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i NEWSLETTER ODONTOIATRI Striscia la notizia
a cura della componente Odontoiatrica dell’OMCeO di Monza e Brianza Replica a: STRISCIA LA NOTIZIA (puntate del 3 e 4 ottobre 2012) COMMISSIONE ODONTOIATRI PRESIDENTE Giancarlo Barbon SEGRETARIO Massimo Roncalli COMPONENTI Valentino Ballabio Pietro Meroni Pierangelo Morao CAO Contatti: Mercoledì 10.00—12.30 Tel. 039/322416 E-mail: [email protected] News-Letter TURISMO DENTALE “Striscia la notizia e i proverbi della nonna” “A PENSAR MALE SI FA PECCATO … MA SI INDOVINA, SEMPRE!” Una volta di più, la campagna mass-mediatica denigratoria perdurante ormai da troppo tempo nei confronti della professione odontoiatrica, nella fattispecie di noi Odontoiatri italiani, ha inferto un altro colpo; questa volta complice il programma satirico di Canale 5 “Striscia la Notizia” che nelle puntate di mercoledì 3 e giovedì 4 ottobre ha dipinto la nostra categoria professionale di odontoiatri come una congrega di ladri che si arricchiscono con le disgrazie della salute orale dei poveri pazienti. Molto probabilmente il carattere provocatorio del servizio è stato concepito a fini di audience, nulla fa se si mette in cattiva luce una categoria professionale! E a descrivere il panorama odontoiatrico italiano è stato scelto nientemeno che un odontotecnico croato che dall’alto della sua competenza (sic) si è permesso di criticare l’attività clinica entrando nel merito. Sicuramente il “burattinaio” che sta dietro a tutto ciò avrebbe potuto essere più furbo sotto questo aspetto, ma tutto il servizio è sembrato una vera e propria inserzione pubblicitaria con interessi economici dietro alle immagini; mancava solo la didascalia “Messaggio Promozionale”, scritta che di solito accompagna gli spot di natura commerciale. E, data l’enfasi e la convinzione dimostrata da Moreno Morello nel filmato, gli odontoiatri tutti vorrebbero domandargli se le prossime cure dentistiche le effettuerà in Croazia. “LA GATTA FRETTOLOSA FA I GATTINI CIECHI” Ed entrando nel merito dell’intervista all’odontotecnico croato non si vuole qui stare a commentare le tante inesattezze e giudizi superficiali ascoltati; si vuole solo puntualizzare che i tempi di terapia non seguono la logica economica ma vengono dettati dal bisogno clinico; pensiamo ad un dente necrotico, ad una riabilitazione protesica, fissa o mobile, dopo terapia multi estrattiva, per non parlare poi, come commentato dal personaggio intervistato, di un’impronta rilevata nell’immediato post preparazione dei denti. Ricordiamoci che il nostro know-how odontoiatrico è riconosciuto dal mondo scientifico internazionale come fra i migliori al mondo, e che pertanto i criteri terapeutici di metodiche e di tempi vengono di Info — CAO volta in volta parametrati alla patologia emergente; diverso è il dover ottimizzare una serie di prestazioni nello spazio di un week-end in nome di una logica di profitto e non certamente di cura. Se proprio dobbiamo dirla tutta, la metodologia del “presto e bene” ricorda che all’incirca 30 anni fa, ci si imbatteva spesso nel rifacimento di numerose protesi totali “olandesi”, fabbricate nello spazio di qualche giorno, ma già instabili ed incongrue dopo breve periodo. Speriamo almeno che, per il bene ed in nome della salute orale di pazienti italiani che hanno deciso di utilizzare il canale del “turismo odontoiatrico” non si verifichi lo stesso ricorso storico. “CHI MENO SPENDE PIU’ SPENDE” Certamente il periodo che stiamo vivendo, nel pieno di una crisi economica mondiale dietro alla quale i politici, gli economisti e tutte quelle figure istituzionali che dettano le regole non hanno saputo prevedere e prevenire questa situazione, ha di fatto reso difficile per tutti arrivare a fine mese, ognuno con le proprie esigenze di vita e necessità contingenti; pertanto al rapporto fiduciario odontoiatra-paziente si antepone il lato economico della questione. Riteniamo