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L’ORO BLU - L’affare dei prossimi 100 anni
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Leggi questo estratto sugli ETF legati al mercato idrico e scopri come puoi trarne vantaggio.
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“Ho appena terminato di leggere l’ebook sull’oro blu e sulle potenzialità di investimento dei suoi
ETF. Decisamente interessante: ha innescato in me la curiosità di approfondire tale tema, in
compagnia di AB”
Giordano Osimo
“Trovo molto adatto il termine “Oro Blu” per l’acqua, vista l’analisi fondamentale che viene fatta
sul mercato relativo all’acqua ed il ragionamento sul potenziale futuro mondiale.”
Mauro Corda
“Davvero interessante sia per il settore sia in ottica di diversificazione oltre che per i rendimenti
prodotti negli ultimi anni, sicuramente da approfondire!!!”
Daniele Favotto
L’ORO BLU - L’affare dei prossimi 100 anni
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“Mi sono letto l’Oro Blu, argomento molto interessante e sicuramente coerente con la condizione
attuale. Grazie per avermelo fatto leggere.”
Angelo Trevilli
“Molto interessante soprattutto in ottica di lungo periodo, se ne prendono un po’ anche per i figli
che ne possono beneficiare per il futuro, è un ottima opportunità.”
Matteo Peruzzo
“Ho letto l’e-book sull’ETF dell’Acqua e mi stato d’ispirazione per diversificare il mio portafoglio.
Ritengo che sia interessante un approfondimento futuro per sfruttarlo al meglio. Grazie ad
Assistenza Borkers per avermi fatto aprire gli occhi.”
F. Laurenti
“Uno strumento da sfruttare nel futuro che permetterà di ottenere rendimenti costanti in
maniera tranquilla.”
M. Rossi
“Non avevo mai pensato all’acqua come elemento di guadagno. Del resto l’ acqua è l’ingrediente
principale di ogni cibo, perché non potrebbe diventarlo anche dei mercati?”
A. Gioia
L’ORO BLU - L’affare dei prossimi 100 anni
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L’ORO BLU
L’affare dei prossimi 100 anni
1. Introduzione5
•
•
•
•
•
Investitori ed investimenti
La storia insegna
Evoluzione dei fondi comuni d’investimento
Quindi ETF perchè?
E adesso?
5
5
6
7
7
2. L’oro blu8
•
Perchè definiamo l’acqua “oro blu”?
8
3. Quali strumenti10
•
•
•
•
•
PowerShares Water Resources ETF (PHO)
PowerShares Global Water ETF (PIO)
Guggenheim S&P Global Water ETF (CGW)
First Trust ISE Water ETF (FIW)
World Water TRN - ucits - LX - WAT (EURO)
10
11
12
13
14
4. Considerazioni tecniche15
5. Considerazioni finali sugli strumenti
•
•
ETF in Dollari oppure in Euro?
In sintesi:
18
19
18
6. Conclusioni20
L’ORO BLU - L’affare dei prossimi 100 anni
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INTRODUZIONE
Investitori ed investimenti
Diciamocelo subito e senza peli sulla lingua, a noi investitori interessa una cosa sola: conservare al
meglio e far crescere il nostro capitale. Tutto il resto è fuffa!
Lo scopo di questo “libricino” (in versione E-Book) è diffondere un’idea d’investimento intelligente,
cavalcare strumenti moderni e scoprire settori nuovi e profittevoli.
Da che mondo è mondo un investitore coscenzioso ed attento al proprio portafoglio parte da una più
ampia considerazione sulla propria Asset Allocation.
Definire le percentuali del proprio patrimonio da destinare alla protezione (la parte core, quella più
importante: essa va assoggettata a rischio basso su mercati poco volatili) e quella, invece, destinata
alla crescita (la parte che spinge sull’acceleratore, quella che metterà le ali al nostro patrimonio e
dove vogliamo vedere percentuali a due cifre; quella dove, però, siamo consapevoli che stiamo investendo su mercati più volatili, dove serve maggior competenza o miglior consulenza).
