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02 Goditi la vita all`aria aperta!

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02 Goditi la vita all`aria aperta!
alphega farmacia
MAGAZINE
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Marzo
Aprile 2016
02
Copia gratuita
offerta dal tuo
farmacista
Maternità
Depressione post partum
disturbo che si combatte
Goditi la vita
all’aria aperta!
Alimentazione
COD. 323267
Caffè, attenzione alle dosi
ma senza allarmismi
I nostri sensi
Occhio pigro: scoprirlo
in tempo per salvarlo
per starti più vicino
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Rose
e spine
Un’insidia subdola che si annida in una
maternità su dieci. La depressione post partum
rischia di volgere in negativo quello che potrebbe, dovrebbe essere uno dei
periodi più belli dell’esistenza. Per combatterla - lo vedremo in questo
numero di Alphega Farmacia Magazine - si può intervenire con alcuni
accorgimenti da attuare nella vita quotidiana, oltre che con l’impiego di
specifici integratori e prodotti naturali, prima di arrivare a trattamenti
psicoterapeutici e farmacologici.
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SALUTE DA...
Informazioni
di attualità
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MATERNITÀ
Depressione
Frequente dopo il parto
ALL’ARIA APERTA
Allergie
Reazioni fuori controllo
Ma non è solo la primavera della vita a poter riservare cattive sorprese, e
proprio da ciò che più appare bello. Pure quella dell’anno può far soffrire a
causa dei suoi doni migliori, quei fiori che la rendono colorata e soave. Per
fortuna, però, le allergie ai pollini si possono alleviare, e pure risolvere: si
parlerà anche di questo, e come ‘sana pianta’ stavolta prenderemo in
esame la liquirizia, preziosa proprio contro le allergie.
Rose senza spine, d’altro canto, non esistono. Prendiamo il caffè: c’è
qualcosa di più buono? Eppure da più parti si affacciano dubbi sulla sua
innocuità: esamineremo le conclusioni, per fortuna tranquillizzanti, di uno
studio voluto dalla Commissione europea. Ma ci occuperemo anche
dell’occhio pigro, di igiene del bambino, di doping: buona lettura.
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ALIMENTAZIONE
Caffè: non eccedere,
neanche con i timori
I NOSTRI SENSI
Occhio pigro: riconoscerlo
in tempo per salvarlo
Anno XII, numero 2 (Marzo-Aprile 2016)
Registrazione Tribunale di Milano N. 882 del 22 novembre 2005
Periodico bimestrale di Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpA
Via Tiburtina, 1310 - Roma
Edizione in esclusiva per le farmacie Alphega
Direttore responsabile Angelo Cambié [email protected]
Coordinamento scientifico e redazionale, grafica e impaginazione InterMedia Servizi Editoriali, via
A. Gramsci 11, 24128 Bergamo, tel. 035 400944
Consulenza scientifica Mariapia Fazio
Gestione spazi e materiali pubblicitari Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpA
tel. 0185 372300 - fax 0185 372269
Editore Sinergie s.r.l., Via La Spezia 1, 20143 Milano
Stampa Roto 3 Industria Grafica S.p.a., via Turbigo 11/b, 20022 Castano Primo (MI)
Amministrazione Alliance Healthcare Italia Distribuzione SpA
tel. 0185 372300 - fax 0185 372269
© Proprietà letteraria riservata. La riproduzione intera o parziale in ogni forma e su qualunque
supporto, anche citando la fonte, è vietata in ogni lingua. Diritti riservati in tutto il mondo.
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IGIENE
Delicatissima: bambini,
una pelle da difendere
IL FARMACISTA INFORMA
Occhio al doping,
vietato ma anche nocivo
DI SANA PIANTA
Liquirizia: aiuta
a contrastare le allergie
alphega farmacia
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Attualità
BALTIMORA
Salute da...
BUFFALO
La John Hopkins
University
Nell’acido acetilsalicilico potrebbe nascondersi la chiave contro alcune gravi malattie neurodegenerative: infatti l’acido salicilico , sostanza
che si produce dalla degradazione cui nell’organismo viene sottoposto il farmaco (il più diffuso di quelli ad attività antinfiammatoria, analgesica e antifebbrile),
è in grado di bloccare un enzima, il GAPDH, che gioca un ruolo importante in patologie quali Alzheimer, Parkinson e corea di
Huntington. È il risultato di una ricerca condotta nella John Hopkins
University di Baltimora, nel Maryland degli Stati Uniti.
TEL AVIV • Otto ore di sonno possono non bastare se il riposo è disturbato. Lo
dimostrano varie ricerche: una condotta in Israele
ha evidenziato che dormire otto ore in maniera
frammentata ha lo stesso impatto sull’umore e
sulla concentrazione che farlo solo quattro ore
per notte. Inoltre uno studio dell’Università di Pittsburgh, negli Usa, ha rilevato che le prestazioni intellettive delle persone anziane sono più compromesse quando il sonno è lungo ma interrotto che quando si dorme per
un lasso di tempo breve ma continuo.
BATON ROUGE • Una pera al giorno toglie il sovrappeso di torno. Giunge in sostanza a questa conclusione uno studio della Louisiana State University , secondo cui chi consuma abitualmente questo frutto risulta più magro rispetto a chi non lo include nella propria alimentazione, a parità di calorie giornaliere assunte e di attività fisica praticata. L’indagine ha riguardato quasi 25 mila
persone dai 19 anni in su, seguite per nove anni. Secondo i ricercatori è probabile che il segreto della pera sia nel suo alto
contenuto di fibre, le quali, oltre a favorire la digestione, stimolano il senso di sazietà.
FLAGSTAFF
I giocattoli tradizionali giovano allo sviluppo del linguaggio, nei
bambini, più di quelli tecnologici. La riabilitazione di puzzle in legno,
costruzioni in gomma, o meglio ancora libri, arriva da una ricerca della Northern Arizona University , secondo la quale fattorie parlanti, cellulari e laptop per l’infanzia sono associati a una diminuita qualità e
quantità del linguaggio, perché non favoriscono il dialogo tra genitori
e bimbi - fonte primaria di apprendimento per i più piccoli - e perché
quando i bambini li utilizzano si esprimono di meno vocalmente.
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alphega farmacia
Il fumo, attivo e passivo, riduce la fertilità nelle donne e può anticipare la menopausa. Lo rivela uno studio del Roswell Park Cancer Institute a Buffalo, nello stato di New York. Analizzando dati relativi a oltre 93
mila donne, i ricercatori
hanno evidenziato che, rispetto alle non fumatrici,
quelle che abbiano o abbiano avuto il vizio del fumo
hanno un rischio del 14%
più alto di avere problemi di
fertilità e del 26% maggiore
di andare incontro a menopausa prima dei 50 anni:
l’anticipo arriva fino a 22
mesi per le donne che hanno cominciato a fumare prima dei 15 anni. Per coloro
che sono esposte al fumo
passivo la menopausa anticipa in media di 13 mesi.
