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Informazioni aggiuntive 14 luglio 2011 La condanna all`ergastolo

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Informazioni aggiuntive 14 luglio 2011 La condanna all`ergastolo
Informazioni aggiuntive
14 luglio 2011
La condanna all’ergastolo senza la possibilità della liberazione condizionale, se emessa nei
confronti di minore al momento del reato, viola gli standard e le leggi internazionali, che sono quasi
universalmente accettati in tutto il mondo. Tali norme riconoscono che, per quanto grave il reato, i
bambini e le bambine, che sono ancora in fase di sviluppo fisico, mentale ed emozionale, non
hanno lo stesso livello di colpevolezza degli adulti e necessitano di un trattamento speciale
all’interno sistema di giustizia penale, che sia adeguato alla loro giovane età e immaturità. Le
norme sottolineano che se i bambini e le bambine violano la legge, gli obiettivi prioritari da
perseguire devono essere il migliori interesse e il potenziale reinserimento nella società.
L’ergastolo senza liberazione condizionale è chiaramente incompatibile con questo obbligo
internazionale.
Il Patto internazionale sui diritti civili e politici (Iccpr), che gli Stati Uniti hanno ratificato nel 1992,
riconosce espressamente la necessità di un trattamento speciale per i bambini e le bambine nel
sistema giudiziario penale e sottolinea l'importanza della loro riabilitazione. L’articolo 14(4)
dell’Iccpr dispone: "Nel caso di minorenni, la procedura deve essere tale da tener conto della loro
età e dell'opportunità di promuovere la loro riabilitazione". Nel 2006, il Comitato diritti umani delle
Nazioni Unite, l'organismo di esperti istituito dall’Iccpr per vigilare sull'attuazione del trattato, ha
ricordato agli Stati Uniti che condannare bambini/e all'ergastolo senza condizionale è incompatibile
con l'Iccpr. Ha invitato gli Stati Uniti ad assicurare che i minori non siano sottoposti a questa
sentenza.
I 193 paesi che hanno ratificato la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Crc)
hanno inoltre concordato sul fatto di essere vincolati dal principio, sancito dall'articolo 37 (a), che
nessuna persona di età inferiore ai 18 anni al momento del reato dovrebbe essere condannato a
"l'ergastolo senza possibilità di rilascio". Gli Stati Uniti sono l'unico paese, a parte la Somalia, a
non aver ratificato la Crc. Tuttavia, gli Usa l’hanno firmata e pertanto sono vincolati, ai sensi del
diritto internazionale, ad astenersi dal compiere qualsiasi atto che potrebbe pregiudicare le finalità
e lo scopo del trattato. Nel marzo 2011 - in risposta alle raccomandazioni degli altri governi sulla
situazione dei diritti umani nel paese nell'ambito del processo di Revisione periodica universale
presso il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite tenutosi alla fine del 2010 l'amministrazione americana ha dichiarato che avrebbe acconsentito alla raccomandazione di
ratificare della Crc, perché ne sostiene gli obiettivi e che ha l’intenzione di esaminare come
arrivare alla ratifica. Secondo la Costituzione degli Stati Uniti, il presidente può ratificare i trattati
solo “con il parere e il consenso del senato”L'articolo 37 (b) della Crc esorta inoltre gli stati a ricorrere alla reclusione di un minore "solo come
ultima risorsa e per il tempo necessario più breve possibile". Nelle osservazioni generali sui diritti
dei minori nella giustizia minorile emesse nel 2007, il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti
dell’infanzia, l'organismo di esperti istituiti in base alla Crc, ha sottolineato che bambini/e non
dovrebbero essere condannati all'ergastolo senza possibilità di liberazione condizionale. Il
Comitato ha ricordato a quei paesi che condannano bambini/e all'ergastolo con la possibilità di
liberazione condizionale che questa punizione deve “rispettare pienamente e sforzarsi di realizzare
gli obiettivi della giustizia minorile", inclusa la possibilità per il bambino e la bambina di ricevere
"educazione, cure e attenzioni affinché ritornato/a in libertà, possa reinserirsi e assumere un ruolo
costruttivo nella società ".
Si crede che gli Usa siano l’unico paese a condannare i bambini e le bambine all’ergastolo senza
possibilità di libertà condizionata. Sebbene diversi paesi prevedano tecnicamente questa
possibilità, non sono noti altri casi negli ultimi anni. Jordan Brown è la persona più giovane, di cui
Amnesty International sia a conoscenza, a rischio di ergastolo senza condizionale. Tuttavia,
almeno 2500 persone negli Stati Uniti sono state condannate all'ergastolo senza possibilità di
libertà vigilata per reati commessi quando avevano meno di 18 anni. Il caso di Jordan Brown è
chiaramente il simbolo di un problema più ampio, e Amnesty International si è attivata per questo
caso nell’ambito del suo lavoro per persuadere le autorità degli Usa ad allinearsi agli standard
internazionali sul trattamento degli imputati minorenni. (Vedi USA: The rest of their lives: Life
without
Parole
for
Child
Offenders
in
the
United
States,
http://www.amnesty.org/en/library/info/AMR51/162/2005/en).
Amnesty International non entra nel dettaglio di quali sentenze siano appropriate, ma chiede solo
che queste siano conformi alle norme internazionali.
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