La parola d’ordine per costruire un portafoglio ben bilanciato è diversificazione.
Diversificazione significa considerare i rendimenti attesi, il rischio, la competenza, il tempo e la liquidabilità degli strumenti sui quali porremo la nostra attenzione.
Diciamoci un’altra grande verità: a noi piace far crescere il nostro capitale senza dedicare tutta la
giornata ai mercati, vero?
La storia insegna
Una volta che l’idea di diversificare fu assimilata sia dalle istituzioni finanziarie che dagli investitori, in Italia già dal 1983, la generazione dei “Bot people” (consumatori sfrenati di titoli di stato) fu
riprogrammata sui fondi comuni d’investimento.
Sono sicuro che significato e funzionamento dei fondi comuni sia cosa ben nota a tutti e quindi non
dedicheremo altre parole a questo strumento eccetto per la loro funzione, la quale fu, e tendenL’ORO BLU - L’affare dei prossimi 100 anni
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zialmente rimane, di vitale importanza per offrire agli investitori la possibilità di usufruire di un
sistema di diversificazione già “bello e pronto” a cui dei professionisti si erano dedicati sollevando
l’investitore stesso dal fardello della scelta.
Evoluzione dei fondi comuni d’investimento
Se da un lato i fondi comuni rappresentavano (e tutt’ora rappresentano) un ottimo sistema di diversificazione, d’altra parte presentano un paio di importanti controindicazioni: i costi piuttosto
elevati (adesso si sono un po adeguati al mercato ma diciamo che rappresentavano un ottimo affare...per chi li costruiva...) e i limiti imposti al gestore. Quest’ultimo “effetto collaterale” è il tallone
d’Achille dei fondi: se le caratteristiche sottoscritte dai clienti prevedono, infatti, che il “tal fondo”
deve essere sempre investito per lo meno all’85% del suo capitale su azionario e su imprese ad alta
capitalizzazione, anche se il mercato crolla il gestore non può (per obblighi contrattuali) nè vendere
allo scoperto nè decidere di “star fuori”...In sostanza dovrà mandare i soldi al macello!
Con l’evoluzione tecnologica si sono evoluti, dunque, anche gli strumenti messi a disposizione degli
investitori dai sempre più numerosi e competitivi operatori dell’industria dei soldi. Nascono così gli
ETF.
In Italia iniziano a quotarsi su “borsa italiana” dal 2002 i primi “Exchanged Traded Funds”
Cosa sono? Sono dei fondi a gestione passiva.
Cioè? Cioè il loro rendimento non dipende dall’abilità di un gestore ma il loro rendimento è legato alle caratteristiche di un indice borsistico. Questo indice può essere azionario, obbligazionario,
monetario, misto, o altro ancora. La gestione passiva rende tali fondi molto economici, con spese di
gestione quasi sempre inferiori all’1%, e quindi molto ma molto competitivi nei confronti dei fondi
comuni (o fondi attivi).
La loro diversificazione è enorme e offrono un incredibile vantaggio all’investitore: sono fondi negoziabili come singole azioni!
Quindi possiedono i vantaggi delle azioni (velocità di negoziazione, possibilità di essere gestiti direttamente dall’investitore che potrà comprarli, venderli, mettere stop loss e take profit, gestire la posizione in base alla sua strategia temporale, sono visibili in grafico, cosa praticamenete impossibile
con i fondi (aspetto non di poco conto) e i vantaggi dei fondi comuni (diversificazione, possibilità di
posizionarsi rapidamente su settori specifici d’investimento, aree geografiche, ecc).