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13/05/15
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Maternità
Depressione
Frequente
dopo il parto
Una mamma su dieci soffre di tristezza
e senso di inadeguatezza in seguito alla
nascita del figlio. Un disagio che si può
tenere lontano, e casomai curare.
C
olpisce da 8 a 12 neomamme su cento. È un disturbo che accompagna spesso la maternità, con
diversi livelli di gravità, la cosiddetta depressione post
partum, il cui esordio avviene generalmente tra la 6ª e la
12ª settimana dopo la nascita del figlio.
La donna si sente triste senza motivo, irritabile, facile al
Alcuni accorgimenti
per prevenire il disturbo
• Cercare di riposare il più possibile, dormendo
quando anche il bambino lo fa.
• Ritagliarsi tempo per stare con il partner:
continuare a vivere il rapporto di coppia.
• Cercare qualcuno con cui parlare di come ci si
sente: confrontarsi in particolare con altre mamme.
• Coinvolgere il papà nella cura del bambino.
• Lasciare che amici e parenti diano una mano
nella gestione della casa e del neonato.
• Ridurre le aspettative nei confronti della pulizia di
casa: dedicare il tempo libero ad attività piacevoli.
• Se si sente sola, stanca, frustrata, la mamma
lasci il bambino a qualcuno di cui si fida e si prenda
tempo per se stessa, senza sentirsi in colpa per
questo.
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alphega farmacia
pianto, non all’altezza degli impegni che la attendono.
La paura di essere considerate madri inadeguate, alimentata da aspettative poco realistiche, può portare le
donne a sentirsi colpevoli e a non cercare aiuto, dimenticando che occorre tempo per adattarsi alla maternità.
Inoltre, un sentimento ricorrente tra le neomamme che
si trovano a dover affrontare questo problema è la vergogna, un senso di colpa per questo loro stato di difficoltà.
Il disturbo, oltretutto, crea anche difficoltà a instaurare
un buon rapporto con il bambino.
La depressione post partum va distinta da una reazione
piuttosto comune, denominata baby blues (blues significa malinconia) e caratterizzata da una indefinibile sensazione di tristezza, irritabilità e inquietudine, che raggiunge il picco 3-4 giorni dopo il parto e tende a svanire
entro 10-15 giorni; l’insorgenza di questo disturbo, che
può presentarsi in oltre il 70% delle madri, è dovuta principalmente al drastico cambiamento ormonale nelle ore
successive al parto e alla spossatezza fisica e psicologica originata dal travaglio.
La depressione post partum presenta invece sintomi più
intensi e duraturi, che è importante saper riconoscere al
primo esordio (riquadro in alto nella pagina successiva).
La presenza di una depressione clinicamente significativa si rileva da un umore persistentemente depresso con
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I segnali da riconoscere
alcuni
di
questi sintomi
per un periodo di
almeno due settimane. Un quadro del
genere indica la necessità
di approfondimenti: è bene
parlare con qualcuno e rivolgersi al
medico di fiducia o a uno specialista.
• Tristezza, abbattimento per la maggior parte del giorno, ogni giorno.
• Perdita di interesse nei confronti di attività che prima piacevano.
• Senso di valere poco, di essere inutile, senso di vuoto.
• Senso di colpa eccessivo, convinzione di essere indegna.
• Difficoltà a concentrarsi a lungo o di prendere decisioni, anche piccole.
• Disturbi del sonno.
• Cambiamenti nell’appetito.
• Agitazione, irrequietezza o invece rallentamento delle attività.
• Perdita di energia, facilità a stancarsi.
• Preoccupazione costante per il bambino, anche senza motivi reali.
• Disinteresse nei confronti del bambino.
• Timore di poter fare del male al bambino o a se stessa.
• Pensieri negativi ricorrenti, idee come “non vale la pena vivere”.
I fattori che favoriscono
Le cause possono essere di ordine
sia biologico sia genetico, sia psicosociale (riquadro a fianco), anche se
talvolta la depressione compare
senza fattori scatenanti.
I possibili trattamenti
Efficaci, o quanto meno in grado di
limitare l’impatto della depressione
post partum possono risultare alcuni accorgimenti preventivi (riquadro
nella pagina precedente), oltre che
l’impiego di integratori, per esempio
quelli a base di triptofano e magnesio (che aumentano la produzione di
serotonina ) e prodotti naturali, come
gli estratti di Rhodiola e Hypericum.
E quando il disturbo fosse ormai instaurato, giovano trattamenti che
possono essere:
• psicologici, individuali o di gruppo;
• psicoterapici;
• farmacologici, anche abbinati ai precedenti;
• di counseling, sia individuale sia di
coppia.
Biologici
Cambiamenti nella regolazione di neurotrasmettitori quali
la serotonina e la noradrenalina, sostanze chimiche che
assicurano nel cervello il passaggio degli impulsi nervosi,
possono essere all’origine della depressione. La
diminuzione della noradrenalina porta a minore iniziativa
(ridotta capacità, ad esempio, di lavarsi, di uscire,
eccetera), mentre quella della serotonina porta a un
peggioramento del sonno, a una cattiva interazione con gli
altri, a un aumento della tendenza a pensare
ossessivamente alle stesse cose.
La familiarità predispone: parenti di primo grado di una
persona con depressione maggiore hanno un rischio 2-3
volte più alto di avere nella loro vita un episodio depressivo.
Psicosociali
Genetici
Il rischio di depressione è maggiore nelle persone tese,
con scarsa stima di sé, tendenti al pessimismo, poco
fiduciose. Gli episodi depressivi possono essere preceduti
e favoriti da eventi e situazioni stressanti, che vengono
vissuti da chi è portato alla depressione come difficoltà o
perdite gravi e insuperabili o come fallimenti.
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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Che fastidio
quell’aria nell’intestino!
NUOVO DALLA RICERCA
“L’OROLOGIO
DELLA NOTTE”
MELATONINA
L’ormone naturale
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favorendo
un riposo di qualità.
S
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digestione
Gonfiore
intestinale
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Aerofagia
Carbone naturale
che migliora il benessere intestinale.
Flatulenza e meteorismo sono situazioni legate
all’eccesso di gas intestinali, di cui difficilmente
riusciamo a trattenere l’eliminazione durante il giorno, con
dolorosi e frequenti spasmi. Le cause più frequenti sono
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pasti veloci, eccessivo uso di bevande gassate, cattiva
digestione dovuta a cibi poco digeribili.
Trio Carbone Plus e Trio Carbone Gas Control sono
prodotti naturali che possono aiutarci a ritrovare e
mantenere il benessere intestinale.
