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Lavatrici self service made in Usa garantite 10 anni La

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Lavatrici self service made in Usa garantite 10 anni La
10 Expodetergo International
Eventi
Lunedì 29 settembre 2014
■■ WASH&CLEAN INTERNATIONAL / Da anni importa direttamente dagli States i macchinari Dexter Laudry Inc, produttore rinomato presente nel settore dal 1894
Lavatrici self service made in Usa garantite 10 anni
Macchine professionali e un aiuto concreto nell’avvio e nella gestione del business. Anche per lavasecco tradizionali già sviluppate
I
n un mondo in continua
evoluzione, con una tendenza sempre maggiore ad
avvicinarsi al modello statunitense, c’è una realtà in Italia che già ha realizzato ciò
che negli Usa è quotidianità.
Il settore delle lavanderie self
service è notevolmente maturato nel corso degli ultimi
anni. L’improvvisazione e
l’installazione di macchinari
semiprofessionali, inadatti a
tale utilizzo, non è più consentita da un mercato che
richiede sempre più competenza.
Dexter Laundry Inc. è una
realtà che produce lavatrici
ed essiccatoi appositamente progettati per il servizio
self service dal lontano 1894.
Wash&Clean International
srl da alcuni anni importa direttamente dagli States i loro
macchinari, universalmente
considerati tra i migliori al
mondo per l’alta tecnologia,
l’affidabilità e la durata. Le
lavatrici Dexter, infatti, sono le uniche garantite fino a
10 anni; gli essiccatoi Dexter
sono gli unici garantiti fino
a 5 anni. Insomma, qualità
e sicurezza. Il meglio che
si possa avere, affidando-
Lavatrici e
asciugatrici
Dexter per le
lavanderie self
service
si a una azienda dalle alte
credenziali:
Wash&Clean
International è stata costituita da operatori che
lavorano nel settore lavanderie addirittura dal 1970.
L’azienda ha realizzato moltissime lavanderie automatiche in Italia e all’estero, collaborando in piena sintonia
con la casa madre americana.
Sul sito (www.washclean.eu)
sono illustrate le principali
caratteristiche delle lavanderie Wash&Clean e alcuni
esempi di realizzazioni.
è pure disponibile un servizio telefonico gratuito
con operatore per conoscere nei dettagli tutte le
caratteristiche del servizio
Wash&Clean.
Oramai le lavanderie self
service sono molto diffuse
anche nel nostro Paese, sia
per i cambiamenti socia-
li degli ultimi anni, sia per
ragioni economiche: lavare
da sé i propri indumenti,
coperte, tappeti in pochi minuti è diventato abituale per
milioni di persone, e ciò ha
reso molto redditizio l’investimento in questo settore.
Anche il mondo del lavasecco se ne è reso conto, e non
sono pochi gli imprenditori
che hanno abbinato al negozio tradizionale, il reparto
self. Bisogna saper cogliere le occasioni e l’offerta da
Wash&Clean è una di quelle.
Perché? I motivi sono molteplici. Uno di essi, sicuramente tra i più importanti, sta
nel fatto che Wash&Clean
offre un franchising a costo
zero. L’azienda non prende
alcuna percentuale sul reddito dell’attività e lascia utilizzare il logo e il marchio
gratuitamente. A ciò si aggiunge un’ulteriore garanzia:
il patto di riacquisto delle
macchine.
Wash&Clean,
infatti, con una semplice richiesta, ricomprerà le macchine dopo i primi due anni,
interamente o solo in parte,
allo stesso prezzo della vendita meno un importo pari al
20% all’anno proporzionalmente al numero dei giorni
di possesso.
Per chi non parte da zero,
perché ha già una lavanderia, Wash&Clean propone
un’altra soluzione alternativa. La necessità di migliorare
l’attività sostituendo o incrementando il parco macchine
trova il perfetto riscontro nel
sottoscrivere un contratto di
leasing con primarie compagnie per nuove lavatrici ed
■■ CNA TINTOLAVANDERIE / Il 4 ottobre si discute sul ruolo delle tintolavanderie nel dialogo tra produttori di capi e consumatori
La filiera della manutenzione a convegno
Incontro in collaborazione con Cna/Federmoda. Anche una mostra sulla storia e la cultura delle lavanderie
è
ormai imminente l’appuntamento con la 17esima edizione di Expodetergo
International, la manifestazione dedicata a macchine,
tecnologie, prodotti e servizi
per lavanderia, stireria e pulizia del tessile, in programma dal 3 al 6 ottobre 2014 a
Fiera Milano (Rho).
Ed è in quest’ambito che
Cna/Tintolavanderie, in collaborazione con Cna/Federmoda, ha organizzato per il
4 ottobre un convegno intitolato “La filiera della manutenzione del tessile: il ruolo
importante delle tintolavan-
Lavandaie
Particolare della statua della lavandaia che si trova a
Grassina, frazione del comune di Bagno a Ripoli (Firenze)
derie nel dialogo costruttivo
con i produttori dei capi e i
consumatori”.
