell’addizione tra
tare, utilizzando le “casacchinumeri a due cifre
ne” rosse e blu, l’addizione tra
(utilizzando la regola del numeri a due cifre mettendo in
cambio)
evidenza l’utilizzo della regola
del cambio
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Meto do lo g ie
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Durante le prime due fasi di ogni lezione,l’attenzione del docente, è rivolta verso la corretta esecuzione dei movimenti con l’assistenza nei con-
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fronti degli alunni in difficoltà, ed esempi dimostrativi per ogni esercizio.
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Nell’ultima fase, invece, è necessario che l’insegnante richiami le cono-
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scenze pregresse del bambino (l’abaco, l’addizione…) facendo emergere
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queste ultime dal bambino stesso (conversazione maieutica).
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Verranno inoltre utilizzate tecniche per favorire la cooperazione tra i
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bambini, e la drammatizzazione utilizzata sia dall’insegnante che dai
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bambini stessi.
o Lavagna in ardesia
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o Gessetti colorati
o Abaco costruito dai bambini
o Buste di plastica colorate
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o Bicchieri di carta
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o Sedie, banchi…
T e mp i
La durata di ogni lezione è di un ora e trenta minuti in ogni classe del modulo.
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I tempi previsti per le verifiche sono: quindici minuti al termine di ogni lezione
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ed un’ora per la verifica finale.
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Spazi
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Ampia aula adibita a palestra.
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Ve r i f i c a e v al ut a zio ne
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1) Nel corso delle tre lezioni ci sarà una verifica costante del lavoro
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svolto, attraverso l’osservazione partecipante del docente
giudicano l’attività svolta, invitandoli ad evidenziarne lati negativi e
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2)
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Al termine di ciascuna lezione l’insegnante chiederà ai bambini come
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positivi.
Verifica finale con intervista ai bambini
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3)
4)
Produzione, ad opera dei bambini, di esercizi e calcoli matematici nei
quali siano riproposti, in chiave analitica, i temi trattati nell’unità didattica.
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D o c u me n t a z i o n e / mo n i t o r a g g i o
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Per documentare il lavoro svolto si è proceduto come segue:
di un disegno, le fasi dell’esperienza a loro giudizio, più significa-
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1)
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Si è chiesto ai bambini delle due classi, di raffigurare, per mezzo
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tive (vd. disegno 1) .
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Una delle tirocinanti ha fotografato alcuni momenti della lezione
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2)
Si è chiesto ai bambini di svolgere esercizi riguardanti le addizio-
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(vd. figure 1 e 2).
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ni tra numeri a due cifre.
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Figura 1
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Conclusioni
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Dovendo tracciare un bilancio dell’esperienza svolta,
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questo non può che avere un valore positivo. Superati i ti-
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mori e le difficoltà, di cui si è discusso in precedenza, sia io
Figura 2
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che la mia collega siamo riuscite a fare un buon lavoro.
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Il riscontro a quest’affermazione ci è stato fornito dai
bambini che oltre ad essersi molto divertiti ad interpretare
“l’abaco”, hanno anche riscontrato difficoltà minori nello
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svolgimento degli esercizi sulle addizioni, assegnatigli successivamente dall’insegnante.
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Nelle pagine precedenti si è ribadito più volte il duplice
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valore formativo dell’esperienza di micro-teaching impor-
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tante, sia per i bambini che per lo studente coinvolto. A tal
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proposito è necessario sottolineare quanto quest’attività ab-
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bia contribuito in maniera determinante alla nostra forma-
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zione completando il bagaglio empirico-esperenziale che
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c’è stato fornito negli anni di tirocinio. Infatti, come detto,
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il micro-teaching consente di mettere in gioco le conoscen-
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ze acquisite negli anni accademici precedenti al quarto, col-
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locandosi come un banco di prova “protetto” fondamentale
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per uno studente che voglia diventare docente.
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