A base di Carbone Vegetale e di
finocchio, favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali e ne limitano
la formazione.
Svolgono inoltre un’azione calmante e antispasmodica, favorendo la normalizzazione delle
funzioni intestinali.
DEPURARE L’ORGANISMO FA BENE ALLA SALUTE.
Genziana, Ippocastano, Arnica, Amamelide, Iperico:
erbe note da sempre per le spiccate virtù depurative.
P
er ritrovare il benessere occorre
“depurare” l’organismo.
Padre Raineri, attivissimo Sacerdote
della Diocesi di Milano, quando si trovò
afflitto da piccoli problemi di ordine
fisico come digestione difficile, problemi
articolari e cattiva circolazione scoprì,
dopo attente ricerche, le virtù delle erbe
depurative.
Dalla sua esperienza e dall’abilità nel
miscelare sapientemente gli ingredienti,
Padre Raineri creò l’elisir Ambrosiano,
che si dimostrò un ottimo aiuto per ritrovare il benessere fisico.
Le virtù delle erbe officinali sono un
“soccorso naturale” per quanti vogliono
prevenire i piccoli disturbi quotidiani.
L’esclusiva formulazione di Padre
Raineri rappresenta oggi la salutare riscoperta di una antica tradizione, preziosa per depurare l’organismo e quando si
sente il bisogno di un aiuto che unisca
tutto il bene della natura, al buon sapore
dell’amaro.
IPPOCASTANO
DEPURATIVO AMBROSIANO
ARNICA
IPERICO
GENZIANA
AMAMELIDE
È fatto esclusivamente
con Erbe naturali
che conferiscono
un gradevole gusto
amaro-tonico.
Un bicchierino dopo i pasti,
liscio o allungato
con un pò d'acqua,
può essere d’aiuto
alla salute.
e avete difficoltà a prendere sonno e il riposo
notturno fa a “pugni”
con il vostro cuscino non preoccupatevi.
La ricerca scientifica ha
individuato nella carenza di
Melatonina, sostanza ormonale prodotta di notte da una
ghiandola del cervello, una
delle cause alla base di questo problema di cui soffre
circa un terzo della popolazione italiana.
La vita stressante e le preoccupazioni di tutti i giorni, l’abuso di farmaci, la menopausa e per chi viaggia i continui
cambi di fuso orario, sono
alcune delle ragioni o stili di
vita che sempre più frequentemente causano disordini
nel ritmo sonno/veglia.
L’assunzione di 1 mg di Melatonina, meglio ancora se
potenziata con estratti vegetali specifici, contribuisce alla
riduzione del tempo richiesto
per prendere sonno e, quando serve, ad alleviare gli effetti
del jet-lag: non a caso è stato
coniato un detto, “una bella
dormita e sorridi alla vita”.
Oggi in Farmacia c’è Gold
Melatonina, Melatonina 1 mg
in compresse a due
strati effetto fast e
slow release “rapido e lento
rilascio”.
L’originale formulazione è
arricchita con estratti secchi di Griffonia, Melissa e
Avena, utili per favorire il
rilassamento, il benessere
mentale e il normale tono
dell’umore.
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Affronta la vita
con serenità.
Chiedi l’originale al Farmacista.
Notte dopo notte, Gold
Melatonina ti aiuterà a riposare bene e a lasciarti alle
spalle la sensazione di
tensione dovuta alla stanchezza.
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All’aria aperta
Allergie
Reazioni
fuori controllo
Si scatenano quando l’organismo
combatte sostanze che non riconosce
più come innocue. Si interviene sui
sintomi, ma volendo anche sulle cause.
È
la più comune malattia immunitaria, caratterizzata com’è da una reazione infiammatoria verso
agenti che sarebbero innocui, ma che l’organismo considera come minacce da fronteggiare: dai componenti dell’aria inspirata (i pollini che in questo periodo si intensificano, ma anche muffe e polveri) a sostanze presenti nel
cibo, dai farmaci al veleno di insetti pungitori.
I sintomi comuni
Oculari
occhi rossi, prurito, lacrimazione
congestione, starnuti, prurito,
secrezione acquosa
Bronchiali
tosse, respiro corto, difficoltà a
respirare, respiro sibilante
prurito, orticaria acuta
Digerenti
Nasali
Cutanei
gonfiore e/o prurito a bocca, gola o
palato, crampi allo stomaco, nausea,
vomito, diarrea
In Italia il 25% della popolazione compresa
tra i 18 ed 44 anni soffre di rinite allergica e il
5% di asma.
Sebbene sia noto da tempo che esiste una predisposizione genetica a sviluppare allergie (atopia ), negli ultimi decenni, in particolare nel mondo occidentale, si è manifestato un impressionante aumento di queste patologie.
Inquinamento atmosferico e miglioramento delle condizioni igieniche sono le cause più accreditate per spiegare questa ‘epidemia’ di allergie.
All’origine di queste patologie, sia i fattori genetici sia
quelli ambientali intervengono sui meccanismi che regolano il normale funzionamento del sistema immunitario, amplificando una particolare risposta, caratterizzata
dalla produzione di anticorpi denominati IgE (immunoglobuline E ). Questi si formano al primo contatto tra
agente esterno e sistema immunitario in maniera non
percepibile dal paziente (sensibilizzazione asintomatica )
e si legano a specifiche cellule delle mucose che fanno
da confine tra l’organismo e l’ambiente esterno.
In seguito a un nuovo contatto del soggetto sensibilizzato con lo stesso agente, si scatena immediatamente una
reazione infiammatoria nella sede del contatto, con sintomi locali che variano a seconda del tipo di allergia (riquadro a fianco). In rari casi la reazione allergica non si
localizza a un organo ma può essere molto più seria e
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All’aria aperta
Come si fa
il prick test
generalizzata a
tutto l’organismo: si può arrivare così allo shock anafilattico, sindrome
che può risultare anche fatale.
La cura con i vaccini
La diagnosi di allergia, per la quale
sono a disposizione vari esami (riquadro in basso), ha lo scopo di individuare l’allergene, vale a dire la sostanza responsabile della reazione,
al fine di adottare provvedimenti che
riducano o evitino i suoi successivi
contatti con il soggetto allergico.
Inoltre, per alcuni allergeni, in particolare quelli inalatori come i pollini e
quelli presenti nel veleno di imenotteri, l’individuazione dell’allergene
consente di allestire l’unica terapia
in grado di intervenire sulle cause:
l’immunoterapia specifica, che consiste nella somministrazione in
quantità crescenti di ‘vaccini’ contenenti la sostanza verso cui si è sviluppata la risposta allergica, al fine
di indurre una tolleranza stabile nei
suoi confronti.