Giovanni Molinari della
presidenza di Cna/Tintolavanderie, dichiara “L’evento
nasce anche per dimostrare
che il nostro mestiere è parte
integrante della filiera della
moda, rappresentando più
particolarmente quell’insieme di piccole imprese che
opera nel campo dell’assistenza e della manutenzione del
tessile. Al convegno saranno
presenti imprenditori di ri-
lievo del mondo del fashion, a
dimostrazione che si tratta di
un’occasione importante per
evidenziare tutti i problemi
che interessano confezionisti,
lavanderie e consumatori”.
“Creare un dialogo con i
produttori dei capi, che per
il loro lavoro selezionano
particolari tessuti, sarebbe un grande vantaggio, sia
per loro stessi che per gli
operatori della manutenzione - aggiunge Annamaria
Pioni, presidente-portavoce
di Cna/Tintolavanderie -.
Sapere in anticipo quali tessuti arriveranno sul mercato
potrebbe essere utile al fine
di fare le prove preventive
e informare gli operatori
come eseguire la manutenzione senza rovinare i capi.
Tutti sappiamo che un capo
rovinato non torna più in
lavanderia, mentre un capo
pulito ritornerà dopo essersi
sporcato”.
“Per il nostro settore, sono
strategiche anche le buone
relazioni con i nostri clienti
finali, i consumatori - continua Molinari -. Dunque
è opportuno e necessario
sottoscrivere accordi con le
rispettive Associazioni dei
consumatori che regolamentino le eventuali controversie
e che contengano, tra l’altro,
un prontuario nazionale per
la valutazione dei capi usati”.
Quello delle tinto lavanderie
è da anni un settore in crisi,
che naviga a vista tra un vistoso calo della domanda e
problemi strutturali.
“Oltre al calo della domanda,
col tempo è cambiata anche
la tipologia dei nuclei familiari, la loro collocazione
urbana e con essa i servizi richiesti. Un’evoluzione socioeconomica che ha condotto
a un cambiamento del valore degli abiti: le mode sono
sempre più passeggere e i vestiti vengono sostituiti prima
che si deteriorino”.
“Sono in atto processi di qualificazione aziendale - nota
Molinari - che interessano
sia il capitale umano attraverso percorsi di formazione
verso l’imprenditorialità, sia
il parco macchine e attrezzature, il cui rinnovo si collega ai naturali processi di
obsolescenza, ma soprattutto
a esigenze di risparmio energetico e di tutela ambientale”.
Alla Fiera Internazionale Expodetergo 2014, Cna/Tinto-
essiccatoi Dexter. Sarà così
possibile aumentare notevolmente il volume d’affari.
In più, particolare da non
dimenticare, sarà possibile
fornire ai clienti una qualità
di lavaggio o di asciugatura
ineguagliabile. In conclusione, grazie a oltre 30 anni di
esperienza Wash&Clean offre la possibilità di iniziare
un’attività anche senza una
conoscenza approfondita del
settore.
Ciò sarà possibile perché
Wash&Clean prenderà per
mano il nuovo imprenditore
aiutandolo in quelli che sono i punti fondamentali nella gestione di un’attività: dal
ricercare il locale più adatto al preparare il lay out del
macchinario, dallo scegliere
le macchine col miglior rapporto qualità-prezzo al pubblicizzare l’attività, passando
attraverso la richiesta delle
necessarie autorizzazioni e la
predisposizione di un business
plan personalizzato. A ciò si
può aggiungere la possibilità
di un incremento dell’offerta
con il servizio piegatura, con
la stiratura, oppure con il lavaggio a secco. È un’opportunità da non perdere.
lavanderie dedica con fierezza il suo stand al tema della
professione della lavandaia
declinato tra storia e cultura: “In un contesto in cui i
nuovi prodotti e i materiali
che determinano il mercato
della moderna professione
di tinto lavanderia la fanno
da padrona - afferma Mario
Turco, responsabile nazionale di Cna/Tintolavanderie -,
con una curiosità da antropologo, Cna ha indagato sulle radici storiche e culturali
di un mestiere. Attraverso
foto e documenti, molti dei
quali messi gentilmente a
disposizione dal Comune di
Bagno a Ripoli in provincia
di Firenze. Si tratta di vere
chicche per gli appassionati
- nota Turco -. Nel piccolo
stand di Cna è possibile seguire un percorso virtuale
che accompagna i visitatori
nella conoscenza di un fenomeno economico e sociale,
non unico nel nostro Paese
ma pur sempre emblematico
e interessante: un mestiere
interamente fuso con il destino di un territorio”.
Cna/Tintolavanderie
ringrazia il Comune di Bagno
a Ripoli per la preziosa collaborazione e la documentazione storica prestata per
l’allestimento del suo stand,
nonché per il patrocinio
che ha voluto dare a questa
iniziativa storico-culturale
sul mestiere della lavandaia
proposto da Cna/Tintolavanderie e appositamente
preparata per l’evento Expodetergo 2014.
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