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Avviso per PO-AP - Comune di Sesto San Giovanni
Avviso del processo di candidatura a ricoprire ruoli di Posizione Organizzativa e Alta Professionalità All’interno del nuovo contesto organizzativo sono state istituite: n. 29 Posizioni Organizzative per lo svolgimento di attività di direzione di servizi caratterizzati da significativo grado di autonomia gestionale e da differenti livelli di complessità. n.12 Alte Professionalità per lo svolgimento di attività: - che richiedono il possesso di competenze specialistiche elevate ed innovative acquisite attraverso la maturazione di esperienze di lavoro e supportate da preparazione culturale correlata a titoli accademici e corredata da abilitazioni ed iscrizioni ad albi professionali; - di particolare responsabilità in funzioni di staff, ricerca e studio. Requisiti Potete candidarvi se, alla data di scadenza del termine per la presentazione delle candidature, avete i seguenti requisiti: 1. siete dipendenti del Comune di Sesto San Giovanni, con rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato (se avete un rapporto di lavoro part time, dovete allegare una dichiarazione della vostra disponibilità alla trasformazione del lavoro a tempo pieno che avverrà contestualmente all’attribuzione dell’incarico); 2. siete inquadrati nella categoria D; 3. siete in possesso del titolo di studio, delle abilitazioni o iscrizioni ad albi professionali (ove richiesti) e delle competenze indicate nella descrizione della posizione (job description) per la quale intendete candidarvi. Perchè presentare la propria candidatura Tale processo rappresenta non solo uno strumento per assegnare i nuovi incarichi, ma anche un’occasione di ascolto organizzativo e di identificazione di una ‘short list’ di profili idonei alle diverse posizioni, cui si potrà attingere per le successive assegnazioni e per programmare le future rotazioni, come da normativa anti-corruzione ed in coerenza con le Linee Guida allegate. Se siete in possesso dei requisiti sopra descritti e desiderosi di impegnarvi nell’ente con un incarico di responsabilità, vi invitiamo ad inviare la vostra candidatura. Come presentare la propria candidatura Compilate in tutte le sue parti la scheda di candidatura (application form) relativa alla/alle posizione/i per le quali intendete candidarvi. Non occorre allegare il Curriculum, già in possesso dell’Ente, o allegare altri documenti. Si consiglia di rispettare i limiti di spazio suggeriti e si invita ad essere sintetici e chiari: la capacità di rispondere in maniera puntuale alle diverse domande sarà osservata dalla Commissione di selezione. Allegate la copia di un documento di identità in corso di validità. Potete candidarvi per non più di 3 posizioni: sarà apprezzata la capacità dei candidati di selezionare in maniera finalizzata (e non casuale) le posizioni più aderenti al proprio profilo. Scadenza Consegnate la/le candidatura/e entro le 12 del lunedì 8 giugno 2015 all’Ufficio Protocollo. Dopo questa data le candidature non verranno accolte. Come avviene la selezione La selezione avviene secondo le modalità indicate ai punti 3 e 4 delle linee guida allegate. Note L'Amministrazione Comunale di Sesto San Giovanni si riserva il diritto di revocare, modificare, prorogare o riaprire i termini per la presentazione delle candidature. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Ai sensi dell’art.13 del D. Lgs. 30.6.2003 n.196 i dati personali forniti per la partecipazione alla presente procedura sono raccolti ai soli fini della gestione della procedura stessa e per gli eventuali successivi atti. Nella scheda di candidatura (application form) presentata deve essere esplicitamente manifestato il consenso all’utilizzo dei dati personali forniti al Comune di Sesto San Giovanni per la partecipazione alla presente procedura. Il responsabile del trattamento dei dati personali è il Direttore del Personale e dell’Organizzazione. L’interessato potrà far valere i propri diritti ai sensi dell’art.7 del citato D. Lgs. rivolgendosi