Diversamente da quella con i farmaci, che si limita a ridurre i sintomi ma
non interviene sulle cause (riquadro
a destra) , questa terapia riesce a indurre una remissione stabile dell’allergia, anche dopo la conclusione del
ciclo di somministrazioni.
Così si individua l’allergene
Prick test. In genere, è l’esame di primo livello: semplice e indolore,
consiste nell’applicare una serie di gocce (ciascuna contenente una
sostanza potenzialmente responsabile dell’allergia) sulla cute, in
genere negli avambracci. Si praticano poi punture in corrispondenza
delle gocce, per consentire all’allergene di entrare in contatto con la
parte interna della pelle. Se il paziente è allergico a una di queste
sostanze, si svilupperà, in corrispondenza della puntura, un pomfo. Il
prick test è un esame sicuro anche nei bambini.
Test sierologico.. È un semplice esame del sangue che dosa gli
anticorpi eventualmente presenti nei confronti di specifiche sostanze
allergizzanti. Trovarne, peraltro, non significa diagnosi certa di malattia
allergica: esiste infatti la condizione di sensibilizzazione asintomatica.
Si scelgono i potenziali allergeni in base alla storia clinica del paziente
e alla situazione ambientale cui egli è esposto.
Per le più comuni allergie respiratorie, il test sierologico non presenta
vantaggi diagnostici rispetto al prick test, e trova un’indicazione solo
qualora il test cutaneo sia non attendibile (ad esempio per lesioni
cutanee diffuse o terapia antistaminica in atto, che possono interferire
con il risultato). L’indagine può essere utile per rendere più accurata la
diagnosi in alcuni casi di allergia alimentare.
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alphega farmacia
Risponde
il farmacista
• Quali farmaci si possono
utilizzare contro le allergie?
• A oggi non sono disponibili
farmaci che guariscano le
allergie, ma ne esistono
numerosi che consentono di
alleviare i sintomi fino quasi a
eliminarli, e alcuni sono
acquistabili dietro consiglio del
farmacista.
Antistaminici: bloccano l’azione
dell’istamina, la sostanza che il
corpo rilascia quando risponde
alla presenza di un agente
allergizzante.
Cortisonici: spray a base di
questi farmaci riducono
l’infiammazione, in particolare a
livello nasale e bronchiale; la
somministrazione locale
consente di ridurre al minimo
gli effetti indesiderati legati
all’assunzione prolungata e per
via generale di questi principi
attivi.
Inibitori dei leucotrieni:
agiscono su una classe di
molecole coinvolte nel processo
infiammatorio che si sviluppa in
caso di allergia; possono avere
un ruolo di supporto in pazienti
non ben controllati dalle prime
due categorie di farmaci.
Omalizumab: si lega
selettivamente agli anticorpi
specifici delle allergie e li
rimuove dal sangue; è un
farmaco molto costoso che ha
una specifica indicazione per
l’asma allergico grave qualora
non ci sia risposta alle
precedenti classi di farmaci.
LINEA
SPECIALE
STIPSI?
Sveglia
l’intestino
combatti
la stitichezza
Oggi in farmacia c’è
Dimalosio Complex
il regolatore
dell’intestino.
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Aiuta a mantenere l’equilibrio del peso corporeo.
(E.s. Guaranà, Coleus Forskohlii)
Kilocal Pancia Piatta
Naturalmente in linea
senza fastidiosi gonfiori,
aiuta la digestione.
Q
uando
l’intestino
si “addormenta” e
perde la sua regolare puntualità è possibile
andare incontro ad episodi
di stitichezza che possono
causare cattiva digestione,
senso di gonfiore con tensione addominale e alitosi.
Secondo le recenti linee
guida il problema può essere affrontato con una dieta
ricca di fibre indispensabili
per ritrovare e mantenere la
corretta motilità intestinale.
Kilocal Caffè Verde
Sostiene la tua voglia di perdere peso.
(E.s. Caffè Verde, Cromo, Iodio)
Kilocal
Armonia Donna
Ritrovare l’equilibrio psicofisico per il bene della
coppia.
(E.s. Damiana, Maca)
Kilocal e sei di nuovo tu!
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Gusto Tè Verde
Gusto Ananas
Gusto Mirtillo
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Lampone
Sinergie di estratti vegetali ad azione
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Seguendo queste direttive è
stato formulato Dimalosio
Complex, un preparato a
base di Psillio e Glucomannano, fibre naturali, arricchito con Lattulosio ed estratti vegetali, componenti attivi che agiscono in sinergia
per “risvegliare” la corretta motilità intestinale senza irritare.
Dimalosio Complex sveglia
l’intestino pigro, usato con
regolarità svolge un’azione
come regolatore intestinale,
favorisce la crescita della
flora batterica ed aiuta a
combattere quel fastidioso
gonfiore addominale facilitando una normale evacuazione.
www.kilocalprogram.it
Dimalosio Complex lo
trovate in Farmacia, disponibile in confezione da 20
bustine al gradevole gusto
pesca.
I prodotti devono essere impiegati nell’ambito di una dieta ipocalorica adeguata seguendo uno stile di vita sano con un buon livello di attività fisica. Se la dieta viene seguita per periodi
prolungati, superiori alle tre settimane, si consiglia di sentire il parere del medico. Leggere le avvertenze sulle confezioni.
Da ALCKAMED In Farmacia
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Alimentazione
Caffè
Non eccedere con le dosi
Ma neanche
con i timori
Assunta in modo eccessivo la caffeina può
provocare effetti nocivi. Uno studio per la
Commissione europea ha esaminato le
quantità entro cui il consumo è sicuro.
go tempo, sono quelli ben
noti di stimolazione del sistema nervoso centrale con l’effetto, a
dosi moderate, di un aumento della lucidità mentale e una riduzione della sonnolenza.
Assunta per bocca, la caffeina viene assorbita rapidamente e completamente dall’organismo; gli effetti stimolanti possono insorgere da 15 a 30 minuti dopo l’ingestione e permangono per alcune ore.
Quanta caffeina c’è
L
a contengono i chicchi del caffè, ma non solo. La
caffeina è un composto chimico presente anche nei
semi del cacao, e poi nelle foglie di tè, nelle bacche di
guaranà, nella noce di cola. Così la si ritrova in una serie di alimenti come pasticcini, gelati, dolci, bibite a base
di cola, oltre che nelle cosiddette ‘bevande energetiche’,
assieme ad altri ingredienti come la taurina e il glucuronolattone. È inoltre contenuta, con la sinefrina, anche in
alcuni integratori alimentari venduti come dimagranti e
miglioratori della prestazione sportiva. Entra infine nella
composizione di alcuni farmaci (tra cui vari analgesici) e
perfino di prodotti cosmetici.