quindi che il servizio, con assoluta parzialità in favore del low-cost della Croazia VS prezzi più alti praticati dagli odontoiatri nostrani, non ha spiegato che il costo della vita è inferiore in quel paese rispetto all’Italia: dati alla mano, un operaio dell’est percepisce all’incirca uno stipendio di € 250,oo e questa cifra gli permette di vivere almeno allo stesso tenore del corrispondente operaio italiano che ne percepisce a sua volta all’incirca € 1100,oo. Ed anche i dentisti, così come tutte le altre categorie di lavoratori subiscono questa logica di mercato. Tutti quanti però siamo abituati a considerare che “la salute non ha — e non deve avere — prezzo”; vogliamo pertanto considerare che rispetto ad un week-end riabilitativo, al termine del quale il paziente-turista viene rinviato al domicilio italiano, qualora emergessero delle criticità, nell’immediato o a distanza nel tempo, lo stesso sarebbe costretto, in acuzie, a rivolgersi a dentisti italiani, con ulteriori costi riabilitativi e senza la possibilità di rivalsa legale verso dentisti operanti in territorio estero, nel caso di contenziosi. “L’UNIONE FA LA FORZA” A questo punto, dietro questa strategia nei confronti della nostra categoria, sempre più vessata ed utilizzata per finalità demagogiche, con messaggi come questo di ampia divulgazione che così proposti sicuramente ingenerano confusione nella gente, quando addirittura non creano false aspettative, quali possono essere le strategie “comuni” per poter difendere la nostra professionalità e la nostra professione? Ad oggi tutti noi odontoiatri siamo a dir poco contrariati per il modo in cui siamo stati presentati e buttati in pasto al giudizio degli italiani; riteniamo però che come categoria la nostra reazione non dovrà essere determinata dallo slancio emotivo. Bisognerà ragionare tutti quanti, Ordini, Sindacati, ogni singolo professionista, su di una situazione di cui “Striscia la notizia” non è che la punta di un iceberg, costruito ad arte da chi vuole far naufragare il nostro “Titanic” odontoiatrico. Dovremo fare un’analisi della situazione attuale, che vede l’odontoiatria italiana minata da più parti, e che tende sempre più a trasformare la LIBERA PROFESSIONE irreggimentandola in logiche economiche su vasta scala con capitali che vedono nella nostra attività sanitaria solamente una fonte di profitto. Sappiamo che non è così! Non dobbiamo fare la fine che purtroppo hanno fatto i piccoli negozi di paese, il fornaio, il fruttivendolo, il salumiere, e così via costretti ad arrendersi alle dinamiche della grande distribuzione. Noi non siamo tutto ciò; la salute non è un prodotto di consumo! Pertanto anche nel nostro Ordine monzese, in virtù del fatto che l’unione fa la forza, esortiamo tutti gli iscritti, libero professionisti, strutturati, giovani odontoiatri, organizzazioni sindacali, prima di emettere proclami altrettanto strumentali, che a loro volta potrebbero essere strumentalizzati, ad attivarsi e a partecipare alla costruzione di una categoria compatta come non è mai stata prima; quindi questa CAO, che può essere vista quale punto di riferimento e portavoce del disagio attuale è sicuramente disponibile alle proposte di ognuno, in un’ottica di “critica costruttiva” senza dare spazio però a messaggi di rassegnazione bensì di reazione. Info — CAO In allegato a questa pagina potrete trovare i commenti di altri organismi istituzionali sul caso specifico. La Commissione iscritti all’Albo degli Odontoiatri CAO Monza e Brianza Dai servizi di Striscia la Notizia: un attacco ingiusto ed infondato alla Professione Striscia la Notizia con i due servizi trasmessi il 3 e 4 ottobre ha lanciato un attacco ingiusto e infondato alla Professione odontoiatrica e a tutti i dentisti italiani, promuovendo il turismo odontoiatrico con un vero e proprio spot. I due servizi trasmessi ieri e l’altro ieri non fanno altro che confermare un dato ben conosciuto da tutti