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Diritto di seguito, la Siae bussa il Mibact non risponde

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Diritto di seguito, la Siae bussa il Mibact non risponde
N. 650
|
SABATO 14 FEBBRAIO 2015
Il Sole 24 Ore - ArtEconomy24
Plus24 - Il Sole 24
14 Febbraio 2015
professionisti del rispa
art economy24
pagina a cura di M
Diritto di seguito, la Siae
bussa il Mibact non risponde
COURTESY OF BINZ & KRAEMER GALLERY, KÖLN
Per le gallerie del primo
mercato stallo sul Dds,
in attesa delle linee
guida. Richiesti intanto
i diritti di riproduzione
Marilena Pirrelli
+ Le reazioni della Siae sono lente, molto lente, sicuramente non coincidono
con i tempi dell’impresa. Il nodo tra le
gallerie del primo mercato e Siae sul pagamento del diritto di seguito (Dds) non
è ancora sciolto. Le attività del tavolo di
lavoro avviato nel marzo 2013 – istituito
tra l’ente pubblico, in particolare la direzione Olaf di Roma, l’Angamc e i rappresentanti delle gallerie, con gli avvocati
Silvia Stabile e Enrico Del Sasso dello
studio legale Negri-Clementi – per la
corretta interpretazione e applicazione
degli articoli 144 e seguenti della Legge
sul diritto d’autore in caso di transazioni
di vendita eseguite da gallerie del mercato primario, che agiscono su un mandato senza rappresentanza per conto
dei propri artisti, sono ferme ma non sospese. Nell’ultimo incontro con la direzione Olaf in luglio era stata decisa la
pubblicazione sul sito Siae delle linee
guida per il pagamento del Dds che facessero chiarezza nel mercato dell’arte
contemporanea. Ma sinora nessuna
pubblicazione è apparsa: Siae assicura
verrà pubblicata solo con il via libera del
Mibact (Direzione generale diritto d’autore) all’interpretazione della legge.
«Siamo in attesa da luglio che Siae –
spiegal’avvocatoStabile-ciindichiilnome del funzionario del Mibact con il
quale condividere le attività finora svoltedalnostrotavolodilavoro.Ilnomedovrebbe pervenire entro qualche settimana posto che la riorganizzazione del
Mibact non avrebbe interessato la Direzione generale diritto d’autore». Pietro
Vallone, direttore finanziario della galleria Massimo De Carlo ribadisce:
«Chiediamo chiarezza alla Siae sul Dds
richiesto sulla prima vendita e tempi
certi.Sevorrannopoiilpagamentosiassumanolaresponsabilitàdivederemolte gallerie di contemporaneo chiudere
in breve tempo o emigrare all’estero».
Soprattutto se Siae chiederà il diritto
pregresso. Nell’attesa di un coinvolgimento del Mibact, i funzionari Siae continuano a svolgere le attività ispettive e
richiedere il pagamento del Dds solo per
le seconde vendite: per le prime, finché
non saranno pubblicate le linee guida
con l’ok del Ministero, le posizioni delle
gallerie che dimostrino, in base alla propria documentazione contabile e contrattuale, di operare su mandato senza
rappresentanza nel mercato primario
(prime vendite) sono poste in una sorta
di limbo, di fatto congelate. È dunque
importante che le gallerie presentino
una regolare documentazione contabile e contrattuale (Plus 24 8 agosto 2014).
Intanto all’8 gennaio risultavano in
regola con il versamento del Dds 798
professionisti del mercato dell’arte, pari
al 43,2% dei 1.845 operatori regolarmente censiti, tra 1.339 gallerie, 78 case
d’asta e 428 mercanti d’arte. Dall’aprile
2006 al 31 dicembre 2014, Siae ha incas-
«Catalina
August»
2014, di Laura
Baldassari, olio
su tavola
160 x 180 cm.
Artista del
primo mercato è
rappresentata
da una galleria
di Colonia che
non versa il dds
come previsto
dalla Direttiva
2001/84/CE e
come recepita
dalla normativa
tedesca
sato diritti per 43.513.698,15 € lordi, trattenendo per sé oltre 9 milioni (dal 9 aprile 2014 la provvigione è del 19%, calando
negli anni). Agli aventi diritto ha distribuito 26.961.626,11 € per le vendite effettuate entro il 30 giugno 2014 afferenti
1.249 artisti, di cui 845 viventi e 404
scomparsi.Oraèincorsoilripartodeidiritti incassati tra luglio-settembre scorso. Sono 1.786 tra artisti viventi (1.006)
ed eredi (780 gli autori scomparsi) che
non hanno ancora rivendicato i loro
compensi per un importo medio procapiteattesodicirca1.360,74€(incassati
al19dicembre20142.430.270,53ancora
al lordo dell’aggio da ripartire ).
Oltre al nodo del Dds, una novità ha
sorpreso le gallerie del primo mercato:
Siae chiede, come prevede la legge (22
aprile 1941, n. 633, art. 13) a galleristi e case d’aste il pagamento dei diritti di riproduzione delle opere di artisti che hanno
dato specifico mandato. Il versamento
risulta singolare alle gallerie del mercato primario, che si rifiutano di pagare i
diritti di riproduzione delle opere degli
artisti che hanno consegnato loro le riproduzioni fotografiche, conferendo
mandato alla vendita. Le riproduzioni,
consegnateatitologratuito,fannoparte
delleattivitàdicomunicazione(stampa,
cataloghi, mostre, sito) e promozione
svolte dalla galleria d’intesa con l’artista.