al responsabile del trattamento. Si allegano le linee guida Sulla RIS troverete: 1. la struttura organizzativa con la sintesi delle attività finalizzata esclusivamente ad una maggior comprensione di quanto svolto all’interno di ciascun servizio 2. la descrizione di ciascuna posizione (job description) 5. la scheda di candidatura (application form) relativa a ciascuna posizione Sesto San Giovanni, 26.5.2015 Il direttore del Personale e dell’organizzazione Livio Tranchida Linee guida per l’assegnazione degli incarichi di Posizione Organizzativa e di Alta Professionalità presso il Comune di Sesto San Giovanni 1. Obiettivo del documento Il presente documento è finalizzato a condividere con i dirigenti dell’ente e tutti i potenziali candidati agli incarichi di posizione organizzativa (d’ora in avanti PO) e di alta professionalità (d’ora in avanti AP) dell’ente in che modo il Comune di Sesto San Giovanni intende avvalersi degli strumenti organizzativi in oggetto, anche alla luce della riorganizzazione in corso, che riduce il numero di posizioni disponibili. L’obiettivo di questo strumento è di definire le responsabilità delle parti, le reciproche aspettative, le procedura e il senso di queste. 2. L’incarico di PO e di AP nella visione del Comune di Sesto San Giovanni Il nuovo modello organizzativo si configura per una minore frammentazione organizzativa non solo a livello di macrostruttura, ma anche sul piano della microstruttura: la riduzione del numero di PO e di AP porta con sé non solo una riduzione della spesa del personale, che ci è stata chiesta dall’Amministrazione come contributo al più complessivo sforzo di contenimento della spesa delle risorse dei cittadini di Sesto San Giovanni, ma è dettata anche dalla necessità di semplificare i perimetri organizzativi interni, ridurre i centri di decisione e rendere più agili ed efficaci i processi di gestione. In questo quadro, la riduzione del numero di PO e AP coincide con una riqualificazione nella sostanza di queste figure, da cui l’ente si aspetta un contributo importante. Nel nostro ente, come in molti altri, le posizioni di PO e AP sono cresciute nel tempo non sempre fondate su una visione strategica di lungo periodo. Gli effetti di queste stratificazioni organizzative si ripercuotono non solo sui costi che l’amministrazione deve sostenere, ma anche sulle posizioni stesse, che vedono progressivamente svuotarsi del significato e missione originaria e allontanarsi dalla più complessiva visione strategica dell’organizzazione. In ragione del ruolo cruciale che le figure intermedie sono chiamate ad assumere, siamo convinti che il nuovo processo di selezione delle PO e delle AP debba essere gestito come un’opportunità per l’ente e contestualmente per le persone che vi lavorano. Nella visione del Comune di Sesto, le PO e le AP sono chiamate a declinare gli obiettivi dei servizi ed ad assicurarne la realizzazione entro i tempi definiti dal piano della performance, sulla base delle indicazioni del dirigente di riferimento. Le responsabilità delle PO Le PO svolgono il ruolo di management di linea, ovvero del primo livello della responsabilità manageriale dell’ente: sono chiamate a raggiungere obiettivi di performance organizzativa, nei tempi stabiliti, attraverso la gestione di un team e delle risorse economiche assegnate dal PEG. Le persone che ricoprono un incarico di PO sono il primo livello di autorità organizzativa dell’ente e pertanto hanno le seguenti responsabilità: - assicurare che il proprio team conosca le priorità dell’ente che si ripercuotono sul singolo servizio; - assicurare che il team svolga le attività assegnate entro i tempi stabiliti dalla programmazione di settore; - assicurare che i bisogni delle persone affidate al servizio siano ascoltati e, quando possibile e coerente con i vincoli e le priorità dell’ente, soddisfatti; - valorizzare le qualità e le attitudini delle persone affidate al servizio, al fine di permettere a ciascuno di poter esprimere al meglio le proprie competenze; - indirizzare i comportamenti e le azioni delle