e cioè che in Croazia (così come in Ungheria o in Romania, ...) il costo della vita è molto più basso che in Italia (in questi Paesi ci sono dipendenti che hanno uno stipendio medio di 300 euro mensili e la tassazione è minima) quindi anche i dentisti costano meno, come costa meno andare in vacanza o pranzare al ristorante. Ma se per le ultime due situazioni al limite si rischia di aver buttato dei giorni di vacanza o mangiato male, affidare la propria salute al primo che capita, solo perché costa meno, comporta rischi spesso irrimediabili. I dentisti Croati sono stati promossi intervistando, come garante clinico!, un odontotecnico croato che ha dissertato in merito ai tempi di lavoro ed alla qualità dei dentisti italiani. Striscia dimentica che non si può affrontare in questo modo un tema come quello della salute orale, senza interlocutori che abbiano conoscenze e basi scientifiche su cui basare le proprie tesi. “Non voglio neppure commentare le tante inesattezze e superficialità sentite nei servizi - dice Gianfranco Prada Presidente ANDI - mi spiace notare invece come Striscia abbia voluto fare uno spot gratuito alle cliniche odontoiatriche croate nate sul confine con l’Italia. Ognuno è libero di farsi curare da chi gli pare e non abbiamo nulla da dire contro la concorrenza, ma sarebbe corretto sottolineare anche tutti gli aspetti negativi che sono stati denunciati dai tanti pazienti che hanno ricevuto cure in quei Paesi. Uno di questi è il fatto che i pazienti che si rivolgono all'Estero non hanno nessuna possibilità di rivalersi legalmente contro quei dentisti in caso di insuccesso o problemi, che sono tanti e frequenti”. Non sono certo i dentisti italiani a voler fare durare a lungo i tempi delle terapie per guadagnare di più, sono la biologia e la Comunità Scientifica Internazionale ad indicare i tempi necessari per eseguire un intervento odontoiatrico corretto. Il rapporto con l'odontoiatria si costruisce in anni di costante collaborazione e fiducia tra medico e paziente e non grazie ad uno spot o uno sconto improponibile nel nostro Paese, dove esistono ben altre regole e garanzie in termini di sicurezza delle cure, ambienti di lavoro, igiene, ... Abbiamo immediatamente chiesto a Striscia di poter intervenire e replicare per difendere la salute, la qualità dell'odontoiatria italiana, gli oltre 200.000 addetti del Comparto Odontoiatrico che con la crisi e la tassazione che supera il 60% rischiano il posto di lavoro. Invitiamo tutti i Soci ad attivarsi direttamente inviando una mail di protesta all'indirizzo [email protected], mettendo in copia conoscenza anche la Presidenza Nazionale al seguente indirizzo [email protected]. Info — CAO Sassari lì 05.10.12 Spett.le Redazione di “Striscia la notizia” [email protected] Oggetto: richiesta di replica al servizio di Striscia la notizia del 03/04.10.2012 intitolato “Turismo dentale” Spett. le redazione, con questa mia chiedo a nome dell’Associazione Italiana Odontoiatri, in qualità di Presidente Nazionale, di poter avere diritto di replica urgente al servizio indicato in oggetto che si palesava come un inchiesta, ma che aveva tutti i connotati di un messaggio promozionale (senza la scritta che avvisa i telespettatori del carattere pubblicitario) dei centri odontoiatrici croati. Sentiamo la necessità di correggere una serie di inesattezze e informazioni fuorvianti, senza alcuna base scientifica, che sono state esplicitate nelle due trasmissioni andate in onda il 3 e il 4 ottobre 2012 che possono ingenerare confusione e creare false aspettative nei cittadini italiani ai quali una trasmissione di ampia divulgazione come la Vostra è rivolta. E’ quantomeno singolare che il sig. Morello ritenga di fare un servizio sul turismo odontoiatrico in questo momento storico nel quale, secondo i dati in nostro possesso, il fenomeno sta subendo una notevole contrazione sia in termini numerici sia nel gradimento da parte dei cittadini che