Con gli ETF è possibile investire in molti settori dell'economia mondiale riguardanti: la liquidità
(cioè obbligazioni zero coupon), indici obbligazionari (nazionali, corporate, misti), i mercati azionari geografici (indici globali, riferiti ad una singola nazione, o ad aree geografiche più ampie), le
materie prime, i settori merceologici (come la finanza o l’agricoltura statunitense, le società farmaceutiche mondiali o le aziende petrolifere, eccetera), possono avere la copertura dal rischio di cambio valutario ed essere quotati nella valuta nazionale dell’investitore.
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Quindi ETF perchè?
Gli ETF quindi, rispetto alle azioni, rappresentano uno strumento meno volatile, meno speculativo
e meno rischioso ; si prestano bene per costruire portafogli e strategie di medio e lungo termine e
sono direttamente gestibili dall’investitore...e scusate se è poco.
Provvederemo a realizzare nel prossimo futuro molto materiale a supporto di questa interessante
strategia di costruzione di portafoglio. Stiamo, infatti, realizzando materiale testuale e soprattutto
video per diffondere metodologie di ricerca e scelta del settore e del relativo ETF. Con focus su statistiche e performance di settore, di area geografiche, tipologia e scopo dei diversi strumenti presenti
su mercato europeo e soprattutto americano.
E adesso?
Il nostro lavoro, a questo punto si concentra su uno dei settori più interessanti degli ultimi anni:
l’oro blu!
L’ORO BLU - L’affare dei prossimi 100 anni
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L’ORO BLU
L’affare dei prossimi 100 anni
Perchè definiamo l’acqua “oro blu”?
Beh se partiamo dal presupposto che per far crescere un’arancia occorrono cinque litri d’acqua e per
ottenere un chilo di carne ben 5.000, appare subito chiaro che non serve solo per bere.
Nel 2050 ci saranno più di 8 miliardi di abitanti (mentre, ad esempio, solo nel 1950 eravamo 2 miliardi sulla terra…).
Dal punto di vista degli investimenti, la domanda di acqua derivante da questi dati la trasforma in
una materia prima dal potenziale molto interessante.
L’investimento in acqua sta lentamente attirando l’attenzione degli investitori poichè la crescita
della popolazione mondiale sta alimentando la domanda di acqua.
Abbiamo un problema immediato di scarsità d’acqua? Beh, le catastrofi naturali condizionano sempre di più l’offerta. Le catastrofi insegnano che, dopo la prima fase di impegno profuso nel salvataggio delle vite umane, ci sono tre necessità immediate: acqua potabile, riparare i danni ai sistemi di
drenaggio per evitare le epidemie e installare tecnologie (dai servizi igienici ai sistemi di trattamento delle acque reflue) in grado di garantire l’uso efficiente della risorsa.
Parallelamente alle emergenze derivanti dalle catastrofi, c’è quello dell’obsolescenza delle infrastrutture nei paesi industrializzati. In questi paesi, infatti, comincia a diventare un problema serio
l’abbandono delle infrastrutture destinate alla canalizzazione delle acque. I principali acquedotti
sono stati costruiti all’inizio del XX secolo e hanno una vita utile compresa tra i 50 e i 100 anni. La
maggior parte delle metropoli occidentali rivedono meno dello 0,25% delle proprie infrastrutture
ogni anno.
Ciò premesso, l’acqua è diversa dalle altre materie prime: il suo prezzo è regolato su scala locale,
regionale e nazionale.
Se l’acqua venisse quotata sui mercati, il mondo andrebbe incontro a problemi molto seri!
Negoziare l’acqua come una qualsiasi commodity implicherebbe inoltre che l’acqua possa essere
consegnata fisicamente da punti designati. Per rendere praticabile tale soluzione, i costi della materia prima potrebbero diventare insostenibili.
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Nonostante la presenza di questi limiti necessari, gli investitori possono beneficiare del potenziale
di crescita chiedendosi come questo bene possa diventare accessibile a buona parte degli abitanti
del pianeta. Per esempio, il mare è la maggiore fonte naturale di acqua, ma fino a quando i costi del
processo di desanilizzazione resteranno su livelli molto alti, sarà difficile che assuma un peso rilevante. Tuttavia, i risultati dell’attività di ricerca nel prossimo decennio potrebbero cambiare l’attuale quadro di riferimento.