Gli effetti di questa sostanza, che l’uomo assume da lun-
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in una tazza di caffè americano (200 ml)
in una lattina di una ‘bevanda energetica’ (250 ml)
in un espresso (60 ml)
in una tazza di tè (220 ml)
in una lattina di bevanda alla cola (355 ml)
in una barretta di cioccolato fondente (50 g)
in una barretta di cioccolato al latte (50 g)
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Avendo attività sostanzialmente farmacologica, anche la caffeina, come
la maggior parte dei medicinali, non
è priva di effetti negativi se assunta
in alte dosi: tra quelli di breve termine su adulti e bambini rientrano disturbi del sistema nervoso centrale
come sonno interrotto, ansia, variazioni del comportamento. A lungo
termine, invece, il consumo eccessivo è stato associato a problemi cardiovascolari e, in donne gravide, a un
ridotto sviluppo del feto.
I dubbi sulla sicurezza
Per questo sono state avanzate riserve, in alcuni paesi europei, circa
la sicurezza del consumo di caffeina
sia da parte della popolazione generale sia, in particolare, di gruppi particolari come coloro che consumino
caffeina assieme ad alcol o sostanze
presenti nelle bevande energetiche.
La Commissione di Bruxelles si è resa interprete di queste preoccupazioni chiedendo all’Autorità europea
per la sicurezza alimentare (EFSA) di
valutare gli eventuali rischi provocati
dalla sostanza.
L’EFSA ha esaminato le dosi entro le
quali la caffeina proveniente da qualsiasi fonte alimentare, integratori
compresi, non comporta inconvenienti per la salute, giungendo alle
conclusioni riportate a fianco per
quanto riguarda gli adulti sani (anche
in caso di intensa attività fisica), le
donne in gravidanza e allattamento, i
più piccoli, oltre che in caso di assunzione contemporanea di alcolici.
L’Autorità ha inoltre concluso che gli
altri componenti delle ‘bevande energetiche’, alle concentrazioni normalmente presenti in questi prodotti, non
influiscono sulla sicurezza di dosi
singole di caffeina sino a 200 mg.
Che succede con gli alcolici
Secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, un consumo di
alcol a dosi sino a 0,65 g per kg di peso corporeo, che induce un tasso
alcolico nel sangue dello 0,08% circa (livello al quale è vietata la guida
di autoveicoli) non influisce sulla sicurezza di dosi singole di caffeina
entro i 200 mg. Inoltre sino a tali livelli di assunzione è improbabile che
la caffeina mascheri la percezione soggettiva di ebbrezza da alcol.
Le quantità senza rischi
Adulti
• Dosi singole di caffeina fino a circa 3 mg per kg di peso
corporeo (200 mg per una persona di 65-70 kg), non
destano preoccupazioni per la salute negli adulti sani. Lo
stesso quantitativo di caffeina non crea inconvenienti
neanche se consumato meno di due ore prima di un
intenso esercizio fisico in normali condizioni ambientali.
• Dosi singole superiori a 1,4 mg per kg di peso (circa
100 mg) possono influire sulla durata e sulla qualità del
sonno in alcuni adulti, soprattutto se consumate poco
prima di andare a dormire.
• L’assunzione di caffeina fino a circa 5,7 mg per kg di
peso al giorno (circa 400 mg), distribuita nel corso della
giornata, non pone problemi di sicurezza per gli adulti
sani, fatta eccezione per le donne in gravidanza.
Un quantitativo di caffeina sino a 200 mg, assunto nel
corso della giornata, non desta preoccupazioni per la
salute del feto, della mamma e del neonato.
Bambini
adolescenti
Gravidanza
allattamento
Le dosi singole di caffeina considerate non preoccupanti
per gli adulti (3 mg per kg di peso corporeo) possono
valere anche per i bambini, in quanto la velocità alla
quale loro metabolizzano la sostanza è per lo meno pari
a quella dei grandi, e gli studi riguardo agli effetti acuti
della caffeina su ansia e comportamento in bambini e
adolescenti confermano questo livello.
Per il consumo abituale di caffeina da parte di bambini e
adolescenti viene proposto un livello di sicurezza pari a
quello della dose singola: 3 mg per kg di peso, al giorno.
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I nostri sensi
Occhio pigro
Riconoscerlo
in tempo lo salva
Quando un occhio funziona meno bene
dell’altro il cervello tende a ignorarlo,
il che compromette il suo sviluppo. Si
può intervenire, purché precocemente.
I
l termine scientifico è ambliopia, ma si usa comunemente quello di occhio pigro per individuare una condizione caratterizzata da una riduzione più o meno marcata della capacità visiva di un occhio, raramente di entrambi, senza che ci siano danni oculari organici. È una
patologia che si sviluppa in età pediatrica, e si manifesta
in tutte le condizioni in cui il bambino, involontariamente, esclude l’uso di un occhio.
Questo accade quando gli occhi producono immagini
molto diverse tra loro: il cervello non riesce a sovrapporle e a fonderle in una unica e sopprime quella di qualità
Una prova semplice
che possono fare i genitori
Una verifica di base che può fornire indizi sulla
presenza di ambliopia può essere eseguita dagli
stessi genitori:
• si invita il bambino a fissare un oggetto di suo
interesse con entrambi gli occhi aperti;
• si chiude un occhio per volta al piccolo: se il
bimbo resta indifferente alla manovra eseguita, è
segno che l’altro occhio vede bene, mentre se si
dimostra infastidito dalla manovra significa che
l’occhio aperto vede meno di quello occluso.
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peggiore. Si crea, insomma, un alterato rapporto tra gli
occhi e il cervello, tale per cui quest’ultimo privilegia
l’occhio da cui arrivano le immagini migliori, finendo per
ignorare l’altro.
Appena nati i bambini sono già capaci di vedere, ma, affinché il sistema visivo possa svilupparsi correttamente,
il cervello deve ricevere immagini nitide da entrambi gli
occhi. Una visione non perfetta può compromettere anche gravemente lo sviluppo della funzione visiva, producendo danni che possono talora risultare irreversibili.
L’ambliopia colpisce il 3% dei nuovi nati. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, è possibile diagnosticare precocemente questo disturbo, così come lo strabismo e altri
importanti difetti della vista, intervenendo in tempo per
curarli.
Che cosa c’è all’origine
Spesso l’ambliopia è conseguenza di un differente stato
refrattivo tra i due occhi, nel quale difetti come miopia,
ipermetropia o astigmatismo elevato, non adeguatamente e tempestivamente corretti, rendono la visione da
una parte significativamente peggiore che quella dall’altra: in questo caso il cervello favorisce lo sviluppo dell’occhio che vede meglio, mentre l’altro smette di lavorare e diventa ‘pigro’.
