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Il Pg sollecita l`ergastolo per 5 imputati

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Il Pg sollecita l`ergastolo per 5 imputati
LA SICILIA
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e provincia
Redazione: [email protected]
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venerdì 16 marzo 2012
TROINA. Programmato un
LEONFORTE. Ricorso al Tar
NICOSIA. Giovane ricercatore
tour nei luoghi degli alleati
contro i tagli all’ospedale
muore in un incidente a Milano
Le associazioni dei combattenti di quattro nazioni che
si scontrarono nel ’43, a luglio saranno nell’Ennese
Il sindaco tenta di bloccare il piano di ridimensionamento
dei reparti annunciato dall’Asp nei giorni scorsi
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La vittima era l’unico figlio dell’assessore Lo Faro e
dell’insegnante Lia Gravagna, molto conosciuti in città
L’INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO. Una cerimonia incentrata sulla valorizzazione dei beni culturali dell’Ennese
«Kore» e turismo: volàno di riscatto
Inaugurare l’anno accademico all’Università Kore valorizzando il patrimonio archeologico del
territorio. È stato questo l’obiettivo dell’inaugurazione dell’anno accademico della «Kore» con la
presenza del rettore dell’Università di Messina,
Tomasello, del pro rettore di Palermo, Ennio Cardona, il prof. Mario Negri dello Iulm di Milano, il
pro rettore Giovanni Tesoriere e l’ex rettore Salvo Andò. Il Governo siciliano era rappresentato
dal presidente Raffaele Lombardo e dall’assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Missineo.
Cataldo Salerno, nella sua qualità di presidente della Kore, ha parla in genere di «Università ingessata, mortificata dalla burocrazia, ma tornando alla sua creatura, la Kore, ha detto che si tratta di un’università in crescita nel numero degli
studenti che la frequentano, nella didattica, orgogliosi della sua autonomia, anche dal punto di vista finanziario, pronta ad affacciarsi a nuovi orizzonti, a perseguire nuovi obiettivi ad essere punto di riferimento per l’intero Mediterraneo, non
dimenticando che uno dei suoi punti qualificanti è proprio l’internazionalizzazione, la capacità di
collegarsi con molti paesi del Mediterraneo».
Il neo rettore Giovanni
Puglisi, richiamandosi al
Salerno e
mito del ratto di ProserpiPuglisi hanno na nel mitico lago di Pergusa, della primavera , ha
elencato i
affondato il suo discorso
traguardi del sulla grave situazione che
in questo momento sta
quarto polo
travagliando l’Italia, della
Sicilia che dovrebbe torsiciliano;
nare ad essere con efficaqualche
cia laboratorio politico di
«bacchettata» notevole rilevanza, di una
mafia che in un recente
alla politica
passato ha azzerato il vertice della Sicilia.
che ha
«E’ tempo di tornare a
trascurato
costruire il futuro della
spesso il
Regione - ha evidenziato
il rettore della Kore - e per
valore della
fare questo bisogna particultura e della re dalla scuola, dall’Università, che può essere la
difesa dei
leva di sviluppo per il tertesori
ritorio. In questo senso la
Kore ha nel suo dna la
crescita». Non potevano mancare che "le bacchettate" alla politica che ha trascurato il valore
della cultura, della difesa delle bellezze che il
territorio possiede, citando per l’occasione, la
Dea di Morgantina, la zona archeologica, la villa
Romana del Casale, il lago di Pergusa, il Castello di
Lombardia, le necropoli, il paesaggio minerario di
molte delle sue terre, un patrimonio enorme di
questa terra che spera sempre di poter decollare.
«Lo sviluppo del turismo - ha proseguito il
professor Giovanni Puglisi - può risultare importante per la crescita dell’intera Sicilia, possiamo offrire prodotti di qualità in tutti i campi,
nessuno escluso, ma è anche vero che la politica
deve intervenire per migliorare le infrastrutture
e soprattutto la viabilità; bisogna creare dei luoghi che siano appetibili e che,quindi, lo diventino
anche per coloro che voglio investire».
«La Kore di Enna e il territorio provinciale - ha
concluso il rettore Puglisi - possono benissimo arrivare alla primavera dello sviluppo, ma ci voglio
impegno, determinazione da parte di chi ha il potere di poter aiutare questa crescita». Il direttore
generale Salvino Berrittella ha parlato di crescita
dell’Università sia nell’offerta dei servizi «che in
qualche caso sono innovativi ma è necessario
migliorare ancora l’offerta per poter continuare a
crescere. Le valutazioni che sono state date alla
Kore sono state positive, continueremo su questa
strada che è la migliore da perseguire per vedere la Kore sempre in primo piano».