Per tornare al nostro tema, solo nel 2014, l’investimento in titoli settoriali legati all’acqua è stato
premiante: società come United Envirotech (specializzata nel trattamento delle acque) e Coway
Co (focalizzata nel campo dei sistemi di filtraggio) hanno registrato una crescita dei valori azionari
compresa tra il 29% ed il 49%.
Di fronte ai dati allarmanti sullo stato delle risorse idriche del pianeta, la maggior parte degli esperti
hanno dichiarato che “le guerre del ventunesimo secolo scoppieranno a causa delle dispute sull’accesso all’acqua“. Per questi motivi i titoli delle società che hanno a che fare con l’acqua rappresentano un’interessante opportunità di investimento nel lungo periodo. Indipendentemente dall’orientamento politico dei diversi governi, presto saranno necessari investimenti di dimensioni molto
importanti per poter garantire le adeguate forniture idriche.
Sono oltre 800 le aziende specializzate nel settore e le stime degli analisti indicano un giro d’affari
in crescita anche del 10% annuo per il prossimo decennio, con il conseguente apprezzamento delle
azioni delle società quotate sui listini di tutto il mondo.
Noi di Assistenza Brokers, per “formazione”, non tendiamo al pessimismo e alla disperazione, quindi ci auguriamo che l’acqua possa semplicemente essere un’ottima opportunità d’investimento.
Al di là delle performance ottenute dalle singole società, la modalità più adeguata per avvicinarsi
all’asset è sicuramente offerta dagli Etf.
Vediamone alcuni in dettaglio sia in termini di performance che di benachmark di riferimento per
poi trarre le conclusioni finali.
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QUALI STRUMENTI
PowerShares Water Resources ETF (PHO)
Benchmark dichiarato: Palisades Water
Questo ETF ha l’obiettivo di replicare l’andamento dell’indice azionario statunitense Palisades
Water Index, costituito da società operanti nella fornitura, nel trattamento e nello sviluppo di
tecnologie legate al bene primario dell’acqua. Lo strumento è ideale per chi intende effettuare un
investimento legato ad un particolare settore economico. I rischi sono legati all’andamento dell’indice, alla sua volatilità e al tasso di cambio euro-dollaro.
Grafico al 10 Settembre 2015
Rendimenti e dettagli
Da inizio Anno: -8,04%
1 Anno: -1,47%
3 Anni: +31,15%
ISIN
US73935X5757
Nav 09/09/2015
21,80
Categoria
Miscellaneous Sector
Inizio quotazione
06-12-2005
Emittente
PowerShares
Patrimonio netto mln. (USD)
697,62
Benchmark
Palisades Water
Dividendo distribuito (USD)
0,142
Area geografica
Nord America
Dividend Yield
0,658
Settore
Industria
Price / Earnings
20.16543
Specializzazione
ETF
Price to book value
2.0811
Rendimento medio
0,89%
Deviazione standard
13,28%
Fiscalità
Non armonizzato
Indice di sharpe
0,80
Costi gestione
0,6%
Indice beta
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L’ORO BLU - L’affare dei prossimi 100 anni
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PowerShares Global Water ETF (PIO)
Benchmark dichiarato: Nasdaq OMX US Global Water
Questo ETF ha l’obiettivo di replicare l’andamento dell’indice azionario globale Palisades Global
Water Index, costituito da società operanti nella fornitura, nel trattamento e nello sviluppo di tecnologie legate al bene primario dell’acqua. Lo strumento è ideale per chi intende effettuare un investimento legato ad un particolare settore economico. I rischi sono legati all’andamento dell’indice,
alla sua volatilità e ai tassi di cambio (in particolare al tasso euro/dollaro, euro/yen e euro/sterlina).