persone affidate al servizio, attraverso incontri di gruppo e individuali non estemporanei, finalizzati fornire alle persone occasioni di apprendimento e di sviluppo; - gestire le risorse economiche affidate con responsabilità e orientamento all’efficienza e all’efficacia; - risolvere in autonomia le questioni operative, al fine di ridurre il numero di interventi risolutivi richiesti al dirigente, che può così focalizzare le sue risorse sullo sviluppo strategico del settore o del servizio complesso. Le responsabilità delle AP Le AP sono i professional dell’ente, ovvero i depositari di alcune competenze strategiche per il funzionamento dei settori e per questo svolgono spesso una funzione trasversale ai servizi e ai settori. Le persone che ricoprono un incarico di AP, hanno le responsabilità di: - mantenersi costantemente aggiornati sulla propria area di competenza, al fine di mantenere il ruolo di massimo esperto nell’ente sulla materia affidata; - mettere i propri saperi e le proprie conoscenze a servizio dell’ente, attraverso la collaborazione costante con i colleghi, nonché attraverso l’organizzazione di momenti strutturati di aggiornamento per il personale; - svolgere una funzione di stimolo e di sviluppo costante delle competenze tecniche del personale, soprattutto nei confronti del personale più giovane; con riferimento a specifiche esigenze, all’AP potrà essere assegnato l’obiettivo di istruire una o più unità di personale, al fine di ampliare la copertura del fabbisogno tecnico su una data area di competenze nel dato settore; - gestire il proprio tempo (e del proprio eventuale team) in maniera flessibile, in modo da essere efficacemente a disposizione della dirigenza e a supporto delle PO per la risoluzione di problemi specifici, la revisione delle procedure interne, l’intervento su aree di problemi la cui risoluzione può beneficiare delle competenze in possesso dell’AP (o del suo eventuale team). Incarichi di PO e AP come opportunità di crescita e sviluppo L’incarico di PO o di AP non è né mai potrà essere un diritto acquisito, non solo perché non conforme a quanto riconosciuto dal CCNL degli enti locali, ma soprattutto perché questa visione non è coerente con la concezione degli incarichi di PO e di AP come opportunità disponibili per l’organizzazione e i suoi dipendenti. Nel nostro Ente, vogliamo valorizzare questa opportunità, non soltanto in termini di emolumenti collegati alla posizione, ma anche e soprattutto come possibilità offerta alle persone di mettere alla prova le proprie capacità, sviluppare competenze nuove, acquisire occasioni di visibilità organizzativa. Per questa ragione, per quanto riguarda le PO, non è auspicabile che lo stesso incarico venga rinnovato per più di una volta alla stessa persona, così come è fortemente auspicabile che la stessa persona che ha ottenuto eccellenti risultati in una PO o AP ricopra, ove possibile e entro i vincoli organizzativi e normativi, incarichi differenti. Tale prospettiva non solo ottempera alla normativa anticorruzione che invita alla rotazione degli incarichi, ma è coerente con una visione dell’organizzazione dove i saperi non sono proprietà dei singoli e si favorisce lo scambio di esperienze. 3. Responsabilità del dirigente nella selezione Le PO e le AP assegnate al dirigente sono una risorsa, al pari del resto del personale e delle risorse economiche, che costituisce uno dei mezzi messi a disposizione dell’organizzazione per permettere il conseguimento dei risultati previsti nel piano della performance. Per questa ragione, si ritiene necessario che sia il dirigente stesso ad individuare il migliore candidato per ciascun incarico, sentito il dirigente coordinatore d’area e col supporto tecnico – se necessario – dell’ufficio personale. A questo scopo, nel processo di selezione delle PO e AP il dirigente ha le seguenti responsabilità: - dettaglia la descrizione della posizione (job description), in termini di contenuti professionali, conoscenze, competenze ed esperienze necessari per ricoprire il ruolo, in coerenza con i fabbisogni