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Diagnosticare il disturbo nelle prime fasi,
quando non si è ancora persa la capacità
visiva, consente un trattamento che può
riuscire a recuperare del tutto l’occhio.
Nel caso dello
strabismo (riquadro
in basso) il cervello
non riesce a sovrapporre
le immagini provenienti dai
due occhi perché relative ad aree
visualizzate differenti.
L’esclusione di un occhio può avvenire anche per patologie della prima
infanzia: può portare ad ambliopia,
per esempio, la cataratta congenita,
se non diagnosticata e operata precocemente, così come una marcata
ptosi palpebrale (la cosiddetta ‘palpebra calante’). In entrambe queste
situazioni l’immagine non raggiunge
affatto il cervello perché le informazioni visive non arrivano alla retina
per un ostacolo meccanico (il cristallino opacizzato o la palpebra).
Per l’ambliopia è importante la familiarità: sono dunque più predisposti i
figli di genitori che usano gli occhiali e coloro che abbiano in famiglia altri casi di ambliopia, strabismo o deficit visivi.
Danni permanenti?
Se non corretta per tempo, l’ambliopia può causare la perdita della capacità visiva nell’occhio ‘pigro’. In tal
caso viene meno la visione binocula-
re, cioè la capacità di vedere in modo tridimensionale: non si riesce più
ad apprezzare la profondità e a valu-
tare bene le distanze degli oggetti. Il
deficit permanente della vista che si
genera in questo modo può, oltretut-
Sospettate se il bambino...
1
si avvicina eccessivamente al foglio quando disegna o legge
distoglie lo sguardo dagli oggetti che guarda con molta frequenza
3
apre e chiude le palpebre per guardare
si sfrega o si stropiccia continuamente gli occhi
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2
4
piega la testa da entrambi i lati frequentemente
Strabismo, spesso legato
È la prima causa dell’occhio pigro, o in alcuni casi ne è la conseguenza.
Lo strabismo è una condizione nella quale gli occhi sono mal allineati e
non sono orientati nella stessa direzione. Mentre uno fissa un oggetto,
l’altro è rivolto più all’interno, all’esterno, in alto o in basso. Il disturbo
può essere ereditario e si accompagna per lo più a una ridotta visione
dell’occhio strabico che altera la normale collaborazione tra i due occhi.
Lo strabismo può essere legato a patologie quali:
• anomalie oculari (cataratta, palpebra calante eccetera);
• paralisi di uno dei muscoli oculari;
• difetti della vista non corretti (per esempio l’ipermetropia nello
strabismo convergente).
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I nostri sensi
Come
occludere
un occhio
to, pregiudicare
il normale sviluppo psico-fisico del
bambino.
Se riconosciuta e trattata precocemente, invece, l’ambliopia è generalmente reversibile. Per diagnosticarla occorrono:
• la visita oculistica;
• la valutazione ortottica con studio
della motilità oculare.
Per un genitore può essere difficile
accorgersi se uno dei due occhi del
bambino vede meno, soprattutto
quando non è presente uno strabismo. Per questo è raccomandabile
far sottoporre il bambino alla prima
visita oculistica entro il primo anno
di età e a controlli periodici nel corso dei primi 5-6 anni. Eventuali miopie vanno verificate fino a 10-15 anni, ma anche oltre.
Il compito dell’oculista
È importante effettuare la visita oculistica e ortottica perché, in caso di
sospetta ambliopia, è essenziale valutare la capacità visiva, l’eventuale
difetto di rifrazione e la motilità oculare, oltre che escludere malattie or-
ganiche.
Al termine della visita, se necessario, lo specialista indicherà l’uso degli occhiali, anche in associazione
con l’occlusione diretta (riquadro in
basso). Le lenti correttive devono essere prescritte il più presto possibile,
con valutazione del difetto refrattivo
da condurre in seguito all’istillazione
di un collirio che blocchi il cristallino
(esame in cicloplegia ).
Se viene riscontrata l’ambliopia, la
terapia deve essere intrapresa prima
possibile, cioè entro il periodo plastico, quello in cui il cervello si adatta
ai cambiamenti (i primi 9-10 anni).
Fuori da tale periodo l’ambliopia può
risultare irreversibile.
Il trattamento, più efficace se tempestivo
La prima cura dell’ambliopia consiste nel correggere
il difetto visivo o eliminare gli ostacoli che
impediscono la corretta visione.
Si deve poi cercare di far lavorare l’occhio pigro
penalizzando l’occhio sano, e questo si può ottenere
in vari modi.
L’OCCLUSIONE DIRETTA
Il metodo più diffuso è l’occlusione diretta o
bendaggio e consiste nell’applicazione di una benda o
cerotto coprente sull’occhio dotato di migliore
funzionalità o sugli occhiali, dalla parte dell’occhio
sano. Gli ‘occlusori’ sono di vario tipo (uno da
applicare sugli occhiali è raffigurato nella fotografia
in alto), e si trovano nelle farmacie.
Il trattamento può durare da alcuni mesi fino a
qualche anno, e deve essere condotto secondo le
indicazioni dell’oculista e dell’ortottista. La corretta
attuazione della terapia e la costanza con cui la cura
viene seguita sono fondamentali per lo sviluppo di
una migliore acuità visiva, obiettivo al quale tendere
compatibilmente con l’età in cui viene riscontrata
l’ambliopia, con il grado di severità del disturbo e con
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la collaborazione dei piccoli pazienti e dei loro
familiari.
Per i bambini accettare l’occlusione è spesso difficile:
è quindi necessario che i genitori li coinvolgano
attivamente nella gestione della malattia e facciano
capire loro l’importanza di seguire scrupolosamente
la terapia per arrivare prima possibile alla
guarigione. In particolare, occorre cercare di non
assecondare la richiesta del piccolo di togliere la
benda, per evitare di andare incontro a un danno non
recuperabile.
ALTRI TIPI DI TERAPIA
In alcuni casi, l’oculista può prescrivere:
• la penalizzazione ottica, utilizzando occhiali con
lenti più forti o più deboli del dovuto, per far
volutamente vedere male l’occhio sano;
• la penalizzazione farmacologica, che si può
produrre instillando un particolare collirio in un solo
occhio;
• la penalizzazione con filtri o con settori che coprano
parzialmente le lenti degli occhiali;
• l’occlusione con lenti a contatto particolari.
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Igiene dei bambini
Delicatissima
Una pelle
da proteggere
La cute del neonato ha uno strato
corneo sottile, poche secrezioni sebacee
e sudoripare, scarsa melanina, bassa
acidità: va protetta, lenita e idratata.