Grafico al 10 Settembre 2015
Rendimenti e dettagli
Da inizio Anno: -0,48%
1 Anno: +3,10%
3 Anni: +43,72%
ISIN
US73936T6230
Nav 09/09/2015
20,98
Categoria
Miscellaneous Sector
Inizio quotazione
14-06-2007
Emittente
PowerShares
Patrimonio netto mln. (USD)
240,24
Benchmark
Nasdaq OMX US Global Water
Dividendo distribuito (USD)
0,295
Area geografica
Globale
Dividend Yield
1,442
Settore
Industria
Price / Earnings
19.10728
Specializzazione
ETF
Price to book value
2.01134
Rendimento medio
1,11%
Deviazione standard
12,02%
Fiscalità
Non armonizzato
Indice di sharpe
1,10
Costi gestione
0,75%
Indice beta
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Guggenheim S&P Global Water ETF (CGW)
Benchmark dichiarato: S&P Global Water
L’ETF ha lo scopo di replicare fedelmente l’andamento dell’indice azionario S&P Global Water.
Il portafoglio è composto dalle società internazionali a maggiore capitalizzazione attive nella distribuzione dell’acqua o nella realizzazione di infrastrutture per la sua distribuzione. Attualmente
le società legate alla realizzazione di infrastrutture rappresentano il 51% del portafoglio mentre le
società di pubblica utilità che distribuiscono tale risorsa pesano per il restante 49%; a livello geografico le società americane sono il 29% del portafoglio, quelle francesi il 19%, quelle giapponesi il
16% e quelle inglesi il 14%. Il fondo offre elevata diversificazione geografica ed un profilo di rischio
piuttosto contenuto. I principali rischi sono legati all’andamento dell’indice e dei tassi di cambio
(principalmente euro/dollaro, euro/yen ed euro/sterlina).
Grafico al 10 Settembre 2015
Rendimenti e dettagli
Da inizio Anno: +2,06%
1 Anno: +8,67%
3 Anni: +47,41%
ISIN
US18383Q5071
Nav 09/09/2015
26,64
Categoria
Miscellaneous Sector
Inizio quotazione
16-05-2007
Emittente
Guggenheim Funds
Patrimonio netto mln. (USD)
346,34
Benchmark
S&P Global Water
Dividendo distribuito (USD)
0,498
Area geografica
Globale
Dividend Yield
1,926
Settore
Utilities
Price / Earnings
19.33944
Specializzazione
ETF
Price to book value
2.25181
Rendimento medio
1,19%
Deviazione standard
10,64%
Fiscalità
Non armonizzato
Indice di sharpe
1,33
Costi gestione
0,5%
Indice beta
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First Trust ISE Water ETF (FIW)
Benchmark dichiarato: ISE Water
Lo scopo dell’ETF è quello di replicare fedelmente l’andamento dell’indice azionario ISE Water.
Il portafoglio del fondo è costituito dalle 36 maggiori società quotate negli USA legate al business
dell’acqua. A livello settoriale il comparto industriale rappresenta il 60% del portafoglio, quello delle utilities il 22%, quello dei materiali il 12%. I principali rischi sono legati all’andamento dell’indice,
alla sua volatilità ed all’andamento del tasso di cambio euro/dollaro.