Perché allora Siae dovrebbe chiedere alle gallerie i diritti di riproduzione quando con l’artista ha accordi diversi? È l’ennesimo scontro tra gallerie e Siae?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Compensi agli eredi, l’Uk perde quote
una legge non per tutti
In Usa salta l’introduzione
del Dds, che penalizza
la market share inglese
Silvia Anna Barrilà
+ Il Diritto di seguito (Dds) è un atto di
correttezza nei confronti del creatore
dell’opera che altrimenti non beneficia dell’incremento di valore del proprio lavoro sul mercato secondario,
oppure è un inibitore che frena il mercato e lo sposta verso quelle piazze dove questa royalty non esiste? Come gli
Stati Uniti dove la proposta di legge
per la sua introduzione, avanzata già
due volte dal democratico Jerrold Nadler, è scaduta con l’insediamento del
nuovo Congresso il 3 gennaio. Secondo uno studio realizzato da Clare
McAndrew per la Federazione del
mercato dell’arte inglese Bamf (British Art Market Federation) sulle vendite in asta e gallerie, lo scenario nazionale sta soffrendo proprio per questa disparità di applicazione, visto che
dal 2012 l’Artists’ Resale Right (Arr) è
esteso anche agli eredi per 70 anni dalla morte dell’artista; fino al 2011 il mer-
del Dds solo per gli artisti viventi.
Dal 2008 al 2013 la quota di mercato del Regno Unito nel segmento dell’arte del dopoguerra e contemporanea – quello interessato dal Dds – è
passata dal 35% al 15%; in particolare
nel 2013 le vendite d’arte in asta nell’isola sono calate del 12% rispetto all’anno prima, mentre gli Usa hanno
registrato un incremento del 20% e la
Cina del 17%. Di contro, la quota di
mercato della Gran Bretagna nei dipinti antichi, impressionisti e postimpressionisti – non toccati dal Dds –
è rimasta stabile dal 2010 al 2013.
Se andiamo ad analizzare più in
profondità si nota che, soprattutto, il
mercato degli artisti viventi è stato colpito dal Dds: dal 2008 al 2013 la piazza
inglese ha registrato un calo delle vendite di opere di artisti viventi del 22% a
fronte di un aumento del 70% negli
Usa; la quota di mercato inglese nel
segmento è scesa dal 36,4% al 15,6%,
mentre gli Usa hanno guadagnato
quote soprattutto per le opere sopra i
200mila € (+4,6%). Nel caso degli eredi, dal 2011 al 2013 le vendite in Uk sono scese del 10%, mentre negli States
sono salite del 62%; nel 2013 la prima
ha perso l’1,9% di market share, mentre gli Usa hanno guadagnato il 3,1%.
Il contemporaneo: in asta quali le piazze più richieste
dove gli artisti viventi hanno guadagnato o perso quote di mercato
In base ai valori passati in asta dal 2008 al 2013
market
share
2008
Italia
tutte le opere
market
var %
share 2008/2013
2013
opere sopra
€50.000
var. %
2008/2013
opere sopra
€200.000
var. %
2008/2013
1,5%
0,3%
-1,2%
-0,3%
+0,1%
Gran Bretagna
36,4%
15,6%
-20,8%
-22,7%
-24,8%
Europa
44,2%
25,1%
-19,1%
-21,4%
-23,2%
Stati Uniti
30,3%
28,3%
-2,0%
0,9%
4,6%
Cina
18,2%
40,1%
21,9%
21,5%
19,3%
dove sono stati scambiati gli artisti scomparsi (in regime di dds)
Quota di mercato in valore destinata agli eredi dal 2012 al 2013
tutte le opere
2012
Italia
Gran Bretagna
2013
var. %
2012/2013
opere sopra
€50.000
var. %
2012/2013
0,3%
0,3%
0,1%
0,1%
0,0%
17,0%
15,1%
-1,9%
-2,3%
-2,8%
27,1%
25,5%
-1,5%indicata.
-2,0%
Il diritto di autore sugli articoli e comunicati stampa
è riconducibile
alla fonte
Europa
35,3%
38,4%
3,1%
3,3%
Stati Uniti per uso
Il ritaglio stampa è esclusivamente
privato.
Cina
opere sopra
€200.000
var. %
2012/2013
32,8%
31,3%
-1,5%
-1,1%
-2,8%
3,7%
-0,6%
LETTERA DA
WALL STREET
Mario
Platero
L’irrazio
del confli
russo-uc
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o avuto sem
l’impressio
all’Ucraina
grande irrazionalit
russi, da parte dell’
non ha “capito” già
preoccupazioni di
sindrome dell’«acc
Da parte dell’Ucrai
che premeva per en
Nato quando si sap
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rendono assurdo q
in Ucraina. La prim
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non da poco negli a
per poi gettarlo alle
seconda: c’è un ver
dovrebbe unire Mo
Washington e le ca
l’Isis. Infine, la ripr
cominciato a far ca
settimana scorsa h
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aperto? Se la tregua
sanzioni alla Russi
per noi) saranno to
l’interscambio; il F
Monetario darà 17,
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la crescita in Europ
rafforzate. Raziona
una tregua, anzi, d
una piattaforma la
l’unica cosa da fare
l’irrazionalità è sem
agguato, soprattut
è difficile capire le m
anticipare le mosse
Putin. Nel magnifi
Minsk il leader russ
visto sorridente.
I 13 punti sono s
tutti, ma su alcuni t
nebulosità, sui con
e si è continuato a c
nei prossimi giorn
la tregua parta dav
l’emozione di esser
settembre in attesa
Ucraino Petro Poro
arrivò, enorme e fe
che la pace era stat
Sentivo la brezza d
tutto precipitò. Che
prevalga davvero la
nell’interesse di tut
mpla
Fly UP