È
molto diversa da quella degli adulti. La pelle di
neonati e bambini è particolarmente delicata e
fragile, e questo per vari motivi:
• lo strato corneo è molto più sottile;
• le ghiandole sebacee sono poco attive (o meglio, fino al
terzo mese dopo la nascita lo sono sotto l’influenza degli ormoni androgeni di provenienza materna, poi riducono di parecchio la secrezione fino alla pubertà), e ciò ha
effetti importanti sulla composizione del film idrolipidico , la barriera chimica che protegge la pelle dal mondo
esterno: di conseguenza, la cute è facilmente disidratabile, più secca e più esposta ad agenti di ogni tipo;
• anche le ghiandole sudoripare sono meno organizzate
e attive che nell’adulto, e così pure i melanociti , le cellu-
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le che producendo melanina assicurano la pigmentazione della pelle e quindi la sua
protezione dai raggi ultravioletti;
• la minore acidità (o come si dice il pH più basico) indebolisce ulteriormente la capacità della pelle di
difendersi dai microrganismi patogeni.
In conseguenza di tutto questo, si creano spesso problemi nelle zone a contatto continuo e prolungato con so-
Ecco alcune cose
che non si devono fare
• Utilizzare prodotti alcolici: il rischio di
assorbimento generale è molto alto.
• Procedere al cambio del pannolino senza essersi
prima lavati le mani.
• Lasciare la pelle del bambino bagnata o umida
dopo il contatto con l’acqua, che deve essere invece
seguito da uno scrupoloso risciacquo.
• Esporre bambini al sole, a meno che i piccoli non
abbiano almeno tre anni e l’esposizione non sia
moderata e accompagnata all’uso di prodotti ad
altissima protezione.
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stanze irritanti, quali feci e urine: arrossamenti e dermatiti da pannolino,
ma anche disidratazione e secchezza sono piuttosto frequenti. Per questo, nell’attuare la detersione e i
trattamenti occorre evitare, innanzitutto, di alterare il pH fisiologico e il
film idrolipidico.
I risvolti del massaggio
Nei primi mesi di vita del bambino,
la cura della pelle viene attuata attraverso il bagnetto e il cambio del
pannolino. Ma anche il massaggio,
da praticare sempre con gesti molto
delicati, può costituire un elemento
molto importante, sia per l’intimità
che crea tra mamma e figlio, sia per
la salute e il benessere che assicura
alla pelle.
Nella detersione di tutto il corpo e
del cuoio capelluto e nella pulizia
dell’area inguinale, così come nello
stesso massaggio, occorre utilizzare
prodotti appropriati e specifici per i
bambini, grazie ai quali idratare,
proteggere, alleviare i rossori: vanno
privilegiati preparati estremamente
delicati, a base di pochi e controllati
ingredienti tanto da evitare il rischio
di ipersensibilizzazioni, arrossamenti e bruciori (riquadri a fianco).
Se la cute del bambino si presenta,
nonostante l’igiene, come non sana
o affetta da problemi particolari, è
fondamentale una visita pediatrica.
Per tutta l’infanzia fino alla pubertà,
abituare il bambino a corretti comportamenti igienici e all’uso di prodotti appropriati ha un’importanza
notevole sia per l’igiene e la protezione della sua pelle, sia come educazione alla cura della persona, che
può così essere acquisita come una
pratica giornaliera naturale.
Come attuare la detersione
Il bagnetto. Va fatto tutti i giorni, ma in maniera delicata: evitare l’uso
frequente di tensioattivi, alternando il bagnoschiuma e lo shampoo a
oli idrosolubili e polveri lenitive ed emollienti che forniscano sostanze
antidisidratanti. Il detergente ideale ha un’azione pulente delicata,
un’acidità fisiologica, con pH tamponato (stabilizzato), una
ipoallergenicità controllata e una spiccata azione seborestitutiva, tale
cioè da apportare all’epidermide i lipidi necessari alla sua protezione.
L’acqua deve avere una temperatura compresa tra 34° e 37° C,
l’ambiente di 24° circa, con un tasso di umidità attorno al 60%.
Dopo il bagnetto è indicato l’uso di un talco (preferibilmente in forma
gel o liquida) per asciugare bene la pelle, soprattutto nelle pieghe
cutanee, in modo da impedire la macerazione e il rischio di irritazioni,
screpolature e infezioni fungine.
La pulizia al cambio del pannolino. Eliminare ogni impurità nell’area
genitale, anche dentro alle pieghe cutanee. Utilizzare per questo
specifiche salviette imbevute, oppure latte detergente, con o senza
risciacquo.
I possibili trattamenti
Dopo il bagnetto. Applicare su tutto il corpo un prodotto idratante e
lenitivo (olio o latte), che fornisca alla pelle, inaridita dalla detersione,
anche lipidi protettivi. I principi attivi più impiegati sono:
• derivati di graminacee, quali l’avena e il riso, e del latte, per la loro
spiccata azione lenitiva, protettiva dello strato corneo e antidisidratante;
• molti estratti vegetali, con proprietà lenitive e antimicrobiche;
• oli vegetali.
Profumi e acque di colonia possono essere utilizzati con moderazione,
ma devono essere privi di alcol.
Al cambio del pannolino. Dopo la detersione dell’area inguinale
applicare una crema protettiva e lenitiva. Per neutralizzare gli effetti
del prolungato contatto con sostanze irritanti e batteriche occorre un
prodotto con principi attivi antimicrobici, riacidificanti e assorbenti.
Questo tipo di trattamenti, generalmente a base di ossido di zinco,
biossido di titanio, glicerina e così via, svolge un’azione
dermoprotettiva. Evitare i derivati della vaselina, che possono, con l’uso
prolungato e continuo, irritare la pelle dei bambini.
Per il massaggio. Sono disponibili oli specifici per i neonati e i
bambini. In alternativa, si può usare un olio idratante o un fluido
leggero.
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NP4 number: IT1403183001
Ti senti a pezzi?
Ibuprofene Sandoz
200 mg compresse rivestite con film
Dolori di varia origine e natura (mal di testa, mal di denti,
nevralgie, dolori osteo-articolari e muscolari, dolori mestruali).
È un medicinale a base di Ibuprofene che puó avere effetti indesiderati
anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo.
Questo é un medicinale di AUTOMEDICAZIONE che puó essere usato
per curare disturbi lievi e transitori facilmente riconoscibili e risolvibili senza
ricorrere all’aiuto del medico. Per maggiori informazioni e consigli rivolgersi
al farmacista.
Consultare il medico se il disturbo non si risolve dopo un breve periodo di
trattamento.
Autorizzazione del 09/05/2014
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Il farmacista informa
Occhio al doping
Non è solo vietato, ma anche nocivo
Il doping è un problema riguardante
non solo l´etica sportiva ma anche la
salute pubblica, tanto da essere considerato come un reato penale, punito fino a tre anni di reclusione (che
possono diventare di più se insorgono danni effettivi per la salute).