hanno fatto questa esperienza. Ahinoi, negli studi degli odontoiatri italiani si è visto nascere, negli ultimi anni, una nuova tipologia di paziente (quello che è ricorso a cure odontoiatriche nei paesi come croazia, slovenia, romania) e che spessissimo si ritrova, oggi, con una situazione drammatica e necessita di interventi radicali e costosi per riparare i danni subiti per terapie incongrue eseguite in pochi giorni oltre frontiera. Oltre ai costi per le riabilitazioni descritte nel filmato, bisogna considerare anche il costo biologico che un affrettato percorso diagnostico e terapeutico di fast--‐ dentistry paga il paziente con la sua salute. E’ inaccettabile che nel servizio si sia dato ampio spazio ad un odontotecnico croato con la pretesa di apportare giustificazioni scientifiche su un campo che non è di sua pertinenza. Questo stride con tutte le campagne di lotta all’abusivismo odontoiatrico che la stessa “Striscia la notizia” ha portato avanti per anni con ottimi risultati. Addirittura l’intervistato ha esplicitato una sua “teoria” (senza alcuna base di evidenza scientifica, ma assolutamente in disaccordo con la più recente letteratura) su come una terapia veloce “preservi il dente dall’invasione dei batteri”, inoltre palesando un atteggiamento di mal--‐practice dei dentisti italiani che porterebbe alla cura canalare dei denti con conseguente aumento dei costi della terapia! Siamo all’assurdo, ma non è tutto. Che dire della signora/paziente intervistata sull’esperienza croata che riferisce di aver effettuato un innesto osseo e un intervento di implantologia, di cui è soddisfatta, e lo dice fumando una sigaretta che rappresenta una controindicazione assoluta a questo tipo di interventi? Ed infine l’odioso e strumentale paragone dei costi delle terapie. Come è possibile continuare a riportare tutto ad una lista della spesa, con un atteggiamento superficiale dove non si sa neanche se le terapie messe a confronto sono equiparabili. Inoltre si tace sul fatto che in Italia gran parte dei costi finali sono influenzati da una serie di spese di gestione che ormai rasentano il 66% (dati agenzia delle entrate) e che servono a dare maggiori garanzie, sulla sicurezza delle cure, ai pazienti. (Sicurezza dei lavoratori, impianti a norma CE, certificati di congruità delle protesi, autorizzazione all’esercizio, privacy, antincendio, gestione dei rifiuti etc). Per non parlare poi della pressione fiscale che in Italia è la più alta in Europa. Quali obblighi hanno i dentisti in Croazia? Oggi che si parla di spending review e di “rilancio dell’economia” proponiamo di portare i denari italiani per le cure odontoiatriche all’estero con una conseguente perdita fiscale netta per lo Stato? Insomma con questi “servizi” siamo tornati indietro di 30 anni, quando si andava in “carovana” in Olanda per ritornare dopo una settimana con una bella protesi totale, che puntualmente finiva nel cassetto. Faticosamente con il buon operare, in questi 30 anni, abbiamo creato una coscienza di tutto rispetto nei cittadini sull’Odontoiatria Italiana e il servizio di “Striscia” ha cancellato tutto in pochi minuti con un grave danno al- l’immagine di una categoria, ma soprattutto con una pericolosa deriva per la salute dei cittadini italiani che in queste dinamiche si trovano indifesi e senza garanzie. Basti pensare all’impossibilità di adire a una causa di responsabilità civile o addirittura penale in caso di contenzioso con il dentista straniero. Come Associazione Italiana Odontoiatri abbiamo più volte offerto la nostra collaborazione alla Vostra redazione per consulenza e riferimento nell’affrontare argomenti di carattere Odontoiatrico, ma fino ad oggi nessuno ci ha contattato con il risultato, di disinformazione e rischio per la salute dei cittadini, che si è materializzato nel servizio andato in onda il 3 e 4 ottobre. Cordiali saluti Presidente Nazionale Associazione Italiana Odontoiatri Pierluigi Delogu.