Grafico al 10 Settembre 2015
Rendimenti e dettagli
Da inizio Anno: -8,33%
1 Anno: +0,92%
3 Anni: +38,17%
ISIN
US33733B1008
Nav 09/09/2015
28,23
Categoria
Miscellaneous Sector
Inizio quotazione
17-05-2007
Emittente
First Trust
Patrimonio netto mln. (USD)
108,69
Benchmark
ISE Water
Dividendo distribuito (USD)
0,223
Area geografica
Nord America
Dividend Yield
0,798
Settore
Industria
Price / Earnings
20.13353
Specializzazione
ETF
Price to book value
1.83074
Rendimento medio
1,05%
Deviazione standard
13,27%
Fiscalità
Non armonizzato
Indice di sharpe
0,95
Costi gestione
0,7%
Indice beta
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World Water TRN - ucits - LX - WAT (EURO)
Benchmark dichiarato: World Water TRN
L’ ETF è strutturato per replicare l’andamento dell’indice World Water calcolato da Dow Jones. L’indice è composto dalle 20 più grandi società industriali a livello globale, attive nella distribuzione, nel trattamento e nella produzione di infrastrutture collegate all’acqua. I principali rischi
sono legati all’andamento dell’indice, alla sua volatilità ed al tasso di cambio euro contro principalmente il dollaro USA e lo yen giapponese.
Grafico al 10 Settembre 2015
Rendimenti e dettagli
Da inizio Anno: +6,14%
1 Anno: +13,43%
3 Anni: +53,08%
ISIN
FR0010527275
Nav 08/09/2015
29,19
Categoria
Azionari Settore Acqua
Inizio quotazione
14-01-2008
Emittente
LYXOR
Patrimonio netto mln. (USD)
234,58
Benchmark
World Water TRN
Dividendo distribuito (USD)
0,800
Area geografica
Globale
Dividend Yield
2,781
Settore
Industria
Price / Earnings
20.42007
Specializzazione
ETF
Price to book value
2.2662
Rendimento medio
1,21%
Deviazione standard
11,64%
Fiscalità
Armonizzato
Indice di sharpe
1,24
Costi gestione
0,6%
Indice beta
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CONSIDERAZIONI
TECNICHE
L’analisi fatta fino a questo punto è da considerarsi a tutti gli effetti appartenente alla sfera delle
considerazioni sui FONDAMENTALI, sia del settore che degli strumenti in particolare.
A questo punto, però, iniziamo ad avvicinarci a quel momento fatidico che consiste nel premere il
bottoncino “BUY” sulla nostra piattaforma.
Beh, prima di effettuare l’acquisto è indispensabile ed irrinunciabile effettuare delle valutazioni di
ANALISI TECNICA allo scopo di individuare i livelli di entrata e di StopLoss.
A questo punto appare subito chiaro che i TREND di tutti gli strumenti in questione NON sono
rialzisti. Certamente avremo modo, in seguito, di fare importanti considerazioni su come si fa a
determinare esattamente l’andamento di un trend; ma ciò che appare chiaro è che non ci troviamo,
attualmente, nella condizione di poter osservare (in settimanale, che rappresenta il nostro orizzonte
temporale di riferimento) massimi e minimi crescenti.
Analizziamo in particolare due strumenti tra i 5 analizzati, e cioè FIW (che rappresenta bene l’andamento medio del settore) e CWG (che risulta attualmente lo strumento con le migliori caratteristiche tecniche).
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Iniziamo da una interessante analisi “MULTI TIME FRAME” su FIW, evidenziando i grafici settimanale a sx e mensile a dx:
Salta immediatamente all’occhio che la media mobile a 40 periodi, rappresentata dalla linea blu, è
stata ben rotta al ribasso. L’ultimo baluardo a difesa dell’uptrend è stato scavalcato!
In settimanale risulta ancora più evidente che il trend sia ribassista: massimi e minimi decrescenti,
medie mobili decrescenti...non ci sono dubbi. Per andare LONG dobbiamo attendere il ritorno sopra il minimo C (Min C nel grafico a sx), sperare di osservare una figura di inversione e, solo dopo
che il trend mostri segnali chiari di ripresa verso l’alto, comprare per lo meno sopra le resistenze
“res1” o, meglio ancora, “res2”.
Situazione migliore, dal punto di vista grafico con CGW.
L’ORO BLU - L’affare dei prossimi 100 anni
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Infatti, in questo secondo caso, nel grafico mensile si vede che la media mobile a 40 ha fatto meglio
il suo lavoro di supporto dinamico rispetto allo strumento precedente.