Laura Sorriso Valvo, studentessa, ha parlato
dell’incertezza del futuro per i giovani laureati,
ma bisogna lottare, bisogna creare un rapporto
proficuo con il mondo del lavoro, e l’Università
deve migliorarsi nell’offerta dei servizi. «Vogliamo crescere, ma anche cercare di avere risposte
- ha detto Laura - vogliamo avere valori formativi alti. La nostra Università non è piccola, ma diversa dalle altre». La prolusione è stata affidata al
professor Stefano De Caro, esperto mondiale nel
campo dei beni culturali, il quale ha sottolineato
«che per la valorizzazione è necessaria la collaborazione di tutti. E’ necessario che tutti comprendano il valore dei beni culturali e che ne aiutano
la visione e la valorizzazione».
FLAVIO GUZZONE
LA PROPOSTA DI LOMBARDO. Ci sono imprenditori interessati a investire nella crescita dell’ateneo ennese
«Avviamo Medicina con l’aiuto dell’Albania»
LOMBARDO, PUGLISI, SALERNO E BERRITTELLA AL TAVOLO DEI RELATORI
cida degli eventi. Nei motivi d’appello della difesa vengono contestate alcune discrasie nella collocazione di determinati eventi. Ma vorrei fa
notare che chiunque di noi, nel caso dovesse
raccontare gran parte degli eventi della sua vita
incorrerebbe in imprecisioni del genere. Ma ciò
non prova certo un’intenzione di raccontare
menzogne».
Nel corso delle prossime udienze, fissate per
il 24 marzo e il 12 aprile, interverranno l’avvocato Renata Accardi, legale di parte civile della famiglia Mungiovino e i difensori degli imputati,
gli avvocati difensori Antonio Impellizzeri, Flavio
Sinatra, Lucia Cianferoni e Ruben Giorgio Tosi.
«Sono contento di essere presente a questa inaugurazione, perché la Kore ha dimostrato di essere un’università in crescendo».
Lo ha detto ieri il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, durante l’inaugurazione dell’anno accademico. Lombardo
si è complimento con la studentessa Laura Sorriso Valvo, per
il suo intervento e il suo appello alla Regione di venire incontro ai giovani laureati, e ha ritenuto giusti gli appelli rivolti alla Regione per cercare di migliorare non solo lo stato delle Università, ma anche di guardare con occhio particolare la difesa
del patrimonio archeologico. Quindi riferendosi alla «Kore» ha
detto: «Ha saputo reggersi da sola non dimenticando che il 75
per cento delle sue potenzialità finanziarie proviene dalle
tasse che pagano gli studenti, qualche intervento dei comuni
che sono soci, e anche i contributi concessi provenienti dalla
Regione. Bisogna riconoscere che in questi anni la Kore ha fatto passi da gigante, ha dimostrato di sapere catturare l’attenzione degli studenti, offrendo loro un’università moderna,
dinamica, aderente alla realtà, una gestione qualificata e valida. Questo è un titolo di merito, nonostante la sua giovane età».
In merito al patrimonio archeologico - richiamato dagli interventi di Cataldo Salerno, Giovanni Puglisi e Stefano De Caro - Lombardo ha detto: «Cercheremo di darci da fare per migliorare la viabilità che importante per la valorizzazione del
patrimonio archeologico ci vuole una certa sinergia con gli enti locali per migliorare le infrastrutture. Siamo però sulla buona strada per cercare di completare la Nord-Sud, che è essenziale per migliorare la qualità della vita della zona nord, c’è già
un progetto ed un finanziamento per migliora la rete ferroviaria tra Catania e Palermo con la prima fase sino ad Enna, che sicuramente migliorerà i collegamenti». Il presidente ha avanzato anche una proposta, quella di aprire la facoltà di Medicina alla Kore, comunicando che ci sono imprenditori albanesi
disposti a investire su questo progetto, che vedrebbe anche la
frequentazione di molti studenti albanesi.
Cataldo Salerno invece ha voluto dare alcune notizie sulla
crescita dell’Università e sulla necessità di perseguire nuovi e
più importanti obiettivi in modo da dare risposte concrete alle richieste degli studenti che frequentano l’Università ennese. Salerno ha parlato di programma di sviluppo e in questo
programma ci sono tante novità che saranno realizzate a breve e medio termine e che renderanno l’università ennese appetibile non solo dagli studenti ma anche dai docenti. Intanto è prossima la realizzazione in tutte le strutture universitarie, casa dello studente compreso, della banda larga che consentirà dei collegamenti on line più rapidi; in programma la
realizzazione di una nuova biblioteca da mettere a disposizione degli studenti, la realizzazione di un centro servizi e quello che è più importante la realizzazione di una casa dello studente che dovrebbe contenere 400 posti letto, il che significherebbe che la Kore sarebbe in Sicilia la prima università ad offrire agli studenti una ricettività di primo ordine.