Le sostanze biologicamente attive
che circolano negli spogliatoi e nelle
palestre sono numerose. Si possono
raggruppare in tre categorie principali.
Farmaci vietati per doping: tra
questi la eritropoietina (EPO) e i suoi
derivati, gli anabolizzanti e gli stimolanti (riquadro in basso a destra).
Farmaci utilizzati per scopi diversi da quelli autorizzati: non so-
Riconoscere
cos’è a rischio
Il contrassegno riportato in
basso viene stampato sulle
confezioni dei medicinali che
sono regolarmente in vendita,
ma possono
originare
positività ai
controlli
antidoping: in
questo modo gli
atleti possono rendersi
conto in maniera semplice del
fatto che un farmaco abbia
possibili effetti ‘dopanti’.
no vietati nello sport, ma la loro somministrazione a persone non malate
è sempre pericolosa in quanto priva
di finalità terapeutica, scopo fondamentale di un medicamento. Tra i più
usati gli antinfiammatori non steroidei, i prodotti erboristici e quelli
omeopatici. Possono comportare la
comparsa di gravi reazioni avverse.
Integratori alimentari e prodotti
salutistici: a base di vitamine, minerali e altre sostanze di interesse
nutrizionale e fisiologico, vengono
considerati come prodotti appartenenti all´area alimentare. In ambito
sportivo vengono spesso usati con la
speranza di
incrementare la massa
muscolare, ridurre il
grasso corporeo, aumentare la velocità, migliorare la resistenza e avere
un recupero più rapido.
Sono facilmente reperibili in quanto
vendibili anche nei supermercati, ma
il loro uso non deve essere sconsiderato, e va sempre sottoposto alla valutazione del medico o del farmacista.
Dal punto di vista legale, non essendo considerati farmaci, non sono
sottoposti a una regolamentazione
rigorosa.
Farmaci vietati nello sport
Eritropoietina: è una glicoproteina prodotta dal rene che stimola la
proliferazione e la maturazione di globuli rossi: si usa in medicina
contro l´anemia nei pazienti con insufficienza renale cronica. Dato che
aumenta l´apporto di ossigeno nel sangue, è molto diffusa tra ciclisti e
maratoneti, costretti a prestazioni atletiche di lunga durata, ma
comporta rischi non trascurabili correlati all’aumento della viscosità
del sangue e della pressione arteriosa, come ictus, trombosi e infarto
cardiaco.
Steroidi anabolizzanti: sono ormoni usati nella pratica sportiva per la
stimolazione che esercitano sullo sviluppo muscolare. Hanno tossicità
a carico del fegato e degli apparati cardiovascolare ed endocrino;
favoriscono inoltre lo sviluppo di tumori e disturbi psichiatrici.
Stimolanti: amfetamine, cocaina, efedrina, pseudoefredina, caffeina
sono impiegate ad uso di doping in quanto aumentano il livello di
vigilanza, riducono il senso di fatica e possono accrescere l’agonismo e
l’aggressività. Hanno effetti negativi cardiovascolari - fino ad aritmie
anche mortali - oltre che neurologici e psichiatrici.
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Di sana pianta
Liquirizia
Aiuta a contrastare
reazioni allergiche
La medicina tradizionale cinese la utilizzava
per curare la tosse, i
disturbi del fegato e le intossicazioni
alimentari. Ma la liquirizia possiede,
oltre a queste, numerose altre proprietà terapeutiche.
Innanzitutto un’attività antinfiammatoria prodotta dalla glicirrizina e legata a una inibizione della degradazione che nell’organismo subiscono i
corticosteroidi : viene così potenziata,
indirettamente, l’attività di questi ormoni che l’organismo produce per
contrastare le infiammazioni, e si
crea dunque un effetto che è prezioso, tra l’altro, in caso di allergie.
Oltretutto questa attività si esercita,
con lo stesso meccanismo, anche nei
confronti di medicinali a base di cor-
tisone o suoi derivati, come quelli
che si assumono proprio per contrastare una reazione allergica. Le preparazioni a base di liquirizia possono
dunque essere utilizzate nei pazienti
allergici per ridurre il dosaggio dei
farmaci cortisonici.
Le sostanze contenute nelle radici
della pianta (la stessa glicirrizina,
ma anche i flavonoidi ) sono inoltre in
grado di esercitare un’azione benefica sulla parete dello stomaco, utile
contro l’ulcera gastrica e la gastrite,
di qualunque origine.
Sull’apparato respiratorio, poi, la
pianta esercita un’attività espettorante e fluidificante del catarro, che
la rende utile per il trattamento della
tosse. A livello intestinale, inoltre,
manifesta proprietà lassative.
La carta d’identità
NOME SCIENTIFICO: Glycyrrhiza glabra.
FAMIGLIA: Leguminose.
DOVE CRESCE: bacino del Mediterraneo, Medio oriente, Cina,
Australia; preferisce i terreni sabbiosi, calcareo-argillosi e aridi delle
zone costiere meridionali e delle steppe orientali.
CARATTERISTICHE BOTANICHE: è una pianta erbacea perenne, alta
fino a un metro, con una lunga radice serpeggiante, foglie composte,
fiori piccoli raccolti in infiorescenze e frutti a legume.
QUALI PARTI SI USANO: le radici, raccolte nel tardo autunno del terzo
anno di coltivazione.
CHE COSA CONTIENE: glicirrizina, flavonoidi, zuccheri semplici e
complessi, aromi volatili.
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Visto che produce innalzamento della
pressione sanguigna (utile per chi ce
l’ha troppo bassa), la liquirizia è controindicata nei pazienti ipertesi e in
quelli con danni renali, in gravidanza
e allattamento, durante l’uso della
pillola; inoltre potenzia farmaci come
ibuprofene , warfarin , salicilati , digitale. Tutto ciò vale anche per quella
contenuta in caramelle da bar.
Come
si utilizza
La liquirizia è disponibile in
diverse forme:
• radice in bastoncini da
masticare;
• radice tagliuzzata per infusi e
tisane;
• succo o estratto nero;
• caramelle o tronchetti a base
di succo puro;
• capsule.
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Paracetamolo Sandoz
500 mg compresse
Dolore da lieve a moderato e febbre.
È un medicinale a base di Paracetamolo che può avere effetti indesiderati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Questo
è un medicinale di AUTOMEDICAZIONE che può essere usato per
curare disturbi lievi e transitori facilmente riconoscibili e risolvibili
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senza ricorrere all’aiuto del medico. Per maggiori informazioni e
consigli rivolgersi al farmacista.
Consultare il medico se il disturbo non si risolve dopo un breve periodo di trattamento.
AUTORIZZAZIONE DEL 22/07/2015
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