organizzativi del servizio; - valuta in chiave comparativa i candidati a ricoprire la posizione, attraverso l’analisi dei documenti forniti dai candidati (application form), l’eventuale colloquio di selezione e ogni altra informazione raccolta sui candidati, ad esempio attraverso l’osservazione diretta; - può chiedere il supporto dell’ufficio del personale per allestire il colloquio di selezione o per avere consulenze sulla gestione del processo; - si consulta col dirigente coordinatore ove presente, di cui acquisisce il parere, anche per vie informali; - motiva la sua scelta con una nota interna, esplicitando le ragioni che hanno guidato la decisione, e la condivide con l’ufficio personale e il coordinatore, ove presente; - può, dietro richiesta dei candidati non selezionati, fornire feedback individuali, in occasione di colloqui ad hoc, sui punti di sviluppo eventuali da presidiare per ambire alla posizione oggetto di valutazione comparativa. L’ufficio del personale offre ai dirigenti il supporto tecnico per gestire le diverse fasi del processo, senza sostituirsi al dirigente. L’intervista ai candidati non è obbligatoria, ma si invitano i dirigenti ad avvalersi di questo strumento per l’assegnazione degli incarichi nel 2015, poiché le trasformazioni organizzative in corso rendono i colloqui di selezione uno momento di ascolto organizzativo importante ed un’occasione per acquisire informazioni che potranno essere utili per eventuali assegnazioni di incarichi futuri. La buona riuscita del processo di selezione dipende anche dalla capacità del dirigente di presidiare alcuni aspetti critici della decisione, che possono essere così sintetizzati: 1) Saper valorizzare l’esperienza, senza soffocare le potenzialità dei più giovani. L’assegnazione delle PO e AP del 2015 sarà caratterizzata dalla riduzione del numero di posizioni disponibili, pertanto qualunque sarà la scelta dei dirigenti coinvolti, alcune persone si troveranno a perdere l’incarico ricoperto per anni nel passato. Tale congiuntura potrebbe portare a pensare che la competizione per le posizioni aperte così ridotte si giocherà soltanto tra chi è già stato destinatario di un incarico di AP o di PO. Questo scenario potrebbe essere poco generativo in un momento di rinnovamento dell’ente, che richiede invece di riuscire a coinvolgere anche chi non è ancora stato investito di una responsabilità di PO o AP, in precedente. Pertanto, nella selezione delle nuove PO e AP, si invitano i dirigenti non solo a valorizzare l’esperienza maturata sul campo da chi ha già ricoperto incarichi di responsabilità – figure certamente necessarie all’ente – ma anche ad offrire opportunità di sviluppo a giovani profili, cui dare la possibilità di misurarsi con sfide professionali nuove e dimostrare sul campo di essere all’altezza della fiducia accordata. In generale, occorre ribadire che l’aspettativa dell’Ente nella modalità di assegnazione degli incarichi è che lo stesso incarico non sia rinnovato per più di una volta, per due finalità: da un lato favorire la rotazione, che oltre ai benefici in punto anticorruzione, ha dei vantaggi sul piano della contaminazione organizzativa e scambio di esperienze interne (se una PO è valida ed è stata confermata già una volta nella stessa posizione, può fare bene anche in una posizione affine); dall’altro mette in moto l’organizzazione e offre ciclicamente opportunità di crescita e sviluppo per chi ne ha le capacità e ha voglia di misurarsi con sfide importanti. 2) Saper scegliere con lungimiranza, bilanciando le prospettive di sviluppo del settore con quelle di sviluppo delle persone. Tutte le scelte organizzative del dirigente, incluse quelle che riguardano l’assegnazione degli incarichi, devono tenere in considerazione la necessità di raggiungere risultati nel breve periodo, con quella di assicurare le condizioni di sviluppo del settore nel tempo. Pertanto, anche nella scelta dell’assegnazione degli incarichi, occorre prevedere gli impatti di questi sulle persone non solo nel breve periodo, ma anche nel medio, immaginando quali prospettive di crescita possono essere offerte ai profili con le più alte potenzialità o con l’esperienza più solida, per evitare che il loro contributo prezioso sia ridotto dalla demotivazione o dalla perdita di fiducia nell’organizzazione. 