Anche in settimanale la situazione è “meno grave” di quella di FIW anche se comunque è evidente
una figura d’inversione (-ABC) che minaccia fortemente il precedente trend rialzista e anche le medie minacciano disordinatamente un inizio di trend al ribasso.
Quindi? Quindi anche in questo caso (migliore del precedente) dovremmo attendere, prima di mettere il dito sul nostro “BUY”, che le condizioni tecniche tornino ad essere favorevoli.
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CONSIDERAZIONI
FINALI SUGLI
STRUMENTI
Seppure con qualche differenza tra i diversi strumenti sino ad ora elencati i rendimenti medi per anno solare sono i seguenti.
Anno
Rendimento Fondo %
+/- Benchmark %
2014
+21,5
+19,1
2013
+20,9
+21,8
2012
+13,5
+19,4
2011
-7,0
-3,6
2010
+20,5
+24,0
2009
+27,0
+28,5
L’ETF quotato in euro dimostra una performance migliore anche a causa dell’effetto della svalutazione dell’euro rispetto al dollaro soprattutto nell’ultimo anno (dove infatti tende ad allargare la
forchetta rispetto agli altri ETF).
ETF in Dollari oppure in Euro?
In linea generale gli strumenti quotati nella valuta dei sottostanti tendono a performance più stabili
poichè non soggetti alle fluttuazioni tra le valute. Il rischio cambio, come si è visto dall’ultimo esempio non sempre incide negativamente, ma volendo prendere posizione al presente (pubblicazione
del E-Book di settembre 2015), preferiamo considerare gli strumenti quotati in dollari.
A maggior ragione per le caratteristiche del broker IB che ci permette di gestire i cambi tra le valute
internamente alla piattaforma.
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In sintesi:
I fondamentali di questo settore sono fantastici!
L’idea di sfruttare un mercato con tali potenzialità di crescita è molto efficiente ed affascinanate,
PERÒ non farebbe bene, almeno alla nostra pancia, acquistare alla cieca uno strumento che, magari, per i prossimi mesi mostri un andamento ancora ribassista (fortemente influenzato da una più
che probabile caduta dei mercati azionari - siamo a settembre 2015 ) e che quindi porti il nostro
portafoglio in negativo.
Molto ma molto meglio attendere un segnale tecnico di entrata che supporti la nostra analisi fondamentale. Avremo effettuato in questo modo tutta la procedura corretta per l’acquisizione del nostro
strumento d’investimento.
Lasciamo ad un prossimo seminario le considerazioni tecniche relative ai punti di
entrata, stop loss, obiettivi di prezzo e gestione della posizione.
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CONCLUSIONI
Che si appartenga alla categoria generale degli investitori o più specificatamente a quella dei traders, gli ETF sono strumenti dall’altissimo potenziale sia sotto il profilo della protezione (ETF obligazionari e misti) che della speculazione pura (ETF Azionari, in leva, su materie prime). Che si appartenga alla prima o alla seconda categoria aggiornarsi per conoscere le migliori opportunità, più
adatte al proprio profilo di rischio, alla propria competenza ed al tempo che si ha a disposizione per
trattare gli strumenti, rappresenta la strategia più efficiente per raggiungere i propri
obiettivi d’investimento.
Da parte nostra, come già detto precedentemente, abbiamo messo a disposizione di tutti video
tutorial, materiale testuale, tecniche per realizzare un portafoglio protetto in autonomia.
Basta visitare il nostro sito www.assistenzabrokers.it.
Se abbiamo suscitato domande, saremo lieti di rispondervi durante i nostri “Domande e Risposte”
disponibili nella sezione “Calendario Eventi”.
Conosceteci con calma. Quando sarete pronti vi unirete a noi!
Massimo De Gregorio e
il team di Assistenza Brokers
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