Intanto, grazie all’impegno dell’Ersu, l’Ente regionale per lo
studio, presieduto dal prof. Angelo Moceri, sta lavorando alacremente per mettere a disposizione degli studenti della Kore la Domus Kore, che si trova ad Enna alta ,nella zona di via
Mulino a Vento, si sta lavorando per dotare la struttura degli
arredi e così mettere a concorso per gli studenti per il prossimo anno accademico circa 90 posti letto, una biblioteca e tanti altri servizi per rendere agevole la permanenza a Enna. L’obiettivo non è solo quello di aprire la Domus Kore agli studenti, ma anche quello di spostare alcune facoltà proprio nella zona della Domus Kore, in un’ala del vecchio ospedale di via Messina in modo che anche Enna alta possa sentire concretamente la vicinanza dell’Università.
VINCENZO PANE
F. G.
LE NUMEROSE AUTORITÀ PRESENTI IERI ALLA CERIMONIA
IL CICLO DI APPROFONDIMENTI DI ARCHITETTURA
Oggi la «lectio» di Vasquez Consuegra
Architetti spagnoli e portoghesi di
fama internazionale incontrano gli
studenti della facoltà di Ingegneria,
Architettura e delle Scienze Motorie
dell’Università Kore, presieduta da
Giovanni Tesoriere, in un ciclo di
quattro lezioni dal titolo "Tra le pieghe
della storia, architettura e memoria dei
luoghi".
Le lezioni promosse dall’ateneo ennese
sono curate dai docenti dell’ateneo
Chiara Baglione e Gero Marzullo. Il
primo incontro si svolgerà oggi alle
9,30, nell’auditorium della Facoltà, con
la lezione magistrale dell’architetto
spagnolo Guillermo Vazquez
Consuegra, il quale tratterà il rapporto
imprescindibile tra architettura,
paesaggio e storia.
Vazquez Consuegra presenterà opere e
progetti che interpretano questo
rapporto con soluzioni di grande
interesse, proponendo spunti di
riflessione utili tanto agli studenti,
quanto ai progettisti di oggi chiamati a
operare in contesti ricchi di
stratificazioni storiche come quelli
siciliani.
Il ciclo di lezioni proseguirà il 13 aprile
con la lezione degli architetti madrileni
Fuensanta Nieto ed Enrique Sobejano
e si concluderà in maggio con gli
interventi dell’architettoportoghese
João Luís Carrilho da Graça e dello
spagnolo Antonio Jiménez Torrecillas.
M. F.
OMICIDI DI MAFIA. Chiesta la conferma della condanna per Madonia, Riina, Leonardo, Sollami e Pernagallo
Il Pg sollecita l’ergastolo per 5 imputati
«Non c’è alcun elemento nuovo che possa far
supporre una diversa ricostruzione degli omicidi che Cosa Nostra commise in territorio di Enna fra gli anni ’80 e ’90». Un passaggio breve e
chiaro della requisitoria del sostituto procuratore generale Franca Imbergamo, al termine della
quale il magistrato ha chiesto la conferma delle
condanne all’ergastolo inflitte nel gennaio 2010
ai boss mafiosi Giuseppe "Piddu" Madonia di
Vallelunga, Totò Riina di Corleone, Gaetano Leonardo di Enna e ad altri due soggetti ritenuti
esponenti della mafia ennese, Giacomo Sollami
e Pietro Pernagallo.
Tre i delitti su cui dovrà esprimersi la Corte
d’Assise d’Appello nissena (presidente Andreina
Occhipinti, consigliere Giovanni Tomaselli), ovvero quelli dell’ex esponente Dc e direttore dell’ospedale "Umberto I" di Enna Giovanni Mungiovino, dell’ennese Giuseppe Cammarata e di
Totò Saitta di Barrafranca. Delitti che sarebbero
stati decisi dalla commissione regionale mafiosa all’inizio degli anni ’80 quando Totò Riina
prese le redini di Cosa Nostra e decise di eliminare tutti gli avversari legati alla vecchia mafia.
Questo lo scenario in cui si inserirebbero i tre delitti commessi fra l’83 e il ’92; Mungiovino venne ucciso a colpi di pistola il 9 agosto dell’83 alla periferia di Enna, Cammarata fu vittima di una
lupara bianca nella primavera dell’89 e Totò
Saitta cadde sotto i colpi dei sicari di Cosa Nostra
nel maggio ’92, nella piazza centrale di Barrafranca.
In particolare, secondo la ricostruzione accusatoria, Madonia avrebbe ideato gli omicidi di
Mungiovino, considerato un esponente mafioso
inviso a Riina e di Cammarata, che, secondo la ricostruzione accusatoria, avrebbe preso parte a
un complotto per assassinare lo stesso Madonia.
Aspetti che la dott.ssa Imbergamo ha analizzato
nel corso della sua requisitoria, durata oltre
un’ora e conclusasi intorno alle 15 di ieri. Il rappresentante dell’accusa si è inoltre soffermato
sull’attendibilità dei collaboratori di giustizia:
«Le dichiarazioni dei collaboranti sono state riscontrate e hanno offerto una ricostruzione lu-
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