3) Saper difendere scelte impopolari, se corroborate da ragioni organizzative solide. L’impopolarità di alcune scelte è in genere dettata dall’incongruenza di queste con i valori della cultura organizzativa dominante. In alcuni casi, quando i suddetti valori non sono conformi con la visione strategica del settore o dell’ente stesso, il dirigente è chiamato ad esercitare la sua funzione di leadership sfidando la cultura dominante e proponendo una visione alternativa e conforme con la strategia di fondo. Pertanto, la difesa di alcune scelte, benché impopolari, svolge la doppia funzione di non cedere di fronte alle richieste più o meno esplicite – se considerate non fondate – dei membri del gruppo; nonché di riallineamento dei valori organizzativi fondanti l’ente. Per questa ragione, la capacità del dirigente di argomentare le proprie scelte, di comunicare le ragioni delle proprie decisioni, è uno strumento essenziale per assicurare non solo l’equità organizzativa, ma anche per permettere all’organizzazione di crescere. 4. Il processo di assegnazione delle PO e AP Il processo di assegnazione delle PO ed AP si apre con la pubblicazione delle posizioni disponibili, corredate di rispettiva descrizione della posizione (job description) e dell’indicazione dei tempi di candidatura. La candidatura prevedere la compilazione di una scheda di candidatura (application form) costruita in modo tale da consentire al candidato di descrivere le competenze ed esperienze coerenti con quelle richieste dal bando e al selezionatore di comparare al meglio profili simili, anche sulla base della consapevolezza dimostrata nella risposta al questionario. La prima scrematura delle candidature avviene sulla base delle informazioni così prodotte dai candidati ed è curata da una commissione composta dal direttore del personale, il segretario generale e da un esperto esterno. L’esito di questa scrematura non è una graduatoria, ma una ‘shortlist’, ovvero l’identificazione di una lista ristretta di candidati sottoposti all’attenzione del dirigente selezionatore, tra i quali sarà chiamato a compiere la sua scelta. Sono esclusi dalla shortlist i candidati che non sono in possesso dei requisiti fondamentali per ricoprire il ruolo, laddove ve ne fossero. Per istruire la decisione, il dirigente è invitato a intervistare i candidati inclusi nella shortlist. A questo scopo, può avvalersi del supporto tecnico di un esperto messo a disposizione dell’ufficio personale, che può essere presente durante l’intervista. Inoltre, il dirigente coordinatore, ove presente, può essere invitato a – e può chiedere di – essere presente durante l’intervista di selezione. Il dirigente conduce l’intervista. Al termine dell’intervista, il dirigente acquisisce il parere del dirigente coordinatore, ove presente, ed il parere dell’esperto dell’ufficio personale. Al termine del processo di interviste, il dirigente comunica la sua decisione con una nota interna, motivando le ragioni della sua scelta ed inoltra la sua decisione all’ufficio personale e per conoscenza al dirigente coordinatore, ove presente. Non è previsto che siano compilate graduatorie. Il dirigente è invitato a fornire feedback individuali ai candidati parte del personale a lui affidato e può avvalersi del supporto dell’ufficio personale per dare i feedback agli altri candidati. In caso di riassegnazione di una posizione prima della scadenza naturale dell’incarico, il dirigente potrà decidere se riaprire il processo di candidatura, oppure avvalersi delle informazioni raccolte nel corso della candidatura 2015 per identificare il nuovo incaricato. 5. Conferimento e durata degli incarichi La durata degli incarichi di PO e di AP è di 3 anni. L’incarico di PO è rinnovabile per la stessa posizione una volta, tranne nei casi già previsti dalla norma e dal regolamento.